RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013, sezione V – Corte dei conti
31.3.2015 - (2014/2081(DEC))
Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Ryszard Czarnecki
1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013, sezione V – Corte dei conti
Il Parlamento europeo,
– visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013[1],
– visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2013 (COM(2014)0510 – C8‑0155/2014)[2],
– vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2013, corredata delle risposte delle istituzioni[3],
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[4] presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2013, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[5],
– visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[6], in particolare gli articoli 55, 99, 164, 165 e 166,
– visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0113/2015),
1. concede il discarico al Segretario generale della Corte dei conti per l'esecuzione del bilancio della Corte dei conti per l'esercizio 2013;
2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell'Unione europea, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo, al Garante europeo della protezione dei dati e al Servizio europeo per l'azione esterna, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
2. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013, sezione V – Corte dei conti
Il Parlamento europeo,
– vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013, sezione V – Corte dei conti,
– visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0113/2015),
1. osserva che i conti annuali della Corte dei conti sono sottoposti a revisione contabile da parte di un revisore esterno indipendente – PricewaterhouseCoopers SARL – al fine di applicare alla Corte i medesimi principi di trasparenza e di responsabilità da essa applicati ai soggetti che sottopone a revisione; prende atto del parere del revisore contabile, secondo il quale i rendiconti finanziari presentano un'immagine fedele della situazione finanziaria della Corte dei conti europea;
2. evidenzia che nel 2013 gli stanziamenti definitivi della Corte dei conti ammontavano a un totale di 142 761 000 EUR (contro i 142 477 000 EUR del 2012) e che il tasso complessivo di esecuzione del bilancio è stato del 92%; si rammarica della flessione del tasso di utilizzo nel 2013 rispetto al 96% del 2012;
3. sottolinea, tuttavia, che il bilancio della Corte dei conti è puramente amministrativo e che è in gran parte utilizzato per spese inerenti al personale che lavora all'interno dell'istituzione; prende atto della spiegazione relativa al calo del tasso di utilizzo fornita nella relazione della Corte dei conti sulla gestione finanziaria e di bilancio relativa al 2013;
4. prende atto della nuova strategia della Corte dei conti per il periodo 2013-2017 volta a sviluppare al massimo il suo ruolo di revisore contabile esterno dell'Unione; appoggia il piano stabilito per il 2013 così come l'intenzione della Corte di accrescere la quantità e la qualità delle relazioni di controllo di gestione attraverso il miglioramento dell'efficienza e il potenziamento delle risorse destinate allo scopo; rileva altresì che il numero di tali relazioni è aumentato di circa il 60% dal 2008 e insiste sul fatto che la quantità non deve andare a scapito della qualità;
5. ricorda alla Corte dei conti che le tre istituzioni hanno concordato, al paragrafo 54 dell'orientamento comune sulle agenzie decentrate del 2012, che tutti gli aspetti degli audit esterni commissionati a terzi "rimangono sotto la piena responsabilità della Corte dei conti europea, che gestisce tutte le procedure amministrative e d'appalto necessarie e le finanzia a carico del proprio bilancio, al pari di tutti gli altri costi associati agli audit esterni commissionati a terzi"; si attende che la Corte dei conti si attenga all'orientamento comune e commissioni e paghi gli audit esterni delle agenzie;
6. invita la Corte dei conti a effettuare un audit sugli effetti del consolidamento delle cancellerie della Corte di giustizia per costituire una cancelleria unica, ai fini di un miglior coordinamento degli atti procedurali tra gli organi giurisdizionali;
7. accoglie con favore il programma di riforma interna della Corte dei conti, incluso nella strategia 2013-2017 della medesima e basato sulla relazione del 2014 scaturita dalla peer review, sulla relazione sul futuro della Corte dei conti elaborata dal Parlamento europeo e sull'analisi interna condotta dalla Corte stessa; invita la Corte dei conti a informare puntualmente il Parlamento in merito all'evoluzione e all'attuazione della riforma;
8. ritiene che nel programma di lavoro della Corte dei conti sia necessario un certo grado di flessibilità per garantire che essa possa adattarsi rapidamente a situazioni impreviste di significativa rilevanza suscettibili di richiedere un audit o un'attenzione particolari e che possa accantonare tematiche contemplate dal programma nel frattempo divenute obsolete; reputa parimenti importante che la Corte consegua una certa diversificazione e un certo equilibrio anziché concentrarsi troppo, con frequenza eccessiva, su determinati settori d'attività; richiama l'attenzione della Corte dei conti sulle priorità politiche dei legislatori e sui temi di maggiore interesse per i cittadini dell'Unione quali segnalati dalla commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento;
9. sostiene la Corte dei conti nei suoi sforzi volti a destinare maggiori risorse ai controlli di gestione; ricorda che la Corte dei conti dovrebbe garantire che i revisori ai quali sono state assegnate verifiche contabili specifiche dispongano delle conoscenze tecniche e delle competenze metodologiche necessarie;
10. ricorda alla Corte dei conti la necessità di migliorare i calendari, soprattutto per le sue relazioni speciali, senza che ciò vada a discapito della qualità di queste ultime; constata con rammarico che la tempestività delle risultanze dell'audit continua ad essere ben lontana dall'obiettivo di lungo periodo; raccomanda che la Corte dei conti si ponga l'obiettivo di ridurre la durata di ciascuna fase del piano per il controllo di gestione;
11. rileva che la metodologia della Corte dei conti deve essere coerente e applicarsi a tutti gli ambiti di gestione; è consapevole che un ulteriore adeguamento potrebbe portare a incongruenze nelle definizioni di quelle che per la Corte sono operazioni illecite nella gestione diretta e concorrente;
12. osserva che per elaborare una relazione speciale servono tuttora in media 20 mesi, come nel 2012; constata con rammarico che la Corte dei conti non ha raggiunto l'obiettivo strategico di un periodo medio di 18 mesi per la stesura delle relazioni speciali; invita la Corte di conti ad allegare a ogni relazione speciale informazioni dettagliate sul contesto in cui essa si inserisce e sulle varie tappe della sua elaborazione;
13. ritiene che le raccomandazioni contenute nelle relazioni speciali dovrebbero essere più chiare e presentare in maniera coerente i comportamenti positivi e negativi dei paesi interessati;
14. prende atto del fatto che le recenti modifiche nel regolamento del PE, finalizzate a una maggiore partecipazione delle commissioni parlamentari nei vari settori con riferimento alle relazioni speciali, non hanno pienamente risposto alle aspettative; si impegna a studiare formule atte a migliorare le procedure parlamentari concernenti le relazioni speciali della Corte dei conti;
15. sostiene l'ulteriore potenziamento dei posti di revisore contabile nel 2013; prende atto dell'avvenuta assunzione di nuovo personale per i posti di audit e del minor numero di posti vacanti alla fine del 2013, rispetto al 2012;
16. prende atto del fatto che la Corte dei conti riconosce di non tener conto di criteri geografici per la nomina dei funzionari a posti di responsabilità; invita in proposito la Corte dei conti a fare il necessario per ovviare in futuro al notevole squilibrio esistente al suo interno sotto questo profilo, soprattutto per quanto concerne le posizioni direttive;
17. deplora che il piano d'azione per le pari opportunità, lanciato dalla Corte nel 2012 per garantire l'equilibrio di genere, non abbia dato i risultati sperati, soprattutto per quanto riguarda le posizioni di responsabilità; rileva che, dei 70 posti di direttore e capo unità, solo 21 sono ricoperti da donne, la maggior parte delle quali, inoltre, è in servizio presso le direzioni della traduzione e dell'amministrazione; sottolinea, accogliendolo con soddisfazione, l'aumento del numero di donne fra gli auditor, il che si ripercuoterà indubbiamente sulla presenza di donne in posizioni di responsabilità in questo settore; prende atto dell'impegno della Corte dei conti a rivedere in tempi brevi il piano d'azione per le pari opportunità al fine di individuare soluzioni efficaci che permettano di raggiungere quanto prima gli obiettivi fissati in materia;
18. invita la Corte dei conti a includere nella relazione annuale di attività un quadro riassuntivo del personale che ricopre posizioni manageriali, fornendo una ripartizione per nazionalità, genere e posizione in organico;
19. constata con compiacimento che l'edificio K3 è stato completato nel rispetto del budget e dei tempi previsti;
20. chiede che alla relazione annuale di attività della Corte dei conti sia allegata una descrizione della politica immobiliare dell'istituzione, segnatamente in considerazione dell'importanza di razionalizzare opportunamente i costi di tale politica, che non devono essere eccessivi;
21. prende atto del fatto che, presso la Corte dei conti, il costo delle traduzioni varia notevolmente a seconda della lingua (con differenze anche di 100 EUR per pagina, in funzione della lingua); è del parere che differenze di costo così grandi, anche tenendo conto dei costi indiretti, debbano essere analizzate e corrette;
22. prende atto con preoccupazione delle enormi disparità esistenti tra le varie istituzioni dell'Unione per quanto riguarda i costi di traduzione; invita pertanto il gruppo di lavoro interistituzionale sulla traduzione a identificare le cause di tali disparità e a proporre soluzioni per porre fine a questi squilibri e armonizzare i costi di traduzione, garantendo nel contempo il massimo rispetto per la qualità e la diversità linguistica; rileva, a questo proposito, l'opportunità che il gruppo di lavoro dia nuovo impulso alla collaborazione interistituzionale per condividere prassi e risultati di eccellenza e identificare gli ambiti nei quali è possibile rafforzare la cooperazione o gli accordi tra istituzioni; osserva che il gruppo di lavoro dovrebbe perseguire anche la messa a punto di una metodologia unificata per la presentazione delle spese di traduzione che tutte le istituzioni potranno utilizzare, allo scopo di semplificare l'analisi e la comparazione dei costi; osserva che il gruppo di lavoro dovrebbe presentare i suoi risultati entro la fine del 2015; invita tutte le istituzioni dell'Unione a partecipare attivamente alle attività del gruppo di lavoro interistituzionale; ricorda, a tale proposito, l'importanza fondamentale del rispetto del multilinguismo in seno alle istituzioni UE per garantire parità di trattamento e di opportunità a tutti i cittadini dell'Unione;
23. ritiene che, in epoca di crisi e di tagli di bilancio in generale, occorra ridurre i costi degli "away days" del personale delle istituzioni dell'Unione e che tali iniziative dovrebbero svolgersi, per quanto possibile, presso le sedi delle istituzioni stesse, dal momento che il loro valore aggiunto non giustifica spese tanto elevate;
24. riconosce che la Corte dei conti ha realizzato progressi quanto alla definizione e precisazione delle competenze e responsabilità della sezione "coordinamento, valutazione, affidabilità e sviluppo" (CEAD); incoraggia la Corte dei conti a continuare a impegnarsi in questo senso e chiede di essere informato in merito alle misure adottate per migliorare i risultati dell'attività di tale sezione;
25. constata che nel 2013 la Corte dei conti ha segnalato quattordici casi di frode sospetta emersi nel quadro della sua attività di audit e dieci casi emersi a seguito di segnalazioni inviate all'Ufficio europeo antifrode (OLAF); osserva che l'OLAF ha deciso di avviare un'inchiesta in sette dei quattordici casi, mentre nei casi restanti le informazioni sono state trasmesse a un'altra autorità affinché vi fosse dato seguito;
26. invita la Corte dei conti europea a includere nelle sue relazioni annuali di attività, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di confidenzialità e protezione dei dati, l'esito e le conseguenze dei casi chiusi dall'OLAF nei quali l'indagine ha riguardato l'istituzione o uno dei membri del suo personale;
27. si compiace delle analisi di follow-up del revisore interno per il 2013 e dei progressi compiuti nell'individuare e porre in ordine di priorità i rischi operativi e finanziari, così come nella messa a punto di adeguati controlli per la riduzione dei rischi;
28. rileva che la politica di sicurezza dell'informazione ha bisogno di una strategia di sicurezza aziendale coordinata e armonizzata; sottolinea che è possibile migliorare l'efficienza della gestione e i controlli interni nei principali ambiti di competenza della Corte dei conti;
29. prende atto dell'introduzione, presso la Corte, di un nuovo sistema di supporto all'audit (ASSYST) quale applicazione interna di audit; chiede di essere informato in merito agli obiettivi di risultato fissati per questa applicazione;
30. prende atto del fatto che la Corte dei conti ha assicurato di adottare tutte le misure possibili per garantire che gli stanziamenti relativi alle missioni siano utilizzati nel rigoroso rispetto dei principi di economia, efficienza ed efficacia;
31. prende altresì atto dell'introduzione di nuove applicazioni informatiche per migliorare la gestione dei corsi di lingue; confida nel fatto che questi strumenti miglioreranno ulteriormente la gestione della formazione linguistica;
32. comprende che la Corte dei conti sia interessata a valutare la sua presenza nei media; ritiene, tuttavia, che debba migliorare la chiarezza dei suoi messaggi; suggerisce, pertanto, che la qualità editoriale di tutti i testi della Corte dei conti sia oggetto di un processo centralizzato;
33. apprezza la cooperazione fra la Corte dei conti e la commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo e si compiace del feedback sistematico in risposta alle richieste del Parlamento; invita la Corte dei conti a includere nella sua relazione annuale di attività, analogamente alla maggior parte delle altre istituzioni, una sezione specifica sul seguito dato alle raccomandazioni formulate dal Parlamento in occasione del discarico alla Corte per l'esercizio precedente; invita nondimeno la Corte dei conti e le autorità di discarico a migliorare ulteriormente la loro cooperazione per accrescere l'efficienza e l'efficacia del loro lavoro;
34. ritiene che le relazioni della Corte dei conti, e in particolare le relazioni speciali, forniscano un importante contributo ai fini di un approccio finalizzato a una migliore qualità della spesa per quanto riguarda le risorse dell'Unione; è del parere che le relazioni della Corte dei conti potrebbero avere un valore aggiunto addirittura maggiore se integrate da una serie di misure correttive da adottare a livello dell'Unione, corredate di un calendario per la loro attuazione, al fine di conseguire i risultati e gli obiettivi definiti dai programmi, dai Fondi o dalle politiche dell'Unione; ritiene che questa maggiore attenzione per i risultati, in particolare per i risultati a lungo termine, conformemente ai principi di efficienza ed efficacia, migliorerebbe pertanto il necessario processo di follow-up da parte della Corte, nell'ambito del quale verrebbero monitorati gli effetti delle raccomandazioni proposte;
35. chiede alla Corte dei conti di esaminare la possibilità di anticipare la presentazione della sua relazione annuale, nel rispetto dei parametri fissati dal regolamento finanziario dell'Unione.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE
Approvazione |
23.3.2015 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
25 3 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Nedzhmi Ali, Inés Ayala Sender, Zigmantas Balčytis, Ryszard Czarnecki, Dennis de Jong, Tamás Deutsch, Martina Dlabajová, Ingeborg Gräßle, Rina Ronja Kari, Bogusław Liberadzki, Verónica Lope Fontagné, Monica Macovei, Fulvio Martusciello, Dan Nica, Georgi Pirinski, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Igor Šoltes, Bart Staes, Michael Theurer, Marco Valli, Derek Vaughan, Anders Primdahl Vistisen, Joachim Zeller |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Caterina Chinnici, Iris Hoffmann, Andrey Novakov |
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Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Laura Ferrara |
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