RELAZIONE sull'applicazione dell'accordo di associazione tra l'UE e la Moldova

15.10.2018 - (2017/2281(INI))

Commissione per gli affari esteri
Relatore: Petras Auštrevičius


Procedura : 2017/2281(INI)
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Ciclo del documento :  
A8-0322/2018
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A8-0322/2018
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MOTIVAZIONE – SINTESI DEI FATTI E DELLE CONSTATAZIONI

Quattro anni dopo la firma da parte dell'UE di tre accordi di associazione (AA) comprendenti una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) con la Moldova, la Georgia e l'Ucraina, e due anni dopo la loro piena entrata in vigore, il Parlamento europeo ha deciso di valutare il livello di attuazione di detti accordi, in linea con il forte impegno assunto nei confronti dei suoi più stretti partner orientali e dell'approfondimento delle loro relazioni con l'UE.

In preparazione della presente relazione, la commissione per gli affari esteri, oltre alle sue periodiche e frequenti riunioni con le autorità, i leader dell'opposizione e i rappresentanti della società civile della Moldova nonché con i rappresentanti della Commissione europea e del SEAE, ha intrapreso una missione conoscitiva in Moldova nell'aprile 2018 e ha commissionato tre studi di esperti pubblicati nel corso degli ultimi sei mesi, sulla riforma elettorale, sul livello di attuazione dell'accordo di associazione e sul quadro istituzionale per la sua attuazione.

Le constatazioni della commissione per gli affari esteri forniscono un'immagine contrastante dell'attuazione dell'accordo di associazione con la Moldova. In alcuni dei settori contemplati dall'AA/DCFTA vi sono stati innegabilmente degli sviluppi positivi, in particolare le azioni incisive adottate per migliorare sistematicamente il settore finanziario e, di conseguenza, ridurre il rischio del reiterarsi di una frode bancaria di vaste proporzioni come quella scoperta nel 2014, nonché la crescente cooperazione nel settore dell'energia e il forte aumento degli scambi commerciali bilaterali mediante l'attuazione della DCFTA. Tuttavia, tali sviluppi sono stati offuscati da un crescente arretramento nei valori fondamentali in relazione agli standard democratici, che costituiscono un "elemento essenziale" dell'accordo di associazione e che sono connessi sia all'assistenza finanziaria dell'UE allo Stato della Moldova sia al regime di esenzione dal visto per i suoi cittadini.

Nella presente relazione, la commissione per gli affari esteri evidenzia in particolare preoccupazioni in merito a quanto segue.

1. Elezioni: la riforma elettorale non conforme alle raccomandazioni dell'OCSE/ODHIR e della commissione di Venezia, l'annullamento delle recenti elezioni locali alla carica di sindaco di Chișinău sulla base di dubbie motivazioni e in maniera non trasparente, le pressioni esercitate sui leader dell'opposizione o sulle autorità locali (in particolare i sindaci) e i finanziamenti ai partiti eccessivi e non trasparenti.

2. Stato di diritto: l'insufficiente indipendenza della magistratura, l'influenza esercitata da interessi commerciali e da alcuni leader politici, gli scarsi progressi nella lotta alla corruzione, compresa le recenti riforme fiscali che potrebbero aumentare il rischio di riciclaggio di denaro, e nel perseguire tutti i responsabili della frode bancaria da 1 miliardo di dollari o dei casi di riciclaggio su vasta scala, il numero sproporzionato di procedimenti penali contro gli oppositori politici, i loro avvocati e/o i loro familiari nonché a carico di difensori di diritti umani, giudici indipendenti, giornalisti e detrattori delle autorità moldove;

3. Media e società civile: la monopolizzazione dei media e del mercato della pubblicità e l'indebolimento dei canali d'informazione indipendenti, i ritardi nell'attuazione del nuovo codice audiovisivo e i tentativi di limitare la libertà d'azione e di screditare i rappresentanti della società civile.

Oltre a invitare le autorità moldove ad affrontare con urgenza tali preoccupazioni, conformemente all'accordo di associazione e ad altri impegni bilaterali, la relazione illustra anche la posizione del Parlamento europeo in risposta a tali sviluppi.

1. Qualsiasi decisione sulla futura erogazione dell'assistenza macrofinanziaria dovrebbe avvenire soltanto dopo le elezioni politiche fissate nel febbraio 2019 e a condizione che tali elezioni si svolgano conformemente alle norme riconosciute a livello internazionale e siano valutate da organismi internazionali specializzati. Il Parlamento europeo ribadisce a tal proposito la sua disponibilità a svolgere un'attività di osservazione delle prossime elezioni parlamentari.

2. I pagamenti a titolo di tutti i programmi di sostegno al bilancio dovrebbero rimanere sospesi fino al compimento di significativi progressi in merito agli standard democratici.

3. Nel contempo, i fondi dovrebbero essere riassegnati a sostegno della società civile e dei mezzi d'informazione indipendenti in Moldova nonché del settore privato e delle autorità locali.

4. Si ricordano le clausole di sospensione degli accordi UE-Moldova, in particolare gli articoli 2 e 455 dell'accordo di associazione e i parametri di riferimento in materia di anticorruzione e antiriciclaggio relativi alla liberalizzazione dei visti.

Infine, la relazione affronta il quadro istituzionale vigente per l'attuazione dell'accordo di associazione, sia da parte dell'UE che della Moldova, concentrandosi sulla capacità in termini di risorse umane e competenze per garantire la piena attuazione della pertinente legislazione e il relativo controllo. In particolare, si propone di istituire un apposito gruppo di sostegno dell'UE per la Moldova, a condizione che siano compiuti progressi in merito agli standard democratici, al fine di incrementare la fornitura di competenze allo Stato della Moldova.

Le relazioni UE-Moldova sono naturalmente oggetto di dibattito democratico su entrambi i versanti. Ciononostante, nell'UE i casi circoscritti di posizioni politiche motivate da considerazioni nazionali e da cosiddette argomentazioni "geopolitiche" non fanno vacillare la determinazione della stragrande maggioranza a concentrarsi sulle questioni importanti per i cittadini dell'UE e della Moldova, vale a dire: il rispetto degli impegni reciproci a difendere i valori comuni della democrazia, dello Stato di diritto, della buona governance e della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali.  

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sull'applicazione dell'accordo di associazione tra l'UE e la Moldova

(2017/2281(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visti l'articolo 8 e il titolo V, in particolare gli articoli 21, 22, 36 e 37, del trattato sull'Unione europea (TUE), nonché la parte quinta del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

–  visto l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Moldova, dall'altra, che è entrato pienamente in vigore il 1° luglio 2016,

–  viste le sue precedenti risoluzioni, in particolare del 5 luglio 2018 sulla crisi politica in Moldova a seguito dell'annullamento delle elezioni del sindaco di Chișinău[1], del 15 novembre 2017 sul partenariato orientale nella fase preparatoria del vertice di novembre 2017[2], del 4 luglio 2017 sulla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore della Repubblica di Moldova[3] e del 21 gennaio 2016 sugli accordi di associazione/le zone di libero scambio globali e approfondite con la Georgia, la Moldova e l'Ucraina[4],

–  vista la firma, nel novembre 2017, di un memorandum d'intesa, di un accordo di prestito e di un accordo di sovvenzione sull'assistenza microfinanziaria del valore di 100 milioni di EUR per il periodo 2017-2018,

–  visto il piano d'azione nazionale moldovo sull'attuazione dell'accordo di associazione Moldova-Unione europea 2017-2019 (NAPIAA),

–  visto il documento di lavoro congiunto dei servizi della Commissione europea e del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) sull'attuazione dell'accordo di associazione con la Moldova (SWD(2018)0094), del 3 aprile 2018,

–  viste le dichiarazioni congiunte dei vertici del partenariato orientale, il più recente dei quali tenutosi a Bruxelles il 24 novembre 2017,

–  viste le conclusioni del Consiglio Affari esteri dell'UE del 26 febbraio 2018 sulla Repubblica di Moldova,

–  vista la relazione di Transparency International dal titolo "State of Corruption: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldova and Ukraine" (Stato di corruzione: Armenia Azerbaigian, Georgia, Moldova e Ucraina), pubblicata il 2 luglio 2015,

–  visti i pareri e le raccomandazioni dell'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell'uomo dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (ODIHR) e della commissione di Venezia del Consiglio d'Europa, in particolare del 15 marzo 2018 sulla riforma elettorale in Moldova,

–  viste le raccomandazioni e le attività dell'Assemblea parlamentare EURONEST, del forum della società civile del partenariato orientale e di altri rappresentanti della società civile in Moldova,

–  visto l'esito della missione della commissione per gli affari esteri in Moldova il 3 e 4 aprile 2018,

–  visti gli studi di esperti realizzati per conto della commissione per gli affari esteri, tra cui lo studio dal titolo "The electoral reforms in three association countries of the Eastern Neighbourhood – Ukraine, Georgia and Moldova and their impact on political developments in these countries" (Le riforme elettorali in tre paesi del vicinato orientale impegnati nel processo di associazione – Ucraina, Georgia e Moldova – e il loro impatto sugli sviluppi politici in tali paesi), pubblicato il 26 ottobre 2017[5], la valutazione europea di attuazione dal titolo "Association agreements between the EU and Moldova, Georgia and Ukraine" (Accordi di associazione tra l'UE e la Moldova, la Georgia e l'Ucraina), pubblicata il 28 giugno 2018[6], e lo studio comparativo dal titolo "The Development of an Institutional Framework for the Implementation of the Association Agreements in Georgia, Moldova and Ukraine" (Definizione di un quadro istituzionale per l'attuazione degli accordi di associazione in Georgia, Moldova e Ucraina), pubblicato nel luglio 2018[7],

–  visti l'articolo 52 del suo regolamento, nonché l'articolo 1, paragrafo 1, lettera e), e l'allegato 3 della decisione della Conferenza dei presidenti del 12 dicembre 2002 sulla procedura relativa alla concessione dell'autorizzazione ad elaborare relazioni di iniziativa,

–  visti la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per il commercio internazionale (A8-0322/2018),

A.  considerando che le relazioni politiche ed economiche tra l'Unione europea e la Repubblica di Moldova si sono rafforzate nel quadro del partenariato orientale e, in particolare, a seguito della firma, il 27 giugno 2014, e dell'entrata in vigore, il 1° luglio 2016, dell'accordo di associazione UE-Moldova (AA), che include una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA);

B.  considerando che l'accordo di associazione si fonda su valori comuni, tra cui "il rispetto dei principi democratici, dei diritti umani e delle libertà fondamentali, quali proclamati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e definiti nella convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nell'Atto finale di Helsinki del 1975 della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa e nella Carta di Parigi per una nuova Europa del 1990";

C.  considerando che, mediante tale accordo, la Moldova si è impegnata nelle principali riforme nazionali, sulla base della legislazione e delle pratiche dell'UE, in numerosi settori che concorrono alla buona governance, allo sviluppo economico e al rafforzamento della cooperazione con l'UE; che, in appoggio a tali sforzi, l'UE si è impegnata a fornire un sostanziale sostegno al bilancio e assistenza finanziaria alla Moldova, per un totale di 1,14 miliardi di EUR mediante lo stanziamento di fondi sin dal 2007, oltre al programma regionale di finanziamento;

D.  considerando che la DCFTA consente l'accesso privilegiato di beni e servizi dalla Moldova al mercato dell'UE; che gli scambi commerciali tra l'UE e la Moldova, per effetto della DCFTA, hanno subito un incremento del 20 % nel 2017, attestandosi sui 4 miliardi di EUR; che l'UE rappresenta al momento il primo partner commerciale della Moldova con oltre il 55 % degli scambi commerciali totali; che l'UE è altresì il principale investitore in Moldova; e che i dati iniziali del 2018 confermano l'andamento positivo; considerando che il tasso di utilizzo del regime preferenziale del 90 % è prova dei benefici recati dalla DCFTA alle imprese, ai lavoratori e ai cittadini moldavi; considerando che sono stati compiuti progressi in settori fondamentali, come in quello delle misure sanitarie e fitosanitarie, delle barriere tecniche al commercio, delle dogane e degli appalti pubblici; considerando che, in conformità delle disposizioni del capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile, sono stati creati dei gruppi consultivi interni che finora si sono riuniti tre volte;

E.  considerando che nel processo di riforme in Moldova, nei settori della giustizia e della sicurezza, tra cui la lotta alla corruzione, l'UE ha altresì concordato, nel 2014, l'esenzione dal visto nei confronti dei cittadini moldovi che si recano nello spazio Schengen titolari di un passaporto biometrico; che oltre 1,5 milioni di cittadini moldovi ha beneficiato del suddetto regime di esenzione durante i primi quattro anni dalla sua adozione;

F.  considerando che l'UE ha più volte espresso preoccupazioni riguardo il deterioramento degli standard democratici dovuto alle recenti decisioni delle autorità moldove, tra cui l'annullamento delle elezioni locali a Chișinău, sulla base di dubbie motivazioni e in maniera non trasparente, la riforma elettorale del luglio 2017 non conforme alle raccomandazioni dell'ODIHR e della commissione di Venezia, la mancanza di progressi nel perseguire i responsabili della frode bancaria da 1 miliardo di dollari scoperta nel 2014 e l'aumento delle violazioni dei diritti umani, in particolare nei confronti di giudici indipendenti, giornalisti e oppositori politici;

G.  considerando che, successivamente a tali sviluppi, nel 2017, l'UE non ha versato le due ultime rate nel quadro nel programma di sostegno al bilancio per le riforme al settore della giustizia, poiché le autorità moldove non hanno dimostrato un impegno sufficiente a riformare tale settore e, nel 2018, l'UE ha sospeso l'erogazione della prima rata dell'assistenza macrofinanziaria a causa del mancato rispetto delle condizioni politiche annesse alla decisione del 4 luglio 2017 del Parlamento europeo e del Consiglio, in cui si specifica che "è opportuno subordinare la concessione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione al rispetto di meccanismi democratici effettivi – compreso il pluralismo parlamentare – e dello Stato di diritto, nonché alla garanzia del rispetto dei diritti umani";

H.  considerando che, a seguito di tali decisioni, i più recenti sviluppi hanno sollevato ulteriori preoccupazioni, in particolare il cosiddetto "pacchetto di riforma fiscale", adottato nel luglio 2018 il cui condono fiscale aumenta il rischio di riciclaggio di denaro, le ulteriori pressioni esercitate nei confronti dell'opposizione e le sue dimostrazioni pacifiche e dei piccoli media indipendenti che lottano per continuare le proprie attività nonostante l'adozione, nel luglio 2018, del nuovo codice sui servizi audiovisivi;

I.  considerando che Transparency International ha classificato la Moldova al 122° posto su 180 nell'indice di percezione della corruzione per il 2017, a fianco di Azerbaigian e Mali; che Reporter senza frontiere ha classificato la Moldova all'81° posto su 180 nell'indice della libertà di stampa mondiale, un arretramento rispetto al 56° posto ottenuto nel 2014;

Principi generali e valori comuni

1.  sottolinea l'importanza dell'AA/DCFTA e prende atto dei progressi compiuti finora dalla Moldova; insiste, tuttavia sul fatto che la piena attuazione dell'AA/DCFTA, in particolare per quanto concerne le riforme politiche, deve costituire la massima priorità, consentendo l'ulteriore approfondimento delle relazioni del paese con l'UE, a beneficio di tutti i cittadini moldovi, e aprendo maggiori prospettive in linea con la politica di partenariato orientale "plus" (EaP+) sostenuta dal Parlamento;

2.  plaude ai coraggiosi agenti del cambiamento positivo in Moldova, in particolare coloro alla guida degli sforzi di riforma del settore bancario, che andrebbero portati avanti conformemente agli appelli dell'UE e del Fondo monetario internazionale, a seguito della frode bancaria del 2014 da 1 miliardo di dollari (pari al 12 % del PIL); accoglie con favore la valutazione positiva dell"FMI del luglio 2018 sull'attuazione del programma sostenuto dall'FMI; invita i politici e l'intera magistratura della Moldova a contribuire a tali sforzi di riforma del paese e a lottare contro la corruzione conformemente agli impegni assunti nel quadro dell'accordo di associazione, in quanto la mancanza di volontà politica rappresenta uno dei principali ostacoli per l'attuazione di riforme credibili; invita tutte le forze politiche a impegnarsi in un dialogo costruttivo nell'interesse del paese;

3.  esprime grave preoccupazione per l'arretramento sul fronte degli standard democratici registrato in Moldova, in cui i valori fondamentali ai quali il paese ha aderito in particolare nel quadro dell'accordo di associazione, quali la democrazia – comprese elezioni giuste e trasparenti rispettose della volontà dei cittadini e un sistema pluralista democratico – e lo Stato di diritto – compresa una magistratura indipendente e imparziale – sono minati dai leader politici al potere collusi con interessi commerciali e incontrastati da gran parte della classe politica e della magistratura, con il risultato che la Repubblica di Moldova è uno Stato in preda agli interessi degli oligarchici, con una concentrazione del potere politico ed economico nelle mani di un piccolo gruppo di persone che esercita la propria influenza sul parlamento, sul governo, sui partiti, sulla pubblica amministrazione, sulla polizia, sulla magistratura e sui media e che l'attuazione della legislazione è altamente insoddisfacente con scarsi vantaggi per i cittadini; ribadisce la sua determinazione a concentrarsi sul rispetto dell'impegno a difendere i valori comuni anziché su cosiddette argomentazioni "geopolitiche" non convincenti;

4.  deplora che la deliberata violazione delle condizioni politiche connesse agli standard democratici in Moldova, in particolare le recenti modifiche alla legge elettorale nazionale, che non rispettano talune delle principali raccomandazioni del parere congiunto dell'ODHIR e della Commissione di Venezia, nonché la sospensione del sindaco di Chișinău, Dorin Chirtoacă, e l'annullamento dell'elezione di Andrei Năstase, che ha indotto l'UE a sospendere l'erogazione dell'assistenza macrofinanziaria e dei pagamenti dovuti a titolo del programma di sostegno al bilancio;

5.  ribadisce che qualsiasi decisione sulla futura erogazione dell'assistenza macrofinanziaria dovrebbe avvenire soltanto dopo le elezioni politiche previste nel febbraio 2019 e a condizione che tali elezioni si svolgano conformemente alle norme riconosciute a livello internazionale e siano valutate da organismi internazionali specializzati, e che i pagamenti a titolo di tutti i programmi di sostegno al bilancio dovrebbero essere sospesi fino al compimento di significativi progressi in merito agli standard democratici, comprese la riforma della magistratura e l'azione penale nei confronti dei responsabili della frode bancaria conformemente alla risoluzione del Parlamento europeo del 5 luglio 2018; invita, nel frattempo, la Commissione e il SEAE a continuare a riassegnare i fondi per sostenere la società civile e i mezzi d'informazione indipendenti in Moldova, in particolare i media liberi e indipendenti, nonché il settore privato e le autorità locali anche attraverso nuovi progetti di partenariato e di sviluppo, preferibilmente coordinati con l'assistenza di altri paesi dell'UE, e a coordinare gli sforzi con altre organizzazioni, quali l'FMI, per garantire una maggiore coerenza in termini di condizionalità dell'assistenza finanziaria; attende con cautela l'esito della verifica della legislazione elettorale da parte della commissione giuridica del Parlamento moldovo per quanto attiene alle nomine e alle immunità; invita la Commissione europea a mettere a punto un meccanismo di monitoraggio delle riforme che preveda chiari parametri di riferimento;

6.  rammenta quanto disposto dagli articoli 2 e 455 dell'accordo di associazione, a norma dei quali il rispetto dei principi democratici costituisce un elemento essenziale dell'accordo di associazione, la cui violazione può comportare anche la sospensione dei diritti connessi all'accordo; ricorda che è necessario un notevole impegno per continuare a rispettare i parametri di riferimento per la lotta alla corruzione e al riciclaggio di denaro; chiede che i futuri accordi siano altresì subordinati alla riforma del sistema giudiziario e a un'indagine approfondita e a procedimenti penali nei confronti dei responsabili della frode di 1 miliardo di dollari; rammenta altresì i parametri di riferimento in materia di anticorruzione e antiriciclaggio relativi alla politica di liberalizzazione dei visti;

Il quadro istituzionale in vigore per l'attuazione dell'accordo

7.  accoglie con favore l'adozione di numerose leggi in linea con gli impegni della Moldova nell'ambito dell'AA; sottolinea tuttavia l'importanza di una rapida e piena attuazione di suddette leggi, per ultimare l'obiettivo dell'AA, che consiste in miglioramenti concreti e sostenibili delle condizioni di vita dei cittadini comuni moldovi;

8.  chiede un maggiore coinvolgimento del parlamento, del primo ministro e del ministro degli Affari esteri e dell'integrazione europea della Moldova nel fornire una vigilanza e un controllo politico ad alto livello dell'attuazione dell'AA, in particolare mediante un'ottimizzazione continua delle pertinenti strutture parlamentari e governative e il miglioramento delle loro capacità amministrative, nonché la sincronizzazione e il coordinamento dei piani ministeriali e la loro attuazione integrale ed efficace;

9.  accoglie con favore la creazione dell'assemblea interparlamentare di Georgia, Moldova e Ucraina e la sua prima riunione, tenutasi l'8 e 9 giugno 2018 a Kiev; esorta altresì suddetta assemblea a esercitare un controllo sull'attuazione degli accordi di associazione;

10.  esorta le autorità moldove a intraprendere maggiori sforzi verso l'attuazione dell'AA e a organizzare le sue azioni – in particolare il Piano nazionale per l'attuazione dell'accordo di associazione (NAPIAA) – in base a settori e risultati specifici da raggiungere anziché seguendo gli articoli dell'AA, per definire le priorità in modo dettagliato e uno scadenzario più preciso delle misure, basate su valutazioni d'impatto e redatte da unità di esperti dedicate;

11.  invita il SEAE e la Commissione a istituire un comitato di sostegno dell'UE dedicato alle relazioni con la Moldova, subordinato ai progressi compiuti in materia di standard democratici, per migliorare l'acquisizione di competenze, in particolare per quanto concerne il ravvicinamento della legislazione moldova a quella dell'UE, e coordinare, laddove le condizioni siano rispettate, l'erogazione dell'assistenza finanziaria alla Moldova a sostegno dell'attuazione dell'AA;

12.  esorta il SEAE e la Commissione a potenziare le capacità interne al fine di migliorare il monitoraggio dell'attuazione dell'AA, in particolare mediante un aumento significativo delle risorse umane dedicate, nonché a orientarsi verso una valutazione qualitativa dei progressi, segnatamente attraverso l'introduzione di processi di controllo per valutare il livello di allineamento con l'acquis dell'UE effettivamente conseguito, così come richiesto dall'AA;

13.  accoglie con favore il dialogo ministeriale rafforzato con la Moldova e altri partner associati sulle riforme relative all'associazione nel settore del commercio e, a condizione che siano compiuti progressi in materia di standard democratici, sostiene l'avvio di siffatti dialoghi in altri ambiti coperti dall'AA, quali le questioni politiche, la giustizia, la libertà e la sicurezza nonché la cooperazione settoriale;

14.  rammenta e sostiene il parere espresso dalla Commissione di Venezia sulla riforma elettorale in Moldova, secondo cui il passaggio a un sistema elettorale misto per le elezioni parlamentari è avvenuto senza consenso (se non quello del partito democratico e del partito socialista) e potrebbe dar luogo a una situazione in cui i candidati potrebbero essere indebitamente influenzati da interessi commerciali; ribadisce pertanto il suo invito alle autorità moldove a migliorare il sistema elettorale così da assicurare che le future elezioni riflettano la volontà dei cittadini moldovi anziché quella di una minoranza selezionata; invita inoltre le autorità moldove ad attuare appieno le raccomandazioni dell'ODHIR, segnatamente in materia di finanziamento ai partiti e di libertà e pluralismo dei media; ribadisce la disponibilità del Parlamento a osservare le prossime elezioni parlamentari in Moldova;

Dialogo politico e riforme, cooperazione nel settore della politica estera e di sicurezza comune (PESC)

15.  esprime preoccupazione per le modifiche apportate all'ultimo minuto al codice sui servizi di media audiovisivi, adottato nel luglio 2018, senza alcuna consultazione della società civile; esorta le autorità moldove a dare piena attuazione al codice, in conformità delle norme europee in materia di libertà e pluralismo dei media, come raccomandato dalla Commissione europea e dalla Commissione di Venezia; sottolinea l'importanza di organizzare vere e proprie consultazioni della società civile e dei media indipendenti nel corso di tale processo e di adottare una nuova legge sulla pubblicità; evidenzia che occorre evitare qualsiasi tentativo che possa minare il pluralismo dei media, in particolare quelli che incoraggerebbero ulteriormente la formazione di un cartello sul mercato dei media e sul mercato pubblicitario correlato; esorta le autorità moldove ad adottare la nuova legge sulla pubblicità previa un'effettiva consultazione della società civile; osserva con preoccupazione che attualmente i media sono estremamente monopolizzati e subordinati ai gruppi politici e commerciali del paese; chiede trasparenza nella proprietà dei media e un'assistenza dedicata ai media indipendenti, in particolare a livello locale, in modo da ottemperare ai requisiti del codice in materia di contenuti locali obbligatori; sottolinea l'importanza di garantire l'effettiva indipendenza dell'agenzia di regolazione dei media;

16.  si compiace degli sforzi di riforma nei settori della pubblica amministrazione e della gestione delle finanze pubbliche e incoraggia ulteriori iniziative per aumentare la trasparenza;

17.  accoglie con favore la proficua cooperazione sulle questioni relative alla PESC, in particolare l'elevato livello di allineamento con le dichiarazioni PESC e la partecipazione alle missioni e operazioni della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), nonché la cooperazione della Moldova con la NATO; prende atto dei progressi compiuti nell'adozione di una nuova strategia di difesa nazionale e di un piano d'azione per la sua attuazione per il periodo 2017-2021 a seguito del ritiro della strategia di sicurezza nazionale da parte del Presidente della Moldova; si compiace dell'entrata in vigore dell'accordo UE-Moldova sullo scambio di informazioni classificate;

18.  si congratula con le autorità moldove per il continuo miglioramento delle relazioni con Tiraspol, in particolare grazie alla realizzazione di misure volte a instaurare un clima di fiducia, tra cui l'apertura del ponte Gura Bîcului-Bîcioc e la firma di altri sei protocolli, migliorando in tal modo la vita dei cittadini su entrambe le sponde del fiume Nistro; ribadisce l'impegno risoluto dell'UE e il suo sostegno per quanto concerne la sovranità e l'integrità territoriale della Moldova e gli sforzi miranti a conseguire una soluzione pacifica alla questione della Transnistria; esprime il proprio sostegno incondizionato agli sforzi profusi dall'OSCE, dall'UE e da altre parti interessate e incoraggia le autorità a collaborare in particolare con le PMI della Transnistria per rafforzare ulteriormente tale livello di impegno, intraprendere ulteriori sforzi nella promozione dei diritti umani e rispettare tutte le decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo; invita le autorità moldove a profondere sforzi supplementari ai fini dell'attuazione di una legge emendata sullo status giuridico speciale della Gagauzia;

Stato di diritto e buona governance

19.  sollecita le autorità a garantire l'indipendenza, l'imparzialità e l'efficacia della magistratura e delle istituzioni preposte a combattere la corruzione, tra cui il Consiglio superiore della magistratura, il Centro nazionale anticorruzione e la Procura nazionale anticorruzione, l'autorità per l'integrità nazionale e l'agenzia per il recupero dei proventi di reato, in particolare continuando a stanziare risorse adeguate, al fine di garantire procedure di selezione trasparenti con la partecipazione di reclutatori esperti indipendenti, e adottando emendamenti costituzionali, in linea con le raccomandazioni della commissione di Venezia, volti in particolare a eliminare la durata iniziale del mandato dei giudici, fissata a 5 anni, a modificare la composizione e rafforzare il ruolo del Consiglio superiore della magistratura nonché ad esautorare il parlamento moldovo della funzione di nomina dei giudici della Corte suprema; continua a esprimere profonda preoccupazione per le pratiche di giustizia selettiva della magistratura moldova e sottolinea che, sulla base delle più recenti relazioni di Transparency International, il potere giudiziario presenta un'indipendenza limitata rispetto all'organo esecutivo e viene strumentalizzato a danno di oppositori politici e a fini commerciali; rileva l'importanza di conseguire solidi risultati nelle indagini sui casi di corruzione, inclusi quelli più prominenti;

20.  accoglie con favore gli emendamenti legislativi adottati nel luglio 2018 intesi a rafforzare il processo di selezione e promozione meritocratico dei giudici, nonché la loro responsabilità;

21.  ribadisce, sulla base delle constatazioni e delle raccomandazioni della prima e della seconda relazione Kroll, che dovrebbero essere pubblicate integralmente, il suo invito affinché siano perseguiti in giudizio in modo rapido e trasparente tutti i responsabili della frode bancaria da 1 miliardo di dollari scoperta nel 2014 e affinché siano recuperati i capitali sottratti illegalmente; prende atto della strategia in materia di recupero dei beni adottata dalle autorità moldove, ma osserva con preoccupazione che l'indagine sul suddetto caso è stata condotta in modo piuttosto inefficace; sottolinea che è necessario che i tribunali inizino a dare seguito alle prove concrete ed esaminino tempestivamente, mediante audizioni pubbliche, i casi pendenti o ancora in fase di indagine, in particolare il caso di Ilhan Shor; evidenzia che la decisione politica di salvare le banche con fondi pubblici ha ulteriormente acuito la mancanza di fiducia nei confronti della classe politica moldova; invita il Consiglio a valutare l'imposizione di sanzioni individuali e sollecita gli Stati membri dell'UE a fornire sostegno alle indagini;

22.  esprime preoccupazione per il rischio accresciuto di riciclaggio di denaro a seguito dell'avventata adozione del cosiddetto "pacchetto di riforma fiscale" nel luglio 2018, che include un regime di condono fiscale che potrebbe legalizzare i beni acquisiti in maniera illecita; chiede che il pacchetto in questione sia modificato al fine di colmare le lacune summenzionate e, nel frattempo, si impegna a seguire con attenzione la sua attuazione in coordinamento con la Commissione, il SEAE e altre organizzazioni internazionali;

23.  evidenzia che occorre altresì affrontare e scoraggiare altre attività della criminalità organizzata, tra cui il traffico di armi e di esseri umani e il riciclaggio di denaro su vasta scala, segnatamente in provenienza dalla Russia; sottolinea la responsabilità dei giudici nel difendere lo Stato di diritto ed evidenzia che i giudici legalmente condannati dovrebbero scontare le loro pene;

24.  chiede che sia possibile consultare direttamente online le dichiarazioni elettroniche dei patrimoni personali degli alti responsabili politici e dei funzionari amministrativi, seguendo l'esempio dell'Ucraina;

25.  invita le autorità della Moldova a rispettare i principi internazionali e a sostenere le migliori pratiche che garantiscono un contesto favorevole per la società civile; pone in risalto il ruolo fondamentale della società civile nel monitorare l'attuazione delle riforme e nel promuovere la trasparenza e la responsabilità delle istituzioni pubbliche; si attende, in particolare, che nessuna futura legislazione riduca i fondi nazionali o esteri a favore delle ONG o delle organizzazioni della società civile moldove, o aumenti in maniera indebita gli oneri amministrativi e di segnalazione a loro carico; si rammarica che in taluni casi la partecipazione dei cittadini sia stata limitata, come ad esempio nel marzo 2018, quando la commissione elettorale centrale ha respinto la richiesta di organizzare un referendum sulle modifiche al sistema elettorale;

Rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali

26.  esprime preoccupazione per i segnali di un ulteriore restringimento dello spazio a disposizione della società civile nel paese e invita le autorità a porre immediatamente fine ai procedimenti penali indebiti o sproporzionati, alcuni dei quali avviati sulla base di false accuse, e alla giustizia selettiva contro gli oppositori politici, i loro avvocati e/o i loro familiari; critica il fatto che il processo di monitoraggio ad opera degli Stati membri dell'UE o della delegazione del SEAE sia sempre più ostacolato dall'esclusione dei cittadini dai procedimenti giudiziari; esprime particolare preoccupazione per i processi a carico di difensori di diritti umani, giudici indipendenti, come Domnica Manole e Gheorghe Balan, giornalisti e detrattori del governo o del presidente del Partito democratico della Moldova, Vladimir Plahotniuc; esorta le autorità a garantire il diritto a un equo processo e il rispetto dei diritti umani nei centri di detenzione; sottolinea la necessità di condurre indagini efficaci sulle accuse di tortura nei centri di detenzione e negli istituti psichiatrici; invita inoltre le autorità a garantire la libertà di riunione e di espressione, in particolare l'organizzazione di manifestazioni pacifiche, e il rigoroso rispetto di questo diritto fondamentale, conformemente alle norme internazionali;

27.  accoglie con favore l'adozione di una nuova strategia nazionale per la parità di genere nel 2017 e invita le autorità a garantirne la piena attuazione;

28.  invita le autorità ad accrescere sensibilmente i loro sforzi in materia di difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali, in particolare per quanto concerne i gruppi vulnerabili, combattendo fenomeni che destano ancora profonda preoccupazione quali l'incitamento all'odio, la violenza, l'esclusione sociale e la discriminazione delle persone LGBTQI, delle persone con disabilità e delle minoranze, come i rom, così come i discorsi d'odio e la discriminazione per motivi di genere o di appartenenza politica;

29.  condanna fermamente i recenti casi di estradizione/sequestro di cittadini turchi verso la Turchia, avvenuti in violazione dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali dell'uomo in ragione dei loro presunti legami con il movimento Gülen; esorta le autorità moldove ad assicurare che qualsiasi richiesta di estradizione proveniente da paesi terzi sia trattata in maniera trasparente, seguendo le procedure giudiziarie nel pieno rispetto delle norme e dei principi europei;

Cooperazione economica e commerciale

30.  accoglie con favore l'importante aumento delle importazioni moldove nell'UE a seguito dell'entrata in vigore della DCFTA come pure il fatto che l'UE sia il maggiore investitore in Moldova; deplora tuttavia che tali sviluppi non si siano tradotti in un miglioramento della situazione socioeconomica dei cittadini; avverte che la mancanza di progressi nel migliorare gli standard di vita della popolazione mette a repentaglio il consenso popolare riguardo all'orientamento europeista del paese;

31.  rammenta l'importanza di una magistratura indipendente e della lotta alla corruzione, nonché di una riduzione degli oneri amministrativi e burocratici al fine di migliorare il clima imprenditoriale e degli investimenti;

32.  incoraggia ulteriori progressi nei settori delle norme sanitarie e fitosanitarie e della protezione delle indicazioni geografiche;

33.  chiede che le clausole in materia di commercio e sviluppo sostenibile e gli impegni internazionali siano effettivamente rispettati, in particolare per quanto concerne la corretta applicazione delle principali convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro;

34.  ritiene che il ravvicinamento normativo all'acquis dell'UE sia la dimensione chiave della DCFTA in quanto l'accesso effettivo al mercato dell'UE e le riforme dipendono in larga parte dall'attuazione e dall'applicazione corrette della legislazione in materia; è consapevole della notevole sfida che ciò rappresenta per la governance, le istituzioni e la pubblica amministrazione in Moldova e incoraggia la Commissione a fornire un adeguato sostegno tecnico e finanziario;

Energia e altri ambiti di cooperazione

35.  accoglie con favore la promulgazione della legge in materia di energia nel 2017, che rappresenta un ulteriore passo avanti verso il recepimento del terzo pacchetto energia, e incoraggia l'adozione di provvedimenti concreti per assicurare l'indipendenza dell'agenzia per la regolamentazione del settore energetico (ANRE); riconosce che la Moldova ha compiuto progressi nel promuovere le fonti di energia rinnovabili e l'efficienza energetica e reputa essenziale consolidare le tecniche agricole agroecologiche nel quadro dello sviluppo rurale sostenibile;

36.  chiede un'azione più incisiva nel settore della protezione ambientale, in particolare per quanto concerne la gestione idrica del fiume Nistro, la gestione dei rifiuti e i cambiamenti climatici, segnatamente in termini di attuazione e coordinamento della legislazione;

Disposizioni istituzionali

37.  invita l'UE, i suoi Stati membri e la Moldova a intensificare ulteriormente gli sforzi di comunicazione in merito all'attuazione dell'AA e ai benefici previsti per i cittadini moldovi legati alle riforme e a una maggiore integrazione nell'Unione europea; sottolinea la necessità di contrastare la disinformazione russa mediante informazioni di qualità che siano accessibili, basate sui fatti e disponibili in tutte le lingue principali parlate in Moldova;

38.  ribadisce la sua volontà di rafforzare il monitoraggio dell'attuazione degli accordi internazionali con i partner orientali dell'UE; invita nuovamente la Commissione e il SEAE a trasmettere al Parlamento e al Consiglio relazioni scritte sull'attuazione di tali accordi con maggiore frequenza e regolarità;

39.  ritiene che la pratica di coinvolgere le autorità moldove a partire dalla fase di elaborazione della pertinente legislazione sia utile poiché rende il processo più inclusivo e riduce i costi di transizione per la Moldova; invita la Commissione a sfruttare appieno il processo di consultazione ex ante;

40.  osserva che la valutazione dell'applicazione della DCFTA è prevalentemente incentrata sui flussi commerciali e sugli ostacoli agli scambi; invita la Commissione a monitorare e a valutare in modo appropriato l'applicazione della DCFTA, prestando particolare attenzione al recepimento e all'attuazione dell'acquis, nonché all'impatto sulla società moldova, e ad assicurare l'elaborazione di relazioni annuali pubbliche ed esaustive, anche in merito al sostegno tecnico e finanziario fornito dall'UE;

41.  invita il SEAE e la Commissione a rendere contemporaneamente pubbliche tutte le relazioni annuali sull'attuazione degli accordi di associazione e a pubblicare simultaneamente una valutazione comparativa del livello dei progressi compiuti nell'attuazione dell'AA/DCFTA da parte di ciascun partner associato, sulla base di parametri specifici;

42.  decide di elaborare relazioni annuali sull'attuazione degli accordi di associazione;

°

°  °

43.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio, alla Commissione europea e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché al presidente, al governo e al parlamento della Repubblica di Moldova.

  • [1]  Testi approvati, P8_TA(2018)0303.
  • [2]  Testi approvati, P8_TA(2017)0440.
  • [3]  Testi approvati, P8_TA(2017)0283.
  • [4]  GU C 11 del 12.1.2018, pag. 82.
  • [5]  Studio intitolato "The electoral reforms in three association countries of the Eastern Neighbourhood – Ukraine, Georgia and Moldova" (Le riforme elettorali in tre paesi del vicinato orientale impegnati nel processo di associazione – Ucraina, Georgia e Moldova), Parlamento europeo, 26 ottobre 2017.
  • [6]  Valutazione europea di attuazione intitolata "Association agreements between the EU and Moldova, Georgia and Ukraine" (Accordi di associazione tra l'UE e la Moldova, la Georgia e l'Ucraina), Parlamento europeo, 28 giugno 2018.
  • [7]  Studio intitolato "The Development of an Institutional Framework for the Implementation of the Association Agreements in Georgia, Moldova and Ukraine" (Definizione di un quadro istituzionale per l'attuazione degli accordi di associazione in Georgia, Moldova e Ucraina), Parlamento europeo, luglio 2018.

PARERE della commissione per il commercio internazionale (21.6.2018)

destinato alla commissione per gli affari esteri

Applicazione dell'accordo di associazione tra l'UE e la Moldova
(2017/2281(INI))

Relatore per parere: David Martin

SUGGERIMENTI

La commissione per il commercio internazionale invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

A.  considerando che la zona di libero scambio globale e approfondito (DCFTA) fra l'UE e la Moldova è stata applicata fin dal 2014;

B.  considerando che le esportazioni moldave verso l'UE sono aumentate di oltre il 15 % successivamente all'entrata in vigore della DCFTA e che attualmente la Moldova dipende dall'UE per il 66 % delle sue esportazioni;

C.  considerando che il tasso di utilizzo del regime preferenziale del 90 % è prova dei benefici recati dalla DCFTA alle imprese, ai lavoratori e ai cittadini moldavi;

D.  considerando che un'efficace attuazione della DCFTA è subordinata al proseguimento degli sforzi della Moldova per accelerare le riforme in materia di Stato di diritto, governance, capacità istituzionale e pubblica amministrazione, nonché nei settori attinenti agli scambi;

E.  considerando che sono stati compiuti progressi in settori fondamentali, come in quello delle misure sanitarie e fitosanitarie, delle barriere tecniche al commercio, delle dogane e degli appalti pubblici;

F.  considerando che, in conformità delle disposizioni del capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile, sono stati creati dei gruppi consultivi interni che finora si sono riuniti tre volte;

1.  accoglie con favore il notevole incremento delle esportazioni moldave nell'UE, a seguito dell'entrata in vigore della DCFTA; sottolinea che la DCFTA dovrebbe costituire un fattore trainante della diversificazione economica e, di conseguenza, incoraggia la Commissione a sostenere la Moldova nell'individuazione dei settori chiave che dovrebbero essere affrontati in via prioritaria nell'applicazione della DCFTA; ritiene che la dimensione relativa alla liberalizzazione del commercio dovrebbe essere gestita con attenzione, nella prospettiva di minimizzare i costi, massimizzando al contempo i vantaggi per la Moldova;

2.  accoglie con favore la creazione di circa 1 500 posti di lavoro mediante il sostegno alle piccole imprese e ribadisce la necessità di continuare a incentivare il settore delle PMI e delle start-up, in particolare alla luce del loro contributo importante alla crescita economica, all'occupazione, all'innovazione e alla creatività;

3.  sottolinea che l'obiettivo finale della DCFTA è quello di migliorare in modo concreto e sostenibile le condizioni di vita dei cittadini moldavi comuni, dal momento che si tratta di uno dei paesi più poveri d'Europa, e pertanto sollecita le autorità ad effettuare efficaci processi di riforma in materia, al fine di migliorare il tenore di vita;

4.  si attende che la Moldova prosegua sulla strada delle riforme, non solo nei settori strettamente commerciali come la ristrutturazione dei settori finanziario ed energetico, ma anche per quanto riguarda lo Stato di diritto, la pubblica amministrazione, la giustizia, la gestione e l'efficienza delle finanze pubbliche, la libertà dei media, la parità di genere, l'emancipazione delle donne e il rafforzamento della lotta contro la corruzione, e ricorda anche l'importanza di attuare effettivamente le riforme e gli strumenti giuridici recentemente introdotti; esorta ad adottare iniziative concrete in tutti i settori menzionati, in linea con le aspettative sottolineate nella risoluzione del Parlamento sull'assistenza macrofinanziaria a favore della Repubblica di Moldova[1], ricordando le varie discussioni sulla situazione nel paese e gli appelli del Parlamento affinché la riforma sia trasparente e le condizioni siano rigorose e legate a risultati tangibili nei settori in cui è necessario conseguire miglioramenti; plaude alla decisione di recepire la direttiva anti-riciclaggio dell'UE;

5.  ritiene che il ravvicinamento normativo all'acquis dell'UE sia la dimensione chiave della DCFTA, in quanto l'accesso effettivo al mercato dell'UE e le riforme dipendono in gran parte dalla corretta attuazione e applicazione della legislazione pertinente; è consapevole della notevole sfida che ciò rappresenta per la governance, le istituzioni e la pubblica amministrazione in Moldova e incoraggia la Commissione a fornire un adeguato sostegno tecnico e finanziario; esorta la Commissione a valutare la possibilità di istituire un gruppo di sostegno per la Moldova, sulla falsariga di quello creato per l'Ucraina;

6.  ritiene che la pratica di coinvolgere le autorità moldave a partire dalla fase di elaborazione della legislazione pertinente sia utile perché rende il processo più inclusivo e riduce i costi di transizione per la Moldova, e invita la Commissione a sfruttare appieno il processo di consultazione ex ante;

7.  sottolinea il ruolo chiave svolto dai gruppi consultivi interni nel monitoraggio della DCFTA e ricorda che le parti dovrebbero garantire un finanziamento adeguato e una rappresentanza equilibrata della società civile.

8.  osserva che la valutazione dell'applicazione della DCFTA è molto incentrata sui flussi commerciali e sugli ostacoli agli scambi; invita la Commissione a monitorare e a valutare in modo appropriato l'applicazione della DCFTA, prestando particolare attenzione al recepimento e all'attuazione dell'acquis, nonché all'impatto sulla società moldava, e ad assicurare l'elaborazione di rendicontazioni annuali pubbliche ed esaustive, anche in merito al sostegno tecnico e finanziario fornito dall'UE;

9.  chiede un effettivo rispetto delle clausole in materia di commercio e sviluppo sostenibile e degli impegni internazionali, in particolare per quanto concerne la corretta applicazione delle principali convenzioni dell'OIL.

INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

21.6.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

31

3

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

William (The Earl of) Dartmouth, Laima Liucija Andrikienė, Tiziana Beghin, Salvatore Cicu, Santiago Fisas Ayxelà, Eleonora Forenza, Nadja Hirsch, Yannick Jadot, France Jamet, Elsi Katainen, Patricia Lalonde, Danilo Oscar Lancini, Bernd Lange, David Martin, Emmanuel Maurel, Anne-Marie Mineur, Sorin Moisă, Alessia Maria Mosca, Franck Proust, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Inmaculada Rodríguez-Piñero Fernández, Tokia Saïfi, Adam Szejnfeld

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Goffredo Maria Bettini, Reimer Böge, Klaus Buchner, Dita Charanzová, Danuta Maria Hübner, Sajjad Karim, Sander Loones

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Czesław Hoc, John Howarth, Dietmar Köster, Kosma Złotowski

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

31

+

ALDE

Dita Charanzová, Nadja Hirsch, Elsi Katainen, Patricia Lalonde

ECR

Czesław Hoc, Sajjad Karim, Sander Loones

EFDD

Tiziana Beghin, William (The Earl of) Dartmouth

GUE/NGL

Eleonora Forenza, Lola Sánchez Caldentey

PPE

Laima Liucija Andrikienė, Reimer Böge, Salvatore Cicu, Santiago Fisas Ayxelà, Danuta Maria Hübner, Sorin Moisă, Franck Proust, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Tokia Saïfi, Adam Szejnfeld

S&D

Goffredo Maria Bettini, John Howarth, Dietmar Köster, Bernd Lange, David Martin, Emmanuel Maurel, Alessia Maria Mosca, Inmaculada Rodríguez-Piñero Fernández

VERTS/ALE

Klaus Buchner, Yannick Jadot

3

-

ENF

France Jamet, Danilo Oscar Lancini

GUE/NGL

Anne-Marie Mineur

1

0

ECR

Kosma Złotowski

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

9.10.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

31

5

17

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Michèle Alliot-Marie, Francisco Assis, Petras Auštrevičius, Goffredo Maria Bettini, Victor Boştinaru, Klaus Buchner, Fabio Massimo Castaldo, Lorenzo Cesa, Javier Couso Permuy, Andi Cristea, Georgios Epitideios, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Wajid Khan, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, Arne Lietz, Barbara Lochbihler, Sabine Lösing, Ramona Nicole Mănescu, David McAllister, Francisco José Millán Mon, Clare Moody, Javier Nart, Pier Antonio Panzeri, Ioan Mircea Paşcu, Tonino Picula, Cristian Dan Preda, Jozo Radoš, Michel Reimon, Sofia Sakorafa, Jean-Luc Schaffhauser, Jordi Solé, Dobromir Sośnierz, Dubravka Šuica, Charles Tannock, László Tőkés, Ivo Vajgl, Anders Primdahl Vistisen, Boris Zala

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Ana Gomes, Andrzej Grzyb, Norica Nicolai, Gilles Pargneaux, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Helmut Scholz, Igor Šoltes, Bodil Valero, Marie-Christine Vergiat, Željana Zovko

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Ivan Štefanec

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

31

+

ALDE

Petras Auštrevičius, Javier Nart, Jozo Radoš, Ivo Vajgl

ECR

Charles Tannock, Anders Primdahl Vistisen

EFDD

Fabio Massimo Castaldo

PPE

Michèle Alliot-Marie, Lorenzo Cesa, Andrzej Grzyb, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, David McAllister, Ramona Nicole Mănescu, Francisco José Millán Mon, Cristian Dan Preda, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Ivan Štefanec, Dubravka Šuica, László Tőkés, Željana Zovko

S&D

Francisco Assis, Ana Gomes

VERTS/ALE

Klaus Buchner, Barbara Lochbihler, Michel Reimon, Jordi Solé, Igor Šoltes, Bodil Valero

5

-

ALDE

Norica Nicolai

ENF

Jean-Luc Schaffhauser

NI

Georgios Epitideios, Dobromir Sośnierz

S&D

Ioan Mircea Paşcu

17

0

GUE/NGL

Javier Couso Permuy, Sabine Lösing, Sofia Sakorafa, Helmut Scholz, Marie-Christine Vergiat

S&D

Goffredo Maria Bettini, Victor Boştinaru, Andi Cristea, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Wajid Khan, Arne Lietz, Clare Moody, Pier Antonio Panzeri, Gilles Pargneaux, Tonino Picula, Boris Zala

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

Ultimo aggiornamento: 5 novembre 2018
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