RELAZIONE sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla dichiarazione di accettazione da parte degli Stati membri, nell'interesse dell'Unione europea, dell'adesione dell'Albania alla convenzione dell'Aia del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori

22.1.2015 - (COM(2011)0912 – C8‑0262/2014 – 2011/0448(NLE)) - *

Commissione giuridica
Relatore: Heidi Hautala

Procedura : 2011/0448(NLE)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0002/2015
Testi presentati :
A8-0002/2015
Testi approvati :

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla dichiarazione di accettazione da parte degli Stati membri, nell'interesse dell'Unione europea, dell'adesione dell'Albania alla convenzione dell'Aia del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori

(COM(2011)0912 – C8‑0262/2014 – 2011/0448(NLE))

(Consultazione)

Il Parlamento europeo,

–       visto il progetto di decisione del Consiglio (COM(2011)0912),

–       visto l'articolo 38, paragrafo 4, della convenzione dell'Aia del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori,

–       visti l'articolo 81, paragrafo 3, nonché l'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera b), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma dei quali è stato consultato dal Consiglio (C8‑0262/2014),

–       visto il parere della Corte di giustizia del 14 ottobre 2014,

–       visti l'articolo 59 e l'articolo 108, paragrafo 7, del suo regolamento,

–       vista la relazione della commissione giuridica (A8-0002/2015),

1.      approva la proposta di decisione del Consiglio e approva l'accettazione dell'adesione;

2.      incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dell'Albania.

MOTIVAZIONE

La convenzione dell'Aia del 25 ottobre 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori è uno strumento di massima importanza, ratificato da tutti gli Stati membri dell'Unione europea.

La convenzione introduce un sistema che permette agli Stati contraenti di cooperare per trovare soluzione ai casi di sottrazione internazionale di minori.

Il problema si presenta generalmente quando una coppia si separa. Se i coniugi provengono da Stati diversi sussiste la tentazione di sfruttare la mancanza di cooperazione tra gli Stati interessati per ottenere l'affidamento dei figli. La stampa è piena di notizie relative a sottrazioni internazionali di minori a seguito di una separazione o di un divorzio.

Il problema principale in questi casi è la tendenza dei sistemi giuridici dei singoli Stati a praticare favoritismi in base alla nazionalità. Succede sovente che i tribunali di entrambi gli Stati coinvolti si dichiarino competenti e che ciascuno di essi assegni l'affidamento del minore al genitore cittadino dello Stato in cui si trova il tribunale.

L'intento della convenzione è quello di dirimere tali situazioni a livello internazionale, stabilendo che il tribunale competente e la legge applicabile sono quelli dello Stato di residenza del minore. La convenzione introduce inoltre un sistema per assicurare il ritorno immediato del minore sottratto.

L'Unione europea ha attualmente competenza esterna esclusiva in questo settore, come confermato dalla Corte di giustizia nel parere 1/13. Gli Stati membri non agiscono quindi più per conto proprio. Il problema è che la convenzione non prevede l'azione autonoma di organizzazioni internazionali, il che ha reso necessaria una decisione del Consiglio che invita gli Stati membri ad accettare, ognuno rispetto al proprio territorio, l'adesione dell'Albania alla convenzione e di conseguenza l'entrata in vigore effettiva della convenzione nei casi riguardanti l'Unione europea e detto paese.

L'adesione dell'Albania alla convenzione è da accogliere con favore e la relatrice la appoggia pienamente, soprattutto perché molti cittadini dell'Unione europea ne sono originari. I minori aventi legami con la comunità albanese troveranno così protezione contro le sottrazioni.

La relatrice propone pertanto al Parlamento di approvare la proposta senza modifiche, in modo da garantire che i minori in questione godano di protezione a livello di UE.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

20.1.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

21

2

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Max Andersson, Joëlle Bergeron, Marie-Christine Boutonnet, Jean-Marie Cavada, Kostas Chrysogonos, Therese Comodini Cachia, Mady Delvaux, Andrzej Duda, Rosa Estaràs Ferragut, Laura Ferrara, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Mary Honeyball, Dietmar Köster, Gilles Lebreton, António Marinho e Pinto, Jiří Maštálka, Emil Radev, Julia Reda, Pavel Svoboda, Axel Voss, Tadeusz Zwiefka

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Daniel Buda, Sergio Gaetano Cofferati, Luis de Grandes Pascual, Pascal Durand, Angel Dzhambazki, Heidi Hautala, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Angelika Niebler, Virginie Rozière, Viktor Uspaskich, Cecilia Wikström