RELAZIONE su misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell'Unione europea
7.4.2014 - (2014/2020(INI))
Commissione per i bilanci
Relatori: Jean-Luc Dehaene, Anne E. Jensen
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
su misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell'Unione europea
Il Parlamento europeo,
– visto il progetto di decisione del Consiglio (05600/2014),
– vista la proposta di regolamento del Consiglio presentata dalla Commissione (COM(2011)0740),
– vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 311, terzo comma, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C7-0047/2014),
– vista la sua risoluzione del 29 marzo 2007 sul futuro delle risorse proprie dell'Unione europea[1],
– vista la sua risoluzione dell'8 giugno 2011 su "Investire nel futuro: un nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) per un'Europa competitiva, sostenibile e inclusiva"[2],
– vista la sua risoluzione del 13 giugno 2012 sul quadro finanziario pluriennale e le risorse proprie[3],
– vista la sua risoluzione del 23 ottobre 2012 per favorire il buon esito della procedura di approvazione del quadro finanziario pluriennale 2014-2020[4],
– vista la sua risoluzione del 13 marzo 2013 sulle conclusioni del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013 relative al quadro finanziario pluriennale[5],
– vista la sua risoluzione del 3 luglio 2013 sull'accordo politico relativo al quadro finanziario pluriennale 2014-2020[6],
– visto l'articolo 81, paragrafo 1, secondo comma, del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per i bilanci (A7-0270/2014),
A. considerando che, in conformità dell'articolo 311 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), il Consiglio, deliberando mediante regolamenti secondo una procedura legislativa speciale, stabilisce le misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell'Unione nella misura in cui ciò è previsto nella decisione che stabilisce le disposizioni relative al sistema delle risorse proprie dell'Unione;
B. considerando che l'articolo 311 del TFUE stabilisce altresì che il bilancio è finanziato integralmente tramite risorse proprie e consente al Consiglio di istituire nuove categorie di risorse proprie o di sopprimere una categoria esistente, fornendo così la base giuridica per una riforma radicale del sistema delle risorse proprie;
C. considerando che il Parlamento non ha mai smesso di chiedere che il finanziamento del bilancio dell'UE ritornasse a un autentico sistema di risorse proprie, come stabilito nel trattato; che esso ha segnalato regolarmente le carenze e i limiti del sistema delle risorse proprie attuale, che la mancanza di trasparenza e la forte complessità rendono totalmente incomprensibile per i cittadini europei, che sono quelli che sopportano, in ultima analisi, le conseguenze;
D. considerando che i contributi nazionali al bilancio dell'UE, basati sul RNL, che oggi rappresentano circa il 74% delle entrate complessive dell'Unione, non possono essere considerati autentiche risorse proprie poiché si tratta semplicemente di trasferimenti dalle tesorerie nazionali al bilancio dell'UE; che la risorsa basata sull'IVA, che rappresenta circa l'11% delle entrate complessive dell'UE, si è sviluppata in modo tale da essere altresì vista come un contributo nazionale al bilancio dell'Unione; che tale situazione ha rafforzato, per decenni, la logica del "giusto ritorno", che è anche chiaramente prevalsa nelle conclusioni del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013 sul QFP 2014-2020 e che ha ampiamente impedito una riforma strutturale del bilancio dell'UE;
E. considerando che, a causa delle misure di austerità, gli Stati membri sono riluttanti ad aumentare i loro contributi al bilancio dell'UE, nonostante gli indiscussi vantaggi che ricavano dai programmi finanziati a titolo di tale bilancio, e che un sistema di risorse proprie dirette per l'UE rappresenta l'unica soluzione attuabile;
F. considerando che il Parlamento ha manifestato sistematicamente il proprio appoggio alle proposte della Commissione presentate nel giugno 2011, che, riducendo la parte dei contributi nazionali al bilancio dell'UE a una percentuale massima del 40%, abolendo l'attuale contributo basato sull'IVA, che è puramente statistico, e sostituendolo con un'autentica risorsa dell'UE basata sull'IVA, creando una nuova e autentica risorsa propria e sostituendo tutti i rimborsi e i meccanismi di correzione con un sistema di importi forfettari per il periodo 2014-2020, hanno compiuto un passo nella giusta direzione adattando la parte del bilancio dell'UE corrispondente alle entrate allo spirito e alla lettera del trattato e che, per questa ragione, si sono conquistate fin dall'inizio l'appoggio di un'amplissima maggioranza in seno al Parlamento;
G. considerando che, nonostante il suo scontento per l'incapacità del Consiglio di avanzare con la riforma del sistema delle risorse proprie, nel novembre 2013 il Parlamento ha infine dato la sua approvazione al regolamento che stabilisce il QFP per il periodo 2014-2020, a seguito dell'accordo con il Consiglio su una dichiarazione comune relativa all'istituzione del gruppo di alto livello sulle risorse proprie; che, in tale occasione, la Presidenza lituana aveva dichiarato il proprio impegno a organizzare la riunione inaugurale del gruppo il 18 e 19 dicembre 2013; che, a causa del ritardo da parte del Consiglio nel decidere sui suoi tre candidati a detto gruppo, tale riunione ha dovuto attendere il mese di aprile 2014;
H. considerando che il gruppo di alto livello sulle risorse proprie intende presentare una prima valutazione delle carenze del sistema attuale entro la fine del 2014 e pervenire nel 2016 a un risultato finale da sottoporre alla valutazione di una conferenza interistituzionale cui parteciperanno i parlamenti nazionali; che il gruppo di alto livello dovrebbe esaminare tutti gli aspetti della riforma del sistema delle risorse proprie con l'intento di fornire alla Commissione i mezzi necessari per valutare se le nuove iniziative in materia di risorse proprie si possano attuare in parallelo alla procedura di "riesame-revisione" postelettorale del QFP 2014-2020 (da lanciare non oltre la fine del 2016) e per proporre una riforma ben riuscita per il periodo coperto dal quadro finanziario pluriennale post 2020;
1. si compiace che il Consiglio consenta di stabilire misure di esecuzione per le risorse proprie dell'Unione conformemente a quanto prevede il TFUE;
2. ritiene che ci si debba rammaricare, tuttavia, della decisione del Consiglio di ritrasferire le disposizioni sul calcolo delle risorse basate sul RNL nella decisione relativa alle risorse proprie; è del parere che ciò rappresenti un'opportunità mancata di raggruppare tutte le disposizioni di esecuzione in un testo unico e che l'articolo 311 del trattato di Lisbona non fornisca una giustificazione oggettiva per tale frazionamento;
3. si rammarica che il Consiglio non sia stato capace di compiere passi avanti nella riforma del sistema delle risorse proprie sulla base delle proposte legislative presentate dalla Commissione;
4. mantiene il proprio invito a riformare il sistema delle risorse proprie dell'Unione europea con lo scopo di renderlo semplice, trasparente, equo, visibile e comprensibile per i cittadini dell'UE, rafforzando così il loro legame con il progetto europeo e riducendo nel contempo l'onere che grava sulle tesorerie nazionali degli Stati membri;
5. si aspetta molto dai lavori del gruppo di alto livello sulle risorse proprie, che, a suo parere, offre un'occasione unica di sbloccare la riforma del sistema delle risorse proprie; si compiace della prima riunione del gruppo di alto livello il 3 aprile 2014; si aspetta altresì che, nonostante il considerevole e deplorevole ritardo registrato nell'organizzazione di questa riunione inaugurale, il gruppo di alto livello sulle risorse proprie rispetti gli obiettivi e il calendario stabiliti nella dichiarazione comune che lo istituisce;
6. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.
- [1] GU C 27 E del 31.1.2008, pag. 214.
- [2] GU C 380 E dell'11.12.2012, pag. 89.
- [3] GU C 332 E del 15.11.2013, pag. 42.
- [4] Testi approvati, P7_TA(2012)0360.
- [5] Testi approvati, P7_TA(2013)0078.
- [6] Testi approvati, P7_TA(2013)0304.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
1.4.2014 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
19 1 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Marta Andreasen, Zuzana Brzobohatá, Jean Louis Cottigny, Göran Färm, Věra Flasarová, Salvador Garriga Polledo, Jens Geier, Ingeborg Gräßle, Jutta Haug, Monika Hohlmeier, Sidonia Elżbieta Jędrzejewska, Anne E. Jensen, Ivailo Kalfin, Jan Kozłowski, Jan Mulder, Juan Andrés Naranjo Escobar, Andrej Plenković, László Surján, Helga Trüpel, Angelika Werthmann |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Paul Rübig |
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