RELAZIONE sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo all'assistenza finanziaria comunitaria per la disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare Kozloduy in Bulgaria – "Programma Kozloduy"
5.5.2010 - (COM(2009)0581 – C7‑0289/2009 – 2009/0172(NLE)) - *
Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
Relatore: Rebecca Harms
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo all'assistenza finanziaria comunitaria per la disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare Kozloduy in Bulgaria – "Programma Kozloduy"
(COM(2009)0581 – C7‑0289/2009 – 2009/0172(NLE))
(Procedura di consultazione)
Il Parlamento europeo,
– vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2009)0581),
– visto l'articolo 30 dell'Atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania e agli adattamenti dei trattati sui quali si fonda l'Unione europea per quanto riguarda i reattori 1-4 della centrale nucleare di Kozloduy in Bulgaria,
– vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo "La sicurezza nucleare e l'allargamento dell'Unione europea" (COM(2002)0605),
– visto l'articolo 203 del trattato Euratom, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C7‑0289/2009),
– visto l'articolo 55 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e i pareri della commissione per i bilanci e della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A7‑0142/2010),
1. approva la proposta della Commissione quale emendata;
2. ritiene che la proposta di regolamento del Consiglio sia compatibile con il massimale della rubrica 1a del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2007-2013, ma che il margine rimanente all'interno della rubrica 1a per gli anni 2011-2013 sia estremamente limitato; sottolinea che il finanziamento di nuove attività non deve compromettere programmi o altre iniziative già esistenti nel quadro della rubrica 1a;
3. ribadisce pertanto la sua richiesta che venga presentata una strategia pluriennale per il programma di disattivazione della centrale di Kozloduy come pure per le altre priorità politiche nell'ambito della rubrica 1a, nel contesto della revisione di metà periodo dell'attuale QFP, accompagnata da proposte concrete intese ad adeguare e a rivedere il QFP entro la fine del primo semestre del 2010, ricorrendo a tutti i meccanismi disponibili a titolo dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (AII del 17 maggio 2006), in particolare i meccanismi previsti ai punti da 21 a 23;
4. sottolinea che l'importo annuo per il programma di disattivazione della centrale di Kozloduy sarà stabilito nel corso della procedura di bilancio annuale, in conformità delle disposizioni del punto 38 dell'AII del 17 maggio 2006;
5. invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 106 A del trattato Euratom e dell'articolo 293, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
6. invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;
7. chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.
Emendamento 1 Proposta di regolamento Considerando 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(1) La Bulgaria si è impegnata a chiudere le unità 1 e 2 e le unità 3 e 4 della centrale nucleare di Kozloduy, rispettivamente entro il 31 dicembre 2002 ed entro il 31 dicembre 2006, e a disattivare successivamente dette unità. L'Unione europea ha espresso la volontà di continuare a fornire un'assistenza finanziaria fino al 2009 proseguendo gli aiuti di preadesione di cui al programma Phare a sostegno degli sforzi di disattivazione intrapresi dalla Bulgaria. |
(1) Durante i negoziati di adesione del 2005, la Bulgaria ha accettato di chiudere le unità 1 e 2 e le unità 3 e 4 della centrale nucleare di Kozloduy, rispettivamente entro il 31 dicembre 2002 ed entro il 31 dicembre 2006, e a disattivare successivamente dette unità. L'Unione europea ha espresso la volontà di continuare a fornire un'assistenza finanziaria fino al 2009 proseguendo gli aiuti di preadesione di cui al programma Phare a sostegno degli sforzi di disattivazione intrapresi dalla Bulgaria. All'epoca, l'Unione europea ha altresì assicurato che l'assistenza finanziaria sarebbe stata esaminata nel quadro di una revisione generale del sostegno dell'Unione per il periodo 2007-2013. |
Emendamento 2 Proposta di regolamento Considerando 2 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(2) Il trattato del 2005, relativo all'adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea, e in particolare l'articolo 30 dell'Atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania e agli adattamenti dei trattati sui quali si fonda l'Unione europea, ha stabilito, in considerazione dell'impegno della Bulgaria a chiudere l'unità 3 e l'unità 4 della centrale nucleare di Kozloduy, un programma di assistenza (di seguito denominato "programma Kozloduy") con una dotazione di 210 milioni di euro per il periodo 2007-2009. |
(2) Il trattato del 2005, relativo all'adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea, e in particolare l'articolo 30 dell'Atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania e agli adattamenti dei trattati sui quali si fonda l'Unione europea, ha stabilito, in considerazione dell'impegno della Bulgaria a chiudere l'unità 3 e l'unità 4 della centrale nucleare di Kozloduy, un programma di assistenza (di seguito denominato "programma Kozloduy") con una dotazione di 210 milioni di euro per il periodo 2007-2009. Tale programma comprende un'assistenza destinata a coprire la perdita di capacità causata dalla chiusura della centrale nucleare di Kozloduy. |
Motivazione | |
L'assistenza finanziaria è volta a trovare una soluzione al complesso problema della chiusura della centrale nucleare di Kozloduy, tenendo conto anche dell'onere finanziario che ricade sulla Repubblica di Bulgaria in conseguenza del processo di integrazione nell'Unione europea. | |
Emendamento 3 Proposta di regolamento Considerando 2 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(2 bis) I principi comunitari di solidarietà e di parità di trattamento richiedono l'adozione di un approccio imparziale, ora come in passato, nei confronti degli Stati membri che necessitano di un sostegno finanziario per la disattivazione delle centrali nucleari, in conformità dell'impegno a chiudere le unità delle centrali nucleari assunto nei trattati di adesione o nei protocolli allegati. |
Emendamento 4 Proposta di regolamento Considerando 4 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(4) L'Unione riconosce gli sforzi realizzati ed i buoni progressi compiuti dalla Bulgaria nella fase preparatoria della disattivazione del programma Kozloduy utilizzando i fondi comunitari attivati fino al 2009 e la necessità di un sostegno finanziario supplementare per gli anni successivi al 2009 al fine di proseguire le operazioni effettive di disattivazione. |
(4) L'Unione riconosce gli sforzi realizzati ed i buoni progressi compiuti dalla Bulgaria nella fase preparatoria della disattivazione del programma Kozloduy utilizzando i fondi comunitari attivati fino al 2009 e la necessità di un sostegno finanziario supplementare per gli anni successivi al 2009 al fine di proseguire le operazioni effettive di disattivazione, in conformità del trattato di adesione del 2005, nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza. |
Emendamento 5 Proposta di regolamento Considerando 5 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(5) È ugualmente importante utilizzare le risorse proprie della centrale nucleare di Kozloduy, in quanto ciò contribuisce a rendere disponibili le competenze necessarie ed allo stesso tempo attenua l'impatto sociale ed economico della chiusura anticipata, nella misura in cui si continua ad utilizzare il personale dalla centrale nucleare chiusa. Il proseguimento del sostegno finanziario è quindi importante per mantenere il livello di sicurezza necessario. |
(5) È ugualmente importante utilizzare le risorse proprie della centrale nucleare di Kozloduy, in quanto ciò contribuisce a rendere disponibili le competenze necessarie, migliora il know-how e le competenze ed allo stesso tempo attenua l'impatto sociale ed economico della chiusura anticipata, nella misura in cui si continua ad utilizzare il personale dalla centrale nucleare chiusa. Il proseguimento del sostegno finanziario è quindi importante per garantire il rispetto degli standard necessari in materia di sicurezza, salute e ambiente. |
Emendamento 6 Proposta di regolamento Considerando 6 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(6) L'Unione riconosce inoltre la necessità di un sostegno finanziario che consenta di portare avanti misure di attenuazione nel settore dell'energia, vista l'entità delle perdite di capacità risultanti dalla chiusura delle unità nucleari e il relativo impatto sulla sicurezza di approvvigionamento energetico nella regione. |
(6) L'Unione riconosce inoltre la necessità di un sostegno finanziario che consenta di procedere ulteriormente verso un'economia più efficiente sotto il profilo energetico che avrà un impatto positivo sulla sicurezza di approvvigionamento, sui prezzi dell'elettricità e sul volume delle emissioni di gas ad effetto serra in Bulgaria. Considerando la necessità che la Bulgaria realizzi maggiori progressi per quanto riguarda lo smaltimento definitivo degli elementi combustibili irradiati e dei rifiuti altamente radioattivi e considerando che lo smaltimento definitivo di tutte le sostanze radioattive derivanti dalla disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy è un processo estremamente importante che deve essere programmato attentamente, l'Unione dovrebbe aiutare il governo bulgaro a individuare le soluzioni per lo smaltimento definitivo, se del caso sulla base di uno studio realizzato dal governo bulgaro relativo allo smaltimento definitivo in condizioni di sicurezza di tutte le sostanze radioattive derivanti dalla disattivazione. |
Emendamento 7 Proposta di regolamento Considerando 6 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(6 bis) La perdita di capacità di produzione causata della chiusura anticipata delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy ha comportato un aumento significativo del volume delle emissioni di gas ad effetto sera, stimato a 15 TWh per il periodo 2011-2013 con una concentrazione di CO2 eq pari a circa 1,2 Gg/GWh, e ha provocato un aumento, in Bulgaria, della concentrazione di CO2 eq di circa 18.000 Gg o 18.000 Kt, rendendo necessarie ulteriori riduzioni di CO2. |
Emendamento 8 Proposta di regolamento Considerando 6 ter (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(6 ter) L'Unione riconosce la necessità di attenuare gli effetti di un impatto ambientale più significativo e dell'aumento delle emissioni dovuti a una capacità di sostituzione del nucleare basata principalmente su un maggiore uso delle centrali a lignite. |
Emendamento 9 Proposta di regolamento Considerando 6 quater (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(6 quater) L'attuazione di misure di mitigazione intese a ridurre l'impatto socioeconomico della chiusura delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy, come ad esempio i programmi di riqualificazione professionale mirati ad adeguare le competenze dei lavoratori interessati ad altri settori, quali la ricerca industriale o le energie rinnovabili, potrebbe richiedere un'assistenza finanziaria da parte dell'UE. |
Emendamento 10 Proposta di regolamento Considerando 7 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(7) Occorre pertanto prevedere un importo di 300 milioni di euro a carico del bilancio generale dell'Unione europea per finanziare la disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy nel periodo dal 2010 al 2013. |
(7) Poiché i fondi stanziati dal reddito d'esercizio e destinati al trattamento dei rifiuti da disattivazione e dei rifiuti radioattivi sono insufficienti, occorre prevedere un importo di 300 milioni di euro a carico del bilancio generale dell'Unione europea per finanziare la disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy nel periodo dal 2010 al 2013. Di tale importo, 180 milioni di euro dovrebbero essere destinati al sostegno del programma di disattivazione, mentre i rimanenti 120 milioni di euro dovrebbero essere destinati al finanziamento di misure di efficienza e di risparmio energetico. |
Emendamento 11 Proposta di regolamento Considerando 7 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(7 bis) In base alla valutazione ex ante della Commissione1, un importo pari a 180 milioni di euro del finanziamento è destinato ai seguenti progetti: 1) gestione del progetto, assistenza tecnica per il sostegno all'attuazione del programma di disattivazione; 2) pagamento degli stipendi degli esperti (funzionamento, manutenzione, supporto tecnico, gestione del progetto) presso il sito di Kozloduy, che lavorano per disattivare le unità 1 - 4; 3) contributo alla costruzione dell'impianto nazionale di smaltimento dei rifiuti radioattivi, di cruciale importanza per l'attuazione del programma di disattivazione, in particolare per lo stoccaggio di rifiuti a intensità bassa e intermedia nei primi dieci anni di attuazione; 4) infrastruttura del sito e trattamento di rifiuti disattivati, compresa un'assegnazione supplementare per progetti già in fase di procedura di gara. Il riassetto infrastrutturale indicato nel progetto 4 in loco può prevedere unicamente interventi riguardanti la chiusura delle unità 1 - 4. |
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__________ 1 SEC(2009)1431. |
Emendamento 12 Proposta di regolamento Considerando 8 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(8) È opportuno che gli stanziamenti del bilancio generale dell'Unione europea destinati alla disattivazione non comportino distorsioni di concorrenza nei confronti delle società fornitrici di elettricità sul mercato dell'energia dell'Unione. È altresì opportuno che detti stanziamenti siano utilizzati anche per finanziare misure atte a compensare la perdita di capacità di produzione, in linea con l'acquis. |
(8) È opportuno che gli stanziamenti del bilancio generale dell'Unione europea destinati alla disattivazione non comportino distorsioni di concorrenza nei confronti delle società fornitrici di elettricità sul mercato dell'energia dell'Unione. È altresì opportuno che detti stanziamenti siano utilizzati anche per finanziare misure di efficienza e di risparmio energetico, in linea con l'acquis e con le norme che disciplinano il funzionamento del mercato europeo comune dell'energia. |
Emendamento 13 Proposta di regolamento Considerando 10 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(10) Tra i compiti della BERS figurano la gestione dei fondi pubblici assegnati ai programmi di disattivazione delle centrali nucleari e il controllo della gestione finanziaria di detti programmi per ottimizzare l'utilizzo di questi fondi. La BERS svolge inoltre i compiti finanziari che le sono stati affidati dalla Commissione in conformità alle disposizioni dell'articolo 53 quinquies del regolamento finanziario. |
(10) Tra i compiti della BERS figurano la gestione dei fondi pubblici assegnati ai programmi di disattivazione delle unità nucleari soggette a chiusura anticipata a seguito di accordi siglati nel quadro dell'adesione. La BERS controlla la gestione finanziaria di detti programmi per ottimizzare l'utilizzo di questi fondi. La BERS svolge inoltre i compiti finanziari che le sono stati affidati dalla Commissione in conformità alle disposizioni dell'articolo 53 quinquies del regolamento finanziario. |
Emendamento 14 Proposta di regolamento Considerando 11 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(11) Per garantire la massima efficienza possibile, è necessario che la disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy sia effettuata facendo ricorso alle migliori competenze tecniche disponibili, tenendo debitamente conto della natura e delle specifiche tecnologiche delle unità destinate alla chiusura. |
(11) Per garantire la massima efficienza possibile e ridurre al minimo le possibili conseguenze ambientali, è necessario che la disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy sia effettuata facendo ricorso alle migliori competenze tecniche disponibili, tenendo debitamente conto della natura e delle specifiche tecnologiche delle unità destinate alla chiusura. |
Emendamento 15 Proposta di regolamento Considerando 11 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(11 bis) Al fine di garantire l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico e la trasparenza, occorre adottare tutte le misure appropriate durante la disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy per ottemperare agli obblighi sanciti dalle convenzioni internazionali che già prevedono le necessarie prescrizioni in ambito nazionale, internazionale o transfrontaliero, come la Convenzione di Århus sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale, del 25 giugno 19981. |
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____________ 1 GU L 124 del 17.5.2005, pag. 1. |
Emendamento 16 Proposta di regolamento Considerando 12 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(12) La disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy sarà effettuata in conformità alla normativa in materia ambientale, in particolare alla direttiva 85/337/CEE del Consiglio, del 27 giugno 1985, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e private. |
(12) La disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy sarà effettuata in conformità alle disposizioni del diritto nazionale e al sistema di concessione delle licenze della Bulgaria, nonché alla normativa in materia ambientale, in particolare alla direttiva 85/337/CEE del Consiglio, del 27 giugno 1985, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e private. |
Emendamento 17 Proposta di regolamento Considerando 12 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(12 bis) Le attività connesse alla disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy saranno effettuate in linea con l'obiettivo fondamentale di tutelare i lavoratori e il pubblico in generale dagli effetti nocivi delle radiazioni ionizzanti, come previsto dalla legislazione vigente, in particolare dalla direttiva 96/29/Euratom del Consiglio del 13 maggio 1996 che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti1, garantendo in tal modo il massimo livello di sicurezza e protezione dei lavoratori e della salute della popolazione in generale. Occorre che le misure di attenuazione nel settore dell'energia mediante l'efficienza energetica e le energie rinnovabili siano accompagnate da una specifica strategia nazionale adottata dalla Bulgaria. |
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___________ 1 GU L 159 del 29.6.1996, pag. 1. |
Emendamento 18 Proposta di regolamento Considerando 12 ter (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(12 ter) Il rispetto dei principi di economia, efficienza ed efficacia nell'utilizzo dei fondi concessi dovrebbe essere assicurato mediante una valutazione e un controllo della gestione finanziaria dei programmi precedentemente finanziati. |
Motivazione | |
È necessario verificare che i fondi erogati per il finanziamento dei progetti realizzati nel periodo 2007-2009 abbiano rispettato il principio di sana gestione finanziaria definito dal regolamento finanziario. | |
Emendamento 19 Proposta di regolamento Considerando 13 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(13 bis) Gli articoli 53 quinquies, 108 bis e 165 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee1, e gli articoli 35 e 43 del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee2, fissano le modalità del metodo di esecuzione del bilancio in gestione congiunta. |
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_________ 1 GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1. |
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2 GU L 357 del 31.12.2002, pag. 1. |
Motivazione | |
In base al regolamento finanziario e alle modalità d'esecuzione, la Commissione è autorizzata ad eseguire il suo bilancio in gestione congiunta con organizzazioni internazionali, se queste organizzazioni applicano norme che offrono garanzie equivalenti alle norme riconosciute a livello internazionale, almeno nelle loro procedure di contabilità, revisione contabile, controllo interno e aggiudicazione degli appalti. | |
Emendamento 20 Proposta di regolamento Considerando 13 ter (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(13 ter) Il caso della centrale di Kozloduy dovrebbe servire da esempio e la Commissione dovrebbe elaborare un bilancio completo e preciso di disattivazione ai fini dell'analisi e della previsione dei futuri costi di disattivazione delle centrali nucleari. |
Emendamento 21 Proposta di regolamento Articolo 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
Il presente regolamento stabilisce il programma che fissa le modalità di attuazione del contributo finanziario comunitario destinato alla disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy e alla gestione delle conseguenze della loro chiusura in Bulgaria (di seguito denominato "programma Kozloduy"). |
Il presente regolamento stabilisce il programma che fissa le modalità di attuazione del contributo finanziario comunitario destinato all'ulteriore processo di disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy e alla gestione delle conseguenze, per quanto riguarda l'ambiente, l'economia e la sicurezza di approvvigionamento nella regione, della loro chiusura anticipata in Bulgaria (di seguito denominato "programma Kozloduy"). |
Motivazione | |
Non sarebbe necessaria alcuna compensazione se le centrali avessero potuto completare il ciclo di vita inizialmente previsto. | |
Emendamento 22 Proposta di regolamento Articolo 2 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
Il contributo comunitario al programma Kozloduy è concesso al fine di sostenere finanziariamente misure connesse alla disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy, misure per il ripristino ambientale in linea con l'acquis e misure di ammodernamento della capacità di produzione convenzionale dirette a sostituire la capacità di produzione dei quattro reattori della centrale nucleare di Kozloduy e altre misure conseguenti alla decisione di chiudere e disattivare detta centrale e che contribuiscono alla necessaria ristrutturazione, al ripristino ambientale e all'ammodernamento dei settori di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia in Bulgaria nonché al potenziamento della sicurezza dell'approvvigionamento e al miglioramento dell'efficienza energetica in Bulgaria. |
Il contributo comunitario al programma Kozloduy è concesso al fine prioritario di sostenere finanziariamente misure connesse alla disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy. Esso è altresì destinato a misure per il ripristino ambientale in linea con l'acquis e misure di ammodernamento della capacità di produzione dirette a sostituire la capacità di produzione dei quattro reattori della centrale nucleare di Kozloduy e altre misure conseguenti alla decisione di chiudere e disattivare tali unità e che contribuiscono alla necessaria ristrutturazione, al ripristino ambientale, all'ammodernamento e al potenziamento dei settori di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia in Bulgaria nonché al potenziamento della sicurezza dell'approvvigionamento e all'aumento del livello di approvvigionamento, al miglioramento dell'efficienza energetica e dell'utilizzo delle energie rinnovabili in Bulgaria favorendo al contempo le misure di risparmio energetico e promuovendo le energie rinnovabili. Il sostegno finanziario può essere accordato anche al fine di attenuare l'impatto socioeconomico sulle comunità interessate, ad esempio attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro e di industrie sostenibili. |
Emendamento 23 Proposta di regolamento Articolo 3 – paragrafo 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
1. L'importo di riferimento finanziario necessario per l'attuazione del programma Kozloduy per il periodo dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013 è di 300 milioni di euro. |
1. L'importo di riferimento finanziario necessario, ai sensi del punto 38 dell'AII del 17 maggio 2006, per l'attuazione del programma Kozloduy per il periodo dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013 è di 300 milioni di euro. |
Emendamento 24 Proposta di regolamento Articolo 3 – paragrafo 2 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
2. Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio entro i limiti delle prospettive finanziarie. |
2. Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio entro i limiti delle prospettive finanziarie e tenendo conto dei requisiti del processo di disattivazione. |
Motivazione | |
L'attuazione del "Programma Kozloduy" dovrebbe rappresentare un processo di integrazione socioeconomica della Repubblica di Bulgaria nell'Unione europea, positivo e poco problematico. | |
Emendamento 25 Proposta di regolamento Articolo 3 – paragrafo 3 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
3. L'importo degli stanziamenti assegnati al programma Kozloduy può essere modificato nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2010 e il 31 dicembre 2013 per tenere conto dei progressi compiuti nell'attuazione del programma e per garantire che la programmazione e l'assegnazione delle risorse si basino sulle effettive necessità di finanziamento e capacità di assorbimento. |
3. L'importo degli stanziamenti assegnati al programma Kozloduy deve essere modificato nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2010 e il 31 dicembre 2013 per tenere conto dei progressi compiuti nell'attuazione del programma nonché dell'impatto e delle conseguenze a lungo termine per l'ambiente, l'economia e la sicurezza di approvvigionamento della alla chiusura anticipata delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy, e per garantire che la programmazione e l'assegnazione delle risorse si basino sulle effettive necessità di finanziamento e capacità di assorbimento. |
Emendamento 26 Proposta di regolamento Articolo 5 – paragrafo 2 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
2. Le misure intraprese nell'ambito del programma Kozloduy sono adottate in conformità dell'articolo 8, paragrafo 2. |
2. Le misure intraprese nell'ambito del programma Kozloduy sono adottate in conformità dell'articolo 8, paragrafo 2 e delle norme dell'Unione in materia di appalti pubblici. |
Emendamento 27 Proposta di regolamento Articolo 6 – paragrafo 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
1. La Commissione ha il diritto di effettuare una verifica contabile sull'utilizzo dell'aiuto o direttamente, tramite il suo personale, oppure tramite qualsiasi altro organismo esterno qualificato di sua scelta. Tali verifiche possono essere effettuate durante l'intera durata dell'accordo tra la Comunità e la BERS sulla messa a disposizione di fondi comunitari a beneficio del Fondo internazionale di sostegno alla disattivazione della centrale di Kozloduy e per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo. Se del caso, i risultati della verifica possono portare a decisioni di recupero da parte della Commissione. |
1. La Commissione controlla e ha il diritto di effettuare una verifica contabile sull'utilizzo dell'aiuto o direttamente, tramite il suo personale, oppure tramite qualsiasi altro organismo esterno qualificato di sua scelta. Tali verifiche possono essere effettuate durante l'intera durata dell'accordo tra la Comunità e la BERS sulla messa a disposizione di fondi comunitari a beneficio del Fondo internazionale di sostegno alla disattivazione della centrale di Kozloduy in conformità delle norme stabilite dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica e dall'Agenzia internazionale per l'energia e per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo. Se del caso, i risultati della verifica possono portare a decisioni di recupero da parte della Commissione. Tali verifiche contabili ed eventuali altre valutazioni non saranno finanziate a titolo del bilancio per l'assistenza finanziaria alla disattivazione. |
Emendamento 28 Proposta di regolamento Articolo 6 – paragrafo 2 – comma 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
2. Il personale della Commissione e il personale esterno autorizzato dalla Commissione hanno adeguato diritto di accesso, in particolare agli uffici del beneficiario e a tutte le informazioni, anche in formato elettronico, necessarie per condurre a buon fine le verifiche contabili. |
2. Il personale della Commissione e il personale esterno autorizzato dalla Commissione hanno adeguato diritto di accesso, in particolare agli uffici del beneficiario e a tutte le informazioni, anche in formato elettronico, necessarie per condurre a buon fine le verifiche contabili. Le verifiche riguardano anche lo stadio della procedura di autorizzazione della disattivazione. |
Motivazione | |
Occorre garantire l'impiego tempestivo dei fondi e controlli più efficaci sul loro corretto utilizzo. | |
Emendamento 29 Proposta di regolamento Articolo 6 – paragrafo 2 – comma 2 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
La Corte dei conti dispone degli stessi diritti della Commissione, segnatamente del diritto di accesso. |
La Corte dei conti e il Parlamento europeo dispongono degli stessi diritti della Commissione, segnatamente del diritto di accesso. |
Motivazione | |
È utile che il Parlamento europeo possa disporre di un potere di controllo in relazione a un'esecuzione di bilancio gestita congiuntamente con organizzazioni internazionali. | |
Emendamento 30 Proposta di regolamento Articolo 7 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
La Commissione garantisce l'esecuzione del presente regolamento e presenta relazioni periodiche al Parlamento europeo e al Consiglio. Effettua una valutazione intermedia secondo quanto previsto dall'articolo 3, paragrafo 3. |
La Commissione garantisce l'esecuzione del presente regolamento e presenta relazioni periodiche al Parlamento europeo e al Consiglio sull'uso dei fondi e sulle attività svolte. Effettua una valutazione intermedia e una valutazione ex-post, secondo quanto previsto dall'articolo 3, paragrafo 3, e riferisce al Parlamento europeo su entrambe. |
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La valutazione ex-post contiene un bilancio completo e preciso dei costi relativi alla disattivazione di una centrale nucleare onde consentire una pianificazione delle future spese di disattivazione. Essa analizza altresì i costi economici, sociali e ambientali, con particolare attenzione all'impatto delle radiazioni residue libere e alle conseguenze per la sicurezza di approvvigionamento. |
Emendamento 31 Proposta di regolamento Articolo 7 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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Articolo 7 bis |
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La Commissione esegue una valutazione di conformità delle norme riconosciute a livello internazionale, almeno per quanto riguarda la contabilità, la verifica contabile, il controllo interno e le procedure di aggiudicazione degli appalti della BERS, prima della firma della convenzione di finanziamento. |
Motivazione | |
In base al regolamento finanziario e alle modalità d'esecuzione, la Commissione è autorizzata ad eseguire il suo bilancio in gestione congiunta con organizzazioni internazionali, se queste organizzazioni applicano norme che offrono garanzie equivalenti alle norme riconosciute a livello internazionale, almeno nelle loro procedure di contabilità, revisione contabile, controllo interno e aggiudicazione degli appalti. |
MOTIVAZIONE
L'allargamento agli Stati dell'Europa centrale e orientale ha sollevato in seno all'Unione europea la questione dello sfruttamento dell'energia nucleare e della gestione delle scorie radioattive in tale regione. Le norme di sicurezza vigenti nei paesi candidati, oggettivamente meno stringenti, hanno dato adito all'intervento e all'assistenza finanziaria da parte dell'UE al fine di migliorare il livello di tutela della salute umana e dell'ambiente.
Gli Stati interessati hanno per lo più iniziato ad adottare disposizioni tecniche e giuridiche in fatto di disattivazione nucleare solo successivamente all'adesione all'Unione europea. A tutt'oggi, la capacità di gestire i rifiuti da disattivazione rimane comunque limitata.
Alcuni nuovi Stati membri non dispongono ancora di una politica definitiva in materia di gestione del combustibile irradiato e oscillano tra l'opzione del ritrattamento e dello smaltimento geologico diretto[1]. Negli Stati in questione, e in particolare in Bulgaria, tale circostanza si ripercuote negativamente sugli sforzi profusi al fine di favorire i progressi nel settore dello smaltimento diretto, soprattutto per quanto riguarda i rifiuti ad alta attività e il combustibile irradiato. Negli stessi Stati manca, inoltre, una pianificazione vincolante per la gestione dei rifiuti di bassa e media attività a vita più lunga.
La strategia attualmente adottata dalla Repubblica di Bulgaria prevede che la maggior parte del combustibile irradiato sia soggetto a ritrattamento in Russia[2], con il conseguente trasferimento in un paese terzo dei rischi per la salute umana e per l'ambiente derivanti dalla gestione delle scorie nucleari più pericolose. Il ritrattamento comporta seri rischi, da un lato, sotto il profilo tecnico e di sicurezza, in ragione delle elevate emissioni radioattive in fase di esercizio normale e del pericolo di gravi incidenti, e, dall'altro, sotto il profilo della proliferazione e dell'utilizzo dell'energia nucleare a fini militari. Il ritrattamento non è, quindi, un'alternativa accettabile per lo smaltimento del combustibile irradiato.
I problemi descritti hanno ripercussioni anche sugli interessi di sicurezza dell'UE. È, dunque, di fondamentale importanza che gli Stati dell'Europa centrale e orientale registrino rapidamente progressi nei progetti relativi allo smaltimento definitivo del combustibile irradiato e dei rifiuti ad alta attività.
La proposta di regolamento avanzata dalla Commissione nel documento COM(2009)0581 mira a prolungare il sostegno finanziario alla Bulgaria per la disattivazione delle unità 1-4 della centrale nucleare di Kozloduy e per la gestione dei rifiuti radioattivi da disattivazione in condizioni di sicurezza.
Le motivazioni addotte dalla Commissione a sostegno della proposta riguardano in primo luogo la mancanza in Bulgaria, per ragioni storiche, di fondi sufficienti per coprire la totalità dei costi di disattivazione e, in secondo luogo, gli impegni negoziati nell'Atto di adesione in fatto di chiusura anticipata delle unità 1-4 della centrale di Kozloduy.
La relatrice condivide tali giustificazioni e sottolinea come entrambe le parti debbano ottemperare alle disposizioni in materia di disattivazione delle unità 1-4 della centrale di Kozloduy incluse nell'Atto di adesione. Le eventuali conseguenze del mancato prolungamento dell'assistenza finanziaria da parte dell'UE, illustrate dalla Commissione sia a livello di sicurezza in loco sia per quanto riguarda la riapertura delle unità 3 e 4, devono essere evitate.
La decisione di chiudere le unità 1-4 della centrale di Kozloduy si fonda sul consenso internazionale relativo alle gravi lacune progettuali e in materia di sicurezza presentate dai reattori del tipo VVER 440/230, non colmabili in modo efficace e a costi sostenibili. Nel 2002, la Commissione aveva constatato la necessità di chiudere le unità 1-4 della centrale di Kozloduy, che "non possono raggiungere ragionevolmente un elevato livello di sicurezza nucleare"[3], confermando poi nel 2009 tale asserzione[4]. Pur condividendo tale osservazione, la relatrice constata che, se è vero che il profilo di sicurezza dei reattori del tipo VVER 440/230 è particolarmente inadeguato, il livello di sicurezza degli altri reattori è comunque limitato, cosicché nessun tipo di reattore e nessun paese può ritenersi immune da gravi incidenti.
Al fine di disattivare i reattori, nel 2002 sono state chiuse le unità 1 e 2 della centrale di Kozloduy, seguite nel 2006 dalle unità 3 e 4. Nelle unità chiuse nel 2002 i lavori di disattivazione volti allo smantellamento immediato sono proseguiti ininterrottamente, mentre nelle unità 3 e 4 tali attività sono ostacolate dal combustibile irradiato ancora presente nella piscina di stoccaggio. Al fine di migliorare le condizioni di sicurezza nucleare della centrale e di scongiurare un'eventuale riapertura delle due unità, è necessario trasferire senza indugio il combustibile nell'impianto di stoccaggio temporaneo esterno e iniziare i lavori di smantellamento immediato.
La copertura finanziaria per la disattivazione delle unità 1-4 della centrale di Kozloduy, comprensiva dello smaltimento dei rifiuti e del trasferimento del combustibile nel centro di stoccaggio temporaneo, dovrebbe ammontare a 1 800 milioni di euro[5]. Tale stima può essere raffrontata con i costi sostenuti per la disattivazione di due impianti a doppia unità dotati dello stesso tipo di reattore a Greifswald, in Germania. Dalle cifre relative alla disattivazione di tale centrale, tenuto conto di circostanze parzialmente differenti, è possibile estrapolare un costo pari a 1 780 milioni di euro per quattro reattori[6].
Il governo bulgaro ha inizialmente richiesto 202 milioni di euro per la fase successiva della disattivazione dei quattro reattori. La Commissione ha proposto un sostegno finanziario alla disattivazione pari a 180 milioni di euro per il periodo dal 2010 al 2013. La comunità internazionale, e in particolare l'UE, hanno impegnato importi pari a 340 milioni di euro fino al 2006 a titolo del programma PHARE, a 253 milioni di euro per il 2007 e 2008 attraverso la BERS e a 89,5 milioni per il 2009. In totale, l'assistenza finanziaria alla disattivazione stanziata fino al 2013 ammonta a circa 860 milioni di euro. Sebbene non siano ancora noti gli importi precisi stanziati fino al 2006 e per il 2009, le spese per la disattivazione, per la gestione delle scorie radioattive e per il trasferimento del combustibile irradiato nell'impianto di stoccaggio temporaneo dovrebbero essere in buona parte coperte fino al 2013.
Tenuto conto del contributo della Repubblica di Bulgaria stessa, l'importo proposto dalla Commissione per il proseguimento delle attività di disattivazione, pari a 180 milioni di euro, è da ritenersi adeguato.
La copertura finanziaria sopraccitata, pari a 1 800 milioni di euro, e il sostegno finanziario proposto dalla Commissione, pari a 300 milioni di euro, non riguardano le spese e i progetti relativi alla destinazione definitiva del combustibile. Come detto in precedenza, la strategia attualmente adottata dalla Bulgaria, intesa al ritrattamento di detto combustibile in paesi terzi, non è accettabile sotto il profilo della sicurezza (safety) e della salvaguardia (security). La terza relazione circa la convenzione comune illustra le ragioni per cui è stata accordata una preferenza al ritrattamento rispetto allo smaltimento definitivo diretto, citando a tale proposito la mancanza di fondi sufficienti e l'intento di evitare oneri insostenibili per le future generazioni.
L'argomentazione relativa all'onere per le future generazioni non può essere avallata: nel caso del ritrattamento, infatti, le scorie nucleari non sono smaltite, bensì lasciate alle future generazioni.
Le risorse mancanti, invece, devono essere stanziate dall'UE affinché si ponga al più presto fine al ritrattamento. Bisogna, inoltre, evitare che si concludano nuovi contratti relativi al ritrattamento del combustibile e, al contempo, valutare il recesso dai contratti già siglati. Stando alle cifre fornite dalla Commissione[7] le risorse già approvate sono sufficienti per la costruzione dell'impianto di stoccaggio temporaneo e per l'acquisto del CONSTOR per il combustibile delle unità 1-4. Il sostegno alla gestione del combustibile irradiato, pari a 120 milioni di euro fino al 2013, è inteso a finanziare le misure volte ad accrescere più rapidamente la capacità dell'impianto di stoccaggio temporaneo e a organizzare senza indugio la procedura di identificazione di un sito adatto allo smaltimento definitivo, nonché a finanziare gli studi relativi all'idoneità geologica.
La proposta, avanzata dalla Commissione, di regolamento del Consiglio relativo all'assistenza finanziaria comunitaria per la disattivazione delle unità 1-4 della centrale nucleare di Kozloduy in Bulgaria, "Programma Kozloduy", prevede anche un sostegno a progetti nel settore energetico, cui la relatrice oppone un secco rifiuto.
Nel 2009 la Repubblica di Bulgaria ha già beneficiato di fondi per un valore superiore a 259 milioni di euro, stanziati dalla BERS, intesi al finanziamento di progetti nel settore dell'energia. Secondo la Commissione, gli obiettivi prioritari perseguiti sono il miglioramento dell'efficienza energetica e l'incremento dell'impiego di fonti di energia rinnovabili[8] L'assistenza finanziaria in questione ha già permesso alla Bulgaria di organizzare la sua capacità produttiva di energia elettrica in maniera più ecocompatibile e, in particolare, riducendo le emissioni di CO2. La Bulgaria ha, tuttavia, deciso di accrescere la sua capacità produttiva grazie al nucleare. Congiuntamente con la rinuncia allo sfruttamento del carbone, ciò potrebbe contribuire, seppur limitatamente, alla riduzione delle emissioni di CO2, comportando, tuttavia, un impatto maggiore sull'uomo e sull'ambiente, in ragione della radioattività, e un aumento dei rischi legati a eventuali incidenti. Poiché un investimento nell'efficienza energetica consente una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra sensibilmente superiore rispetto a un investimento di pari entità nell'energia nucleare, il proseguimento della strategia nucleare porta de facto a una quantità di emissioni superiore rispetto alle strategie alternative.
