RACCOMANDAZIONE sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo sullo status tra l'Unione europea e il Montenegro riguardante le azioni dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera in Montenegro
29.1.2020 - (06847/2019 – C9-0138/2019 – 2019/0043(NLE)) - ***
Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Relatrice: Bettina Vollath
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo sullo status tra l'Unione europea e il Montenegro riguardante le azioni dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera in Montenegro
(06847/2019 – C9-0138/2019 – 2019/0043(NLE))
(Approvazione)
Il Parlamento europeo,
– visto il progetto di decisione del Consiglio (06847/2019),
– visto il progetto di accordo sullo status tra l'Unione europea e il Montenegro (06846/2019),
– vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 77, paragrafo 2, lettere b) e d), dell'articolo 79, paragrafo 2, lettera c), e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), punto v), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C9-0138/2018),
– visti l'articolo 105, paragrafi 1 e 4, e l'articolo 114, paragrafo 7, del suo regolamento,
– vista la raccomandazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A9-0018/2020),
1. dà la sua approvazione alla conclusione dell'accordo;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e del Montenegro.
MOTIVAZIONE
a. Contesto
La proposta di decisione del Consiglio mira ad approvare l'accordo sullo status tra l'Unione europea e il Montenegro riguardante le azioni dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera ("l'Agenzia") in Montenegro, come previsto dal regolamento (UE) 2016/1624 relativo alla guardia di frontiera e costiera europea. I negoziati relativi a tale accordo sullo status hanno avuto luogo prima della revisione del mandato dell'Agenzia e dell'adozione del nuovo regolamento relativo alla guardia di frontiera e costiera europea, il regolamento (UE) 2019/1896.
Il regolamento (UE) n. 2016/1624 prevede diverse possibilità di cooperazione tra l'Agenzia e i paesi terzi. Il principio di un accordo sullo status è quello di fornire un quadro giuridicamente vincolante per le operazioni dell'Agenzia che prevedono l'invio di membri delle squadre con poteri esecutivi nel territorio del paese terzo. L'articolo 54, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2016/1624 stabilisce esplicitamente che nei casi in cui è previsto che le squadre della guardia costiera e di frontiera europea saranno utilizzate in un paese terzo in interventi nell'ambito dei quali i membri delle squadre disporranno di poteri esecutivi, o nel caso in cui altre attività in paesi terzi lo richiedano, l'Unione deve concludere con il paese terzo interessato un accordo sullo status.
Tale accordo ha lo scopo di fornire un quadro giuridicamente vincolante che dovrebbe stabilire l'ambito dell'operazione, le norme in materia di responsabilità civile e penale e i compiti e le competenze dei membri delle squadre inviate. Gli accordi sullo status dovrebbero inoltre garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali e istituire meccanismi di denuncia dedicati da utilizzare in caso di violazioni dei diritti fondamentali nel corso di tali operazioni.
L'accordo sullo status con il Montenegro è uno dei molteplici accordi simili conclusi con i paesi dei Balcani occidentali.
b. Posizione della relatrice
La relatrice ritiene che, nel quadro della cooperazione tra l'Agenzia e i paesi terzi, la conclusione di accordi formali e giuridicamente vincolanti anziché di accordi di lavoro informali, sia fondamentale per garantire la trasparenza e il controllo pubblico e democratico di tale cooperazione. Ciascuno di tali accordi conclusi tra l'Unione europea e i paesi terzi in merito alla cooperazione tra l'Agenzia e il paese terzo interessato dovrebbe essere attentamente esaminato, presentare un valore aggiunto per l'Unione ed essere strettamente necessario e proporzionato in termini di finalità e contenuto.
Pertanto, la conclusione di accordi sullo status è fondamentale non solo per garantire la trasparenza e la responsabilità della cooperazione operativa dell'Agenzia con i paesi terzi, ma anche per garantire un quadro chiaro per la cooperazione con i paesi terzi in materia di gestione delle frontiere esterne dell'Unione europea.
L'accordo sullo status per il quale il Parlamento è invitato a esprimere la sua approvazione consentirebbe di effettuare operazioni congiunte, interventi rapidi alle frontiere e/o operazioni di rimpatrio sul territorio del Montenegro con il coinvolgimento dell'Agenzia. Le operazioni di rimpatrio riguarderebbero esclusivamente cittadini di paesi terzi rimpatriati dall'Unione europea al Montenegro.
A norma dell'articolo 4 dell'accordo sullo status, per ciascuna operazione congiunta o intervento rapido alle frontiere è necessario concordare un piano operativo. Il piano deve definire gli scopi operativi e gli obiettivi dell'azione e includere disposizioni riguardanti i diritti fondamentali, compresa la protezione dei dati personali.
A norma dell'articolo 6 dell'accordo sullo status, il direttore esecutivo dell'Agenzia ha la facoltà di sospendere o porre fine a qualsiasi azione in Montenegro, in particolare "nei casi in cui siano violati diritti umani, il principio di non respingimento o norme di protezione dei dati". L'articolo 7 dell'accordo sullo status stabilisce norme dettagliate sulla responsabilità penale e civile dell'Agenzia e del suo personale in relazione alle azioni svolte in Montenegro.
L'articolo 9 dell'accordo sullo status reca una disposizione sui diritti fondamentali che impone ai membri della squadra (inviata in Montenegro) di rispettare pienamente "i diritti e le libertà fondamentali, segnatamente l'accesso alle procedure di asilo, la dignità umana, la proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, il diritto alla libertà, il principio di non respingimento e il divieto delle espulsioni collettive, i diritti del minore e il diritto al rispetto della vita privata e della vita familiare". L'articolo garantisce inoltre il rispetto del principio di non discriminazione.
Per quanto riguarda eventuali negoziati futuri per la conclusione di accordi sullo status, in conformità al regolamento (UE) 2019/1986, la relatrice desidera invitare la Commissione a effettuare una valutazione del paese terzo interessato sotto il profilo dei diritti fondamentali, prima di avviare i negoziati, e a comunicare tempestivamente il risultato di tale valutazione al Parlamento.
Inoltre, la relatrice desidera incoraggiare la Commissione, ai fini della trasparenza e per consentire al Parlamento di effettuare una corretta valutazione degli accordi di status, a rendere prontamente disponibili tutti i documenti necessari allo svolgimento dell'attività istituzionale del Parlamento e all'avvio delle pertinenti procedure di approvazione a norma dell'articolo 99, paragrafi 1 e 4, e dell'articolo 108, paragrafo 7, del suo regolamento, compresi i progetti di accordi sullo status, prima della loro conclusione.
Tenendo presente che la relatrice è anche relatrice per altri accordi sullo status di natura simile, osserva che vi sono alcune differenze sostanziali tra le disposizioni dei diversi accordi:
solo in uno degli accordi sullo status è contenuta una disposizione riguardante la necessità di astenersi dall'adottare misure che possano compromettere un'eventuale azione penale;
gli accordi sullo status presentano formulazioni diverse per quanto riguarda il diritto eccezionale dei membri della squadra dell'Agenzia di agire per conto del paese terzo, il che potrebbe comportare incertezze giuridiche;
analogamente, la formulazione della clausola in materia di discriminazione non è completamente coerente in tutti gli accordi sullo status;
per quanto riguarda la responsabilità penale, la natura vincolante della certificazione del direttore esecutivo, che attesta se il presunto reato è stato commesso dal membro della squadra nell'esercizio delle sue funzioni ufficiali, non viene chiarita in tutti gli accordi sullo status;
vi sono differenze tra gli accordi sullo status in merito all'obbligo degli altri membri della squadra di rendere testimonianza nel quadro dell'azione penale.
La relatrice invita la Commissione e l'Agenzia a comunicare prontamente al Parlamento, in maniera significativa, qualunque difficoltà operativa o divergenza pratica dovuta a tali differenze nel quadro giuridico.
Sebbene l'accordo sullo status sia stato negoziato e concordato nel quadro del precedente mandato dell'Agenzia (regolamento (UE) 2016/1624), la relatrice si aspetta che tutte le disposizioni del regolamento (CE) n. 2019/1896 siano pienamente rispettate nell'attuazione del presente accordo sullo status, in particolare per quanto riguarda l'articolo 110, paragrafo 2.
In conclusione, la relatrice ritiene che l'accordo sullo status proposto sia coerente con il modello di accordo sullo status previsto dalla comunicazione della Commissione per quanto concerne il contenuto e le disposizioni che dovrebbero essere incluse nell'accordo finale.
Poiché l'accordo entra in fase di attuazione, il Parlamento chiede che l'Agenzia lo informi tempestivamente in merito alle attività svolte nel quadro dell'attuazione dell'accordo sullo status e ricorda all'Agenzia l'obbligo di includere nelle sue relazioni annuali una valutazione della cooperazione con i paesi terzi a norma dell'articolo 73, paragrafo 7, del regolamento (UE) 2019/1896.
Alla luce di quanto precede, la relatrice raccomanda al Parlamento di approvare il testo del progetto di decisione del Consiglio.
PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Titolo |
Conclusione dell’accordo sullo status tra l’Unione europea e il Montenegro riguardante le azioni dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera in Montenegro |
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Riferimenti |
06847/2019 – C9-0138/2019 – 2019/0043(NLE) |
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Consultazione / Richiesta di approvazione |
9.10.2019 |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
LIBE 21.10.2019 |
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Commissioni competenti per parere Annuncio in Aula |
AFET 21.10.2019 |
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Pareri non espressi Decisione |
AFET 6.11.2019 |
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Relatori Nomina |
Bettina Vollath 4.9.2019 |
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Esame in commissione |
9.1.2020 |
28.1.2020 |
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Approvazione |
28.1.2020 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
43 9 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Konstantinos Arvanitis, Katarina Barley, Pietro Bartolo, Vladimír Bilčík, Ioan-Rareş Bogdan, Saskia Bricmont, Clare Daly, Lena Düpont, Cornelia Ernst, Nicolaus Fest, Andrzej Halicki, Balázs Hidvéghi, Antony Hook, Evin Incir, Sophia in ‘t Veld, Patryk Jaki, Fabienne Keller, Peter Kofod, Moritz Körner, Alice Kuhnke, Jeroen Lenaers, Juan Fernando López Aguilar, Magid Magid, Roberta Metsola, Claude Moraes, Nadine Morano, Maite Pagazaurtundúa, Emil Radev, Paulo Rangel, Terry Reintke, Ralf Seekatz, Michal Šimečka, Birgit Sippel, Sylwia Spurek, Tineke Strik, Ramona Strugariu, Annalisa Tardino, Tomas Tobé, Dragoş Tudorache, Tom Vandendriessche, Bettina Vollath, Jadwiga Wiśniewska, Elena Yoncheva, Javier Zarzalejos |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Patrick Breyer, Delara Burkhardt, Lívia Járóka, Beata Kempa, Ondřej Kovařík, Kris Peeters, Karlo Ressler, Petar Vitanov |
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Deposito |
29.1.2020 |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
43 |
+ |
ECR |
Patryk Jaki, Beata Kempa, Jadwiga Wiśniewska |
ID |
Nicolaus Fest, Peter Kofod, Annalisa Tardino, Tom Vandendriessche |
PPE |
Vladimír Bilčík, Ioan-Rareş Bogdan, Lena Düpont, Andrzej Halicki, Balázs Hidvéghi, Lívia Járóka, Jeroen Lenaers, Roberta Metsola, Nadine Morano, Kris Peeters, Emil Radev, Paulo Rangel, Karlo Ressler, Ralf Seekatz, Tomas Tobé, Javier Zarzalejos |
RENEW |
Antony Hook, Sophia in 't Veld, Fabienne Keller, Moritz Körner, Ondřej Kovařík, Maite Pagazaurtundúa, Michal Šimečka, Ramona Strugariu, Dragoş Tudorache |
S&D |
Katarina Barley, Pietro Bartolo, Delara Burkhardt, Evin Incir, Juan Fernando López Aguilar, Claude Moraes, Birgit Sippel, Sylwia Spurek, Petar Vitanov, Bettina Vollath, Elena Yoncheva |
9 |
- |
GUE/NGL |
Konstantinos Arvanitis, Clare Daly, Cornelia Ernst |
VERTS/ALE |
Patrick Breyer, Saskia Bricmont, Alice Kuhnke, Magid Magid, Terry Reintke, Tineke Strik |
0 |
0 |
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Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti