RELAZIONE sulla relazione 2018 della Commissione concernente l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia
18.10.2018 - (2018/2145(INI))
Commissione per gli affari esteri
Relatore: Ivo Vajgl
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla relazione 2018 della Commissione concernente l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia
Il Parlamento europeo,
– vista la decisione del Consiglio europeo del 16 dicembre 2005 di concedere al paese lo status di candidato all'adesione all'Unione europea,
– visto l'accordo di stabilizzazione e di associazione (ASA) tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, dall'altra,
– visto l'accordo definitivo sulla composizione delle controversie descritte nelle risoluzioni 817 (1993) e 845 (1993) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la risoluzione dell'accordo interinale del 1995 e l'istituzione di un partenariato strategico tra la Grecia e l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, noto anche come accordo di Prespa, del 17 giugno 2018,
– visto l'accordo quadro stipulato a Ohrid e firmato a Skopje il 13 agosto 2001 (accordo quadro di Ohrid),
– viste le priorità di riforma urgenti della Commissione, del giugno 2015, per l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia,
– visti l'accordo politico (il cosiddetto "accordo di Pržino") raggiunto a Skopje il 2 giugno e il 15 luglio 2015 tra i quattro partiti politici principali, e l'accordo quadrilaterale sulla sua attuazione del 20 luglio e del 31 agosto 2016,
– viste le raccomandazioni del 14 settembre 2017 del gruppo di esperti ad alto livello sulle questioni sistematiche concernenti lo Stato di diritto,
– visto il processo di Berlino avviato il 28 agosto 2014,
– viste le relazioni finali dell'OSCE/ODIHR sulle elezioni parlamentari anticipate dell'11 dicembre 2016, alla cui osservazione ha partecipato anche il Parlamento europeo, nonché sulle elezioni municipali del 15 e del 29 ottobre 2017,
– visti la dichiarazione del vertice UE-Balcani occidentali del 17 maggio 2018 e il relativo programma delle priorità di Sofia,
– viste le conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno 2018 recanti approvazione delle conclusioni sull'allargamento e del processo di stabilizzazione e di associazione adottato dal Consiglio il 26 giugno 2018,
– vista la decisione adottata dai capi di Stato e di governo in occasione della riunione della NATO dell'11 e del 12 luglio 2018, con la quale il paese è stato invitato ad avviare negoziati di adesione all'alleanza,
– vista la 14a riunione del Consiglio di stabilizzazione e di associazione tra l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e l'Unione europea, del 13 luglio 2018,
– vista la comunicazione della Commissione del 6 febbraio 2018, dal titolo "Una prospettiva di allargamento credibile e un maggior impegno dell'UE per i Balcani occidentali" (COM(2018)0065),
– vista la comunicazione della Commissione del 17 aprile 2018, dal titolo "Comunicazione 2018 sulla politica di allargamento dell'UE" (COM(2018)0450), corredata del documento di lavoro dei servizi della Commissione dal titolo "The former Yugoslav Republic of Macedonia 2018 Report" (Relazione 2018 concernente l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia) (SWD(2018)0154), nella quale si raccomanda di avviare negoziati di adesione alla luce dei progressi compiuti e in considerazione dell'impegno sostenuto a favore delle riforme,
– visti il documento di lavoro dei servizi della Commissione sulla valutazione del programma di riforme economiche dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia (SWD(2018)0134) e le conclusioni comuni del dialogo economico e finanziario tra l'UE, i Balcani occidentali e la Turchia, del 25 maggio 2018,
– viste le raccomandazioni adottate in occasione della 14a riunione della commissione parlamentare mista (CPM) UE-ex Repubblica iugoslava di Macedonia, tenutasi a Strasburgo il 7 e l'8 febbraio 2018,
– visto il processo di "dialogo Jean Monnet" con la dirigenza parlamentare e i partiti politici dell'Assemblea (Sobranie) avviato a Ohrid il 17 e il 18 maggio 2018,
– viste le sue precedenti risoluzioni sul paese,
– visto l'articolo 52 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A8-0341/2018),
A. considerando che, mediante l'attuazione di riforme democratiche solide e inclusive e il miglioramento attivo delle relazioni di vicinato, il nuovo governo sta dimostrando un impegno costante a favore del futuro europeo ed euro-atlantico del paese; che gli sforzi in materia di riforme dovrebbero essere affiancati da un sostegno continuo dell'UE all'attuazione delle priorità di riforma urgenti e dall'ottenimento di risultati misurabili; che le prospettive di adesione all'Unione europea costituiscono un notevole incentivo alle riforme nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, in particolare per quanto riguarda lo Stato di diritto, l'indipendenza della magistratura e la lotta alla corruzione; che l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia è considerata il paese candidato che ha conseguito i maggiori progressi nell'allineamento della legislazione con l'acquis dell'Unione;
B. considerando che l'accordo di Prespa del 17 giugno 2018 sulla composizione delle controversie e l'istituzione di un partenariato strategico tra l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e la Grecia rappresenta un segnale positivo quanto mai necessario di stabilità e riconciliazione per l'intera regione dei Balcani occidentali, migliora lo spirito di relazioni di buon vicinato e di cooperazione regionale e apre la strada all'integrazione europea del paese;
C. considerando che sono state concordate 11 misure di rafforzamento della fiducia tra la Grecia e l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, principalmente negli ambiti degli affari politici e dell'UE, dell'istruzione e della cultura, del commercio e della cooperazione economica, della connettività, della giustizia e degli affari interni e della cooperazione sanitaria; che le misure di rafforzamento della fiducia hanno già prodotto risultati tangibili;
D. considerando che i partiti politici e le istituzioni statali hanno tutti il dovere di contribuire a un clima politico più inclusivo e aperto che consenta di compiere ulteriori progressi nel processo di adesione all'UE;
E. considerando che il paese deve rafforzare ulteriormente, tra le altre cose, la capacità legislativa e di controllo parlamentare, il potere giudiziario, il rispetto dello Stato di diritto, la libertà dei media e la lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione; che occorrono sforzi sostenuti in materia di riforme nei settori dell'amministrazione pubblica, dell'economia e dell'occupazione, e che è altresì necessaria una revisione globale dell'attuazione dell'accordo quadro di Ohrid;
F. considerando che l'adesione dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia alla NATO contribuirà alla pace e alla stabilità dell'intera regione;
G. considerando che il 28 giugno 2018 il Consiglio europeo ha approvato le conclusioni del Consiglio del 26 giugno 2018, definendo il percorso da seguire per avviare i negoziati di adesione a giugno 2019;
H. considerando che il 18 luglio 2018 la Commissione ha siglato un accordo sullo status con l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia che consente alle squadre dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) di svolgere operazioni congiunte con il paese e sul suo territorio a fini di gestione della migrazione e delle frontiere, e che tale accordo costituisce un elemento centrale della strategia della Commissione per i Balcani occidentali;
I. considerando che l'inquinamento atmosferico rappresenta un serio problema nelle città dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e che, secondo un recente studio condotto dall'Istituto meteorologico finlandese e dall'Istituto per la salute pubblica dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Skopje e Tetovo presentano la più alta concentrazione di particolato nell'aria (PM2,5) tra tutte le città europee;
J. considerando che la regione dei Balcani riveste un'importanza strategica;
K. considerando che ogni paese candidato è giudicato individualmente in base ai propri meriti e che sono la velocità e la qualità delle riforme a determinare il calendario per l'adesione e l'andamento dei negoziati;
Riforme generali e relazioni di buon vicinato
1. plaude al forte impegno politico del governo di attuare appieno l'accordo di Pržino e le priorità di riforma urgenti, che si traduce in maggiori sforzi a favore delle riforme inerenti all'UE, sulla base della cooperazione interpartitica e interetnica e di consultazioni con la società civile, e sottolinea l'importanza di portare avanti tali sforzi per il futuro europeo del paese; incoraggia il nuovo governo a mantenere lo slancio positivo, a provvedere al compimento di progressi e ad accelerare e attuare pienamente le riforme inerenti all'UE in maniera trasparente ed inclusiva; invita a sostenere l'adesione dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia alle organizzazioni euro-atlantiche al fine di rafforzare la sicurezza nella regione;
2. elogia vivamente la diplomazia positiva e gli sforzi attivi in materia di rafforzamento della fiducia che hanno portato al compromesso, alla risoluzione di questioni bilaterali rimaste in sospeso nonché alla promozione di relazioni di buon vicinato; sottolinea che le questioni bilaterali non dovrebbero ostacolare il processo di adesione; accoglie con grande soddisfazione l'entrata in vigore del trattato di amicizia con la Bulgaria il 14 febbraio 2018, che dovrebbe garantire relazioni di buon vicinato durature e concilianti tra i due paesi;
3. accoglie con favore l'accordo di Prespa del 17 giugno 2018 tra la Grecia e l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e loda entrambe le parti per i loro significativi sforzi volti a raggiungere una soluzione reciprocamente soddisfacente alla questione della denominazione; si compiace della ratifica dell'accordo da parte del parlamento dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia il 20 giugno e il 5 luglio 2018; ritiene che sia nell'interesse dei cittadini del paese che tutti gli attori politici e la società civile agiscano in maniera costruttiva e si assumano le proprie responsabilità storiche; esorta le parti a dare priorità agli interessi del loro paese anziché agli interessi politici dei partiti, a informare debitamente i rispettivi cittadini circa il contenuto dell'accordo e ciò che questo comporta, nonché a ultimare diligentemente tutte le procedure interne per la ratifica e l'attuazione di questo accordo di strategica importanza, ponendo fine a un limbo geopolitico che si protrae da tempo e definendo un buon esempio per la pace e la stabilità nella regione; sottolinea l'importanza del referendum del 30 settembre 2018 riguardante l'integrazione dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia nell'UE e nella NATO;
4. prende atto del risultato del referendum del 30 settembre 2018; pone in evidenza la necessità di sostenere ulteriormente il futuro euro-atlantico del paese e di attuare l'accordo di Prespa del 17 giugno 2018; incoraggia il governo di Skopje ad adottare tutte le misure possibili e necessarie al fine di rispettare quanto previsto dall'accordo di Prespa, che apre la via ai negoziati di adesione all'UE e alla NATO;
5. si compiace degli sforzi democratici profusi dal paese per stimolare la cooperazione bilaterale e regionale con l'Albania e instaurare nuove relazioni di qualità nei settori del commercio, dell'applicazione della legge, della lotta contro le frodi e della prevenzione del terrorismo;
6. rammenta che il paese ha già conseguito un livello avanzato di allineamento con l'acquis; si rammarica tuttavia che una parte di tale legislazione non sia stata ancora attuata; prende atto dei progressi compiuti in termini di allineamento con le dichiarazioni dell'UE e le decisioni del Consiglio in materia di politica estera e di sicurezza comune e sottolinea l'importanza di conseguire progressivamente il pieno allineamento, che rappresenta una condizione essenziale per il futuro euro-atlantico del paese;
7. riconosce i progressi compiuti nel settore pubblico con l'adozione della strategia di riforma della pubblica amministrazione e del programma di riforma della gestione finanziaria; invita il governo a garantire la piena attuazione di tali riforme; incoraggia il paese a rafforzare ulteriormente la professionalità, migliorando la trasparenza e l'equa rappresentanza e garantendo il pieno rispetto del principio del merito per quanto riguarda l'assunzione a posizioni di servizio pubblico;
8. condanna con la massima fermezza l'attacco del 27 aprile 2017 ai danni del parlamento nazionale, che costituisce un attacco alla democrazia e durante il quale diversi deputati e giornalisti sono rimasti gravemente feriti, e chiede che gli ideatori e gli esecutori dell'attacco siano assicurati alla giustizia; si compiace delle indagini e delle azioni giudiziarie in corso in merito al caso; sottolinea che la determinazione delle responsabilità per tali atti di violenza dovrebbe continuare a essere condotta in conformità della legge e in maniera trasparente, indipendente e proporzionata; condanna inoltre qualsiasi forma di ostruzione e di abuso delle procedure del parlamento o dei poteri presidenziali che violi la Costituzione;
9. approva pienamente la raccomandazione della Commissione e la risultante decisione del Consiglio di fissare a giugno 2019 la data per l'avvio dei negoziati di adesione in riconoscimento degli incoraggianti sforzi compiuti sul versante delle riforme; ritiene che un rapido avvio del processo di analisi e dei negoziati di adesione consentirà di mantenere e intensificare lo slancio di riforma; è dell'opinione che l'avvio dei negoziati fornirebbe ulteriori incentivi a favore della democratizzazione e rafforzerebbe il controllo e la rendicontabilità;
10. si compiace che l'11 luglio 2018 la NATO abbia formalmente invitato il paese a intraprendere negoziati di adesione per accedere all'organizzazione;
11. ritiene che l'adesione dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia alla NATO potrebbe contribuire al conseguimento di una maggiore sicurezza e stabilità politica nell'Europa sudorientale; invita tutti gli Stati membri dell'UE che sono anche membri della NATO a sostenere attivamente l'adesione del paese a tale organizzazione;
12. accoglie con favore l'imminente passaggio del paese alla seconda fase dell'accordo di stabilizzazione e associazione e della sua inclusione nell'iniziativa adriatico-ionica, e invita il Consiglio a includere il paese nella strategia dell'UE per la regione adriatica e ionica;
Democratizzazione
13. plaude alle azioni iniziali intraprese per ristabilire un sistema di pesi e contrappesi e rafforzare l'inclusione mediante misure volte a migliorare l'ambiente in cui operano le istituzioni di vigilanza indipendenti, i media e le organizzazioni della società civile; si compiace del dialogo costruttivo tra il governo e le organizzazioni della società civile e del ruolo che queste ultime hanno svolto nel garantire un miglior sistema di pesi e contrappesi; sottolinea che i fondamentali cambiamenti in atto dovrebbero essere realizzati in un clima politico inclusivo e aperto;
14. si congratula per gli sforzi profusi dal governo al fine di prevenire eventuali involuzioni ed eliminare i restanti elementi di presa in ostaggio dello Stato, ed esorta a intensificare tali sforzi; ricorda che il paese era tra i capifila nel processo di adesione degli anni Duemila;
15. si compiace delle migliorie apportate alla legislazione in materia elettorale, ma sottolinea la necessità di procedere tempestivamente a una revisione del codice elettorale applicando compiutamente le restanti raccomandazioni dell'OSCE/ODIHR, della Commissione di Venezia e del Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) concernenti il finanziamento delle campagne elettorali e i partiti politici; evidenzia che sono necessari ulteriori sforzi per prevenire qualsiasi forma di intimidazione dei votanti e per condurre indagini al riguardo; esorta i partiti politici a democratizzare i loro processi decisionali interni;
16. esorta le autorità a ultimare il censimento interrotto, che fornirebbe statistiche accurate sui dati riguardanti la popolazione, così da fungere da base per i programmi di sviluppo del governo e per un'adeguata pianificazione del bilancio, oltre che per l'organizzazione delle elezioni e per il calcolo dei risultati elettorali;
17. accoglie con favore la ripresa delle riunioni della CPM UE-ex Repubblica iugoslava di Macedonia e incoraggia a continuare a lavorare in maniera costruttiva in tale quadro interparlamentare;
18. plaude all'avvio del processo di dialogo Jean Monnet a Ohrid il 17 e il 18 maggio 2018 e alla conseguente adozione del codice deontologico con il sostegno unanime di tutti i partiti; incoraggia il gruppo di lavoro sulle riforme e il funzionamento della Sobranie a rivedere il regolamento di quest'ultima e a presentare proposte di modifica e un calendario per l'adozione nei settori prioritari indicati nelle conclusioni formulate a Ohrid; esorta tutte le parti interessate che partecipano al processo politico a continuare a rafforzare la cultura del compromesso e del dialogo politico costruttivo, segnatamente tra i deputati, e ad astenersi dal creare impedimenti che ostacolerebbero il corretto funzionamento del parlamento;
19. raccomanda che il parlamento nazionale si avvalga appieno dei propri poteri legislativi e di controllo, limitando nel contempo in modo rigoroso il ricorso a procedure d'urgenza che compromettono il controllo parlamentare e pubblico; chiede che sia sviluppata una casistica credibile in merito alla vigilanza dei servizi di intelligence e al monitoraggio dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel paese;
20. si compiace delle importanti misure adottate dal governo per ripristinare gradualmente una cultura del compromesso, rivolgendosi a tutte le parti interessate, comprese le forze di opposizione, al fine di rafforzare la democrazia, lo Stato di diritto e il genuino desiderio di riforma in modo inclusivo e trasparente;
21. chiede che abbia effettivamente inizio l'attuazione della strategia di riforma della pubblica amministrazione e che siano istituite chiare norme in materia di responsabilità; sottolinea l'importanza di assunzioni basate sul merito e di concorsi aperti per tutte le procedure di assunzione, e chiede che siano ampliate le capacità di gestione delle risorse umane; chiede misure rafforzate per accrescere le competenze settoriali e di pianificazione finanziaria in tutta la pubblica amministrazione;
22. si compiace del rafforzamento dei processi di decentramento da parte del governo con l'adozione del piano d'azione per il decentramento e lo sviluppo 2018-2020 quale importante passo per far fronte alla penuria di risorse e servizi nei comuni;
23. plaude agli sforzi in atto volti a promuovere la buona governance, l'assunzione di responsabilità e un contesto mediatico aperto, ad accrescere la trasparenza e a migliorare l'accesso alle informazioni pubbliche, anche mediante la pubblicazione delle spese sostenute dalle istituzioni statali; chiede ulteriori misure per garantire ai cittadini il diritto di accesso alle informazioni pubbliche; chiede sforzi sostenuti finalizzati a rendere il processo decisionale più inclusivo e a migliorare il coordinamento interistituzionale;
24. sollecita maggiori progressi nella digitalizzazione delle informazioni pubbliche al fine di renderle più accessibili e incoraggia le autorità a trovare soluzioni digitali innovative per migliorare ulteriormente la trasparenza e la facilità di accesso alle informazioni pubbliche e ridurre la relativa burocrazia;
Stato di diritto
25. ricorda che il corretto funzionamento del sistema giudiziario e misure efficaci di lotta alla corruzione sono di importanza fondamentale nel processo di adesione all'UE;
26. accoglie positivamente la strategia di riforma giudiziaria volta a ripristinare l'indipendenza, la responsabilità e la professionalità della magistratura e a porre fine alle ingerenze politiche e alla giustizia selettiva, e invita il governo del paese e le altre parti interessate a profondere maggiori sforzi al fine di attuare correttamente la strategia di riforma giudiziaria mediante la creazione di solidi meccanismi di monitoraggio e valutazione; sottolinea la necessità di ultimare l'allineamento legislativo conformemente alle raccomandazioni della Commissione di Venezia; chiede che le misure previste nella strategia di riforma giudiziaria siano continuamente adottate e attuate; evidenzia che sono necessari ulteriori sforzi per tutelare la magistratura da ingerenze politiche;
27. si compiace che nel gennaio 2018 sia stato istituito il Consiglio sull'etica giudiziaria e che l'Accademia dei magistrati e dei procuratori abbia organizzato corsi di formazione sul comportamento etico destinati ai magistrati con l'obiettivo di prevenire i conflitti di interessi e definire misure anticorruzione;
28. continua a esprimere preoccupazione per il grado di diffusione della corruzione e si compiace dei primi risultati raggiunti nel prevenire e perseguire tale fenomeno; manifesta preoccupazione per il numero limitato di sentenze definitive emesse nei casi di corruzione più prominenti, ma prende atto delle prime sentenze pronunciate su casi di corruzione e abuso di potere e sugli eventi del 27 aprile 2017; chiede sforzi sostenuti al fine di stabilire una casistica di indagini, azioni penali e condanne definitive nei procedimenti relativi alla corruzione ad alto livello e alla criminalità organizzata; plaude al lavoro svolto dalla Procura speciale in circostanze difficili e continua a esprimere preoccupazione per gli attacchi e gli ostacoli al suo lavoro e per la mancanza di cooperazione da parte delle altre istituzioni;
29. invita le autorità a intensificare la lotta al riciclaggio di denaro e ai conflitti di interessi istituendo unità anticorruzione, di lotta alla criminalità e di indagine finanziaria, rafforzandone le capacità, nonché mediante il congelamento, la confisca, il recupero e la gestione di beni; esorta le autorità a stabilire una casistica di indagini e azioni penali e ad accrescere il numero di condanne nei procedimenti relativi al riciclaggio di denaro e ai reati finanziari ad alto livello; accoglie con favore l'adozione della legge sulla protezione degli informatori, che garantisce a questi ultimi una migliore protezione e rafforza le politiche del governo contro la corruzione; chiede che la normativa in materia di lotta alla corruzione, controllo finanziario e appalti pubblici sia rivista con urgenza; sollecita una riforma del quadro giuridico generale, in modo che la Commissione di Stato per la prevenzione della corruzione disponga di chiari poteri e possa lavorare in maniera totalmente indipendente e che l'ufficio del pubblico ministero preposto alla lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione possa svolgere indagini periodiche;
30. segnala che la corruzione e la criminalità organizzata sono dilaganti nella regione e rappresentano altresì un ostacolo allo sviluppo democratico, sociale ed economico del paese; ritiene che una strategia regionale e una cooperazione rafforzata tra tutti i paesi della regione siano fondamentali per affrontare tali questioni in modo più efficace;
31. chiede che sia rigorosamente garantita l'assunzione di responsabilità politica e giuridica per i reati commessi, inclusi quelli connessi allo scandalo intercettazioni; esorta il parlamento a completare la riforma dei servizi di intelligence, assicurando un adeguato controllo esterno delle agenzie di sicurezza e di intelligence;
32. esorta le autorità a intraprendere azioni risolute per smantellare le reti criminali dedite alla tratta di esseri umani e al traffico di armi e stupefacenti, ad accrescere la capacità istituzionale delle agenzie di contrasto e la cooperazione interistituzionale tra queste ultime e a migliorare la casistica di indagini, azioni penali e condanne definitive;
33. riconosce gli sforzi compiuti e il ruolo costruttivo svolto dal paese nel far fronte alle sfide della crisi europea dei migranti e dei rifugiati; prende atto dei continui sforzi profusi e invita a migliorare ulteriormente il sistema di asilo e la gestione della migrazione; incoraggia il paese a rafforzare e a intensificare ulteriormente la cooperazione regionale reciprocamente vantaggiosa e il partenariato con Frontex nell'ambito di un nuovo accordo sullo status al fine di smantellare le reti di trafficanti di esseri umani;
34. mette in risalto la necessità di garantire che i migranti e i rifugiati, in particolare le donne e i bambini, che chiedono asilo nel paese o ne attraversano il territorio siano trattati nel rispetto del diritto internazionale e dell'UE;
35. reputa necessario che le autorità portino avanti e intensifichino gli sforzi volti a contrastare la radicalizzazione islamica e i combattenti terroristi stranieri; chiede che ciò sia attuato attraverso una maggiore cooperazione tra le agenzie di sicurezza e le organizzazioni della società civile, i leader religiosi, le comunità locali e altre istituzioni statali nei settori dell'istruzione, della salute e dei servizi sociali; chiede il monitoraggio continuo, da parte dei servizi di sicurezza, dei combattenti stranieri che ritornano nel paese, il loro effettivo reinserimento nella società e un costante scambio di informazioni con le autorità dell'UE e dei paesi vicini;
36. chiede un ulteriore miglioramento del sistema della giustizia minorile; invita le autorità competenti ad assegnare sufficienti risorse di bilancio all'attuazione della legge sulla giustizia minorile e a migliorare i servizi di sostegno destinati a ragazzi e ragazze vittime di violenza e abusi e ai minori in conflitto con la legge;
Diritti fondamentali e società civile
37. accoglie favorevolmente le misure volte a migliorare la fiducia interetnica e chiede una revisione inclusiva e trasparente degli aspetti in sospeso dell'attuazione dell'accordo quadro di Ohrid; reputa essenziale garantire la piena affermazione delle minoranze etniche nella vita pubblica; chiede che siano intraprese ulteriori iniziative per promuovere l'inclusione delle minoranze nel settore dell'istruzione al fine di rinvigorire la coesione sociale e l'integrazione delle comunità;
38. si compiace delle riforme e degli sforzi compiuti per allineare gradualmente il quadro giuridico con le norme dell'UE, della decisione del paese di divenire un osservatore in seno all'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali nonché della ratifica della maggior parte degli strumenti internazionali in materia di diritti umani; sollecita una piena attuazione delle norme e dei documenti strategici in materia di diritti umani, quali la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU), prestando particolare attenzione al diritto a un processo equo, alla libertà di riunione e associazione, al diritto alla vita, alla libertà di espressione e al rispetto della vita privata e familiare;
39. osserva che l'adozione della normativa sull'uso delle lingue costituisce un importante risultato e deplora le tattiche destabilizzanti intese a compromettere la sua adozione in piena conformità delle procedure standard;
