RACCOMANDAZIONE concernente il progetto di decisione del Consiglio relativo all'accettazione degli emendamenti del protocollo del 1998 della convenzione del 1979 sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza riguardante i metalli pesanti
7.1.2016 - (08648/2015 – C8-C8-0157/2015 – 2014/0359(NLE)) - ***
Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare
Relatore: Giovanni La Via
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
concernente il progetto di decisione del Consiglio relativo all'accettazione degli emendamenti del protocollo del 1998 della convenzione del 1979 sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza riguardante i metalli pesanti
(08648/2015 – C8-C8-0157/2015 – 2014/0359(NLE))
(Approvazione)
Il Parlamento europeo,
– visto il progetto di decisione del Consiglio (08648/2015),
– visti gli emendamenti del protocollo del 1998 della convenzione del 1979 sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza riguardante i metalli pesanti (08648/2015 ADD 1),
– vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 192, paragrafo 1, e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C8-0157/2015),
– visti l'articolo 99, paragrafo 1, primo e terzo comma, e paragrafo 2, nonché l'articolo 108, paragrafo 7, del suo regolamento,
– vista la raccomandazione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A8-0002/2016),
1. dà la sua approvazione all'accettazione delle modifiche al protocollo;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.
BREVE MOTIVAZIONE
La convenzione sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza è volta a tutelare l'ambiente umano dall'inquinamento atmosferico. Diversi studi realizzati tra il 1972 e il 1977 avevano dimostrato che gli inquinanti atmosferici potevano essere trasportati per migliaia di chilometri prima di depositarsi, il che aveva posto in evidenza la necessità di affrontare a livello internazionale i problemi causati dall'inquinamento atmosferico. Firmata nel 1979 ed entrata in vigore nel 1983, la convenzione è stata il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante adottato in questo settore. Essa stabilisce un quadro per il controllo e la riduzione dei danni causati dall'inquinamento atmosferico transfrontaliero alla salute umana e all'ambiente. La convenzione affida al segretariato esecutivo della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) le funzioni di segretariato. Essa è attuata e monitorata mediante il programma concertato per la sorveglianza e la valutazione del trasporto a grande distanza degli inquinanti atmosferici in Europa (EMEP).
Ad oggi, la convenzione è stata ampliata da otto protocolli, che definiscono misure specifiche che le parti devono adottare per ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici. Il primo protocollo della convenzione, firmato nel 1984, definisce un regime di finanziamento per le attività svolte nel quadro dell'EMEP. Il secondo, che concerne le emissioni di zolfo, ha costituito la prima misura sostanziale per la riduzione dell'inquinamento atmosferico. Il terzo, quarto e quinto protocollo sono relativi agli ossidi di azoto, ai composti organici volatili e, di nuovo, alle emissioni di zolfo e ai loro flussi transfrontalieri. Il protocollo del 1991 sui composti organici ha segnato il passaggio a un approccio più efficace, non trattando più una singola sostanza ma un gruppo di sostanze. Tale approccio è stato mantenuto con i due protocolli di Aarhus del 1998 sui metalli pesanti e sugli inquinanti organici persistenti. L'ottavo protocollo, volto a contrastare l'acidificazione, l'eutrofizzazione e l'ozono troposferico, per la prima volta concerne vari inquinanti e molteplici effetti e prevede limiti nazionali di emissione specifici, come pure impegni di riduzione relativi a varie sostanze.
Il protocollo di Aarhus del 1998 sui metalli pesanti (in appresso, il protocollo) ha l'obiettivo di ridurre e controllare le emissioni antropogeniche di piombo (Pb), cadmio (Cd) e mercurio (Hg) nell'atmosfera. Le parti sono tenute a ridurre le proprie emissioni annue totali di questi tre metalli portandole a livelli inferiori a quelli del 1990 o di un altro anno compreso tra il 1985 e il 1995. Il protocollo mira a ridurre le emissioni provenienti da fonti industriali (industria siderurgica, industria dei metalli non ferrosi), dai processi di combustione (produzione energetica, trasporti su strada) e dall'incenerimento dei rifiuti. Esso definisce i valori limite di emissione applicabili a determinate grandi fonti fisse e impone alle parti di applicare le migliori tecniche disponibili (BAT). Inoltre, le parti devono elaborare inventari delle emissioni di piombo, cadmio e mercurio e tenerli aggiornati, eliminare gradualmente la benzina con piombo e ridurre i livelli di concentrazione di mercurio nelle batterie alcaline. Il protocollo propone l'introduzione di misure di gestione per altri prodotti contenenti mercurio, compresi i dispositivi di misurazione.
L'adesione della Comunità al protocollo è stata approvata a nome della Comunità con la decisione 2001/379/CE del Consiglio, del 4 aprile 2001. Il protocollo, entrato in vigore il 29 dicembre 2003, è stato recepito nel diritto dell'UE tramite diversi strumenti. Le parti hanno riesaminato il protocollo dal punto di vista dell'adeguatezza e dell'efficacia degli obblighi previsti e, nel 2009 e nel 2010, hanno concordato l'apertura dei negoziati per la revisione del testo e dei relativi allegati. Nel dicembre 2012 il protocollo è stato modificato dalle decisioni 2012/5, 2012/6 e 2012/7, le ultime due delle quali si riferiscono alle BAT.
La decisione 2012/5 deve essere ratificata dalle parti. Il protocollo emendato stabilisce, in particolare, valori limite più rigorosi per le emissioni di polveri provenienti da alcune grandi fonti fisse, nonché disposizioni transitorie flessibili a beneficio delle parti che aderiscono al protocollo emendato entro la fine del 2019, compresi i paesi dell'Europa orientale e sudorientale.
Gli emendamenti al protocollo, già in gran parte coperti dalla normativa dell'UE, saranno ulteriormente recepiti grazie a una nuova direttiva che aggiorna i limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici e stabilisce inventari nazionali annuali delle emissioni che comprendono, tra l'altro, le emissioni di piombo, cadmio e mercurio.
Il progetto di decisione del Consiglio riprende, nell'allegato, il testo degli emendamenti apportati al protocollo mediante la decisione 2012/5. Come evidenziato in precedenza, gli emendamenti sono pienamente coerenti con la normativa vigente dell'UE. La loro ratifica costituirà un importante passo avanti verso un livello più elevato di protezione della salute umana e dell'ambiente dall'inquinamento atmosferico transfrontaliero. Il relatore, pertanto, accoglie con favore il progetto di decisione del Consiglio e propone che il Parlamento conceda la sua approvazione.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
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Approvazione |
22.12.2015 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
60 2 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Marco Affronte, Margrete Auken, Pilar Ayuso, Zoltán Balczó, Catherine Bearder, Simona Bonafè, Biljana Borzan, Lynn Boylan, Cristian-Silviu Buşoi, Soledad Cabezón Ruiz, Alberto Cirio, Miriam Dalli, Seb Dance, Angélique Delahaye, Jørn Dohrmann, Stefan Eck, Bas Eickhout, Eleonora Evi, José Inácio Faria, Karl-Heinz Florenz, Francesc Gambús, Elisabetta Gardini, Gerben-Jan Gerbrandy, Jens Gieseke, Sylvie Goddyn, Matthias Groote, Françoise Grossetête, Jean-François Jalkh, Giovanni La Via, Norbert Lins, Susanne Melior, Massimo Paolucci, Gilles Pargneaux, Piernicola Pedicini, Bolesław G. Piecha, Michèle Rivasi, Annie Schreijer-Pierik, Renate Sommer, Dubravka Šuica, Tibor Szanyi, Damiano Zoffoli |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Nikos Androulakis, Nicola Caputo, Mark Demesmaeker, Herbert Dorfmann, Luke Ming Flanagan, Elena Gentile, Martin Häusling, Jan Huitema, Merja Kyllönen, Ulrike Müller, James Nicholson, Alojz Peterle, Christel Schaldemose, Jasenko Selimovic |
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Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Lucy Anderson, Beatriz Becerra Basterrechea, Michał Boni, Neena Gill, Monika Hohlmeier, Sander Loones, Helga Stevens |
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