RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile
22.5.2018 - (COM(2017)0772/2 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD)) - ***I
Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare
Relatore: Elisabetta Gardini
Relatore per parere (*):Željana Zovko, commissione per lo sviluppo
(*) Procedura con le commissioni associate – articolo 54 del regolamento
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- PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
- MOTIVAZIONE
- PARERE della commissione per lo sviluppo
- PARERE della commissione per i bilanci
- PARERE della commissione per lo sviluppo regionale
- PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
- VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile
(COM(2017)0772 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD))
(Procedura legislativa ordinaria: prima lettura)
Il Parlamento europeo,
– vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2017)0772),
– visti l'articolo 294, paragrafo 2, e l'articolo 196 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C8-0409/2017),
– visto l'articolo 294, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il parere motivato inviato dalla Camera dei deputati ceca, nel quadro del protocollo n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità, in cui si dichiara la mancata conformità del progetto di atto legislativo al principio di sussidiarietà,
– visto l'articolo 59 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e i pareri e la posizione sotto forma di emendamenti della commissione per lo sviluppo, della commissione per i bilanci, della commissione per lo sviluppo regionale e della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A8-0180/2018),
1. adotta la posizione in prima lettura figurante in appresso;
2. chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora la sostituisca, la modifichi sostanzialmente o intenda modificarla sostanzialmente;
3. invita la Commissione ad astenersi dal ricorrere alle riassegnazioni per finanziare nuove priorità politiche che vengono aggiunte nel corso di un quadro finanziario pluriennale in corso, poiché ciò avrà inevitabilmente un impatto negativo sull'attuazione di altre attività chiave dell'Unione;
4. invita la Commissione a prevedere finanziamenti sufficienti a favore del meccanismo unionale di protezione civile (UCPM) a titolo del prossimo quadro finanziario pluriennale che inizia nel 2021, basandosi sulla presente revisione dell'UCPM;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.
Emendamento 1 Proposta di decisione Considerando 1 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(1) Il meccanismo unionale di protezione civile (il "meccanismo unionale") disciplinato dalla decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio12 rafforza la cooperazione tra l'Unione e gli Stati membri e facilita il coordinamento nel settore della protezione civile per migliorare la risposta dell'Unione alle catastrofi naturali e provocate dall'uomo. |
(1) Il meccanismo unionale di protezione civile (il "meccanismo unionale") disciplinato dalla decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio12 rafforza la cooperazione tra l'Unione, gli Stati membri e le loro regioni e facilita il coordinamento nel settore della protezione civile per migliorare la risposta dell'Unione alle catastrofi naturali e provocate dall'uomo. | |||||||||||||||||||||||||||
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12 Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 924). |
12 Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 924). | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 2 Proposta di decisione Considerando 3 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(3) Le catastrofi naturali e provocate dall'uomo possono abbattersi su qualsiasi regione del mondo, spesso in maniera del tutto inattesa. Siano esse naturali o provocate dall'uomo, si fanno sempre più frequenti, estreme e complesse, aggravate per di più dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e del tutto indifferenti ai conflitti nazionali. Le conseguenze umane, ambientali ed economiche di tali catastrofi possono essere enormi. |
(3) Le catastrofi naturali e provocate dall'uomo possono abbattersi su qualsiasi regione del mondo, spesso in maniera del tutto inattesa. Siano esse naturali o provocate dall'uomo, si fanno sempre più frequenti, estreme e complesse, aggravate per di più dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e del tutto indifferenti ai confini nazionali. Le conseguenze umane, ambientali, sociali ed economiche di tali catastrofi possono avere dimensioni sconosciute. Purtroppo, a volte tali catastrofi sono intenzionali, ad esempio nel caso degli attacchi terroristici. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 3 Proposta di decisione Considerando 4 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(4) La recente esperienza ha dimostrato che le offerte volontarie di assistenza reciproca, coordinate e agevolate dal meccanismo unionale, non sempre bastano a garantire la disponibilità di mezzi sufficienti per rispondere in maniera soddisfacente alle necessità basilari delle persone colpite dalle catastrofi, né a garantire un'adeguata salvaguardia dell'ambiente e dei beni materiali. Tale constatazione è ancor più valida allorché gli Stati membri sono colpiti contemporaneamente da catastrofi ricorrenti e la capacità collettiva si dimostra insufficiente. |
(4) La recente esperienza ha dimostrato che le offerte volontarie di assistenza reciproca, coordinate e agevolate dal meccanismo unionale, non sempre bastano a garantire la disponibilità di mezzi sufficienti per rispondere in maniera soddisfacente alle necessità basilari delle persone colpite dalle catastrofi, né a garantire un'adeguata salvaguardia dell'ambiente e dei beni materiali. Tale constatazione è ancor più valida allorché gli Stati membri sono colpiti contemporaneamente da catastrofi sia ricorrenti che inaspettate, sia naturali che provocate dall'uomo, e la capacità collettiva si dimostra insufficiente. Per ovviare a tali carenze e far fronte ai rischi emergenti, è opportuno avvalersi di tutti gli strumenti dell'Unione in modo pienamente flessibile, anche promuovendo la partecipazione attiva della società civile. Tuttavia gli Stati membri dovrebbero intraprendere azioni preventive adeguate per mantenere mezzi nazionali sufficienti per affrontare le catastrofi in maniera adeguata. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 4 Proposta di decisione Considerando 4 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(4 bis) La prevenzione degli incendi boschivi è fondamentale nel quadro dell'impegno globale volto a ridurre le emissioni di CO2. La combustione di alberi e di suoli ricchi di torba negli incendi boschivi provoca, infatti, l'emissione di CO2. In particolare, studi hanno dimostrato come gli incendi provochino il 20 % delle emissioni di CO2 nel mondo, vale a dire più delle emissioni combinate di tutti i sistemi di trasporto sulla terra (veicoli, navi e aerei). | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 5 Proposta di decisione Considerando 5 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(5) La prevenzione è un elemento essenziale della protezione dalle catastrofi e richiede un'azione ulteriore. A tale scopo gli Stati membri dovrebbero condividere regolarmente le valutazioni dei rischi, nonché le sintesi della propria pianificazione della gestione dei rischi, per garantire un approccio integrato alla gestione delle catastrofi, che colleghi prevenzione dei rischi, preparazione e azioni di risposta. Inoltre, la Commissione dovrebbe avere la facoltà di chiedere agli Stati membri di fornire piani specifici di prevenzione e preparazione in relazione a catastrofi specifiche, soprattutto allo scopo di ottimizzare il sostegno complessivo dell'Unione alla gestione del rischio di catastrofi. Occorre ridurre gli oneri amministrativi e rafforzare le politiche di prevenzione, anche instaurando i necessari collegamenti con altri importanti strumenti e politiche dell'Unione, e in particolare con i fondi strutturali e di investimento europei, elencati al considerando 2 del regolamento (UE) n. 1303/201313. |
(5) La prevenzione è un elemento essenziale della protezione dalle catastrofi e richiede un'azione ulteriore. A tale scopo gli Stati membri dovrebbero condividere regolarmente le valutazioni dei rischi relative ai rischi per la sicurezza nazionale, nonché le sintesi della propria pianificazione della gestione dei rischi, per garantire un approccio integrato alla gestione delle catastrofi naturali e provocate dall'uomo, che colleghi prevenzione dei rischi, preparazione e azioni di risposta. Inoltre, la Commissione dovrebbe avere la facoltà di chiedere agli Stati membri di fornire piani specifici di prevenzione e preparazione in relazione a catastrofi specifiche, incluse quelle provocate dall'uomo, soprattutto allo scopo di ottimizzare il sostegno complessivo dell'Unione, in particolare da parte dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), alla gestione del rischio di catastrofi. È fondamentale ridurre gli oneri amministrativi e rafforzare le politiche di prevenzione, anche attraverso il potenziamento dei collegamenti e della cooperazione con altri importanti strumenti e politiche dell'Unione, e in particolare con i fondi strutturali e di investimento europei, elencati al considerando 2 del regolamento (UE) n. 1303/201313. | |||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 6 Proposta di decisione Considerando 5 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(5 bis) Il rischio costituisce uno stimolo negativo per lo sviluppo delle regioni. La prevenzione e la gestione dei rischi implicano la riformulazione delle politiche e dei quadri istituzionali e il rafforzamento dei mezzi locali, nazionali e regionali per progettare e attuare misure di gestione dei rischi coordinando un'ampia gamma di attori. È essenziale elaborare mappe dei rischi per regioni e/o Stati membri, rafforzare la capacità di risposta e potenziare le azioni di prevenzione, prestando particolare attenzione ai rischi climatici. È fondamentale che le mappe dei rischi tengano conto sia dei rischi causati dall'attuale variabilità climatica sia degli andamenti previsti dei cambiamenti climatici. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 7 Proposta di decisione Considerando 5 ter (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(5 ter) Al momento della predisposizione delle loro valutazioni dei rischi e dei loro piani di gestione dei rischi, gli Stati membri dovrebbero tener conto dei rischi specifici per la fauna selvatica e il benessere degli animali. La Commissione dovrebbe incoraggiare, in tutta Europa, la diffusione di informazioni sugli animali colpiti dalle catastrofi. In quest'ottica è opportuno sviluppare ulteriormente i programmi e i corsi di formazione in materia. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 8 Proposta di decisione Considerando 5 quater (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(5 quater) La stagione degli incendi boschivi del 2017 è stata particolarmente lunga e intensa in molti Stati membri, arrivando a causare oltre 100 vittime in un singolo Stato membro. La mancanza di mezzi disponibili, evidenziata nella relazione sulle lacune esistenti in termini di mezzi di risposta1 bis, come pure l'impossibilità per la capacità europea di risposta emergenziale ("EERC" o "pool volontario") di rispondere in tempo utile a tutte le 17 richieste di assistenza per combattere gli incendi boschivi, hanno dimostrato che la natura volontaria dei contributi degli Stati membri non è sufficiente per far fronte a emergenze su larga scala che colpiscono contemporaneamente più Stati membri. | |||||||||||||||||||||||||||
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1 bis Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi compiuti e sulle lacune tutt'ora esistenti nell'ambito della capacità europea di risposta emergenziale, 17 febbraio 2017. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 9 Proposta di decisione Considerando 5 quinquies (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(5 quinquies) I partner più naturali per approfondire la cooperazione sono gli Stati membri limitrofi, che condividono le stesse competenze e strutture e sono esposti alle medesime catastrofi e agli stessi rischi. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 10 Proposta di decisione Considerando 6 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(6) È necessario rafforzare la capacità collettiva di preparazione e risposta alle catastrofi, soprattutto tramite il sostegno reciproco in Europa. Oltre a rafforzare le possibilità offerte dalla capacità europea di risposta emergenziale ("EERC" o "pool volontario"), d'ora in poi denominata "pool europeo di protezione civile", la Commissione dovrebbe anche istituire rescEU. La composizione di rescEU dovrebbe comprendere mezzi di risposta alle emergenze in caso di incendi, estese inondazioni e terremoti, nonché un ospedale da campo e squadre mediche conformi alle norme dell'Organizzazione mondiale della sanità, che sia possibile mobilitare rapidamente. |
(6) È necessario rafforzare la capacità collettiva di preparazione e risposta alle catastrofi, soprattutto tramite il sostegno reciproco in Europa. Oltre a rafforzare le possibilità offerte dalla capacità europea di risposta emergenziale ("EERC" o "pool volontario"), d'ora in poi denominata "pool europeo di protezione civile", la Commissione dovrebbe anche istituire rescEU. La composizione di rescEU dovrebbe comprendere mezzi di risposta alle emergenze in caso di incendi, estese inondazioni e terremoti, attacchi terroristici e attacchi chimici, biologici, radiologici e nucleari, nonché un ospedale da campo e squadre mediche conformi alle norme dell'Organizzazione mondiale della sanità, che sia possibile mobilitare rapidamente. Si sottolinea in questo contesto l'importanza di rafforzare e includere i mezzi specifici delle autorità locali e regionali, dal momento che esse sono le prime ad intervenire in seguito a una catastrofe. Si ritiene che tali autorità debbano sviluppare modelli di cooperazione in cui le comunità possano condividere le migliori pratiche, dando loro la possibilità di partecipare allo sviluppo della propria resilienza alle calamità naturali. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 11 Proposta di decisione Considerando 6 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(6 bis) Le autorità regionali e locali svolgono un ruolo di grande importanza nella prevenzione e nella gestione delle catastrofi ed è necessario che i loro mezzi di risposta siano adeguatamente inclusi nelle attività di coordinamento e mobilitazione eseguite in virtù della presente decisione, nel rispetto dei quadri istituzionali e giuridici degli Stati membri, al fine di ridurre al minimo le sovrapposizioni e di promuovere l'interoperabilità. Tali autorità possono svolgere un importante ruolo di prevenzione e sono altresì le prime a reagire subito dopo una catastrofe, unitamente ai mezzi dei loro volontari. È pertanto necessaria una cooperazione costante a livello locale, regionale e transfrontaliero al fine di istituire sistemi comuni di allerta per intervenire rapidamente prima della mobilitazione di rescEU, nonché campagne di informazione periodiche per i cittadini sulle misure di risposta iniziali. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 12 Proposta di decisione Considerando 7 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(7) L'Unione dovrebbe poter sostenere gli Stati membri, ove i mezzi disponibili siano insufficienti per reagire efficacemente alle catastrofi, contribuendo a finanziare contratti di affitto o noleggio che assicurino un rapido accesso a tali mezzi, o finanziandone l'acquisizione. L'efficacia del meccanismo unionale ne sarebbe così sostanzialmente accresciuta, in quanto verrebbe garantita la disponibilità di mezzi nei casi in cui la risposta alle catastrofi non sarebbe altrimenti garantita, soprattutto per quanto riguarda le catastrofi aventi vaste ripercussioni su un numero elevato di Stati membri. L'acquisizione dei mezzi da parte dell'Unione consentirebbe economie di scala, oltre a un migliore coordinamento della risposta alle catastrofi. |
(7) L'Unione dovrebbe poter sostenere gli Stati membri, ove i mezzi materiali e tecnici disponibili siano insufficienti per reagire efficacemente alle catastrofi, anche in caso di eventi transfrontalieri, contribuendo a finanziare contratti di affitto o noleggio che assicurino un rapido accesso a tali mezzi, o finanziandone l'acquisizione. L'efficacia del meccanismo unionale e le relative possibilità di mobilitazione ne sarebbero così sostanzialmente accresciute, in quanto verrebbe garantita la rapida disponibilità di mezzi materiali e tecnici, anche per il soccorso di persone anziane o con disabilità, nei casi in cui la risposta alle catastrofi non sarebbe altrimenti garantita, soprattutto per quanto riguarda le catastrofi aventi vaste ripercussioni su un numero elevato di Stati membri, come le epidemie transfrontaliere. Le idonee attrezzature preimpegnate e l'acquisizione dei mezzi da parte dell'Unione consentirebbero economie di scala, oltre a un migliore coordinamento della risposta alle catastrofi. Si dovrebbe garantire un utilizzo ottimale e trasparente delle risorse finanziarie. | |||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
In caso di mobilitazione di mezzi mediante il meccanismo unionale di protezione civile, la velocità è un fattore della massima importanza, come dimostrano le tragiche conseguenze del ritardo nella mobilitazione degli aerei antincendio nelle ultime stagioni degli incendi boschivi nell'Europa meridionale. Il cofinanziamento dell'UE dovrebbe essere sempre fornito in condizioni di totale trasparenza e piena assunzione di responsabilità. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 13 Proposta di decisione Considerando 7 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(7 bis) Numerosi Stati membri non hanno sufficienti attrezzature materiali e tecniche per gestire le catastrofi impreviste. Il meccanismo unionale dovrebbe pertanto consentire di estendere la base materiale e tecnica ove necessario, in particolare per il soccorso delle persone disabili, degli anziani e dei malati. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 14 Proposta di decisione Considerando 9 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(9) Per incrementare l'efficienza e l'efficacia della formazione e delle esercitazioni e potenziare la cooperazione tra i servizi e le autorità nazionali di protezione civile occorre istituire una rete di conoscenze in materia di protezione civile dell'Unione, basata sulle strutture esistenti. |
(9) La formazione, la ricerca e l'innovazione sono aspetti essenziali della cooperazione in materia di protezione civile. L'efficienza e l'efficacia della formazione e delle esercitazioni, la promozione dell'innovazione nonché il dialogo e la cooperazione tra i servizi e le autorità nazionali di protezione civile dovrebbero essere rafforzati sulla base delle strutture esistenti, assicurando la partecipazione di centri di eccellenza, università, ricercatori e altre competenze disponibili negli Stati membri e garantendo lo scambio di informazioni con tali soggetti. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 15 Proposta di decisione Considerando 9 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(9 bis) Benché il rafforzamento della protezione civile alla luce delle tendenze in materia di catastrofi – connesse tanto ad eventi meteorologici quanto alla sicurezza interna – sia una delle priorità più importanti in tutta l'Unione, è essenziale integrare gli strumenti dell'Unione con una più solida dimensione territoriale e basata sulle comunità, poiché l'azione delle comunità locali rappresenta il modo più rapido ed efficace per limitare i danni causati da una catastrofe. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 16 Proposta di decisione Considerando 10 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(10) Per garantire il funzionamento di rescEU sono necessari ulteriori stanziamenti per finanziare le azioni previste dal meccanismo unionale. |
(10) Per garantire il funzionamento di rescEU sono necessari ulteriori stanziamenti per finanziare le azioni previste dal meccanismo unionale, che non devono tuttavia andare a discapito delle dotazioni finanziarie destinate ad altre politiche chiave dell'Unione, come quelle che promuovono i diritti, l'uguaglianza e la cittadinanza, la giustizia o lo sviluppo umano a livello mondiale, compresi tutti i fondi stanziati, in particolare, a favore dei programmi e progetti per l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile, tenendo conto che l'attuazione di alcuni di questi programmi è stata eccezionalmente positiva: gli stanziamenti di pagamento per il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" hanno superato il 99 % negli ultimi tre anni. | |||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Nuove proposte politiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. La relatrice si oppone con forza all'utilizzo di riassegnazioni a scapito di programmi riusciti e cronicamente sottofinanziati come il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" (programma REC) e il programma "Giustizia". Un tasso di assorbimento di quasi il 100 % per il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" implica che nessuna delle nuove risorse può essere mobilitata a partire da questo programma senza incidere negativamente su progetti e organizzazioni specifici. La commissione FEMM non ha smesso di evidenziare la necessità di aumentare il finanziamento del programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza", in considerazione del programma DAPHNE e dei programmi in materia di uguaglianza di genere. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 17 Proposta di decisione Considerando 10 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(10 bis) Al meccanismo unionale riveduto dovrebbero essere garantiti finanziamenti e stanziamenti di bilancio distinti. In considerazione della necessità di evitare ripercussioni negative sul finanziamento dei programmi pluriennali esistenti, l'aumento dei finanziamenti per la revisione mirata del meccanismo unionale nel 2018, 2019 e 2020 dovrebbe avvenire unicamente a partire da tutti gli strumenti disponibili nel quadro del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio1 bis, facendo ricorso in particolare allo strumento di flessibilità. | |||||||||||||||||||||||||||
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1 bis Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884). | |||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Nuove proposte politiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. La relatrice si oppone con forza all'utilizzo di riassegnazioni a scapito di programmi riusciti e cronicamente sottofinanziati come il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" (programma REC) e il programma "Giustizia". Gli eventuali fondi supplementari necessari devono invece essere mobilitati mediante le disposizioni in materia di flessibilità previste dal regolamento QFP. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 18 Proposta di decisione Considerando 11 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(11) Occorre semplificare le procedure del meccanismo unionale per garantire che gli Stati membri possano accedere all'assistenza e ai mezzi necessari per rispondere il più rapidamente possibile alle catastrofi naturali o provocate dall'uomo. |
(11) Occorre semplificare, razionalizzare e rendere più flessibili le procedure del meccanismo unionale per garantire che gli Stati membri possano accedere in tempi brevi all'assistenza e ai mezzi necessari per rispondere il più rapidamente ed efficientemente possibile alle catastrofi naturali o provocate dall'uomo. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 19 Proposta di decisione Considerando 12 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(12) Per ottimizzare l'utilizzo degli strumenti di finanziamento esistenti e sostenere gli Stati membri nell'erogazione di assistenza, soprattutto nella risposta alle catastrofi che si verificano al di fuori dell'Unione, occorre prevedere una deroga all'articolo 129, paragrafo 1, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio14, quando i finanziamenti siano concessi ai sensi degli articoli 21, 22 e 23 della decisione n. 1313/2013/UE. |
(12) Per ottimizzare l'utilizzo degli strumenti di finanziamento esistenti e sostenere gli Stati membri nell'erogazione di assistenza, tra l'altro nella risposta alle catastrofi che si verificano al di fuori dell'Unione, occorre prevedere una deroga all'articolo 129, paragrafo 1, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio14, quando i finanziamenti siano concessi ai sensi degli articoli 21, 22 e 23 della decisione n. 1313/2013/UE. Nonostante tale deroga, i finanziamenti destinati alle attività di protezione civile, e in particolare all'aiuto umanitario, dovrebbero rimanere chiaramente distinti all'interno della futura architettura di finanziamento dell'Unione ed essere pienamente in linea con i diversi obiettivi e requisiti giuridici di tale architettura. | |||||||||||||||||||||||||||
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14 Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1). |
14 Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1). | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 20 Proposta di decisione Considerando 13 | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
(13) È importante garantire che gli Stati membri adottino tutte le misure necessarie per prevenire efficacemente le catastrofi naturali e provocate dall'uomo e mitigarne gli effetti. Occorre introdurre disposizioni per rafforzare i collegamenti fra azioni di prevenzione, preparazione e risposta nel quadro del meccanismo unionale. Si deve inoltre assicurare la coerenza con altri pertinenti atti legislativi dell'Unione in materia di prevenzione e gestione del rischio di catastrofi, anche per quanto riguarda l'azione di prevenzione transfrontaliera e la risposta a minacce quali le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero15. Allo stesso modo, occorre garantire la coerenza con impegni internazionali quali il quadro di Sendai per la riduzione dei rischi di catastrofi 2015-2030, l'accordo di Parigi e l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. |
(13) È importante garantire che gli Stati membri adottino tutte le misure necessarie per prevenire efficacemente le catastrofi naturali e provocate dall'uomo e mitigarne gli effetti. Occorre introdurre disposizioni per rafforzare i collegamenti fra azioni di prevenzione, preparazione e risposta nel quadro del meccanismo unionale. Si deve inoltre assicurare la coerenza con altri pertinenti atti legislativi dell'Unione in materia di prevenzione e gestione del rischio di catastrofi, anche per quanto riguarda l'azione di prevenzione transfrontaliera e la risposta a minacce quali le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero15. I programmi di cooperazione territoriale sulla base della politica di coesione prevedono azioni specifiche al fine di prendere in considerazione la resilienza alle catastrofi, la prevenzione e la gestione del rischio e gli ulteriori sforzi per una più vigorosa integrazione e maggiori sinergie. Inoltre, tutte le azioni dovrebbero essere coerenti con impegni internazionali quali il quadro di Sendai per la riduzione dei rischi di catastrofi 2015-2030, l'accordo di Parigi e l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nonché contribuire attivamente a rispettare tali impegni. | |||||||||||||||||||||||||||
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15 Decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE (GU L 293 del 5.11.2013, pag. 1). |
15 Decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE (GU L 293 del 5.11.2013, pag. 1). | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 21 Proposta di decisione Considerando 13 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(13 bis) È fondamentale mantenere i moduli già registrati nel sistema comune di comunicazione e informazione in caso di emergenza (CECIS) per poter rispondere alle richieste di assistenza e partecipare al sistema di formazione con le consuete modalità. | |||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
In tal modo viene fornito un quadro per la raccolta e la diffusione agli Stati membri di informazioni convalidate sulla situazione in atto e per la condivisione degli insegnamenti tratti dagli interventi realizzati. Il mantenimento dei moduli registrati significherebbe per l'Austria che dieci moduli delle associazioni dei vigili del fuoco non saranno eliminati dal sistema. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 22 Proposta di decisione Considerando 13 ter (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(13 ter) È parimenti importante collegare il meccanismo unionale, che è limitato al periodo immediatamente successivo alla catastrofe, agli altri strumenti dell'Unione dedicati alla riparazione dei danni, come il Fondo di solidarietà. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 23 Proposta di decisione Considerando 13 quater (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(13 quater) È fondamentale modificare il Fondo di solidarietà introducendo l'obbligo di porre rimedio ai danni all'ambiente e utilizzando, quale indicatore per la sua approvazione, il PIL pro capite della regione o dello Stato membro anziché il PIL globale, al fine di evitare che le grandi regioni popolose con bassi livelli di ricchezza non siano ammissibili a beneficiare del Fondo. È molto importante valutare economicamente le risorse ambientali colpite da una catastrofe, in particolare le aree che presentano un elevato valore naturalistico, quali le aree protette o quelle della rete Natura 2000, così da poterle ripristinare. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 24 Proposta di decisione Considerando 13 quinquies (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||||||||||||||
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(13 quinquies) È necessario che l'azione dell'Unione si incentri altresì sulla fornitura di assistenza tecnica per la formazione, in modo da rafforzare la capacità di autoassistenza delle comunità e quindi consentire loro di essere più preparate a fornire una risposta iniziale e a contenere le catastrofi. Formazioni e attività educative mirate per gli operatori responsabili della sicurezza dei cittadini, ad esempio i leader delle comunità, gli operatori sociali e i prestatori di assistenza medica, i servizi di soccorso e di lotta agli incendi nonché i gruppi di intervento locale volontari, che dovrebbero disporre di attrezzature di intervento rapidamente disponibili, possono contribuire ad arginare le catastrofi e ridurre il numero di vittime durante e dopo le crisi. | |||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 25 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 1 – lettera a Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 3 – paragrafo 1 – lettera e | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 26 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 1 – lettera a bis (nuova) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 3 – paragrafo 1 – lettera e bis (nuova) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 27 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 1 – lettera a ter (nuova) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 3 – paragrafo 1 – lettera e ter (nuova) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 28 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 3 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 5 – paragrafo 1 – lettera a | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 29 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 3 bis (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 5 – paragrafo 1 – lettera a bis (nuova) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 30 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 3 ter (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 5 – paragrafo 1 – lettera f | ||||||||||||||||||||||||||||
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(http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1523544518145&uri=CELEX:32013D1313) | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 31 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 4 – lettera a Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 6 – comma 1 – lettera a | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 32 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 4 – lettera a bis (nuova) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 6 – comma 1 – lettera d | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
La decisione di emendare il testo originale è volta a chiarire lo scopo della misura nel contesto della generale revisione dell'articolo 6. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 33 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 4 – lettera b Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 6 – comma 2 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 34 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 4 – lettera b Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 6 – comma 3 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
La decisione di istituire eventuali meccanismi specifici di consultazione da parte della Commissione dovrebbe includere il coinvolgimento degli Stati membri che sono parte integrante del meccanismo unionale di protezione civile. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 35 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 4 – lettera b bis (nuova) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 6 – comma 3 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 36 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 4 bis (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 8 – comma 1 – lettera k | ||||||||||||||||||||||||||||
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(http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013R1303&from=IT) | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 37 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 4 ter (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 9 – paragrafo 1 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 38 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 5 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 10 – paragrafo 1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 39 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 6 – lettera b Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 11 – paragrafo 1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
