RELAZIONE sull'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nel mercato interno
3.6.2010 - (2009/2178(INI))
Commissione giuridica
Relatrice: Marielle Gallo
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sull'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nel mercato interno
Il Parlamento europeo,
– vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale europeo dell'11 settembre 2009 dal titolo "Migliorare la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel mercato interno” (COM(2009)0467),
– vista la risoluzione del Consiglio "Competitività", del 25 settembre 2008, su un piano globale europeo di lotta alla contraffazione e alla pirateria,
– vista la direttiva 2000/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2000, relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione, in particolare il commercio elettronico, nel mercato interno (direttiva sul commercio elettronico)[1],
– vista la direttiva 2001/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione[2],
– visto il regolamento (CE) n. 1383/2003 del Consiglio, del 22 luglio 2003, relativo all'intervento dell'autorità doganale nei confronti di merci sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale e alle misure da adottare nei confronti di merci che violano tali diritti[3],
– vista la direttiva 2004/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale[4],
– vista la direttiva 2009/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa alla tutela giuridica dei programmi per elaboratore[5],
– vista la sua risoluzione del 25 aprile 2007 sulla proposta emendata di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sui provvedimenti di diritto penale volti a garantire il rafforzamento della tutela dei diritti di proprietà intellettuale[6],
– visti la Strategia per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi della Commissione europea del 2005 e il documento di lavoro dei servizi della Commissione sulla relazione 2009 sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale,
– vista la sua risoluzione del 29 marzo 2009 sul potenziamento della sicurezza e delle libertà fondamentali su Internet,
– vista la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali,
– visti la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e il carattere vincolante della Carta dei diritti e delle libertà fondamentali,
– vista la sua risoluzione del 10 aprile 2008 sulle industrie culturali in Europa,
– vista la Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni del 25 giugno 2008 su uno "Small Business Act" per l’Europa che introduce il principio del "Pensare anzitutto in piccolo", finalizzato a un'ambiziosa agenda programmatica per le PMI,
– visto l'articolo 48 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione giuridica e i pareri della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (A7-0175/2010),
A. considerando che le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) costituiscono un'autentica minaccia non solo per la salute e la sicurezza dei consumatori, ma anche per la nostra economia e le nostre società,
B. considerando che l’innovazione scientifica e tecnica, i brevetti e le industrie culturali contribuiscono in modo decisivo alla competitività dell’economia europea, sia grazie al numero e alla diversità dei posti di lavoro che offrono sia grazie alla ricchezza prodotta; considerando che l’economia della cultura, dalla creazione alla diffusione, deve essere sostenuta,
C. considerando che l'Unione europea, in quanto membro dell'Organizzazione mondiale del commercio, è vincolata dall'Accordo sui diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS) e che, in virtù di tale accordo, gli Stati membri dell'UE sono impegnati all'adozione e attuazione di provvedimenti efficaci contro ogni violazione dei DPI,
D. considerando che la condivisione del sapere e la diffusione delle innovazioni sono tradizioni molto radicate nell’Unione europea; considerando che l’accesso del maggior numero di persone al progresso tecnologico e ai prodotti culturali rimane il fondamento della politica in materia di istruzione e sviluppo,
E. considerando che, per risolvere adeguatamente la questione dell'applicazione dei DPI nel mercato interno, è importante prendere in considerazione non soltanto il territorio UE ma anche la situazione ai confini esterni dell'UE e nei paesi terzi per rendere compatibile la protezione dei contenuti originari dell'Unione e quella degli aventi diritto con l’accesso a contenuti extra UE da parte dei consumatori,
F. considerando che i dati relativi all'estensione delle violazioni dei DPI sono incoerenti, incompleti, insufficienti e dispersivi e che è necessaria una valutazione d’impatto obiettiva e indipendente per formulare eventuali nuove iniziative legislative,
G. considerando che l'innovazione e la creatività costituiscono un valore aggiunto considerevole per l'economia europea e che è opportuno, tenuto conto del contenuto economico, fare in modo di preservarle e svilupparle,
H. considerando che la violazione dei DPI è una problematica orizzontale che riguarda tutti i settori industriali, in particolare le industrie creative e innovative e lo sport,
I. considerando che il persistere delle violazioni dei DPI determinerà il declino progressivo dell'innovazione nell'UE,
J. considerando che il fenomeno delle violazioni dei DPI in linea ha raggiunto proporzioni preoccupanti, in particolare per i settori delle industrie di contenuti creativi e che non si è ancora accertato se l'ambito giuridico vigente sia capace di garantire in modo efficace la tutela dei titolari dei diritti su Internet garantendo al tempo stesso l'equilibrio tra tutti gli interessi, ivi compresi gli interessi dei consumatori,
K. considerando che gli sforzi volti a contrastare la violazione dei diritti d’autore devono godere del sostegno del pubblico per non rischiare di erodere il supporto dei cittadini nei confronti dei diritti di proprietà intellettuale,
L. considerando che "caricare" su Internet materiale coperto da diritto d'autore costituisce una evidente violazione dei diritti di proprietà intellettuale, vietata dalle convenzioni, rispettivamente in materia di diritti d'autore (WCT) e di interpretazioni, esecuzioni e fonogrammi (WPPT) dell'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI), di cui l'Unione europea è parte contraente,
M. considerando che l'industria creativa deve continuare a sviluppare modelli che permettano di accedere ai contenuti creativi online che offrono ai consumatori opzioni migliori e più economiche, compreso l'accesso illimitato a servizi di abbonamento, e che lo sviluppo di questi servizi legali è inibito dalla crescita dei contenuti caricati illegalmente online,
N. considerando che, per mantenere e accrescere l’interesse del pubblico nei confronti delle loro proposte, i fornitori di servizi di media audiovisivi devono essere in grado di utilizzare tutti i nuovi mezzi di distribuzione; considerando che l’attuale quadro di concessione delle licenze deve essere migliorato, in modo che gli Stati membri dispongano di un sistema flessibile e adattabile alle nuove tecnologie,
O. considerando che, ad eccezione della legislazione sulle sanzioni penali, un ambito giuridico comunitario esiste già per quanto riguarda il fenomeno della contraffazione e della pirateria di beni fisici, ma che sussistono lacune per quanto riguarda le violazioni dei DPI in linea,
P. considerando che le misure previste dalla direttiva 2004/48/CE relativa al rispetto dei DPI nel mercato interno non sono state ancora oggetto di una valutazione in termini di tutela dei diritti o di ripercussioni sui dritti dei consumatori,
Q. considerando che il quadro normativo che disciplina le imprese di telecomunicazione è stato recentemente modificato e include disposizioni in materia di avvisi standardizzati di pubblico interesse che potranno riguardare, fra l'altro, il diritto d'autore e le sue violazioni senza pregiudicare la protezione dei dati e il diritto alla privacy; sottolineando la necessità di rispettare i diritti fondamentali nelle questioni attinenti all'accesso a Internet,
R. considerando che dovrebbe essere prevista la possibilità, nel quadro normativo europeo, di procedere nei confronti di chi viola il diritto d'autore, visto che le convenzioni internazionali non sono praticamente in grado di affrontare il problema delle violazioni dei DPI,
S. considerando che la tutela dei brevetti è fondamentale per lottare in modo efficiente contro le violazioni in materia di brevetti; considerando che la questione del sistema di brevetto unificato a livello dell’UE deve ancora essere risolta,
T. considerando che vi sono connessioni comprovate tra diverse forme di criminalità organizzata e violazioni dei DPI,
U. considerando che il ruolo di codecisione del Parlamento europeo in materia commerciale e il suo accesso ai documenti negoziali sono garantiti dal trattato di Lisbona,
V. considerando opportuno che, unitamente alla repressione degli illeciti in materia, sia prevista una tutela per il consumatore che lecitamente usufruisce dei prodotti soggetti alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale,
W. considerando che la normativa in vigore nell’Unione non pone alcun ostacolo allo sviluppo di sistemi di licenze multiterritoriali,
X. considerando che in diversi ambiti, incluso il settore basato sul testo e l’immagine, esistono modelli e canali d’affari, al pari di meccanismi di licenze, che consentono un ampio accesso alle opere in molteplici forme e formati, tanto a livello nazionale quanto attraverso le frontiere,
1. accoglie favorevolmente la comunicazione della Commissione dell'11 settembre 2009, relativa a misure non legislative supplementari; si rammarica tuttavia che la comunicazione non tratti il completamento del quadro legislativo mediante una serie di iniziative per combattere efficacemente le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale; si compiace dei progressi realizzati all’interno dell’UE per armonizzare le misure di lotta alla contraffazione; esorta la Commissione a intensificare gli sforzi nei settori sensibili per la salute e la sicurezza, in particolare riguardo ai farmaci;
2. ricorda che nel settore culturale esiste un’eccezione ai diritti di proprietà intellettuale, che è la "copia privata";
3. invita la Commissione a presentare urgentemente, entro la fine del 2010, una strategia DPI completa che risolva tutti gli aspetti dei DPI, tra cui la loro attuazione e la loro promozione, con specifico riguardo alla funzione del diritto d'autore che va inteso non già come ostacolo bensì come opportunità che permette ai creatori di vivere del proprio lavoro e di divulgare le proprie opere;
4. invita la Commissione a proporre per i DPI una strategia organica che sia atta a rimuovere gli ostacoli alla creazione di un mercato unico nell'ambiente online e che adatti il quadro normativo europeo in materia alle attuali tendenze della società come pure agli sviluppi tecnologici;
5. sottolinea che ogni misura adottata per attuare concretamente i DPI deve rispettare la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in particolare gli articoli 7 e 8, e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali, segnatamente gli articoli 6, 8 e 10, ed essere necessaria, proporzionata e appropriata per una società democratica; rammenta a tale proposito che l'articolo 17 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea prevede la tutela della proprietà intellettuale;
6. ritiene che la Commissione dovrebbe tenere conto degli aspetti dei DPI in tutte le pertinenti politiche o iniziative legislative e considerare questi aspetti in ogni procedura di analisi di impatto laddove una proposta comporti conseguenze in materia di proprietà intellettuale;
7. ritiene che la Commissione dovrebbe tenere conto dei problemi specifici che incontrano le PMI in materia di rafforzamento dei diritti di proprietà intellettuale, in linea con il principio "Pensare anzitutto in piccolo" stabilito dallo Small Business Act for Europe, applicando in particolare il principio di non discriminazione delle PMI;
8. non condivide la certezza della Commissione secondo la quale il vigente quadro normativo di diritto civile nell'UE è efficace e armonizzato quanto basta per l'adeguato funzionamento del mercato interno e ricorda alla Commissione che la relazione sull'applicazione della direttiva 2004/48/CE è essenziale per confermare tali affermazioni;
9. in base all’esperienza di titolari di diritti in alcuni Stati membri, non condivide la certezza della Commissione secondo la quale il vigente quadro normativo di diritto civile nell'UE è efficace e armonizzato quanto basta per l'adeguato funzionamento del mercato interno e ricorda alla Commissione che la relazione sull'applicazione della direttiva 2004/48/CE è essenziale per confermare tali affermazioni;
10. è del parere che vada creata la possibilità di procedere contro chi viola i diritti di proprietà intellettuale in un quadro giuridico europeo, e ricorda alla Commissione che la relazione sull’applicazione della direttiva 2004/48/CE è essenziale per confermare tali affermazioni;
11. invita la Commissione a elaborare una relazione sull'applicazione della direttiva 2004/48/CE includendo una valutazione dell'efficacia delle misure adottate, nonché una valutazione del suo impatto sull'innovazione e lo sviluppo della società dell'informazione, conformemente all'articolo 18, paragrafo 1, di tale direttiva e, se del caso, a proporre emendamenti; chiede che tale relazione comprenda anche una valutazione delle modalità con cui rafforzare e migliorare il quadro giuridico per quanto riguarda Internet;
12. chiede che si tenga conto dell'esistenza di particolari formati che consentono l'accessibilità delle opere ai disabili e che si adottino le opportune misure per favorirne la distribuzione;
13. non condivide l'opinione della Commissione secondo la quale già esiste il principale corpus di leggi per la tutela dei DPI; sottolinea al riguardo che i negoziati sulla direttiva relativa alle sanzioni di carattere penale non sono stati coronati da successo;
14. chiede alla Commissione di fare in modo che le misure tese a rafforzare l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale sul mercato interno non pregiudichino il legittimo diritto all’interoperabilità, che rappresenta un elemento essenziale per una sana concorrenza sul mercato della diffusione delle opere digitali, in special modo per gli autori e gli utenti del software gratuito;
15. invita la Commissione a presentare adeguate proposte legislative in base all'articolo 118 del TFUE che riguarda anche l'aspetto di un efficace sistema di brevetto UE e accoglie con favore le conclusioni del Consiglio del 4 dicembre 2009 su un migliore sistema dei brevetti in Europa, come un notevole passo in avanti;
L'Osservatorio europeo della contraffazione e della pirateria ("l'Osservatorio")
16. riconosce l'importanza di informazioni e dati globali affidabili su tutti i tipi di violazione di DPI per lo sviluppo di una politica basata su elementi fattuali e orientata sui risultati;
17. valuta in modo favorevole la creazione dell'Osservatorio come strumento di centralizzazione delle statistiche e dei dati che serviranno come base per orientare le proposte da attuare per lottare in modo efficace contro i fenomeni della contraffazione e delle violazioni dei DPI in linea; sollecita la Commissione a elaborare una relazione sul modo migliore di impiegare Europol e le attuali strutture di cooperazione fra amministrazioni doganali in questo campo per lottare in modo efficace contro le violazioni penali dei DPI;
18. auspica che l'Osservatorio diventi lo strumento per raccogliere e scambiare dati e informazioni su tutte le forme di violazione di tutti i DPI, compresa la raccolta di dati scientifici concernenti la contraffazione e la regolamentazione dei DPI;
19. invita la Commissione a fornire chiarimenti in merito alle missioni che saranno affidate all'Osservatorio e sottolinea che il suo successo dipende in gran parte dalla partecipazione e dalla cooperazione di tutte le parti in causa, ivi comprese le autorità nazionali, gli aventi diritto, le organizzazioni di consumatori e le industrie interessate, onde aumentarne la trasparenza evitando doppioni di iniziativa;
20. invita la Commissione a informare il Parlamento e il Consiglio in modo esauriente e globale sui risultati delle attività dell'Osservatorio attraverso relazioni annuali in cui la Commissione elabori conclusioni e proponga soluzioni necessarie per migliorare la normativa sui DPI;
Sensibilizzazione dei consumatori
21. invita la Commissione e gli Stati membri, in associazione con le parti interessate, ad attuare una campagna di sensibilizzazione su scala europea, nazionale e locale sui rischi rappresentati dai prodotti contraffatti per la salute e la sicurezza dei consumatori, ma anche sull'impatto negativo della contraffazione e delle violazioni dei DPI in linea sull'economia e la società; sottolinea l’esigenza di una sensibilizzazione, soprattutto tra i giovani consumatori europei, sulla necessità di rispettare i DPI;
22. fa appello, per quanto riguarda le violazioni dei DPI e la vendita di prodotti contraffatti in linea, a tutte le parti interessate, ivi compresi i fornitori di accesso a Internet, le piattaforme di vendita in linea, gli aventi diritto e le organizzazioni dei consumatori affinché adottino misure concrete atte a mettere in guardia ed educare la gente sul valore del diritto d'autore e sull'impatto delle violazioni dei DPI e della contraffazione sulla crescita e l'occupazione, ad esempio mediante messaggi educativi e di avvertimento brevi, visibili e pertinenti;
23. insiste sulla necessità di educare il pubblico giovane per permettergli di comprendere la posta in gioco della proprietà intellettuale e di individuare chiaramente ciò che è legale e ciò che non lo è, attraverso campagne di sensibilizzazione mirate, in particolare contro le violazioni dei DPI in linea;
24. esorta pertanto la Commissione a fare pressione sull’industria affinché individui altre forme di pagamento che semplifichino l’acquisto legale da parte dei consumatori europei dei contenuti offerti incrementando in tal modo le opportunità di scaricarli legalmente nell’UE;
Lotta contro le violazioni in linea e tutela dei DPI su Internet
25. concorda con la Commissione nel riconoscere che le misure non legislative complementari - come i dibattiti su possibili miglioramenti del mercato digitale europeo attraverso l'armonizzazione volontaria delle procedure e degli standard fra le parti interessate - possono essere utili per rafforzare l'applicazione dei DPI, in particolare le misure derivanti da un dialogo approfondito tra le parti interessate;
26. sottolinea che l'enorme crescita della condivisione non autorizzata di file di opere e di esecuzioni registrate coperte da diritto d'autore è un problema crescente per l'economia europea in termini di opportunità di lavoro e di proventi sia per l'industria che per le amministrazioni statali;
27. si rammarica che la Commissione non abbia ricordato né trattato la delicata problematica delle violazioni dei DPI in linea, che costituisce un aspetto rilevante di questo fenomeno globale nell'era della digitalizzazione delle nostre società, e in particolare la questione dell'equilibrio tra il libero accesso a Internet e le misure da attuare per lottare efficacemente contro questo flagello; insiste affinché la Commissione tratti questa problematica nella sua strategia sui DPI;
28. sottolinea che diversi fattori hanno permesso lo sviluppo di questo fenomeno e in particolare gli sviluppi tecnologici e la mancanza di offerte legali; ricorda tuttavia che questo fenomeno costituisce una violazione dei DPI cui occorre trovare soluzioni appropriate e urgenti in funzione del settore interessato e nel rispetto dei diritti fondamentali;
29. sottolinea che il sostegno e lo sviluppo di un'offerta legale diversificata, attraente e visibile per il consumatore può contribuire a riassorbire il fenomeno della violazione online, e riconosce al riguardo che l'assenza di un mercato interno europeo funzionante per il settore digitale costituisce un grosso ostacolo allo sviluppo delle offerte legali online e che l'UE corre il rischio di condannare al fallimento gli sforzi per sviluppare un mercato legale online, se non riconosce il problema e non formula proposte urgenti volte a risolverlo;
30. chiede pertanto alla Commissione di esercitare pressioni sull'industria affinché produca nuovi strumenti di pagamento che facilitino ai consumatori europei l'acquisto di contenuti offerti in modo legale, provvedendo al tempo stesso a favorire nell'UE un incremento dello scarico legale di contenuti;
31. sollecita una precisa normativa che preveda che il consumatore privato che, a partire da prodotti originali soggetti alla tutela dei diritti della proprietà intellettuale ne abbia lecitamente ricavato riproduzioni per uso personale, non sia tenuto ad alcuna dimostrazione di tale lecita riproduzione, spettando a chi ne abbia interesse provare l’eventuale violazione delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale;
32. insiste affinché tutti i protagonisti, ovvero i fornitori di accesso a Internet, partecipino al dialogo con le parti interessate per trovare soluzioni appropriate; invita la Commissione a farsi promotrice di una proposta legislativa o a modificare la vigente legislazione, in particolare la direttiva 2004/48/CE onde rafforzare il quadro giuridico comunitario in tale settore prendendo spunto dalle esperienze nazionali;
33. invita la Commissione a valutare con attenzione i metodi per agevolare l'accesso dell'industria al mercato digitale senza confini geografici, tenendo conto delle specificità di ciascun settore, risolvendo con urgenza i problemi delle licenze multiterritoriali, in presenza di una consistente richiesta da parte dei consumatori, e dell'assenza di una legislazione armonizzata in materia di diritti d'autore e di un sistema efficace e trasparente per la gestione dei diritti, destinato a completare l’attuale crescita di servizi legali in grado di rispondere alla domanda dei consumatori di avere un accesso più agevole, universale, istantaneo e personalizzato ai contenuti;
34. sottolinea che il quadro di concessione delle licenze dovrebbe essere migliorato sulla base della neutralità tecnologica, in modo che gli Stati membri dispongano di un sistema di gestione dei diritti flessibile, efficace e trasparente, adattabile alle nuove tecnologie;
35. invita la Commissione a riesaminare la questione della gestione transfrontaliera dei diritti e di rimediare all'attuale situazione di incertezza giuridica creata dalla raccomandazione 2005/737/CE della Commissione, del 18 ottobre 2005, sulla gestione transfrontaliera collettiva dei diritti d'autore, tenendo conto del fatto che i diritti d'autore sono intrinsecamente radicati nel territorio per motivi culturali, tradizionali e linguistici e assicurando l'introduzione di un sistema paneuropeo di licenze che dia ai consumatori l'accesso alla gamma più ampia possibile di contenuti, senza che il repertorio locale ne faccia le spese;
36. richiama inoltre l’attenzione sul crescente fenomeno dello spionaggio industriale via Internet nonché del furto di dati di proprietà industriale, in particolare di documentazioni tecniche nonché di codici sorgente;
37. propone che l'Osservatorio effettui un'analisi dettagliata del problema del furto di dati e formuli proposte per combattere il fenomeno;
38. esorta la Commissione a individuare i problemi e le esigenze particolari delle PMI al fine di sviluppare misure specifiche di assistenza alle PMI nella lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale nonché di consentire loro di tutelarsi maggiormente sia nell’UE che nei paesi terzi;
Dimensione internazionale e influenza sul mercato interno
39. sostiene le misure adottate dalla Commissione per stabilire in che modo si possa migliorare ulteriormente la legislazione doganale UE che consente di detenere merce per la quale si sospetti una violazione dei DPI e che è, in quanto tale, uno dei pilastri del quadro giuridico dell'Unione volto a mettere in atto i DPI;
40. invita la Commissione a sviluppare una cooperazione innovativa e rafforzata tra l'amministrazione e i diversi settori industriali interessati;
41. esorta gli Stati membri e la Commissione a intensificare la cooperazione tra l’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno e gli uffici nazionali per la proprietà intellettuale al fine di contemplare anche la lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale;
42. riconosce che è necessario utilizzare le strutture istituzionali esistenti negli Stati membri nella lotta contro i beni contraffatti; esorta pertanto gli uffici nazionali dei brevetti e altri uffici per la proprietà intellettuale a fornire maggiore sostegno e formazione alle piccole e medie imprese e ai cittadini;
43. invita la Commissione a intensificare la sua cooperazione con i paesi terzi prioritari in materia di proprietà intellettuale e a promuovere un approccio equilibrato nel quadro dei negoziati sulla proprietà intellettuale in seno all'Organizzazione mondiale del commercio, in particolare nel quadro dell'Accordo OMC sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale che riguardano il commercio (ADPIC);
44. invita la Commissione ad assicurare la prosecuzione del suo impegno per sviluppare ulteriormente i negoziati sull'accordo commerciale multilaterale anti contraffazione (ACTA) al fine di migliorare l'efficacia del sistema di attuazione dei DPI contro la contraffazione, tenendo pienamente conto della posizione del Parlamento espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2008 sull'impatto della contraffazione sul commercio internazionale, e la invita ad informare in modo esauriente il Parlamento su progressi ed esito dei negoziati e ad assicurare che le disposizioni dell'ACTA siano pienamente compatibili con l'acquis comunitario in materia di DPI e diritti fondamentali;
45. sostiene la continuazione e l'approfondimento da parte della Commissione di iniziative di cooperazione bilaterale, ivi compresi i “dialoghi PI” con i paesi terzi e i progetti di assistenza tecnica;
46. sottolinea che la sfida principale del mercato interno è la lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale alle frontiere esterne dell’UE e nei paesi terzi; a tale riguardo, esorta la Commissione a creare un maggior numero di centri di sostegno per i diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi (segnatamente in India e in Russia) al fine di aiutare gli imprenditori europei ad applicare più attivamente i propri diritti di proprietà intellettuale e a lottare contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi nonché contro l’ingresso nel mercato interno di beni contraffatti prodotti in tali paesi;
Criminalità organizzata
47. sottolinea l'importanza di lottare contro la criminalità organizzata in materia di DPI, in particolare la contraffazione e la violazione dei DPI in linea; sottolinea in tale contesto la necessità di un'appropriata legislazione UE in materia di sanzioni proporzionate ed eque e sostiene la stretta cooperazione strategica e operativa fra tutte le parti interessate nell'ambito dell'UE, in particolare Europol, le autorità nazionali e il settore privato nonché tra Stati non UE e organizzazioni internazionali;
48. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, al Comitato economico e sociale europeo nonché ai parlamenti e ai governi degli Stati membri.
PARERE della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (19.3.2010)
destinato alla commissione giuridica
sull'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nel mercato interno
(2009/2178(INI))
Relatore per parere: Paul Rübig
SUGGERIMENTI
La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia invita la commissione giuridica, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
Raccomanda che la Commissione:
1. riconosca il ruolo particolare dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) per l'innovazione e la creatività, in quanto rappresentano un notevole valore aggiunto nell'affermazione della competitività dell'economia europea e delle sue imprese; intraprenda le azioni necessarie per mantenerli e svilupparli a beneficio dell'Unione europea, particolarmente in termini di crescita e di occupazione;
2. tenga conto del fatto che lo sviluppo tecnologico genera altre forme di produzione che comportano la necessità di mettere a punto nuovi modelli economici e commerciali atti a garantire ai detentori di diritti una remunerazione più equa;
3. promuova la disponibilità di licenze a livello dell'UE per i DPI, licenze previamente soggette a una dettagliata valutazione d'impatto, tenendo conto delle differenze tra le industrie di contenuto;
4. studi l'impatto esercitato dai brevetti sulle PMI, tenendo conto non solo del costo dei brevetti ma anche della loro qualità, in quanto brevetti di scarsa qualità conducono a ingenti spese di contenzioso con ripercussioni particolarmente negative per le PMI;
5. preveda, in quanto tappa verso un mercato interno dei DPI, licenze basate sulla lingua originale, che permettano al titolare della licenza relativa a un'opera in una data lingua di distribuire detta opera in tutta l'UE in quella lingua;
6. promuova l'interoperabilità e la neutralità tecnologica, consentendo al contenuto di essere distribuito indipendentemente dalla tecnologia o dal formato utilizzato e consentendo la convertibilità del contenuto tra formati;
7. tenga conto dell'esistenza di particolari formati che consentono l'accessibilità delle opere ai disabili e adotti le opportune misure per favorirne la distribuzione;
8. mantenga una forte tutela dei DPI facilitando al contempo l'uso legale di opere, in particolare a fini non commerciali quali l'istruzione e la ricerca, mediante opzioni di licenza facilmente disponibili, uniche e a livello di UE per le industrie ove ne sia sentita la necessità, basate sulla trasparenza da parte delle società di gestione collettiva dei diritti riguardo ai titolari dei DPI;
9. metta a punto al più presto un sistema di gestione dei diritti che assicuri compensi più equi agli aventi diritto prima di prendere in considerazione eventuali sanzioni – che dovrebbero essere efficaci e proporzionate – per dissuadere dalla violazione dei diritti d'autore e per prevenire le perdite che ne derivano ai danni dei titolari dei diritti, fermo restando il principio secondo cui, ad esempio, i fornitori di servizi di comunicazione sono meri vettori e in quanto tali non responsabili per le violazioni commesse o rese possibili dai loro servizi;
10. tenga conto, in sede di elaborazione del quadro legislativo in materia di sanzioni imposte in caso di violazione dei DPI, delle forti ripercussioni della contraffazione e della pirateria in ambiti quali quelli dei medicinali, dei prodotti alimentari, dei cosmetici, dei pezzi di ricambio per autoveicoli e delle apparecchiature tecniche ed elettriche;
11. faccia pieno ricorso alle sanzioni di cui dispone secondo il diritto della concorrenza e del commercio, se necessario, sottolineando che qualsiasi misura proposta deve rispettare i diritti fondamentali (diritto all'informazione, alla tutela della vita privata, ecc.) e conformarsi alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;
12. prenda posizione sulle richieste di eccezioni globali obbligatorie in modo da tutelare gli Stati membri rispetto ad altri paesi che godono attualmente di una posizione più concorrenziale sul mercato;
13. includa in tutte le valutazioni di impatto, se del caso, un'analisi degli effetti legati ai DPI e ai flussi di conoscenza in relazione alle PMI, particolarmente quelle situate in regioni svantaggiate;
14. prenda in considerazione, alla luce delle nuove disposizioni introdotte dal trattato di Lisbona, la possibilità di approvare una relazione d'iniziativa legislativa a norma dell'articolo 225 del TFUE e di sottoporre a revisione la direttiva 2001/29/CE ai fini di una maggiore precisione, nell'intento di garantire l'armonizzazione a livello dell'UE del quadro giuridico in materia di protezione dei diritti d'autore nella società dell'informazione;
15. contribuisca, mediante l'Osservatorio europeo della contraffazione e della pirateria, allo sviluppo di procedure e criteri uniformi comuni per consentire la produzione di dati affidabili e comparabili in merito all'incidenza e al valore della contraffazione e della pirateria in tutti i settori; assicuri che l'Osservatorio non sia usato come strumento per lo sviluppo di normative non vincolanti che esulano dal campo di applicazione dei normali processi decisionali democratici;
16. sottolinei la necessità di condurre una campagna mediatica ed educativa incisiva per sensibilizzare in merito all'impatto negativo della contraffazione e della pirateria, tenendo conto in particolare del consumo di massa di prodotti quali i cosmetici, i prodotti per l’igiene, i pezzi di ricambio per autoveicoli, i giocattoli, i prodotti medicinali e vari tipi di attrezzature tecniche ed elettriche;
17. promuova iniziative di educazione ai media in quanto mezzo essenziale di lotta contro la pirateria e la contraffazione.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
18.3.2010 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
46 1 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Jean-Pierre Audy, Zigmantas Balčytis, Zoltán Balczó, Bendt Bendtsen, Jan Březina, Reinhard Bütikofer, Maria Da Graça Carvalho, Jorgo Chatzimarkakis, Giles Chichester, Pilar del Castillo Vera, Ioan Enciu, Adam Gierek, Norbert Glante, Fiona Hall, Jacky Hénin, Romana Jordan Cizelj, Sajjad Karim, Arturs Krišjānis Kariņš, Judith A. Merkies, Angelika Niebler, Jaroslav Paška, Herbert Reul, Teresa Riera Madurell, Michèle Rivasi, Paul Rübig, Amalia Sartori, Francisco Sosa Wagner, Britta Thomsen, Patrizia Toia, Evžen Tošenovský, Ioannis A. Tsoukalas, Claude Turmes, Marita Ulvskog, Vladimir Urutchev, Adina-Ioana Vălean, Kathleen Van Brempt, Alejo Vidal-Quadras, Henri Weber |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
António Fernando Correia De Campos, Rachida Dati, Andrzej Grzyb, Jolanta Emilia Hibner, Oriol Junqueras Vies, Ivailo Kalfin, Marian-Jean Marinescu, Vladko Todorov Panayotov, Silvia-Adriana Ţicău, Hermann Winkler |
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PARERE della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (12.4.2010)
destinato alla commissione giuridica
sul rafforzamento dell'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale sul mercato interno
(2009/2178(INI))
Relatrice per parere: Zuzana Roithová
SUGGERIMENTI
La commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori invita la commissione giuridica, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. sottolinea la necessità di un sistema coerente, efficace ed equilibrato di tutela dei diritti di proprietà intellettuale, che prenda in considerazione i diritti e i doveri degli utenti e le libertà fondamentali, promuova l’innovazione, metta in atto misure migliori di incentivazione e sostenga la chiarezza del diritto per i titolari di diritti e per i consumatori nel mercato interno;
2. ritiene che le continue violazioni dei diritti di proprietà intellettuale ridurranno l’innovazione e la creatività nell’UE e comporteranno la perdita di posti di lavoro nell’UE;
3. esorta la Commissione a organizzare il lavoro dell’Osservatorio europeo in modo tale da consentire lo sviluppo di una visione più globale delle conseguenze economiche, sociali e societali delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, compresi i costi indiretti gravanti sul bilancio pubblico, come il mancato gettito fiscale e il calo dell’occupazione nell’UE;
4. sottolinea che, al fine di trovare soluzioni idonee a far fronte alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale nel mercato interno, è necessario raccogliere dati indipendenti, affidabili e confrontabili relativamente alle cause, agli effetti, alle conseguenze e alla portata delle violazioni dei diversi diritti di proprietà intellettuale e il loro impatto sui consumatori e sul funzionamento del mercato interno;
5. accoglie con favore le iniziative della Commissione per rafforzare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e chiede alla Commissione e agli Stati membri di verificare nei finanziamenti a lungo termine (compresa l’offerta di infrastrutture e risorse umane sufficienti) e nella governance dell'Osservatorio europeo contro la contraffazione e la pirateria se l’uso del bilancio esistente dell’Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno possa costituire una delle opzioni future; sottolinea che il Parlamento europeo deve avere la supervisione della futura governance, e dei cambiamenti strutturali dell'Osservatorio europeo; esorta la Commissione a fare in modo che le piccole e medie imprese possano prendere parte attivamente all’Osservatorio, non solo garantendo loro un numero di posti sufficiente negli organi consultivi e, eventualmente, di controllo;
6. richiama l'attenzione sulle gravi conseguenze della violazione dei diritti di proprietà intellettuale sul mercato interno e pertanto invita la Commissione a rivedere, se del caso, l'efficacia della legislazione vigente, e rafforzarla nel rispetto dei diritti fondamentali, esaminando anche la possibilità di comminare sanzioni penali, nei casi che danno luogo a rischi per la vita umana; va data particolare attenzione alla lotta contro l'aumento delle merci contraffatte da paesi terzi e nei confronti di merci contraffatte che mettono a rischio la salute dei consumatori, in questo contesto vanno anche esaminate le cause di siffatti aumenti;
7. chiede alla Commissione di creare un sistema UE di marchi di certificazione, che da un lato offra un elevato livello di protezione DPI per i marchi di certificazione stabiliti a livello europeo o nazionale, crei regole comuni e un quadro giuridico per i marchi di certificazione, garanzia, qualità e sicurezza, e offra strumenti supplementari efficaci contro le merci contraffatte che usano illegittimamente siffatti marchi di certificazione, e dall’altro garantisca che l’uso di siffatti marchi di certificazione ottenga il livello di sicurezza desiderato per i consumatori europei, evitando problemi analoghi a quelli che si sono dovuti affrontare con il marchio CE;
8. sottolinea che il meccanismo di marchio di certificazione dell'Unione europea deve garantire una tutela aggiuntiva rispetto a quella garantita dai marchi comunitari collettivi e deve essere gestito dall’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno;
9. chiede una più stretta cooperazione amministrativa transfrontaliera e lo scambio di informazioni tra le autorità di vigilanza e una più stretta cooperazione tra dogane e autorità di sorveglianza nei mercati in materia di violazione dei diritti di proprietà intellettuale; chiede alla Commissione a questo proposito di fare di più per controllare l’attuazione da parte degli Stati membri delle regolamentazioni di sorveglianza del mercato, in particolare del regolamento (CE) 765/2008 e, se necessario, avviare procedure di infrazione senza indugio;
10. esorta gli Stati membri e la Commissione a mettere in atto un meccanismo efficace per il controllo del mercato, e segnatamente un sistema di allarme tempestivo per i beni contraffatti, che consentirà di ritirare rapidamente dal mercato tali merci ovunque nell’Unione;
11. esorta la Commissione a semplificare, consolidare e rafforzare la cooperazione e gli scambi di informazioni tra la Commissione e gli Stati membri, nonché all’interno e tra gli Stati membri, su tutti gli aspetti riguardanti il rafforzamento dei diritti di proprietà intellettuale attraverso la creazione di una piattaforma di coordinamento unica, flessibile ed efficace; ritiene che il Parlamento europeo dovrebbe essere informato a cadenza regolare circa i risultati di detta cooperazione;
12. invita la Commissione a mettere a punto misure internazionali per la cooperazione delle autorità di vigilanza sulla tutela dei consumatori con i paesi terzi (a titolo dell'articolo 18 del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori) e ad intensificare la cooperazione internazionale con le autorità doganali e le autorità di vigilanza del mercato per facilitare l'imposizione di sanzioni ai distributori internazionali di merci contraffatte;
13. ritiene che, per quanto riguarda la necessità di gestire in modo efficace le grandi quantità di merci contraffatte da paesi terzi che entrano nel mercato interno senza violare la legislazione europea sulla privacy, è necessario che il Parlamento sia immediatamente e pienamente informato in tutte le fasi di negoziazione dell'Accordo commerciale anticontraffazione (ACTA), a norma dell'articolo 218, paragrafo 10, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea; ricorda al riguardo le precedenti decisioni del Parlamento su come far fronte alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, come disposto di recente dalla direttiva quadro modificata che istituisce un quadro normativo comune per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (2002/21/CE[1] ); osserva che le informazioni fornite dovrebbero includere una valutazione d’impatto completa delle relazioni tra un siffatto accordo e i diritti fondamentali e la legislazione europea sulla privacy;
14. accoglie con favore la comunicazione della Commissione, dell’11 settembre 2009, relativa a misure non legislative supplementari; deplora tuttavia che detta comunicazione non includa proposte legislative finalizzate a far fronte alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale;
15. esorta la Commissione a mettere a punto una strategia europea aggiornata sui diritti di proprietà intellettuale, che proporrà misure proporzionali finalizzate a lottare efficacemente e con successo contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale;
16. esorta pertanto la Commissione a presentare urgentemente una strategia legislativa completa che risolva tutti gli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale entro la fine del 2010, al fine di migliorarne l’applicazione;
17. ritiene che, riguardo all’esigenza di contrastare efficacemente l’immissione sul mercato interno di grandi quantità di merci contraffatte da paesi terzi, sia assolutamente necessario che tali merci, in virtù del regolamento doganale dell’UE, possano essere sequestrate e ritirate dal commercio lungo tutte le frontiere esterne dell'UE indipendentemente dal loro punto di ingresso; sottolinea che per tale motivo è assolutamente necessario introdurre un brevetto unico UE che garantisca una protezione completa in tutta l’Unione; sottolinea, inoltre, che l’uso di un marchio comunitario garantisce la protezione totale in tutta l’UE e conseguentemente permette di intervenire efficacemente sequestrando le merci lungo tutte le frontiere esterne dell’Unione; ritiene pertanto assolutamente necessario non complicare l’utilizzo dei marchi comunitari mediante l’introduzione di un nuovo requisito, in base al quale un marchio comunitario presuppone un uso efficace in più Stati membri;
18. invita l'Osservatorio europeo ad analizzare le problematiche relative alla conservazione e allo smaltimento di grandi quantità di merci contraffatte e a semplificare le regole esistenti per il riutilizzo delle merci contraffatte con il consenso degli aventi diritto per soddisfare le esigenze delle organizzazioni non a fine di lucro che perseguono obiettivi sociali;
19. incoraggia la Commissione, gli Stati membri e i soggetti interessati a sviluppare campagne di sensibilizzazione pubblica più mirate e più incentrate sull’uso dei nuovi mezzi di informazione, compresa la giornata europea contro la contraffazione e la pirateria, con l’obiettivo di responsabilizzare i consumatori nella lotta alle merci contraffatte, specialmente attraverso un’azione educativa su come riconoscere le merci contraffatte; sottolinea l’esigenza di educare, specialmente i giovani consumatori europei, a riconoscere il valore della proprietà intellettuale e a incrementare la loro consapevolezza del fatto che non rispettarla può causare un danno reale ai detentori dei diritti di proprietà intellettuale;
20. non condivide la certezza della Commissione secondo cui il vigente quadro normativo di diritto civile nell'UE è efficace e armonizzato quanto basta per l'adeguato funzionamento del mercato interno; è del parere che vada creata la possibilità di procedere contro chi viola i diritti di proprietà intellettuale in un quadro giuridico europeo, e ricorda alla Commissione che la relazione sull’applicazione della direttiva 2004/48/CE è essenziale per confermare tali affermazioni;
21. ribadisce l’importanza del marchio CE nella lotta contro la contraffazione; ricorda che il "Pacchetto merci" introduce obblighi nei confronti dei fabbricanti e degli importatori, che diventano giuridicamente responsabili, e possono pertanto essere perseguiti qualora facciano cattivo uso del marchio CE; esorta la Commissione a prendere in considerazione tali disposizioni quando esamina nuove proposte intese a rafforzare il quadro giuridico in materia di violazioni dei diritti d’autore;
22. richiede un maggiore impegno da parte del Parlamento e dei cittadini nella definizione dei prossimi passi da intraprendere contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale; a tale riguardo, critica l’assenza di informazioni relativamente ai progressi conseguiti dai gruppi di lavoro delle parti interessate istituiti dalla Commissione e dall’Osservatorio europeo; invita pertanto a creare una piattaforma parlamentare per i gruppi di lavoro delle parti interessate;
23. sottolinea che le autorità responsabili dell’applicazione della legge e della tutela dei dati, i rappresentanti di EUROPOL e di EUROJUST, gli accademici, i rappresentanti degli operatori della giustizia e della società civile dovrebbero essere maggiormente coinvolti nelle attività della Commissione finalizzate a lottare contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale; esorta pertanto a invitare tali rappresentanti ai gruppi di lavoro delle parti interessate;
24. attende la comunicazione della Commissione sul recepimento della direttiva DPI negli Stati membri ed è pronto a discutere le possibilità di migliorare la chiarezza del diritto per le parti interessate;
25. chiede misure proporzionate da proporre per una lotta efficace e vincente contro l'impatto negativo delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale in ambiente digitale sul mercato interno e invita l'Osservatorio europeo ad analizzare l'impatto di sistemi alternativi di equa compensazione;
26. esorta la Commissione, considerato il rapido sviluppo dell’ambiente digitale, ad adattare più rapidamente le norme in vigore, finalizzate a lottare contro le violazioni dei diritti intellettuali, ai cambiamenti nei mercati e nelle tecnologie;
27. sottolinea che la sfida principale del mercato interno è la lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale alle frontiere esterne dell’UE e nei paesi terzi; a tale riguardo, esorta la Commissione a creare un maggior numero di centri di sostegno per i diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi (segnatamente in India e in Russia) al fine di aiutare gli imprenditori europei ad applicare più attivamente i propri diritti di proprietà intellettuale e a lottare contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi nonché contro l’ingresso nel mercato interno di beni contraffatti prodotti in tali paesi;
28. esorta gli Stati membri e la Commissione a intensificare la cooperazione tra l’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno e gli uffici nazionali per la proprietà intellettuale al fine di contemplare anche la lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale;
29. riconosce che è necessario utilizzare le strutture istituzionali esistenti negli Stati membri nella lotta contro i beni contraffatti; esorta pertanto gli uffici nazionali dei brevetti e altri uffici per la proprietà intellettuale a fornire maggiore sostegno e formazione alle piccole e medie imprese e ai cittadini;
30. sottolinea che i diritti di proprietà intellettuale sono uno degli strumenti più importanti di cui dispongono le PMI per promuovere la propria competitività; manifesta tuttavia preoccupazione per il fatto che l’assenza percepita di applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, congiuntamente ai costi e alla complessità di garantire i diritti di proprietà intellettuale, dissuadono spesso le PMI dall’utilizzare la protezione offerta; esorta pertanto la Commissione e gli Stati membri a prendere in considerazione possibili azioni congiunte finalizzate ad aiutare le PMI a tutelare i propri diritti di proprietà intellettuale; esorta la Commissione a investigare il valore della promozione di una simile iniziativa attraverso l'Osservatorio europeo contro la contraffazione e la pirateria;
31. esorta la Commissione a individuare i problemi e le esigenze particolari delle PMI al fine di sviluppare misure specifiche di assistenza delle PMI nella lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale nonché di consentire loro di tutelarsi maggiormente sia nell’UE che nei paesi terzi;
32. esorta pertanto la Commissione a fare pressione sull’industria affinché individui altre forme di pagamento che semplifichino l’acquisto legale da parte dei consumatori europei dei contenuti offerti incrementando in tal modo le opportunità di scaricarli legalmente nell’UE;
33. esorta l’Osservatorio europeo ad analizzare la questione delle licenze multiterritoriali per i contenuti digitali al fine di potenziare l’offerta legale di detti contenuti;
34. esorta la Commissione, nel quadro dell’analisi che si propone di attuare e delle relazioni che intende formulare, a esaminare altresì il tema della raccolta e della corretta distribuzione dei diritti d’autore da parte delle organizzazioni responsabili della gestione dei diritti collettivi;
35. mette in luce la responsabilità condivisa della Commissione e degli Stati membri nel garantire il funzionamento del mercato interno anche nell’ambito dei diritti di proprietà intellettuale, segnatamente al fine di consentire ai creatori e agli inventori di raccogliere i pieni vantaggi del mercato interno nell’era digitale, nel sostenere l’innovazione e l’occupazione, lottare contro la criminalità organizzata transfrontaliera e proteggere i consumatori dalle contraffazioni potenzialmente pericolose.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
17.3.2010 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
29 2 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Pablo Arias Echeverría, Cristian Silviu Buşoi, Lara Comi, António Fernando Correia De Campos, Jürgen Creutzmann, Christian Engström, Evelyne Gebhardt, Louis Grech, Małgorzata Handzlik, Malcolm Harbour, Philippe Juvin, Sandra Kalniete, Eija-Riitta Korhola, Kurt Lechner, Toine Manders, Gianni Pittella, Mitro Repo, Robert Rochefort, Zuzana Roithová, Heide Rühle, Christel Schaldemose, Andreas Schwab, Laurence J.A.J. Stassen, Catherine Stihler, Róża Gräfin Von Thun Und Hohenstein, Kyriacos Triantaphyllides, Bernadette Vergnaud |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Regina Bastos, Cornelis de Jong, Othmar Karas, Sylvana Rapti, Wim van de Camp |
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- [1] GU L 337, del 18.12.2009, pag. 37.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
1.6.2010 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
15 9 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Raffaele Baldassarre, Luigi Berlinguer, Sebastian Valentin Bodu, Françoise Castex, Christian Engström, Marielle Gallo, Gerald Häfner, Daniel Hannan, Klaus-Heiner Lehne, Antonio Masip Hidalgo, Alajos Mészáros, Evelyn Regner, Francesco Enrico Speroni, Dimitar Stoyanov, Alexandra Thein, Diana Wallis, Rainer Wieland, Cecilia Wikström, Zbigniew Ziobro, Tadeusz Zwiefka |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Mara Bizzotto, Piotr Borys, João Ferreira, Kurt Lechner, Toine Manders, Angelika Niebler |
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Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Wojciech Michał Olejniczak, Jutta Steinruck |
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