RELAZIONE recante le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sui negoziati tra l'UE e la Repubblica moldova sull'accordo di associazione

25.7.2011 - (2011/2079(INI))

Commissione per gli affari esteri
Relatore: Graham Watson
PR_INI_art83-5


Procedura : 2011/2079(INI)
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A7-0289/2011
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sui negoziati tra l'UE e la Repubblica moldova sull'accordo di associazione

(2011/2079(INI))

Il Parlamento europeo,

–   visti i negoziati in corso tra l'UE e la Repubblica moldova sull'accordo di associazione,

–   viste le conclusioni del Consiglio del 15 giugno 2009 sulla Repubblica moldova in virtù di cui sono adottate le direttive negoziali,

–   viste le direttive negoziali per la zona di libero scambio globale e approfondita con la Repubblica moldova, adottate dal Consiglio il 20 giugno 2011,

–   visto l'accordo di partenariato e cooperazione (APC) tra la Repubblica moldova e l'Unione europea, firmato il 28 novembre 1994 ed entrato in vigore il 1° luglio 1998,

–   visto il protocollo dell'APC UE-Repubblica moldova sulla partecipazione della Repubblica moldova ai programmi e alle agenzie dell’Unione,

–   visto il piano d'azione congiunto UE-Repubblica moldova nell'ambito della politica europea di vicinato (PEV) che definisce gli obiettivi strategici sulla base dell’impegno per i valori comuni e di un’efficace attuazione delle riforme politiche, economiche e istituzionali,

–   visto il dialogo UE–Repubblica moldova sui visti, avviato il 15 giugno 2010, e il piano d'azione della Commissione europea sulla liberalizzazione dei visti del 16 dicembre 2010,

–   vista la dichiarazione congiunta su un partenariato per la mobilità tra l'Unione europea e la Repubblica moldova,

–   vista la relazione intermedia della Commissione europea sulla Repubblica moldova adottata il 25 maggio 2011,

–   viste le conclusioni del Consiglio sulla politica europea di vicinato, adottate dal Consiglio "Affari esteri" il 20 giugno 2011,

–   vista la comunicazione congiunta dal titolo “Una risposta nuova ad un vicinato in mutamento”, del 25 maggio 2011,

–   vista la dichiarazione congiunta del vertice di Praga sul partenariato orientale, del 7 maggio 2009,

–   viste le conclusioni del Consiglio Affari esteri del 25 ottobre 2010 sul partenariato orientale,

–   vista la strategia dell'UE per la regione del Danubio,

–   vista la prima relazione del comitato direttivo del Forum della società civile del partenariato orientale,

–    viste le raccomandazioni del Forum della società civile del partenariato orientale,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica moldova, in particolare le sue risoluzioni del 7 maggio 2009 sulla situazione nella Repubblica moldova[1] e del 21 ottobre 2010 sulle riforme poste in atto e gli sviluppi nella Repubblica di Moldova[2], nonché le raccomandazioni in esito alla riunione della commissione di cooperazione parlamentare UE–Repubblica moldova,

–   vista la sua risoluzione del 20 gennaio 2011 su una strategia dell'Unione europea per il Mar Nero[3],

–   visto l'articolo 49 del trattato sull'Unione europea,

–   visti l'articolo 90, paragrafo 4, e l'articolo 48 del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per il commercio internazionale (A7–0289/2011),

A.  considerando che la nuova filosofia della politica europea di vicinato (PEV) che, in base al principio secondo cui si offre di più a chi investe di più, dà priorità ai paesi che si dimostrano più efficienti nel far fronte alle sue richieste, offre alla Repubblica moldova l'opportunità di diventare un successo della politica dell'UE nei confronti dei suoi vicini,

B.   considerando che l'Unione europea ha fatto dei diritti umani e della democrazia un aspetto centrale della politica di vicinato europea,

C.  considerando che, nell'ambito della PEV, il Partenariato orientale ha creato un quadro politico significativo per approfondire le relazioni, accelerare l'associazione politica e promuovere una maggiore integrazione economica tra l'UE e la Repubblica moldova, accomunate da forti legami geografici, storici e culturali, sostenendo le riforme politiche e socioeconomiche e facilitando l'avvicinamento all'UE,

D.  considerando che il Partenariato orientale rafforza le relazioni multilaterali tra gli Stati interessati, agevola lo scambio di informazioni ed esperienze in materia di trasformazione, riforma e modernizzazione nonché fornisce all'Unione europea ulteriori strumenti a sostegno di tali processi,

E.   considerando che il Partenariato orientale prevede il rafforzamento delle relazioni bilaterali attraverso nuovi accordi di associazione, tenendo conto della situazione e dell'ambizione specifiche del paese partner nonché della sua capacità di rispettare gli impegni derivanti,

F.   considerando che i contatti interpersonali sono fondamentali al fine di conseguire gli obiettivi del Partenariato orientale, pur consapevoli che ciò non sarà pienamente possibile senza una liberalizzazione del regime dei visti,

G.  considerando che la Repubblica moldova e gli altri paesi del Partenariato orientale beneficeranno di un'offerta privilegiata dell'UE sulla liberalizzazione dei visti quanto al calendario e alla sostanza, prima di qualunque altro paese terzo vicino,

H.  considerando che l'impegno attivo della Repubblica moldova per i valori e principi condivisi quali la democrazia, lo Stato di diritto, il buon governo e il rispetto dei diritti umani, inclusi quelli delle minoranze, è essenziale per far avanzare questo processo e per portare a termine con successo i negoziati e la successiva attuazione dell'accordo di associazione, adeguato alle necessità e alle capacità del paese e con un impatto sostenibile sul suo sviluppo,

I.    considerando che, nell'approfondire le sue relazioni con la Repubblica moldova, l'UE dovrebbe promuovere la creazione di stabilità e fiducia, anche contribuendo in modo proattivo per trovare una soluzione tempestiva e realistica al conflitto in Transnistria, che costituisce una fonte di instabilità regionale,

J.    considerando che i negoziati con la Repubblica moldova sull'accordo di associazione stanno procedendo a ritmo continuato e hanno, ad oggi, prodotto buoni risultati, come anche i negoziati sul dialogo sui visti, e che i negoziati su una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) non hanno ancora avuto inizio,

1.   rivolge, nel contesto dei negoziati in corso sull'accordo di associazione, le seguenti raccomandazioni al Consiglio, alla Commissione e al Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE):

a)   basare l'impegno dell'UE e i negoziati in corso con la Repubblica moldova sull'affermazione che la prospettiva europea, compreso l'articolo 49 del trattato sull'Unione europea, che dovrebbe andare di pari passo con l'attuazione delle riforme strutturali, è sia una leva importante per l'attuazione delle riforme sia un necessario catalizzatore del sostegno pubblico a dette riforme;

b)   applicare, nelle relazioni con la Repubblica moldova, il principio secondo cui si offre di più a chi investe di più, nonché una differenziazione basata sui meriti e i risultati individuali della Repubblica moldova negli ultimi due anni;

c)   plaudere alla costante e crescente cooperazione della Repubblica moldova nei negoziati in corso sull’accordo di associazione e sui vari elementi della cooperazione, tra cui la politica estera e di sicurezza, la cooperazione energetica, i diritti umani e il commercio, cooperazione che ha consentito la puntuale e soddisfacente chiusura della maggior parte dei capitoli negoziali;

d)   adottare le misure necessarie per garantire che i negoziati con la Repubblica moldova continuino con il ritmo costante attuale e, a tal fine, rafforzare il dialogo continuo con tutti i partiti politici, e incoraggiare il dialogo tra i partiti nella Repubblica moldova, dal momento che la stabilità politica all'interno dello Stato è fondamentale per dare seguito al processo di riforma;

e)   fare in modo che l'accordo di associazione rappresenti un quadro globale e lungimirante per l'ulteriore sviluppo delle relazioni con la Repubblica moldova nei prossimi anni;

f)    concretizzare il forte impatto del sostegno congiunto e coordinato degli Stati membri, rispecchiato dall'azione del Gruppo degli amici della Moldova;

g)   raddoppiare gli sforzi per trovare una soluzione sostenibile al conflitto della Transnistria e, a tal fine, prevedere un coinvolgimento più vigoroso e diretto nella risoluzione politica del conflitto della Transnistria in linea con il principio dell'integrità territoriale della Repubblica moldova, nonché adottare misure atte a creare fiducia, compresa la definizione congiunta dei programmi di risanamento e la promozione dei contatti interpersonali, considerando che non vi è un conflitto reale in atto nella regione della Transnistria;

h)   assicurare che al ruolo pro-attivo dell'UE nei colloqui 5+2 corrispondano risorse adeguate, soprattutto dopo la revoca del mandato del Rappresentante speciale dell'UE;

i)    esortare la Federazione russa ad adottare azioni più costruttive e orientate ai risultati per far avanzare i negoziati e creare le condizioni per una soluzione durevole e globale;

j)    garantire che la regione della Transnistria, in quanto parte integrante della Repubblica moldova, sia interessata dalla portata e dagli effetti dell'accordo di associazione e in particolare dalla DCFTA;

k)   adottare le misure necessarie per aiutare la Repubblica moldova a soddisfare i parametri di riferimento in materia di liberalizzazione dei visti, il che dovrebbe preferibilmente avvenire prima della conclusione dell'accordo;

l)    informare i cittadini della Repubblica moldova sull'accordo di associazione e sul piano d'azione sulla liberalizzazione dei visti onde generare sostegno per il programma di riforme;

m)  garantire che i negoziati per una zona di libero scambio globale e approfondita inizino entro la fine del 2011, valutando al contempo l'impatto del DCFTA sull'economia moldava nonché le sue ripercussioni sociali e ambientali;

n)   accogliere con favore l’adozione del piano d'azione elaborato dall’UE per l’attuazione delle principali raccomandazioni sul commercio, e per avviare senza ulteriori ritardi i negoziati con la Repubblica moldova sull’inclusione del DCFTA come parte integrante dell’accordo di associazione, al fine di promuovere la piena integrazione politica ed economica della Repubblica moldova con l'UE e di permettere al paese di attrarre investimenti stranieri e di diventare più produttivo, così da porre fine alla sua dipendenza dalle rimesse degli emigrati e da operare la transizione a un’economia di mercato competitiva nelle esportazioni, riconoscendo tuttavia che la Repubblica moldova dovrebbe innanzitutto dimostrare di avere capacità sufficienti per adeguare le proprie strutture giuridiche ed economiche alle esigenze dell’integrazione commerciale con l'UE;

o)   definire un’agenda negoziale ambiziosa ed equa per la DCFTA, concentrandosi sulla rimozione degli ostacoli che scoraggiano gli scambi e gli investimenti bilaterali, specificamente le differenze giuridiche e regolamentari in materia di norme tecniche, sanitarie e fitosanitarie, e su quanto resta da fare riguardo al sistema finanziario e alla legislazione sulla concorrenza della Repubblica moldova; accoglie con favore in quest'ambito i progressi già compiuti dalla Repubblica moldova nei settori del diritto societario, della protezione dei consumatori, delle dogane, del dialogo economico, dei servizi finanziari, della gestione delle finanze pubbliche e della cooperazione in campo energetico, settori che sono compresi nei negoziati sull’accordo di associazione con l’UE;

p)   offrire un maggiore sostegno alla Repubblica moldova nella promozione della sua competitività, al fine di beneficiare dei potenziali vantaggi della DCFTA;

q)   sottolineare la necessità di ulteriori riforme interne nella Repubblica moldova, per migliorare il clima imprenditoriale e degli investimenti, e rileva che il paese deve risolvere i problemi interni che intralciano i rapporti economici e commerciali con l’UE, ad esempio il fatto di essere senza Presidente e la controversia sulla Transnistria;

r)    mantenere una forte pressione sulle autorità moldave, nonché il sostegno alle stesse, affinché procedano al consolidamento delle riforme e compiano progressi tangibili nella lotta contro la corruzione e nella riforma del sistema giudiziario, penale e di polizia a beneficio dei cittadini;

s)   sottolineare, nell'accordo, l’importanza dello Stato di diritto, del buon governo e della lotta contro la corruzione e continuare a sostenere la riforma della magistratura in via prioritaria; comunicare al governo moldavo che è quanto mai opportuno continuare l'indagine completa, trasparente e imparziale, già in corso, sui fatti dell’aprile 2009;

t)    includere clausole di condizionalità standard in materia di protezione e promozione dei diritti umani che rispecchino le norme internazionali ed europee più rigorose, sulla base del Dialogo sui diritti umani UE-Repubblica moldova, sfruttando appieno il quadro del Consiglio d'Europa e dell'OSCE, e incoraggiare le autorità moldave a promuovere i diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali, nel rispetto della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sulle minoranze nazionali e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;

u)   incoraggiare le autorità moldove ad adottare una legislazione antidiscriminazione globale ed efficace, conforme alla lettera e allo spirito della normativa UE, inclusa la Carta dei diritti fondamentali dell'UE; la legislazione deve fra l'altro prevedere disposizioni contro la discriminazione basata sull'orientamento sessuale; sostenere l'istituzionalizzazione dei programmi scolastici di contrasto all'intolleranza e alla discriminazione, nonché sostenere il lavoro della società civile nella promozione del rispetto e della comprensione reciproci e nel contrastare l'intolleranza nelle famiglie, nelle comunità, nelle scuole e negli ambienti sociali;

v)   garantire che la promozione dei valori connessi alla libertà dei media rimangano una priorità negli attuali negoziati con la Repubblica moldova e incoraggiare le autorità moldove a potenziare e sostenere i mezzi di comunicazione indipendenti; assicurare la neutralità dei mezzi di comunicazione pubblici e promuovere un ambiente mediatico pluralistico che migliorerà la trasparenza del processo decisionale; incoraggiare le autorità moldove ad assicurare che tutti gli enti responsabili nel settore dei mezzi di comunicazione si attengano alle norme dell'UE sulla libertà e il pluralismo dei media;

w)  invitare la Commissione europea a contribuire allo sviluppo del nuovo settore dei media e a predisporre l'assistenza tecnica necessaria allo sviluppo di Internet a banda larga nella Repubblica moldova;

x)   incoraggiare le autorità moldove a dimostrare un maggiore impegno nei confronti della gestione trasparente delle finanze pubbliche e del miglioramento della normativa sugli appalti pubblici, così da garantire il buon governo, una maggiore responsabilità, un accesso equo e una concorrenza leale;

y)  rilevare l'impatto positivo che le preferenze commerciali autonome concesse alla Repubblica moldova nel 2008 hanno avuto sulle esportazioni del paese; si duole che il loro utilizzo sia stato ostacolato dalle differenze tra le due parti a livello normativo; tenere presente che la Repubblica moldova deve continuare a incoraggiare l’accelerazione dello sviluppo economico e dell’integrazione europea;

z)   sottolineare la necessità di un contesto commerciale trasparente e di una riforma normativa adeguata, così da stimolare gli investimenti diretti esteri;

aa) sottolineare, nell'accordo, l'importanza cruciale dell'attuazione e applicazione della legislazione sulla proprietà intellettuale, visti i livelli attualmente elevati della pirateria e della contraffazione;

ab) ispirarsi alle misure concrete adottate sulla base del protocollo dell'APC UE–Repubblica moldova sulla partecipazione della Repubblica moldova ai programmi e alle agenzie dell'Unione, che dovrebbero essere rispecchiate nell'accordo di associazione;

ac) includere nell'Accordo di associazione le norme più rigorose in materia di ambiente, tenendo tra l'altro conto della partecipazione della Repubblica moldova nella strategia per la regione del Danubio, e chiedere la modernizzazione dei principali impianti industriali, tra cui quelli situati sulla riva destra del fiume Dniester; tenere ulteriormente conto dell'importanza della cooperazione regionale nell'area del Mar Nero e della partecipazione attiva della Repubblica moldova alle politiche dell'UE per tale spazio, anche nell'ambito di un'eventuale strategia dell'UE per il Mar Nero;

ad) in considerazione dell'importanza, per lo sviluppo economico, della riapertura della linea ferroviaria tra Chisinau e Tiraspol, esaminare quali ulteriori misure siano necessarie per migliorare i trasporti pubblici e garantire il traffico regolare di merci attraverso il paese e se la missione dell'UE di assistenza alle frontiere della Moldova e dell'Ucraina (EUBAM) possa fornire ulteriore assistenza;

ae) sostenere ulteriormente la demarcazione dell'intera frontiera tra la Moldova e l'Ucraina, ed esaminare la proroga del mandato della missione EUBAM, che sta per scadere;

af)  assicurare che le autorità moldove adottino misure concrete per scoraggiare il contrabbando all'interno dello Stato;

ag) promuovere una maggiore riforma del settore energetico onde rafforzare la sicurezza energetica della Repubblica moldova, in particolare attraverso la promozione della conservazione energetica, dell'efficienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili, la diversificazione delle infrastrutture e la partecipazione della Repubblica moldova ai progetti regionali dell'UE, nonché ridurre i costi dell'energia che mantengono alta l'inflazione;

ah) assistere le autorità moldove negli sforzi volti a collegare la rete energetica moldova alla rete elettrica interconnessa dell'Europa continentale;

ai)  incoraggiare e aiutare le autorità moldove a soddisfare le esigenze del 34,5% della popolazione che vive in condizioni di povertà assoluta o estrema; l'aiuto dell'UE alla Repubblica moldova dovrebbe rispecchiare maggiormente questa realtà e i suoi programmi dovrebbero essere riorientati di conseguenza;

aj)  garantire che la ripresa economica si traduca nella creazione di posti di lavoro e che la Repubblica moldova continui il processo di convergenza verso le norme dell'UE in materia di occupazione, compresa la non discriminazione, la salute e la sicurezza sul posto di lavoro;

ak) sottolineare alle autorità moldove la necessità di liberalizzare i servizi di traffico aereo, il che avrebbe un impatto significativo sulla mobilità della società moldova;

al)  richiamare l’attenzione sulle positive iniziative multinazionali intraprese nel quadro del Partenariato orientale, in particolare il programma globale di potenziamento istituzionale e le misure di cooperazione doganale;

am)  fornire alla Repubblica moldova un adeguato supporto finanziario e tecnico onde garantire che possa far fronte agli impegni derivanti dai negoziati dell'accordo di associazione e dalla sua piena attuazione, continuando a prevedere programmi globali di potenziamento istituzionale e assicurando che i programmi di finanziamento UE rispecchino questo obiettivo;

an) aumentare l'assistenza e l'esperienza dell'UE alle organizzazioni della società civile nella Repubblica moldova, al fine di consentire loro di assicurare un monitoraggio interno e una maggiore responsabilità per quanto riguarda le riforme e gli impegni intrapresi dal governo;

ao) includere punti di riferimento chiari per l'attuazione dell'accordo di associazione e prevedere meccanismi di controllo, compresa la presentazione di relazioni periodiche al Parlamento;

ap) invitare il gruppo consultivo ad alto livello dell'UE sulla Repubblica moldova a riferire al Parlamento europeo sulle attività da esso svolte con cadenza regolare;

aq) incoraggiare ulteriormente un approfondito livello di cooperazione con il Partenariato orientale e in seno allo stesso, nonché informare regolarmente il Parlamento europeo in merito ai suoi progressi;

ar)  consultare il Parlamento europeo per quanto riguarda le disposizioni in materia di cooperazione parlamentare;

as)  incoraggiare la squadra negoziale dell'UE a continuare la fruttuosa cooperazione con il Parlamento europeo, fornendo un’informazione continua sui progressi compiuti, a norma dell'articolo 218, paragrafo 10, del TFUE che stabilisce che il Parlamento sia immediatamente e pienamente informato in tutte le fasi della procedura;

2.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione recante le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, al SEAE, alla Commissione nonché, per informazione, alla Repubblica moldova.

PARERE della commissione per il commercio internazionale (12.7.2011)

destinato alla commissione per gli affari esteri

sulle raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sui negoziati dell'accordo di associazione UE-Moldova
(2011/2079(INI))

Relatore per parere: David Martin

SUGGERIMENTI

La commissione per il commercio internazionale invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  accoglie con favore l’adozione del piano d'azione elaborato dall’UE per l’attuazione delle principali raccomandazioni sul commercio, e invita pertanto la Commissione ad avviare senza ulteriori ritardi i negoziati con la Moldova sull’inclusione della zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA, Deep and Comprehensive Free Trade Area) come parte integrante dell’accordo di associazione, al fine di promuovere la piena integrazione politica ed economica della Moldova con l'UE e di permettere al paese di attrarre investimenti stranieri e di diventare più produttivo, così da porre fine alla sua dipendenza dalle rimesse degli emigrati e da operare la transizione a un’economia di mercato competitiva nelle esportazioni; riconosce tuttavia che la Moldova dovrebbe innanzitutto dimostrare di avere capacità sufficienti per adeguare le proprie strutture giuridiche ed economiche alle esigenze dell’integrazione commerciale con l'UE;

2.  plaude alla costante e crescente cooperazione della Moldova nei negoziati in corso sull’accordo di associazione (AA) e sui vari elementi della cooperazione, tra cui la politica estera e di sicurezza, la cooperazione energetica, i diritti umani e il commercio, cooperazione che ha consentito la puntuale e soddisfacente chiusura della maggior parte dei capitoli negoziali;

3.  rileva l'impatto positivo che le preferenze commerciali autonome concesse alla Moldova nel 2008 hanno avuto sulle esportazioni del paese; si duole che il loro utilizzo sia stato ostacolato dalle differenze tra le due parti a livello normativo; ritiene che la Moldova debba continuare a incoraggiare un’accelerazione dello sviluppo economico e dell’integrazione europea;

4.  invita pertanto a definire un’agenda negoziale ambiziosa ed equa per la DCFTA, concentrandosi sulla rimozione degli ostacoli che scoraggiano gli scambi e gli investimenti bilaterali, specificamente le differenze giuridiche e regolamentari in materia di norme tecniche, sanitarie e fitosanitarie, e su quanto resta da fare riguardo al sistema finanziario e alla legislazione sulla concorrenza della Moldova; accoglie con favore in quest'ambito i progressi già compiuti dalla Moldova nei settori del diritto societario, della protezione dei consumatori, delle dogane, del dialogo economico, dei servizi finanziari, della gestione delle finanze pubbliche e della cooperazione in campo energetico, settori che sono compresi nei negoziati sull’accordo di associazione con l’UE;

5.  richiama l’attenzione sulle positive iniziative multinazionali intraprese nel quadro del Partenariato orientale, in particolare il programma globale di potenziamento istituzionale e le misure di cooperazione doganale;

6.  sottolinea la necessità di ulteriori riforme interne in Moldova, al fine di migliorare il clima imprenditoriale e degli investimenti, e rileva che il paese deve risolvere i problemi interni che intralciano i rapporti economici e commerciali con l’UE, ad esempio il fatto di essere senza Presidente e la controversia sulla Transnistria;

7.  incoraggia il dialogo in corso in materia di visti e auspica la rapida istituzione di un regime di esenzione dal visto, che consentirebbe una maggiore integrazione dei cittadini moldavi nell’UE.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

12.7.2011

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

20

0

5

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

William (The Earl of) Dartmouth, Laima Liucija Andrikienė, Daniel Caspary, Christofer Fjellner, Metin Kazak, Bernd Lange, David Martin, Vital Moreira, Paul Murphy, Franck Proust, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Helmut Scholz, Peter Šťastný, Keith Taylor, Paweł Zalewski

Supplenti presenti al momento della votazione finale

George Sabin Cutaş, Małgorzata Handzlik, Syed Kamall, Maria Eleni Koppa, Elisabeth Köstinger, Jörg Leichtfried

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Vicky Ford, Esther Herranz García, María Irigoyen Pérez, Ivo Vajgl

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

13.7.2011

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

54

1

5

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Gabriele Albertini, Pino Arlacchi, Sir Robert Atkins, Bastiaan Belder, Frieda Brepoels, Mário David, Michael Gahler, Marietta Giannakou, Andrzej Grzyb, Takis Hadjigeorgiou, Anna Ibrisagic, Anneli Jäätteenmäki, Jelko Kacin, Tunne Kelam, Nicole Kiil-Nielsen, Evgeni Kirilov, Maria Eleni Koppa, Andrey Kovatchev, Paweł Robert Kowal, Wolfgang Kreissl-Dörfler, Eduard Kukan, Vytautas Landsbergis, Krzysztof Lisek, Sabine Lösing, Ulrike Lunacek, Barry Madlener, Mario Mauro, Francisco José Millán Mon, María Muñiz De Urquiza, Norica Nicolai, Ria Oomen-Ruijten, Justas Vincas Paleckis, Ioan Mircea Paşcu, Vincent Peillon, Alojz Peterle, Bernd Posselt, Hans-Gert Pöttering, Cristian Dan Preda, Fiorello Provera, Tokia Saïfi, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Nikolaos Salavrakos, Werner Schulz, Marek Siwiec, Charles Tannock, Geoffrey Van Orden, Kristian Vigenin, Sir Graham Watson, Boris Zala

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Elena Băsescu, Véronique De Keyser, Diogo Feio, Hélène Flautre, Georgios Koumoutsakos, Norbert Neuser, László Tőkés, Traian Ungureanu, Renate Weber, Luis Yáñez-Barnuevo García

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Rafał Trzaskowski