RACCOMANDAZIONE sul progetto di decisione del Consiglio relativo alla conclusione del protocollo che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall’accordo di partenariato nel settore della pesca tra l'Unione europea e la Repubblica della Costa d'Avorio (2013-2018)

29.11.2013 - (08701/2013 – C7‑0216/2013 – 2013/0102(NLE)) - ***

Commissione per la pesca
Relatore: Jean Louis Cottigny

Procedura : 2013/0102(NLE)
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A7-0416/2013
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio relativo alla conclusione del protocollo che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall’accordo di partenariato nel settore della pesca tra l'Unione europea e la Repubblica della Costa d'Avorio (2013-2018)

(08701/2013 – C7‑0216/2013 – 2013/0102(NLE))

(Approvazione)

Il Parlamento europeo,

–   visto il progetto di decisione del Consiglio (08701/2013),

–   visto il progetto di protocollo che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall’accordo tra l'Unione europea e la Repubblica della Costa d'Avorio (2013-2018) (08699/2013),

–   vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 43, paragrafo 2, e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C7‑0216/2013),

–   visti l'articolo 81 e l'articolo 90, paragrafo 7, del suo regolamento,

–   visti la raccomandazione della commissione per la pesca e i pareri della commissione per lo sviluppo e della commissione per i bilanci (A7-0416/2013),

1.  dà la sua approvazione alla conclusione del protocollo;

2.  invita la Commissione a fornire al Parlamento europeo le informazioni relative alle riunioni della commissione mista prevista dall'articolo 9 dell'accordo, in particolare i rispettivi verbali e le rispettive conclusioni, unitamente a una relazione annuale sui risultati dell'attuazione effettiva del programma di sostegno settoriale pluriennale di cui all'articolo 3 del protocollo; invita inoltre la Commissione a presentare al Parlamento europeo e al Consiglio, durante l'ultimo anno di validità del protocollo e prima dell'apertura dei negoziati per il suo rinnovo, una relazione di valutazione ex-post che contenga un'analisi costi/benefici dell'applicazione del protocollo;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Repubblica della Costa d'Avorio.

MOTIVAZIONE

Introduzione

Le relazioni in materia di pesca tra l'Unione europea e la Repubblica della Costa d'Avorio hanno ufficialmente avuto inizio nel 1990 con un primo accordo di partenariato. Si tratta pertanto di un accordo relativamente datato e importante per entrambe le parti.

I negoziati sul rinnovo dell'accordo di partenariato si sono svolti in un clima sereno e d'intesa tra le parti, tant'è che il 9 gennaio 2013 è stato siglato un nuovo protocollo, dopo solo due cicli di negoziati. Tale protocollo, concluso per una durata di cinque anni, ovvero dal 1° luglio 2013 al 30 giugno 2018, offre possibilità di pesca alle flotte di tonniere europee e si applica provvisoriamente a partire dal 1° luglio 2013 in attesa della posizione del Parlamento europeo.

Al fine di convalidare il protocollo di partenariato, occorre verificare se quest'ultimo soddisfa i criteri seguenti:

1) un'equa contropartita finanziaria;

2) la considerazione del contesto economico, politico e sociale della Costa d'Avorio;

3) un protocollo equilibrato, ragionevole e vantaggioso per entrambe le parti.

Contenuto del nuovo protocollo

Valutazione

Il nuovo accordo si basa in particolare sui risultati di una valutazione ex-post del giugno 2012 del protocollo d'accordo di partenariato nel settore della pesca tra l'Unione europea e la Costa d'Avorio per il periodo luglio 2007-giugno 2013, realizzata da esperti indipendenti e finanziata dalla Commissione europea.

La relazione sottolinea che, fin dalla sua definizione, l'accordo è giustificato dal punto di vista economico ed è ragionevole, equilibrato ed efficace. L'Unione europea e la Costa d'Avorio sono partner privilegiati, in particolare in materia di pesca, poiché la quasi totalità della produzione ivoriana di tonno è esportata verso l'Unione, ovvero una media di circa 55 000 tonnellate all'anno. Le relazioni tra le due parti interessate sono rimaste costanti anche durante tutta la crisi politica recente a cui si è assistito in Costa d'Avorio.

Possibilità di pesca

L'accordo di partenariato prevede possibilità di pesca suddivise in due categorie di navi, ovvero 28 tonniere congelatrici con reti a circuizione e 10 pescherecci con palangari di superficie francesi e spagnoli.

Contropartita finanziaria

La contropartita finanziaria complessiva versata dall'Unione europea ammonta a 680 000 EUR l'anno così ripartiti:

- 422 500 EUR l'anno saranno versati per i diritti d'accesso alla zona economica esclusiva ivoriana, ovvero le acque in cui la Costa d'Avorio esercita diritti sovrani sullo sfruttamento delle risorse. Il quantitativo di riferimento è fissato a 6 500 tonnellate l'anno;

- 257 500 EUR l'anno a sostegno dello sviluppo della politica settoriale della pesca in Costa d'Avorio, che serviranno in particolare a sviluppare l'acquacoltura, a lottare contro la pesca illegale, che colpisce fortemente la zona, e a modernizzare il sistema di dichiarazione delle catture. Ciò costituisce quello che l'Unione europea intende attuare nella sua politica della pesca.

Inoltre, è stato fissato un canone di 35 EUR per tonnellata. Il prezzo delle licenze ammonterà a 5 390 EUR per le tonniere con reti a circuizione e a 1 960 EUR per i pescherecci con palangari di superficie.

Tale corrispettivo finanziario è aumentato del 42 % rispetto al protocollo del 2007, che prevedeva una contropartita di 595 000 EUR. Il quantitativo di riferimento è invece leggermente diminuito, passando da 7 000 tonnellate l'anno nel 2007 a 6 500 tonnellate nel 2013, a causa della necessità di preservare le risorse alieutiche nelle acque ivoriane. Le possibilità di cattura non venivano infatti utilizzate completamente, il che spiega la loro diminuzione, sebbene continui a sussistere un grande potenziale di pesca.

Tabella comparativa dei protocolli tra l'Unione europea e la Costa d'Avorio 2007-2013 e 2013-2018

 

Protocollo 2007-2013

Protocollo 2013-2018

Contropartita finanziaria

595 000 EUR/anno

680 000 EUR/anno

Quantitativo di riferimento

7 000 tonnellate/anno

6 500 tonnellate/anno

Categorie di navi

25 pescherecci con reti a circuizione

15 pescherecci con palangari di superficie

28 tonniere congelatrici con reti a circuizione

10 pescherecci con palangari di superficie

Imbarco di marinai

Il protocollo prevede altresì che gli armatori europei impieghino sulle loro navi almeno il 20 % di marinai cittadini dei paesi ACP e in via prioritaria marinai di nazionalità ivoriana.

Osservazioni del relatore

L'accordo comporta pertanto numerosi posti di lavoro per entrambe le parti e mette in evidenza l'aspetto sociale. La tutela dei posti di lavoro nell'Unione europea e in Costa d'Avorio costituisce un ulteriore argomento favorevole, in particolare in un contesto di crisi e in una situazione in cui la Costa d'Avorio sta compiendo numerosi sforzi per ritrovare la stabilità politica. Il protocollo è importante anche per la continuità dell'attività della flotta dell'Unione ed è economicamente redditizio, poiché una tonnellata di tonno viene rivenduta in media a più di dieci volte il prezzo di cattura.

Il protocollo è in sintonia con le aspettative delle istituzioni europee, ovvero la promozione dell'acquacoltura, la lotta contro la pesca INN e la riservatezza dei dati.

Inoltre, esso è conforme ai principi della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) in materia di gestione degli stock. Infatti, le quote fissate sono in linea con le raccomandazioni scientifiche e il tonno rosso è escluso dalle specie autorizzate. Le catture accessorie rimangono scarse e accidentali.

Conclusione

Alla luce di quanto esposto, il relatore non ha nulla di importante da obiettare e invita ad approvare il protocollo di pesca tra l'Unione europea e la Costa d'Avorio, vantaggioso per entrambe le parti interessate e per i pescatori della zona. L'accordo contribuisce infatti alla creazione di posti di lavoro e di ricchezza e dovrebbe essere sostenuto.

Il Parlamento europeo intende tuttavia vigilare sulla qualità dell'aiuto al settore ivoriano dell'occupazione, e invita la Commissione a potenziare i controlli sugli usi effettivi dei fondi versati e sulla pesca illegale. Il Parlamento desidera inoltre essere informato sulle riunioni e sugli eventi riguardanti l'attuazione dell'accordo e disporre di una tabella indicante la ripartizione dell'aiuto settoriale, al fine di poter monitorare le attività.

PARERE della commissione per lo sviluppo (17.9.2013)

destinato alla commissione per la pesca

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica della Costa d'Avorio (2013-2018)
(08701/2013 – C7-0216/2013 – 2013/0102(NLE))

Relatore per parere: Maurice Ponga

BREVE MOTIVAZIONE

La Costa d'Avorio è un paese in via di sviluppo con un indice di sviluppo umano molto debole. È stato infatti classificato al 168° posto su 186 secondo l'indice di sviluppo umano del 2013.

La Costa d'Avorio esce da una grave crisi politica che è durata più di 10 anni. Attualmente il paese è in piena fase di ricostruzione e le sfide per ristabilire lo Stato di diritto su tutto il territorio ivoriano sono numerose per via di un processo di riconciliazione nazionale difficile e complesso.

L'UE è al fianco della Costa d'Avorio e contribuisce alla ricostruzione del paese attraverso molteplici interventi in materia di aiuto umanitario con il "partenariato per la transizione " e i suoi programmi di sviluppo (FES, ICD, l'IS, IEDDH, Iniziativa OMD). La dotazione del 10° FES (2008-2013) per la Costa d'Avorio ammonta a più di 600 milioni di EUR e sostiene il consolidamento della pace e la buona governance nonché la ricerca di una coesione sociale e la riabilitazione delle infrastrutture sociali ed economiche. La maggior parte delle cooperazioni internazionali è di nuovo effettiva, il che consente un'accelerazione dell'attuazione del piano nazionale di sviluppo avviato nel marzo 2012.

A livello economico, nonostante una difficile situazione economica con un PIL procapite di 1 300 EUR nel 2011 e circa il 50% di ivoriani che vivono al di sotto della soglia di povertà, la Costa d'Avorio conosce attualmente una fase di crescita. Il suo PIL ha registrato nel 2012 una crescita stimata all'8,6%. A medio termine, l'attuazione del piano nazionale di sviluppo (2012-2015) dovrebbe permettere il ritorno del paese a una curva di crescita stabile, con tassi compresi tra l'8,9% e il 9,8% per il 2013 e il 2014.

L'agricoltura è il pilastro dell'economia ivoriana in quanto contribuisce per più del 25% al PIL nazionale. Essa occupa circa 4 milioni di persone ossia i due terzi della popolazione attiva. Il paese figura tra i più grandi esportatori mondiali di cacao, caffè, anacardi e olio di palma. La Costa d'Avorio è altresì un paese produttore di petrolio e di gas. Il settore della pesca, dal canto suo, rappresenta circa l'1% del PIL nazionale e il porto di Abidjan è il primo porto dell'Africa occidentale.

L'accordo di partenariato nel settore della pesca (APP) tra l'UE e la Costa d'Avorio siglato nel 2007 sostituisce il vecchio accordo del 1990. Taluni protocolli fissano le possibilità di pesca nonché le contropartite finanziarie.

Questo nuovo protocollo copre un periodo di 5 anni (dal 1° luglio 2013 al 30 giugno 2018) e offre possibilità di pesca per 28 tonniere congelatrici e 10 palangari di superficie. Il contributo finanziario dell'Unione previsto dal nuovo protocollo ammonta a 680 000 EUR l'anno così ripartiti:

–   422 500 EUR per l'accesso delle navi dell'Unione alla ZEE della Costa d'Avorio per un tonnellaggio di riferimento di 6 500 tonnellate,

–   257 500 EUR l'anno a sostegno dello sviluppo della politica settoriale della pesca (ossia un aumento di più dell'84% rispetto al protocollo precedente).

A tale contributo finanziario vanno aggiunti i canoni forfettari versati dagli armatori.

Il vostro relatore constata in generale che l'attuazione del precedente protocollo ha dato risultati piuttosto soddisfacenti, come lo testimonia la valutazione ex post:

–   la coerenza dell'intero APP, sia su scala dell'Unione sia su scala della Costa d'Avorio,

–   il rispetto dei principi di buona governance,

–   la creazione di un numero importante di posti di lavoro. 20 000 persone lavorano infatti direttamente o indirettamente nel settore della pesca (in particolare in quello portuale e in quello della trasformazione delle risorse alieutiche). A ciò si aggiunge l'inquadramento sociale di cui beneficiano i lavoratori delle fabbriche (salari decenti, assicurazione malattia, pensione, formazione e istruzione ...),

–   un plusvalore dell'ordine del 170% per euro investito.

Anche se talune clausole del protocollo, come il sistema di monitoraggio, controllo e sorveglianza e l'imbarco di osservatori, non hanno potuto essere rispettate in mancanza di un quadro legale, di infrastrutture in stato di funzionamento e di risorse umane, nell'insieme il protocollo denota un buon livello di effettività.

Il vostro relatore è attento alle conclusioni della valutazione ex post, che sottolineano la necessità di evitare la frantumazione delle azioni intraprese con la contropartita finanziaria onde aumentare l'efficacia dell'aiuto nonché quella di realizzare importanti investimenti per rendere il porto di Abidjan più attraente dal punto di vista tecnico e finanziario, il che impone di assicurarsi che i mezzi finanziari accordati dal protocollo siano coordinati con i fondi dell'11° FES e altri programmi di assistenza.

Benché l'APP con la Costa d'Avorio sia stato attuato in un contesto politico difficile, esso si è svolto in modo soddisfacente e ha fornito un contributo notevole al processo di sviluppo sostenibile della Costa d'Avorio. In un contesto di ricostruzione dello Stato ivoriano è importante che l'UE resti presente al fianco degli ivoriani, e il nuovo protocollo dovrebbe partecipare a tale ricostruzione del settore della pesca. Occorrerà tuttavia essere vigilanti nell'applicazione del protocollo e ricorrere, se necessario, alle disposizioni di cui all'articolo 8, vale a dire la sospensione dell'attuazione del protocollo in caso di violazioni di elementi essenziali e fondamentali dei diritti dell'uomo.

Per questi motivi il vostro relatore ritiene che il Parlamento dovrebbe dare il proprio accordo alla ratifica del nuovo protocollo.

******

La commissione per lo sviluppo invita la commissione per la pesca, competente per il merito, a proporre al Parlamento di dare la sua approvazione.

La commissione per lo sviluppo ritiene che, in sede di attuazione del protocollo, la Commissione debba tenere debitamente conto dei seguenti aspetti:

a)   invita a perseguire un numero limitato di obiettivi nell'ambito del programma settoriale pluriennale onde migliorare l'efficacia dell'aiuto settoriale;

b)   ricorda che le azioni da intraprendere dovrebbero essere coerenti e coordinate con le azioni finanziate da altri programmi europei per lo sviluppo, in particolare l'11° FES o anche il programma ACP Fish II e i programmi regionali e nazionali ivoriani; invita a far sì che tali azioni coordinate partecipino al miglioramento delle infrastrutture del porto di Abidjan;

c)   invita la Commissione a considerare, in seno alla commissione mista prevista all'articolo 9 dell'accordo, oltre agli obiettivi di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del nuovo protocollo, l'adozione di misure volte a rafforzare il quadro legale e le risorse finanziarie, tecniche e umane per attività di monitoraggio, controllo e sorveglianza onde dissuadere la pesca INN; invita altresì la Commissione a sostenere gli sforzi della Costa d'Avorio volti a promuovere gli strumenti di cooperazione regionale in materia di controllo in mare, soprattutto le azioni intraprese in seno alla CPCO, compresa l'attuazione di un programma di osservatori regionali delle attività di pesca del tonno o la creazione di un centro regionale di sorveglianza del pescato;

d)    chiede che le relazioni annuali sull'utilizzazione della dotazione settoriale siano trasmesse al Parlamento e al Consiglio al fine di promuovere la trasparenza e di accertarsi che la dotazione aggiuntiva destinata a sostenere la politica settoriale della pesca sia effettivamente utilizzata a tal fine.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

17.9.2013

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

26

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Thijs Berman, Michael Cashman, Ricardo Cortés Lastra, Corina Creţu, Véronique De Keyser, Leonidas Donskis, Mikael Gustafsson, Filip Kaczmarek, Miguel Angel Martínez Martínez, Gay Mitchell, Norbert Neuser, Maurice Ponga, Jean Roatta, Birgit Schnieber-Jastram, Keith Taylor, Patrice Tirolien, Ivo Vajgl

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Philippe Boulland, Enrique Guerrero Salom, Edvard Kožušník, Krzysztof Lisek, Isabella Lövin, Judith Sargentini

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Emma McClarkin, Jarosław Leszek Wałęsa, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska

PARERE della commissione per i bilanci (5.9.2013)

destinato alla commissione per la pesca

sulla progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo tra l'Unione europea de la Repubblica della Costa d'Avorio (2013-2018)
(08701/2013 – C7‑0216/2013 – 2013/0102(NLE))

Relatore per parere: François Alfonsi

BREVE MOTIVAZIONE

Sulla base dell’autorizzazione conferitale dal Consiglio, la Commissione europea ha avviato negoziati con la Repubblica della Costa d’Avorio per il rinnovo del protocollo dell’accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica della Costa d’Avorio. In seguito a tali negoziati, un progetto di nuovo protocollo è stato siglato dai negoziatori il 9 gennaio 2013. Il nuovo protocollo copre un periodo di 5 anni decorrente dalla data di applicazione provvisoria fissata all’articolo 13 (1º luglio 2013).

L’obiettivo principale del protocollo di accordo è offrire alle navi dell’Unione europea possibilità di pesca nelle acque della Repubblica della Costa d’Avorio, entro i limiti dell’eccedenza disponibile. La Commissione si è basata, in particolare, sui risultati di una valutazione ex post realizzata da esperti esterni.

L’obiettivo generale è rafforzare la cooperazione tra l’Unione europea e la Repubblica della Costa d’Avorio ai fini dell’istituzione di un quadro di partenariato per lo sviluppo di una politica di pesca sostenibile e lo sfruttamento responsabile delle risorse alieutiche nella zona di pesca ivoriana, nell’interesse di entrambe le parti.

Il nuovo protocollo prevede un contributo finanziario totale di 3 585 000 EUR per l'intero periodo, 3 400 000 EUR dei quali (per l'intero periodo) destinati alla conservazione e gestione delle risorse naturali. La contropartita finanziaria annua, pari a 680 000 EUR, si basa su: a) un quantitativo di riferimento di 6 500 tonnellate, per un importo di 422 500 EUR per i diritti d’accesso e b) un sostegno allo sviluppo della politica settoriale della pesca della Repubblica della Costa d’Avorio, per un importo di 257 500 EUR. Tale sostegno risponde agli obiettivi della politica nazionale in materia di pesca e segnatamente ai bisogni della Repubblica della Costa d’Avorio in materia di lotta contro la pesca illegale.

Il contributo annuale per la conservazione e la gestione delle risorse naturali erogato dal bilancio dell'Unione è pari pertanto a 680 000 EUR all'anno.

Natura della spesa

2013

2014

2015

2016

2017

Totale

Conservazione e gestione delle risorse naturali

680 000

680 000

680 000

680 000

680 000

3 400 000

Spese amministrative

37 000

37 000

37 000

37 000

37 000

185 000

TOTALE

717 000

717 000

717 000

717 000

717 000

3 585 000

La commissione per i bilanci ricorda le sue precedenti richieste alla Commissione, ovvero di:

•   valutare ogni anno se gli Stati membri, le cui navi operano nel quadro del protocollo allegato all'accordo, hanno rispettato gli obblighi in materia di dichiarazione delle catture. In caso di mancato rispetto la Commissione dovrebbe respingere le loro richieste di licenze di pesca per l'anno successivo;

•   riferire annualmente al Parlamento e al Consiglio in merito ai risultati del programma settoriale pluriennale di cui all'articolo 7 del protocollo, nonché in merito al rispetto, da parte degli Stati membri, degli obblighi in materia di dichiarazione delle catture;

•   presentare, prima della scadenza del protocollo o dell'avvio dei negoziati per una sua eventuale sostituzione, al Parlamento e al Consiglio una valutazione ex post del protocollo, comprensiva di un'analisi costi-benefici.

******

La commissione per i bilanci invita la commissione per la pesca, competente per il merito, a proporre al Parlamento di dare la sua approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

5.9.2013

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

34

2

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Marta Andreasen, Zuzana Brzobohatá, Jean Louis Cottigny, Jean-Luc Dehaene, Isabelle Durant, Göran Färm, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazábal Rubial, Ingeborg Gräßle, Lucas Hartong, Jutta Haug, Monika Hohlmeier, Sidonia Elżbieta Jędrzejewska, Anne E. Jensen, Ivailo Kalfin, Jan Kozłowski, Alain Lamassoure, Giovanni La Via, George Lyon, Claudio Morganti, Jan Mulder, Juan Andrés Naranjo Escobar, Andrej Plenković, Dominique Riquet, Alda Sousa, Oleg Valjalo, Derek Vaughan, Angelika Werthmann

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Alexander Alvaro, Maria Da Graça Carvalho, Frédéric Daerden, Paul Rübig, Peter Šťastný, Georgios Stavrakakis, Nils Torvalds, Catherine Trautmann

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

27.11.2013

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

22

1

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

John Stuart Agnew, Carmen Fraga Estévez, Pat the Cope Gallagher, Ian Hudghton, Werner Kuhn, Isabella Lövin, Gabriel Mato Adrover, Maria do Céu Patrão Neves, Crescenzio Rivellini, Ulrike Rodust, Raül Romeva i Rueda, Struan Stevenson, Isabelle Thomas, Nils Torvalds, Jarosław Leszek Wałęsa

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Luis Manuel Capoulas Santos, Jean Louis Cottigny, Jim Higgins, Jens Nilsson

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

María Auxiliadora Correa Zamora, Salvador Garriga Polledo, Francisco José Millán Mon, Younous Omarjee, Ivo Vajgl, Luis Yáñez-Barnuevo García