RACCOMANDAZIONE concernente la proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l'Unione europea e la Repubblica di Trinidad e Tobago

16.11.2015 - (07196/2015 – C8‑0151/2015 – 2015/0054(NLE)) - ***

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Relatore: Mariya Gabriel

Procedura : 2015/0054(NLE)
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A8-0323/2015
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

concernente la proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l'Unione europea e la Repubblica di Trinidad e Tobago

(07196/2015 – C8‑0151/2015 – 2015/0054(NLE))

(Approvazione)

Il Parlamento europeo,

–  vista la proposta di decisione del Consiglio (07196/2015),

–  visto il progetto di accordo tra l'Unione europea e la Repubblica di Trinidad e Tobago in materia di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata (07129/2015),

–  vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 77, paragrafo 2, lettera a), e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), punto v), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C8‑0151/2015),

–  visti l'articolo 99, paragrafo 1, primo e terzo comma, e paragrafo 2, nonché l'articolo 108, paragrafo 7, del suo regolamento,

–  vista la raccomandazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A8-0323/2015),

1.  dà la sua approvazione alla conclusione dell'accordo;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Repubblica di Trinidad e Tobago.

BREVE MOTIVAZIONE

Quadro delle relazioni e disposizioni generali dell'accordo

Le relazioni tra l'Unione europea e la Repubblica di Trinidad e Tobago sono disciplinate dall'accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro, denominato "accordo di Cotonou", nonché dai dialoghi CELAC-UE e UE-Cariforum. Quest'ultimo ha portato all'introduzione di vari strumenti di cooperazione, tra cui l'accordo di partenariato UE-Cariforum (sottoscritto nel 2008) e la strategia comune relativa al partenariato Caraibi-UE (2012).

Nel quadro della modifica del regolamento (CE) n. 539/2001 attraverso il regolamento n. 509/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, la menzione della Repubblica di Trinidad e Tobago è stata spostata all'allegato II, che contiene l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti dall'obbligo di essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne degli Stati membri. Il regolamento n. 539/2001 modificato si applica a tutti gli Stati membri, ad eccezione dell'Irlanda e del Regno Unito.

A seguito dell'adozione di suddetto regolamento il 20 maggio 2014, il Consiglio, in data 9 ottobre 2014, ha adottato una decisione con cui autorizza la Commissione ad avviare i negoziati per la conclusione dell'accordo bilaterale tra l'Unione europea e la Repubblica di Trinidad e Tobago. I negoziati sono stati avviati il 12 novembre 2014 e si sono conclusi il 15 dicembre 2014. L'accordo è stato firmato a Bruxelles il 28 maggio 2015 e, da tale data, si applica in via provvisoria, in attesa dell'approvazione del Parlamento europeo.

L'accordo firmato stabilisce l'esenzione dal visto per i cittadini dell'Unione e per i cittadini della Repubblica di Trinidad e Tobago che si recano nel territorio dell'altra parte contraente per un periodo massimo di 90 giorni su un periodo di 180 giorni. L'esenzione dal visto riguarda tutte le categorie di persone (titolari di un passaporto ordinario, diplomatico, di servizio, ufficiale o speciale) indipendentemente dal motivo del soggiorno, ad eccezione dei soggiorni finalizzati allo svolgimento di un'attività retribuita.

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Motivazione del relatore

L'accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata rappresenta il coronamento dell'approfondimento delle relazioni tra l'Unione europea e la Repubblica di Trinidad e Tobago – assumendo un importante significato politico nell'ambito dell'accordo di Cotonou – nonché un ulteriore strumento volto a rafforzare le relazioni economiche e culturali e a intensificare il dialogo politico su diverse questioni, tra cui i diritti umani e le libertà fondamentali.

L'accordo darà impulso al turismo e contribuirà a rafforzare le relazioni nel settore del commercio e degli investimenti, dal momento che l'UE rappresenta il secondo partner commerciale della Repubblica di Trinidad e Tobago. L'esenzione dal visto semplificherà le condizioni di viaggio per gli imprenditori e agevolerà gli investimenti. L'economia della Repubblica di Trinidad e Tobago è una delle più dinamiche e prospere del Caricom grazie alla presenza di risorse come il petrolio e il gas, ai livelli elevati di investimenti diretti e a un turismo in crescita. Il paese rappresenta infatti una destinazione prediletta per gli investimenti diretti esteri. Inoltre, la Repubblica di Trinidad e Tobago si impegna a promuovere un'economia diversificata e competitiva, che sia orientata alla tecnologia, all'innovazione e alla conoscenza. Con il suo approccio rivolto all'esterno e la sua politica commerciale aperta e liberale, la Repubblica di Trinidad e Tobago costituisce un partner a pieno titolo dell'Unione. In questo senso, l'accordo consentirà di rafforzare le relazioni tra le due parti e di conferire un nuovo slancio agli scambi commerciali.

Per quanto concerne la situazione politica e istituzionale, i diritti civili e politici sono protetti dalla Costituzione e rispettati nel paese. La Repubblica di Trinidad e Tobago è un paese democratico e stabile che, come l'Unione europea, difende i valori e i principi della democrazia, della buona governance, del rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto. L'elevato livello delle pratiche e delle norme in materia di governance costituisce un valido motivo per proseguire lo sviluppo delle nostre relazioni con il paese. L'accordo consente di cooperare in settori fondamentali come quello dei diritti umani nonché di portare avanti un dialogo politico equilibrato, regolare e approfondito su questioni più specifiche, quali l'abolizione della pena di morte o la promozione dei diritti delle donne e dei minori, due questioni che continuano a essere prioritarie per l'Unione.

Sotto il profilo della mobilità, i richiedenti il visto Schengen sono considerati nella stragrande maggioranza dei casi come viaggiatori in buona fede che non presentano rischi e ottengono pertanto, nella maggior parte dei casi, un visto per soggiorni di breve durata (nel 2014 il tasso di rifiuto dei visti ammontava allo 0,3%). Inoltre, nel 2014, il 40% dei richiedenti ha ottenuto un visto per ingressi multipli, a testimonianza della maggiore fiducia nutrita dagli Stati membri nei loro confronti. La Repubblica di Trinidad e Tobago è un paese completamente privo di rischi dal punto di vista dell'immigrazione clandestina verso l'UE e non pone alcuna minaccia né in termini di migrazione irregolare né in materia di sicurezza e ordine pubblico. Al contrario, la Repubblica di Trinidad e Tobago può divenire un partner fondamentale nel settore della sicurezza, segnatamente per quanto concerne la lotta al narcotraffico e la lotta alla tratta degli esseri umani, che potrebbero costituire capitoli importanti della cooperazione. Tante sono le sfide che l'Unione europea e la Repubblica di Trinidad e Tobago condividono e che giustificano l'importanza e la necessità di rafforzare la cooperazione mediante un accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata.

Il relatore sottolinea infine l'impulso non trascurabile che l'esenzione dal visto imprime all'avvicinamento dei popoli europei e dei Caraibi. L'accordo di esenzione dal visto consente ai cittadini non solo di beneficiare pienamente del partenariato ACP-UE, ma anche di parteciparvi viaggiando in modo più economico e pratico.

Il relatore accoglie con favore, al riguardo, il ruolo svolto dai membri dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE, i quali hanno contribuito in modo sostanziale alla conclusione dell'accordo che, tra l'altro, faciliterà la loro partecipazione alle riunioni dell'Assemblea stessa.

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Attuazione e monitoraggio dell'accordo

Per quanto concerne l'attuazione e il monitoraggio dell'accordo, il relatore invita la Commissione europea a osservare i possibili sviluppi sul fronte dei criteri che hanno inizialmente determinato lo spostamento dall'allegato I all'allegato II del regolamento n. 509/2014. Tali criteri includono non solo l'immigrazione clandestina, l'ordine pubblico e la sicurezza, ma anche le relazioni esterne dell'Unione con il paese terzo interessato, comprese in particolare le questioni legate al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Il relatore invita inoltre la Commissione europea e le autorità della Repubblica di Trinidad e Tobago a garantire la piena reciprocità dell'esenzione dal visto, che deve consentire la parità di trattamento di tutti i cittadini, segnatamente di tutti i cittadini dell'Unione.

Il relatore richiama l'attenzione sul fatto che nell'ambito del comitato misto di gestione dell'accordo (articolo 6) l'Unione europea è rappresentata esclusivamente dalla Commissione europea. Il Parlamento europeo, in quanto istituzione direttamente eletta dai cittadini europei che difende la democrazia, i diritti umani e i principi fondamentali dell'Unione europea, potrebbe essere coinvolto nei lavori del comitato misto. Il relatore incoraggia nuovamente la Commissione europea a riesaminare la composizione dei comitati misti di gestione per i futuri accordi.

Il relatore si interroga altresì sulla pratica di sottoscrivere gli accordi di esenzione dal visto e di applicarli in via provvisoria prima che il Parlamento europeo li abbia approvati. Il relatore segnala che tale pratica tende a ridurre il margine di manovra del Parlamento europeo e si rivela tanto più problematica dal momento che il Parlamento non è informato in tempo utile circa lo stato di avanzamento dei negoziati bilaterali.

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Disposizioni specifiche

Nel preambolo dell'accordo si tiene conto della situazione specifica del Regno Unito e dell'Irlanda, che non partecipano all'accordo e non sono pertanto soggetti alle sue disposizioni.

Inoltre, una dichiarazione comune allegata all'accordo fa riferimento alla stretta associazione della Norvegia, dell'Islanda, della Svizzera e del Liechtenstein all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen. La dichiarazione incoraggia le autorità di tali paesi a concludere quanto prima con la Repubblica di Trinidad e Tobago accordi bilaterali di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata.

L'accordo contempla alcune disposizioni in materia di applicazione territoriale: per quanto riguarda la Francia e i Paesi Bassi, esso si applica unicamente ai territori europei di questi due Stati membri.

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Il relatore raccomanda infine ai membri della commissione parlamentare per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni di sostenere la presente relazione e al Parlamento europeo di dare la sua approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

10.11.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

51

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Martina Anderson, Heinz K. Becker, Malin Björk, Caterina Chinnici, Rachida Dati, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Frank Engel, Tanja Fajon, Laura Ferrara, Monika Flašíková Beňová, Lorenzo Fontana, Mariya Gabriel, Kinga Gál, Nathalie Griesbeck, Jussi Halla-aho, Filiz Hyusmenova, Iliana Iotova, Eva Joly, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Timothy Kirkhope, Barbara Kudrycka, Marju Lauristin, Juan Fernando López Aguilar, Monica Macovei, Vicky Maeijer, Roberta Metsola, Alessandra Mussolini, József Nagy, Péter Niedermüller, Birgit Sippel, Branislav Škripek, Csaba Sógor, Helga Stevens, Traian Ungureanu, Bodil Valero, Marie-Christine Vergiat, Udo Voigt, Cecilia Wikström, Kristina Winberg, Tomáš Zdechovský

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Pál Csáky, Anna Hedh, Petr Ježek, Ska Keller, Miltiadis Kyrkos, Artis Pabriks, Maite Pagazaurtundúa Ruiz, Salvatore Domenico Pogliese, Christine Revault D’Allonnes Bonnefoy, Barbara Spinelli, Kazimierz Michał Ujazdowski, Axel Voss

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Francisco Assis, Eugen Freund

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

51

+

ALDE

Nathalie Griesbeck, Filiz Hyusmenova, Petr Ježek, Maite Pagazaurtundúa Ruiz, Cecilia Wikström

ECR

Jussi Halla-aho, Timothy Kirkhope, Monica Macovei, Helga Stevens, Kazimierz Michał Ujazdowski, Branislav Škripek

EFDD

Laura Ferrara

ENF

Lorenzo Fontana

GUE

Martina Anderson, Malin Björk, Barbara Spinelli, Marie-Christine Vergiat

PPE

Heinz K. Becker, Pál Csáky, Rachida Dati, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Frank Engel, Mariya Gabriel, Kinga Gál, Barbara Kudrycka, Roberta Metsola, Alessandra Mussolini, József Nagy, Artis Pabriks, Salvatore Domenico Pogliese, Csaba Sógor, Traian Ungureanu, Axel Voss, Tomáš Zdechovský

S&D

Francisco Assis, Caterina Chinnici, Tanja Fajon, Monika Flašíková Beňová, Eugen Freund, Anna Hedh, Iliana Iotova, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Miltiadis Kyrkos, Marju Lauristin, Juan Fernando López Aguilar, Péter Niedermüller, Christine Revault D'Allonnes Bonnefoy, Birgit Sippel

VERTS/ALE

Eva Joly, Ska Keller, Bodil Valero

3

-

EFDD

Kristina Winberg

ENF

Vicky Maeijer

NI

Udo Voigt

0

0

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti