RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea, in conformità del punto 11 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (catastrofi avvenute in Bulgaria e in Grecia nel 2015)

17.9.2015 - (COM(2015)0370 – C8‑0198/2015 – 2015/2151(BUD))

Commissione per i bilanci
Relatore: Andrey Novakov

Procedura : 2015/2151(BUD)
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A8-0253/2015
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea, in conformità del punto 11 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (catastrofi avvenute in Bulgaria e in Grecia nel 2015)

(COM(2015)0370 – C8‑0198/2015 – 2015/2151(BUD))

Il Parlamento europeo,

–       vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2015)0370 – C8‑0198/2015),

–       visto il regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio, dell'11 novembre 2002, che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea[1],

–       visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020[2], in particolare l'articolo 10,

–       visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[3], in particolare il punto 11,

–       vista la lettera della commissione per lo sviluppo regionale,

–       vista la relazione della commissione per i bilanci (A8-0253/2015),

1.      approva la decisione allegata alla presente risoluzione;

2.      incarica il suo Presidente di firmare tale decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

3.      incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione.

ALLEGATO: DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

concernente la mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio, dell'11 novembre 2002, che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea[4], in particolare l'articolo 4, paragrafo 3,

visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[5], in particolare il punto 11,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)         Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea ("il Fondo") mira a consentire all'Unione di rispondere in maniera rapida, efficace e flessibile a situazioni di emergenza e a dimostrare la propria solidarietà alla popolazione delle regioni colpite da catastrofi.

(2)         Il Fondo non deve superare il massimale annuo di 500 milioni di EUR (a prezzi 2011) come disposto all'articolo 10 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio[6].

(3)         La Bulgaria ha presentato una domanda di mobilitazione del Fondo in relazione alle condizioni invernali avverse.

(4)         La Grecia ha presentato due domande di mobilitazione del Fondo in relazione a inondazioni.

(5)         La Commissione ha concluso che le domande soddisfano le condizioni per la concessione del sostegno del Fondo previste dal regolamento (CE) n. 2012/2002.

(6)         È quindi opportuno mobilitare il Fondo per fornire un contributo finanziario corrispondente all'intero importo di 16 274 765 EUR in relazione alle domande presentate dalla Bulgaria e dalla Grecia.

(7)         Vi è margine per una riassegnazione di stanziamenti a norma della seconda frase del punto 11 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013. Gli stanziamenti per gli anticipi relativi all'esercizio 2015 sono stati utilizzati, in misura molto limitata, per le tre domande oggetto della presente decisione, per le quali rimane da pagare un saldo di 14 647 288 EUR. Di conseguenza, l'importo della mobilitazione sarà finanziato integralmente dalla ridistribuzione degli stanziamenti per gli anticipi disponibili nel bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 2015 e non sono necessari stanziamenti supplementari.

(8)         Al fine di ridurre al minimo i tempi di mobilitazione del Fondo, è opportuno che la presente decisione si applichi a decorrere dalla data della sua adozione,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Nel quadro del bilancio generale dell'Unione europea fissato per l'esercizio 2015, una somma pari a 16 274 765 EUR di stanziamenti di impegno e di pagamento è mobilitata a titolo del Fondo di solidarietà dell'Unione europea.

L'importo della presente mobilitazione è coperto integralmente dagli stanziamenti disponibili ai sensi della decisione (UE) 2015/422 del Parlamento europeo e del Consiglio[7] per il pagamento degli anticipi nel bilancio dell'Unione per l'esercizio finanziario 2015, disponibili

a titolo della linea di bilancio 13 06 01. L'importo disponibile su tale linea di bilancio per gli anticipi sarà ridotto di conseguenza.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea. Essa si applica a decorrere …[dalla data di adozione] [Data da inserire a cura del Parlamento prima della pubblicazione nella GU].

Fatto a Bruxelles, il

Per il Parlamento europeo                           Per il Consiglio

Il presidente                                                  Il presidente

MOTIVAZIONE

La Commissione propone di mobilitare il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per concedere assistenza finanziaria in relazione ad una catastrofe avvenuta in Bulgaria (condizioni invernali avverse che hanno provocato una catastrofe classificata in ambito FSUE come "catastrofe naturale grave") e due catastrofi in Grecia (inondazioni nella regione di Evros e nella Grecia centrale, classificate in ambito FSUE come "catastrofi regionali"), che si sono verificate nei primi mesi del 2015, sulla base del paragrafo 11 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013.

La Commissione ha effettuato un esame approfondito di tutte e tre le domande, in conformità del regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, modificato dal regolamento (UE) n. 661/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, in particolare degli articoli 2, 3 e 4.

Bulgaria − Condizioni invernali avverse

Alla fine di gennaio e all'inizio di febbraio 2015, vaste zone della Bulgaria, soprattutto la regione sud-orientale, sono state colpite da forti piogge, nevicate, inondazioni e frane. Questi eventi hanno causato danni considerevoli alle infrastrutture pubbliche, come ad esempio dighe, reti di comunicazione e strade, nonché alle imprese, alle abitazioni e alle attività private (oltre 300 edifici solo nella città di Burgas sono stati allagati), e danni al settore agricolo e alle foreste.

Le autorità bulgare hanno stimato i danni complessivi diretti causati dalla catastrofe in 243,305 milioni di EUR. Poiché tale importo corrisponde allo 0,622% dell'RNL bulgaro o al 103,6% della soglia "gravi catastrofi" di 234,871 milioni di EUR applicabile alla Bulgaria nel 2015 (0,6% dell'RNL in base ai dati del 2013 per la mobilitazione del FSUE), la catastrofe è considerata una "catastrofe naturale grave" ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento.

La domanda della Bulgaria è pervenuta alla Commissione il 24 aprile 2015, entro il termine di 12 settimane dal 30 gennaio 2015, data della constatazione dei primi danni.

Tale contributo può essere utilizzato unicamente per gli interventi di emergenza e di risanamento indispensabili di cui all'articolo 3 del regolamento. Le autorità bulgare hanno stimato che il costo degli interventi di emergenza indispensabili ammissibili sia pari a 239,225 milioni di EUR. L'importo eccessivamente elevato (oltre il 98% del danno complessivo riportato) viene giustificato dall'elevata incidenza dei danni subiti da strutture pubbliche, con l'incapacità delle autorità locali di valutare correttamente i danni privati entro il termine di 12 settimane fissato per la presentazione della domanda. Questo spiega perché gran parte dei danni subiti da privati non sia stata inclusa nella domanda. La quota maggiore dei costi comprende interventi urgenti di risanamento - oltre 97 milioni di EUR comprese le infrastrutture di sicurezza e preventive. Oltre 46 milioni di EUR sono previsti per il risanamento delle infrastrutture dei trasporti.

Le regioni colpite rientrano nella categoria delle "regioni meno sviluppate" previste dai Fondi strutturali e d'investimento europei (2014-2020). Le autorità bulgare non hanno comunicato alla Commissione l'intenzione di riassegnare i finanziamenti del programma dei fondi SIE per la Bulgaria a misure di recupero.

Su richiesta della Bulgaria, la Commissione ha versato un anticipo pari a 637 782 EUR, pari al 10% del contributo previsto dal Fondo, in linea con l'articolo 4 bis, paragrafo 2, del regolamento. L'importo è stato già utilizzato dal governo bulgaro per il recupero urgente delle infrastrutture dei trasporti, il drenaggio e le infrastrutture di sicurezza e preventive.

Grecia inondazioni nella regione di Evros e nelle regioni centrali e occidentali

Inondazioni diffuse nella Macedonia orientale e in Tracia all'inizio di febbraio 2015 hanno causato danni alle infrastrutture fondamentali, agli edifici pubblici, alle abitazioni private, alle imprese e all'agricoltura greca, distruggendo le infrastrutture agricole, i magazzini e le colture. Le infrastrutture idriche e fognarie sono state danneggiate in 17 insediamenti. Parallelamente, gran parte della Grecia centrale e occidentale è stata teatro di un'altra serie di inondazioni che hanno causato danni ancora maggiori, con le conseguenti interruzioni di corrente, l'isolamento di un certo numero di insediamenti montani e la distruzione di una parte del patrimonio culturale della Grecia.

Poiché gli eventi hanno le stesse origini meteorologiche, le due domande sono state accorpate e trattate come un'unica catastrofe regionale ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 3, del regolamento. In tutto cinque regioni NUTS 2 sono state colpite dalla catastrofe: Macedonia orientale e Tracia (inondazioni nell'Evros), regioni dell'Epiro, della Grecia occidentale, della Grecia centrale e della Tessaglia (inondazioni nella Grecia centrale e occidentale).

Entrambe le domande sono state presentate il 23 aprile 2015, entro il termine previsto di 12 settimane dalla registrazione del primo danno (1 febbraio per le regioni centrali e occidentali e 4 febbraio 2015 per l'Evros).

I danni complessivi diretti causati dagli eventi sono stimati a 395,878 milioni di EUR (132,454 milioni di EUR per l'Evros e 263,424 milioni di EUR per la Grecia centrale e occidentale). Sulla base di questi dati, l'evento non soddisfa la soglia di "grave catastrofe" applicabile alla Grecia nel 2015 (1 091,315 milioni di EUR o 0,6% del RNL in base ai dati del 2013). Tuttavia, il danno complessivo diretto rappresenta il 4,78% della media ponderata del PIL delle cinque regioni NUTS 2 interessate e supera quindi di gran lunga la soglia dell'1,5% per la media ponderata del PIL regionale necessaria a qualificarsi come catastrofe regionale).

Il costo degli interventi di emergenza indispensabili ammissibili è stato stimato dalle autorità greche a 308,445 milioni di EUR, con la porzione maggiore dei costi che riguarda il settore dei trasporti. Le regioni colpite sono "regioni meno sviluppate" secondo la classificazione dei Fondi strutturali e d'investimento europei (2014-2020). Le autorità greche non hanno comunicato alla Commissione l'intenzione di riassegnare i finanziamenti del programma dei fondi SIE a misure di recupero.

Su richiesta della Grecia, è stato versato un anticipo del 10% del contributo finanziario previsto dal FSUE, per un importo pari a 331 135 EUR per Evros e a 658 560 EUR per la Grecia centrale e occidentale.

In linea con la prassi seguita in passato, la Commissione propone di applicare in entrambi i casi il tasso del 2,5% del danno complessivo diretto per tutti i danni fino alla soglia e del 6% per i danni superiori alla soglia (solo nel caso della Bulgaria).

La Commissione ha proposto i seguenti importi di aiuto:

Catastrofe

Danni diretti

(in milioni di EUR)

Soglia per catastrofe regionale applicata (in milioni di EUR)

Soglia per catastrofe grave

(in milioni di EUR)

Costo totale degli interventi ammissibili

(in milioni di EUR)

2,5% dei danni diretti fino alla soglia (EUR)

6% dei danni diretti oltre la soglia (EUR)

Importo totale dell'aiuto proposto (in EUR)

BULGARIA

243,305

-

234,871

239,225

5 871 775

506 040

6 377 815

GRECIA

395,878

124,354

1 091,315

308,445

9 896 950

-

9 896 950

TOTALE

 

 

 

 

 

 

16 274 765

Dopo la detrazione degli acconti già versati del 10% (637 782 EUR per la Bulgaria e 989 695 EUR per la Grecia), il saldo da pagare è di 14 647 288 EUR (5 740 033 EUR dei quali per la Bulgaria e 8 907 255 EUR per la Grecia).

Al momento dell'approvazione del bilancio 2015, un importo di 50 000 000 EUR in stanziamenti d'impegno e di pagamento è stato iscritto in bilancio per il pagamento degli anticipi. Invocando il punto 11 dell'AII, che prevede la possibilità di riassegnare gli stanziamenti, la Commissione propone di mobilitare il Fondo attingendo a questo importo già mobilitato, destinato specificamente al pagamento degli anticipi, per pagare il saldo di 14 647 288 EUR.

Detto questo, la mobilitazione proposta non richiederebbe una modifica al bilancio 2015. La Commissione non ha quindi intenzione di presentare un progetto di bilancio rettificativo.

Questa operazione manterrebbe un importo di 33 725 235 EUR a disposizione per il pagamento di eventuali ulteriori anticipi nel 2015, ove fosse necessario, importo che la Commissione reputa sufficiente a coprire eventuali nuove domande ricevute durante i restanti mesi del 2015.

Si tratta della seconda decisione di mobilitazione del 2015 e l'importo complessivo dell'aiuto proposto precedentemente rispetta il massimale per il Fondo di solidarietà dell'Unione europea indicato nel regolamento QFP, ossia 541,2 milioni di EUR (500 milioni di EUR a prezzi 2011).

In conformità del punto 11 dell'AII del 2 dicembre 2013, in caso di disaccordo tra il Parlamento e il Consiglio in merito a tali proposte, la Commissione avvia una procedura di trilogo per ottenere l'accordo dei due rami dell'autorità di bilancio sulla necessità di ricorrere al fondo e sull'importo necessario.

Conformemente a un accordo interno con la commissione per lo sviluppo regionale (REGI), quest'ultima dovrebbe essere associata al processo onde fornire un sostegno costruttivo all'attuazione del Fondo di solidarietà dell'UE. In seguito alla valutazione delle richieste, la commissione REGI del Parlamento europeo ha espresso la sua posizione sulla mobilitazione del Fondo, come figura nel parere sotto forma di lettera allegato alla presente relazione.

Il relatore raccomanda l'approvazione della proposta di decisione della Commissione allegata alla presente relazione per le seguenti ragioni:

•   i due casi ottemperano ai criteri del Fondo europeo di solidarietà;

•   la natura delle catastrofi, la loro ampia portata e il loro profondo impatto sulle comunità e sulle economie locali;

•   il danno ha avuto profonde ripercussioni sulle regioni - non solo sulle infrastrutture pubbliche (forniture idriche, infrastrutture fognarie e di energia elettrica), ma anche sulla proprietà privata, le imprese, i terreni agricoli e le foreste.

ALLEGATO – LETTERA DELLA COMMISSIONE PER LO SVILUPPO REGIONALE

On. Jean ARTHUIS

Presidente

Commissione per i bilanci

Parlamento europeo

Signor Presidente,

Oggetto:          Mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea a favore di Bulgaria e Grecia

La Commissione europea ha trasmesso al Parlamento europeo la proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'UE (COM(2015)0370), sulla base delle domande di mobilitazione del Fondo presentate da Bulgaria e Grecia in relazione a tre catastrofi avvenute nei rispettivi territori nel 2015.

La Commissione propone la mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea, stimando il danno causato, per ogni catastrofe e ogni paese, nel modo seguente:

Catastrofe

Danni diretti (in milioni di EUR)

Soglia per catastrofe regionale applicata (in milioni di EUR)

Soglia per catastrofe grave

(in milioni di EUR)

Costo totale degli interventi ammissibili

(in milioni di EUR)

2,5% dei danni diretti fino alla soglia (EUR)

6% dei danni diretti oltre la soglia (EUR)

Importo totale dell'aiuto proposto (in EUR)

 

 

BULGARIA

243,305

-

234,871

239,225

5 871 775

506 040

6 377 815

GRECIA

395,878

124,354

1 091,315

308,445

9 896 950

-

9 896 950

TOTALE

 

 

 

 

 

 

16 274 765

Previo esame delle domande e tenuto conto dell'importo massimo della sovvenzione che il Fondo può concedere, la Commissione propone di mobilitare il Fondo per questi due casi utilizzando 16 274 765 EUR dei 50 000 000 EUR specificamente mobilitati per gli anticipi sul bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2015.

I coordinatori della commissione hanno valutato tale proposta e mi hanno chiesto di scriverLe per comunicarLe che la maggioranza della commissione da me presieduta non solleva obiezioni alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'UE per l'assegnazione degli importi summenzionati proposti dalla Commissione.

Distinti saluti,

Iskra MIHAYLOVA

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

14.9.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

24

1

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Nedzhmi Ali, Reimer Böge, Lefteris Christoforou, Jean-Paul Denanot, Gérard Deprez, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazabal Rubial, Jens Geier, Ingeborg Gräßle, Monika Hohlmeier, Carlos Iturgaiz, Bernd Kölmel, Zbigniew Kuźmiuk, Ernest Maragall, Clare Moody, Siegfried Mureşan, Liadh Ní Riada, Jan Olbrycht, Younous Omarjee, Urmas Paet, Indrek Tarand, Daniele Viotti, Marco Zanni

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Andrey Novakov

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Raymond Finch

  • [1]  GU L 311 del 14.11.2002, pag. 3.
  • [2]  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884.
  • [3]  GU C 373 del 20.12.2013 pag. 1.
  • [4]  Regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio, dell'11 novembre 2002, che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (GU L 311 del 14.11.2002, pag. 3).
  • [5]  GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
  • [6]  Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884.).
  • [7]  Decisione (UE) 2015/422 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2014, sulla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (GU L 68 del 13.3. 2015, pag. 47).