RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2014

7.4.2016 - (2015/2188(DEC))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Derek Vaughan

Procedura : 2015/2188(DEC)
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A8-0090/2016
Testi presentati :
A8-0090/2016
Testi approvati :

1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2014

(2015/2188(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visti i conti annuali definitivi dell'Autorità bancaria europea relativi all'esercizio 2014,

–  vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell'Autorità bancaria europea relativi all'esercizio 2014, corredata delle risposte dell'Autorita[1],

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[2], presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2014, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2016 sullo scarico da dare all'Autorità sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2014 (05584/2016 – C8-0086/2016),

–  visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[3], in particolare l'articolo 208,

–  visto il regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione[4], in particolare l'articolo 64,

–  visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[5],

–  visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio[6], in particolare l'articolo 108,

–  visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0090/2016),

1.  concede il discarico al direttore esecutivo dell'Autorità bancaria europea per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità per l'esercizio 2014;

2.  esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante, al direttore esecutivo dell'Autorità bancaria europea, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

2. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla chiusura dei conti dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2014

(2015/2188(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visti i conti annuali definitivi dell'Autorità bancaria europea relativi all'esercizio 2014,

–  vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell'Autorità bancaria europea relativi all'esercizio 2014, corredata delle risposte dell'Autorita[7],

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[8], presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2014, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2016 sullo scarico da dare all'Autorità sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2014 (05584/2016 – C8-0086/2016),

–  visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[9], in particolare l'articolo 208,

–  visto il regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione[10], in particolare l'articolo 64,

–  visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[11],

–  visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio[12], in particolare l'articolo 108,

–  visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0090/2016),

1.  constata che i conti annuali definitivi dell'Autorità bancaria europea si presentano quali figuranti in allegato alla relazione della Corte dei conti;

2.  approva la chiusura dei conti dell'Autorità bancaria europea relativi all'esercizio 2014;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore esecutivo dell'Autorità bancaria europea, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

3. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2014

(2015/2188(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2014,

–  visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0090/2016),

A.  considerando che, in base ai suoi rendiconti finanziari, il bilancio definitivo dell'Autorità bancaria europea (in appresso "l'Autorità") per l'esercizio 2014 ammontava a 33 599 863 EUR, pari a un aumento del 29,39% rispetto al 2013 in ragione della recente creazione dell'Autorità; che l'Autorità è finanziata mediante un contributo dell'Unione (40%) e mediante contributi versati dagli Stati membri (60%);

B.  considerando che la Corte dei conti (in appresso "la Corte"), nella sua relazione sui conti annuali dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2014 (in appresso "la relazione della Corte"), dichiara di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all'affidabilità dei conti annuali dell'Agenzia relativi all'esercizio 2014, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;

Seguito dato al discarico del 2013

1.  apprende dalla relazione della Corte che, per quanto riguarda un'osservazione formulata nella relazione della Corte per l'esercizio 2012, che risultava "in corso" nella relazione della Corte per il 2013, sono state intraprese azioni correttive, in gran parte già conclusesi, e che l'osservazione risulta ora "in corso"; rileva inoltre che le due osservazioni formulate nella relazione della Corte per il 2013 risultano ora "non applicabili";

Gestione finanziaria e di bilancio

2.  rileva con soddisfazione che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi durante l'esercizio 2014 hanno avuto come risultato un tasso di esecuzione del bilancio del 99,81%, il che rappresenta un aumento del 2,28% rispetto al 2013, e che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato dell'83,94%, pari ad un aumento dell'8,60%; apprende dall'Autorità che l'aumento dei tassi di esecuzione del bilancio è da ricondursi ai miglioramenti a livello di pianificazione e controllo del bilancio;

Impegni e riporti

3.  rileva che l'Autorità ha ridotto ulteriormente il tasso complessivo degli stanziamenti impegnati riportati dal 16,50% nel 2013 al 15,90% nel 2014; riconosce che gli stanziamenti impegnati riportati per il Titolo II ammontavano a 3 431 070 EUR, il che è principalmente dovuto al trasferimento dell'Autorità presso una nuova sede, avvenuto nel dicembre del 2014;

4.  osserva con soddisfazione che l'Autorità ha uniformato maggiormente i propri contratti nel settore informatico in funzione dell'esercizio finanziario, al fine di ridurre il livello di riporti dovuti all'acquisto programmato di infrastrutture e servizi informatici; osserva che il livello di riporti connessi ai contratti nel settore informatico è diminuito del 9% rispetto al 2013;

5.  pone l'accento sul tasso di esecuzione degli stanziamenti impegnati riportati dal 2013, che ammontava al 92%; sottolinea che l'obiettivo del 95% che si era posto l'Autorità non è stato raggiunto unicamente a causa di una riduzione dei prezzi per i servizi connessi alle infrastrutture informatiche;

Storni

6.  apprende dai conti annuali dell'Autorità che il consiglio di amministrazione ha approvato i cinque storni di bilancio, attuati nel corso del 2014, che superavano il limite di cui all'articolo 27 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio[13];

Procedure di appalto e di assunzione

7.  apprende dai conti annuali dell'Autorità che il numero di posti coperti è pari a 146; si compiace del fatto che l'Autorità si concentri nel destinare le proprie risorse ai rispettivi settori di attività principali; osserva che su quattro posti collegati all'attuazione diretta del mandato dell'Autorità solo uno è di natura amministrativa;

8.  chiede all'Autorità di applicare rigorosamente le misure riguardanti il potere di discrezione e di esclusione negli appalti pubblici, svolgendo in ciascun caso verifiche appropriate riguardo ai precedenti, e di applicare criteri di esclusione al fine di non ammettere imprese in caso di conflitto d'interessi, condizione essenziale per tutelare gli interessi finanziari dell'Unione;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interessi e trasparenza

9.  riconosce che le dichiarazioni di intenti e le dichiarazioni di interessi dei membri e degli osservatori del consiglio delle autorità di vigilanza, del consiglio di amministrazione e della direzione dell'Autorità sono state pubblicate sul suo sito web; osserva che le dichiarazioni di interessi del personale vengono raccolte ogni anno e sono valutate dal funzionario responsabile per l'etica;

10.  incoraggia l'Autorità a migliorare le attività di sensibilizzazione, parallelamente a quelle già in corso, presso i funzionari in merito alla politica relativa ai conflitti d'interessi e a includere la questione dell'integrità e della trasparenza come elemento obbligatorio da discutere durante le procedure di assunzione e i colloqui di valutazione del rendimento;

11.  chiede un miglioramento generale nel campo della prevenzione e della lotta contro la corruzione mediante un approccio olistico, a cominciare da un migliore accesso pubblico ai documenti e da norme più rigorose in materia di conflitti d'interesse, l'introduzione o il rafforzamento dei registri per la trasparenza e la messa a disposizione di sufficienti risorse per le misure di applicazione della legge, nonché attraverso una migliore cooperazione tra gli Stati membri e con i paesi terzi interessati;

12.  osserva che la strategia antifrode dell'Autorità è stata adottata nell'aprile 2015 e sarà messa in atto fra il 2015 e il 2017;

13.  rileva che l'Autorità ha messo in atto i processi connessi alla politica in materia di indipendenza e i processi decisionali al fine di garantire che i nuovi membri e osservatori forniscano le necessarie dichiarazioni; osserva inoltre che i membri e gli osservatori dimissionari non devono dimenticare i loro obblighi continuativi;

14.  chiede che l'Autorità applichi l'articolo 16 dello statuto dei funzionari dell'UE pubblicando ogni anno informazioni sui funzionari d'inquadramento superiore che hanno rassegnato le dimissioni, nonché un elenco dei conflitti d'interessi;

Audit interno

15.  constata che, nel 2014, il servizio di audit interno della Commissione ha eseguito un esame limitato della gestione dei progetti informatici dell'Autorità; osserva inoltre che nessuna delle quattro risultanze ottenute è stata ritenuta critica; riconosce che l'Autorità ha già pienamente attuato il piano d'azione concordato per tenere conto di tali risultanze; riconosce che nel corso del 2014 non è stata formulata né conclusa alcuna raccomandazione critica e che, al 1º gennaio 2015, e non vi era alcuna raccomandazione critica in sospeso;

Prestazioni

16.  rileva che l'Autorità collabora strettamente con l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali e l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per quanto riguarda tutte le funzioni di supporto, onde ridurre le spese amministrative ove possibile, generare sinergie e condividere prassi eccellenti; attende con interesse ulteriori sforzi da parte dell'Autorità volti a intensificare la collaborazione con altre agenzie decentrate;

17.  osserva che l'Autorità utilizza i sistemi contabili forniti dalla Commissione, che sono stati convalidati dal contabile sulla base del lavoro condotto da una ditta di revisione contabile indipendente e riguardante i sistemi, i circuiti finanziari e una revisione dei sistemi contabili; rileva inoltre che nel corso del 2014, al fine di aumentare l'efficienza di tali sistemi, sono state attuate le modifiche all'esecuzione dei pagamenti di massa per le missioni ed è stato introdotto e collaudato con successo il sistema di ricezione elettronica delle fatture;

Altre osservazioni

18.  rammenta che il Parlamento è stato determinante nell'istituzione di un nuovo e completo Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) in seguito alla crisi finanziaria, nonché nella creazione dell'Autorità nel 2011, che ne fa parte;

19.  sottolinea che il ruolo dell'Autorità nel promuovere un sistema di vigilanza comune in tutto il mercato interno è essenziale per garantire la stabilità finanziaria, un mercato finanziario meglio integrato e più efficiente e sicuro nonché un elevato livello di protezione dei consumatori nell'Unione, promuovendo l'equità e la trasparenza nel mercato dei prodotti e dei servizi finanziari;

20.  sottolinea che il lavoro dell'Autorità è di natura puramente tecnica e che le decisioni politiche fondamentali sono una prerogativa del legislatore dell'Unione;

21.  rileva che, nello svolgimento delle sue attività, l'Autorità deve avere particolare cura di tutelare la sicurezza e solidità del settore finanziario e assicurare la compatibilità con il diritto dell'Unione, nel rispetto del principio di proporzionalità e dei principi fondamentali del mercato interno dei servizi finanziari; sottolinea che l'Autorità, su tale base, deve mirare a ottenere risultati che siano inequivocabili, coerenti e privi di complessità superflua;

22.  sottolinea quanto sia importante che le disposizioni elaborate dall'Autorità siano concepite in modo da poter essere applicate in misura paritaria dalle entità più piccole;

23.  sottolinea che, per tutte le questioni connesse alle risorse dell'Autorità, occorre garantire che il mandato possa sempre essere assolto e che i limiti pratici di una vigilanza indipendente, affidabile ed efficace non siano determinati dai vincoli di bilancio;

24.  prende atto della conclusione della Corte nella sua relazione speciale n. 2014/05, secondo cui, nel complesso, le risorse dell'Autorità durante la sua fase di avvio non erano commisurate all'adempimento del suo mandato; prende atto che la fase di creazione del SEVIF non è ancora stata completata e rileva pertanto che i compiti già assegnati all'Autorità, nonché quelli aggiuntivi previsti nell'ambito dei lavori legislativi in corso, richiedono un livello adeguato di personale, sia in termini di unità che di qualifiche, e di finanziamenti per consentire una vigilanza soddisfacente; sottolinea che, per promuovere la qualità delle attività di vigilanza, molto spesso un'estensione dei compiti deve essere accompagnata da un aumento delle risorse; sottolinea tuttavia che qualsiasi potenziale aumento delle risorse dell'Autorità deve essere spiegato in modo approfondito e accompagnato da misure di razionalizzazione laddove possibile;

25.  pone l'accento sul fatto che, nell'assicurarsi che tutte le funzioni attribuitele siano pienamente espletate, l'Autorità deve attenersi attentamente ai compiti assegnatile dal legislatore dell'Unione e non cercare di ampliare di fatto il suo mandato oltre a quanto stabilito; sottolinea che, nello svolgimento dei suoi compiti e in particolare nella stesura di norme e pareri tecnici, l'Autorità deve informare a tempo debito, periodicamente e in modo esauriente il Parlamento europeo in merito alle proprie attività; deplora che in passato quanto sopra non sia sempre stato fatto;

26.  sottolinea che, nella stesura di atti normativi attuativi, orientamenti, domande e risposte o misure analoghe, l'Autorità deve sempre rispettare il mandato conferitole dal legislatore dell'Unione e non deve cercare di fissare norme in ambiti in cui la procedura legislativa è ancora in corso;

27.  si rammarica di dover riconoscere che l'Autorità non sia riuscita a tenere informato in modo sufficiente ed esaustivo il legislatore dell'Unione su tutti i dettagli delle sue attività in corso;

28.  si rammarica di dover riconoscere che, in taluni casi, i documenti sono stati trasmessi al legislatore dell'Unione soltanto dopo che erano trapelati al vasto pubblico e ritiene che ciò sia inaccettabile;

29.  conclude che il sistema di finanziamento misto dell'Autorità, fortemente dipendente dai contributi delle autorità nazionali competenti, è inadeguato, inflessibile e oneroso e costituisce una potenziale minaccia alla sua indipendenza; invita pertanto la Commissione, nel Libro bianco previsto per il secondo trimestre del 2016 e in una proposta legislativa da presentare entro il 2017, a lanciare un sistema di finanziamento diverso basato su una linea di bilancio distinta nel bilancio dell'Unione e sulla totale sostituzione dei contributi delle autorità nazionali con commissioni a carico degli operatori di mercato;

30.  invita l'Autorità a integrare la comunicazione con il Parlamento sui progetti di norme tecniche o pareri relativi alla calibrazione delle formule prudenziali con una descrizione completa dei dati e della metodologia utilizzata in tali calibrazioni;

31.  accoglie con favore la maggiore trasparenza delle riunioni dell'Autorità con le parti interessate.

°

°  °

32.  rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del [xx xxxx 2016][14] sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie].

25.2.2016

PARERE della commissione per i problemi economici e monetari

destinato alla commissione per il controllo dei bilanci

sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità bancaria europea per l'esercizio 2014

(2015/2188(DEC))

Relatore per parere: Markus Ferber

SUGGERIMENTI

La commissione per i problemi economici e monetari invita la commissione per il controllo dei bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  rammenta che il Parlamento europeo è stato determinante nell'istituzione di un nuovo e completo Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) in seguito alla crisi finanziaria, nonché nella creazione dell'Autorità bancaria europea (ABE) nel 2011, che fa parte del SEVIF;

2.  sottolinea che il ruolo dell'ABE nel promuovere un sistema di vigilanza comune in tutto il mercato interno è essenziale per garantire la stabilità finanziaria, un mercato finanziario meglio integrato e più efficiente e sicuro nonché un elevato livello di protezione dei consumatori nell'Unione, promuovendo l'equità e la trasparenza nel mercato dei prodotti e dei servizi finanziari;

3.  sottolinea che le attività dell'ABE sono di natura puramente tecnica e che le decisioni politiche principali sono una prerogativa del legislatore dell'Unione;

4.  rileva che, nello svolgimento delle sue attività, l'ABE deve avere particolare cura di tutelare la sicurezza e solidità del settore finanziario e assicurare la compatibilità con il diritto dell'Unione, nel rispetto del principio di proporzionalità e dei principi fondamentali del mercato interno dei servizi finanziari; sottolinea che l'ABE, su tale base, deve mirare a ottenere risultati che siano inequivocabili, coerenti e privi di complessità superflua;

5.  sottolinea quanto sia importante che le disposizioni elaborate dall'ABE siano concepite in modo da poter essere applicate in misura paritaria dalle entità più piccole;

6.  constata che, a giudizio della Corte dei conti europea, le operazioni dell'ABE su cui sono basati i conti annuali per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari;

7.  sottolinea che, per tutte le questioni connesse alle risorse dell'ABE, occorre garantire che l'Autorità possa sempre adempiere al mandato e che i limiti pratici di una vigilanza indipendente, affidabile ed efficace non siano determinati dai vincoli di bilancio;

8.  prende atto delle conclusioni della Corte dei conti europea nella sua relazione speciale n. 5/2014 secondo cui, nel complesso, le risorse dell'ABE durante la sua fase di avvio non erano commisurate all'adempimento del suo mandato; riconosce che la fase di creazione del SEVIF non è ancora stata completata e rileva pertanto che i compiti già assegnati all'ABE, nonché quelli aggiuntivi previsti nell'ambito dei lavori legislativi in corso, richiedono un livello adeguato di personale, sia in termini di unità che di qualifiche, e di finanziamenti per consentire una vigilanza soddisfacente; sottolinea che, per promuovere la qualità delle attività di vigilanza, molto spesso un'estensione dei compiti deve essere accompagnata da un aumento delle risorse; sottolinea tuttavia che qualsiasi potenziale aumento delle risorse dell'ABE deve essere spiegato in modo approfondito e accompagnato da misure di razionalizzazione laddove possibile;

9.  pone l'accento sul fatto che, nell'assicurarsi che tutte le funzioni attribuitele siano pienamente espletate, l'ABE deve attenersi attentamente ai compiti assegnatile dal legislatore dell'Unione e non cercare di ampliare di fatto il suo mandato oltre a quanto stabilito; sottolinea che, nello svolgimento dei suoi compiti e in particolare nella stesura di norme e pareri tecnici, l'ABE deve informare a tempo debito, periodicamente e in modo esauriente il Parlamento europeo in merito alle proprie attività; deplora che in passato quanto sopra non sia sempre stato fatto;

10.  sottolinea che, nella stesura di atti normativi di attuazione, orientamenti, domande e risposte o misure analoghe, l'ABE deve sempre rispettare il mandato conferitole dal legislatore dell'Unione e non deve cercare di fissare norme in ambiti in cui la procedura legislativa è ancora in corso;

11.  si rammarica di dover riconoscere che l'ABE non sia riuscita a tenere informato in modo sufficiente ed esaustivo il legislatore dell'Unione su tutti i dettagli delle sue attività in corso;

12.  si rammarica di dover riconoscere che, in taluni casi, i documenti sono stati trasmessi al legislatore dell'Unione soltanto dopo che erano trapelati al vasto pubblico e ritiene che ciò sia inaccettabile;

13.  conclude che il sistema di finanziamento misto dell'ABE, fortemente dipendente dai contributi delle autorità nazionali competenti, è inadeguato, inflessibile, oneroso e costituisce una potenziale minaccia alla sua indipendenza; invita pertanto la Commissione, nel Libro bianco previsto per il secondo trimestre del 2016 e in una proposta legislativa da presentare entro il 2017, a lanciare un sistema di finanziamento diverso basato su una linea di bilancio distinta nel bilancio dell'Unione e sulla totale sostituzione dei contributi delle autorità nazionali con commissioni a carico degli operatori di mercato;

14.  invita l'ABE a integrare la comunicazione con il Parlamento sui progetti di norme tecniche o pareri relativi alla calibrazione delle formule prudenziali con una descrizione completa dei dati e della metodologia utilizzata in tali calibrazioni;

15.  accoglie con favore la maggiore trasparenza delle riunioni dell'ABE con le parti interessate.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

22.2.2016

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

43

3

9

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Gerolf Annemans, Burkhard Balz, Hugues Bayet, Udo Bullmann, Esther de Lange, Fabio De Masi, Markus Ferber, Jonás Fernández, Elisa Ferreira, Sven Giegold, Neena Gill, Sylvie Goulard, Roberto Gualtieri, Gunnar Hökmark, Danuta Maria Hübner, Cătălin Sorin Ivan, Petr Ježek, Othmar Karas, Georgios Kyrtsos, Alain Lamassoure, Philippe Lamberts, Werner Langen, Sander Loones, Olle Ludvigsson, Ivana Maletić, Fulvio Martusciello, Marisa Matias, Costas Mavrides, Bernard Monot, Stanisław Ożóg, Dimitrios Papadimoulis, Sirpa Pietikäinen, Dariusz Rosati, Pirkko Ruohonen-Lerner, Alfred Sant, Molly Scott Cato, Peter Simon, Theodor Dumitru Stolojan, Kay Swinburne, Paul Tang, Ernest Urtasun, Tom Vandenkendelaere, Miguel Viegas, Jakob von Weizsäcker, Pablo Zalba Bidegain, Marco Zanni

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Enrique Calvet Chambon, Richard Corbett, Isabella De Monte, Frank Engel, Ashley Fox, Ildikó Gáll-Pelcz, Sophia in 't Veld, Barbara Kappel, Emmanuel Maurel

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Laura Agea

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

4.4.2016

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

15

4

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Louis Aliot, Inés Ayala Sender, Dennis de Jong, Martina Dlabajová, Ingeborg Gräßle, Verónica Lope Fontagné, Monica Macovei, Dan Nica, Gilles Pargneaux, Georgi Pirinski, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Bart Staes, Marco Valli, Derek Vaughan, Anders Primdahl Vistisen, Tomáš Zdechovský

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Marian-Jean Marinescu

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Bodil Valero

  • [1]  GU C 409 del 9.12.2015, pag. 111.
  • [2]  GU C 409 del 9.12.2015, pag. 111.
  • [3]  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
  • [4]  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12.
  • [5]  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.
  • [6]  GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42.
  • [7]  GU C 409 del 9.12.2015, pag. 111.
  • [8]  GU C 409 del 9.12.2015, pag. 111.
  • [9]  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
  • [10]  GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12.
  • [11]  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.
  • [12]  GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42.
  • [13]  GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42.
  • [14]  Testi approvati di tale data, P[8_TA(-PROV)(2016)0000].