RELAZIONE sulle norme europee – attuazione del regolamento (UE) n. 1025/2012

9.6.2017 - (2016/2274(INI))

Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori
Relatore: Marlene Mizzi
Relatore per parere (*):
Hans-Olaf Henkel, commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
(*)  Procedura con le commissioni associate – articolo 54 del regolamento

Procedura : 2016/2274(INI)
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Ciclo del documento :  
A8-0213/2017
Testi presentati :
A8-0213/2017
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulle norme europee – attuazione del regolamento (UE) n. 1025/2012

(2016/2274(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visto il regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, sulla normazione europea, che modifica le direttive 89/686/CEE e 93/15/CEE del Consiglio nonché le direttive 94/9/CE, 94/25/CE, 95/16/CE, 97/23/CE, 98/34/CE, 2004/22/CE, 2007/23/CE, 2009/23/CE e 2009/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la decisione 87/95/CEE del Consiglio e la decisione n. 1673/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,

-  vista la direttiva (UE) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2016, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione (direttiva SRI),

–  vista la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 1° giugno 2016, sull'attuazione del regolamento (UE) n. 1025/2012 dal 2013 al 2015 (COM(2016)0212),

–  visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 1° giugno 2016 dal titolo "Analysis of the implementation of the Regulation No 1025/2012 from 2013 to 2015 and factsheets" (Analisi dell'attuazione del regolamento (UE) n. 1025/2012 dal 2013 al 2015 e schede informative) (SWD(2016)0126),

–  vista la comunicazione della Commissione del 1° giugno 2016 dal titolo "Norme europee per il XXI secolo" (COM(2016)0358),

–  visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 1° giugno 2016 dal titolo "Tapping the potential of European service standards to help Europe's consumers and businesses" (Sfruttare le potenzialità delle norme europee sui servizi a vantaggio dei consumatori e delle imprese in Europa) (SWD(2016)0186),

–  vista la comunicazione della Commissione del 1° giugno 2016 dal titolo "Programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea" (COM(2016)0357),

–  visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 1° giugno 2016 dal titolo "The implementation of the actions foreseen in the 2016 Union work programme for European standardisation, including the implementing acts and mandates sent to the European standardisation organisations" (Attuazione delle azioni previste nel programma di lavoro dell'Unione del 2016 per la normazione europea, compresi gli atti di esecuzione e i mandati inviati alle organizzazioni europee di normazione) (SWD(2016)0185),

–  vista la comunicazione della Commissione del 19 aprile 2016 dal titolo "Priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale" (COM(2016)0176),

–  vista l'iniziativa comune sulla normazione nel quadro della strategia per il mercato unico di cui alla comunicazione della Commissione del 28 ottobre 2015 dal titolo "Migliorare il mercato unico: maggiori opportunità per i cittadini e per le imprese" (COM(2015)0550),

–  vista la sua risoluzione del 21 ottobre 2010 sul futuro della normazione europea[1],

–  visto il parere del Comitato economico e sociale europeo dal titolo "Norme europee per il XXI secolo",

–  visto il parere del Comitato economico e sociale europeo dal titolo "Normazione europea per il 2016",

-  vista la strategia sui software a sorgente aperta della Commissione europea per il periodo 2014-2017[2],

–  visto l'articolo 52 del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e i pareri della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e della commissione per i trasporti e il turismo (A8-0213/2017),

A.  considerando che il sistema europeo di normazione è un elemento centrale nel funzionamento del mercato unico; che l'azione della Commissione che stabilisce una visione comune per la normazione europea deriva direttamente dalle dieci priorità della Commissione Juncker e, in particolare, dalle priorità relative al mercato unico digitale connesso e alla strategia per il mercato unico;

B.  considerando che un sistema europeo di normazione aperto, inclusivo, trasparente e orientato soprattutto al mercato, fondato sulla fiducia e sul rispetto degli obblighi, è fondamentale per rispondere positivamente alla crescente esigenza, nell'ambito delle politiche e delle normative europee in materia industriale, economica, sociale e ambientale, di norme in grado di contribuire alla sicurezza, all'innovazione, all'interoperabilità, alla sostenibilità e all'accessibilità dei prodotti alle persone con disabilità, nonché di migliorare la qualità della vita di cittadini, consumatori e lavoratori;

C.  considerando che un sistema europeo di normazione efficiente dovrebbe basarsi su un partenariato e una cooperazione intensi tra industria, autorità pubbliche, organismi di normazione e altre parti interessate, come le organizzazioni di cui all'allegato III riconosciute in conformità del regolamento (UE) n. 1025/2012;

D.  considerando che le norme europee devono essere elaborate in un sistema aperto, inclusivo e trasparente, fondato sul consenso di tutti i soggetti interessati, allo scopo di definire requisiti strategici tecnici o qualitativi ai quali prodotti, processi di produzione, servizi o metodi attuali o futuri possono conformarsi;

E.  considerando che la comunicazione della Commissione sulle priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale riconosce il valore delle norme aperte ma non fornisce una definizione di norma "aperta"; che le norme aperte si sono rivelate importanti per la creazione e lo sviluppo di Internet e dei relativi servizi che, a loro volta, hanno favorito un'innovazione e prospettive sociali ed economiche senza precedenti;

F.  considerando che l'uso di licenze di software e hardware a sorgente aperta dovrebbe e potrebbe aiutare le imprese e le amministrazioni europee ad assicurare un migliore accesso ai beni e ai servizi digitali;

G.  considerando che un sistema europeo di normazione moderno e flessibile è utile ai fini di una politica industriale europea ambiziosa e rinnovata e del funzionamento del mercato unico; che le norme possono rafforzare la competitività, la crescita, la concorrenza leale e l'innovazione a livello globale dell'UE, nonché sostenere la qualità, le imprese, soprattutto i risultati delle PMI, e la protezione dei consumatori, dei lavoratori e dell'ambiente;

H.  considerando che in Europa coesistono due diversi sistemi di elaborazione delle norme, ossia uno basato sul principio delle delegazioni nazionali, quale applicato dal Comitato europeo di normazione (CEN) e dal Comitato europeo di normazione elettrotecnica (CENELEC), e un altro basato sull'adesione a pagamento dei soggetti interessati, quale elaborato dall'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI); che è necessario valutare i sistemi di elaborazione delle norme facendo riferimento al regolamento (UE) n. 1025/2012, al fine di individuare le sfide esistenti e le migliori prassi;

I.  considerando che il regolamento (UE) n. 1025/2012 ha apportato miglioramenti al processo di normazione, integrando, per la prima volta, le parti interessate della società e le PMI nella base giuridica del sistema europeo di normazione;

J.  considerando che le norme in materia di TIC, che sono elaborate prevalentemente a livello globale, consentono di sviluppare soluzioni interoperabili per prodotti complementari e per le varie componenti di un determinato prodotto, il che è particolarmente importante per lo sviluppo dell'"Internet delle cose" (IoT); che la frammentazione delle norme e le soluzioni proprietarie o semi-chiuse impediscono la crescita e l'avvio dell'IoT, per cui si rende necessario sviluppare un approccio strategico alla normazione delle TIC, in modo da rispondere con efficacia alle esigenze del prossimo decennio, consentendo all'Unione di mantenere un ruolo di primo piano nel sistema mondiale di normazione;

K.  considerando che la pubblicazione di documenti e di dati rientra fra le responsabilità di governo e gli obiettivi di trasparenza, tra cui l'assunzione di responsabilità, la riproducibilità, la sostenibilità e l'affidabilità dell'azione di governo; che la pubblicazione di documenti o dati deve avvenire sulla base di formati aperti e standardizzati per evitare situazioni di lock-in, in cui un software o un fornitore potrebbero non essere più presenti sul mercato, e in modo tale che entità indipendenti siano in grado di applicare tali formati a modelli di sviluppo e imprenditoriali differenti, fra cui la sorgente aperta, per garantire la continuità dei processi amministrativi e di governo;

L.  considerando che il settore dei trasporti è in prima linea nello sviluppo e nella diffusione di norme necessarie alla creazione dello spazio unico europeo dei trasporti;

Considerazioni generali

1.  accoglie con favore il pacchetto globale della Commissione sulla normazione che, insieme alla comunicazione sulla normazione delle TIC e all'iniziativa comune sulla normazione, ha come obiettivo la predisposizione di una politica in materia di normazione europea coerente e semplice, che conservi i numerosi elementi di successo e corregga i difetti, trovando il giusto equilibrio fra le dimensioni europea, nazionale e internazionale; sottolinea che qualsiasi revisione futura del sistema europeo di normazione dovrebbe basarsi sui punti di forza del sistema esistente, che rappresentano una solida base da cui partire per apportare miglioramenti, evitando cambiamenti radicali che ne danneggerebbero i valori fondamentali;

2.  riconosce la specificità e l'importanza del sistema europeo di normalizzazione per tutti i soggetti interessati, ivi comprese l'industria, le PMI, i consumatori e i lavoratori, e invita la Commissione a garantire che il sistema europeo continui a esistere e mantenga risorse sufficienti per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal regolamento (UE) n. 1025/2012, contribuendo in tal modo ad assicurare, tra l'altro, l'interoperabilità, la certezza del diritto e l'applicazione di adeguate garanzie a vantaggio delle imprese e dei consumatori nonché della libera circolazione delle tecnologie dell'informazione; invita la Commissione a garantire, nella revisione del quadro finanziario pluriennale, un bilancio sostenibile per il sistema europeo di normazione;

3.  accoglie con favore la tavola rotonda sulla rilevanza di mercato delle norme (Standards Market Relevance Roundtable, SMARRT) nell'ambito dell'iniziativa comune sulla normazione, che permette un dialogo fra la Commissione e l'industria, nel pieno rispetto della trasparenza verso i soggetti interessati, sui punti all'ordine del giorno del comitato per le norme;

4.  rileva che le norme sono uno strumento volontario e basato sulle esigenze del mercato che offre requisiti e orientamenti tecnici e che la loro applicazione facilita il rispetto da parte di beni e servizi della legislazione europea e sostiene le politiche europee quando le norme sono messe a punto in modo responsabile, trasparente e inclusivo; sottolinea, tuttavia, che tali norme non possono essere considerate diritto dell'Unione poiché la legislazione e le politiche concernenti il livello di protezione dei consumatori, della salute, della sicurezza, dell'ambiente e dei dati e il livello di inclusione sociale sono determinate del legislatore;

5.  riconosce il ruolo dei formati aperti e standardizzati ai fini del dovere di trasparenza dei governi, delle amministrazioni e delle istituzioni europee; invita gli Stati membri a cercare di applicare norme comuni nel campo dell'amministrazione digitale, prestando particolare attenzione agli organi giudiziari e alle autorità locali; sottolinea che le norme aperte sono essenziali per l'ulteriore sviluppo delle politiche sui dati di governo aperti e le città intelligenti e che i documenti e i dati devono pertanto essere pubblicati in formati aperti e standardizzati che possono essere facilmente utilizzati, in modo da semplificare il riutilizzo dei dati; evidenzia il ruolo degli appalti pubblici e delle norme aperte nell'evitare il lock-in dei fornitori;

6.  è fermamente convinto che i dati aperti restino un elemento essenziale, soprattutto nel settore dei trasporti, affinché si possa beneficiare appieno del mercato unico digitale, come ad esempio la promozione e lo sviluppo di trasporti multimodali; sottolinea pertanto che è necessaria una maggiore certezza del diritto, soprattutto in termini di titolarità e di responsabilità; invita quindi la Commissione a pubblicare, senza ulteriore indugio, una tabella di marcia per la messa a punto di norme intese ad armonizzare le interfacce di programmazione e i dati relativi ai trasporti finanziati con fondi pubblici, onde incentivare le innovazioni a forte intensità di dati e l'offerta di nuovi servizi di trasporto;

7.  sottolinea che l'attuale sistema di accreditamento delle istituzioni di collaudo non sempre garantisce che i prodotti e i servizi presenti sul mercato, che applicano le norme su base volontaria, siano conformi alle stesse; si rammarica del fatto che l'iniziativa comune sulla normazione e il programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea non prestino attenzione all'accreditamento delle istituzioni di collaudo e delle norme di prova, e invita la Commissione a tenere conto di tale aspetto al momento di proporre nuove iniziative;

8.  ritiene che le norme aperte debbano basarsi sull'apertura del processo di normazione e sullo sviluppo e la disponibilità di norme a fini di attuazione e impiego, in conformità del regolamento (UE) n. 1025/2012 e dei principi dell'OMC; prende atto dell'intenzione della Commissione, quale espressa nella tabella di marcia sui brevetti essenziali (SEP), di chiarire le questioni relative al rilascio di licenze FRAND e SEP; incoraggia la Commissione, unitamente alle organizzazioni europee di normazione e alle comunità "open source", a prendere in esame modalità adeguate di collaborazione;

9.  sottolinea che il sistema europeo di normazione deve contribuire all'innovazione europea, rafforzare la competitività dell'Unione, consolidare il ruolo dell'Europa nel commercio internazionale e concorrere al benessere dei cittadini; ritiene quindi essenziale che l'Europa mantenga il suo ruolo chiave nel sistema internazionale di normazione e sottolinea l'importanza di promuovere norme europee a livello globale in fase di negoziazione di accordi commerciali con paesi terzi; evidenzia che il sistema europeo di normazione può anche beneficiare degli accordi di partenariato conclusi tra le organizzazioni europee di normazione e quelle di paesi terzi e rileva che gli articoli 13 e 14 del regolamento (UE) n. 1025/2012 già prevedono la partecipazione di numerose organizzazioni di elaborazione delle norme per gli appalti pubblici nel settore delle TIC; raccomanda alle organizzazioni europee di normazione di prendere in considerazione la possibilità di collaborare strettamente con gli organismi nazionali di normazione dei paesi terzi, compresi quelli partner, qualora sia fattibile uno stretto allineamento; incoraggia la Commissione, gli Stati membri e le organizzazioni europee di normazione a continuare ad adoperarsi per la creazione di norme globali, prestando attenzione, nel contempo, al contesto regionale e alla pertinenza delle norme in fase di svolgimento dell'attività di normazione;

10.  evidenzia che la cooperazione internazionale nel campo della normazione contribuisce a garantire trasparenza, efficienza e coerenza e crea un contesto favorevole alla concorrenza per il settore industriale; osserva che un buon esempio, sviluppato per il settore delle TIC, è rappresentato dal Forum mondiale per l'armonizzazione dei regolamenti sui veicoli (WP.29) della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE);

11.  sottolinea che le norme adottate dalle organizzazioni internazionali sono generalmente elaborate al di fuori dell'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 1025/2012 e raccomanda alle organizzazioni europee di normazione di promuoverle solo dopo un processo di approvazione interna che coinvolga una rappresentanza di soggetti interessati, quali le organizzazioni di cui all'allegato III, in particolare per quanto riguarda le norme armonizzate a sostegno dell'attuazione della legislazione europea;

12.  è del parere che le organizzazioni europee di normazione dovrebbero sempre elaborare norme inclusive, sostenibili, sicure e di elevata qualità, che garantiscano un accesso e un trattamento equi nei confronti di tutti i soggetti interessati, riducano al minimo l'impatto sull'ambiente e tutelino adeguatamente i dati personali e la riservatezza;

13.  reputa che la cooperazione della Commissione e degli Stati membri con l'industria europea sia essenziale per favorire l'adozione di norme globali con sigillo europeo nella definizione e nella diffusione delle tecnologie 5G;

14.  si rammarica del fatto che le differenze tra le norme nazionali, come quelle nel settore della logistica e del trasporto merci, continuino a rappresentare un ostacolo al mercato interno e invita pertanto la Commissione e le organizzazioni europee di normazione a mettere a punto norme adeguate volte ad armonizzare, ove ritenuto necessario, le condizioni a livello nazionale, nell'ottica di eliminare ogni possibile ostacolo al mercato interno; sottolinea, a tale proposito, la necessità di giungere a un'armonizzazione intermodale delle norme;

15.  evidenzia inoltre che, oltre a prevenire la frammentazione del mercato, la normazione può contribuire in modo significativo a ridurre l'onere amministrativo e i costi di trasporto a carico di tutte le imprese (ad esempio, tramite documenti elettronici), in particolare delle PMI, e può agevolare la corretta attuazione della legislazione dell'UE (ad esempio, tramite tachigrafi digitali, sistemi di telepedaggio);

16.  rileva che il regolamento (UE) n. 1025/2012 ha migliorato il livello di inclusione del sistema europeo di normazione, favorendo la partecipazione attiva di PMI, consumatori, lavoratori e organizzazioni ambientali al processo di normazione, e incoraggia a proseguire in questa direzione, in modo che tutti siano adeguatamente rappresentati e possano partecipare al sistema di normazione e, di conseguenza, sfruttare appieno i vantaggi derivanti dalla normazione stessa; invita la Commissione, le organizzazioni europee di normazione e gli organismi nazionali di normazione a individuare le modalità migliori per conseguire tale obiettivo e affrontare le sfide, compresa la mancanza di consapevolezza, associate al maggiore coinvolgimento;

17.  accoglie con favore gli sforzi dell'ETSI volti a garantire un facile accesso alle PMI europee nonché la sua strategia a lungo termine (2016-2021) per affrontare specificamente il tema della collaborazione intersettoriale;

18.  riconosce che è migliorata la velocità di definizione delle norme e ricorda l'importanza di trovare il giusto equilibrio tra l'esigenza di garantire un'elaborazione tempestiva e la necessità di norme di elevata qualità;

19.  è del parere che, parallelamente alle migliori prassi attuali riscontrabili nelle comunità di normazione, la crescente consapevolezza dei cittadini circa le norme proposte, il coinvolgimento corretto e precoce di tutti i soggetti interessati e il miglioramento della qualità delle richieste di normazione possono aumentare ulteriormente la trasparenza e la responsabilità del sistema di normazione;

20.  invita la Commissione a prestare particolare attenzione e fornire assistenza ai paesi candidati nel loro sforzo di armonizzazione delle rispettive norme con quelle europee, al fine di ridurre al minimo le strozzature esistenti;

Norme TIC

21.  accoglie con favore la comunicazione sulle priorità per la normazione delle TIC, che delinea un approccio strategico alla normazione delle TIC, ma invita la Commissione a individuare con chiarezza l'allineamento tra la comunicazione e il programma continuativo per le TIC, il pacchetto "Norme per il XXI secolo" e il programma di lavoro annuale;

22.  osserva che la recente convergenza delle tecnologie e la digitalizzazione della società, delle imprese e dei servizi pubblici rendono indistinguibile la tradizionale separazione fra normazione generale e normazione delle TIC; ritiene che la normazione delle TIC dovrebbe far parte di una strategia digitale europea volta a creare economie di scala, risparmi di bilancio e una maggiore competitività e innovazione per le imprese europee nonché ad aumentare l'interoperabilità intersettoriale e transfrontaliera di beni e servizi mediante una definizione più rapida, in modalità aperta e competitiva, di norme volontarie che possano essere facilmente attuate dalle PMI;

23.  sottolinea la necessità di una maggiore cooperazione in seno alla comunità della normazione delle TIC, in particolare tra le organizzazioni europee di normazione, e invita queste ultime a preparare un programma di lavoro annuale comune che identifichi gli ambiti trasversali di interesse comune;

24.  sottolinea che i processi di normazione aperti, volontari, inclusivi e basati sul consenso si sono rivelati efficaci quali fattori di innovazione, interconnettività e diffusione di tecnologie, e ricorda che è altrettanto importante garantire investimenti e competenze adeguati nell'ambito delle tecnologie all'avanguardia e lo sviluppo delle stesse, come pure sostenere le PMI;

25.  esorta la Commissione a chiedere alle organizzazioni europee di normazione di contribuire all'elaborazione di norme di elevata qualità, interoperabili e aperte, allo scopo di fronteggiare la frammentazione e incoraggiarne la piena adozione, e a riconoscere l'ecosistema esistente e i vari modelli aziendali che sostengono lo sviluppo delle tecnologie digitali, dal momento che ciò contribuirà alla sostenibilità sociale, economica e ambientale delle catene del valore delle TIC, confermando l'impegno assunto nell'interesse pubblico a garantire la protezione della riservatezza e dei dati;

26.  sottolinea l'assoluta necessità di adattare la politica di normazione delle TIC agli sviluppi del mercato e delle politiche, dato che ciò porterà al conseguimento di importanti obiettivi strategici europei che richiedono l'interoperabilità, ad esempio in materia di accessibilità, sicurezza, e-business, e-government, sanità elettronica e trasporti; raccomanda alla Commissione e alle organizzazioni europee di normazione di dare priorità alle norme nel campo del 5G, del cloud computing, dell'IoT, dei dati e della cibersicurezza, come pure dei domini verticali, quali ad esempio "guida connessa e automatica e sistemi di trasporto intelligenti", "città intelligenti", "energia intelligente", "fabbricazione avanzata" e "ambienti di vita intelligenti";

27.  evidenzia la necessità di creare un ecosistema delle TIC aperto e interoperabile, basato sulle cinque norme prioritarie nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e che favorisca la concorrenza in materia di creazione di valore, la quale rappresenta una fonte di innovazione; ritiene che:

–  le norme in materia di 5G dovrebbero rendere possibile una vera e propria transizione generazionale in termini di capacità, affidabilità e latenza, il che consentirebbe al 5G di far fronte all'atteso incremento del traffico e ai diversi requisiti dei servizi che saranno basati su tale tecnologia;

–  le norme in materia di cibersicurezza dovrebbero garantire il rispetto della sicurezza e la protezione della riservatezza fin dalla progettazione, fornire sostegno alla resilienza delle reti e alla gestione dei rischi e far fronte al rapido aumento delle minacce informatiche in grado di pregiudicare lo sviluppo di tutte le TIC;

–  le norme sul cloud computing dovrebbero convergere al fine di consentire l'interoperabilità di tutti gli aspetti del cloud, rendendo possibile la portabilità;

–  le norme relative ai dati dovrebbero favorire i flussi di dati interdisciplinari e trasversali, permettendo di ottenere una migliore interoperabilità dei dati e dei metadati, inclusa la semantificazione, e contribuire allo sviluppo di un modello architetturale di riferimento per i megadati;

–  le norme relative all'Internet delle cose dovrebbero concentrarsi sull'attuale frammentazione senza ostacolare l'innovazione in un settore che è in rapido sviluppo;

28.  riconosce che l'efficienza delle reti di comunicazione 5G dipende in misura significativa da norme comuni che garantiscono interoperabilità e sicurezza, ma ricorda che lo sviluppo di una rete ad altissima capacità è la colonna portante di una rete 5G affidabile;

29.  osserva che il successo di un'economia basata sui dati dipende da un ecosistema delle TIC più ampio, che comprenda esperti altamente istruiti nonché persone qualificate, consentendo di colmare il divario digitale e porre fine all'esclusione digitale;

30.  incoraggia la Commissione a procedere a una raccolta di statistiche per meglio valutare l'impatto della digitalizzazione e delle TIC sui trasporti e il turismo;

31.  è consapevole del numero crescente di piattaforme, gruppi, riunioni e canali nell'ambito delle norme TIC; chiede alla Commissione di razionalizzare il numero di piattaforme e meccanismi di coordinamento che si occupano di normazione e di coinvolgere le organizzazioni di normazione in nuove iniziative, al fine di evitare la duplicazione degli sforzi per le parti interessate; sottolinea la necessità di coordinare meglio le norme e le priorità di normazione delle TIC tra le diverse organizzazioni, e sollecita la Commissione a informare tempestivamente le parti interessate circa lo stato di avanzamento delle iniziative in corso per quanto riguarda le norme TIC;

32.  evidenza che la digitalizzazione avanza a un ritmo incalzante e rappresenta un importante propulsore economico; sottolinea l'importanza di un'efficace digitalizzazione delle industrie verticali per favorire le PMI e soprattutto i consumatori a livello europeo, nazionale, regionale e locale, nonché la necessità di rappresentare adeguatamente i loro timori nel quadro della normazione internazionale delle TIC;

33.  sostiene il proposito della Commissione di esaminare iniziative quali l'istituzione di un sistema di etichettatura e certificazione affidabile per l'IoT, che possa contribuire a promuovere la fiducia nei livelli di privacy e sicurezza da punto a punto di un dispositivo IoT, fornendo valutazioni misurabili e comparabili sui possibili rischi connessi al funzionamento e all'utilizzo di un dispositivo o servizio IoT; ritiene che esse debbano essere sviluppate ove opportuno e laddove i dispositivi IoT possano avere un impatto sull'infrastruttura pertinente sulla base dei requisiti definiti nella direttiva NIS, che dovrebbe fungere da base per la definizione dei requisiti di sicurezza; osserva che tale etichetta deve essere in grado di adattarsi ai futuri cambiamenti tecnologici e tenere conto delle norme internazionali, ove opportuno;

34.  invita la Commissione a prendere l'iniziativa nel promuovere norme intersettoriali e translinguistiche e nel sostenere servizi rispettosi della sfera privata, affidabili e sicuri;

35.  sostiene, a tal fine, la definizione di requisiti minimi specifici e misurabili che tengano conto della sostenibilità e dell'affidabilità a lungo termine dei dispositivi o dei servizi per l'IoT, nonché delle norme settoriali di sicurezza informatica e di quelle sulla sostenibilità; sostiene che un tale elenco dovrebbe comprendere, ad esempio, l'impegno a rendere disponibili gli aggiornamenti per un periodo di tempo minimo dopo l'acquisto, ossia l'impegno di un produttore o fornitore a fornire per un determinato lasso di tempo l'aggiornamento dopo la scoperta e la notifica di una vulnerabilità; sostiene, a tal fine, che la Commissione dovrebbe valutare la possibilità di un'autoregolamentazione del settore, tenendo conto della velocità alla quale le norme e le tecnologie evolvono nel settore delle TIC e delle differenze fra i modelli di sviluppo e di business, fra cui l'open source, le start-up e le PMI;

36.  prende atto delle preoccupazioni in materia di sicurezza informatica e delle specificità delle minacce nel settore dei trasporti; esorta la Commissione a tenere conto di tali specificità al momento di adottare le raccomandazioni sulle norme in materia di cibersicurezza, previste per la fine del 2017, quale primo passo verso una strategia globale sulla cibersicurezza nel settore dei trasporti;

37.  osserva che la normazione delle TIC sarà vantaggiosa per lo sviluppo dei servizi legati ai trasporti e al turismo nonché per le soluzioni di trasporto multimodali; invita la Commissione, di concerto con le organizzazioni europee di normazione (OEN), ad attribuire maggiore importanza a tale sviluppo in fase di attuazione del proprio piano d'azione prioritario per la normazione delle TIC e, in particolare, a esaminare il potenziale ruolo della normazione nel sostenere i cambiamenti tecnologici e i nuovi modelli economici che stanno emergendo nel settore turistico; chiede alla Commissione di adottare azioni rapide volte a promuovere lo sviluppo dei servizi di biglietteria e informazioni integrate e intelligenti nonché dei nuovi concetti di mobilità come il "mobility-as-a-service";

38.  rileva che, con l'aumento dell'uso di Internet, dei servizi bancari online, dei social network e delle iniziative di e-health, le persone sono sempre più preoccupate per la sicurezza e la privacy; rileva inoltre che le norme TIC devono riflettere i principi di protezione delle persone fisiche per quanto riguarda il trattamento dei dati personali e la libera circolazione di tali dati;

39.  invita la Commissione a includere l'integrazione digitale della produzione tra le priorità di normazione in materia delle TIC e incoraggia lo sviluppo di norme aperte per i protocolli di comunicazione e i formati di dati per l'integrazione digitale delle attrezzature di produzione, al fine di garantire la piena interoperabilità fra macchinari e dispositivi;

40.  riconosce qualche preoccupazione in particolare per quanto riguarda le TIC e i brevetti essenziali (brevetti SEP), e riconosce che una solida, equa e ragionevole politica dei diritti di proprietà intellettuale incoraggerà gli investimenti e l'innovazione e agevolerà l'adozione del mercato unico digitale e delle nuove tecnologie, in particolare per quanto concerne il dispiegamento del 5G e dispositivi IoT, in quanto si fondano in larga misura sulla normazione; sottolinea che è essenziale mantenere un quadro equilibrato di standardizzazione e pratiche efficienti di rilascio delle licenze per i brevetti essenziali sulla base della metodologia FRAND (pratiche eque, ragionevoli e non discriminatorie), e affrontare le legittime preoccupazioni dei licenzianti e licenziatari di brevetti SEP, garantendo nel contempo che il processo di standardizzazione offra parità di condizioni in cui le imprese di ogni dimensioni, comprese le PMI, possano collaborare in maniera reciprocamente vantaggiosa; incoraggia gli sforzi della Commissione intesi a garantire che l'interoperabilità tra le componenti digitali possa essere conseguita attraverso diversi tipi di soluzioni in materia di concessione di licenza e modelli di business;

41.  esorta la Commissione a chiarire senza indugio gli elementi essenziali di una metodologia di concessione delle licenze equa, efficace e applicabile, strutturata sulla base dei principi FRAND, tenendo conto degli interessi dei titolari dei diritti e degli esecutori di norme tra cui i brevetti essenziali, di un'equa redditività degli investimenti e dell'ampia disponibilità di tecnologie sviluppate in un processo di normazione aperto e sostenibile; invita la Commissione a prendere atto della sentenza della Corte di giustizia dell'UE C-170/13 (Huawei/ZTE), che stabilisce un equilibrio tra i titolari di brevetti essenziali e gli esecutori di una norma, al fine di ovviare alle violazioni dei brevetti e garantire l'efficace risoluzione delle controversie; invita la Commissione, inoltre, a migliorare la definizione relativa alle informazioni sul campo di applicazione dei brevetti e ad affrontare i problemi connessi alle asimmetrie informative tra le PMI e le grandi imprese, ad aumentare la trasparenza delle dichiarazioni relative ai brevetti essenziali e a migliorare la qualità delle informazioni sul rapporto tra i brevetti essenziali e i prodotti; è del parere che qualsiasi compenso corrisposto agli sviluppatori di brevetti essenziali deve fondarsi su condizioni eque, proporzionate e non discriminatorie, nonché su percentuali di canoni trasparenti, ragionevoli, prevedibili e sostenibili, tranne nei casi in cui gli sviluppatori decidano di fornire lo standard disponibile senza una contropartita finanziaria; riconosce, tuttavia, che esistono diversi modelli di business, come la concessione di licenze a titolo gratuito e l'attuazione di software open source, e pertanto è necessario che la normativa e il dibattito continuino a riconoscere l'utilizzo di tutti i modelli su una base che includa i diritti di tutti i settori di mercato e i titolari dei diritti di proprietà intellettuale;

42.  sottolinea la necessità di adottare un approccio basato su dati concreti nel monitorare e sviluppare ulteriormente il quadro per la concessione di licenze al fine di garantire un ecosistema dinamico che crei valore aggiunto e occupazione;

43.  invita la Commissione a pubblicare relazioni semestrali che attestino casi reali di: (a) utilizzo non autorizzato di brevetti essenziali (ad esempio infrazioni) per una durata uguale o superiore a 18 mesi; nonché b) problemi di accesso alle norme in ragione di una sistematica inosservanza degli impegni FRAND;

44.  invita la Commissione a chiudere il dibattito sul "bisogno percepito" di un Cloud per la scienza e a intraprendere azioni immediate, in stretta concertazione con gli Stati membri, relativamente al Cloud europeo per la scienza aperta, che dovrebbe integrare senza soluzione di continuità le reti esistenti, i dati e i sistemi informatici ad elevate prestazioni e i servizi per le infrastrutture elettroniche nei vari campi scientifici, operando in un quadro di politiche e norme TIC condivise;

Norme europee per il XXI secolo

45.  accoglie con favore il pacchetto della Commissione sulla normazione dal titolo "Norme per il XXI secolo" e ritiene che il sistema di normazione debba essere reso più trasparente, aperto e inclusivo, al fine di integrare pienamente le istanze dei cittadini, dei consumatori e delle PMI;

46.  si rammarica di non essere stato consultato prima dell'adozione del pacchetto ed esorta le istituzioni europee a riunire le varie iniziative in un unico programma di lavoro strategico e olistico, per evitare la duplicazione di azioni e politiche; sottolinea che la commissione competente del Parlamento europeo può svolgere un ruolo importante nell'esame pubblico delle norme armonizzate prescritte dalla Commissione;

47.  chiede che il programma di lavoro annuale dell'Unione sia rafforzato e reso più coerente ed efficace;

48.   sottolinea che il prossimo programma di lavoro annuale dell'Unione dovrà specificamente occuparsi delle azioni intese a migliorare il coordinamento tra le norme TIC e non TIC, a contribuire al miglioramento delle norme dei diversi organismi nazionali di normazione e a promuovere l'inclusività delle organizzazioni europee di normazione prestando maggiore attenzione al ruolo delle parti interessate di cui all'articolo 5;

49.  sottolinea l'importanza del dialogo interistituzionale per la preparazione del programma di lavoro annuale dell'Unione e incoraggia gli sforzi volti al coinvolgimento di tutte le parti interessate pertinenti, prima dell'adozione del programma di lavoro annuale dell'Unione, in un forum annuale sulla normazione in cui discutere dei nuovi settori, delle sfide esistenti e dei miglioramenti necessari nel processo di normazione;

50.  incoraggia gli Stati membri a investire in strategie di normazione nazionali che aiuteranno e incoraggeranno il settore pubblico, gli organismi di normazione, le parti interessate della società, le PMI e il mondo accademico a livello nazionale a sviluppare e attuare singoli piani d'azione in materia di normazione;

51.  accoglie con favore l'iniziativa congiunta sulla normazione e raccomanda di invitare anche il Parlamento a partecipare e a contribuire a detta iniziativa, sottolineando che tutti i soggetti interessati, ivi comprese le istituzioni dell'UE, dovranno rispettare le norme di tali partenariati pubblico-privato; invita la Commissione ad assumere un ruolo di primo piano nell'attuazione delle azioni e raccomandazioni chiave dell'iniziativa congiunta sulla normazione e a riferire al Parlamento entro la fine del 2017 sui progressi compiuti;

52.  accoglie con favore l'impegno assunto nell'ambito dell'iniziativa congiunta sulla normazione a elaborare uno studio sull'impatto economico e sociale delle norme e del loro utilizzo, includendo le informazioni sulle politiche, sui rischi e sui risultati concernenti la qualità della vita, gli aspetti sociali e attinenti al personale; invita la Commissione a basare lo studio su dati quantitativi e qualitativi e ad analizzare sia il modello di business del processo di normazione sia i vari modelli finanziari, comprese le opportunità e le sfide, per rendere facilmente disponibile l'accesso alle norme armonizzate;

53.  sottolinea che la normazione è sempre più riconosciuta quale fattore che contribuisce in maniera significativa alla ricerca e allo sviluppo, svolge un ruolo importante nel colmare il divario tra ricerca e mercato, favorisce la diffusione e l'utilizzo dei risultati della ricerca e crea la base per ulteriore innovazione;

54.  invita la Commissione ad adottare politiche che rimuovano le barriere eccessive nei settori innovativi al fine di incentivare gli investimenti nel settore ricerca e sviluppo nonché nella normazione a livello dell'UE; osserva che le industrie verticali dovrebbero elaborare una propria tabella di marcia per la normazione, basandosi su processi guidati dall'industria che, se alimentati da una forte volontà di conseguire norme comuni, potrebbero diventare norme globali; ritiene che gli organi di normazione dell'UE debbano svolgere un ruolo speciale in tale processo;

55.  esorta le parti dell'iniziativa congiunta a garantire un migliore allineamento della ricerca e dell'innovazione alle priorità di normazione;

56.  ritiene che la conoscenza e licenze aperte siano lo strumento migliore per promuovere l'innovazione e lo sviluppo tecnologico; incoraggia gli istituti di ricerca che ricevono fondi dall'UE a utilizzare brevetti e licenze aperti al fine di assicurarsi un ruolo di maggiore importanza nel processo di normazione;

57.  sostiene le azioni volte a migliorare le sinergie fra le comunità di normazione e di ricerca e a promuovere le norme fin dalle prime fasi dei progetti di ricerca; incoraggia gli organismi nazionali di normazione a promuovere la normazione presso la comunità di ricerca e innovazione, incluse le relative organizzazioni governative e le agenzie di finanziamento, e raccomanda l'elaborazione di un capitolo specifico sulla normazione nell'ambito del programma Orizzonte 2020;

58.  esorta la Commissione e le organizzazioni europee di normazione a garantire che le norme sui servizi di mercato riflettano l'aumentata servitizzazione dell'economia e siano elaborate per migliorare la sicurezza e la qualità dei servizi e dare priorità agli ambiti che determinano maggiori svantaggi per i consumatori, senza sconfinare nelle attuali prescrizioni normative nazionali, in particolare le disposizioni inerenti al diritto del lavoro, nonché gli accordi e la contrattazione collettiva; riconosce, inoltre, che le norme sui servizi rispondono spesso a specificità nazionali e che il loro sviluppo è legato alle esigenze del mercato, all'interesse dei consumatori e a quello pubblico; sottolinea che lo sviluppo di norme europee sui servizi dovrebbe contribuire al funzionamento del mercato interno dei servizi aumentando nel contempo la trasparenza, la qualità e la competitività e promuovendo la concorrenza, l'innovazione e la protezione dei consumatori;

59.  sottolinea la necessità di includere, nel processo di normazione europeo, norme che migliorino l'accessibilità senza ostacoli ai trasporti e ai servizi di trasporto per le persone con disabilità e gli anziani;

60.  è del parere che la rapida evoluzione del mondo moderno, con la sua aumentata complessità tecnica, conduca alla messa a punto di un numero sempre maggiore di norme e piattaforme per il trattamento di specifiche che non corrispondono agli organismi di normazione di cui al regolamento (UE) n. 1025/2012, e che oggi vi siano maggiori richieste per quanto riguarda la partecipazione delle PMI e delle microimprese; sottolinea l'importanza di sostenere le misure volte a migliorare l'accesso delle PMI ai mezzi di elaborazione e utilizzo delle norme;

61.  sottolinea l'importanza di interconnettere piattaforme e banche dati a livello europeo, onde consentire una migliore interoperabilità di reti e sistemi;

62.  ritiene che la normazione delle TIC comporti non solo la definizione delle specifiche di prodotto, ma anche lo sviluppo di tecnologie innovative;

63.  sottolinea che le disposizioni (tecniche) uniformi contribuiscono a ridurre i costi dello sviluppo, della produzione e della certificazione evitando la duplicazione dei compiti;

64.  sottolinea che l'invecchiamento demografico in Europa richiede la sistematica integrazione dei bisogni delle persone più anziane, con disabilità e di altri membri vulnerabili della società nella messa a punto delle norme, che sono uno strumento adatto a contribuire al conseguimento di una società attiva e sana in Europa e all'aumento dell'accessibilità di prodotti e servizi per i cittadini;

65.  sottolinea che l'innovazione nel settore dei trasporti e del turismo offre enormi opportunità e ha un impatto positivo sulla società e le imprese dell'UE, in particolare le PMI e le start-up, e insiste sulla necessità di mettere a punto nuove norme, ove possibile perseguendo un approccio intersettoriale, e di portare avanti gli sforzi di normazione, al fine di garantire una corretta attuazione delle iniziative dell'UE nel campo della digitalizzazione, quali i sistemi di trasporto intelligenti cooperativi (C-ITS) e lo sviluppo di applicazioni per i trasporti all'interno dei sistemi di navigazione satellitare dell'UE (Galileo ed EGNOS);

Organizzazioni europee di normazione

66.  accoglie con favore il ruolo svolto dalle organizzazioni europee di normazione, ma esorta a intraprendere ulteriori iniziative per migliorarne l'apertura, l'accessibilità e la trasparenza e raccomanda che il loro operato tenga conto degli interessi europei;

67.  riconosce che il principio delle delegazioni nazionali è fondamentale per il sistema europeo, ma avverte che sussistono differenze in termini di risorse, competenze tecniche e coinvolgimento dei soggetti interessati a livello nazionale e raccomanda un'integrazione del lavoro delle delegazioni nazionali;

68.  riconosce l'importanza dell'elaborazione tempestiva delle norme, nonché della citazione dei riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (GU) in caso di norme armonizzate; è consapevole che la citazione delle norme di riferimento nella GU è diminuita e invita la Commissione a esaminare e affrontare le motivazioni che ne sono alla base, nonché a eliminare gli ostacoli inutili; raccomanda, a tale riguardo, un maggiore coinvolgimento degli esperti della Commissione e dei consulenti della nuova strategia nel processo di normazione, e invita la Commissione a mettere a punto, in collaborazione con le organizzazioni europee di normazione, gli orientamenti in materia di normazione per aiutare i diversi dipartimenti della Commissione, le organizzazioni europee di normazione e i consulenti della nuova strategia a valutare le norme in modo coerente;

69.  ribadisce che meccanismi di ricorso trasparenti e accessibili rafforzano la fiducia nei confronti delle organizzazioni europee di normazione e dei processi di elaborazione delle norme;

70.  incoraggia l'uso delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione per migliorare l'accessibilità e la trasparenza dei processi di normazione, quali lo strumento di apprendimento online CEN-CENELEC per le PMI; ritiene che l'uso di strumenti digitali può facilitare la partecipazione dei soggetti interessati all'elaborazione delle norme e fornire informazioni sull'attività di normazione futura, in corso e completata;

Raccomandazioni strategiche

71.  invita la Commissione a rafforzare le sinergie e il coordinamento tra le istituzioni europee, le organizzazioni europee di normazione, gli organismi nazionali di normazione e tutte le organizzazioni pertinenti delle parti interessate attraverso il forum annuale sulla normazione, riconoscendo nel contempo il contesto internazionale delle norme; riconosce che la stragrande maggioranza delle norme è sviluppata su base volontaria, in risposta alle esigenze del mercato e dei consumatori, e sostiene tale approccio;

 chiede l'applicazione rigorosa del regolamento (UE) n. 1025/2012 per quanto riguarda il riconoscimento delle organizzazioni di cui all'allegato III e la pubblicazione delle relazioni di cui all'articolo 24 del regolamento;

73.  esorta la Commissione ad armonizzare completamente le condizioni per le organizzazioni di cui all'allegato III e a garantire l'eliminazione degli ostacoli che ne impediscono di fatto l'effettivo coinvolgimento nel processo di normazione;

   raccomanda che lo status relativo all'adesione, i diritti e gli obblighi delle organizzazioni di cui all’allegato III, quali il diritto di impugnazione, le competenze consultive, il diritto a un parere prima che la norma sia adottata e l'accesso ai comitati tecnici e ai gruppi di lavoro siano riesaminati in seno alle organizzazioni europee di normazione per valutare se soddisfano i requisiti del regolamento n. 1025/2012;

  invita le organizzazioni europee di normazione a garantire che gli accordi ISO-CEN (Vienna) e IEC CENELEC (Francoforte) non impediscano o compromettano la partecipazione al processo di normazione delle organizzazioni di cui all'allegato III o degli organismi nazionali di normazione;

76.  invita la Commissione e gli Stati membri ad avviare la promozione, ad agevolare il finanziamento e ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture necessarie, anche attraverso l'ammodernamento, la conversione e l'adeguamento, per la diffusione sul mercato delle nuove tecnologie sostenute dalle norme europee (ad esempio, un'infrastruttura per i combustibili alternativi), nel rispetto dei requisiti in materia di sicurezza, salute e ambiente; evidenzia che le infrastrutture sono un investimento a lungo termine e, pertanto, la loro normazione dovrebbe garantire la massima interoperabilità e consentire sviluppi tecnologici futuri e la loro applicazione;

 invita la Commissione a collaborare con le organizzazioni europee di normazione e gli organismi nazionali di normazione per promuovere punti di contatto di facile utilizzo per l'accesso alle norme in grado di fornire agli utenti delle norme assistenza e informazioni in merito alle norme disponibili e alle relative specifiche generali, aiutandoli a reperire le norme che meglio soddisfano le loro esigenze e fornendo orientamenti sull'attuazione delle stesse; raccomanda, inoltre, lo svolgimento di campagne di informazione e formazione a livello nazionale e dell'UE per promuovere il ruolo delle norme e incoraggia gli Stati membri a includere corsi di formazione professionale relativi alle norme nei sistemi di istruzione nazionali;

78.  invita la Commissione a sviluppare attività di controllo tecnologico, in modo da individuare i futuri sviluppi delle TIC che potrebbero trarre beneficio dalla normazione, ad agevolare il flusso e la trasparenza delle informazioni necessarie per la penetrazione nel mercato e l'utilizzo di tali tecnologie e, a tale riguardo, a sviluppare meccanismi di valutazione facilmente accessibili e di semplice utilizzo via Internet;

79.  raccomanda che gli organismi nazionali di normazione verifichino se è possibile fornire accesso alle norme nella misura in cui l'utente delle norme sia in grado di valutarne la rilevanza; raccomanda vivamente che gli organismi nazionali di normazione e le organizzazioni europee di normazione, all'atto di stabilire il livello delle tariffe relative alle norme, tengano conto delle esigenze delle PMI e delle parti interessate a titolo di utenti non commerciali;

80.  invita la Commissione a preparare un registro europeo che elenchi le norme europee esistenti in tutte le lingue ufficiali dell'UE, che comprenda inoltre informazioni sull'attività di normazione in corso da parte delle organizzazioni europee di normazione, i mandati di normazione esistenti, i progressi compiuti e le decisioni di obiezioni formali;

  invita la Commissione a monitorare gli sviluppi internazionali nel settore della normazione delle TIC e, se necessario, a sostenere la partecipazione e il coordinamento delle parti interessate europee in posizioni di vertice negli opportuni organismi di normazione e nei progetti di normazione di importanza strategica, al fine di promuovere il modello e gli interessi normativi europei; incoraggia il ricorso alla piattaforma multilaterale sulla normazione delle TIC per riunire le organizzazioni europee di normazione e gli organismi internazionali di normazione sulle TIC;

82.  incoraggia l'adozione da parte dell'UE del "Reference Architecture Model for Industry 4.0" (modello architetturale di riferimento per l'industria 4.0) per la digitalizzazione dell'industria europea;

83.  invita gli Stati membri a utilizzare le norme europee sulle TIC nelle procedure degli appalti pubblici al fine di migliorare la qualità dei servizi pubblici e favorire le tecnologie innovative; sottolinea, tuttavia, che l'uso di norme non dovrebbe tradursi in barriere aggiuntive, soprattutto per le piccole imprese che cercano di partecipare alle procedure degli appalti pubblici;

   invita le istituzioni dell'UE, i governi nazionali e le organizzazioni europee di normazione a elaborare orientamenti in materia di formazione per consentire ai responsabili politici di superare le incoerenze derivanti dall'utilizzo di diverse metodologie di lavoro nei vari dipartimenti e istituzioni, nonché a creare una cultura della normazione e a promuovere la conoscenza delle modalità di funzionamento dei processi di normazione e delle situazioni in cui possono essere utilizzati;

  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

  • [1]  GU C 70 E dell'8.3.2012, pag. 56.
  • [2]  https://ec.europa.eu/info/european-commissions-open-source-strategy_en

MOTIVAZIONE

1. Contesto

Il 1° giugno 2016 la Commissione europea ha presentato un pacchetto di comunicazioni che delineano la visione della Commissione sull'evoluzione del processo europeo di normazione nei prossimi anni.

Il pacchetto contiene quattro comunicazioni: la comunicazione dal titolo "Norme europee per il XXI secolo", gli orientamenti concernenti le norme sui servizi: "Tapping the potential of European service standards to help Europe's consumers and businesses" (Sfruttare le potenzialità delle norme europee sui servizi a vantaggio dei consumatori e delle imprese in Europa), il documento di lavoro dei servizi della Commissione sulla relazione redatta a norma dell'articolo 24 e sulla valutazione del programma REFIT e il programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea.

Il pacchetto comprende inoltre una decisione della Commissione che fornisce il quadro di riferimento relativo all'iniziativa congiunta sulla normazione, che costituisce uno stretto partenariato tra organizzazioni pubbliche e private per affrontare le sfide attuali nel processo di elaborazione delle norme e per promuovere un centro europeo di normazione dove elaborare le norme in modo tempestivo, aperto, trasparente e inclusivo.

L'iniziativa congiunta sulla normazione è integrata dalla comunicazione della Commissione europea dal titolo "Priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale", adottata nell'aprile 2016. La comunicazione sulle TIC propone delle misure concrete per accelerare il processo di elaborazione delle norme TIC concentrandosi su cinque settori prioritari: il 5G, il cloud computing, l'Internet delle cose, le tecnologie di dati e la cibersicurezza.

L'intero pacchetto della Commissione sulla normazione, unitamente alla comunicazione sulla normazione delle TIC e all'iniziativa congiunta sulla normazione, mira alla creazione di un unico e coerente sistema europeo di normazione che si adatti a un contesto in continua evoluzione, sostenga molteplici politiche e apporti ai consumatori e alle imprese benefici e prevedibilità.

Al momento, l'elaborazione della politica di normazione europea si avvale di vari strumenti politici, quali il programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea, il programma continuativo per le TIC e varie piattaforme, come il comitato "Norme" e la piattaforma multilaterale europea sulla normazione delle TIC.

Nel suo pacchetto, la Commissione riconosce la necessità di allineare queste iniziative e propone, al riguardo, l'adozione del programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea a luglio di ogni anno, preceduto, a partire dal 2017, da un dialogo interistituzionale con il pieno coinvolgimento del Parlamento europeo e di altre istituzioni dell'UE. Ogni anno il dialogo interistituzionale verterà su un'unica relazione della Commissione sull'attuazione delle suddette iniziative.

La relazione del Parlamento europeo intende apportare un contributo all'idea di una politica di normazione europea unica e coerente, che figuri con maggiore prominenza nel programma politico e dove le priorità siano regolarmente discusse con il Parlamento europeo.

Gli obiettivi del relatore consistono nel contribuire all'attuale dibattito e nel definire le priorità del Parlamento europeo in risposta al pacchetto della Commissione sulla normazione, all'iniziativa congiunta sulla normazione e alla comunicazione sulle TIC. La relazione contribuirà anche al primo dialogo interistituzionale, previsto per la primavera del 2017, e al programma di lavoro annuale dell'Unione 2018, che sarà adottato dalla Commissione nel luglio 2017.

II. Osservazioni generali del relatore

La presente relazione si basa su diversi punti salienti che secondo il relatore occorre assolutamente prendere in considerazione quando si discute del futuro del sistema europeo di normazione.

Il relatore ritiene che le norme rappresentino uno strumento importante per il funzionamento del mercato unico, per il rafforzamento della competitività, della crescita e dell'innovazione in Europa, per il sostegno della qualità, delle prestazioni e della protezione dei consumatori, delle imprese, dei lavoratori e dell'ambiente, nonché per lo sviluppo dell'interoperabilità delle reti e dei sistemi.

Tuttavia, per effetto delle nuove tecnologie e della progressiva integrazione delle soluzioni digitali nelle catene del valore industriali a livello globale, nonché del contesto internazionale in rapida evoluzione, l'ambito della normazione sta cambiando rapidamente ed è necessario un nuovo impulso per dare una risposta efficace alle esigenze normative dell'industria, dei consumatori, dei lavoratori, delle organizzazioni ambientali e degli altri soggetti interessati.

Il relatore accoglie con favore l'ambizioso pacchetto della Commissione sulla normazione, insieme alla comunicazione sulla normazione delle TIC e all'iniziativa congiunta sulla normazione. Il relatore ritiene, tuttavia, che occorra affrontare vari ostacoli pratici, in particolare, l'inclusività, l'apertura e la trasparenza del sistema nonché la rappresentanza delle organizzazioni dei soggetti interessati di cui all'allegato III.

Il relatore ritiene che le norme più efficaci siano quelle elaborate con il sostegno generale dell'industria, delle autorità pubbliche, dei consumatori, dei lavoratori e dei cittadini. Pertanto, il relatore sostiene il sistema europeo unico, che tenga conto non solo dei contributi della grande industria e delle autorità pubbliche, ma anche delle PMI, dei consumatori e dei cittadini.

Il relatore ritiene che un sistema europeo di normazione efficiente debba basarsi su un partenariato e una cooperazione intensi tra industria, autorità pubbliche, organismi di normazione e altre parti interessate, che devono collaborare in un sistema fondato sull'inclusività, l'apertura, la trasparenza e il consenso onde definire i requisiti strategici tecnici o qualitativi dei prodotti, dei processi produttivi, dei servizi o dei metodi attuali o futuri.

Inoltre, il relatore riconosce che le norme sono strumenti volontari e basati sulle esigenze del mercato che offrono requisiti e orientamenti tecnici e, purché elaborate in modo trasparente e inclusivo, sostengono l'attuazione della normativa e delle politiche europee, ma sottolinea che le decisioni politiche relative al livello di tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente dovrebbero restare di pertinenza del legislatore.

Infine, il relatore riconosce l'importanza della promozione a livello mondiale delle norme europee e del sistema europeo di normazione e invita la Commissione e gli Stati membri a operare in questa direzione, prestando maggiore attenzione al ruolo e all'importanza globale nell'ambito delle attività di normazione.

III. Normazione delle TIC

La relazione riconosce che l'interoperabilità e la normazione svolgono un ruolo chiave nella trasformazione digitale. La convergenza delle tecnologie e la digitalizzazione della società, delle imprese e dei servizi pubblici rendono più labile il tradizionale confine tra normazione generale e normazione delle TIC, ma la Commissione propone ancora strumenti politici differenziati per la pianificazione della normazione delle TIC e per le attività di normazione non legata alle TIC.

Pertanto, la relazione invita la Commissione a delineare chiaramente l'allineamento tra il programma continuativo e il piano delle priorità per la normazione delle TIC, il pacchetto "Norme per il XXI secolo" e il programma di lavoro annuale e offre alcuni suggerimenti sulle modalità per migliorare l'Internet delle cose (IoT).

Il relatore sottolinea che l'Europa dovrebbe sostenere processi di normazione aperti per dare impulso all'innovazione, all'interconnettività e alla diffusione di tecnologie basate su condizioni di licenza eque, ragionevoli e non discriminatorie ("impegno FRAND"), per difendere i legittimi interessi sia dei titolari dei brevetti essenziali sia dei potenziali licenziatari e garantire parità di condizioni per il settore della normazione, dove le imprese di tutte le dimensioni possano collaborare in maniera vantaggiosa per tutti.

IV. Esigenza di un approccio olistico per le norme europee per il XXI secolo

Il relatore ritiene che il processo di normazione vada al di là dei soli aspetti economici. Sottolinea che i soggetti interessati coinvolti nell'elaborazione delle norme devono adottare un approccio olistico e comune nel quale gli obiettivi delle PMI, dei consumatori e dei cittadini, soprattutto quelli inerenti a questioni economiche, sociali, sanitarie e ambientali, siano totalmente integrati nel processo di normazione.

Inoltre, il relatore deplora che il Parlamento europeo non sia stato adeguatamente consultato prima dell'adozione del pacchetto da parte della Commissione ed esorta la Commissione, insieme alle altre istituzioni europee, alle organizzazioni europee di normazione e agli altri soggetti interessati pertinenti, a riunire le varie iniziative in un unico programma di lavoro strategico e olistico.

La relazione suggerisce inoltre che il programma di lavoro annuale dell'Unione sia rafforzato, migliorato e reso più coerente, in particolare allineando le attività di normazione TIC e non TIC e creando un forum annuale sulla normazione prima dell'adozione del programma di lavoro annuale dell'Unione in modo da coinvolgere maggiormente nel dialogo interistituzionale i vari soggetti interessati.

Il relatore accoglie con favore l'iniziativa congiunta sulla normazione e suggerisce che lo studio sull'impatto economico e sociale debba comprendere anche i dati sull'impatto del modello di business del processo di normazione nonché sui vari modelli finanziari.

Nella sua comunicazione relativa alle norme sui servizi, la Commissione promuove l'elaborazione di norme nel settore dei servizi. Il relatore sostiene l'approccio della Commissione ma ritiene che lo scopo debba essere quello di comprendere meglio le esigenze dei soggetti interessati e dare priorità ai settori che determinano maggiori svantaggi per i consumatori, senza sconfinare negli attuali requisiti normativi nazionali, in particolare le disposizioni inerenti al diritto del lavoro, nonché gli accordi e la contrattazione collettiva.

Il relatore sottolinea altresì l'importanza di sostenere la partecipazione delle PMI al processo di elaborazione delle norme e all'utilizzo delle norme disponibili.

V. Organizzazioni europee di normazione (OEN)

Il relatore offre inoltre alcuni suggerimenti sulle modalità per migliorare l'accessibilità e la trasparenza delle procedure di normazione nel CEN, nel CENELEC e nell'ETSI e per rafforzare il sistema garantendo che l'elaborazione delle norme rimanga un processo aperto, trasparente e fondato sugli interessi europei, che offra pari accesso e tenga conto degli interessi di tutti i soggetti interessati che desiderano influenzare il processo di normazione e partecipare all'elaborazione delle norme.

VI. Raccomandazioni strategiche

La relazione formula alla Commissione europea alcune raccomandazioni strategiche di cui tenere conto nel dialogo interistituzionale e nel programma di lavoro annuale per il 2018.

Secondo il relatore, è necessario che la Commissione potenzi le sinergie e il coordinamento tra le organizzazioni europee di normazione e le organizzazioni dei soggetti interessati e adotti un piano d'azione per eliminare gli ostacoli che oggi impediscono un efficace coinvolgimento delle organizzazioni di cui all'allegato III. La relazione suggerisce di concedere strategicamente alle organizzazioni di cui all'allegato III la qualifica specifica di membri, con diritti e doveri specifici, e di armonizzare pienamente le condizioni per tali organizzazioni a livello nazionale ed europeo.

Per migliorare ulteriormente l'accesso delle PMI al processo di normazione, il relatore suggerisce la creazione di punti unici di accesso, di facile utilizzo, che forniscano assistenza e informazioni agli utenti delle norme.

Per migliorare il ruolo chiave del sistema europeo di normazione a livello globale, il relatore suggerisce che la Commissione debba monitorare la normazione internazionale delle TIC e, se necessario, finanziare la partecipazione di esperti europei a livello internazionale che promuovano il modello e gli interessi normativi europei.

Infine, il relatore suggerisce di accrescere la consapevolezza e la conoscenza delle norme elaborando orientamenti per l'istruzione e la formazione dei responsabili politici, che illustrino le modalità di funzionamento dei processi di normazione e le situazioni in cui possono essere utilizzati.

PARERE della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (29.3.2017)

destinato alla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori

sul tema "Norme europee – attuazione del regolamento (UE) n. 1025/2012"
(2016/2274(INI))

Relatore per parere (*): Hans-Olaf Henkel

(*) Procedura con le commissioni associate – articolo 54 del regolamento

SUGGERIMENTI

La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia invita la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  sottolinea che il processo di normazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) guidato dall'industria, volontario e orientato al consenso, basato sull'apertura, la trasparenza, l'imparzialità, la coerenza e l'inclusione, dovrebbe essere efficace e avere esito positivo, favorendo i consumatori, i lavoratori e l'industria dell'Europa;

2.  evidenzia che la normazione delle TIC è fondamentale al fine di completare il mercato unico digitale, facilitare la transizione verso un'economia digitalizzata basata sui dati e sostenere la competitività globale dell'industria europea; pone l'accento sul fatto che la normazione delle TIC deve costituire una parte integrante della strategia industriale europea, in quanto l'interoperabilità consente di creare economie di scala, facilita l'innovazione e migliora l'accesso al mercato e la creazione di posti di lavoro;

3.  riconosce il difficile contesto attuale della digitalizzazione per tutti i settori, il ritmo crescente del cambiamento tecnologico e la proliferazione di forum di normazione, nonché la necessità di adeguare i processi di normazione dell'UE alle nuove realtà;

4.  prende atto dell'importanza strategica della normazione delle TIC e chiede un dialogo costante tra il Parlamento europeo, la Commissione, il Consiglio e le organizzazioni europee di normazione (OEN);

5.  sottolinea la necessità di una maggiore cooperazione in seno alla comunità della normazione delle TIC, in particolare tra le OEN, e invita queste ultime a preparare un programma di lavoro annuale comune che identifichi gli ambiti trasversali di interesse comune;

6.  riconosce l'importanza strategica di una presenza coordinata e ottimizzata dell'Unione all'interno dei forum globali sulle TIC e delle organizzazioni internazionali di normazione;

7.  chiede alla Commissione di razionalizzare il numero di piattaforme e di meccanismi di coordinamento;

8.  invita la Commissione a promuovere attivamente le norme europee a livello internazionale e a elaborare un programma di cooperazione rafforzata basato su settori specifici di interesse comune con i partner internazionali;

9.  pone in evidenza la natura globale delle norme e delle specifiche tecniche inerenti alle TIC e chiede che tutte le OEN si impegnino in maniera costante a introdurre norme globali in Europa e collaborino più strettamente con i paesi terzi nell'ambito di un processo trasparente, inclusivo e orientato al consenso; chiede alla Commissione di individuare le migliori norme comprovate in materia di appalti pubblici, nel rispetto della legislazione e delle politiche dell'UE; invita la Commissione ad accelerare la procedura di pubblicazione delle norme europee sulle TIC nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

10.  sottolinea che accordi commerciali equi fra l'UE e i paesi terzi possono contribuire a definire norme internazionali comuni in materia di normazione;

11.  evidenzia che la collaborazione internazionale nel campo della normazione garantisce trasparenza, efficienza e coerenza e crea un contesto favorevole alla concorrenza per il settore industriale; osserva che un buon esempio, sviluppato anche per il settore delle TIC, è rappresentato dal Forum mondiale per l'armonizzazione dei regolamenti sui veicoli (WP.29) della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE);

12.  reputa che il coinvolgimento della Commissione e degli Stati membri nel settore dell'industria europea sia essenziale per favorire l'adozione di norme globali con brevetto europeo in sede di definizione e diffusione delle tecnologie 5G;

13.  esorta la Commissione a prendere in considerazione la convergenza con i paesi terzi in materia di 5G, cloud computing, dati e cibersicurezza;

14.  incoraggia la Commissione e le OEN a fornire assistenza tecnica oltre i confini dell'UE al fine di sostenere l'internazionalizzazione delle norme europee, degli assetti istituzionali e dei processi di normazione;

15.  invita la Commissione ad avviare quanto prima il processo di attuazione dell'iniziativa congiunta sulla normazione, come previsto dalla strategia per il mercato unico;

16.  sottolinea che la normazione è sempre più riconosciuta quale fattore che contribuisce in maniera significativa alla ricerca e allo sviluppo, svolge un ruolo importante nel colmare il divario tra ricerca e mercato, favorisce la diffusione e l'utilizzo dei risultati della ricerca e crea la base per ulteriore innovazione;

17.  invita la Commissione ad adottare politiche che rimuovano le barriere eccessive nei settori innovativi al fine di incentivare gli investimenti nel settore ricerca e sviluppo nonché nella normazione a livello dell'UE; osserva che le industrie verticali dovrebbero elaborare una propria tabella di marcia per la normazione, basandosi su processi guidati dall'industria che, se alimentati da una forte volontà di conseguire norme comuni, potrebbero diventare norme globali; ritiene che gli organi di normazione dell'Unione debbano svolgere un ruolo particolare in tale processo;

18.  esorta le parti dell'iniziativa congiunta a garantire un migliore allineamento della ricerca e dell'innovazione alle priorità di normazione;

19.  invita il Comitato europeo di normazione (CEN), il Comitato europeo di normazione elettrotecnica (CENELEC) e l'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI) a perseguire e a promuovere la collaborazione trasversale, nonché a garantire processi di normazione semplici, agili, trasparenti e accessibili, segnatamente per quanto concerne le norme sulle TIC che interessano le industrie tradizionali, congiuntamente a un'adeguata partecipazione di tutti i soggetti interessati pertinenti, quali le industrie manifatturiere, le PMI, le parti interessate sociali e della società e le autorità pubbliche;

20.  evidenza che la digitalizzazione avanza a un ritmo incalzante e rappresenta un importante propulsore economico; sottolinea l'importanza di un'efficace digitalizzazione delle industrie verticali per favorire le PMI e soprattutto i consumatori a livello europeo, nazionale, regionale e locale, nonché la necessità di rappresentare adeguatamente i loro interessi nell'ambito della normazione internazionale delle TIC;

21.  prende atto dei rimanenti ostacoli alla partecipazione delle PMI al processo di normazione e all'adozione di norme, tra cui la mancanza di consapevolezza al riguardo; chiede un quadro semplice e accessibile per la normazione a sostegno di tutte le PMI in tutte le OEN;

22.  accoglie con favore gli sforzi dell'ETSI volti a garantire un facile accesso per le PMI europee nonché la sua strategia a lungo termine (2016-2021) che affronta specificamente il tema della collaborazione intersettoriale;

23.  osserva che la normazione in settori quali i beni, i servizi e le TIC migliora l'accesso ai mercati, in particolare per le PMI;

24.  pone l'accento sul fatto che la normazione delle TIC richiede una politica equilibrata ed efficace in materia di diritti di proprietà intellettuale e sottolinea che il sistema di licenze FRAND (vale a dire l'applicazione di termini equi, ragionevoli e non discriminatori) contribuisce all'importante equilibrio tra innovatori e utilizzatori delle tecnologie; accoglie con favore la recente sentenza storica della Corte di giustizia dell'Unione europea nella causa Huawei/ZTE e invita la Commissione a garantire una risoluzione efficiente delle controversie, a sostenere la redditività degli investimenti e ad assicurare un ampio accesso alle tecnologie normalizzate; esprime preoccupazione per il fatto che la mancanza di chiarezza giuridica possa compromettere l'equità del sistema; segnala che le PMI sono particolarmente svantaggiate nel processo di concessione delle licenze e suggerisce che una migliore trasparenza e una maggiore assistenza per quanto concerne le condizioni per l'ottenimento delle licenze aumenterebbe il rispetto delle norme;

25.  sottolinea che spetta alle parti negoziare un accordo di licenze FRAND sul portafoglio di brevetti necessari per attuare una norma e che un canone equo riflette il valore con cui la tecnologia brevettata contribuisce al prodotto;

26.  invita la Commissione a pubblicare relazioni semestrali che attestino casi reali di: a) utilizzo non autorizzato di brevetti essenziali per le norme tecniche (infrazioni) per una durata uguale o superiore a 18 mesi; nonché b) problemi di accesso alle norme in ragione di una sistematica inosservanza degli impegni FRAND;

27.  sottolinea la necessità di adottare un approccio basato su dati concreti in materia di controllo nonché di sviluppare ulteriormente il quadro per la concessione di licenze al fine di garantire un ecosistema dinamico che crei valore aggiunto e occupazione;

28.  ritiene che la conoscenza e licenze aperte siano lo strumento migliore per promuovere l'innovazione e lo sviluppo tecnologico; incoraggia gli istituti di ricerca che ricevono fondi dall'UE a utilizzare brevetti e licenze aperti al fine di vedersi riconosciuto un ruolo di maggiore importanza nel processo di normazione;

29.  riconosce i progressi compiuti nell'anticipare la normazione delle TIC; reputa essenziale adottare e pubblicare le norme sulle TIC in maniera rapida e tempestiva e invita le parti interessate a intraprendere tutte le misure necessarie per migliorare i processi e garantire maggiore certezza;

30.  ribadisce che la Commissione svolge un ruolo fondamentale nel determinare la velocità con cui le norme possono essere pronte per il mercato e la incoraggia a concordare, in collaborazione con le OEN, un processo chiaro per garantire la tempestiva pubblicazione delle norme nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

31.  evidenzia che è fondamentale elaborare le norme con tempestività, ivi compresa la citazione dei loro riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in caso di norme armonizzate;

32.  riconosce il successo del nuovo approccio e chiede che i suoi principi siano salvaguardati;

33.  accoglie con favore i cinque ambiti prioritari delle TIC individuati dalla Commissione (5G, cloud computing, Internet delle cose, tecnologie dei dati e cibersicurezza), che costituiscono elementi tecnologici essenziali su cui si baseranno settori altrettanto importanti come la sanità elettronica, l'utilizzo intelligente ed efficiente dell'energia, i sistemi di trasporto intelligenti, le città intelligenti e le tecnologie produttive avanzate;

34.  evidenzia la necessità di creare un ecosistema delle TIC aperto e interoperabile, basato sulle cinque norme prioritarie nell'ambito delle TIC e che favorisca la concorrenza in materia di creazione di valore, che rappresenta una fonte di innovazione; ritiene che:

–  le norme in materia di 5G dovrebbero rendere possibile una vera e propria transizione generazionale in termini di capacità, affidabilità e latenza, il che consentirebbe di far fronte all'atteso incremento del traffico e ai diversi requisiti dei servizi che saranno basati su tale tecnologia;

–  le norme in materia di cibersicurezza dovrebbero garantire il rispetto della sicurezza e la protezione della vita privata fin dalla progettazione, fornire sostegno alla resilienza delle reti e alla gestione dei rischi e far fronte al rapido sviluppo delle minacce informatiche in grado di pregiudicare lo sviluppo di tutte le TIC;

–  le norme sul cloud computing dovrebbero convergere al fine di consentire l'interoperabilità di tutti gli aspetti del cloud, rendendo possibile la portabilità;

–  le norme relative ai dati dovrebbero favorire i flussi di dati interdisciplinari e trasversali, permettendo una migliore interoperabilità dei dati e dei metadati, inclusa la semantificazione, e contribuire allo sviluppo di un modello architetturale di riferimento per i megadati;

–  le norme relative all'Internet delle cose dovrebbero concentrarsi sull'attuale frammentazione senza ostacolare l'innovazione, trattandosi di un settore in rapido sviluppo;

35.  riconosce che l'efficienza delle reti di comunicazione 5G dipende in misura significativa da norme comuni che garantiscano interoperabilità e sicurezza, ma ricorda che lo sviluppo di una rete ad altissima capacità è la colonna portante di una rete 5G affidabile;

36.  osserva che il successo di un'economia basata sui dati dipende da un ecosistema delle TIC più ampio, che comprenda esperti altamente istruiti nonché persone qualificate, consentendo di colmare il divario digitale e porre fine all'esclusione;

37.  incoraggia l'adozione a livello dell'Unione del "Reference Architecture Model for Industry 4.0" (modello architetturale di riferimento per l'industria 4.0) per la digitalizzazione dell'industria europea;

38.  sottolinea l'importanza di interconnettere piattaforme e banche dati a livello europeo che consentano una migliore interoperabilità di reti e sistemi;

39.  evidenzia che l'interoperabilità e le prestazioni delle apparecchiature, delle soluzioni tecniche e dei servizi sono al centro della normazione delle TIC;

40.  ritiene che la normazione delle TIC comporti non solo la definizione delle specifiche di prodotto, ma anche lo sviluppo di tecnologie innovative;

41.  invita la Commissione a promuovere norme europee che sostengano strumenti open source in grado di garantire pari condizioni di accesso ai titoli azionari sviluppati a livello europeo;

42.  invita la Commissione a prendere l'iniziativa nel promuovere norme intersettoriali e translinguistiche e nel sostenere servizi rispettosi della privacy, affidabili e sicuri;

43.  sottolinea che l'introduzione di regolamentazioni (tecniche) uniformi contribuisce a ridurre i costi dello sviluppo, della produzione e della certificazione ed evita la duplicazione del lavoro;

44.  evidenzia che la normazione comporta altresì lo sviluppo di un processo unitario che sia sostenibile e trasferibile a tutti gli Stati membri;

45.  chiede alla Commissione di aggiornare annualmente il Parlamento, attraverso uno scambio informale periodico, sui progressi compiuti nella normazione delle TIC e sul loro contributo alla competitività e alla crescita dell'UE.

INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

22.3.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

61

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Nikolay Barekov, Bendt Bendtsen, Xabier Benito Ziluaga, José Blanco López, Cristian-Silviu Buşoi, Reinhard Bütikofer, Jerzy Buzek, Angelo Ciocca, Edward Czesak, Pilar del Castillo Vera, Fredrick Federley, Ashley Fox, Adam Gierek, András Gyürk, Rebecca Harms, Eva Kaili, Kaja Kallas, Krišjānis Kariņš, Seán Kelly, Peter Kouroumbashev, Zdzisław Krasnodębski, Miapetra Kumpula-Natri, Janusz Lewandowski, Paloma López Bermejo, Edouard Martin, Angelika Mlinar, Nadine Morano, Dan Nica, Angelika Niebler, Morten Helveg Petersen, Michel Reimon, Herbert Reul, Paul Rübig, Massimiliano Salini, Algirdas Saudargas, Neoklis Sylikiotis, Dario Tamburrano, Evžen Tošenovský, Claude Turmes, Vladimir Urutchev, Kathleen Van Brempt, Henna Virkkunen, Martina Werner, Lieve Wierinck, Anna Záborská, Flavio Zanonato, Carlos Zorrinho

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Mario Borghezio, Soledad Cabezón Ruiz, Jens Geier, Françoise Grossetête, Benedek Jávor, Olle Ludvigsson, Sofia Sakorafa, Anne Sander, Maria Spyraki, Marco Zullo

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Isabella Adinolfi, Arndt Kohn, Maria Noichl, Pavel Poc

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

61

+

ALDE

Fredrick Federley, Kaja Kallas, Angelika Mlinar, Morten Helveg Petersen, Lieve Wierinck

ECR

Nikolay Barekov, Edward Czesak, Ashley Fox, Zdzisław Krasnodębski, Evžen Tošenovský

EFDD

Isabella Adinolfi, Dario Tamburrano, Marco Zullo

ENF

Mario Borghezio, Angelo Ciocca

GUE

Xabier Benito Ziluaga, Paloma López Bermejo, Sofia Sakorafa, Neoklis Sylikiotis

PPE

Bendt Bendtsen, Jerzy Buzek, Cristian-Silviu Buşoi, Françoise Grossetête, András Gyürk, Krišjānis Kariņš, Seán Kelly, Janusz Lewandowski, Nadine Morano, Angelika Niebler, Herbert Reul, Paul Rübig, Massimiliano Salini, Anne Sander, Algirdas Saudargas, Maria Spyraki, Vladimir Urutchev, Henna Virkkunen, Anna Záborská, Pilar del Castillo Vera

S&D

José Blanco López, Soledad Cabezón Ruiz, Jens Geier, Adam Gierek, Eva Kaili, Arndt Kohn, Peter Kouroumbashev, Miapetra Kumpula-Natri, Olle Ludvigsson, Edouard Martin, Dan Nica, Maria Noichl, Pavel Poc, Kathleen Van Brempt, Martina Werner, Flavio Zanonato, Carlos Zorrinho

VERTS/ALE

Reinhard Bütikofer, Rebecca Harms, Benedek Jávor, Michel Reimon, Claude Turmes

0

-

 

 

0

0

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per i trasporti e il turismo (11.4.2017)

destinato alla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori

sulle norme europee – attuazione del regolamento (UE) n. 1025/2012
(2016/2274(INI))

Relatore per parere: Pavel Telička

SUGGERIMENTI

La commissione per i trasporti e il turismo invita la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

A.  considerando che il settore dei trasporti è in prima linea nello sviluppo e nella diffusione di norme necessarie per la creazione dello spazio unico europeo dei trasporti;

1.  accoglie con favore la comunicazione della Commissione sulle priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale; ritiene che se si incoraggia l'armonizzazione a livello di UE si può contribuire a eliminare gli ostacoli al mercato interno, a conseguire gli obiettivi programmatici dell'Unione e ad affrontare le sfide attuali nel settore dei trasporti e del turismo, come ad esempio:

a.  raggiungere gli obiettivi in materia di efficienza climatica, ambientale ed energetica sviluppando e favorendo soluzioni di trasporto e turismo sostenibili, come le auto elettriche e ibride, i carburanti alternativi e i servizi di catene intermodali porta a porta, nonché promuovendo iniziative come "Clean Sky";

b.  migliorare la sicurezza favorendo ulteriormente l'automazione e potenziando l'efficienza dei sistemi di gestione del traffico del settore dei trasporti, sia a livello locale che internazionale, come il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS), i sistemi globali europei di navigazione satellitare (EGNOS e Galileo), i servizi d'informazione fluviale (RIS), i sistemi di trasporto intelligente (STI), il sistema di informazione e gestione del traffico marittimo (VTMIS) e il sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo (SESAR);

c.  creare uno spazio unico europeo dei trasporti competitivo, eliminando gli ostacoli, promuovendo l'integrazione dei sistemi fra tutte le modalità di trasporto, mediante il rafforzamento di interoperabilità, intermodalità e interconnettività, nonché includendo le soluzioni di trasporto derivanti dall'economia collaborativa;

d.  aumentare l'attrattiva, l'accessibilità, la qualità e la scelta dei servizi di trasporto e turismo per tutti i passeggeri e i consumatori, fornendo loro informazioni e prodotti facilmente utilizzabili e personalizzati;

2.  sottolinea che l'innovazione nel settore dei trasporti e del turismo offre enormi opportunità e ha un impatto positivo sulla società e le imprese dell'UE, in particolare le PMI e le start-up, e insiste sulla necessità di mettere a punto nuove norme, ove possibile perseguendo un approccio intersettoriale, e di portare avanti gli sforzi di normazione, al fine di garantire una corretta attuazione delle iniziative dell'Unione nel campo della digitalizzazione, quali i sistemi di trasporto intelligente cooperativo (C-ITS) e lo sviluppo di applicazioni per i trasporti all'interno dei sistemi di navigazione satellitare dell'UE (Galileo ed EGNOS);

3.  osserva che la normazione delle TIC sarà vantaggiosa per lo sviluppo dei servizi legati ai trasporti e al turismo nonché per le soluzioni di trasporto multimodali; invita la Commissione, unitamente alle organizzazioni europee di normazione (OEN), ad attribuire maggiore importanza a tale sviluppo in fase di attuazione del proprio piano d'azione prioritario per la normazione delle TIC e, in particolare, a esaminare il potenziale ruolo della normazione a sostegno dei cambiamenti tecnologici e dei nuovi modelli aziendali che stanno emergendo nel settore turistico; chiede alla Commissione di adottare azioni rapide volte a promuovere lo sviluppo dei servizi di biglietteria e informazioni integrate e intelligenti nonché dei nuovi concetti di mobilità come il "mobility-as-a-service";

4.  invita la Commissione e gli Stati membri ad avviare la promozione, agevolare il finanziamento e accelerare la realizzazione delle opportune infrastrutture, anche attraverso l'ammodernamento, la conversione e l'adeguamento, per la diffusione sul mercato delle nuove tecnologie sostenute dalle norme europee (ad esempio, un'infrastruttura per i combustibili alternativi), nel rispetto dei requisiti in materia di sicurezza, salute e ambiente; evidenzia che le infrastrutture sono un investimento a lungo termine e, pertanto, la loro normazione dovrebbe rendere possibile la massima interoperabilità e consentire sviluppi tecnologici futuri e la loro applicazione;

5.  sottolinea che, alla luce della concorrenza globale e della natura internazionale dei trasporti, l'elaborazione di norme internazionali è indispensabile sia per garantire l'interoperabilità sia per ampliare le opportunità di mercato dei settori produttivi unionali; chiede alla Commissione di continuare a promuovere attivamente l'elaborazione di norme europee nei consessi internazionali;

6.  si rammarica del fatto che le differenze tra le norme nazionali, come nel settore della logistica e del trasporto merci, continuino a rappresentare un ostacolo al mercato interno e invita pertanto la Commissione e le OEN a mettere a punto norme adeguate volte ad armonizzare, ove ritenuto necessario, le condizioni a livello nazionale, nell'ottica di eliminare ogni possibile ostacolo al mercato interno; sottolinea, a tale proposito, la necessità di giungere a un'armonizzazione intermodale delle norme;

7.  evidenzia inoltre che, oltre a prevenire la frammentazione del mercato, la normazione può contribuire in modo significativo a ridurre l'onere amministrativo e i costi di trasporto a carico di tutte le imprese (ad esempio, documenti elettronici), in particolare delle PMI, e agevolare la corretta attuazione della legislazione dell'UE (ad esempio, tachigrafi digitali, sistemi di telepedaggio);

8.  invita inoltre la Commissione a prestare particolare attenzione e fornire assistenza ai paesi candidati nel loro sforzo di armonizzazione delle rispettive norme con quelle europee, al fine di ridurre al minimo le strozzature esistenti;

9.  ritiene che "norme aperte" nell'ambito delle TIC evitino l'immobilizzazione dei consumatori, riducano i costi, incentivino la concorrenza e l'innovazione e assicurino l'interoperabilità; sottolinea l'importanza di processi di normazione aperti, trasparenti e inclusivi; incoraggia la Commissione e le OEN a promuovere ulteriormente le "norme aperte" quale pilastro dell'architettura dello spazio unico europeo dei trasporti, nel pieno rispetto delle esigenze specifiche del settore dei trasporti;

10.  crede fermamente che i dati aperti restino un elemento essenziale, soprattutto nel settore dei trasporti, perché si possa beneficiare appieno del mercato unico digitale, come ad esempio la promozione e lo sviluppo di trasporti multimodali; sottolinea pertanto che è necessaria una maggiore certezza del diritto, soprattutto in termini di titolarità e di responsabilità; invita quindi la Commissione a pubblicare, senza ulteriore indugio, una tabella di marcia per la messa a punto di norme intese ad armonizzare le interfacce di programmazione e i dati relativi ai trasporti finanziati con fondi pubblici, onde incentivare le innovazioni a forte intensità di dati e l'offerta di nuovi servizi di trasporto;

11.  prende atto delle preoccupazioni in materia di cibersicurezza e delle specificità delle minacce nel settore dei trasporti; esorta la Commissione a tenere conto di tali specificità al momento di adottare la raccomandazione sulle norme in materia di cibersicurezza, prevista per la fine del 2017, quale primo passo verso una strategia globale sulla cibersicurezza nel settore dei trasporti;

12.  incoraggia la Commissione a procedere a una raccolta di dati per meglio valutare l'impatto della digitalizzazione e delle TIC sui trasporti e il turismo;

13.  sottolinea la necessità di includere, nel processo di normazione europea, norme che migliorino l'accessibilità senza ostacoli dei trasporti e dei servizi di trasporto per le persone con disabilità e gli anziani.

INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

11.4.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

43

2

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Daniela Aiuto, Lucy Anderson, Inés Ayala Sender, Georges Bach, Izaskun Bilbao Barandica, Deirdre Clune, Michael Cramer, Luis de Grandes Pascual, Andor Deli, Isabella De Monte, Ismail Ertug, Jacqueline Foster, Dieter-Lebrecht Koch, Merja Kyllönen, Miltiadis Kyrkos, Bogusław Liberadzki, Peter Lundgren, Marian-Jean Marinescu, Cláudia Monteiro de Aguiar, Jens Nilsson, Markus Pieper, Salvatore Domenico Pogliese, Tomasz Piotr Poręba, Gabriele Preuß, Dominique Riquet, Massimiliano Salini, David-Maria Sassoli, Claudia Schmidt, Claudia Țapardel, Keith Taylor, Pavel Telička, István Ujhelyi, Peter van Dalen, Wim van de Camp, Elissavet Vozemberg-Vrionidi, Janusz Zemke, Roberts Zīle, Kosma Złotowski, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Jakop Dalunde, Maria Grapini, Matthijs van Miltenburg, Henna Virkkunen

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

John Stuart Agnew, Jiří Maštálka

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

43

+

ALDE

Izaskun Bilbao Barandica, Dominique Riquet, Pavel Telička, Matthijs van Miltenburg

ECR

Jacqueline Foster, Tomasz Piotr Poręba, Roberts Zīle, Kosma Złotowski, Peter van Dalen

EFDD

Daniela Aiuto

GUE/NGL

Merja Kyllönen, Jiří Maštálka

PPE

Georges Bach, Deirdre Clune, Andor Deli, Dieter-Lebrecht Koch, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Marian-Jean Marinescu, Cláudia Monteiro de Aguiar, Markus Pieper, Salvatore Domenico Pogliese, Massimiliano Salini, Claudia Schmidt, Henna Virkkunen, Elissavet Vozemberg-Vrionidi, Luis de Grandes Pascual, Wim van de Camp

S&D

Lucy Anderson, Inés Ayala Sender, Isabella De Monte, Ismail Ertug, Maria Grapini, Miltiadis Kyrkos, Bogusław Liberadzki, Jens Nilsson, Gabriele Preuß, David-Maria Sassoli, Claudia Țapardel, István Ujhelyi, Janusz Zemke

Verts/ALE

Michael Cramer, Jakop Dalunde, Keith Taylor

2

-

EFDD

Peter Lundgren, John Stuart Agnew

0

0

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

30.5.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

34

0

2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Dita Charanzová, Carlos Coelho, Anna Maria Corazza Bildt, Daniel Dalton, Nicola Danti, Dennis de Jong, Pascal Durand, Ildikó Gáll-Pelcz, Evelyne Gebhardt, Sergio Gutiérrez Prieto, Robert Jarosław Iwaszkiewicz, Liisa Jaakonsaari, Antonio López-Istúriz White, Eva Maydell, Marlene Mizzi, Christel Schaldemose, Andreas Schwab, Olga Sehnalová, Jasenko Selimovic, Igor Šoltes, Ivan Štefanec, Catherine Stihler, Róża Gräfin von Thun und Hohenstein, Mylène Troszczynski, Mihai Ţurcanu, Anneleen Van Bossuyt, Marco Zullo

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Biljana Borzan, Birgit Collin-Langen, Edward Czesak, Anna Hedh, Kaja Kallas, Franz Obermayr, Adam Szejnfeld, Marc Tarabella, Sabine Verheyen

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

34

+

ALDE

ECR

EFDD

GUE/NGL

PPE

 

 

S&D

 

 

Verts/ALE

 

 

Dita Charanzová, Kaja Kallas, Jasenko Selimovic

Edward Czesak, Daniel Dalton, Anneleen Van Bossuyt

Robert Jarosław Iwaszkiewicz, Marco Zullo

Dennis de Jong

Carlos Coelho, Birgit Collin-Langen, Anna Maria Corazza Bildt, Ildikó Gáll-Pelcz, Antonio López-Istúriz White, Eva Maydell, Andreas Schwab, Ivan Štefanec, Adam Szejnfeld, Róża Gräfin von Thun und Hohenstein, Mihai Ţurcanu, Sabine Verheyen

Biljana Borzan, Nicola Danti, Evelyne Gebhardt, Sergio Gutiérrez Prieto, Anna Hedh, Liisa Jaakonsaari, Marlene Mizzi, Christel Schaldemose, Olga Sehnalová, Catherine Stihler, Marc Tarabella

Pascal Durand, Igor Šoltes

0

-

 

 

2

0

ENF

Franz Obermayr, Mylène Troszczynski

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti