RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2014, sezione VI – Comitato economico e sociale europeo
8.4.2016 - (2015/2159(DEC))
Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Anders Primdahl Vistisen
1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2014, sezione VI – Comitato economico e sociale europeo
Il Parlamento europeo,
– visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2014[1],
– visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2014 (COM(2015)0377 – C8-0204/2015)[2],
– vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2014, accompagnata dalle risposte delle istituzioni[3],
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[4], presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2014, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[5], in particolare gli articoli 55, 99, 164, 165 e 166,
– visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0111/2016),
1. concede il discarico al Segretario generale del Comitato economico e sociale europeo per l'esecuzione del bilancio del Comitato economico e sociale europeo per l'esercizio 2014;
2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante, al Comitato economico e sociale europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo, al Garante europeo della protezione dei dati e al Servizio europeo per l'azione esterna, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
2. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2014, sezione VI – Comitato economico e sociale europeo
Il Parlamento europeo,
– vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2014, sezione VI – Comitato economico e sociale europeo,
– vista la decisione del Mediatore europeo del 18 novembre 2015 che conclude l'indagine sulla denuncia 1770/2013/JF contro il Comitato economico e sociale europeo,
– visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0111/2016),
1. si compiace del fatto che la Corte dei conti, sulla base del lavoro di audit svolto, abbia concluso che i pagamenti relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 per le spese amministrative e di altra natura delle istituzioni e degli organismi sono, nell'insieme, privi di errori rilevanti;
2. rileva con preoccupazione che, nella sua relazione annuale 2014, la Corte dei conti ha fatto presente al Comitato economico e sociale europeo (CESE) alcune lacune riscontrate in quattro delle 15 procedure d'appalto esaminate;
3. plaude al fatto che, in risposta alle osservazioni della Corte, il CESE abbia istituito uno specifico servizio di sostegno per gli appalti pubblici al fine di assistere le singole direzioni, oltre alla direzione della Logistica che già dispone di un servizio simile; si attende che tale servizio sia pienamente operativo nel 2016;
4. prende atto che nel 2014 il bilancio del CESE ammontava a 128 559 380 EUR (nel 2013 a 130 104 400 EUR), il che equivale a un calo dell'1,19% rispetto al bilancio annuale del 2013, con un tasso di utilizzo del 95,6%; segnala l'aumento del tasso di utilizzo nel 2014, ma si rammarica che non abbia ancora raggiunto il 96,8% del 2012;
5. sottolinea che il bilancio del CESE è puramente amministrativo, e che la maggior parte di esso è utilizzata per spese relative a persone che lavorano all'interno dell'istituzione, mentre la parte restante riguarda spese relative a immobili, mobilio e attrezzature e spese varie di funzionamento;
6. prende atto delle osservazioni, allegate alla relazione annuale d'attività del CESE, sul seguito dato alla risoluzione del Parlamento, del 29 aprile 2015, sul discarico per l'esercizio 2013[6];
7. osserva che nel 2014 il CESE ha redatto un numero minore di relazioni e pareri e ha tenuto meno riunioni legate all'attività legislativa; esprime tuttavia stupore per l'aumento del numero di pareri giuridici formulati dall'unità giuridica nello stesso periodo; chiede di essere informato delle ragioni di tale aumento;
8. prende atto con soddisfazione della firma, il 5 febbraio 2014, di un accordo di cooperazione tra il CESE e il Parlamento, comprendente due allegati sulla cooperazione amministrativa e l'incidenza sul bilancio, e di un accordo parallelo tra il Parlamento e il Comitato delle regioni, con l'obiettivo di sviluppare la cooperazione politica e amministrativa;
9. accoglie con piacere la risposta del CESE alla richiesta del Parlamento, formulata nella suddetta risoluzione sul discarico per l'esercizio 2013, di procedere a una valutazione individuale dell'impatto dell'accordo sia dal punto di vista delle risorse umane che della spesa, delle sinergie, del valore aggiunto e della qualità dei contenuti;
10. ritiene che vi siano ancora margini di miglioramento per quanto riguarda l'accordo, specialmente in ambito politico; ritiene che le tre istituzioni siano in grado di sviluppare ulteriori sinergie che miglioreranno la produttività nei settori di cooperazione, a tutti i livelli, e chiede l'adozione di disposizioni concrete e dettagliate sul funzionamento dei servizi condivisi dalle tre istituzioni; chiede la realizzazione di un'indagine sul livello di soddisfazione dei membri del CESE per quanto riguarda i servizi forniti loro dal Servizio ricerca del Parlamento europeo; chiede di continuare a essere informato del seguito dato all'accordo;
11. chiede che la revisione a medio termine dell'accordo comprenda una valutazione dettagliata per istituzione delle economie e/o delle maggiori spese di bilancio risultanti dall'accordo di cooperazione;
12. rileva con preoccupazione che le spese di viaggio rimborsate e le indennità versate agli aventi diritto del CESE sono ammontate complessivamente a 17 375 864 EUR; esorta il Comitato a mettere a punto una strategia sistematica per ridurre considerevolmente tali spese;
13. prende atto del fatto che, nel quadro dell'accordo, nel 2014 il CESE presenta un saldo positivo di 1 560 000 EUR; rileva con preoccupazione che, nel quadro dell'accordo, sono stati trasferiti al Parlamento 36 funzionari del CESE e 24 funzionari del Comitato delle regioni appartenenti ai servizi di traduzione per lo più in età molto vicina alla pensione, il che comporta risparmi significativi per le linee di bilancio relative al personale (retribuzioni e pensioni) del CESE e del Comitato delle regioni e un marcato incremento di tali voci per il Parlamento, sia a breve termine (retribuzioni) che a lungo termine (pensioni);
14. deplora l'aumento delle spese di missione del personale, passate da 338 366 EUR nel 2013 a 387 481 EUR nel 2014, registrando dunque un aumento del 14,5%;
15. sollecita l'inclusione nella relazione annuale di attività di una panoramica del personale che occupa posizioni dirigenziali suddivisa per nazionalità, genere e posizione;
16. osserva il lieve miglioramento nel 2014 della rappresentanza di uno dei generi a livello di posti di direzione (40%, contro il 39% del 2013); si rammarica tuttavia del divario persistente che non è riscontrabile nelle altre categorie; insiste sull'importanza di fissare obiettivi a medio termine che consentano di raggiungere l'equilibrio necessario e di continuare a lavorare attivamente a tale fine;
17. valuta positivamente il fatto che il CESE abbia varato una formazione specifica in materia di deontologia e integrità per migliorare la conoscenza che il personale ha dei propri diritti e doveri e fare opera di sensibilizzazione al riguardo; ritiene tuttavia che tale formazione non debba essere obbligatoria solo per il personale neoassunto, bensì per tutto il personale del CESE;
18. si rammarica che il CESE non abbia dato seguito a tutte le richieste formulate dal Parlamento al paragrafo 24 della sua risoluzione sul discarico per l'esercizio 2013 citata in precedenza; ritiene che il CESE non avrebbe dovuto omettere di trasmettere all'Ufficio di presidenza del Parlamento e ai membri e al personale del CESE informazioni sulle due sentenze del Tribunale sfavorevoli al Comitato, scegliendo invece di inserire tali informazioni in altre pubblicazioni di carattere generale; auspica che a lacune di questo tipo si ponga rimedio con la definizione delle nuove norme sugli autori di segnalazioni e che, nel caso specifico, la lacuna possa essere di conseguenza sanata retroattivamente;
19. auspica inoltre che, con l'applicazione delle nuove norme sugli autori di segnalazioni, il CESE adotterà in modo tempestivo ed efficiente le misure necessarie per garantire il riconoscimento, il rispetto e la considerazione degli autori di segnalazioni nei casi riconosciuti dal Tribunale dell'Unione anteriori all'adozione delle norme; chiede altresì che il CESE adotti i provvedimenti necessari per porre definitivamente fine agli attacchi nei loro confronti contenuti in varie pubblicazioni del CESE;
20. deplora che il Mediatore europeo, nella decisione che conclude l'indagine sulla denuncia 1770/2013/JF contro il CESE citata in precedenza, dichiari che il CESE ha accolto solo parzialmente le proposte del Mediatore volte a risolvere il caso di cattiva amministrazione di cui si era reso responsabile; deplora che il CESE non riconosca il caso di cattiva amministrazione né l'erroneità della sua decisione di destinare l'autore della denuncia a un altro incarico; si rammarica che il CESE non accetti di riconoscere tali errori di principio, sebbene nella pratica abbia accolto alcune delle raccomandazioni del Mediatore per porre rimedio alle ingiustizie subite dall'autore della denuncia;
21. prende atto delle informazioni fornite nel seguito dato alla risoluzione sul discarico per l'esercizio 2013 sull'uso degli strumenti di videoconferenza citata in precedenza; chiede di continuare a essere aggiornato in merito ai progressi compiuti in questo ambito; ritiene che l'uso della videoconferenza e di tecnologie simili consentirà all'organizzazione di ridurre notevolmente i costi di viaggio e di riunione;
22. rileva che, rispetto all'esercizio precedente, il numero delle riunioni in teleconferenza è raddoppiato; apprende dal CESE che lo strumento della videoconferenza è stato utilizzato per le riunioni che non richiedevano servizio di interpretazione; incoraggia il CESE a utilizzare efficacemente i corsi di lingue per far sì che sia necessario ricorrere in minor misura all'interpretazione, rendendo dunque più efficiente l'attività del Comitato;
23. incoraggia il CESE a rafforzare la sua politica di informazione e comunicazione, così come la sua presenza sui social media;
24. prende atto degli sforzi del CESE per migliorare la sua visibilità mediante un'efficace politica di informazione e di comunicazione; si dichiara d'accordo con l'approccio volto ad accrescere la cooperazione istituzionale per migliorare la comunicazione e la visibilità, nonché con il rafforzamento della presenza dei membri delle istituzioni a livello nazionale, e invita il CESE a continuare a lavorare in questa direzione; guarda con favore, a questo proposito, a ogni nuovo sforzo da parte del CESE atto a migliorare il flusso di informazioni, per ottemperare maggiormente, in questo modo, anche ai requisiti di trasparenza;
25. prende atto con soddisfazione della tendenza al ribasso del tasso dei servizi di interpretazione richiesti e non utilizzati, sceso dal 5,1% del 2013 al 4,3% del 2014; si attende che i termini negoziati nell'ambito dell'accordo garantiscano un'ulteriore riduzione dei costi di interpretazione;
26. trova sorprendente la riduzione dell'1% della traduzione esterna rispetto all'anno precedente; si attende un'inversione di tendenza alla luce del nuovo accordo che prevede una maggiore esternalizzazione della traduzione dopo il trasferimento al Parlamento di personale della traduzione;
27. prende atto dei risultati conseguiti dal comitato interistituzionale della traduzione e dell'interpretazione che stabilisce una metodologia armonizzata che permette un confronto diretto dei costi di traduzione di tutte le istituzioni; accoglie con favore il fatto che il CESE fornisca dati secondo tale metodologia;
28. deplora che nel 2014 sia stato necessario posticipare un importante evento; ribadisce i suoi inviti al CESE a pianificare meglio l'organizzazione dei suoi eventi interni;
29. si compiace dell'inclusione nella relazione annuale di attività dei risultati e dell'esito dei casi chiusi dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode nel 2014;
30. accoglie con favore la decisione del CESE di allegare alla relazione annuale di attività la sua politica immobiliare;
31. prende atto della cooperazione fra il CESE e la commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento, in particolare in relazione alla procedura di discarico.
ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Approvazione |
4.4.2016 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
19 1 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Louis Aliot, Inés Ayala Sender, Dennis de Jong, Martina Dlabajová, Ingeborg Gräßle, Verónica Lope Fontagné, Monica Macovei, Dan Nica, Gilles Pargneaux, Georgi Pirinski, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Bart Staes, Marco Valli, Derek Vaughan, Anders Primdahl Vistisen, Tomáš Zdechovský |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Marian-Jean Marinescu, Miroslav Poche |
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Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Birgit Collin-Langen, Bodil Valero |
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- [1] GU L 51 del 20.2.2014.
- [2] GU C 377 del 13.11.2015, pag. 1.
- [3] GU C 373 del 10.11.2015, pag. 1.
- [4] GU C 377 del 13.11.2015, pag. 146.
- [5] GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
- [6] Risoluzione del Parlamento europeo, del 29 aprile 2015, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2013, sezione IV – Comitato economico e sociale europeo (GU L 255 del 30.9.2015, pag. 128).