RELAZIONE INTERLOCUTORIA sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 – posizione del Parlamento in vista di un accordo

7.11.2018 - (COM(2018)0322 – C8-0000/2018 – 2018/0166R(APP))

Commissione per i bilanci
Correlatori: Jan Olbrycht, Isabelle Thomas, Janusz Lewandowski, Gérard Deprez


Procedura : 2018/0166R(APP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0358/2018

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 – posizione del Parlamento in vista di un accordo

(COM(2018)0322 – C8-0000/2018 – 2018/0166R(APP))

Il Parlamento europeo,

–  visti gli articoli 311, 312 e 323 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

–  vista la comunicazione della Commissione del 2 maggio 2018 dal titolo "Un bilancio moderno al servizio di un'Unione che protegge, che dà forza, che difende – Quadro finanziario pluriennale 2021-2027"(COM(2018)0321),

–  viste la proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 (COM(2018)0322), presentata dalla Commissione il 2 maggio 2018, e le proposte relative al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2018)0325, COM(2018)0326, COM(2018)0327 e COM(2018)0328), presentate dalla Commissione il 2 maggio 2018,

–  vista la proposta di accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, presentata dalla Commissione il 2 maggio 2018 (COM(2018)0323),

–  vista la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla tutela del bilancio dell'Unione in caso di carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto negli Stati membri, presentata dalla Commissione il 2 maggio 2018 (COM(2018)0324),

–  viste le sue risoluzioni del 14 marzo 2018 sul prossimo QFP: preparazione della posizione del Parlamento in merito al QFP per il periodo successivo al 2020 e sulla riforma del sistema di risorse proprie dell'Unione europea[1],

–  vista la sua risoluzione del 30 maggio 2018 sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e le risorse proprie[2],

–  vista la ratifica dell'accordo di Parigi da parte del Parlamento europeo il 4 ottobre 2016[3] e da parte del Consiglio il 5 ottobre 2016[4],

–  vista la risoluzione 70/1 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 25 settembre 2015 intitolata "Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development" (Trasformare il nostro mondo: l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile), entrata in vigore il 1° gennaio 2016,

–  vista la sua risoluzione del 19 gennaio 2017 su un pilastro europeo dei diritti sociali[5],

–  visto l'articolo 99, paragrafo 5, del suo regolamento,

–  visti la relazione interlocutoria della commissione per i bilanci, i pareri della commissione per gli affari esteri, della commissione per lo sviluppo, della commissione per il commercio internazionale e della commissione per il controllo dei bilanci, la posizione sotto forma di emendamenti della commissione per l'occupazione e gli affari sociali, i pareri della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, della commissione per i trasporti e il turismo, della commissione per lo sviluppo regionale, della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, della commissione per la cultura e l'istruzione e della commissione per gli affari costituzionali e la posizione sotto forma di emendamenti della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A8-0358/2016),

A.  considerando che l'articolo 311 TFUE prevede che l'Unione si doti dei mezzi necessari per conseguire i suoi obiettivi e per portare a compimento le sue politiche;

B.  considerando che l'attuale Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020 ha previsto, per la prima volta, un livello di stanziamenti di impegno e di stanziamenti di pagamento inferiore rispetto al QFP precedente; che l'adozione tardiva del QFP e degli atti legislativi settoriali ha avuto un impatto molto negativo sull'attuazione dei nuovi programmi;

C.  considerando che il QFP si è presto dimostrato insufficiente ad affrontare una serie di crisi, di nuovi impegni internazionali e di nuove sfide politiche che non erano stati contemplati e/o previsti al momento della sua adozione; che, al fine di garantire i finanziamenti necessari, il QFP ha raggiunto i propri limiti, in particolare a seguito di un ricorso senza precedenti alle disposizioni in materia di flessibilità e agli strumenti speciali, dopo aver esaurito i margini disponibili; che programmi dell'UE altamente prioritari nel settore della ricerca e delle infrastrutture sono stati addirittura ridotti appena due anni dopo la loro adozione;

D.  considerando la revisione intermedia del QFP, avviata alla fine del 2016, si è dimostrata indispensabile per ampliare il potenziale delle vigenti disposizioni in materia di flessibilità, sebbene non sia stato possibile rivedere i massimali del QFP; che la revisione è stata valutata positivamente sia dal Parlamento che dal Consiglio;

E.  considerando che la definizione del nuovo QFP sarà un momento cruciale per l'Unione a 27, in quanto offrirà la possibilità di adottare una visione comune a lungo termine e di decidere sulle future priorità politiche come pure sulla capacità dell'Unione di realizzarle; che il QFP 2021-2027 dovrebbe fornire all'Unione le risorse necessarie per promuovere una crescita economica sostenibile, la ricerca e l'innovazione, responsabilizzare i giovani, affrontare efficacemente le sfide della migrazione, contrastare la disoccupazione, la povertà persistente e l'esclusione sociale, rafforzare ulteriormente la coesione economica, sociale e territoriale, affrontare i problemi della sostenibilità, della perdita di biodiversità e del cambiamento climatico, rafforzare la sicurezza e la difesa dell'UE, proteggere le sue frontiere esterne e sostenere i paesi del vicinato;

F.  considerando che, alla luce delle sfide globali che gli Stati membri non possono affrontare da soli, dovrebbe essere possibile riconoscere i beni comuni europei e determinare i settori in cui la spesa sarebbe più efficace a livello europeo che a livello nazionale, al fine di trasferire le risorse finanziarie corrispondenti al livello dell'Unione e, di conseguenza, rafforzare l'importanza strategica dell'Unione senza aumentare necessariamente la spesa pubblica complessiva;

G.  considerando che il 2 maggio 2018 la Commissione ha presentato una serie di proposte legislative sul QFP 2021-2027 e sulle risorse proprie dell'UE, che sono state seguite da proposte legislative riguardanti l'istituzione di nuovi programmi e strumenti dell'UE;

1.  sottolinea che il QFP 2021-2027 deve garantire la capacità e la responsabilità dell'Unione di far fronte ai fabbisogni emergenti, alle ulteriori sfide e ai nuovi impegni internazionali e di conseguire le sue priorità e i suoi obiettivi politici; mette in evidenza i gravi problemi connessi al sottofinanziamento del QFP 2014-2020 e ribadisce la necessità di evitare il ripetersi degli errori passati, garantendo fin dall'inizio un bilancio dell'UE solido e credibile, nell'interesse dei cittadini, per i prossimi sette anni;

2.  ritiene che le proposte della Commissione relative al QFP 2021-2027 e al sistema delle risorse proprie dell'Unione rappresentino il punto di partenza per i prossimi negoziati; esprime la propria posizione su tali proposte, in vista del mandato negoziale del Consiglio che non è ancora disponibile;

3.  sottolinea che la proposta della Commissione per quanto riguarda il livello globale del prossimo QFP, fissato all'1,08 % dell'RNL dell'UE-27 (1,11 % dopo l'integrazione del Fondo europeo di sviluppo), rappresenta, in percentuale dell'RNL, una riduzione in termini reali rispetto all'attuale QFP; ritiene che il livello proposto per il QFP non consentirà all'Unione di rispettare i suoi impegni politici e di rispondere alle importanti sfide future; intende pertanto negoziare l'aumento necessario;

4.  dichiara inoltre la sua contrarietà a qualsiasi riduzione del livello delle politiche dell'UE consolidate da tempo e sancite dai trattati, come la politica di coesione, la politica agricola comune e la politica comune della pesca; è contrario, in particolare, a qualsiasi taglio radicale che abbia un impatto negativo sulla natura stessa e sugli obiettivi di tali politiche, come i tagli proposti per il Fondo di coesione o per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; si oppone, in tale contesto, alla proposta di ridurre la dotazione del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), nonostante l'ampliamento del suo campo di applicazione e l'integrazione di quattro programmi sociali esistenti, segnatamente l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile;

5.  sottolinea inoltre l'importanza dei principi orizzontali che dovrebbero supportare il QFP e tutte le relative politiche dell'UE; ribadisce, in tale contesto, la propria posizione secondo cui l'UE deve tener fede all'impegno assunto di essere in prima linea nell'attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e deplora l'assenza di un impegno chiaro e visibile in tal senso nelle proposte relative al QFP; chiede pertanto l'integrazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile in tutte le politiche e le iniziative dell'UE nel prossimo QFP; sottolinea inoltre che tutti i programmi inseriti nel prossimo QFP dovrebbero essere conformi alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea; sottolinea altresì l'importanza di conseguire gli obiettivi riguardo al pilastro europeo dei diritti sociali, all'eliminazione delle discriminazioni, anche nei confronti delle persone LGBTI, e alla creazione di un portafoglio per le minoranze, inclusi i Rom, che sono indispensabili per rispettare gli impegni assunti dall'UE in vista della realizzazione di un'Europa inclusiva; sottolinea che, per rispettare i propri obblighi nel quadro dell'accordo di Parigi, il contributo dell'UE al conseguimento degli obiettivi in materia di clima dovrebbe raggiungere almeno il 25 % della spesa nel periodo del QFP 2021-2027, ed essere portato quanto prima, e comunque entro il 2027, al 30 %;

6.  deplora, a tale riguardo, che, nonostante la dichiarazione congiunta sull'integrazione della dimensione di genere allegata al regolamento sul QFP 2014-2020, non siano stati conseguiti progressi rilevanti in tale ambito e che la Commissione non abbia tenuto conto della sua attuazione in sede di riesame intermedio del QFP; esprime profondo rammarico per il fatto che l'integrazione della dimensione di genere sia stata totalmente marginalizzata nella proposta relativa al QFP e deplora la mancanza di obiettivi, obblighi e indicatori chiari in materia di parità di genere nelle proposte riguardanti le pertinenti politiche dell'UE; chiede che le procedure di bilancio annuali valutino e integrino l'impatto globale delle politiche dell'UE sulla parità di genere (bilancio di genere); si attende che il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione manifestino un rinnovato impegno a favore dell'integrazione della dimensione di genere nel prossimo QFP, prevedendo un efficace monitoraggio della sua attuazione anche in sede di revisione intermedia del QFP;

7.  sottolinea che il prossimo QFP deve essere basato su una maggiore rendicontabilità, semplificazione e trasparenza nonché sulla programmazione di bilancio basata sulla performance; ricorda, in tale contesto, la necessità di incentrare maggiormente la spesa futura sulla performance e sui risultati, sulla base di obiettivi di performance ambiziosi e pertinenti e di una definizione esaustiva e condivisa del valore aggiunto europeo; chiede alla Commissione, tenendo conto dei summenzionati principi orizzontali, di semplificare la rendicontazione della performance, di estenderla a un approccio qualitativo che includa indicatori ambientali e sociali e di presentare chiaramente le informazioni sulle principali sfide che l'UE deve ancora affrontare;

8.  è consapevole delle importanti sfide a cui l'Unione è confrontata e si assume pienamente la responsabilità di garantire tempestivamente un bilancio che sia commisurato ai fabbisogni, alle aspettative e alle preoccupazioni dei cittadini dell'UE; è disposto ad avviare immediatamente negoziati con il Consiglio, al fine di migliorare le proposte della Commissione e di definire un QFP realistico;

9.  ricorda che la posizione del Parlamento è già chiaramente definita nelle sue risoluzioni del 14 marzo 2018 e del 30 maggio 2018, che costituiscono la sua posizione politica sul QFP 2021-2027 e sulle risorse proprie; ricorda che queste risoluzioni sono state approvate a larga maggioranza, il che dimostra l'unità del Parlamento e la sua preparazione per affrontare i futuri negoziati;

10.  si attende pertanto che il QFP figuri tra le priorità dell'agenda politica del Consiglio e si rammarica che finora non si registrino progressi significativi; ritiene che sia opportuno intensificare le riunioni regolari tra le successive Presidenze del Consiglio e la squadra negoziale del Parlamento per preparare il terreno per i negoziati ufficiali; si attende che si giunga a un accordo positivo prima delle elezioni del Parlamento europeo nel 2019, al fine di evitare che l'avvio dei nuovi programmi sia seriamente ostacolato dall'approvazione tardiva del quadro finanziario, come è già avvenuto in passato; sottolinea che questo calendario consentirà al Parlamento europeo che sarà eletto di adeguare il QFP 2021-2027 in occasione della revisione intermedia obbligatoria;

11.  ricorda che le entrate e le spese dovrebbero essere trattate come un unico pacchetto nei prossimi negoziati; sottolinea pertanto che non potrà essere raggiunto nessun accordo sul prossimo QFP se non saranno realizzati progressi corrispondenti per quanto riguarda le nuove risorse proprie dell'Unione;

12.  sottolinea che tutti gli elementi del pacchetto sul QFP e sulle risorse proprie, e in particolare gli importi del QFP stesso, dovrebbero continuare ad essere oggetto dei negoziati fino al raggiungimento di un accordo definitivo; ricorda, a tale riguardo, la posizione critica espressa dal Parlamento in merito alla procedura che ha condotto all'adozione dell'attuale regolamento sul QFP, nonché al ruolo dominante assunto dal Consiglio europeo in tale processo, che ha adottato decisioni irrevocabili su diversi elementi, tra cui i massimali del QFP e varie disposizioni relative alle politiche settoriali, in violazione dello spirito e della lettera dei trattati; è particolarmente preoccupato per il fatto che i primi elementi dei cosiddetti "schemi di negoziato" sul QFP preparati dalla Presidenza del Consiglio seguono la stessa logica e riguardano questioni che devono essere oggetto di codecisione tra il Consiglio e il Parlamento nell'adozione della legislazione relativa all'istituzione di nuovi programmi dell'UE; intende pertanto adeguare la propria strategia di conseguenza;

13.  ritiene che il requisito dell'unanimità per l'adozione e la revisione del regolamento sul QFP costituisca un vero e proprio ostacolo a tale processo; invita il Consiglio europeo ad attivare la clausola passerella prevista dall'articolo 312, paragrafo 2, TFUE, in modo tale da consentire l'adozione del regolamento sul QFP a maggioranza qualificata;

14.  approva la presente risoluzione con lo scopo di presentare il proprio mandato negoziale su ogni aspetto delle proposte della Commissione, includendo modifiche concrete sia della proposta di regolamento sul QFP sia dell'accordo interistituzionale (AII); presenta, inoltre, una tabella in cui figurano gli importi per ciascuna politica e ciascun programma dell'UE, sulla base delle posizioni già approvate dal Parlamento nelle precedenti risoluzioni sul QFP; sottolinea che questi importi faranno parte anche del mandato del Parlamento per i prossimi negoziati legislativi in vista dell'adozione dei programmi dell'UE per il periodo 2021-2027;

A. RICHIESTE CONNESSE AL QFP

15.  chiede, pertanto, che il Consiglio tenga debitamente conto delle seguenti posizioni del Parlamento, al fine di conseguire un risultato positivo nei negoziati sul QFP 2021-2027 e di ottenere l'approvazione del Parlamento a norma dell'articolo 312 TFUE;

Importi

16.  conferma nuovamente la propria posizione ufficiale secondo cui il livello del QFP 2021-2027 dovrebbe essere fissato a 1 324,1 miliardi di EUR a prezzi 2018, che rappresenta l'1,3 % dell'RNL dell'UE-27, al fine di garantire il livello di finanziamenti necessario per le politiche fondamentali dell'UE affinché possano realizzare la loro missione e i loro obiettivi;

17.  chiede, a tale riguardo, che sia garantito il seguente livello di finanziamenti per i programmi e le politiche dell'UE, che sono presentati secondo un ordine che rispecchia la struttura del QFP proposta dalla Commissione e sono ripresi nella tabella dettagliata (allegati III e IV della presente risoluzione); chiede che siano adeguati di conseguenza i massimali per gli impegni e i pagamenti corrispondenti, come indicato agli allegati I e II della presente risoluzione;

i.  aumentare il bilancio per Orizzonte Europa per portarlo a 120 miliardi di EUR a prezzi 2018;

ii.  aumentare la dotazione del Fondo InvestEU per rispecchiare meglio il livello del periodo 2014-2020 degli strumenti finanziari integrati nel nuovo programma;

iii.  aumentare il livello dei finanziamenti per le infrastrutture di trasporto attraverso il programma del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF-Trasporti);

iv.  raddoppiare i finanziamenti specifici per le PMI (rispetto a COSME) nel programma per il mercato unico, con lo scopo di potenziare il loro accesso ai mercati, migliorare il contesto imprenditoriale e la competitività delle imprese e promuovere l'imprenditorialità;

v.  aumentare ulteriormente la dotazione del programma per il mercato unico per finanziare un nuovo obiettivo riguardante la vigilanza di mercato;

vi.  raddoppiare il livello dei finanziamenti proposto per il programma antifrode dell'UE e aumentare il livello dei finanziamenti per il programma Fiscalis;

vii.  introdurre una dotazione specifica per il turismo sostenibile;

viii.  rafforzare il programma spaziale europeo, in particolare per potenziare SSA/GOVSATCOM e Copernicus;

ix.  mantenere il finanziamento della politica di coesione per l'UE-27 al livello del bilancio 2014-2020 in termini reali;

x.  raddoppiare le risorse destinate a contrastare la disoccupazione giovanile nell'ambito del FSE+ (rispetto all'attuale Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile), garantendo nel contempo l'efficacia e il valore aggiunto del programma;

xi.  introdurre una dotazione specifica (5,9 miliardi di EUR) per la Garanzia per l'infanzia, al fine di contrastare la povertà infantile sia all'interno dell'UE sia attraverso le sue azioni esterne;

xii.  triplicare l'attuale bilancio per il programma Erasmus+;

xiii.   assicurare un livello dei finanziamenti sufficiente per il programma DiscoverEU (Interrail);

xiv.  aumentare i finanziamenti attuali per il programma Europa creativa;

xv.  aumentare i finanziamenti attuali per il programma Diritti e valori e introdurre una dotazione specifica per una nuova sezione relativa ai valori dell'Unione (pari ad almeno 500 milioni di EUR), al fine di supportare le organizzazioni della società civile che promuovono i valori fondamentali e la democrazia nell'UE a livello locale e nazionale;

xvi.  mantenere il finanziamento della politica agricola comune (PAC) per l'UE-27 al livello del bilancio 2014-2020 in termini reali, iscrivendo in bilancio l'importo iniziale della riserva agricola;

xvii.  aumentare del 10 % il livello del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, in considerazione della sua nuova missione riguardante l'economia blu;

xviii.  raddoppiare il finanziamento attuale per il programma Life+, introducendo dotazioni finanziarie specifiche per la biodiversità e la gestione della rete Natura 2000;

xix.  introdurre una dotazione specifica (4,8 miliardi di EUR) per un nuovo Fondo per una transizione energetica equa destinato ad affrontare le ripercussioni sociali, socioeconomiche e ambientali sui lavoratori e sulle comunità gravemente colpiti dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio;

xx.  rafforzare lo strumento/gli strumenti a sostegno delle politiche di sviluppo e di vicinato (3,5 miliardi di EUR) per contribuire maggiormente al finanziamento di un piano di investimenti per l'Africa;

xxi.  ripristinare almeno il livello del 2020 per tutte le agenzie, difendendo al contempo il livello più elevato proposto dalla Commissione, anche per le agenzie alle quali sono state assegnate nuove competenze e responsabilità, e chiedere che venga adottato un approccio globale al finanziamento tramite la riscossione di diritti;

xxii.  mantenere il livello dei finanziamenti del periodo 2014-2020 per vari programmi dell'UE (ad esempio, la disattivazione nucleare, la cooperazione con i paesi e i territori d'oltremare (PTOM)), inclusi quelli che si propone di fondere in programmi di maggiori dimensioni (ad esempio, l'assistenza alle persone indigenti, la salute, i diritti dei consumatori) e per i quali la proposta della Commissione prevede quindi una riduzione in termini reali;

xxiii.  fissare, in subordine alle summenzionate modifiche, le dotazioni finanziarie di tutti gli altri programmi al livello proposto dalla Commissione, anche per CEF-Energia, CEF-Digitale, il programma Europa digitale, il Fondo europeo per la difesa e gli aiuti umanitari;

18.  intende garantire un livello di finanziamento sufficiente sulla base della proposta della Commissione per le rubriche "Migrazione e gestione delle frontiere" (rubrica 4) e "Sicurezza e difesa" compresa la risposta alle crisi (rubrica 5); ribadisce una posizione che difende da tempo, vale a dire che le nuove priorità politiche dovrebbero essere corredate di mezzi finanziari supplementari per non compromettere le politiche e i programmi esistenti e il loro finanziamento nell'ambito del nuovo QFP;

19.  intende difendere la proposta della Commissione volta a garantire un livello di finanziamento sufficiente per un'amministrazione pubblica europea forte, efficiente e di alta qualità, al servizio di tutti gli europei; ricorda che, nel corso dell'attuale QFP, le istituzioni, gli organi e le agenzie decentrate dell'UE hanno proceduto a una riduzione del 5 % del personale e ritiene che essi non dovrebbero subire ulteriori riduzioni suscettibili di compromettere direttamente l'attuazione delle politiche dell'Unione; ribadisce ancora una volta la sua ferma opposizione a una ripetizione della cosiddetta riserva di riassegnazione per le agenzie;

20.  è determinato a evitare un'altra crisi dei pagamenti nei primi anni del QFP 2021-2027, quale avvenuta nel periodo in corso; ritiene che il massimale complessivo dei pagamenti debba tener conto del volume senza precedenti di impegni ancora da liquidare alla fine del 2020 – la cui entità stimata è in costante aumento a causa di importanti ritardi nell'esecuzione – e che dovranno essere liquidati nell'ambito del prossimo QFP; chiede pertanto che il livello globale dei pagamenti come anche i massimali di pagamento annuali, in particolare all'inizio del periodo, siano fissati a un livello adeguato che tenga conto anche di questa situazione; intende accettare, per il prossimo QFP, solo un divario limitato e ben giustificato fra impegni e pagamenti;

21.  presenta, su questa base, negli allegati III e IV della presente risoluzione, una tabella in cui si riportano le cifre esatte proposte per ciascuna politica e ciascun programma dell'UE; dichiara che, a fini comparativi, intende mantenere la struttura dei singoli programmi dell'UE quale proposta dalla Commissione, fatte salve eventuali modifiche che potrebbero essere richieste nel corso della procedura legislativa che porta all'adozione dei programmi stessi;

Revisione intermedia

22.  sottolinea la necessità di mantenere la prassi della revisione intermedia del QFP, basandosi sul precedente positivo stabilito nel quadro attuale, e chiede:

i.  una revisione intermedia obbligatoria e giuridicamente vincolante, che faccia seguito a un esame del funzionamento del QFP e che tenga conto di una valutazione dei progressi compiuti verso l'obiettivo climatico, l'integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e della parità di genere, e dell'impatto delle misure di semplificazione sui beneficiari;

ii.  che la pertinente proposta della Commissione sia presentata in tempo utile per consentire al nuovo Parlamento e alla Commissione di procedere a un adeguamento significativo del quadro 2021-2027, e non oltre il 1° luglio 2023;

iii.  che le dotazioni nazionali preassegnate non siano ridotte nel quadro di questa revisione;

Flessibilità

23.  valuta positivamente le proposte della Commissione sulla flessibilità, che rappresentano una buona base negoziale; concorda con l'architettura globale dei meccanismi di flessibilità nel QFP 2021-2027; sottolinea che gli strumenti speciali perseguono missioni diverse e rispondono a esigenze diverse, e si oppone a qualsiasi tentativo di fonderli; sostiene con fermezza la disposizione chiara secondo cui gli stanziamenti di impegno e di pagamento derivanti dall'uso di strumenti speciali dovrebbero essere iscritti in bilancio al di là dei pertinenti massimali fissati dal QFP, così come l'eliminazione di qualsiasi limite per gli adeguamenti risultanti dal margine globale per i pagamenti; chiede l'introduzione di un certo numero di miglioramenti supplementari, tra cui:

i.  la ricostituzione della riserva dell'Unione con un importo equivalente alle entrate derivanti da ammende e sanzioni;

ii.  il riutilizzo immediato dei disimpegni intervenuti nel corso dell'anno n-2, compresi quelli derivanti dagli impegni assunti nel contesto dell'attuale QFP;

iii.  la messa a disposizione degli importi decaduti degli strumenti speciali per tutti gli strumenti speciali e non solo per lo strumento di flessibilità;

iv.  una dotazione più elevata per lo strumento di flessibilità, la riserva per aiuti d'urgenza, il Fondo di solidarietà dell'Unione europea e il margine per imprevisti, quest'ultimo senza compensazione obbligatoria;

Durata

24.  sottolinea la necessità che la durata del QFP passi progressivamente a un periodo di 5+5 anni con una revisione intermedia obbligatoria; accetta che il prossimo QFP sia stabilito per un periodo di sette anni, mediante una soluzione transitoria da applicare per un'ultima volta; si aspetta che le modalità dettagliate legate all'attuazione di un quadro 5+5 siano approvate in occasione della revisione intermedia del QFP 2021-2027;

Struttura

25.  accetta la struttura generale del QFP a sette rubriche, quale proposta dalla Commissione, che corrisponde in gran parte alla proposta del Parlamento; ritiene che tale struttura garantisca una maggiore trasparenza e migliori la visibilità della spesa dell'UE, mantenendo nel contempo il necessario grado di flessibilità; approva inoltre la creazione di "cluster di programmi", che dovrebbero portare a una semplificazione e a una razionalizzazione considerevoli della struttura del bilancio dell'UE e al suo chiaro allineamento alle rubriche del QFP;

26.  constata che la Commissione propone di ridurre di oltre un terzo il numero di programmi dell'UE; sottolinea che la posizione del Parlamento riguardo alla struttura e alla composizione dei 37 nuovi programmi sarà stabilita nel corso dell'adozione dei pertinenti atti legislativi settoriali; si aspetta, in ogni caso, che la nomenclatura di bilancio proposta rispecchi tutte le diverse componenti di ciascun programma, in modo da garantire la trasparenza e fornire all'autorità di bilancio il livello di informazione che le è necessario per stabilire il bilancio annuale e sovrintendere alla sua esecuzione;

Unità del bilancio

27.  accoglie con favore la proposta di integrare il Fondo europeo di sviluppo nel bilancio dell'Unione, che risponde a una richiesta di lunga data del Parlamento valida per tutti gli strumenti fuori bilancio; ricorda che il principio dell'unità, in base al quale tutte le entrate e le spese dell'Unione figurano nel bilancio, è al tempo stesso un requisito previsto dal trattato e un presupposto democratico di base;

28.  mette quindi in discussione la logica e la giustificazione della creazione di strumenti al di fuori del bilancio che impediscono il controllo parlamentare delle finanze pubbliche compromettendo la trasparenza del processo decisionale; ritiene che le decisioni relative all'istituzione di tali strumenti escludano il Parlamento nella sua triplice veste di autorità legislativa, di autorità di bilancio e di autorità di controllo; ritiene che, qualora si ritengano necessarie eccezioni per conseguire obiettivi specifici, ad esempio mediante strumenti finanziari o fondi fiduciari, queste dovrebbero essere pienamente trasparenti, debitamente giustificate da un'addizionalità e un valore aggiunto comprovati, e sostenute da procedure decisionali solide e da disposizioni in materia di responsabilità;

29.  sottolinea tuttavia che l'integrazione di tali strumenti nel bilancio dell'UE non dovrebbe comportare una riduzione dei finanziamenti a favore di altre politiche e altri programmi dell'Unione; sottolinea pertanto la necessità di stabilire il livello globale del prossimo QFP senza calcolare l'assegnazione dello 0,03 % del RNL dell'UE corrispondente al Fondo europeo di sviluppo, che dovrebbe essere aggiunto ai massimali concordati;

30.  sottolinea che i massimali del QFP non dovrebbero ostacolare il finanziamento a titolo del bilancio dell'Unione degli obiettivi strategici di quest'ultima; si aspetta pertanto che venga assicurata una revisione al rialzo dei massimali del QFP ogniqualvolta ciò risulti necessario per il finanziamento di nuovi obiettivi di politica, senza ricorrere a metodi di finanziamento intergovernativo;

B. QUESTIONI LEGISLATIVE

Stato di diritto

31.  evidenzia l'importanza del nuovo meccanismo garante del rispetto dei valori sanciti dall'articolo 2 del trattato sull'Unione europea (TUE), in base al quale gli Stati membri che non rispettano detti valori si espongono a conseguenze finanziarie; avverte, tuttavia, che i beneficiari finali del bilancio dell'Unione non risentono in alcun modo del mancato rispetto dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto da parte dei loro governi; sottolinea quindi che siffatte misure non influiscono sull'obbligo degli enti pubblici o degli Stati membri di effettuare pagamenti a favore dei beneficiari o dei destinatari finali;

Procedura legislativa ordinaria e atti delegati

32.  sottolinea che gli obiettivi dei programmi e le priorità di spesa, le dotazioni finanziarie, i criteri di ammissibilità, selezione e aggiudicazione, le condizioni, le definizioni e i metodi di calcolo dovrebbero essere stabiliti nella legislazione pertinente, nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento in quanto colegislatore; sottolinea altresì che, quando tali misure, che possono comportare scelte di politica importanti, non sono incluse nell'atto di base, dovrebbero essere adottate mediante atti delegati; ritiene, in tale contesto, che i programmi di lavoro pluriennali e/o annuali dovrebbero in generale essere adottati mediante atti delegati;

33.  afferma l'intenzione del Parlamento di rafforzare, ove necessario, le disposizioni in materia di governance, responsabilità, trasparenza e controllo parlamentare, conferimento di poteri agli enti locali e regionali e ai loro partner, e impegno delle ONG e della società civile nella prossima generazione di programmi; intende inoltre migliorare e chiarire, ove necessario, la coerenza e le sinergie tra i vari fondi e le varie politiche nonché all'interno degli stessi; riconosce la necessità di una maggiore flessibilità nell'assegnazione delle risorse nell'ambito di determinati programmi, ma sottolinea che ciò non dovrebbe andare a scapito dei loro obiettivi strategici originari e di lungo termine, né della prevedibilità e dei diritti del Parlamento;

Clausole di riesame

34.  fa osservare che nei singoli programmi e strumenti del QFP dovrebbero essere inserite clausole di riesame dettagliate ed efficaci, al fine di garantire che si effettuino valutazioni serie di detti programmi e strumenti, e che il Parlamento sia, successivamente, pienamente associato alle decisioni adottate in merito ai necessari adeguamenti;

Proposte legislative

35.  invita la Commissione a presentare le proposte legislative pertinenti, oltre a quelle che ha già presentato, e in particolare una proposta di regolamento che istituisca un Fondo per una transizione energetica equa come pure un programma specifico sul turismo sostenibile; sostiene inoltre l'introduzione del sistema di garanzia per l'infanzia nel FSE+, l'integrazione nel programma Diritti e valori di una specifica sezione Valori dell'Unione, come anche una revisione del regolamento che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea; si rammarica che le pertinenti proposte della Commissione non contengano misure che rispondono ai requisiti dell'articolo 174 TFUE in relazione alle regioni più settentrionali a bassissima densità demografica e alle regioni insulari, transfrontaliere e di montagna; ritiene che dovrebbe essere proposta anche una revisione del regolamento finanziario qualora ciò risultasse necessario a seguito dei negoziati relativi al QFP;

C. RISORSE PROPRIE

36.  sottolinea che l'attuale sistema di risorse proprie è estremamente complesso, iniquo, opaco e totalmente incomprensibile per i cittadini dell'UE; chiede ancora una volta un sistema semplificato, che risulti più comprensibile per i cittadini dell'UE;

37.  accoglie con favore, in questo contesto, quale passo importante verso una riforma più ambiziosa, la serie di proposte della Commissione adottata il 2 maggio 2018 su un nuovo sistema di risorse proprie; invita la Commissione a tener conto del parere n. 5/2018 della Corte dei conti europea sulla proposta della Commissione relativa al nuovo sistema di risorse proprie dell'Unione europea, in cui si sottolinea che sono necessari un metodo di calcolo migliore e un'ulteriore semplificazione del sistema;

38.  ricorda che l'introduzione di nuove risorse proprie dovrebbe avere una duplice finalità: innanzitutto, portare a una riduzione sostanziale della quota dei contributi basati sull'RNL e, in secondo luogo, garantire l'adeguato finanziamento della spesa dell'UE nell'ambito del QFP post 2020;

39.  appoggia la proposta di modernizzazione delle risorse proprie attuali, la quale implica:

–  mantenere inalterati i dazi doganali in quanto risorse proprie tradizionali per l'UE, riducendo nel contempo la percentuale che gli Stati membri trattengono come "costi di riscossione" e tornando all'aliquota iniziale del 10 %;

–  semplificare la risorsa propria basata sull'imposta sul valore aggiunto, vale a dire introdurre un'aliquota uniforme di versamento senza eccezioni;

–  mantenere la risorsa propria basata sull'RNL, con l'obiettivo di portare progressivamente al 40 % la sua quota nel finanziamento del bilancio dell'UE, mantenendone nel contempo la funzione equilibratrice;

40.  chiede, in linea con la proposta della Commissione, l'introduzione programmata di un paniere di nuove risorse proprie che, senza aumentare l'onere fiscale per i cittadini, corrisponderebbero a obiettivi strategici essenziali dell'UE, il cui valore aggiunto europeo è evidente e insostituibile:

–  il corretto funzionamento, il consolidamento e il rafforzamento del mercato unico, in particolare mediante l'applicazione di una base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società (CCCTB), quale base per una nuova risorsa propria attraverso la fissazione di un'aliquota uniforme di prelievo sulle entrate provenienti dalla CCCTB e la tassazione delle grandi società del settore digitale che traggono vantaggio dal mercato unico;

–  la lotta contro i cambiamenti climatici e l'accelerazione della transizione energetica attraverso misure quali una quota dei proventi del sistema di scambio di quote di emissione;

–  la lotta per la tutela dell'ambiente attraverso un contributo basato sulla quantità di imballaggi in plastica non riciclati;

41.  chiede l'estensione dell'elenco delle nuove risorse proprie potenziali, che dovrebbe includere:

–  una risorsa propria basata su un'imposta sulle transazioni finanziarie (ITF), invitando nel contempo tutti gli Stati membri a raggiungere un accordo su un sistema efficiente;

–  l'introduzione di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere come nuova risorsa propria del bilancio dell'UE, che dovrebbe assicurare condizioni di parità nel commercio internazionale e ridurre la delocalizzazione della produzione, internalizzando nel contempo i costi dei cambiamenti climatici nei prezzi dei beni importati;

42.  approva con forza l'abolizione di tutti gli sconti e altri meccanismi di correzione, accompagnata, se necessario, da un periodo limitato di eliminazione graduale;

43.  insiste sull'introduzione di altre entrate che dovrebbero costituire entrate supplementari per il bilancio dell'UE senza comportare una corrispondente riduzione dei contributi RNL:

–  ammende pagate dalle imprese per violazione delle norme dell'Unione o ammende per pagamento tardivo dei contributi;

–  proventi delle ammende risultanti da sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea, comprese somme forfettarie o sanzioni inflitte agli Stati membri a seguito di procedimenti per infrazione;

44.  sottolinea inoltre l'introduzione di altre forme di entrate, in linea con le proposte della Commissione, nel caso di:

–  tasse legate all'attuazione di meccanismi in relazione diretta con l'UE, come il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS);

–  signoraggio, sotto forma di entrata con destinazione specifica, allo scopo di finanziare una nuova Funzione di stabilizzazione degli investimenti;

45.  evidenzia la necessità di mantenere la credibilità del bilancio dell'UE rispetto ai mercati finanziari, il che implica un aumento dei massimali delle risorse proprie;

46.  invita la Commissione a presentare una proposta per risolvere la situazione paradossale in cui i contributi del Regno Unito agli importi da liquidare (RAL) pre-2021 saranno iscritti nel bilancio come entrate generali, e così conteggiati ai fini del massimale delle risorse proprie, mentre tale massimale sarà calcolato sulla base dell'RNL dell'UE-27, dunque senza il Regno Unito, una volta che il paese avrà lasciato l'UE; ritiene che i contributi del Regno Unito dovrebbero invece essere calcolati al di fuori del massimale delle risorse proprie;

47.  richiama l'attenzione sul fatto che l'unione doganale è una fonte importante della capacità finanziaria dell'Unione; sottolinea, in questo contesto, la necessità di armonizzare i controlli e la gestione doganali in tutta l'Unione al fine di prevenire e combattere le frodi e le irregolarità che ledono gli interessi finanziari dell'Unione;

48.  appoggia con determinazione la presentazione, da parte della Commissione, di una proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell'Unione europea; rammenta che il Parlamento deve dare la propria approvazione a tale regolamento; ricorda che tale regolamento è parte integrante del pacchetto sulle risorse proprie presentato dalla Commissione e si aspetta che il Consiglio tratti i quattro testi collegati sulle risorse proprie come un unico pacchetto insieme al QFP;

D. MODIFICHE ALLA PROPOSTA DI REGOLAMENTO CHE STABILISCE IL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE PER IL PERIODO 2021-2027

49.  ritiene che la proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 dovrebbe essere modificata come segue:

Modifica    1

Proposta di regolamento

Considerando 1

Testo della Commissione

Modifica

(1)  Tenuto conto della necessità di un adeguato livello di prevedibilità per la preparazione e l'attuazione degli investimenti a medio termine, la durata del quadro finanziario pluriennale (QFP) dovrebbe essere fissata a sette anni a partire dal 1° gennaio 2021.

(1)  Tenuto conto della necessità di un adeguato livello di prevedibilità per la preparazione e l'attuazione degli investimenti a medio termine, nonché della necessità di legittimità democratica e rendicontabilità, la durata del quadro finanziario pluriennale (QFP) dovrebbe essere fissata a sette anni a partire dal 1° gennaio 2021, per poi passare a un periodo di cinque anni più cinque, che sarà in linea con il ciclo politico del Parlamento europeo e della Commissione.

Modifica    2

Proposta di regolamento

Considerando 2

Testo della Commissione

Modifica

(2)  I massimali annui degli stanziamenti per impegni per categoria di spesa e i massimali annui degli stanziamenti per pagamenti stabiliti dal QFP dovrebbero rispettare i massimali per gli impegni e le risorse proprie, che sono fissati conformemente alla decisione del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea adottata conformemente all'articolo 311, terzo comma, del TFUE.

(2)  Il QFP dovrebbe stabilire i massimali annui degli stanziamenti per impegni per categoria di spesa e i massimali annui degli stanziamenti per pagamenti, in modo da assicurare l'ordinato andamento delle spese dell'Unione entro i limiti delle sue risorse proprie, provvedendo nel contempo a che l'Unione si doti dei mezzi necessari per conseguire i suoi obiettivi e per portare a compimento le sue politiche a norma dell'articolo 311, primo comma, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), e possa rispettare gli obblighi nei confronti dei terzi a norma dell'articolo 323 TFUE.

Modifica    3

Proposta di regolamento

Considerando 2 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

(2 bis)  Il livello dei massimali dovrebbe essere fissato sulla base degli importi necessari per il finanziamento e il funzionamento dei programmi e delle politiche dell'Unione come pure dei margini necessari che devono essere resi disponibili per adeguamenti ai futuri fabbisogni. Inoltre, i massimali per i pagamenti dovrebbero tenere conto dell'elevato importo degli impegni non ancora liquidati previsto per la fine del 2020. Gli importi fissati nel presente regolamento come pure negli atti di base per i programmi 2021-2027 dovrebbero essere fissati a prezzi 2018 e, ai fini della semplificazione e della prevedibilità, dovrebbero essere adeguati sulla base di un deflatore fisso del 2% annuo.

Modifica    4

Proposta di regolamento

Considerando 3

Testo della Commissione

Modifica

(3)  Se è necessario attivare le garanzie prestate dal bilancio generale dell'Unione per l'assistenza finanziaria agli Stati membri autorizzata conformemente all'articolo 208, paragrafo 1,] del regolamento (UE) [xxx/201x] del Parlamento europeo e del Consiglio ("il regolamento finanziario"), l'importo necessario dovrebbe essere attivato oltre i limiti degli stanziamenti di impegno e di pagamento del QFP nel rispetto del massimale delle risorse proprie.

(3)  Se è necessario attivare le garanzie prestate dal bilancio generale dell'Unione per l'assistenza finanziaria agli Stati membri autorizzata conformemente all'articolo 208, paragrafo 1,] del regolamento (UE) [xxx/201x] del Parlamento europeo e del Consiglio ("il regolamento finanziario"), l'importo necessario dovrebbe essere attivato oltre i limiti degli stanziamenti di impegno e di pagamento del QFP ed essere pertanto tenuto in considerazione in sede di definizione di un eventuale massimale delle risorse proprie.

Modifica    5

Proposta di regolamento

Considerando 4

Testo della Commissione

Modifica

(4)  Il QFP non dovrebbe tener conto delle voci di bilancio finanziate da entrate con destinazione specifica ai sensi del regolamento finanziario.

(4)  Le entrate con destinazione specifica che finanziano voci di bilancio ai sensi del regolamento finanziario non dovrebbero essere considerate ai fini del calcolo dei massimali del QFP, mentre tutte le informazioni disponibili dovrebbero essere riportate con la massima trasparenza durante la procedura di adozione del bilancio annuale e la sua esecuzione.

Modifica    6

Proposta di regolamento

Considerando 6

Testo della Commissione

Modifica

(6)  Dovrebbe essere applicata una flessibilità specifica e al livello massimo possibile per permettere all'Unione di adempiere ai suoi obblighi in conformità dell'articolo 323 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).

(6)  È opportuno garantire la massima flessibilità nell'ambito del QFP, in particolare per assicurare che l'Unione possa adempiere ai suoi obblighi in conformità degli articoli 311 e 323 TFUE.

Modifica    7

Proposta di regolamento

Considerando 7

Testo della Commissione

Modifica

(7)  I seguenti strumenti specifici sono necessari per consentire all'Unione di rispondere a particolari circostanze impreviste o per consentire il finanziamento di spese chiaramente identificate che non potrebbero essere finanziate all'interno dei massimali disponibili di una o più rubriche a norma del QFP al fine di consentire il corretto svolgimento della procedura di bilancio: il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, la riserva per aiuti d'urgenza, il margine globale per gli impegni (riserva dell'Unione), lo strumento di flessibilità e il margine per imprevisti. La riserva per aiuti d'urgenza non è intesa a far fronte alle conseguenze delle crisi connesse al mercato che interessano la produzione o la distribuzione di prodotti agricoli. È pertanto opportuno adottare disposizioni specifiche che prevedano la possibilità di iscrivere in bilancio stanziamenti di impegno e stanziamenti di pagamento corrispondenti oltre i limiti dei massimali fissati dal QFP ove sia necessario ricorrere a strumenti speciali.

(7)  I seguenti strumenti specifici sono necessari per consentire all'Unione di rispondere a particolari circostanze impreviste o per consentire il finanziamento di spese chiaramente identificate che non potrebbero essere finanziate all'interno dei massimali disponibili di una o più rubriche a norma del QFP, consentendo così il corretto svolgimento della procedura annuale di bilancio: il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, la riserva per aiuti d'urgenza, il margine globale per gli impegni (riserva dell'Unione per gli impegni), lo strumento di flessibilità e il margine per imprevisti. È pertanto opportuno adottare disposizioni specifiche che prevedano la possibilità di iscrivere in bilancio stanziamenti di impegno e stanziamenti di pagamento corrispondenti oltre i limiti dei massimali fissati dal QFP ove sia necessario ricorrere a strumenti speciali.

Modifica    8

Proposta di regolamento

Considerando 7 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

(7 bis)  Nello specifico, sebbene l'Unione e gli Stati membri debbano compiere ogni sforzo per garantire che gli impegni autorizzati dall'autorità di bilancio siano effettivamente attuati per raggiungere lo scopo originario, dovrebbe essere possibile mobilitare stanziamenti di impegno non eseguiti o disimpegnati attraverso la riserva dell'Unione per gli impegni, a condizione che ciò non sia un modo per permettere ai beneficiari di eludere le pertinenti regole di disimpegno.

Modifica    9

Proposta di regolamento

Considerando 9

Testo della Commissione

Modifica

(9)  Occorre disciplinare altre situazioni che potrebbero richiedere l'adeguamento del QFP. Tali adeguamenti potrebbero essere connessi al ritardo nell'adozione delle nuove norme o programmi in regime di gestione concorrente, o a misure connesse alla sana gestione economica o alla protezione del bilancio dell'Unione in caso di carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto negli Stati membri, adottate conformemente ai pertinenti atti di base.

(9)  Occorre disciplinare altre situazioni che potrebbero richiedere l'adeguamento del QFP. Tali adeguamenti potrebbero essere connessi al ritardo nell'adozione delle nuove norme o programmi in regime di gestione concorrente, o alla sospensione degli impegni di bilancio conformemente ai pertinenti atti di base.

Modifica    10

Proposta di regolamento

Considerando 10

Testo della Commissione

Modifica

(10)  È necessario procedere a un riesame del funzionamento del QFP nella fase intermedia di attuazione. I risultati di tale riesame dovrebbero essere presi in considerazione nel quadro di un'eventuale revisione del presente regolamento per i restanti anni del QFP.

(10)  Al fine di tenere conto delle nuove politiche e priorità, è opportuno rivedere il QFP a metà periodo sulla base di un riesame del funzionamento e dell'attuazione del QFP, che dovrebbe altresì contenere una relazione dove si illustrano i metodi per l'attuazione pratica di un quadro finanziario per un periodo di cinque anni più cinque.

Modifica    11

Proposta di regolamento

Considerando 10 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

(10 bis)  Al fine di rispettare l'impegno dell'Unione di assumere un ruolo di capofila nell'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, compresa la parità di genere, la revisione del QFP dovrebbe essere preparata tenendo conto dei progressi compiuti nella loro integrazione in tutte le politiche e le iniziative dell'Unione nell'ambito del QFP 2021-2027, misurati sulla base di indicatori di prestazione elaborati dalla Commissione, nonché dei progressi compiuti nell'integrazione della dimensione di genere in tutte le attività dell'Unione. La revisione del QFP dovrebbe inoltre essere preparata tenendo conto dei progressi compiuti nella realizzazione dell'obiettivo complessivo di contribuire con il 25 % delle spese dell'Unione al sostegno degli obiettivi in materia di clima nel periodo del QFP 2021-2027 e nella realizzazione dell'obiettivo annuale di spesa del 30 %, da conseguire quanto prima e comunque entro il 2027; tali progressi dovrebbero essere misurati sulla base di indicatori di prestazione riformati, che operino una distinzione tra mitigazione e adattamento. La revisione dovrebbe inoltre valutare, in consultazione con le parti interessate a livello nazionale e locale, se le misure di semplificazione adottate abbiano effettivamente consentito una riduzione degli oneri burocratici a carico dei beneficiari in sede di attuazione dei programmi.

Modifica    12

Proposta di regolamento

Considerando 12 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

(12 bis)  Tutte le spese a livello dell'Unione destinate all'attuazione delle sue politiche fondate sui trattati sono spese dell'Unione ai sensi dell'articolo 310, paragrafo 1, TFUE, e dovrebbero pertanto essere iscritte nel bilancio dell'Unione secondo la procedura di bilancio di cui all'articolo 314 TFUE, garantendo in tal modo il rispetto dei principi fondamentali della rappresentanza democratica dei cittadini nei processi decisionali, del controllo parlamentare sulle finanze pubbliche e della trasparenza del processo decisionale. I massimali del QFP non possono ostacolare il finanziamento a titolo del bilancio dell'Unione degli obiettivi politici di quest'ultima. Occorre pertanto prevedere una revisione al rialzo del QFP ogniqualvolta ciò sia necessario per agevolare il finanziamento delle politiche dell'Unione, in particolare i nuovi obiettivi politici, senza ricorrere a metodi di finanziamento intergovernativo o quasi intergovernativo.

Modifica    13

Proposta di regolamento

Considerando 13

Testo della Commissione

Modifica

(13)  Sono inoltre necessarie disposizioni specifiche per gestire i grandi progetti infrastrutturali la cui durata è decisamente superiore a quella fissata per il QFP. Devono essere fissati importi massimi per i contributi a tali progetti a carico del bilancio generale dell'Unione, garantendo così che non incidano su altri progetti finanziati da tale bilancio.

(13)  Sono inoltre necessarie disposizioni specifiche per gestire i grandi progetti infrastrutturali la cui durata è decisamente superiore a quella fissata per il QFP. Il finanziamento di questi grandi progetti, di importanza strategica per l'Unione, deve essere garantito nell'ambito del bilancio generale dell'Unione, ma devono essere fissati importi massimi per i contributi a tali progetti a titolo del bilancio, garantendo così che eventuali superamenti dei costi non incidano su altri progetti finanziati da tale bilancio.

Modifica    14

Proposta di regolamento

Considerando 14

Testo della Commissione

Modifica

(14)  È necessario stabilire le norme generali in materia di cooperazione interistituzionale nel corso della procedura di bilancio.

(14)  È necessario stabilire le norme generali in materia di trasparenza e cooperazione interistituzionale nel corso della procedura di bilancio, nel rispetto dei poteri di bilancio delle istituzioni previsti dai trattati, al fine di garantire che le decisioni in materia di bilancio siano prese nella maniera il più possibile aperta e vicina ai cittadini, come previsto dall'articolo 10, paragrafo 3, TUE, e che la procedura di bilancio si svolga correttamente, come previsto dall'articolo 312, paragrafo 3, secondo comma, TFUE.

Modifica    15

Proposta di regolamento

Considerando 15

Testo della Commissione

Modifica

(15)  È opportuno che la Commissione presenti una proposta relativa al nuovo quadro finanziario pluriennale prima del 1° luglio 2018, onde consentire alle istituzioni di adottarla con sufficiente anticipo rispetto all'inizio del quadro finanziario pluriennale successivo. Conformemente all'articolo 312, paragrafo 4, del TFUE, i massimali corrispondenti all'ultimo anno stabilito nel presente regolamento devono continuare ad applicarsi qualora un nuovo quadro finanziario non sia stato adottato prima del termine del periodo di validità del QFP di cui al presente regolamento,

(15)  È opportuno che la Commissione presenti una proposta relativa al nuovo quadro finanziario pluriennale prima del 1° luglio 2025. Questo calendario lascerà alla Commissione che verrà designata il tempo necessario per preparare le sue proposte e consentirà al Parlamento europeo che uscirà dalle elezioni del 2024 di presentare la propria posizione sul QFP post -2027. Ciò consentirà inoltre alle istituzioni di adottare la proposta con sufficiente anticipo rispetto all'inizio del quadro finanziario pluriennale successivo. Conformemente all'articolo 312, paragrafo 4, del TFUE, i massimali corrispondenti all'ultimo anno stabilito nel presente regolamento devono continuare ad applicarsi qualora un nuovo quadro finanziario non sia stato adottato prima del termine del periodo di validità del QFP di cui al presente regolamento,

Modifica    16

Proposta di regolamento

Capo 1 – articolo 3 – titolo

Testo della Commissione

Modifica

Rispetto del massimale delle risorse proprie

Relazione con le risorse proprie

Modifica    17

Proposta di regolamento

Capo 1 – articolo 3 – paragrafo 4

Testo della Commissione

Modifica

4.  Per ognuno degli esercizi coperti dal QFP, il totale degli stanziamenti di pagamento necessari, previo adeguamento annuale e tenuto conto degli adattamenti e revisioni intervenuti, nonché l'applicazione dell'articolo 3, paragrafi 2 e 3, non può portare a un tasso di versamento delle risorse proprie superiore al massimale fissato per le medesime risorse in conformità della vigente decisione del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea, adottata conformemente all'articolo 311 TFUE ("decisione sulle risorse proprie").

4.  Per ognuno degli esercizi coperti dal QFP, il totale degli stanziamenti di pagamento necessari, previo adeguamento annuale e tenuto conto degli adattamenti e revisioni intervenuti, nonché l'applicazione dell'articolo 3, paragrafi 2 e 3, non può portare a un tasso di versamento delle risorse proprie superiore ai limiti fissati per le medesime risorse dell'Unione, fatti salvi l'obbligo dell'Unione di dotarsi dei mezzi necessari per conseguire i suoi obiettivi e per portare a compimento lesue politiche

conformemente all'articolo 311, comma 1, TFUE, nonché l'obbligo delle istituzioni di vigilare sulla disponibilità dei mezzi finanziari necessari a consentire all'Unione di rispettare gli obblighi giuridici nei confronti dei terzi conformemente all'articolo 323 TFUE.

Modifica    18

Proposta di regolamento

Capo 1 – articolo 3 – paragrafo 5

Testo della Commissione

Modifica

5.  Ove necessario, i massimali del QFP sono ridotti per garantire il rispetto del massimale delle risorse proprie stabilito dalla decisione relativa alle risorse proprie in vigore.

soppresso

Modifica    19

Proposta di regolamento

Capo 2 – articolo 5 – paragrafo 4

Testo della Commissione

Modifica

4.  Fatti salvi gli articoli 6, 7 e 8, per l'esercizio considerato non sono effettuati ulteriori adeguamenti tecnici né nel corso dell'esercizio, né, a titolo di correzioni a posteriori, nel corso degli esercizi successivi.

soppresso

Modifica    20

Proposta di regolamento

Capo 2 – articolo 7 – titolo

Testo della Commissione

Modifica

Adeguamenti relativi alle misure connesse alla corretta gestione economica o alla protezione del bilancio dell'Unione in caso di carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto negli Stati membri

Adeguamenti relativi alla sospensione degli impegni di bilancio

Modifica    21

Proposta di regolamento

Capo 2 – articolo 7

Testo della Commissione

Modifica

In caso di ritiro, conformemente ai pertinenti atti di base, di una sospensione degli impegni di bilancio riguardante fondi dell'Unione nel quadro di misure collegate alla sana gestione economica o alla protezione del bilancio dell'Unione in caso di carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto negli Stati membri, gli importi corrispondenti agli impegni sospesi sono riportati agli anni successivi e i massimali corrispondenti del QFP sono adeguati di conseguenza. Gli impegni sospesi dell'anno non possono essere iscritti a bilancio oltre l'anno n+2.

In caso di ritiro, conformemente ai pertinenti atti di base, di una sospensione degli impegni di bilancio, gli importi corrispondenti sono riportati agli anni successivi e i massimali corrispondenti del QFP sono adeguati di conseguenza. Gli impegni sospesi dell'anno n non possono essere iscritti a bilancio oltre l'anno n+2. A partire dall'anno n+3, un importo equivalente agli impegni sospesi è iscritto nella riserva dell'Unione per gli impegni di cui all'articolo 12 .

Modifica    22

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 10 – paragrafo 1

Testo della Commissione

Modifica

1.  Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, i cui obiettivi e campo di applicazione sono definiti nel regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio, non supera un importo annuo massimo di 600 milioni di EUR (a prezzi 2018). Il 1° ottobre di ciascun anno almeno un quarto di tale importo annuo deve essere ancora disponibile per far fronte al fabbisogno che può presentarsi entro la fine di tale anno. La quota dell'importo annuale non utilizzata nell'anno n può essere utilizzata fino all'anno n+1. La quota dell'importo annuo derivante dall'esercizio precedente viene utilizzata per prima. Tale quota dell'importo annuo dell'anno n non utilizzata nell'anno n+1 viene annullata.

1.  Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea è destinato a consentire un'assistenza finanziaria in caso di catastrofi gravi sul territorio di uno Stato membro o di un paese candidato, come definito nell'atto di base pertinente, e non supera un importo annuo massimo di 1 000 milioni di EUR (a prezzi 2018). Il 1° ottobre di ciascun anno almeno un quarto di tale importo annuo deve essere ancora disponibile per far fronte al fabbisogno che può presentarsi entro la fine di tale anno. La quota dell'importo annuale non utilizzata nell'anno n può essere utilizzata fino all'anno n+1. La quota dell'importo annuo derivante dall'esercizio precedente viene utilizzata per prima. Tale quota dell'importo annuo dell'anno n non utilizzata nell'anno n+1 viene annullata.

Modifica    23

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 10 – paragrafo 1 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

1 bis.  Gli stanziamenti per il Fondo di solidarietà dell'Unione europea sono iscritti nel bilancio generale dell'Unione a titolo di stanziamento accantonato.

Modifica    24

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 11 – paragrafo 2

Testo della Commissione

Modifica

2.  L'importo annuo della riserva è fissato a 600 milioni di EUR (a prezzi 2018) e può essere utilizzato fino all'anno n+1 conformemente al regolamento finanziario. La riserva è iscritta nel bilancio generale dell'Unione a titolo di stanziamento accantonato. La quota dell'importo annuo derivante dall'esercizio precedente viene utilizzata per prima. Tale quota dell'importo annuo dell'anno n non utilizzata nell'anno n+1 viene annullata. Entro il 1° ottobre di ciascun anno almeno un quarto dell'importo annuo per l'anno n deve essere ancora disponibile per far fronte al fabbisogno che può presentarsi entro la fine di tale anno. Non più della metà dell'importo disponibile fino al 30 settembre ogni anno può essere mobilitata per, rispettivamente, operazioni interne o esterne. A decorrere dal 1° ottobre la restante parte dell'importo disponibile può essere mobilitata per operazioni interne o esterne per far fronte al fabbisogno che può presentarsi entro la fine di tale anno.

2.  L'importo annuo della riserva per aiuti d'urgenza è fissato a 1 000 milioni di EUR (a prezzi 2018) e può essere utilizzato fino all'anno n+1 conformemente al regolamento finanziario. La riserva è iscritta nel bilancio generale dell'Unione a titolo di stanziamento accantonato. La quota dell'importo annuo derivante dall'esercizio precedente viene utilizzata per prima. Tale quota dell'importo annuo dell'anno n non utilizzata nell'anno n+1 viene annullata. Entro il 1° ottobre di ciascun anno almeno 150 milioni di EUR (a prezzi 2018) dell'importo annuo per l'anno n deve essere ancora disponibile per far fronte al fabbisogno che può presentarsi entro la fine di tale anno. Non più della metà dell'importo disponibile fino al 30 settembre ogni anno può essere mobilitata per, rispettivamente, operazioni interne o esterne. A decorrere dal 1° ottobre la restante parte dell'importo disponibile può essere mobilitata per operazioni interne o esterne per far fronte al fabbisogno che può presentarsi entro la fine di tale anno.

Modifica    25

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 12 – titolo

Testo della Commissione

Modifica

Margine globale per gli impegni (riserva dell'Unione)

Margine globale per gli impegni (riserva dell'Unione per gli impegni)

Modifica    26

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 12 – paragrafo 1

Testo della Commissione

Modifica

1.  Il margine globale per gli impegni (riserva dell'Unione) da rendere disponibile al di là dei massimali stabiliti dal QFP per gli anni dal 2022 al 2027, comprende quanto segue:

(a) i margini ancora disponibili al di sotto dei massimali del QFP per gli stanziamenti di impegno dell'anno n-1;

(b) a partire dal 2023, oltre ai margini di cui alla lettera a), un importo equivalente ai disimpegni intervenuti nel corso dell'anno n-2, fatto salvo l'articolo [15] del regolamento finanziario.

1.  Il margine globale per gli impegni (riserva dell'Unione per gli impegni) da rendere disponibile al di là dei massimali stabiliti dal QFP per gli anni dal 2021 al 2027, comprende quanto segue:

(a) i margini ancora disponibili al di sotto dei massimali del QFP per gli stanziamenti di impegno degli anni precedenti;

(a bis) gli stanziamenti d'impegno non eseguiti dell'anno n-1;

(b) un importo equivalente ai disimpegni intervenuti nel corso dell'anno n-2, fatto salvo l'articolo [15] del regolamento finanziario;

(b bis) un importo equivalente a quello degli impegni sospesi dell'anno n-3 che non possono più essere iscritti in bilancio a norma dell'articolo 7;

(b bis bis) un importo equivalente a quello delle entrate derivanti da ammende e sanzioni.

Modifica    27

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 12 – paragrafo 2

Testo della Commissione

Modifica

2.  Il margine globale per gli impegni (riserva dell'Unione) o una parte dello stesso può essere mobilizzato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel quadro della procedura di bilancio prevista all'articolo 314 del TFUE.

2.  Il margine globale per gli impegni (riserva dell'Unione per gli impegni) o una parte dello stesso può essere mobilizzato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel quadro della procedura di bilancio prevista all'articolo 314 del TFUE. I margini dell'anno n possono essere mobilitati per gli anni n e n +1 attraverso la riserva dell'Unione per gli impegni, purché ciò non sia in conflitto con i bilanci rettificativi in sospeso o previsti.

Modifica    28

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 12 – paragrafo 3 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

3 bis.  Alla fine del 2027 gli importi che rimangono disponibili nell'ambito della riserva dell'Unione per gli impegni sono riportati al prossimo QFP fino al 2030.

Modifica    29

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 13 – paragrafo 1

Testo della Commissione

Modifica

Lo strumento di flessibilità può essere utilizzato per il finanziamento, per un dato esercizio, di spese chiaramente identificate che non potrebbero essere finanziate all'interno dei massimali disponibili di una o più altre rubriche. Fatto salvo il secondo comma, il massimale annuo disponibile per lo strumento di flessibilità è fissato a 1 000 milioni di EUR (a prezzi 2018).

Lo strumento di flessibilità può essere utilizzato per il finanziamento, per un dato esercizio, di spese chiaramente identificate che non potrebbero essere finanziate all'interno dei massimali disponibili di una o più altre rubriche o nell'ambito del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, del Fondo di solidarietà dell'Unione europea e della riserva per aiuti d'urgenza. Fatto salvo il secondo comma, il massimale annuo disponibile per lo strumento di flessibilità è fissato a 2 000 milioni di EUR (a prezzi 2018).

Modifica    30

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 14 – paragrafo 1

Testo della Commissione

Modifica

1.  Un margine per imprevisti che può arrivare fino allo 0,03% del reddito nazionale lordo dell'Unione è costituito al di fuori dei massimali del QFP, come strumento di ultima istanza per reagire a circostanze impreviste. Può essere mobilitato soltanto in relazione a un bilancio rettificativo o a un bilancio annuale.

1.  Un margine per imprevisti che può arrivare fino allo 0,05% del reddito nazionale lordo dell'Unione è costituito al di fuori dei massimali del QFP, come strumento di ultima istanza per reagire a circostanze impreviste. Può essere mobilitato soltanto in relazione a un bilancio rettificativo o a un bilancio annuale. Può essere mobilitato per gli stanziamenti d'impegno e di pagamento o unicamente per gli stanziamenti di pagamento.

Modifica    31

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 14 – paragrafo 2

Testo della Commissione

Modifica

2.  Il ricorso al margine per imprevisti non supera, in un dato esercizio, l'importo massimo previsto nell'adeguamento tecnico annuale del QFP, ed è coerente con il massimale delle risorse proprie.

2.  Il ricorso al margine per imprevisti non supera, in un dato esercizio, l'importo massimo previsto nell'adeguamento tecnico annuale del QFP.

Modifica    32

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 14 – paragrafo 3

Testo della Commissione

Modifica

3.  Gli importi resi disponibili mediante la mobilitazione del margine per imprevisti sono detratti integralmente dai margini in una o più rubriche del QFP per l'esercizio in corso o gli esercizi futuri.

soppresso

Modifica    33

Proposta di regolamento

Capo 3 – articolo 14 – paragrafo 4

Testo della Commissione

Modifica

4.  Gli importi compensati conformemente al paragrafo 3 non sono ulteriormente mobilitati nel contesto del QFP. Il ricorso al margine per imprevisti non comporta un superamento dei massimali totali degli stanziamenti d'impegno e di pagamento contenuti nel QFP per l'esercizio in corso e gli esercizi futuri.

soppresso

Modifica    34

Proposta di regolamento

Capo 4 – titolo

Testo della Commissione

Modifica

Riesame e revisione del QFP

Revisioni

Modifica    35

Proposta di regolamento

Capo 4 – articolo 15 – paragrafo 1

Testo della Commissione

Modifica

1.  Fatti salvi l'articolo 3, paragrafo 2, gli articoli da 16 a 20 e l'articolo 24, il QFP può essere riveduto in caso di situazioni non previste in origine, nel rispetto del massimale delle risorse proprie stabilito in conformità della decisione relativa alle risorse proprie in vigore.

 

1.  Fatti salvi l'articolo 3, paragrafo 2, gli articoli da 16 a 20 e l'articolo 24, i massimali pertinenti del QFP sono rivisti al rialzo qualora ciò sia necessario per agevolare il finanziamento delle politiche dell'Unione, in particolare dei nuovi obiettivi politici, in circostanze in cui sarebbe altrimenti necessario istituire metodi supplementari di finanziamento intergovernativo o quasi intergovernativo suscettibili di eludere la procedura di bilancio di cui all'articolo 314 TFUE.

Modifica    36

Proposta di regolamento

Capo 4 – articolo 15 – paragrafo 3

Testo della Commissione

Modifica

3.  L'eventuale proposta di revisione del QFP ai sensi del paragrafo 1 esamina le possibilità di una ridistribuzione delle spese fra i programmi previsti nella rubrica oggetto della revisione, in particolare in base alle prospettive di sottoesecuzione degli stanziamenti.

soppresso

Modifica    37

Proposta di regolamento

Capo 4 – articolo 16 – titolo

Testo della Commissione

Modifica

Riesame intermedio del QFP

Revisione intermedia del QFP

Modifica    38

Proposta di regolamento

Capo 4 – articolo 16

Testo della Commissione

Modifica

Anteriormente al 1° gennaio 2024, la Commissione presenta un riesame del funzionamento del QFP. Se del caso, tale riesame è corredato di proposte pertinenti.

Anteriormente al 1° luglio 2023, la Commissione presenta una proposta legislativa per la revisione del presente regolamento in conformità delle procedure previste dal TFUE, sulla base di un riesame del funzionamento del QFP. Fatto salvo l'articolo 6 del presente regolamento, le dotazioni nazionali preassegnate non sono ridotte nell'ambito di tale revisione.

 

La proposta è elaborata tenendo conto di una valutazione dei seguenti elementi:

-  i progressi compiuti nella realizzazione dell'obiettivo complessivo di contribuire con il 25 % delle spese dell'Unione al sostegno degli obiettivi in materia di clima nel periodo del QFP 2021-2027 e nella realizzazione dell'obiettivo annuale di spesa del 30 %, da conseguire quanto prima;

-  l'integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite;

-  l'integrazione della dimensione di genere nel bilancio dell'Unione (bilancio di genere);

-  l'impatto delle misure di semplificazione sulla riduzione degli oneri burocratici a carico dei beneficiari in sede di attuazione dei programmi finanziari, da realizzare in consultazione con le parti interessate.

Modifica    39

Proposta di regolamento

Capo 4 – articolo 17

Testo della Commissione

Modifica

Unitamente alla comunicazione dei risultati degli adeguamenti tecnici del QFP, la Commissione sottopone al Parlamento europeo e al Consiglio, se del caso, le proposte di revisione dell'importo totale degli stanziamenti di pagamento che essa ritiene necessarie, tenuto conto dell'esecuzione, per garantire una sana gestione dei massimali dei pagamenti annuali e, in particolare, il loro andamento ordinato rispetto agli stanziamenti di impegno.

Al momento della comunicazione dei risultati degli adeguamenti tecnici del QFP o qualora i massimali per i pagamenti possano impedire all'Unione di onorare i propri impegni giuridici, la Commissione sottopone al Parlamento europeo e al Consiglio, le proposte di revisione dell'importo totale degli stanziamenti di pagamento che essa ritiene necessarie, tenuto conto dell'esecuzione, per garantire una sana gestione dei massimali dei pagamenti annuali e, in particolare, il loro andamento ordinato rispetto agli stanziamenti di impegno.

Modifica    40

Proposta di regolamento

Capo 5 – articolo 21 – paragrafo 1

Testo della Commissione

Modifica

1.  Un importo massimo di 14 196 milioni di EUR (a prezzi 2018) è disponibile dal bilancio generale dell'Unione per il periodo 2021-2027 per i grandi progetti nel quadro del regolamento XXXX/XX del Parlamento europeo e del Consiglio - Programma spaziale].

1.  Un importo massimo è disponibile dal bilancio generale dell'Unione per il periodo 2021-2027 congiuntamente per i programmi europei di navigazione satellitare (EGNOS e Galileo) e per Copernicus (programma europeo di osservazione della terra). Tale importo massimo è fissato al 15 % al di sopra degli importi indicativi stabiliti per entrambi i grandi progetti nel quadro del regolamento XXXX/XX del Parlamento europeo e del Consiglio - Programma spaziale]. Eventuali integrazioni di tale importo massimo sono finanziate tramite i margini o gli strumenti speciali e non comportano riduzioni per altri programmi e progetti.

Modifica    41

Proposta di regolamento

Capo 5 – articolo 21 – paragrafo 2 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

2 bis.  Se dovessero sorgere nuove necessità di finanziamento dal bilancio dell'Unione per i grandi progetti di cui sopra, la Commissione propone di rivedere di conseguenza i massimali del QFP.

Modifica    42

Proposta di regolamento

Capo 6 – titolo

Testo della Commissione

Modifica

Cooperazione interistituzionale nell'ambito della procedura di bilancio

Trasparenza e cooperazione interistituzionale nell'ambito della procedura di bilancio

Modifica    43

Proposta di regolamento

Capo 6 – articolo 22

Testo della Commissione

Modifica

Cooperazione interistituzionale nell'ambito della procedura di bilancio

Trasparenza e cooperazione interistituzionale nell'ambito della procedura di bilancio

Modifica    44

Proposta di regolamento

Capo 6 – articolo 22 – comma 5 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

In sede di riunioni a livello politico, sia il Parlamento europeo che il Consiglio sono rappresentati dai membri della rispettiva istituzione.

Modifica    45

Proposta di regolamento

Capo 6 – articolo 22 – paragrafo 6 bis (nuovo)

Testo della Commissione

Modifica

 

6 bis.  Il Parlamento europeo e il Consiglio si riuniscono in seduta pubblica quando adottano le rispettive posizioni sul progetto di bilancio.

Modifica    46

Proposta di regolamento

Capo 6 – articolo 23

Testo della Commissione

Modifica

Tutte le spese e le entrate dell'Unione e dell'Euratom sono incluse nel bilancio generale dell'Unione in conformità dell'articolo 7] del regolamento finanziario, comprese le spese derivanti da decisioni pertinenti prese all'unanimità dal Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo, nel quadro dell'articolo 332 del TFUE.

Tutte le spese e le entrate dell'Unione e dell'Euratom sono incluse nel bilancio generale dell'Unione in conformità dell'articolo 310, paragrafo 1, TFUE, comprese le spese derivanti da decisioni pertinenti prese all'unanimità dal Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo, nel quadro dell'articolo 332 del TFUE.

 

Modifica    47

Proposta di regolamento

Capo 7 – articolo 24

Testo della Commissione

Modifica

Anteriormente al 1° luglio 2025, la Commissione presenta una proposta relativa al nuovo quadro finanziario pluriennale.

Prima del 1° luglio 2023, unitamente alle sue proposte per la revisione intermedia, la Commissione presenta una relazione che illustra i metodi per l'attuazione pratica di un quadro finanziario per un periodo di cinque anni più cinque.

 

Anteriormente al 1° luglio 2025, la Commissione presenta una proposta relativa al nuovo quadro finanziario pluriennale.

 

Se il regolamento del Consiglio che stabilisce il nuovo quadro finanziario pluriennale non è adottato anteriormente al 31 dicembre 2027, i massimali e le altre disposizioni corrispondenti all'ultimo anno coperto dal QFP continuano ad applicarsi fino all'adozione del regolamento che fissa il nuovo quadro finanziario. Qualora, dopo il 2020, un nuovo Stato membro aderisca all'Unione, il quadro finanziario esteso è riveduto, se necessario, al fine di tenere conto dell'adesione.

E. MODIFICHE ALLA PROPOSTA DI ACCORDO INTERISTITUZIONALE

50.  sottolinea che, in seguito ai negoziati e all'adozione di un nuovo regolamento QFP, la proposta di un accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria dovrebbe essere modificata come segue:

Modifica    48

Proposta di accordo interistituzionale

Parte 1

Sezione A – punto 6 bis (nuovo)

 

Testo della Commissione

Modifica

 

6 bis.  Le informazioni relative alle operazioni che non figurano nel bilancio generale dell'Unione e all'evoluzione prevedibile delle diverse categorie di risorse proprie dell'Unione sono presentate a titolo indicativo in tabelle separate. Queste informazioni saranno aggiornate annualmente, insieme ai documenti che accompagnano il progetto di bilancio.

Modifica    49

Proposta di accordo interistituzionale

Parte I

Sezione A – punto 7

 

Testo della Commissione

Modifica

7.  Ai fini della sana gestione finanziaria, nel corso della procedura di bilancio e al momento dell'adozione del bilancio, le istituzioni si adoperano affinché restino disponibili, per quanto possibile, margini sufficienti al di sotto dei massimali delle varie rubriche del QFP.

7.  Ai fini della sana gestione finanziaria, nel corso della procedura di bilancio e al momento dell'adozione del bilancio, le istituzioni si adoperano affinché restino disponibili, per quanto possibile, importi sufficienti entro i margini al di sotto dei massimali delle varie rubriche del QFP o nell'ambito degli strumenti speciali disponibili.

Modifica    50

Proposta di accordo interistituzionale

Parte I

Sezione A – punto 8

 

Testo della Commissione

Modifica

Aggiornamento delle previsioni per gli stanziamenti di pagamento dopo il 2027

8.  Nel 2024 la Commissione aggiorna le previsioni relative agli stanziamenti di pagamento per il periodo successivo al 2027.

Tale aggiornamento tiene conto di tutte le informazioni pertinenti, inclusa l'effettiva esecuzione degli stanziamenti d'impegno e degli stanziamenti di pagamento, nonché delle previsioni di esecuzione. Tiene conto anche delle norme volte a garantire l'andamento ordinato degli stanziamenti di pagamento rispetto agli stanziamenti di impegno e alle previsioni di crescita del reddito nazionale lordo dell'Unione.

Aggiornamento delle previsioni per gli stanziamenti di pagamento

8.  Ogni anno, la Commissione aggiorna le previsioni relative agli stanziamenti di pagamento fino al 2027 e per il periodo successivo al 2027.

Tale aggiornamento tiene conto di tutte le informazioni pertinenti, inclusa l'effettiva esecuzione degli stanziamenti d'impegno e degli stanziamenti di pagamento, nonché delle previsioni di esecuzione. Tiene conto anche delle norme volte a garantire l'andamento ordinato degli stanziamenti di pagamento rispetto agli stanziamenti di impegno e alle previsioni di crescita del reddito nazionale lordo dell'Unione.

Modifica    51

Proposta di accordo interistituzionale

Parte I

Sezione B – punto 9

 

Testo della Commissione

Modifica

9.  Quando sono soddisfatte le condizioni per mobilitare il fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione quali definite nell'atto di base pertinente, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di storno verso le linee di bilancio pertinenti.

Gli storni relativi al fondo di adeguamento alla globalizzazione sono effettuati in conformità del regolamento finanziario.

9.  Quando sono soddisfatte le condizioni per mobilitare il fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione quali definite nell'atto di base pertinente, la Commissione presenta una proposta di mobilitazione. La decisione di mobilitare il fondo di adeguamento alla globalizzazione è presa congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Contemporaneamente alla presentazione della proposta di decisione di mobilitare il fondo di adeguamento alla globalizzazione, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di storno verso le linee di bilancio pertinenti.

In caso di disaccordo, la questione è trattata nel corso del trilogo sul bilancio successivo.

Gli storni relativi al fondo di adeguamento alla globalizzazione sono effettuati in conformità del regolamento finanziario.

Modifica    52

Proposta di accordo interistituzionale

Parte I

Sezione B – punto 10

 

Testo della Commissione

Modifica

10.  Quando sono soddisfatte le condizioni per mobilitare il fondo di solidarietà dell'Unione europea quali definite nell'atto di base pertinente, la Commissione presenta una proposta di strumento di bilancio appropriato in conformità del regolamento finanziario.

10.  Quando sono soddisfatte le condizioni per mobilitare il fondo di solidarietà dell'Unione europea quali definite nell'atto di base pertinente, la Commissione presenta una proposta di mobilitazione. La decisione di mobilitare il fondo di solidarietà è presa congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Contemporaneamente alla presentazione della proposta di decisione di mobilitare il fondo di solidarietà, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di storno verso le linee di bilancio pertinenti.

In caso di disaccordo, la questione è trattata nel corso del trilogo sul bilancio successivo.

Gli storni relativi al fondo di solidarietà saranno effettuati conformemente al regolamento finanziario.

Modifica    53

Proposta di accordo interistituzionale

Parte I

Sezione B – punto 11

 

Testo della Commissione

Modifica

11.  Quando ritiene necessario fare ricorso alla riserva per aiuti d'urgenza, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di storno dalla riserva stessa verso le linee di bilancio corrispondenti in conformità del regolamento finanziario.

11.  Quando ritiene necessario fare ricorso alla riserva per aiuti d'urgenza, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di storno dalla riserva stessa verso le linee di bilancio corrispondenti in conformità del regolamento finanziario.

In caso di disaccordo, la questione è trattata nel corso del trilogo sul bilancio successivo.

Modifica    54

Proposta di accordo interistituzionale

Parte I

Sezione B – punto 12

 

Testo della Commissione

Modifica

Strumento di flessibilità

 

12.  La mobilitazione dello strumento di flessibilità è proposta dalla Commissione, previo esame di tutte le possibilità di riassegnazione degli stanziamenti nella rubrica cui si riferisce il fabbisogno di spesa supplementare.

La proposta indica il fabbisogno da coprire e il relativo importo. La proposta può essere presentata in relazione a un progetto di bilancio o a un progetto di bilancio rettificativo.

Lo strumento di flessibilità può essere mobilitato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel quadro della procedura di bilancio di cui all'articolo 314 del TFUE.

Strumento di flessibilità

 

12.  La mobilitazione dello strumento di flessibilità è proposta dalla Commissione, dopo che essa ha esaurito i margini delle rubriche pertinenti.

La proposta indica il fabbisogno da coprire e il relativo importo.

Lo strumento di flessibilità può essere mobilitato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel quadro della procedura di bilancio di cui all'articolo 314 del TFUE.

Modifica    55

Proposta di accordo interistituzionale

Parte I

Sezione B – punto 13

 

Testo della Commissione

Modifica

13.  La mobilitazione del margine per imprevisti, o di una sua parte, è proposta dalla Commissione al termine di un'analisi approfondita di tutte le altre possibilità finanziarie. La proposta può essere presentata in relazione a un progetto di bilancio o a un progetto di bilancio rettificativo.

Il margine per imprevisti può essere mobilitato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel quadro della procedura di bilancio di cui all'articolo 314 del TFUE.

13.  La mobilitazione del margine per imprevisti, o di una sua parte, è proposta dalla Commissione al termine di un'analisi approfondita di tutte le altre possibilità finanziarie.

Il margine per imprevisti può essere mobilitato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel quadro della procedura di bilancio di cui all'articolo 314 del TFUE.

Modifica    56

Proposta di accordo interistituzionale

Parte II

Sezione A – punto 14 bis (nuovo)

 

Testo della Commissione

Modifica

 

14 bis.  Onde facilitare l'adozione di un nuovo QFP o una revisione dello stesso, e di dare attuazione all'articolo 312, paragrafo 5, TFUE, le istituzioni tengono riunioni regolari, ossia:

 

-  riunioni dei Presidenti di cui all'articolo 324 del trattato;

 

-  riunioni informative e di riepilogo con una delegazione del Parlamento europeo da parte della presidenza del Consiglio prima e dopo le pertinenti riunioni del Consiglio;

 

-  riunioni trilaterali informali nel corso dei lavori del Consiglio intese a tenere conto delle posizioni del Parlamento in relazione a qualsiasi documento prodotto dalla presidenza del Consiglio;

 

-  triloghi dopo che sia il Parlamento sia il Consiglio abbiano adottato i rispettivi mandati negoziali;

 

-  presenza della Presidenza del Consiglio nella commissione parlamentare competente e della squadra negoziale del Parlamento nella pertinente formazione del Consiglio.

 

 

Il Parlamento e il Consiglio si trasmettono non appena è disponibile qualsiasi documento formalmente adottato nei rispettivi organi preparatori o formalmente trasmesso a loro nome.

Modifica    57

Proposta di accordo interistituzionale

Parte II

Sezione A – punto 15 – trattino 2

 

Testo della Commissione

Modifica

-  entrate, spese, attività e passività del Fondo europeo di sviluppo (FES), del fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF), del meccanismo europeo di stabilità (MES) e di altri eventuali meccanismi futuri;

-  entrate, spese, attività e passività del Fondo europeo di sviluppo (FES), del fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF), del meccanismo europeo di stabilità (MES) e di altri eventuali meccanismi futuri, che non sono finanziati attraverso il bilancio dell'Unione ma che esistono per sostenere gli obiettivi politici dell'Unione derivanti dai trattati;

Modifica    58

Proposta di accordo interistituzionale

Parte II

Sezione B – punto 15 bis (nuovo)

 

Testo della Commissione

Modifica

 

15 bis.  Quando approva storni autonomi ai sensi dell'articolo 30, paragrafo 1, del regolamento finanziario, la Commissione informa immediatamente l'autorità di bilancio dei motivi dettagliati per tali storni. Quando il Parlamento o il Consiglio esprimono una riserva su uno storno autonomo, la Commissione vi risponde anche, se del caso, invertendo lo storno.

Modifica    59

Proposta di accordo interistituzionale

Parte III

Sezione A – punto 24 bis (nuovo)

 

Testo della Commissione

Modifica

24 bis.  Se, nel quadro di una procedura di bilancio, l'autorità di bilancio decide in merito a rinforzi specifici, la Commissione non compensa nessuno di essi negli anni successivi della sua programmazione finanziaria, a meno che non riceva istruzioni specifiche in tal senso da suddetta autorità.

Modifica    60

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte A - punto 1 bis (nuovo)

 

Testo della Commissione

Modifica

1 bis.  Ciascuna istituzione si impegna ad evitare di trasmettere alle altre istituzioni qualsiasi posizione di bilancio non urgente, storno o altra notifica che comporti l'attivazione di termini durante il periodo di interruzione, al fine di assicurare che ciascuna istituzione sia in grado di esercitare in modo adeguato i propri poteri procedurali.

I servizi delle istituzioni si comunicano reciprocamente a tempo debito le date di interruzione delle rispettive istituzioni.

Modifica    61

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte B – punto 2

 

Testo della Commissione

Modifica

2.  In tempo utile prima dell'adozione del progetto di bilancio da parte della Commissione, è convocato un trilogo per discutere le eventuali priorità del bilancio dell'esercizio successivo.

2.  In tempo utile prima dell'adozione del progetto di bilancio da parte della Commissione, è convocato un trilogo per discutere le eventuali priorità del bilancio dell'esercizio successivo e le domande che sorgono dall'attuazione del bilancio dell'esercizio finanziario in corso.

Modifica    62

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte C – punto 8

 

Testo della Commissione

Modifica

8.  Ai fini di una cooperazione istituzionale leale e corretta, il Parlamento europeo e il Consiglio si impegnano a mantenere contatti regolari e attivi a tutti i livelli, tramite i rispettivi negoziatori, nel corso dell'intera procedura di bilancio e in particolare durante il periodo di conciliazione. Il Parlamento europeo e il Consiglio si impegnano a garantire uno scambio tempestivo e costante di informazioni e documenti pertinenti a livello formale ed informale e a tenere riunioni tecniche o informali, se del caso, durante il periodo di conciliazione in cooperazione con la Commissione. La Commissione garantisce al Parlamento europeo e al Consiglio un accesso tempestivo e paritario alle informazioni e ai documenti.

8.  Ai fini di una cooperazione istituzionale leale e corretta, il Parlamento europeo e il Consiglio si impegnano a mantenere contatti regolari e attivi a tutti i livelli, tramite i rispettivi negoziatori, nel corso dell'intera procedura di bilancio e in particolare durante il periodo di conciliazione. Il Parlamento europeo e il Consiglio si impegnano a garantire uno scambio tempestivo e costante di informazioni e documenti pertinenti a livello formale ed informale, in particolare trasmettendosi reciprocamente tutti i documenti di procedura adottati nell'ambito dei rispettivi organi preparatori, non appena risultino disponibili. Le due istituzioni si impegnano inoltre a tenere riunioni tecniche o informali, se del caso, durante il periodo di conciliazione in cooperazione con la Commissione. La Commissione garantisce al Parlamento europeo e al Consiglio un accesso tempestivo e paritario alle informazioni e ai documenti.

Modifica    63

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte D - punto 12 bis (nuovo)

 

Testo della Commissione

Modifica

 

12 bis.  Il Parlamento europeo e il Consiglio si riuniscono in seduta pubblica quando adottano le rispettive posizioni sul progetto di bilancio.

Modifica    64

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte E – punto 15

 

Testo della Commissione

Modifica

15.  Il Parlamento europeo e il Consiglio sono rappresentati in sede di comitato di conciliazione a un livello appropriato, cosicché ogni delegazione possa impegnare politicamente la propria istituzione e possano essere conseguiti progressi concreti verso un accordo definitivo.

15.  Sia il Parlamento europeo sia il Consiglio sono rappresentati in sede di comitato di conciliazione da membri della rispettiva istituzione, cosicché ogni delegazione possa impegnare la propria istituzione politicamente e possano essere conseguiti progressi concreti verso un accordo definitivo.

Modifica    65

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte E – punto 19

 

Testo della Commissione

Modifica

19.  Le date delle riunioni del comitato di conciliazione e dei triloghi sono fissate anticipatamente di concerto tra le tre istituzioni.

19.  Le date delle riunioni del comitato di conciliazione e dei triloghi sono fissate anticipatamente di concerto tra le tre istituzioni. Possono essere organizzate riunioni supplementari, se necessario, durante il periodo di conciliazione.

Modifica    66

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte E - punto 21 bis (nuovo)

 

Testo della Commissione

Modifica

 

21 bis.  Per sfruttare pienamente il periodo di conciliazione di 21 giorni stabilito dal trattato e consentire alle istituzioni di aggiornare le rispettive posizioni negoziali, il Parlamento europeo e il Consiglio si impegnano a esaminare lo stato di avanzamento della procedura di conciliazione in ogni riunione dei rispettivi organi preparatori pertinenti durante il suddetto periodo e si astengono dal procedere a tale esame nelle ultime fasi.

Modifica    67

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte G - titolo

 

Testo della Commissione

Modifica

Parte G.  "Importo da liquidare" (RAL)

Parte G.  Esecuzione del bilancio, pagamenti e "Importo da liquidare" (RAL)

Modifica    68

Proposta di accordo interistituzionale

Allegato

Parte G – punto 36

 

Testo della Commissione

Modifica

36.  Data la necessità di garantire un andamento ordinato degli stanziamenti di pagamento totali rispetto agli stanziamenti d'impegno in modo da evitare eventuali riporti anormali del RAL da un anno all'altro, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione convengono di seguire da vicino il livello del RAL per ridurre il rischio che l'attuazione dei programmi dell'Unione sia ostacolata dalla mancanza di stanziamenti di pagamento al termine del QFP.

 

Al fine di garantire un livello e un profilo gestibili per i pagamenti in tutte le rubriche, le norme relative ai disimpegni sono applicate in maniera rigorosa in tutte le rubriche, in particolare le norme per i disimpegni automatici.

 

Nel corso della procedura di bilancio le istituzioni si riuniscono periodicamente per valutare insieme lo stato attuale e le prospettive di esecuzione del bilancio nell'anno in corso e negli anni futuri. Tali incontri assumono la forma di specifiche riunioni interistituzionali ad un livello appropriato, prima delle quali la Commissione fornisce, per ogni fondo e Stato membro, una descrizione dettagliata della situazione attuale relativa all'esecuzione dei pagamenti, alle domande di rimborso ricevute e alle previsioni rivedute. In particolare, al fine di garantire che l'Unione possa rispettare tutti i suoi obblighi finanziari derivanti dagli impegni attuali e futuri nel periodo 2021-2027 a norma dell'articolo 323 TFUE, il Parlamento europeo e il Consiglio esaminano e discutono le stime della Commissione relative al livello necessario di stanziamenti di pagamento.

36.  Data la necessità di garantire un andamento ordinato degli stanziamenti di pagamento totali rispetto agli stanziamenti d'impegno in modo da evitare eventuali riporti anormali del RAL da un anno all'altro, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione convengono di seguire da vicino le previsioni di pagamento e il livello del RAL per ridurre il rischio che l'attuazione dei programmi dell'Unione sia ostacolata dalla mancanza di stanziamenti di pagamento al termine del QFP.

 

Nel corso della procedura di bilancio le istituzioni si riuniscono periodicamente per valutare insieme lo stato attuale e le prospettive di esecuzione del bilancio nell'anno in corso e negli anni futuri. Tali incontri assumono la forma di specifiche riunioni interistituzionali ad un livello appropriato, prima delle quali la Commissione fornisce, per ogni fondo e Stato membro, una descrizione dettagliata della situazione attuale relativa all'esecuzione dei pagamenti, alle domande di rimborso ricevute e alle previsioni rivedute a breve e a lungo termine. In particolare, al fine di garantire che l'Unione possa rispettare tutti i suoi obblighi finanziari derivanti dagli impegni attuali e futuri nel periodo 2021-2027 a norma dell'articolo 323 TFUE, il Parlamento europeo e il Consiglio esaminano e discutono le stime della Commissione relative al livello necessario di stanziamenti di pagamento.

°

°           °

51.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

Allegato I - QFP 2021-2027: massimali e strumenti al di fuori dei massimali

(milioni di EUR - prezzi 2018)

 

Proposta della Commissione

Posizione del Parlamento

Stanziamenti di impegno

Totale

2021-2027

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Totale

2021-2027

I. Mercato unico, innovazione e agenda digitale

166 303

31 035

31 006

31 297

30 725

30 615

30 757

30 574

216 010

II. Coesione e valori

391 974

60 026

62 887

64 979

65 785

66 686

69 204

67 974

457 540

Di cui: Coesione economica, sociale e territoriale

330 642

52 143

52 707

53 346

53 988

54 632

55 286

55 994

378 097

III. Risorse naturali e ambiente

336 623

57 780

57 781

57 789

57 806

57 826

57 854

57 881

404 718

IV. Migrazione e gestione delle frontiere

30 829

3 227

4 389

4 605

4 844

4 926

5 066

5 138

32 194

V. Sicurezza e difesa

24 323

3 202

3 275

3 223

3 324

3 561

3 789

4 265

24 639

VI. Vicinato e resto del mondo

108 929

15 368

15 436

15 616

15 915

16 356

16 966

17 729

113 386

VII. Pubblica amministrazione europea

75 602

10 388

10 518

10 705

10 864

10 910

11 052

11 165

75 602

Di cui: Spesa amministrativa delle istituzioni

58 547

8 128

8 201

8 330

8 432

8 412

8 493

8 551

58 547

TOTALE STANZIAMENTI DI IMPEGNO

1 134 583

181 025

185 293

188 215

189 262

190 880

194 688

194 727

1 324 089

in percentuale dell'RNL

1.11 %

1.29 %

1.31 %

1.31 %

1.30 %

1.30 %

1.31 %

1.29 %

1.30 %

TOTALE STANZIAMENTI DI PAGAMENTO

1 104 805

174 088

176 309

186 391

187 490

188 675

189 961

191 398

1 294 311

in percentuale dell'RNL

1.08 %

1.24 %

1.24 %

1.30 %

1.29 %

1.28 %

1.28 %

1.27 %

1.27 %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AL DI FUORI DEI MASSIMALI DEL QFP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva per aiuti d'urgenza

4 200

1 000

1 000

1 000

1 000

1 000

1 000

1 000

7 000

Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)

1 400

200

200

200

200

200

200

200

1 400

Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE)

4 200

1 000

1 000

1 000

1 000

1 000

1 000

1 000

7 000

Strumento di flessibilità

7 000

2 000

2 000

2 000

2 000

2 000

2 000

2 000

14 000

Funzione europea di stabilizzazione degli investimenti

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

Strumento europeo per la pace

9 223

753

970

1 177

1 376

1 567

1 707

1 673

9 223

TOTALE AL DI FUORI DEI MASSIMALI DEL QFP

26 023

4 953

5 170

5 377

5 576

5 767

5 907

5 873

38 623

TOTALE QFP + AL DI FUORI DEI MASSIMALI DEL QFP

1 160 606

185 978

190 463

193 592

194 838

196 647

200 595

200 600

1 362 712

in percentuale dell'RNL

1.14 %

1.32 %

1.34 %

1.35 %

1.34 %

1.34 %

1.35 %

1.33 %

1.34 %

Allegato II - QFP 2021-2027: massimali e strumenti al di fuori dei massimali (a prezzi correnti)

(milioni di euro - prezzi correnti)

 

Proposta della Commissione

Posizione del Parlamento

Stanziamenti di impegno

Totale

2021-2027

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Totale

2021-2027

I. Mercato unico, innovazione e agenda digitale

187 370

32 935

33 562

34 555

34 601

35 167

36 037

36 539

243 395

II. Coesione e valori

442 412

63 700

68 071

71 742

74 084

76 601

81 084

81 235

516 517

Di cui: Coesione economica, sociale e territoriale

373 000

55 335

57 052

58 899

60 799

62 756

64 776

66 918

426 534

III. Risorse naturali e ambiente

378 920

61 316

62 544

63 804

65 099

66 424

67 785

69 174

456 146

IV. Migrazione e gestione delle frontiere

34 902

3 425

4 751

5 084

5 455

5 658

5 936

6 140

36 448

V. Sicurezza e difesa

27 515

3 397

3 545

3 559

3 743

4 091

4 439

5 098

27 872

VI. Vicinato e resto del mondo

123 002

16 308

16 709

17 242

17 923

18 788

19 878

21 188

128 036

VII. Pubblica amministrazione europea

85 287

11 024

11 385

11 819

12 235

12 532

12 949

13 343

85 287

Di cui: Spesa amministrativa delle istituzioni

66 028

8 625

8 877

9 197

9 496

9 663

9 951

10 219

66 028

TOTALE STANZIAMENTI DI IMPEGNO

1 279 408

192 105

200 567

207 804

213 140

219 261

228 107

232 717

1 493 701

in percentuale dell'RNL

1.11 %

1.29 %

1.31 %

1.31 %

1.30 %

1.30 %

1.31 %

1.29 %

1.30 %

TOTALE STANZIAMENTI DI PAGAMENTO

1 246 263

184 743

190 843

205 790

211 144

216 728

222 569

228 739

1 460 556

in percentuale dell'RNL

1.08 %

1.24 %

1.24 %

1.30 %

1.29 %

1.28 %

1.28 %

1.27 %

1.27 %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AL DI FUORI DEI MASSIMALI DEL QFP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva per aiuti d'urgenza

4 734

1 061

1 082

1 104

1 126

1 149

1 172

1 195

7 889

Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)

1 578

212

216

221

225

230

234

239

1 578

Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE)

4 734

1 061

1 082

1 104

1 126

1 149

1 172

1 195

7 889

Strumento di flessibilità

7 889

2 122

2 165

2 208

2 252

2 297

2 343

2 390

15 779

Funzione europea di stabilizzazione degli investimenti

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

Strumento europeo per la pace

10 500

800

1 050

1 300

1 550

1 800

2 000

2 000

10 500

TOTALE AL DI FUORI DEI MASSIMALI DEL QFP

29 434

5 256

5 596

5 937

6 279

6 624

6 921

7 019

43 633

TOTALE QFP + AL DI FUORI DEI MASSIMALI DEL QFP

1 308 843

197 361

206 163

213 741

219 419

225 885

235 028

239 736

1 537 334

in percentuale dell'RNL

1.14 %

1.32 %

1.34 %

1.35 %

1.34 %

1.34 %

1.35 %

1.33 %

1.34 %

Allegato III - QFP 2021-2027: ripartizione per programma (prezzi 2018)

N.B.: A fini comparativi, la tabella segue la struttura dei singoli programmi dell'UE quale proposta dalla Commissione, fatte salve eventuali modifiche che potrebbero essere richieste nel corso della procedura legislativa che porta all'adozione di tali programmi.

(milioni di EUR - prezzi 2018)

 

QFP 2014-2020 (EU27+FES)

Proposta della Commissione 2021-2027

Posizione del Parlamento

2021-2027

I. Mercato unico, innovazione e agenda digitale

116 361

166 303

216 010

1. Ricerca e innovazione

69 787

91 028

127 537

Orizzonte Europa

64 674

83 491

120 000

Programma Euratom di ricerca e formazione

2 119

2 129

2 129

Reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER)

2 992

5 406

5 406

Altro

2

2

2

2. Investimenti strategici europei

31 886

44 375

51 798

Fondo InvestEU

3 968

13 065

14 065

Meccanismo per collegare l'Europa (contributo totale H1)

di cui:

17 579

21 721

28 083

Meccanismo per collegare l'Europa - Trasporti

12 393

11 384

17 746

Meccanismo per collegare l'Europa - Energia

4 185

7 675

7 675

Meccanismo per collegare l'Europa - Digitale

1 001

2 662

2 662

Programma Europa digitale

172

8 192

8 192

Altro

9 097

177

177

Agenzie decentrate

1 069

1 220

1 281

3. Mercato unico

5 100

5 672

8 423

Programma per il mercato unico (incl. COSME)

3 547

3 630

5 823

Programma antifrode dell'UE

156

161

322

Cooperazione nel settore fiscale (FISCALIS)

226

239

300

Cooperazione nel settore doganale (Dogana)

536

843

843

Turismo sostenibile

 

 

300

Altro

61

87

87

Agenzie decentrate

575

714

748

4. Settore spaziale

11 502

14 404

15 225

Programma spaziale europeo

11 308

14 196

15 017

Agenzie decentrate

194

208

208

Margine

-1 913

10 824

13 026

II. Coesione e valori

387 250

391 974

457 540

5. Sviluppo regionale e coesione

272 647

242 209

272 647

FESR + Fondo di coesionedi cui:

 

272 411

241 996

272 411

Fondo europeo di sviluppo regionale

196 564

200 622

 

Fondo di coesione

75 848

41 374

 

Di cui contributo al meccanismo per collegare l'Europa - Trasporti

11 487

10 000

 

Sostegno alla comunità turco-cipriota

236

213

236

6. Unione economica e monetaria

273

22 281

22 281

Programma di sostegno alle riforme

185

22 181

22 181

Protezione dell'euro contro la contraffazione

7

7

7

Altro

81

93

93

7. Investire nelle persone, nella coesione sociale e nei valori

115 729

123 466

157 612

Fondo sociale europeo Plus (inclusi 5,9 milioni di EUR per una Garanzia per l'infanzia)

96 216

89 688

106 781

Di cui salute, occupazione e innovazione sociale

1 075

1 042

1 095

Erasmus+

13 699

26 368

41 097

Corpo europeo di solidarietà

373

1 113

1 113

Europa creativa

1 403

1 642

2 806

Giustizia

316

271

316

Diritti e valori, inclusi almeno 500 milioni di EUR per una sezione Valori dell'Unione

594

570

1 627

Altro

1 158

1 185

1 185

Agenzie decentrate

1 971

2 629

2 687

Margine

-1 399

4 018

4 999

III. Risorse naturali e ambiente

399 608

336 623

404 718

8. Politica agricola e marittima

390 155

330 724

391 198

FEAGA + FEASR di cui:

 

382 855

324 284

383 255

Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA)

286 143

254 247

 

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

96 712

70 037

 

Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca

6 243

5 448

6 867

Altro

962

878

962

Agenzie decentrate

95

113

113

9. Ambiente e azione per il clima

3 492

5 085

11 520

Programma per l'ambiente e azione per il clima (LIFE)

3 221

4 828

6 442

Fondo per una transizione energetica equa

 

 

4 800

Agenzie decentrate

272

257

278

Margine

5 960

814

1 999

IV. Migrazione e gestione delle frontiere

10 051

30 829

32 194

10. Migrazione

7 180

9 972

10 314

Fondo Asilo e migrazione

6 745

9 205

9 205

Agenzie decentrate*

435

768

1 109

11. Gestione delle frontiere

5 492

18 824

19 848

Fondo per la gestione integrata delle frontiere

2 773

8 237

8 237

Agenzie decentrate*

2 720

10 587

11 611

Margine

-2 621

2 033

2 033

V. Sicurezza e difesa

1 964

24 323

24 639

12. Sicurezza

3 455

4 255

4 571

Fondo per la sicurezza interna

1 200

2 210

2 210

Disattivazione nucleare

di cui:

1 359

1 045

1 359

Disattivazione nucleare (Lituania)

459

490

692

Sicurezza e disattivazione nucleare (anche per Bulgaria e Slovacchia)

900

555

667

Agenzie decentrate

896

1 001

1 002

13. Difesa

575

17 220

17 220

Fondo europeo per la difesa

575

11 453

11 453

Mobilità militare

0

5 767

5 767

14. Risposta alle crisi

1 222

1 242

1 242

Meccanismo unionale di protezione civile (rescEU)

560

1 242

1 242

Altro

662

p.m.

p.m.

Margine

-3 289

1 606

1 606

VI. Vicinato e resto del mondo

96 295

108 929

113 386

15. Azione esterna

85 313

93 150

96 809

Strumento(i) a sostegno delle politiche di sviluppo e di vicinato, incluso il successore del FES e un piano di investimenti per l'Africa

71 767

79 216

82 716

Aiuti umanitari

8 729

9 760

9 760

Politica estera e di sicurezza comune (PESC)

2 101

2 649

2 649

Paesi e territori d'oltremare (compresa la Groenlandia)

594

444

594

Altro

801

949

949

Agenzie decentrate

144

132

141

16. Assistenza preadesione

13 010

12 865

13 010

Assistenza preadesione

13 010

12 865

13 010

Margine

-2 027

2 913

3 567

VII. Pubblica amministrazione europea

70 791

75 602

75 602

Scuole europee e pensioni

14 047

17 055

17 055

Spesa amministrativa delle istituzioni

56 744

58 547

58 547

 

 

 

 

TOTALE

1 082 320

1 134 583

1 324 089

In % dell'RNL (UE-27)

1.16 %

1.11 %

1.30 %

* L'importo del PE per le agenzie decentrate nei cluster 10 e 11 include l'impatto finanziario delle proposte della Commissione del 12 settembre 2018 sull'EASO e l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.

Allegato IV - QFP 2021-2027: ripartizione per programma (prezzi 2018)

(milioni di euro - prezzi correnti)

 

QFP 2014-2020 (EU27+FES)

Proposta della Commissione 2021-2027

Posizione del Parlamento

2021-2027

I. Mercato unico, innovazione e agenda digitale

114 538

187 370

243 395

1. Ricerca e innovazione

68 675

102 573

143 721

Orizzonte Europa

63 679

94 100

135 248

Programma Euratom di ricerca e formazione

2 085

2 400

2 400

Reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER)

2 910

6 070

6 070

Altro

1

3

3

2. Investimenti strategici europei

31 439

49 973

58 340

Fondo InvestEU

3 909

14 725

15 852

Meccanismo per collegare l'Europa (contributo totale H1)

di cui:

17 435

24 480

31 651

Meccanismo per collegare l'Europa - Trasporti

12 281

12 830

20 001

Meccanismo per collegare l'Europa - Energia

4 163

8 650

8 650

Meccanismo per collegare l'Europa - Digitale

991

3 000

3 000

Programma Europa digitale

169

9 194

9 194

Altro

8 872

200

200

Agenzie decentrate

1 053

1 374

1 444

3. Mercato unico

5 017

6 391

9 494

Programma per il mercato unico (incl. COSME)

3 485

4 089

6 563

Programma antifrode dell'UE

153

181

363

Cooperazione nel settore fiscale (FISCALIS)

222

270

339

Cooperazione nel settore doganale (Dogana)

526

950

950

Turismo sostenibile

 

 

338

Altro

59

98

98

Agenzie decentrate

572

804

843

4. Settore spaziale

11 274

16 235

17 160

Programma spaziale europeo

11 084

16 000

16 925

Agenzie decentrate

190

235

235

Margine

-1 866

12 198

14 680

II. Coesione e valori

380 738

442 412

516 517

5. Sviluppo regionale e coesione

268 218

273 240

307 578

FESR + Fondo di coesionedi cui:

 

267 987

273 000

307 312

Fondo europeo di sviluppo regionale

193 398

226 308

 

Fondo di coesione

74 589

46 692

 

Di cui contributo al meccanismo per collegare l'Europa - Trasporti

11 306

11 285

 

Sostegno alla comunità turco-cipriota

231

240

266

6. Unione economica e monetaria

275

25 113

25 113

Programma di sostegno alle riforme

188

25 000

25 000

Protezione dell'euro contro la contraffazione

7

8

8

Altro

79

105

105

7. Investire nelle persone, nella coesione sociale e nei valori

113 636

139 530

178 192

Fondo sociale europeo Plus (inclusi 5,9 milioni di EUR a prezzi 2018 per una Garanzia per l'infanzia)

94 382

101 174

120 457

Di cui salute, occupazione e innovazione sociale

1 055

1 174

1 234

Erasmus+

13 536

30 000

46 758

Corpo europeo di solidarietà

378

1 260

1 260

Europa creativa

1 381

1 850

3 162

Giustizia

 

305

356

Diritti e valori, inclusi almeno 500 milioni di EUR a prezzi 2018 per una sezione Valori dell'Unione

 

642

1 834

Altro

1 131

1 334

1 334

Agenzie decentrate

1 936

2 965

3 030

Margine

-1 391

4 528

5 634

III. Risorse naturali e ambiente

391 849

378 920

456 146

8. Politica agricola e marittima

382 608

372 264

440 898

FEAGA + FEASR di cui:

 

375 429

365 006

431 946

Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA)

280 351

286 195

 

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

95 078

78 811

 

Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca

6 139

6 140

7 739

Altro

946

990

1 085

Agenzie decentrate

94

128

128

9. Ambiente e azione per il clima

3 437

5 739

12 995

Programma per l'ambiente e azione per il clima (LIFE)

3 170

5 450

7 272

Fondo per una transizione energetica equa

 

 

5 410

Agenzie decentrate

267

289

313

Margine

5 804

918

2 254

IV. Migrazione e gestione delle frontiere

9 929

34 902

36 448

10. Migrazione

7 085

11 280

11 665

Fondo Asilo e migrazione

6 650

10 415

10 415

Agenzie decentrate*

435

865

1 250

11. Gestione delle frontiere

5 439

21 331

22 493

Fondo per la gestione integrata delle frontiere

2 734

9 318

9 318

Agenzie decentrate*

2 704

12 013

13 175

Margine

-2 595

2 291

2 291

V. Sicurezza e difesa

1 941

27 515

27 872

12. Sicurezza

3 394

4 806

5 162

Fondo per la sicurezza interna

1 179

2 500

2 500

Disattivazione nucleare

di cui:

1 334

1 178

1 533

Disattivazione nucleare (Lituania)

451

552

780

Sicurezza e disattivazione nucleare (anche per Bulgaria e Slovacchia)

883

626

753

Agenzie decentrate

882

1 128

1 129

13. Difesa

590

19 500

19 500

Fondo europeo per la difesa

590

13 000

13 000

Mobilità militare

0

6 500

6 500

14. Risposta alle crisi

1 209

1 400

1 400

Meccanismo unionale di protezione civile (rescEU)

561

1 400

1 400

Altro

648

p.m.

p.m

Margine

-3 253

1 809

1 809

VI. Vicinato e resto del mondo

93 381

123 002

128 036

15. Azione esterna

82 569

105 219

109 352

Strumento(i) a sostegno delle politiche di sviluppo e di vicinato, incluso il successore del FES e un piano di investimenti per l'Africa

70 428

89 500

93 454

Aiuti umanitari

8 561

11 000

11 000

Politica estera e di sicurezza comune (PESC)

2 066

3 000

3 000

Paesi e territori d'oltremare (compresa la Groenlandia)

582

500

669

Altro

790

1 070

1 070

Agenzie decentrate

141

149

159

16. Assistenza preadesione

12 799

14 500

14 663

Assistenza preadesione

12 799

14 500

14 663

Margine

-1 987

3 283

4 020

VII. Pubblica amministrazione europea

69 584

85 287

85 287

Scuole europee e pensioni

13 823

19 259

19 259

Spesa amministrativa delle istituzioni

55 761

66 028

66 028

 

 

 

 

TOTALE

1 061 960

1 279 408

1 493 701

In % dell'RNL (UE-27)

1.16 %

1.11 %

1.30 %

* L'importo del PE per le agenzie decentrate nei cluster 10 e 11 include l'impatto finanziario delle proposte della Commissione del 12 settembre 2018 sull'EASO e l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.

PARERE della commissione per gli affari esteri (11.10.2018)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul QFP 2021-2027 – Posizione del Parlamento in vista di un accordo
(COM(2018)03222018/0166R(APP))

Relatore per parere: Marietje Schaake

PA_Consent_Interim

SUGGERIMENTI

La commissione per gli affari esteri invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella relazione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  sottolinea, alla luce delle crescenti sfide che incidono sulla stabilità globale e regionale, la necessità di incrementare in misura significativa gli stanziamenti per l'azione esterna dell'UE nell'ambito del nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP), preservando al contempo la politica estera dell'UE, che si basa sulla democrazia, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani e dei diritti fondamentali; prende atto del modesto incremento del finanziamento in termini reali proposto dalla Commissione e chiede un ulteriore incremento relativo degli impegni in materia di azione esterna, che deve essere preservato nell'ambito dei negoziati interistituzionali;

2.  ricorda la sua posizione secondo cui lo strumento europeo di vicinato, lo strumento di assistenza preadesione (IPA III) e lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani, inclusi i loro scopi e obiettivi, dovrebbero essere preservati come strumenti indipendenti in ragione della loro natura specifica e sottolinea che occorre evitare che vi sia concorrenza tra le diverse politiche; esorta a rafforzare il collegamento tra i programmi tematici e geografici in considerazione della natura trasversale di molte questioni, quali i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la non discriminazione delle persone con disabilità e i cambiamenti climatici; ribadisce inoltre il suo invito a mantenere l'attuale equilibrio finanziario nella distribuzione dei fondi tra il vicinato meridionale e il vicinato orientale dell'UE;

3.  rammenta che lo strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace (IcSP) è l'unico strumento dell'UE per la prevenzione dei conflitti civili che include la mediazione, il dialogo e la riconciliazione; deplora che l'attuale proposta della Commissione che istituisce lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) non includa aspetti importanti dell'IcSP quali il sostegno alle commissioni per la riconciliazione, le azioni in materia di bambini soldato, la lotta contro l'uso illecito delle armi da fuoco o la riabilitazione delle vittime di violenza armata;

4.  accoglie con favore la proposta di integrare il Fondo europeo di sviluppo (FES) nel bilancio dell'UE e chiede un rafforzamento dei poteri di controllo del Parlamento;

5.  sollecita l'inclusione di obiettivi specifici in materia di dimensione di genere mediante un incremento del bilancio disponibile per tale ambito;

6.  ribadisce che la riforma dell'attuale struttura degli strumenti di finanziamento esterno dovrebbe rafforzare la responsabilità, la trasparenza, il controllo democratico e parlamentare, l'efficienza e la coerenza, tenendo conto delle priorità strategiche dell'Unione; sottolinea che tali obiettivi non possono essere conseguiti senza una solida struttura di governance che consenta un controllo politico, che sia basata su una strategia, che sia inclusiva e responsabile, e che includa obiettivi, parametri di riferimento e meccanismi di monitoraggio e valutazione chiari, ivi compreso un approccio di bilancio rafforzato basato sulle prestazioni; pone inoltre l'accento sulla necessità di garantire l'inclusione della società civile nella definizione e nell'attuazione dell'azione esterna dell'UE; si rammarica che le proposte della Commissione per l'NDICI e l'IPA III non includano quasi nessuna disposizione sugli aspetti di governance e che non sia previsto alcun meccanismo specifico per coinvolgere il Parlamento europeo nelle decisioni strategiche concernenti le priorità e i finanziamenti; osserva inoltre che le proposte non sono accettabili nella loro forma attuale;

7.  riconosce che è necessaria una maggiore flessibilità; ribadisce tuttavia che i fondi utilizzati nell'ambito della riserva proposta per le "sfide e priorità emergenti" non possono essere usati per raggiungere altri obiettivi, quali la gestione della migrazione e della sicurezza, e che non si può conseguire una maggiore flessibilità a costo di pregiudicare gli obiettivi politici a lungo termine e ridurre le possibilità del Parlamento europeo di esercitare i propri diritti di orientamento e controllo politici; reputa necessario includere criteri chiari in merito alle modalità di assegnazione dei fondi di riserva e introdurre un adeguato meccanismo di monitoraggio;

8.  critica vivamente il fatto che le assegnazioni basate sulle prestazioni di cui all'articolo 17 includano la "cooperazione in materia di migrazioni" tra i criteri per determinare le assegnazioni finanziarie supplementari; sottolinea che lo scopo originario del principio "more for more" (maggiori aiuti a fronte di un maggiore impegno) era quello di concludere partenariati più solidi con i paesi vicini che compiono maggiori progressi in termini di riforma democratica, ed evidenzia che la "cooperazione in materia di migrazioni" minaccia gravemente tale approccio nonché il rispetto da parte dell'Unione dei principi sanciti all'articolo 21 del trattato sull'Unione europea;

9.  pone in evidenza la necessità di un più ampio dibattito democratico sul tema dell'assistenza esterna dell'UE, anche mediante una maggiore partecipazione del Parlamento europeo all'orientamento politico strategico degli strumenti di azione esterna dell'Unione;

10.  ritiene che le spese derivanti dal cluster per la difesa dovrebbero essere destinate solo a fini di difesa, quali le azioni per la difesa nell'ambito del meccanismo per collegare l'Europa, del Fondo europeo per la difesa e del programma Orizzonte Europa, ivi comprese le infrastrutture e le attività a duplice uso, essenziali ai fini di una difesa più efficiente e di maggiori sinergie civili-militari;

11.  invita la Commissione ad attuare il bilancio di genere conformemente all'articolo 8 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Relazione interlocutoria sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 - Posizione del Parlamento in vista di un accordo

Riferimenti

2018/0166R(APP)

Commissione competente per il merito

 

BUDG

 

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

AFET

13.9.2018

Relatore per parere

       Nomina

Marietje Schaake

10.7.2018

Approvazione

9.10.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

35

4

11

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Michèle Alliot-Marie, Francisco Assis, Petras Auštrevičius, Goffredo Maria Bettini, Victor Boştinaru, Klaus Buchner, Fabio Massimo Castaldo, Lorenzo Cesa, Javier Couso Permuy, Andi Cristea, Georgios Epitideios, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Wajid Khan, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, Arne Lietz, Barbara Lochbihler, Sabine Lösing, Ramona Nicole Mănescu, David McAllister, Clare Moody, Javier Nart, Pier Antonio Panzeri, Ioan Mircea Paşcu, Tonino Picula, Cristian Dan Preda, Jozo Radoš, Michel Reimon, Sofia Sakorafa, Jean-Luc Schaffhauser, Jordi Solé, Dobromir Sośnierz, Dubravka Šuica, Charles Tannock, László Tőkés, Ivo Vajgl, Anders Primdahl Vistisen

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Ana Gomes, Andrzej Grzyb, Norica Nicolai, Gilles Pargneaux, Helmut Scholz, Igor Šoltes, Bodil Valero, Marie-Christine Vergiat, Željana Zovko

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Ivan Štefanec

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

35

+

ALDE

Petras Auštrevičius, Javier Nart, Norica Nicolai, Jozo Radoš, Ivo Vajgl

ECR

Charles Tannock

EFDD

Fabio Massimo Castaldo

PPE

Michèle Alliot-Marie, Lorenzo Cesa, Andrzej Grzyb, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, David McAllister, Ramona Nicole Mănescu, Cristian Dan Preda, Ivan Štefanec, Dubravka Šuica, László Tőkés, Željana Zovko

S&D

Francisco Assis, Goffredo Maria Bettini, Victor Boştinaru, Andi Cristea, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Ana Gomes, Wajid Khan, Arne Lietz, Clare Moody, Pier Antonio Panzeri, Gilles Pargneaux, Ioan Mircea Paşcu, Tonino Picula

4

-

ECR

Anders Primdahl Vistisen

ENF

Jean-Luc Schaffhauser

NI

Georgios Epitideios, Dobromir Sośnierz

11

0

GUE/NGL

Javier Couso Permuy, Sabine Lösing, Sofia Sakorafa, Helmut Scholz, Marie-Christine Vergiat

Verts/ALE

Klaus Buchner, Barbara Lochbihler, Michel Reimon, Jordi Solé, Igor Šoltes, Bodil Valero

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per lo sviluppo (17.10.2018)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul QFP 2021-2027 – posizione del Parlamento in vista di un accordo
(2018/0166R(APP))

Relatore per parere: Željana Zovko

PA_Consent_Interim

SUGGERIMENTI

La commissione per lo sviluppo invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella relazione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  richiama l'articolo 208 TFUE, secondo il quale la politica dell'Unione nel settore della cooperazione allo sviluppo è condotta nel quadro dei principi e degli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione, il cui obiettivo principale è la riduzione e, a termine, l'eliminazione della povertà; sottolinea che la politica di cooperazione allo sviluppo dell'Unione e quella degli Stati membri si completano e si rafforzano reciprocamente; ricorda che l'articolo 21, paragrafo 2, TUE stabilisce che la politica di cooperazione allo sviluppo contribuisce agli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione; chiede il pieno rispetto degli impegni giuridici del TFUE e del TUE e uno strumento esterno orientato allo sviluppo nel prossimo QFP 2021-2027;

2.  ricorda la necessità di incrementare i livelli attuali di aiuto pubblico allo sviluppo (APS) dell'UE nella futura rubrica esterna del QFP e accoglie con favore il modesto aumento (a prezzi 2018) proposto dalla Commissione;

3.  prende atto del fatto che la proposta relativa a uno strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) riflette un nuovo approccio alla politica estera e alla politica di sviluppo, che non è in linea con l'articolo 208 TFUE; sottolinea che l'eliminazione della povertà deve essere lo scopo ultimo delle politiche dell'UE in materia di sviluppo; che l'eliminazione della povertà, come anche lo sviluppo umano, ambientale ed economico sostenibile, la lotta contro le disuguaglianze, l'ingiustizia e l'esclusione, il buon governo, la pace e la sicurezza devono essere gli obiettivi primari degli strumenti finanziari esterni dell'UE nel prossimo QFP, insieme ai suoi impegni in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) conformemente all'articolo 208, paragrafo 2, TFUE;

4.  ricorda che l'impegno dell'UE di realizzare gli OSS, il Programma d'azione di Addis Abeba sul finanziamento dello sviluppo e l'accordo di Parigi sul clima deve guidare la politica di sviluppo unionale; ritiene che il sostegno dell'UE a tale realizzazione nei paesi in via di sviluppo debba mantenere l'approccio fondato sui diritti e concentrarsi sugli obiettivi di lungo termine, tra cui l'eliminazione della povertà, la lotta alle disuguaglianze, all'ingiustizia e all'esclusione, la promozione della governance democratica, dei diritti umani e della parità di genere, anche promuovendo lo spazio della società civile e incoraggiando uno sviluppo sostenibile e inclusivo, in particolare nei paesi meno avanzati (PMA);

5.  sottolinea che il prossimo QFP deve assicurare che gli strumenti esterni siano dettati da considerazioni di carattere politico, contribuendo nel modo più efficace possibile al perseguimento degli obiettivi delle politiche pertinenti, quali stabiliti dai trattati; ricorda che gli interessi interni dell'UE non dovrebbero guidare il suo programma di vicinato, sviluppo e cooperazione umanitaria e internazionale; sottolinea la sua opposizione alla strumentalizzazione degli aiuti;

6.  osserva che il nuovo fabbisogno di finanziamenti derivante dal deteriorarsi delle condizioni di sicurezza nel vicinato dell'Unione europea e dall'aumento dei flussi migratori verso l'Unione richiede un aumento dei finanziamenti nel prossimo QFP; osserva altresì che le nuove sfide devono essere affrontate unitamente agli OSS; ritiene che la creazione dell'NDICI rischi di esacerbare i problemi evidenziati in occasione del riesame intermedio degli strumenti finanziari esterni, e in particolare che la crescente domanda proveniente da altri settori di politica abbia distolto le politiche di sviluppo dell'UE dalla riduzione della povertà; fa notare che, sebbene sia altamente auspicabile, l'iscrizione in bilancio del FES non può essere interpretata come un aumento dei finanziamenti destinati allo sviluppo;

7.  rammenta che la concessione di aiuti a livello di paese nel contesto dei programmi di cooperazione internazionale dell'UE dovrebbe completare la politica estera, assicurando nel contempo che i finanziamenti destinati allo sviluppo siano impiegati esclusivamente per scopi e obiettivi legati allo sviluppo e non per coprire spese associate al conseguimento di obiettivi diversi, quali il controllo delle frontiere o le politiche anti-migrazione;

8.  osserva che lo strumento di cooperazione dovrebbe essere concepito in modo da lasciare sufficiente flessibilità per adeguare i programmi alle esigenze specifiche dei paesi terzi; ribadisce che una quota sostanziale dell'aiuto dell'UE dovrebbe essere assegnata ai PMA, come obiettivo primario dell'APS; sottolinea che garantire l'efficienza, l'efficacia, la visibilità e la coerenza delle politiche per lo sviluppo durante l'attuazione, assicurare la partecipazione delle organizzazioni della società civile (OSC) e applicare alla cooperazione allo sviluppo l'approccio fondato sui diritti, nonché introdurre un parametro di riferimento del 20 % dei fondi da destinare ai servizi sociali di base sono aspetti di sviluppo determinanti che devono essere mantenuti e migliorati nel ciclo del prossimo QFP;

9.  evidenzia che l'uguaglianza di genere e i diritti e l'emancipazione delle donne e delle ragazze devono costituire un importante obiettivo in tutti i programmi, geografici e tematici; ritiene che il bilancio dell'UE dovrebbe essere sensibile alle questioni di genere e alle situazioni di conflitto;

10.  osserva che l'NDICI proposto contiene vari meccanismi di flessibilità quali riserve, cuscinetti e quadri di risposta rapida; sottolinea che si dovrebbe tenere debitamente conto degli effetti di una maggiore flessibilità sulla prevedibilità dell'APS; chiede un maggiore controllo parlamentare e un'elaborazione più chiara della sua governance e delle sue strutture; nota con preoccupazione l'assenza negli obiettivi di un esplicito riferimento all'eliminazione della povertà, allo sviluppo sostenibile, agli OSS e alla lotta contro le disuguaglianze; sottolinea che tali priorità devono riflettersi esplicitamente negli obiettivi dello strumento proposto per realizzare il consenso in materia di sviluppo;

11.  richiama l'attenzione sul fatto che l'UE ha disatteso gli impegni presi a livello internazionale di portare, entro il 2030, il proprio APS allo 0,7 % del reddito nazionale lordo (RNL), di cui il 20 % per lo sviluppo umano e l'inclusione sociale, e allo 0,2 % del RNL per i PMA, nonché di fornire nuovi finanziamenti supplementari per l'azione a favore del clima nei paesi in via di sviluppo; afferma che tali impegni devono essere presi adeguatamente in considerazione nel QFP 2021-2027;

12.  accoglie con favore e chiede che sia mantenuta la proposta ammissibilità dello strumento al 92 % dell'APS; chiede di riservare almeno il 20 % dell'APS, in tutti i programmi, geografici e tematici, ogni anno e per tutta la durata dell'NDICI, all'inclusione sociale e allo sviluppo umano, al fine di sostenere e rafforzare la fornitura di servizi sociali di base, quali la salute (compresa la nutrizione), l'istruzione e la protezione sociale, in particolare a favore delle persone più emarginate, tra cui donne e bambini; chiede di destinare almeno l'85 % dell'APS ad azioni che hanno come obiettivo principale o significativo la parità di genere e i diritti e l'emancipazione delle donne e delle ragazze, in tutti i programmi, geografici e tematici, annualmente e per tutta la durata delle sue azioni; afferma che il 20 % di tali azioni dovrebbe avere come obiettivo principale la parità di genere e i diritti e l'emancipazione delle donne e delle ragazze; chiede che il 50 % dello strumento globale sia destinato a contribuire a obiettivi e azioni riguardanti il clima e l'ambiente;

13.  ritiene che il bilancio dell'UE dovrebbe essere sensibile alle questioni di genere e alle situazioni di conflitto, e invita la Commissione ad attuare il bilancio di genere;

14.  ricorda che la concessione di aiuti a livello di paese non dovrebbe dipendere dagli accordi in materia di migrazione con l'UE e che non dovrebbe esserci uno sviamento dei finanziamenti dai paesi e dalle regioni povere verso i paesi di origine o di transito dei migranti verso l'Europa per il solo fatto che questi si trovano sulla rotta migratoria;

15.  ribadisce il suo sostegno all'integrazione del Fondo europeo di sviluppo (FES) nel bilancio dell'UE, prevedendo altresì la totale addizionalità dei fondi così trasferiti;

16.  accoglie con favore la creazione di uno strumento dedicato alla cooperazione con i paesi e i territori d'oltremare (PTOM), con lo scopo di realizzare il loro sviluppo sostenibile e promuovere i valori e le norme dell'Unione nel mondo; sottolinea tuttavia la necessità di dotare questo strumento di risorse finanziarie adeguate, con una ripartizione meglio adattata alle esigenze e più equilibrata tra i vari PTOM;

17.  riconosce i notevoli sforzi compiuti dalla Commissione per aumentare la dotazione della linea di bilancio relativa agli aiuti umanitari nel prossimo QFP; osserva tuttavia che tale incremento ancora non risponde al livello dei bisogni, che sono più che raddoppiati rispetto al 2011;

18.  sottolinea che è essenziale che il prossimo QFP sia nella sua integralità conforme al principio della coerenza delle politiche per lo sviluppo, quale affermato all'articolo 208 TFUE, e contribuisca alla realizzazione degli OSS;

19.  rammenta che la parità di genere è sancita dai trattati dell'UE e dovrebbe essere integrata in tutte le attività dell'Unione così da essere garantita nella pratica; sottolinea che il bilancio di genere deve diventare parte integrante del QFP mediante l'inclusione di un chiaro impegno nel regolamento del QFP;

20.  accoglie con favore l'estensione dell'ambito di applicazione e l'incremento della dotazione per la riserva per gli aiuti d'urgenza, nella prospettiva di affrontare anche le crisi interne; ricorda la necessità di garantire la priorità in caso di crisi umanitarie improvvise al di fuori dell'UE;

21.  evidenza che è necessario cogliere l'opportunità del prossimo QFP per sostenere finanziariamente le operazioni nell'ambito del concetto di collegamento tra aiuto di emergenza, risanamento e sviluppo (LRRD); sottolinea che per realizzare il nesso tra la dimensione umanitaria e quella dello sviluppo occorre garantire la complementarità tra le attività di sviluppo e quelle umanitarie, e cambiare il paradigma culturale che vede nell'UE il donatore per passare a una flessibilità e un'assunzione dei rischi più operative, al fine di sostenere l'LRRD, la resilienza dei singoli e delle comunità nonché la rapida ripresa e la ricostruzione; chiede una maggiore pianificazione e un maggiore finanziamento pluriennali delle attività umanitarie dell'UE e l'introduzione sistematica di modificatori di crisi nelle attività di sviluppo di quest'ultima per consentire ai suoi partner di contribuire efficacemente all'attuazione del nesso di cui sopra;

22.  sottolinea che il QFP 2021-2027 deve mantenere e migliorare la supervisione e il controllo del Parlamento sull'utilizzo dei fondi, con un meccanismo e un processo decisionale chiari per l'erogazione dei fondi non assegnati, garantendo l'impatto del Parlamento sulla fase di programmazione e attuazione degli strumenti finanziari esterni; ribadisce che qualsiasi proposta in vista di una maggiore flessibilità deve essere controbilanciata da un miglioramento della trasparenza e della responsabilità.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Relazione interlocutoria sul QFP 2021-2027 – posizione del Parlamento in vista di un accordo

Riferimenti

2018/0166R(APP)

Commissione competente per il merito

BUDG

 

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

DEVE

13.9.2018

Relatore per parere

       Nomina

Željana Zovko

11.7.2018

Relatore per parere sostituito

Frank Engel

Esame in commissione

30.8.2018

 

 

 

Approvazione

9.10.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

21

1

3

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Beatriz Becerra Basterrechea, Ignazio Corrao, Mireille D'Ornano, Nirj Deva, Enrique Guerrero Salom, Maria Heubuch, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Stelios Kouloglou, Linda McAvan, Norbert Neuser, Vincent Peillon, Lola Sánchez Caldentey, Eleni Theocharous, Mirja Vehkaperä, Bogdan Brunon Wenta, Joachim Zeller, Željana Zovko, Anna Záborská

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Thierry Cornillet, Cécile Kashetu Kyenge, Ádám Kósa, Florent Marcellesi, Paul Rübig, Kathleen Van Brempt

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Kati Piri

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

21

+

ALDE

Beatriz Becerra Basterrechea, Thierry Cornillet, Mirja Vehkaperä

ECR

Nirj Deva, Eleni Theocharous

EFDD

Ignazio Corrao

GUE/NGL

Stelios Kouloglou, Lola Sánchez Caldentey

PPE

Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Ádám Kósa, Bogdan Brunon Wenta, Anna Záborská, Joachim Zeller, Željana Zovko

S&D

Enrique Guerrero Salom, Cécile Kashetu Kyenge, Linda McAvan, Norbert Neuser, Vincent Peillon, Kati Piri, Kathleen Van Brempt

1

-

EFDD

Mireille D'Ornano

3

0

PPE

Paul Rübig

Verts/ALE

Maria Heubuch, Florent Marcellesi

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per il commercio internazionale (15.10.2018)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul QFP 2021-2027 – Posizione del Parlamento in vista di un accordo
(COM(2018)03222018/0166R(APP))

Relatore per parere: Helmut Scholz

PA_Consent_Interim

SUGGERIMENTI

La commissione per il commercio internazionale invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti suggerimenti:

Raccomandazioni

1.  a condizione che i colegislatori concordino un nuovo strumento globale per l'azione esterna, il suo titolo dovrebbe menzionare esplicitamente il "commercio" e recare ad esempio la dicitura "Strumento di vicinato, sviluppo, commercio e cooperazione internazionale";

2.  accoglie con favore l'aumento degli stanziamenti a favore delle azioni di cui alla rubrica 6 "Vicinato e resto del mondo" della proposta della Commissione relativa al quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 e chiede un aumento proporzionale (del 30 %) delle risorse dedicate al commercio internazionale nella stessa sezione e che tali stanziamenti siano destinati specificamente al commercio;

3.  sottolinea che lo scopo del QFP è l'attuazione delle politiche; accoglie con favore, in tale contesto, il fatto che la strategia ambiziosa "Commercio per tutti" ha delineato per l'Unione un approccio in materia di politica commerciale basato sul valore, tra cui i principi del commercio equo ed etico, e chiede un QFP 2021-2027 che preveda finanziamenti sufficienti e un sostegno politico e amministrativo per l'ulteriore sviluppo della politica commerciale dell'Unione a sostegno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (OSS) attraverso strategie coerenti; esprime preoccupazione per la mancanza di un impegno chiaro e visibile a tal fine nelle proposte relative al QFP; sottolinea che occorre tenere debitamente conto degli obiettivi degli OSS per creare una crescita economica sostenibile e la stabilità, l'occupazione e lo sviluppo sostenibile dell'Unione europea e dei paesi terzi, in particolare nei paesi in via di sviluppo; ricorda che l'attuazione degli OSS riguarda le politiche interne ed esterne dell'UE; invita pertanto a integrare gli OSS in tutte le politiche dell'UE, compresa la politica commerciale, e nelle iniziative relative al prossimo QFP; sottolinea che il contributo all'attuazione dell'Agenda 2030 deve essere impiegato come parametro di riferimento dell'efficacia delle politiche; occorre prestare un'attenzione particolare alla fornitura di sufficienti prodotti alimentari di buona qualità e di acqua pulita e alla costruzione di impianti supplementari di smaltimento delle acque reflue al fine di conseguire gli OSS n. 2 e n. 6; richiama inoltre l'attenzione sulla portata e sulle implicazioni della povertà energetica nei paesi in via di sviluppo e chiede un'azione supplementare per ridurre la povertà energetica conformemente all'OSS n. 7, in particolare nelle zone rurali remote nelle regioni non collegate alla rete energetica; sottolinea che si dovrebbero incrementare i fondi a favore delle iniziative per gli aiuti al commercio;

4.  sottolinea la necessità di mantenere nell'architettura dei futuri strumenti finanziari esterni la flessibilità applicata negli strumenti esistenti, come lo strumento di partenariato, ai fini del finanziamento dei compiti connessi al commercio, quali i gruppi consultivi interni (GCI), e chiede un aumento degli importi disponibili per tali misure di accompagnamento; rileva che uno degli obiettivi degli strumenti esterni dell'Unione è la diplomazia pubblica, al fine di favorire nei paesi terzi la fiducia e la comprensione verso le politiche dell'UE; sottolinea che l'impegno della società civile è estremamente importante e riconosce l'importanza dei GCI come strumenti potenti per la corretta attuazione degli accordi di partenariato commerciale; osserva tuttavia con preoccupazione che sono sottofinanziati e soffrono della mancanza di capacità, in particolare nei paesi terzi, e chiede pertanto stanziamenti più elevati per sostenere la partecipazione delle organizzazioni della società civile nei paesi partner ai rispettivi GCI;

5.  ribadisce la sua richiesta di risorse sufficienti per effettuare valutazioni ex ante, intermedie ed ex post degli accordi commerciali e per riesaminare la metodologia utilizzata, anche per quanto riguarda gli effetti cumulativi, l'impatto sul conseguimento degli OSS e sull'attuazione dell'accordo di Parigi; ritiene che l'Unione europea debba tenere maggiormente conto dell'impatto sociale, sanitario e ambientale delle sue relazioni commerciali e dei suoi accordi commerciali al momento di valutare gli scenari attuali e futuri e sottolinea anche la necessità di dati disaggregati per genere; invita la Commissione a cooperare strettamente con i dipartimenti scientifici dell'UNCTAD e dell'OCSE;

6.  rileva che la stipula di ogni nuovo accordo commerciale può comportare perdite significative in termini di entrate per il bilancio delle risorse proprie dell'Unione; invita la Commissione a misurare accuratamente tali perdite e a fornire al Parlamento le cifre corrispondenti per ciascun accordo concluso; osserva che gli Stati membri trattengono il 20 % dei dazi doganali sulle importazioni provenienti da paesi non appartenenti all'Unione a titolo di spese di riscossione; sostiene la proposta di ridurre tale quota al 10 % per il periodo del QFP 2021-2027, a beneficio del bilancio delle risorse proprie dell'UE; invita la Commissione e gli Stati membri a incrementare i loro sforzi contro le frodi doganali;

7.  richiama l'attenzione sul fatto che l'unione doganale è una delle principali fonti di capacità finanziaria dell'Unione europea; invita pertanto a un'attuazione più rigorosa e omogenea del codice doganale dell'Unione; ribadisce i suoi timori causati dalla relazione dell'OLAF[1] del 2017, la quale suggerisce che gli importatori nel Regno Unito hanno evaso i dazi doganali per ingenti importi facendo uso di fatture fittizie e false e di dichiarazioni errate sul valore doganale all'atto dell'importazione; riconosce che le ulteriori ispezioni condotte dalla Commissione hanno messo in luce un significativo aumento della portata del regime fraudolento di sottovalutazione attivo tramite l'hub nel Regno Unito; ricorda che sebbene fosse stato informato dal 2007 dei rischi di frode relativi alle importazioni di prodotti tessili e calzature provenienti dalla Repubblica popolare cinese e nonostante fosse stato invitato ad adottare misure appropriate di controllo dei rischi, il Regno Unito non ha preso provvedimenti per impedire le frodi; prende atto con preoccupazione delle conclusioni dell'OLAF in base alle quali la continua negligenza da parte delle autorità doganali britanniche ha privato l'UE di 1,987 miliardi di EUR di entrate in conseguenza dei dazi persi e invita il Regno Unito a pagare la multa di 2,7 miliardi di EUR richiesta dalla Commissione;

8.  ribadisce che la politica commerciale e le politiche di sviluppo costituiscono elementi complementari delle politiche esterne dell'Unione e sono parte integrante del consenso europeo in materia di sviluppo, e che i principi sull'efficacia degli aiuti devono essere applicati anche agli aiuti per il commercio; ricorda gli impegni non soddisfatti da parte dell'Unione e della maggior parte degli Stati membri di incrementare il proprio aiuto pubblico allo sviluppo (APS) allo 0,7 % del reddito nazionale lordo (RNL) entro il 2030, compresa l'attribuzione del 20 % dell'APS dell'UE ad azioni a favore dell'inclusione sociale e dello sviluppo umano e l'attribuzione dello 0,2 % dell'RNL dell'Unione all'APS per i paesi meno sviluppati;

9.  sottolinea che il prossimo QFP deve offrire un'assistenza macrofinanziaria (AMF) nel quadro di rigorose condizionalità economiche e in termini di progresso sociale;

10.  sottolinea che il ruolo determinante delle PMI per l'economia dell'Unione dovrebbe trovare riscontro in una strategia globale e coerente che assicuri alle PMI europee un contesto favorevole alle imprese e promuova le loro opportunità commerciali e di investimento a livello internazionale; invita nuovamente la Commissione a valutare e a migliorare l'efficacia e l'efficienza delle varie iniziative a sostegno dell'internazionalizzazione delle PMI, anche nel quadro dello strumento di partenariato, con riferimento sia a iniziative private che degli Stati membri, nonché ad altri strumenti di finanziamento dell'Unione a favore delle PMI, come COSME, al fine di garantirne la complementarità e il valore aggiunto europeo; invita la Commissione a finanziare ulteriormente i programmi di internazionalizzazione delle PMI e ad adoperarsi per fornire uno strumento di calcolo relativo alle regole di origine adatto alle PMI che, nello specifico, dovrebbe consentire loro di utilizzare le preferenze disponibili nell'ambito degli accordi esistenti al fine di aumentare il tasso di utilizzo delle preferenze; osserva che occorre migliorare l'accesso delle PMI agli strumenti di finanziamento esterno attraverso una regolamentazione meno complessa e più agevole, che possa facilitare un utilizzo più flessibile dei fondi disponibili e, nel contempo, aiutare le PMI ad acquisire esperienza internazionale; sottolinea la necessità di migliorare il livello di informazione e consapevolezza delle PMI circa gli strumenti esistenti, in particolare a livello nazionale;

11.  raccomanda la creazione di meccanismi di sorveglianza e valutazione solidi e coerenti, compresi quelli necessari per soddisfare gli obblighi in materia di commercio e sviluppo sostenibile, all'interno della futura architettura degli strumenti finanziari, al fine di migliorare la rendicontabilità, la trasparenza e il controllo democratico da parte del Parlamento e provvedere a una migliore individuazione degli obiettivi di spesa; chiede che siano assicurate risorse di bilancio più elevate e sufficienti nell'ambito della futura architettura degli strumenti finanziari e per il personale che sarà assegnato alla direzione generale del commercio della Commissione al fine di svolgere il numero crescente di compiti, per monitorare l'attuazione degli accordi commerciali e l'utilizzo di strumenti di difesa commerciale, in particolare per difendere e promuovere il multilateralismo nello sviluppo di norme e regolamenti commerciali globali, per la riforma dell'OMC e una migliore integrazione della politica commerciale e della regolamentazione nel quadro del sistema delle Nazioni Unite; chiede un sostegno supplementare da parte dell'Unione alla dimensione parlamentare dell'OMC, compreso un maggiore sostegno in termini finanziari e di personale a favore del segretariato competente; sottolinea l'importanza di fornire risorse finanziarie adeguate per consentire un monitoraggio periodico ed efficiente degli obblighi derivanti dai capitoli relativi al commercio e allo sviluppo sostenibile da parte di organizzazioni internazionali quali le missioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro, nonché per quanto concerne l'attività di sorveglianza e accertamento dei fatti da parte di altre organizzazioni delle Nazioni Unite;

12.  invita la Commissione a destinare fondi sufficienti tramite gli strumenti di finanziamento esterno a favore della cooperazione e dell'assistenza tecnica ai paesi terzi, segnatamente ai paesi in via di sviluppo, per le misure di accompagnamento necessarie alla normativa in materia di scambi commerciali, quali il regolamento che stabilisce obblighi di dovuta diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell'Unione di stagno, tantalio e tungsteno, dei loro minerali, e di oro, originari di zone di conflitto e ad alto rischio, il processo di Kimberley, l'iniziativa faro della Commissione nel settore dell'abbigliamento e iniziative analoghe e il patto mondiale delle Nazioni Unite;

13.  ritiene che il Fondo europeo di garanzia per le azioni esterne rappresenti un meccanismo efficiente ed efficace per far fronte ai rischi relativi alle operazioni di prestito dell'Unione nei paesi terzi; sollecita una maggiore erogazione di prestiti a sostegno delle PMI e lo sviluppo di infrastrutture sociali ed economiche nelle regioni maggiormente interessate dalla crisi migratoria e dei rifugiati;

14.  sottolinea che il sostegno all'agevolazione degli scambi commerciali nei paesi partner deve rimanere un compito significativo nell'ambito del QFP e raccomanda nel contempo di prestare maggiore attenzione alla riduzione dei tempi di commercializzazione sui mercati locali e regionali, rafforzando il sostegno alle strutture di stoccaggio dei prodotti ittici e agricoli e aumentando gli incentivi a favore di scambi commerciali equi ed etici con l'Unione.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Relazione interlocutoria sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 - Posizione del Parlamento in vista di un accordo

Riferimenti

2018/0166R(APP)

Commissione competente per il merito

 

BUDG

 

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

INTA

13.9.2018

Relatore per parere

       Nomina

Helmut Scholz

23.8.2018

Esame in commissione

30.8.2018

 

 

 

Approvazione

11.10.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

28

8

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Maria Arena, Tiziana Beghin, Daniel Caspary, Salvatore Cicu, Christofer Fjellner, Eleonora Forenza, Karoline Graswander-Hainz, Christophe Hansen, Heidi Hautala, Yannick Jadot, France Jamet, Elsi Katainen, Jude Kirton-Darling, Danilo Oscar Lancini, Bernd Lange, David Martin, Anne-Marie Mineur, Franck Proust, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Inmaculada Rodríguez-Piñero Fernández, Tokia Saïfi, Helmut Scholz, Joachim Schuster, Adam Szejnfeld, William (The Earl of) Dartmouth, Jan Zahradil

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Goffredo Maria Bettini, Sander Loones, Fernando Ruas, Paul Rübig, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Beatriz Becerra Basterrechea, Czesław Hoc, Stanisław Ożóg, Jozo Radoš, Anders Sellström

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

28

+

ALDE

Beatriz Becerra Basterrechea, Elsi Katainen, Jozo Radoš

GUE/NGL

Eleonora Forenza, Helmut Scholz

PPE

Laima Liucija Andrikienė, Daniel Caspary, Salvatore Cicu, Christofer Fjellner, Christophe Hansen, Franck Proust, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Fernando Ruas, Paul Rübig, Tokia Saïfi, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Anders Sellström, Adam Szejnfeld

S&D

Maria Arena, Goffredo Maria Bettini, Karoline Graswander-Hainz, Jude Kirton-Darling, Bernd Lange, David Martin, Inmaculada Rodríguez-Piñero Fernández, Joachim Schuster

Verts/ALE

Heidi Hautala, Yannick Jadot

8

-

ECR

Czesław Hoc, Sander Loones, Stanisław Ożóg, Jan Zahradil

EFDD

Tiziana Beghin, William (The Earl of) Dartmouth

ENF

France Jamet, Danilo Oscar Lancini

1

0

GUE/NGL

Anne-Marie Mineur

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

  • [1]  Ufficio europeo per la lotta antifrode, ‘The OLAF Report 2016 – Seventeenth Report of the European Anti-Fraud Office, 1 January to 31 December 2016’, (Relazione OLAF 2016 – diciassettesima relazione dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode, 1°gennaio - 31 dicembre 2016), 2017.

PARERE della commissione per il controllo dei bilanci (11.10.2018)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul QFP 2021-2027 – Posizione del Parlamento in vista di un accordo
(COM(2018)03222018/0166R(APP))

Co-relatori per parere: Inés Ayala Sender, Gerben-Jan Gerbrandy

PA_Consent_Interim

SUGGERIMENTI

La commissione per il controllo dei bilanci invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella relazione interlocutoria i seguenti suggerimenti riguardanti il regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 e la decisione del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea.

Proposta relativa al QFP

1.  ricorda i principi di bilancio europei di unità, verità del bilancio, annualità, equilibrio, universalità, specializzazione, performance, sana gestione finanziaria e trasparenza, che devono essere rispettati all'atto della definizione del quadro finanziario pluriennale (QFP);

2.  sottolinea che il QFP 2021-2027 dovrebbe agevolare un vero bilancio a valore aggiunto europeo, con finanziamenti sufficienti per realizzare le sue ambizioni e un maggiore accento sulla stabilità e la semplicità, sulla performance e sui risultati, che conduca a una spesa migliore e più efficace, a bassi costi operativi, a un'assegnazione efficiente delle risorse, all'equità e a una maggiore rendicontabilità e trasparenza in relazione ai fondi dell'Unione, rendendolo comprensibile per i cittadini europei;

Numeri[1]

3.  osserva che, secondo la Corte dei conti europea, la proposta della Commissione per il QFP 2021-2027 rappresenta un aumento del 18 % a prezzi correnti rispetto al QFP 2014-2020: da 1 087 a 1 279 miliardi di EUR; sottolinea tuttavia che, tenuto conto dell'inflazione, degli importi attribuibili ai beneficiari del Regno Unito durante il QFP 2014-2020 e dell'inclusione nel bilancio del Fondo europeo di sviluppo (FES), l'aumento reale è del 5 %; rileva che, in proporzione al reddito nazionale lordo (RNL), secondo le stime della Commissione e applicando la stessa base comparabile, in realtà vi è un calo dall'1,16 % all'1,08 %, e dell'11 % se si integra il FES;

4.  osserva che la Commissione propone di ridurre i finanziamenti del 16 % per la rubrica del QFP "Risorse naturali e ambiente", il che significa in particolare:

–  una riduzione del 15 % della PAC nel suo insieme (riduzione dell'11 % dei pagamenti diretti e del 27 % dei programmi di sviluppo rurale);

–  secondo i dati del Parlamento, un aumento del 38 % per il programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE), che rimarrà una piccola parte della rubrica "Risorse naturali e ambiente": 2 %;

5.  osserva che la spesa proposta per la rubrica "Coesione e valori" dovrebbe aumentare dell'1 %, ma che vi sono importanti cambiamenti a livello di programma dal momento che, se considerati nel loro insieme, i tre fondi che attualmente riguardano la coesione, ovvero il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo di coesione e il Fondo sociale europeo (FSE), dovranno essere ridotti del 10 %, il che significa:

–  un aumento del 2 % del FESR;

–  una riduzione del 45 % del Fondo di coesione;

–  una riduzione del 7 % del FSE, nonostante l'ampliamento del suo campo di applicazione e l'integrazione dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile;

6.  constata con preoccupazione il fatto che, nel regolamento recante disposizioni comuni, la Commissione ha presentato le assegnazioni nazionali per la politica di coesione senza una distribuzione dettagliata tra il FESR, il Fondo di coesione e il Fondo sociale europeo Plus (FSE+);

7.  osserva che altri programmi saranno inclusi nella rubrica "Coesione e valori", quali Erasmus+, per il quale la Commissione prevede un aumento del 77 % in termini di finanziamento (pari al 7 % della nuova rubrica "Coesione e valori");

8.  osserva che, nel complesso, la Commissione propone di aumentare di 115 miliardi di EUR il finanziamento per le altre rubriche del QFP, il che corrisponde all'11 % dell'attuale QFP;

9.  osserva che la proposta di ridefinizione delle priorità avanzata dalla Commissione è incentrata sulle rubriche "Migrazione e gestione delle frontiere" e "Sicurezza e difesa" che aumenteranno raggiungendo quasi il 5 % del bilancio nel suo complesso rispetto al livello attuale dell'1 %, e che la spesa nell'ambito della rubrica "Mercato unico, innovazione e agenda digitale" aumenterà al 15 % dal livello attuale dell'11 %;

Pianificazione strategica

10.  osserva che la Commissione intende allineare appieno la struttura e i programmi del bilancio dell'UE con il programma positivo post-2020 dell'Unione, come convenuto a Bratislava e a Roma[2]; che le dichiarazioni e la tabella di marcia adottate a Bratislava e a Roma non possono essere considerate alla stregua di una visione strategica a lungo termine con obiettivi e indicatori riguardanti tutti gli ambiti programmatici dell'Unione;

11.  ribadisce la sua richiesta alla Commissione di introdurre una visione a lungo termine della posizione dell'Unione europea nel mondo globalizzato sostenuta da politiche correttamente applicate basate su obiettivi politici a lungo termine, in modo da consentire all'UE di affrontare le sfide attuali e future cui è confrontata; osserva che in caso contrario potrebbe essere potenzialmente compromesso il valore aggiunto della proposta relativa al QFP;

12.  rileva che la strategia Europa 2020 terminerà prima dell'inizio del nuovo periodo del QFP e che non è stata ancora adottata una decisione su una nuova serie di obiettivi strategici dell'UE; sottolinea la necessità di un'ulteriore pianificazione politica strategica da parte della Commissione e ribadisce che i bilanci pubblici devono essere determinati dopo la fissazione degli obiettivi politici a lungo termine e l'elaborazione delle politiche in linea con una visione globale per l'UE, e pertanto deplora che la nuova proposta riguardante il QFP non rispecchi pienamente tale domanda;

13.  sottolinea che gli Stati membri e la Commissione dovrebbero in primo luogo presentare esigenze ben motivate ai fini del finanziamento dell'Unione e definire gli obiettivi strategici e i risultati attesi da raggiungere prima che sia pianificata qualsiasi spesa con gli indicatori corrispondenti da misurare;

Priorità politiche e presentazione del bilancio dell'UE

14.  accoglie con favore il fatto che i nuovi programmi saranno riuniti in poli strategici che si rifletteranno nei titoli del bilancio annuale; esprime l'auspicio che ciò offra una maggiore chiarezza su come contribuiranno agli obiettivi strategici;

15.  accoglie con favore la modernizzazione e la semplificazione complessiva del bilancio e l'ambizione di conseguire una maggiore razionalizzazione, flessibilità e trasparenza;

16.  accoglie con favore il fatto che a partire dal 2021 la Commissione intende allineare il concetto degli ambiti strategici ai cluster di programma e che tale allineamento consentirà una più agevole riconciliazione tra il bilancio annuale e le rubriche del QFP;

17.  ricorda che la commissione per il controllo dei bilanci (CONT) ha chiesto in numerose occasioni alla Commissione di presentare il bilancio dell'Unione conformemente agli obiettivi politici del QFP adottati dal Parlamento; è del parere che ciò consentirà all'autorità di bilancio di controllare e monitorare più facilmente la preparazione e l'esecuzione del bilancio;

18.  ricorda che i finanziamenti per le politiche e i progetti dovrebbero essere in linea con gli obiettivi in materia di clima ed energia e con gli impegni assunti nel quadro dell'accordo di Parigi; che, pertanto, almeno il 30 % della spesa dell'UE dovrebbe contribuire agli obiettivi climatici e concorda sul fatto che il modo migliore per farlo è integrare la spesa per il clima in tutti i programmi dell'UE; ribadisce il suo invito alla Commissione inteso a garantire che ciò sia applicato in modo coerente e completo, conformemente alla pianificazione strategica;

19.  rileva l'assenza di investimenti chiari in relazione agli obiettivi del pilastro dei diritti sociali dell'UE adottato dalle tre istituzioni;

20.  deplora il mancato allineamento del QFP proposto con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite per il 2030 a sostegno della trasformazione progressiva verso una società europea sostenibile;

21.  invita la Commissione a continuare a dar prova di una leadership e un impegno sufficienti nei settori strategici e chiede alla Commissione di garantire una maggiore visibilità generale per il grande pubblico in tema di finanziamenti;

Semplificazione e performance

22.  accoglie con favore la proposta della Commissione di ridurre di un terzo il numero dei programmi di spesa e di rendere le norme più coerenti; sottolinea che per conseguire un'effettiva semplificazione per i beneficiari è necessario eliminare tutte le norme, le prescrizioni e le procedure inutili;

23.  si chiede per quale motivo la Commissione utilizzi due serie di obiettivi e indicatori per misurare la performance della gestione finanziaria; da un lato, i direttori generali della Commissione valutano il conseguimento degli obiettivi definiti nel loro piano di gestione presente nelle rispettive relazioni annuali di attività (RAA) e, dall'altro, la Commissione misura le performance dei programmi di spesa attraverso le dichiarazioni programmatiche delle spese operative allegate al progetto di bilancio;

24.  ricorda che l'attuale quadro di riferimento della performance dei programmi indicato nelle dichiarazioni programmatiche comprende 716 tipi diversi di indicatori che misurano la performance rispetto ai 61 obiettivi generali e ai 228 obiettivi specifici;

25.  chiede alla Commissione di:

(a)  razionalizzare la rendicontazione sulla performance:

–  continuando a ridurre il numero di obiettivi e indicatori utilizzati per le sue varie relazioni sulla performance e concentrandosi su quelli che misurano meglio la performance del bilancio dell'Unione nell'interesse della semplificazione, della trasparenza e di un migliore controllo;

–  ampliando l'approccio qualitativo e includendo gli indicatori ambientali e sociali per poter misurare l'impatto della strategia dell'UE sulle politiche ambientali e sociali;

–  presentando le informazioni finanziarie in maniera tale da renderle comparabili con le informazioni sulla performance in modo che sia chiaro il nesso tra spesa e performance;

(b)  fornire una rendicontazione della performance più equilibrata, illustrando chiaramente le informazioni sulle principali sfide dell'UE ancora da raccogliere;

(c)  fornire una dichiarazione sulla qualità dei dati relativi alla performance comunicati;

Revisione della spesa che accompagna la proposta relativa al QFP

26.  deplora il fatto che la Commissione abbia effettuato soltanto una revisione della spesa senza analizzare tutti i principali programmi nell'ambito dell'attuale QFP attraverso un approccio di bilancio a base zero; osserva che il riesame limitato della Commissione, tuttavia, mirava a combinare:

–  un riesame strategico (incentrato sulla priorità ai programmi in funzione del loro valore aggiunto e della coerenza con gli obiettivi dell'UE) con

–  un riesame dell'efficienza (nell'ottica di migliorare la realizzazione dei programmi esistenti);

27.  deplora che la suddetta revisione della spesa non abbia fornito una valutazione globale volta a dimostrare il reale valore aggiunto dei programmi;

28.  ricorda che per consentire al Parlamento di elaborare il quadro politico per ciascuno dei cinque anni successivi, è opportuno che la programmazione del bilancio sia allineata ai cicli legislativi; ritiene che QFP 2021-2017 rappresenti un periodo di transizione da un bilancio settennale a una nuova formula che sia allineata ai periodi legislativi quinquennali e che non pregiudichi le politiche per le quali è necessaria una programmazione a lungo termine;

29.  accoglie con favore il fatto che la Commissione riconosca la necessità di allineare il QFP ai cicli politici ed istituzionali e ritiene che l'organizzazione di un riesame intermedio, al più tardi alla fine del 2023, rappresenti un passo avanti verso la progressiva sincronizzazione della durata del QFP con il ciclo politico quinquennale delle istituzioni dell'UE;

Valore aggiunto dell'UE

30.  ricorda che nel documento di riflessione sul futuro delle finanze dell'UE[3] la Commissione ha proposto un elenco di sette criteri per la valutazione del valore aggiunto dell'UE e ha precisato che il sostegno finanziario dell'UE destinato ai programmi dovrebbe dipendere dai risultati di tale valutazione[4]; esprime preoccupazione per il fatto che manca una definizione trasparente di valore aggiunto dell'UE e che non è prevista in tempi brevi;

31.  osserva che, secondo il documento di riflessione, solo i programmi con un valore aggiunto dell'UE molto elevato dovrebbero ricevere un finanziamento integrale dell'UE, e che quelli con un valore aggiunto dell'UE da medio a elevato dovrebbero ricevere un finanziamento limitato, mentre i programmi con un basso valore aggiunto dell'UE non dovrebbero ricevere alcun finanziamento;

32.  deplora che la revisione della spesa pubblicata non fornisca né una valutazione sistematica dei programmi basata sui criteri relativi al valore aggiunto dell'UE definiti dalla Commissione, né conclusioni generali chiare sul valore aggiunto dell'UE di ciascun programma; chiede alla Commissione di sviluppare e applicare un concetto solido e chiarificatore di valore aggiunto dell'UE sulla base dei sette criteri stabiliti nel documento di riflessione;

33.  osserva che, dato che gli obiettivi strategici per il periodo post-2020 devono essere ancora fissati, la Commissione non è stata in grado di valutare adeguatamente la coerenza con gli obiettivi dell'UE per il periodo 2021-2027, rendendo difficile l'indicazione e il monitoraggio del valore aggiunto dell'UE, che in ogni caso deve continuare a dar prova di miglioramenti, in particolare in termini di coesione economica, sociale e territoriale dell'UE;

34.  ricorda che il bilancio europeo ha l'obbligo di rispondere in modo adeguato alle richieste e alle ambizioni delle politiche europee, oltre a dover essere un valore aggiunto per l'Unione;

Flessibilità e rendicontabilità

35.  accoglie con favore le proposte della Commissione volte a migliorare la capacità del bilancio dell'UE di rispondere alle circostanze mutevoli aumentando la flessibilità complessiva e garantendo stanziamenti sufficienti per far fronte a eventi imprevisti senza ostacolare il monitoraggio e il controllo; si compiace, in particolare, delle proposte intese ad aumentare il massimale delle risorse proprie, a ridurre la differenza tra il totale degli stanziamenti di pagamento e il totale degli stanziamenti d'impegno, a eliminare i limiti posti al margine globale per i pagamenti, ad aumentare l'entità e la portata degli strumenti speciali al di fuori del QFP (lo strumento di flessibilità, la riserva per gli aiuti d'urgenza, il Fondo di solidarietà dell'Unione europea e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione), ad estendere l'ambito di applicazione della Riserva per gli aiuti d'urgenza alle operazioni all'interno dell'UE e ad ampliare il margine globale per gli impegni rinominandolo con riserva dell'Unione;

36.  accoglie con favore la proposta della Commissione di integrare il FES nel bilancio dell'UE e di assoggettarlo agli stessi principi e alle stesse norme applicabili ad altri programmi finanziati con il bilancio dell'UE, ma sottolinea che occorre garantire un livello coerente di rendicontabilità e trasparenza in relazione ai fondi spesi per conseguire gli obiettivi dell'UE attraverso il bilancio dell'UE e a quelli che continueranno ad essere spesi al di fuori di esso;

37.  insiste sul fatto che i mandati relativi all'audit del settore pubblico dovrebbero essere stabiliti per tutti i tipi di finanziamento delle politiche dell'UE a livello dell'UE e nazionale e che la Corte dei conti europea dovrebbe essere nominata revisore degli organismi istituiti per attuare le politiche dell'UE, compresi gli organismi dell'UE come l'Agenzia europea per la difesa e il Fondo monetario europeo e gli organismi creati tramite accordi al di fuori dell'ordinamento giuridico dell'UE, come il meccanismo europeo di stabilità e la Banca europea per gli investimenti in relazione alle sue operazioni che non rientrano nel bilancio dell'UE;

Tagli nell'ambito della PAC e della coesione

38.  prende atto dei tagli proposti dalla Commissione nell'ambito della PAC e della coesione e li ritiene un passo necessario verso una spesa più efficace e mirata;

39.  teme che i tagli all'interno della PAC influenzeranno la capacità di un numero elevato di agricoltori di mantenere la propria attività professionale; ritiene che aumentare l'efficacia del sostegno della PAC sia una necessità assoluta per limitare tali effetti negativi;

40.  ricorda le raccomandazioni della Corte dei conti europea sulla comunicazione della Commissione riguardante il futuro della PAC, ovvero che il nuovo modello di attuazione dovrebbe realizzare gli obiettivi prestazionali ambiziosi e pertinenti basati su dati statistici e scientifici, in linea con gli obiettivi dell'UE, caratterizzati da una solida catena di rendicontabilità e di audit e basati su un maggiore monitoraggio della performance nonché sulla valutazione della performance delle politiche e su un solido quadro di valutazione;

41.  sottolinea che i regimi di finanziamento della PAC dovrebbero avvantaggiare in particolare le piccole aziende agricole, le aree ecologicamente e geograficamente difficili e le regioni scarsamente popolate conformemente agli obiettivi strategici dell'UE;

42.  osserva che la proposta della Commissione di definire la nuova PAC sulla base di piani strategici che dovranno essere elaborati dagli Stati membri potrebbe obbligarli ad assumere una maggiore responsabilità in materia di politica ed elaborazione del bilancio in ambito agricolo; osserva inoltre che ciò potrebbe aumentare il rischio di una maggiore diversità e complessità nella gestione finanziaria della PAC e di rendere i controlli legittimi più difficili;

43.  prende atto dei tagli nei programmi di sviluppo rurale, ovvero il 27 % nel complesso, con il 45 % nel Fondo di coesione e il 10 % nel Fondo sociale europeo; invita tuttavia la Commissione a garantire la sua capacità di contrastare efficacemente le disparità e le forti divisioni tra le aree urbane e rurali, di invertire il processo di aumento delle divergenze e di superare la frammentazione;

Risorse proprie

44.  accoglie con favore le tre nuove categorie di risorse proprie che includono una quota della base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società (CCCTB), una quota del 20 % delle entrate generate dal sistema di scambio delle quote di emissioni e un contributo nazionale calcolato sulla quantità di rifiuti di imballaggi di plastica non riciclati in ciascuno Stato membro; ricorda in questo contesto che il sistema delle risorse proprie proposto non dovrebbe aumentare l'onere fiscale complessivo per i contribuenti dell'UE e che dovrebbe condurre a una riduzione proporzionale del contributo degli Stati membri al bilancio dell'UE;

45.  incoraggia la Commissione a presentare proposte supplementari in materia di nuove risorse proprie al fine di conseguire un bilancio dell'UE autosufficiente a medio termine; è del parere che la quota di nuove autentiche risorse proprie debba svolgere un ruolo significativo sul versante delle entrate del bilancio dell'UE;

46.  ribadisce che il sistema attuale di correzioni e sconti debba essere abolito e sostiene la proposta della Commissione di eliminare gradualmente tutti gli sconti entro il 2025, il che condurrà a una struttura più semplice e trasparente;

47.  sostiene la proposta della Commissione di ridurre al 10 % la percentuale dei dazi doganali trattenuti dagli Stati membri a titolo di "spese di riscossione";

48.  chiede di mantenere l'IVA come una risorsa propria dell'UE attuando nel contempo una vera semplificazione della stessa;

49.  ritiene che il finanziamento dell'UE dovrebbe essere più stabile, sostenibile, prevedibile, trasparente e comprensibile per i cittadini dell'UE;

50.  osserva che l'obiettivo generale della condizionalità nell'UE è promuovere l'integrazione e la coesione tra gli Stati membri; ritiene che una sana condizionalità logica debba comportare la fissazione di incentivi in modo tale che conduca a un ulteriore impegno degli Stati membri nel progetto europeo, contribuisca al risultato auspicato e impedisca l'uso improprio dei fondi dell'UE;

51.  chiede alla Commissione di chiarire il calcolo del contributo nazionale basato sulla quantità di rifiuti di imballaggi di plastica non riciclati negli Stati membri e le modalità di riscossione; invita la Commissione a porre in essere una serie di strumenti di monitoraggio intesi a sostenere gli Stati membri nell'elaborazione di una metodologia comune per la riscossione e il calcolo del contributo;

52.  osserva con preoccupazione che la proposta legislativa sulla CCCTB non è ancora stata adottata e che non vi è alcuna previsione sulle tempistiche di approvazione in seno al Consiglio; è del parere che la CCCTB non possa essere considerata per tale motivo come una vera risorsa propria per il prossimo periodo di programmazione; sollecita il Consiglio a raggiungere un accordo in questo contesto, data l'importanza della CCCTB nell'affrontare il problema dell'elusione fiscale da parte delle multinazionali;

53.  accoglie con favore il principio secondo il quale le future entrate provenienti dalle politiche dell'UE dovrebbero confluire nel bilancio dell'UE, in quanto costituiscono una vera fonte di reddito dell'UE;

54.  ribadisce il suo invito alla Commissione e agli Stati membri inteso a garantire il rafforzamento dei sistemi di controllo esistenti e della prevenzione delle frodi e delle irregolarità lesive degli interessi finanziari dell'UE;

55.  sottolinea in tale contesto la necessità di eliminare le disparità nei controlli doganali in tutta l'UE che costituiscono un rischio enorme per gli interessi finanziari dell'UE e invita la Commissione ad armonizzare la gestione doganale in tutta l'UE per combattere efficacemente il contrabbando di merci e le frodi fiscali.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Relazione interlocutoria sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 - Posizione del Parlamento in vista di un accordo

Riferimenti

2018/0166R(APP)

Commissione competente per il merito

 

BUDG

 

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

CONT

13.9.2018

Approvazione

10.10.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

16

2

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Nedzhmi Ali, Inés Ayala Sender, Jonathan Bullock, Tamás Deutsch, Luke Ming Flanagan, Ingeborg Gräßle, Jean-François Jalkh, Arndt Kohn, Gilles Pargneaux, Georgi Pirinski, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Petri Sarvamaa, Derek Vaughan, Tomáš Zdechovský, Joachim Zeller

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Iris Hoffmann, Andrey Novakov, Julia Pitera, Miroslav Poche

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

16

+

ALDE

Nedzhmi Ali

PPE

Tamás Deutsch, Ingeborg Gräßle, Andrey Novakov, Julia Pitera, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Petri Sarvamaa, Tomáš Zdechovský, Joachim Zeller

S&D

Inés Ayala Sender, Iris Hoffmann, Arndt Kohn, Gilles Pargneaux, Georgi Pirinski, Miroslav Poche, Derek Vaughan

2

-

EFDD

Jonathan Bullock

ENF

Jean-François Jalkh

1

0

GUE/NGL

Luke Ming Flanagan

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

15.10.2018

POSIZIONE SOTTO FORMA DI EMENDAMENTI

della commissione per l'occupazione e gli affari sociali

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 – Posizione del Parlamento in vista di un accordo

(2018/0166R(APP))

Per la commissione per l'occupazione e gli affari sociali: Marita Ulvskog (presidente)

Position

EMENDAMENTI

La commissione per l'occupazione e gli affari sociali presenta alla commissione per i bilanci, competente per il merito, i seguenti emendamenti:

Emendamento    1

a nome della commissione per l'occupazione e gli affari socialiProposta di risoluzione

Considerando E bis (nuovo)

Proposta di risoluzione

Emendamento

 

E bis.  considerando che vi è un collegamento tra la programmazione dei fondi dell'Unione, il semestre europeo e le pertinenti raccomandazioni specifiche per paese; che i fondi dell'Unione dovrebbero conseguire gli obiettivi di cui all'articolo 174 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) al fine di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione e ridurre le disparità tra i livelli di sviluppo delle diverse regioni;

Emendamento    2

a nome della commissione per l'occupazione e gli affari socialiProposta di risoluzione

Paragrafo 5

Proposta di risoluzione

Emendamento

5.  sottolinea inoltre l'importanza dei principi orizzontali che dovrebbero supportare il QFP e tutte le relative politiche dell'UE; ribadisce, in tale contesto, la propria posizione secondo cui l'UE deve tener fede all'impegno assunto di essere all'avanguardia nell'attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite e deplora l'assenza di un impegno chiaro e visibile in tal senso nelle proposte relative al QFP; chiede pertanto l'integrazione degli OSS in tutte le politiche e le iniziative dell'UE del prossimo QFP; sottolinea inoltre che l'eliminazione delle discriminazioni è indispensabile per rispettare gli impegni assunti dall'UE in vista della realizzazione di un'Europa inclusiva e deplora l'assenza di un impegno per l'integrazione della dimensione di genere e della parità di genere nelle politiche dell'UE, così come figurano nelle proposte relative al QFP; sottolinea altresì la propria posizione secondo cui, a seguito dell'accordo di Parigi, la spesa per le azioni connesse al clima dovrebbe essere aumentata significativamente rispetto all'attuale QFP e raggiungere quanto prima, e comunque al più tardi entro il 2027, una quota del 30 %;

5.  sottolinea inoltre l'importanza dei principi orizzontali che dovrebbero supportare il QFP e tutte le relative politiche dell'UE; ribadisce, in tale contesto, la propria posizione secondo cui l'UE deve tener fede all'impegno assunto di essere all'avanguardia nell'attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite e deplora l'assenza di un impegno chiaro e visibile in tal senso nelle proposte relative al QFP; chiede pertanto l'integrazione degli OSS in tutte le politiche e le iniziative dell'UE del prossimo QFP; sottolinea inoltre che è importante conseguire risultati con riguardo al pilastro europeo dei diritti sociali al fine di creare un'Europea sociale resiliente e che l'eliminazione delle discriminazioni è indispensabile per rispettare gli impegni assunti dall'UE in vista della realizzazione di un'Europa inclusiva e deplora l'assenza di un impegno per l'integrazione della dimensione di genere e della parità di genere nelle politiche dell'UE, così come figurano nelle proposte relative al QFP; sottolinea altresì la propria posizione secondo cui, a seguito dell'accordo di Parigi, la spesa per le azioni connesse al clima dovrebbe essere aumentata significativamente rispetto all'attuale QFP e raggiungere quanto prima, e comunque al più tardi entro il 2027, una quota del 30 %;

Emendamento    3

a nome della commissione per l'occupazione e gli affari socialiProposta di risoluzione

Paragrafo 4

Proposta di risoluzione

Emendamento

4.  dichiara inoltre la sua contrarietà a qualsiasi riduzione del livello delle politiche fondamentali dell'UE, come la politica di coesione dell'UE e la politica agricola comune (PAC); è contrario, in particolare, a qualsiasi taglio radicale che abbia un impatto negativo sulla natura stessa e sugli obiettivi di tali politiche, come i tagli proposti per il Fondo di coesione o per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; si oppone, in tale contesto, alla proposta di ridurre la dotazione del Fondo sociale europeo, nonostante l'ampliamento del suo campo di applicazione e l'integrazione dell'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile;

4.  dichiara inoltre la sua contrarietà a qualsiasi riduzione del livello delle politiche fondamentali dell'UE, come la politica di coesione dell'UE e la politica agricola comune (PAC); è contrario, in particolare, a qualsiasi taglio radicale che abbia un impatto negativo sulla natura stessa e sugli obiettivi di tali politiche, come i tagli proposti per il Fondo di coesione o per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; si oppone, in tale contesto, alla proposta di ridurre la dotazione del Fondo sociale europeo Plus, nonostante l'ampliamento del suo campo di applicazione e l'integrazione dell'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, del Fondo di aiuti europei agli indigenti, del programma per l'occupazione e l'innovazione sociale e del programma per la salute;

Emendamento    4

a nome della commissione per l'occupazione e gli affari socialiProposta di risoluzione

Paragrafo 5 bis (nuovo)

Proposta di risoluzione

Emendamento

 

5 bis.  sottolinea che il collegamento proposto tra la programmazione dei fondi strutturali, i rispettivi obiettivi strategici e il semestre europeo, in particolare le raccomandazioni specifiche per paese, dovrebbe essere chiarito e tenere conto della dimensione locale e regionale; chiede l'istituzione di meccanismi di programmazione efficaci per i fondi dell'UE, in particolare per il FSE+, che diano attuazione ai principi e ai diritti del pilastro europeo dei diritti sociali, garantendo tra l'altro risorse finanziarie ambiziose nonché le necessarie sinergie tra i fondi dell'Unione;

Emendamento    5

a nome della commissione per l'occupazione e gli affari socialiProposta di risoluzione

Paragrafo 14 vi

Proposta di risoluzione

Emendamento

14 vi.  raddoppiare le risorse destinate a combattere la disoccupazione giovanile (nel quadro dell'attuale Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile);

14 vi.  raddoppiare le risorse destinate a combattere la disoccupazione giovanile nell'ambito del FSE+ (nel quadro dell'attuale Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile), garantendo nel contempo l'efficacia e il valore aggiunto del programma;

Emendamento    6

a nome della commissione per l'occupazione e gli affari socialiProposta di risoluzione

Paragrafo 15 bis (nuovo)

Proposta di risoluzione

Emendamento

 

15 bis.  insiste sulla necessità di intensificare la lotta alla disoccupazione giovanile; esprime tuttavia preoccupazione per il fatto che l'integrazione dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile nel FSE+ potrebbe ridurre i livelli di impegno degli Stati membri e il livello delle risorse destinate direttamente ai giovani;

Emendamento    7

a nome della commissione per l'occupazione e gli affari socialiProposta di risoluzione

Paragrafo 16 bis (nuovo)

Proposta di risoluzione

Emendamento

 

16 bis.  pone in evidenza la necessità di migliorare gli strumenti dell'Unione a favore dell'inclusione sociale dei cittadini di paesi terzi e della loro integrazione nel mercato del lavoro; chiede, a tale fine, migliori sinergie tra i fondi dell'UE nonché risorse adeguate; sottolinea l'importanza di affrontare le sfide urbane e locali della migrazione, in particolare facilitando l'accesso ai finanziamenti da parte delle città, delle autorità locali e regionali, dei partner sociali, degli attori socioeconomici e delle organizzazioni della società civile che elaborano e realizzano progetti in tale ambito;

INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Approvazione

9.10.2018

 

 

 

  • [1]  Proposta della Commissione per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027, documento di riflessione della Corte dei conti europea, luglio 2018.
  • [2]  Dichiarazione di Bratislava del 16 settembre 2016; dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017.
  • [3]  Documento di riflessione sul futuro delle finanze dell'UE, 28 giugno 2017, COM(2017)0358.
  • [4]  I criteri comprendono: obiettivi e obblighi del trattato, beni pubblici aventi una dimensione europea, economie di scala, effetti di ricaduta, sussidiarietà, benefici dell'integrazione dell'UE e dei valori europei: pace, democrazia, Stato di diritto.

PARERE della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (18.10.2018)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul QFP 2021-2027 – Posizione del Parlamento in vista di un accordo
(COM(2018)03222018/0166R(APP))

Relatore per parere: Ivo Belet

PA_Consent_Interim

SUGGERIMENTI

La commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella relazione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  sottolinea l'importanza e il ruolo dell'Unione nel preservare, proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente e nell'affrontare i cambiamenti climatici, il degrado degli ecosistemi e la perdita di biodiversità; evidenzia che l'Unione deve tener fede al suo impegno di porsi all'avanguardia nell'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, che forniscono una tabella di marcia globale verso società più sostenibili, eque e prospere nel rispetto dei limiti del pianeta; ricorda gli obblighi dell'Unione nel quadro dell'accordo di Parigi e la necessità urgente di effettuare una transizione verso un'economia circolare a basse emissioni di carbonio e sostenibile;

2.  ritiene che i negoziati sulle risorse proprie e sul quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, anche nel contesto della Brexit, forniscano l'opportunità di rendere il versante delle entrate del bilancio dell'Unione più sostenibile e trasparente, di rendere l'Unione più autonoma e, in ultima analisi, di utilizzare meglio il potere trasformativo del bilancio dell'Unione; chiede una riforma fondamentale del sistema delle risorse proprie, di eliminare tutte le correzioni e di introdurre nuove fonti di finanziamento pienamente in linea con le politiche dell'Unione comprese, tra l'altro, quelle in materia di ambiente, salute e clima;

3.  sottolinea che LIFE è il programma principale a sostegno dell'attuazione della legislazione dell'Unione in materia di ambiente e azione per il clima; osserva che una quota significativa dell'aumento del bilancio proposto per il programma LIFE per il periodo 2021-2027 è destinata al nuovo sottoprogramma "Transizione verso un'energia pulita"; sostiene l'istituzione di un programma globale per la transizione a un'energia pulita, ma ritiene che ciò non debba pregiudicare i finanziamenti destinati alla natura e alla biodiversità, all'economia circolare e alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici; ribadisce il suo invito quantomeno a raddoppiare a 6,442 miliardi di EUR a prezzi (2018) costanti le risorse finanziarie a favore del programma LIFE e chiede l'istituzione di dotazioni dedicate per la biodiversità e la gestione della rete Natura 2000;

4.  accoglie con favore l'aumento proposto concernente la dotazione di bilancio destinata a Orizzonte Europa e, in particolare, le dotazioni specifiche destinate alla ricerca e all'innovazione nell'ambito della sanità (6,83 miliardi di EUR), del clima, dell'energia e della mobilità (13,31 miliardi di EUR) e dei prodotti alimentari e risorse naturali (8,87 miliardi di EUR); ribadisce, tuttavia, il suo invito a finanziare con un bilancio più sostanzioso pari ad almeno 116,895 miliardi di EUR il 9º programma quadro, mantenendo nel contempo la quota del polo tematico clima, energia e mobilità (15,94 %) e del polo tematico prodotti alimentari e risorse naturali (10,63 %) e aumentando la quota del polo tematico sanità ad almeno il 9,7 % in linea con l'8º programma quadro; chiede inoltre l'assegnazione di finanziamenti significativi alla ricerca fondamentale in tali settori;

5.  accoglie con favore il considerevole aumento a favore del meccanismo per collegare l'Europa – Energia a 7,675 miliardi di EUR a prezzi costanti (2018) per il periodo 2021-2027; 

6.  esprime serie preoccupazioni per la proposta di ridurre il finanziamento a favore del programma per la salute; ribadisce il suo invito affinché il programma per la salute venga ripristinato quale solido programma autonomo con un aumento dei finanziamenti nel prossimo QFP 2021-2027, al fine di attuare gli OSS in materia di sanità pubblica, sistemi sanitari e per quanto concerne i problemi legati all'ambiente, e di garantire un'ambiziosa politica sanitaria incentrata sulle sfide transfrontaliere, tra cui in particolare un forte aumento degli sforzi comuni dell'Unione nella lotta contro il cancro, nella prevenzione delle malattie croniche, nel combattere la resistenza antimicrobica e garantire un accesso più agevole all'assistenza sanitaria transfrontaliera;

7.  deplora il rischio di non soddisfare l'attuale obiettivo di spesa connesso al clima e prende atto in tale contesto della proposta concernente l'aumento di tale obiettivo ad almeno il 25 % del bilancio dell'Unione per il periodo 2021-2027; chiede, tuttavia, un obiettivo più ambizioso della spesa connessa al clima nella misura del 30 % del bilancio dell'Unione per il periodo 2021-2027, al fine di conseguire e attuare gli obiettivi dell'accordo di Parigi e di rispecchiare la maggiore importanza e urgenza dell'azione per il clima e l'esigenza di ulteriori azioni di diplomazia climatica, e invita a sviluppare un metodo affidabile e trasparente di monitoraggio; chiede, inoltre, misure per garantire che la struttura e l'esecuzione del bilancio dell'Unione non siano in contrasto con il conseguimento degli obiettivi climatici ed energetici dell'Unione;

8.  insiste sul fatto che il QFP 2021-2027 dovrebbe escludere qualsiasi sostegno diretto o indiretto ai combustibili fossili;

9.  esprime preoccupazione per la proposta di riduzione del 5 % delle risorse finanziarie per le agenzie decentrate di competenza della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA ), il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ( EFSA) e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA)); invita ad assegnare alle agenzie decentrate maggiori risorse finanziarie e umane, almeno al livello del periodo 2014-2020 in termini reali, ove opportuno e sulla base delle loro esigenze individuali, in particolare se sono assegnati loro nuovi compiti, come nel caso dell'ECHA e dell'AEA; sottolinea l'importanza di finanziamenti sufficienti per queste agenzie al fine di rafforzare la regolamentazione scientifica e migliorare la fiducia del pubblico nell'elaborazione delle politiche dell'Unione;

10.  ribadisce che la missione dell'AEA è aiutare l'Unione e gli Stati membri a prendere decisioni informate sulla tutela e il miglioramento dell'ambiente, sull'integrazione di considerazioni ambientali nelle politiche economiche e sulla transizione verso la sostenibilità; sottolinea che la Commissione ha assegnato compiti aggiuntivi all'AEA, tra cui il monitoraggio della nuova legislazione e degli sviluppi delle politiche in materia di economia a basse emissioni di carbonio e in merito all'agenda sull'economia circolare e all'attuazione degli OSS, pur non limitandosi a tali compiti, e sottolinea che ciò dovrebbe riflettersi adeguatamente nella dotazione finanziaria dell'Agenzia, che dovrebbe almeno figurare come stabile in termini reali nel bilancio per il periodo 2021-2027;

11.  accoglie con favore la proposta di una risorsa propria basata sui rifiuti di imballaggi di plastica non riciclati; sottolinea che il suo effetto di guida deve dare la priorità alla prevenzione della produzione di rifiuti in linea con la gerarchia dei rifiuti e invita la Commissione a esaminare le possibilità di orientare le sue entrate verso il conseguimento degli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio; chiede l'istituzione di efficaci meccanismi di registrazione e controllo e un chiarimento del metodo di calcolo;

12.  chiede che una quota significativa dei proventi delle aste del sistema di scambio delle quote di emissioni (ETS), dalla fase 4 (2021) in avanti, sia considerata come risorsa propria dell'Unione e sia destinata gradualmente verso i progetti dell'Unione riguardanti le infrastrutture elettriche transfrontaliere che sono in linea con gli obiettivi climatici ed energetici dell'Unione, l'energia rinnovabile e lo stoccaggio, e gli investimenti in soluzioni innovative pionieristiche a basse emissioni di carbonio nell'industria; ritiene che ciò debba essere realizzato con gradualità, onde evitare pressioni sui bilanci nazionali dedicati alle politiche per il clima e l'energia (dato che il 50 % delle entrate è destinato a tale finalità nella direttiva ETS (direttiva 2003/87/CE));

13.  chiede parallelamente di valutare la possibilità di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, quale nuova risorsa propria per il bilancio dell'Unione, che avrebbe anche l'effetto di assicurare la parità di condizioni nel commercio internazionale e di ridurre la delocalizzazione della produzione, internalizzando nel contempo i costi dei cambiamenti climatici nei prezzi dei beni importati;

14.  ritiene che a livello dell'Unione, in mancanza di misure internazionali armonizzate in materia di tassazione del cherosene, sia necessario valutare la possibilità di un prelievo nel settore dell'aviazione basato sul tenore di carbonio onde fornire ulteriori incentivi alla ricerca, allo sviluppo e agli investimenti in aeromobili e carburanti più efficienti e a bassa emissione di carbonio e per limitare le crescenti emissioni generate dal settore dell'aviazione, garantendo nel contempo condizioni di parità nel settore dei trasporti;

15.  incoraggia gli sforzi in corso intesi a istituire un'imposta sulle transazioni finanziarie (ITF) e ritiene che una quota di una ITF comune dovrebbe essere utilizzata come una futura risorsa propria;

16.  invita a trasferire il 25 % del bilancio del programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP) ai Fondi strutturali affinché sia incanalato verso un sostegno supplementare alle regioni dipendenti dal carbonio interessate dalla necessaria transizione strutturale verso un'economia a basse emissioni di carbonio; ritiene che tali regioni debbano avere accesso a tale sostegno supplementare per aiutarle a conseguire gli obiettivi PO2 del Fondo di sviluppo regionale e del Fondo di coesione al fine di facilitare una transizione equa; constata che l'obiettivo è sostenere tali regioni, in particolare quelle non ancora ammissibili al sostegno nel quadro del Fondo per la modernizzazione previsto dalla direttiva 2003/87/CE, promuovendo il reimpiego, la riqualificazione e l'aggiornamento delle competenze dei lavoratori, l'istruzione, le politiche attive del mercato del lavoro e lo sviluppo di nuovi posti di lavoro, ad esempio tramite le start-up, attraverso il dialogo ravvicinato e il coordinamento con le parti sociali;

17.  sottolinea che le spese e le entrate del prossimo QFP dovrebbero essere trattate come un unico pacchetto e che non può essere raggiunto alcun accordo sul QFP con il Parlamento senza un accordo sulle risorse proprie.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Relazione interlocutoria sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 - Posizione del Parlamento in vista di un accordo

Riferimenti

2018/0166R(APP)

Commissione competente per il merito

 

BUDG

 

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

ENVI

5.7.2018

Relatore per parere

       Nomina

Ivo Belet

10.7.2018

Esame in commissione

10.9.2018

 

 

 

Approvazione

18.10.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

44

6

2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Marco Affronte, Pilar Ayuso, Zoltán Balczó, Ivo Belet, Paul Brannen, Soledad Cabezón Ruiz, Nessa Childers, Miriam Dalli, Angélique Delahaye, Mark Demesmaeker, Stefan Eck, Bas Eickhout, José Inácio Faria, Karl-Heinz Florenz, Francesc Gambús, Arne Gericke, Jens Gieseke, Andrzej Grzyb, Jytte Guteland, Urszula Krupa, Giovanni La Via, Jo Leinen, Peter Liese, Susanne Melior, Rory Palmer, Gilles Pargneaux, Piernicola Pedicini, Bolesław G. Piecha, Pavel Poc, John Procter, Julia Reid, Frédérique Ries, Annie Schreijer-Pierik, Davor Škrlec, Renate Sommer, Nils Torvalds, Adina-Ioana Vălean, Damiano Zoffoli

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Giorgos Grammatikakis, Rebecca Harms, Martin Häusling, Anja Hazekamp, Jan Huitema, Merja Kyllönen, Carolina Punset, Christel Schaldemose, Keith Taylor, Tiemo Wölken, Carlos Zorrinho

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Sophia in 't Veld, Kati Piri, Mirja Vehkaperä

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

44

+

ALDE

Carolina Punset, Frédérique Ries, Nils Torvalds, Mirja Vehkaperä, Sophia in 't Veld

EFDD

Piernicola Pedicini

GUE/NGL

Stefan Eck, Anja Hazekamp, Merja Kyllönen

PPE

Pilar Ayuso, Ivo Belet, Angélique Delahaye, José Inácio Faria, Karl-Heinz Florenz, Francesc Gambús, Jens Gieseke, Andrzej Grzyb, Giovanni La Via, Peter Liese, Annie Schreijer-Pierik, Renate Sommer, Adina-Ioana Vălean

S&D

Paul Brannen, Soledad Cabezón Ruiz, Nessa Childers, Miriam Dalli, Giorgos Grammatikakis, Jytte Guteland, Jo Leinen, Susanne Melior, Rory Palmer, Gilles Pargneaux, Kati Piri, Pavel Poc, Christel Schaldemose, Tiemo Wölken, Damiano Zoffoli, Carlos Zorrinho

Verts/ALE

Marco Affronte, Bas Eickhout, Rebecca Harms, Martin Häusling, Keith Taylor, Davor Škrlec

6

-

ECR

Mark Demesmaeker, Arne Gericke, Urszula Krupa, Bolesław G. Piecha, John Procter,

EFDD

Julia Reid

2

0

ALDE

Jan Huitema

NI

Zoltán Balczó

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (10.10.2018)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul QFP 2021-2020 – Posizione del Parlamento in vista di un accordo
(COM(2018)03222018/0166R(APP)

Relatore per parere: Jerzy Buzek

PA_Consent_Interim

SUGGERIMENTI

La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella relazione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  sottolinea che il QFP 2021-2027 non dovrebbe essere ridotto rispetto ai livelli del 2020, nemmeno in caso di Brexit, e che le nuove iniziative dell'Unione europea devono essere accompagnate da risorse finanziarie aggiuntive e sufficienti ed esaminate nel quadro della procedura di codecisione; sottolinea che in particolare le priorità politiche a lungo termine dell'Unione europea, quali la promozione dell'occupazione e della crescita, la creazione di un'industria europea competitiva e orientata al futuro e la lotta ai cambiamenti climatici attraverso la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, devono essere sostenute mediante risorse sufficienti e dovrebbero continuare ad essere aspetti prioritari per il nuovo programma del QFP;

2.  sottolinea che il pieno rispetto dello Stato di diritto è un requisito essenziale per una sana gestione finanziaria e un uso efficace dei fondi dell'UE; sostiene pertanto il nuovo meccanismo che consentirebbe alla Commissione di avvalersi di misure efficaci e appropriate in caso di rischio di perdite finanziarie causate da carenze generalizzate per quanto riguarda lo Stato di diritto in uno Stato membro, in particolare in relazione alla lotta alla corruzione;

3.  chiede una metodologia chiara per la presentazione degli importi sulla base di prezzi costanti;

4.  ricorda che le politiche e i progetti di finanziamento dovrebbero essere in linea con gli obiettivi in materia di clima ed energia e con gli impegni assunti nel quadro dell'accordo di Parigi; chiede un aumento degli impegni per gli obiettivi climatici al 30 % della spesa per le azioni connesse al clima per il prossimo QFP 2021-2027, al fine di facilitare e assicurare la transizione verso un'economia a zero emissioni nette di carbonio nel 2050;

5.  ribadisce la propria richiesta di prevedere un aumento del bilancio complessivo, pari ad almeno 120 miliardi di EUR a prezzi costanti, per il programma Orizzonte Europa, al fine di poter reagire adeguatamente alle sfide della società, garantire la competitività globale dell'Europa, il benessere dei cittadini e la leadership scientifica e industriale, e contribuire al conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e degli obiettivi fissati nell'accordo di Parigi; sottolinea la necessità che gli investimenti di Orizzonte Europa si concentrino sulla ricerca, lo sviluppo e la diffusione nella società di soluzioni tecnologiche e non tecnologiche volte ad affrontare le pressanti sfide della società, come la lotta ai cambiamenti climatici, la transizione verso energie sostenibili e rinnovabili, un'economia circolare efficiente sotto il profilo energetico e delle risorse e priva di sostanze tossiche, pratiche agricole e alimentari sostenibili, nonché un'assistenza sanitaria e medicine a prezzi accessibili; accoglie positivamente la possibilità di trasferire le dotazioni finanziarie per i programmi da un fondo all'altro, introdotta dal regolamento recante disposizioni comuni, ed esorta tutti i territori a sviluppare il proprio potenziale di ricerca; ritiene che occorra mettere a punto condizioni e meccanismi appropriati per tali trasferimenti, al fine di garantire la compatibilità con i fondi strutturali e di evitare una doppia revisione contabile; sottolinea che il sostegno finanziario a titolo del programma Orizzonte Europa dovrebbe essere concesso ai beneficiari attraverso una procedura rapida, dal basso verso l'alto e con meno oneri amministrativi, nonché fornendo servizi di assistenza tecnica che aiutino i beneficiari a individuare i finanziamenti più appropriati; ritiene che occorra incoraggiare le sinergie con altri programmi e strumenti di finanziamento, perseguendo al contempo la massima semplificazione amministrativa;

6.  ritiene, in particolare vista l'ambizione di rendere più flessibile il programma Orizzonte Europa, che le priorità di spesa di ciascun programma dovrebbero essere determinate nell'ambito della legislazione relativa al programma quadro e non nell'accordo sul QFP;

7.  sostiene l'assegnazione di 3,5 miliardi di EUR al programma InvestEU; sottolinea tuttavia con fermezza che tale dotazione non deve essere sottratta dai finanziamenti per il programma Orizzonte Europa ma deve essere aggiuntiva; ritiene che la finestra relativa alla ricerca, all'innovazione e alla digitalizzazione di InvestEU dovrebbe utilizzare le stesse regole dello strumento finanziario InnovFin, che ha registrato buoni risultati, applicare tutti i criteri pertinenti e coprire la parte a rischio più elevato;

8.  si compiace dell'importo destinato ai settori dell'energia e del digitale nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF), che è inteso a completare i collegamenti mancanti nell'infrastruttura energetica e digitale dell'Europa sostenendo lo sviluppo di reti transeuropee ad elevate prestazioni, sostenibili e interconnesse in modo efficace nel settore dell'energia e dei servizi digitali, pienamente in linea con gli obiettivi a lungo termine dell'UE in materia di energia e di clima; ritiene che il CEF dovrebbe essere più ambizioso sulla questione delle sinergie, come indicato nel suo riesame intermedio, in particolare per sfruttare meglio le sinergie tra le infrastrutture dei trasporti, digitali ed energetiche; ricorda che la transizione verso un sistema a basse emissioni di carbonio è l'aspetto centrale del CEF;

9.  sottolinea l'efficacia della struttura di governance centralizzata stabilita dal regolamento CEF; constata che il trasferimento di una parte del Fondo di coesione al CEF ha prodotto ottimi risultati e che il grado di soddisfazione degli Stati membri interessati apre la prospettiva di prorogare tale meccanismo nel prossimo QFP; propone, di conseguenza, di trasferire un importo pari a 20 miliardi di EUR dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) al CEF, prevedendo le stesse regole di gestione applicate al trasferimento della responsabilità di gestione dei finanziamenti del Fondo di coesione per il CEF; ritiene che, tenuto conto del notevole divario tra i finanziamenti disponibili e i fabbisogni, tale misura potrebbe garantire un progresso significativo dei progetti TEN-E in Europa;

10.  accoglie con favore, in generale, la proposta della Commissione di stanziare 16 miliardi di EUR per il nuovo Programma spaziale europeo; chiede tuttavia un moderato aumento del bilancio complessivo del programma; sottolinea, per quanto riguarda le componenti del programma, la necessità di dotazioni più ambiziose dedicate alla sorveglianza dell'ambiente spaziale (SSA) e al programma di comunicazioni satellitari governative (GOVSATCOM), pur mantenendo o aumentando moderatamente il bilancio destinato alle componenti Copernicus e Galileo; ricorda che è estremamente importante garantire la continuità delle due componenti principali, Galileo e Copernicus, e garantire il funzionamento delle due nuove iniziative, GOVSATCOM e SSA, intese ad affrontare il crescente problema della sicurezza dell'infrastruttura spaziale e della sicurezza delle comunicazioni satellitari;

11.  accoglie con favore il fatto che almeno un importo pari a 9,194 miliardi di EUR è destinato al programma Europa digitale volto a rafforzare le capacità digitali dell'Unione, in particolare con riferimento all'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e il calcolo ad alte prestazioni, rafforzando al contempo la trasformazione digitale dell'economia e della società attraverso il potenziamento delle capacità digitali; sottolinea l'importanza di uno stretto coordinamento con Orizzonte Europa, il CEF e i fondi SIE;

12.  insiste sulla necessità di finanziare adeguatamente un programma per le azioni dell'UE volte a migliorare la competitività delle imprese, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese (PMI); ritiene che un programma destinato alle PMI dovrebbe integrare altri programmi dell'UE e fondarsi sulla solida esperienza acquisita con il programma precedente (COSME), mirando a potenziare l'accesso ai mercati all'interno e all'esterno dell'Unione, a migliorare le condizioni quadro per le imprese e la loro competitività, nonché a promuovere l'imprenditorialità e la cultura d'impresa;

13.  ritiene che nel settore dell'energia occorra mettere in rilievo la sicurezza energetica, l'efficienza energetica, un uso migliore delle energie rinnovabili, l'accoppiamento dei settori, infrastrutture moderne e intelligenti, la responsabilizzazione dei consumatori e il buon funzionamento del mercato dell'energia con maggiori scambi transfrontalieri e una più intensa cooperazione; considera essenziale raggiungere almeno l'obiettivo del 15 % relativo all'interconnettività entro il 2030; sottolinea che il prossimo QFP dovrebbe concentrarsi sul conseguimento degli obiettivi dell'Unione dell'energia; sottolinea che il prossimo QFP dovrebbe concentrarsi altresì sulla decarbonizzazione dell'economia europea per conseguire gli obiettivi dell'Unione dell'energia, gli obiettivi dell'UE in materia di clima e sviluppo sostenibile a beneficio dell'UE e dei suoi cittadini, e aiutare in particolare le famiglie vulnerabili, a basso reddito, a rischio di povertà energetica, a diventare efficienti sotto il profilo energetico;

14.  sottolinea l'importanza della sicurezza nucleare e ribadisce la necessità di aumentare i fondi destinati al programma di assistenza alla disattivazione nucleare per la centrale nucleare di Ignalina in Lituania da 552 milioni di EUR a 780 milioni di EUR, al fine di assistere adeguatamente la Lituania nel far fronte alla sfida tecnologica dello smantellamento del nocciolo del reattore in grafite simile a quello di Chernobyl, come pure per prevenire i rischi radiologici e ridurre ulteriormente i rischi per i cittadini dell'UE;

15.  esprime profondo rammarico per il fatto che il suo invito a creare un fondo per una transizione equa per le regioni ad alta intensità di carbone e carbonio nell'ambito del nuovo Quadro finanziario pluriennale (QFP) non trovi risconto nella relativa proposta; rinnova il suo appello a istituire un Fondo per una transizione equa nel settore dell'energia a livello di Unione, con una dotazione complessiva di 5 miliardi di EUR, per sostenere le regioni con una percentuale elevata di lavoratori impiegati nei settori che dipendono dal carbone e le comunità gravemente colpite da questa transizione; sottolinea altresì che nel quadro di tale fondo dovrebbero essere garantite risorse sufficienti per lo sviluppo di strategie di transizione inclusive, locali ed eque e la gestione delle ripercussioni sul piano sociale, socioeconomico e ambientate, parallelamente alla riconversione dei siti e alla creazione di posti di lavoro dignitosi e sostenibili, come pure alla riqualificazione e al miglioramento delle competenze nei processi e nelle tecnologie pulite basate sulle energie rinnovabili o su soluzioni di efficienza energetica;

16.  sottolinea la necessità di mantenere la dotazione chiara e adeguata di 13 miliardi di EUR per il Fondo europeo per la difesa al fine di promuovere la crescita e la competitività delle industrie europee del settore della difesa;

17.  chiede finanziamenti adeguati per le agenzie che rientrano nel settore di competenza della commissione ITRE per garantire la loro capacità di assolvere il numero crescente di compiti in maniera adeguata;

18.  chiede un'adozione rapida del QFP e delle relative basi giuridiche al fine di garantire un'agevole transizione da un programma all'altro e di evitare ritardi nell'esecuzione;

19.  sottolinea la necessità di una revisione intermedia del QFP che sia legalmente vincolante e obbligatoria; ritiene che occorra garantire il coinvolgimento del Parlamento in qualsiasi revisione del QFP;

20.  osserva che il riesame/revisione intermedia del QFP 2021-2027 rappresenta un elemento fondamentale nella gestione della spesa dell'UE, al fine di valutare se i programmi di investimento sono in linea con gli obiettivi e i parametri stabiliti, presentano un'adeguata capacità di assorbimento e generano un valore aggiunto dell'UE; sottolinea che il riesame/revisione intermedia è un'opportunità per un'ulteriore semplificazione durante l'intero ciclo di esecuzione;

21.  osserva che il prossimo QFP dovrà tener conto dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea e delle relative implicazioni per il bilancio dell'UE; auspica che i programmi dell'UE che rientrano nell'ambito di competenza della commissione ITRE possano proseguire senza ostacoli; accoglie con favore, a tale riguardo, le proposte della Commissione relative alla modernizzazione delle risorse proprie esistenti e all'introduzione di nuove risorse proprie, nonché l'eliminazione delle riduzioni e l'aumento del massimale delle risorse proprie.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Relazione interlocutoria sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 - Posizione del Parlamento in vista di un accordo

Riferimenti

2018/0166R(APP)

Commissione competente per il merito

 

BUDG

 

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

ITRE

13.9.2018

Relatore per parere

       Nomina

Jerzy Buzek

16.7.2018

Esame in commissione

10.9.2018

 

 

 

Approvazione

9.10.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

40

4

10

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Zigmantas Balčytis, Bendt Bendtsen, Jonathan Bullock, Jerzy Buzek, Reinhard Bütikofer, Angelo Ciocca, Edward Czesak, Jakop Dalunde, Christian Ehler, Fredrick Federley, Ashley Fox, Theresa Griffin, Igor Gräzin, András Gyürk, Hans-Olaf Henkel, Eva Kaili, Barbara Kappel, Krišjānis Kariņš, Seán Kelly, Jeppe Kofod, Jaromír Kohlíček, Peter Kouroumbashev, Zdzisław Krasnodębski, Miapetra Kumpula-Natri, Christelle Lechevalier, Tilly Metz, Csaba Molnár, Nadine Morano, Dan Nica, Morten Helveg Petersen, Miroslav Poche, Carolina Punset, Julia Reda, Paul Rübig, Sven Schulze, Dario Tamburrano, Patrizia Toia, Vladimir Urutchev, Kathleen Van Brempt, Martina Werner, Lieve Wierinck, Hermann Winkler, Flavio Zanonato, Carlos Zorrinho, Anna Záborská, Pilar del Castillo Vera

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Pilar Ayuso, Pervenche Berès, Tamás Deutsch, Jens Geier, Françoise Grossetête, Benedek Jávor, Werner Langen, Sofia Sakorafa

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

40

+

ALDE

Fredrick Federley, Igor Gräzin, Morten Helveg Petersen, Carolina Punset, Lieve Wierinck

ECR

Edward Czesak, Hans-Olaf Henkel, Zdzisław Krasnodębski

PPE

Pilar Ayuso, Bendt Bendtsen, Jerzy Buzek, Pilar del Castillo Vera, Tamás Deutsch, Françoise Grossetête, András Gyürk, Krišjānis Kariņš, Seán Kelly, Werner Langen, Nadine Morano, Paul Rübig, Sven Schulze, Vladimir Urutchev, Hermann Winkler, Anna Záborská

S&D

Zigmantas Balčytis, Pervenche Berès, Jens Geier, Theresa Griffin, Eva Kaili, Jeppe Kofod, Peter Kouroumbashev, Miapetra Kumpula-Natri, Csaba Molnár, Dan Nica, Miroslav Poche, Patrizia Toia, Kathleen Van Brempt, Martina Werner, Flavio Zanonato, Carlos Zorrinho

4

-

EFDD

Jonathan Bullock

ENF

Angelo Ciocca, Christelle Lechevalier

PPE

Christian Ehler

10

0

ECR

Ashley Fox

EFDD

Dario Tamburrano

ENF

Barbara Kappel

GUE/NGL

Jaromír Kohlíček, Sofia Sakorafa

Verts/ALE

Reinhard Bütikofer, Jakop Dalunde, Benedek Jávor, Tilly Metz, Julia Reda

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per i trasporti e il turismo (10.10.2018)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul QFP 2021-2020 – Posizione del Parlamento in vista di un accordo
(COM(2018)03222018/0166R(APP))

Relatore per parere: Dominique Riquet

PA_Consent_Interim

SUGGERIMENTI

La commissione per i trasporti e il turismo invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella relazione che approverà i seguenti suggerimenti:

Introduzione

1.  insiste sull'importanza strategica del quadro finanziario pluriennale (QFP) per i settori che dipendono dagli investimenti a lungo termine, come il settore dei trasporti; sottolinea che l'infrastruttura di trasporto costituisce la colonna portante del mercato unico, la base della crescita e dell'occupazione ed è essenziale per garantire le quattro libertà fondamentali relative a persone, capitali, beni e servizi; ricorda le problematiche principali e i vincoli generali del prossimo QFP, a fronte dell'aumento del volume dei trasporti e del numero crescente di sfide, in particolare le sfide ambientali derivanti dall'aumento di emissioni di CO2, polveri sottili e gas inquinanti, nonostante siano stati fissati obiettivi ambiziosi per la protezione del clima e dell'ambiente, conformemente all'accordo di Parigi, o ancora le esigenze in termini di ricerca e innovazione legate allo sviluppo di veicoli connessi e autonomi; ricorda altresì i ritardi degli investimenti nelle nuove infrastrutture per il miglioramento della connettività e soprattutto nella manutenzione delle infrastrutture esistenti;

QFP

2.  rammenta il successo del meccanismo per collegare l'Europa (MCE), nell'ambito dell'ultimo QFP, e il fatto che i suoi inviti a presentare proposte siano stati sottoscritti in eccesso (il triplo); accoglie con favore il rinnovo dell'MCE nel prossimo QFP; deplora tuttavia che l'importo assegnato al settore "trasporti" per il MCE sia stato ridotto del 12 %, a prezzi costanti, e il contributo del Fondo di coesione sia stato ridotto del 13 %; ritiene che la dotazione dell'MCE non possa essere assegnata ad altri programmi che esulano dai suoi obiettivi specifici; chiede che lo stanziamento dell'MCE nel settore dei trasporti ammonti a 17.746 miliardi di EUR a prezzi costanti e che il contributo del Fondo di coesione di 10 miliardi di EUR, a prezzi costanti, sia ripristinato, tenendo conto del loro impatto positivo sullo sviluppo economico;

3.  sottolinea l'efficacia della struttura di governance centralizzata stabilita dal regolamento dell'MCE; constata che la parte del Fondo di coesione trasferita all'MCE è stata un grande successo e che il grado di soddisfazione degli Stati membri interessati conferma che tale meccanismo sarà mantenuto nell'ambito del prossimo QFP e sarà sufficiente per completare i progetti attualmente in corso, finanziati con il contributo del Fondo di coesione; propone, in tale contesto, di destinare all'MCE una dotazione di 20 miliardi di euro provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), da gestire secondo regole analoghe a quelle applicate al finanziamento del Fondo di coesione per l'MCE, ma accessibile a tutti gli Stati membri; ritiene che, data la notevole differenza tra i finanziamenti disponibili e quanto è invece necessario, occorra prestare maggiore attenzione alle soluzioni che presentano un ampio valore aggiunto europeo, quali i collegamenti transfrontalieri mancanti, ad esempio collegamenti ferroviari, e che tale trasferimento garantirebbe una significativa progressione dei progetti TEN-T in Europa;

4.  sottolinea che un programma dell'MCE aggiornato e più efficace, nell'ambito del prossimo QFP 2021-2027, dovrebbe coprire tutti i modi di trasporto, incoraggiare un trasferimento modale, sostenere gli Stati membri a investire in trasporti pubblici intelligenti, sostenibili e integrati, attribuire la priorità a collegamenti maggiori tra reti globali, migliorare l'interoperabilità attraverso il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario e sfruttare appieno l'iniziativa del cielo unico europeo nonché contribuire al conseguimento degli obiettivi dell'UE in materia di sicurezza stradale;

5.  ricorda che l'MCE è un meccanismo di sovvenzione e accoglie con favore la proposta della Commissione europea di chiarire tale aspetto inserendo lo strumento finanziario dell'MCE nel nuovo programma InvestEU; ritiene che la parte della dotazione dell'MCE relativa ai trasporti attuata sotto forma di strumento finanziario non debba superare il 5 % dell'importo di tale dotazione; si rammarica del fatto che, nonostante i deplorevoli trasferimenti di risorse eseguiti a vantaggio del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), a scapito dell'MCE, la quota relativa agli investimenti nei trasporti generata dal FEIS sia quantitativamente lontana dall'obiettivo del 30 % nonché spesso qualitativamente lontana dai criteri del valore aggiunto europeo; in questo senso, sottolinea fermamente il fatto che non dovrebbe essere consentito alcun trasferimento di fondi dal programma Orizzonte Europa a favore di InvestEU; sottolinea che occorre garantire, nell'ambito del prossimo QFP, che il programma InvestEU vada a vantaggio di progetti che hanno un reale valore aggiunto europeo e si congratula con la Commissione per avere indicato le infrastrutture sostenibili come uno dei quattro settori di investimento;

6.  ricorda l'importante necessità di creare una linea di bilancio dedicata al turismo sostenibile, alla luce dell'importanza di tale settore nell'economia dell'Unione, dato che nel 2016 esso rappresentava il 5 % del PIL, nonché le responsabilità dell'Unione derivanti dall'articolo 195 del TFUE, al fine di progredire verso una vera e propria politica europea del turismo che possa risolvere gli attuali problemi di frammentazione e di accesso ai fondi, promuovere l'Europa come destinazione turistica e rendere più dinamica l'industria del turismo, contribuendo così alla crescita e alla creazione di posti di lavoro;

7.  osserva che la minimizzazione dei costi esterni deve essere integrata come principio guida nel QFP in quanto misura efficace in termini di costi per ridurre l'onere che grava sui futuri bilanci pubblici;

Agenzie

8.  accoglie con favore le numerose nuove competenze affidate alle agenzie europee nel settore dei trasporti, in particolare l'Agenzia europea per la sicurezza aerea, l'Agenzia europea per la sicurezza marittima e l'Agenzia dell'Unione europea per le ferrovie; sottolinea l'importanza di garantire che tutte le agenzie di trasporto dispongano di risorse adeguate, che siano stabili in termini reali, per assolvere i loro compiti e far fronte alle nuove responsabilità;

9.  accoglie con favore la proposta della Commissione di istituire un'Autorità europea del lavoro; sottolinea l'importanza di garantire che questa nuova autorità disponga di mezzi sufficienti per svolgere le sue funzioni nel settore dei trasporti;

Ricerca

10.  rammenta che è urgente fornire un sostegno alla ricerca e allo sviluppo nel settore dei trasporti, alla luce delle sfide derivanti dall'aumento di emissioni di CO2, polveri sottili e gas inquinanti, legato all'aumento del traffico e degli ingorghi stradali, della necessità della transizione energetica, della maggiore sicurezza del trasporto e dello sviluppo di veicoli connessi e autonomi; sottolinea pertanto l'importanza di mantenere un collegamento diretto tra Orizzonte Europa e lo sviluppo a livello di UE di soluzioni di trasporto sviluppate attraverso attività di ricerca e sviluppo; ricorda il successo di imprese comuni quali SESAR, Shift2Rail e CleanSky; ritiene sia importante continuare a sostenere in modo significativo e a finanziare in modo adeguato tali programmi nel quadro di Orizzonte Europa; sottolinea che, per sostenere la ricerca e lo sviluppo, nel settore dei trasporti dovrebbe vigere il principio della neutralità tecnologica;

Risorse proprie

11.  constata che tutti gli Stati membri percepiscono notevoli entrate fiscali e parafiscali direttamente legate ai trasporti e al turismo, e che un trasferimento, anche minimo, delle risorse di questo tipo alle risorse proprie dell'Unione potrebbe migliorare le capacità di quest'ultima di rispondere alle nuove sfide cui deve far fronte; considera che un ritorno a un livello più significativo delle risorse proprie, analogo a quello previsto all'epoca dell'istituzione della Comunità europea, potrebbe consolidare la capacità di azione politica e di bilancio dell'Unione.

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Relazione interlocutoria sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 - Posizione del Parlamento in vista di un accordo

Riferimenti

2018/0166R(APP)

Commissione competente per il merito

 

BUDG

 

 

 

 

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

TRAN

13.9.2018

Relatore per parere

       Nomina

Dominique Riquet

27.6.2018

Esame in commissione

8.10.2018

 

 

 

Approvazione

9.10.2018

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

35

4

8

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Daniela Aiuto, Marie-Christine Arnautu, Inés Ayala Sender, Georges Bach, Izaskun Bilbao Barandica, Deirdre Clune, Michael Cramer, Andor Deli, Ismail Ertug, Jacqueline Foster, Tania González Peñas, Dieter-Lebrecht Koch, Merja Kyllönen, Innocenzo Leontini, Peter Lundgren, Georg Mayer, Gesine Meissner, Renaud Muselier, Markus Pieper, Gabriele Preuß, Christine Revault d'Allonnes Bonnefoy, Dominique Riquet, Massimiliano Salini, Claudia Schmidt, Jill Seymour, Keith Taylor, Pavel Telička, Marie-Pierre Vieu, Elissavet Vozemberg-Vrionidi, Kosma Złotowski, Luis de Grandes Pascual, Peter van Dalen, Wim van de Camp, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Claudia Țapardel

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Francisco Assis, Jill Evans, Maria Grapini, Karoline Graswander-Hainz, Ryszard Antoni Legutko, Marek Plura, Henna Virkkunen

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Angel Dzhambazki, John Howarth, Wajid Khan

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

35

+

ALDE

Izaskun Bilbao Barandica, Gesine Meissner, Dominique Riquet, Pavel Telička

GUE/NGL

Merja Kyllönen

PPE

Georges Bach, Wim van de Camp, Deirdre Clune, Andor Deli, Luis de Grandes Pascual, Dieter-Lebrecht Koch, Innocenzo Leontini, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Renaud Muselier, Markus Pieper, Marek Plura, Massimiliano Salini, Claudia Schmidt, Henna Virkkunen, Elissavet Vozemberg-Vrionidi

S&D

Francisco Assis, Inés Ayala Sender, Nicola Danti, Michael Detjen, Ismail Ertug, Maria Grapini, Karoline Graswander-Hainz, John Howarth, Wajid Khan, Gabriele Preuß, Christine Revault d'Allonnes Bonnefoy, Claudia Țapardel

Verts/ALE

Michael Cramer, Jill Evans, Keith Taylor

4

-

ECR

Peter van Dalen

EFDD

Jill Seymour

GUE/NGL

Tania González Peñas, Marie-Pierre Vieu

8

0

ECR

Angel Dzhambazki, Jacqueline Foster, Ryszard Antoni Legutko, Peter Lundgren, Kosma Złotowski

EFDD

Daniela Aiuto

ENF

Marie-Christine Arnautu, Georg Mayer

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti

PARERE della commissione per lo sviluppo regionale (10.10.2018)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla relazione interlocutoria sul QFP 2021-2027 – Posizione del Parlamento in vista di un accordo
(COM(2018)03222018/0166R(APP))

Relatore per parere: Derek Vaughan

PA_Consent_Interim

SUGGERIMENTI

La commissione per lo sviluppo regionale invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella relazione che approverà i seguenti suggerimenti:

A.  considerando che la politica di coesione ha ampiamente dimostrato di riuscire a ottenere buoni risultati in termini di occupazione, di crescita e di competitività, come illustrato nella 7a relazione sulla coesione e genera 2,74 EUR supplementari di PIL per ogni euro versato dal contribuente e investito;

B.  considerando che, nella sua proposta per il quadro finanziario pluriennale (QFP) per gli anni 2021-2027, la Commissione ha proposto un bilancio di 330,6 miliardi di EUR, a prezzi 2018, per la politica di coesione; che tale livello di finanziamento significa una riduzione del 10 % rispetto all'attuale QFP;

C.  considerando che, al tempo stesso, a causa dell'emergere di nuove sfide e dell'affermarsi di nuove priorità a cui l'Unione europea deve far fronte, è stata anche significativamente ridotta la quota assegnata alla politica di coesione nel bilancio generale dell'UE, con un calo dal 34 % al 29 %;

D.  considerando che nella proposta della Commissione il Fondo di coesione sarà ridimensionato, con una riduzione del 45 % della sua dotazione per il periodo 2021-2027;

1.  si rammarica che la proposta della Commissione per il QFP 2021-2027 non sia sufficientemente ambiziosa; insiste che per fornire adeguati finanziamenti aggiuntivi il bilancio dell'UE 2021-2027 dovrebbe essere fissato all'1,3 % del RNL allo scopo di mantenere le politiche tradizionali che vantano risultati positivi e garantire nel contempo la capacità dell'UE di far fronte a nuove sfide;

2.  ritiene inaccettabile la riduzione del 10 % proposta per le dotazioni della politica di coesione; ribadisce la sua posizione secondo cui il QFP 2021-2027 dovrebbe garantire almeno lo stesso livello di finanziamento per la politica di coesione, a prezzi costanti, dell'attuale QFP;

3.  osserva che la ripartizione tra i diversi fondi della politica di coesione è la conseguenza del metodo di ripartizione definito nel progetto di regolamento recante disposizioni comuni, che prevede un'assegnazione equilibrata così articolata: 61,6 % dei fondi destinato alle regioni meno sviluppate, 14,3 % alle regioni in transizione, 10,8 % alle regioni più sviluppate, 12,8 % agli Stati membri che beneficiano del Fondo di coesione e 0,4 % a finanziamenti supplementari per le regioni ultraperiferiche;

4.  deplora la drastica riduzione del bilancio del Fondo di coesione; sottolinea l'importanza degli investimenti nell'ambito del Fondo di coesione al fine di ridurre le disparità territoriali e di procedere verso una maggiore coesione territoriale nell'UE; raccomanda di mantenere finanziamenti adeguati per il Fondo di coesione, senza per questo pregiudicare le dotazioni e le quote previste nell'ambito della politica di coesione per gli altri fondi SIE, in quanto anch'essi soddisfano priorità europee indispensabili; sottolinea la necessità di approfondire ulteriormente e ottimizzare le sinergie e le complementarità tra i fondi della politica di coesione, InvestEU e gli altri strumenti finanziari e i programmi e le iniziative dell'UE gestiti a livello centrale;

5.  chiede una dotazione sufficiente per il FESR e per il Fondo di coesione nel periodo 2021-2027, pari ad almeno 272 411 milioni di EUR a prezzi 2018, vale a dire 226 078 milioni di EUR per il FESR e 46 333 milioni di EUR per il Fondo di coesione (il 12,8 % della dotazione nel quadro dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione"); invita a stanziare almeno 100 861 milioni di EUR, a prezzi 2018, a favore del Fondo sociale europeo Plus (FSE+);

6.  si interroga sulla riduzione del bilancio del Fondo di coesione attraverso il suo contributo di 10 miliardi di EUR, a prezzi 2018, al meccanismo per collegare l'Europa;

7.  si compiace del fatto che, secondo le proposte avanzate dalla Commissione, la politica di coesione proposta per il periodo 2021-2027 rimanga una politica destinata a tutte le regioni e chiede che, in fase di formulazione di tale politica, vengano prese in considerazione le riforme territoriali attuate tra il 2016 e il 2018; sottolinea l'importante dimensione territoriale del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il suo contributo alla coesione, in particolare nelle zone rurali; condanna, pertanto, con fermezza la proposta della Commissione di separare la spesa relativa al FEASR dalla politica di coesione, quando sarebbe stato necessario un legame più forte al fine di garantire un finanziamento più integrato e complementare a livello locale e regionale per colmare il divario tra zone rurali e zone urbane e per consentire una semplificazione a favore dei beneficiari;

8.  sottolinea che la politica di coesione può generare esternalità positive in altre regioni dell'Unione, ma che tali effetti variano considerevolmente da un territorio all'altro a seconda della prossimità geografica e della struttura delle economie degli Stati membri;

9.  ricorda che la 7a relazione sulla coesione ha evidenziato le difficoltà incontrate dalle regioni a reddito medio e l'importanza di garantire loro un sostegno finanziario e tassi di cofinanziamento adeguati; plaude, al riguardo, alla proposta della Commissione di mantenere la categoria "regioni in transizione" e di ampliarne l'ambito di applicazione;

10.  ribadisce la sua posizione, rimasta inalterata, sull'importanza delle iniziative transfrontaliere per la crescita sostenibile, la prosperità nelle regioni frontaliere e uno sviluppo equilibrato; tiene conto del fatto che i programmi di collaborazione transfrontaliera rientrano tra gli strumenti di finanziamento di maggior successo dell'UE; osserva con rammarico che le proposte della Commissione prevedono una notevole riduzione del finanziamento di Interreg, la cui quota nei fondi strutturali diminuirà dal 2,75 % al 2,5 % e chiede, invece, che tale quota sia portata al 3 %; ritiene che, nell'ambito del QFP 2021-2027, dovrebbe essere programmato un livello di finanziamento pari almeno alla dotazione 2014-2020, a prezzi costanti, al fine di garantire un finanziamento sufficiente ai programmi esistenti e alla nuova iniziativa "Investimenti innovativi interregionali" all'interno di Interreg;

11.  chiede che venga invece utilizzata una parte considerevole della dotazione finanziaria proposta per lo strumento per la realizzazione delle riforme del Programma di sostegno alle riforme strutturali al fine di aumentare la dotazione finanziaria per la politica di coesione, il cui obiettivo è la coesione sociale, territoriale ed economica, e, all'interno di essa, la dotazione di Interreg; chiede che una parte di tale importo sia utilizzata per aumentare il bilancio del programma del Fondo sociale europeo Plus (FSE+);

12.  osserva che tassi di cofinanziamento dell'UE inferiori renderanno più difficile per i beneficiari in determinate regioni e negli Stati membri più piccoli o meno sviluppati garantire il cofinanziamento degli investimenti dell'UE; che i fondi SIE possono diventare meno attraenti - in particolare laddove i tassi di cofinanziamento dell'UE sono i più bassi - e che tassi inferiori potrebbero causare difficoltà ai bilanci pubblici degli Stati membri vincolati dal patto di stabilità e crescita, segnatamente nelle regioni che il nuovo QFP propone di portare a un livello di sviluppo più elevato rispetto all'attuale QFP; chiede, pertanto, un tasso di cofinanziamento dell'85 % per le regioni meno sviluppate, del 60 % per le regioni in transizione, del 50 % per le regioni più sviluppate, dell'85 % per il Fondo di coesione e dell'85 % per la Cooperazione territoriale europea/Interreg;

13.  indica che le disposizioni dovrebbero garantire un adeguato equilibrio tra i livelli di finanziamento nazionale o, in alternativa, la possibilità di estendere, se del caso, l'ambito di applicazione del fondo;

14.  plaude al rafforzamento del legame tra il QFP e il bilancio dell'UE con il processo del semestre europeo e, in particolare, con una sana governance economica e riforme strutturali negli Stati membri attuate conformemente alle raccomandazioni specifiche per paese; sottolinea, in proposito, l'importanza del Programma di sostegno alle riforme strutturali ai fini della fornitura di un sostegno adeguato, adattato alle specificità dei rispettivi Stati membri, al fine di rafforzare il loro contesto economico e di investimento;

15.  plaude all'introduzione proposta del meccanismo dello Stato di diritto che figura nella proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla tutela del bilancio dell'Unione in caso di carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto negli Stati membri (COM(2018)0324);

16.  sottolinea che la semplificazione delle procedure sia a livello dell'UE che a livello nazionale è indispensabile per conformarsi alle nuove regole di disimpegno, in modo da garantire un'effettiva esecuzione del bilancio;

17.  ritiene che i nuovi investimenti e le nuove disposizioni in materia di concentrazione tematica dovrebbero essere allineati alle esigenze locali e regionali degli Stati membri, tenendo conto delle varie fasi di sviluppo delle regioni a livello NUT 2 e NUT 3, delle loro specificità intrinseche o svantaggi geografici, e promuovendo una reale coesione sociale, economica e territoriale;

18.  sottolinea l'importante mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea nei casi di disastri naturali co