RELAZIONE sul discarico relativo all'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2008, Sezione I – Parlamento europeo

26.3.2010 - (C7‑0173/2009 – 2009/2069(DEC))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Bart Staes


Procedura : 2009/2069(DEC)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A7-0095/2010

1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul discarico relativo all'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2008, Sezione I – Parlamento europeo

(C7‑0173/2009 – 2009/2069(DEC))

Il Parlamento europeo,

–   visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2008[1],

–   visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee relativi all'esercizio 2008 – Volume I (SEC(2009)1089 – C7-0173/2009)[2],

–   vista la relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio per l'esercizio 2008 – Sezione I – Parlamento europeo[3],

–   vista la relazione annuale del Revisore interno per il 2008,

–   vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2008, corredata dalle risposte delle istituzioni[4],

–   vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell'articolo 248 del trattato CE[5],

–   visti, l'articolo 272, paragrafo 10 e l'articolo 275 del trattato CE, l'articolo 314, paragrafo 10 e l'articolo 318 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e l'articolo 179 bis del trattato Euratom,

–– visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[6] (Regolamento Finanziario) e in particolare gli articoli 145, 146 e 147,

–   visto l'articolo 13 delle Norme interne relative all'esecuzione del bilancio del Parlamento europeo[7],

–   visto l'articolo 147, paragrafo 1, del regolamento finanziario, a norma del quale tutte le istituzioni dell'UE sono tenute ad adottare ogni misura utile per dar seguito alle osservazioni che accompagnano la decisione di discarico del Parlamento europeo,

–   vista la sua risoluzione del 29 marzo 2007 sugli orientamenti relativi alla procedura di bilancio 2008 – Sezioni II, IV, V, VI, VII, VIII e IX – e sul progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento europeo (Sezione I) per la procedura di bilancio 2008[8],

–   visti, l'articolo 77, l'articolo 80, paragrafo 3, e l'allegato VI del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0095/2010),

A.  considerando che "i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spese le somme versate al fisco e come gli organi politici gestiscono le competenze loro attribuite"[9],

B.   considerando che il principio dei checks and balances (controlli ed equilibri) è di importanza fondamentale nelle istituzioni caratterizzate da gestione finanziaria decentrata e che tale principio deve essere garantito da un livello sufficientemente elevato di responsabilità centrale per l'adeguatezza sistemica del quadro di controllo interno e della struttura di governance,

C.  considerando che una delle condizioni per una significativa ed efficiente rendicontabilità - l'obbligo di spiegare come è stato speso il pubblico denaro - è che i cittadini dell’Unione abbiano accesso ai necessari dati informativi,

1.  concede al suo Presidente il discarico per l'esecuzione del bilancio del Parlamento europeo per l'esercizio 2008,

2.  esprime le sue osservazioni nella risoluzione riportata in appresso;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell’Unione europea, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

2. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2008, Sezione I – Parlamento europeo

(C7‑0173/2009 – 2009/2069(DEC))

Il Parlamento europeo,

–   visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2008[10],

–   visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee relativi all'esercizio 2008 – Volume I (SEC(2009)1089 – C7-0173/2009)[11],

–   vista la relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio per l'esercizio 2008 – Sezione I – Parlamento europeo[12],

–   vista la relazione annuale del Revisore interno per il 2008,

–   vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2008, corredata dalle risposte delle istituzioni[13],

–   vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell'articolo 248 del trattato CE[14],

–   visti, l'articolo 272, paragrafo 10 e l'articolo 275 del trattato CE, l'articolo 314, paragrafo 10 e l'articolo 318 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e l'articolo 179 bis del trattato Euratom,

–   visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[15] (Regolamento Finanziario) e in particolare gli articoli 145, 146 e 147,

–   visto l'articolo 13 delle Norme interne relative all'esecuzione del bilancio del Parlamento europeo[16],

–   visto l'articolo 147, paragrafo 1, del regolamento finanziario, a norma del quale tutte le istituzioni dell'UE sono tenute ad adottare ogni misura utile per dar seguito alle osservazioni che accompagnano la decisione di discarico del Parlamento europeo,

–   vista la sua risoluzione del 29 marzo 2007 sugli orientamenti relativi alla procedura di bilancio 2008 – Sezioni II, IV, V, VI, VII, VIII e IX – e sul progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento europeo (Sezione I) per la procedura di bilancio 2008[17],

–   visti, l'articolo 77, l'articolo 80, paragrafo 3, e l'allegato VI del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0095/2010),

A.  considerando che "i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spese le somme versate al fisco e come gli organi politici gestiscono le competenze loro attribuite"[18],

B.   considerando che il principio dei checks and balances (controlli ed equilibri) è di importanza fondamentale nelle istituzioni caratterizzate da gestione finanziaria decentrata e che tale principio deve essere garantito da un livello sufficientemente elevato di responsabilità centrale per l'adeguatezza sistemica del quadro di controllo interno e della struttura di governance,

C.  considerando che una delle condizioni per una significativa ed efficiente rendicontabilità - l'obbligo di spiegare come è stato speso il pubblico denaro - è che i cittadini dell’Unione abbiano accesso ai necessari dati informativi,

D.  considerando che, conformemente alla procedura abituale, è stato inviato un questionario all’amministrazione del Parlamento e la commissione per il controllo dei bilanci ha ricevuto le riposte e ne ha discusso in presenza del Vicepresidente responsabile per il bilancio e del Segretario generale;

Gestione del rischio e corporate governance al Parlamento

1.    nota la nozione generale di "corporate governance" come insieme di processi, usi, politiche e regole che determinano il modo in cui una società o un'istituzione è diretta, amministrata e controllata, allo scopo di ridurre i costi e di migliorare la produttività;

2.    ricorda che il 12 marzo 2009 l’unità tematica Affari finanziari ha pubblicato un progetto di relazione concernente il controllo parlamentare sull’esecuzione del bilancio e raccomanda che il Parlamento adotti una raccolta di buone prassi;

3.    sottolinea che fra gli elementi essenziali di una buona corporate governance vi sono l'apertura e la trasparenza, la responsabilità e la rendicontabilità di coloro ai quali in un'organizzazione la corporate governance viene affidata;

4.    definisce la accountability come il riconoscimento e l'assunzione di responsabilità per azioni, decisioni e politiche nonché l'obbligo di riferire, spiegare e rispondere dei risultati;

5.    nota che il Parlamento è un'organizzazione complessa in cui il confine fra decisioni politiche ed amministrative non è sempre chiaro a causa della struttura multilivello dell'Istituzione;

6.    ritiene che controlli interni e sistemi di gestione del rischio più sofisticati miglioreranno la accountability e proteggeranno la leadership politica e i dirigenti amministrativi dai rischi finanziari ed extra-finanziari;

7.    invita pertanto i servizi competenti a rivedere e, se del caso, rafforzare gli standard minimi di controllo interno, onde far tesoro dei passati insegnamenti e poter seguire gli sviluppi in fatto di gestione del rischio e corporate governance; rammenta che gli Uffici ordinatori che sviluppano sistemi interni di controllo e norme di esecuzione hanno l'obbligo di rispettare gli standard all'uopo previsti; invita i servizi competenti a chiedere il parere della commissione per il controllo dei bilanci prima che gli standard minimi di controllo interno sottoposti a revisione siano trasmessi all'Ufficio di presidenza per esame ed approvazione;

8.    nota gli obiettivi del Segretario generale per il 2008 - 2009, e segnatamente:

       –  preparativi per l'entrata in vigore del trattato di Lisbona;

       –  preparativi per le elezioni europee del 2009 per contribuire a un'inversione di tendenza nell'affluenza alle urne;

       –  rafforzamento dei servizi ai deputati,

       –  riforma e consolidamento del Segretariato generale del Parlamento;

9.    rammenta che le risorse finanziarie del Parlamento provengono dai contribuenti e che ogni Istituzione che fa uso di fondi pubblici ha l'obbligo di spiegare come quei fondi sono stati utilizzati e di fornire informazioni complete, obiettive e pertinenti circa il grado di utilizzo dei fondi stessi per le finalità previste, nel rispetto dei principi di sana gestione finanziaria (economia, efficienza ed efficacia) e trasparenza;

10.  ricorda che tutte le sovvenzioni devono rispettare i principi della trasparenza e della parità di trattamento, in particolare ai sensi dell’articolo 109, paragrafo 1 e dell’articolo 110, paragrafo 2 del regolamento finanziario e dell’articolo 169 del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002[19] (Modalità d'esecuzione); sottolinea che ciò si applica a tutti i beneficiari di fondi dell’Unione, compresi i membri del personale del Parlamento e i loro familiari che ricevono sovvenzioni per escursioni private (sciistiche o di altra natura); chiede all’amministrazione di dare seguito all'esame di tali pagamenti;

Rischi di reputazione

11.  sottolinea come determinati rischi di reputazione siano molto più pericolosi dei rischi finanziari ed invita il Segretario generale e gli ordinatori a valutare a fondo il profilo di rischio del Parlamento;

12.  si compiace per la creazione di un posto di risk manager, avvenuta il 24 febbraio 2010, e chiede al neonominato risk manager di informare quanto prima le commissioni competenti in merito al concetto di approccio al rischio e alla strategia da adottare per il futuro;

13.  nota che la funzione di un risk manager deve essere quella di assistere gli ordinatori nella gestione dei rischi prestando consulenza e svolgendo un'azione di coordinamento;

14.  sottolinea che l'indipendenza e il ruolo operativo del risk manager sono importanti; nota che il risk manager sarà alle dirette dipendenze del Gabinetto del Segretario generale ed avalla tale scelta;

15.  sottolinea che l’entrata in vigore del trattato di Lisbona ha aumentato i poteri del Parlamento e il carico di lavoro dei deputati e del loro personale ausiliario; ritiene che le condizioni di lavoro in tutte le sedi dovrebbero adeguatamente riflettere le accresciute esigenze in termini di personale e materiale; invita il Segretario generale a presentare progetti volti a offrire spazi di lavoro adeguati, in particolare negli uffici di Strasburgo, dove sarebbe opportuno rimuovere i box igienici dagli uffici e creare un ufficio di accoglienza per i visitatori;

16.  ricorda, al riguardo, le sue conclusioni riguardo ai lavori di bonifica dall’amianto e chiede al Segretario generale di riferire sui risultati operativi e finanziari dei lavori e sulle possibili esigenze future di successive azioni correttive;

17.  richiama l’attenzione sui costi dei lavori di restauro a Strasburgo a carico del Parlamento e ritiene che tali costi dovrebbero essere sostenuti non già dai contribuenti ma dall’amministrazione municipale di Strasburgo;

18.  propone che la commissione per il controllo dei bilanci riceva il questionario sugli immobili e le relative risposte contestualmente alla commissione per i bilanci;

19.  sottolinea lo scarso valore aggiunto di Parl-TV a causa dell’esiguo numero di telespettatori; è del parere che il finanziamento di Parl-TV e l’intero progetto andrebbero rivisti;

Il processo di discarico

20.  sottolinea che il valore aggiunto della procedura parlamentare (pubblica) che sfocia nella decisione di discarico del Parlamento sul proprio bilancio consiste nell'avere un'opportunità in più per esercitare, pubblicamente, un'analisi critica della gestione finanziaria dell'Istituzione facilitando in tal modo ai cittadini dell'Unione la comprensione delle specificità del Parlamento in termini di assetto organizzativo, struttura di governance e metodi di lavoro;

21.  richiama l'attenzione sulla necessità di ridurre ulteriormente il rischio nella gestione finanziaria del Parlamento, dove anche carenze non significative possono danneggiare gravemente la reputazione del Parlamento mettendo in ombra le sue conquiste politiche e ricorda ai deputati e al personale operante nell’istituzione la loro responsabilità personale nella corretta gestione finanziaria del Parlamento;

22.  sottolinea che un'opera di analisi esercitata criticamente è necessaria per assicurare che gli attori finanziari del Parlamento siano tenuti a rendere pienamente conto del proprio operato, giacché solo la piena e totale trasparenza offre ai cittadini dell'Unione la possibilità di giudicare la gestione finanziaria del Parlamento e l'uso che esso fa del denaro del contribuente;

Attività della sua commissione per il controllo dei bilanci

23.  sottolinea il Parlamento in quanto istituzione ha tutto l'interesse a praticare la piena trasparenza riguardo alla propria gestione finanziaria; si attende pertanto che la commissione per il controllo dei bilanci assolva pienamente il suo specifico ruolo parlamentare illustrando chiaramente quali miglioramenti possano essere apportati, come fa con le altre istituzioni;

24.  è pienamente consapevole che un'analisi obiettiva, professionale e completa di strutture e procedure decisionali e gestionali complesse è un processo lungo e arduo e raccomanda che la sua commissione per il controllo dei bilanci venga opportunamente equipaggiata per assolvere i suoi sempre più gravosi compiti grazie a un deciso rafforzamento dell'organigramma della sua segreteria;

25.  sottolinea che la formulazione dell'articolo 317 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (introdotto dal trattato di Lisbona) affida al Parlamento compiti molto impegnativi in relazione alle sue attività di controllo;

26.  sottolinea che il rafforzamento delle segreterie delle commissioni non può essere operato sulla base di parametri puramente quantitativi ed invita il Segretario generale a prevedere anche ben definiti parametri di tipo qualitativo;

27. sottolinea inoltre che le tradizionali attività parlamentari, come il controllo sull'uso del pubblico denaro, devono formare parte integrante delle attività centrali del Parlamento a tutti i livelli;

Miglioramento dei processi amministrativi

28. nota la prassi tradizionale secondo cui la commissione per il controllo dei bilanci chiede all'amministrazione di fornirle informazioni su varie questioni attinenti al discarico; raccomanda che le relazioni in questione siano trasmesse direttamente al presidente della commissione per il controllo dei bilanci e pubblicate - per informazione dei membri di tale commissione e dei cittadini dell’Unione - sulla pagina web della commissione stessa non appena pervenute al suo presidente;

Presentazione dei conti del Parlamento europeo

29.  prende atto delle cifre con cui sono stati chiusi i conti del Parlamento europeo per l'esercizio 2008, vale a dire:

a) Stanziamenti disponibili

Stanziamenti per il 2008

1 452 517 167

Riporti non automatici dall'esercizio 2007

43 800 036

Riporti automatici dall'esercizio 2007

225 239 332

Stanziamenti corrispondenti a entrate con destinazione specifica per il 2008

47 551 735

Riporti corrispondenti a entrate con destinazione specifica per il 2007

38 325 182

Totale

1 807 433 452

b) Utilizzo degli stanziamenti nell'esercizio finanziario 2008

Impegni

1 723 369 531

Pagamenti effettuati

1 488 856 868

Pagamenti pendenti e stanziamenti non impegnati provenienti da entrate con destinazione specifica

 

232 944 667

Stanziamenti riportati automaticamente compresi quelli provenienti da entrate con destinazione specifica

 

232 944 667

Stanziamenti riportati non automaticamente

8 315 729

Stanziamenti annullati

70 722 045

c) Entrate

riscosse nel 2008

151 054 374

d) Totale bilancio al 31 dicembre 2008

1 782 229 891

30.  nota che il totale dei pagamenti a fronte degli stanziamenti 2008, compresi i riporti automatici e non automatici di questi ultimi al 2009, corrisponde al 94% del totale degli stanziamenti per il 2008;

31.  nota che il bilancio per l'Unione europea per il 2008 è stato pari a 129 150 milioni di EUR in stanziamenti d'impegno, di cui 1 453 milioni di EUR per il bilancio del Parlamento; nota anche che tale cifra corrisponde a poco più dell'1 % del bilancio dell'UE ed è pari al 19,48 % dei 7 284 milioni di EUR stanziati per la spesa amministrativa della totalità delle istituzioni dell'UE;

Crediti a breve termine

32.  nota che all'inizio del 2010 il governo belga ha rimborsato al Parlamento EUR 85 896 389; invita il Segretario generale a informare tempestivamente la commissione per il controllo dei bilanci circa il modo in cui tale somma verrà utilizzata;

Appalti pubblici

33.  nota che il Servizio di audit interno (IAS) ha condotto nel 2004 e 2005 un audit completo della gestione e del controllo delle procedure di appalto pubblico al Parlamento e che la relazione finale approvata il 31 marzo 2006 prevede 144 interventi specifici da attuare entro il 31 marzo 2008;

34.  prende atto con soddisfazione che l'IAS ha avviato nel 2008 una nuova serie di audit per riesaminare lo stato di avanzamento delle 144 misure specifiche e nota che questi nuovi audit erano in corso a fine 2009;

35.  richiama l'attenzione sul fatto che, in quanto interfaccia fra pubblico e privato, quello degli appalti pubblici è un settore ad alto rischio che richiede costantemente la massima attenzione;

36.  rammenta che ogni fase della procedura di appalto - analisi iniziale delle esigenze, preparazione della gara, redazione dei capitolati, contatti con gli offerenti, apertura delle offerte e loro valutazione, decisione di aggiudicazione, stipula di contratti - comporta seri rischi per il raggiungimento delle summenzionate finalità, a causa della complessità del quadro giuridico e delle necessità di fatto;

Riforma del regolamento finanziario

37.  invita il Segretario generale a partecipare attivamente alla prossima revisione triennale del regolamento finanziario fornendo consulenza amministrativa nei settori in cui si profila la necessità di una riforma;

Relazioni annuali sui contratti aggiudicati

38.  nota che i servizi centrali trasmettono all'autorità di bilancio il rapporto annuale[20] sui contratti aggiudicati nel 2008 sulla base delle informazioni fornite dagli uffici ordinatori, e rileva che la composizione dei contratti stipulati nel 2008 e 2007 è la seguente:

 

 

Tipo di contratto

 

2008

 

2007

 

Numero

 

Percentuale

 

Numero

 

Percentuale

 

Servizi

Forniture

Lavori

Edifici

 

240

59

44

15

 

67%

17%

12%

4%

 

161

48

28

12

 

65%

19%

11%

5%

 

Totale

 

358

 

100%

 

249

 

100%

 

Tipo di contratto

 

2008

 

2007

 

Valore (EUR)

 

Percentuale

 

Valore (EUR)

 

Percentuale

Servizi

Forniture

Lavori

Edifici

 

454 672 969

22 868 680

81 247 056

123 429 315

 

67%

3%

12%

18%

 

218 201 103

42 443 126

16 449 758

54 387 707

 

66%

13%

5%

16%

 

Totale

 

682 218 020

 

100%

 

331 481 694

 

100%

(Rapporto annuale sui contratti aggiudicati dal Parlamento europeo nel 2008, p. 4)

39.  nota che la composizione dei contratti stipulati nel 2008 e 2007 per tipologia procedurale è la seguente:

 

 

 

Tipo di procedura

 

2008

 

2007

 

Numero

 

Percentuale

 

Numero

 

Percentuale

 

Aperta

Ristretta

Negoziata

 

126

14

218

 

35%

4%

61%

 

85

10

154

 

34%

4%

62%

Totale

 

 

358

 

100%

 

249

 

100%

 

 

 

Tipo di procedura

 

2008

 

2007

 

Valore (EUR)

 

Percentuale

 

Valore (EUR)

 

Percentuale

 

Aperta

Ristretta

Negoziata

 

345 415 316

139 782 362

197 020 342

 

51%

20%

29%

 

162 124 519

59 593 905

109 763 270

 

49%

18%

33%

Totale

 

 

682 218 020

 

100%

 

331 481 694

 

100%

(Rapporto annuale sui contratti aggiudicati dal Parlamento europeo nel 2008, p. 6)

40.  nota che su un totale di 358 contratti aggiudicati nel 2008, 140 contratti, per un valore di EUR 485,2 milioni, erano basati su procedure aperte o ristrette, e 218, per un valore di EUR 197 milioni, su procedure negoziate;

Procedure negoziate a carattere eccezionale

41.  nota in particolare il forte incremento nel 2008 del numero di procedure negoziate a carattere eccezionale, come illustrato nel seguente prospetto:

 

 

2008

 

2007

 

 

 

 

 

 

 

% DG

 

% DG

 

 

Totale

Numerobe

Totale

 

 

contratti

 

contratti

DG PRES (esclusa DIT)

8

44,44%

6

37,50%

DG IPOL

0

0,00%

0

0,00%

DG EXPO

3

75,00%

1

20,00%

DG COMM (esclusa Dir. Biblioteca.)

16

16,00%

9

13,64%

DG PERS

0

0,00%

1

9,09%

DG INLO (esclusa Dir. Interpretazione Interpreting Dir.)

35

34,31%

19

21,84%

DG INTE (ex Dir. Interpretazione Interpreting Dir.)

9

56,25%

3

33,33%

DG TRAD (esclusa Dir. Edizione)

0

0,00%

1

25,00%

DG ITEC (ex Dirr. Edizione e

9

56,25%

2

33,33%

Informatica)

0

0,00%

0

0,00%

DG FINS

0

0,00%

0

0,00%

Servizio giuridico

 

 

 

 

Totale Parlamento

80

22,35%

42

16,87%

(Rapporto annuale sui contratti aggiudicati dal Parlamento europeo nel 2008, p. 9)

42.  nota che, per sei Ordinatori delegati, la quota di procedure negoziate eccezionali è aumentata in termini sia assoluti che relativi;

Articolo 54 delle Norme di esecuzione[21]

43.  rammenta che l'articolo 54 delle Norme di esecuzione dispone quanto segue: "Se la proporzione di procedure negoziate rispetto al numero di appalti aggiudicati dal medesimo ordinatore delegato aumenta sensibilmente rispetto agli esercizi precedenti, o se questa proporzione è notevolmente più elevata della media registrata al livello dell'istituzione, l'ordinatore competente riferisce alla suddetta istituzione, esponendo le misure eventualmente adottate per invertire tale tendenza";

44.  ritiene che, stante l'aumento registrato fra il 2007 e 2008, sugli ordinatori gravi il chiaro obbligo di intervenire per "invertire la tendenza"; invita il Segretario generale a riferire alla commissione per il controllo dei bilanci in merito alle misure adottate entro il 1° settembre 2010;

45.  invita gli Ordinatori a presentare all'autorità di discarico - per l'esercizio finanziario 2009 e successivi - maggiori informazioni che consentano di esercitare una vigilanza più rigorosa sul ricorso fatto dal Parlamento alle procedure negoziate eccezionali (articolo 126 e 127 delle Norme di esecuzione) includendo nella loro Relazione annuale di attività un allegato che fornisca informazioni chiare sui seguenti in merito a:

-       i motivi per cui si è reso assolutamente necessario stipulare un contratto ex articolo 126 o 127 delle Norme di esecuzione,

-       i motivi per cui l'Ordinatore ha ritenuto che un determinato contratto ricadesse in una delle categorie contemplate all'articolo 126, paragrafo 1 e all'articolo 127, paragrafo 1 (mancata presentazione di offerte adeguate, motivi di natura tecnica o artistica, urgenza, ecc.),

-       il numero di candidati con cui sono state condotte procedure negoziate,

-       i criteri adottati per l'accettazione dell'offerta;

46.  invita inoltre l'Unità finanziaria centrale ad unificare le informazioni da fornire nel nuovo allegato al "Rapporto annuale sui contratti aggiudicati dal Parlamento europeo";

Dichiarazioni di gestione al Parlamento

47.  rammenta che l'articolo 8, paragrafi da 9 a 11 delle Norme interne relative all'esecuzione del bilancio del Parlamento europeo prevede che il Segretario generale in quanto principale Ordinatore delegato, emette una dichiarazione da cui si desume se il bilancio del Parlamento sia stato eseguito secondo i principi di sana gestione finanziaria e se il quadro di controllo posto in atto fornisce le necessarie garanzie riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti;

48.  rammenta inoltre che la dichiarazione emessa dal principale Ordinatore delegato si basa su quelle dei Direttori generali agenti nella veste di Ordinatori delegati;

49.  nota che, nella sua dichiarazione del 4 marzo 2009[22], l'ex Segretario generale:

- nota che nessun Ordinatore ha espresso riserve formali nella sua dichiarazione, e

- attesta con ragionevole certezza che il bilancio del Parlamento è stato eseguito in conformità dei principi di sana gestione finanziaria e che il quadro di controllo instaurato fornisce le garanzie necessarie quanto alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;

50.  nota inoltre che l'Ordinatore delegato principale ha affermato anche che la dichiarazione in questione "è basata sul mio proprio giudizio, sulle relazioni di revisione contabile interna ricevute, sul controllo e il sostegno assicurati centralmente per le attività di gestione finanziaria svolte per mio ordine e conto, e su tutti gli altri elementi d'informazione a mia disposizione";

Articolo 60, paragrafi 4 e 7 del regolamento finanziario[23]

51.  nota che l'articolo 60, paragrafo 4 del regolamento finanziario prevede che ciascun ordinatore delegato "pone in atto (…) le procedure [interne] di gestione e di controllo adeguate all'esecuzione dei suoi compiti" e che l'articolo 60, paragrafo 7, secondo comma del predetto regolamento dispone che lo stesso responsabile riferisca sulla "efficienza ed efficacia" del sistema da lui predisposto;

Non tutte le relazioni annuali di attività sono risultate conformi al regolamento finanziario

52.  nota inoltre che solo alcuni direttori generali "hanno indicato i rischi connessi con le operazioni di loro competenza o hanno riferito sul funzionamento dei loro sistemi di controlli interno" (risposta alla domanda 4.2) quando il regolamento finanziario, all'articolo 60, paragrafo 7, secondo comma dispone chiaramente che l'ordinatore deve indicare nella relazione annuale di attività "l'efficienza e l'efficacia del sistema di controllo interno";

Criteri di reporting troppo "lassisti"?

53.  nota che tale carenza "è certamente dovuta al fatto che le istruzioni per la redazione delle relazioni annuali di attività per il 2008 hanno lasciato agli ordinatori delegati una maggiore libertà nelle modalità di reporting, specie sui propri sistemi di controllo interno" (risposta alla domanda n. 4.2); è peraltro lieto di constatare che le istruzioni per le relazioni 2009 sono sotto tale profilo più rigorose e si attende che tutti i Direttori generali agiscano di conseguenza;

54.  rammenta che la finalità del sistema di controllo interno è di assicurare la regolarità delle spese in linea con i regolamenti finanziari;

55.  sottolinea che in ogni sistema di gestione finanziaria, quando viene autorizzata la spesa, devono esistere adeguati controlli ed equilibri (checks and balances);

56.  invita pertanto il Segretario generale ad informare esattamente e al più presto possibile l'autorità di discarico, e comunque entro il 31 dicembre 2010, in merito alle misure che ha adottato o adotterà - indicando il termine di attuazione per esse previsto - per rafforzare il sistema di controllo interno, in particolare con riguardo alla necessità di:

       –  assicurare che le relazioni di attività di tutti gli ordinatori rispettino appieno l’articolo 60, paragrafo 7 del regolamento finanziario;

       –  dar vita a relazioni annuali più chiare, concise, pertinenti e professionali che diano all'autorità di discarico le necessarie informazioni sull'uso che il Parlamento ha fatto del pubblico denaro;

       –  effettuare controlli interni sugli appalti negoziati e ristretti del 2008 rendendo pubblici i risultati di tali controlli; intensificare detti controlli interni;

       –  pubblicare un elenco annuale completo di tutte le società che si sono aggiudicate appalti negoziati e ristretti a partire dal 2008;

Relazione annuale della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2008

Fattore di moltiplicazione applicabile agli stipendi

57.  nota che il Parlamento e il Comitato economico e sociale europeo continuano ad applicare le disposizioni dello Statuto del personale sul fattore di moltiplicazione come negli anni precedenti, in attesa della sentenza definitiva della Corte di giustizia nelle cause promosse al riguardo dal loro personale;

Rimborso delle spese di alloggio sostenute durante le missioni

58.  nota che sin dall'esercizio finanziario 2004 la Corte dei conti invita il Parlamento a garantire che il rimborso delle spese di alloggio sostenute durante le missioni sia conforme alle disposizioni dello Statuto del personale; riconosce al riguardo gli sforzi compiuti dalla DG Personale per semplificare e razionalizzare la gestione delle missioni;

59.  nota le risposte dell'amministrazione e richiama l'attenzione sul fatto che non si può invocare la "base finanziaria" per stravolgere la normativa vigente; ritiene che tale questione meriti una speciale attenzione in occasione della prossima revisione dello Statuto del personale;

60.  si attende che i principali responsabili decisionali per tale materia - l'Ufficio di presidenza, il Segretario generale e il direttore generale del personale - adottino in tempi quanto più possibile brevi dopo l'adozione di una decisione, le necessarie misure per garantire che le norme e procedure interne del Parlamento sulle missioni rispettino pienamente e sistematicamente il principio della sana gestione finanziaria e le disposizioni dello Statuto del personale;

Indennità di assistenza parlamentare per i deputati

61.  nota il notevole volume di lavoro svolto nel quadro dell'esercizio di regolarizzazione delle spese di assistenza parlamentare sostenute negli anni 2004-2008 e si congratula con i servizi competenti;

62.  invita il Segretario generale, il direttore generale per il Personale e il direttore generale per l'Innovazione e il supporto tecnologico a verificare in quale misura sia possibile utilizzare nuove tecnologie per le videoconferenze al fine di ridurre le spese per le missioni; segnala in particolare la possibilità di ricorrere a software open source per l'organizzazione di videoconferenze meno onerose;

63.  nota inoltre che il nuovo sistema avviato il 14 luglio 2009 dovrebbe, secondo le attese, garantire la piena conformità con i principi e le norme vigenti e fornire la migliore garanzia di trasparenza, legalità e sana gestione finanziaria per l'indennità di assistenza parlamentare;

Il deputato come homo publicus

64.  sostiene il diritto del contribuente a svolgere attività di sindacato sull'uso che i deputati, in quanto persone "pubbliche", fanno del loro denaro ed invita i deputati a prestare particolare attenzione al pubblico interesse quando utilizzano fondi pubblici europei;

65.  tenuto conto del notevole rischio di reputazione insito in questo settore della politica pubblica, invita il suo Revisore interno e la Corte dei conti a seguire da presso il modus operandi del nuovo quadro normativo per valutarne l'efficienza e ad indicare eventuali carenze e/o possibilità di miglioramento dell'accesso pubblico all'informazione riguardante le somme riconosciute ai deputati, comprese le indennità di assistenza;

Pensione integrativa per i deputati

66.  rammenta le osservazioni formulate dalla Corte dei conti nelle sue relazioni annuali 2006 e 2007 circa la necessità di stabilire norme chiare che definiscano le obbligazioni e le responsabilità del Parlamento e degli affiliati al Fondo in caso di deficit; invita il Segretario generale a presentare una proposta entro il 31 dicembre 2010 per risolvere la questione, pur rispettando la decisione adottata dall'Aula che prevede di non ricorrere ulteriormente al denaro del contribuente per coprire il deficit;

67.  rileva che al 31 dicembre 2008 il Fondo registrava un deficit attuariale di EUR 121 844 000 e che alla stessa data il Fondo stimava a EUR 276 984 000 le prestazioni ancora da versare agli affiliati al regime (Relazione annuale della Corte dei conti per il 2008, Allegato 11.2);

68.  nota che le passività del Parlamento trovano riscontro nei rendiconti di esercizio al 31 dicembre 2008;

69.  nota la relazione della società di audit indipendente secondo cui "le riserve per le pensioni ed analoghi impegni di spesa sono state calcolate sulla base di una redditività degli investimenti pari al 6,5% l'anno, percentuale che non risulta realistica;

70.  sottolinea la necessità della piena trasparenza delle decisioni assunte dai suoi organi direttivi, e segnatamente il Presidente, l'Ufficio di presidenza, i Questori e la Conferenza dei Presidenti;

71.  invita l'Ufficio di presidenza a considerare la possibilità di rendere le informazioni fornite alla commissione bilanci relative alle decisioni con forte incidenza finanziaria più facilmente accessibili per la commissione controllo dei bilanci, in modo da soddisfare meglio le esigenze informative dell'autorità di discarico e dei contribuenti europei;

72.  è dell'avviso che proprio all'Ufficio di presidenza, in quanto organo parlamentare competente per le decisioni finanziarie ed amministrative che riguardano i deputati e il funzionamento dell'Istituzione, spetti la responsabilità di promuovere la responsabilità democratica;

73.  ritiene che le proposte di modifica al bilancio che riguardano solo il corrente esercizio finanziario, sono uno strumento di gestione inadeguato ed invita l'Ufficio di Presidenza a presentare una stima quinquennale delle prevedibili conseguenze delle più importanti decisioni finanziarie;

74.  richiama l'attenzione sul fatto che le questioni attinenti alla accountability nella politica pubblica e nella gestione dei rischi di reputazione di un'istituzione pubblica non possono e non devono essere ridotte a considerazioni legali;

Relazioni del Revisore interno del Parlamento

75.  nota che il Servizio di Audit interno (IAS) fa capo, fin dalla sua costituzione, alla Direzione generale delle finanze, che è responsabile di ca. il 30% del bilancio del Parlamento e saluta il fatto che l'IAS, a seguito di una decisione del Segretario generale, risponde ora direttamente a quest'ultimo (dal 1° settembre 2009), un'iniziativa che accrescerà l'efficacia di azione della Revisione interna e la percezione della sua obiettività ed indipendenza dai servizi ispezionati;

76.  sottolinea che la sua precedente posizione all'interno dell'organizzazione non ha impedito alla Revisione interna di assolvere le proprie funzioni secondo gli standard professionali e normativi; si compiace per la sua nuova posizione e si attende che essa migliori il flusso di dati informativi essenziali sulle questioni a rischio provenienti dal Segretario generale, facilitando in tal modo il ruolo del Revisore interno che è appunto quello di assistere il Parlamento nella gestione dei rischi;

Audit del Quadro di controllo interno

77.  rileva con soddisfazione che l'IAS ha dato priorità al controllo e alla consulenza in merito all'applicazione dei nuovi sistemi di controllo interno decentrati introdotti dal regolamento finanziario entrato in vigore il 1° gennaio 2003;

78.  nota altresì che la prima revisione del Quadro di controllo interno condotta nel 2003 e 2004 ha dato vita a 14 relazioni di audit che hanno coperto tutti i servizi, compresi quelli centrali, e che contenevano 452 azioni concordate;

79.  nota che una serie di audit di follow-up condotti per la prima volta nel 2005 e 2006 ha mostrato che gli organi direttivi avevano attuato 225 delle 452 azioni originariamente previste e che le 227 azioni non completate comprendevano 20 aree giudicate "critiche" in quanto fortemente esposte a rischi e necessitanti di interventi correttivi urgenti da parte dei servizi interessati;

Azioni pendenti residue

80.  nota anche che dopo una seconda serie di audit di follow-up condotti nel 2007 e 2008 la situazione a fine 2008 mostrava che delle 452 azioni originarie, 88 restavano pendenti e che queste si distribuivano fra le varie DG nel modo seguente:

DG PRES:                                     5

DG TRAD:                                    1

DG ITEC:                                     22 + quattro azioni critiche non completate

DG INTE:                                   5

DG INLO                                    10

DG COMM:                                  6

DG PERS                                      9

DG FINS                                    12

Segr. Gen.                      18 (azioni centrali)

81.  saluta i miglioramenti nella gestione e nei sistemi di controllo interno delle direzioni generali ma si interroga sul numero di azioni non completate, che corrispondono a un tasso di esecuzione di appena l'80,53% su un periodo relativamente lungo e comunque sufficiente per effettuare interventi correttivi;

82.  è pienamente consapevole del fatto che nel periodo in esame alcuni servizi sono stati trasferiti ad altre Direzioni generali; rammenta che ai sensi dell'articolo 86, paragrafo 3 del regolamento finanziario "l'istituzione provvede a dar seguito alle raccomandazioni risultanti dalle revisioni contabili" e considera insoddisfacente una situazione in cui raccomandazioni emesse nel 2003 e 2004 rimangono inattuate nel 2008;

83.  sottolinea che le 88 azioni non completate denotano la persistenza di rischi residui in determinate aree e raccomanda caldamente che vengano adottate rapidamente idonee misure per dare attuazione alle raccomandazioni inattuate al più presto possibile; invita il Segretario generale ad informare la commissione competente sui progressi compiuti;

84.  ritiene che occorra procedere alla revisione del servizio di audit interno del Parlamento allo scopo di rafforzarlo e in tal modo migliorare ulteriormente il controllo finanziario; giudica opportuno fornire tutti gli strumenti atti a garantire l’adempimento dei compiti della commissione per il controllo dei bilanci;

85.  chiede che il Parlamento riceva una spiegazione esaustiva e risposte precise sui motivi per cui il nuovo Centro visitatori non è ancora aperto e chiede che tale apertura avvenga entro il 30 settembre 2010;

Premi del Parlamento europeo

86.  considera inopportuno il premio LUX e trova che il bilancio del Parlamento non dovrebbe essere usato per concorsi cinematografici; sottolinea inoltre che i deputati non possono essere considerati le persone più indicate per giudicare e distribuire premi culturali;

Gruppi politici (voce di bilancio 4 0 0 0)

87.  prende atto che, nel 2008, gli stanziamenti iscritti alla linea di bilancio 4 0 0 0 sono stati utilizzati nel modo seguente:

 

 

 

 

 

 

 

 

(in EUR)

Totale disponibile nel bilancio 2008

81.625.415

Membri non iscritti

1.485.287

Importi disponibili per i gruppi

80.140.128

Gruppo

Stanziamenti concessi dal bilancio del Parlamento

Riasse-gnazione (*)

Dotazione supplementare 2008 (**)

Risorse proprie e stanziamenti riportati dei Gruppi

Spesa nel 2008

Tasso di utilizzo degli stanziamenti disponibili

Massimale dei riporti (***)

Somme riportate al 2009

PPE

19.457.497

-19.262

2.256.382

9.768.471

24.057.411

76,46%

11.985.131

7.405.677

PSE

14.417.268

45.992

1.685.892

7.254.341

16.555.599

70,74%

8.894.526

6.847.894

ALDE

6.685.814

-35.299

768.650

3.008.933

7.409.623

71,05%

4.111.557

3.018.475

VERTS/ALE

2.765.269

45.912

330.540

1.070.615

3.191.911

75,78%

1.713.175

1.020.425

GUE/NGL

2.809.780

-2.357

325.919

971.528

2.627.939

64,02%

1.730.809

1.476.931

UEN

2.764.733

-26.557

315.066

968.265

2.770.796

68,90%

1.697.433

1.250.711

IND/DEM

1.621.041

-51.389

176.408

760.676

1.924.007

76,75%

986.929

582.729

NI

1.226.937

 

141.143

117.207

1.019.401

68,63%

754.612

392.949

Totale

51.748.339

-42.960

6.000.000

23.920.036

59.556.687

72,96%

31.874.170

21.995.791

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(*) A causa di modifiche nella composizione dei gruppi e dei Non iscritti

 

 

 

 

(**) Decisione dell'Ufficio di Presidenza del 3 dicembre 2008.

 

 

 

 

 

 

(***) Conformemente all'articolo 2.1.6 della regolamentazione sull'utilizzazione degli stanziamenti della voce 4000 e per decisione dell'Ufficio di Presidenza del 15 dicembre 2008; dotazione supplementare da utilizzare entro il 30 marzo 2009

Stanziamenti addizionali

88.  rammenta che nella riunione del 19 novembre 2008 l’Ufficio di presidenza ha deciso di destinare uno stanziamento supplementare di 6 milioni di EUR alla voce di bilancio 4000 per finanziare una campagna di informazione sulle elezioni europee del 2009 D(2009)28076 del 15 giugno 2009);.

89.  nota che il 15 dicembre 2008 l'Ufficio di presidenza ha deciso:

- "che il limite del 50% previsto agli articoli 2.1.6 e 2.9.2 della regolamentazione relativa all'utilizzazione degli stanziamenti della voce di bilancio 4 0 0 0 non è applicabile per gli stanziamenti supplementari di 6 milioni di euro che ha deciso di riassegnare nella sua riunione del 19 novembre 2008 e che, di conseguenza, tale importo supplementare può essere integralmente riportato al 2009;

- tuttavia, che i gruppi devono utilizzare tali stanziamenti supplementari entro la fine del marzo 2009 e che qualsiasi importo inutilizzato deve essere rimborsato al bilancio del Parlamento; e che pertanto

- l’utilizzo di tali stanziamenti supplementari [va esaminato] alla chiusura dell’esercizio finanziario del primo semestre 2009, in quanto gli anni elettorali si suddividono in due periodi di sei mesi"(D(2009)28076 del 15 giugno 2009);

90.  rammenta che nella riunione del 16 giugno 2009 il Presidente ha notato con preoccupazione "che l'affluenza alle urne in occasione di queste elezioni è scesa globalmente al 43,2%, un aspetto su cui (…) il prossimo Ufficio di presidenza dovrà riflettere con attenzione" (PE 426.193/BUR);

Chiusura dei conti: senza dibattito?

91.  nota che conformemente all'articolo 2.7.3 del regolamento relativo all’utilizzo degli stanziamenti della voce di bilancio 4 0 0 07, il presidente ha trasmesso alla commissione per il controllo dei bilanci in data 8 luglio 2009 (lettera 311812) le relazioni di audit presentate dai gruppi politici;

92.  osserva che nella sua Nota ai membri dell'Ufficio di Presidenza del 15 giugno 2009 (D(2009)28076) il Segretario generale ha indicato che "in tutte le relazioni i controllori finanziari hanno certificato senza riserve che i conti presentati erano conformi alle disposizioni regolamentari";

93.  nota che nella sua riunione del 16 giugno 2009 (verbale della riunione di pari data, PE 426.193/BUR):

       –  in sede di decisione sulla chiusura dell'esercizio 2008 per quanto riguarda i gruppi politici, l'Ufficio di presidenza ha preso atto ed approvato i documenti presentati dai gruppi;

       –  in sede di decisione sulla chiusura dei conti del gruppo ITS, l'Ufficio di presidenza ha fatto proprie le conclusioni contenute nella nota del Segretario generale sull'argomento;

       –  l'Ufficio di presidenza ha incaricato il Segretario generale di definire l'importo definitivo del credito a carico di un deputato e di effettuare eventualmente le necessarie regolarizzazioni;

94. rammenta che secondo l'articolo 2.2.3 del regolamento relativo all’utilizzo degli stanziamenti della voce di bilancio 4 0 0 0 ogni gruppo è tenuto ad applicare un sistema di controllo interno;

Partiti politici europei

95.  prende atto che, nel 2008, gli stanziamenti iscritti alla linea di bilancio 4 0 2 0 sono stati utilizzati nel modo seguente:

 

 

 

 

(in EUR)

Esecuzione del bilancio 2008 nel quadro della convenzione

Partito

Risorse proprie

Totale sovvenzione PE

Totale delle entrate

Sovvenzione in % della spesa ammissibile (max. 85%)

PPE

1.169.574,08

3.354.754,00

4.524.328,08

79%

PSE

859.853,00

3.027.647,00

3.887.500,00

82%

ELDR

420.721,36

1.115.665,00

1.536.386,36

83%

EFGP

272.909,63

641.534,00

914.443,63

70%

GE

176.454,75

536.539,11

712.993,86

76%

PDE

78.746,17

407.693,22

486.439,39

83%

AEN

36.619,20

206.376,01

242.995,21

85%

ADIE

80.187,00

303.051,35

383.238,35

85%

EFA

65.390,25

226.600,00

291.990,25

83%

EUD

50.094,08

153.821,06

203.915,14

85%

Totale

3.210.549,52

9.973.680,75

13.184.230,27

80%

96.  nota che nella sua riunione del 17 giugno 2009 l'Ufficio di Presidenza, deliberando senza discussione, ha approvato le relazioni finali sulla realizzazione dei rispettivi programmi di attività e i rendiconti di esercizio di sette partiti politici europei su dieci (verbale della riunione di pari data, PE 426.231/BUR);

97.  Nota inoltre che nella sua nota ai membri dell'Ufficio di Presidenza D(2009)30444 del 15 giugno 2009 il Segretario generale ha fornito le seguenti informazioni:

"8. "Le relazioni di attività dei partiti sono in linea con i programmi di lavoro presentati al momento della domanda di sovvenzione. I partiti hanno apportato modifiche rispetto ai programmi iniziali in particolare per quanto riguarda gli argomenti, le date e i luoghi di riunioni o conferenze. Tuttavia, tali modifiche non toccano la sostanza dei programmi di lavoro e dovrebbero essere accettate come inerenti alla flessibilità necessaria ai partiti per adeguare la loro azione all'ambiente politico mutevole nel corso dell'anno. I partiti hanno inoltre apportato rettifiche alle loro stime di bilancio mediante storni.

...

10. In tutte le relazioni, i revisori dei conti hanno certificato senza riserve che i conti presentati erano in conformità con le disposizioni del regolamento (CE) n. 2004/2003 e presentavano un quadro veritiero e fedele della situazione del partito politico al momento della chiusura dell'esercizio finanziario 2008";

98. nota che nella sua riunione del 14 settembre 2009 l'Ufficio di presidenza ha approvato le relazioni finali sulla realizzazione dei rispettivi programmi di attività e i rendiconti di esercizio dei tre partiti politici europei le cui relazioni non erano disponibili alla riunione dell'Ufficio di presidenza del 19 giugno 2009, e segnatamente ADIE (Alleanza dei Democratici Indipendenti in Europa), AEN (Alleanza per l'Europa delle Nazioni) e EUD (EUDemocrats) (Verbale della riunione del 14 settembre 2009, PE 426.393/BUR);

99. nota che l'Ufficio di presidenza ha deciso che l'ordinatore avrebbe dovuto procedere al recupero di un importo di EUR 90 604,58 nei confronti dei tre partiti citati (ADIE, AEN e EUD) tenendo conto dell'importo finale delle sovvenzioni da assegnare a questi partiti;

100. nota la risposta del Segretario generale al paragrafo 96 della sua risoluzione del 23 aprile 2009 - concernente il follow-up dato alle conclusioni della relazione del Revisore interno sull'attuazione delle norme relative ai contributi ai partiti politici a livello europeo[24] - e il riferimento alle tre azioni "abbandonate";

101. rammenta che "è necessario assicurare la massima trasparenza e il controllo finanziario dei partiti politici a livello europeo che ricevono finanziamenti a carico del bilancio generale dell'Unione europea", secondo quanto previsto al considerando 11 del regolamento (CE) n. 2004/2003[25];

102. sottolinea che la "massima trasparenza" non può essere conseguita senza i) la piena attuazione e, in particolare, senza introdurre una struttura descrittiva standard per il programma di attività e per la relazione di attività finale e senza ii) un numero sufficiente di controlli in loco ex post sulle predette sovvenzioni da parte dell'ordinatore;

103. non riesce a comprendere come l'Ufficio di presidenza possa assolvere le sue responsabilità ex articolo 209, paragrafo 2 - di decidere "l'eventuale sospensione o riduzione di un finanziamento e l'eventuale recupero delle somme indebitamente riscosse" - e ex paragrafo 3 del Regolamento – di approvare "la relazione di attività finale e i conteggi finanziari finali del partito politico beneficiario" - senza introdurre le summenzionate strutture standard, che sono di importanza cruciale ai fini di una valutazione e di un processo di pagamento trasparente;

Fondazioni politiche europee

104. prende atto che, nel 2008, gli stanziamenti iscritti alla linea di bilancio 4 0 3 0 sono stati utilizzati nel modo seguente:

Voce di bilancio 4030 - Esecuzione esercizio finanziario 2008 (in EUR)

Fondazione

Abbreviazione

Risorse proprie

Sovvenzione finale

Totale delle entrate

Sovvenzione in % della spesa ammissibile (max. 85%)

Centre d'études européennes

CEE

262.293

1.344.892

1.607.184

84%

Foundation for European Progressive Studies

FEPS

221.835

1.208.436

1.430.271

85%

European Liberal Forum

ELF

39.315

172.187

211.502

81%

Green European Institute

GEI

48.442

270.836

319.278

85%

Transform Europe

TE

23.800

147.090

170.890

85%

Institute of European Democrats

IED

18.079

101.108

119.188

85%

Europa Osservatorio Sulle Politiche dell'Unione

EUROPA

61.901

232.900

294.801

84%

Center Maurits Coppieters

CMC

21.881

106.608

128.489

83%

Fondation Politique Europeenne Pour La Democratie

FPED

16.635

120.501

137.136

85%

Foundation for EU Democracy*

FEUD

 

 

 

 

Totale

 

714.181

3.704.558

4.418.739

84%

 

 

 

 

 

 

*: relazione finale non ancora approvata

 

 

 

 

 

105. nota che nella sua riunione del 17 giugno 2009 l'Ufficio di presidenza ha approvato le relazioni finali sulla realizzazione dei programmi di attività e i rendiconti di esercizio di sei delle dieci fondazioni e ha accertato l'obbligo per l'ordinatore di procedere al recupero di un'eccedenza di EUR 85 437,44 nei confronti dell'Institute of European Democrats e di versare un saldo di EUR 482 544,35 alle altre cinque fondazioni (Verbale della riunione del 17 giugno 2009, PE 426.231/BUR);

106. nota inoltre che nella sua nota ai membri dell'Ufficio di Presidenza D(2009)31289 del 15 giugno 2009 il Segretario generale ha fornito le seguenti informazioni:

"9. Nel marzo 2008, poco prima della scadenza della presentazione della richiesta di sovvenzione, la maggior parte delle fondazioni, nel corso di una riunione di informazione con i servizi competenti del segretariato generale, hanno segnalato di essere nell'impossibilità di proporre un programma di lavoro preciso, ad esempio, con l'indicazione di luogo, data, tema di una conferenza o argomento esatto di uno studio. Pertanto, non è stato possibile verificare se le attività svolte corrispondessero ai programmi di lavoro presentati al momento della richiesta di sovvenzione. In parecchi casi, in cui la richiesta presentata era stata sufficientemente precisa, si è dovuto constatare che sono state apportate modifiche di rilievo, ad esempio sono stati soppressi diversi avvenimenti o sono stati modificati gli argomenti di studio.

10. Trattandosi del primo esercizio di finanziamento, avvenuto poco dopo la costituzione delle fondazioni beneficiarie, si propone di accettare le relazioni finali. Tuttavia, sembra opportuno che l'Ufficio di presidenza inviti il Presidente a ricordare alle fondazioni, nella sua lettera riguardante la chiusura dell'esercizio 2008, che d'ora in avanti dovrà essere migliorata la programmazione dei lavori e che eventuali modifiche nel corso dell'anno dovranno essere giustificate nelle relazioni finali.

...

12. In tutte le relazioni, i revisori dei conti hanno certificato senza riserve che i conti presentati erano conformi alle disposizioni regolamentari e presentavano un quadro veritiero e fedele della situazione delle fondazioni politiche alla chiusura dell'esercizio finanziario 2008 (…)";

107. nota che nella sua riunione del 14 settembre 2009 l'Ufficio di presidenza ha approvato le relazioni finali sulla realizzazione dei programmi di attività e dei rendiconti di esercizio delle tre fondazioni politiche europee che non avevano potuto sottoporre le loro relazioni per la riunione dell'Ufficio di presidenza del 17 giugno 2009 (European Liberal Forum - ELF, Transform Europe - TE e Alliance des Démocrates Indépendants en Europe - ADIE) (Verbale dalla riunione del 14 settembre 2009 e Nota ai membri dell'Ufficio di presidenza D(2009)40444 del 9 settembre 2009);

108. nota inoltre che l'Ufficio di presidenza ha accertato l'obbligo per l'ordinatore di procedere al recupero di un'eccedenza di EUR 15 144,39 nei confronti dell'ELF e di EUR 32 178,58 nei confronti dell'ADIE e di versare un saldo di EUR 21 965,56 alla TE, rinviando la propria decisione riguardo la chiusura dell'esercizio finanziario della FEUD a una riunione successiva;

109. sostiene appieno la costituzione di partiti politici e di fondazioni politiche europee e le loro attività; ritiene che l'assoluta trasparenza circa la gestione finanziaria dei partiti e delle fondazioni e il conseguimento dei risultati programmati sia della massima importanza per i cittadini dell’Unione;

110. ritiene che le informazioni presentate all'autorità di discarico non provano in modo convincente che i sistemi di gestione e controllo interni funzionano in modo efficace e che le informazioni e la documentazione presentata dai partiti e dalle fondazioni non siano sufficienti per soddisfare le legittime aspettative di trasparenza dei cittadini e dei contribuenti; si attende che l'Ordinatore istituisca un piano di controlli ex post, piano che rappresenta una delle principali condizioni ai fini della dichiarazione di affidabilità;

111. saluta con soddisfazione il fatto che l'IAS abbia avviato un follow-up sull'attuazione delle sue raccomandazioni del 2007 e che la nuova relazione estenderà la sua analisi alle fondazioni politiche europee;

Applicazione dello Statuto dei deputati e dello Statuto degli assistenti

112. nota che l'Ufficio di Presidenza, con decisione in data 14 settembre 2009, ha istituito un Gruppo temporaneo di valutazione dell'attuazione degli Statuti dei deputati e degli assistenti, presieduto dalla Vicepresidente Dagmar Roth-Behrendt, per esaminare soluzioni ai problemi pratici emersi;

113. saluta questa iniziativa e richiama l'attenzione sulla necessità di apportare adattamenti alle procedure amministrative e alle norme vigenti, tenendo debitamente conto dei possibili rischi finanziari e di reputazione ed evitando di generare eccessivi sovraccosti;

114. confida nel fatto che il Segretario generale abbia identificato i rischi connessi ai nuovi progetti e i costi amministrativi e di controllo necessari per contenere tali rischi;

Posti vacanti

115. si attende che il Segretario generale adotti ogni provvedimento necessario a limitare la vacanza al periodo strettamente necessario (non superiore a tre mesi) per dare un notevole contributo al miglioramento dei servizi resi ai deputati e per consentire al personale di fornire le prestazioni qualitative richieste;

116. invita il Segretario generale ad assicurare che gli avvisi di posti vacanti di Capo Unità e di grado superiore siano aperti ai funzionari di altre Istituzioni UE;

Politica immobiliare

117. rinnova il suo invito a istituire una strategia a lungo termine del Parlamento concernente gli immobili; rammenta la sua esortazione di cui al punto 30 della risoluzione del 22 ottobre 2009 sul progetto di bilancio dell'Unione europea per l'esercizio 2010, sezione I – Parlamento europeo, sezione II – Consiglio, sezione IV – Corte di giustizia, sezione V – Corte dei conti, sezione VI – Comitato economico e sociale europeo, sezione VII – Comitato delle regioni, sezione VIII – Mediatore europeo, sezione IX – Garante europeo della protezione dei dati; sottolinea in particolare che nel quadro di tale strategia concernente gli immobili occorre tenere conto dell'aumento delle spese di manutenzione dovuto all'acquisto di edifici nonché di un incremento a medio termine delle necessarie ristrutturazioni; evidenzia che la strategia immobiliare deve essere finalizzata a rendere il bilancio del Parlamento sostenibile; sottolinea che occorre tenere conto anche dei requisiti risultanti dall'entrata in vigore del trattato di Lisbona e si attende di essere informato sui relativi risultati;

118. chiede, riguardo agli uffici informazione, che il Parlamento e la Commissione raggiungano un accordo su una strategia immobiliare a medio e lungo termine corredata di una programmazione proiettata verso il futuro, che in particolare definisca chiaramente le modalità d'acquisto, il rispettivo ruolo delle istituzioni e i tempi di rimborso; sottolinea che un accordo di questo tipo è ancor più necessario se considera che attualmente la Commissione e il Parlamento privilegiano forme diverse di finanziamento riguardo agli uffici informazione;

Sistema di ecogestione e audit (EMAS)

119. rileva con soddisfazione che l'Organizzazione internazionale per la standardizzazione ha rilasciato al Parlamento un certificato ISO - ISO 14001:2004 - per i sistemi di gestione ambientale adottati nelle tre maggiori sedi di lavoro;

120. saluta il fatto che il Parlamento:

- sia la prima istituzione UE ad aver ricevuto tale certificazione per tutte le sue attività tecniche e amministrative;

- abbia ridotto, nel corso degli ultimi tre anni, il consumo di gas e carburanti di quasi il 25%;

- abbia deciso di utilizzare elettricità verde al 100% nelle sue tre principali sedi di lavoro consentendo di ridurre le emissioni di biossido di carbonio (CO2) del 17%;

- ricicli, riutilizzi e trasformi in compost oltre il 50% di tutti i rifiuti;

121.    invita il Segretario generale ad adottare provvedimenti volti a creare, a tutti i livelli, una maggiore consapevolezza della necessità di evitare l'inutile produzione di rifiuti, con particolare riguardo al numero di dossier cartacei prodotti, ma non utilizzati, per le varie riunioni, in special modo alla luce degli enormi sforzi compiuti a livello economico e finanziario per la messa a punto dell’infrastruttura digitale; suggerisce, pertanto, di migliorare l’uso delle apparecchiature digitali di cui attualmente dispone il Parlamento;

122. si attende in linea generale che tutti gli organi decisionali diano alta priorità alle esigenze ambientali in tutte le decisioni concernenti (fra l'altro) gli immobili (ad es. isolamento, energia geotermica, biocombustibili e pannelli fotovoltaici), i trasporti e il materiale per ufficio;

123. raccomanda che il Parlamento – conformemente alle prassi di alcuni Stati membri - partecipi al rimborso delle spese sostenute dal personale per l'uso di mezzi pubblici di trasporto fra la propria abitazione e la sede di servizio, in cambio del loro accordo a rinunciare all'accesso ai parcheggi del Parlamento, un sistema che permetterebbe di ridurre il numero delle autovetture che affluiscono ogni mattina a Bruxelles e le conseguenti emissioni di biossido di carbonio;

124. sostiene pienamente il principio del multilinguismo e nota la decisione del Parlamento del 24 ottobre 2007[26] di ripristinare la traduzione integrale del resoconto in extenso dei dibattiti in tutte le lingue ufficiali, con una spesa aggiuntiva di EUR 14 840 000; chiede che si esaminino modalità per analizzare l'uso fatto delle varie versioni linguistiche del resoconto in extenso dei dibattiti;

125. è del parere che lo staff EMAS debba essere funzionalmente indipendente e disporre di risorse finanziarie sufficienti per svolgere le sue attività; invita il personale EMAS a trasmettere la sua relazione annuale al presidente della commissione per il controllo dei bilanci;

126.     esprime la propria preoccupazione per i continui casi di microcriminalità nelle sedi del Parlamento; chiede al Segretario generale di rivolgere un’attenzione particolare alla questione allo scopo di ridurre il fenomeno;

Trasporti

127.    nota che tutte le autovetture acquistate dal Parlamento nel 2009 avevano un livello di emissioni di CO2 superiore alla media dei veicoli nuovi immessi sul mercato dell’Unione nel corso dello stesso anno; è consapevole del crescente numero di autovetture dalle alte prestazioni, fra cui le auto ibride, attualmente disponibili che rilasciano emissioni inferiori alla media;

128. invita le autorità competenti a rinnovare l’intero parco delle berline del Parlamento destinato a finalità di protocollo e rappresentanza sostituendolo entro il 31 dicembre 2010 con autovetture che non producono emissioni di CO2 superiori alla media dell'Unione nel corso dell'ultimo anno per il quale si dispone dei dati della Commissione, e a riservare l'uso di tali autovetture al Presidente, ai Presidenti dei gruppi politici e ai visitatori di prestigio, nonché a garantire che entro la stessa data le auto a disposizione dei deputati a Bruxelles e a Strasburgo siano conformi alla norma europea Euro 5;

129.     esprime stupore nell'apprendere che la maggior parte delle autovetture acquistate nel 2008 erano considerate le auto più ecologiche in rapporto alle esigenze degli utenti; esorta il Parlamento a favorire presso i deputati il ricorso ai trasporti pubblici e a riesaminare – al fine di ampliarlo – il servizio biciclette per i trasporti all'interno della città di Bruxelles; inoltre chiede che il Parlamento istituisca un proprio servizio biciclette per le tornate di Strasburgo, mettendo a disposizione un parco di biciclette sufficiente;

Coordinamento degli studi

130.  nota che nel 2008 la DG IPOL ha impegnato 7,1 milioni di EUR e la DG EXPO EUR 499 423 per gli studi esterni (risposta alla domanda 24); invita i servizi responsabili a verificare - prima di commissionare un nuovo studio esterno - se uno studio analogo non sia già disponibile e/o non sia stato condotto da un'altra istituzione UE;

131.  invita il suo Segretario generale a mettersi in contatto con le altre istituzioni per costituire una base dati centrale per gli studi già realizzati, consultabile anche dal vasto pubblico;

Accesso alle basi dati

132.  nota che il costo complessivo degli abbonamenti ai servizi commerciali di informazione elettronica è stato di EUR 804 987 nel 2008 e di EUR 970 484 nel 2009; invita gli uffici competenti, all'atto del rinnovo dei contratti, a migliorare le condizioni di accesso a tali servizi onde permettere a un maggior numero di utenti - compresi i deputati - di beneficiarne.

Rimborso delle spese connesse alle visite dei gruppi patrocinati

133. chiede che il rimborso al responsabile del gruppo delle spese sostenute nel corso di una visita di un gruppo patrocinato avvenga sempre tramite bonifico bancario e non in contanti; chiede, inoltre, che il Parlamento rimborsi i costi realmente sostenuti su presentazione dei documenti giustificativi; chiede inoltre che presso il Parlamento sia condotto uno studio che esamini se il sistema del rimborso forfetario per le spese di viaggio sostenute dai gruppi ufficiali di visitatori sia adeguato rispetto ai loro differenti luoghi di partenza e destinazione e se non sia invece più adatto per gruppi di questo tipo il sistema di rimborso dei costi reali, entro un determinato massimale.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

23.3.2010

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

17

4

6

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Marta Andreasen, Jean-Pierre Audy, Jorgo Chatzimarkakis, Ryszard Czarnecki, Luigi de Magistris, Tamás Deutsch, Martin Ehrenhauser, Jens Geier, Ingeborg Gräßle, Martin Häusling, Ville Itälä, Iliana Ivanova, Bogusław Liberadzki, Monica Luisa Macovei, Christel Schaldemose, Theodoros Skylakakis, Bart Staes, Georgios Stavrakakis, Søren Bo Søndergaard

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Thijs Berman, Zuzana Brzobohatá, Chris Davies, Esther de Lange, Christofer Fjellner, Salvador Garriga Polledo, Edit Herczog, Ivailo Kalfin, Véronique Mathieu, Olle Schmidt, Frank Vanhecke, Derek Vaughan

  • [1]       GU L 71 del 14.3.2008,
  • [2]       GU C 273 del 13.11.2009, pag. 1.
  • [3]       GU C 127 del 5.6.2009, pag. 1.
  • [4]       GU C 269 del 10.11.2009, pag. 1.
  • [5]       GU C 273 del 13.11.2009, pag. 122.
  • [6]       GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
  • [7]       PE 349.540/Bur/ann/fin.
  • [8]       GU C 27 E del 31.1.2008, pag. 225.
  • [9]       Iniziativa europea per la trasparenza, su http://ec.europa.eu/commission_barroso/kallas/work/eu_transparency/index_en.htm
  • [10]  GU L 71 del 14.3.2008,
  • [11]  GU C 273 del 13.11.2009, pag. 1.
  • [12]  GU C 127 del 5.6.2009, pag. 1.
  • [13]  GU C 269 del 10.11.2009, pag. 1.
  • [14]  GU C 273 del 13.11.2009, pag. 122.
  • [15]  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
  • [16]  PE 349.540/Bur/ann/fin.
  • [17]     GU C 27 E del 31.1.2008, pag. 225.
  • [18]     Iniziativa europea per la trasparenza, su http://ec.europa.eu/commission_barroso/kallas/work/eu_transparency/index_en.htm
  • [19]  Regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione del 23 dicembre 2002 recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 1).
  • [20]     Disponibile all’indirizzo: http://www.europarl.europa.eu/document/activities/cont/200911/20091120ATT64961/20091120ATT64961EN.pdf
  • [21]  Cfr. anche: http://ec.europa.eu/budget/library/documents/implement_control/fin_rules/syn_pub_rf_modex_en.pdf
  • [22]     Disponibile all'indirizzo: http://www.europarl.europa.eu/document/activities/cont/200911/20091120ATT64961/20091120ATT64961EN.pdf
  • [23]     Si veda anche: http://ec.europa.eu/budget/library/documents/implement_control/fin_rules/syn_pub_rf_modex_en.pdf
  • [24]  http://www.europarl.europa.eu/document/activities/cont/200911/20091120ATT64976/20091120ATT64976EN.pdf
  • [25]     Regolamento (CE) n. 2004/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo (GU L 297 del 15.11.2003, pag. 1).
  • [26]     Decisione del Parlamento del 24 ottobre 2007 sulla modifica dell'articolo 173 e l'inserimento dell'articolo 173 bis del regolamento del Parlamento europeo concernente il resoconto integrale e la registrazione audiovisiva delle discussioni (GU C 263 E, del 16.10.2008, p. 409).