RELAZIONE sulla revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013
26.2.2009 - (2008/2055(INI))
Commissione per i bilanci
Relatore: Reimer Böge
- PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
- MOTIVAZIONE
- PARERE della commissione per gli affari esteri
- PARERE della commissione per lo sviluppo
- PARERE della commissione per il controllo dei bilanci
- PARERE della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
- PARERE della commissione per lo sviluppo regionale
- PARERE della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale
- ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013
Il Parlamento europeo,
– visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare gli articoli da 268 a 280,
– visto il processo in corso per la ratifica del trattato di Lisbona,
– visto l'Accordo interistituzionale (AII) del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1],
– vista la sua risoluzione dell'8 giugno 2005 sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013[2],
– visto il documento di lavoro della Commissione del 3 novembre 2008 dal titolo "Riformare il bilancio, cambiare l'Europa" (SEC(2008)2739),
– vista la Conferenza sul tema "Riformare il bilancio, cambiare l'Europa", organizzata dalla Commissione il 12 novembre 2008,
– viste le sue risoluzioni del 13 dicembre 2007[3] e del 18 dicembre 2008[4] sui progetti di bilancio generale dell'Unione europea per gli esercizi 2008 e 2009 (tutte le sezioni),
– vista la sua risoluzione del 29 marzo 2007 sul futuro delle risorse proprie dell'Unione europea[5],
– vista la sua risoluzione del 12 dicembre 2007 sulla proposta modificata di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica dell'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria con riguardo al quadro finanziario pluriennale[6],
– vista la sua posizione del 4 dicembre 2008 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uno strumento di risposta rapida all'impennata dei prezzi alimentari nei paesi in via di sviluppo[7],
– vista la sua risoluzione del 21 febbraio 2008 sulla quarta relazione sulla coesione economica e sociale[8],
– vista la sua risoluzione del 12 marzo 2008 sulla "valutazione dello stato di salute" della PAC[9],
– viste le conclusioni dei Consigli europei del 15-16 dicembre 2005, del 21-22 giugno 2007 e dell'11-12 dicembre 2008,
– vista la risposta della Corte dei conti europea alla comunicazione della Commissione "Riformare il bilancio, cambiare l'Europa" (SEC(2007)1188),
– visto l'articolo 45 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per i bilanci e i pareri della commissione per gli affari esteri, della commissione per lo sviluppo, della commissione per il controllo dei bilanci, della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, della commissione per lo sviluppo regionale e della commissione per l'agricoltura (A6-0110/2009),
A. considerando che il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno approvato l'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria dopo intense trattative basate sulla posizione negoziale assunta dal Parlamento europeo l'8 giugno 2005 alla luce di un'approfondita analisi delle esigenze volta ad individuare le priorità politiche, nonché sull'accordo raggiunto dagli Stati membri nel 2005,
B. considerando che l'AII del 17 maggio 2006 stabilisce che la Commissione preparerà, entro la fine del 2009, una relazione sul funzionamento dell'AII ed invita la Commissione a procedere a una revisione generale ed approfondita comprendente tutti gli aspetti relativi alle spese dell'Unione europea, compresa la politica agricola comune, e alle risorse, inclusa la correzione per il Regno Unito, e a presentarla nel 2008-2009,
C. considerando che nel settembre 2007 la Commissione ha avviato un'ampia consultazione pubblica, alla quale sono pervenuti più di 300 contributi, e che il 12 novembre 2008 ha organizzato una conferenza sul tema "Riformare il bilancio, cambiare l'Europa", che ha costituito il primo passo del processo di revisione,
D. considerando che la Commissione intende presentare una Comunicazione sui principali orientamenti che dovrebbero informare il nuovo quadro finanziario al più tardi nell'autunno 2009 e che essa dovrebbe presentare una relazione sul funzionamento dell'AII (seconda fase del processo), mentre le proposte per il prossimo Quadro finanziario pluriennale (QFP) e AII saranno presentate dalla nuova Commissione (terza fase) nel corso del 2010,
E. considerando che il processo di ratifica del trattato sul funzionamento dell'Unione europea non è stato ancora completato,
F. considerando che le disposizioni finanziarie del trattato di Lisbona stabiliscono che il QFP sarà giuridicamente vincolante ai sensi del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ed avrà una durata di "almeno cinque anni",
G. considerando che il trattato di Lisbona prevede un ampliamento delle competenze dell'Unione europea, che potrebbe comportare un certo numero di nuove politiche per le quali potrebbero rendersi necessari basi giuridiche e finanziamenti appropriati,
H. considerando che le istituzioni dovrebbero assicurare che il calendario del prossimo quadro finanziario garantisca la legittimità democratica e, per quanto possibile, la corrispondenza con i mandati della Commissione e del Parlamento, tenendo conto dell'eventuale proroga e adeguamento dell'attuale QFP sino al 2015/2016,
I. considerando che la designazione di una nuova Commissione e le audizioni previste in tale contesto dovrebbero consentire al Parlamento neoeletto di consultare e valutare i nuovi Commissari sulla base delle loro rispettive priorità politiche e delle risorse finanziarie ritenute necessarie a tal fine,
J. considerando che la valutazione intermedia dei programmi legislativi in corso, prevista nel 2010-2011, dovrebbe costituire una base importante per le successive valutazioni dei programmi in corso e delle priorità future, e che di essa si dovrebbe tener conto nell'eventuale proroga e adeguamento dell'attuale quadro finanziario pluriennale sino al 2015/2016,
1. ricorda che il Parlamento ha contribuito in ampia misura alla definizione del QFP 2007-2013 e dell'AII del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria, assicurando parallelamente la continuità della legislazione comunitaria con l'avvio di un gran numero di programmi pluriennali; ritiene che la maggio parte delle raccomandazioni contenute nella relazione del Parlamento siano ancora valide in quanto basate su un approccio dal basso che coniuga i doveri e le promesse con le necessarie risorse di bilancio; in tale ottica ritiene che alcuni principi fondamentali e orientamenti basati sull'esperienza passata potrebbero essere trasmessi al nuovo Parlamento;
Un approccio in tre fasi
2. si compiace dell'iniziativa assunta dalla Commissione di organizzare un'ampia consultazione aperta volta ad individuare nuove idee e tendenze emergenti; ricorda tuttavia che, entro i limiti imposti dalle prerogative proprie di ciascuna istituzione, il Parlamento europeo si riserva di vagliare altre soluzioni e riflessioni sulla base delle consultazioni e delle audizioni da esso pianificate;
3. ritiene che, nel corso degli ultimi due anni dall'entrata in vigore del QFP nel 2007 e dell'AII il 17 maggio 2006, siano stati realizzati alcuni progressi nel quadro dei tre pilastri indicati dal Parlamento nella sua risoluzione del maggio 2006: conciliare priorità politiche ed esigenze finanziarie, ammodernare la struttura del bilancio e migliorare la qualità dell'esecuzione del bilancio dell'Unione europea; rileva tuttavia che vi è ancora un margine di miglioramento, dato, ad esempio, dall'applicazione della già approvata dichiarazione di affidabilità (déclaration d'assurance, DAS), dalla semplificazione delle norme e dall'ottimizzazione dell'utilizzo dei fondi già stanziati ma largamente sottoutilizzati;
4. ribadisce di essere consapevole del fatto che nell'accordo finale non si è trovata una soluzione per diverse carenze, ad esempio l'introduzione di dichiarazioni di gestione nazionali e regionali; sottolinea che era emersa le necessità di finanziamenti supplementari per le priorità politiche dell'UE, in particolare Galileo, l'Istituto europeo di tecnologia (IET) e lo Strumento alimentare, e che una soluzione è stata trovata grazie agli strumenti offerti dall'AII del 17 maggio 2006; osserva che lo stesso Consiglio non è stato in grado di applicare l'accordo del Consiglio europeo volto a destinare 5 000 000 000 euro del bilancio dell'Unione europea al piano di rilancio e di sostegno della congiuntura; ritiene che agli attuali QFP e AII sarà necessario apportare ulteriori adeguamenti sulla base di una revisione adeguata e ambiziosa;
5. rileva che occorre distinguere fra la revisione di alcuni programmi nell'ambito dell'attuale QFP - basata sulla valutazione intermedia della legislazione prevista nel 2010-2011, sulle sfide attuali derivanti da un finanziamento insufficiente delle rubriche 4 e 1a, nonché sulle nuove sfide, quali l'energia, il cambiamento climatico, la cittadinanza, la libertà, la sicurezza e la giustizia, la lotta contro la criminalità organizzata transfrontaliera, la PESC e altre politiche legate alle nuove competenze previste dal trattato di Lisbona - e la preparazione del nuovo QFP; rileva che in caso di proroga dell'attuale QFP un'ambiziosa revisione intermedia costituirebbe un presupposto più che mai necessario;
6. fa presente che l'attuale situazione e una serie di incertezze connesse al processo di ratifica del trattato di Lisbona, da un lato, e la fine dell'attuale legislatura, l'esito delle elezioni europee e la costituzione della nuova Commissione nell'attuale contesto economico, dall'altro, non consentiranno di assumere posizioni dettagliate in vista di una revisione ambiziosa nei prossimi mesi; sottolinea tuttavia che un'ambiziosa revisione dovrebbe essere una priorità urgente del nuovo Parlamento e della nuova Commissione;
7. ritiene pertanto che una revisione intermedia realistica dovrebbe svolgersi in tre fasi:
(a) - soluzione del problema dei deficit e dei residui nell'ambito delle procedure annuali di bilancio, possibilmente grazie ad una maggiore flessibilità e, se necessario, utilizzando una parte del margine residuo al di sotto del massimale delle risorse proprie,
- analisi della valutazione intermedia,
(b) - preparazione dell'eventuale proroga e adeguamento dell'attuale QFP sino al 2015/2016, in modo da assicurare un'agevole transizione verso un sistema di QFP della durata di cinque anni, che attribuirebbe a ciascun Parlamento e a ciascuna Commissione, durante i loro rispettivi mandati, la responsabilità politica per ogni QFP,
- eventuali adeguamenti e proroghe dei programmi in corso, secondo quanto previsto dalla legislazione (2010-2011), in linea con l'eventuale proroga del QFP, come già richiesto in varie occasioni dal Parlamento,
(c) - preparazione del prossimo QFP che entrerà in vigore nel 2016/2017; questa fase sarà di competenza del Parlamento eletto nel 2014;
Principi generali
8. ricorda che il massimale delle risorse proprie rappresenta l'1,31% dell'RNL dell'Unione europea in impegni e l'1,24% dell'RNL dell'UE in pagamenti; ricorda altresì che ogni anno rimangono inutilizzati margini significativi al di sotto del massimale stabilito dal quadro finanziario, specialmente per gli stanziamenti di pagamento (EUR 8.300.000.000 nel 2007, EUR 13.000.000.000 nel 2008, EUR 7.800.000.000 nel 2009); segnala inoltre i cospicui margini esistenti tra il massimale del QFP e quello delle risorse proprie dell'Unione europea[10] (EUR 36.600.000.000 nel 2010, EUR 44.200.000.000 nel 2011, EUR 45.000.000.000 nel 2012 e EUR 50.600.000.000 nel 2013)[11];
9. conferma la propria posizione del marzo 2007 nella quale ha sottolineato che "il legame politico tra riforma delle entrate e revisione delle spese (è) inevitabile e perfettamente ragionevole"; ritiene che i due processi dovrebbero svolgersi in parallelo con l'obiettivo di convergere in una riforma globale e integrata per un nuovo sistema di finanziamento e di spesa dell'Unione europea al più tardi per il QFP in vigore dal 2016/2017, il che significa che il lavoro preparatorio, inclusa la ratifica, dovrà essere svolto in anticipo; chiede che sia valutato un sistema in base al quale i benefici e gli oneri degli Stati membri si attestino, in linea generale, a un livello più adeguato;
10. ritiene che l'entità delle risorse dell'Unione europea non debba essere influenzata dall'attuale crisi economica mondiale, anche se l'RNL degli Stati membri cesserà di avere un andamento in continua crescita; è convinto pertanto che la spesa dell'UE dovrebbe concentrarsi su politiche che presentano un chiaro valore aggiunto europeo, pienamente in linea con i principi di sussidiarietà, proporzionalità e solidarietà; ricorda che l'entità di tale valore aggiunto risiede in larga misura, in tempi di crisi, nel principio fondamentale della solidarietà tra i popoli europei;
11. sottolinea che una sana gestione finanziaria, una migliore gestione da parte degli Stati membri e della Commissione e la conciliazione delle priorità politiche con le esigenze finanziarie dovrebbero rimanere una priorità per i prossimi anni e che tale obiettivo andrebbe perseguito individuando preventivamente le priorità positive e negative invece di applicare massimali autoimposti; ritiene pertanto che il QFP dovrebbe essere caratterizzato da una maggiore flessibilità; ribadisce che le sfide che l'Unione europea si trova ad affrontare (crisi alimentare, energetica e finanziaria) raramente sono state così rilevanti nel corso della sua storia; è del parere che una risposta autenticamente comunitaria a tali crisi richieda misure legislative e di bilancio internazionali;
12. ritiene, dal momento che le priorità politiche dell'Unione sono in costante evoluzione a causa della globalizzazione, dei cambiamenti demografici, dello sviluppo tecnologico, dell'esigenza di garantire fonti affidabili e diversificate di approvvigionamento energetico nonché del cambiamento climatico, che sia indispensabile riesaminare e ottimizzare la spesa dell'Unione europea al fine di ottenere il maggior valore aggiunto possibile e di accrescere al massimo l'efficacia della sua azione;
13. è convinto che una maggiore flessibilità all'interno e fra le rubriche sia assolutamente necessaria ai fini delle capacità di funzionamento dell'Unione, non solo per far fronte alle nuove sfide dell'UE ma anche per agevolare il processo decisionale all'interno delle Istituzioni; si attende che la Commissione assuma importanti iniziative in questo senso nelle proposte che presenterà prossimamente sulla base della Dichiarazione n. 1 dell'AII del 17 maggio 2006;
14. ricorda che, al punto 21, l'AII recita: "il quadro finanziario può essere riveduto […] per far fronte a situazioni non previste in origine, nel rispetto del massimale delle risorse proprie"; critica ancora una volta il comportamento irrazionale del Consiglio, che continua a contrastare il ricorso a tale possibilità di revisione;
15. rinnova l'auspicio di vedere un miglioramento rapido e tangibile nell'attuazione, da parte degli Stati membri e della Commissione, delle politiche comunitarie e, in particolare, della politica di coesione; si attende che l'impegno assunto congiuntamente dalla Commissione e dal Consiglio per conto degli Stati membri nel novembre 2008 semplifichi le procedure (in particolare dell'ETS) in modo da accelerare i pagamenti ed abbia un impatto positivo sui prossimi bilanci; è pronto ad adottare misure politiche ed amministrative se l'attuale situazione dovesse rimanere immutata; fa presente che la semplificazione delle procedure deve essere una priorità anche in altre aree, per esempio nelle politiche in materia di ricerca e innovazione e in quelle a favore delle PMI;
16. rileva la necessità di attribuire un'elevata priorità a una gestione efficace della spesa dell'UE; rileva altresì la particolare importanza di un'assegnazione dei fondi basata su criteri oggettivi e su una valutazione continua delle relative prestazioni; ritiene che da tale punto di vista sia opportuno incentivare partenariati pubblico-privati (PPP) forti ed efficienti;
17. si rammarica del ritardo nella riflessione sulla riforma del sistema di finanziamento del bilancio dell'Unione europea, resa ancora più urgente dalla crisi economica; deplora, in particolare, il fatto che non si sia saputa sfruttare l'occasione offerta dall'attuazione del sistema di aggiudicazione dei diritti di emissione dei gas a effetto serra per aprire il dibattito politico di fondo sull'assegnazione delle nuove risorse pubbliche introdotte tramite le decisioni dell'Unione; insiste affinché tale dibattito abbia luogo nell'ambito della revisione intermedia del quadro finanziario;
18. osserva che gli Stati membri, nei rispettivi bilanci nazionali, tengono conto della maggior parte degli obiettivi dell'Unione; insiste affinché gli stanziamenti così mobilitati siano contabilizzati e pubblicati in ogni Stato membro, in modo da misurare meglio gli sforzi di ognuno di essi e valutare più attentamente gli importi da prevedere nel bilancio dell'UE in quei settori in cui gli sforzi degli Stati membri devono essere incoraggiati o integrati;
Osservazioni specifiche
19. è determinato a reperire finanziamenti adeguati per nuove o ulteriori politiche che possano derivare dall'eventuale entrata in vigore del trattato di Lisbona (ad esempio politiche in materia di energia e spazio, ricerca nella rubrica 1a; cooperazione giudiziaria nell'ambito della rubrica 3a; gioventù, sport, politica dell'informazione e della comunicazione, sanità pubblica nella rubrica 3b; aiuto umanitario, Servizio europeo per l'azione esterna nella rubrica 4);
20. ricorda che le rubriche 1a, 3 e 4 sono già sottofinanziate nell'attuale QFP; sottolinea che politiche supplementari non dovrebbero alterare l'equilibrio fra le principali categorie dell'attuale QFP, né compromettere le priorità esistenti; ribadisce inoltre che, se alcuni Stati membri dovesse continuare ad insistere sull'"approccio dell'1%", non vi saranno alternative di bilancio per finanziare le nuove priorità, se non quella di contribuirvi anche con le due principali politiche delle rubriche 1b e 2;
21. ritiene che il fatto di dotare l'Unione delle risorse necessarie per realizzare la sua ambizione politica nei settori della sicurezza energetica e della lotta contro il cambiamento climatico dovrebbe costituire oggetto di una revisione a breve termine, indipendentemente dall'entrata in vigore del trattato di Lisbona; è pronto a considerare la possibilità di creare un fondo specifico a tal fine; sottolinea che tale tematica dovrà essere anche una delle massime priorità del prossimo QFP, magari attraverso un accordo globale sulle modalità di finanziamento delle politiche in materia di cambiamento climatico; valuta, in una prospettiva di lungo termine, la creazione di una nuova categoria che raggruppi tutte le politiche di bilancio riguardanti la lotta contro il cambiamento climatico;
22. sottolinea la necessità di una strategia coerente in tale ambito e rileva l'esigenza di prevenire le ripercussioni sul clima nell'ambito di tutti i principali programmi, ad esempio quelli in materia di agricoltura, coesione, trasporti e reti energetiche, nonché dei programmi di sviluppo;
23. ribadisce la propria disponibilità ad avviare negoziati con il Consiglio sulle proposte della Commissione volte a finanziare progetti in materia di energia e reti (banda larga) nel contesto del Piano di ripresa dell'Unione europea;
24. insiste sul perseguimento dell'obiettivo consistente nell'aumentare la spesa per la ricerca e l'innovazione al 3 % dell'RNL dell'Unione europea entro il 2010; sottolinea che la ricerca scientifica, le infrastrutture scientifiche, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione sono elementi centrali della strategia di Lisbona e fattori chiave per la crescita, la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo sostenibile e la competitività dell'Unione europea;
25. sottolinea come l'istruzione, la cultura e i programmi per la gioventù possano ravvicinare l'Europa ai suoi cittadini, promuovendo altresì la diversità culturale e la comprensione reciproca, senza contare il ruolo che l'istruzione riveste sia rispetto al conseguimento degli obiettivi di Lisbona che nel coniugare le competenze con le nuove sfide e opportunità derivanti dalla crisi finanziaria ed economica e dal cambiamento climatico;
26. ricorda che la rubrica 4 "L'UE come attore globale" rimane cronicamente sottofinanziata; chiede alla Commissione di presentare proposte per assicurare finanziamenti a lungo termine che consentano di realizzare gli Obiettivi di sviluppo del Millennio, per onorare gli impegni derivanti da un accordo internazionale sul cambiamento climatico indipendente dagli aiuti allo sviluppo, per prevenire i conflitti e promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali, per attuare una politica di vicinato credibile, e, in relazione alla PESC/PESD, (prevedendo adeguate procedure di discarico) per evitare i ricorrenti e interminabili negoziati con il Consiglio durante le procedure annuali di bilancio;
27. ricorda gli impegni assunti dagli Stati membri nel 2005 per realizzare, entro il 2015, l'obiettivo di destinare lo 0,7% dell'RNL dell'Unione europea all'aiuto pubblico allo sviluppo (APS); ritiene che il sostegno del bilancio comunitario possa rappresentare un valido incentivo per gli Stati membri ad attenersi a tale obiettivo; ribadisce la sua volontà di integrare il Fondo europeo di sviluppo nel bilancio generale, così da migliorarne la trasparenza in relazione alle pertinenti procedure decisionali controllate dal Parlamento;
28. invita, per ragioni di trasparenza, il Parlamento che sarà eletto nel 2009 a includere nella struttura di bilancio regolare i fondi che attualmente operano al di fuori di quest'ultimo;
o
o o
29. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.
- [1] GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
- [2] GU C 124 E del 25.5.2006, pag. 373.
- [3] GU C 323 E del 18.12.2008, pag. 454.
- [4] Testi approvati, P6_TA(2008)0622.
- [5] Testi approvati, P6_TA(2007)0098.
- [6] GU C 323 E del 18.12.2008, pag. 263.
- [7] Testi approvati, P6_TA(2008)0576.
- [8] Testi approvati, P6_TA(2008)0068.
- [9] Testi approvati, P6_TA(2008)0093.
- [10] Decisione del Consiglio 2000/597/CE, Euratom, del 29 settembre 2000, relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (GU L 253 del 7.10.2000, pag. 42).
- [11] 1,24% per il massimale delle risorse proprie rispetto al massimale del QFP basato sulle stime dell'RNL dell'UE a 27 per il 2009.
MOTIVAZIONE
Documento di lavoro sulla revisione del Quadro Finanziario Pluriennale 2007-2013: prime riflessioni
1. Situazione attuale
Il mandato per la revisione
1. La revisione di bilancio ha origine nelle Conclusioni del Consiglio del dicembre 2005 e nel successivo Accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (AII), che determina il nuovo quadro finanziario.
Dichiarazione n. 1 dell'AII del 17 maggio 2006
In relazione al punto 7 dell'accordo interistituzionale, entro la fine del 2009 la Commissione preparerà una relazione sul funzionamento dell’accordo interistituzionale, corredata, se necessario, dalle proposte opportune.
Dichiarazione n. 3 dell'AII del 17 maggio 2006
1. In conformità alle conclusioni del Consiglio europeo, la Commissione è stata invitata a procedere a una revisione generale e approfondita comprendente tutti gli aspetti relativi alle spese dell'UE, compresa la politica agricola comune, e alle risorse, inclusa la correzione per il Regno Unito, e a presentarla nel 2008/2009. Tale revisione dovrebbe essere accompagnata da una valutazione del funzionamento dell’accordo interistituzionale. Il Parlamento europeo sarà associato alla revisione in tutte le fasi della procedura secondo le seguenti modalità:
- durante la fase di esame a seguito della presentazione della revisione da parte della Commissione, si garantirà che abbiano luogo discussioni adeguate con il Parlamento europeo sulla base del dialogo politico consueto fra le istituzioni e che si tenga debitamente conto delle sue posizioni;
- in conformità alle conclusioni del dicembre 2005, il Consiglio europeo “potrà decidere in merito a tutte le materie contemplate dalla revisione”. Il Parlamento europeo parteciperà a tutte le fasi di seguito formale secondo le procedure pertinenti e nel pieno rispetto dei suoi diritti riconosciuti.
2. Nel quadro del processo di consultazione e di riflessione che deve condurre alla preparazione della revisione, la Commissione si impegna a tenere conto dello scambio di vedute approfondito che avrà con il Parlamento europeo al momento di analizzare la situazione. La Commissione prende inoltre atto dell’intenzione del Parlamento europeo di chiedere una conferenza che coinvolga quest'ultimo e i parlamenti nazionali per riesaminare il sistema delle risorse proprie. Essa considererà l’esito di tale conferenza un contributo nel quadro del processo di consultazione di cui sopra. È inteso che le proposte della Commissione verranno formulate sotto sua esclusiva responsabilità.
Nella sua risoluzione di seconda lettura del bilancio 2007[1], il Parlamento:
14. ribadisce che l'analisi politica elaborata dalla "Commissione temporanea sulle sfide politiche e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013" e la pertinente risoluzione approvata dal Parlamento l'8 giugno 2005 costituiscono tuttora la base per la revisione e le eventuali modifiche dell'AII.
2. Per definire l'ambito e i contenuti della revisione, occorre operare una distinzione fra:
- la revisione di metà periodo dell'AII (di cui alla dichiarazione 1 dell'Accordo) che mira ad effettuare una valutazione del funzionamento del QFP e delle pertinenti proposte della Commissione;
- la revisione di medio/lungo termine, che predispone le risorse di finanziamento dopo il 2013 (di cui alla dichiarazione 3 dell'AII) e che corrisponde alla "revisione generale e approfondita" menzionata nelle conclusioni del Consiglio europeo. Tale revisione coprirebbe: una riforma del meccanismo di finanziamento (le Risorse proprie) e delle spese - compresa la PAC (cofinanziamento) - la restituzione al Regno Unito e le eventuali ripercussioni che implicano una revisione del trattato.
3. Il 15 gennaio 2007 la Commissione ha emesso una "Information note from the President on the review of the internal market, the social stocktaking and the budgetary review"[2] come prima iniziativa in risposta al mandato conferitole (fase 1). Nel documento la Commissione delinea gli adempimenti e il calendario della revisione. La revisione – secondo la Commissione – non deve assolutamente essere intesa come preparazione del nuovo quadro finanziario pluriennale né deve anticiparlo. Scopo dell'esercizio di consultazione è di stimolare la riflessione. Alla consultazione parteciperanno il Parlamento europeo, il Consiglio e gli Stati membri nonché i soggetti interessati dalla politiche UE, i principali attori a livello locale, regionale e nazionale e la società civile.
4. La Commissione ha previsto di adottare in data 12 settembre la Issue Paper originariamente prevista per il mese di giugno. Così facendo la Commissione aprirà il processo di consultazione sotto la propria responsabilità (fase 2). Saranno sollevate questioni problematiche, ma il documento manterrà deliberatamente un carattere "aperto". La terza fase consisterà nella presentazione di un Libro bianco (fine 2008, primo semestre 2009?) che dovrà servire da base per le proposte relative al prossimo quadro finanziario. A quanto pare, il Libro bianco sarà predisposto dopo un brainstorming seminar che si svolgerà nell'aprile-maggio 2008 e a cui il Parlamento sarà invitato a partecipare.
5. Il Parlamento europeo aveva costituito una commissione temporanea che ha adottato la sua relazione finale in data 8 giugno 2005, in tempo per definire la posizione del Parlamento europeo prima del Consiglio europeo del giugno 2005 (che ha poi finito per lasciare la questione irrisolta). La decisione del Consiglio europeo era stata rinviata al dicembre 2005. Infine, dopo quasi due anni di intense trattative, il quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2007-2013 e l'Accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (AII) sono stati approvati il 17 maggio 2006.
6. Nella sua risoluzione sulla conclusione dell'AII il Parlamento rammenta come "l'accordo raggiunto dalle tre istituzioni il 4 aprile 2006 fosse l'unico compromesso per un bilancio pluriennale che il Parlamento poteva raggiungere nell'ambito della portata dei negoziati" ma riconosce che "alcuni problemi non sono stati risolti nell'ambito dei negoziati" e ritiene che "essi vadano affrontati in occasione del riesame 2008-2009 e, se possibile, nel quadro delle procedure di bilancio annuali."
7. Il relatore desidera ribadire che l'approfondita attività condotta dalla commissione temporanea che ha definito la posizione del Parlamento europeo sulle principali priorità per il periodo 2007-2013 rimane il punto di riferimento per i lavori finora svolti e la base per la valutazione da effettuare, così come sottolineato dal Parlamento in varie risoluzioni. Rammenta anche che durante le trattative, il relatore aveva stimato in ca. 12 miliardi di euro il volume aggiuntivo minimo di stanziamenti per coprire le necessità legate alle responsabilità del Parlamento. Il Parlamento europeo ha inoltre sottolineato la necessità di procedere a riforme sul piano qualitativo.
8. Il relatore nota le attuali esitazioni degli Stati membri e delle istituzioni circa i tempi e l'ambito della revisione. Esprime pertanto alcune riserve in merito agli sviluppi previsti:
- il calendario predisposto dalla Commissione corrisponde alla volontà politica generale?
- non sarebbe saggio considerare che il quadro generale rimane incerto e che le attuali priorità potrebbero cambiare?
- è ragionevole lanciare una riflessione politica su un processo ambizioso che dovrà essere deciso da nuovi attori (nuovo Parlamento, nuova Commissione)?
- il contesto è favorevole e sufficientemente "maturo" per l'avvio di un dibattito sulle attuali grandi politiche (PAC, Coesione, Ricerca) per il periodo successivo al 2013?
2. Prossimi passi
Un calendario complesso
9. Dopo due anni di incertezza, il futuro istituzionale dell'Unione europea è stato rilanciato dal Consiglio europeo del giugno 2007. I 27 Stati membri hanno infatti deciso di convocare la Conferenza intergovernativa che dovrà preparare il nuovo trattato sulla base del progetto di costituzione. Se le procedure di ratifica andranno avanti secondo le previsioni, il nuovo trattato potrebbe entrare in vigore nella metà del 2009, più o meno in coincidenza con le elezioni europee. Se il processo di ratifica dovesse subire delle battute d'arresto, ciò avrà imprevedibili conseguenze per il progetto europeo e il bilancio.
10. Il relatore è del parere che il processo di revisione debba tener conto di questo nuovo contesto. Se il calendario previsto dalle conclusioni del Consiglio europeo verrà rispettato, l'entrata in vigore del nuovo trattato, l'elezione del nuovo Parlamento (giugno 2009) e la nomina della nuova Commissione dovrebbero aver luogo nella seconda parte del 2009. In tale situazione, il dibattito interistituzionale sulla revisione potrebbe essere posticipato per evitare rischi di confusione.
Quando
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Che cosa |
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Gennaio - giugno 2007
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Presentazione di una road map da parte della Commissione |
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Settembre 2007 |
Pubblicazione dell'Issue Paper da parte della Commissione |
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Luglio - dicembre 2008
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Commissione e "stato di salute" della PACFase di consultazione
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Gennaio - giugno 2009 Elezioni PE
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Brainstorming seminar Presentazione del Libro bianco della Commissione |
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Metà 2009
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Entrata in vigore del nuovo trattato? |
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Luglio - dicembre 2009 Nuova Commissione |
Audizioni dei Commissari designati |
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Gennaio - giugno 2010 |
Adozione di proposte formali da parte della Commissione? |
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11. Prescindendo dal nuovo trattato – che sarà la massima priorità degli Stati membri e delle istituzioni nei prossimi mesi – la revisione sarà influenzata da altri fattori sia interni che esterni, quali la clause de rendez-vous della riforma della PAC e la relazione sulla Coesione nel 2008, la preparazione del pacchetto Energia, la revisione del Regolamento finanziario, le elezioni europee, la nuova Commissione e gli accordi multilaterali (ad es. prossimi Round negoziali dell'OMC).
Un approccio a tre pilastri
12. Il relatore ritiene che la revisione debba fondarsi su tre pilastri:
- risoluzione delle questioni non ancora sufficientemente definite (left-overs) durante i negoziati sull'attuale QFP;
- bilancio della valutazione di metà periodo dei nuovi programmi previsti dalla legislazione ed analisi delle riforme concordate.
- preparazione del prossimo QFP (post-2013).
13. Il relatore nota che quasi tutti i programmi di nuova generazione legati al QFP 2007-2013 sono stati adottati, anche se un certo numero di essi hanno subito ritardi a causa di problemi nel varo dei relativi atti giuridici. Solo alcuni (Galileo, Fiscalis, programma quadro su diritti fondamentali e giustizia) sono ancora in sospeso (cfr. tabella allegato 2).
14. In merito ai left-overs, il relatore rileva che già durante questo primo anno dell'attuale QFP, si registrano deficit alla rubrica 1A e alla rubrica 4 per i quali una soluzione dovrà essere reperita già nel corso della procedura per l'esercizio 2008. Un congruo finanziamento dell'IET e di Galileo richiede per il periodo un importo supplementare di 2,7 miliardi di euro alla rubrica 1A. Analoga situazione per la rubrica 4. Sebbene la delegazione del Parlamento europeo sia riuscita durante i negoziati a rafforzare gli stanziamenti di 1 miliardo, la PESC accusa un deficit cronico. Altre esigenze potrebbero emergere per la rubrica 3B. Al riguardo va rammentato che nel corso del dialogo a tre del 4 aprile 2006, la delegazione del Parlamento europeo aveva chiesto ed ottenuto un importo aggiuntivo di 4 miliardi di euro rispetto alle cifre decise dal Consiglio europeo.
15. In ordine alla valutazione dei nuovi programmi, gli atti giuridici prevedono che le revisioni di metà periodo abbiano luogo intorno al 2010 per i programmi avviati nel 2007. Una prima analisi potrebbe essere effettuata già intorno al periodo delle elezioni europee. Il relatore ritiene che in tale contesto sia opportuno condurre una seria analisi dell'utilizzo dei fondi UE, in linea con le richieste di migliore esecuzione e migliore qualità avanzate dal Parlamento europeo. Sulla scorta di tali valutazioni, cui il Parlamento europeo dovrà contribuire attivamente nella sua veste di autorità legislativa e di bilancio, potranno rendersi necessarie modifiche alle dotazioni finanziarie con eventuale ricorso allo strumento di flessibilità (fino al 5% della dotazione dei programmi e, in caso di necessità, maggiore flessibilità all'interno delle rubriche e fra una rubrica e l'altra).
16. Inoltre l'AII sulla disciplina di bilancio contiene un certo numero di nuovi strumenti sostenuti dal Parlamento europeo nel corso delle trattative. Il funzionamento e il valore aggiunto di questi strumenti (FSUE, FEAGA, Riserva di emergenza, strumenti di flessibilità, strumenti finanziari in cooperazione con la BEI) dovranno essere ricompresi nella valutazione di metà periodo.
17. Per quanto riguarda il terzo pilastro, ossia la preparazione del prossimo quadro finanziario, il relatore ritiene importante soprattutto che il calendario eviti di replicare la situazione verificatasi la volta precedente, situazione che il Parlamento aveva aspramente criticato mettendo in dubbio la "legittimazione" del pacchetto Prodi, che era stato predisposto da una Commissione uscente e avallato dalla Commissione Barroso senza che le priorità venissero adattate alla luce delle elezioni europee.
18. Ipotizzando che le disposizioni finanziarie della Costituzione siano confermate dalla CIG, il quadro finanziario pluriennale dovrebbe formare parte integrante del trattato ed avere una durata di "almeno cinque anni". Si potrebbe pertanto contemplare la possibilità di utilizzare le proposte per il prossimo QFP come programma di lavoro della nuova Commissione e del neoeletto Parlamento, nel quadro delle audizioni che si terranno nel novembre 2009. Tale opzione potrebbe comportare una proroga dell'attuale QFP - con eventuali modifiche per alcuni programmi pluriennali - fino al 2015, sulla base di un'ampia ed ambiziosa revisione che richiederà un certo numero di aggiustamenti. Ciò permetterà in futuro un sincronismo con i mandati del Parlamento e della Commissione.
19. La revisione, così come descritta nella dichiarazione dell'AII, copre sia le spese che le entrate UE. Sul lato delle entrate, gli ultimi mesi hanno fatto registrare progressi per iniziativa del Parlamento. La relazione Lamassoure[3], dopo aver osservato che l'attuale sistema non opera a dovere, propone un approccio in due fasi convergenti verso un'unica decisione: in una prima fase, si tratta di riconoscere la necessità di un sistema equo e trasparente e, in una seconda, di definire nuove opzioni per le Risorse proprie dell'UE. Le opzioni saranno definite e proposte nella seconda fase. La conferenza con i parlamenti nazionali, da tenere su iniziativa della Presidenza portoghese il 4-5 novembre, sarà un'opportunità per spianare la strada alle riflessioni sull'introduzione di un nuovo sistema di risorse proprie conforme allo spirito dei trattati istitutivi.
20. In linea con la relazione Lamassoure in cui si afferma che il Parlamento europeo "è convinto che il legame politico tra riforma delle entrate e revisione delle spese sia inevitabile e perfettamente ragionevole", il relatore ritiene che i due processi debbano svolgersi parallelamente, per confluire in una riforma globale ed integrata del sistema di finanziamento e di spesa dell'UE al massimo entro il 2015, il che comporta che i relativi lavori preparatori dovranno essere avviati con congruo anticipo.
Conclusioni
21. Prima che la Commissione lanci formalmente il processo di revisione, il relatore giudica utile sottoporre alla commissione alcune questioni fondamentali. Con il presente documento di lavoro egli intende ottenere il parere della commissione sulle sue proposte concernenti:
- approccio a tre pilastri o altre possibili alternative
- tempi della revisione
- attori: quale Parlamento e quale Commissione dovrebbero esservi associati e a quale fase?
- ambito: revisione di vasta portata subito oppure revisioni e adattamenti preliminari? La revisione dovrà coprire solo la spesa o anche le risorse? La revisione dovrà limitarsi a riflessioni generali, dovrà avere un contenuto politico, dovrà lasciare le decisioni "quantitative" alla prossima Commissione?
Annex 1
Outcome of the trilogue 04-04-06 (€ million in 2004 prices) |
Proposals for increase(above Council)
|
|
Sub-Heading 1a - Competitiveness for growth and employment |
2.100 |
|
Trans-European Networks (TENs) |
500 |
|
Life Long Learning (Erasmus Mundus - Leonardo) |
800 |
|
7th Research framework programme |
300 |
|
Competitiveness and innovation (CIP) |
400 |
|
Social Policy Agenda (Progress) |
100 |
|
Reserve for future actions |
100 |
|
Sub-Heading 1b - Cohesion for growth and employment |
300 |
|
Structural Funds (Territorial co-operation) |
300 |
|
Heading 2 - Preservation and management of natural resources |
100 |
|
Reserve for future actions (Life + and Natura 2000) |
100 |
|
Sub-Heading 3a - Freedom, security and justice |
|
|
Reserve for future actions |
|
|
Sub-Heading 3b – Citizenship (Youth, Culture, Health and Consumers) |
500 |
|
Health & consumer protection |
|
|
European Culture and Citizenship (Culture, Youth, Citizens for Europe) |
|
|
Media |
|
|
Reserve for future actions |
|
|
Heading 4 - The EU as a global partner |
1.000 |
|
Instrument for pre-accession (IPA) |
|
|
European Neighbourhood & Partnership Instrument (ENPI) |
200 |
|
Development Cooperation and Economic Cooperation Instrument (DCEC) |
|
|
CFSP |
800 |
|
TOTAL |
4.000 |
|
Simulation 21 March |
||
(€ million in 2004 prices) |
Rapporteur's proposal (on Council) |
|
Sub-Heading 1a - Competitiveness for growth and employment |
|
|
TEN (transport & energy) (1) |
1.000 |
|
Life Long Learning (Erasmus Mundus + Leonardo) |
1.750 |
|
7th Research framework programme (2) |
1.000 |
|
CIP - Competitiveness and innovation (3) |
800 |
|
Progress (social policy agenda) |
200 |
|
Unallocated margin |
500 |
|
Sub-Heading 1b - Cohesion for growth and employment |
|
|
Structural Funds |
1.000 |
|
Heading 2 - Preservation and management of natural resources |
|
|
Unallocated margin |
500 |
|
Sub-Heading 3a - Freedom, security and justice |
|
|
Margin |
500 |
|
Sub-Heading 3b - Citizenship |
|
|
Health & consumer protection |
1.000 |
|
European Culture and Citizenship (Culture, Youth, Citizens for Europe) |
500 |
|
Media |
120 |
|
Unallocated margin |
500 |
|
Heading 4 - The EU as a global partner |
|
|
IPA - Instrument for pre-accession (b) |
1.000 |
|
ENPI - European Neighbourhood & Partnership Instrument |
1.547 |
|
DCEC - Development Cooperation and Economic Cooperation Instrument |
244 |
|
Heading 5 - Administration |
|
|
Heading 6 - Compensations |
|
|
|
|
|
GRAND TOTAL |
12.161 |
|
|
|
|
(1) of which 500 contribution to EIB co-financing |
||
(2) of which 1.000 contribution to EIB co-financing |
||
(3) of which 1.000 contribution to EIB co-financing |
||
Annex 2
Multiannual Financial Framework 2007-2013
State of play of financial statements of Commission proposals and overall envelopes (in mio. EUR, current prices)
|
|
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
Total |
Procedure/Remarks |
|
SUB-HEADING 1A - Competitiveness for growth and employment |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
TEN (TRANSPORT AND ENERGY) |
853 |
972 |
1.051 |
1.084 |
1.264 |
1.379 |
1.564 |
8.168 |
|
||
COM(2004) 475 final BUDG, Mauro |
Initial Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council determining the general rules for the granting of Community financial aid in the field of the trans-european transport and energy networks and amending Council Regulation (EC) n° 2236/95 |
915 |
1.788 |
2.352 |
2.885 |
3.555 |
4.252 |
4.943 |
20.690 |
COD/2004/0154Procedure ended, publication in OJ pending
|
|
COM(2006) 245 final |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
853 |
972 |
1.051 |
1.084 |
1.264 |
1.379 |
1.565 |
8.168 |
|
|
|
Final legislative act : |
|
|
|
|
|
|
|
8.168 |
|
|
SPATIAL INFRASTRUCTURE (GALILEO) |
100 |
152 |
201 |
251 |
152 |
151 |
|
1.006 |
|
||
COM(2004) 477 final ITRE, Barsi-Pataki |
Proposal for a Regulation of the European Parliament and the Council on the implementation of the deployment and commercial operating phases of the European programme of satellite radio navigation (Galileo) |
500 |
200 |
150 |
100 |
50 |
|
|
1.000 |
COD/2004/0156 |
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
100 |
151 |
201 |
251 |
151 |
151 |
|
1.005 |
1st reading by Council pending |
||
|
Final legislative act : |
|
|
|
|
|
|
|
|
No common position |
|
MARCO POLO II |
56 |
60 |
62 |
64 |
67 |
70 |
73 |
452 |
|
||
COM(2004) 478 final |
Initial Proposal for a Regulation of the EP and of the Council establishing the second “Marco Polo” programme for the granting of Community financial assistance to improve the environmental performance of the freight transport |
30 |
50 |
100 |
130 |
130 |
150 |
150 |
740 |
COD/2004/0157Procedure ended
|
|
TRAN, Rack |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
*2004 figures, |
|
L 328 24.11.2006 |
Final legislative act : Regulation 1692/2006/EC establishing the second ‘Marco Polo’ programme and repealing Regulation 1382/2003/EC |
|
|
|
|
|
|
|
400* |
Shall be subject to technicaladjustment
|
|
NUCLEAR DECOMMISSIONING |
244 |
248 |
253 |
180 |
183 |
187 |
192 |
1.487 |
|
||
COM(2004) 624 final ITRE, Harms |
Proposal on the nuclear power plant of Ignalina in Lithuania and on the nuclear power plant of Bohunice V1 in Slovakia |
142 |
145 |
147 |
150 |
154 |
156 |
159 |
1.052 |
CNS/2004/0221Procedure ended, publication in OJ pending
|
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
170 |
172 |
176 |
180 |
183 |
187 |
192 |
1.260 |
|||
|
Final legislative act : |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
LIFELONG LEARNING |
904 |
996 |
1.060 |
1.104 |
1.137 |
1.195 |
1.231 |
7.627 |
|
||
COM(2004) 474 final CULT, Pack |
Proposal for a Decision of the European Parliament and of the Council establishing an integrated action programme in the field of lifelong learning |
1.220 |
1.387 |
1.617 |
1.859 |
2.176 |
2.505 |
2.856 |
13.620 |
COD/2004/0153Procedure ended and published in OJ
|
|
COM(2006) 236 final |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
845 |
900 |
964 |
1.005 |
1.037 |
1.093 |
1.126 |
6.970 |
||
L 327 24.11.2006 |
Final legislative act : Decision 1720/2006/EC of the EP and of the Council |
|
|
|
|
|
|
|
6.970 |
||
PROGRESS (SOCIAL POLICY AGENDA) |
83 |
93 |
100 |
108 |
113 |
120 |
128 |
744 |
|
||
COM(2004) 488 finalEMPL, Jöns
|
Proposal for a Decision of the European Parliament and of the Council establishing a Community Programme for Employment and Social Solidarity – PROGRESS |
83 |
85 |
87 |
90 |
92 |
192 |
|
629 |
COD/2004/0158Procedure ended and published in the OJ
|
|
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
83 |
96 |
104 |
110 |
114 |
117 |
120 |
743 |
||
L 315 15.11.2006 |
Final legislative act : Decision No 1672/2006/EC of the EP and of the Council of 24/10/2006 |
|
|
|
|
|
|
|
657 |
||
7th RESARCH FRAMEWORK PROGRAMME |
5.486 |
6.075 |
6.722 |
7.550 |
8.599 |
9.572 |
10.578 |
54.581 |
|
||
COM(2005) 119 final |
Building the Europe of knowledge - Proposal for a decision concerning the seventh framework programme of the European Community for research, technological development and demonstration activities (2007 to 2013) and |
|
|
|
|
|
|
|
|
COD/2005/0043Procedure ended and published in OJ
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|||
ITRE, Buzek |
Proposal for a decision concerning the seventh framework programme of the European Atomic Energy Community (EURATOM) for nuclear research and training activities (2007 to 2011) |
6.120 |
7.720 |
9.340 |
11.000 |
12.680 |
14.400 |
16.200 |
77.460 |
||
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
5.486 |
6.075 |
6.721 |
7.550 |
8.600 |
8.926 |
9.914 |
53.272 |
|
|
L 412 30.12.2006 |
Final legislative act : Decision No 1982/2006/EC of the EP and of the Council of 18/12/2006 |
|
|
|
|
|
|
|
50.521 |
||
|
OF WHICH |
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2005/0185 |
|
COM(2005) 440 final/2 |
Specific Programme “Cooperation” implementing the Seventh Framework Programme (2007-2013) of the European Community for research, technological development and demonstration activities |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, publication in |
|
|
3.671 |
3.762 |
3.903 |
4.291 |
4.837 |
5.513 |
6.316 |
32.292 |
OJ pending |
||
|
Final legislative act : |
|
|
|
|
|
|
|
32.413 |
|
|
|
OF WHICH |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
COM(2005) 439 final/2 |
Specific Programme to be carried out by means of direct actions by the Joint Research Centre under the 7th Framework Programme of the European Community for research, technological development and demonstration activities (2007-2013) |
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2005/0184 |
|
|
225 |
233 |
241 |
249 |
258 |
267 |
277 |
1.751 |
Procedure ended and |
||
L 400 30.12.2006 |
Final legislative act : Council Decision 2006/975/EC |
|
|
|
|
|
|
|
1.751 |
published in OJ |
|
COM(2005) 441 final/2 |
Specific programme: “Ideas” implementing the 7th Framework Programme (2007-2013) of the European Community for research, technological development and demonstration activities |
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2005/0186 |
|
|
300 |
550 |
810 |
1.137 |
1.335 |
1.624 |
1.704 |
7.460 |
Procedure ended and published |
||
L 400 30.12.2006 |
(COM(2005) 444 final/2) |
|
|
|
|
|
|
|
7.510 |
in OJ |
|
COM(2005) 442 final/2 |
Specific programme “People” implementing the 7th Framework Programme (2007-2013) of the European Community for research, technological development and demonstration activities |
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2005/0187 |
|
|
454 |
494 |
526 |
561 |
778 |
934 |
979 |
4.727 |
Procedure ended and published |
||
L 400 30.12.2006 |
Final legislative act : Council Decision 2006/973/EC of 19/12/2006 |
|
|
|
|
|
|
|
4.750 |
in OJ |
|
COM(2005) 443 final/2 |
Specific Programme: "Capacities" implementing the 7th Framework Programme (2007-2013) of the European Community for research, technological development and demonstration activities |
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2005/0188 |
|
|
432 |
540 |
639 |
694 |
760 |
588 |
639 |
4.291 |
Procedure ended and published |
||
L 400 30.12.2006 |
Final legislative act : Council Decision 2006/0974/EC |
|
|
|
|
|
|
|
4.097 |
|
|
COM(2005) 444 final/2 |
Specific Programme to be carried out by means of direct actions by the Joint Research Centre implementing the 7th Framework Programme (2007-2011) of the European Atomic Energy Community (Euratom) for nuclear research and training activities |
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2005/0189 |
|
|
96 |
100 |
103 |
107 |
111 |
|
|
517 |
Procedure ended and published in |
||
L 400 30.12.2006 |
Final legislative act : Council Decision 2006/977/Euratom |
|
|
|
|
|
|
|
517 |
OJ |
|
COM(2005) 445 final/2 |
Specific Programme implementing the seventh Framework Programme (2007-2011) of the European Atomic Energy Community (Euratom) for nuclear research and training activities |
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2005/0190 |
|
|
308 |
396 |
499 |
510 |
521 |
|
|
2.234 |
Procedure ended, publication |
||
|
Final legislative act : |
|
|
|
|
|
|
|
2.234 |
in OJ pending |
|
COM(2005) 118 final |
Communication from the Commission: Building the ERA of knowledge for growth |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
COM(2004) 353 final |
Communication from the Commission on Science and technology, the key to Europe’s future – guidelines for future European Union Policy to support research |
|
|
|
|
|
|
|
|
INI/2004/2150Procedure ended, publication in OJ pending
|
|
ITRE, Locatelli |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
COMPETITIVENESS AND INNOVATION |
432 |
455 |
486 |
527 |
566 |
602 |
648 |
3.716 |
|
||
COM(2005) 121 final |
Proposal for a Decision establishing a Competitiveness and Innovation Framework Programme (2007-2013) |
413 |
454 |
553 |
601 |
677 |
727 |
788 |
4.213 |
COD/2005/0050 |
|
ITRE, Chatzimarkakis |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended,published in OJ
|
|
L 310 09.11.2006 |
Final legislative act : Decision 1639/2006/EC of the European Parliament and of the Council |
|
|
|
|
|
|
|
3.621 |
||
CUSTOMS 2012, FISCALIS & EMCS |
68 |
69 |
72 |
78 |
84 |
90 |
94 |
555 |
|
||
COM(2005) 111 final |
Communication from the Commission on Community programmes Customs 2013 and Fiscalis 2013 |
|
69 |
78 |
85 |
87 |
88 |
90 |
498 |
New proposal announced by the Commission splitting between Customs and Fiscalis |
|
ECON, Martin |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
COM(2006) 201IMCO, Fourtou
|
New Commission's proposal : CUSTOMS 2013 |
|
|
|
|
|
|
|
324 |
COD/2006/0075 : Procedure ended, publication in OJ pending |
|
COM(2006) 202 ECON, Martin |
New Commission's proposal : FISCALIS 2007 |
|
|
|
|
|
|
|
168 |
COD/2006/0076 :1st reading by Council pending |
|
SUB-HEADING 1B - Cohesion for growth and employment |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
STRUCTURAL FUNDS AND COHESION FUND |
45.487 |
46.889 |
48.428 |
49.394 |
50.627 |
52.401 |
54.188 |
347.414 |
|
||
COM(2004) 492 final |
|
46.169 |
51.056 |
52.863 |
54.083 |
55.325 |
58.361 |
58.361 |
376.218 |
AVC/2004/0163 |
|
REGI, Hatzidakis |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, publiched |
|
L 210 31.07.2006 |
Final legislative act : Regulation 1083/2006/EC of the EP and of the Council, repealing Reg. 1260/1999/EC |
|
|
|
|
|
|
|
308.041 |
in OJ |
|
HEADING 2 - Preservation and management of natural resources |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
AGRICULTURE: DIRECT AIDS AND MARKET SUPPORT (before transfer to rural development) |
45.760 |
46.217 |
46.680 |
47.146 |
47.616 |
48.093 |
48.574 |
330.086 |
|
||
|
p.m. CAP (Brussels ceiling + BG/RO) |
46.163 |
47.273 |
47.866 |
48.463 |
49.065 |
49.803 |
50.544 |
339.177 |
CNS/2006/0083 |
|
COM(2006) 241 final AGRI, Lutz |
Proposal for a Council regulation laying down rules for voluntary modulation of direct payments provided for in Regulation (EC) No 1782/2003 establishing common rules for direct support schemes under the common agricultural policy and establishing certain support schemes for farmers, and amending Regulation (EC) No 1290/2005 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, publiched in OJ |
|
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
L 095 05.04.2007 |
Final legislative act : Council Regulation (EC) No 378/2007, amending Regulation (EC) No 1290/2005 |
50.027 |
|
|
|
|
|
|
|
||
RURAL DEVELOPMENT (before transfer from market expenditure) |
11.366 |
11.308 |
11.245 |
11.211 |
11.162 |
11.111 |
11.058 |
78.461 |
|
||
COM(2004) 490 final |
Proposal for a Council Regulation on support for rural development by the EAFRD |
11.759 |
12.235 |
12.700 |
12.825 |
12.952 |
13.077 |
13.205 |
88.753 |
CNS/2004/0161 |
|
AGRI, Schierhuber |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, publiched in OJ |
|
L 277 21.10.2005 |
Final legislative act : Regulation 1698/2005 of the Council on support for rural development by the EAFRD |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
COM(2004) 489 final |
Proposal for a Council Regulation on the financing of the common agricultural policy |
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2004/0164 |
|
AGRI, Schierhuber |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, publiched in OJ |
|
L 209 11.08.2005 |
Final legislative act : Council Regulation 1290/2005/EC on the financing of the common agricultural policy |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
EUROPEAN FISHERIES FUND |
913 |
941 |
970 |
991 |
1.015 |
1.038 |
1.062 |
6.931 |
|
||
COM(2004) 497 final |
Proposal for a Council Regulation - European Fisheries Fund |
655 |
678 |
701 |
713 |
726 |
745 |
745 |
4.963 |
CNS/2004/0169 |
|
PECH, Casa |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, publiched in OJ |
|
L 223 15.08.06 |
Final legislative act :Council Regulation 1198/2006/EC on the European Fisheries Fund |
|
|
|
|
|
|
|
3.849 |
|
|
COM(2005) 117 final PECH, Stihler |
Proposal for a Regulation establishing Community financial measures for the implementation of the Common Fisheries Policy and in the area of the Law of the Sea |
375 |
375 |
375 |
375 |
375 |
750 |
|
2.625 |
CNS/2005/0045 |
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, publiched in OJ |
||
L 160 14.06.2006 |
Final legislative act : Council Regulation 861/2006/EC |
|
|
|
|
|
|
|
2.671 |
||
LIFE+ |
241 |
261 |
282 |
300 |
319 |
340 |
363 |
2.105 |
|
||
COM(2004) 621 final |
Proposal concerning the Financial Instrument for the Environment (LIFE +) |
245 |
268 |
292 |
313 |
334 |
357 |
381 |
2.190 |
COD/2004/0218 |
|
ENVI, Isler-Beguin |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
240 |
259 |
281 |
299 |
318 |
340 |
362 |
2.098 |
Procedure ended, publiched in OJ |
|
L 149 09.06.2007 |
Final legislative act : Regulation (EC) No 614/2007 of the European Parliament and of the Council |
|
|
|
|
|
|
|
2.143 |
||
COM(2004) 431 final |
Communication from the Commission to the Council and the European Parliament on Financing Natura 2000 |
|
|
|
|
|
|
|
|
INI/2004/2164 |
|
ENVI, Auken |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, publication in OJ |
|
|
Final legislative act : |
|
|
|
|
|
|
|
|
pending |
|
SUB-HEADING 3A - Freedom, security and justice |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
SOLIDARITY AND THE MANAGEMENT OF MIGRATION FLOWS |
292 |
371 |
449 |
496 |
610 |
786 |
1.018 |
4.022 |
|
||
COM(2005) 123 final LIBE, Kudrycka |
Communication from the Commission establishing a framework programme on Solidarity and the Management of Migration Flows for the period 2007-2013 |
82 |
98 |
98 |
110 |
110 |
130 |
|
628 |
Procedure ended and published in OJ |
|
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
L 144 06.06.2007
L 168 28.06.2007
|
Final legislative act : Decision No 573/2007/EC of the EP and of the Council of 23/05/07 establishing the European Refugee Fund for the period 2008 to 2013 Council Decision 2007/435/EC of 25/06/07 establishing the European Fund for the Integration of third-country nationals for the period 2007 to 2013
|
|
|
|
|
|
|
|
676825
|
COD/2005/0049 COD/2005/0047COD/2005/0046 CNS/2005/0048
|
|
FUNDAMENTAL RIGHTS AN D JUSTICE |
71 |
75 |
78 |
77 |
78 |
81 |
83 |
542 |
|
||
COM(2005) 122 final LIBE, Segelström |
Communication from the Commission establishing for the period 2007-2013 a framework programme on Fundamental Rights and Justice |
71 |
75 |
78 |
77 |
78 |
81 |
83 |
543 |
COD/2005/0040 2nd reading by Council pendingCOD/2005/0037B EP decision at 2nd reading pending CNS/2005/0039 CNS/2005/0038 Procedure ended and published in OJ
|
|
FEMM, Gröner |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
L 110 27.04.2007
L 058 24.02.2007
|
Final legislative act : Council Decision 2007/252/JHA of 19/04/07 establishing the specific programme ‘Fundamental rights and citizenship’ Council Decision 2007/126/JHA of 12/02/07 establishing the Specific Programme ‘Criminal Justice’
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
|
OF WHICH |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
"Fight against violence (DaphneIII)" (COM(2006) 230 final) |
2 |
3 |
3 |
|
|
|
|
125 |
COD/2005/0037A Procedure ended |
||
SECURITY AND SAFEGUARDING LIBERTIES |
58 |
67 |
91 |
107 |
133 |
142 |
147 |
745 |
|
||
COM(2005) 124 final |
Communication from the Commission establishing a framework programme on "Security and Safeguarding Liberties" for the period 2007-2013 |
58 |
67 |
91 |
107 |
133 |
142 |
147 |
745 |
|
|
LIBE, La Russa |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
L 058 24.02.2007
|
Final legislative act : Council Decision 2007/124/EC, Euratom of 12/02/07 establishing the Specific Programme ‘Prevention, Preparedness and Consequence Management of Terrorism and other Security related risks’ Council Decision 2007/126/JHA of 12/0207 establishing the Specific Programme ‘Prevention of and Fight against Crime’
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CNS/2005/0034CNS/2005/0035 Procedure ended and published in OJ
|
|
SUB-HEADING 3B - Citizenship |
|
|
|
|
|
||||||
HEALTH AND CONSUMER PROTECTION |
147 |
178 |
198 |
204 |
209 |
215 |
221 |
1.371 |
|
||
COM(2005) 115 final ENVI, TrakatellisIMCO, Thyssen
|
Communication from the Commission on Healthier, safer, more confident citizens: a Health and Consumer Protection strategy; and |
85 |
106 |
124 |
153 |
203 |
257 |
275 |
1.203 |
COD/2005/0042B Procedure ended and published in the OJ COD/2005/0042A 2nd reading by Council pending
|
|
|
Proposal for a Decision establishing a Programme for Community action in the field of Health and Consumer protection 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
L 404 30.12.2006 |
Final legislative act: Decision No 1926/2006/EC of the European Parliament and of the Council of 18 December 2006 establishing a programme of Community action in the field of consumer policy (2007-2013) |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
EUROPEAN CULTURE AND CITIZENSHIP |
190 |
202 |
213 |
217 |
222 |
226 |
231 |
1.501 |
|
||
COM(2004) 471 final CULT, Gröner |
Proposal for a Decision of the European Parliament and of the Council creating the “Youth in action” programme for the period 2007-2013
|
111 |
126 |
128 |
131 |
133 |
141 |
145 |
915 |
COD/2004/0152 |
|
COM(2006) 228 final |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
120 |
123 |
125 |
126 |
128 |
130 |
133 |
885 |
Procedure ended and published in OJ |
|
L 327 24.11.2006 |
Final legislative act: Decision No 1714/2006/EC of the EP and of the Council of 15/11/2006 |
|
|
|
|
|
|
|
885 |
|
|
COM(2005) 116 final |
Proposal for a Decision establishing for the period 2007-2013 the programme "Citizens for Europe" to promote active European citizenship |
21 |
28 |
30 |
35 |
38 |
40 |
43 |
235 |
COD/2004/004 |
|
CULT, Takkula |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended and published in OJ |
|
L 378 27.12.2006 |
Final legislative act: Decision No 1904/2006/EC of the EP and of the Council of 12/12/2006 |
|
|
|
|
|
|
|
215 |
|
|
COM(2004) 469 final |
Proposal for a Decision of the European Parliament and of the Council establishing the Culture 2007 programme (2007-2013) |
45 |
47 |
51 |
57 |
62 |
69 |
77 |
408 |
COD/2004/0150 |
|
CULT, Graca Moura |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended and published in OJ |
|
L 372 27.12.2006 |
Final legislative act : Decision 1855/2006/EC of the EP and of the Council establishing the Culture Programme |
|
|
|
|
|
|
|
400 |
|
|
MEDIA |
86 |
103 |
107 |
110 |
114 |
116 |
118 |
754 |
|
||
COM(2004) 470 final |
Proposal for a Decision of the European Parliament and of the Council concerning the implementation of a programme of support for the European audiovisual sector (MEDIA 2007) |
105 |
112 |
133 |
150 |
171 |
184 |
200 |
1.055 |
COD/2004/0151 |
|
CULT, Heironimi |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, published in OJ |
|
L 327 24.11.2006 |
Final legislative act : Decision No 1718/2006/EC of the EP and of the Council of 15/10/2006 |
|
|
|
|
|
|
|
755 |
||
RAPID RESPONSE & PREP. INSTRUMENT FOR MAJOR EMERGENCIES |
16 |
18 |
19 |
19 |
20 |
20 |
20 |
132 |
|
||
COM(2005) 113 final |
Proposal for a Council Regulation establishing a Rapid Response and Preparedness Instrument for major emergencies
|
16 |
25 |
25 |
25 |
25 |
27 |
30 |
173 |
CNS/2005/0052 |
|
ENVI, Papadimoulis |
Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, published in OJ |
|
L 071 10.03.2007 |
Final legislative act : Council Decision 2007/162/EC, Euratom of 5/03/2007 establishing a Civil Protection Financial Instrument |
|
|
|
|
|
|
|
134 |
|
|
HEADING 4 - The EU as a global partner |
|
|
|
|
|
||||||
INSTRUMENT FOR PRE-ACCESSION |
1.266 |
1.396 |
1.494 |
1.635 |
1.798 |
1.945 |
2.032 |
11.565 |
|
||
COM(2004) 627 final |
Proposal for a Council Regulation establishing an Instrument for Pre-accession Assistance (IPA) |
1.486 |
1.699 |
1.806 |
2.059 |
2.389 |
2.543 |
2.671 |
14.653 |
CNS/2004/0222 |
|
AFET, Szent-Ivanyi |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Procedure ended, published in OJ |
|
L 210 31.07.2006 |
Final legislative act : Council Regulation (EC) No 1085/2006 of 17/07/2006 establishing an IPA |
|
|
|
|
|
|
|
11.468 |
|
|
EUROPEAN NEIGHBOURHOOD & PARTNERSHIP INSTRUMENT (ENPI) |
1.475 |
1.515 |
1.586 |
1.655 |
1.757 |
1.921 |
2.055 |
11.967 |
|
||
COM(2004) 628 final AFET, Szymanski L 310 09.11.2006 |
Proposal for a Regulation on a European Neighbourhood and Partnership Instrument (ENPI) |
1.433 |
1.569 |
1.877 |
2.083 |
2.322 |
2.642 |
3.003 |
14.929 |
COD/2004/0219 |
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
1.475 |
1.515 |
1.587 |
1.655 |
1.757 |
1.922 |
2.056 |
11.967 |
Procedure ended, published in OJ |
||
Final legislative act : Regulation (EC) No 1638/2006 of the EP and of the Council of 24/10/2006 |
|
|
|
|
|
|
|
11.181 |
|
||
DEVELOPMENT COOPERATION & ECONOMIC COOPERATION INSTRUMENT (DCEC) |
2.122 |
2.230 |
2.336 |
2.440 |
2.516 |
2.631 |
2.777 |
17.053 |
|
||
COM(2004) 629 final DEVE, Mitchell |
Proposal for a Regulation establishing a financial instrument for development co-operation and for economic co-operation (DCECI) |
2.462 |
6.011 |
6.426 |
6.897 |
7.206 |
7.471 |
7.756 |
44.229 |
COD/2004/0220 and CNS/2006/0807 Procedure ended, published in OJ
|
|
|
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
2.149 |
2.230 |
2.336 |
2.440 |
2.516 |
2.619 |
2.763 |
17.053 |
||
L 378 27.12.2006
L 405 30.12.2006
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Final legislative act : Regulation (EC) No 1905/2006 of the EP and of the Council of 18/12/2006 establishing a financing instrument for development cooperation Council Regulation (EC) No 1934/2006 of 21/12/2006 establishing a financing instrument for cooperation with industrialised and other high-income countries and territories
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17.069 |
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INSTRUMENT FOR STABILITY |
246 |
290 |
373 |
409 |
459 |
504 |
598 |
2.879 |
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COM(2004) 630 final |
Proposal establishing an instrument for stability 1 |
345 |
460 |
524 |
665 |
743 |
822 |
896 |
4.455 |
COD/2004/0223 |
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AFET, Beer |
Revised proposal: Adaptation following agreement of 17 May 2006 on the Financial Framework 2007-2013 |
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Procedure ended, published in OJ |
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L 327 24.11.2006 |
Final legislative act : Regulation (EC) No 1717/2006 of the EP and of the Council of 15/11/2006 |
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524 |
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Documento di lavoro sulla revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale - Situazione attuale e prospettive
1. Nella riunione del 6 marzo 2008 la Conferenza dei presidenti ha deciso di autorizzare la commissione per i bilanci ad elaborare una relazione d'iniziativa sulla revisione intermedia del Quadro finanziario 2007-2013. Hanno indicato la loro intenzione di emettere un parere sei commissioni (AFET, DEVE, CONT, ITRE, REGI e AGRI).
2. In previsione della relazione INI, il relatore presenta un secondo documento di lavoro che contiene riflessioni aggiornate sull'esercizio di revisione di metà periodo nell'attuale contesto politico ed istituzionale ed illustra le opzioni possibili.
1. Traguardi raggiunti
3. Sono trascorsi tre anni da quando le Conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2005 invitavano a "procedere a una revisione generale e approfondita comprendente tutti gli aspetti relativi alle spese dell’UE, compresa la politica agricola comune, e alle risorse, inclusa la correzione per il Regno Unito, e a presentarla nel 2008/2009".
4. Riflettono tali Conclusioni due dichiarazioni contenute nell'Accordo interistituzionale (AII) del 17 maggio - Dichiarazione n. 1 sulla valutazione del funzionamento dell'AII e Dichiarazione n. 3 sulla revisione dell'AII - che coinvolgono entrambe il Parlamento europeo. L'esercizio di revisione si compone dunque di tre capitoli, con un calendario preciso:
2008-2009 |
Proposte della Commissione |
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Fine 2009 |
Valutazione dell'AII |
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2010-2011 |
Valutazione intermedia della legislazione |
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5. L'AII del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria e il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2007-2013 sono in vigore da quasi tre anni. Si sono rivelate necessarie un certo numero di rilevanti modifiche e una soluzione è stata individuata nel quadro delle procedure annuali 2008 e 2009, in linea con i tre pilastri definiti dal Parlamento nella sua risoluzione del maggio 2006[4]:
– conciliare priorità politiche ed esigenze finanziarie;
– ammodernare la struttura del bilancio;
– migliorare la qualità dell'esecuzione del bilancio dell'Unione europea.
6. Nella sua risoluzione sulla conclusione dell'AII, il Parlamento europeo ha ritenuto che "l'accordo raggiunto dalle tre istituzioni il 4 aprile 2006 fosse l'unico compromesso per un bilancio pluriennale che il Parlamento poteva raggiungere nell'ambito della portata dei negoziati" ed ha riconosciuto che "alcuni problemi non sono stati risolti nell'ambito dei negoziati e ritiene che essi vadano affrontati in occasione del riesame 2008-2009 e, se possibile, nel quadro delle procedure di bilancio annuali".
7. Nel settembre 2007 il relatore ha presentato un documento di lavoro nel quale osserva che la revisione deve articolarsi su tre pilastri:
- risoluzione delle questioni non ancora sufficientemente definite (left-overs) durante i negoziati sull'attuale QFP;
- bilancio della valutazione di metà periodo dei nuovi programmi previsti dalla legislazione ed analisi delle riforme concordate;
- preparazione del prossimo QFP (post-2013).
8. E' stata anche esaminata la proposta di operare i necessari adattamenti di qui al 2015, sulla base "di un'ampia ed ambiziosa revisione". Tale opzione comporta una proroga dell'attuale QFP fino a quella data per garantire un sincronismo con i mandati del Parlamento e della Commissione.
9. Inoltre, in varie occasioni, e segnatamente durante la conferenza dello scorso 12 novembre, il relatore ha definito i termini della revisione, sottolineando la necessità di operare una distinzione fra la revisione di determinati programmi dell'attuale QFP, fra cui le procedure per migliorare la qualità dell'esecuzione, e la preparazione del prossimo QFP (dopo il 2013).
10. I deficit identificati nel 2006 sono riapparsi nel secondo anno del QFP (2007/B'2008) dopo che gli Stati membri hanno accettato di seguire la strada imboccata dal Parlamento europeo con l'accordo della Commissione, ossia di stanziare fondi sufficienti per Galileo e l'IET (alla rubrica 1a). Nel terzo anno, a causa del sottofinanziamento cronico della rubrica 4, si è deciso di integrare la Riserva per aiuti d'urgenza onde permettere all'UE di contribuire allo Strumento per il settore alimentare e di contrastare in tal modo l'aumento dei prezzi mondiali delle derrate alimentari.
11. Il 26 novembre 2008 la Commissione ha adottato una proposta volta a rivedere il massimale della rubrica 1a per una cifra di € 5 miliardi nel quadro del Piano europeo di ripresa economica di € 30 miliardi lanciato per fronteggiare la crisi economica e finanziaria.
12. Complessivamente, agli inizi del 2009 sono stati aggiunti al quadro finanziario € 2,96 miliardi, in conformità con quanto deciso dalle tre Istituzioni nel maggio 2006.
Quando |
Cosa |
Quanto (miliardi di €) |
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2007 |
Galileo + IET |
1.6 Revisione 0,6 Flessibilità |
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2008 |
Strumento alimentare |
0,42 Flessibilità 0,34 Integrazione riserva aiuti d'urgenza |
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Totale fondi aggiuntivi |
2,96 |
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13. La crisi finanziaria ed economica avrà una certa incidenza sul RNL degli Stati membri, che nei prossimi anni registrerà una diminuzione. Essendo il RNL la componente principale delle risorse proprie (65%) il bilancio UE potrebbe risentirne nel caso in cui il deflatore del 2% previsto dall'articolo 16 dell'AII fosse smentito dalle previsioni economiche.
14. Il QFP 2007-2013 ha permesso il varo o la proroga di gran parte dei programmi legislativi UE. I relativi atti giuridici prevedono una valutazione intermedia dei programmi. Alcuni di essi sono stati varati nel 2007, altri hanno subito ritardi. Ciò significa che nessuna utile analisi potrà sicuramente essere operata prima del 2010.
2. Recenti sviluppi istituzionali
· Le iniziative della Commissione
15. Il 3 novembre 2008 la Commissione ha ospitato una conferenza dal titolo "Riforma del bilancio - Cambiare l'Europa"[5], aperta dal Presidente Barroso, dal Presidente Pöttering e dal Commissario Grybauskaitė in presenza di oltre 600 partecipanti ufficiali. Si sono inoltre svolte tavole rotonde cui hanno partecipato un certo numero di deputati europei, fra cui il presidente della commissione per i bilanci e il relatore permanente sulle risorse proprie. La conferenza ha contrassegnato la prima fase del processo di revisione previsto dalla Commissione, che aveva lanciato la consultazione nel settembre 2007. In totale sono pervenuti 284 contributi diversi da 305 soggetti, e precisamente:
94 contributi dal settore pubblico/governativo, di cui 26 da Stati membri;
55 contributi da ONG;
41 contributi da vari gruppi d'interesse del settore privato e da parti sociali;
38 contributi da università e da esperti accademici;
35 contributi da singoli cittadini di 13 Stati membri;
21 altri contributi (non classificabili).
16. Nella sua lettera del 18 dicembre al Presidente Pöttering, il Presidente della Commissione scrive:
"La Conferenza ha confermato il riconoscimento generale dell'importanza di tale tema, fornendo una piattaforma per nuove idee e nuove analisi dei trend emergenti. Insieme ai contributi acquisiti con la consultazione pubblica, essa costituisce una base importante per ulteriori lavori."
17. Le conclusioni principali delle consultazioni sono riepilogate in un documento della Commissione[6]
- Capacità di rispondere alle mutate esigenze: molti autori di contributi vedono nel bilancio UE il risultato di compromessi politici anziché una ben fondata decisione di allocazione delle risorse volta a promuovere obiettivi europei. Il bilancio UE dovrebbe essere policy-driven e basato su una solida analisi del valore aggiunto della spesa europea. La Commissione deve identificare le aree in cui le limitate risorse disponibili possano essere utilizzate in modo ottimale.
- Necessità di strumenti più flessibili che permettano decisioni rapide a supporto di nuove iniziative, anche se una flessibilità eccessiva potrebbe compromettere la funzione stabilizzante del QFP.
- Giusto equilibrio fra esigenza di stabilità ed esigenza di flessibilità all'interno del QFP: si è argomentato a favore di un periodo più breve (5 anni) per allineare meglio il bilancio dell'UE alle mutate necessità.
- Valore aggiunto della spesa UE, in particolare per affrontare la grande sfida della globalizzazione migliorando la competitività globale dell'Europa, assicurando l'approvvigionamento energetico, promuovendo un'economia della conoscenza e dei servizi, adattandosi all'evoluzione demografica mediante una politica dell'immigrazione equilibrata, affrontando le minacce alla sicurezza e conservando il modello sociale.
- Il principio guida dell'azione deve essere il "valore aggiunto europeo", a sua volta basato sui principi di sussidiarietà e proporzionalità.
- Le priorità indicate convergono verso un vasto sostegno per il riorientamento della spesa: molti contributi invocano riduzioni nella spesa agricola (soprattutto 1° pilastro) e più fondi per la ricerca, le tecnologie, l'innovazione e l'energia. La coesione registra vasti consensi malgrado la divergenza di opinioni su come essa debba essere riformata e viene sottolineata la necessità di una riduzione delle disparità regionali.
- In merito alle risorse proprie, i contributi denotano la necessità di una riforma a favore di un sistema efficace, semplice, trasparente, equitario e sostenibile. Sebbene siano menzionati modelli alternativi, la risorsa RNL sembra essere l'opzione maggiormente condivisa, previa l'eliminazione delle correzioni attualmente in vigore.
18. La fase 2 del processo di revisione della Commissione consisterà nella definizione degli orientamenti di massima per il prossimo quadro finanziario, anche in questo caso sulla base dei risultati della conferenza.
19. Sebbene il calendario non sia ancora confermato, tali proposte potrebbero essere le ultime della Commissione in carica e potrebbero pertanto essere presentate nell'autunno 2009, ancora entro i tempi previsti dall'AII. Il relativo follow-up sarà quindi compito della nuova Commissione e del nuovo Parlamento.
20. Benché un consistente numero di Stati membri abbia contribuito alla consultazione con proposte talora ampie e dettagliate, gli sviluppi istituzionali legati al processo di ratifica del trattato di Lisbona, alle elezioni europee, alla costituzione della nuova Commissione e alle elezioni politiche in alcuni Stati occuperanno con ogni probabilità l'agenda degli Stati membri fino al secondo semestre del 2009.
21. Tuttavia, in un recente articolo apparso sui principali quotidiani dell'Unione, sia la presidenza ceca che la presidenza svedese indicano la comune volontà di trattare la questione della revisione del bilancio UE lungo tutto l'anno 2009, con un obiettivo che è ancora da definire.
· Impatto del trattato di Lisbona
22. Secondo i punti 1-4 delle Conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2008, il referendum irlandese potrebbe completare il suo iter entro la fine del mandato dell'attuale Commissione. In tale ipotesi il trattato di Lisbona potrebbe entrare in vigore all'inizio del 2010.
23. Il nuovo trattato darà all'Unione europea un certo numero di nuove competenze; fra queste una nuova procedura di bilancio, che avrà come possibile conseguenza nuove politiche/programmi con dotazioni adeguate, per ottemperare alle nuove basi giuridiche. Si tratta principalmente delle rubriche 1a (Spazio e politica di ricerca, gioventù, sport, sanità pubblica), 3b (cooperazione giudiziaria) e 4 (aiuti umanitari, Servizio europeo per l'azione esterna). Due di queste rubriche (1a e 4) sono già risultate sottofinanziate nel quadro dell'attuale QFP.
3. Conclusioni ed opzioni
24. Il relatore richiama l'attenzione sui seguenti fattori di incertezza legati all'attuale quadro economico ed istituzionale:
- elezioni europee;
- nomina della nuova Commissione;
- fase preparatoria del nuovo referendum irlandese; esito del professo di ratifica;
- possibile entrata in vigore del nuovo trattato ed incidenze finanziarie della mancata ratifica;
- impatto politico della crisi finanziaria ed economica e possibili conseguenze sul bilancio UE in termini annuali e pluriennali;
Ritiene che tali fattori rappresentino grandi sfide che non permetteranno di assumere posizioni troppo definite per un'ambiziosa revisione al momento di presentare la relazione di iniziativa.
25. Ritiene tuttavia che questo Parlamento abbia fatto un notevole investimento con i lavori della sua commissione temporanea sulle sfide politiche e le risorse di bilancio oltre che con i bilanci annuali e con il lavoro legislativo che ne è seguito. Pertanto la relazione INI, eredità del Parlamento uscente, dovrebbe riflettere i successi finora conseguiti ma anche sottolineare le carenze ancora esistenti.
· Possibili opzioni per la relazione INI
Opzione 1:
26. La relazione potrebbe:
- anticipare l'impatto del trattato di Lisbona sulle politiche UE, anche in termini quantitativi, ed identificare le esigenze connesse a una revisione ambiziosa entro l'attuale QFP;
- trarre conclusioni politiche dalla conferenza sulla revisione del bilancio ed aprire la strada alle future proposte della Commissione, individuando soluzioni a problemi da affrontare nell'ambito dell'attuale e successivo QFP;
- conferire una visione politica a quello che potrebbe essere il prossimo QFP, sulla base dell'esperienza acquisita.
Alternativa 2:
27. La relazione potrebbe:
- prendere atto del corrente contesto politico ed istituzionale;
- considerare che formulare proposte in questa fase potrebbe risultare controproducente;
- attendere che le proposte della Commissione siano esaminate dal nuovo Parlamento.
Opzione 3:
28. La relazione potrebbe articolarsi su tre fasi:
1a fase:
- rammentare che l'attuale QFP non è ambizioso quanto il Parlamento avrebbe desiderato;
- rammentare che esso ha permesso la continuità della legislazione UE, la cui valutazione intermedia sarà operata solo successivamente (2010-2011);
- sottolineare che la revisione prevista dalla Dichiarazione n. 3 dell'AII è un processo continuo visto che l'AII contiene già le disposizioni necessarie per adeguare il QFP in caso di necessità (flessibilità, revisione, integrazione) e che tali strumenti sono stati attivati ogni qualvolta è risultato necessario (Galileo, Strumento alimentare, Piano di ripresa?)
- indicare alcuni grandi principi da recepirsi da parte del nuovo Parlamento come base di lavoro, come:
- evitare l'approccio "ad albero di Natale" (Christmas tree approach);
- concentrare la spesa su poche aree prioritarie entro gli attuali massimali;
- applicare il criterio del valore aggiunto europeo, in linea con i principi di sussidiarietà e proporzionalità;
- incrementare la capacità operativa, in particolare la flessibilità, entro e attraverso le rubriche. Una soluzione potrebbe consistere nello sfruttare le possibilità offerte dalla Dichiarazione n. 1 dell'AII (v. oltre) onde permettere maggiore flessibilità e consentire il finanziamento di alcune grandi priorità politiche (energia, banda larga). Tale soluzione darebbe inoltre al Parlamento europeo l'opportunità di assumere iniziative anticipando ulteriori proposte della Commissione.
"In relazione al punto 7 dell'accordo interistituzionale, entro la fine del 2009 la Commissione preparerà una relazione sul funzionamento dell’accordo interistituzionale, corredata, se necessario, dalle proposte opportune."
2a fase:
- Se il trattato di Lisbona sarà ratificato, proporre adattamenti in funzione delle sfide e delle nuove politiche previste dal trattato.
3a fase:
- Preparare i negoziati sul prossimo QFP (di competenza del nuovo Parlamento), recependo il quadro offerto dal trattato in vigore e i risultati delle valutazioni intermedie dei programmi legislativi.
- [1] P6_TA-PROV(2006)0570.
- [2] SEC(2007)42/2-05-1772.
- [3] Testi approvati, P6_TA(2006)0210.
- [4] P6_TA(2006)0210, IIA sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (paragrafo 1).
- [5] Gli atti della conferenza sono consultabili su sito web della Commissione http://ec.europa.eu/budget/reform/index_en.htm
- [6] SEC(2008) 2739.
PARERE della commissione per gli affari esteri (24.2.2009)
destinato alla commissione per i bilanci
sulla revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013
(2008/2055(INI))
Relatore per parere: Michael Gahler
SUGGERIMENTI
La commissione per gli affari esteri invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. appoggia il piano in tre tappe adottato dalla commissione per i bilanci in relazione alla revisione intermedia e sottolinea la necessità di affrontare in via prioritaria il problema del sottofinanziamento cronico della rubrica 4 nell'ambito dei necessari adeguamenti dell'attuale quadro finanziario pluriennale (QFP), prevedendo altresì adeguati finanziamenti a favore del Servizio europeo per l’azione esterna;
2. rammenta l'impegno assunto dalla Commissione di presentare, nel quadro della revisione, una valutazione della situazione della rubrica 4, ed esorta la stessa Commissione a proporre, a partire da tale valutazione, sia soluzioni a breve termine nell'ambito dell'attuale QFP sia opzioni per il nuovo QFP tali da rafforzare finanziariamente la rubrica 4 e da eliminare il problema del suo sottofinanziamento cronico, consentendo in tal modo all'Unione europea di adempiere ai suoi obblighi in materia di azione esterna;
3. sottolinea con particolare enfasi – data la natura delle azioni da finanziarsi a titolo della rubrica 4 – la necessità di istituire un meccanismo di flessibilità che consenta all'UE di rispondere a situazioni impreviste senza impoverire i finanziamenti destinati alle politiche e ai programmi in corso nel settore degli affari esterni, agendo nel pieno rispetto dei diritti dell'autorità di bilancio;
4. pone in evidenza la sua intenzione di concentrarsi sulla necessità di trovare soluzioni a breve e a lungo termine per la rubrica 4 nel contesto della nomina e dell'approvazione della nuova Commissione;
5. è favorevole a che la politica europea di vicinato approfondisca ulteriormente il partenariato orientale e l'Unione per il Mediterraneo; rileva, tuttavia, l'impellente necessità di fornire allo strumento europeo di vicinato e partenariato mezzi sufficienti affinché questi due quadri risultino fattibili e credibili ai partner aderenti; ribadisce che la posta in gioco, in questo contesto, è la stabilità, la sicurezza e la prosperità dell'intero continente europeo;
6. evidenzia le sfide cui si trova a far fronte l'UE nel settore della sicurezza energetica ed esorta la Commissione a prevedere mezzi adeguati che consentano all'UE di ridurre la sua vulnerabilità in questo ambito;
7. insiste sulla necessità di colmare il divario tra l'attenzione che lo strumento finanziario per la cooperazione allo sviluppo (DCI) dedica attualmente all'aiuto allo sviluppo e agli obiettivi di sviluppo del millennio, da un lato, e la necessità, dall'altro, di sostenere la cooperazione con i paesi terzi fuori dal campo di applicazione dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS); invita pertanto la Commissione a proporre modifiche pertinenti alla legislazione attuale e a prevedere, nel quadro del prossimo QFP, una risorsa di finanziamenti permanenti e sufficienti per la cooperazione non APS con i paesi in via di sviluppo;
8. sottolinea, in vista dell'elaborazione del nuovo QFP, che qualsiasi revisione sostenibile delle spese deve essere strettamente legata alla riforma delle entrate, affinché si possa dotare l'Unione europea dei mezzi necessari per assolvere al suo ruolo e affrontare le sfide future; ritiene che per rafforzare la legittimità democratica del prossimo quadro finanziario occorra sincronizzare quest'ultimo con il mandato della Commissione e quello del Parlamento; sottolinea inoltre il so parere che tutti i mezzi finanziari destinati all'azione esterna vadano integrati nel bilancio UE, specialmente il fondo europeo di sviluppo e il meccanismo ATHENA.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
24.2.2009 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
16 0 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Klaus Hänsch, Francisco José Millán Mon, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Ioan Mircea Paşcu, João de Deus Pinheiro, Pierre Pribetich, Flaviu Călin Rus, Jacek Saryusz-Wolski, Marek Siwiec, Geoffrey Van Orden, Andrzej Wielowieyski, Zbigniew Zaleski |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Andrew Duff, Glyn Ford, Christoph Konrad, Jean Spautz |
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PARERE della commissione per lo sviluppo (18.2.2009)
destinato alla commissione per i bilanci
sulla revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013
(2008/2055(INI))
Relatore per parere: Thijs Berman
SUGGERIMENTI
La commissione per lo sviluppo invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a inserire nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti :
1. osserva che l’andamento delle spese nell’ambito delle attuali prospettive finanziarie evidenzia cospicue differenze in termini di livelli di attuazione tra le diverse rubriche del quadro finanziario pluriennale (QFP), con notevoli sottoutilizzazioni per alcune di esse (ad esempio la rubrica 2) e un totale esaurimento dei margini disponibili per altre (ad esempio la rubrica 4); ritiene che tale situazione metta in luce la necessità di una maggiore flessibilità negli storni di stanziamenti da una rubrica all’altra;
2. richiama l’attenzione in particolare sul problema della precarietà della situazione finanziaria della rubrica 4 per effetto di nuove esigenze impossibili da prevedere al momento della determinazione del QFP, come nel caso della Palestina, del Kosovo e della Georgia; ritiene che tale problema possa essere risolto esclusivamente attraverso una completa revisione del QFP che porti a un innalzamento del massimale della rubrica 4 per il periodo 2010-2013;
3. osserva che, nonostante le nuove esigenze derivanti dall’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari nei paesi in via di sviluppo siano state affrontate nell’ambito delle attuali prospettive finanziarie, si è trattato di un processo complicato e difficile che non dovrebbe potersi ripetere; osserva, inoltre, che emergeranno probabilmente nuove, impreviste e gravi esigenze nei paesi in via di sviluppo, ad esempio a seguito delle turbolenze sui mercati finanziari globali, nonché emergenze umanitarie derivanti dai cambiamenti climatici su scala mondiale, il cui impatto è maggiore nei paesi a basso reddito;
4. sottolinea che il processo di controllo democratico ha rivelato la necessità di un nuovo strumento finanziario - o della modifica di uno strumento esistente - con l’introduzione di risorse finanziarie aggiuntive al fine di coprire interventi diversi dall’aiuto pubblico allo sviluppo nei paesi rientranti nello strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI), e che questo obiettivo può essere conseguito in modo adeguato solo attraverso un innalzamento del massimale della rubrica 4.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
17.2.2009 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
24 0 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Alessandro Battilocchio, Thijs Berman, Thierry Cornillet, Corina Creţu, Alexandra Dobolyi, Fernando Fernández Martín, Alain Hutchinson, Romana Jordan Cizelj, Filip Kaczmarek, Glenys Kinnock, Maria Martens, Gay Mitchell, Luisa Morgantini, José Javier Pomés Ruiz, José Ribeiro e Castro, Toomas Savi, Frithjof Schmidt, Jürgen Schröder, Feleknas Uca |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Miguel Angel Martínez Martínez, Manolis Mavrommatis, Renate Weber, Gabriele Zimmer |
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Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Emilio Menéndez del Valle |
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PARERE della commissione per il controllo dei bilanci (18.2.2009)
destinato alla commissione per i bilanci
sulla valutazione intermedia del quadro finanziario 2007-2013
(2008/2055(INI))
Relatore per parere: Herbert Bösch
SUGGERIMENTI
La commissione per il controllo dei bilanci invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. ricorda che la Commissione, in quanto autorità esecutiva dell'Unione europea, deve rendere conto dei suoi risultati e la invita pertanto a garantire un adeguato equilibrio fra i controlli finanziari (legittimità e regolarità) e i controlli di rendimento (controlli dell'economicità);
2. osserva che la "gestione concorrente" è la diretta conseguenza dell'articolo 5 del trattato CE nonché il risultato della mancanza di una vera "amministrazione comunitaria"; ricorda che nel quadro delle disposizioni attuali sussiste un notevole rischio che le considerazioni puramente nazionali possano avere la precedenza rispetto agli interessi comuni dell'UE; è del parere che sia necessario istituire un sistema di accreditamento comunitario degli organismi nazionali che operano secondo la gestione concorrente;
3. richiama l'attenzione sulle sue ripetute richieste affinché siano presentate dichiarazioni nazionali di gestione per rafforzare la rendicontabilità pubblica; deplora l'inadeguatezza degli sforzi della Commissione volti a instaurare condizioni favorevoli all'introduzione di tale strumento; ritiene che il mancato intervento della Commissione in tale ambito sia in contraddizione con l'obiettivo, delineato nella sua comunicazione del 12 settembre 2007 intitolata "Riformare il bilancio, cambiare l'Europa" (SEC(2007)1188, pagina 5), secondo cui il bilancio dovrebbe essere "gestito in maniera ineccepibile";
4. ritiene che, nel caso in cui non sia possibile garantire la piena rendicontabilità per una determinata politica, tale politica debba essere modificata o eventualmente abolita; è convinto che, al pari della progettazione, degli obiettivi, del livello di investimento e dell'atto giuridico specifico, anche la piena accettazione della responsabilità di esecuzione da parte dell'organismo incaricato dell'esecuzione stessa debba essere parte integrante della politica decisionale;
5. accoglie con favore la nozione di "rischio di errore tollerabile" introdotta dalla Corte dei conti europea nel suo parere n. 2/2004[1]; invita la Commissione a presentare alle autorità di bilancio le varie opzioni indicando il costo dei controlli a seconda dei vari livelli del tasso di errore; ritiene opportuno differenziare il "rischio di errore tollerabile" a seconda della natura, della complessità nonché dei metodi di gestione dei programmi;
6. ritiene che la qualità del calcolo dei costi della Commissione debba essere valutata dalla Corte dei conti.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
17.2.2009 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
9 0 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Herbert Bösch, Paulo Casaca, Antonio De Blasio, Szabolcs Fazakas, Ingeborg Gräßle, Nils Lundgren, Ashley Mote, Jan Mulder |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Valdis Dombrovskis |
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Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Roselyne Lefrançois |
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- [1] GU C 107 del 30.4.2004, pag. 1.
PARERE della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (9.10.2008)
destinato alla commissione per i bilanci
sulla revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013
(2008/2055(INI))
Relatore per parere: Paul Rübig
SUGGERIMENTI
La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. accoglie molto positivamente la revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013 e la consultazione pubblica lanciata dalla Commissione sulla riforma del bilancio; ritiene che quest'ultimo debba essere uno strumento di fondamentale importanza per garantire un efficiente conseguimento degli obiettivi politici dell'UE;
2. ritiene che un orientamento concreto della politica di coesione dell'UE verso tali obiettivi rappresenti il mezzo ideale per ottenere una convergenza sostenibile tra le diverse regioni e sottolinea la necessità di incoraggiare un assorbimento molto più rapido dei fondi comunitari concessi;
3. poiché le priorità politiche dell'Unione sono in costante evoluzione a causa della globalizzazione, dei cambiamenti demografici, dello sviluppo tecnologico, dell'esigenza di garantire fonti affidabili e diversificate di approvvigionamento energetico nonché del cambiamento climatico, considera indispensabili un riesame e un'ottimizzazione della spesa dell'UE al fine di ottenere il maggior valore aggiunto possibile e di accrescere al massimo l'efficacia dell'azione dell'UE;
4. ritiene che la revisione intermedia sia estremamente importante affinché il bilancio dell'UE rifletta meglio le priorità dei cittadini, nel contesto dell'ambizione dell'UE di diventare un'economia globale, competitiva ed efficiente basata sulla conoscenza; ritiene che ciò comporti un ulteriore significativo aumento delle risorse destinate alla ricerca, all'innovazione, alle politiche in materia di clima ed energia, alle infrastrutture, all'istruzione e alla formazione;
5. sottolinea che le principali sfide cui l'UE è confrontata nel settore energetico nonché il fermo obiettivo della riduzione delle emissioni a livello mondiale richiedono lo sviluppo di tecnologie energetiche affidabili, rinnovabili e a ridotte emissioni di carbonio; a tal riguardo ritiene che il bilancio debba prevedere mezzi finanziari sufficienti a conseguire gli obiettivi del piano strategico europeo per le tecnologie energetiche; rileva come tale piano non debba essere finanziato mediante la ridistribuzione di fondi messi a disposizione per i programmi comunitari di ricerca e innovazione;
6. invita la Commissione ad analizzare le possibilità di utilizzo delle nuove opportunità di finanziamento per velocizzare la realizzazione di progetti di interesse europeo concernenti le energie rinnovabili, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
(i) il potenziamento delle infrastrutture di rete necessarie per sviluppare il potenziale dell'energia eolica e marina off shore;
(ii) lo sviluppo di interconnessioni con i paesi del Mediterraneo al fine di sfruttare pienamente il considerevole potenziale dell'energia eolica e solare termica nella parte meridionale dell'UE e nei paesi vicini;
(iii) l'adozione di sistemi di teleriscaldamento o teleraffreddamento basati sulla biomassa congiuntamente a un vasto programma di ammodernamento del parco immobiliare esistente;
7. rileva che l'efficienza energetica costituisce uno strumento fondamentale per contrastare la carenza di energia e la soluzione più vantaggiosa per ottenere rapidamente risultati nella lotta al cambiamento climatico, oltre a presentare il maggior potenziale in termini di convenienza ai fini della riduzione delle emissioni nel medio termine; invita la Commissione a studiare la maniera migliore per integrare opportunamente i fondi del bilancio comunitario con le iniziative adottate dagli Stati membri e gli altri strumenti politici finalizzati a promuovere l'efficienza energetica e sollecita lo stanziamento di ulteriori risorse per le iniziative in tale ambito, sia per quanto riguarda la produzione, che il consumo; ritiene che, in particolare, siano necessari investimenti più cospicui per incrementare l'efficienza energetica nel settore edilizio;
8. insiste con forza sul fatto che la ricerca e l'innovazione sono elementi centrali nello sviluppo di un'economia dell'UE dinamica basata sulla conoscenza e stimolata dalla crescita e dalla creazione di posti di lavoro; evidenzia che un aumento dei fondi disponibili è un requisito indispensabile ai fini di una politica efficace in materia di ricerca e innovazione; ritiene che i settori che necessitano di finanziamenti siano cambiati perché il mondo è cambiato; insiste pertanto sull'esigenza di far convergere i finanziamenti destinati alle attività di R&S soprattutto sulle opportunità di mercato future e sulle nuove sfide globali come quelle relative alle tecnologie ambientali e all'energia;
9. reputa che per una ricerca della massima qualità scientifica siano sempre più necessari investimenti nelle relative infrastrutture; ritiene che gli stanziamenti di bilancio per il Settimo programma quadro destinati alle infrastrutture di ricerca per il periodo 2007-2013 non corrispondano né alle esigenze né al potenziale della ricerca europea; ritiene altresì che a questo settore debba essere attribuita una priorità elevata nell'ambito della revisione intermedia del quadro finanziario;
10. rammenta che le PMI producono più della metà del PIL dell'UE, costituiscono il 99% delle imprese dell'Unione, occupano i 2/3 di tutta la popolazione attiva sul suo territorio e rappresentano quindi il principale settore dell'economia dell'UE; sottolinea che gli obiettivi di Lisbona possono essere raggiunti soltanto attraverso una politica a favore delle PMI mirata e dotata delle adeguate risorse, che preveda il finanziamento, la regolamentazione e il sostegno ad una maggiore imprenditorialità e partecipazione delle PMI nel campo della ricerca, dell'innovazione, delle tecnologie e degli appalti pubblici; considera la prevista legge europea sulle piccole imprese uno strumento molto importante per sostenere le PMI e ritiene che ciò richiederà un adeguato incremento delle risorse;
11. chiede alla Commissione di valutare l'efficacia e il valore aggiunto del programma quadro per l'innovazione e la competitività (CIP) e delle altre misure finalizzate a promuovere l'innovazione e l'imprenditorialità; considera necessari una conferma e un rafforzamento del sostegno e delle risorse destinati ai programmi che forniscono i principali strumenti finanziari per la promozione delle PMI nell'UE, nonché una migliore integrazione di tali programmi; rileva che, in termini di innovazione, le PMI dovrebbero essere incoraggiate a coordinare la loro attività con le università e i centri di ricerca per stimolare il trasferimento delle conoscenze e garantire la rapida commercializzazione dei risultati;
12. osserva che l'efficienza energetica e il cambiamento climatico sono considerati importanti priorità politiche per l'UE, cui non corrisponde tuttavia una sufficiente e congrua copertura finanziaria nel bilancio comunitario; ritiene che la creazione di una specifica linea di bilancio o di specifiche sottorubriche per investimenti mirati all'attenuazione del cambiamento climatico e all'adeguamento al fenomeno rappresenterebbe un possibile passo avanti se unita all'integrazione degli obiettivi in materia di cambiamento climatico nei programmi esistenti;
13. sottolinea l'importanza del CIP e dell'iniziativa JEREMIE per colmare le lacune del mercato nell'ambito del finanziamento alle PMI e invita a far convergere le risorse disponibili verso le reali esigenze di queste ultime, ad esempio promuovendo nuovi strumenti di tipo mezzanino; ricorda che le PMI sono particolarmente colpite dal fenomeno dei ritardi nei pagamenti ed è pertanto necessario evitare le dilazioni attraverso un sistema di monitoraggio efficiente e trasparente in grado di garantire l'effettuazione dei pagamenti entro un determinato termine;
14. rileva la necessità di attribuire un'elevata priorità a una gestione efficace della spesa dell'UE; rileva altresì la particolare importanza di un'assegnazione dei fondi basata su criteri oggettivi e su una valutazione continua delle relative prestazioni; ritiene che da tale punto di vista sia opportuno incentivare partenariati pubblico-privati (PPP) forti ed efficienti;
15. evidenzia la necessità di un sostegno finanziario per lo sviluppo di reti transeuropee ad accesso disaggregato nel settore dell'energia, che svolgono un ruolo importante nella politica energetica strategica, nonché per lo sviluppo di servizi elettronici transeuropei, con particolare riguardo alla sicurezza dei dati; in linea con gli obiettivi dell'UE in materia di cambiamento climatico ritiene che i finanziamenti destinati alle reti transeuropee nel settore dell'energia debbano concentrarsi su infrastrutture a ridotte emissioni di carbonio come le reti energetiche intelligenti in modo da incrementare l'efficienza, la flessibilità, la sicurezza, l'affidabilità e la qualità dei sistemi di erogazione di gas ed elettricità all'interno dell'UE;
16. sottolinea come sia necessario stanziare risorse finanziarie per un regolatore dell'UE competente in materia di sicurezza nucleare, che elabori e verifichi l'applicazione di regole, procedure e norme unificate per la gestione dei materiali nucleari e degli incidenti connessi;
17. prende nota del fatto che il sistema comunitario di scambio delle quote di emissione (ETS) sarà oggetto di un'approfondita revisione; sottolinea che è opportuno coinvolgere le aziende interessate dalla vendita all'asta dei diritti di emissione nella decisione relativa alla destinazione dei fondi ricavati da tale vendita;
18. osserva che, soprattutto per quanto riguarda il sostegno alle attività di ricerca e sviluppo e alle PMI, la forma di aiuto più efficace ed efficiente è rappresentata dalla combinazione di prestiti e sovvenzioni; ritiene che, nel quadro della revisione del bilancio, occorra valutare metodi di finanziamento innovativi per promuovere la crescita;
19. ribadisce l'importanza di un miglior coordinamento tra l'UE e i paesi terzi, in particolare per quanto riguarda l'istituzione di un sistema di partenariato mondiale e la promozione del trasferimento di conoscenze con paesi che rivestono un'importanza strategica ai fini di una maggiore sicurezza dell'approvvigionamento energetico nell'UE; ritiene che questo obiettivo debba trovare riscontro nel bilancio.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
7.10.2008 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
35 2 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Jan Březina, Jerzy Buzek, Jorgo Chatzimarkakis, Giles Chichester, Dragoş Florin David, Pilar del Castillo Vera, Den Dover, Nicole Fontaine, Norbert Glante, András Gyürk, Mary Honeyball, Ján Hudacký, Romana Jordan Cizelj, Werner Langen, Pia Elda Locatelli, Eluned Morgan, Angelika Niebler, Reino Paasilinna, Atanas Paparizov, Francisca Pleguezuelos Aguilar, Miloslav Ransdorf, Herbert Reul, Teresa Riera Madurell, Paul Rübig, Britta Thomsen, Patrizia Toia, Nikolaos Vakalis, Adina-Ioana Vălean |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Manuel António dos Santos, Juan Fraile Cantón, Neena Gill, Pierre Pribetich, Silvia-Adriana Ţicău, Vladimir Urutchev |
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Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
José Javier Pomés Ruiz |
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PARERE della commissione per lo sviluppo regionale (27.1.2009)
destinato alla commissione per i bilanci
sulla revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013
(2008/2055(INI))
Relatrice per parere: Rumiana Jeleva
SUGGERIMENTI
La commissione per lo sviluppo regionale invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
A. ritiene che la politica di coesione rimanga un pilastro fondamentale del processo europeo di integrazione, che svolge un ruolo attivo nel ridurre le ineguaglianze e i deficit di sviluppo;
1. ritiene che per diversi anni la politica regionale dell'Unione europea abbia dimostrato ai cittadini il suo particolare valore aggiunto europeo, promuovendo efficacemente la coesione economica e sociale in tutto il territorio dell'Unione e concorrendo al tempo stesso al conseguimento degli obiettivi della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione e degli obiettivi di Göteborg per lo sviluppo sostenibile; si oppone pertanto a qualsiasi tentativo di rinazionalizzazione di questa politica comunitaria; ribadisce la posizione, da tempo adottata, secondo cui la politica di coesione deve riguardare l'intero territorio dell'UE e concentrare la maggior parte delle risorse finanziarie disponibili sulle necessità delle regioni meno sviluppate;
2. reputa indispensabile garantire finanziamenti adeguati, per il periodo successivo al 2013, affinché la politica di coesione possa non solo continuare ad assolvere con successo i suoi compiti tradizionali ma anche affrontare una serie di nuove sfide globali dal significativo impatto territoriale, quali il cambiamento climatico e demografico, lo spopolamento, l'adattamento alla globalizzazione, il recupero delle aree rurali, l'efficienza energetica e la concentrazione urbana, come indicato nella Quarta relazione della Commissione sulla coesione economica e sociale (COM(2007)0273); è pertanto dell'avviso che uno stanziamento pari allo 0,35% del PIL comunitario sia insufficiente a finanziare questa politica;
3. reputa necessario stanziare sufficienti risorse finanziarie per la politica di coesione a livello UE, affinché la Comunità raggiunga una coerenza effettiva e affronti con successo le persistenti disparità a livello regionale e intraregionale in settori come l'occupazione, le infrastrutture del trasporto, l'accessibilità, la capacità innovativa, nonché il divario tecnologico fra regioni più sviluppate e quelle meno sviluppate; ritiene anche che una politica di coesione adeguatamente finanziata rappresenti una condizione essenziale per assimilare con successo allargamenti futuri;
4. sottolinea l'esigenza di semplificare le procedure per l'esecuzione dei Fondi strutturali, in particolare i sistemi di gestione e di controllo, assicurando al contempo un'azione contro le frodi e le irregolarità e l'adeguatezza dei meccanismi di controllo finanziario; osserva che la complessità del sistema è in certa misura responsabile dello scarso assorbimento delle risorse disponibili da parte degli Stati membri; accoglie con favore le recenti proposte della Commissione europea per una revisione della politica di coesione dell'Unione, nel contesto della crisi finanziaria, comprendente una serie di proposte concrete per la semplificazione delle specifiche procedure e attendo con grande interesse l'ultimo pacchetto di proposte della Commissione sulle misure di semplificazione, previsto per l'inizio del 2009; reputa che tali misure debbano essere applicate immediatamente e che debbano garantire una chiara separazione delle responsabilità e delle competenze tra l'UE, gli Stati membri e le autorità regionali e locali;
5. prende atto che, per la prima volta, la Commissione si è impegnata in una valutazione sistematica dell'efficacia dei programmi operativi per il periodo 2000-2006; attende con grande interesse gli esiti di tale valutazione, che rappresenta un tentativo serio di misurare l'efficacia degli interventi di politica di coesione; osserva, tuttavia, che in questa fase è estremamente difficile determinare appieno gli effetti positivi della politica di coesione sulla realtà, non essendo ancora possibile percepire la reale incidenza delle misure intraprese e non essendo le ricadute positive misurabili in termini puramente economici;
6. sottolinea che la politica di coesione non deve essere considerata come un mero strumento per raggiungere gli obiettivi di altre politiche settoriali, in quanto si tratta di una politica comunitaria di pieno diritto e di grande valore aggiunto;
7. riconosce che in molti Stati membri l'attuale crisi finanziaria ha trasformato radicalmente la situazione economica e finanziaria; osserva che per effetto di questa crisi le priorità di investimento nazionali potrebbero variare e che, di conseguenza, per una serie di programmi operativi può essere necessario un adeguamento; raccomanda che questi adattamenti si concentrino sulle nuove sfide del clima e dell'evoluzione demografica, dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili di energia e delle città sostenibili ed inclusive; sottolinea il fatto che gli Stati membri potrebbero altresì trovarsi ad affrontare problemi di liquidità tali da impedire loro di assicurare il versamento dei contributi nazionali all'attuazione delle azioni e dei programmi strutturali; accoglie con favore, di conseguenza, le modifiche proposte dalla Commissione all'attuale quadro normativo per i Fondi strutturali 2007-2013 e la sua volontà di estendere il termine ultimo per la liquidazione dei conti per i programmi cofinanziati nell'ambito dei Fondi strutturali nel periodo di programmazione 2000-2006;
8. si compiace, in tale contesto, della proposta della Commissione di modificare il quadro legislativo attuale per i Fondi strutturali, per il periodo 2007-2013, allo scopo di semplificare il sistema nonché di accelerare e facilitare i pagamenti agli Stati membri; reputa che la proposta costituisca un primo, importante passo per assistere gli Stati membri a combattere le conseguenze negative dell'attuale crisi economica; si compiace, di conseguenza, della decisione della Commissione di estendere il termine ultimo per la liquidazione dei conti per i programmi operativi del periodo 2000-2006;
9. sottolinea che lo scopo ultimo dei finanziamenti UE è di migliorare la qualità della vita dei cittadini dell'Unione, e invita pertanto gli Stati membri a garantire una gestione ottimale dei fondi comunitari; ciò premesso, ricorda la necessità di una buona governance e l'importanza della lotta contro la frode, la corruzione e il crimine organizzato, che violano direttamente i principi su cui si fonda il bilancio dell'UE; accoglie pertanto con favore gli sforzi dell'OLAF al riguardo;
10. nel quadro della coesione territoriale, raccomanda un rafforzamento significativo dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea, in termini sia politici che finanziari, e propone di garantire finanziamenti supplementari per il prossimo periodo di programmazione; accoglie positivamente i recenti sforzi della Commissione volti a intensificare la cooperazione territoriale attraverso la creazione di strutture di cooperazione transnazionali per paesi afflitti da problemi affini; prende atto con grande interesse della strategia incentrata sul Mar Baltico, la quale dimostra che in futuro si potrebbero prendere in considerazione analoghe strategie per regioni, per esempio quella del Mar Nero o altri tipi di unità territoriali;
11. ritiene siano necessari regimi transitori per gli Stati membri che escono dal fondo di coesione, al fine di consolidare il livello di convergenza raggiunto; sollecita la Commissione a proporre un sistema completo di sostegno transitorio per il periodo successivo al 2013 per le regioni che supereranno la soglia del 75% del PIL; ritiene che sia estremamente importante trattare separatamente queste "regioni di transizione" poiché esse si troveranno ancora in una fase transitoria del loro sviluppo e dovranno pertanto beneficiare di uno status definito più chiaramente, di regole trasparenti e di maggiore certezza di beneficiare del sostegno transitorio dei Fondi strutturali nel corso del prossimo periodo di programmazione;
12. prende atto con interesse del dibattito sulla programmazione del prossimo quadro finanziario su un periodo di cinque anni invece degli attuali sette, per farlo coincidere con i mandati della Commissione europea e del Parlamento europeo; è tuttavia a conoscenza delle grandi difficoltà di attuazione dei programmi pluriennali dei Fondi strutturali su un periodo di programmazione così breve; propone quindi che la politica di coesione sia pianificata su un periodo di dieci anni, con una revisione significativa del quadro legislativo e operativo dopo i primi cinque;
13. rileva gli effetti positivi delle nuove iniziative Jessica, Jaspers e Jeremie finanziate dalla Banca europea per gli investimenti e altre istituzioni, e chiede che siano estese al prossimo quadro finanziario;
14. ricorda che nel corso dei negoziati sui regolamenti dei Fondi strutturali per il periodo 2007-2013, il Parlamento, in un trilogo informale, ha presentato una proposta per la riassegnazione delle risorse non ancora spese e che, per effetto della regola N+2 / N+3, sono cedute al bilancio comunitario destinato alla coesione (rubrica 1b) nonché ad altri programmi operativi con un curriculum di assorbimento più positivo, creando una riserva comunitaria per la qualità e la performance, come meccanismo destinato a ricompensare i progressi compiuti; deplora profondamente che queste proposte non siano state all'epoca adottate dal Consiglio; chiede che nella sua prossima revisione intermedia la Commissione risponda alla proposta del Parlamento; chiede alla Commissione di effettuare un'analisi dell'impatto che avrebbe l'applicazione pratica di tale strumento;
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
20.1.2009 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
44 0 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Emmanouil Angelakas, Stavros Arnaoutakis, Elspeth Attwooll, Jean Marie Beaupuy, Rolf Berend, Jana Bobošíková, Victor Boştinaru, Wolfgang Bulfon, Giorgio Carollo, Antonio De Blasio, Gerardo Galeote, Iratxe García Pérez, Eugenijus Gentvilas, Monica Giuntini, Ambroise Guellec, Filiz Hakaeva Hyusmenova, Mieczysław Edmund Janowski, Rumiana Jeleva, Gisela Kallenbach, Tunne Kelam, Evgeni Kirilov, Miloš Koterec, Constanze Angela Krehl, Florencio Luque Aguilar, Jamila Madeira, Sérgio Marques, Yiannakis Matsis, Miroslav Mikolášik, James Nicholson, Jan Olbrycht, Maria Petre, Markus Pieper, Pierre Pribetich, Giovanni Robusti, Wojciech Roszkowski, Grażyna Staniszewska, Andrzej Jan Szejna, Lambert van Nistelrooij, Oldřich Vlasák, Vladimír Železný |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Domenico Antonio Basile, Madeleine Jouye de Grandmaison, Zita Pleštinská, Samuli Pohjamo, Richard Seeber |
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PARERE della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (21.1.2009)
destinato alla commissione per i bilanci
sulla revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013
(2008/2055(INI))
Relatore per parere: Esther de Lange
SUGGERIMENTI
La commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. sottolinea che la politica agricola è la politica dell’Unione maggiormente affidata alla Comunità, con la conseguenza che la spesa agricola, sebbene ormai diminuita in termini relativi, rappresenta una percentuale considerevole del bilancio complessivo dell'UE;
2. si rammarica per il fatto che la commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo sia sollecitata a esprimere il proprio parere sulla revisione intermedia del quadro finanziario 2007-2013 senza aver ricevuto al riguardo una comunicazione da parte della Commissione, al fine di poter definire un quadro preciso dell’attuale situazione finanziaria e formulare le prime previsioni;
3. sottolinea la difficoltà di realizzare delle prospettive finanziarie per l’agricoltura e lo sviluppo rurale dell’Unione europea, in particolare per quanto concerne le misure di gestione dei mercati, in un contesto di crisi economica e finanziaria mondiale e di tensione sui mercati, con i prezzi delle materie prime, comprese quelle agricole, sempre più al centro di speculazioni internazionali;
4. sottolinea come l’opinione pubblica sia sviata dalle voci che richiamano l’attenzione sulla percentuale piuttosto elevata del bilancio UE destinata alla spesa agricola, visto che gli aiuti all’agricoltura rappresentano solo un importo molto esiguo se messi a confronto con il PIL complessivo degli Stati membri;
5. rammenta che i massimali della politica agricola comune (PAC) sono fissati sino al 2013 e che l'affidabilità del bilancio agricolo fino al 2013 è stata uno dei requisiti fondamentali per l'approvazione dell'ampia riforma della PAC del 2003 e della successiva valutazione dello stato di salute, del 2008, da parte della maggioranza degli Stati membri, essendo la pianificazione a lungo termine e la sicurezza degli investimenti indispensabili per il settore agricolo;
6. sottolinea che negli ultimi tempi i prezzi dei prodotti agricoli hanno subito delle forti oscillazioni; prende atto dell’errore commesso da coloro che negli scorsi anni, a causa dell’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari, erano giunti alla conclusione che gli aiuti all’agricoltura non fossero più necessari e le vendite dei prodotti potessero essere sufficienti da sole a garantire un reddito stabile e prevedibile agli agricoltori;
7. nota che di conseguenza le nuove priorità dell'attuale quadro finanziario potranno essere finanziate solo con stanziamenti supplementari o ridefinendo le priorità all'interno di programmi e livelli di spesa già stabiliti; sottolinea perciò l'accresciuta necessità di assicurare margini sufficienti nell'ambito delle diverse categorie delle cifre iniziali del bilancio, così da lasciare spazio di manovra per le priorità del Parlamento; si rammarica del fatto che nel corso dei negoziati sul bilancio 2005 sia stato fissato un importo troppo esiguo per le misure del secondo pilastro;
8. si rammarica per l’aumento delle percentuali di modulazione concordato dagli Stati membri nel quadro dei controlli sullo “stato di salute della PAC” e chiede che la Commissione, in considerazione della revisione del quadro finanziario, metta a disposizione più risorse aggiuntive per lo sviluppo delle zone rurali, onde far fronte alle necessità di questo secondo pilastro della PAC;
9. avverte tuttavia che l'attuale margine presente nel bilancio agricolo si rivelerà un fenomeno transitorio, giacché la progressiva integrazione dei nuovi Stati membri, la volatilità dei mercati agricoli, i rischi veterinari e fitosanitari, le ultime riforme orizzontali e settoriali e le altre misure adottate nell’ambito della PAC per sostenere determinati gruppi di popolazione si tradurranno in crescenti richieste a carico del bilancio, per cui è prevedibile che verso la fine del periodo di programmazione in corso il suddetto margine risulterà esaurito; sottolinea pertanto che non si dovrebbe utilizzare l'attuale margine per eventuali impieghi strutturali;
10. invita la Commissione a riferire quanto prima al Parlamento in merito agli stanziamenti supplementari che stima saranno necessari nel settore agricolo se la Croazia o altri Stati aderissero all'UE prima del 2013 o se fossero previste nuove spese nell’ambito degli orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo;
11. precisa che, nel quadro del trattato di Lisbona, gli obiettivi della PAC rimangono invariati: incrementare la produttività agricola, assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola, garantire la stabilità dei mercati, la sicurezza degli approvvigionamenti e assicurare prezzi ragionevoli nelle consegne ai consumatori; segnala, tuttavia, che le diverse riforme della PAC e delle altre politiche comunitarie attribuiscono nuovi compiti all’agricoltura in materia di qualità dei prodotti, protezione dell’ambiente, lotta al cambiamento climatico, salute dei consumatori e gestione del territorio, determinando dei cambiamenti nei metodi di produzione che potrebbero essere causa di un’eventuale riduzione della produttività; sottolinea la necessità di tenere conto degli obiettivi fissati nell’ambito della strategia di sostenibilità dell’Unione europea anche nel quadro della politica agricola comunitaria;
12. osserva che la salvaguardia delle risorse naturali quali terra, acqua, aria, clima e biodiversità rimane uno degli obiettivi definiti nel Consiglio europeo di Göteborg (15 e 16 giugno 2001);
13. richiama l’attenzione sul fatto che negli ultimi tempi altri importanti attori sulla scena del commercio agricolo mondiale hanno conseguito risultati migliori grazie alla loro precedente politica agricola (ad esempio, gli Stati Uniti con la loro legge agraria);
14. ritiene che per conseguire questi obiettivi, garantendo al tempo stesso parità di condizioni, catene alimentari trasparenti nel mercato interno comune e aree rurali sostenibili, sia fondamentale disporre di una PAC vigorosa, in termini sia di contenuti che di finanziamenti; è altresì del parere che occorra attribuire importanza prioritaria al consolidamento delle zone rurali e al miglioramento della qualità di vita nelle regioni rurali, al fine di contrastare la migrazione della popolazione verso gli agglomerati e l’ulteriore urbanizzazione;
15. sottolinea che la produzione agricola ha un valore aggiunto molto elevato, poiché fornisce materie prime al settore della trasformazione e in tal modo contribuisce alla coesione economica e sociale del territorio e allo sviluppo equilibrato dell’UE; fa notare, pertanto, che occorre mantenere e all’occorrenza aumentare gli aiuti destinati agli agricoltori, in quanto rappresentano un incentivo all’aumento della produzione agricola;
16. reputa che, per favorire un’ulteriore sviluppo della PAC, per il quadro successivo al 2013, sarà necessario far precedere alla distribuzione delle opportune risorse di bilancio una definizione delle misure politiche e dei loro obiettivi concreti;
17. si oppone decisamente, tuttavia, ad ogni rinazionalizzazione delle politiche agricole; è per altro del parere che occorra assicurare un margine di manovra agli Stati membri e alle regioni per organizzare la politica agricola regionale, ai sensi del principio di sussidiarietà, e che sia opportuno offrire a Stati membri e regioni la possibilità di far fronte a situazione specifiche attraverso le proprie attività; sottolinea che il carattere comune della politica agricola serve ad evitare la distorsione della concorrenza nel mercato interno e a generare risparmi per il contribuente europeo;
18. segnala i rischi cui si potrebbe andare incontro con l'introduzione del cofinanziamento del primo pilastro, indicando come alquanto improbabile la possibilità di garantire l'obbligatorietà del cofinanziamento nel momento in cui, da parte di un parlamento nazionale, non vi fosse la disponibilità ad autorizzare gli stanziamenti per il cofinanziamento nazionale, una situazione che comporterebbe una notevole distorsione della concorrenza e uno smantellamento de facto della PAC, come indicato nella lettera della Commissione europea del 9 giugno 2008;
19. sottolinea che il successo e l’accettazione della PAC dipendono anche da un livello accettabile di riduzione degli oneri burocratici e di limitazione delle norme amministrative di regolamentazione.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
20.1.2009 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
32 1 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Luis Manuel Capoulas Santos, Giovanna Corda, Jean-Paul Denanot, Albert Deß, Gintaras Didžiokas, Konstantinos Droutsas, Constantin Dumitriu, Ioannis Gklavakis, Lutz Goepel, Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf, Esther Herranz García, Lily Jacobs, Elisabeth Jeggle, Heinz Kindermann, Vincenzo Lavarra, Stéphane Le Foll, Mairead McGuinness, Rosa Miguélez Ramos, James Nicholson, Neil Parish, María Isabel Salinas García, Sebastiano Sanzarello, Agnes Schierhuber, Czesław Adam Siekierski, Alyn Smith, Petya Stavreva, Witold Tomczak, Andrzej Tomasz Zapałowski |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Esther De Lange, Ilda Figueiredo, Christa Klaß, Roselyne Lefrançois, Jan Mulder, Maria Petre, Brian Simpson, Kyösti Virrankoski |
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ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
24.2.2009 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
40 0 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Laima Liucija Andrikienė, Richard James Ashworth, Glenn Bedingfield, Reimer Böge, Costas Botopoulos, Daniel Dăianu, Vasilica Viorica Dăncilă, Valdis Dombrovskis, James Elles, Göran Färm, Szabolcs Fazakas, Vicente Miguel Garcés Ramón, Salvador Garriga Polledo, Catherine Guy-Quint, Jutta Haug, Anne E. Jensen, Wiesław Stefan Kuc, Zbigniew Krzysztof Kuźmiuk, Janusz Lewandowski, Vladimír Maňka, Mario Mauro, Alexandru Nazare, Gérard Onesta, Esko Seppänen, Nina Škottová, Theodor Dumitru Stolojan, László Surján, Kyösti Virrankoski, Ralf Walter |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Juan Fraile Cantón, Vytautas Landsbergis, Esther De Lange, Manolis Mavrommatis, Juan Andrés Naranjo Escobar, Paul Rübig, Jacek Saryusz-Wolski, György Schöpflin, Margarita Starkevičiūtė, Peter Šťastný, Janusz Wojciechowski, Zbigniew Zaleski |
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