Le unità 1 e 2 sono state chiuse ormai otto anni fa, mentre la chiusura anticipata delle unità 3 e 4, nel 2006, ha avuto luogo solo cinque anni prima della data originariamente prevista. La Bulgaria ha dunque avuto a disposizione non solo un lasso di tempo sufficientemente lungo per pianificare e realizzare una capacità di sostituzione adeguata, ma anche l'assistenza finanziaria necessaria garantita dalla BERS. Un ulteriore sostegno costituirebbe, dunque, una distorsione della concorrenza a detrimento degli altri Stati e degli altri operatori, in violazione della legislazione dell'UE.
Dopo il 2007, dunque dopo la disattivazione delle unità 1-4 della centrale di Kozloduy, l'approvvigionamento energetico della Bulgaria è proseguito senza difficoltà[9]. La sicurezza dell'approvvigionamento del paese può essere garantita, quindi, senza misure di attenuazione. Qualora il termine "regione", utilizzato dalla Commissione nella sua proposta, dovesse abbracciare anche il territorio di Stati diversi dalla Bulgaria, si rivelerebbe necessario uno studio circa l'approvvigionamento di tali paesi. Poiché gli Stati confinanti con la Bulgaria, a eccezione della Romania e della Grecia, non sono membri dell'UE, andrebbe inoltre studiato attentamente in che termini se ne possa sovvenzionare l'approvvigionamento attraverso le risorse dell'Unione. Le aziende elettriche bulgare, inoltre, percepiscono introiti derivanti dall'esportazione, che non può essere finanziata attraverso risorse dell'Unione europea.
La proposta della Commissione relativa allo stanziamento di 120 milioni di euro per la gestione del combustibile irradiato pare, in considerazione dell'obiettivo di disattivazione, adeguata.
Il prolungamento del sostegno finanziario concesso attraverso il bilancio dell'UE risponde, infatti, agli interessi dell'Unione in materia di sicurezza nucleare.
L'allocazione attraverso la BERS delle risorse impegnate è adeguata.
In assenza del sostegno finanziario non può essere esclusa la riapertura delle unità 3 e 4 della centrale di Kozloduy, con i conseguenti rischi legati a eventuali incidenti, le cui ripercussioni sarebbero avvertite anche oltre i confini bulgari.
La Repubblica di Bulgaria non dispone attualmente di fondi sufficienti per coprire i costi della disattivazione. Senza uno stanziamento da parte dell'UE non è certo che le misure adottate a favore della tutela della salute umana e dell'ambiente siano attuate in modo adeguato.
In considerazione di tali fondi limitati, le risorse concesse dall'Unione contribuiscono al rispetto di un elevato livello di sicurezza nella tutela della salute umana e dell'ambiente durante la fase di disattivazione.
L'assistenza finanziaria dell'UE dovrebbe limitarsi alla disattivazione delle unità 1-4 della centrale di Kozloduy, e in particolare ai progetti adottati e alla celere realizzazione dello stoccaggio a secco e dello smaltimento definitivo del combustibile. Gli emendamenti e le aggiunte proposte in relazione ai considerando e agli articoli mirano a chiarire l'impiego delle risorse dell'Unione, vincolandole al perseguimento dei suoi obiettivi prioritari, al rispetto di standard di sicurezza elevati in materia di disattivazione e alla liberalizzazione del mercato elettrico senza prolungate distorsioni della concorrenza.
L'articolo 6 del regolamento dovrebbe permettere un controllo efficace delle finalità per cui sono spese le risorse dell'Unione e dell'adeguatezza della tempistica del loro impiego. A tal scopo, è utile conoscere lo stato di avanzamento della procedura di autorizzazione. È inoltre necessario verificare regolarmente che l'impiego di dette risorse non provochi distorsioni della concorrenza.
- [1] COM(2008) 542 def.
- [2] The Republic of Bulgaria: Third National Report on Fulfilment of the Obligations on the Joint Convention on the safety of Spent Fuel Management and on the Safety of Radioactive Waste Management, Sofia, settembre 2008.
- [3] COM(2002) 605 def.
- [4] SEC(2009)1431.
- [5] Risposte della Commissione del 25 gennaio 2010 alle interrogazioni poste dalla relatrice Rebecca Harms, deputata al Parlamento europeo.
- [6] Ufficio federale per la protezione dalle radiazioni: individuazione di potenzialità di risparmio nelle fasi di disattivazione e smantellamento degli impianti nucleari in Germania, progetto O2 S 7778, su incarico del ministero federale per l'Istruzione e la Ricerca.
- [7] Ulteriori risposte della Commissione del 2 febbraio 2010 alle interrogazioni poste dalla relatrice Rebecca Harms, deputata al Parlamento europeo.
- [8] COM(2009) 581 def.
- [9] ENTSO-E 2009.
PARERE della commissione per i bilanci (8.4.2010)
destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo all'assistenza finanziaria comunitaria per la disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare Kozloduy in Bulgaria – "Programma Kozloduy"
(COM(2009)0581 – C7-0289/2009 – 2009/0172(NLE))
Relatore per parere: Helga Trüpel
BREVE MOTIVAZIONE
La Comunità ha fornito un'assistenza finanziaria alla Lituania, alla Slovacchia e alla Bulgaria come misura di solidarietà a sostegno degli sforzi compiuti da questi Stati membri per attuare il loro impegno a chiudere i reattori nucleari di prima generazione. Il sostegno assicurato alla Bulgaria è stato disciplinato dal trattato di adesione e cesserà nel 2009, mentre quello per la Lituania e la Slovacchia proseguirà fino al 2013. Al momento dei negoziati sul quadro finanziario pluriennale, la Bulgaria non era ancora uno Stato membro dell'Unione europea e, oltretutto, la decisione in merito allo smantellamento è stata presa piuttosto tardi. Per tali motivi, il quadro finanziario pluriennale 2007-2013 non prevede alcuna disposizione per un finanziamento oltre il 2009.
Il sostegno finanziario assicurato fino al 2009 per la disattivazione è stato principalmente destinato a lavori di preparazione. La proposta per il periodo successivo è di prolungare il sostegno alla Bulgaria per accompagnare e garantire il mantenimento e la disattivazione in condizioni di sicurezza della centrale nucleare di Kozloduy, secondo un progetto approvato. La proposta prevede inoltre ulteriori misure di mitigazione nel settore dell'energia. Il contributo finanziario richiesto alla Comunità è di un importo totale di 300 milioni di EUR per il periodo 2010-2013. L'assistenza finanziaria sarà messa a disposizione come contributo comunitario al Fondo internazionale di sostegno alla disattivazione della centrale di Kozloduy gestito dalla BERS.
La Commissione ha presentato nell'ottobre 2009, nel corso della procedura di bilancio per il 2010, la sua proposta di prolungamento del sostegno per la disattivazione della centrale di Kozloduy. La proposta di bilancio concernente l'esercizio 2010 è stata inclusa nella lettera rettificativa 2. Considerata la sua presentazione alquanto tardiva, la proposta ha messo in notevole difficoltà l'autorità di bilancio, dal momento che i fabbisogni finanziari per la disattivazione della centrale di Kozloduy dovevano rientrare nella rubrica 1a, come il piano europeo di ripresa, che richiedeva un finanziamento di circa 2 miliardi di euro per il 2010. In considerazione degli impegni politici assunti nei negoziati di adesione nonché dell'indiscutibile esigenza di garantire la disattivazione sicura della tecnologia nucleare obsoleta, si è ritenuto necessario reperire i finanziamenti per Kozloduy. Le risorse finanziarie necessarie per il 2010, vale a dire 75 milioni di EUR, sono state infine reperite mobilizzando lo strumento di flessibilità.
Il finanziamento successivo, pari a 225 milioni di EUR nel periodo 2011-2013, dovrebbe in linea di principio essere erogato a titolo della rubrica 1a. La Commissione ha incluso gli importi necessari nella programmazione finanziaria relativa a tale periodo. Insieme ad altri cambiamenti previsti, il margine della rubrica 1a si sta rapidamente riducendo e si avvicina ai 34 milioni di EUR per il 2012, mentre sarebbe leggermente più alto per il 2011 e il 2013. Nella scheda finanziaria legislativa allegata alla proposta, la Commissione riconosce che quest'ultima potrebbe richiedere l'applicazione delle disposizioni dell'accordo interistituzionale. Secondo il punto 38 di tale accordo, poiché questo programma non è soggetto alla procedura di codecisione, il riferimento finanziario che il Consiglio potrebbe voler includere non influirà sui poteri dell'autorità finanziaria. Gli importi saranno pertanto fissati nella procedura di bilancio annuale. Considerato il margine limitato e i possibili fabbisogni futuri, sarà importante esaminare anticipatamente o, nel caso in cui non sia concordata una soluzione pluriennale, nel corso di ogni procedura di bilancio quale sarebbe la fonte di finanziamento migliore per la centrale di Kozloduy.
Al momento della redazione di questo progetto di parere, il relatore non ha ancora stabilito in via definitiva quale sia la soluzione più appropriata da presentare per quanto riguarda la compatibilità finanziaria della proposta della Commissione. Il relatore suggerisce pertanto due diverse opzioni:
- l'opzione A (rappresentata dall'emendamento 1) conferma la compatibilità finanziaria della proposta
- l'opzione B (rappresentata dall'emendamento 2) conferma l'incompatibilità finanziaria della proposta
EMENDAMENTI
La commissione per i bilanci invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:
Emendamento 1 Progetto di risoluzione legislativa Paragrafo 1 bis (nuovo) | |
Progetto di risoluzione legislativa |
Emendamento |
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1 bis. ritiene che la proposta di regolamento del Consiglio sia compatibile con il massimale della rubrica 1 a del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2007-2013, ma sottolinea che il margine rimanente all'interno della rubrica 1 a per gli anni 201-2013 è estremamente limitato; sottolinea che il finanziamento di nuove attività non deve compromettere programmi o altre iniziative già esistenti nel quadro della rubrica 1 a; |
Emendamento 2 Progetto di risoluzione legislativa Paragrafo 1 ter (nuovo) | |
Progetto di risoluzione legislativa |
Emendamento |
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1 ter. ribadisce pertanto la sua richiesta che venga presentata una strategia pluriennale per il programma di disattivazione della centrale di Kozloduy come pure per le altre priorità politiche nell'ambito della rubrica 1a, nel contesto della revisione di metà periodo dell'attuale QFP, accompagnata da proposte concrete intese ad adeguare e a rivedere il QFP entro la fine del primo semestre del 2010, ricorrendo a tutti i meccanismi disponibili a titolo dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (AII del 17 maggio 2006), in particolare i meccanismi previsti ai punti da 21 a 23; |
Emendamento 3 Progetto di risoluzione legislativa Paragrafo 1 quater (nuovo) | |
Progetto di risoluzione legislativa |
Emendamento |
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1 quater. sottolinea che l'importo annuo per il programma di disattivazione della centrale di Kozloduy sarà stabilito nel corso della procedura di bilancio annuale, in conformità delle disposizioni del punto 38 dell'AII del 17 maggio 2006; |
Emendamento 4 Proposta di regolamento Articolo 3 – paragrafo 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
1. L'importo di riferimento finanziario necessario per l'attuazione del programma Kozloduy per il periodo dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013 è di 300 milioni di euro. |
1. L'importo di riferimento finanziario necessario, ai sensi del punto 38 dell'AII del 17 maggio 2006, per l'attuazione del programma Kozloduy per il periodo dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013 è di 300 milioni di euro. |
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
8.4.2010 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
30 1 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Damien Abad, Alexander Alvaro, Marta Andreasen, Francesca Balzani, Reimer Böge, Andrea Cozzolino, Jean-Luc Dehaene, Isabelle Durant, Göran Färm, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazábal Rubial, Jens Geier, Estelle Grelier, Jiří Havel, Monika Hohlmeier, Sidonia Elżbieta Jędrzejewska, Anne E. Jensen, Ivailo Kalfin, Jan Kozłowski, Alain Lamassoure, Vladimír Maňka, Barbara Matera, Claudio Morganti, Nadezhda Neynsky, Dominique Riquet, Sergio Paolo Francesco Silvestris, László Surján, Helga Trüpel, Derek Vaughan, Angelika Werthmann |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Frédéric Daerden, Riikka Manner |
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PARERE della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (8.4.2010)
destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo all'assistenza finanziaria comunitaria per la disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare Kozloduy in Bulgaria – "Programma Kozloduy"
(COM(2009)0581 – C7‑0289/2009 – 2009/0172(NLE))
Relatrice per parere: Antonyia Parvanova
BREVE MOTIVAZIONE
Conformemente all'articolo 30 del protocollo al trattato d'adesione della Bulgaria e della Romania, la Bulgaria ha rispettato i suoi impegni e le unità 1-4 della centrale nucleare di Kozloduy sono state chiuse. Attualmente, si sta procedendo allo smantellamento delle quattro unità.
Per motivi economici e di sicurezza, il governo bulgaro ha proposto nel 2006 una strategia di disattivazione immediata per sostituire la strategia di disattivazione differita, in linea con le migliori pratiche internazionali. Tale strategia richiede un finanziamento supplementare tempestivo, volto a garantire un processo di smantellamento efficace e sicuro.
Il cambiamento operato nella strategia di disattivazione e smantellamento e le conseguenze che tale modifica ha avuto in termini di necessità di finanziamenti, nonché il rispetto e l'adempimento degli impegni relativi alla centrale nucleare di Kozloduy, giustificano il prolungamento dell'assistenza finanziaria comunitaria al fine di garantire norme più rigorose in materia di sicurezza e ambiente durante le operazioni di disattivazione e smantellamento delle unità 1-4.
Inoltre, altri Stati membri, come la Slovacchia e la Lituania, hanno beneficiato di un programma di assistenza analogo per lo smantellamento delle centrali nucleari che in realtà si concluderà nel 2013, mentre il sostegno alla Bulgaria è terminato nel 2009. L'applicazione dei principi comunitari di solidarietà e parità di trattamento tra gli Stati membri costituisce un motivo ulteriore per il prolungamento dell'assistenza finanziaria comunitaria.
Nel caso dello smantellamento delle unità 1-4 della centrale nucleare di Kozloduy, il sostegno comunitario dovrebbe essere orientato verso un unico obiettivo: garantire l'esecuzione sicura e tempestiva delle operazioni di smantellamento, assicurando al contempo il massimo livello di trasparenza e protezione ambientale.
È necessario quindi attribuire una rilevanza particolare alle norme in materia di sicurezza e di ambiente in ciascuna fase del processo di smantellamento, in conformità con la legislazione in vigore, come la direttiva 96/29/Euratom del Consiglio che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Inoltre sarebbe opportuno rivolgere un'attenzione particolare alla protezione sanitaria dei lavoratori coinvolti nelle operazioni di smantellamento, associandovi un monitoraggio sanitario a lungo termine.
La trasparenza costituisce un altro elemento fondamentale per garantire che il processo di smantellamento sia eseguito d'intesa con l'opinione pubblica e che essa sia coinvolta nelle decisioni e nelle opzioni future concernenti tale processo, come lo smaltimento finale delle scorie radioattive. La conformità alle convenzioni internazionali che già prevedono i necessari requisiti in ambito nazionale, internazionale o transfrontaliero, quale la Convenzione di Århus del 25 giugno 1998, è pertanto fondamentale al fine di garantire l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico e la trasparenza.
Esaminando le disposizioni nella proposta di regolamento a sostegno delle misure adottate nel settore energetico al fine di mitigare le conseguenze della chiusura anticipata delle unità 1-4 della centrale nucleare di Kozloduy, è fondamentale tenere presente che l'onere sostenuto dal settore energetico e di produzione dell'energia elettrica e dall'ambiente è di gran lunga superiore a quanto inizialmente previsto. Ad esempio, si stima che la perdita di capacità di generazione a causa della chiusura anticipata dei quattro reattori produrrà un aumento significativo del volume delle emissioni di gas a effetto serra, 15 TWh per il periodo 2011-2013 con un CO2-eq di circa 1,2 Gg/GWh, e provocherà un effetto equivalente aggiuntivo di 18.000 Gg o 18.000 kt CO2-eq per la Bulgaria, rendendo necessarie ulteriori riduzioni di CO2.
Le conseguenze generali e a lungo termine della chiusura anticipata dei quattro reattori hanno comportato la violazione dei principi fondamentali sui quali si basa attualmente la strategia energetica dell'Unione: la sostenibilità e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e la competitività del settore dell'energia. Infatti, la sostituzione della capacità di produzione delle unità 1-4 della centrale nucleare di Kozloduy doveva essere compensata in misura sostanziale attraverso le importazioni di energia primaria e di energia fossile importata e nazionale.
Il prolungamento dell'assistenza finanziaria comunitaria al settore energetico bulgaro è di grande rilevanza al fine di garantire che siano affrontate in modo adeguato le conseguenze a lungo termine sull'ambiente, sull'economia e sulla sicurezza dell'approvvigionamento nella regione, provocate dalla chiusura anticipata dei quattro reattori. Al fine di garantire che l'assistenza finanziaria comunitaria non provochi distorsioni di concorrenza, è necessaria quindi una strategia aggiornata per le misure di mitigazione nel settore dell'energia, che sia incentrata sulla sicurezza e sull'affidabilità dell'approvvigionamento energetico, sulla diversificazione dei consumi energetici, sulla promozione delle energie rinnovabili, sulla riduzione delle emissioni di biossido di carbonio e sull'efficienza energetica.
La Commissione deve inoltre assicurare che l'assistenza comunitaria sia conforme al regolamento finanziario e alle modalità di esecuzione relative a tale metodo di gestione del bilancio, eseguendo la cosiddetta valutazione "su quattro pilastri" o la valutazione di conformità delle norme accettate a livello internazionale, almeno per la contabilità, l'audit, il controllo interno e l'aggiudicazione degli appalti della BERS.
È necessario assicurare coerenza e coesione con le strategie ambientali ed energetiche dell'Unione europea, affinché l'attuazione dell'assistenza finanziaria comunitaria possa condurre a uno smantellamento efficace e ottimale delle unità 1-4 della centrale nucleare di Kozloduy.
EMENDAMENTI
La commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:
Emendamento 1 Proposta di regolamento Considerando 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(1) La Bulgaria si è impegnata a chiudere le unità 1 e 2 e le unità 3 e 4 della centrale nucleare di Kozloduy, rispettivamente entro il 31 dicembre 2002 ed entro il 31 dicembre 2006, e a disattivare successivamente dette unità. L'Unione europea ha espresso la volontà di continuare a fornire un'assistenza finanziaria fino al 2009 proseguendo gli aiuti di preadesione di cui al programma Phare a sostegno degli sforzi di disattivazione intrapresi dalla Bulgaria. |
(1) La Bulgaria si è impegnata a chiudere le unità 1 e 2 e le unità 3 e 4 della centrale nucleare di Kozloduy, rispettivamente entro il 31 dicembre 2002 ed entro il 31 dicembre 2006, e a disattivare successivamente dette unità. L'Unione europea ha espresso la volontà di continuare a fornire un'assistenza finanziaria fino al 2009 proseguendo gli aiuti di preadesione di cui al programma Phare a sostegno degli sforzi di disattivazione intrapresi dalla Bulgaria. L'Unione europea ha anche assicurato, da un punto di vista politico, che il proseguimento del sostegno comunitario sarà considerato nel contesto della revisione generale delle prospettive finanziarie 2007-2013. |
Emendamento 2 Proposta di regolamento Considerando 2 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(2 bis) I principi comunitari di solidarietà e di parità di trattamento richiedono l'adozione di un approccio imparziale, ora come in passato, nei confronti degli Stati membri che hanno bisogno di sostegno finanziario per lo smantellamento degli impianti nucleari, dopo l'impegno di chiudere le unità delle centrali nucleari, come previsto nei loro trattati di adesione o nei protocolli allegati. |
Emendamento 3 Proposta di regolamento Considerando 5 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(5) È ugualmente importante utilizzare le risorse proprie della centrale nucleare di Kozloduy, in quanto ciò contribuisce a rendere disponibili le competenze necessarie ed allo stesso tempo attenua l'impatto sociale ed economico della chiusura anticipata, nella misura in cui si continua ad utilizzare il personale dalla centrale nucleare chiusa. Il proseguimento del sostegno finanziario è quindi importante per mantenere il livello di sicurezza necessario. |
(5) È ugualmente importante utilizzare le risorse proprie della centrale nucleare di Kozloduy, in quanto ciò contribuisce a rendere disponibili le competenze necessarie, rafforzare il know-how e le capacità ed allo stesso tempo attenua l'impatto sociale ed economico della chiusura anticipata, nella misura in cui si continua ad utilizzare il personale dalla centrale nucleare chiusa. Il proseguimento del sostegno finanziario è quindi importante per mantenere i livelli necessari in materia di sicurezza, salute e ambiente. |
Emendamento 4 Proposta di regolamento Considerando 6 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(6) L'Unione riconosce inoltre la necessità di un sostegno finanziario che consenta di portare avanti misure di attenuazione nel settore dell'energia, vista l'entità delle perdite di capacità risultanti dalla chiusura delle unità nucleari e il relativo impatto sulla sicurezza di approvvigionamento energetico nella regione. |
(6) L'Unione riconosce inoltre la necessità di un sostegno finanziario che consenta di portare avanti misure di attenuazione nel settore dell'energia, vista l'entità delle perdite di capacità risultanti dalla chiusura delle unità nucleari e il relativo impatto sull'ambiente, sul prezzo dell'energia per gli utenti e sulla sicurezza di approvvigionamento energetico nella regione, nonché sul volume delle emissioni di gas a effetto serra, dal momento che la capacità produttiva delle unità da 1 a 4 della centrale nucleare di Kozludoy ha dovuto essere in gran parte compensata da importazioni di energia primaria e da energia fossile, importata e nazionale, ponendo l'accento innanzitutto sulla necessità di accrescere l'efficienza energetica e di sviluppare il settore dell'energia rinnovabile. |
Emendamento 5 Proposta di regolamento Considerando 6 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(6) L'Unione riconosce inoltre la necessità di un sostegno finanziario che consenta di portare avanti misure di attenuazione nel settore dell'energia, vista l'entità delle perdite di capacità risultanti dalla chiusura delle unità nucleari e il relativo impatto sulla sicurezza di approvvigionamento energetico nella regione. |
(6bis) La perdita di capacità di generazione a causa della chiusura anticipata delle unità da 1 a 4 della centrale nucleare di Kozludoy ha prodotto un aumento significativo del volume delle emissioni di gas a effetto sera, 15 TWh per il periodo 2011-2013 con un CO2-eq di circa 1,2 Gg/GWh, e ha provocato un effetto equivalente aggiuntivo di 18.000 Gg o 18.000 Kt CO-eq per la Bulgaria, rendendo necessarie ulteriori riduzioni di CO2. |
Emendamento 6 Proposta di regolamento Considerando 6 ter (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(6 ter) Misure di mitigazione per ridurre l'impatto socioeconomico della chiusura delle unita da 1 a 4 della centrale nucleare di Kozloduy, come ad esempio i programmi di riqualificazione per il personale interessato ad utilizzare le proprie competenze in altri settori, ad esempio, nella ricerca industriale o nell'energia rinnovabile, potrebbero richiedere l'assistenza finanziaria dell'UE. |
Emendamento 7 Proposta di regolamento Considerando 7 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(7) Occorre pertanto prevedere un importo di 300 milioni di euro a carico del bilancio generale dell'Unione europea per finanziare la disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy nel periodo dal 2010 al 2013. |
(7) Occorre pertanto prevedere un importo di 300 milioni di euro a carico del bilancio generale dell'Unione europea per finanziare la disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy e le misure di mitigazione nel settore energetico, nel periodo dal 2010 al 2013. |
Emendamento 8 Proposta di regolamento Considerando 8 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(8) È opportuno che gli stanziamenti del bilancio generale dell'Unione europea destinati alla disattivazione non comportino distorsioni di concorrenza nei confronti delle società fornitrici di elettricità sul mercato dell'energia dell'Unione. È altresì opportuno che detti stanziamenti siano utilizzati anche per finanziare misure atte a compensare la perdita di capacità di produzione, in linea con l'acquis. |
(8) È opportuno che gli stanziamenti del bilancio generale dell'Unione europea destinati alla disattivazione non comportino distorsioni di concorrenza nei confronti delle società fornitrici di elettricità sul mercato dell'energia dell'Unione. È altresì opportuno che detti stanziamenti siano utilizzati anche per finanziare misure atte a compensare la perdita di capacità di produzione, in linea con l'acquis, favorendo misure di risparmio energetico e promuovendo le energie rinnovabili. |
Emendamento 9 Proposta di regolamento Considerando 11 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
(11) Per garantire la massima efficienza possibile, è necessario che la disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy sia effettuata facendo ricorso alle migliori competenze tecniche disponibili, tenendo debitamente conto della natura e delle specifiche tecnologiche delle unità destinate alla chiusura. |
(11) Per garantire la massima efficienza possibile e ridurre al minimo le possibili conseguenze ambientali, è necessario che la disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy sia effettuata facendo ricorso alle migliori competenze tecniche disponibili, tenendo debitamente conto della natura e delle specifiche tecnologiche delle unità destinate alla chiusura. |
Emendamento 10 Proposta di regolamento Considerando 11 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(11 bis) Per garantire l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico e la trasparenza, si dovrebbero prendere tutte le misure appropriate durante lo smantellamento della centrale nucleare di Kozloduy per ottemperare agli obblighi sanciti dalle convenzioni internazionali che già prevedono le necessarie prescrizioni in ambito nazionale, internazionale o transfrontaliero, come la Convenzione Aarhus sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico al processo decisionale e l'accesso alla giustizia in materia ambientale, del 25 giugno 1998. |
Emendamento 11 Proposta di regolamento Considerando 12 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(12 bis) Le attività connesse con lo smantellamento della centrale nucleare di Kozloduy saranno effettuate in linea con l'obiettivo fondamentale di tutelare i lavoratori e il pubblico in generale dagli effetti nocivi delle radiazioni ionizzanti, come previsto dalla legislazione vigente, in particolare la direttiva del Consiglio 96/29/Euratom del 13 maggio 1996, che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti1, garantendo così il massimo livello di sicurezza e protezione dei lavoratori e della salute della popolazione in generale. |
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--------------- 1 GU L 159 del 29.6.1996, pag. 1. |
Emendamento 12 Proposta di regolamento Considerando 13 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(13 bis) Gli articoli 53 quinquies, 108 bis e 165 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee1, e gli articoli 35 e 43 del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee2, stabiliscono le condizioni da considerarsi nel quadro del metodo di gestione congiunta per l'applicazione del bilancio. |
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------------ 1 GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1. 2 GU L 357 del 31.12.2002, pag. 1. |
Motivazione | |
A seguito del regolamento finanziario e delle modalità di esecuzione, la Commissione è autorizzata ad attuare il suo bilancio in gestione congiunta con organizzazioni internazionali, se queste organizzazioni applicano norme che offrono garanzie equivalenti alle norme internazionalmente riconosciute, almeno nelle loro procedure di contabilità, revisione contabile, controllo interno e aggiudicazione degli appalti. | |
Emendamento 13 Proposta di regolamento Considerando 13 ter (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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(13 ter) Il caso Kozloduy dovrebbe servire da esempio e un bilancio completo e preciso di disattivazione deve essere redatto dalla Commissione per l'analisi e la previsione dei costi futuri di smantellamento delle centrali nucleari. |
Emendamento 14 Proposta di regolamento Articolo 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
Il presente regolamento stabilisce il programma che fissa le modalità di attuazione del contributo finanziario comunitario destinato alla disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy e alla gestione delle conseguenze della loro chiusura in Bulgaria (di seguito denominato "programma Kozloduy"). |
Il presente regolamento stabilisce il programma che fissa le modalità di attuazione del contributo finanziario comunitario destinato alla disattivazione delle unità 1 - 4 della centrale nucleare di Kozloduy e alla gestione delle conseguenze, per quanto riguarda l'ambiente, l'economia e la sicurezza degli approvvigionamenti nella regione, della loro chiusura in Bulgaria (di seguito denominato "programma Kozloduy"). |
Emendamento 15 Proposta di regolamento Articolo 2 – paragrafo 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
Il contributo comunitario al programma Kozloduy è concesso al fine di sostenere finanziariamente misure connesse alla disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy, misure per il ripristino ambientale in linea con l'acquis e misure di ammodernamento della capacità di produzione convenzionale dirette a sostituire la capacità di produzione dei quattro reattori della centrale nucleare di Kozloduy e altre misure conseguenti alla decisione di chiudere e disattivare detta centrale e che contribuiscono alla necessaria ristrutturazione, al ripristino ambientale e all'ammodernamento dei settori di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia in Bulgaria nonché al potenziamento della sicurezza dell'approvvigionamento e al miglioramento dell'efficienza energetica in Bulgaria. |
Il contributo comunitario al programma Kozloduy è concesso al fine di sostenere finanziariamente misure connesse alla disattivazione della centrale nucleare di Kozloduy, misure per il ripristino ambientale in linea con l'acquis e misure di ammodernamento della capacità di produzione convenzionale dirette a sostituire la capacità di produzione dei quattro reattori della centrale nucleare di Kozloduy e altre misure conseguenti alla decisione di chiudere e disattivare detta centrale e che contribuiscono alla necessaria ristrutturazione, al ripristino ambientale e all'ammodernamento dei settori di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia in Bulgaria nonché al potenziamento della sicurezza dell'approvvigionamento e al miglioramento dell'efficienza energetica in Bulgaria favorendo al contempo misure di risparmio energetico e le energie rinnovabili. Il sostegno finanziario può essere fornito anche al fine di attenuare la transizione socioeconomica delle comunità colpite, per esempio attraverso lo sviluppo di nuovi posti di lavoro sostenibili e industrie. |
Emendamento 16 Proposta di regolamento Articolo 3 – paragrafo 3 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
3. L'importo degli stanziamenti assegnati al programma Kozloduy può essere modificato nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2010 e il 31 dicembre 2013 per tenere conto dei progressi compiuti nell'attuazione del programma e per garantire che la programmazione e l'assegnazione delle risorse si basino sulle effettive necessità di finanziamento e capacità di assorbimento. |
3. L'importo degli stanziamenti assegnati al programma Kozloduy deve essere modificato annualmente nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2010 e il 31 dicembre 2013 per tenere conto dei progressi compiuti nell'attuazione del programma e dell'impatto a lungo termine, nonché delle conseguenze, sull'ambiente, l'economia e la sicurezza dell'approvvigionamento, in seguito alla chiusura anticipata delle unità da 1 a 4 della centrale nucleare di Kozludoy e per garantire che la programmazione e l'assegnazione delle risorse si basino sulle effettive necessità di finanziamento e capacità di assorbimento. |
Emendamento 17 Proposta di regolamento Articolo 6 – paragrafo 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
1. La Commissione ha il diritto di effettuare una verifica contabile sull'utilizzo dell'aiuto o direttamente, tramite il suo personale, oppure tramite qualsiasi altro organismo esterno qualificato di sua scelta. Tali verifiche possono essere effettuate durante l'intera durata dell'accordo tra la Comunità e la BERS sulla messa a disposizione di fondi comunitari a beneficio del Fondo internazionale di sostegno alla disattivazione della centrale di Kozloduy e per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo. Se del caso, i risultati della verifica possono portare a decisioni di recupero da parte della Commissione. |
1. La Commissione provvede al monitoraggio e ha il diritto di effettuare una verifica contabile sull'utilizzo dell'aiuto o direttamente, tramite il suo personale, oppure tramite qualsiasi altro organismo esterno qualificato di sua scelta. Tali verifiche possono essere effettuate durante l'intera durata dell'accordo tra la Comunità e la BERS sulla messa a disposizione di fondi comunitari a beneficio del Fondo internazionale di sostegno alla disattivazione della centrale di Kozloduy e per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo. Se del caso, i risultati della verifica possono portare a decisioni di recupero da parte della Commissione. |
Emendamento 18 Proposta di regolamento Articolo 6 – paragrafo 2 – comma 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
2. Il personale della Commissione e il personale esterno autorizzato dalla Commissione hanno adeguato diritto di accesso, in particolare agli uffici del beneficiario e a tutte le informazioni, anche in formato elettronico, necessarie per condurre a buon fine le verifiche contabili. |
2. Il personale della Commissione e il personale esterno autorizzato dalla Commissione hanno adeguato diritto di accesso, in particolare agli uffici del beneficiario e a tutte le informazioni, anche in formato elettronico, necessarie per condurre a buon fine le verifiche contabili. Le verifiche comprendono anche l'accertamento del livello di autorizzazione della disattivazione. |
Motivazione | |
Occorre garantire l'impiego tempestivo dei mezzi e migliori controlli del loro corretto utilizzo. | |
Emendamento 19 Proposta di regolamento Articolo 7 – paragrafo 1 | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
La Commissione garantisce l'esecuzione del presente regolamento e presenta relazioni periodiche al Parlamento europeo e al Consiglio. Effettua una valutazione intermedia secondo quanto previsto dall'articolo 3, paragrafo 3. |
La Commissione garantisce l'esecuzione del presente regolamento e presenta relazioni su base annua al Parlamento europeo e al Consiglio. Effettua una valutazione intermedia e una valutazione ex-post, secondo quanto previsto dall'articolo 3, paragrafo 3, e presenta al Parlamento europeo relazioni su entrambe. |
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La valutazione ex post deve contenere un bilancio completo e preciso dei costi per lo smantellamento di una centrale nucleare in modo da pianificare per il futuro le spese di disattivazione. Essa si propone inoltre di analizzare i costi economici, sociali e ambientali, con particolare attenzione all'impatto delle radiazioni residue libere e alle conseguenze per la sicurezza dell'approvvigionamento. |
Emendamento 20 Proposta di regolamento Articolo 7 bis (nuovo) | |
Testo della Commissione |
Emendamento |
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Articolo 7 bis |
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La Commissione deve eseguire una valutazione di conformità delle norme accettate a livello internazionale, almeno per la contabilità, l'audit, il controllo interno e l'aggiudicazione degli appalti della BERS, prima della firma della convenzione di finanziamento. |
Motivazione | |
A seguito del regolamento finanziario e delle modalità di esecuzione, la Commissione è autorizzata ad attuare il suo bilancio in gestione congiunta con organizzazioni internazionali, se queste organizzazioni applicano norme che offrono garanzie equivalenti alle norme internazionalmente riconosciute, almeno nelle loro procedure di contabilità, revisione contabile, controllo interno e aggiudicazione degli appalti. |
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
7.4.2010 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
47 7 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
János Áder, Elena Oana Antonescu, Kriton Arsenis, Pilar Ayuso, Paolo Bartolozzi, Sergio Berlato, Milan Cabrnoch, Martin Callanan, Nessa Childers, Chris Davies, Esther de Lange, Anne Delvaux, Bas Eickhout, Edite Estrela, Jill Evans, Elisabetta Gardini, Julie Girling, Françoise Grossetête, Cristina Gutiérrez-Cortines, Satu Hassi, Jolanta Emilia Hibner, Dan Jørgensen, Christa Klaß, Holger Krahmer, Jo Leinen, Peter Liese, Kartika Tamara Liotard, Linda McAvan, Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė, Miroslav Ouzký, Vladko Todorov Panayotov, Gilles Pargneaux, Antonyia Parvanova, Andres Perello Rodriguez, Mario Pirillo, Pavel Poc, Frédérique Ries, Anna Rosbach, Oreste Rossi, Horst Schnellhardt, Richard Seeber, Theodoros Skylakakis, Bogusław Sonik, Catherine Soullie, Salvatore Tatarella, Anja Weisgerber, Glenis Willmott, Sabine Wils |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Bill Newton Dunn, Justas Vincas Paleckis, Alojz Peterle, Bart Staes, Michail Tremopoulos, Thomas Ulmer, Marita Ulvskog |
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ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
28.4.2010 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
47 4 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Jean-Pierre Audy, Zigmantas Balčytis, Bendt Bendtsen, Jan Březina, Reinhard Bütikofer, Maria Da Graça Carvalho, Giles Chichester, Christian Ehler, Lena Ek, Ioan Enciu, Gaston Franco, Adam Gierek, Norbert Glante, Fiona Hall, Jacky Hénin, Sajjad Karim, Arturs Krišjānis Kariņš, Philippe Lamberts, Bogdan Kazimierz Marcinkiewicz, Angelika Niebler, Jaroslav Paška, Aldo Patriciello, Anni Podimata, Miloslav Ransdorf, Herbert Reul, Teresa Riera Madurell, Jens Rohde, Paul Rübig, Amalia Sartori, Francisco Sosa Wagner, Konrad Szymański, Britta Thomsen, Patrizia Toia, Niki Tzavela, Marita Ulvskog, Vladimir Urutchev, Adina-Ioana Vălean, Alejo Vidal-Quadras |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Matthias Groote, Cristina Gutiérrez-Cortines, Rebecca Harms, Oriol Junqueras Vies, Ivailo Kalfin, Ivari Padar, Vladko Todorov Panayotov, Markus Pieper, Mario Pirillo, Vladimír Remek, Frédérique Ries, Theodoros Skylakakis, Silvia-Adriana Ţicău, Hermann Winkler |
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