(Non concerne la versione italiana) | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 40 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 6 – lettera b Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 11 – paragrafo 1 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 41 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 6 – lettera b Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 11 – paragrafo 2 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Dal punto di vista della sussidiarietà è preferibile che le esigenze siano analizzate in loco e che la Commissione non agisca da sola, bensì insieme agli Stati membri. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 42 Articolo 1 – punto 6 – lettera c Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 11 – paragrafo 7 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 43 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 6 – lettera c Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 11 – paragrafo 8 – comma 1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 44 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 7 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 45 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 7 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 2 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 46 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 7 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 2 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 47 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 7 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 4 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 48 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 7 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 5 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 49 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 7 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 7 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 50 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 7 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 8 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 51 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 7 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 10 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 52 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 8 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 bis – comma 1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Per assicurare il pieno controllo e monitoraggio parlamentare del processo e per individuare il più presto possibile i possibili cambiamenti aventi un'incidenza di bilancio, si propone che il Parlamento e il Consiglio ricevano informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento del rafforzamento del meccanismo unionale di protezione civile, su base annuale, comprese le informazioni obbligatorie sull'andamento del bilancio e dei costi. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 53 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 8 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 bis – comma 1 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Per assicurare il pieno controllo e monitoraggio parlamentare del processo e per individuare il più presto possibile i possibili cambiamenti aventi un'incidenza di bilancio, si propone che il Parlamento e il Consiglio ricevano informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento del rafforzamento del meccanismo unionale di protezione civile, su base annuale, comprese le informazioni obbligatorie sull'andamento del bilancio e dei costi. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 54 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 1 – comma 1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 55 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 1 – comma 2 – parte introduttiva | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 56 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 bis (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 1 – lettera a | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
La relatrice ritiene necessario modificare l'articolo 13, paragrafo 1, lettera a), della decisione n. 1313/2013/UE, anche se la nuova proposta di decisione della Commissione europea non lo prevede. La modifica garantisce la coerenza con gli obiettivi della proposta della Commissione. La creazione di un Erasmus per la protezione civile contribuisce allo sviluppo di uno standard formativo europeo omogeneo basato su livelli formativi di base uguali per il personale della protezione civile di tutti gli Stati. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 57 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 ter (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 1 – comma 2 – lettera f | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 58 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 quater (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 3 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Questo paragrafo aggiuntivo mira a promuovere la condivisione delle conoscenze e delle esperienze, compresa la potenziale estensione delle capacità formative ai paesi terzi (come menzionato nella valutazione intermedia), con l'obiettivo di migliorare le future operazioni di risposta e di rafforzare la coerenza con il quadro di Sendai. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 59 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 11 bis (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 16 – paragrafo 2 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
La valutazione intermedia del meccanismo di protezione civile ha riscontrato che, nello scenario in mutamento delle operazioni di risposta, una definizione non chiara degli interventi di protezione civile nelle operazioni di risposta umanitaria influenzava la capacità del meccanismo di raggiungere i propri obiettivi. Questo emendamento alla decisione in vigore mira a chiarire la portata degli interventi di protezione civile nelle catastrofi provocate dall'uomo e nelle emergenze complesse, in cui sono attive anche operazioni di aiuto umanitario. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 60 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 12 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 19 – paragrafo 1 – comma 2 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Nuove proposte politiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. La relatrice si oppone con forza al ricorso alle riassegnazioni a scapito di programmi fruttuosi e cronicamente sottofinanziati come il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" e il programma "Giustizia". Gli eventuali fondi supplementari necessari devono invece essere mobilitati mediante le disposizioni in materia di flessibilità previste dal regolamento QFP. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 61 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 13 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 20 bis – comma 1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 62 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 15 – lettera b Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 23 – paragrafo 2 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 63 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 16 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 26 – paragrafo 2 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Alla luce della proposta della Commissione per l'articolo 26, paragrafo 1, che consente il finanziamento da diverse fonti per le azioni di protezione civile, l'emendamento proposto mira a garantire una chiara differenziazione tra le operazioni umanitarie e di protezione civile e i rispettivi finanziamenti. | ||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 64 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 18 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 32 – paragrafo 1 – lettera g | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento 65 Proposta di decisione Allegato I (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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Emendamento | ||||||||||||||||||||||||||||
ALLEGATO I | ||||||||||||||||||||||||||||
DOTAZIONI FINANZIARIE SUPPLEMENTARI INDICATIVE PER IL PERIODO 2018-2020 | ||||||||||||||||||||||||||||
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2018 | ||||||||||||||||||||||||||||
2019 | ||||||||||||||||||||||||||||
2020 | ||||||||||||||||||||||||||||
TOTALE | ||||||||||||||||||||||||||||
Totale stanziamenti supplementari a titolo della rubrica 3* | ||||||||||||||||||||||||||||
SI | ||||||||||||||||||||||||||||
19,157 | ||||||||||||||||||||||||||||
115,2 | ||||||||||||||||||||||||||||
122,497 | ||||||||||||||||||||||||||||
256,854 | ||||||||||||||||||||||||||||
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SP | ||||||||||||||||||||||||||||
11 | ||||||||||||||||||||||||||||
56,56 | ||||||||||||||||||||||||||||
115,395 | ||||||||||||||||||||||||||||
182,955 | ||||||||||||||||||||||||||||
Totale stanziamenti supplementari a titolo della rubrica 4* | ||||||||||||||||||||||||||||
SI | ||||||||||||||||||||||||||||
2 | ||||||||||||||||||||||||||||
2 | ||||||||||||||||||||||||||||
2,284 | ||||||||||||||||||||||||||||
6,284 | ||||||||||||||||||||||||||||
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SP | ||||||||||||||||||||||||||||
0,8 | ||||||||||||||||||||||||||||
1,8 | ||||||||||||||||||||||||||||
2,014 | ||||||||||||||||||||||||||||
4,614 | ||||||||||||||||||||||||||||
Totale stanziamenti supplementari a titolo delle rubriche 3 e 4 combinate tra loro* | ||||||||||||||||||||||||||||
SI | ||||||||||||||||||||||||||||
21,157 | ||||||||||||||||||||||||||||
117,2 | ||||||||||||||||||||||||||||
124,781 | ||||||||||||||||||||||||||||
263,138 | ||||||||||||||||||||||||||||
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SP | ||||||||||||||||||||||||||||
11,8 | ||||||||||||||||||||||||||||
58,36 | ||||||||||||||||||||||||||||
117,409 | ||||||||||||||||||||||||||||
187,569 | ||||||||||||||||||||||||||||
(cifre in milioni di EUR) | ||||||||||||||||||||||||||||
* Gli importi totali saranno forniti attraverso lo strumento di flessibilità. | ||||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||
Il finanziamento supplementare necessario per la presente revisione del meccanismo unionale di protezione civile nel periodo 2018-2020 dovrebbero essere definito più nel dettaglio nella decisione stessa, attraverso un allegato autonomo e dettagliato (allegato I). Gli eventuali finanziamenti supplementari necessari per la revisione dell'UCPM andrebbero invece mobilitati mediante le disposizioni in materia di flessibilità previste dal regolamento QFP. |
MOTIVAZIONE
Un contesto preoccupante
I disastri naturali in Europa e nel mondo stanno crescendo significativamente sia per la frequenza con la quale si presentano, sia per la loro intensità e costituiscono una seria minaccia alle nostre società, economie ed ecosistemi.
Si può comprendere la portata del problema semplicemente prendendo ad esempio i disastri naturali del 2017. Solo in Europa, essi hanno causato duecento morti. Gli incendi propagatisi nel 2017 hanno devastato il sud del continente bruciando più di un milione di ettari e uccidendo più di cento persone in appena sei mesi. Il 2017 è anche l’anno in cui una serie di tempeste tropicali hanno ripetutamente colpito il territorio europeo d’oltremare nei Caraibi, portando l’assistenza europea al limite delle sue capacità. Ancora più inaspettatamente, sempre nello stesso anno, persino violenti uragani hanno provocato gravi inondazioni e distruzione nella facciata nord atlantica dell’Europa.
Lo scenario descritto dalla ricerca scientifica per il futuro si presenta ancora più preoccupante, dal momento che prevede un intensificarsi di questi fenomeni. Annate come quella del 2017 non rappresenteranno più un’eccezione, ma saranno la norma. Senza ombra di dubbio, la principale causa è da indentificarsi nel cambiamento climatico, che ha amplificato l’impatto negativo degli eventi dovuti a condizioni metereologiche estreme. Non a caso, il cambiamento climatico è stato descritto come “una delle più grandi minacce globali alla salute umana del ventunesimo secolo”.
Una realtà da perfezionare
Di fronte ad un simile scenario, tuttavia, l’Unione europea non è rimasta inattiva. L’Unione europea ha sviluppato, negli anni, una solida rete di risposta ai disastri; il Meccanismo europeo di Protezione Civile (Union Civil Protection Mechanism - UCPM) è il protagonista di questo sistema. Esercitando il suo ruolo di supporto, il Meccanismo ha aiutato gli Stati membri ad ottimizzare i loro sforzi di prevenzione dei disastri e riduzione dei rischi. Il Meccanismo ha dispiegato le sue forze all’interno e fuori dall’UE, grazie al Centro di Coordinamento della Risposta alle Emergenze (EERC). La recente valutazione di medio termine del Meccanismo sottolinea che “il Meccanismo è una prova tangibile di solidarietà europea”.
Tuttavia, le recenti esperienze operative in occasione di eventi come la stagione degli incendi del 2017 o la crisi migratoria del 2015-2016, hanno messo in evidenza le lacune del Meccanismo in termini di efficacia ed efficienza.
Il modello attuale è basato sul contributo volontario degli Stati membri, che mettono a disposizione preventivamente le loro capacità per l’EERC (da ora in poi chiamato “Pool europeo di Protezione Civile”) in cambio di supporto finanziario da parte dell’Unione per coprire spese come i costi di adattamento, di certificazione e di trasporto. Tuttavia, questo sistema si è rivelato insufficiente per rispondere ad emergenze di grande portata, che colpiscono diversi Stati nello stesso momento. Il principale handicap del fare affidamento principalmente sui mezzi nazionali sta nel fatto che questi non sono disponibili in UE se devono essere usati a livello nazionale.
Per fare in modo che l’Unione europea provveda alla sicurezza dei suoi cittadini di fronte ai disastri, deve poter basarsi su un Meccanismo più forte, capace di dare risposte solide e affidabili. La relatrice crede in un Meccanismo più ambizioso.
Una visione per il futuro
La visione della relatrice per un Meccanismo europeo di Protezione Civile completamente sviluppato si costruisce su tre elementi essenziali.
1. Una vera Capacità europea di Protezione Civile. Il futuro meccanismo dovrebbe dotarsi di capacità esistenti ulteriori rispetto a quelle detenute dagli Stati membri, nonché di capacità proprie. Si deve prevedere l’istituzione di una vera Capacità europea di Protezione Civile. Questa nuova Capacità colmerà le lacune identificate nei sistemi di risposta nazionali. L’intenzione non è quella di sostituire o replicare il lavoro degli Stati membri, ma di completarne l’azione laddove sia necessario.
Per costituire questa Capacità, l’Unione finanzierà l’acquisizione di nuovi mezzi come, ad esempio, aerei anti-incendio. Le nuove capacità potrebbero risultare da contratti di affitto o dalla riparazione o adattamento di capacità esistenti, per le quali l’Unione dovrebbe contribuire significativamente. Ci sono altri esempi di incentivi finanziari: l’Unione potrebbe farsi carico dei costi derivanti dall’azione del Meccanismo europeo o dei costi di trasporto.
Alcuni di questi aspetti sono già previsti dallo stato attuale del sistema di Meccanismo europeo: questo significa che c’è una buona base di partenza. Tuttavia, il basso livello di cofinanziamento proposto dal sistema attuale fa sì che gli incentivi non siano debitamente sfruttati.
2. La coerenza della Capacità con gli altri strumenti esistenti. Il Nuovo Meccanismo dovrà anche essere più coerente, sia all’interno dell’UE che fuori. Questo significa che la creazione della Capacità dovrà andare di pari passo con un impegno maggiore degli Stati membri in termini di prevenzione. Il nuovo sistema incoraggia la responsabilità di tutti. La prevenzione avrà un ruolo chiave nella gestione dei disastri e dovrà essere sviluppata nel futuro. Quindi, il Nuovo Meccanismo così come concepito dalla relatrice non agisce in isolamento, ma si costruisce sulla forza degli altri strumenti europei e si concentra sulla prevenzione del rischio.
La coerenza, tuttavia, non deve caratterizzare solo l’aspetto della prevenzione, ma anche nella risposta. Il Nuovo Meccanismo dovrà coordinarsi al meglio con gli altri strumenti UE esistenti per la risposta alle catastrofi, come lo strumento di aiuto umanitario. Un corretto coordinamento tra i due strumenti assicurerà un’azione complessiva europea più coerente ed efficace sia all’esterno che all’interno dei confini UE.
3. Una corretta assegnazione delle risorse. Come diretta conseguenza dei due elementi precedenti, la relatrice ritiene che in futuro sia necessario un maggiore impegno finanziario dell’UE. L’attuale budget di 368 milioni di euro per il periodo 2014 -2020 attributo al Meccanismo risulta irrisorio rispetto agli oltre 433 miliardi di euro di perdita economica causata dagli eventi climatici estremi a partire dal 1980 negli Stati membri.
La relatrice ritiene che un maggiore impegno finanziario europeo dovrebbe essere abbinato ad un adeguato ruolo di coordinamento da attribuire all’Unione. Si prevede che l’Unione europea eserciti completamente il comando e il controllo sull’eventuale Nuova Capacità di Protezione Civile europea. Dal momento che l’Unione provvederà in modo totale all’acquisizione dei mezzi della Nuova Capacità, ne manterrà anche il possesso.
Inoltre, la relatrice ritiene opportuno istituire un “Erasmus della Protezione Civile” affinché la cooperazione che già esiste tra gli Stati Membri sia rafforzata.
Infine, la relatrice sottolinea la continuità della fiducia dei cittadini in una Protezione Civile europea: costantemente negli anni i dati Eurobarometro evidenziano che, secondo il 90% dei rispondenti è importante che l’UE contribuisca a coordinare la risposta ai disastri sul suo territorio tramite il suo ruolo di protezione civile. La maggior parte dei cittadini dell’UE (56%) ritiene che il proprio paese non disponga di mezzi sufficienti a far fronte da solo a tutte le grandi catastrofi. Questi dati dimostrano che l’Europa della Protezione Civile è quella che i cittadini vogliono vedere.
PARERE della commissione per lo sviluppo (25.4.2018)
destinato alla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile
(COM(2017)0772/2 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD))
Relatore per parere: Željana Zovko (*)
(*) Procedura con le commissioni associate – articolo 54 del regolamento
BREVE MOTIVAZIONE
L'Europa e il mondo devono fare i conti con un crescente numero di catastrofi, che comportano elevati costi umani e materiali. La frequenza e l'intensità delle catastrofi dovute alle condizioni meteorologiche, in particolare inondazioni e incendi boschivi, stanno aumentando anche come conseguenza dei cambiamenti climatici. Il meccanismo di protezione civile dell'Unione europea (EUCPM)[1] mira a sostenere, integrare e facilitare il coordinamento delle azioni degli Stati membri al fine di potenziare la prevenzione, la preparazione e la risposta in materia di catastrofi. L'EUCPM può essere attivato in risposta a catastrofi che si producono sia all'interno che all'esterno dell'Unione (il secondo caso rappresenta più della metà di tutte le attivazioni del meccanismo). In risposta alle catastrofi esterne all'Unione, l'EUCPM è spesso attivato parallelamente all'assistenza umanitaria fornita dall'UE.
La proposta della Commissione[2] volta a modificare la suddetta decisione e attualmente all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio mira a: 1) rafforzare la capacità dell'Unione e degli Stati membri di rispondere alle catastrofi mediante l'istituzione di una riserva specifica di risorse a livello dell'UE (rescEU), la cui mobilitazione spetterà alla Commissione, e fornendo un contributo più efficace degli Stati membri al pool europeo di protezione civile; 2) concentrare l'attenzione sulle azioni di prevenzione e migliorare la coerenza con le altre politiche dell'UE e 3) promuovere procedure amministrative semplificate ed efficaci nell'ambito delle operazioni del meccanismo.
Nel presente parere della commissione DEVE destinato alla commissione ENVI, il relatore sostiene il rafforzamento della capacità dell'Unione e degli Stati membri di rispondere alle catastrofi, sottolineando al contempo che deve essere pienamente rispettato il principio di sussidiarietà. A questo scopo, il relatore cerca di introdurre alcune modifiche alla proposta della Commissione e alla decisione in vigore basandosi, tra l'altro, sui risultati di valutazioni[3] recenti.
Gli obiettivi delle principali modifiche sono i seguenti:
• rafforzare la dimensione della cooperazione internazionale dell'EUCPM, anche mediante l'ampliamento delle capacità formative e la condivisione di conoscenze. In tal modo si dovrebbero inoltre sostenere gli impegni internazionali relativi alla riduzione dei rischi di catastrofi (in particolare il quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi 2015-2030);
• sottolineare l'esigenza di definire chiaramente la portata delle operazioni dell'EU CPM nell'ambito di emergenze provocate dall'uomo o complesse, in linea con il consenso europeo sull'aiuto umanitario; sottolineare che tali attività, e i loro strumenti di finanziamento, dovrebbero rimanere pienamente differenziati, anche quando si cercano sinergie e complementarità tra gli strumenti;
• garantire che le capacità a livello dell'UE (rescEU) siano complementari allo sviluppo di capacità in materia di protezione civile a livello nazionale, senza sostituirlo, mantenendo il cofinanziamento dei costi di trasporto delle risorse esterne al pool europeo di protezione civile.
EMENDAMENTI
La commissione per lo sviluppo invita la commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, competente per il merito, a prendere in considerazione i seguenti emendamenti:
Emendamento 1 Proposta di decisione Considerando 9 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(9) Per incrementare l'efficienza e l'efficacia della formazione e delle esercitazioni e potenziare la cooperazione tra i servizi e le autorità nazionali di protezione civile occorre istituire una rete di conoscenze in materia di protezione civile dell'Unione, basata sulle strutture esistenti. |
(9) Per incrementare l'efficienza e l'efficacia della formazione e delle esercitazioni e potenziare la cooperazione tra i servizi e le autorità nazionali di protezione civile occorre istituire una rete di conoscenze in materia di protezione civile dell'Unione, basata sulle strutture esistenti. Tale rete dovrebbe promuovere e rafforzare le relazioni con le organizzazioni internazionali e i paesi terzi al fine di potenziare la cooperazione in materia di riduzione del rischio di catastrofi e contribuire agli impegni assunti nell'ambito del quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi 2015-2030. | |||||||||||||||
Emendamento 2 Proposta di decisione Considerando 12 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(12) Per ottimizzare l'utilizzo degli strumenti di finanziamento esistenti e sostenere gli Stati membri nell'erogazione di assistenza, soprattutto nella risposta alle catastrofi che si verificano al di fuori dell'Unione, occorre prevedere una deroga all'articolo 129, paragrafo 1, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio14, quando i finanziamenti siano concessi ai sensi degli articoli 21, 22 e 23 della decisione n. 1313/2013/UE. |
(12) Per ottimizzare l'utilizzo degli strumenti di finanziamento esistenti e sostenere gli Stati membri nell'erogazione di assistenza, soprattutto nella risposta alle catastrofi che si verificano al di fuori dell'Unione, occorre prevedere una deroga all'articolo 129, paragrafo 1, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio14, quando i finanziamenti siano concessi ai sensi degli articoli 21, 22 e 23 della decisione n. 1313/2013/UE. Nonostante tale deroga, i finanziamenti destinati alle attività di protezione civile, e in particolare all'aiuto umanitario, dovrebbero rimanere chiaramente distinti all'interno di un'eventuale futura architettura di finanziamento dell'Unione ed essere pienamente in linea con i diversi obiettivi e requisiti giuridici di tale architettura. | |||||||||||||||
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14 Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1). |
14 Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1). | |||||||||||||||
Emendamento 3 Proposta di decisione Considerando 13 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(13) È importante garantire che gli Stati membri adottino tutte le misure necessarie per prevenire efficacemente le catastrofi naturali e provocate dall'uomo e mitigarne gli effetti. Occorre introdurre disposizioni per rafforzare i collegamenti fra azioni di prevenzione, preparazione e risposta nel quadro del meccanismo unionale. Si deve inoltre assicurare la coerenza con altri pertinenti atti legislativi dell'Unione in materia di prevenzione e gestione del rischio di catastrofi, anche per quanto riguarda l'azione di prevenzione transfrontaliera e la risposta a minacce quali le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero15. Allo stesso modo, occorre garantire la coerenza con impegni internazionali quali il quadro di Sendai per la riduzione dei rischi di catastrofi 2015-2030, l'accordo di Parigi e l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. |
(13) È importante garantire che gli Stati membri adottino tutte le misure necessarie per prevenire efficacemente le catastrofi naturali e provocate dall'uomo e mitigarne gli effetti. Occorre introdurre disposizioni per rafforzare i collegamenti fra azioni di prevenzione, preparazione e risposta nel quadro del meccanismo unionale. Si deve inoltre assicurare la coerenza con altri pertinenti atti legislativi dell'Unione in materia di prevenzione e gestione del rischio di catastrofi, anche per quanto riguarda l'azione di prevenzione transfrontaliera e la risposta a minacce quali le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero15. Inoltre, tutte le azioni dovrebbero essere coerenti con impegni internazionali quali il quadro di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi 2015-2030, l'accordo di Parigi e l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nonché contribuire attivamente a rispettare tali impegni. | |||||||||||||||
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15 Decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE (GU L 293 del 5.11.2013, pag. 1). |
15 Decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE (GU L 293 del 5.11.2013, pag. 1). | |||||||||||||||
Emendamento 4 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 3 bis (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 5 – paragrafo 2 | ||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||
L'emendamento alla decisione in vigore mira a consentire un ruolo più attivo della Commissione nell'invio di missioni di esperti in materia di prevenzione, anche nei paesi terzi, dato che ciò può aumentare la loro visibilità e accessibilità. Come sottolineato nella valutazione intermedia, tali missioni possono contribuire – unitamente ad altri strumenti – a rafforzare la cooperazione internazionale in materia di protezione civile e a migliorare la coerenza con il quadro di riferimento di Sendai. | ||||||||||||||||
Emendamento 5 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 6 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 2 – lettera a bis (nuova) | ||||||||||||||||
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Emendamento 6 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 6 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 4 | ||||||||||||||||
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Emendamento 7 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 6 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 7 | ||||||||||||||||
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Emendamento 8 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 bis (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 3 | ||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||
L'emendamento alla decisione in vigore mira a consentire un ruolo più attivo della Commissione nell'invio di missioni di esperti in materia di preparazione, anche nei paesi terzi, dato che ciò può aumentare la loro visibilità e accessibilità. Come sottolineato nella valutazione intermedia, tali missioni possono contribuire – unitamente ad altri strumenti – a rafforzare la cooperazione internazionale in materia di protezione civile e a migliorare la coerenza con il quadro di riferimento di Sendai. | ||||||||||||||||
Emendamento 9 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 ter (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 3 bis (nuovo) | ||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||
Questo paragrafo aggiuntivo mira a promuovere la condivisione delle conoscenze e delle esperienze, compresa la potenziale estensione delle capacità formative ai paesi terzi (come menzionato nella valutazione intermedia), con l'obiettivo di migliorare le future operazioni di risposta e di rafforzare la coerenza con il quadro di Sendai. | ||||||||||||||||
Emendamento 10 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 11 bis (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 16 – paragrafo 2 | ||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||
La valutazione intermedia del meccanismo di protezione civile ha riscontrato che, nello scenario in mutamento delle operazioni di risposta, una definizione non chiara degli interventi di protezione civile nelle operazioni di risposta umanitaria influenzava la capacità del meccanismo di raggiungere i propri obiettivi. Questo emendamento alla decisione in vigore mira a chiarire la portata degli interventi di protezione civile nelle catastrofi provocate dall'uomo e nelle emergenze complesse, in cui sono attive anche operazioni di aiuto umanitario. | ||||||||||||||||
Emendamento 11 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 15 – lettera b Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 23 – paragrafo 2 bis (nuovo) | ||||||||||||||||
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Emendamento 12 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 15 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 26 – paragrafo 2 | ||||||||||||||||
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Motivazione | ||||||||||||||||
Alla luce della proposta della Commissione per l'articolo 26, paragrafo 1, che consente il finanziamento da diverse fonti per le azioni di protezione civile, l'emendamento proposto mira a garantire una chiara differenziazione tra le operazioni umanitarie e di protezione civile e i rispettivi finanziamenti. |
PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Titolo |
Meccanismo unionale di protezione civile |
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Riferimenti |
COM(2017)0772 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD) |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
ENVI 14.12.2017 |
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Parere espresso da Annuncio in Aula |
DEVE 14.12.2017 |
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Commissioni associate - annuncio in aula |
15.3.2018 |
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Relatore per parere Nomina |
Željana Zovko 8.2.2018 |
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Esame in commissione |
20.2.2018 |
20.3.2018 |
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Approvazione |
24.4.2018 |
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|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
21 0 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Ignazio Corrao, Mireille D’Ornano, Nirj Deva, Doru-Claudian Frunzulică, Enrique Guerrero Salom, Maria Heubuch, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Arne Lietz, Linda McAvan, Norbert Neuser, Vincent Peillon, Cristian Dan Preda, Lola Sánchez Caldentey, Elly Schlein, Eleni Theocharous, Paavo Väyrynen, Bogdan Brunon Wenta, Anna Záborská, Joachim Zeller, Željana Zovko |
||||
Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Pál Csáky, Monika Vana |
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VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
21 |
+ |
|
ALDE |
Paavo Väyrynen |
|
ECR |
Eleni Theocharous |
|
EFDD |
Ignazio Corrao, Mireille D'Ornano |
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GUE/NGL |
Lola Sánchez Caldentey |
|
PPE |
Pál Csáky, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Cristian Dan Preda, Bogdan Brunon Wenta, Anna Záborská, Joachim Zeller, Željana Zovko |
|
S&D |
Doru-Claudian Frunzulică, Enrique Guerrero Salom, Arne Lietz, Linda McAvan, Norbert Neuser, Vincent Peillon, Elly Schlein |
|
VERTS/ALE |
Maria Heubuch, Monika Vana |
|
0 |
- |
|
|
|
|
1 |
0 |
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ECR |
Nirj Deva |
|
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
- [1] Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile.
- [2] Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile 2017/0309(COD).
- [3] "Interim Evaluation of the Union Civil Protection Mechanism, 2014-2016", Final Report, (Valutazione intermedia del meccanismo unionale di protezione civile 2004-2016, relazione finale), agosto 2017.
Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla valutazione intermedia del meccanismo unionale di protezione civile per il periodo 2014-2016, 30 agosto 2017, [SWD(2017)0287 final].
Corte dei conti europea, relazione speciale 33/2016 "Meccanismo unionale di protezione civile: il coordinamento delle risposte alle catastrofi verificatesi al di fuori dell'UE è stato, in genere, efficace".
PARERE della commissione per i bilanci (25.4.2018)
destinato alla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile
(COM(2017)0772/2 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD))
Relatore per parere: José Manuel Fernandes
BREVE MOTIVAZIONE
Il relatore accoglie con favore la proposta di modificare il meccanismo unionale di protezione civile (UCPM) al fine di garantire che l'Unione possa fornire un migliore sostegno nelle situazioni di crisi e di emergenza ai suoi cittadini all'interno e all'esterno dell'Europa, anche intensificando gli sforzi in materia di prevenzione delle catastrofi. Ricorda che l'UCPM è una delle espressioni più tangibili del principio di solidarietà, che è uno dei valori fondamentali dell'UE.
Il relatore sottolinea che un investimento nella prevenzione e nella preparazione alle catastrofi costituisce la migliore forma di protezione, non solo perché offre maggiori possibilità di salvare vite e prevenire sofferenze agli esseri umani, ma anche perché permette di evitare di incorrere in costi di riparazione esorbitanti dopo il verificarsi di una catastrofe. Secondo i calcoli della Commissione, 1 euro speso nella preparazione alle catastrofi consente di risparmiare fino a 7 euro in operazioni di soccorso.
Il relatore è persuaso che una revisione dell'attuale sistema sia ormai necessaria. L'insufficienza dell'attuale sistema volontario si è rivelata, in modo drammatico, nella reazione dell'Unione ad una serie di recenti calamità, in particolare la mancanza di risorse disponibili nelle stagioni degli incendi boschivi del 2016 e del 2017, durante le quali è stato possibile rispondere ad appena 10 richieste di assistenza su 17 per combattere gli incendi boschivi, in qualche caso con ritardi significativi che hanno portato alla perdita di oltre 100 vite umane. Inoltre, diverse relazioni hanno messo in luce le carenze esistenti in termini di disponibilità di alcune capacità critiche in termini di risposta, in particolare per quanto riguarda aerei antincendio, rifugi ed eventualmente altri tipi di risorse.
Il relatore è del parere che la struttura proposta, costituita da due pilastri complementari, corrispondenti, da un lato, al pool europeo di protezione civile formato dai mezzi di risposta preimpegnati degli Stati membri e, dall'altro, ad una riserva dedicata di capacità di risposta con un comando e un controllo a livello di Unione, cui ricorrere in ultima istanza, rappresenti il modo più appropriato ed efficace per superare i limiti del quadro attuale. Mettendo in comune le risorse in modo ottimale e generando economie di scala, un UCPM rafforzato consentirà inoltre agli Stati membri di conseguire risparmi significativi.
Il relatore ricorda che il costo totale della proposta della Commissione è stimato a 280 milioni di EUR per il periodo 2018-2020, di cui 256,6 alla rubrica 3 "Sicurezza e cittadinanza", 6,3 milioni di EUR alla rubrica 4 "Europa globale" e 16,9 milioni di EUR alla rubrica 5 "Spese amministrative". Le spese operative proposte sarebbero ripartite come segue: il 54 % sarebbe destinato alla preparazione, inclusa l'acquisizione o la locazione di risorse di rescEU, il 37 % alla risposta e il 9 % ad attività di prevenzione. La proposta prevede altresì l'assunzione di 100 membri del personale supplementari nell'arco di tre anni. Il relatore ritiene tali proposte proporzionate alla portata e alla finalità della revisione.
Il relatore accoglie con favore la proposta di utilizzare lo strumento di flessibilità per coprire la maggior parte (88 %) delle risorse supplementari necessarie. Tuttavia, respinge fermamente la proposta di riassegnazione di fondi dai programmi esistenti per le rubriche 3 e 4, per un valore di 31,3 milioni di EUR. Come è stato sottolineato dalla commissione per i bilanci in varie occasioni, nuove proposte politiche rilevanti dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. Inoltre, molti dei programmi interessati, come i programmi concernenti la giustizia, i diritti, l'uguaglianza e la cittadinanza, vantano tassi di esecuzione eccellenti e per anni sono stati sottofinanziati. Il relatore propone pertanto di finanziare l'intero importo delle risorse supplementari necessarie nell'ambito delle rubriche 3 e 4 attraverso lo strumento di flessibilità, come specificato in un nuovo allegato I.
EMENDAMENTI
La commissione per i bilanci invita la commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, competente per il merito, a prendere in considerazione i seguenti emendamenti:
Emendamento 1 Progetto di risoluzione legislativa Paragrafo 2 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
Proposta di risoluzione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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2 bis. invita la Commissione ad astenersi dal ricorrere alle riassegnazioni per finanziare nuove priorità politiche che vengono aggiunte nel corso di un quadro finanziario pluriennale in corso, poiché ciò avrà inevitabilmente un impatto negativo sull'attuazione di altre attività chiave dell'Unione; | ||||||||||||||||||
Motivazione | |||||||||||||||||||
Nuove proposte strategiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. Il relatore si oppone fermamente al ricorso alla riassegnazione di risorse a scapito di programmi di successo e cronicamente sottofinanziati, come i programmi in materia di giustizia, diritti, uguaglianza e cittadinanza. | |||||||||||||||||||
Emendamento 2 Progetto di risoluzione legislativa Paragrafo 2 ter (nuovo) | |||||||||||||||||||
Proposta di risoluzione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
|
2 ter. invita la Commissione a prevedere finanziamenti sufficienti a favore del meccanismo unionale di protezione civile a titolo del prossimo quadro finanziario pluriennale che inizia nel 2021, basandosi sulla presente revisione; | ||||||||||||||||||
Motivazione | |||||||||||||||||||
Al fine di consolidare l'attuale revisione dell'UCPM, la quale rafforza sia la politica sia i finanziamenti, è importante che la Commissione, al momento di presentare le sue nove proposte sul prossimo quadro finanziario pluriennale, proponga un’ambiziosa dotazione finanziaria per il meccanismo unionale di protezione civile dopo il 2020. | |||||||||||||||||||
Emendamento 3 Proposta di decisione Considerando 7 | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
(7) L'Unione dovrebbe poter sostenere gli Stati membri, ove i mezzi disponibili siano insufficienti per reagire efficacemente alle catastrofi, contribuendo a finanziare contratti di affitto o noleggio che assicurino un rapido accesso a tali mezzi, o finanziandone l'acquisizione. L'efficacia del meccanismo unionale ne sarebbe così sostanzialmente accresciuta, in quanto verrebbe garantita la disponibilità di mezzi nei casi in cui la risposta alle catastrofi non sarebbe altrimenti garantita, soprattutto per quanto riguarda le catastrofi aventi vaste ripercussioni su un numero elevato di Stati membri. L'acquisizione dei mezzi da parte dell'Unione consentirebbe economie di scala, oltre a un migliore coordinamento della risposta alle catastrofi. |
(7) L'Unione dovrebbe poter sostenere gli Stati membri, ove i mezzi disponibili siano insufficienti per reagire efficacemente alle catastrofi, contribuendo a finanziare contratti di affitto o noleggio che assicurino un rapido accesso a tali mezzi, o finanziandone l'acquisizione. L'efficacia e la capacità di utilizzo del meccanismo unionale ne sarebbero così sostanzialmente accresciute, in quanto verrebbe garantita la rapida disponibilità di mezzi nei casi in cui la risposta alle catastrofi non sarebbe altrimenti garantita, soprattutto per quanto riguarda le catastrofi aventi vaste ripercussioni su un numero elevato di Stati membri. L'acquisizione dei mezzi da parte dell'Unione consentirebbe economie di scala, oltre a un migliore coordinamento della risposta alle catastrofi. Si dovrebbe garantire un utilizzo ottimale e trasparente delle risorse finanziarie. | ||||||||||||||||||
Motivazione | |||||||||||||||||||
In caso di mobilitazione delle capacità mediante il meccanismo unionale di protezione civile, la velocità è un fattore della massima importanza, come dimostrano le tragiche conseguenze del ritardo nella realizzazione dei piani antincendio nei più recenti incendi boschivi nell’Europa meridionale. Il cofinanziamento dell’UE dovrebbe essere sempre fornito in condizioni di totale trasparenza e piena assunzione di responsabilità. | |||||||||||||||||||
Emendamento 4 Proposta di decisione Considerando 10 | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
(10) Per garantire il funzionamento di rescEU sono necessari ulteriori stanziamenti per finanziare le azioni previste dal meccanismo unionale. |
(10) Per garantire il funzionamento di rescEU sono necessari ulteriori stanziamenti per finanziare le azioni previste dal meccanismo unionale, ma non a scapito delle dotazioni finanziarie destinate ad altre politiche chiave dell'Unione, come quelle destinate alla promozione dei diritti, dell'uguaglianza e della cittadinanza, della giustizia o dello sviluppo umano a livello mondiale. | ||||||||||||||||||
Motivazione | |||||||||||||||||||
In caso di mobilitazione delle capacità mediante il meccanismo unionale di protezione civile, la velocità è un fattore della massima importanza, come dimostrano le tragiche conseguenze del ritardo nella realizzazione dei piani antincendio nei più recenti incendi boschivi nell’Europa meridionale. Il cofinanziamento dell’UE dovrebbe essere sempre fornito in condizioni di totale trasparenza e piena assunzione di responsabilità. | |||||||||||||||||||
Emendamento 5 Proposta di decisione Considerando 10 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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(10 bis) Al meccanismo unionale di protezione civile riveduto dovrebbero essere garantiti finanziamenti e stanziamenti di bilancio distinti. In considerazione della necessità di evitare ripercussioni negative sul finanziamento dei programmi pluriennali esistenti, l'aumento dei finanziamenti per la revisione mirata del meccanismo unionale di protezione civile nel 2018, 2019 e 2020 dovrebbe avvenire unicamente a partire da tutti gli strumenti disponibili nel quadro del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio1 bis, facendo ricorso in particolare allo strumento di flessibilità. | ||||||||||||||||||
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1 bis Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884). | ||||||||||||||||||
Motivazione | |||||||||||||||||||
Nuove proposte strategiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. Il relatore si oppone fermamente al ricorso alla riassegnazione di risorse a scapito di programmi di successo e cronicamente sottofinanziati, come i programmi in materia di giustizia, diritti, uguaglianza e cittadinanza. Gli eventuali fondi supplementari necessari devono invece essere mobilitati mediante le disposizioni in materia di flessibilità previste dal regolamento QFP. | |||||||||||||||||||
Emendamento 6 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 8 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 bis | |||||||||||||||||||
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Motivazione | |||||||||||||||||||
Per assicurare il pieno controllo e monitoraggio parlamentare del processo e per individuare i possibili cambiamenti aventi un’incidenza di bilancio il più presto possibile, si propone che il Parlamento e il Consiglio ricevano informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento del rafforzamento del meccanismo unionale di protezione civile, su base annuale, comprese le informazioni obbligatorie sull’evoluzione del bilancio e dei costi. | |||||||||||||||||||
Emendamento 7 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 8 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 bis – comma 1 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
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Motivazione | |||||||||||||||||||
Per assicurare il pieno controllo e monitoraggio parlamentare del processo e per individuare i possibili cambiamenti aventi un’incidenza di bilancio il più presto possibile, si propone che il Parlamento e il Consiglio ricevano informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento del rafforzamento del meccanismo unionale di protezione civile, su base annuale, comprese le informazioni obbligatorie sull’evoluzione del bilancio e dei costi. | |||||||||||||||||||
Emendamento 8 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 12 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 19 – paragrafo 1 – comma 2 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
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Motivazione | |||||||||||||||||||
Nuove proposte strategiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. Il relatore si oppone fermamente al ricorso alla riassegnazione di risorse a scapito di programmi di successo e cronicamente sottofinanziati, come i programmi in materia di giustizia, diritti, uguaglianza e cittadinanza. Gli eventuali fondi supplementari necessari devono invece essere mobilitati mediante le disposizioni in materia di flessibilità previste dal regolamento QFP. | |||||||||||||||||||
Emendamento 9 Proposta di decisione Allegato I (nuovo) | |||||||||||||||||||
|
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Emendamento | |||||||||||||||||||
ALLEGATO I | |||||||||||||||||||
DOTAZIONI FINANZIARIE SUPPLEMENTARI INDICATIVE PER IL PERIODO 2018-2020 | |||||||||||||||||||
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2018 | |||||||||||||||||||
2019 | |||||||||||||||||||
2020 | |||||||||||||||||||
TOTALE | |||||||||||||||||||
Totale stanziamenti supplementari a titolo della rubrica 3 * | |||||||||||||||||||
SI | |||||||||||||||||||
19,157 | |||||||||||||||||||
115,2 | |||||||||||||||||||
122,497 | |||||||||||||||||||
256,854 | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
SP | |||||||||||||||||||
11 | |||||||||||||||||||
56,56 | |||||||||||||||||||
115,395 | |||||||||||||||||||
182,955 | |||||||||||||||||||
Totale stanziamenti supplementari a titolo della rubrica 4 * | |||||||||||||||||||
SI | |||||||||||||||||||
2 | |||||||||||||||||||
2 | |||||||||||||||||||
2,284 | |||||||||||||||||||
6,284 | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
SP | |||||||||||||||||||
0,8 | |||||||||||||||||||
1,8 | |||||||||||||||||||
2,014 | |||||||||||||||||||
4,614 | |||||||||||||||||||
Totale stanziamenti supplementari a titolo delle rubriche 3 e 4 combinate tra loro* | |||||||||||||||||||
SI | |||||||||||||||||||
21,157 | |||||||||||||||||||
117,2 | |||||||||||||||||||
124,781 | |||||||||||||||||||
263,138 | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
SP | |||||||||||||||||||
11,8 | |||||||||||||||||||
58,36 | |||||||||||||||||||
117,409 | |||||||||||||||||||
187,569 | |||||||||||||||||||
(cifre in milioni di EUR) | |||||||||||||||||||
* Gli importi totali saranno forniti attraverso lo strumento di flessibilità. | |||||||||||||||||||
Motivazione | |||||||||||||||||||
Il finanziamento supplementare necessario per la presente revisione dell'UCPM nel periodo 2018-2020 dovrebbero essere definito più nel dettaglio nella decisione stessa, attraverso un organismo autonomo, dettagliato all'allegato I. Gli eventuali fondi supplementari necessari per la revisione dell'UCPM devono invece essere mobilitati mediante le disposizioni in materia di flessibilità previste dal regolamento QFP. |
PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Titolo |
Meccanismo unionale di protezione civile |
||||
Riferimenti |
COM(2017)0772 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD) |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
ENVI 14.12.2017 |
|
|
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Parere espresso da Annuncio in Aula |
BUDG 14.12.2017 |
||||
Relatore per parere Nomina |
José Manuel Fernandes 13.12.2017 |
||||
Esame in commissione |
22.3.2018 |
|
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Approvazione |
24.4.2018 |
|
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|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
27 2 0 |
|||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Jean Arthuis, Richard Ashworth, Reimer Böge, Gérard Deprez, Manuel dos Santos, André Elissen, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazabal Rubial, Ingeborg Gräßle, Monika Hohlmeier, John Howarth, Bernd Kölmel, Vladimír Maňka, Siegfried Mureşan, Liadh Ní Riada, Jan Olbrycht, Răzvan Popa, Paul Rübig, Petri Sarvamaa, Indrek Tarand, Inese Vaidere, Monika Vana, Tiemo Wölken, Marco Zanni |
||||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Jean-Paul Denanot, Anneli Jäätteenmäki, Ivana Maletić, Andrey Novakov, Tomáš Zdechovský |
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VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
27 |
+ |
|
ALDE |
Jean Arthuis, Gérard Deprez, Anneli Jäätteenmäki |
|
ECR |
Bernd Kölmel |
|
GUE/NGL |
Liadh Ní Riada |
|
PPE |
Richard Ashworth, Reimer Böge, José Manuel Fernandes, Ingeborg Gräßle, Monika Hohlmeier, Ivana Maletić, Siegfried Mureşan, Andrey Novakov, Jan Olbrycht, Paul Rübig, Petri Sarvamaa, Inese Vaidere, Tomáš Zdechovský |
|
S&D |
Jean-Paul Denanot, Eider Gardiazabal Rubial, John Howarth, Vladimír Maňka, Răzvan Popa, Manuel dos Santos, Tiemo Wölken |
|
VERTS/ALE |
Indrek Tarand, Monika Vana |
|
2 |
- |
|
ENF |
André Elissen, Marco Zanni |
|
0 |
0 |
|
|
|
|
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
PARERE della commissione per lo sviluppo regionale (30.4.2018)
destinato alla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile
(COM(2017)0772 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD))
Relatore per parere: Daniel Buda
BREVE MOTIVAZIONE
Il meccanismo europeo di protezione civile è un'importante strategia dell'Unione europea concepita per rispondere prontamente alle emergenze che possono verificarsi all'interno o all'esterno dell'Unione. Esso consente un'assistenza coordinata grazie alla condivisione delle risorse in tutti i paesi partecipanti, ma deve essere migliorato in termini di capacità di prevenzione, preparazione, organizzazione nonché gestione delle emergenze.
Il relatore ritiene che il meccanismo unionale di protezione civile svolga un ruolo essenziale nell'attuazione dell'articolo 196 TFUE, che incoraggia la cooperazione tra gli Stati membri al fine di rafforzare l'efficacia dei sistemi di prevenzione e di protezione dalle calamità naturali o provocate dall'uomo.
In tal contesto, il relatore accoglie con favore l'iniziativa presentata dalla Commissione, volta a semplificare e rafforzare l'attuale meccanismo di solidarietà grazie a un maggiore sforzo finanziario da parte dell'Unione europea per creare, a integrazione delle capacità nazionali, un'ambiziosa riserva di capacità europea, onde rafforzare le risorse degli Stati membri.
Il relatore richiama l'attenzione sul contributo che i fondi strutturali e di investimento europei apportano già oggi a favore dell'adattamento ai cambiamenti climatici nonché della prevenzione e della gestione dei rischi. Ritiene inoltre che, affinché l'assistenza possa essere prestata in modo rapido ed efficace, la mobilitazione delle risorse nell'ambito di rescEU debba basarsi su un approccio regionale, prevedendo in particolare il rafforzamento e il coinvolgimento dei mezzi degli enti locali e regionali, nell'ottica di fornire una risposta più adeguata alle specificità delle regioni colpite.
Sfruttando le sinergie tra i diversi fondi dell'Unione è possibile contribuire notevolmente a migliorare l'efficacia e l'efficienza della prevenzione sostenibile delle catastrofi e della risposta alle stesse. Pertanto, il relatore incoraggia una cooperazione e un coordinamento migliori tra i diversi strumenti, tra cui il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, nell'ambito di un approccio integrato.
Il relatore appoggia inoltre quanto proposto dalla Commissione in merito alla creazione di una rete di competenze e conoscenze dei diversi Stati membri in questo campo, suggerendo il coinvolgimento di centri di eccellenza e università.
Infine, il relatore ritiene che sia opportuno sviluppare una migliore strategia di comunicazione, che renda più visibili ai cittadini le azioni e i risultati del meccanismo unionale di protezione civile e rafforzi la loro fiducia nella capacità dell'Unione in termini sia di prevenzione sia di risposta alle catastrofi.
EMENDAMENTI
La commissione per lo sviluppo regionale invita la commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, competente per il merito, a prendere in considerazione i seguenti emendamenti:
Emendamento 1 Proposta di decisione Considerando 1 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(1) Il meccanismo unionale di protezione civile (il "meccanismo unionale") disciplinato dalla decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio12 rafforza la cooperazione tra l'Unione e gli Stati membri e facilita il coordinamento nel settore della protezione civile per migliorare la risposta dell'Unione alle catastrofi naturali e provocate dall'uomo. |
(1) Il meccanismo unionale di protezione civile (il "meccanismo unionale") disciplinato dalla decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio12 rafforza la cooperazione tra l'Unione, gli Stati membri e le loro regioni, e facilita il coordinamento nel settore della protezione civile per migliorare la risposta dell'Unione alle catastrofi naturali e provocate dall'uomo. | |||||||||||||||
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12 Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 924). |
12 Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 924). | |||||||||||||||
Emendamento 2 Proposta di decisione Considerando 3 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(3) Le catastrofi naturali e provocate dall'uomo possono abbattersi su qualsiasi regione del mondo, spesso in maniera del tutto inattesa. Siano esse naturali o provocate dall'uomo, si fanno sempre più frequenti, estreme e complesse, aggravate per di più dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e del tutto indifferenti ai conflitti nazionali. Le conseguenze umane, ambientali ed economiche di tali catastrofi possono essere enormi. |
(3) Le catastrofi naturali e provocate dall'uomo possono abbattersi su qualsiasi regione del mondo. Siano esse naturali e aggravate dai cambiamenti climatici o provocate dall'uomo, ivi compresi i nuovi tipi di minacce come quelle legate alla sicurezza interna, esse si fanno sempre più frequenti, estreme e complesse, superando i confini nazionali. Le conseguenze umane, ambientali ed economiche di tali catastrofi sono spesso enormi sul medio e lungo periodo. | |||||||||||||||
Emendamento 3 Proposta di decisione Considerando 4 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(4) La recente esperienza ha dimostrato che le offerte volontarie di assistenza reciproca, coordinate e agevolate dal meccanismo unionale, non sempre bastano a garantire la disponibilità di mezzi sufficienti per rispondere in maniera soddisfacente alle necessità basilari delle persone colpite dalle catastrofi, né a garantire un'adeguata salvaguardia dell'ambiente e dei beni materiali. Tale constatazione è ancor più valida allorché gli Stati membri sono colpiti contemporaneamente da catastrofi ricorrenti e la capacità collettiva si dimostra insufficiente. |
(4) Le recenti esperienze hanno dimostrato che le offerte volontarie di assistenza reciproca, coordinate e agevolate dal meccanismo unionale, non sempre bastano a garantire la disponibilità di mezzi sufficienti per rispondere tempestivamente e in maniera soddisfacente alle necessità basilari delle persone colpite dalle catastrofi, né a garantire un'adeguata salvaguardia dell'ambiente e dei beni materiali. Tale constatazione è ancor più valida allorché gli Stati membri e le loro regioni, come pure gli Stati membri e le regioni nelle immediate vicinanze, sono colpiti da catastrofi ricorrenti e simultanee e la capacità collettiva si dimostra insufficiente. Si dovrebbe migliorare il sistema e gli Stati membri dovrebbero intraprendere opportune azioni preventive per mantenere e rafforzare le capacità nazionali a un livello sufficiente a dare una risposta adeguata alle catastrofi. | |||||||||||||||
Emendamento 4 Proposta di decisione Considerando 5 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(5) La prevenzione è un elemento essenziale della protezione dalle catastrofi e richiede un'azione ulteriore. A tale scopo gli Stati membri dovrebbero condividere regolarmente le valutazioni dei rischi, nonché le sintesi della propria pianificazione della gestione dei rischi, per garantire un approccio integrato alla gestione delle catastrofi, che colleghi prevenzione dei rischi, preparazione e azioni di risposta. Inoltre, la Commissione dovrebbe avere la facoltà di chiedere agli Stati membri di fornire piani specifici di prevenzione e preparazione in relazione a catastrofi specifiche, soprattutto allo scopo di ottimizzare il sostegno complessivo dell'Unione alla gestione del rischio di catastrofi. Occorre ridurre gli oneri amministrativi e rafforzare le politiche di prevenzione, anche instaurando i necessari collegamenti con altri importanti strumenti e politiche dell'Unione, e in particolare con i fondi strutturali e di investimento europei, elencati al considerando 2 del regolamento (UE) n. 1303/201313. |
(5) La prevenzione è un elemento essenziale della protezione dalle catastrofi e richiede un'azione ulteriore a tutti i livelli poiché le conseguenze dei cambiamenti climatici interessano tutti i territori e sono di carattere transfrontaliero. A tale scopo gli Stati membri, in collaborazione con le relative autorità locali e regionali, dovrebbero condividere regolarmente le valutazioni dei rischi, nonché le sintesi della propria pianificazione della gestione dei rischi, per garantire un approccio integrato alla gestione delle catastrofi, anche nel caso di eventi transfrontalieri, che colleghi prevenzione dei rischi, preparazione e azioni di risposta nel più breve tempo possibile, anche attraverso l'istruzione e la formazione professionale. Inoltre, ove opportuno, la Commissione dovrebbe chiedere agli Stati membri di fornire piani specifici di formazione, prevenzione, preparazione ed evacuazione in relazione a catastrofi specifiche, quali terremoti, siccità, ondate di calore, incendi boschivi, inondazioni e carenze idriche, nonché catastrofi umanitarie e tecnologiche, soprattutto allo scopo di ottimizzare il sostegno complessivo dell'Unione alla gestione del rischio di catastrofi. È fondamentale ridurre gli oneri amministrativi e rafforzare le politiche di prevenzione e le capacità operative, anche a livello transfrontaliero, anche potenziando i collegamenti e il coordinamento con altri importanti strumenti e politiche dell'Unione, e in particolare con i fondi strutturali e di investimento europei, elencati all'articolo 1 e al considerando 2 del regolamento (UE) n. 1303/201313, e il Fondo di solidarietà dell'Unione europea. In tale contesto è importante sottolineare che i fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) forniscono già un contributo a favore dell'adattamento ai cambiamenti climatici e della prevenzione e gestione dei rischi, e che esiste una condizionalità ex-ante associata a tale obiettivo. | |||||||||||||||
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13 Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320). |
13 Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320). | |||||||||||||||
Emendamento 5 Proposta di decisione Considerando 5 bis (nuovo) | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
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(5 bis) Le strategie macroregionali dell'Unione potrebbero fornire quadri di cooperazione di elevata qualità allo scopo di istituire centri operativi per la prevenzione, come pure la reazione e la gestione, che consentano altresì la collaborazione in tale ambito con i paesi terzi vicini. | |||||||||||||||
Emendamento 6 Proposta di decisione Considerando 6 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(6) È necessario rafforzare la capacità collettiva di preparazione e risposta alle catastrofi, soprattutto tramite il sostegno reciproco in Europa. Oltre a rafforzare le possibilità offerte dalla capacità europea di risposta emergenziale ("EERC" o "pool volontario"), d'ora in poi denominata "pool europeo di protezione civile", la Commissione dovrebbe anche istituire rescEU. La composizione di rescEU dovrebbe comprendere mezzi di risposta alle emergenze in caso di incendi, estese inondazioni e terremoti, nonché un ospedale da campo e squadre mediche conformi alle norme dell'Organizzazione mondiale della sanità, che sia possibile mobilitare rapidamente. |
(6) È necessario rafforzare la capacità collettiva di formazione, preparazione e risposta alle catastrofi, soprattutto tramite un sostegno reciproco e una cooperazione efficaci in Europa, nell'ottica di rendere più prevedibili gli interventi e di ridurre in misura significativa i tempi di mobilitazione dell'assistenza. Oltre a rafforzare le possibilità offerte dalla capacità europea di risposta emergenziale ("EERC" o "Dovere di assistenza civile"), d'ora in poi denominata "pool europeo di protezione civile", la Commissione dovrebbe anche istituire rescEU. La composizione di rescEU dovrebbe comprendere mezzi preimpegnati comuni di risposta alle emergenze in caso di catastrofi naturali o provocate dall'Uomo quali incendi, estese inondazioni, terremoti, minacce terroristiche o altri eventi imprevisti, tra cui eventuali gravi carenze di farmaci, nonché un ospedale da campo e squadre mediche conformi alle norme dell'Organizzazione mondiale della sanità, che sia possibile mobilitare al fine di intervenire rapidamente e simultaneamente in più punti. I mezzi operativi nell'ambito di rescEU dovrebbero essere messi a disposizione su richiesta per le operazioni di risposta volte a colmare le lacune in termini di mezzi e rafforzare gli sforzi compiuti nel quadro del pool di protezione civile. É opportuno prevedere disposizioni specifiche per gli interventi nelle regioni ultraperiferiche e nei paesi e territori d'oltremare (PTOM), tenuto conto della loro lontananza e delle loro caratteristiche specifiche. | |||||||||||||||
Emendamento 7 Proposta di decisione Considerando 6 bis (nuovo) | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
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(6 bis) Le autorità regionali e locali svolgono un ruolo di grande importanza nella prevenzione e nella gestione delle catastrofi e occorre che i loro mezzi di risposta siano adeguatamente coinvolti nelle attività di coordinamento e realizzazione eseguite in virtù della presente decisione, nel rispetto del quadro istituzionale e giuridico degli Stati membri, al fine di ridurre al minimo le sovrapposizioni e di promuovere l'interoperabilità. Tali enti possono svolgere un importante ruolo di prevenzione e sono altresì i primi a reagire subito dopo una catastrofe, unitamente ai mezzi dei loro volontari. È pertanto necessaria una cooperazione costante a livello locale, regionale e transfrontaliero al fine di istituire sistemi comuni di allerta per intervenire rapidamente prima della mobilitazione di rescEU, nonché campagne di informazione periodiche per i cittadini sulle prime misure necessarie. | |||||||||||||||
Emendamento 8 Proposta di decisione Considerando 6 ter (nuovo) | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
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(6 ter) Affinché l'assistenza possa essere prestata in modo rapido ed efficace, la mobilitazione delle risorse nell'ambito di rescEU dovrebbe altresì avere una dimensione territoriale e tenere conto dell'importanza di adottare un approccio regionale e, ove opportuno, di tipo partecipativo, nell'ottica di fornire una risposta adeguata alle specificità delle regioni colpite e limitare i danni causati dalla catastrofe. | |||||||||||||||
Emendamento 9 Proposta di decisione Considerando 7 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(7) L'Unione dovrebbe poter sostenere gli Stati membri, ove i mezzi disponibili siano insufficienti per reagire efficacemente alle catastrofi, contribuendo a finanziare contratti di affitto o noleggio che assicurino un rapido accesso a tali mezzi, o finanziandone l'acquisizione. L'efficacia del meccanismo unionale ne sarebbe così sostanzialmente accresciuta, in quanto verrebbe garantita la disponibilità di mezzi nei casi in cui la risposta alle catastrofi non sarebbe altrimenti garantita, soprattutto per quanto riguarda le catastrofi aventi vaste ripercussioni su un numero elevato di Stati membri. L'acquisizione dei mezzi da parte dell'Unione consentirebbe economie di scala, oltre a un migliore coordinamento della risposta alle catastrofi. |
(7) L'Unione dovrebbe poter sostenere gli Stati membri, ove i mezzi materiali e tecnici disponibili siano insufficienti per reagire efficacemente alle catastrofi, anche in caso di eventi transfrontalieri, contribuendo a finanziare contratti di affitto o noleggio che assicurino un rapido accesso a tali mezzi, o finanziandone l'acquisizione. L'efficacia del meccanismo unionale ne sarebbe così sostanzialmente accresciuta, in quanto verrebbe garantita la disponibilità di mezzi materiali e tecnici, anche per il soccorso di persone anziane o con disabilità, nei casi in cui la risposta alle catastrofi non sarebbe altrimenti garantita, soprattutto per quanto riguarda le catastrofi aventi vaste ripercussioni su un numero elevato di Stati membri. Le attrezzature idonee preimpegnate e l'acquisizione dei mezzi da parte dell'Unione consentirebbero economie di scala, oltre a un migliore coordinamento della risposta alle catastrofi. | |||||||||||||||
Emendamento 10 Proposta di decisione Considerando 9 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(9) Per incrementare l'efficienza e l'efficacia della formazione e delle esercitazioni e potenziare la cooperazione tra i servizi e le autorità nazionali di protezione civile occorre istituire una rete di conoscenze in materia di protezione civile dell'Unione, basata sulle strutture esistenti. |
(9) La formazione, la ricerca e l'innovazione sono aspetti essenziali della cooperazione in materia di protezione civile. Per incrementare l'efficienza e l'efficacia della formazione e delle esercitazioni, promuovere l'innovazione integrando nuove tecnologie quali i materiali di alta tecnologia e i più recenti risultati della ricerca onde assicurare un monitoraggio più efficace delle aree urbane e forestali, nonché per potenziare il dialogo e la cooperazione tra i servizi e le autorità nazionali di protezione civile, anche a livello transfrontaliero, occorre istituire una rete di conoscenze in materia di protezione civile dell'Unione, basata sulle strutture esistenti, in cui siano coinvolti ricercatori, centri di ricerca e formazione degli Stati membri, università e, se del caso, centri di eccellenza e organizzazioni del settore civile. Nel caso delle regioni ultraperiferiche e dei PTOM, si dovrebbero adottare misure volte ad assicurare che anch’essi siano integrati in tale rete, parallelamente a un rafforzamento della cooperazione in materia di formazione nonché delle capacità di prevenzione e risposta con i paesi terzi nella regione. | |||||||||||||||
Emendamento 11 Proposta di decisione Considerando 11 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(11) Occorre semplificare le procedure del meccanismo unionale per garantire che gli Stati membri possano accedere all'assistenza e ai mezzi necessari per rispondere il più rapidamente possibile alle catastrofi naturali o provocate dall'uomo. |
(11) Occorre semplificare, razionalizzare e rendere più flessibili le procedure del meccanismo unionale per garantire che gli Stati membri possano accedere in tempi brevi all'assistenza e ai mezzi necessari per rispondere il più rapidamente ed efficientemente possibile alle catastrofi naturali o provocate dall'uomo. | |||||||||||||||
Emendamento 12 Proposta di decisione Considerando 13 | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
(13) È importante garantire che gli Stati membri adottino tutte le misure necessarie per prevenire efficacemente le catastrofi naturali e provocate dall'uomo e mitigarne gli effetti. Occorre introdurre disposizioni per rafforzare i collegamenti fra azioni di prevenzione, preparazione e risposta nel quadro del meccanismo unionale. Si deve inoltre assicurare la coerenza con altri pertinenti atti legislativi dell'Unione in materia di prevenzione e gestione del rischio di catastrofi, anche per quanto riguarda l'azione di prevenzione transfrontaliera e la risposta a minacce quali le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero15. Allo stesso modo, occorre garantire la coerenza con impegni internazionali quali il quadro di Sendai per la riduzione dei rischi di catastrofi 2015-2030, l'accordo di Parigi e l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. |
(13) È importante garantire che gli Stati membri e le relative autorità locali e regionali adottino tutte le misure necessarie per prevenire efficacemente le catastrofi naturali e provocate dall'uomo e mitigarne gli effetti, anche attraverso il regolare sfruttamento delle superfici forestali, la gestione dei materiali combustibili e lo svolgimento della pianificazione forestale. Occorre introdurre disposizioni per rafforzare i collegamenti fra azioni di prevenzione, preparazione e risposta nel quadro del meccanismo unionale. Si deve inoltre assicurare la coerenza con altri pertinenti atti legislativi dell'Unione in materia di prevenzione e gestione del rischio di catastrofi, anche per quanto riguarda l'azione di prevenzione transfrontaliera e intercomunale e di allarme preventivo e la risposta a minacce quali le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero15, tra cui incidenti radioattivi, biologici o chimici. I programmi di cooperazione territoriale nell'ambito della politica di coesione prevedono azioni specifiche per tener conto della resilienza alle catastrofi nonché della prevenzione e gestione dei rischi e, pertanto, occorre intensificare gli sforzi volti a rafforzare l'integrazione e incrementare le sinergie. Allo stesso modo, occorre garantire la coerenza con impegni internazionali quali il quadro di Sendai per la riduzione dei rischi di catastrofi 2015-2030, l'accordo di Parigi e l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. È opportuno altresì stabilire disposizioni per un miglior coordinamento con il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) ai fini della risposta alle catastrofi naturali. | |||||||||||||||
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15 Decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE (GU L 293 del 5.11.2013, pag. 1). |
15 Decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE (GU L 293 del 5.11.2013, pag. 1). | |||||||||||||||
Emendamento 13 Proposta di decisione Considerando 13 bis (nuovo) | ||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | |||||||||||||||
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(13 bis) È necessario che l'azione dell'Unione si incentri anche sull'erogazione dell'assistenza alla formazione tecnica affinché possa essere rafforzata la capacità di autoassistenza delle comunità, consentendo loro di essere meglio preparate a fornire una risposta iniziale e a contenere una catastrofe. Formazioni e attività educative mirate per gli operatori responsabili della sicurezza dei cittadini, ad esempio per i leader delle comunità, gli operatori sociali e coloro che prestano assistenza medica, oltre che per i servizi di soccorso e di lotta agli incendi nonché i gruppi di intervento locale volontari, che dovrebbero disporre di attrezzature di intervento rapidamente disponibili, possono contribuire ad arginare una catastrofe e ridurre il numero di vittime sia durante che dopo una crisi. | |||||||||||||||
Emendamento 14 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 1 – lettera -a (nuova) Decisione 1313/2013/UE Articolo 3 – paragrafo 1 – lettera c | ||||||||||||||||
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Emendamento 15 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 1 – lettera a Decisione 1313/2013/UE Articolo 3 – paragrafo 1 – lettera e | ||||||||||||||||
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Emendamento 16 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 1 – lettera a bis (nuova) Decisione 1313/2013/UE Articolo 3 – paragrafo 1 – lettera e bis (nuova) | ||||||||||||||||
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Emendamento 17 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 3 Decisione 1313/2013/UE Articolo 5 – paragrafo 1 – lettera a | ||||||||||||||||
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Emendamento 18 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 3 bis (nuovo) Decisione 1313/2013/UE Articolo 5 – paragrafo 1 – lettera a bis (nuova) | ||||||||||||||||
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Emendamento 19 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 3 ter (nuovo) Decisione 1313/2013/UE Articolo 5 – paragrafo 1 – lettera a ter (nuova) | ||||||||||||||||
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Emendamento 20 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 3 quater (nuovo) Decisione 1313/2013/UE Articolo 5 – paragrafo 1 – lettera h | ||||||||||||||||
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Emendamento 21 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 4 – lettera a Decisione 1313/2013/UE Articolo 6 – lettera a | ||||||||||||||||
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Emendamento 22 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 4 – lettera b Decisione 1313/2013/UE Articolo 6 – comma 2 | ||||||||||||||||
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Emendamento 23 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 4 bis (nuovo) Decisione 1313/2013/UE Articolo 8 – comma 1 – lettera k | ||||||||||||||||
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(http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013R1303&from=IT) | ||||||||||||||||
Emendamento 24 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 4 ter (nuovo) Decisione 1313/2013/UE Articolo 9 – paragrafo 1 bis (nuovo) | ||||||||||||||||
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Emendamento 25 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 5 Decisione 1313/2013/UE Articolo 10 – paragrafo 1 | ||||||||||||||||
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Emendamento 26 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 6 – lettera b Decisione 1313/2013/UE Articolo 11 – paragrafo 1 | ||||||||||||||||
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Emendamento 27 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 6 – lettera d Decisione 1313/2013/UE Articolo 11 – paragrafo 10 | ||||||||||||||||
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Emendamento 28 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 7 Decisione 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 2 – lettera c | ||||||||||||||||
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Emendamento 29 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 7 Decisione 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 4 – comma 1 | ||||||||||||||||
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Emendamento 30 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 7 Decisione 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 7 | ||||||||||||||||
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Emendamento 31 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 7 Decisione 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 8 | ||||||||||||||||
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Emendamento 32 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 7 Decisione 1313/2013/UE Articolo 12 – paragrafo 9 | ||||||||||||||||
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Emendamento 33 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 9 Decisione 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 1 – comma 1 | ||||||||||||||||
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Emendamento 34 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 9 bis (nuovo) Decisione 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 1 – lettera a | ||||||||||||||||
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Emendamento 35 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 9 ter (nuovo) Decisione 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 1 – lettera f | ||||||||||||||||
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Emendamento 36 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 13 Decisione 1313/2013/UE Articolo 20 bis – comma 1 | ||||||||||||||||
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Emendamento 37 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 14 – lettera b – punto i Decisione 1313/2013/UE Articolo 21 – paragrafo 2 – lettera c | ||||||||||||||||
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Emendamento 38 Proposta di decisione Articolo 1 – comma 1 – punto 16 Decisione 1313/2013/UE Articolo 26 – paragrafo 2 | ||||||||||||||||
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PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Titolo |
Meccanismo unionale di protezione civile |
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Riferimenti |
COM(2017)0772 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD) |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
ENVI 14.12.2017 |
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Parere espresso da Annuncio in Aula |
REGI 14.12.2017 |
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Relatore per parere Nomina |
Daniel Buda 7.12.2017 |
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Esame in commissione |
24.1.2018 |
27.3.2018 |
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Approvazione |
26.4.2018 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
25 1 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Pascal Arimont, Victor Boştinaru, Rosa D’Amato, Aleksander Gabelic, Michela Giuffrida, Ivan Jakovčić, Constanze Krehl, Louis-Joseph Manscour, Iskra Mihaylova, Konstantinos Papadakis, Stanislav Polčák, Liliana Rodrigues, Fernando Ruas, Ruža Tomašić, Monika Vana, Matthijs van Miltenburg, Lambert van Nistelrooij, Derek Vaughan, Kerstin Westphal |
||||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Petras Auštrevičius, Daniel Buda, John Howarth, Ivana Maletić, Bronis Ropė, Damiano Zoffoli |
||||
Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Marek Plura, Boris Zala |
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VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
25 |
+ |
|
ALDE |
Petras Auštrevičius, Ivan Jakovčić, Iskra Mihaylova, Matthijs van Miltenburg |
|
EFDD |
Rosa D’Amato |
|
PPE |
Pascal Arimont, Daniel Buda, Ivana Maletić, Marek Plura, Stanislav Polčák, Fernando Ruas, Lambert van Nistelrooij |
|
S&D |
Victor Boştinaru, Aleksander Gabelic, Michela Giuffrida, John Howarth, Constanze Krehl, Louis-Joseph Manscour, Liliana Rodrigues, Derek Vaughan, Kerstin Westphal, Boris Zala, Damiano Zoffoli |
|
VERTS/ALE |
Bronis Ropė, Monika Vana |
|
1 |
- |
|
NI |
Konstantinos Papadakis |
|
1 |
0 |
|
ECR |
Ruža Tomašić |
|
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
4.4.2018
POSIZIONE SOTTO FORMA DI EMENDAMENTI
della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere
destinata alla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile
(COM(2017)0772 – C8‑0409/2017 – 2017/0309(COD))
Per la commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere: Angelika Mlinar (relatore)
EMENDAMENTI
La commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere presenta alla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, competente per il merito, i seguenti emendamenti:
Emendamento 1 Proposta di decisione Considerando 4 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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(4 bis) Come riconosciuto dai trattati e dalla Carta dei diritti fondamentali, l'uguaglianza di genere è un valore cardine dell'Unione, che quest'ultima si è impegnata a integrare in tutte le sue azioni. In particolare, l'articolo 8 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea stabilisce il principio dell'integrazione della dimensione di genere affermando che "nelle sue azioni, l'Unione mira a eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità, tra uomini e donne". | ||||||||||||||||||
Emendamento 2 Proposta di decisione Considerando 5 | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
(5) La prevenzione è un elemento essenziale della protezione dalle catastrofi e richiede un'azione ulteriore. A tale scopo gli Stati membri dovrebbero condividere regolarmente le valutazioni dei rischi, nonché le sintesi della propria pianificazione della gestione dei rischi, per garantire un approccio integrato alla gestione delle catastrofi, che colleghi prevenzione dei rischi, preparazione e azioni di risposta. Inoltre, la Commissione dovrebbe avere la facoltà di chiedere agli Stati membri di fornire piani specifici di prevenzione e preparazione in relazione a catastrofi specifiche, soprattutto allo scopo di ottimizzare il sostegno complessivo dell'Unione alla gestione del rischio di catastrofi. Occorre ridurre gli oneri amministrativi e rafforzare le politiche di prevenzione, anche instaurando i necessari collegamenti con altri importanti strumenti e politiche dell'Unione, e in particolare con i fondi strutturali e di investimento europei, elencati al considerando 2 del regolamento (UE) n. 1303/20131. |
(5) La prevenzione è un elemento essenziale della protezione dalle catastrofi e richiede un'azione ulteriore. A tale scopo gli Stati membri dovrebbero condividere regolarmente le valutazioni dei rischi, nonché le sintesi della propria pianificazione della gestione dei rischi, per garantire un approccio integrato alla gestione delle catastrofi, che colleghi prevenzione dei rischi, preparazione e azioni di risposta. Gli Stati membri dovrebbero garantire una programmazione globale attenta alle specificità di genere, poiché le catastrofi naturali e quelle provocate dall'uomo, così come le politiche ambientali, colpiscono gli uomini e le donne in modo diverso. Pertanto, al fine di prevenire le catastrofi in modo equo ed efficace, e di potenziare i meccanismi di protezione civile, le questioni di genere devono essere incluse in tutte le fasi, dalla prevenzione alla preparazione e ai processi di risposta, comprese le valutazioni condivise dei rischi e gli interventi di gestione delle crisi nelle situazioni sia di conflitto che di post-conflitto. Inoltre, la Commissione dovrebbe avere la facoltà di chiedere agli Stati membri di fornire piani specifici di prevenzione e preparazione in relazione a catastrofi specifiche, soprattutto allo scopo di ottimizzare il sostegno complessivo dell'Unione alla gestione del rischio di catastrofi. Occorre ridurre gli oneri amministrativi e rafforzare le politiche di prevenzione, anche instaurando i necessari collegamenti con altri importanti strumenti e politiche dell'Unione, e in particolare con i fondi strutturali e di investimento europei, elencati al considerando 2 del regolamento (UE) n. 1303/20131. | ||||||||||||||||||
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1 Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320). |
1 Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320). | ||||||||||||||||||
Emendamento 3 Proposta di decisione Considerando 7 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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(7 bis) In tutte le sue azioni, l'Unione dovrebbe tenere conto del fatto che, oltre agli effetti immediati di una catastrofe, le donne possono avere esigenze specifiche in campo sanitario. Gli Stati membri e l'Unione dovrebbero garantire, in via prioritaria, che le donne incinte ricevano la necessaria assistenza sanitaria. | ||||||||||||||||||
Emendamento 4 Proposta di decisione Considerando 7 ter (nuovo) | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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(7 ter) In tutte le fasi della gestione del rischio si dovrebbero fornire attrezzature, risorse e servizi sanitari e igienici, con particolare attenzione e consapevolezza per le esigenze specifiche delle donne e delle ragazze. | ||||||||||||||||||
Emendamento 5 Proposta di decisione Considerando 7 quater (nuovo) | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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(7 quater) Nelle situazioni di emergenza le donne e le ragazze sono esposte a un maggiore rischio di violenza fisica e sessuale. È pertanto essenziale che i progetti di gestione delle catastrofi comprendano misure intese a prevenire e a rispondere in modo efficace alle violenze di genere, ad esempio misure che garantiscano la sicurezza delle donne dopo una catastrofe, e che nel contempo prevedano servizi per sostenere le vittime di violenze basate sul genere mediante un'assistenza sanitaria, psicologica e di altro tipo. Le problematiche connesse con la violenza nei confronti delle donne e delle ragazze dovrebbero essere integrate nelle formazioni e nei manuali attuali in materia di riduzione dei rischi e di risposta alle emergenze. | ||||||||||||||||||
Emendamento 6 Proposta di decisione Considerando 9 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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(9 bis) Al fine di prevenire i rischi specifici che le donne e le ragazze si trovano ad affrontare in situazioni di emergenza e di rispondervi efficacemente, il personale che si occupa di programmazione, mobilitazione e gestione in materia di rischi di catastrofi e di protezione civile dovrebbe ricevere una formazione sensibile alla dimensione di genere. A tal fine, il dialogo e i lavori in corso tra la rete dell'Unione di conoscenze in materia di protezione civile e le reti e le organizzazioni dei difensori dei diritti delle donne con competenze nel settore delle catastrofi ambientali sono di fondamentale importanza per adottare un approccio pienamente trasversale alla prevenzione, alla preparazione e alla risposta alle catastrofi nell'Unione e negli Stati membri. | ||||||||||||||||||
Emendamento 7 Proposta di decisione Considerando 10 | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
(10) Per garantire il funzionamento di rescEU sono necessari ulteriori stanziamenti per finanziare le azioni previste dal meccanismo unionale. |
(10) Per garantire il funzionamento di rescEU sono necessari ulteriori stanziamenti da destinare al finanziamento delle azioni previste dal meccanismo unionale, ma non a scapito delle dotazioni finanziarie assegnate ad altre politiche chiave dell'Unione come, ad esempio, quelle che promuovono i diritti, l'uguaglianza e la cittadinanza, la giustizia o lo sviluppo umano a livello mondiale, compresi tutti i fondi assegnati, in particolare, ai programmi e ai progetti riguardanti l'uguaglianza di genere e la partecipazione delle donne, tenendo presente che l'esecuzione di alcuni di questi programmi è stata eccezionalmente positiva (gli stanziamenti di pagamento per il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" hanno superato il 99 % nei tre esercizi precedenti). | ||||||||||||||||||
Motivazione | |||||||||||||||||||
Nuove proposte strategiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. Il relatore si oppone con forza al ricorso alle riassegnazioni a scapito di programmi fruttuosi e cronicamente sottofinanziati come il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" e il programma "Giustizia". Un tasso di assorbimento di quasi il 100 % per il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" implica che nessuna delle nuove risorse può essere mobilitata a partire da questo programma senza incidere negativamente su progetti e organizzazioni specifici. La commissione FEMM non ha smesso di evidenziare la necessità di aumentare il finanziamento del programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza", in considerazione del programma DAPHNE e dei programmi in materia di uguaglianza di genere. | |||||||||||||||||||
Emendamento 8 Proposta di decisione Considerando 10 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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(10 bis) Al meccanismo unionale di protezione civile riveduto dovrebbero essere garantiti finanziamenti e stanziamenti di bilancio distinti. In considerazione della necessità di evitare ripercussioni negative sul finanziamento dei programmi pluriennali esistenti, l'aumento dei finanziamenti per la revisione mirata del meccanismo unionale di protezione civile nel 2018, 2019 e 2020 dovrebbe avvenire unicamente a partire da tutti gli strumenti disponibili nel quadro del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio1 bis, facendo ricorso in particolare allo strumento di flessibilità. | ||||||||||||||||||
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1 bis Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884). | ||||||||||||||||||
Motivazione | |||||||||||||||||||
Nuove proposte strategiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. Il relatore si oppone con forza al ricorso alle riassegnazioni a scapito di programmi fruttuosi e cronicamente sottofinanziati come il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" e il programma "Giustizia". | |||||||||||||||||||
Emendamento 9 Proposta di decisione Considerando 10 ter (nuovo) | |||||||||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||||||||
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(10 ter) La programmazione e l'assegnazione di finanziamenti al meccanismo unionale di protezione civile riveduto così come l'elaborazione del suo bilancio dovrebbero prevedere il ricorso alla prospettiva del bilancio di genere, che comporta una valutazione basata sulla dimensione di genere al fine di meglio integrare negli sforzi in materia di gestione del rischio e prevenzione delle catastrofi una prospettiva di genere per affrontare le situazioni di emergenza. | ||||||||||||||||||
Emendamento 10 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 1 – lettera b Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 3 – paragrafo 2 – lettera a | |||||||||||||||||||
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Emendamento 11 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 8 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 12 bis – comma 1 | |||||||||||||||||||
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Emendamento 12 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 1 – comma 2 | |||||||||||||||||||
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Emendamento 13 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 bis (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 2 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
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Motivazione | |||||||||||||||||||
Il paragrafo aggiunto mira a introdurre la sensibilità alle specificità di genere nella rete di conoscenze in materia di protezione civile dell'Unione attraverso formazioni e manuali. | |||||||||||||||||||
Emendamento 14 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 9 ter (nuovo) Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 13 – paragrafo 3 bis (nuovo) | |||||||||||||||||||
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Motivazione | |||||||||||||||||||
Il paragrafo aggiunto mira a introdurre nella raccolta dei dati sulle catastrofi la sensibilità alle specificità di genere. Per la promozione e il potenziamento della cooperazione, i dati e le statistiche sono fondamentali per comprendere e in ultima analisi rispondere al rischio di catastrofi. Il quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi prevede chiaramente che i dati pertinenti dovrebbero essere disaggregati. | |||||||||||||||||||
Emendamento 15 Proposta di decisione Articolo 1 – punto 12 Decisione n. 1313/2013/UE Articolo 19 – paragrafo 1 – comma 2 | |||||||||||||||||||
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Motivazione | |||||||||||||||||||
Nuove proposte strategiche dovrebbero essere accompagnate da nuove risorse. Il relatore si oppone con forza al ricorso alle riassegnazioni a scapito di programmi fruttuosi e cronicamente sottofinanziati come il programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" e il programma "Giustizia". |
PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Titolo |
Meccanismo unionale di protezione civile |
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Riferimenti |
COM(2017)0772 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD) |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
ENVI 14.12.2017 |
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Parere espresso da Annuncio in Aula |
FEMM 8.2.2018 |
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Relatore Nomina |
Angelika Mlinar 21.2.2018 |
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PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Titolo |
Meccanismo unionale di protezione civile |
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Riferimenti |
COM(2017)0772 – C8-0409/2017 – 2017/0309(COD) |
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Presentazione della proposta al PE |
23.11.2017 |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
ENVI 14.12.2017 |
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Commissioni competenti per parere Annuncio in Aula |
AFET 14.12.2017 |
DEVE 14.12.2017 |
BUDG 14.12.2017 |
REGI 14.12.2017 |
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FEMM 8.2.2018 |
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Pareri non espressi Decisione |
AFET 20.3.2018 |
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Commissioni associate Annuncio in Aula |
DEVE 15.3.2018 |
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Relatore Nomina |
Elisabetta Gardini 16.1.2018 |
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Esame in commissione |
20.3.2018 |
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Approvazione |
17.5.2018 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
48 8 5 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Pilar Ayuso, Zoltán Balczó, Ivo Belet, Biljana Borzan, Paul Brannen, Soledad Cabezón Ruiz, Nessa Childers, Birgit Collin-Langen, Miriam Dalli, Seb Dance, Angélique Delahaye, Stefan Eck, Bas Eickhout, José Inácio Faria, Karl-Heinz Florenz, Francesc Gambús, Elisabetta Gardini, Gerben-Jan Gerbrandy, Jens Gieseke, Julie Girling, Sylvie Goddyn, Françoise Grossetête, Andrzej Grzyb, Jytte Guteland, György Hölvényi, Anneli Jäätteenmäki, Benedek Jávor, Urszula Krupa, Jo Leinen, Peter Liese, Lukas Mandl, Valentinas Mazuronis, Susanne Melior, Rory Palmer, Massimo Paolucci, Piernicola Pedicini, Bolesław G. Piecha, Pavel Poc, John Procter, Julia Reid, Annie Schreijer-Pierik, Davor Škrlec, Claudiu Ciprian Tănăsescu, Ivica Tolić, Nils Torvalds, Adina-Ioana Vălean, Damiano Zoffoli |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Nikos Androulakis, Nicola Caputo, Esther Herranz García, Jan Huitema, Peter Jahr, Karol Karski, Ulrike Müller, Stanislav Polčák, Bart Staes, Dubravka Šuica, Tiemo Wölken |
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Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
John Flack, Jaromír Kohlíček, Miltiadis Kyrkos |
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Deposito |
23.5.2018 |
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VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
48 |
+ |
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ALDE |
Gerben-Jan Gerbrandy, Anneli Jäätteenmäki, Valentinas Mazuronis, Ulrike Müller, Nils Torvalds |
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ECR |
Karol Karski, Urszula Krupa, Bolesław G. Piecha |
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EFDD |
Piernicola Pedicini |
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PPE |
Pilar Ayuso, Ivo Belet, Birgit Collin-Langen, Angélique Delahaye, José Inácio Faria, Karl-Heinz Florenz, Francesc Gambús, Elisabetta Gardini, Jens Gieseke, Françoise Grossetête, Andrzej Grzyb, Esther Herranz García, György Hölvényi, Peter Jahr, Peter Liese, Lukas Mandl, Stanislav Polčák, Annie Schreijer-Pierik, Ivica Tolić, Dubravka Šuica, Adina-Ioana Vălean |
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S&D |
Nikos Androulakis, Biljana Borzan, Paul Brannen, Soledad Cabezón Ruiz, Nicola Caputo, Nessa Childers, Miriam Dalli, Seb Dance, Jytte Guteland, Miltiadis Kyrkos, Jo Leinen, Susanne Melior, Rory Palmer, Massimo Paolucci, Pavel Poc, Claudiu Ciprian Tănăsescu, Tiemo Wölken, Damiano Zoffoli |
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8 |
- |
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ALDE |
Jan Huitema |
|
ECR |
John Flack, John Procter |
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ENF |
Sylvie Goddyn |
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VERTS/ALE |
Bas Eickhout, Benedek Jávor, Davor Škrlec, Bart Staes |
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5 |
0 |
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EFDD |
Julia Reid |
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GUE/NGL |
Stefan Eck, Jaromír Kohlíček |
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NI |
Zoltán Balczó |
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PPE |
Julie Girling |
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Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti