RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali per l'esercizio 2014
7.4.2016 - (2015/2189(DEC))
Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Derek Vaughan
1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali per l'esercizio 2014
Il Parlamento europeo,
– visti i conti annuali definitivi dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all'esercizio 2014,
– vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali definitivi dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all'esercizio 2014, corredata delle risposte dell'Autorità[1],
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti[2] nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2014, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2016 sullo scarico da dare all'Autorità sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2014 (05584/2016 – C8-0087/2016),
– visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[3], in particolare l'articolo 208,
– visto il regolamento (UE) n. 1094/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/79/CE della Commissione[4], in particolare l'articolo 64,
– visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[5],
– visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio[6], in particolare l'articolo 108,
– visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0091/2016),
1. concede il discarico al direttore esecutivo dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità per l'esercizio 2014;
2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore esecutivo dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
2. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla chiusura dei conti dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali per l'esercizio 2014
Il Parlamento europeo,
– visti i conti annuali definitivi dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all'esercizio 2014,
– vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali definitivi dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all'esercizio 2014, corredata delle risposte dell'Autorità[7],
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti[8] nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2014, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2016 sullo scarico da dare all'Autorità sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2014 (05584/2016 – C8-0087/2016),
– visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[9], in particolare l'articolo 208,
– visto il regolamento (UE) n. 1094/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/79/CE della Commissione[10], in particolare l'articolo 64,
– visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[11],
– visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio[12], in particolare l'articolo 108,
– visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0091/2016),
1. constata che i conti annuali definitivi dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali si presentano quali figuranti in allegato alla relazione della Corte dei conti;
2. approva la chiusura dei conti dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali relativi all'esercizio 2014;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore esecutivo dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
3. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali per l'esercizio 2014
Il Parlamento europeo,
– vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali per l'esercizio 2014,
– visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0091/2016),
A. considerando che, secondo la sua scheda finanziaria, il bilancio definitivo dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (in appresso "l'Autorità") per l'esercizio 2014 ammontava a 21 582 772 EUR, importo che rappresenta un aumento del 15% rispetto al 2013, dovuto alla recente creazione dell'Autorità; che il 40% del bilancio dell'Autorità proviene dal bilancio dell'Unione;
B. considerando che la Corte dei conti (in appresso "la Corte"), nella sua relazione sui conti annuali dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali per l'esercizio 2014 (in appresso "la relazione della Corte"), dichiara di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all'affidabilità dei conti annuali dell'Autorità per l'esercizio 2014, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;
1. rammenta che il Parlamento europeo è stato determinante nell'istituzione di un nuovo e completo Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) in seguito alla crisi finanziaria, nonché nella creazione dell'Autorità nel 2011, che fa parte del SEVIF;
2. sottolinea che il ruolo dell'Autorità nel promuovere un sistema di vigilanza comune a livello di mercato interno è essenziale per garantire la stabilità finanziaria, un mercato finanziario meglio integrato, più trasparente, efficiente e sicuro nonché un elevato livello di protezione dei consumatori nell'Unione;
3. sottolinea che il lavoro dell'Autorità è di natura puramente tecnica e che le decisioni politiche principali sono prerogativa del legislatore dell'Unione;
Seguito dato al discarico 2013
4. apprende dalla relazione della Corte che un'osservazione formulata nella relazione della Corte per il 2012, che risultava "pendente" nella relazione della Corte per il 2013, risulta ora "non applicabile" nella relazione della Corte; osserva inoltre che per due osservazioni formulate nella relazione della Corte per il 2013 sono state intraprese azioni correttive e che tali osservazioni risultano ora "completate" mentre una risulta "non applicabile";
5. riconosce che l'Autorità ha adottato disposizioni supplementari in materia di approvazione per evitare ambiguità nell'autorizzazione degli impegni giuridici; rileva in particolare la regolare revisione dei circuiti finanziari dell'Autorità, l'introduzione di formazione specifica in materia di finanza e appalti per tutto il personale dell'Autorità coinvolto nei circuiti finanziari come pure il rafforzamento delle procedure finanziarie e di bilancio prestando attenzione al rispetto dei circuiti finanziari;
Impegni e riporti
6. rileva dalla relazione della Corte che il livello complessivo degli stanziamenti d'impegno riportati si attestava al 26% e al 66% per il Titolo III, in particolare; fa notare che tali riporti sono stati principalmente legati agli investimenti pluriennali in campo informatico, finalizzati allo sviluppo della capacità informatica dell'Autorità e a consentire all'Autorità di rispettare l'impegnativo calendario per l'attuazione della direttiva Solvibilità II[13];
7. osserva che la sostanziale carenza del bilancio 2015 dell'Autorità ha richiesto una razionalizzazione del bilancio 2014 per utilizzare le risorse disponibili in modo effettivo ed efficace nonché per minimizzarne l'impatto sui progetti informatici in corso;
8. apprende dall'Autorità che la maggioranza delle questioni legate ai riporti sarà ridimensionata nel corso del 2016, grazie a un più avanzato stadio di attuazione della capacità informatica dell'Autorità; osserva in particolare che la maggioranza dei riporti è legata a obblighi contrattuali che l'Autorità ha assunto nel 2014, ma per i quali la fornitura dei servizi è avvenuta in parte nel 2015; osserva inoltre che, oltre ai progetti in campo informatico, i riporti hanno riguardato i rimborsi per gli esperti nell'ambito del progetto "Cultura comune della vigilanza", come pure le riunioni, le missioni e le traduzioni a scopi operativi; invita l'Autorità a migliorare in futuro la gestione dei contratti esterni e a conciliarla con i principi di una gestione di bilancio sostenibile e stabile;
9. sollecita l'Autorità a contenere al minimo in futuro il volume dei riporti all'esercizio successivo;
Storni
10. prende atto dalla relazione della Corte che una parte degli impegni riportati si riferiva a storni di bilancio effettuati nel novembre e dicembre 2014; osserva che tali storni sono legati a un aumento del bilancio operativo di 1 100 000 EUR (il 19%) mediante storni per 858 828 EUR dalla dotazione per il personale e storni per 266 360 EUR da quella per le spese amministrative; riconosce che tali storni erano intesi a compensare carenze di fondi nel bilancio 2015 dell'Autorità, verificatesi a seguito di significativi tagli di bilancio;
Gestione finanziaria e di bilancio
11. osserva che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi durante l'esercizio 2014 hanno avuto come risultato un tasso di esecuzione del bilancio del 100%, che corrisponde all'obiettivo previsto dall'Autorità e a un aumento del 3,26% rispetto al 2013; osserva inoltre che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato del 74,1%, un dato del 6% inferiore all'obiettivo previsto e che rappresenta un aumento del 5,21% rispetto al 2013;
12. riconosce che il bilancio e i processi di aggiudicazione degli appalti dell'Autorità sono stati rivisti per garantire una completa integrazione nei processi globali di pianificazione e coordinamento, fatto che dovrebbe consentire una migliore ripartizione dei fondi di bilancio disponibili per un dato esercizio;
13. conclude che il sistema di finanziamento misto dell'Autorità, fortemente dipendente dai contributi delle autorità nazionali competenti, è inadeguato, inflessibile, oneroso e costituisce una potenziale minaccia alla sua indipendenza, soprattutto se il 60% del suo bilancio è finanziato dalle autorità nazionali di vigilanza competenti; invita pertanto la Commissione, nel Libro bianco previsto per il secondo trimestre del 2016 e in una proposta legislativa da presentare entro il 2017, a lanciare un sistema di finanziamento diverso basato su una linea di bilancio distinta nel bilancio dell'Unione e sulla totale sostituzione dei contributi delle autorità nazionali con commissioni a carico degli operatori di mercato;
Procedure di appalto e di assunzione
14. riconosce che l'Autorità ha conseguito una copertura al 100% del proprio organico; osserva che, nel complesso, sono state lanciate 49 campagne di assunzione e hanno integrato l'Autorità altre 27 persone, portando l'organico a un totale di 129 dipendenti di 26 nazionalità diverse;
15. osserva che l'obiettivo per l'indicatore chiave di prestazione (ICP) relativo alla formazione del personale ha raggiunto il 100%, benché solo l'80% del personale sia riuscito a seguire la formazione legata al lavoro; si rammarica che l'ICP relativo alla formazione del personale sia stato abbandonato nel 2015 a causa di tagli di bilancio che hanno influito sulla dotazione per la formazione dell'Autorità e sulla sua capacità di assumersi tale impegno in futuro;
Prevenzione e gestione dei conflitti di interessi e trasparenza
16. rileva che l'Autorità ha pubblicato sul suo sito web i curricula, le dichiarazioni di intenti e le dichiarazioni di conflitto di interessi dei membri del proprio consiglio di amministrazione come pure dei membri del consiglio delle autorità di vigilanza;
17. invita l'Autorità a dedicare particolare attenzione alla protezione di chi denuncia irregolarità nel quadro dell'imminente adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate ("Segreti commerciali") contro l'acquisizione, l'utilizzo e la divulgazione illeciti;
18. chiede all'Autorità di rafforzare le sue procedure e pratiche volte a tutelare gli interessi finanziari dell'Unione e di contribuire attivamente a un processo di discarico orientato ai risultati;
19. incoraggia l'Autorità a migliorare le attività di sensibilizzazione, parallelamente a quelle già in corso, presso il personale in merito alla politica relativa ai conflitti d'interessi e a includere l'integrità e la trasparenza come elemento obbligatorio da discutere durante le procedure di assunzione e i colloqui di valutazione del rendimento;
20. si rammarica di dover riconoscere che l'Autorità non sia riuscita a tenere informato in modo sufficiente ed esaustivo il legislatore dell'Unione su tutti i dettagli delle sue attività in corso;
21. si rammarica di dover riconoscere che, in taluni casi, i documenti sono stati trasmessi al legislatore dell'Unione soltanto dopo che erano trapelati al vasto pubblico e ritiene che ciò sia inaccettabile;
22. invita l'Autorità a seguire l'esempio dell'Autorità bancaria europea in fatto di maggiore trasparenza, rendendo note tutte le sue riunioni con le parti terze interessate;
Controlli interni
23. osserva che l'Autorità ha attuato tutte le pertinenti raccomandazioni formulate dal Servizio di audit interno della Commissione (IAS) nel suo riesame limitato dell'applicazione delle norme di controllo interno dell'Autorità; prende atto dei progressi compiuti dall'Autorità nell'ambito del controllo interno, con particolare riferimento al rafforzamento dei processi di pianificazione, valutazione e rendicontazione, alle misure di sicurezza supplementari e allo sviluppo di una strategia antifrode per il periodo 2015-2017; osserva tuttavia che nel 2015 si sarebbero dovute portare a termine l'introduzione di un sistema di gestione documentale con le relative procedure nonché l'attuazione dei rimanenti elementi costitutivi della capacità di continuità operativa dell'Autorità; invita l'Autorità a informare l'autorità di discarico in merito ai progressi compiuti nell'attuazione di tali azioni;
Audit interno
24. rileva che nel 2014 l'IAS ha eseguito un audit dei processi di pianificazione e di bilancio dell'Autorità e ha formulato sei raccomandazioni, di cui una classificata come "molto importante"; riconosce che l'Autorità ha elaborato un piano d'azione specifico inteso a dare seguito a tutte le raccomandazioni formulate dall'IAS;
25. osserva con soddisfazione che alla fine del 2014 non vi era alcuna azione classificata come "critica" o "molto importante" rimasta in sospeso dopo gli audit svolti in precedenza dall'IAS;
Altre osservazioni
26. rileva che, nello svolgimento delle sue attività, l'Autorità deve avere particolare cura di tutelare la sicurezza e solidità del settore finanziario e assicurare la compatibilità con il diritto dell'Unione, nel rispetto del principio di proporzionalità e dei principi fondamentali del mercato interno dei servizi finanziari; sottolinea che l'Autorità, su tale base, deve mirare a ottenere risultati che siano inequivocabili, coerenti e privi di inutile complessità;
27. sottolinea quanto sia importante che le disposizioni elaborate dall'Autorità siano concepite in modo da poter essere applicate in misura paritaria dalle entità più piccole;
28. sottolinea che, per tutte le questioni connesse alle risorse dell'Autorità, occorre garantire che il mandato possa sempre essere assolto e che i limiti pratici di una vigilanza indipendente, affidabile ed efficace non siano condizionati dai vincoli di bilancio;
29. riconosce che la fase di creazione del SEVIF non è ancora stata completata e rileva pertanto che i compiti già assegnati all'Autorità, nonché quelli aggiuntivi previsti nell'ambito dei lavori legislativi in corso, richiedono un livello adeguato di organico, sia in termini di unità che di qualifiche, e di finanziamenti per consentire una vigilanza soddisfacente; sottolinea che, per promuovere la qualità dell'attività di vigilanza, molto spesso un'estensione dei compiti deve essere accompagnata da un aumento delle risorse; sottolinea tuttavia che qualsiasi potenziale aumento delle risorse dell'Autorità deve essere spiegato in modo approfondito e accompagnato da misure di razionalizzazione ogniqualvolta possibile;
30. pone l'accento sul fatto che, nell'assicurarsi che tutte le funzioni attribuitele siano pienamente espletate, l'Autorità deve attenersi attentamente ai compiti assegnatile dal legislatore dell'Unione e non cercare di ampliare di fatto il suo mandato al di là di quanto stabilito; sottolinea che, nello svolgimento dei suoi compiti e in particolare nella stesura di norme e pareri tecnici, l'Autorità deve informare a tempo debito, periodicamente ed in modo esauriente il Parlamento europeo in merito alle proprie attività; deplora che in passato ciò non sia sempre stato fatto;
31. sottolinea che, nella stesura di atti normativi di attuazione, orientamenti, domande e risposte o misure analoghe, l'Autorità deve sempre rispettare il mandato conferitole dal legislatore dell'Unione e non deve cercare di fissare norme in ambiti in cui la procedura legislativa è ancora in corso;
32. invita l'Autorità a integrare la comunicazione con il Parlamento sui progetti di norme tecniche o pareri relativi alla calibrazione delle formule prudenziali con una descrizione completa dei dati e della metodologia utilizzata in tali calibrazioni.
°
° °
33. rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del [xx xxxx 2016][14] [sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie]).
25.2.2016
PARERE della commissione per i problemi economici e monetari
destinato alla commissione per il controllo dei bilanci
sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali per l'esercizio 2014
Relatore per parere: Markus Ferber
SUGGERIMENTI
La commissione per i problemi economici e monetari invita la commissione per il controllo dei bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. rammenta che il Parlamento europeo è stato determinante nell'istituzione di un nuovo e completo Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) in seguito alla crisi finanziaria, nonché nella creazione dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) nel 2011, che fa parte del SEVIF;
2. sottolinea che il ruolo dell'EIOPA nel promuovere un sistema di vigilanza comune in tutto il mercato interno è essenziale per garantire la stabilità finanziaria, un mercato finanziario meglio integrato, più trasparente, efficiente e sicuro nonché un elevato livello di protezione dei consumatori nell'Unione;
3. sottolinea che il lavoro dell'EIOPA ha una natura puramente tecnica e che le decisioni politiche principali sono una prerogativa del legislatore dell'Unione;
4. rileva che, nello svolgimento delle sue attività, l'EIOPA deve avere particolare cura di tutelare la sicurezza e la solidità del settore finanziario e assicurare la compatibilità con il diritto dell'Unione, nel rispetto del principio di proporzionalità e dei principi fondamentali del mercato interno dei servizi finanziari; sottolinea che l'EIOPA, su tale base, deve mirare a ottenere risultati che siano inequivocabili, coerenti e privi di complessità superflua;
5. sottolinea quanto sia importante che le disposizioni elaborate dall'EIOPA siano concepite in modo da poter essere applicate in misura paritaria dalle entità più piccole;
6. constata che, a giudizio della Corte dei conti europea, le operazioni dell'EIOPA su cui sono basati i conti annuali per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari;
7. sottolinea che, per tutte le questioni connesse alle risorse dell'EIOPA, occorre garantire che l'Autorità possa sempre adempiere al mandato e che i limiti pratici di una vigilanza indipendente, affidabile ed efficace non siano determinati dai vincoli di bilancio;
8. prende atto che la fase di creazione del SEVIF non è ancora stata completata e rileva pertanto che i compiti già assegnati all'EIOPA, nonché quelli aggiuntivi previsti nell'ambito dei lavori legislativi in corso, richiedono un livello adeguato di personale, sia in termini di unità che di qualifiche, e di finanziamenti per consentire una vigilanza soddisfacente; sottolinea che, per promuovere la qualità delle attività di vigilanza, molto spesso un'estensione dei compiti deve essere accompagnata da un aumento delle risorse; sottolinea tuttavia che qualsiasi potenziale aumento delle risorse dell'EIOPA deve essere spiegato in modo approfondito e accompagnato da misure di razionalizzazione laddove possibile;
9. pone l'accento sul fatto che, nell'assicurarsi che tutte le funzioni attribuitele siano pienamente espletate, l'EIOPA deve attenersi attentamente ai compiti assegnatile dal legislatore dell'Unione e non cercare di ampliare di fatto il suo mandato oltre a quanto stabilito; sottolinea che, nello svolgimento dei suoi compiti e in particolare nella stesura di norme e pareri tecnici, l'EIOPA deve informare a tempo debito, periodicamente e in modo esauriente il Parlamento europeo in merito alle proprie attività; deplora che in passato quanto sopra non sia sempre stato fatto;
10. sottolinea che, nella stesura di atti normativi di attuazione, orientamenti, domande e risposte o misure analoghe, l'EIOPA deve sempre rispettare il mandato conferitole dal legislatore dell'Unione e non deve cercare di fissare norme in ambiti in cui la procedura legislativa è ancora in corso;
11. si rammarica di dover riconoscere che l'EIOPA non sia riuscita a tenere informato in modo sufficiente ed esaustivo il legislatore dell'Unione su tutti i dettagli delle sue attività in corso;
12. si rammarica di dover riconoscere che, in taluni casi, i documenti sono stati trasmessi al legislatore dell'Unione soltanto dopo che erano trapelati al vasto pubblico e ritiene che ciò sia inaccettabile;
13. conclude che il sistema di finanziamento misto dell'EIOPA, fortemente dipendente dai contributi delle autorità nazionali competenti, è inadeguato, inflessibile, oneroso e costituisce una potenziale minaccia alla sua indipendenza, soprattutto se il 60% del suo bilancio è finanziato dalle autorità nazionali di vigilanza competenti; invita pertanto la Commissione, nel Libro bianco previsto per il secondo trimestre del 2016 e in una proposta legislativa da presentare entro il 2017, a lanciare un sistema di finanziamento diverso basato su una linea di bilancio distinta nel bilancio dell'Unione e sulla totale sostituzione dei contributi delle autorità nazionali con commissioni a carico degli operatori di mercato;
14. invita l'EIOPA a seguire l'esempio dell'ABE in fatto di maggiore trasparenza rendendo note tutte le sue riunioni con le parti terze interessate;
15. invita l'EIOPA a integrare la comunicazione con il Parlamento sui progetti di norme tecniche o pareri relativi alla calibrazione delle formule prudenziali con una descrizione completa dei dati e della metodologia utilizzata in tali calibrazioni.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
22.2.2016 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
44 3 10 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Gerolf Annemans, Burkhard Balz, Hugues Bayet, Udo Bullmann, Esther de Lange, Fabio De Masi, Markus Ferber, Jonás Fernández, Elisa Ferreira, Sven Giegold, Neena Gill, Sylvie Goulard, Roberto Gualtieri, Gunnar Hökmark, Danuta Maria Hübner, Cătălin Sorin Ivan, Petr Ježek, Othmar Karas, Georgios Kyrtsos, Alain Lamassoure, Philippe Lamberts, Werner Langen, Sander Loones, Olle Ludvigsson, Ivana Maletić, Fulvio Martusciello, Marisa Matias, Costas Mavrides, Bernard Monot, Stanisław Ożóg, Dimitrios Papadimoulis, Sirpa Pietikäinen, Dariusz Rosati, Pirkko Ruohonen-Lerner, Alfred Sant, Molly Scott Cato, Peter Simon, Theodor Dumitru Stolojan, Kay Swinburne, Paul Tang, Michael Theurer, Ernest Urtasun, Tom Vandenkendelaere, Miguel Viegas, Jakob von Weizsäcker, Pablo Zalba Bidegain, Marco Zanni |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Enrique Calvet Chambon, Richard Corbett, Isabella De Monte, Frank Engel, Ashley Fox, Ildikó Gáll-Pelcz, Sophia in ‘t Veld, Barbara Kappel, Emmanuel Maurel |
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Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Laura Agea |
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ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Approvazione |
4.4.2016 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
15 4 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Louis Aliot, Inés Ayala Sender, Dennis de Jong, Martina Dlabajová, Ingeborg Gräßle, Verónica Lope Fontagné, Monica Macovei, Dan Nica, Gilles Pargneaux, Georgi Pirinski, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Bart Staes, Marco Valli, Derek Vaughan, Anders Primdahl Vistisen, Tomáš Zdechovský |
||||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Marian-Jean Marinescu |
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Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Bodil Valero |
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- [1] GU C 409 del 9.12.2015, pag. 175.
- [2] GU C 409 del 9.12.2015, pag. 175.
- [3] GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
- [4] GU L 331 del 15.12.2010, pag. 48.
- [5] GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.
- [6] GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42.
- [7] GU C 409 del 9.12.2015, pag. 175.
- [8] GU C 409 del 9.12.2015, pag. 175.
- [9] GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
- [10] GU L 331 del 15.12.2010, pag. 48.
- [11] GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.
- [12] GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42.
- [13] GU L 153 del 22.5.2014, pag. 1.
- [14] Testi approvati in tale data, P[8_TA(-PROV)(2016)0000].