RELAZIONE sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di riammissione tra la Comunità europea e la Repubblica di Serbia

12.10.2007 - (COM(2007)0438 – C6‑0298/2007 –2007/0153 (CNS)) - *

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Relatore: Claudio Fava

Procedura : 2007/0153(CNS)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A6-0386/2007
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A6-0386/2007
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di riammissione tra la Comunità europea e la Repubblica di Serbia

(COM(2007)0438 – C6‑0298/2007 –2007/0153 (CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta di decisione del Consiglio (COM(2007)0438)[1],

–   visti l'articolo 63, paragrafo 3, lettera b) e l'articolo 300, paragrafo 2, primo comma, prima frase, del trattato CE,

–   visto l'articolo 300, paragrafo 3, primo comma, del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6‑0298/2007),

–   visti l'articolo 51 e l'articolo 83, paragrafo 7, del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e il parere della commissione per gli affari esteri (A6‑0386/2007),

1.  approva la conclusione dell'accordo;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Repubblica di Serbia.

Traduzione esterna

  • [1]  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

MOTIVAZIONE

La commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) approva la conclusione con la Serbia di due accordi paralleli e subordinati l’uno all’altro relativi alla riammissione e alla facilitazione del rilascio dei visti per soggiorni di breve durata. La commissione saluta con favore entrambi gli accordi, che insieme all’imminente codice dei visti, all’attuazione del sistema d’informazione sui visti (VIS) e ad altre forme di cooperazione nel campo della giustizia e degli affari interni estenderanno un’area di libertà e sicurezza oltre i confini dell’UE. Rappresentano altresì risultati concreti del miglioramento delle relazioni tra la Serbia e l'UE in seguito all'insediamento del nuovo governo serbo.

La commissione ritiene che, nello spirito dell’impegno e della proprietà condivisi, l’UE e la Serbia possano efficacemente combattere l’immigrazione irregolare e contribuire allo sviluppo della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani e della società civile incoraggiando una semplificazione dei contatti e degli spostamenti di persone fra le due parti contraenti. In questo contesto la commissione plaude alla precedente decisione delle autorità serbe di abolire l’obbligo di visto per i cittadini dell’Unione europea, che a suo avviso sta ancora ricercando una risposta adeguata a tale decisione.

Come afferma nella sua raccomandazione destinata al Consiglio sulle relazioni tra l’Unione europea e la Serbia, attualmente all'esame, il Parlamento europeo invita il Consiglio, con il sostegno della Commissione, a definire una tabella di marcia concreta per una circolazione senza visti, nonché ad adottare misure di sostegno per dare a un più ampio numero di cittadini, specie ai giovani, maggiori opportunità di viaggiare. Sottolinea l'importanza della mobilità per lo sviluppo politico ed economico della Serbia, considerato che la mobilità dà ai cittadini la possibilità di acquisire esperienze dirette sull'UE e agevola il processo di integrazione della Serbia in Europa; chiede una maggiore partecipazione a progetti di formazione permanente e di scambio culturale; invita il Consiglio a esaminare la possibilità di istituire un sistema comune di ripartizione delle domande di visto da trattare in modo da alleviare il carico di lavoro dei consolati più oberati e assicurare che le pratiche siano espletate entro termini di tempo ragionevoli.

Esiste ancora un margine di miglioramento da parte della Commissione europea, che dovrebbe lanciare una campagna di informazione e trovare i mezzi e le modalità indispensabili per rendere tutte le informazioni necessarie facilmente accessibili a tutti i viaggiatori alla luce di questi e di altri accordi conclusi. Sinora, neppure il sito web della Commissione contiene informazioni sistematiche e trasparenti in materia.

Si raccomanda vivamente alla commissione competente per il monitoraggio dell’attuazione degli accordi suddetti, nonché alla stessa Commissione europea, di individuare eventuali barriere asimmetriche che, impedendo la reciprocità delle procedure, possano divenire un ostacolo per i viaggiatori sia a livello di consolato sia alle frontiere. In particolare, occorre condurre uno studio per verificare se una parziale esternalizzazione dei servizi consolari di rilascio dei visti possa influire sull’accessibilità di questi ultimi determinando un aumento indesiderato delle relative tariffe o dare luogo a fenomeni di shopping dei visti.

Infine, la commissione LIBE si attende che la Commissione europea fornisca al Parlamento informazioni sull’esito dell’attuazione degli accordi.

PARERE della commissione per gli affari esteri (4.10.2007)

destinato alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell’accordo di riammissione fra la Comunità europea e la Repubblica di Serbia
(COM(2007)0438 – C6‑0298/2007 – 2007/0153(CNS))

Relatore per parere: Jelko Kacin

app

Traduzione esterna

BREVE MOTIVAZIONE

La commissione per gli affari esteri accoglie positivamente la conclusione dell'accordo di riammissione tra la Comunità europea e la Repubblica di Serbia, che è stato negoziato in parallelo all'accordo sulle agevolazioni per i visti.

L'accordo consente a entrambi i partner di rafforzare la cooperazione in materia di gestione dell'immigrazione, in particolare nella lotta contro l'immigrazione illegale, attraverso la definizione di norme vincolanti nelle procedure di riammissione.

L'accordo avrà implicazioni di ampia portata per la gestione delle frontiere nella Repubblica di Serbia. Al fine di soddisfare gli obblighi che nascono dall'accordo, il paese dovrà rafforzare le sue capacità di controllo delle frontiere, di amministrazione delle frontiere e di polizia di frontiera. È importante assicurare che le procedure di riammissione rispettino pienamente i diritti e gli obblighi sanciti dal diritto internazionale nell'ambito dei diritti umani e della protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

Il rispetto di tali obblighi aggiuntivi comporterà costi finanziari e richiederà ulteriori risorse umane. Per questa ragione, sarebbe opportuno utilizzare altri fondi dello strumento di preadesione per agevolare il processo, in termini di sostegno finanziario, di assistenza tecnica e di trasferimento di know-how. Tale intervento dovrebbe essere integrato dalle attività degli Stati membri, in particolare di quegli Stati che confinano con la regione. Gli Stati membri dell'Unione potrebbero contribuire, per esempio, condividendo le loro esperienze nell'ambito del controllo delle frontiere e della gestione dell'immigrazione. Dopo tutto, è nell'interesse dell'Unione europea sostenere una piena e completa attuazione dell'accordo.

******

La commissione per gli affari esteri chiede alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, in quanto commissione competente, di proporre l'approvazione della proposta della Commissione europea.

PROCEDURA

Titolo

Accordo di riammissione fra la CE e la Serbia

Riferimenti

COM(2007)0438 - C6-0298/2007 - 2007/0153(CNS)

Commissione competente per il merito

LIBE

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

AFET

24.9.2007

 

 

 

Relatore per parere

       Nomina

Jelko Kacin

12.9.2007

 

 

Esame in commissione

3.10.2007

 

 

 

Approvazione

3.10.2007

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

19

4

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Vittorio Agnoletto, Christopher Beazley, Monika Beňová, Michael Gahler, Jas Gawronski, Alfred Gomolka, Richard Howitt, Anna Ibrisagic, Vytautas Landsbergis, Willy Meyer Pleite, Samuli Pohjamo, Libor Rouček, Katrin Saks, Jacek Saryusz-Wolski, Gitte Seeberg, Ari Vatanen, Josef Zieleniec

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Árpád Duka-Zólyomi, Gisela Kallenbach, Erik Meijer, Rihards Pīks, Csaba Sándor Tabajdi, Marcello Vernola

PROCEDURA

Titolo

Accordo di riammissione fra la CE e la Serbia

Riferimenti

COM(2007)0438 - C6-0298/2007 - 2007/0153(CNS)

Consultazione del PE

18.9.2007

Commissione competente per il merito

       Annuncio in Aula

LIBE

24.9.2007

Commissione(i) competente(i) per parere

       Annuncio in Aula

AFET

24.9.2007

 

 

 

Relatore(i)

       Nomina

Claudio Fava

3.10.2007

 

 

Relatore(i) sostituito(i)

Edith Mastenbroek

 

 

Esame in commissione

10.9.2007

2.10.2007

9.10.2007

 

Approvazione

9.10.2007

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

22

6

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Alexander Alvaro, Philip Bradbourn, Mihael Brejc, Kathalijne Maria Buitenweg, Michael Cashman, Giuseppe Castiglione, Giusto Catania, Jean-Marie Cavada, Elly de Groen-Kouwenhoven, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Kinga Gál, Patrick Gaubert, Roland Gewalt, Lívia Járóka, Ewa Klamt, Barbara Kudrycka, Claude Moraes, Inger Segelström, Károly Ferenc Szabó, Adina-Ioana Vălean, Manfred Weber, Tatjana Ždanoka

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Simon Busuttil, Charlotte Cederschiöld, Evelyne Gebhardt, Ona Juknevičienė, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Eva-Britt Svensson

Deposito

12.10.2007