RACCOMANDAZIONE concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica del Capo Verde

22.6.2015 - (15848/2014 – C8-0003/2015 – 2014/0329(NLE)) - ***

Commissione per la pesca
Relatore: Peter van Dalen
PR_NLE-AP_Agreement

Procedura : 2014/0329(NLE)
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A8-0201/2015
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A8-0201/2015
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica del Capo Verde

(15848/2014 – C8-0003/2015 – 2014/0329(NLE))

(Approvazione)

Il Parlamento europeo,

–       visto il progetto di decisione del Consiglio (15848/2014),

–       visto il progetto di protocollo tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica del Capo Verde (15849/2014),

–       vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 43, dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), e paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C8-0003/2015),

–       visti l'articolo 99, paragrafo 1, primo e terzo comma, e paragrafo 2, nonché l'articolo 108, paragrafo 7, del suo regolamento,

–       visti la raccomandazione della commissione per la pesca e i pareri della commissione per lo sviluppo e della commissione per i bilanci (A8-0201/2015),

1.      dà la sua approvazione alla conclusione del protocollo;

2.      incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e alla Repubblica del Capo Verde.

BREVE MOTIVAZIONE

Il Capo verde è uno Stato insulare formato da un arcipelago situato nell'Oceano Atlantico orientale, 375 miglia a ovest del Senegal e della Mauritania. È composto da dieci isole e cinque isolotti e dispone di limitate risorse naturali e di acqua dolce. Il Capo Verde è un'ex colonia portoghese. La Repubblica del Capo Verde ha ottenuto l'indipendenza nel 1975 e, facendo parte del gruppo di Stati ACP, trae vantaggio dall'accordo di Cotonou. Dal 2008 il Capo Verde non è più classificato tra i paesi meno sviluppati (PMS) e, pertanto, non gode più dello stesso livello di sostegno pubblico allo sviluppo né di un regime preferenziale correlato allo status di PMS. Tuttavia, il Capo Verde può esportare verso l'UE beneficiando del sistema di preferenze tariffarie generalizzate SPG Plus. Nel 2012 il paese si collocava alla 131a posizione su scala globale per indice di sviluppo umano, valutato a 0,586 (UNDP, 2013). L'economia del Capo Verde è scarsamente diversificata, ma sta vivendo un crescente sviluppo nel settore del turismo.

Alle fine degli anni Novanta le risorse ittiche della piattaforma che comprende le dieci isole erano state stimate a 18 000 t. Da allora non sono state effettuate nuove valutazioni. Si stima che le risorse ittiche pelagiche ammontino a 25 000 t. La mancanza di valutazioni sistematiche degli stock rende difficile valutarne l'abbondanza e il potenziale per la pesca.

Vi sono quattro categorie di unità di pesca che operano nelle acque dell'arcipelago capoverdiano: 1) nazionale e artigianale, commerciale e di sussistenza; 2) nazionale semi industriale; 3) estera, operante nel quadro dell'accordo di partenariato nel settore della pesca tra l'Unione europea e Capo Verde; e 4) estera, operante nell'ambito di un regime di accesso che si basa su autorizzazioni private.

L'accordo di partenariato nel settore della pesca tra l'allora Comunità europea e la Repubblica del Capo Verde è stato firmato il 24 luglio 1990. Successivamente sono stati attuati sei protocolli, tre dei quali nel quadro dell'accordo di partenariato nel settore della pesca entrato in vigore il 1o settembre 2007.

Un nuovo progetto di protocollo è stato siglato dai negoziatori il 28 agosto 2014. Il nuovo protocollo copre un periodo di 4 anni a decorrere dalla data di applicazione provvisoria fissata all'articolo 15, cioè dalla data della firma.

Analisi del nuovo protocollo

L'obiettivo principale del protocollo di accordo è offrire alle navi dell'Unione europea possibilità di pesca nella zona di pesca del Capo Verde nel rispetto dei migliori pareri scientifici disponibili e delle raccomandazioni della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) e, se pertinente, entro i limiti dell'eccedenza disponibile. La Commissione si è basata, tra l'altro, sui risultati di una valutazione ex post del precedente protocollo realizzata da esperti esterni.

L'obiettivo generale è rafforzare la cooperazione tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde ai fini dell'istituzione di un quadro di partenariato per lo sviluppo di una politica di pesca sostenibile e lo sfruttamento responsabile delle risorse alieutiche nella zona di pesca capoverdiana, nell'interesse di entrambe le parti.

Il protocollo prevede possibilità di pesca per le seguenti categorie:

- 28 tonniere con reti a circuizione (in precedenza 28)

- 30 pescherecci con palangari di superficie (in precedenza 35)

-13 tonniere con lenze e canne (in precedenza 11)

Il valore totale del Protocollo, per i quattro anni, è stimato a 3 300 000 EUR. Tale importo costituisce la somma di tre componenti:

1.  1 050 000 EUR a titolo di compensazione finanziaria per l'accesso alla risorsa:

-  il contributo finanziario annuo è di 550 000 EUR per i primi due anni e di 500 000 EUR per gli ultimi due, sulla base di un quantitativo di riferimento di 5 000 tonnellate, in relazione al quale l'importo dei diritti di accesso è stato fissato a 275 000 EUR per i primi due anni e a 250 000 per gli ultimi due anni.

2.  1 050 000 EUR destinati a sostenere lo sviluppo della politica settoriale della pesca della Repubblica del Capo Verde:

-  corrispondenti a 275 000 EUR all'anno per i primi due anni e a 250 000 EUR all'anno per gli ultimi due.

3.  1 200 000 EUR a titolo di canoni a carico degli armatori:

- i canoni sono calcolati come segue: per i primi due anni di applicazione, 55 EUR per tonnellata pescata nella zona di pesca del Capo Verde; per gli ultimi due anni di applicazione, 65 EUR per tonnellata pescata nella zona di pesca del Capo Verde.

Il protocollo contribuisce inoltre a una migliore gestione e conservazione delle risorse alieutiche grazie a un aiuto finanziario (sostegno settoriale) all'attuazione dei programmi adottati a livello nazionale dal paese partner, segnatamente in materia di lotta contro la pesca illegale. Sono previsti, inoltre, progetti a vantaggio dei pescatori locali, relativi alla sicurezza e alla formazione generale.

Si intende promuovere un dialogo approfondito sulla programmazione e l'attuazione della politica settoriale. Anche la valutazione congiunta dei risultati di cui all'articolo 3 rientra tra le modalità di controllo. Il protocollo prevede altresì clausole specifiche di sospensione, a particolari condizioni e in circostanze determinate.

Inoltre, le parti istituiscono un rigoroso sistema di monitoraggio inteso a garantire lo sfruttamento sostenibile della risorsa. Tale sistema si basa, in particolare, su uno scambio trimestrale dei dati relativi alle catture di squali. Se le catture superano la soglia del 30% del quantitativo di riferimento, si procede a un monitoraggio rafforzato. Se le catture di squali superano la soglia del 40%, la commissione mista adotta, ove necessario, ulteriori misure di gestione.

Infine, l'UE e gli istituti scientifici del Capo Verde realizzeranno uno studio approfondito sugli squali nelle acque in questione. Le parti convengono di tener conto dello studio e la commissione mista potrà decidere di adeguare il sistema di monitoraggio in funzione dei risultati dello studio stesso.

Posizione del relatore

Tenendo conto dei benefici che l'economia del Capo Verde può trarre da un migliore sfruttamento degli stock disponibili, conformemente ai principi di una pesca sostenibile e alle migliori prassi del settore, il relatore ritiene che il nuovo accordo e il protocollo siano nell'interesse di entrambe le parti e raccomanda pertanto l'approvazione del Parlamento europeo.

Il relatore richiama l'attenzione sul fatto che, sulla base dell'analisi del precedente protocollo, alcuni nuovi aspetti dell'accordo e del protocollo sono necessari e appaiono promettenti:

- Il nuovo sistema di monitoraggio associato alle soglie del 30% e del 40% per le catture di squali, che determinano l'attivazione di misure aggiuntive, rappresenta, in particolare, un passo avanti nella giusta direzione. Il relatore osserva, tuttavia, che gli squali costituivano l'83% delle catture dei pescherecci con palangari dell'UE nel Capo Verde negli anni 2011-2012, e ritiene probabile che tali soglie saranno raggiunte facilmente. In tal caso, il relatore auspica che la formulazione "ove necessario" non sia utilizzata come scappatoia per evitare i necessari adeguamenti.

- Le parti convengono di mantenere il quantitativo di riferimento ma di ridurre il numero di pescherecci con palangari di superficie da 35 a 30. È auspicabile che ciò conduca a una riduzione delle catture di squali, dal momento che i pescherecci con palangari registrano significative catture accessorie di squali.

- Lo studio sugli squali che sarà realizzato dall'UE insieme agli istituti scientifici del Capo Verde potrà contribuire a una maggiore tutela degli squali in futuro. Il relatore auspica che la commissione mista adegui il sistema di monitoraggio qualora ciò si riveli opportuno alla luce dei risultati dello studio.

Il relatore evidenzia inoltre la necessità di migliorare alcuni aspetti, sulla base dell'analisi del precedente protocollo, in particolare:

- L'attuazione del sostegno settoriale è esposta a ritardi. Il livello dei risultati è soddisfacente, ma allo stesso tempo è difficile determinare l'impatto dell'aiuto settoriale europeo rispetto ad altre azioni realizzate nell'ambito di programmi di sostegno avviati da altri partner allo sviluppo, e in particolare quelle realizzate nel contesto del West Africa Regional Fisheries Programme nel Capo verde, finanziato dalla Banca mondiale.

- Non sembra esservi un rischio di sfruttamento eccessivo per le specie bersaglio dei pescherecci con palangari. Tuttavia, la valutazione dell'efficacia suggerisce che l'attività dei pescherecci con palangari – fatta eccezione per un quadro di gestione previsto per le principali specie bersaglio di squalo – non è interamente compatibile con i principi del Codice di condotta per una pesca responsabile; ciò, in particolare, in relazione al principio di precauzione e ai pareri scientifici secondo i quali diverse specie catturate insieme alla verdesca (il 70% delle catture totali) hanno raggiunto lo sfruttamento massimo.

-La verifica di conformità dell'accordo di partenariato dimostra che esso risponde alle aspettative degli operatori delle navi; tuttavia, esso potrebbe essere motivo di reazioni negative da parte dell'opinione pubblica per il fatto che la specie bersaglio dei pescherecci con palangari dell'UE è lo squalo, e non più il pesce spada e il tonno come alcuni anni fa. Potrebbero infatti sorgere confusioni tra le specie a rischio, che sono catturate raramente dalle imbarcazioni dell'UE, ed altre, come la verdesca.

- Occorre menzionare una serie di altri aspetti per la valutazione retrospettiva. Il più importante è la necessità di istituire un quadro logico di intervento per orientare e armonizzare meglio le valutazioni del protocollo. Ciò vale, in particolare, per il sostegno settoriale. Occorre altresì estendere la durata dei protocolli per dare maggiore coerenza all'attività di valutazione (che attualmente copre solo un terzo della durata del protocollo), realizzare un compendio dei testi giuridici e dei meccanismi relativi alla pesca nel Capo Verde in modo che tutti gli interventi siano registrati in un quadro comprensibile da tutte le parti, e quindi finalizzare e confermare tutte le disposizioni necessarie per l'attuazione di una politica della pesca e dei relativi strumenti.

Infine, il relatore rivolge alla Commissione una serie di richieste di informazioni per il futuro:

invita la Commissione a trasmettere al Parlamento i processi verbali e le conclusioni delle riunioni della commissione mista di cui all'articolo 9 dell'accordo, nonché il programma settoriale pluriennale di cui all'articolo 3 del nuovo protocollo;

invita la Commissione a presentare al Parlamento e al Consiglio, entro l'ultimo anno di applicazione del protocollo e prima dell'apertura dei negoziati per il rinnovo, una relazione completa sulla sua attuazione;

invita la Commissione a informare il Parlamento sulle azioni intraprese dalla commissione mista in risposta all'importante studio di natura scientifica che sarà realizzato conformemente all'articolo 4, paragrafo 6, dell'allegato al protocollo; sottolinea che il Parlamento dovrebbe altresì essere messo al corrente dei dati sulle catture accessorie di squali, che rappresentano l'elemento più controverso dell'accordo e del protocollo;

invita la Commissione e il Consiglio, nei limiti delle rispettive attribuzioni, a informare immediatamente e pienamente il Parlamento in tutte le fasi delle procedure relative al protocollo e al suo rinnovo, conformemente all'articolo 13, paragrafo 2, del trattato sull'Unione europea, e all'articolo 218, paragrafo 10, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

chiede alla Commissione di comunicare al Parlamento, su base annuale, le informazioni relative ad altri accordi internazionali stipulati dal Capo Verde, per consentire al Parlamento di monitorare tutte le attività di pesca nella regione, comprese quelle che potrebbero essere in conflitto con la politica europea della pesca, quale lo spinnamento degli squali.

PARERE della commissione per lo sviluppo (7.5.2015)

destinato alla commissione per la pesca

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica del Capo Verde
(15848/2014 – C8-0003/2015 – 2014/0329(NLE))

Relatore per parere: Maurice Ponga

BREVE MOTIVAZIONE

Il presente protocollo tra l'UE e la Repubblica del Capo Verde deve conformarsi al nuovo regolamento della politica comune della pesca (PCP), che pone in particolare l'accento sulla sostenibilità della pesca e sulla buona governance, riconoscendo l'importanza della coerenza delle politiche tra la PCP e gli obiettivi dell'UE in materia di cooperazione allo sviluppo.

Il protocollo copre un periodo di 4 anni, il che offre una certa stabilità.

Le possibilità di pesca accordate ai pescherecci dell'UE rispettano i migliori pareri scientifici disponibili nonché le raccomandazioni della CICTA quanto all'osservanza del principio del "surplus disponibile". Giova notare che il nuovo protocollo prevede un tonnellaggio di riferimento identico a quello precedente. Il livello delle catture è quindi controllato, permettendo nondimeno una buona marcatura delle zone di pesca per i pescherecci europei grazie agli accordi di pesca conclusi dall'UE con il Senegal e la Guinea Bissau, il che consente a sua volta di inserirlo in una "rete regionale di APP attivi".

Oltre al versamento di un importo globale di 1 050 000 euro per accedere alle risorse alieutiche e di 1 200 000 euro a titolo di canoni dovuti dagli armatori, il presente protocollo prevede il versamento annuale di 275 000 euro nel corso dei primi due anni e quindi di 250 000 euro negli ultimi due anni a sostegno del settore della pesca capoverdiana.

Tale aumento significativo della dotazione settoriale – che in precedenza era di 100 000 euro all'anno – dovrebbe consentire di rispondere meglio alle esigenze di Capo Verde nella sua lotta contro la pesca INN, potenziando il controllo e la sorveglianza della sua ZEE, migliorando la gestione delle risorse alieutiche, sostenendo il dialogo con tutte quante le parti in causa e la cooperazione regionale e internazionale, migliorando la qualità sanitaria dei prodotti della pesca e promuovendo infine lo sviluppo della pesca artigianale.

Alla luce dei risultati della valutazione del protocollo precedente e stante il contenuto del nuovo protocollo, il vostro relatore è favorevole alla sua approvazione.

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La commissione per lo sviluppo invita la commissione per la pesca, competente per il merito, a raccomandare l'approvazione della proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica del Capo Verde.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

6.5.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

21

0

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Louis Aliot, Beatriz Becerra Basterrechea, Nirj Deva, Charles Goerens, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Stelios Kouloglou, Arne Lietz, Norbert Neuser, Maurice Ponga, Cristian Dan Preda, Lola Sánchez Caldentey, György Schöpflin, Pedro Silva Pereira, Davor Ivo Stier, Paavo Väyrynen, Bogdan Brunon Wenta, Anna Záborská

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Patrizia Toia, Joachim Zeller

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Daniela Aiuto, Tiziana Beghin, Julie Ward

PARERE della commissione per i bilanci (7.5.2015)

destinato alla commissione per la pesca

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde
(15848/2014 – C8-0003/2015 – 2014/0329(NLE))

Relatore: José Manuel Fernandes

BREVE MOTIVAZIONE

Sulla base dell'autorizzazione conferitale dal Consiglio, la Commissione europea ha condotto negoziati con la Repubblica del Capo Verde al fine di rinnovare il protocollo dell'accordo di partenariato in materia di pesca fra la Comunità europea e questo paese.

In esito a tali negoziati, un progetto di nuovo protocollo è stato siglato dai negoziatori il 28 agosto 2014. Il nuovo protocollo copre un periodo di quattro anni dalla data in cui è stato firmato.

L'obiettivo principale del protocollo di accordo è di offrire alle navi dell'Unione europea possibilità di pesca nella zona di pesca del Capo Verde, nel rispetto dei migliori pareri scientifici disponibili e delle raccomandazioni della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT), onde applicabile entro i limiti dell'eccedenza disponibile.

L'obiettivo generale è rafforzare la cooperazione fra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde ai fini dell'istituzione di un quadro di partenariato per lo sviluppo di una politica di pesca sostenibile e lo sfruttamento responsabile delle risorse alieutiche nella zona di pesca capoverdiana, nell'interesse di entrambe le parti.

INCIDENZA SUL BILANCIO: la scheda finanziaria allegata al progetto di accordo stabilisce un importo complessivo pari a 2 792 milioni di EUR in stanziamenti di impegno e di pagamento dal 2015 al 2018 (comprese le spese amministrative di gestione dell'accordo).

La contropartita finanziaria annuale per dare attuazione all'accordo è fissata come segue:

- contributo finanziario annuale in termini di accesso alle aree di pesca:

• 550 000 EUR nei primi 2 anni;

• 500 000 EUR negli ultimi 2 anni;

basata su un quantitativo di riferimento di 5 000 tonnellate, per un importo di 275 000 EUR per i diritti di accesso per i primi 2 anni e di 250 000 EUR per gli ultimi 2 anni,

- sostegno allo sviluppo della politica settoriale della pesca della Repubblica del Capo Verde pari a:

• 275 000 EUR all'anno per i primi 2 anni;

• 250 000 EUR all'anno per gli ultimi 2 anni.

Tale sostegno risponde agli obiettivi della politica nazionale in materia di pesca e segnatamente ai bisogni della Repubblica del Capo Verde in materia di lotta contro la pesca illegale.

******

La commissione per i bilanci invita la commissione per la pesca, competente per il merito, a raccomandare che il Parlamento dia la sua approvazione al progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo fra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

6.5.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

28

1

5

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Jean Arthuis, Lefteris Christoforou, Jean-Paul Denanot, Gérard Deprez, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazabal Rubial, Jens Geier, Ingeborg Gräßle, Iris Hoffmann, Monika Hohlmeier, Carlos Iturgaiz, Bernd Kölmel, Vladimír Maňka, Ernest Maragall, Siegfried Mureșan, Victor Negrescu, Liadh Ní Riada, Jan Olbrycht, Paul Rübig, Patricija Šulin, Eleftherios Synadinos, Paul Tang, Indrek Tarand, Inese Vaidere, Marco Valli, Monika Vana, Daniele Viotti, Marco Zanni

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Andrey Novakov, Claudia Tapardel, Miguel Urbán Crespo, Anders Primdahl Vistisen, Tomáš Zdechovský

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Emilian Pavel

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

17.6.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

18

1

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Clara Eugenia Aguilera García, Renata Briano, Alain Cadec, Richard Corbett, Diane Dodds, Linnéa Engström, João Ferreira, Raymond Finch, Ian Hudghton, Carlos Iturgaiz, Werner Kuhn, António Marinho e Pinto, Gabriel Mato, Norica Nicolai, Ulrike Rodust, Remo Sernagiotto, Peter van Dalen, Jarosław Wałęsa

Supplenti presenti al momento della votazione finale

José Blanco López, Marek Józef Gróbarczyk, Francisco José Millán Mon

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Tim Aker