RELAZIONE sulla relazione 2016 della Commissione sull'Albania

3.2.2017 - (2016/2312(INI))

Commissione per gli affari esteri
Relatore: Knut Fleckenstein


Procedura : 2016/2312(INI)
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A8-0023/2017
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A8-0023/2017
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla relazione 2016 della Commissione sull'Albania

(2016/2312(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visto l'accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Albania, dall'altra,

–  viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Salonicco del 19-20 giugno 2003 concernenti la prospettiva dei paesi dei Balcani occidentali, che diverranno parte integrante dell'UE,

–  viste la decisione del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno 2014 di concedere all'Albania lo status di paese candidato all'adesione all'UE e le conclusioni del Consiglio del 15 dicembre 2015,

–  viste le conclusioni della Presidenza del 13 dicembre 2016,

–  vista l'ottava riunione del Consiglio di stabilizzazione e di associazione tra l'Albania e l'Unione europea, tenutasi a Bruxelles l'8 settembre 2016,

–  viste la dichiarazione finale del presidente del vertice dei Balcani occidentali, tenutosi a Parigi il 4 luglio 2016, e le raccomandazioni delle organizzazioni della società civile per il vertice di Parigi 2016,

–  vista la comunicazione della Commissione del 9 novembre 2016 dal titolo "Comunicazione 2016 sulla politica di allargamento dell'UE" (COM(2016)0715), accompagnata dal documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Albania 2016 Report" (SWD(2016)0364),

–  viste le conclusioni comuni del sesto dialogo ad alto livello sulle priorità chiave adottate a Tirana il 30 marzo 2016,

–  viste le relazioni finali dell'OSCE/ODIHR riguardanti le elezioni parlamentari del 2013 e le elezioni locali del 2015,

–  vista la relazione dell'OCSE sul monitoraggio dei processi amministrativi del 2015,

–  viste le raccomandazioni adottate in occasione dell'11a riunione del comitato parlamentare di stabilizzazione e di associazione (SAPC) UE-Albania, tenutasi a Bruxelles il 7 e 8 novembre 2016,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sull'Albania,

–  visto l'articolo 52 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A8-0023/2017),

A.  considerando che l'Albania ha compiuto progressi nel soddisfare i criteri politici cui è subordinata l'adesione, nonché progressi costanti nelle cinque priorità chiave per l'avvio dei negoziati a tal fine; che l'ulteriore attuazione, fra l'altro, del pacchetto di riforma della giustizia, della riforma elettorale e della cosiddetta legge di decriminalizzazione è indispensabile per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche e nei rappresentanti politici;

B.  considerando che permangono ancora sfide alle quali occorre rispondere con rapidità, efficacia e spirito aperto al dialogo, alla collaborazione e al compromesso fra il governo e l'opposizione, per assicurare ulteriori progressi nel cammino di adesione dell'Albania all'UE;

C.  considerando che un dialogo politico costruttivo e sostenibile tra le forze politiche sulle riforme correlate all'UE è essenziale per conseguire ulteriori progressi nel processo di adesione all'Unione europea;

D.  considerando che vi è un consenso politico e un ampio sostegno pubblico a favore del processo di adesione all'UE in Albania;

E.  considerando che i negoziati di adesione sono un potente incentivo per l'adozione e l'attuazione di riforme collegate all'adesione;

F.  considerando che la riforma della giustizia resta fondamentale per progredire lungo il processo di adesione all'UE dell'Albania;

G.  considerando che nel 2017 in Albania si terranno le elezioni presidenziali e parlamentari;

H.  considerando che la protezione della libertà religiosa e del patrimonio culturale, i diritti delle minoranze e la gestione dei beni rientrano tra i valori fondamentali dell'Unione europea;

I.  considerando che l'UE ha sottolineato la necessità di rafforzare la governance economica, lo Stato di diritto e le capacità della pubblica amministrazione in tutti i paesi dei Balcani occidentali;

J.  considerando che le autorità albanesi hanno adottato un approccio positivo in materia di cooperazione regionale per favorire lo sviluppo delle infrastrutture, la lotta contro il terrorismo, gli scambi economici e la mobilità giovanile;

1.  accoglie con favore i continui progressi dell'Albania nelle riforme relative all'UE, soprattutto l'adozione, nel luglio 2016, di emendamenti alla costituzione che aprono la strada a una riforma profonda e globale della giustizia; evidenzia che non solo l'adozione coerente, ma anche l'attuazione piena e tempestiva delle riforme relative a tutte le cinque priorità chiave e un notevole impegno politico sono fondamentali al fine di avanzare ulteriormente nel processo di adesione all'UE; incoraggia l'Albania a conseguire una solida serie di risultati per quanto riguarda tali riforme;

2.  accoglie con favore la raccomandazione della Commissione sull'avvio dei negoziati di adesione con l'Albania; sostiene pienamente l'adesione dell'Albania all'UE e chiede che i negoziati di adesione siano avviati non appena vi siano progressi credibili e sostenibili nell'attuazione di una riforma della giustizia di ampio respiro e nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, al fine di mantenere lo slancio della riforma; si aspetta che l'Albania consolidi i progressi compiuti e mantenga il ritmo di tali progressi nell'attuazione di tutte le priorità chiave;

3.  ribadisce che un dialogo costruttivo, una cooperazione politica sostenibile, la fiducia reciproca e la volontà di impegnarsi sono fondamentali per la riuscita delle riforme e per l'intero processo di adesione all'UE; accoglie con favore, a tale proposito, l'adozione della normativa sull'esclusione degli autori di illeciti penali dai pubblici uffici; invita tutti gli attori politici ad adoperarsi ulteriormente per creare un vero dialogo politico e lavorare nel quadro di una cooperazione costruttiva;

4.  elogia l'adozione consensuale degli emendamenti alla costituzione per la riforma della giustizia e l'adozione di leggi sulla riorganizzazione istituzionale dell'ordinamento giudiziario, delle procure e della Corte costituzionale; chiede la rapida adozione e un'attuazione credibile di tutte le leggi e gli statuti pertinenti correlati, in particolare la legge sulla rivalutazione (esame delle credenziali) di giudici, pubblici ministeri e consulenti legali e il pacchetto di progetti di legge necessari per mettere in atto la riforma del sistema giudiziario; prende atto della sentenza della Corte costituzionale sulla costituzionalità della legge sull'esame delle credenziali, che segue il parere positivo espresso dalla Commissione di Venezia; ribadisce che una riforma complessiva della giustizia è una richiesta importante da parte dei cittadini dell'Albania per ristabilire la fiducia nei loro rappresentanti politici e nelle istituzioni pubbliche, e che la credibilità e l'efficacia dell'intero processo di riforma, compresa la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, dipendono dal successo del processo di rivalutazione e dall'attuazione della riforma della giustizia; rammenta che l'adozione e l'attuazione di tale riforma sono essenziali per la lotta contro la corruzione e il consolidamento dello Stato di diritto, nonché per migliorare l'applicazione dei diritti fondamentali nel paese, anche al fine di accrescere la fiducia nel sistema giudiziario presso tutti i cittadini;

5.  accoglie con favore la nuova strategia per la riforma della giustizia per il periodo 2017-2020 e il relativo piano d'azione volto a conseguire maggiore professionalità, efficienza e indipendenza dell'ordinamento giudiziario, compreso il sistema dei tribunali e la rivalutazione di tutti i membri della magistratura, nonché le maggiori risorse finanziarie messe a disposizione per l'attuazione della stessa; deplora che l'amministrazione della giustizia continui a essere lenta e inefficiente; rileva la mancanza di progressi per quanto riguarda la copertura dei posti vacanti presso la Corte d'appello e i tribunali amministrativi e l'uso efficace del sistema unificato di gestione dei casi; chiede che si continuino ad affrontare i limiti del funzionamento del sistema giudiziario, compresa la mancanza di indipendenza dalle influenze politiche e da altri rami del potere, la giustizia selettiva, la limitata responsabilità, gli inefficaci meccanismi di vigilanza, la corruzione, la durata complessiva dei procedimenti giudiziari e l'esecuzione delle sentenze; deplora le interferenze politiche nelle indagini e nei processi e chiede pertanto che l'indipendenza della magistratura sia rafforzata nella pratica; invita a un ulteriore impegno nel settore della giustizia amministrativa, affrontando questioni quali l'accesso efficace ai tribunali e destinando risorse volte a consentire un lavoro efficiente di tali tribunali; ribadisce che una riforma del sistema della giustizia penale dovrebbe mirare a considerare responsabili i criminali e a promuoverne la riabilitazione e la reintegrazione, garantendo al tempo stesso la protezione dei diritti delle vittime e dei testimoni dei reati;

6.  invita la commissione parlamentare ad hoc sulla riforma elettorale a completare rapidamente la revisione del codice elettorale, tenendo conto, nel contempo, di tutte le precedenti raccomandazioni dell'OSCE/ODIHR e rafforzando la trasparenza del finanziamento dei partiti e l'integrità dei procedimenti elettorali; invita le autorità competenti a garantire l'attuazione della riforma in tempo utile per lo svolgimento delle prossime elezioni parlamentari di giugno 2017 nonché l'indipendenza e la depoliticizzazione dell'amministrazione elettorale; ricorda che tutti i partiti politici sono responsabili nel garantire che le elezioni democratiche si svolgano nel rispetto delle norme internazionali; invita le autorità a incoraggiare le organizzazioni della società civile a partecipare attivamente alla vigilanza dell'intero processo elettorale; ricorda che elezioni libere ed eque sono fondamentali per progredire ulteriormente nel processo di adesione all'UE; sottolinea la necessità di affrontare le problematiche connesse al finanziamento dei partiti politici e a un sistema di verifica contabile affidabile;

7.  invita i partiti politici dell'Albania a rispettare sia lo spirito che la lettera della legge sull'esclusione dei criminali dalla funzione pubblica al momento di predisporre le loro liste di candidati per le prossime elezioni; invita ad attuare pienamente tale legge;

8.  incoraggia le autorità albanesi a prendere provvedimenti volti a facilitare la possibilità di voto all'estero per i cittadini albanesi residenti al di fuori del paese;

9.  accoglie con favore la maggiore trasparenza e inclusività delle attività parlamentari, ma chiede il rafforzamento delle capacità parlamentari al fine di controllare l'attuazione delle riforme e la loro conformità con le norme dell'UE, e di fare un uso migliore dei diversi meccanismi e delle diverse istituzioni di vigilanza per obbligare il governo a rispondere delle proprie azioni; chiede l'approvazione del codice etico parlamentare e che le norme procedurali riflettano la legge per quanto riguarda il ruolo del parlamento nel processo di integrazione nell'UE; propone di studiare modalità per una più stretta collaborazione con il parlamento albanese nel quadro del programma di sostegno del Parlamento europeo ai parlamenti dei paesi candidati, al fine di migliorare la sua capacità di produrre una legislazione di qualità in linea con l'acquis dell'UE e di esercitare il proprio ruolo di vigilanza nell'attuazione delle riforme;

10.  prende atto degli sforzi intrapresi in vista di una pubblica amministrazione più accessibile ai cittadini e dei progressi costanti nell'attuazione della riforma della pubblica amministrazione e della gestione delle finanze pubbliche; chiede ulteriori progressi per quanto riguarda il rafforzamento dell'applicazione della legge sulla pubblica amministrazione e della legge sulle procedure amministrative, al fine di migliorare le procedure di assunzione e di promozione sulla base del merito e delle prestazioni e aumentare le capacità istituzionali e delle risorse umane, onde consolidare i risultati in vista di un'amministrazione pubblica più efficiente, depoliticizzata, trasparente e professionale, il che garantirebbe anche una conduzione efficiente dei negoziati di adesione all'UE; chiede di rafforzare l'autorità, l'autonomia, l'efficienza e le risorse delle strutture per i diritti umani, compreso l'ufficio del difensore civico; elogia il Consiglio nazionale per l'integrazione europea per le sue iniziative volte ad aumentare le capacità della pubblica amministrazione e della società civile rispetto al controllo dell'attuazione delle riforme collegate all'adesione; sottolinea la necessità di salvaguardare l'indipendenza degli organismi normativi e di vigilanza;

11.  prende atto dell'attuazione della riforma territoriale; sottolinea che sono necessari notevoli sforzi per aumentare la capacità finanziaria e amministrativa delle unità di governo locale di recente istituzione;

12.  valuta positivamente l'adozione di atti fondamentali della normativa anticorruzione, anche sulla protezione degli informatori; continua ad esprimere preoccupazione, tuttavia, per il fatto che la corruzione resta elevata e diffusa in molti settori e continua a costituire un grave problema, erodendo la fiducia dei cittadini nelle pubbliche istituzioni; esprime preoccupazione per il fatto che le principali istituzioni anticorruzione continuano a essere soggette all'interferenza politica e ad avere limitate capacità amministrative; rileva che la scarsa collaborazione interistituzionale e il limitato scambio di informazioni continuano a ostacolare indagini proattive e procedimenti penali efficaci contro la corruzione; evidenzia la necessità di un quadro giuridico più adeguato per i conflitti d'interesse, la regolamentazione dell'attività di lobbying e una migliore cooperazione interistituzionale, soprattutto fra servizi di polizia e magistratura inquirente, al fine di migliorare i risultati in materia di indagini, procedimenti penali e condanne, anche nei casi ad alto livello;

13.  accoglie favorevolmente il proseguimento dell'attuazione della strategia e del piano d'azione per la lotta alla criminalità organizzata e la cooperazione internazionale intensificata fra polizie; chiede inoltre lo smantellamento delle reti della criminalità organizzata e l'aumento del numero di condanne definitive nei casi di criminalità organizzata, migliorando la cooperazione fra organizzazioni internazionali, servizi di polizia e magistratura inquirente e rafforzando le capacità istituzionali e operative; esprime preoccupazione per il fatto che la casistica in materia di congelamento e confisca di beni ottenuti illegalmente rimane molto scarsa; chiede un aumento della capacità e un maggiore ricorso alle indagini finanziarie per migliorare i risultati in questo campo; rileva che, nonostante una tendenza crescente di casi di indagini riguardanti il riciclaggio di denaro, il numero di condanne definitive resta limitato;

14.  invita a intensificare le misure finalizzate a sradicare la coltivazione, la produzione e il traffico della droga in Albania e le relative reti di criminalità organizzata, anche potenziando la cooperazione internazionale e regionale; accoglie nel contempo con favore le recenti operazioni contro le piantagioni di cannabis; rileva, tuttavia, che la polizia e la magistratura inquirente non riescono a individuare le reti criminali responsabili della coltivazione di droga;

15.  chiede di intensificare gli sforzi volti a lottare contro la proliferazione incontrollata del traffico illecito di armi, anche rafforzando la cooperazione con l'UE in proposito, nonché distruggendo le rimanenti scorte di armi di piccolo calibro e armamenti leggeri e migliorando le strutture di stoccaggio; è preoccupato per il tasso alquanto elevato di omicidi per arma da fuoco in Albania;

16.  chiede il rafforzamento delle capacità del governo per quanto riguarda la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi della criminalità digitale e la prevenzione del riciclaggio di denaro su internet;

17.  incoraggia l'Albania a migliorare ulteriormente il proprio quadro giuridico per determinare lo status di protezione internazionale per i rifugiati; elogia l'impegno della polizia albanese nell'incrementare la condivisione di informazioni con Frontex e chiede un ulteriore rafforzamento della cooperazione tra l'UE e l'Albania al fine di proteggere i diritti dei rifugiati, in base alle norme internazionali e ai valori fondamentali dell'UE; esprime preoccupazione per il recente aumento di casi di tratta di esseri umani; chiede che si aumentino gli sforzi per impedire la tratta di esseri umani, rivolgendo particolare attenzione alle principali vittime di tale tratta, nella fattispecie minori non accompagnati, donne e ragazze;

18.  esprime preoccupazione per il sovraffollamento delle carceri e l'insufficienza delle cure mediche nei luoghi di detenzione (secondo alcune informazioni), nonché per i maltrattamenti che subiscono i sospetti presso le stazioni di polizia; raccomanda una revisione dell'approccio punitivo, la riclassificazione dei reati e un maggiore ricorso alle alternative alla detenzione;

19.  rileva il miglioramento della cooperazione su tematiche legate all'UE fra istituzioni statali e organizzazioni della società civile, compresa la loro partecipazione agli incontri del Consiglio nazionale per l'integrazione europea; rileva che una società civile emancipata è una componente fondamentale di qualsiasi sistema democratico; evidenzia, di conseguenza, la necessità di un coordinamento ancora maggiore a tutti i livelli di governo, anche sul piano locale, con le organizzazioni della società civile; accoglie con favore, a tal proposito, l'istituzione del Consiglio nazionale per la società civile; chiede l'attuazione efficace del diritto all'informazione e alla consultazione pubblica nonché una migliore regolamentazione del quadro fiscale che interessa le organizzazioni della società civile;

20.  ricorda, tra le principali priorità, la necessità di rafforzare la protezione dei diritti umani, i diritti delle minoranze e le politiche antidiscriminazione, anche rafforzandone l'applicazione; esorta le autorità competenti a continuare a migliorare il clima di inclusione e tolleranza nei confronti di tutte le minoranze presenti nel paese, in linea con le norme europee in materia di protezione delle minoranze, anche attraverso un potenziamento del ruolo del Comitato statale per le minoranze; accoglie positivamente i primi passi volti a migliorare il quadro giuridico per la protezione delle minoranze e invita l'Albania ad adottare la legge quadro in materia e a ratificare la Carta europea delle lingue regionali e minoritarie; prende atto dell'ampio processo di consultazione, con il coinvolgimento di istituzioni indipendenti, associazioni delle minoranze e società civile; sottolinea la necessità di migliorare le condizioni di vita dei rom, degli egiziani e delle altre minoranze etniche; chiede di proseguire gli sforzi volti a migliorarne l'accesso all'occupazione e a tutti i servizi pubblici e sociali, ivi compresi l'istruzione, i servizi sanitari, gli alloggi sociali e il sostegno legale; esprime preoccupazione per il fatto che, nonostante i miglioramenti, l'inclusione dei minori rom nel sistema di istruzione resta la più bassa della regione;

21.  loda gli sforzi profusi dall'ufficio del difensore civico per migliorare la normativa in materia di diritti umani, in particolare nel quadro della riforma della magistratura; accoglie con favore la promozione attiva dei diritti dei gruppi vulnerabili e dei principi di dignità umana, libertà, uguaglianza e Stato di diritto; deplora che i lavori dell'ufficio del difensore civico abbiano continuato a essere limitati dalla mancanza di risorse e di personale nella sede centrale e negli uffici decentrati; chiede che siano potenziate l'autorità, l'autonomia, l'efficienza e le risorse del suo ufficio;

22.  continua a nutrire preoccupazione per la discriminazione delle donne e delle ragazze appartenenti a gruppi svantaggiati ed emarginati, e per l'elevato numero di casi di violenza domestica nei loro confronti, nonché per la mancanza di misure adeguate per la loro protezione; sottolinea la necessità di profondere ulteriori sforzi per maturare esperienza di casi antidiscriminazione; invita le autorità competenti a continuare la propria opera di sensibilizzazione e di prevenzione della violenza domestica, nonché a migliorare l'assistenza prestata alle vittime; ribadisce il proprio appello a una piena applicazione della convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (convenzione di Istanbul); esorta le autorità ad affrontare i preconcetti stereotipati di genere attraverso un'educazione sistematica, il dibattito pubblico e misure governative;

23.  chiede migliori meccanismi istituzionali per proteggere i diritti dei minori e impedire il lavoro minorile;

24.  nota che ulteriori sforzi sono necessari per proteggere i diritti di tutte le minoranze in Albania, attraverso la piena attuazione della legislazione pertinente; raccomanda che i diritti delle persone di etnia bulgara nelle regioni di Prespa, Golo Brdo e Gora siano riconosciuti dalla legge e garantiti nella pratica;

25.  prende atto del miglioramento nella protezione dei diritti delle persone LGBTI e incoraggia il governo a continuare ad applicare le misure previste dal programma che l'Albania seguirà di qui al 2020;

26.  deplora che le autorità competenti non abbiano ancora svolto un'indagine penale efficace sulle vittime della dimostrazione del 21 gennaio 2011; invita le autorità a procedere senza indugio per rendere giustizia alle vittime di tali eventi;

27.  elogia la tolleranza religiosa e la buona collaborazione fra comunità religiose; incoraggia le autorità competenti e le comunità religiose a collaborare per preservare e promuovere l'armonia religiosa, nel rispetto della Costituzione; ritiene essenziale prevenire la radicalizzazione islamista mediante un approccio mirato da parte dei servizi di intelligence, delle autorità di contrasto e delle istituzioni giudiziarie, anche attraverso il disimpegno e la reintegrazione dei combattenti di ritorno nel paese d'origine, contrastando l'estremismo violento in collaborazione con le organizzazioni della società civile e le comunità religiose, e intensificando la cooperazione regionale e internazionale in tale settore; plaude all'esaustivo quadro normativo del paese volto a prevenire e a combattere il finanziamento del terrorismo; chiede che tutte le misure assicurino, in ogni circostanza, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in conformità delle norme internazionali; sottolinea l'importanza di programmi di educazione speciali volti a prevenire la radicalizzazione, nonché per la riabilitazione e reintegrazione sociali delle persone interessate;

28.  deplora che l'anno scorso siano stati realizzati progressi limitati nell'ambito della libertà di espressione; ribadisce l'importanza decisiva di media professionali e indipendenti, sia privati che del servizio pubblico; esprime preoccupazione circa l'influenza politica nei media e la diffusa autocensura fra i giornalisti; rileva la lenta attuazione della legge sui media audiovisivi e i ritardi nel completare l'organico dell'Autorità per i media audiovisivi; chiede misure volte ad aumentare gli standard professionali ed etici e la prevalenza di regolari contratti di lavoro per i giornalisti, a migliorare la trasparenza degli annunci del governo nei media e a garantire l'indipendenza, l'imparzialità e la rendicontabilità dell'autorità regolamentare e dell'emittente pubblica, soprattutto in vista delle imminenti elezioni parlamentari; ribadisce la necessità di ultimare e adottare lo statuto interno dell'emittente pubblica RTSH, nonché di portare a termine il processo di transizione alla trasmissione digitale;

29.  accoglie con favore i miglioramenti a livello del risanamento di bilancio e i migliori risultati per quanto riguarda le attività imprenditoriali e gli sforzi per combattere l'economia informale; rileva ancora, tuttavia, il persistere dei limiti nello Stato di diritto e un ambiente normativo complesso, che scoraggia gli investimenti; è preoccupato per il fatto che le rimesse dei migranti rappresentano un motore importante per la domanda interna; esorta le autorità competenti a prendere misure volte a migliorare l'esecuzione dei contratti e la riscossione delle imposte, e a continuare ad attuare la riforma della magistratura al fine di migliorare il contesto imprenditoriale; è preoccupato per la frequenza delle aggiudicazioni dirette e della stipula di contratti senza messa in concorrenza, nonché per l'aggiudicazione di contratti di esternalizzazione e di PPP di lungo periodo con un impatto dubbio in termini di pubblico interesse;

30.  raccomanda alle autorità di accelerare la realizzazione di progetti di infrastrutture importanti, quali il collegamento ferroviario e la moderna autostrada tra Tirana e Skopje, come parte del Corridoio VIII;

31.  osserva con preoccupazione la natura limitata delle capacità amministrative nell'applicare la legislazione ambientale e la mediocre gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, che spesso fanno sì che i reati ambientali minaccino le risorse economiche dell'Albania e rappresentino un ostacolo a un'economia efficiente nel consumo delle risorse; sottolinea la necessità di migliorare la qualità delle valutazioni d'impatto ambientale e di garantire la partecipazione e la consultazione pubblica della società civile ai progetti pertinenti; sottolinea l'importanza cruciale di conseguire gli obiettivi relativi ai cambiamenti climatici senza ripercussioni negative sulla biodiversità, sul paesaggio, sulle risorse idriche, sulla fauna, sulla flora e sulla popolazione locale interessata;

32.  sottolinea che gli impatti ecologici delle centrali idroelettriche spesso non sono valutati in modo adeguato ad assicurare il rispetto delle norme internazionali e della normativa ambientale unionale applicabile; raccomanda al governo di considerare la creazione di un parco nazionale del Vjosa e di abbandonare i progetti di costruzione di nuove centrali idroelettriche lungo il fiume Vjosa e i relativi affluenti; esorta a realizzare un maggiore allineamento con la legislazione unionale in materia di energia, in particolare per quanto riguarda l'adozione di una strategia energetica nazionale, al fine di rafforzare l'indipendenza e l'efficacia in materia energetica; plaude al piano d'azione nazionale per le fonti di energia rinnovabili 2015-2020;

33.  rileva che l'attuazione dei diritti di proprietà deve ancora essere garantita in modo efficace; chiede che si agisca per completare il processo di registrazione, restituzione e risarcimento delle proprietà e ad aggiornare e attuare effettivamente la strategia 2012-2020 sui diritti di proprietà; esorta altresì le autorità a elaborare una tabella di marcia che stabilisca responsabilità e scadenze chiare a tal proposito e a condurre una campagna informativa pubblica per informare gli ex proprietari dei propri diritti e doveri relativamente alla restituzione delle proprietà; invita a migliorare la trasparenza, la certezza del diritto e la parità di trattamento relativamente alla legge sul risarcimento per le proprietà confiscate durante il periodo comunista; chiede la nomina di un coordinatore nazionale per i diritti di proprietà e di accelerare il processo di registrazione e di mappatura delle proprietà, ivi compresa la digitalizzazione delle proprietà;

34.  sottolinea l'importanza della ricerca nel rivelare i crimini commessi dall'ex regime comunista e la responsabilità morale, politica e giuridica delle istituzioni statali in tale processo; invita le autorità a elaborare misure legislative adeguate per contribuire alla riabilitazione delle vittime, tra l'altro mediante il risarcimento dei singoli e delle relative famiglie, nonché a revocare tutte le sentenze politiche ancora in vigore; esorta le istituzioni statali a indagare e a portare dinanzi alla giustizia coloro che si sono resi responsabili di crimini contro l'umanità durante la dittatura comunista;

35.  osserva che confrontarsi con il passato comunista è di primaria importanza per affrontare le violazioni di diritti umani e ottenere verità e giustizia per le vittime; accoglie con favore la legge che istituisce un'autorità per l'apertura degli archivi della Sigurimi; plaude alla pubblicazione dell'inchiesta della rappresentanza dell'OSCE e dell'ambasciata tedesca sulla conoscenza e le percezioni del pubblico riguardo al passato comunista in Albania e le aspettative future; osserva che tali sforzi contribuiranno a creare un dialogo sul passato e aspettative per il futuro;

36.  sottolinea l'importanza di rafforzare il dialogo sociale, il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile, le capacità delle parti sociali e i meccanismi di attuazione dei diritti sociali; esorta il governo a modernizzare il sistema di istruzione al fine di creare una società più inclusiva, ridurre le disuguaglianze e la discriminazione e fornire ai giovani migliori competenze e conoscenze; sottolinea l'importanza del sostegno a titolo dello strumento di assistenza preadesione (IPA) a favore delle politiche sociali, di istruzione e di occupazione;

37.  invita le autorità albanesi a rafforzare le proprie politiche per i disabili, che continuano a incontrare difficoltà ad avere accesso all'istruzione, all'occupazione, all'assistenza sanitaria, ai servizi sociali e al processo decisionale, ivi compresi ostacoli che impediscono loro di esercitare liberamente il diritto di voto;

38.  rileva con preoccupazione che è tornato ad aumentare il numero di richieste di asilo presentate da cittadini albanesi negli Stati membri dell'UE che sono state considerate infondate; esorta il governo a prendere iniziative immediate e determinate per affrontare tale fenomeno e a intensificare gli sforzi di sensibilizzazione, sostegno socioeconomico e prevenzione a tale proposito, nonché ad affrontare i fattori di spinta legati alla disoccupazione e a lacune strutturali nelle politiche per la protezione sociale, l'istruzione e la salute; sottolinea la necessità di fornire risorse umane sufficienti alla Direzione generale per le frontiere e la migrazione e alla polizia di frontiera, nonché di migliorare la cooperazione interistituzionale in tale ambito, onde combattere meglio la migrazione irregolare;

39.  elogia l'Albania per il suo costante e completo allineamento alle pertinenti dichiarazioni dell'UE e conclusioni del Consiglio, che dimostra il suo chiaro impegno a favore dell'integrazione e della solidarietà europea; sottolinea l'importanza e la necessità di un continuo contributo costruttivo da parte dell'Albania per la stabilità politica della regione;

40.  plaude alla decisione delle autorità albanesi di allineare la politica estera del paese alla decisione (PESC) 2016/1671 del Consiglio che rinnova le misure restrittive imposte dall'UE alla Russia;

41.  sottolinea l'importanza di assicurare relazioni di buon vicinato, che rimangono essenziali come parte integrante del processo di allargamento e della condizionalità del processo di stabilizzazione e associazione; plaude al ruolo costruttivo e proattivo svolto dall'Albania nel promuovere la cooperazione regionale e le relazioni di buon vicinato con altri paesi dell'allargamento e del vicinato degli Stati membri dell'UE; accoglie con favore la partecipazione dell'Albania all'iniziativa dei sei paesi dei Balcani occidentali;

42.  elogia sia l'Albania che la Serbia per il loro costante impegno nel migliorare le relazioni bilaterali e rafforzare la cooperazione regionale a livello politico e sociale, ad esempio attraverso l'Ufficio per la cooperazione regionale giovanile con sede a Tirana; incoraggia entrambi i paesi a continuare la loro positiva cooperazione al fine di promuovere la riconciliazione nella regione, in particolare attraverso programmi per i giovani, come quelli disponibili nel quadro dell'Agenda positiva per i giovani nei Balcani occidentali;

43.  osserva le recenti tensioni nelle relazioni tra Albania e Grecia e raccomanda a entrambe le parti di astenersi da azioni o dichiarazioni che potrebbero avere un impatto negativo su tali relazioni;

44.  ribadisce la propria richiesta alla Commissione di includere nelle sue relazioni informazioni sul sostegno destinato all'Albania a titolo dell'IPA e sull'efficacia delle misure attuate, in particolare sul sostegno dell'IPA a favore dell'attuazione delle priorità chiave e dei progetti pertinenti;

45.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché al governo e al parlamento dell'Albania.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

31.1.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

52

6

4

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Louis Aliot, Francisco Assis, Petras Auštrevičius, Amjad Bashir, Bas Belder, Goffredo Maria Bettini, Mario Borghezio, Victor Boştinaru, Elmar Brok, Klaus Buchner, Javier Couso Permuy, Andi Cristea, Arnaud Danjean, Georgios Epitideios, Knut Fleckenstein, Anna Elżbieta Fotyga, Eugen Freund, Michael Gahler, Mike Hookem, Sandra Kalniete, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Afzal Khan, Janusz Korwin-Mikke, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, Barbara Lochbihler, Sabine Lösing, Andrejs Mamikins, Ramona Nicole Mănescu, Alex Mayer, David McAllister, Tamás Meszerics, Francisco José Millán Mon, Demetris Papadakis, Ioan Mircea Paşcu, Tonino Picula, Kati Piri, Cristian Dan Preda, Jozo Radoš, Sofia Sakorafa, Jacek Saryusz-Wolski, Alyn Smith, Jordi Solé, Jaromír Štětina, Dubravka Šuica, László Tőkés, Ivo Vajgl, Elena Valenciano, Hilde Vautmans

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Angel Dzhambazki, Doru-Claudian Frunzulică, Othmar Karas, Antonio López-Istúriz White, Norica Nicolai, Urmas Paet, Soraya Post, György Schöpflin, Igor Šoltes, Željana Zovko

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Raymond Finch, Jasenko Selimovic