RACCOMANDAZIONE concernente il progetto di decisione del Consiglio che denuncia l'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l'Unione delle Comore

6.3.2018 - (14423/2017 – C8‑0447/2017 – 2017/0241(NLE)) - ***

Commissione per la pesca
Relatore: João Ferreira

Procedura : 2017/0241(NLE)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0058/2018
Testi presentati :
A8-0058/2018
Testi approvati :

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio che denuncia l'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l'Unione delle Comore (14423/17 – C8‑0447/2017 – 2017/0241(NLE))

(Approvazione)

Il Parlamento europeo,

–  visto il progetto di decisione del Consiglio (14423/2017),

–  visto l'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l'Unione delle Comore[1],

–  vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 43 e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C8‑0447/2017),

–  vista la sua risoluzione non legislativa del ...[2] sul progetto di decisione,

–  visti l'articolo 99, paragrafi 1 e 4, e l'articolo 108, paragrafo 7, del suo regolamento,

–  vista la raccomandazione della commissione per la pesca e il parere della commissione per lo sviluppo (A8-0058/2018),

1.  dà la sua approvazione alla denuncia dell'accordo;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dell'Unione delle Comore.

  • [1]  GU L 290 del 20.10.2006, pag. 7.
  • [2]  Testi approvati di tale data, P8_TA(0000)0000.

MOTIVAZIONE

L'Unione delle Comore (o semplicemente le Comore) è un complesso di tre isole principali, situate nell'Oceano Indiano occidentale, al largo della costa dell'Africa orientale. Dell'arcipelago, indipendente dal 1975, fa parte anche una quarta isola, Mayotte, che ha optato per la sovranità francese.

Secondo i dati del 2013, le Comore ha una popolazione di circa 734 000 abitanti. Considerando il contesto storico, l'instabilità politica e la difficoltà di accesso alle risorse, le Comore sono classificabili fra i paesi meno avanzati, caratterizzati da un'economia fortemente dipendente dai sussidi e dall'assistenza tecnica provenienti dall'estero.

Il settore della pesca è il secondo per importanza in tale paese, subito dopo l'agricoltura, ed è considerato strategicamente prioritario. Esso rappresenta il 10 % dell'occupazione e l'8 % del PIL (dati del 2013). Tali valori, peraltro, evidenziano una diminuzione dell'importanza del settore, in termini di peso occupazionale ed economico, a causa della sua vulnerabilità alle esternalità - tutte le attività di pesca nazionali (riferite a 8 000 pescatori) sono a carattere artigianale e su piccola scala, basate sull'impiego di piccole imbarcazioni in fibra di vetro di 6-7 m di lunghezza, con motori di cilindrata non superiore a 25 CV di potenza ed equipaggiate con strumenti tecnici estremamente rudimentali, o di canoe non a motore.

Le riserve ittiche sfruttabili nella zona economica esclusiva (ZEE) delle Comore – in maggioranza costituite da grandi specie pelagiche (come tonno e pesce spada) – sono stimate in 33 000 tonnellate all'anno, ma il volume annuale delle catture effettuate dai pescatori locali è di circa 16 000 tonnellate. I quantitativi restanti di pesce sono sfruttati da flotte industriali straniere, che le sbarcano in altri luoghi. La lavorazione del pescato, compreso quello della flotta locale, avviene parimenti fuori dalle Comore.

Le relazioni bilaterali nel settore della pesca fra l'Unione europea (e predecessori) e le Comore risalgono al 1988. Tuttavia, a partire dal 2006, tali relazioni sono disciplinate da un accordo di partenariato nel settore della pesca, cui è associata una contropartita finanziaria avente due componenti distinte: una di accesso alle risorse alieutiche e l'altra incentrata sul sostegno settoriale per lo sviluppo delle capacità locali.

