RACCOMANDAZIONE concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo tra l'Unione europea e la Confederazione svizzera concernente il collegamento dei rispettivi sistemi di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra

30.11.2017 - (13076/2017 – C8-0415/2017 – 2017/0193(NLE)) - ***

Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare
Relatore: Christofer Fjellner

Procedura : 2017/0193(NLE)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0386/2017
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A8-0386/2017
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo tra l'Unione europea e la Confederazione svizzera concernente il collegamento dei rispettivi sistemi di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra

(13076/2017 – C8-0415/2017 – 2017/0193(NLE))

(Approvazione)

Il Parlamento europeo,

–  visto il progetto di decisione del Consiglio (13076/2017),

–  visto l'accordo tra l'Unione europea e la Confederazione svizzera concernente il collegamento dei rispettivi sistemi di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra (13073/2017),

–  vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 192, paragrafo 1, e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C8-0415/2017),

–  visti l'articolo 99, paragrafi 1 e 4, e l'articolo 108, paragrafo 7, del suo regolamento,

–  vista la raccomandazione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A8-0386/2017),

1.  dà la sua approvazione alla conclusione dell'accordo;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Confederazione svizzera.

MOTIVAZIONE

Il sistema unionale di scambio di quote di emissioni (ETS dell'UE) è un elemento fondamentale dell'ambiziosa politica europea in materia di clima. Operante dal 2005, esso è il maggiore sistema di limitazione e scambio al mondo e si applica ai fabbricanti industriali, ai produttori di energia elettrica e al trasporto aereo, oltre a essere il principale strumento a disposizione dell'UE per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, in linea con l'obiettivo del Consiglio europeo del 2014 di diminuire di almeno il 40 % le emissioni di gas a effetto serra entro in 2030, rispetto ai livelli del 1990.

I settori che rientrano nel sistema ETS dell'UE devono ridurre le loro emissioni del 43 % rispetto al 2005, mentre gli altri settori non disciplinati da questo sistema devono diminuire le emissioni del 30 %. Il meccanismo di mercato presente nell'ETS dell'UE permette di ottenere flessibilità e ridurre le emissioni in modo efficiente ed efficace sotto il profilo dei costi, tutelando nel contempo la competitività internazionale dei settori dell'Unione ad alta intensità energetica con norme fisse a lungo termine.

Ora il sistema ETS dell'UE sarà collegato a quello svizzero (ETS della Svizzera). Il collegamento dei due sistemi di scambio di emissioni consente ai partecipanti di usare le unità del sistema collegato per conformarsi agli obblighi del proprio sistema. In questo modo, il mercato si allarga e le opportunità di riduzione aumentano, il che consolida a sua volta l'efficacia dello scambio di emissioni e riduce i costi.

L'Unione europea contribuisce alle emissioni di gas a effetto serra globali solo con una quota pari al 10 % e, pertanto, non può da sola arrestare il riscaldamento globale. Per contenere questo fenomeno, è necessaria una politica in materia di clima che anche gli altri seguano: essa deve essere efficace in termini di costi e sostenere l'occupazione, la crescita e lo sviluppo tecnologico. Cooperare con altri paesi in tutto il mondo e collegare altri sistemi di scambio di emissioni al sistema ETS dell'UE è di fondamentale importanza ed è anche uno dei modi più utili per combattere i cambiamenti climatici. Pertanto, il collegamento del sistema ETS dell'UE con quello della Svizzera è un primo passo importante per far sì che altri produttori di emissioni si assumano la loro quota di responsabilità e realizzino l'obiettivo strategico a lungo termine dell'UE di collegare più sistemi di scambio di emissioni a quello unionale, in modo da conseguire di fatto gli obiettivi climatici.

Il sistema ETS della Svizzera soddisfa i requisiti stabiliti per il collegamento con il sistema ETS dell'UE, in conformità dell'articolo 25 della direttiva istitutiva del sistema unionale di scambio di quote di emissioni. Il sistema ETS della Svizzera è compatibile con quello dell'UE ed è strutturato in maniera simile; esso copre gli stessi gas e gli stessi settori industriali e applica le stesse soglie di inclusione. Pone inoltre un massimale alle emissioni di gas a effetto serra e dal 2013 è obbligatorio per i grandi enti ad alta intensità energetica.

In aggiunta, la diminuzione annuale del quantitativo di quote dell'ETS della Svizzera è in linea con la riduzione annuale del quantitativo di quote del sistema ETS dell'UE. Nel contempo, le metodologie di assegnazione che caratterizzano i due sistemi sono compatibili: il metodo standard è la messa all'asta e sono applicati parametri di riferimento alle industrie a cui sono assegnate in via transitoria quote a titolo gratuito. L'attuale periodo di scambio riguarda gli stessi anni (2013-2020) e le sanzioni applicate in caso di mancata restituzione del numero sufficiente di quote sono simili nei due sistemi.

L'unica differenza degna di nota consiste nel fatto che il sistema ETS della Svizzera non interessa ancora il trasporto aereo, sebbene il paese si stia adoperando per includere l'aviazione nel proprio sistema ETS, in modo da riflettere le regole dell'ETS dell'UE. Si tratta di un aspetto fondamentale dell'accordo di collegamento, a cui si aggiunge l'inserimento di disposizioni volte a garantire la compatibilità fra i due sistemi fino al 2030, anche dopo il riesame a cui sono attualmente sottoposti per il periodo 2021-2030.

I cambiamenti climatici sono un problema transfrontaliero che può essere affrontato in modo più efficace a livello dell'UE e mondiale. Per influenzare e indurre altri attori in tutto il mondo a fare altrettanto, l'Unione deve dare l'esempio e ridurre le emissioni di gas a effetto serra, preservando la competitività. La proposta di collegare il sistema ETS dell'UE a quello della Svizzera garantirà tale risultato, in quanto porterà a una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, tutelerà la competitività internazionale delle industrie ad alta intensità energetica dell'UE nella transizione graduale verso un'economia a basse emissioni di carbonio e manterrà gli incentivi per gli investimenti a lungo termine nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Titolo

Accordo tra l’Unione europea e la Confederazione svizzera concernente il collegamento dei rispettivi sistemi di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra

Riferimenti

13076/2017 – C8-0415/2017 – COM(2017)04272017/0193(NLE)

Consultazione / Richiesta di approvazione

24.11.2017

 

 

 

Commissione competente per il merito

Annuncio in Aula

ENVI

29.11.2017

 

 

 

Commissioni competenti per parere

Annuncio in Aula

AFET

29.11.2017

ITRE

29.11.2017

 

 

Pareri non espressi

Decisione

AFET

14.9.2017

ITRE

11.10.2017

 

 

Relatori

Nomina

Christofer Fjellner

13.9.2017

 

 

 

Esame in commissione

27.11.2017

 

 

 

Approvazione

28.11.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

59

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Marco Affronte, Margrete Auken, Pilar Ayuso, Catherine Bearder, Ivo Belet, Simona Bonafè, Biljana Borzan, Paul Brannen, Soledad Cabezón Ruiz, Nessa Childers, Birgit Collin-Langen, Miriam Dalli, Seb Dance, Angélique Delahaye, Mark Demesmaeker, Stefan Eck, Bas Eickhout, Francesc Gambús, Elisabetta Gardini, Arne Gericke, Jens Gieseke, Julie Girling, Sylvie Goddyn, Françoise Grossetête, Anneli Jäätteenmäki, Karin Kadenbach, Kateřina Konečná, Giovanni La Via, Jo Leinen, Peter Liese, Norbert Lins, Susanne Melior, Rory Palmer, Bolesław G. Piecha, Pavel Poc, John Procter, Julia Reid, Frédérique Ries, Daciana Octavia Sârbu, Renate Sommer, Claudiu Ciprian Tănăsescu, Ivica Tolić, Adina-Ioana Vălean

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Nicola Caputo, Herbert Dorfmann, Christofer Fjellner, Eleonora Forenza, Martin Häusling, Anja Hazekamp, Jan Huitema, Peter Jahr, Gesine Meissner, Ulrike Müller, Younous Omarjee, Christel Schaldemose, Bart Staes, Keith Taylor, Tiemo Wölken

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Richard Ashworth, Pál Csáky, Marco Valli, Tomáš Zdechovský

Deposito

30.11.2017

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

ALDE

Catherine Bearder, Jan Huitema, Anneli Jäätteenmäki, Gesine Meissner, Ulrike Müller, Frédérique Ries

ECR

Richard Ashworth, Mark Demesmaeker, Arne Gericke, Julie Girling, Bolesław G. Piecha, John Procter

GUE/NGL

Stefan Eck, Eleonora Forenza, Kateřina Konečná, Younous Omarjee, Anja Hazekamp

PPE

Pilar Ayuso, Ivo Belet, Birgit Collin-Langen, Pál Csáky, Angélique Delahaye, Herbert Dorfmann, Christofer Fjellner, Francesc Gambús, Elisabetta Gardini, Jens Gieseke, Françoise Grossetête, Peter Jahr, Giovanni La Via, Peter Liese, Norbert Lins, Renate Sommer, Ivica Tolić, Adina-Ioana Vălean, Tomáš Zdechovský

S&D

Simona Bonafè, Biljana Borzan, Paul Brannen, Soledad Cabezón Ruiz, Nicola Caputo, Nessa Childers, Miriam Dalli, Seb Dance, Karin Kadenbach, Jo Leinen, Susanne Melior, Rory Palmer, Pavel Poc, Christel Schaldemose, Daciana Octavia Sârbu, Claudiu Ciprian Tănăsescu, Tiemo Wölken

VERTS/ALE

Marco Affronte, Margrete Auken, Bas Eickhout, Martin Häusling, Bart Staes, Keith Taylor

3

-

EFDD

Julia Reid, Marco Valli

ENF

Sylvie Goddyn

0

0

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti