RACCOMANDAZIONE PER LA SECONDA LETTURA relativa alla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma specifico "Giustizia civile" per il periodo 2007-2013 come parte del programma generale "Diritti fondamentali e giustizia"
27.6.2007 - (8699/2/2007 – C6‑0179/2007 – 2005/0040(COD)) - ***II
Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Relatrice: Inger Segelström
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma specifico "Giustizia civile" per il periodo 2007-2013 come parte del programma generale "Diritti fondamentali e giustizia"
(8699/2/2007 – C6‑0179/2007 – 2005/0040(COD))
(Procedura di codecisione: seconda lettura)
Il Parlamento europeo,
– vista la posizione comune del Consiglio (8699/2/2007 – C6‑0179/2007),
– vista la sua posizione in prima lettura[1] sulla proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2005)0122)[2],
– visto l'articolo 251, paragrafo 2, del trattato CE
– visto l'articolo 62 del suo regolamento,
– vista la raccomandazione per la seconda lettura della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A6‑0262/2007),
1. approva la posizione comune quale emendata;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.
Posizione comune del Consiglio | Emendamenti del Parlamento |
Emendamento 1 Considerando 16 bis (nuovo) | |
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(16 bis) Alla luce delle prerogative del Parlamento europeo, quali definite all'articolo 8 della decisione 1999/468/CE, è opportuno che la Commissione metta a disposizione del Parlamento europeo tutte le informazioni necessarie su ciascuna fase di applicazione del presente programma, in particolare per quanto riguarda le priorità del programma stesso, per l'anno in questione. Qualora il Parlamento formuli suggerimenti o raccomandazioni, la Commissione si è impegnata[3]a fornire una risposta motivata e a informare i rappresentanti degli Stati membri riuniti in seno ai comitati previsti dalla presente decisione. |
Motivazione | |
Il 14 dicembre 2006 il Parlamento ha adottato la propria posizione in prima lettura. Nella posizione comune trasmessaci e conformemente all'accordo in prima lettura, il Consiglio ha approvato taluni emendamenti del Parlamento, ma ha respinto quelli riguardanti la possibilità che l'Istituzione blocchi le decisioni della Commissione sull'applicazione, in particolare, nel caso della scelta delle priorità annuali. Inoltre, invece del diritto di veto del Parlamento, il vicepresidente Frattini ha proposto un dialogo più trasparente in sede di definizione delle priorità del finanziamento annuale. Tale impegno è già stato assunto nella lettera del 31 maggio 2007 (si veda la motivazione). La vostra relatrice non ritiene che ciò sia sufficiente ma, in uno spirito di compromesso e vista la necessità che i programmi finanziari siano realizzati il più presto possibile, ritiene che il Parlamento potrebbe rinunciare agli emendamenti presentati nel dicembre 2006, in cui rivendica un diritto di controllo, e accettare la proposta della Commissione. Trattandosi di un'iniziativa istituzionale, ma anche per ragioni di trasparenza, sarebbe opportuno che fosse menzionata nei considerando della proposta legislativa, affinché i cittadini europei, o almeno quelli che intendono beneficiare delle nuove disposizioni, ne siano a conoscenza. |
MOTIVAZIONE
Lettera in data 31 maggio 2007 del sig. Franco FRATTINI, Commissario e vicepresidente della Commissione, all'on. Jean-Marie Cavada, presidente della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, e all'on. Inger Segelström, relatrice
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Scrivo la presente lettera in merito ai nuovi strumenti finanziari nel settore della giustizia, della libertà e della sicurezza per il periodo 2007-2013. Nel dicembre scorso il Parlamento, il Consiglio e la Commissione hanno concluso un accordo sull'insieme delle nostre proposte. I differenti strumenti che compongono i programmi generali "Solidarietà e gestione dei flussi migratori" e "Sicurezza e protezione delle libertà" sono stati poi approvati, o lo saranno in breve dopo la verifica dei testi da parte dei giuristi linguisti. Lo stesso vale per i programmi "Diritti fondamentali e cittadinanza" e "Giustizia penale", che rientrano nel programma generale "Diritti fondamentali e giustizia".
In contropartita sussiste una certa divergenza tra le posizioni della Commissione e del Consiglio, da una parte, e, dall'altra, del Parlamento, in merito ai programmi specifici "Giustizia civile" e "Prevenire il consumo di droghe e informare il pubblico", e ciò impedisce per il momento l'adozione di detti programmi in seconda lettura. Tale divergenza, come sapete, è legata alla procedura di comitatologia da applicare.
Sono consapevole che, come il Consiglio e la Commissione, anche il Parlamento ha sempre riconosciuto e sottolineato l'importanza di questi programmi e attribuisce una grande rilevanza alla loro applicazione. Io stesso ha già evidenziato più volte l'importanza di questi programmi finanziari. Dal punto di vista del contenuto e da quello dei termini degli stanziamenti detti programmi stanno già corrispondendo a un'aspettativa molto marcata degli ambienti interessati e dei cittadini. Risulta pertanto essenziale per noi riuscire a superare questa divergenza assai rapidamente, affinché i due programmi possano essere messi in atto già quest'anno. Un nuovo ritardo nell'approvazione comprometterebbe sicuramente l'esecuzione delle spese previste per il 2007 nei settori della giustizia civile e della prevenzione del consumo di droghe.
La Commissione attribuisce una notevole importanza alla nuova procedura in materia di comitatologia introdotta nel 2006, la quale attribuisce diritti supplementari al Parlamento, ed esamina con cura se essa sia da applicare alla singole misure in causa. Essa ritiene, come del resto fa il Consiglio, che non sia questo il caso per i programmi "Giustizia civile" e "Prevenire il consumo di droghe e informare il pubblico".
Vorrei tuttavia ricordare che già in gennaio la Commissione ha prospettato una soluzione di compromesso per venire incontro all'auspicio del Parlamento di essere pienamente informato. Con una lettera in data 25 gennaio 2007 avevo infatti proposto, a titolo eccezionale, che la Commissione assumesse l'impegno politico di rispondere alle attese del Parlamento fornendogli, in tempo utile, tutte le informazioni sui programmi di lavoro annuali. Avevo altresì segnalato la mia disponibilità, e quella dei miei servizi, a rispondere ai quesiti della commissione LIBE in materia che essa avrebbe ritenuto opportuno formulare. Un simile impegno della Commissione confermerebbe il "diritto di controllo" del Parlamento, il quale figura nella decisione del 1999 sulla comitatologia, dandogli gli strumenti per essere pienamente informato su tutte le tappe della procedura di adozione dei programmi annuali.
In occasione di una riunione convocata su invito dell'on. Inger Segelström all'inizio di febbraio 2007, alla quale hanno partecipato i miei servizi e la Presidenza tedesca, il Parlamento ha espresso un'accoglienza tendenzialmente positiva a queste proposte. Nel corso di detta riunione la Commissione ha confermato la propria disponibilità a inserire detto impegno nei confronti del parlamento in una dichiarazione allegata al testo del programma. Purtroppo, successivamente, non è stato possibile far avanzare la situazione.
Nel frattempo, dopo l'accordo politico intervenuto il 20 aprile 2007, il Consiglio si accinge ad adottare una posizione comune sui due programmi.
Come sapete, questi programmi puntano a cofinanziare i progetti attuati soprattutto da ONG e a realizzare azioni di interesse generale nei settori in questione. Per esempio, oltre alla realizzazione di progetti specifici di dimensione europea o di sostegno al funzionamento di ONG, occorre assicurare il finanziamento di azioni che si inseriscono nel contesto del piano d'azione "Droga" (2005-2008), di consentire il proseguimento delle attività della rete giudiziaria europea o di sovvenzionare associazioni che erano state proposte dal Parlamento stesso.
I beneficiari di queste azioni non capiscono perché sia stata ancora differita l'adozione dei programmi.
Inoltre, un nuovo ritardo nell'adozione dei programmi rischierebbe di compromettere la realizzazione di azioni come lo studio di giurisprudenza comparata sul tema sensibile dell'adozione internazionale o la preparazione di un quadro di riferimento nel settore del diritto contrattuale europeo. In materia di prevenzione del consumo di droghe sarà rimesso in discussione anche il dialogo con la società civile tramite la creazione e il finanziamento di un forum.
Visti gli impegni assunti dalla Commissione e la necessità di attuare quanto prima i nuovi programmi finanziari, vi invito a riesaminare le nostre proposte ai fini dell'adozione rapida dei programmi.
(Formula di cortesia e firma)
PROCEDURA
Titolo |
Programma specifico “Giustizia civile” (2007-2013) |
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Riferimenti |
08699/2/2007 - C6-0179/2007 - 2005/0040(COD) |
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Prima lettura del PE – Numero P |
14.12.2006 T6-0580/2006 |
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Proposta della Commissione |
COM(2005)0122 - C6-0096/2005 |
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Annuncio in Aula del ricevimento della posizione comune |
21.6.2007 |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
LIBE 21.6.2007 |
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Relatore(i) Nomina |
Inger Segelström 6.6.2005 |
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Esame in commissione |
27.6.2007 |
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Approvazione |
27.6.2007 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
49 0 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Alexander Alvaro, Alfredo Antoniozzi, Kathalijne Maria Buitenweg, Giuseppe Castiglione, Giusto Catania, Carlos Coelho, Fausto Correia, Elly de Groen-Kouwenhoven, Panayiotis Demetriou, Bárbara Dührkop Dührkop, Kinga Gál, Patrick Gaubert, Roland Gewalt, Lilli Gruber, Adeline Hazan, Jeanine Hennis-Plasschaert, Lívia Járóka, Ewa Klamt, Roger Knapman, Magda Kósáné Kovács, Wolfgang Kreissl-Dörfler, Barbara Kudrycka, Stavros Lambrinidis, Henrik Lax, Dan Mihalache, Viktória Mohácsi, Claude Moraes, Javier Moreno Sánchez, Athanasios Pafilis, Luciana Sbarbati, Inger Segelström, Károly Ferenc Szabó, Vladimir Andreev Urutchev, Ioannis Varvitsiotis, Manfred Weber, Tatjana Ždanoka |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Adamos Adamou, Edit Bauer, Simon Busuttil, Gérard Deprez, Koenraad Dillen, Iratxe García Pérez, Ignasi Guardans Cambó, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Metin Kazak, Jörg Leichtfried, Marianne Mikko, Herbert Reul, Rainer Wieland |
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Deposito |
28.6.2007 |
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