RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

29.11.2007 - (COM(2007)0600 - C6-0343/02007 - 2007/2226(ACI))

Commissione per i bilanci
Relatore: Reimer Böge
PR_ACI_Funds

Procedura : 2007/2226(ACI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A6-0485/2007
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A6-0485/2007
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

(COM(2007)0600 - C6-0343/2007 - 2007/2226(ACI))

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2007)0600 - C-0343/2007),

–   visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1], in particolare il punto 28,

–   visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[2],

–   visti i risultati del dialogo a tre voci del 6 luglio 2007 e della concertazione di bilancio del 13 luglio 2007,

–   visti la relazione della commissione per i bilanci e il parere della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A6-0485/2007),

A. considerando che l'Unione europea ha creato adeguati strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro,

B.  considerando che l'assistenza finanziaria dell'Unione europea ai lavoratori licenziati perché in esubero dovrebbe essere dinamica e messa a disposizione nel modo più rapido ed efficiente possibile,

C. considerando che la Germania e la Finlandia hanno chiesto aiuti in relazione a due casi concernenti il licenziamento di operai in esubero nel settore automobilistico: BenQ in Germania e Oyj in Finland, con lettere del 27 giugno e del 17 luglio 2007[3],

1.  chiede alle istituzioni interessate di compiere gli sforzi necessari per accelerare la mobilitazione del Fondo;

2.  approva la decisione allegata alla presente risoluzione;

3.  incarica il suo Presidente di preparare la pubblicazione di tale decisione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

4.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compresi gli allegati, al Consiglio e alla Commissione.

  • [1]  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
  • [2]  GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1.
  • [3]  Domande EGF/2007/003/DE/BenQ ed EGF/2007/004/FI/Perlos.

ALLEGATO: DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

del .............

sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1], in particolare il punto 28,

visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[2],

vista la proposta della Commissione,

vista la conciliazione di bilancio del 13 luglio 2007,

considerando quanto segue:

(1)      l'Unione europea ha creato un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (qui di seguito: il Fondo) per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro;

(2)      l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 consente di mobilizzare il Fondo nei limiti di un massimale annuo di 500 milioni di euro;

(3)      il regolamento (CE) n. 1927/2006 contiene le disposizioni che disciplinano la mobilitazione del Fondo;

(4)      la Germania e la Finlandia hanno presentato domanda di mobilitazione del Fondo per due casi relativi a esuberi nel settore automobilistico: BenQ in Germania e Perlos Oyj in Finlandia;

DECIDONO:

Articolo 1

Nel quadro del bilancio generale dell'Unione europea stabilito per l'esercizio 2007, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è mobilitato per un importo totale di 14 794 688 euro.

Articolo 2

La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il

Per il Parlamento europeo                               Per il Consiglio

Il Presidente                                                   Il Presidente

  • [1]  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
  • [2]  GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1.

MOTIVAZIONE

I. Contesto

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito nell’ambito dei negoziati relativi al quadro finanziario pluriennale 2007-2013. L’Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1] stabilisce al punto 28 la procedura per attivare il Fondo.

Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006: H. Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, punto 28.

“Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è destinato a fornire sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali, per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro.

Il Fondo non può superare un importo annuo massimo di 500 milioni EUR (a prezzi correnti) che possono essere prelevati da qualsiasi margine esistente al di sotto del massimale globale di spesa dell'anno precedente, e/o dagli stanziamenti di impegno annullati nel corso dei due esercizi precedenti, esclusi quelli relativi alla rubrica 1B del quadro finanziario.

Gli stanziamenti sono iscritti nel bilancio generale dell'Unione europea come stanziamento accantonato mediante la procedura di bilancio consueta non appena la Commissione individua margini e/o impegni annullati sufficienti, come indicato nel secondo comma.

Quando esistono le condizioni per mobilizzare il Fondo, quali definite nell'atto di base pertinente, la Commissione presenta una proposta per ricorrere ad esso. La decisione di ricorrere al Fondo è presa di comune accordo tra i due rami dell'autorità di bilancio conformemente al punto 3.

Contemporaneamente alla presentazione della proposta di decisione di ricorrere al Fondo, la Commissione avvia una procedura di consultazione a tre, eventualmente in forma semplificata, per ottenere l'accordo dei due rami dell'autorità di bilancio sulla necessità di ricorrere al fondo e sull'importo necessario e presenta a questi ultimi una proposta di storno verso le linee di bilancio pertinenti.

Gli storni relativi al Fondo vengono effettuati in conformità all'articolo 24, paragrafo 4 del regolamento finanziario.

Gli stanziamenti di impegno corrispondenti vengono iscritti in bilancio a titolo della rubrica pertinente, se necessario oltre i limiti dei massimali stabiliti nell'allegato I.”

Base giuridica: Regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (GU L 406, del 30.12.2006, pag. 1).

II. Situazione attuale: la proposta della Commissione

A giugno e luglio sono state presentate alla Commissione la terza e la quarta domanda di intervento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) a sostegno dei lavoratori licenziati. Dette domande riguardano esuberi nel settore della telefonia mobile: BenQ in Germania e Perlos Oyj in Finlandia. Entrambe le domande sono state inoltrate in relazione alla generale tendenza alla delocalizzazione della produzione di telefoni cellulari e accessori, soprattutto verso l’Asia.

La domanda di BenQ riguarda due stabilimenti tedeschi controllati dall’azienda taiwanese produttrice di telefoni cellulari. Nel dicembre 2006, BenQ ha revocato il sostegno finanziario alle due controllate tedesche, causando il licenziamento di circa 3.300 lavoratori risultati in esubero nei tre siti di produzione di Monaco di Baviera, Kamp-Lintfort e Bocholt. Il contributo richiesto al FEG nella domanda BenQ è di 12,8 milioni EUR.

La domanda relativa a Perlos si riferisce ai licenziamenti in due stabilimenti di produzione finlandesi di Perlos, azienda produttrice di accessori per telefoni cellulari. In questo caso, i circa 1.000 licenziamenti sono stati causati dalla decisione di Perlos di mettere termine all'attività produttiva in Finlandia e di chiudere le due fabbriche situate a Joensuu e Kontiolahti, in Carelia settentrionale. Il contributo richiesto al FEG nella domanda Perlos è di 2 milioni EUR.

Il 27 settembre 2007, la Commissione ha annunciato di aver accolto le due richieste di finanziamento tramite il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) e ha sottoposto all’autorità di bilancio una proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per un totale di 14 794 688 EUR [2].

La Commissione è del parere che le due domande soddisfino i criteri di intervento e gli altri requisiti stabiliti nella base giuridica[3].

Facendo seguito alla valutazione delle due richieste, la commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo ha confermato che, in entrambi i casi, i criteri di intervento e di presentazione della domanda, nonché i criteri di conformità e coordinamento stabiliti nel regolamento (CE) n. 1927/2006 (vedi articoli 2, 3, 4, 5 e 6) sono stati rispettati. Pertanto, la commissione per l’occupazione e gli affari sociali è favorevole a mobilizzare il FEG per i casi presentati dal Germania e Finlandia: EGF/2007/03/DE/BENQ e EGF/2007/04/FI/PERLOS.

Il bilancio totale annuale disponibile per il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è pari a 500 milioni EUR. Per l’esercizio 2007, è stata adottata una decisione sulla mobilitazione del Fondo per un importo totale di 3 816 280 EUR in relazione a due casi di licenziamenti nel settore automobilistico, riguardanti nello specifico i fornitori di Peugeot SA e Renault SA[4].

L’importo totale da mobilitare nell’ambito dell’esercizio 2007 sarà di 18 610 968 EUR, come di seguito illustrato.

 

Servizi personalizzati da finanziare (in EUR)

Francia: PSA 01/2007

2 558 250

Francia: RSA 02/2007

1 258 030

BenQ, Germania

12 766 150

Perlos Oyj, Finlandia

2 028 538

Totale

18 610 968

· RISERVA PER IL FONDO EUROPEO DI ADEGUAMENTO ALLA GLOBALIZZAZIONE –Articolo 40 02 43 

Stanziamenti 2008

Stanziamenti 2007

Impegni

Pagamenti

Impegni

Pagamenti

500 000 000

p.m.

500 000 000

p.m.

· FONDO EUROPEO DI ADEGUAMENTO ALLA GLOBALIZZAZIONE (FEG)Capitolo 04 05 

Articolo

Rubrica

QF

Stanziamenti 2008

Stanziamenti 2007

Impegni

Pagamenti

Impegni

Pagamenti

04 05 01

Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)

1.1

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

 

Articolo 04 05 01 — Totale parziale

 

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

 

Capitolo 04 05 — Totale

 

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

III. Procedura

La Commissione ha presentato una richiesta di storno[5] per inserire nel bilancio 2007 stanziamenti d’impegno e stanziamenti di pagamento specifici, come stabilito al punto 28 dell’Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006.

La proposta di decisione della Commissione sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione era all'ordine del giorno della consultazione a tre del 6 luglio 2007 e della concertazione di bilancio del 13 luglio 2007. La delegazione del Parlamento europeo ha ricordato le tre condizioni da soddisfare:

i.  i fondi devono essere disponibili nella riserva e tale condizione è soddisfatta (vedasi oltre);

ii.  la procedura deve rispettare l'ordine stabilito dall'atto giuridico;

iii.  la Commissione deve comunicare in anticipo al Parlamento europeo le domande presentate dagli Stati membri.

Nelle lettere del 18 luglio 2007, indirizzate all'on. R. Böge, presidente della commissione per i bilanci del Parlamento europeo, e a E. A. Santos, presidente in carica del Consiglio, il commissario D. Grybauskaitė propone di assicurare l'accordo dei due rami dell'autorità di bilancio sulla necessità di ricorrere al Fondo e sull'importo necessario per mezzo di una procedura di consultazione a tre in forma semplificata, vale a dire tramite scambio epistolare, una volta che sono state debitamente compiute le rispettive procedure interne.

In base a un accordo interno con la commissione per l’occupazione e gli affari sociali (lettera Böge/Andersson al commissario Špidla), la commissione EMPL deve essere associata a tale processo. Al fine di garantire un sostegno e un contributo costruttivi all'attuazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, il presidente della commissione per i bilanci, on. R. Böge, e il presidente della commissione per l’occupazione e gli affari sociali, on. J. Andersson, hanno convenuto, mediante uno scambio epistolare del 22 gennaio 2007 (EMPL) e del 20 marzo 2007 (BUDG), che le due commissioni lavoreranno in stretta collaborazione. Il parere (sotto forma di lettera) della commissione EMPL è allegato al presente progetto di relazione.

  • [1]  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
  • [2]  COM(2007)0600 del 15.10.2007.
  • [3]  Regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (GU L 406 del 30.2.2006).
  • [4]  Domande EGF/2007/01/FR/PSA e EGF/2007/02/FR/RSA.
  • [5]  DEC 37/2007, SEC(2007)1072 def.

PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'OCCUPAZIONE E GLI AFFARI SOCIALI

Direzione generale delle politiche interne

Commissione per l'occupazione e gli affari sociali

Il presidente

EM/gf

On. Reimer Böge

Presidente della commissione per i                                                bilanci

ASP 05F365

D(2007) 69578

Oggetto: Parere sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per i casi EGF/2007/03/DE/BENQ e EGF/2007/04/FI/PERLOS

Egregio onorevole Böge,

in occasione della riunione del 12 novembre 2007, la commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL) ha deciso di trasmettere con la presente il proprio parere sulla mobilitazione del FEG relativamente ai casi EGF/2007/03/DE/BENQ e EGF/2007/04/FI/PERLOS.

In applicazione dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1927/2006 relativo all'istituzione del FEG, gli storni riguardanti il FEG devono essere approvati sia dal Parlamento sia dal Consiglio. Per tale motivo la commissione EMPL ritiene fondamentale che il Parlamento presenti immediatamente una decisione, dando così un segnale tangibile ai cittadini europei sulla capacità delle istituzioni europee di reagire rapidamente agli effetti negativi della globalizzazione, avvertiti a livello generale, che colpiscono i lavoratori dell'Unione europea.

In seguito a un esame approfondito delle due domande, la commissione EMPL ha convenuto che entrambe le richieste rispettano i criteri stabiliti dal regolamento (CE) n. 1927/2006 (cfr. articoli 2, 3, 4, 5 e 6) e pertanto si è espressa a favore della mobilitazione del FEG nei casi presentati da Germania e Finlandia: EGF/2007/03/DE/BENQ e EGF/2007/04/FI/PERLOS.

Gli elementi principali delle valutazioni possono essere così riepilogati:

a) Caso EGF/2007/03/DE/BENQ

Criteri di presentazione delle domande (art. 5 del regolamento (CE) n. 1927/2006)

La domanda è stata presentata entro il termine di 10 settimane di cui all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1927/2006.

Criteri di intervento (art. 2 del regolamento (CE) n. 1927/2006)

Dalla domanda presentata dalla Germania alla Commissione il 27 giugno 2007 risultava un numero complessivo di 3 303 esuberi nel periodo di riferimento di quattro mesi, 2 828 dei quali riguardavano dipendenti di BenQ Mobile GmbH&Co OHG e 475 dipendenti di Inservio GmbH. I licenziamenti erano dovuti alla revoca totale da parte di BenQ del proprio sostegno finanziario alle due controllate tedesche, che ne aveva determinato l'insolvenza.

Dall'esame della domanda emerge che i licenziamenti dei dipendenti di BenQ Mobile GMbH & Co OHG (società produttrici di telefoni cellulari) possono essere ricollegati a importanti cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali, in particolare alla delocalizzazione della produzione di telefoni cellulari in Asia e segnatamente in Cina. I licenziamenti di dipendenti di Inservio GMBH, società che fornisce servizi di riparazione per telefoni cellulari prodotti dalla società di cui sopra, possono essere ricollegati alla delocalizzazione di BenQ Mobile GmbH & Co OHG dal momento che Inservio GmbH è uno dei suoi produttori a valle.

Criteri di complementarità, conformità e coordinamento (art. 6 del regolamento (CE) n. 1927/2006)

La Germania ha confermato tra l'altro che il contributo finanziario del FEG non sostituisce le misure la cui responsabilità spetta alle società ai sensi del diritto nazionale o del contratto collettivo.

b) Caso EGF/2007/04/FI/PERLOS

Criteri di presentazione delle domande

La domanda è stata presentata entro il termine di 10 settimane di cui all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1927/2006.

Criteri di intervento

Dalla domanda presentata dalla Finlandia alla Commissione il 18 luglio 2007 risultava un numero complessivo di 899 licenziamenti di dipendenti di Perlos nel periodo di riferimento, più altri 9 licenziamenti di personale di subappaltatori e operatori a valle, ossia un totale di 908 licenziamenti dovuti alla chiusura degli stabilimenti Perlos. Altre 7 persone sono state licenziate da Perlos tra il 10 e il 31 luglio e sono anch'esse ammissibili alle misure da attuare. I licenziamenti sono stati causati dalla decisione di Perlos di cessare l'attività produttiva in Finlandia e di chiudere i due stabilimenti di Joensuu e Kontiolahti, nella Carelia settentrionale nel settembre 2007. Uno dei fattori principali delle delocalizzazioni è dato dalla velocità del ciclo di produzione. Ai fornitori del settore della telefonia mobile oggi si chiede di rispondere agli ordini nel giro di due ore per risparmiare sui costi di stoccaggio e rispondere al più presto alla domanda di mercato. Poiché l'unico cliente di Perlos era Nokia, la quale ha trasferito la sua produzione in Asia, Perlos l'ha dovuta seguire.

L'esame della domanda indica che tali licenziamenti di personale di Perlos Corporation in Finlandia possono essere ricollegati a grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali, in particolare la delocalizzazione della produzione di telefoni cellulari in Asia e segnatamente in Cina e in India.

Criteri di complementarità, conformità e coordinamento

La Finlandia ha confermato tra l'altro che il contributo finanziario del FEG non sostituisce le misure la cui responsabilità spetta alle società ai sensi del diritto nazionale o del contratto collettivo.

La commissione EMPL invita la commissione per i bilanci, in quanto commissione responsabile, a integrare tali considerazioni nella sua decisione.

La commissione EMPL è convinta che un sistema di allerta precoce tra il Parlamento europeo e la Commissione, sotto forma di comunicazione anticipata delle richieste ricevute da quest'ultima, sia indispensabile per una collaborazione continua con la Commissione e il Consiglio e una mobilitazione efficace e tempestiva del FEG.

Distinti saluti,

Jan Andersson

Presidente EMPL

SITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

27.11.2007

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

17

2

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Reimer Böge, Göran Färm, Salvador Garriga Polledo, Ingeborg Gräßle, Catherine Guy-Quint, Jutta Haug, Monica Maria Iacob-Ridzi, Nils Lundgren, Vladimír Maňka, Mario Mauro, Margaritis Schinas, Esko Seppänen, Nina Škottová, László Surján, Gary Titley, Helga Trüpel, Kyösti Virrankoski, Ralf Walter

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Marusya Ivanova Lyubcheva, Paul Rübig

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale