RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2015, sezione V – Corte dei conti

3.4.2017 - (2016/2155(DEC))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Benedek Jávor

Procedura : 2016/2155(DEC)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0151/2017
Testi presentati :
A8-0151/2017
Testi approvati :

1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2015, sezione V – Corte dei conti

(2016/2155(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2015[1],

–  visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2015 (COM(2016)0475 – C8-0273/2016)[2],

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2015, corredata delle risposte delle istituzioni[3],

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[4] presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2015, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[5], in particolare gli articoli 55, 99, 164, 165 e 166,

–  visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0151/2017),

1.  concede il discarico al Segretario generale della Corte dei conti per l'esecuzione del bilancio della Corte dei conti per l'esercizio 2015;

2.  esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante alla Corte dei conti, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell'Unione europea, al Mediatore europeo, al Garante europeo della protezione dei dati e al Servizio europeo per l'azione esterna, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

2. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2015, sezione V – Corte dei conti

(2016/2155(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2015, sezione V – Corte dei conti,

–  vista la relazione speciale n. 15/2012 della Corte dei conti europea dal titolo "La gestione del conflitto di interessi in quattro Agenzie UE",

–  visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0151/2017),

A.  considerando che, nel contesto della procedura di discarico, l'autorità di discarico sottolinea la particolare importanza di rafforzare ulteriormente la legittimità democratica delle istituzioni dell'Unione migliorando la trasparenza e la responsabilità e attuando il concetto di programmazione di bilancio basata sui risultati (PBB) e buona governance delle risorse umane;

1.  apprezza la cooperazione fra la Corte dei conti (di seguito "la Corte") e la commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo e si compiace del feedback sistematico in risposta alle richieste del Parlamento; valuta positivamente la recente prassi che consente al Parlamento di presentare suggerimenti alla Corte riguardo al suo programma di lavoro annuale; chiede un dialogo annuale ancor più strutturato tra il Presidente della Corte e la Conferenza dei presidenti di commissione del Parlamento;

2.  osserva che i conti annuali della Corte sono sottoposti a revisione contabile da parte di un revisore esterno indipendente al fine di garantire il rispetto dei medesimi principi di trasparenza e di responsabilità applicati dal revisore contabile ai soggetti che sottopone a revisione; prende atto del parere del revisore contabile secondo cui i rendiconti finanziari della Corte presentano un'immagine fedele della situazione finanziaria della Corte;

3.  osserva che nel 2015 gli stanziamenti definitivi della Corte ammontavano in totale a 132 906 000 EUR (contro i 133 498 000 EUR del 2014) e che il tasso generale di esecuzione del bilancio è stato del 98,68 %; evidenzia che il tasso di esecuzione è stato inferiore rispetto al 2014 (98,8 %);

4.  sottolinea che il bilancio della Corte è puramente amministrativo e che gran parte dello stesso è utilizzata per spese relative al personale dell'istituzione; sottolinea tuttavia che la programmazione di bilancio basata sui risultati non dovrebbe essere applicata unicamente al bilancio dell'istituzione nel suo complesso, ma dovrebbe altresì prevedere la definizione di obiettivi SMART (specifici, misurabili, attuabili, realistici e temporalmente definiti) per i singoli piani annuali dei dipartimenti, delle unità e del personale; si compiace, a tale proposito, del fatto che la Corte applichi il principio della PBB nelle sue operazioni quotidiane;

5.  rammenta alla Corte che, in conformità dell'orientamento comune (punto 54), l'audit delle agenzie decentrate rimane "sotto la piena responsabilità della Corte, che gestisce tutte le procedure amministrative e d'appalto necessarie" ; incoraggia la Corte a presentare proposte per risolvere la questione dell'audit delle agenzie nel contesto dell'attuale revisione del regolamento finanziario e della futura revisione del regolamento finanziario quadro; ritiene che siano necessari chiarimenti al riguardo nell'ottica di ridurre qualunque eccessivo onere amministrativo a carico delle agenzie decentrate, ferma restando la necessità dei lavori della Corte e senza pregiudicare la loro efficacia;

6.  constata che la riforma della Corte è stata attuata nel 2015 ed è considerata un successo dalla Corte stessa; attende con interesse di ricevere una valutazione intermedia della strategia 2013-2017 della Corte, inclusa un'analisi riguardo al raggiungimento dei principali obiettivi della riforma;

7.  accoglie con favore l'impostazione basata sul valore aggiunto dell'Unione adottata dalla Corte nelle sue relazioni; invita a proseguire la collaborazione con le altre istituzioni dell'Unione per mettere a punto indicatori di risultato e priorità per una buona governance finanziaria;

8.  osserva che la revisione dell'articolo 163 del regolamento finanziario prevede che "le relazioni speciali siano elaborate e adottate entro [...] 13 mesi"; rileva che nel 2015 tale termine non è stato rispettato; esorta la Corte a rispettare il termine previsto senza compromettere la qualità delle relazioni; incoraggia la Corte, in questo contesto, a migliorare le raccomandazioni contenute nelle sue relazioni speciali affinché siano ancor più mirate;

9.  ritiene che le istituzioni destinatarie debbano dare maggiore rilievo alle relazioni speciali della Corte, che dovrebbero essere oggetto di relazioni annuali ad hoc; sottolinea che sarebbe possibile aumentare l'efficacia delle relazioni speciali distinte se queste fossero raggruppate nel tempo per settori strategici specifici, consentendo in tal modo al Parlamento di elaborare relazioni ad hoc in merito a tali relazioni speciali della Corte, al di fuori del ciclo del discarico;

10.  deplora che la Corte non abbia ancora presentato una relazione speciale sui conflitti di interessi in tutte le agenzie, in particolare quelle connesse alle industrie, nonostante le reiterate richieste formulate dal Parlamento sin dal 2012 nelle sue relazioni di discarico; esorta la Corte a elaborare e a pubblicare una prima relazione speciale sui conflitti di interessi entro la fine di giugno 2017 e a pubblicare le relazioni successive con cadenza annuale; ritiene che l'elaborazione di relazioni annuali della Corte sui conflitti di interessi sia fondamentale per l'integrità delle istituzioni dell'Unione, in considerazione della cruciale importanza delle relazioni tra le agenzie europee del settore industriale, le industrie e le società di lobbying;

11.  osserva che la Corte rispetta l'accordo interistituzionale inteso a ridurre il personale del 5 % in cinque anni; chiede di essere informato entro giugno 2017 sul modo in cui questa riduzione sia compatibile con le nuove assunzioni effettuate dalla Corte nel 2015 e sulla percentuale delle nuove assunzioni nel 2015;

12.  deplora lo squilibrio di genere in seno alla Corte, fra i cui membri nel 2015 erano presenti 5 donne contro 23 uomini, e si rammarica per il fatto che nel 2016 il numero dei membri del genere sottorappresentato sia passato a tre; deplora altresì che alla Corte persista uno squilibrio di genere nelle posizioni direttive di livello superiore e intermedio (30,4 % / 69,6 %); invita la Corte a promuovere l'equilibrio di genere, in particolare nelle posizioni direttive; sollecita inoltre la Corte a riferire all'autorità di discarico in merito alle misure adottate e ai risultati raggiunti a tale riguardo, senza che la sua missione sia pregiudicata;

13.  sottolinea che l'equilibrio geografico, in particolare il rapporto tra la nazionalità del personale e le dimensioni degli Stati membri, deve continuare a rappresentare un elemento importante nella gestione delle risorse, in particolare per quanto riguarda gli Stati membri che hanno aderito all'Unione nel 2004 o successivamente; si compiace del fatto che la Corte abbia raggiunto una composizione globalmente equilibrata per quanto riguarda i funzionari provenienti dagli Stati membri che hanno aderito all'Unione prima del 2004 e quelli provenienti dagli Stati membri che hanno aderito all'Unione nel 2004 o successivamente; sottolinea tuttavia che gli Stati membri che hanno aderito all'Unione nel 2004 o successivamente sono ancora sottorappresentati al livello di amministrazione più elevato e nelle posizioni dirigenziali, e che è ancora necessario realizzare progressi al riguardo;

14.  esprime preoccupazione per l'elevato numero di giorni di congedo di malattia utilizzati dal personale; invita la Corte a provvedere affinché le sue attività in materia di benessere permettano di assicurare il benessere del personale, così da poter assolvere più efficacemente alla propria missione fondamentale;

15.  prende atto del metodo utilizzato dalla Corte per il calcolo dei congedi di malattia del personale; ritiene che tale metodo non permetta di calcolare in modo efficace le assenze per malattia; invita la Corte ad applicare un sistema di calcolo basato sui giorni lavorativi di assenza per singolo dipendente, come avviene presso altre istituzioni;

16.  osserva che la Corte ha organizzato cinque giornate esterne, principalmente in preparazione alla riforma della Corte, cui hanno partecipato solo pochi membri del personale (107); invita la Corte a rendere più mirate le sue attività in materia di benessere affinché includano lo sviluppo proattivo e positivo delle risorse umane, assicurando una partecipazione del personale quanto più ampia possibile;

17.  prende atto del rafforzamento del quadro etico della Corte mirante a prevenire i conflitti di interessi come pure le violazioni da parte del personale e dei membri; invita la Corte a riferire al Parlamento in merito alla revisione delle sue norme interne contro le molestie;

18.  esorta la Corte a introdurre la presentazione delle dichiarazioni di interessi, invece delle dichiarazioni di assenza di conflitti di interessi, in quanto l'autovalutazione dei conflitti di interessi costituisce di per sé un conflitto di interessi; ritiene che la valutazione di una situazione di conflitto di interessi debba essere svolta da una terza parte indipendente; chiede alla Corte di riferire entro giugno 2017 in merito ai cambiamenti introdotti e di indicare chi è responsabile del controllo delle situazioni di conflitto di interessi; ribadisce che l'integrità e la trasparenza sono elementi fondamentali per la fiducia del pubblico; invita la Corte a definire regole chiare in relazione al fenomeno delle "porte girevoli" e a introdurre misure e sanzioni dissuasive, quali la riduzione delle pensioni o il divieto di lavorare in organismi analoghi per almeno tre anni, nell'ottica di evitare tale fenomeno;

19.  ricorda alla Corte che le agenzie decentrate dell'Unione devono adottare codici di buona condotta amministrativa e sono incoraggiate a utilizzare il registro per la trasparenza quale strumento di riferimento per la loro interazione con i rappresentanti pertinenti;

20.  invita la Corte ad aderire all'accordo interistituzionale su un registro per la trasparenza obbligatorio;

21.  accoglie con favore la creazione di un portale per la trasparenza sul sito web della Corte e plaude al fatto che la Corte abbia già adottato norme sulle denunce di irregolarità; raccomanda alla Corte di diffondere tali norme tra i membri del suo personale in modo che tutti ne siano a conoscenza; chiede alla Corte di fornire entro giugno 2017 informazioni dettagliate sugli eventuali casi di denunce di irregolarità verificatisi nel 2015 e su come siano stati gestiti e risolti;

22.  rileva che nel 2015 la Corte era in possesso di tre edifici: K1, K2 e K3; invita la Corte a includere la pianificazione relativa ai lavori di ammodernamento di tali edifici nella sua relazione annuale di attività e a garantire l'applicazione delle più elevate norme in materia di efficienza energetica nel quadro dell'ammodernamento;

23.  prende atto della sintesi della politica immobiliare della Corte figurante nella sua relazione annuale di attività e chiede di ricevere in futuro informazioni più dettagliate in materia;

24.  rileva che nel 2015 il volume del lavoro di traduzione è aumentato quasi del 3 % rispetto al 2014; constata che, nell'ambito della riforma della Corte, la struttura della direzione della traduzione è stata ottimizzata; invita la Corte a chiarire in che modo tale direzione abbia migliorato le sue attività;

25.  prende atto dei negoziati in corso tra la Corte e l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) in vista di un possibile accordo amministrativo; invita la Corte a riferire in merito ai progressi compiuti nel quadro di tali negoziati;

26.  invita nuovamente la Corte a includere nelle sue relazioni annuali di attività, nel rispetto delle norme vigenti in materia di riservatezza e protezione dei dati, i risultati e le conseguenze dei casi chiusi dall'OLAF nei quali l'indagine aveva per oggetto l'istituzione o qualsiasi membro del suo personale;

27.  prende atto della raccomandazione del servizio di audit interno di considerare un utilizzo più razionale dei veicoli ufficiali della Corte; invita la Corte ad affrontare la questione in collaborazione con la Corte di giustizia dell'Unione europea e a informare il Parlamento delle azioni intraprese per razionalizzare la gestione del parco veicoli;

28.  accoglie con favore gli sforzi profusi e i risultati raggiunti dalla Corte in termini di riduzione della propria impronta ambientale; rileva che nel 2013 la Corte ha avviato il progetto relativo al sistema di ecogestione e audit (EMAS) mirante a ottenere la certificazione EMAS entro la fine del 2016; si compiace del fatto che il 13 novembre 2015 la Corte abbia adottato una politica ambientale che formalizza la sua partecipazione a un'iniziativa di gestione ambientale di elevata qualità; esprime preoccupazione per il ritardo della certificazione EMAS;

29.  sottolinea l'importanza di ampliare la cooperazione con le università europee per la creazione di corsi specializzati in materia di audit europeo; chiede alla Corte di tenere informato il Parlamento circa i progressi e i risultati di tale futura cooperazione rafforzata;

30.  invita la Corte a considerare la possibilità di formulare raccomandazioni su come migliorare la comunicazione riguardo al bilancio dell'Unione, alle sue funzioni e ai suoi obiettivi, nonché su come illustrare più efficacemente il suo funzionamento ai cittadini.

INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

22.3.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

22

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Inés Ayala Sender, Dennis de Jong, Tamás Deutsch, Martina Dlabajová, Luke Ming Flanagan, Ingeborg Gräßle, Jean-François Jalkh, Bogusław Liberadzki, Notis Marias, Georgi Pirinski, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Bart Staes, Hannu Takkula, Joachim Zeller

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Richard Ashworth, Benedek Jávor, Karin Kadenbach, Markus Pieper, Patricija Šulin

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Raymond Finch, Jens Geier, Arne Lietz, Piernicola Pedicini

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

22

+

ALDE

Martina Dlabajová, Hannu Takkula

ECR

Richard Ashworth

EFDD

Piernicola Pedicini

GUE/NGL

Luke Ming Flanagan, Dennis de Jong

PPE

Tamás Deutsch, Ingeborg Gräßle, Markus Pieper, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Petri Sarvamaa, Claudia Schmidt, Patricija Šulin, Joachim Zeller

S&D

Inés Ayala Sender, Jens Geier, Karin Kadenbach, Bogusław Liberadzki, Arne Lietz, Georgi Pirinski,

Verts/ALE

Benedek Jávor, Bart Staes

3

-

ECR

Notis Marias

EFDD

Raymond Finch

ENF

Jean-François Jalkh

0

0

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

  • [1]  GU L 69 del 13.3.2015.
  • [2]  GU C 380 del 14.10.2016, pag. 1.
  • [3]  GU C 375 del 13.10.2016, pag. 1.
  • [4]  GU C 380 del 14.10.2016, pag. 147.
  • [5]  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.