40. si compiace della ratifica, il 23 marzo 2018, della convenzione di Istanbul da parte del paese ed esorta quest'ultimo a ultimare le riforme giuridiche per combattere la discriminazione e la violenza nei confronti di donne, ragazze e di tutti i minori e a continuare a eliminare la violenza domestica e di genere, ancora diffuse;
41. evidenzia la necessità di garantire autonomia nonché adeguate risorse umane e finanziarie agli organi di controllo indipendenti; plaude al ruolo svolto dall'ufficio del difensore civico nel fare rispettare i diritti umani e sottolinea che occorre assicurare un seguito sistematico delle decisioni del difensore civico;
42. continua a esprime preoccupazione per la pessima situazione delle persone con disabilità e per la persistente discriminazione nei loro confronti; chiede che gli strumenti e le strategie esistenti siano attuati in maniera efficace;
43. accoglie con favore i primi passi compiuti nel rafforzare la prevenzione della discriminazione ed esorta le autorità a includere l'orientamento sessuale e l'identità di genere quali motivi di discriminazione nella legge sulla prevenzione della discriminazione e la protezione dalla stessa; invita le autorità ad assegnare opportune risorse di bilancio all'attuazione della strategia nazionale per l'uguaglianza e la non discriminazione 2016-2020; esorta le autorità a contrastare efficacemente i reati generati dall'odio e l'incitamento all'odio nei confronti delle minoranze, in particolare dei gruppi vulnerabili quali i rom e la comunità LGBTI, e a punire la violenza di matrice omofobica e transfobica e l'incitamento alla stessa; resta preoccupato dal persistere dei pregiudizi sociali e dalla diffusione di discorsi di incitamento all'odio contro le persone LGBTI nei mezzi di comunicazione, su Internet e sui media sociali; invita le autorità a garantire una protezione efficace e a prevedere sanzioni dissuasive e proporzionate per i discorsi di incitamento all'odio e per gli atti e la violenza di matrice omofobica/transfobica; mette in risalto la necessità di garantire alle persone transgender l'accesso all'assistenza sanitaria; deplora le persistenti lacune nel lavoro della commissione per la protezione dalle discriminazioni; accoglie con favore l'istituzione del gruppo parlamentare interpartitico per i diritti della comunità LGBTI nonché del gruppo parlamentare interpartitico per i diritti dei rom;
44. chiede che siano elaborate strategie e normative sui diritti delle persone che appartengono a gruppi minoritari e che la loro protezione sia pienamente attuata e sostenuta da fondi pubblici; insiste affinché siano adottate misure per migliorare ulteriormente l'istruzione, i tassi di occupazione, la salute, gli alloggi, l'accesso a beni e servizi e le condizioni di vita dei rom, condannando la segregazione nelle scuole e le altre forme di discriminazione;
45. si compiace del netto miglioramento dell'ambiente operativo delle organizzazioni della società civile e delle consultazioni con queste ultime, compresa l'istituzione del Consiglio di cooperazione con la società civile; pone in evidenza la necessità di rafforzare il quadro giuridico, finanziario, amministrativo e politico, in particolare mediante atti legislativi sulle fondazioni e le donazioni; sottolinea l'importanza di una partecipazione strutturata delle organizzazioni della società civile mediante un processo consultivo più regolare, globale, non discriminatorio e prevedibile;
46. ribadisce il suo sostegno all'iniziativa volta a istituire la commissione regionale per l'accertamento dei fatti relativi a tutte le vittime di crimini di guerra e altre gravi violazioni dei diritti umani commessi sul territorio dell'ex Iugoslavia (RECOM); esorta il governo ad assumere un ruolo guida nella sua istituzione; sottolinea l'importanza di tale processo e dell'impegno attivo di tutti i leader politici regionali affinché la RECOM entri in attività senza ulteriori indugi; richiama l'attenzione sulla proposta di piano d'azione per la RECOM presentata dalla coalizione RECOM, che presenta termini e parametri ben definiti;
47. si compiace dei maggiori sforzi compiuti dal governo per intensificare il processo di deistituzionalizzazione e riforma del settore sociale; plaude all'impegno profuso per mettere fine al collocamento dei minori in grandi istituti pubblici e per creare invece servizi di assistenza basati sulla famiglia e la comunità; invita le autorità ad adottare misure urgenti per invertire il crescente tasso di mortalità perinatale e istituire un sistema di analisi delle cause di tale tendenza allarmante;
48. plaude al partenariato concluso tra il governo e il Consiglio nazionale della gioventù ai fini dell'attuazione del sistema di garanzia per i giovani, che costituisce un buon meccanismo di cooperazione tra i giovani e i responsabili delle decisioni nella formulazione e nell'attuazione delle politiche per la gioventù; invita il governo a intensificare il sostegno finanziario destinato alle organizzazioni della gioventù e ai giovani al fine di affrontare la questione della "fuga di cervelli";
Media
49. sottolinea il ruolo cruciale dei media indipendenti ai fini di un contesto democratico e favorevole; prende atto dei modesti miglioramenti dell'ambiente mediatico e delle condizioni per un'informazione indipendente; chiede iniziative volte a creare un clima favorevole alla condotta professionale di tutte le parti interessate nel settore dei media, al riparo da influenze interne ed esterne, e al giornalismo d'inchiesta; si compiace che sia stata posta fine alla pubblicità finanziata dallo Stato nei media sulla base di favoritismi politici, in quanto ciò costituisce un'importante misura per promuovere condizioni di parità nel settore, e chiede ulteriori garanzie contro la politicizzazione dei media; evidenzia la necessità di rafforzare l'indipendenza e la capacità dell'autorità di regolamentazione dei media e del servizio radiotelevisivo pubblico; chiede misure volte a migliorare la protezione dei diritti sociali e del lavoro dei giornalisti e a garantire che non vi sia impunità nei casi di violenza, abusi o minacce nei confronti dei giornalisti, il che contribuirebbe altresì a ridurre al minimo l'autocensura che prevale nei media;
50. accoglie con favore i progressi compiuti nel garantire accesso all'informazione; evidenzia che occorre aggiornare la regolamentazione sui servizi dei media e sull'accesso alle informazioni pubbliche; sottolinea la necessità di dimostrare tolleranza zero per quanto riguarda le minacce, le intimidazioni e gli attacchi nei confronti dei giornalisti e di garantire un seguito efficace attraverso un'opportuna registrazione di tali casi e indagini approfondite in merito; condanna qualsiasi forma di incitamento all'odio e linguaggio provocatorio; chiede misure efficaci per contrastare tale fenomeno e le violazioni del codice deontologico dei giornalisti che si verificano online; sottolinea altresì la necessità di una riforma urgente dei media in modo da potenziare l'Agenzia per i servizi di media audiovisivi e garantire un'autorità di regolamentazione indipendente e comunicazioni obiettive e professionali;
Economia
51. sottolinea che occorre migliorare il contesto imprenditoriale mediante il consolidamento fiscale nonché la trasparenza e l'affidabilità della regolamentazione, affrontando nel contempo le restanti lacune inerenti allo Stato di diritto, le onerose procedure normative e le ispezioni arbitrarie;
52. esorta le autorità a contrastare la vasta economia sommersa e i problemi persistenti dell'evasione fiscale e della scarsa esecuzione dei contratti, che continuano a scoraggiare gli investimenti diretti esteri; evidenzia la necessità di attuare misure in materia di appalti pubblici e controllo finanziario interno; osserva che occorre migliorare la trasparenza dei dati relativi alla spesa pubblica, agli appalti, agli aiuti di Stato e all'uso dei fondi UE; chiede misure volte a migliorare le capacità di pianificazione, programmazione e gestione nelle strutture nazionali responsabili dello strumento di assistenza preadesione;
53. invita il governo a rendere la digitalizzazione una delle sue priorità trasversali fondamentali; esorta a sviluppare senza ulteriori indugi un'agenda digitale a lungo termine, che comprenda tra l'altro una strategia per l'e-governance, una strategia per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e una strategia nazionale per la sicurezza informatica; sottolinea che un'agenda digitale globale migliorerà il contesto e le prestazioni di natura economica e accrescerà la trasparenza e l'efficienza della pubblica amministrazione e dei servizi;
54. si compiace degli sforzi compiuti dal governo per migliorare la condizione dei giovani e rafforzare la loro partecipazione alla politica, ad esempio attraverso la strategia nazionale per la gioventù (2016-2025); incoraggia il governo a far fronte all'elevato tasso di disoccupazione giovanile ovviando al disallineamento tra le competenze dei giovani laureati e le esigenze delle imprese private;
55. esorta il governo a far fronte alla disoccupazione di lunga durata, alla disoccupazione giovanile e al basso tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro in maniera globale e innovativa; chiede urgenti riforme nel settore dell'istruzione per garantire che le competenze acquisite siano in linea con le esigenze del mercato del lavoro, prevenendo in tal modo la "fuga di cervelli"; incoraggia il governo a elaborare una strategia per le competenze digitali e ad accrescere il tasso di alfabetizzazione digitale tra la popolazione;
56. ricorda che l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia ha effettuato il suo ultimo censimento della popolazione nel 2002; sottolinea l'importanza di procedere a un nuovo censimento della popolazione, atteso da molto tempo, al fine di ottenere statistiche demografiche aggiornate e realistiche in linea con le norme dell'UE;
57. accoglie con favore l'adozione della nuova legge sull'energia da parte del parlamento dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, che recepisce il terzo pacchetto dell'UE sull'energia ed è pienamente compatibile con il trattato della Comunità dell'energia; invita le autorità a concentrarsi sulle riforme del mercato dell'energia, garantendo nel contempo la sicurezza dell'approvvigionamento e la diversificazione delle fonti di energia, in particolare attraverso fonti di energia rinnovabile;
58. esorta il paese ad accrescere la concorrenza nel mercato del gas e dell'energia al fine di disaggregare completamente i servizi di erogazione, in linea con il terzo pacchetto sull'energia; chiede un miglioramento sostanziale nel campo dell'efficienza energetica, della produzione di energia da fonti rinnovabili e della lotta ai cambiamenti climatici;
59. si congratula con l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia per aver ratificato l'accordo di Parigi il 9 gennaio 2018, dal momento che la lotta ai cambiamenti climatici potrà avere successo solo mediante sforzi comuni;
60. si compiace dell'approccio positivo del governo alla cooperazione regionale e alle relazioni di buon vicinato nonché della sua partecipazione attiva a iniziative regionali come il processo di cooperazione nell'Europa sudorientale, il Consiglio di cooperazione regionale, l'accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA), il gruppo dei "sei paesi dei Balcani occidentali", il trattato della Comunità dell'energia, l'accordo sullo Spazio aereo comune europeo, l'iniziativa centroeuropea, l'iniziativa regionale per la migrazione, l'asilo e i rifugiati (MARRI) e il processo di Brdo-Brijuni;
61. plaude all'impegno del paese a favore dei progetti in materia di connettività realizzati nel quadro del processo di Berlino; segnala la necessità di diversificazione rispetto al trasporto su strada mediante l'attuazione di misure di riforma della rete ferroviaria, anche attraverso l'ammodernamento o la costruzione di collegamenti ferroviari tra Skopje e le capitali dei paesi vicini; chiede maggiori progressi nel completamento dei collegamenti ferroviari e stradali nel quadro del corridoio VIII e del corridoio X;
62. chiede ulteriori agevolazioni commerciali e doganali e la diversificazione delle esportazioni, anche avvalendosi del potenziale commerciale intraregionale; invita la Commissione a esentare il paese dalle misure di salvaguardia dell'acciaio e dell'alluminio;
63. esprime preoccupazione per gli allarmanti livelli di inquinamento atmosferico a Skopje e in altre città fortemente inquinate e invita le autorità statali e locali ad adottare urgentemente misure adeguate per fronteggiare tale situazione di emergenza, in particolare attraverso azioni efficaci volte a controllare e migliorare la qualità dell'aria, ad esempio mediante un rafforzamento dei trasporti pubblici e piani di mobilità efficienti; esorta il paese ad armonizzare quanto prima la sua legislazione con l'acquis in materia di tutela dell'ambiente, della natura e del clima; invita a sviluppare sistemi di gestione dei rifiuti;
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° °
64. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché al governo e al parlamento dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Approvazione |
9.10.2018 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
47 9 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Michèle Alliot-Marie, Francisco Assis, Petras Auštrevičius, Amjad Bashir, Goffredo Maria Bettini, Mario Borghezio, Victor Boştinaru, Klaus Buchner, Fabio Massimo Castaldo, Lorenzo Cesa, Javier Couso Permuy, Andi Cristea, Arnaud Danjean, Georgios Epitideios, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Sandra Kalniete, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Wajid Khan, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, Arne Lietz, Barbara Lochbihler, Sabine Lösing, Ramona Nicole Mănescu, David McAllister, Francisco José Millán Mon, Clare Moody, Javier Nart, Pier Antonio Panzeri, Ioan Mircea Paşcu, Tonino Picula, Kati Piri, Julia Pitera, Cristian Dan Preda, Jozo Radoš, Michel Reimon, Sofia Sakorafa, Jean-Luc Schaffhauser, Jordi Solé, Dobromir Sośnierz, Dubravka Šuica, Charles Tannock, László Tőkés, Ivo Vajgl, Anders Primdahl Vistisen, Boris Zala |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Andrzej Grzyb, Takis Hadjigeorgiou, Gilles Pargneaux, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Igor Šoltes, Bodil Valero, Marie-Christine Vergiat, Željana Zovko |
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Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Ivan Štefanec |
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VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
47 |
+ |
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ALDE |
Petras Auštrevičius, Javier Nart, Jozo Radoš, Ivo Vajgl |
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ECR |
Amjad Bashir, Charles Tannock, Anders Primdahl Vistisen |
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EFDD |
Fabio Massimo Castaldo |
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PPE |
Michèle Alliot-Marie, Lorenzo Cesa, Arnaud Danjean, Andrzej Grzyb, Sandra Kalniete, Tunne Kelam, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, David McAllister, Ramona Nicole Mănescu, Francisco José Millán Mon, Julia Pitera, Cristian Dan Preda, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Ivan Štefanec, Dubravka Šuica, László Tőkés, Željana Zovko |
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S&D |
Francisco Assis, Goffredo Maria Bettini, Victor Boştinaru, Andi Cristea, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Wajid Khan, Arne Lietz, Clare Moody, Pier Antonio Panzeri, Gilles Pargneaux, Ioan Mircea Paşcu, Tonino Picula, Kati Piri, Boris Zala |
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Verts/ALE |
Klaus Buchner, Barbara Lochbihler, Michel Reimon, Jordi Solé, Igor Šoltes, Bodil Valero |
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9 |
- |
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ENF |
Mario Borghezio, Jean-Luc Schaffhauser |
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GUE/NGL |
Javier Couso Permuy, Takis Hadjigeorgiou, Sabine Lösing, Sofia Sakorafa |
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NI |
Georgios Epitideios, Dobromir Sośnierz |
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PPE |
Manolis Kefalogiannis |
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1 |
0 |
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GUE/NGL |
Marie-Christine Vergiat |
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Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti