RELAZIONE sull'approccio in materia di politica regionale per il Mar Nero

20.12.2007 - (2007/2101(INI))

Commissione per gli affari esteri
Relatrice: Roberta Alma Anastase

Procedura : 2007/2101(INI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A6-0510/2007
Testi presentati :
A6-0510/2007
Testi approvati :

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sull'approccio in materia di politica regionale per il Mar Nero

(2007/2101(INI))

Il Parlamento europeo,

–   vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo "Sinergia del Mar Nero – Una nuova iniziativa di cooperazione regionale" (COM(2007)0160),

–   vista la comunicazione della Commissione al Consiglio dal titolo "Cooperazione regionale nella zona del Mar Nero: punto della situazione e prospettive d'azione dell'UE che incoraggiano il suo ulteriore sviluppo" (COM(1997)0597),

–   vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 4 dicembre 2006 sullo sviluppo della politica europea di vicinato  (PEV) (COM(2006)0726),

–   visti il piano d'azione PEV concordato con l'Armenia, l'Azerbaigian, la Georgia, la Repubblica Moldova e l'Ucraina nonché gli accordi di partenariato e di cooperazione firmati con questi Stati che verranno a scadenza nel 2008 e 2009,

–  visto l'accordo di partenariato e di cooperazione che istituisce un partenariato tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Federazione russa, dall'altra, che è entrato in vigore il 1° dicembre 1997 e scade nel 2007,

–   vista la decisione del Consiglio, del 23 gennaio 2006, relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato per l’adesione con la Turchia[1] ("il partenariato di adesione"),

–   viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica Moldova, la Federazione russa, la Turchia, l'Ucraina e il Caucaso meridionale,

–   vista la sua risoluzione del 15 novembre 2007 sullo sviluppo della politica europea di vicinato[2],

–   vista la sua risoluzione del 13 dicembre 2007 sui naufragi nello stretto di Kerch nel Mar Nero e il conseguente inquinamento[3],

–   vista la sua risoluzione del ... 2008 su una politica UE più efficace per il Caucaso meridionale: dalle promesse alle azioni[4],

–   vista la sua risoluzione del 26 settembre 2007 Una politica estera comune dell'Europa in materia di energia[5],

–   visto l'articolo 45 del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per gli affari esteri e i pareri della commissione per il commercio internazionale, della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, della commissione per i trasporti e il turismo e della commissione per lo sviluppo regionale (A6‑0510/2007),

A. considerando che la regione del Mar Nero, situata al punto d'incrocio fra Europa, Asia Centrale e Medio Oriente, è caratterizzata da stretti legami storici e culturali, da grandi potenzialità, ma anche da immense diversità; che la regione comprende gli Stati membri dell'UE Bulgaria, Grecia e Romania, la Turchia, paese candidato all'adesione, e i partner PEV Armenia, Azerbaigian, Georgia, Repubblica Moldova e Ucraina, nonché la Federazione russa, con la quale l'UE ha convenuto un partenariato strategico basato su quattro spazi comuni,

B.  considerando che, con l'adesione di Romania e Bulgaria all'UE, il Mar Nero è diventato, in qualche misura, un mare interno dell'UE ed ha perciò acquisito una nuova dimensione d'importanza strategica per l'UE, che ha moltiplicato le sfide e gli obiettivi condivisi ed offerto nuove opportunità per una cooperazione rafforzata tra l'UE e i paesi della regione al fine di creare un reale spazio di sicurezza, stabilità e prosperità,

C. considerando che le opzioni in materia di cooperazione a livello di sviluppo e di gestione delle sinergie nella regione del Mar Nero vanno definite in presenza di un gran numero di politiche, modalità e approcci per la regione,

D. considerando che la Commissione ha proposto una strategia iniziale per tale regione nella sua comunicazione del 1997 sulla cooperazione regionale nella zona del Mar Nero,

E.  considerando che gli aspetti specifici della politica dell'UE per il Caucaso meridionale sono trattati in una relazione separata, elaborata dalla commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo,

1.  si compiace della comunicazione della Commissione dal titolo "Sinergia del Mar Nero – Una nuova iniziativa di cooperazione regionale" e dell'obiettivo di rafforzare la cooperazione con e all'interno della regione del Mar Nero integrando le attuali politiche bilaterali con un nuovo approccio regionale; rileva, in particolare, che le questioni inerenti alla sicurezza energetica e i negoziati di adesione con la Turchia, nonché la prossima scadenza degli accordi di partenariato e di cooperazione e i negoziati in merito al loro futuro, collocano la cooperazione regionale nella zona del Mar Nero tra le maggiori priorità dell'agenda della politica estera dell'Unione europea;

2.  ritiene che, per poter adottare un approccio di politica regionale coerente, efficace e basato sui risultati, la comunicazione debba essere seguita da ulteriori azioni coerenti da parte dell'UE per incoraggiare un'effettiva dimensione regionale tagliata su misura per quest'area; è altresì preoccupato dal fatto che i risultati della strategia regionale per il Mar Nero perseguita a partire dal 1997 non sono stati adeguatamente valutati; invita la Commissione a predisporre una valutazione approfondita delle attività precedenti e in corso e a presentare i risultati al Parlamento europeo; plaude all'intenzione della Commissione di dare una prima valutazione della sinergia del Mar Nero nel 2008, e la invita ad avanzare proposte concrete per promuovere la cooperazione regionale e un vero partenariato nell'area del Mar Nero, sulla base dei risultati della sua valutazione e tenendo conto delle raccomandazioni contenute nella presente risoluzione e in altre pertinenti risoluzioni del Parlamento europeo; esorta la Commissione a giovarsi delle esperienze acquisite nell'ambito della dimensione settentrionale per l'elaborazione di future revisioni o estensioni della sua strategia per il Mar Nero;

3.  sottolinea che l'approccio in materia di politica regionale per il Mar Nero non deve essere utilizzato né per offrire un'alternativa all'adesione all'UE, né per definire le frontiere dell'UE; ritiene tuttavia che gli obiettivi in esso indicati debbano costituire parte integrante e coerente della più ampia politica estera dell'UE nei confronti dei paesi vicini e dei paesi che partecipano alla strategia regionale per il Mar Nero;

4.  ritiene che la cooperazione regionale nella regione del Mar Nero debba vedere la partecipazione dell'UE, dei paesi PEV, della Turchia, paese candidato, e della Russia, quali partner uguali; ritiene che solo creando gradualmente fra i paesi del Mar Nero un senso di responsabilità condivisa per le sfide comuni alla regione, tra cui le questioni della sicurezza, il potenziale di coinvolgimento dell'Europa nella regione potrà trovare piena realizzazione; invita il Consiglio e la Commissione a coinvolgere attivamente nell'approccio politico tutti i paesi del Mar Nero;

5.  ritiene che il nuovo approccio regionale dovrebbe essere rivolto verso una serie di settori prioritari per i quali la Commissione dovrebbe elaborare un piano d'azione dettagliato che preveda obiettivi concreti, parametri e seguito da dare e costituisca la base per lo sviluppo del coinvolgimento dell'UE nella regione nonché della cooperazione intraregionale; sottolinea che l'UE deve concentrarsi su un numero limitato di obiettivi prioritari evitando dispersioni e duplicazioni degli sforzi;

6.  approva il raddoppiamento delle risorse finanziarie previste nel quadro dello strumento europeo di vicinato e partenariato per il finanziamento di progetti transfrontalieri; chiede che i principi che disciplinano i Fondi strutturali, in particolare il partenariato, la sostenibilità, l'efficacia, la non discriminazione e il decentramento, siano applicabili all'uso di queste risorse finanziarie; invita la Commissione a informare il Parlamento sull'esecuzione dei fondi e sui progressi compiuti, mediante brevi relazioni semestrali;

7.  chiede un uso razionale degli strumenti finanziari comunitari mediante un migliore coordinamento dello strumento europeo di vicinato e partenariato, dei Fondi strutturali e dei Fondi di preadesione a disposizione della regione; chiede alla Commissione di stabilire, in cooperazione con gli Stati beneficiari, un sistema generale in materia di informazione prima dell'esborso delle risorse, al fine di controllare e valutare in che misura l'impiego di tali risorse è sostenibile, efficace e conforme agli obiettivi generali delle politiche dell'Unione;

8.  chiede alla Commissione di mettere lo strumento finanziario decentrato "Fondi per piccoli progetti" a disposizione di progetti "people to people" nel settore della cooperazione transfrontaliera, compiendo sforzi particolari per incoraggiare l'uso di tale strumento;

9.  sottolinea la necessità di rafforzare le capacità degli operatori locali e regionali nella regione del Mar Nero per quanto concerne la programmazione e la preparazione e attuazione dei progetti, in modo da garantire un'efficiente gestione degli strumenti finanziari comunitari;

A. Settori prioritari chiave della cooperazione

Le sfide in materia di sicurezza

10. sottolinea che i conflitti irrisolti, tuttora presenti nell'area del Mar Nero, costituiscono un'importante sfida per la stabilità e lo sviluppo sostenibile di quella regione, oltre che un grosso ostacolo al processo di promozione della cooperazione regionale; chiede quindi un coinvolgimento più attivo e globale dell'UE negli sforzi in corso per risolvere i conflitti, in conformità del diritto internazionale e dei principi dell'integrità territoriale e un impegno più approfondito da parte dell'UE nella gestione dei conflitti e nelle operazioni di mantenimento della pace; ritiene che l'UE abbia un ruolo chiave da svolgere, fornendo il proprio contributo alla cultura della comprensione, del dialogo e del consolidamento della fiducia nella regione;

11. prende atto della consistente presenza militare della Russia nella regione attraverso la flotta del Mar Nero, di stanza nel porto di Sebastopoli in Crimea; osserva che l'accordo del 1997 fra la Russia e l'Ucraina sullo stazionamento della flotta del Mar Nero scadrà nel 2017; osserva che tale questione tuttora irrisolta ha già creato qualche frizione fra i governi russo e ucraino; incoraggia l'UE a impegnarsi su questo problema, importante sotto il profilo strategico, e a collaborare più strettamente con i governi di Russia e Ucraina;

12. sottolinea che l'UE deve definire una solida serie di priorità nel campo della libertà, della sicurezza e della giustizia nel quadro della sinergia del Mar Nero, volte ad istituire l'armonizzazione e la comparabilità in interi settori politici;

13. ricorda l'esigenza di affrontare le sfide poste dalla criminalità transnazionale e dal traffico di migranti clandestini, pur rispettando pienamente il principio di non espulsione; sottolinea che gli interventi in tale settore devono essere associati ad opportune misure per potenziare la mobilità, al fine di promuovere i contatti interpersonali e diffondere così i valori europei della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti umani; sollecita pertanto il Consiglio e la Commissione a concludere accordi in materia di agevolazione del rilascio dei visti e di riammissione con i paesi del Mar Nero che ancora non ne beneficiano, nonché a promuovere la mobilità con tutti gli altri strumenti possibili, tra cui la firma di partenariati di mobilità con i paesi PEV; sottolinea in particolare la necessità di efficaci agevolazioni in materia di rilascio dei visti per il traffico transfrontaliero locale e per gruppi specifici di popolazione come gli studenti, gli uomini d'affari e gli operatori della società civile;

14. sottolinea che è importante sviluppare ulteriormente la cooperazione transfrontaliera e a livello di gestione delle frontiere, al fine di conseguire gli obiettivi in relazione sia alla sicurezza che alla fluidità del movimento; ritiene che la Missione UE di assistenza alle frontiere della Moldavia e dell'Ucraina (EUBAM) apporti un importante bagaglio di esperienze nell'approccio alle sfide della sicurezza attraverso una cooperazione multilaterale e reputa che andrebbe ulteriormente rafforzata e applicata quale esempio di cooperazione frontaliera;

15. sottolinea che è necessaria un'analisi approfondita delle situazioni e delle sfide specifiche in materia di sicurezza nei singoli Stati della regione del Mar Nero; appoggia la proposta che a Europol siano conferiti mandato e risorse perché possa assicurare un lavoro analitico sulla regione, in particolare nel settore della migrazione;

Promozione della stabilità politica e di un'effettiva democrazia

16. ritiene che un nuovo approccio politico per il Mar Nero non si possa limitare alla cooperazione economica ma debba essere inteso a creare un'area caratterizzata da democrazia sostenibile, buongoverno e dallo Stato di diritto e sottolinea, in particolare, l'importanza delle riforme politiche e giudiziarie e di un'efficace esecuzione degli impegni; sottolinea che la promozione dei diritti umani, della democrazia e delle libertà fondamentali è uno dei principali pilastri della politica esterna dell'UE e ribadisce l'esigenza di inglobare questi valori sia nelle relazioni bilaterali che nell'approccio regionale, a prescindere dal grado di disponibilità mostrato dai governi partner; invita l'Unione europea ad affrontare le questioni della cooperazione regionale in questi settori nell'ambito dei dialoghi in materia di diritti umani e delle consultazioni con i paesi del Mar Nero nonché nel contesto di sedi multilaterali;incoraggia la Commissione ad avvalersi pienamente dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani e della sinergia del Mar Nero per promuovere la cooperazione regionale tra le società civili;

17. si compiace dell'iniziativa di istituire una Euroregione del Mar Nero al fine di promuovere la cooperazione regionale attraverso la cooperazione tra gli attori regionali e locali; sottolinea l'importanza di progetti realizzati dal basso verso l'alto e di una cooperazione transfrontaliera a livello locale nel processo di costituzione di un effettivo spazio di democrazia e governance efficace nell'area del Mar Nero;

18. sottolinea che è estremamente importante stabilire e sviluppare relazioni di buon vicinato tra i paesi della regione del Mar Nero e con i loro vicini basate sul rispetto reciproco, dell'integrità territoriale, della non interferenza negli affari interni degli altri paesi e del divieto dell'uso della forza o della minaccia dell'uso della forza, in quanto principi fondamentali per promuovere la cooperazione regionale; ribadisce il significato di uno stretto dialogo con la società civile e del dialogo interculturale in tale settore e invita la Commissione a promuoverlo ulteriormente, in particolare nel contesto del 2008, Anno del dialogo interculturale, al fine di creare una cultura di tolleranza reciproca, rispetto della diversità e dialogo e cooperazione regionale;

Cooperazione nel campo dell'energia, dei trasporti e dell'ambiente

19. fa rilevare l'importanza strategica che la regione del Mar Nero riveste per l'UE come area di produzione e trasmissione, ai fini della diversificazione e della sicurezza dell'approvvigionamento energetico; ribadisce il proprio sostegno alla creazione di nuove infrastrutture e di corridoi praticabili per il trasporto, che diversifichino sia i fornitori che le rotte, come il corridoio energetico transcaspico che attraverserà la regione del Mar Nero e le pipeline Nabucco, Constanta-Trieste e AMBO nonché altri progetti previsti per quanto concerne il passaggio di gasdotti e oleodotti attraverso il Mar Nero e i progetti INOGATE e TRACECA che collegano le regioni del Mar Nero e del Mar Caspio; chiede di realizzare valutazioni di impatto sociale e ambientale per analizzare l'impatto della costruzione di tali nuove infrastrutture di transito; ritiene che la sinergia del Mar Nero dovrebbe costituire un quadro adeguato per la promozione delle riforme di mercato nella regione intese a creare mercati energetici competitivi, prevedibili e trasparenti;

20. rileva l'importanza del Danubio in quanto uno dei principali assi di trasporto e delle più importanti arterie economiche che collegano l'UE e la regione del Mar Nero; ritiene pertanto che lo sviluppo sostenibile del Danubio e il potenziale economico che rappresenta per il collegamento dei paesi che si affacciano sul Mar Nero dovrebbe rientrare tra le priorità dell'UE nella regione; invita la Commissione a realizzare uno studio che esamini possibili iniziative concrete al riguardo, includendo anche gli aspetti ambientali; insiste che, se si vuole trarre il massimo beneficio dall'accesso dell'UE al Mar Nero, è di importanza fondamentale sviluppare le infrastrutture portuali dell'Unione europea sul Mar Nero (Bourgas, Constanta, Mangalia e Varna) e sull'estuario del Danubio, al fine di garantire il trasporto intermodale;

21. ritiene che l'integrazione regionale trarrebbe notevole beneficio da iniziative volte a promuovere i collegamenti fisici tra tutti gli Stati che si affacciano sul Mar Nero; sottolinea che la cooperazione nei settori dei trasporti e dell'ambiente non dovrebbe limitarsi alle questioni energetiche, ma offrire un approccio globale che tenga conto dei bisogni della regione; fa notare i progetti che mirano a costruire l'anello autostradale del Mar Nero; sottolinea la rilevanza del Mar Nero e del Danubio come vie di trasporto strategiche nella regione;

22. esprime profonda preoccupazione per la situazione ambientale nella regione del Mar Nero, in particolare per la situazione del Mar Nero in sé, colpita dall'inquinamento incontrollato e aggravata da numerosi incidenti ecologici, nonché per quella del Danubio e del suo delta; sottolinea che è necessario rafforzare l'applicazione degli accordi ambientali multilaterali nella regione e includere una valutazione ambientale in tutti i progetti a livello regionale, e chiede una maggiore cooperazione tra l'UE e i paesi del Mar Nero intesa ad affrontare tutte le molteplici sfide ambientali nella regione;

23. esprime particolare preoccupazione per l'inquinamento incontrollato causato da idrocarburi e il suo impatto sulla fauna selvatica; sottolinea la necessità che la cooperazione vada oltre il sostegno fornito dalla Commissione tramite il Centro di controllo e d'informazione, in particolare per quanto concerne gli sversamenti di petrolio, attribuendo un'attenzione prioritaria alla sicurezza del trasporto marittimo tramite petroliere;

24. richiama l'attenzione sul delta del Danubio, sede di habitat unici per specie animali e vegetali; sottolinea la forte esigenza di svolgere una valutazione d'impatto ambientale delle infrastrutture quali il canale di Bistraya tra la Romania e l'Ucraina;

25. invita la Commissione ad adottare l'impostazione della task force DABLAS (per il Danubio e il Mar Nero) al fine di risolvere i problemi ambientali, incentrandosi non solo sul Danubio ma anche sui bacini fluviali del Dniester e del Dnieper;

Cooperazione economica e commerciale

26. mette in evidenza la crescita economica disuguale, anche se forte, nell'intera regione, ma richiama l'attenzione sul fatto che tale crescita è più sostenuta nei paesi esportatori di petrolio e gas; mette in evidenza la fragilità del settore privato in molti paesi che si affacciano sul Mar Nero; sottolinea l'importanza di creare uno spazio di opportunità economiche e prosperità nella regione del Mar Nero per la popolazione locale e i partner commerciali; sottolinea la necessità di migliorare il clima degli investimenti per le imprese sia locali che internazionali, in particolare rafforzando la lotta contro la corruzione e le frodi, e di promuovere le riforme a livello di economia di mercato intese ad incrementare la competitività e l'attrattività economica tramite la creazione di economie diversificate e il conseguimento di una crescita sostenibile nonché della giustizia e della coesione sociale; incoraggia l'armonizzazione e ulteriori misure di liberalizzazione e sostiene la creazione di una zona di libero scambio in conformità dei principi dell'OMC; ritiene che l'UE, in veste di principale partner economico dei paesi del Mar Nero, deve svolgere un ruolo fondamentale nella promozione degli obiettivi sopramenzionati e nel sollecitare la regione a compiere i passi necessari per conseguirli;

27. tiene conto del ruolo di rilievo svolto dal turismo costiero e marittimo come catalizzatore per lo sviluppo della regione del Mar Nero in termini di commercio e crescita economica; sottolinea la necessità di sviluppare ulteriormente le infrastrutture del turismo e di incoraggiare la diversificazione dei prodotti turistici, tutelando in tal modo i mezzi di sussistenza tradizionali, facendo un uso migliore delle risorse naturali (es. le risorse geotermiche che offrono significative opportunità commerciali) e adoperandosi per il miglioramento della qualità della vita nella regione; sottolinea che la facilitazione del regime dei visti nella regione incoraggerebbe la mobilità e incentiverebbe le attività economiche e commerciali; ritiene che la Sinergia per il Mar Nero costituisca un quadro adeguato ai fini di promuovere lo sviluppo del turismo nella regione del Mar Nero;

28. accoglie favorevolmente le iniziative interregionali nella zona, quali il progetto relativo alla linea ferroviaria Baku-Tbilisi-Kars, lanciato il 21 novembre 2007 da Azerbaigian, Georgia e Turchia e da ultimarsi, secondo le previsioni, entro il 2008, e il piano inteso a fornire un servizio ferroviario non stop tra l'Europa e la Cina; sottolinea che l'iniziativa politica per il Mar Nero getta le basi per migliorare considerevolmente l'integrazione economica e politica di quella parte di mondo nell'economia europea ed internazionale;

Istruzione, formazione e ricerca

29. sottolinea che è importante dare slancio al dialogo interculturale e invita la Commissione a promuoverlo ulteriormente;

30. sottolinea la necessità di facilitare i contatti interpersonali promuovendo la cooperazione nei settori dell'istruzione, della formazione e della ricerca attraverso i programmi comunitari esistenti e disponibili (Tempus, Erasmus Mundus, 7° Programma quadro per la ricerca); invita l'UE e i paesi del Mar Nero a rafforzare la propria cooperazione;

31. sottolinea l'importanza di attrarre i ricercatori provenienti dai paesi del Mar Nero nell'UE semplificando le procedure relative all'ottenimento dei permessi di lavoro, attraverso, tra l'altro, il sistema della carta blu;

B. Aspetti istituzionali

32. auspica un ruolo di primo piano per gli Stati della regione che sono membri dell'UE nella promozione di una maggiore cooperazione con e all'interno della regione; ritiene che la Romania, la Bulgaria e la Grecia, in qualità di Stati membri appartenenti alla regione del Mar Nero, dovrebbero svolgere un ruolo di guida in tale ambito; sottolinea il ruolo speciale che questi Stati membri dovranno svolgere nel trasferimento di competenze e know-how attraverso i programmi Twinning, TAIEX e Sigma; ritiene che sia opportuno avvalersi pienamente dell'esperienza dell'UE nella promozione della cooperazione regionale in altre aree esterne adiacenti, in particolare all'interno della dimensione settentrionale, per poter scambiare le prassi e le lezioni imparate;

33. ricorda che è già disponibile un certo numero di meccanismi per la cooperazione regionale nella zona del Mar Nero; sottolinea, pertanto, che è necessario che l'UE e i paesi del Mar Nero coordinino le attività ed evitino la duplicazione degli sforzi; ritiene che il rafforzamento delle diverse organizzazioni ed iniziative regionali, come l'Organizzazione per la cooperazione economica nel Mar Nero (BSEC), il Forum del Mar Nero per il partenariato e il dialogo, l'Organizzazione GUAM per la democrazia e lo sviluppo economico e altre organizzazioni settoriali, a seconda della loro competenza specifica e una maggiore cooperazione con esse potrebbero costituire un quadro appropriato per la creazione di sinergie; ritiene che dovrebbe essere ulteriormente sviluppata la dimensione sociale del dialogo e della cooperazione con e all'interno della regione del Mar Nero;

34. sottolinea l'importanza della posizione geografica della Russia e della Turchia nella regione del Mar Nero ai fini di promuovere la cooperazione regionale; sottolinea l'importanza della posizione geografica della Russia e della Turchia nella regione del Mar Nero ai fini di promuovere la cooperazione regionale; ritiene che il successo della cooperazione regionale nel Mar Nero dipenda in misura fondamentale dalla capacità di coinvolgere questi paesi in modo costruttivo a fianco degli altri paesi rivieraschi;

35. plaude al fatto che la Commissione abbia recentemente ottenuto lo status di osservatore presso la BSEC e prende atto delle relazioni esistenti tra il Parlamento europeo e l'Assemblea parlamentare della BSEC; ritiene che sia importante incoraggiare ulteriormente la dimensione parlamentare della cooperazione tra il Parlamento europeo e i parlamenti dei paesi del Mar Nero;

36. sottolinea che occorre sviluppare la cooperazione nella regione del Mar Nero anche a livello non governativo; a tal proposito, chiede alla Commissione di sostenere la creazione di una piattaforma delle ONG per il Mar Nero al fine di istituire un contesto per gli scambi tra le società civili della regione, approfondire la consapevolezza circa i problemi comuni e contribuire all'applicazione e al monitoraggio delle politiche comunitarie a favore della regione;

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37. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché ai governi e ai parlamenti di tutti i paesi del Mar Nero.

PARERE della commissione per il commercio internazionale (24.10.2007)

destinato alla commissione per gli affari esteri

su una nuova iniziativa di cooperazione regionale nel Mar Nero
(2007/2101(INI))

Relatore per parere: Kader Arif

SUGGERIMENTI

La commissione per il commercio internazionale invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  constata che, dal primo gennaio 2007, con l'allargamento dell'Unione europea alla Bulgaria e alla Romania il Mar Nero è diventato un mare europeo e che le frontiere dell'UE passano ormai da tale regione; osserva altresì che i negoziati di adesione con la Turchia, il rinnovo del partenariato strategico con la Russia e l'Ucraina e le questioni di sicurezza energetica pongono la cooperazione regionale per il Mar Nero tra le maggiori priorità dell'agenda della politica estera dell'Unione europea;

2.  ritiene che l'Unione europea, nella sua cooperazione con la regione del Mar Nero, debba basarsi in particolare sui tre Stati membri sia dell'UE che della BSEC (Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero) - Grecia, Romania e Bulgaria - e dovrebbe trarre vantaggio dai suoi stretti legami con il paese candidato Turchia;

3.  constata con soddisfazione che il bacino del Mar Nero è divenuto una regione i cui abitanti condividono una visione di coesistenza pacifica fondata su interessi reciproci;

4.  constata che la regione del Mar Nero è divenuta una delle regioni del mondo in cui la crescita è maggiore - 8% in media nel 2004; sottolinea, tuttavia, che tale crescita è ineguale e più sostenuta nei paesi esportatori di petrolio e di gas, e che resta d'altronde ancora globalmente fragile a causa della forte dipendenza dall'esportazione di pochi prodotti e da un ambiente che non favorisce sempre gli investimenti e lo sviluppo del settore privato, in particolare a causa di problemi di corruzione e frode in alcuni paesi; richiama dunque l'attenzione sulla necessità che tale regione crei un ambiente istituzionale stabile e atto a favorire una crescita sostenibile ed equa;

5.  è del parere che una più radicata integrazione dei paesi del Mar Nero nell'economia europea e mondiale passa per la diversificazione delle loro economie e attraverso un'integrazione regionale maggiore basata sullo sviluppo delle relazioni economiche e sull'impulso agli scambi commerciali, insistendo sui vantaggi della loro prossimità geografica e della complementarietà delle loro economie;

6.  sottolinea che il rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali è indissociabile da uno sforzo politico volto a garantire la pace, la democrazia, il rispetto dei diritti dell'uomo, l'uguaglianza di genere e la promozione del dialogo interculturale;

7.  è del parere che il commercio, i trasporti, l'energia, le scienze e le tecnologie, l'istruzione, l'ambiente, l'agricoltura, la pesca e il turismo siano settori di cooperazione importanti per garantire lo sviluppo economico futuro della regione e la riuscita della sua integrazione;

8.  è del parere che detta regione, per la sua posizione geostrategica - vero crocevia e regione di transito - e per il suo potenziale economico e umano (risorse naturali, base industriale e agricola, manodopera qualificata), dispone di un ventaglio di possibilità che a termine potrebbe consentirle di acquisire un peso internazionale più importante e di integrarsi in modo durevole nel commercio europeo e mondiale;

9.  è del parere che sia indispensabile tener conto delle differenze di livello di sviluppo tra i singoli paesi del Mar Nero e anche rispetto all'UE; insiste dunque sulla necessità di riconoscere loro il diritto di gestire autonomamente il ritmo della loro apertura commerciale e le rispettive strategie nazionali di sviluppo economico e sociale;

10. ricorda che i negoziati commerciali devono essere adattati alle realtà socioeconomiche di questi paesi e che un commercio al servizio dello sviluppo deve contribuire al progresso sociale; chiede dunque che i negoziati siano orientati verso la coesione sociale e lo sviluppo durevole e integrino disposizioni sul lavoro dignitoso nonché sulle norme sociali e ambientali;

11. si compiace della volontà della Commissione di promuovere il potenziamento del dialogo con la regione del Mar Nero completando le politiche bilaterali esistenti (adesione, vicinato, partenariato strategico) con una nuova "Sinergia del Mar Nero"; deplora la scarsa ambizione delle proposte della Commissione per questa nuova iniziativa di cooperazione regionale e considera tuttavia necessario che, in ordine all'elaborazione di un approccio regionale coerente ed efficace, l'UE promuova a termine un'effettiva dimensione regionale specifica per questa zona associando, su un piano di parità, tutti i partner; ritiene che l'ulteriore sviluppo della regione del Mar Nero, estremamente importante sotto il profilo geopolitico in quanto collegamento tra l'Europa e l'Asia, trarrebbe notevoli vantaggi da una strategia indipendente per il Mar Nero, in particolare per quanto concerne il commercio internazionale;

12. ritiene che l'Unione europea dovrebbe mettere a punto un piano d'azione comune per i paesi del Mar Nero tenendo conto sia delle esigenze individuali di ogni Stato sia delle esigenze della regione nel suo insieme; sottolinea che una riflessione comune tra gli Stati, le autorità regionali e locali, le associazioni sindacali e di categoria e la società civile consentirebbe di individuare le priorità per nuove politiche, in particolare in materia di miglioramento delle infrastrutture, di sviluppo delle PMI e di crescita sostenibile;

13. ritiene necessario che l'Unione europea e i paesi del Mar Nero mettano a punto meccanismi interregionali di cooperazione che evitino doppioni e sincronizzino le attività, visto che le ridondanti strutture attuali comportano una certa inefficienza;

14. ricorda che l'Organizzazione della cooperazione economica del Mar Nero (BSEC) è l'unico ente che raggruppa l'insieme dei paesi del Mar Nero ed è del parere che il suo consolidamento offrirà un quadro pertinente per sviluppare le azioni di cooperazione comuni, in particolare attraverso investimenti diretti e trasferimenti di tecnologie moderne;

15. ritiene che la BSEC possa arricchirsi grazie all'apporto dell'Unione europea, in particolare nei settori seguenti: competenza economica e legislativa, sincronizzazione con gli standard europei, programmi di preparazione e formazione del personale che lavora nei diversi settori dell'economia e della vita pubblica; invita a tal fine l'Unione europea ad aumentare gli stanziamenti di assistenza tecnica e finanziaria a favore dei paesi del Mar Nero;

16. ritiene che i paesi del Mar Nero dovrebbero portare avanti un'azione più consistente nel settore della ricerca scientifica e tecnologica, accordando maggiore priorità a un modello di sviluppo basato sull'economia della conoscenza, in modo da favorire una crescita economica più sostenuta e sostenibile; invita l'UE e i paesi del Mar Nero a rafforzare la loro cooperazione nei settori dell'istruzione, delle scienze e delle tecnologie, della ricerca e dell'innovazione sulla base dei partenariati già esistenti;

17. ritiene che le sfide, le opportunità e i rischi significativi esistenti in settori chiave quali l'ambiente, il trasporto di risorse energetiche, la biodiversità, le energie rinnovabili, la ricerca, le nuove tecnologie e l'innovazione, rendano necessaria la creazione di una nuova struttura istituzionale per integrare e coordinare le azioni nella regione del Mar Nero;

18. ricorda che l'UE sostiene la cooperazione regionale nel Mar Nero in particolare attraverso la sua partecipazione al progetto TRACECA (corridoio di trasporto Europa - Caucaso- Asia), al programma INOGATE (trasporto internazionale di petrolio e gas verso l'Europa), al programma ambientale per il Mar Nero, al Centro regionale dell'energia del Mar Nero e al Centro internazionale di studi del Mar Nero;

19. auspica nel contempo un impegno europeo, in particolare finanziario, più attivo e più produttivo nella regione, i cui mezzi limitati costituiscono oggi un ostacolo principale al suo sviluppo;

20. sottolinea il ruolo svolto dalla Banca per il commercio e lo sviluppo del Mar Nero (BSTDB) nel consolidamento della cooperazione economica in seno alla BSEC, attraverso il sostegno che accorda a progetti di investimento nel settore delle infrastrutture quali i trasporti e le telecomunicazioni; auspica che l'Unione europea partecipi maggiormente ai progetti della BSTDB;

21. ritiene che l'Unione europea e i paesi del Mar Nero debbano portare avanti e approfondire la loro cooperazione al fine di recuperare e rinnovare le infrastrutture spesso fatiscenti nei settori dei trasporti e dell'energia;

22. invita l'Unione europea e i paesi del Mar Nero a migliorare l'efficienza energetica, in particolare attraverso l'attuazione di politiche che favoriscano lo sviluppo delle energie rinnovabili e la protezione dell'ambiente;

23. si preoccupa per le conseguenze ambientali nefaste (deterioramento dell'ecosistema e sparizione di numerose specie) di un inquinamento incontrollato del Mar Nero (scarichi industriali trasportati dai grandi fiumi europei che sfociano nel Mar Nero o provenienti dai centri industriali sulle sue rive, scarichi di petrolio), senza trascurare gli effetti nefasti di una pesca eccessiva;

24. sollecita una maggiore cooperazione tra l'Unione europea e i paesi bagnati dal Mar Nero al fine di far fronte alla possibile catastrofe ecologica che si profila nelle acque del Mar Nero; ritiene inoltre indispensabile accordare maggiore autonomia di azione, nonché i necessari strumenti, agli operatori regionali e locali, alle associazioni e alle popolazioni della costa del Mar Nero, che sono le prime ad essere interessate dal degrado del proprio ambiente;

25. insiste sul fatto che l'obiettivo della nuova iniziativa di cooperazione regionale del Mar Nero non debba essere quello di offrire un'alternativa all'appartenenza all'Unione europea, né di definire le frontiere dell'UE o di interferire nei negoziati con la Turchia;

26. invita la Commissione ad esaminare la possibilità di estendere il programma di assistenza tecnica per la protezione dell'ambiente nel Mediterraneo (METAP) alla regione del Mar Nero, in particolare per quanto concerne gli aspetti attenenti alla gestione della zona costiera e al trattamento dei rifiuti.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

9.10.2007

Esito della votazione finale

+ :

– :

0 :

28
0
0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Kader Arif, Cristian Silviu Buşoi, Carlos Carnero González, Daniel Caspary, Françoise Castex, Jean Louis Cottigny, Christofer Fjellner, Glyn Ford, Béla Glattfelder, Ignasi Guardans Cambó, Eduard Raul Hellvig, Jacky Henin, Sajjad Karim, Alain Lipietz, Caroline Lucas, Marusya Ivanova Lyubcheva, Erika Mann, Helmuth Markov, David Martin, Vural Öger, Georgios Papastamkos, Robert Sturdy, Daniel Varela Suanzes-Carpegna, Corien Wortmann-Kool, Zbigniew Zaleski

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Jean-Pierre Audy, Eugenijus Maldeikis, Zuzana Roithová

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

 

PARERE della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (23.11.2007)

destinato alla commissione per gli affari esteri

su una nuova impostazione della politica regionale nel Mar Nero
(2007/2101 (INI))

Relatrice per parere: Silvia-Adriana Ţicău

SUGGERIMENTI

La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  riconosce che, a seguito dell'adesione della Romania e della Bulgaria, l'Unione europea è diventata un attore di primo piano nella regione del Mar Nero – regione che riveste un'importanza geostrategica per la sicurezza energetica e la diversificazione dei canali di approvvigionamento energetico dell'UE, data la sua vicinanza al Mar Caspio, al Medio Oriente e all'Asia centrale;

2.  afferma che la promozione dei principi dell'UE non si può realizzare soltanto a livello dei valori politici, ma che è necessario anche promuovere mercati aperti e trasparenti nella regione; afferma che, per sviluppare gli scambi commerciali nell'area, è necessario negoziare procedure volte ad armonizzare i dazi e le formalità doganali, nonché ad armonizzare le procedure di rilascio dei visti;

3.  sottolinea l'importanza del progetto di gasdotto Nabucco per la diversificazione delle fonti di energia dell'UE; si compiace della nomina di un coordinatore per tale progetto prioritario "di interesse europeo", ed esorta la Commissione e gli Stati membri a garantirne l'attuazione, unitamente ai loro partner; osserva che il fatto che il contesto finanziario della costruzione del gasdotto Nabucco stia emergendo sempre più chiaramente potrebbe dare un nuovo impulso ad investimenti che rivestono un'importanza fondamentale dal punto di vista della regione;

4.  ritiene che, per il commercio internazionale e per il trasporto di idrocarburi nella regione, sia essenziale sviluppare le infrastrutture portuali dell'Unione europea sul Mar Nero e sul Danubio marittimo e rafforzare i sistemi di trasporto intermodale, ed invita la Commissione e gli Stati membri ad accelerare la realizzazione dei progetti prioritari di trasporto transeuropeo sugli assi nn. 7, 18, 21 e 22 – previsti nell'allegato II della decisione n. 884/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che modifica la decisione n. 1692/96/CE sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti – nonché la loro progressiva integrazione con il progetto TRACECA (Corridoio per i trasporti Europa-Caucaso-Asia), con l'asse centrale, con l'asse sudorientale e con le rotte marittime per il trasporto internazionale definite nella comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo "Estensione dei principali assi di trasporto transeuropei ai paesi confinanti – Orientamenti per i trasporti in Europa e nelle regioni confinanti" (COM(2007)0032);

5.  deplora la mancanza di coordinamento degli investimenti destinati ai progetti in materia di trasporti, energia e turismo nella regione e, richiamando l'attenzione sul rischio di inquinamento del Mar Nero, insiste sulla necessità di proteggere l'ambiente;

6.  riconosce l'importanza del Forum del Mar Nero e dell'Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero, e raccomanda la creazione di una Dimensione UE-Mar Nero analoga alla Dimensione nordica, basata su partenariati paritari e su un'infrastruttura adeguata per lo sviluppo dei progetti prioritari in materia di trasporti, energia, sicurezza nucleare, turismo, lotta contro il cambiamento climatico, istruzione e ricerca nella regione del Mar Nero; ritiene che la Dimensione del Mar Nero debba essere rivolta a rafforzare le forme esistenti di cooperazione piuttosto che a creare nuove istituzioni burocratiche;

7.  rileva, tenendo presente i partenariati strategici esistenti tra l'UE e i paesi della regione del Mar Nero, l'importanza di finanziare e coordinare gli investimenti per i progetti prioritari in materia di trasporti, energia ed ambiente nella regione del Mar Nero, e raccomanda ai paesi della regione di ricorrere a tutti gli strumenti finanziari disponibili per finanziare tali progetti (Fondo di coesione, Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo di investimento per la politica di vicinato, Strumento europeo di vicinato e partenariato);

8.  richiama l'attenzione sulla crescente attività della Russia nella regione del Mar Nero; osserva al riguardo che l'UE deve precisare che essa considera inaccettabile qualunque tentativo di assicurarsi un monopolio sulle risorse energetiche di tale regione e inoltre ritiene che garantire un accesso diretto alle risorse costituisca un interesse legittimo della Comunità e che nel formulare la politica dell'UE in tale campo debbano essere applicati i principi della libera concorrenza;

9.  sollecita un impiego più attivo della Politica europea di vicinato lanciata nel 2004, e osserva che si dovrebbe prestare maggiore attenzione non soltanto agli accordi bilaterali ma anche a quelli regionali multilaterali.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

22.11.2007

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

32

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Jan Březina, Giles Chichester, Den Dover, András Gyürk, Ján Hudacký, Werner Langen, Herbert Reul, Radu Ţîrle, Nikolaos Vakalis, Alejo Vidal-Quadras, Adam Gierek, Norbert Glante, Reino Paasilinna, Andres Tarand, Anne Laperrouze, Miloslav Ransdorf, Jerzy Buzek, Pilar del Castillo Vera, Nicole Fontaine, Erna Hennicot-Schoepges, Romana Jordan Cizelj, Angelika Niebler, Paul Rübig, Eluned Morgan, Teresa Riera Madurell, Catherine Trautmann, Umberto Guidoni, Vladimír Remek

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Neena Gill, Joan Calabuig Rull, Lambert van Nistelrooij, Vladimir Urutchev

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

 

PARERE della commissione per i trasporti e il turismo (19.10.2007)

destinato alla commissione per gli affari esteri

su un approccio in materia di politica regionale per il Mar Nero
(2007/2101(INI))

Relatore per parere: Leopold Józef Rutowicz

SUGGERIMENTI

La commissione per i trasporti e il turismo invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  riconosce che con l’adesione di due Stati confinanti con il Mar Nero, la Bulgaria e la Romania, stanno emergendo nuove sfide nell’Unione europea per la cooperazione regionale e transfrontaliera tra l’UE e la regione del Mar Nero; sottolinea che il rafforzamento dell’infrastruttura dei trasporti e del turismo nella regione promuoverebbe il commercio internazionale e lo sviluppo economico e sociale, dando al contempo un nuovo impulso al dialogo politico e alla stabilità e alla risoluzione dei conflitti congelati nella regione, offrendo così maggiori opportunità di attrarre investimenti;

2.  insiste sul fatto che, per beneficiare pienamente dell’accesso dell’Unione europea al Mar Nero, è fondamentale sviluppare le infrastrutture dei porti dell'Unione europea situati sulle coste di tale mare (Burgas, Costanza, Mangalia, Varna) e sull’estuario del Danubio, al fine di garantire l'intermodalità dei trasporti;

3.  raccomanda, visto il carattere specifico del delta del Danubio, che ospita 1.200 specie di piante e di alberi, 300 specie aviarie e 100 specie ittiche, che lo sviluppo del turismo e delle infrastrutture di trasporto in tale regione sia attuato rispettando e salvaguardando la sua biodiversità;

4.  ricorda che la regione del Mar Nero, situata vicino al bacino caspico, riveste grande importanza geopolitica per il trasporto e il transito di riserve di idrocarburi ubicate nel territorio del Mar Caspio dell’Iran e dell’Azerbaigian e per il legame fisico che al contempo offre verso l'Asia centrale attraverso la cosiddetta "Grande via della seta”;

5.  ritiene che la diversificazione dei modi di trasporto, delle fonti geografiche e delle rotte di transito delle risorse energetiche mediante il trasporto marittimo, gli oleodotti o i porti marittimi ridurrà la dipendenza dell’Europa dai fornitori attuali e garantirà maggiore sicurezza dei flussi energetici, il che a sua volta contribuirà alla pace, alla stabilità e alla prosperità nella regione;

6.  accoglie con favore la relazione elaborata dal gruppo di lavoro ad alto livello per l'estensione dei grandi assi di trasporto transeuropei alle regioni e ai paesi limitrofi, nonché l'ipotesi di estendere l'applicazione del sistema di navigazione satellitare dell'UE Galileo, tenendo in considerazione le ripercussioni prevedibili di futuri allargamenti dell'UE;

7.  ritiene che il trasporto abbia una funzione cruciale da svolgere nella creazione di reti di cooperazione e nello sviluppo regionale e chiede alla Commissione di elaborare una strategia più completa nell’ambito della politica europea di vicinato (PEV) e dei relativi piani d’azione, tenendo conto delle conclusioni del gruppo di lavoro ad alto livello;

8.  chiede che si proceda a un’integrazione progressiva delle reti e dei mercati dei trasporti nella regione e che si creino sinergie tra le pertinenti Reti transeuropee di trasporto (TEN‑T) e i Corridoi/spazi paneuropei da una parte e i nuovi assi transnazionali proposti dalla Commissione nel quadro del corridoio TRACECA dall’altra; si compiace che la Commissione europea abbia deciso di riesaminare, nel 2008, l'elenco dei progetti prioritari per il trasporto transeuropeo e sottolinea l'importanza di estendere le reti transeuropee di trasporto agli Stati confinanti con l'Unione europea situati nella regione del Mar Nero;

9.  invita la Commissione e gli Stati membri direttamente interessati ad accelerare l'attuazione dei progetti transeuropei di trasporto - assi prioritari 7, 18, 21 e 22, definiti dalla decisione n. 884/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che modifica la decisione n. 1692/96/CE sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti[1] - per garantire l'accesso al Mar Nero con collegamenti stradali e ferroviari, nonché per vie navigabili fluviali e marittime; ritiene inoltre che per sviluppare pienamente l'economia e il turismo degli Stati membri nella regione del Mar Nero sia importante collegare con autostrade e linee ferroviarie ad alta velocità le regioni centrali e occidentali dell'Unione europea con le coste di tale mare;

10. riconosce l'importanza del Protocollo d'intesa sul controllo statale dei porti della regione del Mar Nero; richiama l'attenzione sul fatto che taluni paesi firmatari del Protocollo figurano ancora sulla lista nera o “grigia” del Protocollo d'intesa di Parigi sul controllo statale dei porti e ribadisce l'importanza della cooperazione nella regione del Mar Nero per un'azione efficace contro l'inquinamento dell'ambiente marino e delle aree costiere grazie a norme di sicurezza applicabili al trasporto navale in tale regione;

11. si compiace che all'UE sia stato accordato lo status di osservatore in seno alla BSEC (Cooperazione economica del Mar Nero) e invita la Commissione a elaborare un piano d'azione coerente volto a rafforzare la cooperazione e ad apportare un valido sostegno alle iniziative adottate dalla BSEC nel settore dei trasporti;

12. invita la Commissione a intensificare il dialogo con i 16 paesi partner dell'iniziativa di Baku, tenendo debitamente conto della necessità di orientare adeguatamente i finanziamenti per i progetti transfrontalieri e gran parte delle questioni relative al trasporto marittimo ed aereo (lista nera) e al trasporto di materiali pericolosi; chiede alla Commissione di garantire che i progetti saranno attuati conformemente alle vigenti norme comunitarie e internazionali;

13. auspica che, nel quadro dei piani d'azioni della PEV, sia prevista l'applicazione graduale del quadro giuridico e delle norme dell'UE riguardanti le infrastrutture di trasporto ferroviario e stradale, ivi comprese le questioni di interoperabilità e di sicurezza dei passeggeri e delle merci;

14. propone un'estensione strategica dei principi dello spazio aereo comune europeo a tutti i paesi partner nella regione del Mar Nero, che dovrebbero applicare l'acquis comunitario, ivi compresi i regolamenti relativi a un Cielo unico europeo, per garantire l'efficienza del traffico e la creazione di uno spazio aereo economicamente redditizio;

15. deplora la mancanza di coordinamento degli investimenti in progetti nel settore dei trasporti e invita la Commissione a identificare priorità per le sezioni transfrontaliere e a mettere in atto un meccanismo di coordinamento rigoroso ed efficace per la loro attuazione;

16. ritiene che l'attuazione di progetti in questa regione, quali TRACECA, l'iniziativa di Baku in materia di cooperazione transeuropea nel settore dei trasporti, l'Autostrada del mare nella regione della BSEC e l'anello stradale del Mar Nero, necessiti della cooperazione di tutti i paesi della regione, il che, grazie a un effetto sinergico, creerà valore aggiunto e le condizioni necessarie per la loro attuazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

9.10.2007

Esito della votazione finale

+ :

– :

0 :

36
4
0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Gabriele Albertini, Inés Ayala Sender, Etelka Barsi-Pataky, Paolo Costa, Arūnas Degutis, Saïd El Khadraoui, Robert Evans, Emanuel Jardim Fernandes, Francesco Ferrari, Luis de Grandes Pascual, Mathieu Grosch, Stanisław Jałowiecki, Georg Jarzembowski, Dieter-Lebrecht Koch, Jaromír Kohlíček, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, Sepp Kusstatscher, Jörg Leichtfried, Eva Lichtenberger, Erik Meijer, Robert Navarro, Luís Queiró, Reinhard Rack, Luca Romagnoli, Gilles Savary, Brian Simpson, Renate Sommer, Dirk Sterckx, Ulrich Stockmann, Georgios Toussas, Yannick Vaugrenard, Roberts Zīle

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Philip Bradbourn, Aldis Kušķis, Joost Lagendijk, Ioan Mircea Paşcu, Leopold Józef Rutowicz

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Ovidiu Victor Ganţ, Bilyana Ilieva Raeva, Olle Schmidt

  • [1]  GU L 167 del 30.4.2004. Versione rettificata in GU L 201 del 7.6.2004.

PARERE della commissione per lo sviluppo regionale (21.11.2007)

destinato alla commissione per gli affari esteri

su una strategia regionale per il Mar Nero
(2007/2101(INI))

Relatore per parere: Yiannakis Matsis

SUGGERIMENTI

La commissione per lo sviluppo regionale invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  rileva che l'iniziativa per una sinergia del Mar Nero si articola intorno a tre strategie concernenti la regione del Mar Nero, ossia l'allargamento verso l'Europa sud-orientale e la Turchia, la politica europea di vicinato e i quattro spazi comuni UE/Russia; deplora tuttavia che siano le relazioni bilaterali a dominare in ciascuna di queste strategie e chiede lo sviluppo di un quadro multilaterale di cooperazione che promuova la sinergia regionale;

2.  sottolinea l'importanza di applicare, nella regione del mar Nero, l'approccio di politica regionale dell'UE, quale strumento importante atto a promuovere lo sviluppo democratico, sociale ed economico e la cooperazione transfrontaliera tra i paesi di questa regione;

3.  approva il raddoppiamento delle risorse finanziarie previste nel quadro dello strumento europeo di vicinato e partenariato per il finanziamento di progetti transfrontalieri; chiede che i principi che disciplinano i Fondi strutturali, in particolare il partenariato, la sostenibilità, l'efficacia, la non discriminazione e il decentramento, siano applicabili all'uso di queste risorse finanziarie; invita la Commissione a informare il Parlamento sull'esecuzione dei fondi e sui progressi compiuti, mediante brevi relazioni semestrali;

4.  ricorda che un'accresciuta cooperazione tra gli Stati limitrofi del Mar Nero ha un effetto positivo sullo sviluppo di paesi, città e regioni di tali Stati e va quindi ulteriormente sostenuta e incoraggiata;

5.  chiede un uso razionale degli strumenti finanziari comunitari mediante un migliore coordinamento dello strumento europeo di vicinato e partenariato, dei Fondi strutturali e dei Fondi di preadesione a disposizione della regione; chiede alla Commissione di stabilire, in cooperazione con gli Stati beneficiari, un sistema generale in materia di informazione prima dell'esborso delle risorse, al fine di controllare e valutare in che misura l'impiego di tali risorse è sostenibile, efficace e conforme agli obiettivi generali delle politiche dell'Unione;

6.  chiede alla Commissione di mettere lo strumento finanziario decentrato "Fondi per piccoli progetti" a disposizione di progetti "people to people" nel settore della cooperazione transfrontaliera, compiendo sforzi particolari per incoraggiare l'uso di tale strumento;

7.  sottolinea la necessità di rafforzare le capacità degli operatori locali e regionali nella regione del Mar Nero per quanto concerne la programmazione e la preparazione e attuazione dei progetti, in modo da garantire un'efficiente gestione degli strumenti finanziari comunitari;

8.  invita la Commissione a rafforzare le sue relazioni con l'Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero (BSEC) e altre organizzazioni regionali che partecipano allo sviluppo economico e sociale e alla promozione dei diritti umani e della democrazia, in particolare ora che, dopo l'adesione della Bulgaria e della Romania all'Unione europea, tre Stati membri dell'Unione sono anche membri della BSEC e altri Stati membri della BSEC sono candidati o potenziali candidati all'adesione all'Unione europea o partecipano alla politica europea di vicinato (PEV) e allo strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI); in tale contesto, invita i membri della BSEC a non porre il veto alla partecipazione a detta organizzazione di qualsiasi Stato membro dell'UE;

9.  in tale contesto, chiede alla Commissione di proporre un meccanismo più concreto di cooperazione tra l'UE e le suddette organizzazioni, nonché di chiarire in che modo la BSEC potrebbe partecipare alle diverse iniziative patrocinate dalla Comunità nella regione;

10. chiede che i legami esistenti tra il Parlamento europeo e l'Assemblea parlamentare della BSEC siano rafforzati e ulteriormente sviluppati a livello istituzionale, nel contesto dell'attuazione della sinergia del Mar Nero;

11. sottolinea che le piattaforme di cooperazione transfrontaliera come le Euroregioni possono svolgere un ruolo essenziale nell'affrontare le sfide comuni e nel rafforzare la sinergia regionale tra le autorità locali e regionali nella regione del Mar Nero; in tale contesto, accoglie con favore l'iniziativa di una Euroregione del Mar Nero e incoraggia la Commissione a promuovere la cooperazione con il Consiglio d'Europa, al fine di sostenerne l'istituzione e lo sviluppo;

12. deplora che, nonostante il suo enorme potenziale in termini di risorse energetiche in un futuro sistema energetico europeo integrato, e nonostante le sue possibilità in materia di trasporti, la regione risenta di problemi ambientali, insufficienti controlli alle frontiere e, in alcune aree, anche di conflitti congelati e di conflitti interni, che non solo minano le prospettive di sviluppo della regione e la cooperazione regionale ma portano anche ad un accresciuto livello della criminalità organizzata; sottolinea la necessità di un maggiore coinvolgimento dell'UE nella regione del Mar Nero e chiede che si prendano, nel quadro della PEV, iniziative volte ad assistere questi Stati nell'opera di miglioramento della loro capacità tecnica e ad aiutarli a combattere l'immigrazione clandestina e la criminalità organizzata, come pure ad ammodernare le loro infrastrutture;

13. chiede alla Commissione di contribuire a che le misure intese a sostenere i settori dell'energia e dei trasporti diano priorità ai requisiti dell'efficienza energetica, della protezione ambientale e, in particolare, della protezione climatica;

14. incoraggia la Commissione nei suoi sforzi per promuovere la sinergia del Mar Nero e rileva che questa strategia potrebbe essere estesa, al di là della regione del Mar Nero, al bacino del Caspio e all'Asia centrale; in tale contesto, incoraggia la Commissione a partecipare agli sforzi bilaterali e in, particolare, multilaterali, volti ad accrescere gli standard in materia di diritti umani, a sviluppare le istituzioni democratiche nella regione e a promuovere il buon governo decentralizzato e lo stato di diritto, al fine di creare un'autentica area di democrazia e prosperità; incoraggia gli Stati membri a cooperare con le loro autorità regionali al fine di accrescere la partecipazione dei cittadini e delle ONG;

15. sottolinea il legame esistente tra cooperazione interregionale, sviluppo regionale, buon governo, approccio decentralizzato, democrazia e promozione dei diritti umani e della prosperità, e ricorda pertanto l'importanza dei programmi e delle iniziative attuali, intesi ad accrescere la stabilità e a migliorare la cooperazione tra gli Stati della regione del Mar Nero;

16. plaude al successo della missione UE di assistenza alle frontiere in Moldavia e Ucraina, ne raccomanda l'ulteriore consolidamento e attende con interesse la comunicazione della Commissione sul miglioramento della gestione della migrazione e immigrazione illegale; ritiene che lo sviluppo economico, la sicurezza e la stabilità, come pure il dialogo politico, siano fondamentali per risolvere i conflitti congelati e che in questi settori si debba compiere ogni sforzo possibile;

17. considera l'inquinamento ambientale del Mar Nero un grave ostacolo allo sviluppo della regione e incoraggia quindi la Commissione a seguire, per la soluzione dei problemi, l'impostazione della task force DABLAS (per il Danubio e il Mar Nero), incentrandosi non solo sul Danubio ma anche sui bacini fluviali del Dnestr e del Dnepr;

18. sottolinea che la positiva attuazione di progetti regionali in settori di interesse comune potrebbe accrescere la fiducia reciproca tra i partner e portare a progressi nella soluzione dei conflitti;

19. incoraggia la Commissione nei suoi sforzi volti a migliorare le relazioni con i fornitori di energia e a instaurare un dialogo fruttuoso sulla sicurezza energetica, promuovendo così la diversificazione energetica, l'armonizzazione giuridica e regolamentare e lo sviluppo sostenibile attraverso l'Iniziativa di Baku (dialogo sull'energia tra l'UE e i paesi del Mar Nero e del bacino del Caspio e i loro vicini) e il dialogo sull'energia UE-Russia;

20. ricorda l'importante ruolo che un'infrastruttura funzionante può svolgere per l'adeguato sviluppo della regione del Mar Nero e accoglie pertanto con favore la proposta della Commissione di continuare a sostenere la cooperazione regionale in materia di trasporti, che dovrebbe portare a un miglioramento dei collegamenti e delle strade nonché a una migliore sistemazione e supervisione delle vie fluviali;

21. accoglie con favore lo sviluppo del nuovo corridoio energetico strategico Transcaspio-Mar Nero, il progettato nuovo gasdotto di gas naturale Russia-Grecia-Italia (South Stream) e il completamento del gasdotto di gas naturale Turchia-Grecia-Italia, nonché la progressiva estensione del trattato comunitario sull'energia alla Turchia, alla Moldavia e all'Ucraina.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

20.11.2007

Esito della votazione finale

+ :

– :

0 :

40

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Alfonso Andria, Emmanouil Angelakas, Elspeth Attwooll, Jean Marie Beaupuy, Jana Bobošíková, Wolfgang Bulfon, Antonio De Blasio, Gerardo Galeote, Iratxe García Pérez, Eugenijus Gentvilas, Ambroise Guellec, Marian Harkin, Jim Higgins, Filiz Hakaeva Hyusmenova, Mieczysław Edmund Janowski, Rumiana Jeleva, Gisela Kallenbach, Tunne Kelam, Evgeni Kirilov, Jamila Madeira, James Nicholson, Lambert van Nistelrooij, Jan Olbrycht, Markus Pieper, Bernard Poignant, Pierre Pribetich, Wojciech Roszkowski, Elisabeth Schroedter, Grażyna Staniszewska, Catherine Stihler, Kyriacos Triantaphyllides

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Bernadette Bourzai, Den Dover, Francesco Ferrari, Ovidiu Victor Ganţ, Louis Grech, Zita Pleštinská, Christa Prets, Czesław Adam Siekierski, Nikolaos Vakalis

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

 

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

18.12.2007

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

50

0

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Roberta Alma Anastase, Christopher Beazley, Bastiaan Belder, Monika Beňová, André Brie, Elmar Brok, Colm Burke, Marco Cappato, Giorgos Dimitrakopoulos, Jas Gawronski, Maciej Marian Giertych, Alfred Gomolka, Klaus Hänsch, Richard Howitt, Anna Ibrisagic, Metin Kazak, Helmut Kuhne, Joost Lagendijk, Vytautas Landsbergis, Johannes Lebech, Francisco José Millán Mon, Pasqualina Napoletano, Janusz Onyszkiewicz, Ioan Mircea Paşcu, Alojz Peterle, João de Deus Pinheiro, Bernd Posselt, Raül Romeva i Rueda, Libor Rouček, Katrin Saks, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Jacek Saryusz-Wolski, Marek Siwiec, István Szent-Iványi, Charles Tannock, Inese Vaidere, Geoffrey Van Orden, Kristian Vigenin, Zbigniew Zaleski, Josef Zieleniec

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Irena Belohorská, Giulietto Chiesa, Andrew Duff, Árpád Duka-Zólyomi, Glyn Ford, David Hammerstein, Milan Horáček, Marie Anne Isler Béguin, Tunne Kelam, Nickolay Mladenov, Antolín Sánchez Presedo, Adrian Severin

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale