RACCOMANDAZIONE concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l'Unione europea e la Repubblica di Vanuatu

16.11.2015 - (07192/2015 – C8-0149/2015 – 2015/0052(NLE)) - ***

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Relatore: Mariya Gabriel

Procedura : 2015/0052(NLE)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0329/2015
Testi presentati :
A8-0329/2015
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l'Unione europea e la Repubblica di Vanuatu

(07192/2015 – C8-0149/2015 – 2015/0052(NLE))

(Approvazione)

Il Parlamento europeo,

–  visto il progetto di decisione del Consiglio (07195/2015),

–  visto il progetto di accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l'Unione europea e la Repubblica di Vanuatu (07119/2015),

–  vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 77, paragrafo 2, lettera a), e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), punto v), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C8-0149/2015),

–  visti l'articolo 99, paragrafo 1, primo e terzo comma, e paragrafo 2, nonché l'articolo 108, paragrafo 7, del suo regolamento,

–  vista la raccomandazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A8-0329/2015),

1.  dà la sua approvazione alla conclusione dell'accordo;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Repubblica di Vanuatu.

BREVE MOTIVAZIONE

Quadro delle relazioni e disposizioni generali dell'accordo

Le relazioni tra l'Unione europea e la Repubblica di Vanuatu sono disciplinate dall'accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro, denominato "accordo di Cotonou".

Nel quadro della modifica del regolamento (CE) n. 539/2001 attraverso il regolamento n. 509/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, la menzione della Repubblica di Vanuatu è stata spostata all'allegato II, che contiene l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti dall'obbligo di essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne degli Stati membri. Il regolamento n. 539/2001 modificato si applica a tutti gli Stati membri, ad eccezione dell'Irlanda e del Regno Unito.

A seguito dell'adozione di suddetto regolamento il 20 maggio 2014, il Consiglio, in data 9 ottobre 2014, ha adottato una decisione con cui autorizza la Commissione ad avviare i negoziati per la conclusione dell'accordo bilaterale tra l'Unione europea e la Repubblica di Vanuatu. I negoziati sono stati avviati il 19 novembre 2014 e si sono conclusi il 4 dicembre 2014. L'accordo è stato firmato a Bruxelles il 28 maggio 2015 e, da tale data, si applica in via provvisoria, in attesa dell'approvazione del Parlamento europeo.

L'accordo firmato stabilisce l'esenzione dal visto per i cittadini dell'Unione e per i cittadini della Repubblica di Vanuatu che si recano nel territorio dell'altra parte contraente per un periodo massimo di 90 giorni su un periodo di 180 giorni. L'esenzione dal visto riguarda tutte le categorie di persone (titolari di un passaporto ordinario, diplomatico, di servizio, ufficiale o speciale) indipendentemente dal motivo del soggiorno, ad eccezione dei soggiorni finalizzati allo svolgimento di un'attività retribuita.

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Motivazione del relatore

L'accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata rappresenta il coronamento dell'approfondimento delle relazioni tra l'Unione europea e la Repubblica di Vanuatu – assumendo un importante significato politico nell'ambito dell'accordo di Cotonou – nonché un ulteriore strumento volto a rafforzare le relazioni economiche e culturali e a intensificare il dialogo politico su diverse questioni, tra cui i diritti umani e le libertà fondamentali.

L'economia di Vanuatu è prevalentemente basata sull'agricoltura, che rappresenta il 19% del PIL, e sui servizi (in particolare il turismo e i servizi finanziari), che generano il 72% del PIL. L'UE sta attualmente negoziando un accordo di partenariato economico globale con 14 paesi della regione del Pacifico, tra cui Vanuatu. Sul fronte dell'economia, i principali ambiti di cooperazione e assistenza tra l'Unione e Vanuatu sono a tutt'oggi lo sviluppo del settore privato per la creazione di posti di lavoro, da un lato, e il sostegno alla formulazione di politiche economiche per l'agricoltura e il turismo, dall'altro. Quanto alle relazioni commerciali con gli Stati del Pacifico quali Vanuatu, l'Unione e i suoi Stati membri importano principalmente sia prodotti agricoli come l'olio di palma e il caffè sia prodotti della pesca, ed esportano attrezzature elettriche e meccaniche. In linea generale, il commercio e gli investimenti tra l'Unione europea e i paesi del Pacifico restano scarsi sia in termini di valore sia in termini relativi, ma presentano un forte potenziale di sviluppo. Il relatore osserva che l'accordo di esenzione dal visto potrà ripercuotersi positivamente in particolare sugli investimenti e sullo sviluppo del settore turistico.

Sul fronte politico, Vanuatu è una democrazia parlamentare stabile e le ultime elezioni nel 2012 sono state giudicate libere ed eque dagli osservatori internazionali. I diritti e le libertà fondamentali sono protetti dalla costituzione e, in generale, sono effettivamente rispettati. Il dialogo politico dell'Unione con Vanuatu a tale riguardo pone l'accento sulla prevenzione della tortura, sulla lotta alla corruzione, sulla partecipazione politica o ancora sullo sviluppo della società civile. L'accordo consentirà inoltre di proseguire il dialogo e di cooperare su questioni come la promozione dei diritti umani e la lotta alla violenza di genere.

Sotto il profilo della mobilità, i richiedenti il visto Schengen sono considerati nella stragrande maggioranza dei casi come viaggiatori in buona fede che non comportano rischi e ottengono pertanto un visto per soggiorni di breve durata: nel 2014, su 190 domande di visto per soggiorni di breve durata nello spazio Schengen, 186 sono state accolte, il che corrisponde a un tasso di rifiuto vicino allo zero. Del resto, il 36,6% dei richiedenti ottiene un visto per ingressi multipli, segno di una maggiore fiducia dei consolati degli Stati Schengen nei loro confronti. La percentuale esigua di rifiuti e il numero limitato delle domande sono due elementi che permettono sia di evitare rischi per la sicurezza sia di intuire i vantaggi dell'esenzione dal visto.

Il relatore sottolinea infine l'impulso non trascurabile che l'esenzione dal visto imprime all'avvicinamento dei popoli europei e del Pacifico. L'accordo di esenzione dal visto consente ai cittadini non solo di beneficiare pienamente del partenariato ACP-UE, ma anche di parteciparvi viaggiando in modo più economico e pratico.

Il relatore accoglie con favore, al riguardo, il ruolo svolto dai membri dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE, i quali hanno contribuito in modo sostanziale alla conclusione dell'accordo che, tra l'altro, faciliterà la loro partecipazione alle riunioni dell'Assemblea stessa.

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Attuazione e monitoraggio dell'accordo

Per quanto concerne l'attuazione e il monitoraggio dell'accordo, il relatore invita la Commissione europea a osservare i possibili sviluppi sul fronte dei criteri che hanno inizialmente determinato lo spostamento dall'allegato I all'allegato II del regolamento n. 509/2014. Tali criteri includono non solo l'immigrazione clandestina, l'ordine pubblico e la sicurezza, ma anche le relazioni esterne dell'Unione con il paese terzo interessato, comprese in particolare le questioni legate al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Il relatore invita inoltre la Commissione europea e le autorità di Vanuatu a garantire la piena reciprocità dell'esenzione dal visto, che deve consentire la parità di trattamento di tutti i cittadini, segnatamente di tutti i cittadini dell'Unione.

Il relatore richiama l'attenzione sul fatto che nell'ambito del comitato misto di gestione dell'accordo (articolo 6) l'Unione europea è rappresentata esclusivamente dalla Commissione europea. Il Parlamento europeo, in quanto istituzione direttamente eletta dai cittadini europei che difende la democrazia, i diritti umani e i principi fondamentali dell'Unione europea, potrebbe essere coinvolto nei lavori del comitato misto. Il relatore incoraggia nuovamente la Commissione europea a riesaminare la composizione dei comitati misti di gestione per i futuri accordi.

Il relatore si interroga altresì sulla pratica di sottoscrivere gli accordi di esenzione dal visto e di applicarli in via provvisoria prima che il Parlamento europeo li abbia approvati. Il relatore segnala che tale pratica tende a ridurre il margine di manovra del Parlamento europeo e si rivela tanto più problematica dal momento che il Parlamento non è informato in tempo utile circa lo stato di avanzamento dei negoziati bilaterali.

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Disposizioni specifiche

Nel preambolo dell'accordo si tiene conto della situazione specifica del Regno Unito e dell'Irlanda, che non partecipano all'accordo e non sono pertanto soggetti alle sue disposizioni.

Inoltre, una dichiarazione comune allegata all'accordo fa riferimento alla stretta associazione della Norvegia, dell'Islanda, della Svizzera e del Liechtenstein all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen. La dichiarazione incoraggia le autorità di tali paesi a concludere quanto prima con la Repubblica di Vanuatu accordi bilaterali di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata.

L'accordo contiene disposizioni relative alla sua applicazione territoriale: per quanto riguarda la Francia e i Paesi Bassi, esso si applica unicamente ai territori europei di questi due Stati membri.

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Il relatore raccomanda infine ai membri della commissione parlamentare per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni di sostenere la presente relazione e al Parlamento europeo di dare la sua approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

10.11.2015

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

49

4

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Martina Anderson, Heinz K. Becker, Malin Björk, Caterina Chinnici, Rachida Dati, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Frank Engel, Tanja Fajon, Laura Ferrara, Monika Flašíková Beňová, Lorenzo Fontana, Mariya Gabriel, Kinga Gál, Nathalie Griesbeck, Jussi Halla-aho, Filiz Hyusmenova, Iliana Iotova, Eva Joly, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Timothy Kirkhope, Barbara Kudrycka, Marju Lauristin, Monica Macovei, Vicky Maeijer, Roberta Metsola, Alessandra Mussolini, József Nagy, Péter Niedermüller, Birgit Sippel, Branislav Škripek, Csaba Sógor, Helga Stevens, Traian Ungureanu, Bodil Valero, Marie-Christine Vergiat, Udo Voigt, Cecilia Wikström, Kristina Winberg, Tomáš Zdechovský

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Pál Csáky, Anna Hedh, Petr Ježek, Ska Keller, Miltiadis Kyrkos, Artis Pabriks, Maite Pagazaurtundúa Ruiz, Salvatore Domenico Pogliese, Christine Revault D’Allonnes Bonnefoy, Barbara Spinelli, Kazimierz Michał Ujazdowski, Axel Voss

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Francisco Assis, Eugen Freund

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

49

+

ALDE

Nathalie Griesbeck, Filiz Hyusmenova, Petr Ježek, Maite Pagazaurtundúa Ruiz, Cecilia Wikström

ECR

Jussi Halla-aho, Timothy Kirkhope, Monica Macovei, Helga Stevens, Kazimierz Michał Ujazdowski, Branislav Škripek

EFDD

Laura Ferrara

ENF

 

GUE

Martina Anderson, Malin Björk, Barbara Spinelli, Marie-Christine Vergiat

PPE

Heinz K. Becker, Pál Csáky, Rachida Dati, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Frank Engel, Mariya Gabriel, Kinga Gál, Barbara Kudrycka, Roberta Metsola, Alessandra Mussolini, József Nagy, Artis Pabriks, Salvatore Domenico Pogliese, Csaba Sógor, Traian Ungureanu, Axel Voss, Tomáš Zdechovský

S&D

Francisco Assis, Caterina Chinnici, Tanja Fajon, Monika Flašíková Beňová, Eugen Freund, Anna Hedh, Iliana Iotova, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Miltiadis Kyrkos, Marju Lauristin, Péter Niedermüller, Christine Revault D'Allonnes Bonnefoy, Birgit Sippel

VERTS/ALE

Eva Joly, Ska Keller, Bodil Valero

4

-

EFDD

Kristina Winberg

ENF

Vicky Maeijer, Lorenzo Fontana

NI

Udo Voigt

0

0

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti