RELAZIONE sulla proposta nomina di Samo Jereb a membro della Corte dei conti

17.3.2016 - (C8-0025/2016 – 2015/0804(NLE))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Bart Staes

Procedura : 2016/0804(NLE)
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A8-0060/2016
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A8-0060/2016
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PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta nomina di Samo Jereb a membro della Corte dei conti

(C8-0025/2016 – 2015/0804(NLE))

(Consultazione)

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 286, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C8-0025/2016),

–  visto l'articolo 121 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0060/2016),

A.  considerando che la commissione per il controllo dei bilanci ha valutato le qualifiche del candidato proposto, segnatamente in relazione alle condizioni di cui all'articolo 286, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

B.  considerando che, nella riunione del 15 marzo 2016, la commissione per il controllo dei bilanci ha proceduto all'audizione del candidato designato dal Consiglio a membro della Corte dei conti;

1.  esprime parere positivo sulla proposta del Consiglio di nominare Samo Jereb membro della Corte dei conti;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al Consiglio e, per conoscenza, alla Corte dei conti nonché alle altre istituzioni dell'Unione europea e alle istituzioni di controllo degli Stati membri.

ALLEGATO 1: CURRICULUM VITAE DI Samo Jereb

ESPERIENZA PROFESSIONALE

1/12/2013–

Vicepresidente della Corte dei conti della Repubblica di Slovenia

Corte dei conti della Repubblica di SloveniaSlovenska 50, 1000 Lubiana (Slovenia)

 

http://www.rs-rs.si

▪  Partecipazione al processo decisionale nel senato della Corte dei conti per quanto concerne tutti gli audit della Corte nei casi in cui è stata sollevata un'eccezione a una relazione di audit, a prescindere dallo scopo del lavoro

▪  Esecuzione dei compiti assegnati dalla Corte dei conti sulla base del mandato del presidente della Corte (formulazione di proposte per l'esecuzione di audit, autorizzazione di piani di audit dettagliati, progetti e proposte di relazioni di audit, partecipazione a programmi di formazione per revisori e a commissioni di discussione di tesi di revisori statali certificati, presentazione di relazioni di audit all'Assemblea nazionale della Repubblica di Slovenia e ad altri soggetti interessati ecc.): l'ambito di applicazione del mio lavoro non è limitato e copre tutti i settori di competenza della Corte dei conti e tutti i tipi di audit (finanziari, di regolarità/conformità o controlli di gestione). Riguarda, nel contempo, anche il controllo e il monitoraggio diretti di metà delle attività della Corte dei conti. Nello specifico, mi sono occupato di monitorare da vicino l'attuazione dell'audit della regolarità e dell'efficienza dell'istituzione e del funzionamento di Bank Assets Management Company, nonché del controllo di gestione del maggiore investimento degli ultimi anni (la costruzione dell'unità 6 della centrale termoelettrica di Šoštanj), in termini di conseguenze sugli utili e le perdite e sui flussi di cassa di Holding Slovenske elektrarne (la più grande impresa slovena nel settore della produzione di energia) e di Slovenian Sovereign Holding

Attività o settore Settore pubblico

1/12/2004–30/11/2013

Revisore superiore dello Stato

Corte dei conti della Repubblica di SloveniaSlovenska 50, 1000 Lubiana (Slovenia)

 

http://www.rs-rs.si

▪  Gestione del dipartimento di audit per quanto concerne gli audit dei servizi pubblici, gli audit ambientali, di privatizzazioni e di agenzie pubbliche e fondi: il dipartimento ha condotto audit dei bilanci e della regolarità delle operazioni. La maggior parte di tali audit ha riguardato il controllo di gestione di ministeri (in particolare il ministero delle Finanze, il ministero dell'Ambiente e dell'assetto territoriale, il ministero dell'Agricoltura, il ministero dei Trasporti e il ministero dell'Economia e delle infrastrutture - per la parte riguardante l'approvvigionamento di energia), di comunità locali e servizi pubblici (DARS, società autostradale della Repubblica di Slovenia, Ferrovie slovene, ELES, operatore del sistema di trasmissione elettrica, SODO, operatore del sistema di distribuzione elettrica, GEN energija, fornitori di gas e acqua, operatori nel settore dello scarico e della gestione delle acque reflue ecc.) nonché operatori nel settore degli investimenti della Repubblica di Slovenia (Slovenian Restitution Company, Slovenian Sovereign Holding ecc.).

▪  1/2/2013–1/7/2013: capo del dipartimento di audit e vice revisore superiore dello Stato per la gestione del dipartimento responsabile dell'audit degli utenti dei bilanci governativi e non governativi, degli utenti giudiziari del bilancio dello Stato e dei partiti politici

Attività o settore Settore pubblico

23/9/1996–1/12/2004

 

Revisore indipendente/consulente

LM Veritas d.o.o.

▪  Esecuzione indipendente di audit di resoconti annuali di società (bilanci)

▪  Partecipazione a gruppi di revisione contabile per l'audit dei resoconti annuali (bilanci) di imprese di grandi dimensioni

▪  Attuazione di procedure concordate in conformità delle norme di revisione contabile riconosciute a livello internazionale, quale elemento importante per la verifica della fatturazione e del consumo adeguati a fini delle imposte ambientali

▪  Formazione e consulenza nel campo della contabilità e della revisione contabile

▪  Organizzazione di seminari e audizioni

1/11/1995–3/3/1996

Revisore indipendente/consulente

LM Veritas d.o.o.Dunajska 106, 1000 Lubiana (Slovenia)

 

http://www.lm-veritas.si

▪  Esecuzione indipendente di audit di resoconti annuali di società (bilanci)

▪  Partecipazione a gruppi di revisione contabile per l'audit dei resoconti annuali (bilanci) di imprese di grandi dimensioni

▪  Attuazione di procedure concordate in conformità delle norme di revisione contabile riconosciute a livello internazionale, quale elemento importante per la verifica della fatturazione e del consumo adeguati a fini delle imposte ambientali

▪  Formazione e consulenza nel campo della contabilità e della revisione contabile

▪  Organizzazione di seminari e audizioni

Attività o settore Contabilità e revisione contabile

ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

1/10/1991–9/11/1995

Laurea in economia - Economia e contabilità

 

Facoltà di Economia, Università di LubianaKardeljeva ploščad 17, 1000 Lubiana (Slovenia)

 

http://www.ef.uni-lj.si/en

▪  categorie economiche e relazioni tra categorie

▪  norme contabili e contenuti della contabilità finanziaria, dei costi e della gestione

▪  revisione contabile

▪  elaborazione statistica dei dati

▪  strumenti finanziari e relativa negoziazione

1/9/1987–30/6/1991

Istituto tecnico per il turismo e la ristorazione, Lubiana

 

Preglov trg 9, 1000 Lubiana (Slovenia)

http://www.ssgtlj.si

COMPETENZE PERSONALI

Lingua madre

Sloveno

 

 

Altre lingue

COMPRENSIONE

PARLATO

PRODUZIONE SCRITTA

Ascolto

Lettura

Interazione orale

Produzione orale

 

Inglese

C2

C1

B1

B1

B1

 

Livelli: A1/A2: livello base - B1/B2: livello intermedio - C1/C2: livello avanzato

Quadro comune europeo di riferimento delle lingue

 

Competenze comunicative

▪  Capacità di leadership e di gestione

▪  Capacità di comunicazione

▪  Inventiva

▪  Indipendenza

▪  Capacità di negoziazione e di persuasione

▪  Professionalità e solida etica lavorativa

▪  Capacità interpersonali e di interazione

  Conoscenza delle metodologie per l'insegnamento agli adulti (ottenimento di qualifiche di insegnamento e organizzazione di una serie di seminari e audizioni)

Esperienza a livello di insegnamento:

▪  corsi di revisione contabile e di quadratura nell'ambito di un programma approvato dal governo per l'ottenimento della qualifica di contabile presso il centro di istruzione per adulti "Ljudska univerza Trebnje" e l'Istituto della Repubblica di Slovenia per l'istruzione e la formazione professionali "Cene Štupar", Lubiana (1998-1999)

▪  organizzazione di seminari e di programmi di formazione interna per istituti e imprese (facoltà di Giurisprudenza, Università di Maribor, Istituto sloveno dei revisori dei conti, Istituto della Pubblica amministrazione, LM Veritas d.o.o., Nebra d.o.o., agenzia per il management, agenzia interinale Agencija za kadre, Associazione dei movimenti ecologici della Slovenia ecc.) (dal 1996)

▪  organizzazione del programma di istruzione superiore per "Tecnico urbano" - corso/programma sui meccanismi di finanziamento dell'economia comunale, Istituto IZRAZ (2003)

▪  presentazione delle attività della Corte dei conti della Repubblica di Slovenia per i corsi postuniversitari della facoltà di Economia a Lubiana, nell'ambito del corso sulla gestione delle organizzazioni no-profit (2006, 2007, 2008, 2009, 2014 e 2015) e sulla revisione contabile (2009)

▪  conferenze nell'ambito del programma di istruzione per l'ottenimento del titolo di "Revisore contabile certificato" presso l'Istituto sloveno dei revisori dei conti (2009, 2010, 2012)

▪  conferenza sulla contabilizzazione dei costi per gli appaltatori di servizi, presso la facoltà di Economia di Lubiana (2015)

 

Apparizioni sui media (conferenze stampa durante le presentazioni delle relazioni a cura della Corte dei conti, comunicati stampa indipendenti, audizioni, conferenze, seminari di esperti ecc.)

▪  eccellente conoscenza delle modalità per tenere efficaci riunioni con rappresentanti del governo della Repubblica di Slovenia, ministri e altri utenti dei fondi pubblici, come pure per chiarire i progetti pubblicati di relazioni di audit

▪  conoscenza delle modalità di presentazione di questioni professionali agli organi operativi dell'Assemblea nazionale (commissione per il controllo delle finanze pubbliche, commissione per l'agricoltura e l'ambiente, commissione per l'economia ecc.)

▪  conoscenza delle modalità di organizzazione di riunioni interne e di colloqui a dipendenti: in qualità di capo del dipartimento di audit ho svolto compiti che variavano dall'organizzazione del lavoro alle valutazioni annuali e regolari del rendimento dei dipendenti

 

 

Competenze organizzative e gestionali

▪  In qualità di capo delle divisioni di audit (9 anni; nel 2015: capo di due divisioni per 5 mesi) e di vicepresidente della Corte dei conti (2 anni): buona conoscenza dell'organizzazione del lavoro, della gestione dei progetti, dell'istituzione di gruppi di lavoro, di leadership e di motivazione dei dipendenti per il conseguimento degli obiettivi stabiliti

▪  1996: Scuola per ufficiali e ottenimento del titolo di capitano di riserva; nell'ambito della formazione: acquisizione di competenze a livello di direzione e gestione di un'unità militare.

Competenze professionali

  19971998: programma di istruzione per il conseguimento del titolo di REVISORE CONTABILE. Sono stato fra i primi della mia generazione a completare il programma (certificato n. 110 del 24 marzo 1998)

  20002001: programma di istruzione per il conseguimento del titolo di REVISORE CONTABILE CERTIFICATO (certificato n. 010 del 12 novembre 2001); entrambi i titoli sono stati unificati in conformità della legge sulla revisione contabile ed è stato rilasciato un nuovo certificato con il titolo professionale di REVISORE CONTABILE (certificato n. 084 del 15 luglio 2008)

  2000: programma di istruzione per il conseguimento del titolo di PERITO CERTIFICATO. Pur avendo superato tutti gli esami, ho deciso di non discutere la tesi poiché non intendevo proseguire questa carriera professionale

  2001: in occasione della sua 53a sessione, il 30 novembre 2001, il Consiglio degli esperti della Repubblica di Slovenia per l'istruzione professionale e tecnica ha deciso di approvare il titolo di INSEGNANTE DI ISTRUZIONE SUPERIORE, per il corso/programma sui meccanismi di finanziamento dell'economia comunale

  2003: ottenimento delle qualifiche di insegnamento come INSEGNANTE DI ISTRUZIONE SUPERIORE presso la facoltà di Lettere, Università di Lubiana (certificato del 12 maggio 2003)

  2004: richiesta e ottenimento del riconoscimento del titolo di Revisore interno dello Stato (certificato 120-DNR-MF del 19 marzo 2004). Nel 2013 ho ottenuto il titolo di REVISORE INTERNO VERIFICATO DELLO STATO (certificato n. 77-PDNR-MF del 14 maggio 2013)

▪  2007: conseguimento del titolo di REVISORE DELLO STATO (certificato n. 88 del 26 gennaio 2007) e nel 2012 il titolo di REVISORE VERIFICATO DELLO STATO con tesi dal titolo "Misurazione del rendimento finanziario delle attività della Corte dei conti della Repubblica di Slovenia" (certificato n. 49 del 27 settembre 2012)

  Nel 2009 e nel 2012 sono stato INSEGNANTE DI CONTABILITÀ NEL SETTORE PUBBLICO presso la Corte dei conti della Repubblica, nell'ambito del programma per l'ottenimento del titolo di revisore di Stato. In qualità di membro della commissione: partecipazione a una serie di discussioni di tesi per il conseguimento del titolo di revisore di Stato e del titolo di revisore di Stato certificato

  2010: conseguimento del Certificato di formazione di base nel settore del trattamento e della protezione dei dati e ottenimento del nulla osta di sicurezza a livello della riservatezza

▪  2006: conseguimento del Certificato di formazione di base in qualità di membro del consiglio di vigilanza o gestione

Competenze informatiche

▪  Utilizzo avanzato della suite di Microsoft Office, compresi Word, Excel e PowerPoint

▪  Utente di Lotus Notes

Patente di guida

B, G, H

ULTERIORI INFORMAZIONI

 

In qualità di revisore dei conti di Stato superiore e di vicepresidente della Corte dei conti:

▪  preparazione di un articolo in inglese e presentazione, durante una conferenza presso istituzioni pubbliche superiori, sul partenariato pubblico-privato "PPP e revisione contabile nel settore pubblico" (febbraio 2011)

▪  partecipazione a una riunione delle istituzioni superiori di revisione contabile europee sull'istituzione di principi contabili europei per il settore pubblico (EPSAS)

▪  in qualità di revisore superiore dello Stato competente per l'esecuzione degli audit ambientali: gestione di vari audit ambientali a livello internazionale, in collaborazione con istituzioni pubbliche internazionali superiori (cambiamenti climatici, gestione di aree protette - parchi naturali ecc. - bacini idrografici, foreste, salvaguardia dei grandi carnivori ecc.) - in inglese

▪  partecipazione a seminari di esperti organizzati da altre istituzioni superiori di revisione contabile e al convegno EUROSAI

▪  partecipazione a vari incontri bilaterali con i rappresentanti di altre istituzioni e organizzazioni superiori di revisione contabile (Banca centrale europea ecc.) e con i responsabili delle revisioni inter pares della Corte dei conti a cura dell'Ufficio nazionale di revisione dei conti del Regno Unito

Altre competenze

Hobby: orticoltura e fotografia. In base all'esperienza nella cura e nella gestione del giardino, co-autore di due libri:

▪  Alenka Gorza, Jereb Samo, Matic Sever, Tomaž Vesel: "Trajnice za vse letne čase: uspešne zasaditve v slovenskih vrtovih" (Piante sempreverdi per tutte le stagioni: le piante adatte ai giardini sloveni) Lubiana: Cankarjeva založba, 2009, 227 pagine

▪  Alenka Gorza, Jereb Samo, Tomaž Vesel: "Čudoviti vrtovi Slovenije: 26 zasebnih okrasnih vrtov" (I bellissimi giardini sloveni: 26 giardini privati ornamentali) Lubiana: Cankarjeva založba, 2010, 236 pagine.

Pubblicazione degli articoli e delle fotografie sulle riviste Delo in Dom e Delo in dom Plus.

Pubblicazioni

Organizzazione, esecuzione e partecipazione (1998–2004) a regolari consultazioni annuali sul tema "La contabilità nelle imprese pubbliche", ideate per il settore dei servizi pubblici e i comuni. Presentazione, in tali occasioni, dei seguenti articoli (in sloveno) pubblicati in una raccolta di articoli – "Contabilità nelle imprese pubbliche":

1) Jereb Samo: Finanziare la ricostruzione e lo sviluppo delle infrastrutture pubbliche in Slovenia. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2010. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2010, pagg. 53–72.

2) Jereb Samo: Principi economici (e basi giuridiche) da considerare per definire la futura regolamentazione di un'impresa di servizi pubblici. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2009. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2009, pagg. 13–34.

3) Jereb Samo: Accordo sulle infrastrutture tra i relativi proprietari e un'impresa di servizi pubblici. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2008. Portorose: LM Veritas d. o. o., 2008, pagg. 37-56.

4) Jereb Samo: Nuovi rapporti economici tra le comunità locali e le imprese pubbliche. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2007. Portorose: LM Veritas d. o. o., 2007, pagg. 5-22.

5) Jereb Samo: Piattaforma economica per la formazione del prezzo dei servizi di un'impresa di servizi pubblici. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2006. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2006, pagg. 37-52.

6) Jereb Samo: L'investimento nelle infrastrutture di pubblico interesse come contributo in natura. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2006. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2006, pagg. 79-96.

7) Jereb Samo: L'ammortamento delle infrastrutture dei servizi pubblici. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2005. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2005, pagg. 5-32.

8) Jereb Samo: Applicazione della norma SRS 35 alle imprese pubbliche e ai concessionari: situazione attuale e futura. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2004. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2004, pagg. 65-80.

9) Jereb Samo: Questioni contabili e fiscali dei servizi pubblici di gestione dei rifiuti. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2004. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2004, pagg. 91-108.

10) Jereb Samo: Predisposizione separata del conto economico per attività e comune dei servizi pubblici e delle attività commerciali. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2003. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2003, pagg. 33-59.

11) Jereb Samo, Loncner Matej: Analisi dei dati dei resoconti annuali dei servizi pubblici. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2003. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2003, pagg. 93-127.

12) Jereb Samo: Metodi di analisi del conto economico elaborato per i servizi pubblici in base alle attività e al comune. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2002. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2002, pagg. 5-42.

13) Jereb Samo: Contabilizzazione delle immobilizzazioni gestite sulla base della valutazione delle reti infrastrutturali. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2002. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2002, pagg. 57-76.

14) Jereb Samo: Assicurare la fattibilità delle imprese pubbliche. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2001. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2001, pagg. 19-42.

15) Jereb Samo: Istituire e utilizzare le riserve di capacità a lungo termine per il risanamento delle discariche. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2001. LM Veritas d. o. o., 2001, pagg. 79-98.

16) Jereb Samo: La ripartizione dei costi di ammortamento per comune. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2000. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2000, pagg. 63-81.

17) Jereb Samo: Elaborare il saldo parziale delle attività e delle passività delle imprese pubbliche e stabilire la disponibilità dei fondi per investimenti nelle infrastrutture. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 2000. Radenci: LM Veritas d. o. o., 2000, pagg. 83-113.

18) Jereb Samo: Modifiche ai regolamenti e chiarimenti a cura del ministro delle Finanze riguardo all'imposta sul valore aggiunto nelle imprese di servizi pubblici. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 1999. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 1999, pagg. 37-54.

19) Jereb Samo: Distribuzione dell'utile netto nelle imprese pubbliche. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 1999. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 1999, pagg. 73-117.

20) Jereb Samo: Specificità del magazzino di immobilizzazioni in gestione. Raccolta di articoli - Contabilità nelle imprese pubbliche 1998. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 1998, pagg. 117-147.

Seminari – pubblicazioni in sloveno

Organizzazione, esecuzione e partecipazione ad altri seminari su temi attuali relativi alla gestione dei servizi pubblici e dei comuni, in occasione dei quali sono stati presentati i seguenti articoli:

a) Seminari sulle principali questioni finanziarie e giuridiche nelle imprese pubbliche

1) Jereb Samo: Imposta sullo smaltimento dei rifiuti (unitamente alla titolarità della discarica e alla predisposizione del saldo parziale delle attività operative). Raccolta di articoli - Temi finanziari e giuridici di attualità nelle imprese pubbliche 2003. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2003, pagg. 11-29.

2) Jereb Samo: Modifiche alla legge sulle società e alla norma contabile slovena SRS 35 con effetti sulla contabilizzazione nelle imprese pubbliche. Raccolta di articoli - Temi finanziari e giuridici di attualità nelle imprese pubbliche 2002. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2002, pagg. 60-81.

3) Jereb Samo: Ripartizione delle passività delle fonti di finanziamento infrastrutturali nei singoli comuni nel saldo dell'impresa pubblica. Raccolta di articoli - Temi finanziari e giuridici di attualità nelle imprese pubbliche 2001. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2001, pagg. 49-69.

b) Seminari su imposte ambientali:

1) Jereb Samo: Audit dell'uso specifico delle attività fiscali. Materiale del seminario - Imposte sull'acqua e sullo smaltimento dei rifiuti Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2003, pagg. 55-61.

2) Jereb Samo: Il trattamento contabile delle imposte nelle imprese pubbliche. Materiale del seminario - Imposta sullo smaltimento dei rifiuti Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2002, pagg. 33-42.

3) Jereb Samo: Il trattamento contabile delle imposte e dei rimborsi nelle imprese di servizi pubblici in base alla normativa della Repubblica di Slovenia. Materiale del seminario - Imposte sull'acqua e sullo smaltimento dei rifiuti Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2001, pagg. 34-53.

c) Seminari sulla predisposizione dei resoconti annuali delle imprese di servizi pubblici:

1) Jereb Samo, Fekonja Benjamin, Lozej Marko: Resoconto annuale delle imprese di servizi pubblici. Materiale del seminario - Resoconto annuale delle imprese di servizi pubblici. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2004, 121 pagine.

2) Jereb Samo, Fekonja Benjamin, Lozej Marko: Resoconto annuale delle imprese di servizi pubblici. Materiale del seminario - Resoconto annuale delle imprese di servizi pubblici. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2003, 115 pagine.

d) Altri seminari organizzati da LM Veritas e articoli pubblicati:

1) Materiale e presentazioni per una serie di seminari sulla contabilizzazione delle immobilizzazioni nelle imprese, nelle imprese pubbliche e negli istituti dal 1996 al 2004. Materiali più recenti: Jereb Samo: Esempi di iscrizioni di transazioni legate alle immobilizzazioni. Contabilizzazione di immobilizzazioni, materiale di seminari. Lubiana: LM Veritas d. o. o., 2004, pagg. 8–165.

e) Seminari internazionali:

Jereb Samo, Petrovič Jorg Kristijan PPP e audit del settore pubblico. Materiale del seminario - L'audit dei partenariati pubblico-privati (evento formativo comune del comitato di contatto dell'UE e di EUROSAI). Bonn: Bundes rechnungnshof, 2011.

Pubblicazioni in sloveno:

Articoli pubblicati sulla rivista slovena di pubblica amministrazione:

Jereb Samo: Garantire la trasparenza delle relazioni finanziarie tra i comuni e il settore dei servizi pubblici dopo la fine della divulgazione delle attività in gestione. Rivista di pubblica amministrazione, Vol. 44, nn. 2–3, Lubiana: Istituto di pubblica amministrazione presso la Facoltà di giurisprudenza di Lubiana, 2008, pagg. 57–84.

Articoli pubblicati sulla rivista slovena di revisione contabile "Revizor":

1) Jereb Samo, Jorg Kristijan Petrovič: Contabilizzazione delle varie forme di partenariato pubblico-privato (parte 1). Revizor, rivista di revisione contabile, n. 5/08, Vol. IX. Lubiana: Istituto sloveno di revisione contabile, 2008, pagg. 26–40.

2) Jereb Samo, Jorg Kristijan Petrovič: Contabilizzazione delle varie forme di partenariato pubblico-privato (parte 2). Revizor, rivista di revisione contabile, Vol. IX/ n. 6/08. Lubiana: Istituto sloveno di revisione contabile, 2008, pagg. 23–40.

3) Jereb Samo: Poste dei periodi precedenti (correzione di errori gravi), Revizor, rivista di revisione contabile n. 11/97, Vol. VIII. Lubiana: Istituto sloveno di revisione contabile, 1997, pag. 7–30.

Altri materiali:

Articoli pubblicati nei verbali dei simposi sui moderni metodi di contabilizzazione, finanza e audit, conferenze sulle relazioni sui conti annuali o materiali dei seminari delle conferenze annuali dei periti contabili:

1) Jereb Samo: Formazione del prezzo dei servizi pubblici ambientali e (non)conformità dell'approccio ai saldi; materiale del seminario della 18a conferenza annuale dei contabili. Zreče: Istituto sloveno di revisione contabile, 2015.

2) Jereb Samo: Doveri pubblici e (mancata) applicazione pratica del principio della completezza del saldo; materiale del seminario della 17a conferenza annuale dei contabili. Zreče: Istituto sloveno di revisione contabile, 2014.

3) Jereb Samo: Esperienza della Corte dei conti con le relazioni dei valutatori e dei periti autorizzati riguardo alla quantificazione del valore; materiale del seminario della 17a conferenza annuale dei periti. Rogaška Slatina: Istituto sloveno di revisione contabile, 2014.

4) Jereb Samo: Impatto della (non)implicazione della rivalutazione delle infrastrutture economiche pubbliche dello Stato e dei comuni sul costo dei servizi di pubblica utilità; materiale del seminario della 16a conferenza annuale dei contabili. Zreče: Istituto sloveno di revisione contabile, 2013.

5) Jereb Samo: Eliminazione delle attività in gestione in relazione alle soluzioni nelle norme contabili finanziarie internazionali. Raccolta di articoli per il 42° simposio sui moderni metodi di contabilizzazione, finanza e audit. Lubiana: Unione degli economisti della Slovenia e Associazione dei contabili, dei professionisti finanziari e dei revisori dei conti della Slovenia, 2010, pagg. 49–88.

6) Jereb Samo: Questioni contabili dei conti separati per diverse attività del settore dei servizi pubblici; raccolta di articoli, 12a conferenza annuale dei contabili. Portorose: Istituto sloveno di revisione contabile, 2009, pagg. 107-148.

7) Jereb Samo: Iscrizioni contabili per varie forme di partenariato pubblico-privato; raccolta di articoli, 11a conferenza annuale dei contabili. Portorose: Istituto sloveno di revisione contabile, 2008, pagg. 81-104.

8) Jereb Samo: Problemi relativi alla determinazione dei risultati finanziari delle imprese pubbliche. Raccolta di articoli, 38° simposio sui moderni metodi di contabilizzazione, finanza e audit. Lubiana: Unione degli economisti della Slovenia e Associazione dei contabili, dei professionisti finanziari e dei revisori dei conti della Slovenia, 2006, pagg. 47-78.

9) Jereb Samo: Revisione contabile nelle imprese pubbliche. Raccolta di articoli, 34° simposio sui moderni metodi di contabilizzazione, finanza e audit. Lubiana: Unione degli economisti della Slovenia e Associazione dei contabili, dei professionisti finanziari e dei revisori dei conti della Slovenia, 2002, pagg. 263-284.

Articoli pubblicati nel manuale sui partenariati pubblico-privati:

Jereb Samo: (In)fattibilità del trasferimento della titolarità dell'infrastruttura al settore dei servizi pubblici. Manuale sui partenariati pubblico-privati - Orientamenti professionali e soluzioni utili per realizzare con successo i progetti dei partenariati pubblico-privati. Maribor: Založba Forum Media d. o. o., 2009, capitolo 16, 56 pagine.

Articoli pubblicati sulla rivista Gospodarski vestnik:

1) Jereb Samo: Piccoli strumenti (parte 1). Gospodarski vestnik – appendice Revisore dei conti, n. 7, Vol. 45. Lubiana: Gospodarski vestnik, 1996, pagg. 65–68.

2) Jereb Samo: Piccoli strumenti (parte 2). Gospodarski vestnik – appendice Revisore dei conti, n. 8, Vol. 45. Lubiana: Gospodarski vestnik, 1996, pagg. 61-64.

ALLEGATO 2: RISPOSTE DI Samo Jereb AL QUESTIONARIO

Esperienza professionale

1.  Descriva l'esperienza professionale da Lei maturata nelle finanze pubbliche, nei settori della pianificazione, dell'esecuzione o della gestione del bilancio o del controllo ovvero dell'audit del bilancio.

Ho dedicato tutta la mia vita professionale (vent'anni) all'audit. Subito dopo essermi laureato, nel novembre 1995 ho iniziato a lavorare presso una società privata di audit, dove ho acquisito una formazione completa in materia e ho avuto modo di avvicinarmi direttamente all'attività pratica di un revisore contabile. Nei primi nove anni di esperienza ho sottoposto a revisione i conti di vari soggetti nel settore dell'industria e del commercio e ho svolto studi presso l'Istituto sloveno di auditing per diventare revisore contabile e revisore certificato. Conformemente al Companies Act, un revisore certificato ha la facoltà di formulare una relazione sui conferimenti di capitale in natura. Ho altresì intrapreso un percorso formativo per diventare Certified Business Appraiser e acquisire le conoscenze necessarie sui metodi di valutazione. Pur avendo superato tutti gli esami, ho deciso di non discutere la tesi poiché non intendevo proseguire questa carriera professionale. Gran parte del mio lavoro all'epoca consisteva nel sottoporre ad audit fornitori di servizi di utilità generale. Ho anche organizzato seminari e consultazioni per i rappresentanti dei comuni e i fornitori di servizi di utilità generale e ho pubblicato diversi articoli sui problemi pratici e le soluzioni nel settore dei servizi pubblici, con particolare riferimento agli aspetti legati alla revisione contabile, alla rendicontazione, alle questioni di natura giuridica e gestionale dell'organizzazione di un servizio di pubblica utilità, alla formazione e determinazione dei prezzi e delle imposte, ecc.

In ragione del mio lavoro con i fornitori di servizi di utilità generale e i comuni, mi è stata offerta la posizione di revisore superiore dello Stato presso la Corte dei conti della Repubblica di Slovenia (in appresso "COARS"), incaricato della gestione del dipartimento di audit per quanto concerne gli audit dei servizi pubblici, gli audit ambientali, gli audit di privatizzazioni e di agenzie pubbliche e fondi (in appresso "il dipartimento"). Il dipartimento verifica i bilanci e la regolarità delle operazioni. Tuttavia, la maggior parte degli audit effettuati sono stati controlli incrociati di gestione dei ministeri[1], delle comunità locali e dei servizi pubblici[2]. Il dipartimento ha altresì sottoposto a revisione contabile una serie di operatori nel settore degli investimenti della Repubblica di Slovenia (Slovenian Restitution Company, Slovenian Sovereign Holding, ecc.) in relazione alla gestione dei loro beni e obblighi finanziari e ai processi di privatizzazione. Ho svolto con successo tali compiti mentre sono stato per nove anni alla guida del dipartimento, gestendo un'equipe di 15-20 revisori contabili (referenza: Igor Šoltes, ex presidente della COARS). Abbiamo eseguito tutti i possibili tipi di audit nel settore pubblico – controlli di regolarità e gestione con pareri in materia di economia, efficienza ed efficacia. Poiché le entità sottoposte a revisione non hanno sempre tenuto in adeguata considerazione i risultati dei nostri audit, abbiamo anche realizzato diversi audit di follow-up e contribuito ad apportare importanti cambiamenti di natura organizzativa e finanziaria nella gestione pubblica. Giacché le modifiche che si intendevano apportare avevano come finalità il miglioramento della gestione pubblica, nei nostri audit abbiamo esaminato a fondo ogni obiettivo e formulato diverse raccomandazioni, chiedendo spesso di applicare varie misure correttive. Dal mio interesse per una migliore gestione pubblica durante la mia attività presso la COARS è nata l'idea della tesi che ho redatto per conseguire la qualifica di revisore verificato dello Stato: "Misurazione della prestazione finanziaria delle attività della Corte dei conti della Repubblica di Slovenia".

Oltre a dirigere il dipartimento di audit dei servizi pubblici, nel 2013 ho ricoperto il ruolo di vice revisore superiore dello Stato per la gestione del dipartimento responsabile dell'audit degli utenti dei bilanci governativi e non governativi, degli utenti giudiziari del bilancio dello Stato e dei partiti politici. In quel periodo ho diretto l'audit del bilancio dello Stato per l'esercizio 2012 (dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni).

Nel dicembre 2013 il parlamento sloveno mi ha eletto secondo vicepresidente della COARS. Sono responsabile del processo decisionale nel senato della COARS per quanto concerne tutti gli audit della Corte nei casi in cui viene sollevata un'obiezione a una relazione di audit, a prescindere dalla portata dell'audit. Gran parte del mio lavoro attuale si articola nelle seguenti attività: formulare proposte ai fini dell'esecuzione di audit; autorizzare piani di audit dettagliati, progetti e proposte di relazioni di audit; partecipare a programmi di formazione per revisori e a commissioni di discussione di tesi di revisori statali certificati; presentare relazioni di audit all'Assemblea nazionale della Repubblica di Slovenia e ad altri soggetti interessati, tra cui i media. La portata del mio lavoro non è limitata e copre tutti i settori di competenza della COARS e tutti i tipi di audit (audit finanziari, controlli di regolarità/conformità o di gestione). Riguarda, nel contempo, anche il controllo e il monitoraggio diretti di metà delle attività della COARS. Nel 2015 mi sono specificamente occupato di monitorare da vicino l'attuazione dell'audit della regolarità e dell'efficienza dell'istituzione e del funzionamento della società di gestione degli attivi bancari (Bank Asset Management Company), nonché dell'audit di gestione del maggiore investimento degli ultimi anni (la costruzione dell'unità 6 della centrale termoelettrica di Šoštanj), in termini di conseguenze sugli utili e le perdite e sui flussi di cassa di Holding Slovenske elektrarne (la più grande impresa slovena nel settore della produzione di energia) e di Slovenian Sovereign Holding.

In qualità di revisore superiore dello Stato competente per l'esecuzione degli audit ambientali ho gestito vari audit ambientali a livello internazionale, in collaborazione con istituzioni pubbliche internazionali superiori (cambiamenti climatici, gestione di aree protette - parchi naturali ecc. – bacini idrografici, foreste, salvaguardia dei grandi carnivori ecc.) – in inglese. Alcuni di questi audit sono stati effettuati come controlli congiunti con le istituzioni superiori di controllo (ISC) europee mentre altri audit hanno assunto la forma di audit paralleli svolti assieme alle ISC europee e di altri paesi; per tale ragione, dispongo di un'esperienza nel settore della cooperazione internazionale con le ISC. Essendo responsabile degli audit di privatizzazioni, sono stato rappresentante della COARS presso il gruppo di lavoro INTOSAI per le privatizzazioni e i partenariati pubblico-privato. Ho preparato un articolo in inglese e ho tenuto una presentazione in occasione di una conferenza sul partenariato pubblico-privato "PPP e revisione contabile nel settore pubblico", organizzata a Bonn dalla Bundesrechnungshof (Corte dei conti tedesca) e rivolta ai rappresentanti delle ISC (febbraio 2011). Sono inoltre molto interessato al progetto EPSAS. Ho partecipato ad una riunione delle istituzioni superiori di revisione europee sull'elaborazione di principi contabili europei per il settore pubblico (EPSAS) e al seminario della Corte dei conti europea sul tema "Conti migliori, migliori bilanci, migliore spesa" (gennaio 2016).

Ho ottenuto certificati di revisore contabile (certificato), revisore verificato dello Stato e revisore interno verificato dello Stato e ho sempre coltivato il forte interesse a trasferire le mie conoscenze ad altre persone. Pertanto, ho organizzato diversi seminari e programmi di istruzione e ho dato un contributo attivo a corsi di insegnamento rivolti a revisori, dirigenti, sindaci, contabili, studenti, ecc. Al fine di ottenere migliori risultati nell'insegnamento, ho acquisito il titolo didattico di insegnante di istruzione superiore. Inoltre, ho ottenuto il titolo di insegnante di istruzione superiore per il corso/programma sui meccanismi di finanziamento dell'economia comunale. Nel 2009 e nel 2012 sono stato organizzatore e insegnante del modulo di "contabilità nel settore pubblico" presso la COARS, nell'ambito del programma per l'ottenimento del titolo di revisore di Stato. In qualità di membro della commissione ho partecipato a una serie di discussioni di tesi per il conseguimento del titolo di revisore di Stato e del titolo di revisore di Stato certificato.

Ritengo che la mia considerevole esperienza in fatto di audit nel settore pubblico, le mie esperienze nel campo del management e dell'insegnamento, nonché quelle acquisite durante l'esecuzione di controlli congiunti o audit paralleli con le ISC costituiscano una chiara risorsa per le attività della Corte dei conti europea (in appresso "la Corte dei conti").

2.  Quali sono stati i risultati più significativi che ha conseguito nella Sua carriera?

Ho trascorso tutta la mia carriera professionale lavorando nel campo dell'audit e ho sempre cercato di sfruttare la mia esperienza in materia per accrescere la responsabilità e la trasparenza, promuovere miglioramenti continui, rafforzare la fiducia delle parti interessate nell'uso appropriato dei fondi e beni pubblici e migliorare le prestazioni della pubblica amministrazione. Questa è la ragione per cui ho deciso di illustrare tre aree della revisione contabile nel settore pubblico.

a)  Sensibilizzazione circa le norme sugli aiuti di Stato, formazione e determinazione del prezzo dei servizi di utilità generale e delle imposte, nonché richieste di rimborso dei fondi

Dal momento che la maggior parte degli errori commessi dai soggetti sottoposti ad audit vengono solitamente corretti solo per il futuro, mi sono adoperato sensibilmente per far comprendere alla COARS, al parlamento e ai soggetti sottoposti ad audit che vi è l'obbligo di rimborsare le somme di denaro che sono state addebitate ai cittadini senza basi giuridiche nonché l'obbligo di pagare le tasse o imposte per gli anni precedenti, qualora non siano già state riscosse. Questo è il motivo per cui abbiamo effettuato audit per quanto riguarda:

- un'eccessiva tassazione: il comune di Maribor e la maggior parte degli altri comuni hanno introdotto imposte ambientali eccessive per lo smaltimento dei rifiuti in discarica, dal momento che il ministero dell'Ambiente e dell'assetto territoriale non ha effettuato alcun controllo sull'addebito di eventuali imposte ambientali. Abbiamo chiesto al comune di Maribor di rimborsare le imposte eccessive e al ministero dell'Ambiente e dell'assetto territoriale di garantire la restituzione ai contribuenti degli otto milioni di EUR pagati nel corso dell'anno oggetto di revisione contabile in imposte ambientali eccessive. Il ministero dell'Ambiente e dell'assetto territoriale non ha eseguito le misure richieste e, pertanto, abbiamo chiesto per la prima volta nella storia della COARS le dimissioni del ministro, in base alle disposizioni della legge sulla Corte dei conti slovena.

- addebito di canoni di concessione: il ministero dell'Ambiente e dell'assetto territoriale dovrebbe accordare concessioni alle aziende che utilizzano l'acqua per scopi industriali o per altri scopi commerciali ai sensi della legge sull'acqua adottata dal parlamento nel 2002, che ha regolato il periodo di transizione fino alla fine del 2004. Il ministero dell'Ambiente e dell'assetto territoriale ha accordato alcune concessioni nel 2005 e le aziende interessate hanno iniziato a pagare canoni di concessione per l'acqua; tuttavia, tali aziende rappresentavano solo una piccola parte delle aziende che facevano uso di acqua. Abbiamo condotto un audit per l'esercizio 2006 e chiesto al ministero di accordare tutte le concessioni necessarie e di addebitare i canoni di concessione a tutte le aziende che utilizzavano l'acqua. Quando abbiamo effettuato un audit di follow-up per gli anni 2010-2012, abbiamo scoperto che il ministero non aveva accordato ulteriori concessioni e che quindi la maggior parte delle aziende utilizzavano l'acqua senza pagare canoni di concessione. Il mancato intervento del ministero ha arrecato benefici in termini di concorrenza a tutte le aziende che non pagavano i canoni di concessione per l'utilizzo dell'acqua. In relazione alle norme sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato, abbiamo chiesto al ministero dell'Ambiente di applicare canoni di concessione per l'intero periodo in cui le aziende hanno utilizzato l'acqua. Dopo grandi sforzi per difendere la nostra posizione, il parlamento ha approvato la legge di modifica sull'acqua, che impone chiaramente l'obbligo di pagamento dei canoni di concessione per l'intero periodo di utilizzo dell'acqua. I potenziali benefici per il bilancio dello Stato derivanti dall'audit effettuato sono stati quantificati in 25 milioni di EUR; tuttavia, il parlamento ha abbassato i canoni di concessione e, pertanto, i benefici reali sono stati di 9 milioni di EUR.

- formazione e determinazione del prezzo dei servizi di utilità generale: abbiamo effettuato diversi audit in relazione alla formazione e determinazione del prezzo dei servizi di utilità generale. Quando abbiamo verificato i conti del gestore della rete di trasmissione dell'energia elettrica abbiamo ottenuto i risultati migliori per gli utenti di tali servizi. Nell'ambito di tale audit abbiamo chiesto di ricalcolare il prezzo, apportando una correzione equivalente a 17 milioni di EUR nei costi del gestore a beneficio degli utenti. Abbiamo anche chiesto alla Corte costituzionale di Slovenia di valutare la conformità della legge sull'energia alla Costituzione. Al momento mi sto adoperando attivamente per convincere il ministero dell'Ambiente e i fornitori comunali di servizi di utilità generale che la Commissione europea ha adottato nuove norme in materia di aiuti di Stato per i servizi di interesse economico generale e che vi è l'obbligo di applicarle.

Ritengo di aver dato un valido contributo al miglioramento delle informazioni sull'applicazione legale ed effettiva di tasse, canoni e prezzi a beneficio dei cittadini.

b)  Debito pubblico

Una delle questioni più importanti per la COARS negli ultimi anni ha riguardato il debito pubblico. Anche se la Slovenia aveva un basso rapporto debito pubblico/PIL prima della crisi (33 % del PIL alla fine del 2007), abbiamo scoperto con il nostro audit che alcune aziende statali o municipalizzate sono state utilizzate in modo scorretto per escludere dal bilancio il debito accumulato per fare investimenti pubblici. Dopo alcuni di questi audit, la COARS ha deciso di attribuire maggiore attenzione alle questioni relative al debito pubblico; pertanto, abbiamo monitorato e sottoposto ad audit il debito pubblico da tutti i punti di vista, prima e durante la crisi economica e delle finanze pubbliche. Purtroppo, la politica non ha dato alcun seguito ai nostri avvertimenti e non ha attuato serie riforme nel settore pubblico, il che ha fatto sì che il debito pubblico della Slovenia aumentasse a oltre l'80 per cento del PIL.

Sotto la mia guida, il dipartimento ha controllato i conti di aziende come la Slovenian Restitution Company (ora Slovenian Sovereign Holding), che è stata responsabile dei risarcimenti da parte dello Stato a seguito dei processi di privatizzazione nel 1991, della Seconda guerra mondiale e dei danni postbellici, della privatizzazione dell'operatore di telecomunicazioni, ecc. Abbiamo altresì sottoposto ad audit società di infrastrutture che stavano costruendo infrastrutture idriche (infrastrutture per regolazione dei corsi d'acqua, bacini fluviali, ecc.), la società autostradale slovena, i fornitori di servizi di controllo della navigazione aerea e alcuni partenariati pubblico-privato (di seguito "PPP") per la costruzione di infrastrutture e la fornitura di servizi di utilità generale.

In qualità di secondo vicepresidente, mi sono specificamente occupato di monitorare da vicino l'attuazione dell'audit della regolarità e dell'efficienza dell'istituzione e del funzionamento di Bank Assets Management Company, uno strumento per assicurare la stabilità del settore bancario che ha tuttavia aumentato il debito pubblico, unitamente alla ricapitalizzazione delle banche, di altri cinque miliardi di EUR, ossia il 13 % del PIL.

Le nostre raccomandazioni e richieste di applicare misure correttive hanno migliorato la gestione contabile del debito pubblico, fornito indicazioni per la contabilità dei PPP e aumentato la consapevolezza del pubblico circa l'impatto negativo causato da un livello elevato di debito pubblico. Non siamo ancora riusciti a convincere il ministero delle Finanze ad applicare una contabilità per competenza onde assicurare una posizione più pertinente sul debito pubblico, in particolare per quanto riguarda i PPP che, a volte, non sono ancora presenti nei bilanci (off-off position).

Ritengo che il mio impegno abbia contribuito a migliorare l'informativa in fatto di debito pubblico e a una presa di coscienza dei pericoli derivanti da un elevato livello di debito pubblico eccedente i criteri di Maastricht. C'è ancora parecchio da fare in tale ambito, in particolare per quanto riguarda la contabilità per competenza, la divulgazione di informazioni sui PPP e, soprattutto, le riforme del settore pubblico e dei regimi pensionistici.

c)  Elaborazione dell'audit ambientale

Prima del 2004 la COARS ha realizzato alcuni tentativi per svolgere audit ambientali, ma grazie al mio sostegno e alla mia consulenza i revisori hanno riconosciuto l'importanza di questo settore e le possibilità offerte dagli audit ambientali. Durante i nove anni di mandato in qualità di revisore superiore dello Stato abbiamo effettuato audit in relazione alla maggior parte delle questioni ambientali (mitigazione dei cambiamenti climatici, gestione dei rifiuti urbani, riciclaggio dei rifiuti di imballaggio, smaltimento illegale di rifiuti, spedizioni transfrontaliere di rifiuti, costruzione di impianti di trattamento delle acque reflue, riciclaggio dei veicoli fuori uso, ecc.). Molti di questi audit sono stati controlli trasversali effettuati per valutare le prestazioni del ministero dell'Ambiente e dell'assetto territoriale, dei comuni e dei fornitori di servizi di utilità generale o di altri beneficiari di fondi pubblici. Tali approcci in materia di audit hanno consentito ai revisori di effettuare un'analisi approfondita di tutti gli aspetti e i problemi concernenti l'organizzazione, la gestione e il finanziamento di determinati aspetti legati alle questioni ambientali, e di rendere possibile la formulazione di raccomandazioni solide e giudicate positivamente. Grazie a tale lavoro, la COARS gode di un'ottima reputazione tra tutti i soggetti interessati, dal ministero dell'Ambiente alle ONG, e svolge inoltre un ruolo attivo all'interno del gruppo di lavoro INTOSAI ed EUROSAI sull'audit ambientale.

3.  Qual è stata l'esperienza professionale da Lei maturata in seno a organizzazioni o istituzioni internazionali multiculturali e multilinguistiche con sede al di fuori del Suo paese?

La Slovenia faceva parte dell'ex Jugoslavia e la nostra quotidianità comprende interazioni con persone delle diverse nazionalità, religioni e lingue che componevano l'ex repubblica jugoslava. Nonostante le somiglianze tra le nostre lingue (appartenenti al gruppo linguistico slavo meridionale), permangono tuttora sottili differenze culturali cui è necessario prestare attenzione quando si lavora con organizzazioni e istituzioni che hanno sede in altre repubbliche dell'ex Jugoslavia, malgrado il nostro passato "comune". Per lavorare in qualsiasi ambiente culturalmente variegato sono richieste competenze interpersonali, in particolare la disponibilità ad ascoltare e una buona dose di rispetto, pazienza e comprensione.

Inoltre, come precedentemente affermato, in qualità di revisore superiore dello Stato ho gestito vari audit ambientali a livello internazionale, in collaborazione con istituzioni pubbliche internazionali superiori in inglese. Alcuni di questi audit sono stati effettuati come controlli congiunti con le istituzioni superiori di controllo (ISC) europee, mentre altri audit hanno assunto la forma di audit paralleli svolti assieme alle ISC europee e di altri paesi; per tale ragione dispongo di un'esperienza nel settore della cooperazione internazionale con le ISC. Al di là di detto ambito, ho un'esperienza professionale limitata in altre organizzazioni multiculturali e multilingue. Attendo con vivo interesse di lavorare presso la Corte dei conti al fine di ampliare la mia esperienza su una scala europea più ampia.

Mi ritengo una persona aperta ad idee differenti e sono disposto a lavorare senza alcun problema con persone di diverse nazionalità, religioni, orientamenti sessuali, ecc. Credo che la possibilità di lavorare e di valutare le varie soluzioni con persone differenti ci consenta di elaborare e di accettare la soluzione più adatta alla comunità nel suo complesso. Per questo motivo, sono fermamente convinto che lavorare in un'organizzazione di questo tipo mi permetterà di rafforzare le mie competenze e di conoscere più approfonditamente differenti concezioni di vita e diversi approcci alla risoluzione dei problemi professionali; ritengo che sia possibile pervenire a questo tipo di crescita e di apprendimento solamente tramite esperienze di vita concrete.

4.  Le è stato concesso il discarico, qualora la procedura fosse prevista, per le funzioni di gestione che ha esercitato in precedenza?

Siffatta procedura non si applica in Slovenia.

Ciononostante, le procedure più simili a un discarico delle mie funzioni di gestione sarebbero a) la proposta da parte del presidente della Repubblica di Slovenia per l'incarico di secondo vicepresidente della Corte dei conti e l'elezione in seno al parlamento sloveno per tale posizione, sulla base del mio lavoro come revisore superiore dello Stato e b)la nomina a membro della Corte dei conti senza obiezioni da parte del governo o del parlamento sulla base del mio lavoro come revisore superiore dello Stato e vicepresidente della COARS.

5.  Quali dei Suoi precedenti incarichi professionali sono stati il risultato di una nomina politica?

La mia attuale posizione (secondo vicepresidente della COARS) è il risultato di una nomina politica, come pure la candidatura alla nomina di membro della Corte dei conti.

Il mio incarico attuale è il risultato di un invito pubblico a presentare candidature emesso nel 2013 dal presidente della Repubblica di Slovenia. Sono stato scelto tra 9 candidati ed è stata presentata una proposta (nomina) al parlamento sloveno, che, con votazione segreta, mi ha eletto a secondo vicepresidente.

La candidatura per la nomina a membro della Corte dei conti è stata il risultato di un invito pubblico a presentare candidature emesso dal ministero delle Finanze. Sono stato scelto tra 7 candidati e la mia candidatura è stata presentata al governo. Il governo ha confermato la mia candidatura alla nomina e la commissione per gli Affari europei del parlamento sloveno ha votato in merito, esprimendo un parere positivo circa la decisione del governo.

6.  Quali sono state le tre decisioni più importanti cui ha partecipato nel corso della Sua carriera?

Giacché le decisioni più importanti adottate nel corso della mia carriera corrispondono in gran parte ai tre risultati più significativi descritti nella risposta alla seconda domanda, li riassumerò brevemente di seguito:

-  decisioni riguardanti la corretta applicazione di tasse, canoni e prezzi per periodi precedenti (rimborso ai cittadini delle imposte eccessive, applicazione di canoni di concessione per l'intero periodo di utilizzo dell'acqua, ricalcolo dei prezzi dell'approvvigionamento energetico forniti dal gestore, ecc.),

-  limitazione della scorretta elusione del debito pubblico tramite società di proprietà statale o comunale,

-  elaborazione dell'audit ambientale.

Indipendenza

7.  Il trattato prevede che i membri della Corte dei conti esercitino le proprie funzioni "in piena indipendenza". In che modo intenderebbe rispettare tale obbligo nello svolgimento delle Sue future mansioni?

L'indipendenza rappresenta una delle disposizioni più importanti della dichiarazione di Lima sui principi guida del controllo delle finanze pubbliche dell'INTOSAI e dei principi aggiuntivi della dichiarazione del Messico sull'indipendenza ed è inclusa, altresì, nell'articolo 286 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (in appresso "il trattato"). Il trattato fornisce degli orientamenti fondamentali in merito all'indipendenza dei membri della Corte dei conti, i quali "sono scelti tra personalità che fanno o hanno fatto parte, nei rispettivi Stati, delle istituzioni di controllo esterno o che posseggono una qualifica specifica per tale funzione. Essi devono offrire tutte le garanzie d'indipendenza

Nell'adempimento dei loro doveri, i membri della Corte dei conti non sollecitano né accettano istruzioni da alcun governo né da alcun organismo. Essi si astengono da ogni atto incompatibile con il carattere delle loro funzioni.

I membri della Corte dei conti non possono, per la durata delle loro funzioni, esercitare alcun'altra attività professionale, remunerata o meno. Fin dal loro insediamento, i membri della Corte dei conti assumono l'impegno solenne di rispettare, per la durata delle loro funzioni e dopo la cessazione di queste, gli obblighi derivanti dalla loro carica ed in particolare i doveri di onestà e delicatezza per quanto riguarda l'accettare, dopo tale cessazione, determinate funzioni o vantaggi."

Inoltre, in base all'articolo 1 del codice di condotta per i membri della Corte dei conti, i membri della Corte dei conti adottano una condotta conforme alle disposizioni dei trattati e al diritto derivato sulla base di tali disposizioni. I loro rapporti con organismi o gruppi di interesse devono essere compatibili con il principio di preservare la loro indipendenza.

Poiché la Corte dei conti è un'istituzione indipendente, l'indipendenza dei suoi membri è un presupposto essenziale per la sua capacità di funzionamento. Nello svolgimento delle mie future mansioni in qualità di membro della Corte dei conti continuerò a rispettare gli stessi principi etici cui sono attualmente soggetto presso la COARS. Per questo motivo non sono mai stato un membro di un partito politico o di qualsiasi altro gruppo politico o dirigenziale correlato. Le mie attività di insegnamento si sono finora limitate a seminari pubblici su tematiche generali e non si sono mai svolte come consulenza per una sola parte con riferimento a un caso specifico.

Nell'eseguire il mio mandato come membro della Corte dei conti, eviterò qualsiasi situazione che potrebbe condurre a conflitti di interessi e agirò in completa indipendenza in relazione ad altri istituzioni o enti. Ciò significa che non prenderò istruzioni da governi o altri enti. Nell'adempimento dei miei doveri assumerò una posizione neutrale a prescindere dal paese nel quale si svolge il controllo (incluso il mio paese d'origine). Baserò le mie attività e i miei pareri di revisione solamente su fatti, dati, prove adeguate, sufficienti e affidabili, norme di audit, nonché sulla mia competenza ed esperienza professionale. Mi asterrò altresì da qualsiasi attività professionale o politica. Sospenderò le attività di insegnamento e mi limiterò alla presentazione dei risultati contenuti nelle relazioni di audit della Corte dei conti al Parlamento europeo, al parlamento e al governo della Slovenia, alla COARS e ad altre parti interessate (università, ecc.), nel rispetto delle norme della Corte dei conti e previa autorizzazione alla divulgazione del contenuto da presentare.

8.  Detiene (oppure i Suoi parenti stretti, quali genitori, fratelli e sorelle, coniuge e figli, detengono) partecipazioni finanziarie o in un'impresa, o altri impegni di tale natura, che potrebbero entrare in conflitto con le Sue eventuali future funzioni?

Né io né i miei parenti stretti deteniamo partecipazioni finanziarie o in un'impresa o altri impegni che potrebbero entrare in conflitto con le mie eventuali future funzioni.

9.  È disposto/a a comunicare al Presidente della Corte dei conti tutti i suoi interessi finanziari e gli altri impegni, nonché a renderli pubblici?

Sono disposto a rendere noti tutti i miei interessi finanziari e altri impegni al presidente della Corte dei conti e al pubblico. Negli ultimi 11 anni sono stato soggetto e ho adempiuto all'obbligo giuridico di riferire i miei interessi e obblighi finanziari alla commissione per la prevenzione della corruzione in Slovenia e tale obbligo rimarrà valido anche nel periodo in cui svolgerò le mie funzioni di membro della Corte dei conti.

10.  È coinvolto/a in procedimenti giudiziari in corso? In caso affermativo, voglia fornire informazioni dettagliate al riguardo.

Non sono coinvolto in alcun procedimento giudiziario.

11.  Detiene un ruolo attivo o esecutivo in politica e, se sì, a quale livello? Ha avuto incarichi di natura politica negli ultimi 18 mesi? In caso affermativo, voglia fornire informazioni dettagliate al riguardo.

Non detengo alcun ruolo esecutivo in politica.

Non sono mai stato membro di alcun partito politico e non ho nemmeno mai detenuto un incarico di natura politica o svolto un ruolo esecutivo in politica.

12.  È disposto/a a dimettersi da ogni mandato elettivo o ad abbandonare ogni funzione attiva che comporti responsabilità in seno a un partito politico in caso di nomina a membro della Corte dei conti?

Non detengo alcuna carica elettiva né qualsivoglia funzione attiva che comporti responsabilità in un partito politico. Non sono e non sono mai stato membro di alcun partito politico.

In seguito alla mia nomina a membro della Corte dei conti, mi dimetterò dall'incarico di secondo vicepresidente della COARS, posizione alla quale sono stato eletto dal parlamento sloveno su proposta del presidente della Repubblica di Slovenia nel 2013.

13.  Come si comporterebbe di fronte a un caso di grave irregolarità, o addirittura frode e/o corruzione, in cui siano coinvolte persone provenienti dal suo Stato membro di origine?

Nell'esecuzione dei miei compiti in qualità di revisore supremo dello Stato (per nove anni) e dei miei compiti in qualità di secondo vicepresidente della COARS (negli ultimi due anni), mi sono spesso imbattuto in gravi irregolarità, molte volte anche in casi che mostravano prove di frode e/o corruzione. In tutti i suddetti casi non ho mai esitato a segnalare le irregolarità sia internamente sia alle autorità preposte all'applicazione della legge (quando necessario, collaboravo anche con la polizia e con i pubblici ministeri nell'ambito delle loro procedure) o ad altre autorità (quali la commissione per la prevenzione della corruzione, l'ufficio per la prevenzione del riciclaggio di denaro, ecc.). In conformità delle possibilità previste dalla legge sulla Corte dei conti slovena, in sette casi ho suggerito al presidente della Corte di chiedere le dimissioni del funzionario interessato. Confido che tale comportamento dimostri la mia convinzione che un revisore del settore pubblico debba occuparsi delle finanze pubbliche e non delle persone responsabili, indipendentemente dal loro orientamento politico, nazionalità, genere, religione o altre caratteristiche. Sostengo fermamente il principio della tolleranza zero nei casi di frode e corruzione.

Intendo agire in modo analogo in qualità di membro della Corte dei conti nella revisione del bilancio europeo (rilasciando una dichiarazione di affidabilità), nella revisione della regolarità (conformità) o nel controllo di gestione in relazione al modo in cui vengono spesi i fondi del bilancio europeo. Qualora dovessi riscontrare una grave irregolarità o un caso di frode e/o corruzione, lo segnalerei sia internamente sia all'OLAF (l'Ufficio europeo per la lotte antifrode) conformemente alle procedure della Corte dei conti. Agirei in tal modo indipendentemente dalla persona o dallo Stato membro interessato. Qualora dovessi essere incaricato di cooperare con l'OLAF nelle indagini da esso condotte ai fini della lotta contro la frode, la corruzione e altre attività illegali che ledono gli interessi finanziari dell'Unione, fornirei il mio pieno sostegno alle indagini.

Esercizio delle funzioni

14.  Quali dovrebbero essere le caratteristiche principali di una cultura della sana gestione finanziaria in ogni servizio pubblico? Come potrebbe contribuire al suo rafforzamento la Corte dei conti?

La cultura della sana gestione finanziaria in qualsiasi servizio pubblico dovrebbe basarsi sulla consapevolezza che i governi e altri soggetti del settore pubblico sono responsabili dell'uso economico, efficace ed efficiente delle finanze pubbliche derivanti dalle imposte e da altre fonti, al fine di offrire servizi di qualità ai cittadini e ad altri beneficiari. L'obbiettivo supremo di ogni servizio pubblico deve essere la soddisfazione del cliente (pubblico).

Al fine di pervenire a tale risultato, ogni organizzazione deve stabilire elementi "morbidi" e "duri" nell'ambito della cultura della sana gestione finanziaria. Gli elementi "morbidi" dovrebbero riferirsi alla cultura politica e amministrativa generale, come ad esempio un modo di agire e di pensare democratico, che conduce a comportamenti e a meccanismi di segnalazione trasparenti e prevedibili, promuovendo valori etici e consentendo la sorveglianza. Gli elementi "duri" dovrebbero comprendere obiettivi e strategie operativi chiari, ambiti di autorità e competenze definiti in modo univoco, l'informazione e la formazione del personale, informazioni gestionali efficienti e un sistema di segnalazione che consenta una comunicazione trasparente, la pubblicazione dei risultati conseguiti e un sistema di controllo interno ed esterno efficace. Ogni organizzazione dovrebbe concentrarsi sulla legalità e sull'economia della spesa, come pure sul conseguimento di un buon rapporto costi-benefici.

Il mandato della Corte dei conti nel controllo di gestione prevede (con riferimento a determinati obiettivi) che i revisori esaminino soprattutto gli elementi "duri" della cultura della sana gestione finanziaria. Nelle relazioni di audit, la Corte dei conti segnala gli svantaggi del processo aziendale di un soggetto sottoposto ad audit e formula raccomandazioni in merito al miglioramento di tali parti del processo. Questo è il prerequisito fondamentale per migliorare la sana gestione finanziaria. Le informazioni devono essere presentate in modo da consentire al lettore di una relazione di audit di comprendere chiaramente quali aspetti del rendimento del soggetto sottoposto ad audit possono essere migliorati e in che modo. Sulla base della relazione di audit, la Corte dei conti, tramite presentazioni alle parti interessate (il Parlamento europeo, in particolare la commissione CONT, i parlamenti nazionali, le ISC nazionali, i media, ...), potrebbe ottenere il supporto necessario per attuare determinate raccomandazioni, qualora esse non siano prese in considerazione dal soggetto sottoposto ad audit. Nel caso in cui anche tale metodo si rivelasse inefficace, la Corte dei conti può reiterare gli avvertimenti in altre relazioni al Parlamento (relazioni cumulative, relazioni panoramiche, ...) o eseguire un audit di follow-up e segnalare nuovamente gli aspetti da correggere.

15.  Ai sensi del trattato, la Corte assiste il Parlamento nell'esercizio della sua funzione di controllo dell'esecuzione del bilancio. In che modo si potrebbe migliorare ulteriormente, a Suo avviso, la cooperazione fra la Corte e il Parlamento europeo (in particolare, la sua commissione per il controllo dei bilanci) per potenziare sia il controllo pubblico delle spese di carattere generale, sia il loro utilizzo ottimale?

Il mandato della Corte dei conti, stabilito dal trattato, fornisce il quadro di riferimento nell'ambito del quale la Corte dei conti svolge il proprio ruolo di revisore esterno indipendente del bilancio dell'Unione. Il mandato conferisce alla Corte dei conti un significativo grado di flessibilità in relazione alle modalità per svolgere al meglio il proprio ruolo e massimizzare l'impatto. Un importante obiettivo per la Corte dei conti è fornire al Parlamento europeo relazioni di audit che trattino argomenti importanti per il Parlamento stesso, siano puntuali e pertinenti e comprendano raccomandazioni che potrebbero contribuire a una spesa più efficiente del bilancio dell'Unione;

La cooperazione tra la Corte dei conti e il Parlamento europeo, in particolare la commissione per il controllo dei bilanci (in appresso "commissione CONT"), va però oltre la presentazione di relazioni e ha inizio con la selezione dei temi proposti per l'audit. La commissione CONT dovrebbe avere la possibilità di proporre temi per l'audit che sono importanti per il controllo del bilancio (anche se alle proposte non vincolanti dà solitamente seguito l'ISC). La Corte dei conti potrebbe fornire assistenza alla commissione CONT nell'ambito della riunione esplicativa tra i membri della commissione stessa e la Corte dei conti, prima che la commissione CONT proceda alla discussione della relazione di audit in occasione della sua sessione pubblica. La Corte dei conti potrebbe elaborare un elenco di domande destinate ai soggetti sottoposti ad audit sulla base dei risultati degli audit, permettendo in tal modo ai membri della commissione CONT di prepararsi in minor tempo per la sessione. I membri della commissione CONT, a loro volta, potrebbero aiutare la Corte dei conti approvando le raccomandazioni contenute nelle relazioni di audit, soprattutto laddove vi sia la necessità di apportare modifiche alla legislazione. Per sostenere l'attuazione delle raccomandazioni della Corte dei conti, dopo un certo periodo i soggetti sottoposti ad audit solitamente necessitano di nuove sessioni della commissione CONT. I soggetti sottoposti ad audit hanno l'obbligo di riferire alla Corte dei conti o direttamente alla commissione CONT in merito alle azioni intraprese relativamente alle raccomandazioni. Tale obbligo rappresenta un ottimo stimolo affinché i soggetti sottoposti ad audit prendano seriamente in considerazione le raccomandazioni e, soprattutto, le attuino. Tale obiettivo può essere raggiunto, tra l'altro, eseguendo audit di follow-up, attraverso i quali la Corte dei conti informa la commissione CONT in merito alle modifiche apportate a seguito del suo precedente audit e delle conclusioni della commissione CONT che sono state accolte in relazione alle raccomandazioni della Corte dei conti. In tal modo si fornirebbero informazioni indicanti se i soggetti sottoposti ad audit rispettino i risultati della relazione di audit o se siano necessarie misure o azioni più rigorose, come un dibattito in Aula o l'elaborazione di modifiche alla legislazione.

In qualità di revisore superiore dello Stato e secondo vicepresidente, ho partecipato a tutte le suddette attività tra la COARS e la commissione per il controllo dei bilanci e altri organi del parlamento sloveno, e sosterrò pienamente tali attività tra la Corte dei conti e la commissione CONT.

16.  Quale ritiene sia il valore aggiunto del controllo di gestione, e come pensa che i risultati debbano essere integrati nelle procedure di gestione?

Il controllo di gestione è un esame indipendente, oggettivo e affidabile per valutare se le iniziative, i sistemi, le operazioni, i programmi o le attività del governo o dell'Unione siano svolti in conformità dei principi di economia, efficienza ed efficacia (le tre E) e se vi sia margine di miglioramento. I benefici o il valore aggiunto del controllo di gestione sono dati dalle raccomandazioni rivolte ai soggetti sottoposti ad audit su come migliorare i loro processi aziendali. A tale scopo un revisore deve esaminare nel dettaglio lo specifico processo aziendale, scegliere una prassi eccellente analoga a tale processo e/o individuare i possibili miglioramenti. Attraverso le raccomandazioni formulate nelle relazioni di audit, l'ISC suggerisce ai soggetti sottoposti ad audit non solo il modo per migliorare i loro processi aziendali al fine di evitare alcuni potenziali rischi (benefici non finanziari), ma anche l'ambito in cui essi possono realizzare potenziali risparmi (o le modalità per conseguire risultati migliori) (benefici finanziari). I potenziali risparmi per i soggetti sottoposti ad audit potrebbero essere valutati come valore aggiunto finanziario derivante da un audit. Uno dei primi metodi per misurare il valore aggiunto finanziario dell'audit dell'ISC è stato elaborato dall'Ufficio nazionale di revisione dei conti (NAO) della Gran Bretagna. Le sue lacune hanno portato, in seguito, a rinunciare alla misurazione o, quanto meno, alla comunicazione di tali risultati. Ciononostante, la mia tesi per conseguire la qualifica di revisore verificato dello Stato era intitolata: "Misurazione della prestazione finanziaria delle attività della Corte dei conti della Repubblica di Slovenia" e in essa ho proposto una metodologia per valutare gli effetti finanziari delle attività di audit, che migliora la metodologia del NAO ed è adattata alla legge sulla Corte dei conti slovena. Ritengo che sia importante per l'ISC dimostrare ai contribuenti che le attività dei soggetti sottoposti ad audit derivanti dagli audit stessi potrebbero contribuire a potenziali risparmi che, come minimo, sono superiori alle spese per il finanziamento delle operazioni dell'ISC stesso. Tuttavia, alla luce dei limitati poteri dell'ISC nel far applicare le raccomandazioni, è necessario riconoscere che le responsabilità per l'attuazione delle raccomandazioni e la realizzazione effettiva dei potenziali risparmi competono sempre ai soggetti sottoposti ad audit. Pertanto il valore aggiunto dell'ISC può essere osservato solo nei potenziali risparmi di fondi pubblici o nei migliori risultati (entrate, realizzazioni o effetti).

Per quanto riguarda l'audit del settore pubblico, le tre E sono definite come segue:

▪  il principio di economia significa ridurre al minimo il costo delle risorse (materiale, servizi, costo della manodopera, ammortamento, ecc.), tenendo in debito conto la qualità. Le risorse impiegate devono essere disponibili in tempo utile, nella quantità e qualità appropriate e al prezzo migliore;

▪  il principio dell'efficienza significa ottenere il massimo dalle risorse disponibili. Si tratta del rapporto tra le risorse impiegate e i risultati ottenuti in termini di quantità, qualità e tempi;

▪  il principio dell'efficacia riguarda il raggiungimento degli obiettivi fissati e dei risultati previsti.

L'audit del principio di economia nel settore pubblico è fortemente connesso alle regole relative alle procedure di appalto pubblico o alle norme in materia di occupazione e retribuzioni. Poiché le norme in materia di appalti pubblici si basano (tra gli altri principi) sul principio di economia e lo includono, gli aspetti legati all'economia sono solitamente sottoposti a controlli di regolarità (conformità).

L'audit del principio di efficienza, invece, costituisce l'obiettivo più ampio nell'ambito del controllo di gestione, dal momento che include un esame del rapporto tra risorse impiegate e realizzazioni (effetti) e, in quanto tale, fornisce conclusioni per quanto riguarda l'economia nonché il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Quando però si esamina un rapporto (s)favorevole, il revisore deve esaminare l'intero processo delle operazioni del soggetto sottoposto ad audit per individuare dove si nascondano le cause del cattivo rendimento. Un simile audit richiede più tempo ma consente al revisore di raccomandare importanti miglioramenti del processo sottoposto ad audit, che potrebbero influire sull'eliminazione dei rischi, sul miglioramento delle procedure di acquisto attraverso la razionalizzazione della quantità di risorse impiegate o del loro prezzo, oppure sul miglioramento del processo stesso attraverso il quale si potrebbero ottenere realizzazioni maggiori o migliori, o addirittura diverse, migliorando gli effetti del processo.

L'audit del principio di efficacia misura gli obiettivi fissati sotto forma di realizzazione o effetto del processo. Per valutare la qualità degli obiettivi fissati, Sir John Whitmore ha introdotto un modello di acronimi mnemonici quali SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant, Time-bound – specifici, misurabili, attuabili, pertinenti e temporalmente definiti), PURE (Positively stated, Understood, Relevant, Ethical – ben formulati, compresi, pertinenti, etici) o CLEAR (Challenging, Legal, Environmentally sound, Appropriate, Recorded – impegnativi, legali, ecocompatibili, appropriati, registrati). La Corte dei conti e la COARS solitamente applicano i criteri SMART per valutare l'adeguatezza degli obiettivi fissati, e i criteri RACER (Relevant, Accepted, Credible, Easy, Robust – pertinenti, accettati, credibili, semplici, solidi) per valutare la qualità degli indicatori. Nel misurare gli obiettivi gli effetti sono più importanti delle realizzazioni, dal momento che sia la Corte dei conti sia la COARS hanno stabilito che le realizzazioni sono spesso conseguite (a volte anche non ben definite) mentre non sono ottenuti gli effetti previsti. Un tipico risultato di questo tipo in Slovenia si osserva quando tutti gli stanziamenti a favore dell'agricoltura a titolo del bilancio dell'Unione sono stati spesi, gli obiettivi in termini di "numero di nuovi trattori" (realizzazione) sono stati conseguiti ma il valore aggiunto per le aziende agricole beneficiarie (effetto) è inferiore a quello precedente all'acquisto dei trattori. L'attenzione nei confronti dell'effetto anziché della realizzazione è probabilmente il motivo (oltre al fatto che il periodo 2007-2013, unitamente alla regola n+2, si è concluso) per cui il programma di audit della Corte dei conti per il 2016 consiste principalmente di audit aventi come obiettivo l'esame dell'efficacia dei programmi dell'Unione, in particolare i fondi di coesione.

Conosco inoltre il principio delle 6 E, che include anche obiettivi di carattere maggiormente sociale o ambientale e meno economico (uguaglianza, ecologia ed etica). Come obiettivi di audit sono solitamente indicati l'economia, l'efficienza o l'efficacia, dal momento che riflettono il modello risorse impiegate/realizzazioni di ogni processo aziendale. I principi di uguaglianza, ecologia ed etica potrebbero però essere applicati:

-  come parte degli obiettivi fissati dal soggetto sottoposto ad audit; ad esempio, il controllo dell'efficacia nel conseguire la parità di genere (uomini/donne) tra i dipendenti in posizioni direttive. Lo stesso approccio potrebbe essere impiegato per controllare l'efficacia in relazione all'ecologia o all'etica;

-  nell'ambito del controllo dell'efficienza del processo aziendale (gestione del progetto); ad esempio, nell'ambito dell'audit del processo di costruzione di un'autostrada l'ISC potrebbe controllare se un soggetto sottoposto ad audit abbia tenuto conto delle questioni relative alla migrazione animale, alla salvaguardia delle specie a rischio di estinzione, alla rimozione delle acque di scarico dalle strade, alla possibilità di inondazioni, alla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra ecc.;

-  nell'ambito del controllo dell'economia e/o dell'efficienza degli appalti; ad esempio, verificando se i principi di ecologia ed etica siano stati presi in considerazione nell'ambito degli appalti pubblici, con riferimento alle disposizioni relative agli appalti verdi, a beni provenienti dal commercio equo o da aziende agricole locali, ecc.

17.  In che modo si potrebbe migliorare la collaborazione tra la Corte dei conti, le istituzioni nazionali di controllo e il Parlamento europeo (commissione per il controllo dei bilanci) per quanto riguarda l'audit del bilancio dell'UE?

Ai sensi dell'articolo 287, paragrafo 3, del trattato, quando il controllo è effettuato negli Stati membri, la Corte dei conti e le istituzioni nazionali di controllo cooperano in uno spirito di reciproca fiducia, pur mantenendo la loro indipendenza. La Corte dei conti ha come unico mandato quello di fornire un parere indipendente sulle dichiarazioni finanziarie dell'UE e di elaborare relazioni in merito alla sana gestione finanziaria e alla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti, così come all'affidabilità dei conti stessi. Al contempo, le ISC operano in conformità al proprio mandato nell'ambito del quadro giuridico nazionale, sono responsabili dinanzi ai parlamenti nazionali e pienamente indipendenti dalle istituzioni dell'UE. L'80% del bilancio dell'Unione è speso nell'ambito della gestione concorrente tra la Commissione e gli Stati membri, di conseguenza la cooperazione tra la Corte dei conti e le ISC è essenziale, tuttavia esse non condividono la responsabilità per quanto riguarda l'audit del bilancio dell'Unione. Tale asimmetria viene aggravata dalla diversità delle ISC per quanto concerne i loro approcci di audit e il ruolo che svolgono all'interno dei sistemi nazionali di responsabilità. A mio avviso, il comitato di contatto delle ISC europee rappresenta una buona piattaforma per tale cooperazione. Tali approcci di audit comuni sono discussi in seno al comitato di contatto, ne è un esempio la discussione in corso sulla cooperazione in materia di audit nel quadro della strategia Europa 2020. L'obiettivo principale è di allineare il lavoro svolto dalle istituzioni dell'Unione e dalle ISC nell'ambito degli audit dei fondi dell'UE. Tuttavia, sono ancora in corso ulteriori discussioni in merito all'introduzione di un approccio di audit unico o dichiarazioni nazionali, e non si è ancora giunti a una decisione. Ritengo che una migliore cooperazione sia strettamente legata alla consapevolezza di parlamenti nazionali, governi, e ISC del fatto che un utilizzo e un controllo più efficienti dei fondi dell'UE riflettono le loro stesse aspirazioni e interessi. Al tempo stesso è necessario che le istituzioni dell'UE comprendano gli interessi e le preoccupazioni nazionali. Esiste già una forma di cooperazione tra la Corte dei conti e le ISC per quanto riguarda la trasmissione del programma di lavoro della Corte dei conti alle ISC, consentendo in tal modo ai rappresentanti di queste ultime di partecipare a un audit, cosa che contribuisce allo scambio di conoscenze e prassi eccellenti e crea opportunità per una migliore comprensione reciproca. Le ISC svolgono già, in una certa misura, audit dei fondi dell'Unione che sono inclusi nei bilanci nazionali, ma gli approcci non sono ancora abbastanza simili. Ciò consente comunque alla Corte dei conti di utilizzare i risultati più pertinenti degli audit delle ISC per la programmazione, le relazioni speciali e taluni aspetti della dichiarazione di affidabilità (DAS).

Tuttavia, vi è sempre margine di miglioramento. L'Europa sta avanzando nell'elaborazione di principi contabili europei per il settore pubblico (EPSAS) e la Commissione europea, attraverso il semestre europeo, sta consolidando l'allineamento delle procedure di bilancio e delle relazioni degli Stati membri. La Corte dei conti e le ISC nazionali potrebbero rafforzare la cooperazione per quanto riguarda lo scambio delle conoscenze, l'esecuzione di audit di bilancio paralleli, soprattutto in fase di pianificazione, la definizione di campioni comuni per gli audit di bilancio dei fondi dell'Unione, lo scambio di esperienze e risultati tra gli audit. Trarre insegnamenti dalle esperienze degli altri sarebbe molto vantaggioso al fine di trasmettere le migliori prassi a tutte le ISC e fornire informazioni tempestive, pertinenti e comparabili a tutti i soggetti interessati.

18.  In che modo si potrebbe sviluppare ulteriormente, a Suo avviso, la stesura di relazioni da parte della Corte dei conti in modo da dare al Parlamento europeo tutte le informazioni necessarie sull'accuratezza dei dati forniti dagli Stati membri alla Commissione europea?

Questa è probabilmente una delle domande più importanti per il futuro ruolo della Commissione europea e della Corte dei conti nel quadro delle relazioni con gli Stati membri e le ISC nazionali ed è un ambito in cui la Corte dei conti da sola non potrebbe apportare miglioramenti. Come indicato nella precedente risposta, le ISC sono indipendenti e la Corte dei conti non è nella posizione di poter determinare il loro lavoro. La cooperazione su base volontaria nello svolgimento degli audit è possibile ma è improbabile poter includere tutte le ISC in un audit coordinato. Grazie al comitato di contatto sono stati però fatti alcuni passi avanti.

Indipendentemente dagli sforzi compiuti dal comitato di contatto e dalle ulteriori discussioni sull'eventuale introduzione dell'approccio di audit unico o delle dichiarazioni nazionali, tuttora in corso, sarà ovviamente necessaria una qualche forma di cooperazione rafforzata tra la Corte dei conti e le ISC. Lo sviluppo della capacità della Corte dei conti di svolgere audit delle dichiarazioni degli Stati membri in parallelo con le ISC non costituirebbe un esempio di sana gestione finanziaria, pertanto ritengo che questa non sia la giusta soluzione.

Personalmente ritengo che la Commissione europea, anche alla luce del fatto che è lei (e non la Corte dei conti) ad avere l'obbligo di richiedere e ricevere dati accurati dagli Stati membri, si trovi nella posizione di poter suggerire al Parlamento europeo di adottare una normativa che imponga a tutti gli Stati membri di presentare relazioni annuali sull'esattezza dei dati trasmessi dalle relative ISC alla Commissione stessa. Forse non è necessario presentare ogni anno tale relazione concernente tutti i dati trasmessi alla Commissione europea (poiché le ISC nazionali non dispongono di capacità sufficienti a tal fine), bensì solo le relazioni che sarebbero selezionate ogni anno e richieste agli Stati membri sulla base dei rischi individuati dalla Commissione europea, nell'ambito del programma di lavoro della Corte dei conti e nei suggerimenti del Parlamento europeo.

Il ruolo della Corte dei conti dovrebbe essere quello di coordinare gli approcci di audit delle ISC per l'elaborazione delle relazioni richieste, compito che potrebbe essere svolto nel quadro del comitato di contatto. Il compito principale della Corte dei conti è però quello di controllare la capacità della Commissione europea di ricevere dati accurati dagli Stati membri e di eseguire controlli interni in merito all'esattezza dei dati ottenuti nell'ambito delle procedure della Commissione. La Corte dei conti seleziona campioni tra gli Stati membri ed esegue audit con un controllo ex post dell'esattezza dei dati. In tal modo però essa si limita a confermare se i controlli ex ante della Commissione funzionino correttamente, non vi è l'obiettivo di sostituire il lavoro di quest'ultima.

Altre domande

19.  Ritirerebbe la sua candidatura se il parere del Parlamento in merito alla Sua nomina a membro della Corte fosse sfavorevole?

Sì, ritirerei la mia candidatura. Ritengo che la fiducia e il rispetto tra i membri della Corte dei conti e il Parlamento europeo (in particolare la commissione CONT) siano presupposti essenziali ai fini della buona cooperazione nello svolgimento dei compiti comuni.

Tuttavia sono fiducioso che, in base alla mia carriera professionale, che rispecchia l'impegno verso un audit del settore pubblico indipendente e professionale, e grazie al sostegno unanime del governo sloveno e della commissione per gli Affari europei del parlamento sloveno, alle presenti risposte scritte e all'audizione dinanzi alla commissione, il Parlamento formulerà un parere favorevole sulla mia candidatura e sosterrà la mia nomina a membro della Corte dei conti.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

15.3.2016

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

17

3

6

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Louis Aliot, Inés Ayala Sender, Zigmantas Balčytis, Ryszard Czarnecki, Tamás Deutsch, Martina Dlabajová, Jens Geier, Ingeborg Gräßle, Bogusław Liberadzki, Monica Macovei, Georgi Pirinski, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Igor Šoltes, Bart Staes, Marco Valli, Derek Vaughan, Anders Primdahl Vistisen, Tomáš Zdechovský, Joachim Zeller

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Richard Ashworth, Karin Kadenbach, Andrey Novakov, Julia Pitera, Miroslav Poche

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Xabier Benito Ziluaga

  • [1]    In particolare il ministero delle Finanze, il ministero dell'Ambiente e dell'assetto territoriale, il ministero dell'Agricoltura,
    il ministero dei Trasporti e il ministero dell'Economia e delle infrastrutture.
  • [2]    DARS, società autostradale della Repubblica di Slovenia, Ferrovie slovene, ELES, operatore del sistema di trasmissione elettrica, SODO, operatore del sistema di distribuzione elettrica, GEN energija, fornitori di gas e acqua, operatori nel settore dello scarico e della gestione delle acque reflue ecc.