sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce misure particolari e temporanee per l'assunzione di funzionari e agenti temporanei dell'Unione europea in occasione dell'adesione della Croazia
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce misure particolari e temporanee per l'assunzione di funzionari e agenti temporanei dell'Unione europea in occasione dell'adesione della Croazia
– vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2012)0377),
– visti l'articolo 294, paragrafo 2, e l'articolo 336 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C7‑0216/2012),
– visto l'articolo 294, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– previa consultazione della Corte di giustizia,
– previa consultazione della Corte dei conti,
– visto l'impegno assunto dal rappresentante del Consiglio, con lettera del 31 ottobre 2012, di approvare la posizione del Parlamento europeo, in conformità dell'articolo 294, paragrafo 4, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto l'articolo 55 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione giuridica (A7-0359/2012),
1. adotta la sua posizione in prima lettura facendo propria la proposta della Commissione;
2. chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.
MOTIVAZIONE
Il regolamento all'esame, quale proposto dalla Commissione, prevede, in riferimento all'adesione della Croazia, una deroga alle norme generali relative all'assunzione di funzionari e agenti dell'Unione europea. Ciò si rende necessario in quanto le norme relative all'assunzione figuranti nello statuto dei funzionari dispongono che l'assunzione debba essere aperta a tutti i cittadini dell'Unione europea, a prescindere dalla nazionalità.
Tradizionalmente, i requisiti sono stati temporaneamente adeguati nel momento in cui i paesi aderivano all'Unione al fine di consentire una "discriminazione positiva" a favore dei paesi in via di adesione, permettendo così una loro rappresentanza adeguata nell'organico dell'Unione europea senza indebiti ritardi.
Ciò è quanto è stato fatto in occasione dell'adesione di dodici nuovi paesi nel 2004 e nel 2007 e la Commissione ora propone di operare nello stesso modo per i cittadini croati. Il regolamento proposto prevede che, fino al 2018, determinati concorsi per l'assunzione siano riservati ai cittadini croati. Questo periodo di cinque anni non appare eccessivo.
In particolare, i concorsi in parola saranno destinati all'assunzione dell'indispensabile personale linguistico croato (traduttori, interpreti, redattori, correttori di bozze e addetti stampa) come pure degli amministratori generalisti e assistenti. L'Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) ha già bandito alcuni di tali concorsi.
I cittadini croati potranno essere assunti soltanto a partire dall'effettiva data di adesione; il personale croato assunto prima di tale data avrà, almeno per il momento, uno status contrattuale.
Il regolamento è piuttosto urgente, dato che dovrebbe entrare in vigore al più tardi entro la data di adesione della Croazia all'Unione europea; in caso contrario sarebbe in particolare compromessa l'assunzione di personale linguistico, il che andrebbe a scapito della capacità dell'Istituzione di operare in croato, divenuto a quel punto lingua ufficiale.
La commissione propone pertanto che il Parlamento dia la sua approvazione alla proposta della Commissione senza modifiche, posto che le sue disposizioni sono chiare e incontestabili e che seguono il modello tracciato dagli strumenti precedentemente adottati per le adesioni del 2004 e del 2007.
PROCEDURA
Titolo
Istituzione di misure particolari e temporanee per l’assunzione di funzionari e agenti temporanei dell’Unione europea in occasione dell’adesione della Croazia
Membri titolari presenti al momento della votazione finale
Raffaele Baldassarre, Luigi Berlinguer, Françoise Castex, Christian Engström, Marielle Gallo, Giuseppe Gargani, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Sajjad Karim, Antonio López-Istúriz White, Antonio Masip Hidalgo, Jiří Maštálka, Alajos Mészáros, Evelyn Regner, Francesco Enrico Speroni, Rebecca Taylor, Alexandra Thein, Rainer Wieland, Cecilia Wikström, Zbigniew Ziobro, Tadeusz Zwiefka
Supplenti presenti al momento della votazione finale
Eva Lichtenberger, Angelika Niebler, Dagmar Roth-Behrendt, József Szájer, Axel Voss
Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale