RELAZIONE sulla nomina di Lazaros Stavrou Lazarou a membro della Corte dei conti

29.9.2010 - (C7‑0188/2010 – 2010/0818(NLE))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatrice: Inés Ayala Sender

Procedura : 2010/0818(NLE)
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A7-0254/2010
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PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla nomina di Lazaros Stavrou Lazarou a membro della Corte dei conti

(C7‑0188/2010 – 2010/0818(NLE))

(Consultazione)

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 286, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C7-0188/2010),

–  vista l'audizione del candidato proposto dal Consiglio per le funzioni di membro della Corte dei conti, cui la commissione per il controllo dei bilanci ha proceduto nella riunione del 27 settembre 2010,

–  visto l'articolo 108 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0254/2010),

A. considerando che Lazaros Stavrou soddisfa le condizioni stabilite all'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

1. esprime parere positivo sulla proposta di nominare Lazaros Stavrou Lazarou membro della Corte dei conti;

2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al Consiglio e, per conoscenza, alla Corte dei conti nonché alle altre istituzioni dell'Unione europea e alle istituzioni di controllo degli Stati membri.

ALLEGATO 1: CURRICULUM VITAE di Lazaros Stavrou Lazarou

Ragioniere generale della Repubblica di Cipro

Nato a Liopetri - Famagosta (Cipro) nel 1958

Titoli accademici

Master in amministrazione pubblica presso la Kennedy School of Government, Università di Harvard (1996)

International Tax Program Certificate (diploma di specializzazione in fiscalità internazionale) presso la Harvard Law School (1996)

Bachelor of Science in Economics (laurea in economia) presso l'Università di Hull, Regno Unito (1982)

Qualifiche professionali e appartenenza ad associazioni professionali

Membro dell'Associazione dei contabili certificati iscritti all'albo (Association of Chartered Certified Accountants - ACCA) dal 1987

Membro dell'Istituto cipriota dei dottori commercialisti dal 1988

Carriera

Dal gennaio 2000 a oggi:       Ragioniere generale della Repubblica di Cipro,

con funzioni di vigilanza e controllo sulla costituzionalità, legalità e responsabilità nella gestione delle operazioni finanziarie dello Stato.

Altre funzioni svolte:

– autorità di certificazione per i fondi concessi dall'Unione europea alla Repubblica di Cipro;

– autorità competente in materia di appalti nel settore pubblico allargato cipriota;

– autorità competente (punto di contatto) del servizio di coordinamento antifrode (AFCOS) per la denuncia delle irregolarità all'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).

Set. 1989 - dic. 1999:          Agenzia delle entrate della Repubblica di Cipro; ultima funzione ricoperta: responsabile delle entrate.

Feb. 1988 - ago. 1989:        Audit Manager presso Deloitte Haskins & Sells, Larnaca, Cipro.

Set. 1982 - gen. 1988:          Formazione e lavoro come contabile professionista presso società di revisione dei conti nel Regno Unito.

Nel 2008 è stato nominato dal Parlamento cipriota membro del collegio dei revisori responsabile della verifica di eventuali conflitti tra le attività professionali svolte da politici e funzionari del governo e le rispettive funzioni politiche.

Nel 2004 è diventato uno dei 36 membri del consiglio dell'Associazione dei contabili certificati iscritti all'albo (ACCA) eletti dai membri internazionali della stessa associazione; nel 2007 è stato rieletto per un ulteriore mandato triennale.

Nel 2004 è stato nominato dal Consiglio dei ministri membro del consiglio di amministrazione della Scuola inglese di Nicosia; nel 2008 è stato riconfermato per un secondo mandato.

Nel 2002 è stato nominato dal Consiglio dei ministri membro della commissione di audit interno della Repubblica di Cipro.

ALLEGATO 2: RISPOSTE DI Lazaros Stavrou Lazarou AL QUESTIONARIO

Esperienza professionale

1. Descriva i principali aspetti della Sua esperienza professionale nei settori delle finanze pubbliche, della gestione o del controllo di gestione.

Ho speso gli ultimi ventuno anni della mia carriera nel settore pubblico, esercitando le mie funzioni sempre nel migliore interesse dei cittadini ciprioti. Sarebbe per me un onore avere la possibilità di dedicare i prossimi sei anni della mia carriera al servizio dei cittadini europei.

Dal settembre 1989 al dicembre 1999 ho lavorato presso l'Agenzia delle entrate della Repubblica di Cipro, giungendo a ricoprire la funzione di responsabile delle entrate a capo dell'Ufficio distrettuale di Limassol negli ultimi due anni di servizio. Durante il periodo trascorso all'Agenzia delle entrate, grazie a una borsa di studio per l'evoluzione della carriera assegnata dalla commissione Fulbright, ho frequentato corsi di specializzazione post-laurea presso l'Università di Harvard (giugno 1995 - giugno 1996) conseguendo un Master in amministrazione pubblica (MPA) della Kennedy School of Government e un International Tax Program Certificate (ITP - diploma di specializzazione in fiscalità internazionale) della Harvard Law School.

Nel gennaio del 2000 ho avuto l'onore di essere nominato Ragioniere generale dello Stato dal Presidente della Repubblica di Cipro (ai sensi dell'articolo 126 della Costituzione cipriota). Conformemente alla Costituzione e alle leggi applicabili, il Ragioniere generale nonché Capo del Tesoro gode dello status di funzionario pubblico ed è responsabile del suo operato dinanzi al Consiglio dei ministri, nella persona del Ministro delle finanze; il suo mandato termina con il raggiungimento dell'età pensionabile prevista per i funzionari pubblici. Il Tesoro della Repubblica, con i suoi quasi 400 contabili, è designato dalla Costituzione cipriota "autorità di gestione delle finanze pubbliche". Le mie responsabilità in tale ambito, illustrate in appresso, sono sancite dalla stessa Costituzione, dalle leggi applicabili e dalle decisioni del Consiglio dei ministri.

· Elaborazione e firma della relazione finanziaria annuale, in cui vengono rilevate, quantificate e presentate le operazioni finanziarie in conformità dei principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards - IPSAS), nonché trasmissione della stessa al Parlamento nazionale, attraverso il Consiglio dei ministri, per la procedura di discarico.

· Supervisione del funzionamento del sistema informatico integrato per le finanze e la gestione (IFMIS) utilizzato dai contabili dei ministeri/dipartimenti/servizi dello Stato per la contabilizzazione delle operazioni finanziarie del governo e la sorveglianza dell'esecuzione del bilancio.

· Trasmissione delle informazioni finanziarie, su base periodica oltre che su richiesta, alle diverse parti interessate, nella fattispecie ministeri/dipartimenti/servizi dello Stato e Parlamento nazionale.

· Avvio e sorveglianza di tutte le azioni necessarie in vista dell'attuazione di un sistema di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) per il governo cipriota.

· Emissione di nuove regolamentazioni/istruzioni/procedure di gestione e controllo delle finanze nonché revisione di quelle in vigore.

· Contabilizzazione e servizio del debito pubblico (interno ed estero) nonché delle garanzie prestate dal governo.

Inoltre, per quanto concerne la gestione finanziaria dei fondi dell'Unione europea, rivesto le seguenti funzioni:

· ordinatore nazionale, responsabile della gestione finanziaria dei fondi degli strumenti di preadesione e di transizione, garante del rispetto delle norme, delle regolamentazioni e delle procedure attinenti alla gestione finanziaria stessa nonché del corretto funzionamento dei sistemi informativi e di rendicontazione; in tale veste sono tenuto a rispondere del mio operato alla Commissione europea per quanto riguarda i fondi dei singoli programmi fino alla conclusione ufficiale di questi ultimi;

· direttore dell'Autorità di certificazione dei fondi strutturali, di coesione, per la pesca e di solidarietà, incaricato di certificare alla Commissione europea che la spesa dichiarata ai fini del rimborso è corretta, calcolata sulla base di un sistema contabile affidabile e conforme alle norme e alle regolamentazioni nazionali nonché dell'UE.

Fino alla fine del 2003 sono stato responsabile del servizio di audit interno del governo attraverso l'omonima direzione del Tesoro. In tale capacità mi sono occupato della predisposizione del Manuale di audit interno e della Carta dell'audit interno nonché dell'elaborazione della legge relativa all'istituzione di un servizio di audit interno funzionalmente indipendente (operativo dalla fine del 2003). Ho mantenuto il mio impegno nell'ambito dell'audit interno grazie alla funzione di membro della commissione di audit interno del governo attribuitami con decisione del Consiglio dei ministri.

Tra il 2005 e il 2006, al fine di migliorare il sistema di controllo finanziario pubblico interno (PIFC) e in linea con le migliori prassi europee, il Tesoro della Repubblica ha deciso di procedere a una valutazione inter pares. Sotto la mia guida e in collaborazione con i principali attori coinvolti, il Tesoro ha avviato una cooperazione con un gruppo di valutazione inter pares dell'OCSE (SIGMA) composto da esperti professionisti indipendenti provenienti da altri Stati membri dell'UE. Le raccomandazioni emerse dalla valutazione inter pares hanno ottenuto il consenso politico nonché il sostegno del governo ed è quindi attualmente in corso la loro trasposizione in un piano strategico a lungo termine posto sotto la guida, il coordinamento e la supervisione del sottoscritto.

Per quanto riguarda le attività svolte a titolo personale, dal maggio 2004 sono uno dei 36 membri del consiglio dell'Associazione dei contabili certificati iscritti all'albo (Association of Chartered Certified Accountants - ACCA) eletti dai membri internazionali della stessa associazione; nel maggio 2007 sono stato rieletto per un ulteriore mandato triennale. Ho partecipato ai lavori delle seguenti commissioni del consiglio ACCA: audit (maggio 2005 - maggio 2009), finanza (dal maggio 2006 a oggi) e commissione tecnica per il settore pubblico (dalla sua istituzione nel maggio 2008 a oggi). Attualmente sono di nuovo candidato alla carica di membro del consiglio ACCA per un terzo e ultimo mandato triennale. L'esito dell'elezione sarà annunciato in occasione dell'Assemblea generale dei membri il 16 settembre 2010.

2. Quali sono state le tre decisioni più importanti cui ha partecipato nel corso della Sua carriera?

Nel corso della mia carriera sono stato chiamato a partecipare a molte decisioni importanti (sia in veste di Ragioniere generale dello Stato che di presidente di commissioni/organi decisionali previsti dalla legge) che hanno avuto notevoli ripercussioni sull'erogazione dei servizi pubblici a Cipro. Tra i miei contributi, quelli che considero più significativi sono i tre elencati in appresso.

a) Introduzione di sistemi informatici a supporto di un efficace espletamento delle funzioni del Tesoro

Nel gennaio 2004 il Tesoro della Repubblica ha introdotto il sistema informatico integrato per le finanze e la gestione (IFMIS), grazie al quale è stato possibile computerizzare tutte le funzioni contabili dell'intero settore pubblico e automatizzare le procedure di pagamento del governo. Nell'ambito di uno sforzo proattivo, è attualmente in corso una nuova fase del progetto volta a integrare tutte le attività di gestione finanziaria del governo in un nuovo sistema di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) che svolgerà le stesse funzioni in maniera più completa e contemporanea. Al momento si sta terminando di mettere a punto i requisiti per l'assegnazione della realizzazione del progetto attraverso una gara d'appalto pubblica.

Nel gennaio 2007 il Tesoro della Repubblica, autorità competente in materia di appalti pubblici a Cipro, ha avviato un progetto di ampio respiro per lo sviluppo e l'attuazione di un sistema elettronico applicabile appunto agli appalti. Il progetto è stato portato a termine, in collaborazione con i principali attori coinvolti, nei tempi e con il bilancio previsti. Dal novembre 2009 il citato sistema elettronico può essere utilizzato da qualunque ente appaltante di Cipro oltre che dai vari operatori economici a livello internazionale. L'attuazione di un sistema di appalti pubblici online (e-Procurement) e le modalità di gestione dell'operazione da parte del Tesoro hanno ottenuto il riconoscimento dell'UE, tanto che Cipro, secondo l'ottava valutazione dei parametri dell'amministrazione online (8th e-Government Benchmark Measurement), occupa una posizione leader tra gli Stati membri per quanto concerne le procedure di appalto precedenti l'aggiudicazione.

b) Decentramento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici

Fino al marzo 2004 la legge vigente in materia prevedeva la centralizzazione delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici; per gli appalti di valore superiore a una certa soglia l'autorità competente era la commissione centrale per gli appalti (Central Tender Board - CTB). In virtù della medesima legge il Ragioniere generale era anche presidente della CTB. In seno alla CTB sedeva, in qualità di membro non votante, un rappresentante dell'istituzione nazionale di controllo (National Audit Institution); quest'ultimo aveva il diritto di esprimere un parere non vincolante e di farlo mettere a verbale.

In una relazione speciale del 2003, sulla base della mia esperienza come presidente della CTB e in previsione delle sfide che la futura adesione di Cipro all'Unione europea avrebbe comportato nel campo degli appalti pubblici, ho raccomandato al governo di decentrare le procedure di aggiudicazione degli stessi: tale provvedimento, infatti, non solo godeva del sostegno dei principali attori coinvolti, ma mirava a migliorare la rendicontazione, l'efficienza e la trasparenza. Il governo ha accolto la raccomandazione, il che ha portato all'adozione di nuove norme e regolamentazioni, elaborate dal Tesoro, in forza delle quali la responsabilità per le procedure di aggiudicazione veniva trasferita alle commissioni per gli appalti dei ministeri/dipartimenti/servizi appaltanti.

In virtù delle medesime norme e regolamentazioni, il Tesoro della Repubblica, attraverso la sua direzione per gli appalti pubblici, ha assunto un ruolo strategico specifico per quanto concerne la definizione delle politiche e le attività di controllo, ovvero quello di autorità competente designata in materia di appalti pubblici a Cipro. Nell'ambito di tale funzione la legge mi conferisce la facoltà di inviare un osservatore, insieme all'istituzione nazionale di controllo, alle riunioni delle varie commissioni per gli appalti nel settore pubblico allargato; detto osservatore ha il diritto di esprimere un parere non vincolante e di farlo mettere a verbale. Il decentramento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici ha permesso di migliorare la rendicontazione, la trasparenza, l'economia, l'efficienza e l'efficacia nell'ambito delle gare d'appalto a Cipro.

c) Gestione di questioni sensibili dal punto di vista finanziario e politico

(i) La legge applicabile attribuisce al Ragioniere generale la funzione di presidente della commissione centrale per le variazioni e i reclami (Central Committee for Variations and Claims - CCVC) relative agli appalti pubblici. La CCVC è l'ultima istanza amministrativa competente a decidere nelle citate materie; le sue decisioni sono impugnabili dinanzi a un arbitro o al tribunale. In seno alla CCVC siede, in qualità di osservatore, un rappresentante dell'istituzione nazionale di controllo; quest'ultimo ha il diritto di esprimere un parere non vincolante e di farlo mettere a verbale.

Nel 1997, a seguito delle opportune procedure d'appalto pubblico, il governo ha aggiudicato un contratto per la costruzione del nuovo ospedale generale di Nicosia; la conclusione dei lavori era prevista per l'inizio del 2002. L'entità del progetto è stata sensibilmente incrementata in itinere, con conseguenti gravi ritardi.

All'inizio del 2002 il progetto riveduto era stato realizzato per il 60%, e il valore originario dell'appalto era sensibilmente aumentato. A causa delle considerevoli richieste dell'appaltatore in termini finanziari e di estensione della durata dei lavori, all'epoca il progetto era praticamente in fase di stallo; non essendo nota la data di completamento dei lavori, non era nemmeno possibile pianificare l'acquisizione e l'installazione delle attrezzature né, di conseguenza, l'entrata in funzione dell'ospedale. La situazione aveva suscitato l'indignazione dei cittadini, del governo, del Parlamento nazionale e dei mezzi di comunicazione in quanto, oltre al problema dell'aumento dei costi, il vecchio ospedale non era più in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione.

In base alle procedure previste, la questione è stata sottoposta alla CCVC perché la esaminasse e adottasse una decisione in merito. Consapevole della responsabilità attribuitami e riconoscendo la sensibilità della questione, ho accettato la sfida e, ispirandomi al principio di trasparenza, pur non avendone l'obbligo sotto il profilo giuridico e amministrativo ho proceduto personalmente alla consultazione dei principali attori coinvolti (governo, istituzione nazionale di controllo nonché presidenti e membri delle commissioni parlamentari nazionali interessate, ovvero quelle responsabili della revisione dei conti pubblici e della sanità), ottenendo il loro sostegno in vista di un serio tentativo della CCVC di risolvere amichevolmente la controversia.

Nel settembre 2002, a seguito di complessi negoziati tra la CCVC e l'appaltatore durati alcuni giorni, è stato raggiunto, con il consenso dell'istituzione nazionale di controllo, un accordo iniziale non vincolante per la risoluzione della controversia. Prima di sottoporre l'accordo in questione all'esame e al voto della CCVC, pur non avendone l'obbligo sotto il profilo giuridico e amministrativo, ho nuovamente consultato i summenzionati attori in merito ai termini del citato accordo, ottenendo il loro consenso alla conclusione dello stesso da parte della CCVC. Si è quindi proceduto alla firma di un contratto supplementare per la costruzione del nuovo ospedale generale di Nicosia, che è entrato in funzione nell'ottobre 2006.

(ii) Come già accennato al precedente paragrafo 2, lettera b), fino al marzo 2004 la legge vigente in materia prevedeva la centralizzazione delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici; per gli appalti di valore superiore a una certa soglia l'autorità competente era la commissione centrale per gli appalti (CTB). In virtù della medesima legge il Ragioniere generale era anche presidente della CTB. In seno alla CTB sedeva, in qualità di osservatore non votante, un rappresentante dell'istituzione nazionale di controllo; quest'ultimo aveva il diritto di esprimere un parere non vincolante e di farlo mettere a verbale.

In seguito alla pubblicazione di una gara d'appalto internazionale del tipo "costruzione, gestione, cessione" (Build, Operate and Transfer - BOT) concernente per l'appunto la costruzione e la gestione di due nuovi aeroporti a Cipro (fine del dicembre 2002), la valutazione delle proposte tecniche era stata ultimata e le relative conclusioni, corredate dalle opportune raccomandazioni, erano state trasmesse alla CTB per l'approvazione e la decisione di aprire le proposte finanziarie in vista dell'esame e della valutazione delle stesse. Tale evento coincideva con il periodo elettorale precedente alle elezioni presidenziali del febbraio 2003. Anche se l'amministrazione pubblica cipriota opera in maniera indipendente dagli avvenimenti politici, qualora la CTB avesse portato avanti la procedura secondo l'iter normale, a mio giudizio il progetto avrebbe rischiato di essere rimesso in discussione, a tutto svantaggio della credibilità di Cipro agli occhi degli investitori internazionali.

Consapevole della responsabilità attribuitami e riconoscendo la sensibilità della questione, ho guidato l'esame da parte della CTB guadagnando tempo fino alle elezioni presidenziali. In seguito alla consultazione elettorale, che ha portato alla costituzione di un nuovo governo, ho chiesto e ottenuto dal governo stesso l'impegno politico a portare avanti il progetto; la CTB ha quindi deciso di aprire le proposte finanziarie in vista dell'esame e della valutazione delle stesse.

Nel novembre 2003, al momento della scelta del miglior offerente, l'intera vicenda è stata seguita da vicino da tutti gli attori interessati, con regolare copertura mediatica. Ai fini di una maggiore trasparenza delle deliberazioni della CTB, durate alcuni giorni, ho invitato a presenziare alle riunioni tutti gli attori coinvolti nelle varie fasi dell'appalto e della valutazione. Le riunioni si sono svolte in forma di audizioni e gli interventi sono stati registrati con il consenso di tutti i partecipanti. I nuovi aeroporti internazionali di Pafos e Larnaca sono entrati in funzione rispettivamente nel novembre 2008 e nel novembre 2009.

Indipendenza

3. Il trattato prevede che i membri della Corte dei conti esercitino le proprie funzioni "in piena indipendenza"? Come intende rispettare tale obbligo nello svolgimento delle Sue future mansioni?

In qualità di contabile professionista che svolge la funzione di Ragioniere generale e ha avuto l'onore di essere indicato dal Presidente della Repubblica cipriota come candidato a membro della Corte dei conti europea, concordo pienamente con la disposizione del trattato secondo cui i membri della Corte dei conti esercitano le proprie funzioni "in piena indipendenza". Come membro dell'Associazione dei contabili certificati iscritti all'albo e dell'Istituto cipriota dei dottori commercialisti ho l'obbligo di osservare i rispettivi codici deontologici e di rispettare i fondamentali principi di integrità, oggettività e indipendenza.

Il Ragioniere generale della Repubblica di Cipro gode dello status di funzionario pubblico ed è responsabile del suo operato dinanzi al Consiglio dei ministri, nella persona del Ministro delle finanze; alla luce di tale situazione si potrebbe legittimamente supporre che per il Ragioniere generale sia impossibile mantenere l'indipendenza. Contrariamente a tale legittima aspettativa, ho esercitato le mie funzioni sotto tre diversi governi e ho sempre assolto ai miei incarichi mantenendomi indipendente dalle questioni politiche e/o di altro genere. Pertanto le varie parti interessate e le istituzioni hanno la percezione ormai consolidata che il Ragioniere generale sia indipendente.

Nell'esercizio delle mie funzioni spesso mi è capitato di dover prendere decisioni potenzialmente sfavorevoli al governo. In altre occasioni, di mia iniziativa o su richiesta del governo/delle commissioni parlamentari nazionali, ho elaborato relazioni speciali contenenti conclusioni e raccomandazioni che, ancora una volta, potevano rivelarsi sfavorevoli al governo. In ogni caso, alla luce dell'integrità, dell'imparzialità, della trasparenza e dell'indipendenza che da sempre mi caratterizzano, le mie decisioni, conclusioni e raccomandazioni sono state e continuano a essere rispettate da tutte le parti coinvolte.

In qualità di Ragioniere generale sono regolarmente invitato, insieme al Revisore generale - Capo dell'istituzione nazionale di controllo, a presenziare in occasione delle riunioni delle commissioni parlamentari nazionali, in particolare della commissione per la revisione dei conti pubblici, laddove sia in corso lo scrutinio parlamentare di un ministero/dipartimento/ servizio; in tal modo posso fornire il mio parere di esperto indipendente su questioni relative alla gestione delle finanze dello Stato e agli appalti pubblici.

Nel 2007 il comitato etico, su iniziativa del Parlamento nazionale, ha esaminato un progetto normativo, poi convertito in legge nel 2008, volto a istituire un collegio speciale dei revisori responsabile della verifica di eventuali conflitti tra le attività professionali svolte da politici e funzionari del governo e le loro rispettive funzioni politiche. Tale collegio è presieduto da un giudice e i suoi membri sono un avvocato, rappresentante dell'Avvocato generale, il Segretario generale del Parlamento nazionale e il Ragioniere generale. Le considerazioni del comitato etico lasciavano intendere che tra i requisiti necessari per la nomina a membro del collegio speciale dei revisori figuravano l'indipendenza e l'accettabilità da parte di tutti i partiti politici.

Se avrò l'onore di essere nominato membro della Corte dei conti rispetterò pienamente il relativo codice di condotta e, nello svolgimento delle mie funzioni, non accetterò alcuna interferenza da parte di politici o istituzioni né parteciperò ad attività che possano essere considerate lesive della mia indipendenza. Anche le mie risposte alle domande 2, 5, 6 e 7 sono indicative del mio impegno a mantenere l'indipendenza.

4. Le è stato concesso il discarico, qualora fosse prevista tale procedura, per le funzioni di gestione che ha esercitato in precedenza?

In qualità di Ragioniere generale della Repubblica di Cipro ho l'obbligo giuridico e costituzionale di elaborare e firmare la relazione finanziaria annuale del governo cipriota nonché di trasmetterla, attraverso il Consiglio dei ministri, al Parlamento nazionale per la procedura di discarico. Sono altresì tenuto a presentare al Consiglio dei ministri una relazione annuale sulle attività del Tesoro. Inoltre, le operazioni del Tesoro sono sottoposte a revisione contabile da parte dell'istituzione nazionale di controllo; i risultati e le raccomandazioni che ne derivano sono inseriti nella relazione annuale di audit che viene trasmessa al Presidente della Repubblica e al Parlamento nazionale per il discarico. Negli anni di servizio come Ragioniere generale non ho mai avuto problemi in relazione alle citate procedure di discarico.

5. Ha partecipazioni finanziarie o in un'impresa oppure altri impegni che possano entrare in conflitto con le Sue eventuali funzioni future? È disposto a portare a conoscenza del Presidente della Corte tutti i Suoi interessi finanziari e gli altri impegni di tale natura nonché a renderli pubblici? Qualora sia coinvolto in eventuali procedimenti giudiziari, è disposto a fornire i relativi dettagli?

Non ho alcuna partecipazione finanziaria o in un'impresa né altri impegni che possano entrare in conflitto con le mie eventuali funzioni future. In base alle norme nazionali in materia di imposte sul reddito, sono periodicamente tenuto a presentare una dichiarazione del patrimonio netto familiare. Sono disposto a portare a conoscenza del Presidente della Corte tutti i miei interessi finanziari e altri impegni e non ho nulla da obiettare contro la pubblicazione degli stessi quale prevista dalla Corte dei conti e dalle norme dell'UE.

Non sono e non sono mai stato coinvolto in procedimenti giudiziari.

6. È disposto a dimettersi da eventuali mandati elettivi o ad abbandonare ogni responsabilità in seno a un partito politico qualora sia nominato membro della Corte dei conti?

Il mio unico incarico elettivo è quello di membro del consiglio dell'Associazione dei contabili certificati iscritti all'albo (Association of Chartered Certified Accountants - ACCA). La mia attività in seno al consiglio ACCA è di tipo volontario e la svolgo a titolo puramente personale senza alcuna remunerazione (se non un rimborso spese). Se avrò l'onore di essere nominato membro della Corte di conti, in caso di rielezione lascerò la carica di membro del consiglio ACCA qualora sussistano eventuali conflitti tra tale incarico e le mie eventuali funzioni future.

Non svolgo alcuna attività né ho alcuna responsabilità in seno a partiti politici.

7. Come affronterebbe un caso di grave irregolarità, o addirittura di frode e/o corruzione, nel quale fossero coinvolte persone provenienti dal Suo Stato membro di origine?

Se avrò l'onore di essere nominato membro della Corte dei conti europea, il mio mandato, la mia responsabilità e il mio dovere consisteranno nel difendere gli interessi finanziari dell'Unione europea e conseguentemente quelli dei cittadini europei. Tratterò tutti i casi nella stessa identica maniera, indipendentemente dallo Stato membro in cui abbiano origine. Né la mia indipendenza né la mia condotta, il mio giudizio e il mio impegno sul piano professionale saranno in alcun modo influenzati dal luogo d'origine dei vari casi di irregolarità, frode o corruzione.

Conformemente alle vigenti norme della Commissione, qualora uno Stato membro sospetti l'esistenza di un caso di frode, corruzione o altra attività illecita nell'ambito della gestione finanziaria dei fondi dell'UE, esso è tenuto a darne immediatamente notizia all'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF). Un obbligo analogo si applica anche alla Corte dei conti europea. Del pari, in qualità di direttore dell'autorità di certificazione e di coordinatore del servizio nazionale di coordinamento antifrode (National Anti-Fraud Coordination Structure - AFCOS), ho l'obbligo di denunciare eventuali irregolarità o casi di sospetta frode.

Inoltre, nella mia qualità di Ragioniere generale, sono tenuto a rispettare un obbligo analogo in relazione all'utilizzo dei fondi nazionali. Infatti, eventuali irregolarità o il ragionevole sospetto che sia stata commessa un'azione illecita devono essere denunciati alle autorità competenti.

Esercizio delle funzioni

8. Quali dovrebbero essere le caratteristiche principali di una cultura di sana gestione finanziaria in un servizio pubblico?

La missione del Tesoro della Repubblica di Cipro consiste nella supervisione e nel controllo della costituzionalità, legalità e responsabilità nella gestione delle operazioni finanziarie dello Stato alla base del processo decisionale, al fine di garantire l'effettiva attuazione delle politiche finanziarie e fiscali della Repubblica cipriota. Sulla base della mia esperienza, ritengo che le principali caratteristiche di una cultura di sana gestione finanziaria in seno a un servizio pubblico siano le seguenti:

· Struttura organizzativa, obiettivi, strategie e politiche

· Disposizioni in materia di responsabilità e rendicontazione

· Competenze e capacità del personale

· Leggi, regolamenti, procedure e controlli interni

· Sistemi informatici e automazione

· Audit esterno e interno

Un servizio pubblico dovrebbe essere dotato di una struttura formale che ne determini le modalità di funzionamento e di prestazione del servizio. I responsabili gestionali dovrebbero fissare i propri obiettivi per iscritto e aggiornarli periodicamente.

I piani strategici, e in generale il processo di pianificazione, sono funzionali all'assegnazione delle risorse economiche alla produzione e al conseguimento dei risultati del servizio pubblico; essi consentono inoltre ai responsabili gestionali di raggiungere gli obiettivi stabiliti in termini di politica e di rendimento.

Al fine di conseguire i risultati auspicati del servizio pubblico, è altresì necessario allineare gli obiettivi dei responsabili gestionali con quelli dei vari membri del personale.

Una precisa definizione delle responsabilità e disposizioni chiare in materia di rendicontazione sono funzionali alla motivazione dei responsabili gestionali e del personale a raggiungere un buon livello di rendimento.

Oltre alla struttura organizzativa, uno degli elementi fondamentali di una cultura di sana gestione finanziaria è la qualità del personale del servizio pubblico in termini di capacità, conoscenza tecnica, esperienza ed etica.

Il sistema di controllo interno del servizio pubblico dovrebbe fornire sufficienti garanzie circa il conseguimento degli obiettivi dello stesso, in particolare per quanto concerne:

· l'efficacia delle operazioni,

· l'utilizzo economico ed efficiente delle risorse,

· la conformità con le politiche, le procedure, le leggi e i regolamenti applicabili,

· la salvaguardia del patrimonio e degli interessi da perdite di qualunque genere, comprese quelle derivanti da frodi, irregolarità o corruzione, nonché

· l'integrità e l'affidabilità delle informazioni, dei conti e dei dati.

Il ricorso massiccio a sistemi informatici e all'automazione potrebbe, in generale, migliorare il sistema di controllo interno, a condizione che esista un piano completo e dettagliato per la loro attuazione e che detti sistemi siano in grado di rispondere come auspicato alle esigenze del servizio pubblico.

Un ultimo aspetto, ma non per questo meno importante, è rappresentato dalle funzioni di audit esterno e interno, che sono parte integrante del quadro per la gestione finanziaria di un servizio pubblico in quanto, oltre a favorire la buona governance, la rendicontazione, la trasparenza e il controllo, contribuiscono alla credibilità e rafforzano la cultura di sana gestione finanziaria.

Una combinazione equilibrata degli elementi sopra descritti consente al servizio pubblico di instaurare e mantenere una cultura di sana gestione finanziaria ai fini del conseguimento del massimo livello possibile in termini di rendimento, economia, efficienza ed efficacia.

9. Ai sensi del trattato, la Corte assiste il Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni di controllo dell'esecuzione del bilancio. Come descriverebbe le Sue mansioni per quanto riguarda l'elaborazione delle relazioni destinate al Parlamento europeo e, in particolare, alla sua commissione per il controllo dei bilanci?

L'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea prevede che la Corte dei conti assista il Parlamento europeo e il Consiglio nell'esercizio della loro funzione di controllo sull'esecuzione del bilancio. In base al trattato, tale assistenza alle due istituzioni si concretizza in una dichiarazione (DAS) attestante l'affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni.

Il trattato stabilisce che alla Corte dei conti incombe la responsabilità di esaminare i conti di tutte le entrate e le spese dell'Unione e accertare la sana gestione finanziaria. Di conseguenza, le relazioni (annuali o speciali/ad hoc) che la Corte trasmette al Parlamento europeo, e in particolare alla commissione per il controllo dei bilanci, rivestono grande importanza.

Il lavoro della Corte costituisce una base importante per la procedura di discarico annuale, in virtù della quale il Parlamento europeo, sulla base delle raccomandazioni del Consiglio, decide se la Commissione ha assolto o meno alle proprie responsabilità in ordine all'esecuzione del bilancio dell'esercizio precedente.

Inoltre, grazie al lavoro della Corte, la commissione per il controllo dei bilanci può spostare la propria attenzione su settori specifici, in modo da risolvere i problemi, ridurre i rischi al minimo e ottimizzare l'economia, l'efficienza e l'efficacia nell'utilizzo delle risorse finanziarie dell'UE, a tutto vantaggio dei cittadini europei.

Le relazioni della Corte devono quindi essere precise e affidabili e altresì includere raccomandazioni nonché le risposte degli organismi sottoposti ad audit, in modo da fornire alla commissione per il controllo dei bilanci un valido contributo per consentirle di assolvere alle funzioni assegnatele e di conseguire i propri obiettivi.

Al fine di conferire la massima incisività possibile ai risultati e alle raccomandazioni contenuti nelle relazioni, sono fondamentali elementi come la concisione e l'utilizzo di un linguaggio comprensibile ai più, che eviti i termini tecnici o quanto meno ne fornisca la corretta interpretazione ove necessario.

L'esperienza mi ha insegnato ad apprezzare pienamente non solo i benefici e la necessità di una cooperazione costruttiva tra l'istituzione di controllo dello Stato e il Parlamento nazionale, ma anche i vantaggi derivanti dalla stretta collaborazione da me instaurata proprio con l'istituzione nazionale di controllo.

In qualità di Ragioniere generale che esercita quindi – insieme al Revisore generale - Capo dell'istituzione nazionale di controllo – funzioni strettamente legate a quelle della commissione per la revisione dei conti pubblici del Parlamento nazionale, sono regolarmente invitato a presenziare alle riunioni in occasione dello scrutinio parlamentare di un ministero/dipartimento/servizio; in tal modo posso fornire il mio parere di esperto indipendente su questioni relative alla gestione delle finanze dello Stato e agli appalti pubblici. La citata cooperazione è fondata sulla fiducia e il rispetto reciproci e, se avrò l'onore di essere nominato membro della Corte di conti europea, mi adopererò per instaurare una relazione analoga con la commissione per il controllo dei bilanci. Mi impegnerò in tal senso attraverso i miei contributi ai gruppi di audit/sezioni della Corte e al collegio della Corte stessa, nonché mediante contatti personali, scambi di opinioni e consultazioni con il presidente e i membri della commissione per il controllo dei bilanci.

10. Quale ritiene sia il valore aggiunto del controllo di rendimento e come pensa che i risultati debbano essere integrati nella gestione?

Il controllo di rendimento è una valutazione esterna dell'economia, dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi/fondi/progetti pubblici in relazione all'impiego delle risorse disponibili.

Il controllo di rendimento è anche noto come "verifica del rapporto qualità/prezzo", ovvero la verifica dell'effettivo conseguimento del miglior risultato possibile in relazione alle somme spese dal servizio pubblico.

Se di qualità, il controllo di rendimento costituisce un valore aggiunto sia per il revisore sia per l'organismo oggetto di audit. Il revisore può infatti farsi un'idea precisa del funzionamento dell'organismo oggetto di audit e dell'ambito in cui esso opera, e di conseguenza potrà comprendere meglio i rischi e realizzare un audit più efficace e di migliore qualità. L'organismo oggetto di audit riceve invece un sostegno ai fini del miglioramento delle proprie metodologie di lavoro e potrà così ottimizzare la qualità del servizio prestato attraverso una migliore distribuzione delle risorse, a tutto vantaggio dei cittadini.

Il valore aggiunto del controllo di rendimento dipende, a mio giudizio, dalla qualità del lavoro di revisione e dal modo in cui il revisore e l'organismo oggetto di audit assolvono ai propri ruoli nel quadro dell'attività di revisione, oltre che dall'efficacia della cooperazione e della comunicazione tra i due interessati.

Tra i principali fattori di successo figurano quelli elencati di seguito:

a) la revisione dovrebbe

· essere equa,

· essere incentrata sulla misurazione e l'indicazione dei risultati, e

· migliorare la rendicontazione e la fiducia;

b) le raccomandazioni di audit dovrebbero essere

· chiare e basate su dati certi (sufficienti, pertinenti, affidabili), nonché

· attuabili attraverso un utilizzo delle risorse economicamente efficiente;

c) la relazione di audit dovrebbe essere equilibrata ed evitare la concentrazione sugli aspetti negativi;

d) è opportuno che i risultati dell'audit siano discussi con l'organismo oggetto dell'audit stesso fin dalle prime fasi, nel quadro di un dialogo aperto e franco;

e) la revisione dovrebbe essere effettuata avvalendosi di persone dotate di un'esperienza molto vasta nonché provenienti da realtà professionali e accademiche estremamente varie, soprattutto per gli incarichi di audit più complessi e sensibili.

Il recepimento delle osservazioni e delle raccomandazioni relative al processo di gestione dell'organismo oggetto di audit che risultano dal controllo di rendimento si ottiene grazie alla stretta cooperazione e comunicazione con il revisore. I responsabili gestionali dovrebbero essere attivamente coinvolti nel processo di revisione e concordare con le osservazioni e le raccomandazioni risultanti dal controllo di rendimento, in modo che le eventuali lacune siano riconosciute e le raccomandazioni accolte. In questo modo i responsabili gestionali sono indotti ad assumersi le proprie responsabilità e a farsi carico della tempestiva ed efficace attuazione delle raccomandazioni. L'impegno dei responsabili gestionali è oggetto di un'ulteriore valutazione in occasione delle missioni di verifica.

11. In che modo è possibile migliorare la collaborazione tra la Corte dei conti, le istituzioni nazionali di controllo e il Parlamento europeo (commissione per il controllo dei bilanci) per quanto riguarda l'audit del bilancio UE?

L'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea stabilisce che "La Corte dei conti e le istituzioni nazionali di controllo degli Stati membri cooperano in uno spirito di reciproca fiducia, pur mantenendo la loro indipendenza.". È vero altresì che, come affermato dal Presidente della Corte, una più stretta cooperazione tra controllo politico (Parlamento europeo) e professionale (Corte dei conti) potrebbe contribuire a un ulteriore miglioramento nella gestione dei fondi dell'UE.

Una reale cooperazione tra le varie istituzioni citate è di fondamentale importanza per l'utilizzo economico, efficiente ed efficace del denaro versato dai contribuenti e speso nei settori dell'audit e del controllo parlamentare. In vista di un ulteriore miglioramento della cooperazione si potrebbe valutare l'istituzione di un comitato di cooperazione ad alto livello formato da rappresentanti della commissione per il controllo dei bilanci, delle commissioni per la revisione di conti pubblici dei parlamenti nazionali, della Corte dei conti europea e delle istituzioni nazionali di controllo. L'obiettivo dovrebbe essere quello di arrivare all'attuazione olistica del modello di audit unico, realizzando le riforme di carattere giuridico e amministrativo eventualmente necessarie a livello nazionale ed europeo.

Il Comitato di contatto, che riunisce i capi delle istituzioni nazionali di controllo degli Stati membri dell'UE e il presidente/i membri della Corte, è stato appositamente istituito per migliorare la cooperazione tra la Corte dei conti e le istituzioni nazionali di controllo. Il livello di cooperazione raggiunto è già soddisfacente, ma esistono sempre margini di miglioramento in diversi ambiti, ad esempio quelli elencati in appresso.

· Maggiore fiducia nelle attività di audit svolte dalle istituzioni nazionali di controllo.

    La fiducia potrebbe essere basata su dichiarazioni, relazioni di audit, certificazioni e sintesi annuali emesse a livello nazionale.

· Eliminazione di duplicazioni o sovrapposizioni dei lavori svolti nell'ambito dei diversi incarichi di audit.

Vale la pena sottolineare che, sebbene l'80% della spesa dell'UE rientri nella gestione concorrente, la condivisione delle responsabilità per quanto concerne il controllo sulle spese stesse è sproporzionata. L'applicazione del modello di audit unico porterebbe a un risparmio di risorse nell'ambito dell'audit, a tutto vantaggio dei cittadini dell'UE.

· Maggiore aderenza ai principi di revisione contabile internazionali e ricorso a metodologie di audit comuni.

Occorre moltiplicare gli sforzi volti all'istituzione del gruppo di lavoro sui principi di revisione contabile comuni, rafforzando altresì l'impegno dei vari attori coinvolti in vista del raggiungimento del necessario consenso.

La cooperazione tra la Corte dei conti europea e il Parlamento europeo è di fondamentale importanza e può contribuire a migliorare ulteriormente la gestione dei fondi dell'UE. Il livello di cooperazione raggiunto è già elevato, ma potrebbe esserlo ancora di più mediante:

· l'organizzazione di incontri innovativi regolamentati a livello di membri,

· l'istituzione di comitati di collegamento specializzati, e

· la creazione di una rete di contatti tra il personale delle diverse aree di attività.

Nell'espletamento delle rispettive funzioni in materia di esecuzione del bilancio UE le citate istituzioni si influenzano a vicenda. Infatti, il Parlamento europeo orienta il proprio controllo tenendo presenti i risultati e le raccomandazioni emersi dall'audit di cui alla relazione della Corte dei conti, mentre quest'ultima elabora il proprio programma di audit tenendo conto delle osservazioni e delle preoccupazioni espresse dalla commissione per il controllo dei bilanci. La fissazione e la regolamentazione di specifiche modalità di cooperazione a tutti i livelli (membri, comitati di collegamento specializzati, personale) costituirà un valore aggiunto per i lavori svolti tanto dalla Corte dei conti europea quanto dal Parlamento europeo.

Se avrò l'onore di essere nominato membro della Corte dei conti europea mi troverò in una posizione ideale per contribuire a migliorare la cooperazione tra la Corte e altri organismi istituzionali, in particolare la commissione per il controllo dei bilanci, sempre nel rispetto del principio di indipendenza.

Altre domande

Ritirerebbe la Sua candidatura qualora il parere del Parlamento in merito alla Sua nomina a membro della Corte fosse sfavorevole?

Sono fermamente convinto che per chi detiene una qualunque posizione di autorità in seno a un servizio pubblico, la piena fiducia di tutti gli attori coinvolti, in particolare del Parlamento europeo, costituisca un requisito preliminare di fondamentale importanza; in caso contrario, il ruolo svolto risulterebbe indebolito, con conseguenze negative per gli interessi dei cittadini. Ho sempre applicato il principio descritto lungo tutta la mia carriera di funzionario pubblico a Cipro e farò altrettanto in qualità di candidato alla carica di membro della Corte dei conti. La fiducia della commissione per il controllo dei bilanci e del Parlamento europeo nei confronti dei singoli membri della Corte dei conti e di quest'ultima in quanto istituzione è una condizione preliminare di fondamentale importanza ai fini della salvaguardia degli interessi finanziari dei cittadini europei. Sarà per me un onore ricevere un parere favorevole da parte vostra per quanto riguarda la mia nomina a membro della Corte, e mi impegnerò per meritare la fiducia accordatami durante tutto il mio eventuale mandato.

Nel caso in cui il parere del Parlamento europeo fosse sfavorevole, naturalmente ritirerei la mia candidatura.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

27.9.2010

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

19

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Jean-Pierre Audy, Inés Ayala Sender, Zigmantas Balčytis, Jorgo Chatzimarkakis, Andrea Cozzolino, Ryszard Czarnecki, Luigi de Magistris, Tamás Deutsch, Jens Geier, Gerben-Jan Gerbrandy, Ingeborg Gräßle, Cătălin Sorin Ivan, Aldo Patriciello, Christel Schaldemose, Theodoros Skylakakis, Bart Staes, Georgios Stavrakakis

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Monika Hohlmeier, Ivailo Kalfin