RELAZIONE sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 539/2001 del Consiglio che adotta l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne e l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (Ucraina)

29.9.2016 - (COM(2016)0236 – C8-0150/2016 – 2016/0125(COD)) - ***I

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Relatore: Mariya Gabriel


Procedura : 2016/0125(COD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0274/2016

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 539/2001 del Consiglio che adotta l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne e l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (Ucraina)

(COM(2016)0236 – C8-0150/2016) – 2016/0125(COD))

(Procedura legislativa ordinaria: prima lettura)

Il Parlamento europeo,

–  vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2016)0236),

–  visto l'articolo 294, paragrafo 2, e l'articolo 77, paragrafo 2, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C8-0150/2016),

–  visto l'articolo 294, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto l'articolo 59 del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e i pareri della commissione per gli affari esteri e della commissione giuridica (A8-0274/2016),

1.  adotta la sua posizione in prima lettura facendo propria la proposta della Commissione;

2.  chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.

MOTIVAZIONE

La proposta della Commissione è volta a modificare il regolamento n. 539/2001 e a trasferire l'Ucraina all'allegato II, che contiene l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti dall'obbligo di munirsi di un visto per attraversare le frontiere esterne degli Stati membri. La base giuridica della proposta è l'articolo 77, paragrafo 2, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). L'applicazione dell'esenzione dall'obbligo del visto per i cittadini ucraini titolari di passaporti biometrici non è subordinata alla conclusione di un accordo di esenzione dal visto con l'UE, in quanto l'Ucraina ha già esonerato tutti i cittadini dell'UE dall'obbligo del visto per soggiorni di durata inferiore o pari a un anno.

Dall'avvio del dialogo sulla liberalizzazione del regime dei visti tra l'Unione europea e l'Ucraina nell'ottobre 2008, la Commissione ha pubblicato sei relazioni intermedie sui progressi compiuti nell'attuazione del piano d'azione sulla liberalizzazione dei visti, proposto nel novembre 2010. Le relazioni intermedie evidenziano progressi rapidi e significativi dal 2014 e l'avvio della seconda fase del piano d'azione, nel contesto eccezionale e di fronte alle sfide interne ed esterne cui è confrontato il paese. Nell'ultima relazione intermedia adottata il 18 dicembre 2015 la Commissione è giunta alla conclusione che l'Ucraina ha compiuto i progressi necessari e soddisfa tutti i criteri fissati dal piano d'azione. Il relatore si compiace del fatto che il dialogo sulla liberalizzazione dei visti si sia rivelato uno strumento efficace per promuovere riforme difficili e approfondite, in particolare nel settore della giustizia e degli affari interni. Il relatore sottolinea inoltre la collaborazione molto positiva con le autorità e la società civile ucraine nel quadro della preparazione della presente relazione.

La liberalizzazione dei visti si inserisce nel contesto di un partenariato sempre più stretto tra l'Ucraina e l'Unione europea. L'Ucraina è uno dei principali partner dell'Unione nel quadro della politica europea di vicinato e del partenariato orientale. L'accordo di associazione firmato nel giugno 2014 e la sua ratifica simultanea da parte della Verkhovna Rada e il Parlamento europeo nel settembre 2015 costituiscono un segnale forte e una prova dell'aspirazione comune dell'UE e dell'Ucraina a un ravvicinamento sostanziale sulla base dei principi di associazione politica e di integrazione economica. La soppressione dell'obbligo di visto per i cittadini ucraini titolari di passaporto biometrico costituirà una realizzazione concreta di tale aspirazione condivisa e dell'impegno espresso dal popolo ucraino a favore della pace, della stabilità e di una prospettiva europea e riformista del paese.

Inoltre, la liberalizzazione dei visti contribuirà ad approfondire i contatti tra i popoli. Essa consentirà altresì di rafforzare le relazioni economiche e culturali e di intensificare il dialogo politico su diverse questioni, tra cui i diritti umani e le libertà fondamentali. Il relatore ricorda anche il principio di reciprocità della liberalizzazione del regime dei visti, reciprocità che si esercita anche in virtù dei reciproci vantaggi per i cittadini europei e ucraini derivanti da tale esenzione. L'esenzione dall'obbligo di visto per i soggiorni di breve durata consentirà inoltre di concorrere alla creazione di nuove opportunità economiche nel contesto dell'entrata in vigore provvisoria della zona di libero scambio globale e approfondito, che rappresenta un aspetto economico dell'accordo di associazione.

Sul piano politico, l'Ucraina si è impegnata, dopo le pacifiche manifestazioni di piazza Maïdan del novembre 2013 e le elezioni presidenziali e legislative del 2014, in una trasformazione politica e democratica importante. L'Ucraina ha ora l'opportunità di modernizzare e sviluppare un'autentica democrazia e di garantire lo Stato di diritto. L'Unione europea è a fianco dell'Ucraina in questo processo che richiede sforzi costanti e sostenibili. Il piano d'azione per la liberalizzazione dei visti ha contribuito attivamente a tale processo, in particolare nei settori della sicurezza dei documenti (anche attraverso il rilascio di passaporti biometrici secondo i più alti standard internazionali al di là degli obblighi minimi previsti dal piano d'azione e il lancio del sistema di informazione sui visti), del controllo delle frontiere, della lotta contro la corruzione (con la creazione di quattro istituzioni chiave) e della lotta contro il crimine organizzato e il riciclaggio di denaro. A tal proposito, il relatore sostiene pienamente la conclusione di un accordo di cooperazione strategica e operativa tra l'Ucraina ed Europol che dovrebbe essere rapidamente concluso. Il relatore sottolinea inoltre che, come in tutti i casi di trasferimento verso l'allegato II del presente regolamento modificato, i criteri che sono stati adempiuti nel processo di liberalizzazione dei visti devono continuare a essere rispettati successivamente. I progressi compiuti nell'ambito del dialogo per la liberalizzazione dei visti trarranno vantaggio da un esame attento nel quadro di altri dialoghi relativi all'accordo di associazione, in particolare per quanto riguarda la lotta contro la corruzione che dovrà continuare a beneficiare di una dotazione sufficiente e del pieno impegno politico.

Il relatore ha anche tenuto conto della mobilità e dei rischi migratori e di sicurezza. Sottolinea che il tasso di rifiuto di concessione di un visto verso l'UE per i cittadini ucraini è inferiore al 2 %. Inoltre, l'accordo di riammissione UE-Ucraina per il rimpatrio dei migranti in posizione irregolare concluso nel novembre 2007 è uno dei più efficaci con un tasso di rendimento effettivo superiore all'80 %, il che dimostra un'ottima cooperazione al riguardo e permette di attenuare i rischi migratori. Il relatore incoraggia l'Ucraina a proseguire il collegamento dei punti di frontiera alle banche dati di Interpol, il rilascio di passaporti biometrici e la campagna di informazione sui diritti e gli obblighi relativi ai viaggi verso l'UE senza visto. Un'attenzione particolare dovrà essere prestata dall'Unione europea e dall'Ucraina alla tratta di esseri umani e all'abuso del regime di esenzione dall'obbligo di visto per le reti criminali che vi sono connesse.

Infine, il relatore ritiene che, votando a favore della proposta della Commissione, il Parlamento europeo conferma il principio secondo cui qualsiasi paese che soddisfi tutti i criteri può beneficiare della liberalizzazione del regime dei visti, ricordando che i criteri che hanno aperto la via alla liberalizzazione devono continuare ad essere rispettati anche dopo l'entrata in vigore della decisione. Dal rispetto di tale metodo dipendono la credibilità e l'affidabilità dell'Unione europea come partner dei paesi terzi e, ancor più, per i paesi vicini impegnati in una prospettiva europea. Questo metodo rispecchia il rispetto dello Stato di diritto, della preminenza del diritto e del diritto internazionale come principio fondamentale dell'Unione europea, anche nel contesto dell'annessione illegale della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione russa.

In conclusione, tenendo conto dell'esame dei criteri del piano d'azione per la liberalizzazione dei visti e dell'importanza della liberalizzazione dei visti per i cittadini ucraini e dell'UE, il relatore raccomanda che i membri della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni sostengano tale relazione.

PARERE della commissione per gli affari esteri (7.7.2016)

destinato alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 539/2001 che adotta l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne e l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (Ucraina)
(COM(2016)0236 – C8-0150/2016 – 2016/0125(COD))

Relatore per parere: Jacek Saryusz-Wolski

BREVE MOTIVAZIONE

La commissione per gli affari esteri ha sostenuto a più riprese le agevolazioni in materia di visti e la liberalizzazione dei visti per i paesi del partenariato orientale, in quanto rappresentano uno strumento importante della politica estera e di sicurezza dell'UE nonché un modo per promuovere i contatti interpersonali e rafforzare le relazioni con l'UE. Si tratta di uno dei principali pilastri della politica dell'Unione, che viene ripetutamente messo in evidenza durante i vertici dei capi degli Stati membri dell'UE e che invia un forte messaggio di sostegno ai cittadini dei paesi del partenariato orientale.

Il dialogo sulla liberalizzazione dei visti con l'Ucraina è stato avviato nell'ottobre 2008 e gli accordi di facilitazione dei visti e di riammissione sono entrati in vigore il 1° gennaio 2008; il primo accordo è stato modificato nel 2013. Negli ultimi due anni l'Ucraina ha compiuto notevoli progressi nell'attuazione del piano d'azione sulla liberalizzazione dei visti, come riconosciuto dalla Commissione nelle ultime due relazioni sui progressi compiuti.

Il regime di esenzione dal visto dovrebbe essere concesso all'Ucraina quanto prima e senza ulteriore indugio, come riconoscimento dei progressi compiuti dal paese nel suo percorso europeo fin dalle proteste dell'EuroMaidan di due anni fa, quando la nazione ucraina ha lottato per la sua scelta europea e per i valori democratici europei.

Al fine di incentivare ulteriormente il processo di riforma, dovrebbe essere introdotto un meccanismo di controllo che garantisca l'effetto leva dell'Unione e, al contempo, il monitoraggio della continuità dell'attuazione della normativa anticorruzione e dello Stato di diritto. Il meccanismo di sospensione attualmente all'esame non è sufficiente, poiché si concentra esclusivamente sui rischi in materia di migrazione e dovrebbe essere integrato con l'inclusione del rispetto costante delle norme e dei parametri richiesti.

La decisione di concedere il regime di esenzione dal visto all'Ucraina non dovrebbe essere rinviata fino all'istituzione del meccanismo di controllo. Il regime di esenzione dal visto dovrebbe essere concesso ora, ma a condizione che il meccanismo di sospensione sia automaticamente introdotto non appena verranno definite le sue modalità.

Negli ultimi due anni, dalla nascita del movimento dell'EuroMaidan fino ai cambiamenti provocati dalle proteste, l'Ucraina ha intrapreso un percorso di riforma ambizioso e globale volto a creare un vero sistema politico democratico e un'economia ben funzionante. Il successo di queste riforme dovrebbe consentire la transizione dell'Ucraina da un paese post-sovietico a uno Stato europeo. Dal 2014 l'Ucraina ha compiuto uno sforzo di riforma senza precedenti. Come riconosciuto dalla Commissione, si sono registrati progressi nell'attuazione delle riforme richieste, tra cui la lotta alla corruzione, la riforma della procura, la riforma del sistema giudiziario e il rafforzamento delle istituzioni democratiche e dello Stato di diritto. Tuttavia, tali riforme devono essere pienamente attuate. Questo compito è ancora lungi dall'essere realizzato. Il nuovo governo deve dare prova della determinazione necessaria per proseguire le riforme e conseguire la stabilità politica che, insieme al sostegno popolare, sono fondamentali per il suo successo. La concessione del regime di esenzione dal visto costituisce un riconoscimento degli sforzi compiuti e dei risultati ottenuti nel conseguimento dei parametri fissati nel piano d'azione sulla liberalizzazione dei visti. Costituisce inoltre un atto simbolico ma molto concreto di sostegno all'Ucraina e ai suoi cittadini da parte dell'Unione.

******

La commissione per gli affari esteri invita la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, competente per il merito, a proporre che il Parlamento europeo adotti la sua posizione in prima lettura facendo propria la proposta della Commissione.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne ed elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (Ucraina)

Riferimenti

COM(2016)0236 – C8-0150/2016 – 2016/0125(COD)

Commissione competente per il merito

Annuncio in Aula

LIBE

28.4.2016

 

 

 

Parere espresso da

Annuncio in Aula

AFET

28.4.2016

Relatore per parere

Nomina

Jacek Saryusz-Wolski

24.5.2016

Esame in commissione

14.6.2016

 

 

 

Approvazione

7.7.2016

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

42

3

6

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Michèle Alliot-Marie, Petras Auštrevičius, Mario Borghezio, Elmar Brok, Klaus Buchner, James Carver, Lorenzo Cesa, Aymeric Chauprade, Andi Cristea, Arnaud Danjean, Mark Demesmaeker, Georgios Epitideios, Knut Fleckenstein, Anna Elżbieta Fotyga, Eugen Freund, Michael Gahler, Iveta Grigule, Richard Howitt, Sandra Kalniete, Tunne Kelam, Afzal Khan, Janusz Korwin-Mikke, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, Ilhan Kyuchyuk, Arne Lietz, Barbara Lochbihler, Ulrike Lunacek, Andrejs Mamikins, David McAllister, Francisco José Millán Mon, Pier Antonio Panzeri, Ioan Mircea Paşcu, Alojz Peterle, Tonino Picula, Kati Piri, Cristian Dan Preda, Jozo Radoš, Sofia Sakorafa, Jacek Saryusz-Wolski, Jaromír Štětina, László Tőkés, Ivo Vajgl, Hilde Vautmans, Boris Zala

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Andrzej Grzyb, András Gyürk, Paavo Väyrynen, Janusz Zemke

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Heidi Hautala

PARERE della commissione giuridica (27.9.2016)

destinato alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 539/2001 del Consiglio che adotta l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne e l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (Ucraina)
(COM(2016)0236 – C8-0150/2016 – 2016/0125(COD))

Relatore per parere: Heidi Hautala

BREVE MOTIVAZIONE

La commissione giuridica ha seguito da vicino l'evoluzione della situazione in Ucraina nel corso dell'ultimo anno, segnatamente per quanto riguarda la riforma del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione, come anche l'intensa attività legislativa, comprese le modifiche alla Costituzione e l'adeguamento della legislazione al diritto dell'UE che ha avuto luogo durante tale periodo.

Una delegazione di membri della commissione si è recata a Kiev nel settembre 2015 per valutare il modo in cui il Parlamento avrebbe potuto aiutare le autorità giudiziarie locali – nonché le imprese e i cittadini – a creare legami e relazioni migliori rispetto a questi aspetti. A ciò ha fatto seguito, nel giugno 2016, un'audizione pubblica organizzata a Bruxelles in collaborazione con la Commissione, la missione consultiva dell'Unione europea (EUAM Ucraina) e il Consiglio d'Europa, cui hanno partecipato stakeholder ucraini pubblici e privati attivi in questi settori.

Nelle sue due ultime relazioni sui progressi compiuti la Commissione ha riconosciuto che l'Ucraina ha compiuto passi significativi nell'attuazione del piano d'azione sulla liberalizzazione dei visti. Occorre sfruttare questo slancio concedendo l'esenzione dai visti, ma è altresì necessario predisporre meccanismi che consentano di seguire efficacemente i progressi compiuti nell'attuazione dell'accordo di associazione, in particolare quando si tratta della riforma del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione.

La commissione giuridica si compiace dei progressi considerevoli che sono stati compiuti, e che sono stati d'altra parte esposti nelle relative relazioni della Commissione e constatati dai membri della commissione giuridica in occasione della visita di una sua delegazione e dell'audizione pubblica di cui sopra. Andrebbe cionondimeno sottolineato che i risultati concreti dei progressi realizzati devono essere non solo confermati ma anche proseguiti, al fine di integrare lo Stato di diritto in tutti gli aspetti della società ucraina, anche con lo scopo di garantire che la decisione relativa alla liberalizzazione dei visti ed altre azioni future analoghe dell'Unione europea in Ucraina contribuiscano a favorire il ravvicinamento al diritto dell'UE e alle tradizioni giuridiche europee.

******

La commissione giuridica invita la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, competente per il merito, a proporre che il Parlamento europeo adotti la sua posizione in prima lettura facendo propria la proposta della Commissione.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne ed elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (Ucraina)

Riferimenti

COM(2016)0236 – C8-0150/2016 – 2016/0125(COD)

Commissione competente per il merito

       Annuncio in Aula

LIBE

28.4.2016

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

JURI

28.4.2016

Relatore per parere

       Nomina

Heidi Hautala

11.7.2016

Esame in commissione

5.9.2016

 

 

 

Approvazione

26.9.2016

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

19

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Joëlle Bergeron, Marie-Christine Boutonnet, Jean-Marie Cavada, Kostas Chrysogonos, Mady Delvaux, Rosa Estaràs Ferragut, Sajjad Karim, Dietmar Köster, Gilles Lebreton, António Marinho e Pinto, Emil Radev, Evelyn Regner, József Szájer, Axel Voss, Tadeusz Zwiefka

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Daniel Buda, Sergio Gaetano Cofferati, Pascal Durand, Angel Dzhambazki, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Stefano Maullu, Virginie Rozière

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Titolo

Elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne ed elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (Ucraina)

Riferimenti

COM(2016)0236 – C8-0150/2016 – 2016/0125(COD)

Presentazione della proposta al PE

20.4.2016

 

 

 

Commissione competente per il merito

       Annuncio in Aula

LIBE

28.4.2016

 

 

 

Commissioni competenti per parere

       Annuncio in Aula

AFET

28.4.2016

JURI

28.4.2016

 

 

Relatori

       Nomina

Mariya Gabriel

23.5.2016

 

 

 

Esame in commissione

26.5.2016

5.9.2016

 

 

Approvazione

26.9.2016

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

40

4

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Malin Björk, Michał Boni, Frank Engel, Tanja Fajon, Lorenzo Fontana, Mariya Gabriel, Kinga Gál, Ana Gomes, Nathalie Griesbeck, Jussi Halla-aho, Monika Hohlmeier, Sophia in ‘t Veld, Eva Joly, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Timothy Kirkhope, Barbara Kudrycka, Cécile Kashetu Kyenge, Marju Lauristin, Juan Fernando López Aguilar, Roberta Metsola, Claude Moraes, József Nagy, Péter Niedermüller, Soraya Post, Judith Sargentini, Birgit Sippel, Helga Stevens, Traian Ungureanu, Cecilia Wikström, Kristina Winberg, Tomáš Zdechovský

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Carlos Coelho, Anna Maria Corazza Bildt, Pál Csáky, Anna Hedh, Petr Ježek, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Luigi Morgano, Morten Helveg Petersen, Josep-Maria Terricabras, Axel Voss

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Arnaud Danjean, Eugen Freund, Sylvie Goddyn, Mylène Troszczynski

Deposito

29.9.2016

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE

PER IL MERITO

40

+

ALDE

Nathalie Griesbeck, Petr Ježek, Morten Helveg Petersen, Cecilia Wikström, Sophia in 't Veld

ECR

Jussi Halla-aho, Timothy Kirkhope, Helga Stevens

GUE/NGL

Malin Björk

PPE

Michał Boni, Carlos Coelho, Anna Maria Corazza Bildt, Pál Csáky, Frank Engel, Mariya Gabriel, Kinga Gál, Monika Hohlmeier, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Barbara Kudrycka, Roberta Metsola, József Nagy, Traian Ungureanu, Axel Voss, Tomáš Zdechovský

S&D

Tanja Fajon, Eugen Freund, Ana Gomes, Anna Hedh, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Cécile Kashetu Kyenge, Marju Lauristin, Juan Fernando López Aguilar, Claude Moraes, Luigi Morgano, Péter Niedermüller, Soraya Post, Birgit Sippel

Verts/ALE

Eva Joly, Judith Sargentini, Josep-Maria Terricabras

4

-

ENF

Lorenzo Fontana, Sylvie Goddyn, Mylène Troszczynski

PPE

Arnaud Danjean

1

0

EFDD

Kristina Winberg

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti