RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilizzazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (domanda EGF/2014/006 FR/PSA presentata dalla Francia)

14.10.2014 - (COM(2014)0560 – C8‑0141/2014 – 2014/2076(BUD))

Commissione per i bilanci
Relatore: Isabelle Thomas

Procedura : 2014/2076(BUD)
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A8-0016/2014
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilizzazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (domanda EGF/2014/006 FR/PSA presentata dalla Francia)

(COM(2014)0560 – C8‑0141/2014 – 2014/2076(BUD))

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2014)0560 – C8-0141/2014),

–   visto il regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006[1] (Regolamento FEG),

–   visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020[2], in particolare l'articolo 12,

–   visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[3] (AII del 2 dicembre 2013), in particolare il punto 13,

–   vista la procedura di trilogo prevista al punto 13 dell'AII del 2 dicembre 2013,

–   vista la lettera della commissione per l'occupazione e gli affari sociali,

–    vista la lettera della commissione per lo sviluppo regionale,

–    vista la relazione della commissione per i bilanci (A8-0016/2014),

A. considerando che l'Unione ha predisposto strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei rilevanti cambiamenti della struttura del commercio mondiale e agevolare il loro reinserimento nel mercato del lavoro;

B.  considerando che il sostegno finanziario dell'Unione ai lavoratori in esubero dovrebbe essere dinamico e reso disponibile nel modo più rapido ed efficiente possibile, in conformità della dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, adottata durante la riunione di concertazione del 17 luglio 2008, e nel rispetto dell'AII del 2 dicembre 2013 con riferimento all'adozione di decisioni di mobilitazione del FEG;

C. considerando che l'adozione del regolamento FEG riflette l'accordo raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio concernente la reintroduzione del criterio di mobilitazione a seguito della crisi, l'aumento del contributo finanziario dell'Unione al 60% dei costi totali stimati delle misure proposte, l'incremento dell'efficienza del trattamento delle domande d'intervento del FEG in seno alla Commissione e da parte del Parlamento europeo e del Consiglio ottenuto con la riduzione dei tempi per la valutazione e l'approvazione, l'estensione delle azioni e dei beneficiari ammissibili ai lavoratori autonomi e ai giovani, nonché il finanziamento di incentivi per la creazione di imprese proprie;

D. considerando che la Francia ha presentato la domanda EGF/2014/006 FR/PSA per un contributo finanziario a valere sul FEG in relazione al collocamento in esubero di 6 120 lavoratori deciso in tale paese dalla Peugeot Citroën Automobiles (di seguito "PSA") operanti nel settore classificato NACE Rev. 2 nella divisione 29 ("Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi") e che gli esuberi interessano principalmente le regioni dell'Ile de France (impianto di Aulnay) e della Bretagna (impianto di Rennes), con 2 357 lavoratori destinatari di misure cofinanziate dal FEG, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° ottobre 2013 e il 31 gennaio 2014;

E.  considerando che la domanda di assistenza soddisfa le condizioni di ammissibilità stabilite dal regolamento FEG;

F.  considerando che è possibile che gli impianti interessati siano oggetto di importanti riconversioni industriali, in particolare il sito di Aulnay-sous-Bois, il quale, se potrà sfruttare pienamente il suo potenziale nel settore del trasporto multimodale, potrebbe consentire un notevole ricollocamento di lavoratori;

G. considerando che le autorità locali della regione della Bretagna non hanno partecipato all'organizzazione di servizi personalizzati a favore dei lavoratori colpiti, sebbene siano responsabili della formazione professionale; e che i rappresentanti dei sindacati locali dei principali siti interessati non sono stati invitati alla negoziazione delle misure;

1.  conviene con la Commissione che le condizioni stabilite all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento FEG sono soddisfatte e che, di conseguenza, la Francia ha diritto a un contributo finanziario a norma del regolamento in parola;

2.  rileva che le autorità francesi hanno presentato la domanda relativa al contributo finanziario del FEG il 25 aprile 2014 e che la valutazione della Commissione è stata comunicata il 10 settembre 2014; si compiace della rapidità della valutazione, che è durata meno di cinque mesi;

3.  ritiene che gli esuberi presso la PSA siano legati ai grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali dovuti alla globalizzazione, con riferimento all'osservazione della Francia (L'industrie automobile francaise, analyse et statistiques 2013)[4], secondo cui nel periodo dal 2000 al 2012 la produzione mondiale di veicoli è cresciuta del 44%, mentre nel medesimo periodo l'Europa occidentale ha registrato una contrazione del 25%, e la produzione nei paesi terzi (Corea del Sud, Cina, Turchia, Indonesia, Iran, Malesia, Thailandia e Sudamerica) è aumentata significativamente e rappresenta attualmente il 47% della produzione mondiale di veicoli (contro il 15% nel 2000);

4.  osserva che i 6 120 esuberi aggraveranno ulteriormente il problema della disoccupazione nelle regioni dell'Ile de France e della Bretagna, in cui sono situati i due impianti colpiti, dal momento che lo stabilimento di Aulnay occupava l'ottavo posto tra i maggiori datori di lavoro e gli esuberi riducono del 13,6 % il numero degli occupati nella zona;

5.  rileva che, finora, il settore automobilistico è stato oggetto di 21 domande a valere sul FEG, di cui 12 riconducibili alla globalizzazione degli scambi e 9 alla crisi economica e finanziaria mondiale; ritiene necessario dedicare un'attenzione particolare a questo settore nella relazione biennale prevista per agosto 2015;

6.  osserva che si tratta della terza domanda collegata all'industria automobilistica francese che supera i 10 milioni di euro; sottolinea l'importanza di prevedere tempestivamente gli adeguamenti e individuare accuratamente le competenze, in modo da creare possibilità di riqualificazione e sfruttare le competenze dei lavoratori in altri settori;

7.  valuta positivamente il fatto che, al fine di fornire un'assistenza tempestiva ai lavoratori, le autorità francesi abbiano deciso di avviare l'attuazione dei servizi personalizzati a favore dei lavoratori colpiti già il 3 giugno 2013, con largo anticipo rispetto alla decisione definitiva in merito alla concessione del sostegno del FEG al pacchetto coordinato proposto; si rammarica del fatto che, nonostante questa rapida attuazione, la Commissione abbia dovuto esaminare la domanda senza ricevere dalle autorità francesi le necessarie informazioni in materia di prefinanziamento e cofinanziamento nazionale;

8.  osserva che il pacchetto coordinato di servizi personalizzati da cofinanziare comprende misure a favore dei lavoratori in esubero quali un centro di accoglienza e istruzione di pratiche, consulenza da parte di esperti esterni, gruppi di lavoro tematici, formazione, indennità di formazione, sovvenzioni per la creazione di imprese;

9.  rileva che il pacchetto coordinato di servizi personalizzati è stato elaborato coinvolgendo i rappresentanti nazionali dei beneficiari interessati e le parti sociali e che, durante le varie fasi di attuazione del FEG e nell'accesso al medesimo, saranno applicati una politica di parità tra donne e uomini e il principio di non discriminazione;

10. deplora tuttavia la partecipazione insufficiente delle autorità politiche e dei sindacati locali; propone che, nell'ambito di una futura revisione del regolamento FEG, sia inclusa una consultazione formale delle autorità politiche e dei sindacati locali nel fascicolo contenente la domanda di mobilitazione presentata dalle autorità nazionali alla Commissione; ritiene necessaria una maggiore integrazione del FEG nei programmi e nei processi di riconversione del tessuto economico locale;

11. accoglie positivamente il fatto che, secondo le stime, il numero di partecipanti che potranno beneficiare delle sovvenzioni per la creazione di imprese è elevato; osserva che l'importo di tali sovvenzioni rimane al di sotto della soglia di 15 000 euro prevista all'articolo 7 del regolamento FEG; chiede che questa azione specifica sia esaminata tempestivamente onde poter valutare i risultati degli incentivi, possibilmente nella prossima relazione biennale o almeno nella relazione finale;

12. valuta positivamente il piano per la concessione di prestiti senza interessi finalizzati alla creazione di nuove imprese; osserva che, in combinazione con le sovvenzioni per la creazione di imprese, essi potrebbero rappresentare un aiuto notevole per i partecipanti nell'avvio di imprese redditizie; accoglie favorevolmente il fatto che le autorità intendano ricorrere allo Strumento europeo di micro-finanziamento a tal fine;

13. ricorda l'importanza di migliorare le possibilità di impiego di tutti lavoratori attraverso una formazione adeguata e il riconoscimento delle capacità e delle competenze acquisite durante la carriera professionale del lavoratore;

14. deplora la mancanza di fondi destinati alle misure di comunicazione e promozione del FEG; ritiene che la pubblicità e l'informazione riguardo a queste azioni svolgano un ruolo importante non solo allo scopo di attirare beneficiari, ma anche per mettere in luce l'azione dell'Unione nel settore sociale;

15. osserva che le informazioni fornite sul pacchetto coordinato di servizi personalizzati da finanziare a titolo del FEG includono informazioni sulla complementarità con azioni finanziate dai Fondi strutturali; sottolinea che le autorità francesi confermano che le azioni ammissibili non ricevono aiuti da altri strumenti finanziari dell'Unione; ribadisce la sua richiesta alla Commissione affinché presenti, nelle sue relazioni annuali, una valutazione comparativa di tali dati, onde assicurare il pieno rispetto dei regolamenti esistenti ed evitare che si verifichino duplicazioni dei servizi finanziati dall'Unione;

16. apprezza la procedura perfezionata messa in atto dalla Commissione, dando seguito alla richiesta del Parlamento di accelerare la concessione delle sovvenzioni; prende atto dei vincoli temporali che il nuovo calendario comporta e del potenziale impatto per quanto riguarda l'efficienza nel trattamento della pratica;

17. rileva che la domanda mira a utilizzare il massimo importo consentito pari al 35% di tutti i costi per le indennità per la formazione e che la presente azione completa le sovvenzioni erogate dalla società che ha proceduto ai licenziamenti, in linea con le disposizioni del regolamento FEG;

18. ricorda che, in conformità con l'articolo 7 del regolamento FEG, il pacchetto coordinato di servizi personalizzati di formazione e riqualificazione dovrebbe tenere conto delle prospettive future del mercato del lavoro e delle competenze richieste ed essere compatibile con il passaggio a un'economia sostenibile nonché efficiente sotto il profilo delle risorse;

19. sottolinea che, conformemente all'articolo 9 del regolamento FEG, occorre assicurare che l'assistenza a titolo del FEG sia limitata al minimo necessario per garantire solidarietà e sostegno temporaneo, una tantum, ai beneficiari interessati, e che non sostituisca inoltre le azioni che rientrano nella sfera di responsabilità delle imprese in virtù del diritto nazionale o di contratti collettivi;

21. approva la decisione allegata alla presente risoluzione;

22. incarica il suo Presidente di firmare tale decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

23. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione.

  • [1]  GU C 347 del 20.12.2013, pag. 855.
  • [2]  GU C 347 del 20.12.2013, pag. 884.
  • [3]  GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
  • [4]  http://www.ccfa.fr/IMG/pdf/ccfa_ra2012_fr_web-2.pdf.

ALLEGATO: DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

concernente la mobilizzazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (domanda EGF/2014/006 FR/PSA dalla Francia)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006[1], in particolare l'articolo 15, paragrafo 4,

visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020[2], in particolare l'articolo 12,

visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[3], in particolare il punto 13,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)      Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito per fornire un sostegno ai lavoratori in esubero e lavoratori autonomi la cui attività è cessata in conseguenza dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali dovuti alla globalizzazione, a causa del persistere della crisi economica e finanziaria mondiale affrontato nel regolamento (CE) n. 546/2009[4], o in conseguenza di una nuova crisi economica e finanziaria mondiale e per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro.

(2)      Il FEG non supera un importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (prezzi del 2011), come dispone l'articolo 12 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013.

(3)      La Francia ha presentato domanda di mobilitazione del FEG a fronte dei collocamenti in esubero[5] decisi in tale paese il 25 aprile 2014 dalla Peugeot Citroën Automobiles, integrandola con ulteriori informazioni come previsto all'articolo 8, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1309/2013. La domanda risulta conforme ai requisiti per la determinazione del contributo finanziario a valere sul FEG di cui all'articolo 13 del regolamento (CE) n. 1309/2013.

(4)      Il FEG dovrebbe pertanto essere mobilitato per erogare un contributo finanziario di importo pari a 12 704 605 EUR in relazione alla domanda presentata dalla Francia,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Nel quadro del bilancio generale dell'Unione europea stabilito per l'esercizio 2014, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), viene mobilitato per l'importo di 12 704 605 EUR in stanziamenti di impegno e di pagamento.

Articolo 2

La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il

Per il Parlamento europeo                           Per il Consiglio

Il presidente                                               Il presidente

  • [1]  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 855.
  • [2]  GU L 347 del 20.12.13, pag. 884.
  • [3]  GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
  • [4]  GU L 167 del 29.6.2009, pag. 26.
  • [5]  Ai sensi dell'articolo 3, lettera a), del regolamento FEG.

MOTIVAZIONE

I. Contesto

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze di rilevanti cambiamenti della struttura del commercio mondiale.

Ai sensi delle disposizioni dell'articolo 12 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020[1] e dell'articolo 15 del regolamento (UE) n. 1309/2013[2], il Fondo non può superare l'importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (prezzi relativi al 2011). Gli importi necessari sono inseriti nel bilancio generale dell'Unione a titolo di accantonamento.

Per quanto riguarda la procedura di attivazione del Fondo descritta al punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, la cooperazione in materia di bilancio e la sana gestione finanziaria[3], la Commissione, in caso di valutazione positiva di una domanda, presenta all'autorità di bilancio una proposta di mobilitazione del Fondo e, nel contempo, una corrispondente richiesta di storno. In caso di disaccordo viene avviata una procedura di trilogo.

II. La domanda di Peugeot Citroën Automobiles e la proposta della Commissione

Il 10 settembre 2014 la Commissione ha approvato una proposta di decisione concernente la mobilitazione del FEG a favore della Francia al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori in esubero della Peugeot Citroën Automobiles (in appresso "PSA") operante nel settore classificato NACE Rev. 2 nella divisione 29 ("Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi") in seguito alla globalizzazione. Il collocamento in esubero di lavoratori riguarda principalmente lo stabilimento di Aulnay (di cui è stata decisa la chiusura) nella regione di livello NUTS[4] 2 dell'Ile de France (FR10) e lo stabilimento di Rennes (collocamento in esubero di un numero rilevante di lavoratori) nella regione della Bretagna (FR52).

La domanda in esame, la tredicesima nel quadro del bilancio 2014, si riferisce alla mobilitazione del FEG per un importo totale di 12 704 605 EUR per la Francia. Essa riguarda 2 357 lavoratori su 6 120 in esubero presso la Peugeot Citroën Automobiles. La domanda è stata presentata alla Commissione il 25 aprile 2014 ed è stata integrata da informazioni aggiuntive fino al 19 giugno 2014. La Commissione ha concluso, in conformità a tutte le disposizioni applicabili del regolamento FEG, che la domanda soddisfa le condizioni per un contributo finanziario a titolo del Fondo stesso.

La autorità francesi evidenziano che secondo le statistiche OICA[5], l'UE-27 ha fabbricato 16,2 milioni di veicoli nel 2013, su un totale mondiale di 87,3 milioni (18,54%), mentre nel 2000 l'UE-15 fabbricava 17,1 milioni di veicoli, su un totale mondiale di 58,3 milioni (29,41%).

"L'industrie automobile française, analyse et statistiques 2013" afferma altresì che, sul lato della domanda, l'UE è divenuta ora un mercato maturo caratterizzato da una crescita relativamente lenta, mentre la quota dei paesi BRIC sulla domanda mondiale complessiva è salita dall'8,4 % nel 2000 al 33,5 % nel 2010. I costruttori dell'UE non sono in grado di trarre vantaggio da tale crescita della domanda. Anche all'interno dell'UE i costruttori dei paesi terzi stanno guadagnando una quota crescente di mercato.

Le autorità francesi segnalano che gli esuberi hanno una considerevole incidenza negativa sull'economia locale e regionale delle zone interessate. Di concerto con le competenti amministrazioni pubbliche, la società ha condotto studi di impatto regionale per le zone in cui sono localizzati gli stabilimenti di Aulnay e di Rennes. Nel suo comune, lo stabilimento di Aulnay occupava l'ottavo posto tra i maggiori datori di lavoro e gli esuberi riducono del 13,6 % il numero degli occupati nella zona. La riduzione del personale è meno drastica a Rennes, ma va rilevato che la Bretagna è già stata colpita da un declino economico generale che negli ultimi cinque anni ha fatto raddoppiare il numero dei disoccupati nell'insieme di questa regione.

I servizi personalizzati che saranno offerti ai lavoratori collocati in esubero consistono nelle seguenti azioni, la cui combinazione forma un pacchetto coordinato di servizi personalizzati: centro di accoglienza e assistenza individuale, consulenza da parte di esperti esterni, gruppi di lavoro tematici, formazione, indennità di formazione, sovvenzioni per la creazione di imprese.

Secondo la Commissione, le misure sopra descritte costituiscono misure attive del mercato del lavoro che rientrano nell'ambito delle azioni ammissibili di cui all' articolo 7 del regolamento FEG. Tali azioni non sostituiscono le misure passive di protezione sociale.

Le autorità francesi hanno fornito tutte le necessarie garanzie per assicurare che:

•   i principi di parità di trattamento e di non discriminazione saranno rispettati per quanto riguarda l'accesso alle azioni proposte e la loro attuazione;

•   le condizioni relative agli esuberi collettivi stabilite nella legislazione nazionale e nella normativa dell'UE siano state rispettate;

•   le azioni proposte non riceveranno sostegno finanziario da altri strumenti finanziari o fondi dell'Unione e sarà evitato ogni doppio finanziamento;

•   le azioni proposte saranno complementari alle azioni finanziate dai Fondi strutturali;

•   il contributo finanziario a valere sul FEG sarà conforme alle norme procedurali e materiali dell'Unione in materia di aiuti di Stato.

Poiché la PSA ha proseguito le sue attività dopo aver proceduto ai licenziamenti, le autorità francesi hanno inoltre assicurato alla Commissione che essa ha adempiuto agli obblighi di legge in materia di esuberi accordando ai propri lavoratori tutte le prestazioni previste.

La Francia ha notificato alla Commissione che il contributo finanziario sarà gestito dalla Délégation générale à l'emploi et à la formation professionnelle (DGEFP, delegazione generale per l'occupazione e la formazione professionale) del ministero del Lavoro, dell'occupazione e della sanità. I pagamenti saranno erogati dalla Mission des Affaires financières (MAFI — Missione per gli affari finanziari) della sottodirezione per le Finanze e la modernizzazione dello stesso ministero. All'audit provvederà il Pôle de Certification (centro di certificazione) della direzione generale delle Finanze di Nantes.

III. Procedura

Per mobilitare il Fondo, la Commissione ha presentato all'autorità di bilancio una richiesta di storno per un importo complessivo di 12 704 605 EUR dalla riserva FEG (40 02 43) verso la linea di bilancio FEG (04 04 01).

Si tratta della trentesima proposta di storno per la mobilitazione del Fondo trasmessa, ad oggi, all'autorità di bilancio nel corso del 2014.

In caso di disaccordo sarà avviata una procedura di trilogo, come previsto all'articolo 15, paragrafo 4, del regolamento FEG.

In base a un accordo interno, alla procedura sarà associata la commissione per l'occupazione e gli affari sociali, al fine di fornire un sostegno e un contributo costruttivi alla valutazione delle domande di mobilitazione del Fondo.

  • [1]  GU L 347 del 20.12.13, pag. 884.
  • [2]  GU C 347 del 30.12.13, pag. 855.
  • [3]  GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
  • [4]  Regolamento (UE) n. 1046/2012 della Commissione, dell'8 novembre 2012, recante attuazione del regolamento (CE) n. 1059/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'istituzione di una classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS) per quanto riguarda la trasmissione delle serie temporali per la nuova suddivisione regionale (GU L 310 del 9.11.2012, pag. 34).
  • [5]  http://www.oica.net/category/production-statistics/.

ALLEGATO: LETTERA DELLA COMMISSIONE PER L'OCCUPAZIONE E GLI AFFARI SOCIALI

On. Jean Arthuis

Presidente della commissione per i bilanci

ASP 09G205

Oggetto: Parere sulla mobilitazione del fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per il caso EGF/2014/006 FR/PSA (COM(2014)560 definitivo)

Onorevole Presidente,

la commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL) e il suo gruppo di lavoro sul FEG hanno esaminato la mobilitazione del FEG nel caso FEG/2014/006 FR/PSA e hanno adottato il seguente parere.

La commissione EMPL e il gruppo di lavoro sul FEG sono favorevoli alla mobilitazione del Fondo relativamente alla domanda in esame. A tale proposito, la commissione EMPL formula alcune osservazioni, senza tuttavia mettere in discussione lo storno dei pagamenti.

Le decisioni della commissione EMPL si basano sulle seguenti considerazioni:

A) considerando che la domanda è fondata sull'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1309/2013 (regolamento FEG) e riguarda 6120 lavoratori di due impianti della Peugeot Citroën Automobiles (PSA) nelle regioni dell'Ile de France e della Bretagna, in Francia, collocati in esubero o che hanno cessato l'attività durante il periodo di riferimento compreso tra il 1° ottobre 2013 e il 31 gennaio 2014;

B) considerando che le autorità francesi hanno stabilito un collegamento tra gli esuberi e la globalizzazione, sostenendo che, sebbene nel periodo tra il 2000 e il 2012 la produzione mondiale di veicoli sia cresciuta del 44%, sono emerse notevoli disparità tra i paesi che producono autoveicoli da lungo tempo e quelli in cui tale settore è più recente, con una produzione accresciuta nei costruttori più recenti e un declino in quelli tradizionali, compresa l'Europa occidentale che ha registrato una flessione del 25% nella produzione durante il periodo di riferimento;

C) considerando che l'80,44% dei lavoratori ammessi a beneficiare delle misure è rappresentato da uomini e il 19,56% da donne; che il 58,85% dei lavoratori è di età compresa tra i 55 e i 64 anni e che oltre il 39,08% ha tra i 30 e i 54 anni;

D) considerando che il numero stimato di lavoratori che dovrebbero beneficiare delle misure ammonta a 2.357;

la commissione per l'occupazione e gli affari sociali invita pertanto la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere i seguenti suggerimenti nella proposta di risoluzione concernente la domanda francese:

1.  conviene con la Commissione che le condizioni stabilite all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1309/2013 (regolamento FEG) sono soddisfatte e che, di conseguenza, la Francia ha diritto a un contributo finanziario a norma del regolamento in parola;

2.  si rammarica che la Commissione abbia dovuto esaminare la domanda senza ricevere dalle autorità francesi le necessarie informazioni sulle fonti nazionali di prefinanziamento o cofinanziamento; ricorda al richiedente che, per poter garantire che il sostegno a titolo del FEG completi le azioni degli Stati membri, occorre fornire alla Commissione le informazioni necessarie relativamente a tali azioni affinché possa valutare correttamente la domanda e stabilire il sostegno complementare;

3.   accoglie positivamente il fatto che, secondo le stime, il numero di partecipanti che potranno beneficiare delle sovvenzioni per la creazione di imprese è elevato; osserva che l'importo di tali sovvenzioni rimane al di sotto della soglia di 15 000 euro prevista all'articolo 7 del regolamento FEG; chiede che questa azione specifica sia esaminata tempestivamente onde poter valutare i risultati degli incentivi, possibilmente nella prossima relazione biennale o almeno nella relazione finale;

4.   valuta positivamente il piano per la concessione di prestiti senza interessi, finalizzati alla creazione di nuove imprese; osserva che, in combinazione con le sovvenzioni per la creazione di imprese, essi potrebbero rappresentare un aiuto notevole per i partecipanti nell'avvio di imprese redditizie; accoglie favorevolmente il fatto che le autorità intendano ricorrere allo Strumento europeo di micro-finanziamento a tal fine;

5.   rileva che la domanda mira a utilizzare il massimo importo consentito pari al 35% di tutti i costi relativi alle indennità per la formazione e che la presente azione completa le sovvenzioni erogate dalla società che ha proceduto ai licenziamenti, in linea con le disposizioni del regolamento FEG;

6.  ricorda che, in conformità con l'articolo 7 del regolamento FEG, il pacchetto coordinato di servizi personalizzati dovrebbe tenere conto delle prospettive future del mercato del lavoro e delle competenze richieste ed essere compatibile con il passaggio a un'economia sostenibile ed efficiente sotto il profilo delle risorse;

7.  considera che le autorità richiedenti potrebbero aver sottostimato le spese di gestione relative alla domanda in oggetto; chiede spiegazioni circa il fatto che non sono state accantonate spese per l'informazione e la pubblicità; sottolinea che le attività di informazione e pubblicazione svolgono un ruolo importante nel caso di domande di sostegno di questa importanza;

8.  osserva che il settore automobilistico è stato oggetto di 21 domande d'intervento del FEG, di cui 12 riconducibili alla globalizzazione degli scambi e 9 collegate alla crisi finanziaria ed economica globale; reitera la propria richiesta di valutazione degli effetti degli interventi del FEG specificamente in questo settore;

9.   osserva che si tratta della terza domanda collegata all'industria automobilistica francese superiore ai 10 milioni di euro; sottolinea l'importanza di prevedere tempestivamente gli adeguamenti e individuare accuratamente le competenze, in modo da creare possibilità di riqualificazione e sfruttare le competenze dei lavoratori in altri settori.

Distinti saluti.

Marita ULVSKOG,

Presidente f.f., 1° vicepresidente

ALLEGATO: LETTERA DELLA commissione per lo sviluppo regionale

On. Jean ARTHUIS

Presidente

Commissione per i bilanci

Parlamento europeo

ASP 09 G 205

1047 Bruxelles

Egregio On. Arthuis,

Oggetto:          Mobilitazioni del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

Quattro distinte proposte di decisione relative alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), presentate dalla Commissione, sono state deferite alla commissione per lo sviluppo regionale affinché formuli un parere. Prendo atto dell'intenzione di approvare le relazioni ad esse relative in seno alla commissione per i bilanci il 13 ottobre e il 3 novembre.

Le norme applicabili ai contributi finanziari a titolo del FEG sono definite nel regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006 e al punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria.

-          Nel COM(2014)0553 si propone un contributo a titolo del FEG pari a 911 934 EUR per finanziare misure attive del mercato del lavoro finalizzate al reinserimento professionale di 939 lavoratori in esubero in seguito alla chiusura dell'impianto di produzione di lastre di acciaio della Carsid SA, con sede a Marcinelle (Charleroi), in Belgio.

-          Nel COM(2014)0560 si propone un contributo a titolo del FEG pari a 12 704 605 EUR per finanziare misure attive del mercato del lavoro finalizzate al reinserimento professionale di 6 120 lavoratori in esubero in seguito alla chiusura degli impianti di fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi della Peugeot Citroën Automobiles (PSA), nelle regioni dell'Ile de France e della Bretagna in Francia.

-          Nel COM(2014)0616 si propone un contributo a titolo del FEG pari a 1 501 200 EUR per finanziare misure attive del mercato del lavoro finalizzate al reinserimento professionale di 171 lavoratori in esubero della Andersen Ireland Limited operante nel settore della fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi nelle regioni meridionale e orientale dell'Irlanda.

-          Nel COM(2014)0620 si propone un contributo a titolo del FEG pari a 7 290 900 EUR per finanziare misure attive del mercato del lavoro finalizzate al reinserimento professionale di 761 lavoratori in esubero della Sprider Stores S.A., operante nel settore del commercio al minuto nelle regioni della Macedonia centrale e dell'Attica in Grecia.

I coordinatori di commissione hanno esaminato tali proposte e mi hanno chiesto di scriverLe per comunicarLe che la commissione che presiedo non solleva obiezioni alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per l'assegnazione degli importi summenzionati proposti dalla Commissione.

Distinti saluti.

Iskra MIHAYLOVA

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

13.10.2014

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

21

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Nedzhmi Ali, Richard Ashworth, Gérard Deprez, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazabal Rubial, Kaja Kallas, Zbigniew Kuźmiuk, Vladimír Maňka, Clare Moody, Siegfried Mureşan, Victor Negrescu, Liadh Ní Riada, Pina Picierno, Petri Sarvamaa, Patricija Šulin, Paul Tang, Marco Valli, Daniele Viotti, Marco Zanni

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Pablo Echenique, Ernest Maragall, Ivan Štefanec

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Emma McClarkin, Virginie Rozière