L'accordo all'esame nella presente relazione prevede una contropartita finanziaria totale di 1 845 750 euro, dei quali il 49 % circa da ascriversi al sostegno settoriale. Tale accordo ha permesso la concessione di 45 licenze per tonniere e 25 per pescherecci con palangari di superficie (suddivise fra Spagna, Francia e Portogallo). Esso ha obbligato inoltre i pescherecci dell'UE che operano nel suo quadro a impiegare un numero minimo di membri dell'equipaggio provenienti dalle Comore e comprende una clausola di esclusività relativa alle specie da pescare.

A dispetto delle condizioni dell'accordo e del protocollo associato, la sua applicazione è stata soggetta a diversi vincoli - da notare il riferimento alla pirateria - con il conseguente mancato utilizzo di dette licenze. Allo stesso tempo, il coinvolgimento delle Comore in operazioni che violano il regolamento sulla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), in particolare permettendo il cambio di bandiera alle imbarcazioni coinvolte nella pesca INN, ha indotto l'UE a notificare alle Comore, nell'ottobre 2015, la possibilità di essere identificate come paese non cooperante - come poi avvenuto nel maggio e nel giugno 2017 (quando ha ricevuto il "cartellino rosso").

Data l'assenza di reazioni da parte delle autorità comoriane in tutto questo processo, la Commissione e il Consiglio europeo propongono la denuncia dell'accordo in questione.

Non esistendo, secondo il relatore, un generale disaccordo rispetto tale denuncia, è importante prestare attenzione a due questioni: la situazione sociale molto precaria nelle Comore e alcune valutazioni effettuate dagli organismi delle Nazioni Unite che criticano la posizione di potere dell'UE nella conclusione degli accordi e nella determinazione dei prezzi del pescato (con il pagamento di un prezzo all'ingrosso del tonno inferiore a quello stimato), osservando altresì che gli accordi di partenariato non sono riusciti a sostenere lo sviluppo dell'industria locale.

In effetti, il relatore desidera far notare che, nei quasi trent'anni in cui l'UE ha mantenuto accordi di pesca con le Comore – comprendenti anche gli aspetti della cooperazione e del sostegno allo sviluppo del settore nel paese – non è stato possibile conseguire risultati più concreti nell'ambito di tale sviluppo, fra l'altro a livello di capacità di monitoraggio e vigilanza, progresso scientifico o formazione tecnica dei pescatori e degli osservatori.

Una simile valutazione obbliga, nel quadro della presente risoluzione, a formulare proposte che possano contribuire a proseguire il sostegno allo sviluppo e a facilitare il miglioramento delle condizioni di pesca nelle Comore, delle attività collegate, della qualità della vita dei pescatori e delle comunità di pescatori.

In questo contesto, in cui viene mantenuta la cooperazione fra l'UE e le Comore – in particolare per quanto riguarda la politica di sviluppo – è importante quindi che la politica dell'UE e dei suoi Stati membri nei confronti di tale paese sia focalizzata sulle priorità strategiche, nel cui ambito il settore della pesca rappresenta un fattore centrale. In tale ottica, l'UE deve continuare a promuovere trasferimenti che permettano, in particolare, alle Comore di:

  migliorare il sistema di amministrazione e di governance della pesca, la legislazione, per quanto riguarda l'apparato istituzionale, la capacità di sviluppo delle risorse umane (pescatori, scienziati, ispettori ecc.) nonché valorizzazione del valore commerciale e culturale degli attrezzi tradizionali e del pescato delle Comore;

  sviluppare le proprie capacità scientifiche e di monitoraggio, di tutela della costa, d'ispezione, di vigilanza e di controllo della qualità;

  creare o rinnovare strutture per la refrigerazione, la distribuzione e la lavorazione del pescato;

  costruire e migliorare le infrastrutture per lo sbarco e la sicurezza nei porti e nei relativi accessi;

  promuovere il rinnovamento dei pescherecci di piccole dimensioni, in termini di sicurezza e di capacità di permanenza in mare e di pesca.

Il relatore ritiene che gli accordi di pesca sostenibile stipulati dall'UE con paesi terzi debbano apportare benefici reciproci e dare priorità al rafforzamento della sovranità dei paesi terzi in materia di pesca, allo sviluppo delle attività economiche a essa collegate e alla tutela delle risorse marittime, delle comunità e dei lavoratori del settore. Tale sviluppo, e non il depauperamento delle risorse, rappresenta il modo più efficace e giusto di combattere la pesca INN.

PARERE della commissione per lo sviluppo (Il relatore chiede, inoltre, che il Parlamento europeo sia immediatamente informato di qualsiasi ulteriore sviluppo di tale processo. 21.2.2018)

destinato alla commissione per la pesca

sulla proposta di decisione del Consiglio che denuncia l'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l'Unione delle Comore
(14423/17 – C8-0447/2017 – 2017/0241(NLE))

Relatore per parere: Norbert Neuser

BREVE MOTIVAZIONE

La pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) è ampiamente riconosciuta come un significativo problema ambientale, economico e sociale. Essa rappresenta una notevole minaccia per gli ecosistemi marini, uno svantaggio iniquo per i pescatori responsabili e una perturbazione del mercato dei prodotti ittici. La lotta contro la pesca INN è diventata un mezzo fondamentale per conseguire la gestione sostenibile della pesca globale.

I paesi in via di sviluppo sono particolarmente vulnerabili riguardo alla pesca INN. Poiché tali paesi hanno una capacità limitata di controllo e sorveglianza delle loro acque, essi sono solitamente un obiettivo dei pescatori INN, il che destabilizza ulteriormente la gestione delle loro attività di pesca. Una governance debole ed elevati livelli di pesca INN generalmente vanno di pari passo. Infine, la pesca INN priva i paesi in via di sviluppo di redditi e di alimenti.

La lotta contro la pesca INN si basa su una serie di strumenti internazionali. Essi sono concordi nell'attribuire allo Stato costiero la principale responsabilità di assicurare il rispetto della legge da parte delle attività di pesca che avvengono nelle sue acque, lasciando impregiudicato l'obbligo di dovuta diligenza a carico degli Stati di bandiera.

La lotta contro la pesca INN rappresenta anche una priorità del programma di cooperazione allo sviluppo, come dimostrato dall'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 14 ("OSS 14") sulla conservazione e l'uso sostenibile degli oceani, dei mari e delle risorse marine per lo sviluppo sostenibile. L'OSS 14.4 chiede di porre fine alla pesca eccessiva, alla pesca INN e alle pratiche di pesca distruttive.

Inoltre, in numerose risoluzioni, il Parlamento europeo ha costantemente evidenziato la necessità di ulteriori azioni contro tutte le forme di pesca INN. In questo contesto, l'Unione europea ha adottato il regolamento (CE) n. 1005/2008 ("regolamento INN"), che prevede una procedura in più fasi, comprendente il dialogo, per trattare con i paesi non cooperanti.

Il relatore è soddisfatto delle spiegazioni della Commissione in merito all'applicazione della procedura per i paesi terzi non cooperanti a norma del regolamento INN alle Comore e pertanto sostiene la proposta di denunciare l'accordo nel settore della pesca con tale paese.

Ciò detto, il relatore è a favore di un costante dialogo politico con le autorità comoriane, che porti a un miglioramento della governance delle attività di pesca di tale paese. Il relatore è inoltre a favore del riorientamento dell'assistenza ricevuta dal paese a titolo di altri strumenti finanziari dell'Unione, affinché la popolazione non debba sostenere il costo di tale situazione.

******

La commissione per lo sviluppo invita la commissione per la pesca, competente per il merito, a raccomandare l'approvazione della proposta di decisione del Consiglio che denuncia l'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l'Unione delle Comore.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Proposta di decisione del Consiglio che denuncia l’accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l’Unione delle Comore adottato dal regolamento (CE) n. 1563/2006 del Consiglio del 5 ottobre 2006

Riferimenti

14423/2017 – C8-0447/2017 – COM(2017)05562017/0241(NLE)

Commissione competente per il merito

 

PECH

 

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

DEVE

15.1.2018

Relatore per parere

       Nomina

Norbert Neuser

11.12.2017

Esame in commissione

25.1.2018

 

 

 

Approvazione

20.2.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

19

1

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Mireille D’Ornano, Nirj Deva, Doru-Claudian Frunzulică, Enrique Guerrero Salom, Maria Heubuch, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Arne Lietz, Norbert Neuser, Vincent Peillon, Cristian Dan Preda, Lola Sánchez Caldentey, Eleftherios Synadinos, Eleni Theocharous, Paavo Väyrynen, Bogdan Brunon Wenta, Anna Záborská, Željana Zovko

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Thierry Cornillet, Paul Rübig, Rainer Wieland

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

19

+

ALDE

Thierry Cornillet, Paavo Väyrynen

ECR

Nirj Deva, Eleni Theocharous

EFDD

Mireille D'Ornano

GUE/NGL

Lola Sánchez Caldentey

PPE

Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Cristian Dan Preda, Paul Rübig, Bogdan Brunon Wenta, Rainer Wieland, Anna Záborská, Željana Zovko

S&D

Doru-Claudian Frunzulică, Enrique Guerrero Salom, Arne Lietz, Norbert Neuser, Vincent Peillon

VERTS/ALE

Maria Heubuch

1

-

NI

Eleftherios Synadinos

0

0

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Titolo

Proposta di decisione del Consiglio che denuncia l’accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l’Unione delle Comore adottato dal regolamento (CE) n. 1563/2006 del Consiglio del 5 ottobre 2006

Riferimenti

14423/2017 – C8-0447/2017 – COM(2017)05562017/0241(NLE)

Consultazione / Richiesta di approvazione

18.12.2017

 

 

 

Commissione competente per il merito

       Annuncio in Aula

PECH

15.1.2018

 

 

 

Commissioni competenti per parere

       Annuncio in Aula

DEVE

15.1.2018

BUDG

15.1.2018

 

 

Pareri non espressi

       Decisione

BUDG

9.10.2017

 

 

 

Relatori

       Nomina

João Ferreira

13.10.2017

 

 

 

Esame in commissione

28.11.2017

24.1.2018

 

 

Approvazione

27.2.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

20

0

2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Clara Eugenia Aguilera García, Alain Cadec, David Coburn, Linnéa Engström, João Ferreira, Sylvie Goddyn, Mike Hookem, Carlos Iturgaiz, Werner Kuhn, António Marinho e Pinto, Gabriel Mato, Norica Nicolai, Liadh Ní Riada, Ulrike Rodust, Annie Schreijer-Pierik, Remo Sernagiotto, Isabelle Thomas, Ruža Tomašić, Peter van Dalen, Jarosław Wałęsa

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Norbert Erdős

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Liliana Rodrigues

Deposito

6.3.2018

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

20

+

ALDE

António Marinho e Pinto, Norica Nicolai

ECR

Peter van Dalen, Remo Sernagiotto, Ruža Tomašić

ENF

Sylvie Goddyn

GUE/NGL

João Ferreira, Liadh Ní Riada

PPE

Alain Cadec, Norbert Erdős, Carlos Iturgaiz, Werner Kuhn, Gabriel Mato, Annie Schreijer-Pierik, Jarosław Wałęsa

S&D

Clara Eugenia Aguilera García, Liliana Rodrigues, Ulrike Rodust, Isabelle Thomas

VERTS/ALE

Linnéa Engström

0

-

 

 

2

0

EFDD

David Coburn, Mike Hookem

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

Ultimo aggiornamento: 7 marzo 2018
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