RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilizzazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria
5.11.2009 - (COM(2009)0515 – C7‑0208/2009 – 2009/2135(BUD))
Commissione per i bilanci
Relatore: Reimer Böge
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilizzazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria
(COM(2009)0515 – C7‑0208/2009 – 2009/2135(BUD))
Il Parlamento europeo,
– vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2009)0515 – C7‑0208/2009),
– visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1], in particolare il punto 28,
– visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[2] (regolamento FEG),
– visti la relazione della commissione per i bilanci e il parere della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A7‑0044/2009),
A. considerando che l'Unione europea ha istituito gli strumenti legislativi e di bilancio appropriati per fornire sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro,
B. considerando che l'assistenza finanziaria dell'Unione europea ai lavoratori licenziati per esubero dovrebbe essere dinamica e resa disponibile nel modo più rapido ed efficiente possibile, in conformità della dichiarazione congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, adottata nel corso della riunione di concertazione del 17 luglio 2008, e rispettando debitamente l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 con riferimento all'adozione di decisioni relative alla mobilizzazione del Fondo,
C. considerando che il Belgio e l'Irlanda hanno chiesto assistenza per quanto riguarda i licenziamenti per esubero nel settore tessile rispettivamente delle regioni delle Fiandre orientali e occidentali[3] e del Limburgo[4], e nel settore dell'industria informatica nelle contee irlandesi di Limerick, Clare e North Tipperary, nonché nella città di Limerick[5],
D. considerando che entrambe le domande soddisfano le condizioni di ammissibilità stabilite dal regolamento FEG,
E. considerando che nel caso della domanda presentata dall'Irlanda la commissione per l'occupazione e gli affari sociali ha chiesto ulteriori informazioni alla Commissione,
1. chiede alle istituzioni interessate di compiere gli sforzi necessari per accelerare la mobilizzazione del FEG;
2. ricorda l'impegno delle istituzioni a garantire una procedura agevole e rapida per l'adozione delle decisioni relative alla mobilizzazione del Fondo, apportando un aiuto specifico, una tantum e limitato nel tempo, ai lavoratori in esubero a causa della globalizzazione;
3. sottolinea che l'Unione europea dovrebbe avvalersi di tutti gli strumenti a sua disposizione per far fronte alle conseguenze della crisi economica e finanziaria mondiale; rileva, a tale riguardo, che il FEG può svolgere un ruolo decisivo ai fini del reinserimento dei lavoratori licenziati nel mercato del lavoro;
4. sottolinea che, a norma dell'articolo 6 del regolamento FEG, occorre garantire che il FEG sostenga il reinserimento nel mercato del lavoro dei singoli lavoratori in esubero; ribadisce che l'aiuto del FEG non sostituisce le azioni che sono di competenza delle imprese in forza della legislazione nazionale o dei contratti collettivi, né le azioni di ristrutturazione di imprese o settori;
5. esorta la Commissione, nel quadro della mobilizzazione del FEG, a non effettuare sistematicamente storni di stanziamenti di pagamento dal Fondo sociale dell'Unione europea, in quanto il FEG è stato creato come uno strumento specifico e distinto con obiettivi e scadenze propri;
6. ricorda che il funzionamento e il valore aggiunto del FEG dovrebbero essere valutati nel contesto della valutazione generale dei programmi e dei vari altri strumenti creati dall'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 nell'ambito della revisione del quadro finanziario pluriennale 2007-2013;
7. osserva che la commissione per l'occupazione e gli affari sociali ha esaminato la proposta della Commissione e non ha sollevato alcuna obiezione per quanto riguarda le domande presentate dal Belgio, mentre ha chiesto chiarimenti alla Commissione per quanto concerne la domanda presentata dall'Irlanda relativa al caso Dell; richiama tuttavia l'attenzione sui paragrafi 1-6 del parere di tale commissione allegato alla presente relazione;
8. intende valutare le conseguenze delle risposte della Commissione prima di adottare una decisione definitiva sia sullo strumento giuridico che sullo strumento finanziario;
9. invita la Commissione a fare il punto sulle difficoltà attuali e a presentare fin da ora le sue proposte di decisione sulla mobilizzazione del FEG in documenti separati, vale a dire una proposta di decisione per ciascuna domanda presentata dagli Stati membri;
10. approva la decisione allegata alla presente risoluzione;
11. incarica il suo Presidente di firmare tale decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione.
ALLEGATO: DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del ... ottobre 2009
concernente la mobilizzazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1], in particolare il punto 28,
visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[2], in particolare l'articolo 12, paragrafo 3,
vista la proposta della Commissione,
considerando quanto segue:
(1) Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (in appresso FEG) è stato istituito per fornire sostegno supplementare ai lavoratori licenziati che risentono delle conseguenze dei cambiamenti fondamentali nella struttura del commercio mondiale e per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro.
(2) L'ambito di applicazione del FEG è stato ampliato per includere le domande inviate a partire dal 1° maggio 2009 al fine di includere il sostegno per i lavoratori in esubero a causa della crisi economica e finanziaria mondiale.
(3) L'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 consente di mobilitare il Fondo nei limiti di un importo annuo massimo di 500 milioni di euro.
(4) Il 5 maggio 2009 il Belgio ha presentato due domande di mobilitazione del FEG relativamente ai licenziamenti nel settore tessile. Essendo le domande conformi ai requisiti per la determinazione dei contributi finanziari stabiliti all'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1927/2006, la Commissione propone di mobilitare un importo di 9 198 874 EUR.
(5) Il 29 giugno 2009 l'Irlanda ha presentato una domanda di mobilitazione del FEG relativamente ai licenziamenti nel settore della produzione informatica. Essendo la domanda conforme ai requisiti per la determinazione dei contributi finanziari stabiliti all'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1927/2006, la Commissione propone di mobilitare un importo di 14 831 050 EUR.
(6) Pertanto, si dovrebbe procedere alla mobilitazione del FEG per fornire un contributo finanziario in relazione alle domande presentate dal Belgio e dall'Irlanda,
DECIDONO:
Articolo 1
Nel quadro del bilancio generale dell'Unione europea stabilito per l'esercizio 2009, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è mobilitato per fornire l'importo di 24 029 924 EUR in stanziamenti d'impegno e di pagamento.
Articolo 2
La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il
Per il Parlamento europeo Per il Consiglio
Il Presidente Il Presidente
MOTIVAZIONE
I. Antefatti
Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali.
In conformità delle disposizioni di cui al punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1] e dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1927/2006[2], il Fondo non può superare un importo annuo massimo di 500 milioni di EUR che possono essere prelevati da qualsiasi margine esistente al di sotto del massimale globale di spesa dell'anno precedente e/o dagli stanziamenti di impegno annullati nel corso dei due esercizi precedenti, esclusi quelli relativi alla rubrica 1b del quadro finanziario. Gli importi adeguati sono iscritti in bilancio come accantonamenti non appena sono stati individuati margini sufficienti e/o cancellati impegni.
Per quanto riguarda la procedura in caso di valutazione positiva di una domanda, per attivare il Fondo la Commissione presenta all'autorità di bilancio una proposta di mobilizzazione del Fondo contestualmente a una corrispondente richiesta di storno. Parallelamente può essere avviata una procedura di dialogo a tre, eventualmente in forma semplificata, al fine di trovare un accordo sull'utilizzo del Fondo e sugli importi richiesti.
II. Situazione attuale: la proposta della Commissione
La proposta in esame riguarda la mobilizzazione di un importo totale pari a 24 029 924 EUR a titolo del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) a favore del Belgio e dell'Irlanda, a sostegno dei lavoratori licenziati per esubero nel settore tessile in Belgio e nell'industria informatica in Irlanda.
Poiché entrambe le domande sono pervenute dopo il 1° maggio 2009, esse sono state valutate sulla base delle nuove norme istituite dal regolamento (CE) n. 546/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 del 20 dicembre 2006.
La domanda presentata dal Belgio è basata sull'articolo 2, lettera b), secondo cui "l'esubero di almeno 500 dipendenti, nell'arco di nove mesi, in particolare in piccole e medie imprese, di una divisione NACE 2, in una regione o in due regioni contigue di livello NUTS II."
La domanda presentata dall'Irlanda è basata sull'articolo 2, lettera a), secondo cui "l'esubero di almeno 500 dipendenti di un'impresa nell'arco di quattro mesi in uno Stato membro, compresi i lavoratori in esubero dei fornitori o dei produttori a valle di tale impresa."
Le domande presentate dal Belgio – EGF/2009/004/BE/Oost en West Vlaanderen textiles e EGF/2009/005/BE/Limbourg textiles – pervenute alla Commissione il 5 maggio 2009 e completate da ulteriori informazioni il 29 marzo 2009, riguardano 2.199 licenziamenti verificatisi in 46 aziende operanti nel settore tessile, tutte situate in due regioni contigue di livello NUTS II – le Fiandre orientali e le Fiandre occidentali – e in una singola regione NUTS II, il Limburgo. Le autorità belghe hanno richiesto un contributo pari a 9 198 874 EUR a titolo del Fondo.
La domanda presentata dall'Irlanda EGF/2009/008/IE/Dell, pervenuta alla Commissione il 29 giugno 2009 e completata da ulteriori informazioni trasmesse alla Commissione entro la fine di luglio, riguarda 2.840 licenziamenti verificatisi presso l'impresa Dell Ireland (che ha sede nella regione NUTS 3 della regione del Mid-West, che comprende le contee di Limerick, Clare e North Tipperary e la città di Limerick), dei quali 2.400 sono ammessi all'assistenza del FEG.
L'Irlanda ha chiesto un contributo pari a 14 831 050 EUR a titolo del FEG.
Al fine di mobilizzare il Fondo, la Commissione ha presentato all'autorità di bilancio una richiesta di storno (DEC32/2009) per un importo totale di 24 029 924 EUR dalla riserva del FEG (40 02 43) in stanziamenti d'impegno e dalle linee di bilancio relative al FSE (04 02 17 – Fondo sociale europeo (FSE) — Convergenza) in stanziamenti di pagamento verso le linee di bilancio relative al FEG (04 05 01) per gli impegni e i pagamenti.
L'AII consente la mobilizzazione del Fondo entro il massimale annuo di 500 milioni di EUR. Questa è la quarta proposta di mobilizzazione del Fondo nel 2009. Finora sono state accolte tre domande di finanziamento nel 2009 per un importo totale di 13 077 700 EUR a favore di Spagna, Portogallo, Germania e dell'assistenza tecnica della Commissione.
Ai sensi dell'articolo 12, paragrafo 6, della base giuridica, il 1° settembre di ogni anno deve rimanere disponibile un importo pari ad almeno 125 milioni di EUR (che corrisponde al 25% dell'importo massimo annuo assegnato al FEG) per coprire le necessità che si presentano fino alla fine dell'anno. Previa detrazione dell'importo già impegnato nel 2009, rimangono disponibili 486 922 300 EUR.
Sintesi delle domande – bilancio 2009
Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG): |
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Riferimento
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Stato membro |
Caso
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Contributo FEG (€) |
Esuberi
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EGF/2008/004 |
Spagna |
Settore automobilistico /Casti glia-León e Aragona |
2 694 300 |
1 082 |
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SEC(2008)2986 |
Commissione |
Assistenza tecnica |
690 000 |
--- |
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EGF/2008/005 |
Spagna |
Settore tessile / Catalogna |
3 306 750 |
1 720 |
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EGF/2009/001 |
Portogallo |
Settore tessile / Centro-Nord |
832 800 |
1 588 |
|
EGF/2009/002 |
Germania |
Settore della telefonia mobile (Nokia) |
5 553 850 |
1 316 |
|
EGF/2009/004 EGF/2009/005 |
Belgio
|
Settore tessile / Regioni delle Fiandre orientali e occidentali e del Limburgo |
9 198 874 |
2 199 |
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EGF/2009/008
|
Irlanda
|
Industria informatica / Regione del Mid-West (che comprende le contee di Limerick, Clare e North Tipperary e la città di Limerick) |
14 831 050 |
2 400 |
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TOTALE Margine |
37 107 624 462 892 376 |
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N.B. Il Fondo non può superare l'importo annuo massimo di 500 milioni di EUR |
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III. Procedura
La Commissione ha presentato una richiesta di storno[3] per a iscrivere nel bilancio 2009 gli stanziamenti d'impegno e di pagamento necessari, conformemente al punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006.
Il dialogo a tre sulla proposta di decisione della Commissione concernente la mobilizzazione del FEG può svolgersi in forma semplificata (scambio di lettere), come disposto dall'articolo 12, paragrafo 5, della base giuridica, a meno che non si raggiunga alcun accordo tra il Parlamento e il Consiglio.
In base a un accordo interno con la commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL), tale commissione dovrebbe essere associata al processo, al fine di fornire un sostegno e un contributo costruttivi all'attuazione del FEG.
A seguito dalla valutazione delle domande, la commissione EMPL del Parlamento europeo ha espresso la propria posizione sulla mobilizzazione del Fondo che figura nel parere allegato alla presente relazione.
La dichiarazione congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, approvata nel corso della riunione di concertazione del 17 luglio 2008, ha confermato l'importanza di garantire una procedura rapida nel dovuto rispetto dell'accordo interistituzionale con riferimento all'adozione di decisioni relative alla mobilizzazione del Fondo.
PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'OCCUPAZIONE E GLI AFFARI SOCIALI
ES/sg
D(2009)56200
On. Alain Lamassoure
Presidente della commissione per i bilanci
ASP 13E158
Oggetto: Parere sulla mobilizzazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) in relazione ai casi EGF/2009004 BE/Oost en West Vlaanderen textiles, EGF/2009/005 BE/Limburg textiles e EGF/2009/008 IE/Dell (COM(2009)515 def.)
Onorevole Presidente,
la commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL) e il suo gruppo di lavoro sul FEG hanno esaminato la mobilizzazione del FEG in relazione ai casi EGF/2009/004 BE/Oost en West Vlaanderen textiles, EGF/2009/005 BE/Limburg textiles e EGF/2009/008 IE/Dell nelle riunioni del 14 e 29 settembre, del 20 ottobre e del 3 e 4 novembre 2009.
A seguito di un esame approfondito, la commissione EMPL ha approvato il seguente parere:
Osservazione generale
In primo luogo, la commissione EMPL vuole sottolineare che la possibilità di raggruppare in lotti le proposte di decisione concernenti la mobilizzazione del Fondo (articolo 12, paragrafo 3) pregiudica il diritto dell'autorità di bilancio di esaminare nel merito ciascuna domanda.
- Pertanto, la commissione EMPL chiede alla Commissione di presentare a partire da ora le proposte di autorizzazione degli stanziamenti e le richieste di storno dell'importo alla linea di bilancio del FEG separatamente per ciascuna domanda.
EGF/2009004 BE/Oost en West Vlaanderen textiles, EGF/2009/005 BE/Limburg textiles
La commissione EMPL e il suo gruppo di lavoro sul FEG sono favorevoli alla mobilizzazione del Fondo in relazione alla domanda presentata dal Belgio. Ciononostante, la commissione EMPL formula alcune osservazioni senza tuttavia mettere in discussione lo storno dei pagamenti.
Le deliberazioni della commissione EMPL si basano sulle seguenti considerazioni:
– le domande in esame sono le prime ad essere presentate a norma del nuovo regolamento (CE) n. 546/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006;
– gli scenari concernenti l'evoluzione delle qualifiche professionali presentati nello studio sul settore tessile, degli articoli di abbigliamento e dei prodotti in cuoio nell'Unione europea prevedono una notevole perdita di posti di lavoro in questo settore entro il 2020;
– non sono disponibili informazioni dettagliate sull'intervento di altri fondi europei nei casi in esame.
Pertanto, la commissione EMPL invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà sulle domande presentate dal Belgio i seguenti suggerimenti:
1. accoglie con favore il buon esempio di cooperazione tra il governo belga e le parti sociali al fine di ottenere un contributo finanziario del FEG e incoraggia gli altri Stati membri a costituire delegazioni tripartite incaricate di elaborare e di presentare assieme le domande;
2. è particolarmente preoccupato per l'impatto della crisi finanziaria ed economica sul settore tessile in Europa, la cui situazione è già deteriorata a causa degli effetti della globalizzazione; ritiene che sia necessario individuare o creare altri strumenti a livello europeo per far fronte alla riduzione dei posti di lavoro prevista in questo settore;
3. constata che, per completare il quadro generale, il Belgio dovrebbe fornire ulteriori informazioni sulle misure adottate e favore dei lavoratori licenziati per esubero nei settori dei trasporti, della manutenzione e della ristorazione a seguito delle perdite di posti di lavoro nel settore tessile.
EGF/2009/008 IE/Dell
La commissione EMPL e il suo gruppo di lavoro sul FEG sono favorevoli alla mobilizzazione del FEG in relazione alla domanda presentata dall'Irlanda.
A tale riguardo, la commissione EMPL formula alcune osservazioni senza tuttavia mettere in discussione lo storno dei pagamenti.
Le deliberazioni della commissione EMPL si basano sulle seguenti considerazioni:
– i Commissari Neelie Kroes e Vladimir Špidla hanno risposto alla lettera concernente la domanda presentata dall'Irlanda inviata loro dalla presidente della commissione EMPL;
– la domanda non contiene alcuna informazione su un eventuale contributo della società Dell o dei Fondi strutturali alle misure a favore dei lavoratori licenziati per esubero;
– la Commissione ha approvato un aiuto agli investimenti di 54,5 milioni di EUR a favore della Dell per la costruzione di un nuovo stabilimento in Polonia, sebbene la società avesse da poco chiuso il suo stabilimento in Irlanda. Finora la Commissione non è stata in grado di dimostrare che non vi è alcun rapporto tra i due eventi;
– di conseguenza, si constata la mancanza di chiarezza per quanto concerne lo stabilimento della Dell in Polonia, gli esuberi in Irlanda e il relativo legame con la crisi finanziaria ed economica;
– la Dell sta acquisendo una società concorrente per un importo pari a 3,9 miliardi di dollari;
– non è stato chiarito se la Dell ha ricevuto aiuti di Stato dall'Irlanda in relazione al suo stabilimento a Limerick;
– non è chiaro se la Commissione ha verificato se la Polonia, onde evitare la ripetizione di questa strategia aziendale, ha chiesto garanzie in merito alla sostenibilità dell'investimento realizzato in Polonia.
Pertanto, la commissione EMPL invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà sulla domanda presentata dall'Irlanda i seguenti suggerimenti:
1. concorda sul fatto che la domanda presentata dall'Irlanda soddisfa in generale i criteri di intervento stabiliti dal regolamento (CE) n. 1927/2006 (regolamento FEG) quale modificato dal regolamento (CE) n. 546/2009, ma sottolinea che la costruzione di un nuovo stabilimento in Polonia, parallelamente alla recente chiusura dello stabilimento in Irlanda, non può essere considerata come una conseguenza della crisi finanziaria;
2. deplora che la Commissione non abbia chiarito in tempo utile questioni importanti connesse a questa domanda; non intende tuttavia bloccare la domanda solamente a causa della mancanza di cooperazione da parte della Commissione europea, in quanto vuole aiutare urgentemente i lavoratori;
3. sottolinea che la domanda in esame solleva seri dubbi circa la coerenza del quadro per la politica industriale nell'Unione europea, che influisce in vari modi sull'attuazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione;
4. si rammarica del fatto che, sulla base di tale quadro, è giuridicamente possibile mobilizzare fondi a titolo del bilancio dell'Unione europea – nella fattispecie stanziamenti inutilizzati del Fondo sociale europeo – per ridurre la conseguenze della strategia di una società internazionale relativa ai suoi lavoratori in esubero, mentre al tempo stesso questa società beneficia di aiuti di Stato concessi da uno Stato membro per aprire un nuovo stabilimento con il consenso della Commissione europea;
5. sottolinea che ciò solleva interrogativi più generali sulla concezione stessa del FEG quale strumento per finanziare misure una tantum a favore dei lavoratori che risentono delle conseguenze della globalizzazione; evidenzia che molti casi verificatisi in passato sembrano indicare che i lavoratori possono attendersi che il FEG assuma pienamente la responsabilità sociale delle imprese nei confronti dei loro dipendenti, esonerandole dai costi sociali della chiusura degli impianti e della delocalizzazione e imputando tali costi al contribuente europeo;
6. sottolinea che il Parlamento affronterà queste questioni più generali nel quadro dell'esame della situazione complessiva della mobilizzazione del FEG.
Osservazioni concernenti tutte le domande
1. ricorda alla Commissione che l'articolo 12, paragrafo 4, del regolamento chiede che siano fornite "le prove che sussistono le condizioni di cui agli articoli 2 e 6". A tale riguardo, i deputati non sono soddisfatti della semplice conferma da parte del Belgio che le misure proposte sono complementari ad altre azioni cofinanziare dei Fondi strutturali;
2. ricorda la sua richiesta che nelle domande vengano fornite ulteriori informazioni sull'applicazione del principio di parità tra donne e uomini e di non discriminazione nel quadro del FEG.
Voglia gradire, onorevole Presidente, i sensi della mia profonda stima.
(f.to) Pervenche Berès
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
5.11.2009 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
35 4 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Alexander Alvaro, Marta Andreasen, Francesca Balzani, Reimer Böge, Lajos Bokros, Andrea Cozzolino, Göran Färm, Salvador Garriga Polledo, Jens Geier, Ivars Godmanis, Ingeborg Gräßle, Estelle Grelier, Carl Haglund, Jutta Haug, Jiří Havel, Monika Hohlmeier, Anne E. Jensen, Ivailo Kalfin, Sergej Kozlík, Alain Lamassoure, Janusz Lewandowski, Vladimír Maňka, Barbara Matera, Nadezhda Mihaylova, Claudio Morganti, Miguel Portas, Dominique Riquet, Sergio Paolo Francesco Silvestris, Helga Trüpel, Daniël van der Stoep, Angelika Werthmann |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
François Alfonsi, Frédéric Daerden, Gerben-Jan Gerbrandy, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Giovanni La Via, Paul Rübig, Georgios Stavrakakis, Theodor Dumitru Stolojan |
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