RELAZIONE sulla proposta nomina di George Pufan a membro della Corte dei conti

28.5.2013 - (C7‑0115/2013 – 2013/0805(NLE))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Inés Ayala Sender

Procedura : 2013/0805(NLE)
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A7-0181/2013
Testi presentati :
A7-0181/2013
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PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta nomina di George Pufan a membro della Corte dei conti

(C7‑0115/2013 – 2013/0805(NLE))

(Consultazione)

Il Parlamento europeo,

–   visto l'articolo 286, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C7-0115/2013),

–   visto l'articolo 108 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0181/2013),

A. considerando che la commissione per il controllo dei bilanci ha valutato le qualifiche del candidato proposto, segnatamente in relazione alle condizioni di cui all'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

B.  considerando che nella riunione del 27 maggio 2013 la commissione per il controllo dei bilanci ha proceduto a un'audizione del candidato;

1.  esprime parere positivo sulla proposta del Consiglio di nominare George Pufan membro della Corte dei conti;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al Consiglio e, per conoscenza, alla Corte dei conti nonché alle altre istituzioni dell'Unione europea e alle istituzioni di controllo degli Stati membri.

ALLEGATO 1: CURRICULUM VITAE DI GEORGE PUFAN

Curriculum Vitae

 

PUFAN GEORGE

 

 

 

Esperienza professionale

 

 

Date

Luglio 2002 - attualmente

Nome del datore di lavoro

 

Corte dei conti romena, Bucarest, Str. lev Tolstoi n. 22-24, settore 1, codice postale 011948, sito Internet:

www.curteadeconturi.ro

 

Posizione ricoperta

Segretario generale

Responsabilità

Ordinatore principale

 

Coordinamento delle direzioni subordinate e delle 42 sezioni distrettuali della Corte dei conti;

 

Attività di protocollo e di mantenimento dei contatti con il governo per la presentazione e il seguito dell'elaborazione degli atti normativi in relazione all'attività svolta dalla Corte dei conti romena

 

Preparazione delle riunioni dell'assemblea plenaria della Corte dei conti romena e partecipazione alle stesse

 

Garanzia dell'esecuzione delle risoluzioni dell'assemblea plenaria, delle ordinanze del presidente e dei vicepresidenti

 

Coordinamento della preparazione delle riunioni dell'assemblea plenaria, controllo della corretta elaborazione degli atti da registrare e delle risoluzioni dell'assemblea plenaria, registrazione e distribuzione delle citate risoluzioni alle rispettive parti, archiviazione dei materiali soggetti all'analisi dell'assemblea plenaria, registrazione di discussioni e risoluzioni

 

Organizzazione ed elaborazione tempestiva, sotto propria responsabilità, della proposta di bilancio della Corte dei conti; presentazione e discussione dinanzi all'assemblea plenaria per l'approvazione, nonché preparazione della ripartizione delle risorse di bilancio sul territorio

 

Partecipazione alla presentazione e alla discussione per l'approvazione del bilancio della Corte dei conti dinanzi alle commissioni congiunte delle due camere del Parlamento, nonché alle assemblee plenarie congiunte delle due camere del Parlamento;

 

Partecipazione alla presentazione e alla discussione dinanzi alle commissioni congiunte del Parlamento dei disegni di legge concernenti le modifiche ai documenti normativi sul controllo, l'audit, l'ammontare delle retribuzioni e le risorse umane;

 

Organizzazione dell'inventario patrimoniale della Corte dei conti; approvazione, sotto propria responsabilità dell'utilizzo ai termini di legge dei risultati dell'inventario;

 

Comunicazione tempestiva della posizione della Corte dei conti in merito agli atti normativi soggetti ad approvazione o a parere secondo la legge;

 

Controllo dell'osservanza, da parte del personale subordinato, delle disposizioni di servizio nonché del codice etico professionale;

 

Date

Agosto 2001 – giugno 2002

Nome del datore di lavoro

Comune del primo distretto

Posizione ricoperta

Consulente del sindaco

Responsabilità

 

Consulenza al sindaco su tematiche quali gli investimenti, le attività di recupero attuali e di rilievo, gli appalti per il comune e l'amministrazione pubblica locale

 

Attività di protocollo e ricevimento di delegazioni pubbliche

 

Date

Maggio 1994 – dicembre 2000

Nome del datore di lavoro

Corte dei conti romena

Posizione ricoperta

Direttore

Responsabilità

Coordinamento e controllo degli investimenti, delle attività in corso (costruzione di nuove sedi), delle attività di recupero delle sedi esistenti in corso e di rilievo nonché degli appalti pubblici

 

Partecipazione, in qualità di membro, alle commissioni di gara per l'assegnazione di lavori di progettazione e il passaggio di consegne al completamento dei lavori

 

Definizione degli acquisti, delle attività di manutenzione correnti e di rilievo nonché dei bilanci per gli investimenti

 

Date

Gennaio 1993 – aprile 1994

Nome del datore di lavoro

Compania de Construcții Carpați (società edilizia)

Posizione ricoperta

Responsabile di sede

Responsabilità

 

Coordinamento di progetti di rilievo nell'ambito dell'esecuzione dei lavori;

 

In partenariato con la società francese Bouygues, costruzione dell'hotel Sofitel e del World Trade Center di Bucarest

 

Date

Settembre 1992 – dicembre 1992

Nome del datore di lavoro

Posizione ricoperta

Ministero degli Interni/Scuola superiore di polizia di Ploieşti

Capo dell'ufficio infrastrutture della caserma

Responsabilità

 

Seguito del piano delle dotazioni nonché del piano delle riparazioni correnti e di rilievo

Elaborazione e seguito del piano di sicurezza dell'unità

 

 

Istruzione e formazione

 

2008-2011

 

Laurea triennale – Università Danubius Galați, Facoltà di scienze economiche/contabili

 

10/6/2011

 

Accademia Europea Per le Relazioni Economiche E Culturali AEREC - ROMA -Accademico

 

2006-2007

 

Istituto diplomatico romeno – corso di specializzazione post laurea in prassi delle relazioni internazionali e studi euro atlantici

 

2006

 

Istituto nazionale di amministrazione pubblica - programma di formazione specializzato per la pubblica amministrazione rivolto agli alti funzionari

 

2006

 

Accademia della pubblica amministrazione

Bakov/Bundesministerium des Innern Berlin/Corso

"Amministrazione, Stato ed economia in Germania"

 

2004-2005

 

Scuola nazionale di studi politici e amministrativi -

Laurea magistrale in relazioni internazionali e integrazione europea

 

2005

 

Ambasciata tedesca a Bucarest/Istituto nazionale di amministrazione pubblica (Bucarest) in partenariato con InWent GmbH, InWent Capacity Building e Bundesakademie für öffentliche Verwaltung – certificato di partecipazione al programma di formazione specializzato rivolto agli alti funzionari

 

2003

 

Centrul de Pregatire in Informatica SA – Utilizzo avanzato di Windows, Word, Excel, Power Point e Internet

 

2001

 

Ministero della difesa romeno – Accademia nazionale di difesa - corso "Problematiche attuali di sicurezza nazionale"

 

1999

 

Ministero della difesa romeno – allievo dell'Accademia nazionale di difesa

 

1979-1984

 

Politecnico di Bucarest – Ingegneria civile, industriale e agraria (frequenza giornaliera, 5 anni)

 

Competenze personali

 

Madrelingua

 

Romeno

 

Lingue straniere

Comprensione Parlato Scritto

 

Francese

 

utente indipendente utente indipendente utente indipendente

 

Inglese

 

utente indipendente utente indipendente utente indipendente

 

Competenze

di comunicazione

Solide competenze di comunicazione acquisite attraverso l'esperienza personale come direttore e segretario generale. Mentalità analitica, attitudine al lavoro di squadra, capacità di rispettare le scadenze e la qualità richiesta, orientato ai risultati, capacità di leadership.

 

Competenze

organizzative/

manageriali

 

Gestisco attualmente un'équipe di 109 persone a livello di segretariato generale.

 

Competenze acquisite

sul lavoro

 

Solida conoscenza dei processi di controllo della qualità, controllo gestionale mediante l'utilizzo di procedure, norme complesse, norme di qualità. Solida conoscenza dell'audit della qualità.

 

Competenze informatiche

 

Solida conoscenza di Microsoft Office.

 

Patente

 

B/1989

 

Allegati

Fotocopie di diplomi, titoli e riconoscimenti

ALLEGATO 2: RISPOSTE DI GEORGE PUFAN AL QUESTIONARIO

1. Descriva i principali aspetti della sua esperienza professionale nei settori delle finanze pubbliche, della gestione o del controllo di gestione

Ho trascorso oltre la metà dei miei trent'anni di attività professionale, ossia diciassette anni, rivestendo incarichi dirigenziali presso la Corte dei conti romena. Dal 2002 sono alto funzionario pubblico e ricopro la funzione di segretario generale della Corte dei conti, una posizione che presuppone un'elevata caratura morale e professionale nonché un lavoro considerevole per l'esecuzione di incarichi complessi.

Si tratta di una posizione che presuppone la guida, il coordinamento e il controllo delle attività dirigenziali del segretariato generale, garantendone il corretto funzionamento.

In qualità di ordinatore principale dell'Istituto supremo di audit della Romania, sono direttamente responsabile del rispetto delle disposizioni giuridiche relative all'esecuzione degli stanziamenti di bilancio, nel rispetto dell'economicità, dell'efficienza e dell'efficacia, nonché dell'organizzazione e della gestione della contabilità nonché della presentazione, entro i termini prescritti, dei bilanci.

Coordino, inoltre, l'attività di elaborazione del progetto di bilancio della Corte dei conti (per quanto riguarda sia le entrate che le spese), che presento e sostengo dinanzi alle commissioni bilancio, finanze e patrimonio della Camera dei deputati e del Senato, nonché a livello delle assemblee plenarie congiunte delle due camere del parlamento. Avvio periodicamente l'analisi dell'esecuzione del bilancio e mi adopero per la realizzazione delle attività della Corte dei conti in condizioni di efficienza economica.

Inoltre, coordino lo svolgimento di programmi di assistenza con finanziamento esterno a livello di autorità di audit presso la Corte dei conti romena.

Al fine di soddisfare i requisiti generali e specifici di controllo interno, ho affrontato questi aspetti dal punto di vista manageriale, garantendo l'elaborazione, l'approvazione, l'applicazione e il perfezionamento delle strutture organizzative, dei regolamenti metodologici, delle procedure e dei criteri di valutazione. Al fine di sviluppare il sistema di controllo manageriale, ho messo in pratica le norme di controllo interno e l'insieme delle misure ivi comprese.

In virtù della mia qualità di ordinatore principale, ho la competenza di garantire le operazioni specifiche di assunzione, liquidazione e pagamento delle spese dell'istituzione nel rispetto delle disposizioni giuridiche in materia nonché garantendo una sana gestione finanziaria.

2. Quali sono state le tre decisioni più importanti cui ha partecipato nel corso della sua carriera?

Negli ultimi vent'anni, ho avuto l'occasione di lavorare nell'ambito della Corte dei conti romena e ho così potuto prendere parte a numerose decisioni importanti. La direzione della Corte dei conti romena è collettiva e si esercita attraverso l'assemblea plenaria dell'istituzione. Il segretario generale partecipa a tutte le riunioni dell'assemblea plenaria.

Nel 2003 ho fatto parte del collettivo che ha deciso la riorganizzazione delle attività della Corte dei conti romena su base moderna e in conformità delle migliori prassi delle altre istituzioni superiori di controllo. Nel concreto, da allora l'attività dell'istituzione si è incentrata sull'audit finanziario e sulla certificazione dell'esecuzione del bilancio da parte delle istituzioni che rientrano nella sfera di competenza della Corte.

La prima decisione importante riguardava il trasferimento delle competenze giurisdizionali ai giudici ordinari e alle procure, anche per quanto concerne il trasferimento ai giudici e ai procuratori finanziari.

La seconda decisione fondamentale ha avuto come obiettivo l'eliminazione della sezione di controllo preventivo dalla Corte dei conti romena e il trasferimento delle attività di controllo finanziario preventivo al ministero delle Finanze pubbliche, lasciando così alla Corte dei conti soltanto il compito di effettuare il controllo ex-post.

Nel dicembre 2002, in qualità di segretario generale, ho deciso di organizzare a Bucarest, con risorse materiali e umane proprie, la riunione dei presidenti delle istituzioni superiori di controllo dei paesi candidati a cui hanno partecipato, in qualità di invitati speciali, anche i presidenti delle istituzioni superiori di controllo della Federazione russa e degli Stati Uniti d'America fatto che ha avuto come conseguenza diretta, dal punto di vista economico-finanziario, un risparmio consistente per il bilancio dell'istituzione. Per sostenere questo importante evento, ho coordinato l'intera preparazione logistica e le attività di informazione dei partecipanti.

Indipendenza

3. Il trattato prevede che i membri della Corte dei conti esercitino le proprie funzioni in piena indipendenza. In che modo intende rispettare tale obbligo nello svolgimento delle sue future mansioni?

La dichiarazione di Lima, adottata nel 1977, costituisce il documento di riferimento per le istituzioni superiori di controllo relativamente alla garanzia de facto dell'indipendenza. Al fine di mettere in rilievo in modo inequivocabile il ruolo fondamentale di questo documento, la dichiarazione di Lima è stata inserita nel primo livello gerarchico (ISSAI 1) dei principi internazionali delle istituzioni superiori di controllo e di audit (ISSAI). La dichiarazione di Lima è un documento che definisce il concetto di indipendenza per quanto attiene all'audit e al controllo esterno dei fondi pubblici, utilizzando una terminologia metodica e professionale.

La prima parte della dichiarazione sottolinea che le attività di controllo e di audit non sono fine a se stesse, bensì rappresentano una componente indispensabile di un sistema di regolamentazioni volto a evidenziare le deviazioni dalle norme accettate e le violazioni dei principi di legalità, efficienza, efficacia ed economicità dell'amministrazione finanziaria, in modo tale da consentire l'adozione di provvedimenti correttivi ad hoc, l'individuazione e l'ammissione delle responsabilità, il risarcimento dei danni o l'adozione di provvedimenti che impediscano, o perlomeno rendano estremamente difficile, il ripetersi di simili violazioni in futuro.

Inoltre, il testo della dichiarazione specifica in modo inequivocabile, nella seconda parte, che l'istituzione superiore di controllo e di audit può svolgere i propri compiti in maniera efficiente e obiettiva solo se si trova in una condizione di indipendenza nei confronti dell'ente sottoposto a controllo ed è al riparo da influenze esterne.

Rivestono particolare importanza anche le disposizioni che si riferiscono alla garanzia dell'indipendenza finanziaria delle istituzioni superiori di controllo e di audit, in conformità alle quali le istituzioni superiori di controllo e di audit devono essere dotate dei mezzi finanziari necessari per l'adempimento dei rispettivi compiti.

La terza parte della dichiarazione di Lima rafforza l'applicazione del principio di indipendenza, sottolineando il fatto che la tutela costituzionale di detto principio garantisce un ampio livello di autonomia e iniziativa anche quando esse operano su richiesta del Parlamento.

La dichiarazione di Lima è sostenuta dalla dichiarazione di Città del Messico del 2007 sull'indipendenza delle istituzioni superiori di controllo, che specifica molto più in dettaglio le disposizioni della dichiarazione di Lima e identifica gli otto principi inerenti all'indipendenza dell'audit esterno dei fondi pubblici di seguito elencati.

Principio 1:      esistenza di un appropriato ed effettivo quadro costituzionale/statutario/giuridico e di provvedimenti di applicazione de facto di tale quadro;

Principio 2:      indipendenza dei vertici delle istituzioni superiori di controllo e dei rispettivi membri (per le istituzioni collegiali), anche per quanto concerne la sicurezza del mandato e l'immunità legale nel normale svolgimento dei loro doveri;

Principio 3:      un mandato sufficientemente ampio e piena discrezionalità nello svolgimento delle funzioni delle istituzioni superiori di controllo e di audit;

Principio 4:      accesso senza restrizioni alle informazioni;

Principio 5:      diritto e obbligo di riferire in merito alla loro attività di audit/controllo;

Principio 6:      libertà di decidere in merito al contenuto e alla tipologia delle relazioni di audit e alla relativa pubblicazione e divulgazione;

Principio 7:      esistenza di efficienti meccanismi di adeguamento alle raccomandazioni delle istituzioni superiori di controllo e di audit;

Principio 8:      autonomia finanziaria, di gestione e amministrativa e disponibilità di risorse umane, materiali e finanziarie appropriate.

L'articolo 285, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea specifica in modo chiaro quanto segue: "La Corte dei conti è composta da un cittadino di ciascuno Stato membro. I suoi membri esercitano le loro funzioni in piena indipendenza, nell'interesse generale dell'Unione." L'articolo 286 del trattato stabilisce poi quanto segue: " I membri della Corte dei conti sono scelti tra personalità che fanno o hanno fatto parte, nei rispettivi Stati, delle istituzioni di controllo esterno o che posseggono una qualifica specifica per tale funzione. Essi devono offrire tutte le garanzie d'indipendenza."

Per la natura delle funzioni da me svolte sono stato soggetto a restrizioni e incompatibilità imposte dalle norme stabilite dal codice di comportamento etico e professionale e ho rispettato i principi di equità, obiettività e indipendenza.

Qualora fossi nominato membro della Corte dei conti, rispetterei tutti i requisiti del codice di condotta applicabili ai membri della Corte, nonché le disposizioni del trattato sul funzionamento dell'Unione europea per quanto attiene all'indipendenza, e svolgerei tutte le mansioni in modo obiettivo e indipendente.

Non appartengo a nessun partito politico né a fondazioni od organizzazioni politiche.

Ritengo che un membro della Corte dei conti debba agire in modo indipendente dagli interessi degli Stati membri dell'Unione, dalle sue istituzioni, dai partiti politici, dai gruppi di interesse e dagli interessi delle aziende private.

Rispetterei le disposizioni dell'articolo 286, paragrafo 3, del trattato astenendomi dall'accettare istruzioni o disposizioni da parte di governi e di altri organismi.

4. Le è stato concesso il discarico per le funzioni di gestione che ha esercitato in precedenza (qualora la procedura sia prevista)?

L'articolo 25, paragrafo 2, della legge sull'organizzazione e il funzionamento della Corte dei conti romena (legge n. 94/1992) stabilisce quanto segue: "Il controllo del bilancio della Corte dei conti è effettuato da una commissione istituita a tal fine dalle due camere del Parlamento." Conformemente a tali disposizioni, l'attività svolta nel periodo 1994-2013 è stata pertanto sottoposta al controllo parlamentare, effettuato attraverso la commissione congiunta di verifica nominata dalle commissioni bilancio, finanze e banche della due camere del Parlamento.

Dalle relazioni delle commissioni parlamentari di verifica non è emerso alcun aspetto negativo che porti al diniego del discarico o alla mancata approvazione dell'esecuzione del bilancio.

5. Ha partecipazioni in attività commerciali o azioni di società ovvero altri impegni possano entrare in conflitto con le sue future funzioni? È disposto a comunicare al Presidente della Corte di tutti i suoi interessi finanziari e gli altri impegni, nonché a renderli pubblici? Qualora sia coinvolto in eventuali procedimenti giudiziari, la preghiamo di fornire dettagli in merito

Come indicato in precedenza, dal 2002 ricopro la funzione di segretario generale della Corte dei conti romena. In tale contesto, sono stato e sono soggetto alle restrizioni e incompatibilità determinate da questa carica. Attualmente, così come previsto dalla legislazione in vigore in Romania, presento ogni anno dichiarazioni patrimoniali e di interessi che sono pubblicate sulla pagina Internet della Corte dei conti romena in quanto presentate in formato elettronico all'Agenzia nazionale per l'integrità.

Preciso di non avere partecipazioni in attività commerciali, né azioni di società o altri impegni che possano entrare in conflitto con le mie eventuali future funzioni.

Nel rispetto del principio di trasparenza, procederei allo stesso modo anche qualora fossi nominato membro della Corte dei conti europea, conformandomi alla totalità dei principi in materia di conflitto di interesse e di incompatibilità.

Non sono coinvolto in alcun procedimento giudiziario.

6. È disposto a rinunciare a qualunque mandato elettivo o funzione attiva che comporti responsabilità in seno a un partito politico in caso di nomina a membro della Corte dei conti?

Ho già precisato di non appartenere a nessun partito politico, in quanto la posizione di alto funzionario pubblico è incompatibile con la qualità di membro di un partito politico.

Non ricopro funzioni o posizioni incompatibili con una mia eventuale nomina a membro della Corte dei conti europea.

Qualora fossi nominato membro della Corte dei conti, dichiaro di essere disposto a rinunciare alla funzione che ricopro attualmente.

7. Come si comporterebbe di fronte a un caso di grave irregolarità, o addirittura frode e/o corruzione, in cui siano coinvolte persone provenienti dal suo Stato membro di origine?

Conformemente all'articolo 287 del trattato di Lisbona, la legittimità e la regolarità dei conti di delle entrate e delle spese sono esaminate dalla Corte dei conti, che deve garantire la corretta gestione delle risorse finanziarie. Nella sua qualità di "guardiano", la Corte ha l'obbligo di segnalare qualsiasi irregolarità.

Qualora, durante un audit, la Corte dei conti dovesse scoprire o sospettare l'esistenza di una frode, corruzione o di altre attività illecite, può fare riferimento alla sua decisione n. 97/2004. La persona responsabile della revisione contabile ha l'obbligo di informare tempestivamente la direzione dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) in merito a tali aspetti. Nel contempo, il Presidente della Corte dovrà essere informato in merito alle irregolarità riscontrate.

Qualora si verificasse quanto descritto nella domanda che mi è stata posta, mi adopererei al massimo per applicare questi principi, indipendentemente dalla nazionalità delle persone coinvolte o dallo Stato membro.

Nel corso della mia attività professionale ho rispettato tutte le disposizioni normative che imponevano l'informazione delle strutture appropriate in caso di sospetto o di accertata frode o corruzione.

In assenza di rispetto dei principi di imparzialità e di professionalità ai livelli più alti, la Corte dei conti non potrebbe contribuire al miglioramento della gestione finanziaria dell'UE e non potrebbe svolgere il ruolo di custode indipendente degli interessi finanziari dei cittadini dell'Unione.

Esercizio delle funzioni

8. Quali dovrebbero essere le caratteristiche principali di una cultura di sana gestione finanziaria nell'ambito di qualunque amministrazione pubblica?

Il regolamento finanziario specifica le caratteristiche principali di una cultura della gestione finanziaria, sottolineando l'importanza del principio della corretta gestione delle finanze basato sul principio delle tre E - economicità, efficienza ed efficacia - nonché sulla corretta valutazione dei risultati ottenuti.

Economicità: caratteristica che comporta la minimizzazione del costo delle risorse stanziate per il conseguimento dei risultati attesi di un'attività, mantenendo un'adeguata qualità di detti risultati.

Efficienza: massimizzazione dei risultati di un'attività a parità di risorse impiegate.

Efficacia: grado di raggiungimento degli obiettivi programmati per ciascuna attività e relazione tra l'effetto previsto e l'effettivo risultato delle rispettive attività.

L'articolo 287, paragrafo 2, del trattato di Lisbona, stabilisce che la legittimità e la regolarità delle entrate e delle spese sono esaminate dalla Corte dei conti, che accerta la sana gestione finanziaria, nel rispetto dei principi di regolarità e di conformità.

La maggiore responsabilizzazione nella gestione dei fondi pubblici è alla base della missione della Corte dei conti.

Nel corso della mia esperienza professionale, ho applicato i principi di una gestione finanziaria improntata all'economicità, all'efficienza e all'efficacia in quanto essi costituiscono la base per garantire una sana gestione dei fondi pubblici.

A mio avviso, una buona gestione finanziaria può essere realizzata soltanto attraverso un approccio responsabile alla gestione al fine di monitorare gli obiettivi generali dello stesso controllo interno, vale a dire:

– realizzazione, a un livello adeguato di qualità, dei compiti delle istituzioni pubbliche, nel rispetto delle loro missioni, in condizioni di regolarità, efficacia, economicità ed efficienza;

– tutela dei fondi pubblici dalle perdite generate da errori, sprechi, abusi o frodi;

– rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle decisioni degli organi di direzione;

– sviluppo e manutenzione di sistemi di raccolta, archiviazione, trattamento, aggiornamento e divulgazione dei dati e delle informazioni finanziarie e gestionali, nonché di sistemi e procedure per un'informazione pubblica adeguata mediante relazioni periodiche.

La realizzazione di una sana gestione finanziaria prevede altresì l'applicazione delle seguenti norme di controllo della gestione, che racchiudono i tratti distintivi della cultura della gestione finanziaria:

1. Ambiente interno, che si riferisce al rispetto dei valori etici, delle competenze professionali, delle strutture organizzative e della trasmissione dei diritti.

2. Gestione del rischio, che si riferisce all'esatta determinazione della missione, degli obiettivi e dei compiti, nonché alla valutazione della loro realizzazione.

3. Meccanismi di controllo, che si riferiscono alla presentazione formalizzata del sistema di controllo, di vigilanza dell'esecuzione dei compiti in condizioni di economicità, efficienza ed efficacia.

4. Informazione e comunicazione, che si riferisce al trasferimento delle informazioni all'interno e all'esterno dell'organizzazione.

5. Monitoraggio e supporto, che si riferisce all'audit interno ed esterno.

9. Secondo quanto previsto dal trattato, la Corte assiste il Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni di controllo dell'esecuzione del bilancio. Come descriverebbe le sue mansioni per quanto riguarda l'elaborazione di relazioni destinate al Parlamento europeo e, in particolare, alla sua commissione per il controllo dei bilanci?

Come specificato all'articolo 285 del trattato di Lisbona, la Corte dei conti assicura il controllo dei conti dell'Unione.

Ai sensi dell'articolo 287 del trattato, la Corte dei conti presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una dichiarazione in cui attesta l'affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, che è pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. Detta dichiarazione può essere completata da valutazioni specifiche per ciascuno dei settori principali dell'attività dell'Unione.

Nel corso della mia attività professionale, ho sempre avuto l'obbligo di elaborare e di coordinare diverse relazioni presentate all'assemblea plenaria della Corte dei conti romena o al parlamento romeno.

Alla luce dell'esperienza acquisita, ritengo che espleterò il mio compito di elaborazione e di presentazione di relazioni alla Corte in modo onesto ed equilibrato, accertandomi sempre della loro conformità al sistema di comunicazione applicato dall'istituzione europea in questione che comprende, ai sensi dell'articolo 287, paragrafo 4, del trattato di Lisbona, una relazione annuale dopo la chiusura di ciascun esercizio, trasmessa alle altre istituzioni dell'Unione e pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea nonché accompagnata dalle risposte delle istituzioni alle osservazioni della Corte dei conti, da relazioni speciali su problemi particolari e da pareri su richiesta di una delle altre istituzioni dell'Unione.

Dalla qualità di queste relazioni dipende la qualità delle decisioni della Commissione europea, con riflessi diretti sulle future attività operative, nonché sulla qualità delle decisioni del Parlamento europeo nella procedura di discarico per l'esecuzione del bilancio.

Sono, pertanto, certo che riuscirò a lasciare il segno sulle modalità di presentazione delle relazioni e dei pareri di cui sarò responsabile secondo quanto previsto dal sistema di comunicazione obbligatorio. Per essere utili al Parlamento nella realizzazione delle sue funzioni, tali relazioni devono presentare le seguenti caratteristiche:

· essere obiettive: equilibrate e veritiere,

· essere chiare: comprensibili e logiche,

· essere concise: prive di informazioni inutili,

· essere costruttive: sostenere la direzione delle entità controllate nel perfezionamento dell'attività svolta,

· rispettare i termini prescritti: essere presentate in tempo utile e senza ritardi,

· essere affidabili: basate su prove adeguate del controllo effettuato,

· essere complete: contenere tutte le osservazioni considerate pertinenti.

È, inoltre, necessario garantire la possibilità di discutere e di spiegare le informazioni contenute nelle relazioni, segnatamente nel caso in cui i risultati delle attività della Corte dei conti siano utili alle attività della Commissione, del Parlamento, del Consiglio e degli Stati membri.

Sarò, pertanto, a disposizione del Parlamento europeo e, in particolare, della commissione per il controllo dei bilanci, assolvendo in tal modo al mio compito di presentazione di relazioni pertinenti.

La relazione tra il Parlamento, attraverso la commissione per il controllo dei bilanci, e la Corte dei conti deve basarsi sulla fiducia, sulla trasparenza e su una buona comunicazione, affinché la Commissione sia costantemente informata circa le attività svolte dalla Corte nel breve e nel medio termine.

Qualora fossi nominato membro della Corte, agirei basandomi costantemente su questi principi e darei piena disponibilità a collaborare con il Parlamento e con la commissione per il controllo dei bilanci.

10. Quale ritiene sia il valore aggiunto del controllo di gestione (performance audit) e come pensa che i risultati debbano essere integrati nelle procedure, per l'appunto, di gestione?

Il mandato giuridico per effettuare il controllo di gestione è conferito dall'articolo 287, paragrafo 2, del trattato di Lisbona, che stabilisce il controllo della legittimità e della regolarità delle entrate e delle spese dell'Unione nonché l'accertamento della sana gestione finanziaria.

Ai sensi del punto 1.6 della norma ISSAI 3000, "l'istituzione superiore di controllo effettua controlli di gestione degli enti pubblici, sulla base delle disposizioni di legge in materia di organizzazione e di funzionamento, nonché dei regolamenti, delle finalità e degli obiettivi stabiliti dal Parlamento."

Attraverso gli accertamenti e le raccomandazioni il controllo di gestione è finalizzato a ridurre i costi, a incrementare l'efficienza nell'impiego delle risorse e a conseguire gli obiettivi stabiliti dall'ente sottoposto a controllo.

Le raccomandazioni della Corte dei conti devono apportare miglioramenti significativi alla gestione finanziaria dei fondi pubblici in termini di:

– economicità;

– metodi di lavoro più efficienti;

– prevenzione degli sprechi;

– conseguimento degli obiettivi stabiliti dall'ente sottoposto a controllo, con modalità più efficaci e vantaggiose in termini di costi.

Il controllo di gestione si basa sui tre seguenti principi:

· principio dell'economicità, secondo il quale i mezzi impiegati dall'ente sottoposto a controllo per la realizzazione delle proprie attività sono resi disponibili in tempo utile, nella quantità e qualità appropriate e al prezzo migliore;

· principio dell'efficienza, secondo il quale deve essere ricercato il miglior rapporto tra le risorse impiegate e i risultati conseguiti;

· principio dell'efficacia, secondo il quale devono essere raggiunti gli obiettivi specifici fissati e devono essere conseguiti i risultati attesi.

Molti aspetti del controllo di gestione comportano rischi legati alla loro complessità o al fatto che i settori sottoposti ad audit seguono normative complesse o incoerenti nel tempo. Una politica di gestione dei rischi nell'ambito dell'audit è nell'interesse dell'esecuzione di un audit di qualità che consenta di apportare un valore aggiunto.

Il rischio di non poter apportare un valore aggiunto varia dall'impossibilità di fornire informazioni nuove/aggiornate o nuove prospettive al rischio di non disporre delle competenze necessarie per condurre un'analisi ampia e approfondita, con conseguente impossibilità di fornire agli utenti delle relazioni di audit una visione chiara dell'utilità delle conclusioni e delle raccomandazioni che possono migliorare il rendimento.

Ulteriori rischi sono legati all'impossibilità di ottenere una corretta interpretazione, di non poter integrare tutti i risultati in una prospettiva chiara e logica, di non riuscire a convincere o di non poter formulare le argomentazioni più pertinenti a sostegno delle conclusioni e delle raccomandazioni.

Occorre inoltre prestare attenzione al rischio di non poter ottenere informazioni credibili.

Si tratta di aspetti sensibili che sono delineati nella norma ISSAI 3000 come segue: "Chi si occupa di controllo di gestione deve gestire costantemente il rischio di audit. L'attività di gestione del rischio di audit non è finalizzata al mantenimento a un livello accettabile soltanto del rischio di formulare conclusioni scorrette o incomplete, ma anche del rischio di fornire informazioni prive di oggettività e che non apportano un valore aggiunto agli utenti. Fra gli aspetti che occorre tenere in considerazione nella gestione del rischio figurano: il modo di affrontare le tematiche sensibili, l'accesso a informazioni di qualità e la capacità di effettuare una serie di analisi specifiche."

Le relazioni di controllo di gestione costituiscono la principale modalità di trasmissione al parlamento e alle altre istituzioni pubbliche interessate delle conclusioni e delle raccomandazioni concernenti la possibilità di migliorare il rendimento dei programmi e delle attività che implicano l'utilizzo di fondi pubblici.

La relazione di audit è utile anche per gli enti sottoposti a controllo, poiché attraverso i messaggi chiave inviati può definire le prospettive per un futuro miglioramento del rendimento.

In questo contesto è importante che le informazioni, le conclusioni e le raccomandazioni contenute nella relazione siano quanto più chiare e ben documentate possibile. Il rapporto tra gli obiettivi, i criteri, i risultati e le conclusioni dell'audit deve essere completo e verificabile.

La relazione di controllo del rendimento deve presentare in modo dettagliato tale rapporto, e, qualora siano state assegnate ponderazioni diverse ai criteri di audit, tale circostanza deve essere spiegata in modo chiaro al fine di consentire agli utenti di capire la relazione e di accettarne le conclusioni.

Le relazioni di controllo di gestione devono essere obiettive e corrette e, a tal fine, è necessario che presentino le seguenti caratteristiche:

· le conclusioni e le raccomandazioni devono essere chiare e univoche;

· i fatti devono essere presentati in termini neutri;

· tutte le constatazioni rilevanti devono essere registrate;

· devono essere incluse anche le constatazioni positive per conferire un carattere costruttivo.

11. In che modo si potrebbe migliorare la relazione di collaborazione tra la Corte dei conti, le istituzioni nazionali di controllo degli Stati membri e il Parlamento europeo (commissione per il controllo dei bilanci) per quanto riguarda l'audit del bilancio dell'Unione europea?

L'articolo 287, paragrafo 1, secondo comma del Trattato di Lisbona dispone che: "La Corte dei conti presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una dichiarazione in cui attesta l'affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni". Ne consegue la necessità di una collaborazione tra la Corte dei conti, il Parlamento europeo e le istituzioni superiori nazionali di controllo.

Il controllo delle risorse finanziarie dell'Unione non può prescindere dall'attività delle istituzioni superiori nazionali di controllo. Ciò non implica rapporti di subordinazione, ma una collaborazione basata sulla fiducia e sui vantaggi reciproci per istituzioni tra loro indipendenti.

La Corte dei conti europea ha aderito al principio della professionalità, impegnandosi a mantenere un livello esemplare di professionalità in tutti gli ambiti della propria attività e a partecipare attivamente allo sviluppo della professione di revisore dei conti pubblici nell'Unione europea e nel mondo.

La Corte dei conti europea ha dichiarato di promuovere l'assunzione di responsabilità e la trasparenza nonché di assistere il Parlamento europeo e il Consiglio nell'esercizio delle rispettive competenze in materia di controllo dell'esecuzione del bilancio dell'UE, soprattutto nel corso della procedura di discarico, impegnandosi al tempo stesso a essere un'organizzazione efficiente, all'avanguardia dell'evoluzione nel campo dell'audit delle finanze pubbliche e dell'amministrazione pubblica.

Un modo per migliorare le relazioni di cooperazione tra la Corte dei conti, le istituzioni nazionali di controllo degli Stati membri e il Parlamento europeo (commissione per il controllo dei bilanci) per quanto riguarda l'audit del bilancio dell'UE potrebbe consistere nel miglioramento della comunicazione dei risultati degli audit effettuati dalle istituzioni superiori nazionali di controllo.

Nel caso, ad esempio, della Romania, ai fini dell'adempimento degli obblighi nell'ambito dell'audit esterno che incombono al paese in qualità di Stato membro dell'Unione europea, è attiva l'Autorità di audit per i fondi di preadesione non rimborsabili assegnati alla Romania dall'Unione europea attraverso i programmi PHARE, ISPA e SAPARD, per i fondi strutturali e di coesione, per il Fondo europeo agricolo di garanzia, per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, per il Fondo europeo per la pesca, nonché per i fondi assegnati nel periodo post adesione. Pur essendo dal punto di vista strutturale un organo della Corte dei conti romena, l'autorità di audit è un organismo indipendente dal punto di vista operativo. In qualità di autorità nazionale competente ad effettuare l'audit pubblico esterno dei fondi cui ho fatto riferimento, essa comunica direttamente con la Commissione e con la Corte dei conti europea.

L'autorità di audit presenta ogni anno relazioni su ciascun programma operativo o categoria di fondi.

Ulteriori modalità di miglioramento delle relazioni di cooperazione potrebbero essere l'istituzionalizzazione della partecipazione degli Stati membri ai gruppi di lavoro istituiti a livello EUROSAI e la divulgazione del know-how acquisito, la condivisione delle relazioni annuali e l'eventuale discussione nonché il miglioramento della comunicazione tra queste istituzioni mediante la definizione di obiettivi comuni alla base del lavoro di revisione o dei programmi di audit pluriennali.

In tal senso è possibile esemplificare il controllo di gestione per i fondi destinati al finanziamento dei lavori infrastrutturali (autostrade, audit dei fondi per l'ambiente).

Altre domande

12. Ritirerebbe la sua candidatura ove il parere del Parlamento in merito alla sua nomina a membro della Corte dei conti fosse sfavorevole?

Sì.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

27.5.2013

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

14

13

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Jean-Pierre Audy, Inés Ayala Sender, Zuzana Brzobohatá, Andrea Češková, Ryszard Czarnecki, Martin Ehrenhauser, Jens Geier, Ingeborg Gräßle, Cătălin Sorin Ivan, Monica Luisa Macovei, Jan Mulder, Eva Ortiz Vilella, Bogusław Sonik, Georgios Stavrakakis, Søren Bo Søndergaard, Michael Theurer

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Esther de Lange, Ivailo Kalfin, Véronique Mathieu Houillon, Vojtěch Mynář, Derek Vaughan

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Elena Băsescu, Elisabeth Jeggle, Ramona Nicole Mănescu, Marie-Thérèse Sanchez-Schmid, Axel Voss, Renate Weber