RELAZIONE recante una proposta di risoluzione non legislativa sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam

28.1.2020 - (06050/2019 – C9-0023/2019 – 2018/0356M(NLE))

Commissione per il commercio internazionale
Relatore: Geert Bourgeois


Procedura : 2018/0356M(NLE)
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A9-0017/2020
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A9-0017/2020
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE NON LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam

(06050/2019 – C9-0023/2019 – 2018/0356M(NLE))

Il Parlamento europeo,

 visto il progetto di decisione del Consiglio (06050/2019),

 visto il progetto di accordo di libero scambio (ALS) tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam (06051/2019),

 visto il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo sulla protezione degli investimenti tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra (0000/2019),

 vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 91, paragrafo 1, dell'articolo 100, paragrafo 2, dell'articolo 207, paragrafo 4, primo comma, dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), punto v), e dell'articolo 218, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) (C9-0023/2019),

 visto l'accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, firmato a Bruxelles il 27 giugno 2012 ed entrato in vigore nell'ottobre 2016[1],

 visto l'accordo quadro di partecipazione, firmato il 17 ottobre 2019, che agevolerà la partecipazione del Vietnam alle operazioni civili e militari di gestione delle crisi sotto la guida dell'Unione europea e che testimonia il forte impegno di entrambe le parti a favore di un approccio multilaterale basato su norme per quanto riguarda pace e sicurezza internazionali,

 visto il parere della Corte di giustizia dell'Unione europea del 16 maggio 2017 nel procedimento 2/15[2], emesso ai sensi dell'articolo 218, paragrafo 11, TFUE, richiesto dalla Commissione il 10 luglio 2015,

 vista la sua risoluzione del 5 luglio 2016 su una nuova strategia innovativa e orientata al futuro sul commercio e gli investimenti[3],

 vista la comunicazione della Commissione intitolata "Commercio per tutti – Verso una politica commerciale e di investimento più responsabile",

 vista la decisione del Consiglio del 22 dicembre 2009 di avviare negoziati bilaterali per ALS con singoli Stati membri dell'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN),

 viste le direttive di negoziato del 23 aprile 2007 per un ALS interregionale con gli Stati membri dell'ASEAN,

 vista la sua risoluzione del 9 giugno 2016 sul Vietnam[4],

 vista la sua risoluzione del 14 dicembre 2017 sulla libertà di espressione in Vietnam, in particolare il caso di Nguyen Van Hoa[5],

 vista la sua risoluzione del 15 novembre 2018 sul Vietnam, in particolare la situazione dei prigionieri politici[6],

 vista la decisione del Mediatore europeo, del 26 febbraio 2016, nel caso 1409/2014/MHZ sulla mancata esecuzione da parte della Commissione europea di una valutazione d'impatto sui diritti umani prima della conclusione dell'accordo di libero scambio UE-Vietnam[7],

 visto il trattato sull'Unione europea (TUE), in particolare il titolo V sull'azione esterna dell'Unione,

 visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in particolare gli articoli 91, 100, 168 e 207, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 6, lettera a), punto v),

 viste le conclusioni del Consiglio del 20 giugno 2016 sul lavoro minorile,

 viste le conclusioni del Consiglio del 20 giugno 2016 su imprese e diritti umani,

 visto l'impatto economico dell'accordo di libero scambio UE-Vietnam[8],

 visto l'esame periodico universale del 2019 sul Vietnam svolto dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite,

 viste le conclusioni facenti seguito alla sua missione di informazione in Vietnam (dal 28 ottobre al 1° novembre 2018) e la valutazione pubblicata dalla Commissione nel maggio 2018 in merito ai progressi compiuti dal paese nella lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) a seguito della notifica da parte della Commissione di un "cartellino giallo" il 23 ottobre 2017,

 vista la sua risoluzione legislativa del …[9] sul progetto di decisione,

 visto l'articolo 105, paragrafo 2, del suo regolamento,

 visti i pareri della commissione per gli affari esteri, della commissione per lo sviluppo e della commissione per la pesca,

 vista la relazione della commissione per il commercio internazionale (A9-0017/2020),

A. considerando che il Vietnam è un partner strategico per l'Unione europea e che l'UE e il Vietnam condividono un'agenda comune, segnatamente stimolare la crescita e l'occupazione, migliorare la competitività, combattere la povertà e realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), ed entrambi sono fortemente impegnati a conseguire un commercio aperto e basato su norme e ad aderire al sistema commerciale multilaterale;

B. considerando che si tratta del secondo accordo commerciale bilaterale concluso tra l'UE e uno Stato membro dell'ASEAN e che rappresenta un importante passo avanti verso un ALS interregionale; che tale accordo, unitamente all'ALS tra l'UE e la Repubblica di Singapore, cui il Parlamento ha dato la propria approvazione il 13 febbraio 2019, fungerà altresì da parametro di riferimento per gli accordi che l'UE sta attualmente negoziando con le altre principali economie dell'ASEAN;

C. considerando che, secondo le previsioni, il 90 % della futura crescita economica mondiale sarà generato al di fuori dell'Europa e che una parte significativa di tale crescita avverrà in Asia;

D. considerando che il Vietnam ha aderito all'OMC nel 2007 ed è oggi un'economia aperta e favorevole al libero scambio, come dimostrano i 16 accordi commerciali conclusi con 56 paesi;

E. considerando che il Vietnam è membro fondatore dell'accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico (CPTPP) e ha partecipato ai negoziati conclusi di recente relativi al partenariato economico regionale globale (RCEP);

F. considerando che il Vietnam è un'economia in piena espansione, competitiva e interconnessa, con quasi 100 milioni di cittadini, una classe media in crescita e una forza lavoro giovane e dinamica, sebbene continui a essere un'economia a reddito medio-basso che si trova di fronte a sfide specifiche in materia di sviluppo, come illustrato dalla posizione occupata nell'indice di sviluppo umano dell'UNDP, che attualmente colloca il paese al 116° posto su 189 paesi;

G. considerando che il Vietnam è altresì uno dei paesi dell'ASEAN in più rapido sviluppo, con una crescita media del PIL di circa il 6,51 % tra il 2000 e il 2018; che si stima che il Vietnam continuerà a crescere a tassi altrettanto sostenuti nei prossimi anni;

H. considerando che l'UE rappresenta attualmente il terzo maggiore partner commerciale del Vietnam, dopo la Cina e la Corea del Sud, e il suo secondo maggiore mercato di esportazione dopo gli Stati Uniti; che, negli ultimi dieci anni, le esportazioni dell'UE verso tale paese sono cresciute annualmente a un tasso medio compreso tra il 5 e il 7 %; che la valutazione di impatto economico realizzata dalla Commissione prevede un incremento delle esportazioni delle imprese dell'UE pari a 8 miliardi di EUR entro il 2035 e una crescita delle esportazioni del Vietnam verso l'UE pari a 15 miliardi di EUR; che è importante massimizzare le opportunità offerte dall'accordo nella maniera più inclusiva per le imprese, in particolare le PMI;

I. considerando che il Consiglio ha sottolineato che è nell'interesse dell'UE continuare a svolgere un ruolo di primo piano nell'attuazione dell'Agenda 2030 in modo coerente, globale ed efficace quale priorità fondamentale dell'UE, a beneficio dei suoi cittadini e per difendere la sua credibilità in Europa e nel mondo; che, nella lettera di incarico inviata a tutti i commissari designati, la presidente eletta von der Leyen ha insistito affinché ciascun commissario assicuri la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nel proprio ambito di competenza;

J. considerando che il Vietnam continua ad affrontare sfide in materia di sviluppo sostenibile e diritti umani, politici e civili, in particolare per quanto concerne la situazione delle minoranze, delle libertà fondamentali, della libertà di confessione religiosa e della libertà di stampa, nonché in relazione allo sfruttamento delle risorse naturali (ad esempio sabbia, risorse ittiche e legname), alla gestione dei rifiuti e all'inquinamento; che l'UE e il Vietnam continuano ad avere posizioni diverse rispetto alle raccomandazioni degli organi internazionali che si occupano di diritti umani concernenti il Vietnam e all'attuazione di tali raccomandazioni, ad esempio quelle riguardanti il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (ICCPR); che il lavoro forzato dei prigionieri desta ancora preoccupazione in Vietnam;

K. considerando che, malgrado le riforme economiche e politiche avviate nel 1986, il Vietnam è ancora uno Stato monopartitico che non riconosce le libertà fondamentali come la libertà di associazione, la libertà di parola, la libertà di religione e la libertà di stampa; che la natura repressiva del regime e la violazione grave e sistematica dei diritti umani in Vietnam sono state documentate dal Servizio europeo per l'azione esterna nella relazione annuale dell'UE per il 2018 sui diritti umani e la democrazia nel mondo, nella quale si evidenzia in particolare l'aumento del numero di prigionieri politici nel paese;

L. considerando che, nella sua risoluzione del 15 novembre 2018, ha invitato il governo vietnamita "ad abrogare, rivedere o modificare tutte le leggi repressive, in particolare il codice penale"; che il Vietnam non ha risposto a suddetto invito; che il paese non ha accettato alcuna delle raccomandazioni formulate nel quadro dell'ultimo esame periodico universale del marzo 2019 concernenti la modifica o l'abrogazione delle disposizioni illecite della legislazione penale;

M. considerando che l'ALS tra l'UE e il Vietnam riconosce l'importanza di garantire la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse biologiche marine e degli ecosistemi, come pure la promozione dell'acquacoltura sostenibile, e che l'articolo 13.9 prevede la cooperazione nella lotta contro la pesca INN;

N. considerando che alcuni prodotti a base di pesce, come i prodotti con i codici NC 1604 14 21 e 1604 14 26, non sono inclusi nel regime di esenzione dai dazi dell'ALS in ragione della sensibilità di tali prodotti per l'Unione europea;

O. considerando che è riconosciuto che la pesca INN costituisce una forma di criminalità organizzata dei mari che ha conseguenze ambientali e socioeconomiche disastrose in tutto il mondo e che crea concorrenza sleale per l'industria della pesca europea;

P. considerando che il Vietnam è il quarto maggiore produttore di pesce al mondo, seguito dall'Unione europea, e il quarto produttore di prodotti dell'acquacoltura;

Q. considerando che, in termini di valore, l'UE è il più grande operatore commerciale al mondo di prodotti della pesca e dell'acquacoltura, con un volume di scambi pari a oltre 2,3 miliardi di EUR nel 2017; che l'UE importa oltre il 65 % dei prodotti della pesca che consuma e figura tra i maggiori investitori stranieri in Vietnam;

R. considerando che ad oggi il Vietnam ha assicurato la protezione di un prodotto ad indicazione geografica (IG) – Phú Quốc, una varietà di salsa di pesce – come denominazione di origine protetta (DOP) nell'ambito dei regimi di qualità dell'UE; che l'ALS prevede la protezione di 169 IG dell'UE per vini, bevande spiritose e prodotti alimentari in Vietnam e la protezione reciproca di 39 IG vietnamite nell'UE;

S. considerando che il Vietnam ha un mercato di 95 milioni di persone con tradizioni consolidate nel consumo di prodotti della pesca e dell'acquacoltura ed è il secondo partner commerciale dell'UE nella regione dell'ASEAN; che la pesca potrebbe offrire un forte potenziale di crescita e benefici significativi alle piccole e medie imprese europee; che tale settore è di vitale interesse per la prosperità e l'innovazione europee;

1. sottolinea che l'ALS UE-Vietnam è l'accordo più moderno, completo e ambizioso mai concluso tra l'UE e un paese in via di sviluppo e dovrebbe fungere da punto di riferimento per l'impegno dell'UE nei confronti dei paesi in via di sviluppo, in particolare con la regione ASEAN; ricorda che il Vietnam continuerà a beneficiare del sistema di preferenze generalizzate (SPG) per un periodo transitorio di due anni dall'entrata in vigore dell'ALS;

2. osserva che i negoziati sono iniziati nel giugno 2012 e si sono conclusi, dopo 14 cicli negoziali, nel dicembre 2015; si rammarica dei successivi ritardi registrati nella presentazione dell'accordo per la firma e la ratifica, in particolare del ritardo da parte del Consiglio nel chiedere l'approvazione del Parlamento europeo in tempo utile prima delle elezioni europee;

3. pone in rilievo l'importanza economica e strategica dell'accordo, dal momento che l'UE e il Vietnam condividono obiettivi comuni, quali stimolare la crescita e l'occupazione, potenziare la competitività, combattere la povertà, rafforzare il sistema commerciale multilaterale basato su norme, conseguire gli OSS e sostenere i diritti e le libertà fondamentali dei lavoratori; sottolinea le considerazioni di ordine geopolitico che rendono i partner dell'UE nell'Estremo Oriente attori fondamentali con cui collaborare in un contesto geoeconomico locale complesso;

4. ricorda che l'articolo 21 del trattato sull'Unione europea sancisce che l'azione dell'Unione sulla scena internazionale si fonda sui principi di democrazia, Stato di diritto, universalità e indivisibilità dei diritti umani e delle libertà fondamentali, rispetto della dignità umana, principi di uguaglianza e di solidarietà e rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale; sottolinea la necessità di rispettare il principio della coerenza delle politiche con gli obiettivi della cooperazione allo sviluppo, come previsto dall'articolo 208 TFUE;

5. evidenzia l'importanza dell'accordo in termini di competitività delle imprese dell'UE nella regione; osserva che le imprese europee fanno fronte a un aumento della concorrenza dei paesi con cui il Vietnam ha già concluso ALS, segnatamente il CPTPP;

6. auspica che l'accordo, unitamente all'ALS UE-Singapore, consentirà di compiere ulteriori progressi nella definizione di norme e standard elevati nella regione ASEAN, contribuendo a gettare le basi per un futuro accordo interregionale in materia di scambi e di investimenti; sottolinea che l'accordo trasmette inoltre un forte messaggio a favore di un commercio libero, equo e reciproco in un periodo segnato da crescenti tendenze protezionistiche e da importanti sfide per il commercio multilaterale basato su norme; evidenzia che l'accordo aiuta l'UE a rafforzare la propria presenza nella regione ASEAN, in considerazione della recente conclusione del RCEP e dell'entrata in vigore del CPTPP; sottolinea inoltre che l'accordo consente all'UE di promuovere i propri standard e i propri valori nella regione; ribadisce il suo pieno sostegno al multilateralismo e l'importanza di realizzare una riforma sostenibile e ambiziosa dell'OMC in grado di assicurare un commercio internazionale basato su norme;

7. sottolinea che l'accordo eliminerà oltre il 99 % delle tariffe[10]; osserva che il Vietnam liberalizzerà il 65 % dei dazi all'importazione sulle esportazioni dell'UE non appena l'accordo entrerà vigore, mentre i dazi restanti saranno gradualmente eliminati nell'arco di 10 anni; rileva inoltre che l'UE liberalizzerà il 71 % delle sue importazioni al momento dell'entrata in vigore dell'accordo e che il 99 % delle importazioni sarà esente da dazi dopo un periodo di sette anni; segnala che l'accordo conterrà anche disposizioni specifiche per affrontare la questione degli ostacoli non tariffari alle esportazioni dell'UE, che spesso costituiscono una notevole difficoltà per le PMI; ritiene che l'ALS UE-Vietnam possa contribuire a far fronte al disavanzo commerciale dell'UE con il Vietnam, sfruttando il potenziale di crescita del paese ASEAN nei prossimi anni;

8. evidenzia l'importanza di garantire l'efficacia e la certezza dei controlli, anche attraverso una rafforzata cooperazione doganale in Europa, al fine di evitare che l'accordo diventi un ponte d'ingresso per le merci di altri paesi sul territorio europeo;

9. prende atto del miglioramento dell'accesso agli appalti pubblici vietnamiti nel quadro del presente accordo, in linea con l'accordo sugli appalti pubblici (AAP), in quanto il Vietnam non è ancora membro dell'AAP; evidenzia che il capitolo sugli appalti pubblici dell'ALS UE-Vietnam raggiunge un grado di trasparenza e di equità procedurale paragonabile ad altri ALS che l'UE ha sottoscritto con paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo più avanzati; sottolinea che l'accordo non deve limitare le norme nazionali in materia di appalti o lo spazio di manovra nel settore degli appalti per quanto riguarda la fissazione dei requisiti riguardanti l'oggetto dell'appalto e le rivendicazioni relative, ad esempio, alle condizioni ambientali, lavorative e di occupazione;

10. si compiace del fatto che le disposizioni relative alle norme in materia di origine incluse nell'ALS UE-Vietnam seguano l'approccio dell'UE e che le loro caratteristiche principali siano identiche a quelle previste dall'SPG dell'UE, nonché dall'accordo commerciale tra l'Unione europea e Singapore; invita la Commissione a controllare l'attuazione corretta e fedele di tali norme, prestando particolare attenzione ai contenuti nazionali, e a intensificare la lotta contro qualsiasi tipo di manipolazione e abuso, come il riconfezionamento dei prodotti provenienti da paesi terzi;

11. osserva che il Vietnam non potrà più ricorrere al cumulo da altri partner commerciali beneficiari dell'SPG nella regione al fine di potersi conformare alle norme in materia di origine; sottolinea che le norme in materia di origine negli ALS non dovrebbero interrompere inutilmente le catene del valore esistenti, in particolare con i paesi che attualmente beneficiano dell'SPG, dell'SPG+ o del regime "Tutto tranne le armi";

12. pone in evidenza il fatto che circa 169 indicazioni geografiche dell'UE beneficeranno del riconoscimento e della protezione sul mercato vietnamita a un livello comparabile a quello della legislazione dell'UE, in considerazione del fatto che il Vietnam è un importante mercato di esportazione in Asia per le esportazioni di prodotti alimentari e bevande dell'UE; ritiene che tale elenco dovrebbe essere ampliato nel prossimo futuro; sottolinea inoltre che le disposizioni dell'ALS potrebbero avere un'incidenza negativa su alcuni settori agricoli dell'UE, tra cui quello del riso; invita a tale riguardo la Commissione a monitorare costantemente il flusso di importazioni di tali prodotti sensibili e ad avvalersi appieno delle disposizioni del regolamento sulla clausola di salvaguardia ogniqualvolta siano rispettati i requisiti giuridici ed economici, al fine di evitare eventuali effetti negativi sui settori agricoli dell'UE quale conseguenza diretta dell'attuazione dell'ALS;

13. accoglie con favore il solido capitolo relativo alle misure sanitarie e fitosanitarie, che istituirà un'unica procedura trasparente per l'approvazione delle esportazioni di generi alimentari dall'Unione europea in Vietnam al fine di accelerare l'approvazione delle domande relative alle esportazioni dell'UE ed evitare un trattamento discriminatorio; si congratula per l'impegno del Vietnam ad applicare gli stessi requisiti in materia di importazione ai prodotti simili provenienti da tutti gli Stati membri dell'UE;

14. ricorda che, in termini di servizi, il Vietnam supera già gli impegni assunti nell'ambito dell'OMC, prevede un accesso notevolmente migliore in una serie di sottosettori di attività e offre un nuovo accesso al mercato in settori quali i servizi di imballaggio, le fiere commerciali, i servizi di esposizione o il noleggio/leasing; sottolinea che il Vietnam ha istituito per la prima volta servizi transfrontalieri di istruzione superiore; accoglie con favore l'utilizzo di un elenco positivo nel piano dei servizi;

15. rammenta che una celere ratifica dell'ALS UE-Vietnam può contribuire a che il Vietnam compia progressi nel miglioramento della tutela dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) e può garantire i più elevati standard di produzione e la migliore qualità per i consumatori; evidenzia che il Vietnam aderirà ai trattati Internet dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI), che fissano norme per prevenire l'accesso o l'uso non autorizzato del lavoro creativo online, proteggere i diritti dei titolari e affrontare le sfide per i DPI poste dalle nuove tecnologie e dai nuovi metodi di comunicazione; sottolinea l'importanza strategica della capacità di definire norme in una regione che assiste a tendenze di dissociazione sul fronte normativo e della standardizzazione; ribadisce che l'assenza di solidi quadri normativi potrebbe determinare una corsa al ribasso e una concorrenza negativa per quanto riguarda importanti disposizioni giuridiche; evidenzia che la promozione dell'accesso ai medicinali rimane un pilastro essenziale della politica dell'UE e che le disposizioni in materia di DPI contenute nell'accordo per quanto riguarda i prodotti farmaceutici sono specificamente adattate al livello di sviluppo, all'attuale quadro normativo e alle preoccupazioni in termini di salute pubblica del Vietnam;

16. si rammarica che l'accordo non contenga un capitolo dedicato alle PMI, ma osserva tuttavia che diverse sue parti includono disposizioni relative alle PMI; sottolinea che la fase di attuazione sarà cruciale per l'introduzione di un piano d'azione che aiuti le PMI a sfruttare le opportunità offerte dall'accordo, iniziando da un aumento della trasparenza e dalla diffusione di tutte le informazioni pertinenti, dal momento che questo settore dell'economia è di vitale interesse per la prosperità e l'innovazione in Europa; ritiene che, nell'ambito di un'eventuale revisione dell'accordo, la Commissione dovrebbe valutare la possibilità di introdurre un capitolo dedicato alle PMI;

17. accoglie con favore le disposizioni relative alla cooperazione in materia di benessere degli animali, ivi inclusi l'assistenza tecnica e lo sviluppo delle capacità ai fini dell'elaborazione di norme rigorose in questo settore, e incoraggia le parti ad avvalersi appieno di tali disposizioni; esorta le parti a definire quanto prima un piano d'azione per la cooperazione in materia di benessere degli animali, incluso un programma di formazione, sviluppo delle capacità e assistenza nel quadro dell'accordo, al fine di salvaguardare il benessere degli animali durante l'abbattimento e migliorare la tutela degli animali in azienda e durante il trasporto in Vietnam;

18. sottolinea che l'accordo specifica il diritto dell'UE di applicare le proprie norme a tutti i beni e servizi venduti nell'UE, ricordando il principio di precauzione dell'Unione; pone in evidenza che le rigorose norme dell'UE, presenti anche nei contratti collettivi, nei regolamenti e nelle leggi nazionali, non dovrebbero mai essere considerate ostacoli al commercio;

19. deplora che l'accordo non contenga una disposizione sui trasferimenti transfrontalieri di dati; ritiene che in una revisione futura dell'accordo si debba includere tale disposizione, rispettando la normativa dell'UE in materia di protezione dei dati e di tutela della vita privata, e sottolinea che qualsiasi risultato futuro deve ottenere l'approvazione del Parlamento; osserva, a tale riguardo, che il regolamento generale sulla protezione dei dati è pienamente compatibile con le eccezioni generali previste dal GATS;

20. evidenzia che l'ALS UE-Vietnam comprende un capitolo esaustivo e vincolante sul commercio e lo sviluppo sostenibile (CSS), che tratta questioni ambientali e lavorative, sulla base di convenzioni e norme multilaterali ampiamente accettate; sottolinea che l'applicabilità del capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile potrebbe essere notevolmente migliorata, anzitutto prendendo in considerazione come ultima risorsa, tra i vari metodi di esecuzione, un meccanismo basato su sanzioni e, in secondo luogo, mediante una riforma del sistema del gruppo consultivo interno, come ripetutamente chiesto dal Parlamento e come indicato nella lettera di incarico del nuovo commissario dell'UE per il commercio; sottolinea che il capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile è concepito per contribuire agli obiettivi più ampi delle politiche dell'UE, segnatamente concernenti la crescita inclusiva, la lotta ai cambiamenti climatici, la promozione dei diritti umani, compresi i diritti dei lavoratori, e, più in generale, la tutela dei valori dell'UE; evidenzia che l'accordo rappresenta anche uno strumento per lo sviluppo e il progresso sociale in Vietnam, sostenendo gli sforzi del paese per migliorare i diritti dei lavoratori e rafforzare la protezione sul luogo di lavoro e la tutela dell'ambiente; chiede che dei gruppi consultivi interni ampi e indipendenti siano tempestivamente creati e resi operativi e invita la Commissione a collaborare strettamente con le autorità vietnamite, fornendo loro il sostegno necessario; invita il comitato misto ad adoperarsi immediatamente per rafforzare l'applicazione delle disposizioni in materia di commercio e sviluppo sostenibile;

21.  chiede di istituire un comitato misto dell'Assemblea nazionale vietnamita e del Parlamento europeo al fine di migliorare il coordinamento e la revisione delle misure contenute nel capitolo relativo al commercio e allo sviluppo sostenibile, nonché l'attuazione dell'accordo nel suo complesso; si compiace della posizione espressa dal presidente dell'Assemblea nazionale vietnamita a favore di tale invito a intervenire, e chiede la rapida negoziazione di un memorandum d'intesa tra i due parlamenti;

22. accoglie con favore le misure concrete finora adottate dal governo vietnamita, tra cui la modifica della legislazione sul lavoro e del quadro giuridico relativo all'età minima sul lavoro, volte all'abolizione del lavoro minorile e all'assunzione di impegni in materia di non discriminazione e parità di genere sul lavoro; si attende che tale nuova legislazione sia completata da decreti attuativi e sia pienamente applicata dalle autorità vietnamite quanto prima;

23. prende atto della diminuzione del lavoro minorile in Vietnam negli ultimi anni, ricordano che il Vietnam è stato il primo paese in Asia e il secondo nel mondo a ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo; invita inoltre il governo vietnamita a presentare una tabella di marcia ambiziosa per l'eliminazione del lavoro minorile entro il 2025 e a porre fine al lavoro forzato, alla schiavitù moderna e alla tratta di esseri umani entro il 2030; attende con interesse la valutazione dell'ILO in tempo utile prima della ratifica dell'accordo; chiede all'UE e al Vietnam di collaborare al fine di elaborare un piano d'azione per la lotta al lavoro minorile, accompagnato dai programmi dell'UE esistenti, che comprenda il necessario quadro in materia di dovere di diligenza per le imprese;

24. sottolinea tuttavia che, nonostante detti progressi, rimangono ancora da affrontare sfide importanti, esorta le autorità vietnamite a impegnarsi maggiormente a favore di un programma progressivo in materia di diritti dei lavoratori attraverso misure concrete e si compiace, a tal proposito, dell'approvazione della riforma del codice del lavoro, avvenuta il 20 novembre 2019; accoglie inoltre con favore la ratifica della fondamentale convenzione dell'ILO n. 98 (contrattazione collettiva), del 14 giugno 2019, e l'impegno assunto dal governo vietnamita di ratificare altre due convenzioni fondamentali non ancora ratificate, segnatamente la n. 105 (abolizione del lavoro forzato) nel 2020 e la n. 87 (libertà di associazione) nel 2023, chiedendo altresì alle autorità del paese di fornire una tabella di marcia attendibile per dette ratifiche; pone in evidenza il ruolo chiave dei decreti attuativi nell'attuazione del codice del lavoro rivisto e delle convenzioni ILO ratificate e sottolinea, pertanto, la necessità che i decreti attuativi del codice del lavoro rivisto integrino i principi delle convenzioni ILO n. 105 e 87; evidenzia la sua volontà di prendere parte a un dialogo attivo su tale questione; invita il governo vietnamita a informare regolarmente l'UE in merito ai progressi compiuti relativamente alla ratifica e all'attuazione di tali convenzioni ancora in sospeso; ricorda l'importanza di detti impegni, che rappresentano tendenze realmente positive in un paese in via di sviluppo, sottolineando al contempo il ruolo essenziale di un'efficace attuazione delle disposizioni in materia di diritti umani, delle convenzioni ILO e della tutela dell'ambiente; sottolinea che i criteri specifici previsti nella legislazione di attuazione, quali soglie e formalità di registrazione, non dovrebbero impedire, nella pratica, alle organizzazioni indipendenti di competere con le organizzazioni statali; pone inoltre in evidenza che la legislazione penale dovrebbe essere allineata alle pertinenti convenzioni dell'ILO; sottolinea che gli obblighi del Vietnam derivanti dal Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (ICCPR) e il codice del lavoro recentemente rivisto dovrebbero essere applicati in modo da non rendere praticamente impossibile l'esercizio delle libertà, in particolare per quanto riguarda la libertà di riunione di sindacati indipendenti; elogia la posizione assunta dall'UE per quanto riguarda le condizioni previe alla ratifica;

25. accoglie con favore l'obiettivo di cooperazione sugli aspetti attinenti al commercio dell'agenda dell'ILO per il lavoro dignitoso, in particolare i collegamenti tra il commercio e l'occupazione piena e produttiva per tutti, compresi i giovani, le donne e le persone con disabilità; chiede di garantire un avvio rapido e significativo di tale cooperazione;

26. osserva che il Vietnam è uno dei paesi più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici, in particolare i fenomeni metereologici estremi, come le tempeste e le inondazioni; esorta il governo vietnamita a introdurre efficaci misure di adattamento e a garantire l'adeguata applicazione della legislazione relativa alla protezione dell'ambiente e della biodiversità;

27. si compiace dell'impegno ad attuare in modo efficace gli accordi multilaterali in materia di ambiente, quali l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, e a promuovere la conservazione e la gestione sostenibile della fauna selvatica, della biodiversità e delle foreste; ricorda che il Vietnam è uno dei paesi maggiormente attivi, all'interno della più ampia regione dell'ASEAN, nel mostrare il proprio impegno a favore dell'agenda dell'accordo di Parigi; pone in evidenza che una celere ratifica dell'ALS UE-Vietnam, così come il pieno rispetto e l'efficace attuazione dell'accordo di Parigi, contribuirà a garantire i più elevati standard possibili in materia di protezione dell'ambiente nella regione;

28. sottolinea l'importanza strategica del Vietnam quale partner essenziale dell'UE nel Sud-est asiatico e tra i paesi dell'ASEAN, in particolare, ma non esclusivamente, in relazione ai negoziati in materia di cambiamenti climatici, buona governance, sviluppo sostenibile, progresso economico e sociale e lotta al terrorismo; pone l'accento sulla necessità che il Vietnam diventi un partner per la promozione dei diritti umani e delle riforme democratiche; osserva che il Vietnam detiene la presidenza dell'ASEAN per il 2020; sottolinea la necessità di rispettare e attuare pienamente l'accordo di Parigi da parte dell'UE e del Vietnam;

29. si compiace dell'accordo tra l'UE e il governo del Vietnam, firmato il 17 ottobre 2019, che istituisce un quadro per la partecipazione del Vietnam alle operazioni dell'UE di gestione delle crisi; sottolinea che il Vietnam è stato il secondo paese partner in Asia a firmare un accordo quadro di partecipazione con l'UE; evidenzia che l'accordo rappresenta un significativo passo in avanti nelle relazioni tra l'UE e il Vietnam;

30. ricorda che l'accordo prevede misure specifiche per la lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) e per promuovere un settore della pesca sostenibile e responsabile, compresa l'acquacoltura; riconosce, in tal senso, l'impegno del Vietnam nella lotta alla pesca INN mediante la domanda di adesione, come membro a pieno titolo, alla Commissione per la pesca nel Pacifico centro-occidentale (WCPFC), l'adesione ufficiale all'accordo sulle misure di competenza dello Stato di approdo, l'adozione, nel 2017, della legge riveduta sulla pesca, che tiene in considerazione gli obblighi e gli accordi internazionali e regionali, nonché le raccomandazioni della Commissione, e l'attuazione di un piano d'azione nazionale per contrastare la pesca INN;

31. riconosce, tuttavia, le enormi sfide cui le autorità vietnamite devono ancor far fronte in relazione alla sovraccapacità della flotta peschereccia del paese, che è estremamente frammentata, e all'eccessivo sfruttamento delle risorse marine, osservando che il Vietnam ha ricevuto un "cartellino giallo" e constatando anche le misure già intraprese per migliorare la situazione; chiede ulteriori azioni, in linea con i risultati della missione di valutazione del novembre 2019, e un monitoraggio continuo e controlli scrupolosi in relazione agli sforzi del Vietnam intesi a garantire che il paese continui a compiere progressi nella lotta alla pesca INN e ad assicurare la piena tracciabilità dei prodotti della pesca che entrano nel mercato dell'Unione, al fine di escludere le importazioni illegali; ricorda che la revoca del cartellino giallo deve essere subordinata alla piena ed efficace attuazione di tutte le raccomandazioni formulate dall'Unione nel 2017;

32. prende atto dell'impegno del Vietnam di far fronte al disboscamento illegale e alla deforestazione mediante la conclusione di un accordo di partenariato volontario sull'applicazione delle normative nel settore forestale, sulla governance e sul commercio (VPA/FLEGT) con l'UE; osserva che tale accordo è in vigore dal 1° giugno 2019 e introduce obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza per gli importatori; accoglie con favore la partecipazione aperta e costruttiva a tale processo di tutte le pertinenti parti interessate del Vietnam;

33. sottolinea l'importanza fondamentale dell'efficace attuazione di tutti i capitoli e di tutte le disposizioni dell'accordo, dall'accesso al mercato allo sviluppo sostenibile e al rispetto di tutti gli impegni; ritiene che tutte le disposizioni relative al commercio e allo sviluppo sostenibile debbano essere interpretate come fonti di obblighi giuridici nel diritto internazionale e nell'accordo di libero scambio; sottolinea, in tale contesto, il nuovo ruolo di responsabile dell'esecuzione degli accordi commerciali, che lavorerà direttamente sotto la guida del commissario per il commercio, e l'impegno della commissione per il commercio internazionale del Parlamento ad assumere un ruolo attivo nel monitoraggio dell'attuazione degli impegni a titolo dell'ALS UE-Vietnam; evidenzia altresì che le imprese europee, in particolare le PMI, devono essere incoraggiate a sfruttare appieno i vantaggi offerti dall'accordo e che occorre risolvere immediatamente qualsiasi ostacolo in merito all'attuazione;

34. sottolinea che l'entrata in vigore dell'accordo creerà le condizioni per una cooperazione importante e proficua tra le due parti, al fine di un'efficace attuazione delle disposizioni sullo sviluppo sostenibile, che potrebbe migliorare la situazione politica e dei diritti umani nel paese; sottolinea che una corretta attuazione dell'ALS UE-Vietnam può far progredire quest'ultimo relativamente al rispetto delle norme europee in materia di ambiente, diritti umani, buona governance e responsabilità sociale delle imprese; accoglie con favore, in tale contesto, l'impegno del Vietnam a presentare il suo piano nazionale di attuazione per conformarsi alle disposizioni dell'ALS UE-Vietnam;

35. ricorda l'esperienza precedente, la quale dimostra che una corretta attuazione degli ALS e la presenza delle imprese dell'UE sul campo possono determinare miglioramenti della situazione dei diritti umani, della responsabilità sociale delle imprese e delle norme ambientali; chiede alle imprese dell'UE di continuare a svolgere un ruolo importante nel connettere le norme alle buone prassi, al fine di creare il contesto imprenditoriale più adatto e sostenibile in Vietnam mediante l'ALS UE-Vietnam;

36. invita a impostare un monitoraggio dettagliato e rigoroso dell'accordo e ad adoperarsi al fine di garantire che le carenze siano rapidamente affrontate insieme al nostro partner commerciale; sollecita l'UE a sostenere le necessarie misure di sviluppo delle capacità e chiede un'assistenza tecnica specifica per aiutare il Vietnam a rispettare i propri impegni tramite progetti e competenze, in particolare in relazione alle disposizioni ambientali e in materia di lavoro; ricorda alla Commissione l'obbligo di informare il Parlamento europeo e il Consiglio in merito all'attuazione dell'ALS UE-Vietnam;

37. sottolinea che il coinvolgimento della società civile indipendente e delle parti sociali nel controllo dell'attuazione dell'accordo è fondamentale e chiede la preparazione e la rapida istituzione di gruppi consultivi interni dopo l'entrata in vigore dell'accordo, nonché una rappresentanza ampia ed equilibrata, in seno a detti gruppi, delle organizzazioni della società civile indipendenti, libere e diversificate, ivi compresi i difensori dei diritti umani e le organizzazioni vietnamite indipendenti che operano nei settori dell'ambiente e del lavoro; sostiene gli sforzi delle organizzazioni della società civile in Vietnam volti a elaborare proposte in tal senso e le azioni finalizzate allo sviluppo di capacità;

38. ricorda che le relazioni tra UE e Vietnam si fondano sull'accordo di partenariato e cooperazione (APC), che comprende ambiti non economici, tra cui il dialogo politico, i diritti umani, l'istruzione, la scienza e la tecnologia, la giustizia e l'asilo, e la migrazione;

39. prende atto del legame giuridico e istituzionale tra l'ALS e l'APC, che garantisce che i diritti umani occupino un posto centrale nelle relazioni UE-Vietnam; sottolinea l'importanza di tendenze realmente positive in termini di diritti umani ai fini di una rapida ratifica dell'accordo in esame e invita le autorità vietnamite ad approvare misure concrete per migliorare la situazione come indice del loro impegno; ricorda la sua richiesta del 15 novembre 2018, segnatamente in merito alla riforma del diritto penale, alla pena di morte, ai prigionieri politici e alle libertà fondamentali; esorta le Parti ad avvalersi appieno degli accordi al fine di migliorare l'urgente situazione dei diritti umani in Vietnam e sottolinea l'importanza di un ambizioso dialogo in materia di diritti umani tra UE e Vietnam; evidenzia che l'articolo 1 dell'APC contiene una clausola standard sui diritti umani che può attivare misure adeguate, compresa, in ultima istanza, la sospensione immediata dell'APC, e implicitamente dell'ALS UE-Vietnam, o di parti dello stesso;

40. deplora che la Commissione non sia riuscita a realizzare una valutazione d'impatto esaustiva dell'ALS per quanto concerne i diritti umani; invita la Commissione a effettuare tale valutazione; chiede alla Commissione di integrare sistematicamente e gradualmente i diritti umani nelle sue valutazioni d'impatto, segnatamente per gli accordi commerciali che hanno conseguenze economiche, sociali e ambientali significative; evidenzia che la Commissione si è altresì impegnata a effettuare una valutazione ex post dell'impatto economico, sociale e ambientale;

41. invita l'UE e il Vietnam a istituire un meccanismo indipendente di monitoraggio in materia di diritti umani nonché un meccanismo indipendente per il trattamento delle denunce, che fornisca ai cittadini coinvolti e alle parti interessate locali coinvolte un efficace mezzo di ricorso e uno strumento per far fronte alle potenziali conseguenze negative per i diritti umani, in particolare tramite l'applicazione del meccanismo di composizione delle controversie tra Stati al capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile;

42. esprime preoccupazione in merito all'attuazione della nuova legge sulla sicurezza informatica, segnatamente per quanto riguarda la localizzazione e gli obblighi di informativa, la sorveglianza e il controllo online e le misure per la protezione dei dati personali, che non sono compatibili con l'agenda commerciale dell'UE per la liberalizzazione e basata su valori; accoglie con favore la volontà di impegnarsi a favore di un dialogo intenso, compreso l'impegno del presidente dell'Assemblea nazionale del Vietnam di includere entrambi i parlamenti nella discussione e nella deliberazione dei decreti attuativi; invita altresì le autorità vietnamite ad adottare misure concrete e plaude all'assistenza dell'UE in tal senso;

43. ricorda che l'articolo 8 TFUE dispone che "in tutte le sue azioni l'Unione mira ad eliminare le ineguaglianze nonché a promuovere la parità, tra uomini e donne"; accoglie con favore il fatto che sia il Vietnam sia l'UE abbiano firmato la dichiarazione di Buenos Aires dell'OMC sulle donne e sul commercio e invita le Parti a rafforzare gli impegni in materia di genere e commercio nell'ambito dell'accordo; chiede un miglioramento delle condizioni delle donne affinché possano trarre beneficio da tale accordo, anche attraverso lo sviluppo delle capacità delle donne sul lavoro e nelle imprese, la promozione della rappresentanza femminile nel processo decisionale e nelle posizioni di autorità, nonché il miglioramento dell'accesso, della partecipazione e della leadership femminili negli ambiti della scienza, della tecnologia e dell'innovazione; ricorda l'impegno della Commissione a includere dei capitoli relativi al genere nei futuri accordi commerciali dell'UE, compresi quelli concordati successivamente alla conclusione dell'accordo in esame; invita l'UE e il Vietnam a impegnarsi a valutare l'attuazione dell'accordo e a inserire un capitolo specifico relativo al genere e al commercio nella sua revisione futura;

44. chiede l'immediato rilascio di tutti i prigionieri politici e dei membri della società civile quali blogger o sindacalisti indipendenti, attualmente detenuti o condannati, segnatamente quelli elencati nelle risoluzioni del Parlamento del 14 dicembre 2017 e del 15 novembre 2018;

45. invita la Commissione e il SEAE a riferire formalmente al Parlamento in merito all'impegno profuso dal Vietnam per compiere progressi su una serie di questioni riguardanti i diritti umani, come riferito nella sua risoluzione del 17 dicembre 2015[11];

46. sottolinea che l'accordo ha già promosso cambiamenti in molti settori tramite il dialogo e ritiene che l'accordo costituisca la base per apportare ulteriori miglioramenti a favore delle persone tramite il dialogo;

47. accoglie con favore l'accordo, che creerà maggiori opportunità di scambi commerciali liberi ed equi tra l'UE e il Vietnam; ritiene che l'approvazione del Parlamento europeo sia giustificata, visto che il Vietnam si adopera per migliorare la situazione dei diritti civili e del lavoro nella prospettiva dell'adempimento dei propri impegni;

48. invita il Consiglio ad adottare rapidamente l'accordo; 

49. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al SEAE, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al governo e al parlamento della Repubblica socialista del Vietnam.


 

 

PARERE DELLA COMMISSIONE PER GLI AFFARI ESTERI (5.12.2019)

destinato alla commissione per il commercio internazionale

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam

(2018/0356M(NLE))

Relatrice per parere: Isabel Wiseler-Lima

 

 

SUGGERIMENTI

La commissione per gli affari esteri invita la commissione per il commercio internazionale, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1. ricorda che il Parlamento ha dato la sua approvazione all'accordo quadro globale di partenariato e cooperazione (APC) tra l'UE e il Vietnam il 17 dicembre 2015[12], il quale definisce le relazioni future e intende rafforzare ulteriormente la cooperazione di fronte a sfide globali e regionali; osserva con preoccupazione che, dall'entrata in vigore dell'APC, la situazione dei diritti umani nel paese è peggiorata;

2. esprime rammarico per il fatto che, sebbene ciò fosse stato richiesto dal Parlamento, la Commissione non abbia effettuato una valutazione dell'impatto sui diritti umani dell'accordo di libero scambio UE-Vietnam, il che è in contrasto con la decisione del 2015 della Mediatrice europea e con gli impegni assunti nel quadro del piano d'azione per i diritti umani e la democrazia dell'UE, ed esorta la Commissione a effettuare immediatamente tale valutazione; evidenzia che la Commissione si è anche impegnata a svolgere una valutazione ex post dell'impatto economico, sociale e ambientale;

3. sottolinea l'importanza strategica del Vietnam quale partner essenziale dell'UE nel Sud-est asiatico e tra i paesi dell'ASEAN, specificamente, ma non esclusivamente, in relazione ai negoziati in materia di cambiamenti climatici, buona governance, sviluppo sostenibile, progresso economico e sociale e lotta al terrorismo; pone l'accento sulla necessità che il Vietnam diventi un partner per la promozione dei diritti umani e delle riforme democratiche; osserva che il Vietnam detiene la presidenza dell'ASEAN per il 2020; sottolinea la necessità di rispettare e attuare pienamente l'accordo di Parigi da parte dell'UE e del Vietnam;

4. si compiace dell'accordo tra l'UE e il governo del Vietnam, firmato il 17 ottobre 2019, che istituisce un quadro per la partecipazione del Vietnam alle operazioni dell'UE di gestione delle crisi; sottolinea che il Vietnam è stato il secondo paese partner in Asia a firmare un accordo quadro di partecipazione con l'UE; evidenzia che l'accordo rappresenta un significativo passo in avanti nelle relazioni tra l'UE e il Vietnam;

5. prende atto degli sforzi compiuti dal Vietnam per attuare un programma di riforme, segnatamente in materia di diritti dei lavoratori e ambientali del capitolo sullo sviluppo sostenibile dell'accordo di libero scambio (ALS); invita il governo vietnamita ad adottare tutte le opportune misure legislative e non legislative volte ad assicurare e attuare in modo efficace le norme più rigorose possibile in materia di diritti umani, tra cui figurano, tra l'altro, le norme sull'ambiente e sul lavoro; accoglie con favore la ratifica di sei delle otto convenzioni fondamentali dell'OIL, in particolare la n. 29 concernente il lavoro forzato ed obbligatorio, la n. 100 e la n. 111 sulla non discriminazione, la n. 138 e la n. 182 sul lavoro minorile e, più recentemente, la n. 98 sul diritto di organizzazione e di negoziazione collettiva; esorta il governo vietnamita a ratificare rapidamente e attuare pienamente le convenzioni non ancora ratificate; chiede un meccanismo applicabile in modo efficace in relazione al capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile e tempistiche chiare, pubbliche e vincolanti per la ratifica della convenzione n. 87 dell'OIL sulla libertà di associazione e la tutela del diritto di organizzazione e della convenzione n. 105 dell'OIL sull'abolizione del lavoro forzato;

6. continua a nutrire preoccupazione per le violazioni dei diritti umani in Vietnam, compresi la condanna, l'intimidazione politica, la sorveglianza invasiva, la vessazione, l'aggressione, il rapimento e i processi iniqui di attivisti politici, giornalisti, blogger, dissidenti e difensori dei diritti umani, la limitazione della libertà di religione e delle libertà di espressione e di associazione, nonché l'applicazione della pena di morte; esorta il Vietnam a introdurre una moratoria sulla pena di morte e a prendere immediate misure per la sua abolizione; si rammarica profondamente che il numero di prigionieri politici e giornalisti, blogger, attivisti a favore dei diritti umani, del lavoro e dell'ambiente nonché attivisti religiosi detenuti sia aumentato negli ultimi anni; chiede il rilascio di tutte le persone detenute per aver semplicemente esercitato la propria libertà di espressione e chiede che siano ritirate tutte le accuse a loro carico;

7. evidenzia che i diritti umani costituiscono una pietra angolare del capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile dell'ALS; esprime preoccupazione per il fatto che l'ALS sia incentrato solo una determinata gamma di diritti, principalmente sanciti nelle convenzioni fondamentali dell'OIL; chiede pertanto che i diritti umani siano inclusi in maniera più esaustiva e siano accompagnati da un meccanismo che ne garantisca l'effettiva attuazione; chiede valutazioni periodiche indipendenti dell'impatto dell'accordo;

8. invita il Vietnam ad attuare le raccomandazioni formulate nel corso dell'ultimo esame periodico universale; invita le autorità del Vietnam a rendere la legislazione del paese conforme alle norme e agli obblighi internazionali in materia di diritti umani, ivi compreso il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (ICCPR) di cui il Vietnam è parte, in particolare mediante la revisione del codice penale, della legge sulla sicurezza informatica e della legge in materia di credo e religione; invita il governo vietnamita a conformare la legislazione che disciplina le manifestazioni e i raduni pubblici ai diritti relativi alla libertà di riunione e di associazione;

9. sottolinea che l'articolo 13 dell'ALS esprime un approccio di cooperazione fondato su valori e interessi comuni, tenendo conto delle differenze nei rispettivi livelli di sviluppo delle Parti; accoglie con favore l'opportunità di poter innanzitutto risolvere le questioni che rientrano nell'ambito dell'articolo 13 sul commercio e lo sviluppo sostenibile mediante un dialogo in sede di comitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile; si rammarica che, nel caso in cui tali questioni non vengano risolte, il secondo meccanismo, che consente a una delle Parti di chiedere la convocazione di un gruppo di esperti indipendente, possa rimanere subordinato alle procedure proprie delle Parti e soggetto alla loro volontà di utilizzare tale meccanismo; invita l'UE e il Vietnam a istituire un meccanismo indipendente di monitoraggio in materia di diritti umani nonché un meccanismo indipendente per il trattamento delle denunce, che fornisca ai cittadini coinvolti e alle parti interessate locali coinvolte un efficace mezzo di ricorso e uno strumento per far fronte alle potenziali conseguenze negative per i diritti umani, in particolare tramite l'applicazione del meccanismo di composizione delle controversie tra Stati al capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile;

10. sottolinea che l'ALS genera un collegamento istituzionale e giuridicamente vincolante all'APC; evidenzia che l'articolo 1 dell'APC contiene una clausola standard sui diritti umani che può attivare misure adeguate, compresa, in ultima istanza, la sospensione immediata dell'APC o di parti dello stesso; ricorda che, nel caso 1409/2014/MHZ sull'ALS tra UE e Vietnam, la Mediatrice europea ha rilevato che il preambolo dell'ALS UE-Vietnam e altri strumenti tradizionali, come la clausola relativa ai diritti umani dell'APC e il dialogo sui diritti umani, non sono sufficienti a garantire il rispetto adeguato degli obblighi dell'UE, in particolare quando la legislazione del paese terzo non è conforme alle norme internazionali in materia di diritti umani; chiede l'istituzione di un meccanismo volto a monitorare l'applicazione della clausola relativa ai diritti umani sulla base di valutazioni periodiche e di introdurre una procedura che definisca conseguenze chiare e credibili in caso di violazioni dell'accordo;

11. osserva con preoccupazione che la società civile indipendente in Vietnam è stata duramente repressa e che molti dei suoi rappresentanti agiscono clandestinamente per timore di persecuzioni e ritorsioni; incoraggia la Commissione a intensificare l'assistenza tecnica e a incrementare i finanziamenti disponibili a favore dello sviluppo della società civile indipendente del Vietnam al fine di aiutare il paese a rispettare i suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani e di contribuire al monitoraggio della corretta attuazione dell'articolo 13 dell'ALS; invita la Commissione a garantire che i gruppi consultivi nazionali (GCI) previsti nel capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile comprendano rappresentanti realmente indipendenti della società civile e a chiarire i meccanismi in essere al fine di assicurare che essi possano svolgere correttamente il proprio ruolo di controllo dell'attuazione dell'ALS in condizioni di sicurezza e senza il timore di rappresaglie;

12. sottolinea la necessità che il Parlamento e la sua delegazione interparlamentare competente seguano e monitorino attentamente gli sviluppi in Vietnam e l'attuazione di tutte le parti dell'ALS al fine di fornire una risposta agli sviluppi sul campo; invita il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e la Commissione a cooperare strettamente con il Parlamento nell'ambito dei preparativi per i dialoghi annuali sui diritti umani, dei resoconti correlati e dell'aggiornamento della strategia per paese dell'UE in materia di diritti umani relativa al Vietnam;

13. è fermamente convinto che in Vietnam siano necessari miglioramenti negli ambiti dello Stato di diritto, della buona governance, dello sviluppo sostenibile e del rispetto dei diritti umani;

14. invita la Commissione e il SEAE a riferire formalmente al Parlamento in merito all'impegno profuso dal Vietnam nel compimento di progressi su una serie di questioni riguardanti i diritti umani, come riferito nella sua risoluzione del 17 dicembre 2015[13];

15. ritiene che sia opportuno approvare l'accordo solo se le autorità vietnamite rilasciano i prigionieri politici; sottolinea la necessità di impegnarsi a favore di un calendario preciso, concordato con la Commissione, al fine di adottare misure legislative e non legislative efficaci per affrontare le preoccupazioni espresse in tale risoluzione; invita la Commissione a far fronte a tali preoccupazioni.


PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam

Riferimenti

2018/0356M(NLE)

Commissione competente per il merito

 

INTA

 

 

 

 

Parere espresso da

 Annuncio in Aula

AFET

24.10.2019

Relatore(trice) per parere

 Nomina

Isabel Wiseler-Lima

30.9.2019

Esame in commissione

14.10.2019

2.12.2019

 

 

Approvazione

4.12.2019

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

47

7

8

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Alexander Alexandrov Yordanov, Maria Arena, Traian Băsescu, Phil Bennion, Fabio Massimo Castaldo, Susanna Ceccardi, Włodzimierz Cimoszewicz, Gina Dowding, Tanja Fajon, Michael Gahler, Giorgos Georgiou, Raphaël Glucksmann, Klemen Grošelj, Bernard Guetta, Márton Gyöngyösi, Sandra Kalniete, Andrius Kubilius, Ilhan Kyuchyuk, David Lega, Nathalie Loiseau, Jaak Madison, Thierry Mariani, David McAllister, Vangelis Meimarakis, Sven Mikser, Javier Nart, Urmas Paet, Demetris Papadakis, Tonino Picula, Manu Pineda, Kati Piri, Diana Riba i Giner, Catherine Rowett, Nacho Sánchez Amor, Isabel Santos, Jacek Saryusz-Wolski, Radosław Sikorski, Sergei Stanishev, Hermann Tertsch, Idoia Villanueva Ruiz, Viola Von Cramon-Taubadel, Irina Von Wiese, Witold Jan Waszczykowski, Charlie Weimers, Isabel Wiseler-Lima

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Andrea Cozzolino, Arnaud Danjean, Loucas Fourlas, Jytte Guteland, Andrzej Halicki, Martin Horwood, Katrin Langensiepen, Hannah Neumann, Juozas Olekas, Kris Peeters, Bert-Jan Ruissen, Mick Wallace, Javier Zarzalejos, Bernhard Zimniok

Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale

Heidi Hautala, Gilles Lebreton, Geoffrey Van Orden

 


 

 

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

47

+

NI

Fabio Massimo Castaldo, Márton Gyöngyösi

PPE

Alexander Alexandrov Yordanov, Traian Băsescu, Arnaud Danjean, Loucas Fourlas, Michael Gahler, Andrzej Halicki, Sandra Kalniete, Andrius Kubilius, David Lega, David McAllister, Vangelis Meimarakis, Kris Peeters, Radosław Sikorski, Isabel Wiseler-Lima, Javier Zarzalejos

RENEW

Phil Bennion, Klemen Grošelj, Bernard Guetta, Martin Horwood, Ilhan Kyuchyuk, Nathalie Loiseau, Javier Nart, Urmas Paet, Irina Von Wiese

S&D

Maria Arena, Włodzimierz Cimoszewicz, Andrea Cozzolino, Tanja Fajon, Raphaël Glucksmann, Jytte Guteland, Sven Mikser, Juozas Olekas, Demetris Papadakis, Tonino Picula, Kati Piri, Nacho Sánchez Amor, Isabel Santos, Sergei Stanishev

VERTS/ALE

Gina Dowding, Heidi Hautala, Katrin Langensiepen, Hannah Neumann, Diana Riba i Giner, Catherine Rowett, Viola Von Cramon-Taubadel

 

7

-

ECR

Bert-Jan Ruissen, Jacek Saryusz-Wolski, Geoffrey Van Orden, Witold Jan Waszczykowski

GUE/NGL

Mick Wallace

ID

Gilles Lebreton, Thierry Mariani

 

8

0

ECR

Hermann Tertsch, Charlie Weimers

GUE/NGL

Giorgos Georgiou, Manu Pineda, Idoia Villanueva Ruiz

ID

Susanna Ceccardi, Jaak Madison, Bernhard Zimniok

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+ : favorevoli

- : contrari

0 : astenuti

 


 

 

PARERE DELLA COMMISSIONE PER LO SVILUPPO (3.12.2019)

destinato alla commissione per il commercio internazionale

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam

(2018/0356M(NLE))

Relatore per parere: Tomas Tobé

 

 

 

SUGGERIMENTI

La commissione per lo sviluppo invita la commissione per il commercio internazionale, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1. ricorda che l'articolo 21 del trattato sull'Unione europea sancisce che l'azione dell'Unione sulla scena internazionale si fonda sui principi di democrazia, Stato di diritto, universalità e indivisibilità dei diritti umani e delle libertà fondamentali, rispetto della dignità umana, principi di uguaglianza e di solidarietà e rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale;

2. ricorda le precedenti risoluzioni del Parlamento europeo sulla situazione in Vietnam, in particolare le risoluzioni del 14 dicembre 2017 sulla libertà di espressione in Vietnam, in particolare il caso di Nguyen Van Hoa[14], del 9 giugno 2016 sul Vietnam[15] e del 15 novembre 2018 sul Vietnam, in particolare la situazione dei prigionieri politici[16];

3. esorta l'UE e il Vietnam ad avvalersi appieno delle disposizioni dell'ALS al fine di contribuire al rafforzamento dei diritti umani in Vietnam; ribadisce l'importanza di un dialogo bilaterale ben sviluppato tra l'UE e il Vietnam in materia di diritti umani, in particolare nell'ambito del quadro istituzionale e delle procedure previsti dall'ALS e dall'accordo sulla protezione degli investimenti (IPA);

4. accoglie con favore il collegamento giuridico tra l'ALS UE-Vietnam/IPA e l'accordo di partenariato e di cooperazione UE-Vietnam (APC); esorta la Commissione a utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione negli accordi, tra cui, in ultima istanza, la sospensione, qualora si rendesse necessaria per proteggere e promuovere le libertà fondamentali;

5. sottolinea l'importanza dell'inclusione di un capitolo esauriente e vincolante sul commercio e lo sviluppo sostenibile in cui viene fatto esplicito riferimento agli accordi ambientali multilaterali, all'accordo di Parigi e all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; osserva che il capitolo sullo sviluppo sostenibile non rientra nel meccanismo di risoluzione delle controversie tra Stati, ma in un meccanismo specifico per il commercio e lo sviluppo sostenibile che non prevede la sospensione delle preferenze commerciali; ritiene che l'Unione potrebbe prendere in considerazione, tra le altre possibilità, l'inclusione di un approccio basato sulle sanzioni nel capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile; sottolinea l'importanza di disposizioni vincolanti e applicabili nel capitolo sul commercio e sullo sviluppo sostenibile al fine di contribuire efficacemente al rafforzamento dei diritti dei lavoratori e delle norme ambientali, compresa la responsabilità delle imprese;

6. chiede che siano rafforzati i meccanismi di monitoraggio e di applicazione efficaci; invita la Commissione a integrare sistematicamente e gradualmente i diritti umani nelle sue valutazioni d'impatto, segnatamente per gli accordi commerciali che hanno conseguenze economiche, sociali e ambientali significative;

7. ricorda che la relazione UE-Vietnam si fonda sull'accordo di partenariato e di cooperazione (APC) che comprende ambiti non economici, tra cui il dialogo politico, i diritti umani, l'istruzione, la scienza e la tecnologia, la giustizia e l'asilo, e la migrazione;

8. sottolinea la necessità di rispettare il principio della coerenza delle politiche con gli obiettivi della cooperazione allo sviluppo, come previsto dall'articolo 208 TFUE;

9. esorta la Commissione a destinare finanziamenti specifici per le organizzazioni della società civile, quali i gruppi consultivi nazionali (GCI), al fine di realizzare gli obiettivi fondamentali del capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile, tra cui un rafforzamento del monitoraggio degli impegni, lo sviluppo di piani d'azione per le aree in cui sono state identificate problematiche e l'avvio di procedure per la risoluzione delle controversie nel caso in cui i piani d'azione non siano stati rispettati; osserva che il GCI deve essere realmente rappresentativo della società civile, includendo partecipanti che rappresentino le organizzazioni che promuovono i diritti umani, i diritti dei lavoratori e la protezione dell'ambiente; si rammarica che il mandato dei GCI sia limitato unicamente al monitoraggio del capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile; esorta l'UE e il Vietnam ad avvalersi appieno delle disposizioni dell'ALS al fine di contribuire al rafforzamento dei diritti umani in Vietnam; ribadisce l'importanza di un dialogo bilaterale ben sviluppato tra l'UE e il Vietnam in materia di diritti umani, in particolare nell'ambito del quadro istituzionale e delle procedure previsti dall'ALS e dall'accordo sulla protezione degli investimenti (IPA); si rammarica che la promozione della parità di genere e dell'emancipazione femminile non sia menzionata in modo evidente nell'ALS;

10. accoglie con favore, quale primo passo, la ratifica da parte del Vietnam di sei delle otto convenzioni fondamentali dell'OIL, in particolare la n. 29 concernente il lavoro forzato ed obbligatorio, la n. 100 e la n. 111 sulla non discriminazione, la n. 138 e la n. 182 sul lavoro minorile e, più recentemente, la n. 98 sul diritto di organizzazione e di negoziazione collettiva; esorta il governo vietnamita a ratificare rapidamente le convenzioni non ancora ratificate, segnatamente la n. 105 sul lavoro forzato e la n. 87 sulla libertà di associazione, e sottolinea l'importanza cruciale di garantire la rigorosa e tempestiva attuazione di tali convenzioni con un chiaro calendario, stabilito prima della ratifica dell'ALS da parte del Parlamento europeo, la loro integrazione nel sistema giuridico del Vietnam e la loro applicazione; invita le autorità vietnamite a modificare il codice penale conformemente alla ratifica di tali convenzioni;

11. evidenzia che a norma dell'articolo 4, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (UE) n. 978/2012 (regolamento SPG), a seguito della conclusione dell'ALS e della sua entrata in vigore, la Repubblica socialista del Vietnam perderà lo status di paese idoneo a beneficiare delle preferenze tariffarie previste dal regime SPG; auspica che l'ALS contribuirà in misura maggiore alla crescita, allo sviluppo e all'occupazione nella Repubblica socialista del Vietnam rispetto a quanto conseguito dal regime SPG;

12. accoglie con favore l'impegno del Vietnam di rivedere e ratificare rapidamente il suo codice del lavoro, il che consentirà la formazione, in maniera efficace, di sindacati indipendenti e promuoverà lavoro dignitoso per tutti; evidenzia l'importanza della promozione e dell'attuazione, nella pratica, della parità di genere e dell'emancipazione femminile, nonché della protezione dei minori; chiede alla Commissione, nel quadro dell'APC, di promuovere attivamente progetti finalizzati a contrastare il lavoro minorile e il lavoro forzato femminile al fine di migliorare le rispettive condizioni di lavoro; ribadisce che la disuguaglianza di genere non dovrebbe più essere considerata solo come una questione sociale, ma anche come una questione economica che rappresenta una sfida fondamentale per la realizzazione di una crescita sostenibile e inclusiva; invita la Commissione a seguire da vicino gli sviluppi e ad aggiornare periodicamente il Parlamento al riguardo;

13. sottolinea che in caso di violazione dei diritti umani e degli impegni presi nel quadro dell'accordo di Parigi, occorre adottare misure per rimediarvi; evidenzia che il capitolo sullo sviluppo sostenibile deve essere oggetto di un controllo attento e rigoroso e che il rispetto di tale capitolo deve rappresentare una priorità;

14. ricorda l'importanza di adeguare le politiche commerciali per sostenere gli sforzi nazionali volti a contrastare i cambiamenti climatici al fine di conformarsi all'accordo di Parigi; sottolinea, in tale contesto, la necessità di rendere l'accordo di libero scambio UE-Vietnam coerente con l'accordo UE-FLEGT con il Vietnam, in particolare includendo nei suoi capitoli sul commercio e lo sviluppo sostenibile disposizioni vincolanti e applicabili per porre fine al disboscamento illegale, alla deforestazione, al degrado delle foreste e all'accaparramento dei terreni; sottolinea l'importanza dell'effettivo monitoraggio di tali disposizioni; pone l'accento, in particolare, sulla necessità che tale meccanismo tenga in particolare considerazione i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità che dipendono dalle foreste, compresi, ove del caso, i diritti conferiti dalla convenzione n. 169 dell'OIL sui popoli indigeni e tribali;

15. osserva che il Vietnam è uno dei paesi più vulnerabili per ciò che riguarda gli effetti dei cambiamenti climatici, in particolare dei fenomeni metereologici estremi, come le tempeste e le inondazioni; esorta il governo vietnamita a introdurre efficaci misure di adattamento e a garantire l'efficace applicazione della legislazione relativa alla protezione dell'ambiente e della biodiversità;

16. ricorda che la Commissione ha emesso un "cartellino giallo" nei confronti del Vietnam nell'ottobre 2017, poiché il paese non è riuscito a contrastare in maniera efficace la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN); esorta il governo vietnamita a conformarsi pienamente alle raccomandazioni dell'UE prima della ratifica dell'accordo di libero scambio UE-Vietnam;

17. osserva che in Vietnam si registrano tuttora casi di violazione dei diritti umani e sociali e ritiene che le autorità vietnamite debbano compiere sforzi maggiori in tal senso; invita il governo vietnamita ad attuare una moratoria sulla pena di morte ai fini della sua totale abolizione.

 

 


PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

Titolo

Conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam

Riferimenti

2018/0356M(NLE)

Commissione competente per il merito

 

INTA

 

 

 

 

Parere espresso da

 Annuncio in Aula

DEVE

24.10.2019

Relatore(trice) per parere

 Nomina

Tomas Tobé

4.9.2019

Esame in commissione

5.9.2019

8.10.2019

 

 

Approvazione

3.12.2019

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

14

6

4

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Hildegard Bentele, Dominique Bilde, Charles Goerens, Mónica Silvana González, Pierrette Herzberger-Fofana, György Hölvényi, Martin Horwood, Rasa Juknevičienė, Beata Kempa, Pierfrancesco Majorino, Lukas Mandl, Norbert Neuser, Michèle Rivasi, Louis Stedman-Bryce, Marc Tarabella, Tomas Tobé, Miguel Urbán Crespo, Chrysoula Zacharopoulou, Bernhard Zimniok

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Alessandra Basso, Stéphane Bijoux, Marlene Mortler, Caroline Roose, Patrizia Toia

 


 

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

14

+

ECR

Beata Kempa

GUE/NGL

Miguel Urbán Crespo

ID

Bernhard Zimniok

PPE

Hildegard Bentele, György Hölvényi, Rasa Juknevičienė, Lukas Mandl, Marlene Mortler, Tomas Tobé

RENEW

Stéphane Bijoux, Charles Goerens, Chrysoula Zacharopoulou

S&D

Mónica Silvana González, Norbert Neuser

 

6

-

ID

Alessandra Basso, Dominique Bilde

NI

Louis Stedman-Bryce

VERTS/ALE

Pierrette Herzberger-Fofana, Michèle Rivasi, Caroline Roose

 

4

0

RENEW

Martin Horwood

S&D

Pierfrancesco Majorino, Marc Tarabella, Patrizia Toia

 

Significato dei simboli utilizzati:

+ : favorevoli

- : contrari

0 : astenuti

 


 

 

PARERE DELLA COMMISSIONE PER LA PESCA (3.12.2019)

destinato alla commissione per il commercio internazionale

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam

(2018/0356 M (NLE))

Relatore per parere: Pietro Bartolo

 

 

 

SUGGERIMENTI

La commissione per la pesca invita la commissione per il commercio internazionale, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

 visto l'articolo 13.9 dell'accordo di libero scambio (ALS) tra l'Unione europea e il Vietnam,

 viste le conclusioni facenti seguito alla sua missione di informazione in Vietnam (dal 28 ottobre al 1° novembre 2018) e la valutazione pubblicata dalla Commissione nel maggio 2018 in merito ai progressi compiuti dal paese nella lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) a seguito della notifica da parte della Commissione di un "cartellino giallo" il 23 ottobre 2017,

 visto l'articolo 28, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 1380/2013 relativo alla politica comune della pesca[17],

 vista la sua risoluzione del 30 maggio 2018 sull'attuazione delle misure di controllo per stabilire la conformità dei prodotti della pesca rispetto ai criteri di accesso al mercato dell'UE[18],

 vista la comunicazione della Commissione del 14 ottobre 2015 dal titolo "Commercio per tutti – Verso una politica commerciale e di investimento più responsabile" (COM(2015)0497),

A. considerando che l'accordo di libero scambio tra l'UE e il Vietnam riconosce l'importanza di garantire la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse biologiche marine e degli ecosistemi, congiuntamente alla promozione dell'acquacoltura sostenibile, e prevede la cooperazione tra le parti ai fini della lotta contro la pesca INN, conformemente all'articolo 13.9;

B. considerando che nel 2017 l'Unione europea ha emesso un "cartellino giallo", che è ancora applicabile, nei confronti del Vietnam in quanto paese non collaborativo nella lotta contro la pesca INN, in considerazione delle gravi carenze nel suo sistema di controllo;

C. considerando che alcuni prodotti a base di pesce, come i prodotti con i codici NC 1604 14 21 e 1604 14 26, non sono inclusi nel regime di esenzione dai dazi nell'accordo di libero scambio UE-Vietnam, in ragione della sensibilità di questi prodotti per l'Unione europea;

D. considerando che è riconosciuto che la pesca INN costituisce una forma di criminalità organizzata dei mari che ha conseguenze ambientali e socioeconomiche disastrose in tutto il mondo e che crea una concorrenza sleale per l'industria della pesca europea;

E. considerando che il Vietnam è il quarto maggiore produttore di pesce al mondo, seguito dall'Unione europea, e il quarto produttore di prodotti dell'acquacoltura;

F. considerando che in termini di valore l'UE è il più grande operatore commerciale al mondo di prodotti della pesca e dell'acquacoltura, avendo generato un volume di scambi pari a oltre 2,3 miliardi di EUR nel 2017; che l'UE importa oltre il 65 % dei prodotti della pesca che consuma e rappresenta uno dei maggiori investitori stranieri in Vietnam;

G. considerando che ad oggi il Vietnam ha assicurato la protezione di un prodotto ad indicazione geografica (IG) – Phú Quốc, una varietà di salsa di pesce – come denominazione di origine protetta (DOP) nell'ambito dei regimi di qualità dell'UE; che l'accordo di libero scambio UE-Vietnam prevede la protezione di 169 IG dell'UE per vini, bevande alcoliche e prodotti alimentari in Vietnam e la protezione reciproca di 39 IG vietnamite nell'UE;

H. considerando che il Vietnam ha un mercato di 95 milioni di persone con tradizioni consolidate nel consumo di prodotti della pesca e dell'acquacoltura ed è il secondo partner commerciale dell'UE nella regione dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN); sottolinea il potenziale di crescita e i significativi benefici che la pesca potrebbe offrire alle piccole e medie imprese europee e ritiene che questo settore dell'economia sia di vitale interesse per la prosperità e l'innovazione europee;

1. apprezza e constata l'adozione, da parte del governo vietnamita nel 2017, di una nuova legge quadro per il settore della pesca, che tiene in considerazione gli obblighi e gli accordi internazionali e regionali e le raccomandazioni della Commissione, congiuntamente a vari documenti paralegislativi, apprezza, inoltre, gli sforzi concertati volti a informare i pescatori in merito alle norme giuridiche e alla creazione di strutture coordinate di monitoraggio, controllo ed esecuzione per contrastare e scoraggiare efficacemente la pesca INN, nonché l'impegno del Vietnam a presentare il suo piano nazionale di attuazione per conformarsi alle disposizioni dell'ALS;

2. è preoccupato per il cosiddetto fenomeno della "nave blu" dei pescatori vietnamiti, che è stato praticato negli anni passati nelle acque territoriali di vari paesi vicini quali la Thailandia, le Filippine, l'Indonesia e la Malaysia, in paesi del Pacifico come Palau, Micronesia, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Vanuatu e Nuova Caledonia e in Australia, e che ha generato preoccupazioni economiche, sociali e in materia di sicurezza per le nazioni interessate e per la regione nel suo complesso; auspica che gli sforzi compiuti dalle autorità forniscano quanto immediatamente risultati per il bene comune delle relazioni UE-Vietnam e per la stabilità della regione del Sud-Est asiatico nel suo insieme;

3. apprezza il quadro per la cooperazione stabilito nel capitolo dell'ALS sul commercio e lo sviluppo sostenibile in relazione alla promozione dell'acquacoltura sostenibile e al rafforzamento della cooperazione tra i partner nella lotta contro la pesca INN;

4. sottolinea l'importanza di rafforzare il dialogo costruttivo con il Vietnam al fine di affrontare con successo le sfide globali poste dalla pesca illegale e ritiene che l'ALS funga da segnale di incoraggiamento affinché il Vietnam raddoppi gli sforzi volti a istituire rapidamente un quadro normativo e di controllo per combattere efficacemente la pesca INN;

5. sottolinea che l'entrata in vigore dell'ALS potrebbe creare le condizioni per una cooperazione importante e proficua tra le due parti in vista dell'efficace attuazione delle disposizioni in materia di sviluppo sostenibile; sottolinea che la corretta attuazione dell'ALS potrebbe far avanzare il rispetto da parte del Vietnam degli standard dell'UE in materia di ambiente, governance della pesca, diritti dei lavoratori e diritti sociali e ritiene che ogni ulteriore ritardo nella ratifica pregiudicherebbe la credibilità e l'influenza dell'UE in Vietnam come pure le sue ambizioni geostrategiche generali nella regione dell'ASEAN;

6.  apprezza il rafforzamento della cooperazione regionale in materia di gestione della pesca tra che gli Stati membri dell'ASEAN; riconosce l'impegno del Vietnam nella lotta alla pesca INN mediante la domanda di adesione, come membro a pieno titolo, alla Commissione per la pesca nel Pacifico centro-occidentale (WCPFC) e l'adesione, il 3 gennaio 2019, all'accordo sulle misure di competenza dello Stato di approdo, il primo accordo internazionale vincolante ad affrontare in modo specifico la pesca INN, e ritiene che entrambi questi passi consentiranno all'UE e al Vietnam di approfondire la loro cooperazione e di elaborare misure più ambiziose per contrastare la pesca INN;

7. sottolinea le enormi sfide cui le autorità vietnamite devono ancor far fronte in relazione alla sovraccapacità della flotta peschereccia del paese, che è estremamente frammentata, e all'eccessivo sfruttamento delle risorse marine;

8. sottolinea che sono stati segnalati gravi abusi in materia di lavoro nel settore della pesca vietnamita; deplora, in tale contesto, che il Vietnam non abbia ancora ratificato la convenzione dell'OIL sul lavoro nel settore della pesca (OIL C188) e sollecita le autorità vietnamite a ratificarla prima dell'entrata in vigore dell'ALS;

9.  esorta le autorità vietnamite, al fine di garantire parità di condizioni tra gli operatori dell'UE e vietnamiti, prevenire la concorrenza sleale e garantire che nessun prodotto vietnamita provenga dalla pesca INN, a garantire la piena tracciabilità dei prodotti della pesca destinati all'esportazione nel mercato dell'UE e a garantire che tali prodotti soddisfino i requisiti generali ambientali, sociali, fitosanitari e in materia di salute dell'Unione prima di entrare nel mercato dell'UE;

10. sottolinea la necessità di ulteriori sforzi per garantire che il nuovo quadro giuridico sia attuato e applicato in modo efficace, in particolare a livello provinciale, e di comunicare l'importanza della conformità alle parti interessate locali del settore della pesca;

11. ricorda che i prodotti della pesca e dell'acquacoltura sono settori in cui gli investimenti sono soggetti a determinate condizioni, come descritto nel quadro di investimenti del Vietnam, che vieta qualsiasi investimento ritenuto dannoso per l'ambiente, tra gli altri settori;

12. incoraggia le autorità vietnamite a stanziare risorse finanziarie e umane sufficienti per la lotta contro la pesca INN a livello sia nazionale che provinciale e a intensificare le campagne di sensibilizzazione e le iniziative di sviluppo delle capacità per scoraggiare l'uso improprio di antibiotici nell'acquacoltura e impedire l'insorgere della resistenza antimicrobica;

13. sottolinea l'importanza della coerenza politica tra le iniziative dell'Unione, in particolare per quanto riguarda gli scambi commerciali e le attività ambientali; sottolinea la necessità che gli accordi commerciali siano connessi e allineati alla politica comune della pesca, compresa la politica dell'UE in materia di pesca INN, e che le disposizioni del capitolo dell'ALS relativo al commercio e allo sviluppo sostenibile siano rispettate e trattate in modo coerente; invita pertanto la Commissione a garantire l'efficace integrazione e la coerenza tra le varie politiche di sviluppo sostenibile dell'UE, comprese la pesca e l'acquacoltura sostenibili, nell'ambito dei futuri accordi commerciali;

14. sottolinea che il commercio di prodotti della pesca e dell'acquacoltura e le tariffe preferenziali dovrebbero essere accompagnate da determinate condizioni, quali controlli, monitoraggio, audit e revisione dei risultati dell'attuazione del piano d'azione vietnamita per contrastare la pesca INN e gli impegni assunti dal Vietnam a norma dell'articolo 13.9 dell'accordo di libero scambio;

15. esprime preoccupazione per l'inclusione di un contingente di esportazione verso l'UE di 11 500 tonnellate di tonno in scatola in esenzione da dazi e per il suo impatto sulla competitività del settore conserviero nell'UE, in particolare in considerazione del "cartellino giallo" emesso nei confronti del Vietnam per carenze in materia di pesca INN; ritiene necessario subordinare tale contingente alla correzione di tale carenze e monitorare l'impatto di tale tipo di contingente sull'industria e sul mercato dell'Unione;

16. esprime il proprio disappunto per le disposizioni di cui all'articolo 12.26, paragrafo 2, dell'ALS che, in linea di principio, non consentono l'aggiunta di un prodotto all'elenco delle indicazioni geografiche che devono essere protette sul territorio della rispettiva parte, se tale prodotto non è già stato incluso nell'elenco pertinente di una delle due parti alla data della firma dell'accordo; sottolinea l'importanza, in tale contesto, di includere tutti i prodotti ittici dell'UE protetti con un'indicazione geografica di origine nel capitolo 12 dell'ALS relativo alla proprietà intellettuale;

17. ricorda che la notifica del "cartellino giallo" dovrebbe essere considerata uno strumento per esortare le autorità vietnamite ad adottare misure per contrastare le attività di pesca INN; ritiene che un'ulteriore prolungamento del "cartellino giallo" dovrebbe essere accompagnato da tempistiche e obiettivi operativi chiari al fine di attuare le misure necessarie e conferire un senso costruttivo alla sanzione; ricorda altresì che la revoca del cartellino giallo deve essere subordinata alla piena ed efficace attuazione di tutte le raccomandazioni formulate dall'Unione nel 2017;

18. invita la Commissione a fornire al Vietnam un sostegno finanziario e tecnico specifico al fine di facilitare l'attuazione di norme di sostenibilità ambientale per i prodotti ittici; invita, inoltre, la Commissione a incentivare le attività di pesca vietnamite individuali al fine di contribuire al rispetto delle norme in materia di sostenibilità;

19. sottolinea l'importanza di una politica commerciale responsabile quale strumento per l'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile;

20.  ricorda che il regolamento sulla pesca INN rappresenta lo strumento più efficace per garantire una pesca sostenibile a livello globale ed esprime preoccupazione per la concessione di condizioni commerciali preferenziali a un paese soggetto alla procedura del cartellino giallo; invita la Commissione a continuare a monitorare gli sforzi del Vietnam per garantire che il paese continui a progredire nella lotta contro la pesca INN e ad utilizzare appieno tutti gli strumenti a sua disposizione, compreso il "cartellino rosso", qualora il Vietnam non soddisfi le condizioni per una pesca sostenibile e per la sicurezza delle importazioni di pesce e prodotti ittici nel mercato dell'UE; invita la Commissione a prevedere misure di salvaguardia nei futuri accordi, quali la possibilità di sospendere le tariffe preferenziali per i prodotti ittici, fino a quando il cartellino giallo non sarà revocato.


 

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE

 

22

+

ECR

Bert-Jan Ruissen, Ruža Tomašić

NI

Rosa D'Amato

PPE

Peter van Dalen, Niclas Herbst, Jeroen Lenaers, Francisco José Millán Mon, Cláudia Monteiro de Aguiar, Maria Walsh, Theodoros Zagorakis

RENEW

Izaskun Bilbao Barandica, Chris Davies, Pierre Karleskind

S&D

Clara Aguilera, Pietro Bartolo, Richard Corbett, Nicolás González Casares, Predrag Fred Matić, Manuel Pizarro

VERTS/ALE

Christian Allard, Francisco Guerreiro, Grace O'Sullivan

 

2

-

GUE/NGL

João Ferreira

NI

June Alison Mummery

 

2

0

ID

Rosanna Conte, Maxette Pirbakas

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+ : favorevoli

- : contrari

0 : astenuti

 

 


 

 

PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Titolo

Conclusione dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam

Riferimenti

2018/0356M(NLE)

Consultazione / Richiesta di approvazione

17.1.2019

 

 

 

Commissione competente per il merito

 Annuncio in Aula

INTA

24.10.2019

 

 

 

Commissioni competenti per parere

 Annuncio in Aula

AFET

24.10.2019

DEVE

24.10.2019

PECH

24.10.2019

 

Relatori

 Nomina

Geert Bourgeois

23.9.2019

 

 

 

Relatori sostituiti

Jan Zahradil

Esame in commissione

2.10.2019

6.11.2019

3.12.2019

 

Approvazione

21.1.2020

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

29

9

2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Nikos Androulakis, Anna-Michelle Asimakopoulou, Tiziana Beghin, Geert Bourgeois, Jordi Cañas, Daniel Caspary, Anna Cavazzini, Ellie Chowns, Miroslav Číž, Arnaud Danjean, Nicola Danti, Emmanouil Fragkos, Barbara Ann Gibson, Enikő Győri, Roman Haider, Christophe Hansen, Heidi Hautala, Danuta Maria Hübner, Karin Karlsbro, Jude Kirton-Darling, Maximilian Krah, Danilo Oscar Lancini, Bernd Lange, Emmanuel Maurel, Samira Rafaela, Luisa Regimenti, Inma Rodríguez-Piñero, Massimiliano Salini, Helmut Scholz, Liesje Schreinemacher, Sven Simon, Mihai Tudose, Kathleen Van Brempt, Marie-Pierre Vedrenne, Jörgen Warborn, James Wells, Iuliu Winkler, Jan Zahradil

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Saskia Bricmont

Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale

Nicolas Bay

Deposito

28.1.2020

 


 

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

29

+

ECR

Geert Bourgeois, Emmanouil Fragkos, Jan Zahradil

ID

Roman Haider, Maximilian Krah

NI

Tiziana Beghin

PPE

Anna-Michelle Asimakopoulou, Daniel Caspary, Arnaud Danjean, Enikő Győri, Christophe Hansen, Danuta Maria Hübner, Massimiliano Salini, Sven Simon, Jörgen Warborn, Iuliu Winkler

RENEW

Jordi Cañas, Barbara Ann Gibson, Karin Karlsbro, Samira Rafaela, Liesje Schreinemacher, Marie-Pierre Vedrenne

S&D

Nikos Androulakis, Miroslav Číž, Nicola Danti, Bernd Lange, Inma Rodríguez-Piñero, Mihai Tudose, Kathleen Van Brempt

 

9

-

GUE/NGL

Emmanuel Maurel, Helmut Scholz

ID

Nicolas Bay, Danilo Oscar Lancini, Luisa Regimenti

VERTS/ALE

Saskia Bricmont, Anna Cavazzini, Ellie Chowns, Heidi Hautala

 

2

0

NI

James Wells

S&D

Jude Kirton-Darling

 

Significato dei simboli utilizzati:

+ : favorevoli

- : contrari

0 : astenuti

 

 

Ultimo aggiornamento: 6 febbraio 2020
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