RELAZIONE INTERLOCUTORIA sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra

8.11.2012 - (16395/1/2011 – C7‑0182/2012 – 2011/0303(NLE))

Commissione per gli affari esteri
Relatore: José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra
Relatore per parere (*): Pablo Zalba Bidegain, commissione per il commercio internazionale
(*) Commissioni associate – articolo 50 del regolamento

Procedura : 2011/0303(NLE)
Ciclo di vita in Aula

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra

(16395/2011 – C7‑0182/2012 – 2011/0303(NLE))

Il Parlamento europeo,

–   visto il progetto di decisione del Consiglio (16395/1/2011),

–   visto il progetto di accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra (16394/2011),

–   vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 217 e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C7-0182/2012),

   visto il capitolo "Commercio" dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra,

–   viste le sue risoluzioni del 15 novembre 2001, su una partnership globale e una strategia comune per le relazioni tra l'Unione europea e l'America latina[1], del 27 aprile 2006, su una cooperazione rafforzata fra Unione europea e America latina[2], e del 24 aprile 2008, sul V Vertice ALC-UE di Lima[3],

–   viste le sue risoluzioni del 1° giugno 2006, su commercio e povertà: definire politiche commerciali per massimizzare il contributo del commercio alla riduzione della povertà[4], del 23 maggio 2007, sugli aiuti al commercio dell'Unione europea[5], del 21 ottobre 2010, sulle relazioni commerciali dell'UE con l'America latina[6] e del 12 giugno 2012, sulla definizione di una nuova politica di cooperazione allo sviluppo con l'America latina[7],

–   viste le sue risoluzioni del 5 febbraio 2009, sul rafforzamento del ruolo delle PMI europee nel commercio internazionale[8], del 25 novembre 2010, sui diritti umani e le norme sociali e ambientali negli accordi commerciali internazionali[9], del 25 novembre 2010, sulla responsabilità sociale delle imprese negli accordi commerciali internazionali[10] e del 27 settembre 2011, sulla nuova politica commerciale per l'Europa nel quadro della strategia Europa 2020[11],

–   viste le sue risoluzioni del 5 maggio 2010 sulla strategia dell'Unione europea per le relazioni con l'America latina[12] e del 5 luglio 2011 sul rafforzamento dell'impatto della politica dell'UE per lo sviluppo[13],

–   viste le risoluzioni dell'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana (EuroLat), in particolare le risoluzioni adottate durante la quinta riunione plenaria, svoltasi il 18 e 19 maggio 2011 a Montevideo, Uruguay, sulle prospettive per le relazioni commerciali tra l'Unione europea e l'America latina, sulle strategie di protezione e di creazione di posti di lavoro, in particolare per le donne e i giovani, e sulle relazioni tra Unione europea e America latina in materia di sicurezza e difesa,

–   vista la sua raccomandazione del 15 marzo 2007 destinata al Consiglio sul mandato a negoziare un accordo di associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e i paesi dell'America centrale, dall'altro[14],

–   viste le dichiarazioni dei sei vertici dei capi di Stato e di governo dell'America latina, dei Caraibi e dell'Unione europea svoltisi a Rio de Janeiro (28-29 giugno 1999), Madrid (17-18 maggio 2002), Guadalajara (28-29 maggio 2004), Vienna (12-13 maggio 2006), Lima (16-17 maggio 2008) e Madrid (17-18 maggio 2010),

–   visto l'articolo 81, paragrafo 3, del suo regolamento,

–   visti la relazione interlocutoria della commissione per gli affari esteri e i pareri della commissione per il commercio internazionale e della commissione per lo sviluppo (A7-0360/2012),

A. considerando che l'accordo di associazione tra l'UE e l'America centrale costituisce un precedente importante, trattandosi del primo accordo di associazione biregionale firmato dall'UE dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona;

B.  considerando che gli obiettivi principali del partenariato strategico biregionale fra l'UE e l'America latina consistono nell'integrazione regionale, sociale, economica e culturale sulla base della conclusione di accordi di associazione subregionali e bilaterali;

C.  considerando che, affinché lo sviluppo delle relazioni fra l'UE e l'America latina comporti un interesse reciproco e vantaggi per ambo le parti, è essenziale che il rispetto della democrazia, lo Stato di diritto e la totalità dei diritti umani per tutti i membri della società siano considerati elementi chiave del dialogo politico;

D. considerando che il vertice di Madrid del maggio 2010 ha consentito lo sblocco di tutti i negoziati commerciali con l'America latina che si erano arenati negli ultimi anni e ha segnato la conclusione di quelli relativi all'accordo di associazione all'esame;

E.  considerando che lo sviluppo delle relazioni con l'America latina presenta un interesse reciproco e vantaggi per tutti gli Stati membri dell'UE;

F.  considerando che il Parlamento europeo, nella sua risoluzione dell'11 ottobre 2007 sugli assassinii di donne (femminicidi) in Messico e America Centrale e sul ruolo dell'Unione europea nella lotta contro questo fenomeno, ha dato voce alla sua preoccupazione in merito alla violenza contro le donne[15];

G. considerando che l'UE è il principale investitore e il secondo partner commerciale in America centrale, nonché il principale donatore di aiuti allo sviluppo;

H. considerando che il rispetto della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani e dei diritti civili e politici dei cittadini di entrambe le regioni è un elemento fondamentale dell'accordo;

I.   considerando che l'accordo comprende una clausola sui diritti umani, la quale obbliga vicendevolmente i firmatari a procedere a una verifica adeguata dei diritti umani e ad assicurare che ne sia garantita l'attuabilità pratica;

J.   considerando l'elevato livello di povertà, l'esclusione sociale e la vulnerabilità socio-ambientale che caratterizzano la regione centroamericana;

K.  considerando che l'accordo di associazione presuppone un'associazione politica ed economica tra l'UE e la regione in questione, che è costituita da vari paesi, sulla base delle asimmetrie e delle disuguaglianze esistenti tra le due parti e tra i paesi dell'America centrale;

L.  considerando che l'accordo dovrebbe mirare a promuovere, fra l'altro, lo sviluppo sostenibile, la coesione sociale e l'integrazione regionale;

M. considerando che l'UE potrebbe contribuire, mediante la cooperazione, alla ricerca di soluzioni volte a garantire la sicurezza nella regione, una fonte di grave preoccupazione in America centrale;

N. considerando che l'accordo di associazione risponde all'obiettivo dell'UE di promuovere l'integrazione regionale attraverso il commercio, come indicato nella comunicazione della Commissione dal titolo "Commercio, crescita e affari mondiali" (COM(2010)0612) e che, in linea con la strategia Europa 2020, utilizza il commercio come volano per la competitività, lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro;

O. considerando che, grazie all'ampiezza della parte "Commercio", l'accordo di associazione è destinato a estendere, sia qualitativamente che quantitativamente, la gamma di beni e servizi che beneficeranno di una zona di libero scambio e a istituire un quadro di sicurezza e certezza giuridiche atto a stimolare il flusso di beni, servizi e investimenti;

P.  considerando che è da prevedere che la parte "Commercio" dell'accordo di associazione agevolerà, a seconda dei settori, una riduzione immediata o graduale dei dazi doganali su base asimmetrica con l'obiettivo di creare una zona di libero scambio biregionale soggetta a un regime stabile e prevedibile, destinato a incentivare gli investimenti produttivi, una maggiore integrazione della regione centroamericana nel commercio mondiale, una gestione efficace delle risorse e un aumento della competitività;

Q. considerando che uno degli obiettivi principali dell'accordo di associazione, ovvero contribuire a un livello più elevato di integrazione regionale e di stabilità in America centrale, sarà conseguito unicamente se i paesi contraenti (con l'inclusione di Panama) mostreranno una chiara volontà politica e si impegneranno a superare le difficoltà e ad avanzare nel processo di integrazione dinamica mediante l'adozione di misure efficaci, paritarie e adeguate, al fine di creare sinergie reciprocamente vantaggiose e rafforzare le disposizioni dell'accordo, contribuendo così allo sviluppo economico, politico e sociale;

R.  considerando che la creazione di un quadro destinato a rafforzare la certezza giuridica avrà effetti positivi per entrambe le parti, incoraggiando un aumento dei flussi commerciali e degli investimenti e la diversificazione settoriale e geografica; che l'effetto più significativo per l'Unione consisterà nel risparmio derivante dalla riduzione o eliminazione scaglionate dei dazi doganali e dalla promozione del commercio e degli investimenti in un contesto di stabilità e fiducia reciproche, sottolineando l'impegno di entrambe le regioni ad aderire e ottemperare alle norme internazionali, in particolare quelle dell'Organizzazione mondiale del commercio e dell'Organizzazione internazionale del lavoro; che per l'America centrale l'accordo implicherà una maggiore presenza internazionale, l'associazione strategica con un mercato consolidato, un'opportunità di diversificazione e la capacità di attrarre investimenti produttivi a lungo termine;

S.  considerando che l'accordo di associazione presenta – nella parte "Commercio" – una certa asimmetria, come evidenziato, tra l'altro, dalla gradualità e dall'istituzione di periodi transitori diversi per le due regioni, onde consentire l'adeguamento delle strutture produttive alle nuove realtà economiche e commerciali derivanti dalla sua attuazione;

T.  considerando che tra i principi alla base dell'accordo figura il rispetto dei principi democratici, dei diritti umani fondamentali e dello Stato di diritto, il che è destinato a rafforzare le politiche interne e internazionali di entrambe le parti; che è da sottolineare l'importanza dell'inclusione di una sezione specifica dal titolo "Commercio e sviluppo sostenibili" contenente riferimenti alle norme e agli accordi internazionali in materia di lavoro, ambiente e governance, in linea con l'obiettivo di uno sviluppo sostenibile ed equilibrato in grado di ridurre le disparità tra le parti e al loro interno, fissando così un precedente importante in vista dei futuri negoziati; che è da prevedere che il commercio favorirà lo sviluppo economico, una crescita rispettosa dell'ambiente e la coesione sociale; che è da valutare favorevolmente l'inclusione di meccanismi istituzionali e di monitoraggio, quali il Comitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile e un Forum di dialogo per la società civile;

U. considerando che è da sottolineare l'impegno assunto da entrambe le regioni a rispettare le indicazioni geografiche e la proprietà intellettuale, in conformità delle norme internazionali;

V. considerando che tutti gli Stati dell'America centrale beneficiano del sistema di preferenze generalizzate plus (SPG+), la cui applicazione cesserà a decorrere dal 31 dicembre 2013; che il nuovo regime dell'SPG escluderà, senza eccezioni, tutti i paesi definiti dalla Banca mondiale quali paesi a reddito medio-alto, il che significa che la Costa Rica e Panama perderanno il diritto di beneficiarne; che, inoltre, l'SPG è un sistema unilaterale, temporaneo e suscettibile di essere modificato che include un numero inferiore di prodotti ed esclude la maggior parte dei prodotti agricoli; che l'accordo di associazione migliorerà la posizione commerciale di tutti gli Stati dell'America centrale in quanto istituisce un nuovo quadro giuridico più ampio, sicuro e reciprocamente vantaggioso; che merita apprezzamento il fatto che questo nuovo regime consentirà la liberalizzazione progressiva degli scambi di beni e servizi, gli appalti pubblici e la promozione degli investimenti;

1.  chiede al Consiglio e alla Commissione di tenere conto delle seguenti raccomandazioni:

Introduzione

a)   ricorda la necessità di facilitare il trattamento, la conclusione e la ratifica dell'accordo di associazione;

b)   ricorda che in occasione del vertice Unione europea – America latina e Caraibi, tenutosi a Vienna nel maggio 2006, i capi di Stato e di governo dell'Unione europea e di alcune repubbliche dell'America centrale hanno deciso di avviare negoziati per un accordo di associazione tra la due regioni, che sono stati lanciati ufficialmente nel mese di ottobre 2007;

c)   ricorda che Panama, che aveva inizialmente seguito i negoziati in qualità di osservatore, ha chiesto di parteciparvi nel gennaio 2010 e che la sua inclusione è stata formalmente accettata dall'Unione europea il 10 marzo 2010;

d)   ricorda che i negoziati si sono conclusi con successo nel maggio 2010 e che, dopo una fase di revisione giuridica, il testo dell'accordo è stato siglato il 22 marzo 2011 e firmato a Tegucigalpa il 28 giugno 2012;

e)   ricorda che l'accordo di associazione, concluso nel maggio 2010, si articola in tre pilastri principali: dialogo politico, cooperazione e commercio;

Il dialogo politico come elemento chiave nello sviluppo del partenariato biregionale

f)    sottolinea che questo è il primo accordo globale di associazione tra le regioni, che è frutto di una chiara volontà politica dell'Unione e rappresenta un contributo decisivo per l'integrazione del Centro America, un processo che va ben oltre le questioni inerenti al libero scambio;

g)   sottolinea che il raggiungimento di questo accordo di associazione con l'America centrale si iscrive nella logica della politica di sostegno al processo di pace, stabilità e democratizzazione della regione, avviata dall'Unione europea negli anni Ottanta con un impegno politico sostanziale che si è concretizzato attraverso i vari accordi di pace e il processo di Contadora;

h)   si compiace delle possibilità inedite e straordinarie per le relazioni biregionali tra l'UE e l'America centrale che il dialogo politico del nuovo accordo di associazione offre, sia nel dialogo tra gli esecutivi sia nel dialogo parlamentare e con la società civile, il che rappresenta un salto di qualità rispetto al precedente processo di dialogo di San José avviato nel 1984;

i)    sottolinea la dimensione parlamentare dell'accordo con la creazione di una commissione parlamentare di associazione, composta da membri del Parlamento europeo e dei parlamenti dell'America centrale, che dovrà essere informata delle decisioni del Consiglio di associazione e potrà formulare raccomandazioni e raccogliere informazioni sulle modalità di attuazione dell'accordo:

j)    ricorda la necessità di garantire un'attuazione ottimale dell'accordo di associazione, prestando particolare attenzione ai punti sottolineati dal Parlamento nella presente risoluzione e alle disposizioni del regolamento di attuazione dell'accordo, nonché di sostenere le attività della commissione parlamentare di associazione;

k)   sottolinea che l'accordo concluso con l'America centrale contiene una serie di elementi importanti che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione quali stabiliti all'articolo 21 del trattato sull'Unione europea, tra cui, in particolare, il progresso e il consolidamento dei diritti umani e della democrazia, la realizzazione di un'economia sostenibile e lo sviluppo sociale e ambientale;

l)    sottolinea che l'articolo 1 dell'accordo di associazione fa riferimento al rispetto dei principi democratici e dei diritti umani fondamentali e al principio dello Stato di diritto come suoi "elementi essenziali", in modo che il mancato rispetto di tali principi e diritti da una o dall'altra parte determini l'adozione di misure che potrebbero infine comportare la sospensione dell'accordo; ritiene, nondimeno, che debbano essere istituiti meccanismi specifici che assicurino il rispetto e l'osservanza della clausola sui diritti umani contenuta nell'accordo;

m)  propone che la Commissione presenti una relazione annuale al Parlamento europeo per monitorare l'applicazione dell'accordo nella sua interezza, compresi gli aspetti relativi ai principi democratici e ai diritti umani;

n)  sottolinea che l'accordo di associazione con l'America centrale va considerato un quadro ideale per unire le forze, tra partner di pari livello, nella lotta contro la disuguaglianza sociale e la povertà, al fine di sostenere uno sviluppo inclusivo e affrontare le sfide sociali, economiche e politiche tuttora aperte;

o)   accoglie con favore l'impegno a favore del multilateralismo, sostenuto da una difesa incondizionata dei valori, dei principi e degli obiettivi comuni e dalla promessa di affrontare efficacemente le sfide globali;

p)   rileva che il nuovo accordo di associazione offre nuove e interessanti possibilità di dialogo sulla lotta contro il traffico di stupefacenti e la criminalità organizzata, in linea con la strategia di sicurezza regionale sottoscritta dai presidenti centroamericani; apprezza i vari impegni intrapresi per coordinare gli sforzi in materia di lotta al traffico di droga, riciclaggio di denaro, finanziamento delle attività terroristiche, criminalità organizzata e corruzione;

q)   ritiene importante promuovere un'adeguata partecipazione della società civile tanto nell'UE quanto nell'America centrale, incoraggiandone la partecipazione attiva in seno ai forum, alle commissioni e alle sottocommissioni settoriali; plaude, a tale riguardo, al varo del Comitato consultivo misto della società civile UE-America centrale;

Una cooperazione efficace per la lotta contro la povertà e la coesione sociale

r)    sottolinea la priorità accordata alla coesione sociale quale obiettivo delle politiche di cooperazione regionale; sottolinea che questa coesione è possibile solo a patto di ridurre i tassi di povertà, la disuguaglianza, l'esclusione sociale e tutte le forme di discriminazione attraverso un'istruzione adeguata, ivi compresa la formazione professionale; sottolinea che le disuguaglianze sociali non sono state sufficientemente ridotte negli ultimi anni e che l'insicurezza è un elemento di grave preoccupazione in America centrale;

s)   pone in risalto le opportunità offerte dall'accordo in termini di miglioramento della coesione sociale e di sviluppo sostenibile, elementi chiave ai fini del consolidamento della crescita economica, della stabilità sociale e dell'impegno democratico;

t)    sottolinea gli impegni assunti al fine di collaborare nel settore della modernizzazione dello Stato e dell'amministrazione pubblica, migliorare i sistemi di riscossione delle imposte e la trasparenza, contrastare la corruzione e l'impunità, rafforzare il sistema giudiziario e incoraggiare la partecipazione della società civile alla vita pubblica;

u)   sottolinea l'accordo raggiunto dalle parti in materia di ambiente, i cui obiettivi sono il miglioramento della qualità ambientale, lo sviluppo sostenibile, la cooperazione nella gestione dei disastri naturali e la lotta contro il cambiamento climatico, la deforestazione e la desertificazione, come pure la conservazione della biodiversità;

v)   ricorda la necessità di contribuire alla rivitalizzazione e al rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali nonché all'integrazione del tessuto produttivo delle due regioni allo scopo di trarre i massimi benefici dall'applicazione dell'accordo di associazione, promuovendo così una crescita equilibrata e sostenibile che crei nuove opportunità economiche, commerciali e di investimento in grado di consentire una maggiore integrazione dell'America centrale, dall'interno e dall'esterno, nella struttura commerciale internazionale;

w)  segnala che è importante garantire il rispetto delle condizioni fissate nell'accordo di associazione, perseguendo sinergie più ampie tra le regioni, senza tuttavia sacrificare gli interessi generali, compresi quelli relativi alle indicazioni geografiche e ai diritti di proprietà intellettuale, né le priorità dell'Unione in campo economico e commerciale;

x)   ricorda che è importante promuovere la cooperazione, con i mezzi tecnici e finanziari adeguati, nei settori d'importanza strategica per entrambe le regioni, in particolare in materia di commercio e sviluppo sostenibile, nonché la cooperazione scientifica e tecnica in settori quali lo sviluppo delle capacità istituzionali, l'armonizzazione legislativa, le procedure e le statistiche doganali, la proprietà intellettuale, la prestazione di servizi, gli appalti pubblici, il commercio elettronico, lo sviluppo industriale, la gestione sostenibile delle risorse, le norme sanitarie e fitosanitarie, il sostegno alle PMI e la diversificazione; riconosce l'importanza della modernizzazione e dell'innovazione tecnologica e di usare l'accordo all'esame quale strumento per conseguirle;

y)   ricorda di organizzare e sostenere il Forum di dialogo per la società civile biregionale a cadenza annuale; ricorda altresì di invitare il settore privato e la società civile a impegnarsi tramite una politica di responsabilità sociale delle imprese che consenta loro di avere una relazione armoniosa e che determini un maggiore sviluppo economico sostenibile in America centrale;

z)   suggerisce di promuovere azioni volte a sensibilizzare gli attori di entrambe le regioni all'accordo di associazione e incoraggiare, in entrambe le regioni, l'organizzazione di fiere commerciali al fine di offrire una piattaforma favorevole alla creazione di contatti e alla conclusione di accordi di cooperazione, soprattutto fra le PMI;

aa)      ricorda di sostenere la creazione di centri di produzione competitivi a valore aggiunto in America centrale e di proporre la creazione, sia nelle regioni dell'America latina che negli Stati membri dell'UE, di accademie regionali del commercio intese a rafforzare le capacità delle PMI attraverso attività di formazione sui prerequisiti per il commercio di prodotti, beni e servizi del settore agricolo con la regione partner;

CONCLUSIONI

ab)      rileva che l'accordo di associazione contribuisce al conseguimento degli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione di cui all'articolo 21 del trattato sull'Unione europea; sottolinea che il rispetto dei principi democratici, dei diritti umani fondamentali e dello Stato di diritto costituiscono elementi essenziali dell'accordo;

ac)      sottolinea che le attuali disposizioni in materia di scambi, che hanno carattere temporaneo e si basano su un sistema unilaterale di preferenze generalizzate, cederanno gradualmente il passo a un regime reciproco e negoziato per la liberalizzazione progressiva degli scambi di beni e servizi e degli appalti pubblici e per la promozione degli investimenti, e che ciò condurrà a un quadro prevedibile di sicurezza e certezza del diritto destinato a infondere la fiducia reciproca indispensabile per lo sviluppo del commercio e degli investimenti;

ad)      sottolinea che la coesione sociale è un obiettivo prioritario delle politiche di cooperazione regionale, e che l'obiettivo principale consiste nella riduzione del livello di povertà, di disuguaglianza e di esclusione sociale nonché di tutte le forme di discriminazione;

ae)      sottolinea che l'accordo di associazione con l'America centrale contribuisce efficacemente agli sforzi di integrazione regionale, sociale e politica e allo scopo ultimo del partenariato strategico biregionale fra l'UE e l'America latina;

af)       sollecita il Consiglio di associazione a effettuare una valutazione d'impatto generale dopo cinque anni di applicazione dell'accordo e a procedere, se del caso, a una revisione dello stesso in base ai risultati e agli effetti constatati nel quadro di tale valutazione;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

  • [1]  GU C 140 E del 16.03.2002, pag. 569.
  • [2]  GU C 296 E del 6.12.2006, pag. 123.
  • [3]  GU C 259 E del 29.10.2009, pag. 64.
  • [4]  GU C 298 E dell'8.12.2006, pag. 261.
  • [5]  GU C 102 E del 24.4.2008, pag. 291.
  • [6]  GU C 70 E dell'8.3.2012, pag. 79.
  • [7]  Testi approvati, P7_TA(2012)0235.
  • [8]  GU C 67 E del 18.3.2010, pag.101.
  • [9]  GU C 99 E del 3.4.2012, pag. 31.
  • [10]  GU C 99 E del 3.4.2012, pag. 101.
  • [11]  Testi approvati, P7_TA(2011)0412.
  • [12]  GU C 81 E del 15.3.2011, pag. 54.
  • [13]  Testi approvati, P7_TA(2011)0320.
  • [14]  GU C 301 E del 13.12.2007, pag. 233.
  • [15]  GU C 227 E del 4.9.2008, pag. 140.

PARERE della commissione per il commercio internazionale (19.9.2012)

destinato alla commissione per gli affari esteri

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra
(16395/1/2011 – C7-0182/2012 – 2011/0303(NLE))

Relatore per parere(*): Pablo Zalba Bidegain

(*)       Commissioni associate – articolo 50 del regolamento

SUGGERIMENTI

La commissione per il commercio internazionale invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti suggerimenti:

–   viste le sue risoluzioni del 21 ottobre 2010 sulle relazioni commerciali UE-America latina[1], del 23 maggio 2007 sugli aiuti al commercio dell'UE, del 27 aprile 2006 su una cooperazione rafforzata tra Unione europea e America latina[2] , del 1° giugno 2006 su commercio e povertà: definire politiche commerciali per massimizzare il contributo del commercio alla riduzione della povertà[3] e del 12 giugno 2012 sulla definizione di una nuova politica di cooperazione allo sviluppo con l'America latina,

   vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana (EuroLat) del 19 maggio 2011 sulle prospettive per le relazioni commerciali tra l'Unione europea e l'America latina,

–   viste le sue risoluzioni del 27 settembre 2011 su una nuova politica commerciale per l'Europa nel quadro della strategia Europa 2020, del 25 novembre 2010 sui diritti umani e le norme sociali e ambientali negli accordi commerciali internazionali, del 25 novembre 2010 sulla responsabilità sociale delle imprese negli accordi commerciali internazionali e del 5 febbraio 2009 dal titolo "Rafforzare il ruolo delle PMI europee nel commercio internazionale",

–   viste le dichiarazioni dei sei vertici dei capi di Stato e di governo dell'America latina e dei Caraibi e dell'Unione europea svoltisi a Rio de Janeiro (28 e 29 giugno 1999), Madrid (17 e 18 maggio 2002), Guadalajara (28 e 29 maggio 2004), Vienna (12 e 13 maggio 2006), Lima (16 e 17 maggio 2008) e Madrid (17 e 18 maggio 2010),

   vista la proposta di raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio sul mandato di negoziazione per un accordo di associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e i paesi dell'America centrale, dall'altro,

   visto il capitolo "Commercio" dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra,

A. considerando che l'accordo di associazione tra l'UE e l'America centrale costituisce un precedente importante, trattandosi del primo accordo di associazione biregionale firmato dall'UE dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona;

B.  considerando che il vertice di Madrid del maggio 2010 ha consentito lo sblocco di tutti i negoziati commerciali con l'America latina che si erano arenati negli ultimi anni e ha segnato la conclusione di quelli relativi all'accordo di associazione in questione, il quale, previa revisione giuridica, è stato siglato il 22 marzo 2011 e firmato il 29 giugno 2012 a Tegucigalpa;

C. considerando che l'accordo di associazione risponde all'obiettivo dell'UE di promuovere l'integrazione regionale attraverso il commercio, come indicato nella comunicazione della Commissione dal titolo "Commercio, crescita e affari mondiali" e che, in linea con la strategia Europa 2020, utilizza il commercio come volano per la competitività, lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro;

D. considerando che, grazie all'ampiezza della parte "Commercio", l'accordo di associazione amplierà, sia qualitativamente che quantitativamente, la gamma di beni e servizi che beneficeranno di una zona di libero scambio e istituirà un quadro di sicurezza e certezza giuridiche destinato a stimolare il flusso di beni, servizi e investimenti;

E.  considerando che è da prevedere che la parte "Commercio" dell'accordo di associazione agevolerà, a seconda dei settori, una riduzione immediata o graduale dei dazi doganali su base asimmetrica con l'obiettivo di creare una zona di libero scambio biregionale soggetta a un regime stabile e prevedibile destinato a incentivare gli investimenti produttivi, una maggiore integrazione della regione centroamericana nel commercio mondiale, una gestione efficace delle risorse e un aumento della competitività;

F.  considerando che uno degli obiettivi principali dell'accordo di associazione, ovvero contribuire a una maggiore integrazione regionale e a una maggiore stabilità in America centrale, sarà conseguito unicamente se i paesi contraenti mostreranno una chiara volontà politica e si impegneranno a superare le difficoltà e ad avanzare nel processo di integrazione dinamica (con l'inclusione di Panama) tramite misure efficaci, paritarie e adeguate, al fine di creare sinergie reciprocamente vantaggiose e rafforzare le disposizioni dell'accordo, contribuendo così allo sviluppo economico, politico e sociale;

G. considerando che la creazione di un quadro destinato a rafforzare la certezza giuridica avrà effetti positivi per entrambe le parti, incoraggiando un aumento dei flussi commerciali e degli investimenti e la diversificazione settoriale e geografica; che l'effetto più significativo per l'Unione consisterà nel risparmio derivante dalla riduzione o eliminazione scaglionate dei dazi doganali e dalla promozione del commercio e degli investimenti in un contesto di stabilità e fiducia reciproche, sottolineando l'impegno di entrambe le regioni a rispettare le norme internazionali, in particolare quelle dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL); che per l'America centrale l'accordo implicherà una maggiore presenza internazionale, l'associazione strategica con un mercato consolidato, un'opportunità di diversificazione e la capacità di attrarre investimenti produttivi a lungo termine;

H. considerando che l'accordo di associazione presenta un carattere asimmetrico, come indicato, tra l'altro, dalla gradualità e dall'istituzione di periodi transitori diversi per le due regioni, onde consentire l'adeguamento delle strutture produttive alle nuove realtà economiche e commerciali derivanti dalla sua attuazione;

I.   considerando che tra i principi alla base dell'accordo figura il rispetto dei principi democratici, dei diritti umani fondamentali e dello Stato di diritto, il che è destinato a rafforzare le politiche interne e internazionali di entrambe le parti; che è da sottolineare l'importanza dell'inclusione di una sezione specifica dal titolo "Commercio e sviluppo sostenibili" contenente riferimenti alle norme e agli accordi internazionali in materia di lavoro, ambiente e governance, in linea con l'obiettivo di uno sviluppo sostenibile ed equilibrato in grado di ridurre le disparità tra le parti e al loro interno, fissando così un precedente importante in vista dei futuri negoziati; che è da prevedere che il commercio favorirà lo sviluppo economico, la crescita nel rispetto dell'ambiente e la coesione sociale; che l'inclusione di meccanismi istituzionali e di monitoraggio, quali il Comitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile e un Forum di dialogo per la società civile, è da valutare favorevolmente;

J.   considerando che è da sottolineare l'impegno assunto da entrambe le regioni a rispettare le indicazioni geografiche e la proprietà intellettuale in conformità delle norme internazionali;

K. considerando che tutti gli Stati dell'America centrale beneficiano del sistema di preferenze generalizzate plus (SPG+), la cui applicazione cesserà a decorrere dal 31 dicembre 2013; che il nuovo regime dell'SPG escluderà, senza eccezioni, tutti i paesi definiti dalla Banca mondiale quali paesi a reddito medio-alto, il che significa che la Costa Rica e Panama perderanno il diritto di beneficiarne; che, inoltre, l'SPG è un sistema unilaterale, temporaneo e suscettibile di essere modificato che include un numero inferiore di prodotti ed esclude la maggior parte dei prodotti agricoli, mentre l'accordo di associazione migliorerà la posizione commerciale di tutti gli Stati dell'America centrale in quanto istituisce un nuovo quadro giuridico più ampio, sicuro e vantaggioso per entrambe le parti; che merita apprezzamento il fatto che questo nuovo regime consentirà la liberalizzazione progressiva degli scambi di beni e servizi, gli appalti pubblici e la promozione degli investimenti e che, dal momento che comporta un maggior impegno, deve prefiggersi di compiere ulteriori progressi quanto alla lotta contro la povertà e l'esclusione, al conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) e ai risultati ottenuti in materia di rispetto dei diritti umani e delle norme internazionali sociali, lavorative e ambientali;

1.  chiede al Consiglio e alla Commissione di tenere conto delle seguenti raccomandazioni:

i)   facilitare il trattamento, la ratifica e la conclusione dell'accordo di associazione;

ii)  contribuire alla rivitalizzazione e al rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali nonché all'integrazione del tessuto produttivo delle due regioni allo scopo di trarre i massimi benefici dall'applicazione dell'accordo di associazione, promuovendo così una crescita equilibrata e sostenibile che crei nuove opportunità economiche, commerciali e di investimento in grado di consentire una maggiore integrazione dell'America centrale, dall'interno e dall'esterno, nella struttura commerciale internazionale;

iii)  garantire il rispetto delle condizioni fissate nell'accordo di associazione, perseguendo le massime sinergie possibili tra le regioni senza tuttavia pregiudicare gli interessi generali, compresi quelli relativi alle indicazioni geografiche e ai diritti di proprietà intellettuale, come pure le priorità dell'Unione in campo economico e commerciale;

iv) promuovere la cooperazione con i mezzi tecnici e finanziari adeguati nei settori d'importanza strategica per entrambe le regioni, in particolare in materia di commercio e sviluppo sostenibile, nonché la cooperazione scientifica e tecnica in settori quali lo sviluppo delle capacità istituzionali, l'armonizzazione legislativa, le procedure e le statistiche doganali, la proprietà intellettuale, la prestazione di servizi, gli appalti pubblici, il commercio elettronico, lo sviluppo industriale, la gestione sostenibile delle risorse, le norme sanitarie e fitosanitarie, il sostegno alle PMI e la diversificazione; riconoscere l'importanza della modernizzazione e dell'innovazione tecnologica e usare l'accordo in parola quale strumento per conseguirle;

v)  organizzare e sostenere il Forum di dialogo per la società civile biregionale a cadenza annuale; invitare il settore privato e la società civile a impegnarsi tramite una politica di responsabilità sociale delle imprese che consenta una relazione fluida tra questi due poli e contribuisca a un maggiore sviluppo economico sostenibile in America centrale, in modo da favorire la coesione sociale, contrastare la povertà e l'esclusione, raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio e la crescita economica e garantire il rispetto delle norme sociali, ambientali e del lavoro nonché una buona gestione delle risorse naturali, segnatamente del suolo e delle risorse idriche;

vi) promuovere azioni volte a sensibilizzare gli attori di entrambe le regioni all'accordo di associazione e incoraggiare, in entrambe le regioni, l'organizzazione di fiere commerciali al fine di offrire una piattaforma favorevole alla creazione di contatti e accordi di cooperazione, soprattutto fra le PMI;

vii) invitare l'Unione europea e gli Stati dell'America centrale a sorvegliare attentamente le attività delle industrie estrattive della regione, con particolare riferimento al loro impatto sull'ambiente e sulla situazione occupazionale per le popolazioni locali;

viii) fornire sostegno alla creazione di centri di produzione competitivi in grado di generare valore aggiunto in America centrale; proporre la creazione, sia nelle regioni dell'America latina che negli Stati membri dell'UE, di accademie regionali del commercio intese a rafforzare le capacità delle PMI attraverso attività di formazione sui prerequisiti per il commercio di prodotti, beni e servizi del settore agricolo con la regione partner;

ix)      garantire un'attuazione ottimale dell'accordo di associazione, prestando una particolare attenzione ai punti evidenziati dal Parlamento nella presente relazione nonché alle disposizioni dei regolamenti attuativi dell'accordo in parola, e sostenere le attività del comitato parlamentare di associazione, il quale, data l'importanza e la complessità delle disposizioni commerciali ed economiche dell'accordo, dovrebbe essere composto proporzionalmente da membri della commissione per il commercio internazionale, onde poter seguire con attenzione l'attuazione delle pertinenti disposizioni dell'accordo.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

18.9.2012

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

25

4

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

William (The Earl of) Dartmouth, Nora Berra, David Campbell Bannerman, María Auxiliadora Correa Zamora, Christofer Fjellner, Metin Kazak, Franziska Keller, Bernd Lange, David Martin, Vital Moreira, Paul Murphy, Cristiana Muscardini, Franck Proust, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Niccolò Rinaldi, Helmut Scholz, Peter Šťastný, Robert Sturdy, Gianluca Susta, Henri Weber, Jan Zahradil, Paweł Zalewski

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Amelia Andersdotter, George Sabin Cutaş, Syed Kamall, Marietje Schaake, Jarosław Leszek Wałęsa, Pablo Zalba Bidegain

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Emilio Menéndez del Valle, Raimon Obiols

  • [1]  GU C 12E del 15.1.2011, pag. 245.
  • [2]  GU C 296E del 6.12.2006, pag. 123.
  • [3]  GU C 298E del 8.12.2006, pag. 261.

PARERE della commissione per lo sviluppo (26.10.2012)

destinato alla commissione per gli affari esteri

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra
(16395/1/2011 – C7‑0182/2012 – 2011/0303(NLE))

Relatore: Eva Joly

SUGGERIMENTI

La commissione per lo sviluppo invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti suggerimenti:

1. sottolinea che l'America centrale è una regione vulnerabile, caratterizzata da elevati livelli di disuguaglianza e povertà, in cui, secondo le stime, i poveri costituiscono il 50,3% della popolazione; ricorda che l'accordo di associazione tra l'UE e l'America centrale, concluso a maggio del 2010, è articolato in tre pilastri principali: dialogo politico, cooperazione e commercio;

2. plaude all'intenzione di incoraggiare, attraverso questo accordo di associazione, un maggior livello di integrazione tra le due regioni così come l'integrazione regionale all'interno dell'America centrale; pone in risalto le opportunità offerte dall'accordo in termini di miglioramento della coesione sociale e di sviluppo sostenibile, elementi chiave ai fini del consolidamento della crescita economica, della stabilità sociale e dell'impegno democratico;

3. mette in evidenza che i potenziali vantaggi in termini di preferenze commerciali per l'America centrale sono notevoli, alla luce del fatto che il superamento dell'SPG+ a favore di un accordo di associazione comporta un regime di impegni bilaterali senza limiti di tempo di natura tale da incentivare gli investimenti e una progressiva liberalizzazione degli scambi di beni e servizi e degli appalti pubblici tra le parti;

4. valuta positivamente il fatto che l'accordo contiene molteplici riferimenti ai diritti umani, all'importanza del loro consolidamento e al rispetto dei principi democratici, e sottolinea l'importanza di garantire che entrambe le parti rispettino rigorosamente i corrispondenti articoli dell'accordo; fa notare che, in base all'articolo 1 dell'accordo di associazione, i diritti umani e il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali costituiscono un "elemento essenziale" dell'accordo stesso;

5. si compiace del fatto che il consolidamento dello Stato di diritto in ciascun paese della regione, la tutela e la promozione dei diritti umani nonché la protezione dell'ambiente continuano ad essere delle priorità nell'ambito delle relazioni tra l'UE e l'America centrale, a livello di dialogo politico e di cooperazione, ai fini della collaborazione sia con le istituzioni statali e regionali che con gli attori della società civile; pone l'accento, a tale proposito, sul Comitato consultivo misto della società civile UE-America centrale e sull'istituzione di una commissione parlamentare di associazione.

6. valuta positivamente il fatto che l'accordo tiene conto dell'asimmetria esistente tra i due blocchi; sottolinea che l'America centrale è probabilmente la regione in cui l'impegno dell'UE per abitante in termini di solidarietà e cooperazione allo sviluppo è stato e continua a essere il più elevato al mondo.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

18.9.2012

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

19

5

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Michael Cashman, Véronique De Keyser, Leonidas Donskis, Charles Goerens, Catherine Grèze, Eva Joly, Filip Kaczmarek, Miguel Angel Martínez Martínez, Gay Mitchell, Norbert Neuser, Maurice Ponga, Jean Roatta, Birgit Schnieber-Jastram, Alf Svensson, Keith Taylor, Eleni Theocharous, Patrice Tirolien, Ivo Vajgl, Anna Záborská, Iva Zanicchi

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Santiago Fisas Ayxela, Isabella Lövin

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

María Irigoyen Pérez, Claudiu Ciprian Tănăsescu

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

25.10.2012

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

53

12

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Pino Arlacchi, Elmar Brok, Jerzy Buzek, Tarja Cronberg, Arnaud Danjean, Michael Gahler, Marietta Giannakou, Ana Gomes, Andrzej Grzyb, Anna Ibrisagic, Liisa Jaakonsaari, Anneli Jäätteenmäki, Jelko Kacin, Ioannis Kasoulides, Tunne Kelam, Nicole Kiil-Nielsen, Evgeni Kirilov, Maria Eleni Koppa, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, Vytautas Landsbergis, Ryszard Antoni Legutko, Krzysztof Lisek, Sabine Lösing, Ulrike Lunacek, Mario Mauro, Willy Meyer, Alexander Mirsky, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Norica Nicolai, Raimon Obiols, Ria Oomen-Ruijten, Justas Vincas Paleckis, Pier Antonio Panzeri, Ioan Mircea Paşcu, Alojz Peterle, Bernd Posselt, Hans-Gert Pöttering, Cristian Dan Preda, Fiorello Provera, Libor Rouček, Tokia Saïfi, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Nikolaos Salavrakos, Jacek Saryusz-Wolski, György Schöpflin, Werner Schulz, Laurence J.A.J. Stassen, Charles Tannock, Inese Vaidere, Geoffrey Van Orden, Kristian Vigenin, Sir Graham Watson, Boris Zala, Karim Zéribi

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Charalampos Angourakis, Jean-Jacob Bicep, Véronique De Keyser, Diogo Feio, Hélène Flautre, Antonio López-Istúriz White, Marietje Schaake, Helmut Scholz, Renate Weber