RELAZIONE sul semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: strategia annuale per la crescita sostenibile 2021
5.3.2021 - (2021/2004(INI))
Commissione per i problemi economici e monetari
Relatore: Markus Ferber
Relatrice per parere (*): Margarida Marques, commissione per i bilanci
(*) Procedura con le commissioni associate – articolo 57 del regolamento
- PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
- MOTIVAZIONE
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER I BILANCI
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'AMBIENTE, LA SANITÀ PUBBLICA E LA SICUREZZA ALIMENTARE
- LETTERA DELLA COMMISSIONE PER LO SVILUPPO REGIONALE
- INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
- VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sul semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: strategia annuale per la crescita sostenibile 2021
Il Parlamento europeo,
– visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e, in particolare, gli articoli 121, 126 e 136 e il protocollo n. 12,
– visto il protocollo n. 1 sul ruolo dei parlamenti nazionali nell'Unione europea,
– visto il protocollo n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità,
– visto il trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria,
– visto il regolamento (UE) n. 1175/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche[1],
– vista la direttiva 2011/85/UE del Consiglio, dell'8 novembre 2011, relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri[2],
– visto il regolamento (UE) n. 1174/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulle misure esecutive per la correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi nella zona euro[3],
– visto il regolamento (UE) n. 1177/2011 del Consiglio, dell'8 novembre 2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1467/97 per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi[4],
– visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici[5],
– visto il regolamento (UE) n. 1173/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, relativo all'effettiva esecuzione della sorveglianza di bilancio nella zona euro[6],
– visto il regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi negli Stati membri della zona euro[7],
– visto il regolamento (UE) n. 472/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, sul rafforzamento della sorveglianza economica e di bilancio degli Stati membri nella zona euro che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria[8],
– vista la comunicazione della Commissione del 20 marzo 2020 sull'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita (COM(2020)0123),
– vista la comunicazione della Commissione del 27 maggio 2020 dal titolo "Il momento dell'Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione" (COM(2020)0456),
– vista la comunicazione della Commissione del 27 maggio 2020 sul bilancio dell'UE come motore del piano per la ripresa europea (COM(2020)0442),
– vista la proposta di regolamento del Consiglio, del 28 maggio 2020, presentata dalla Commissione, che istituisce uno strumento dell'Unione europea per la ripresa a sostegno dell'economia dopo la pandemia di COVID-19 (COM(2020)0441),
– viste le comunicazioni della Commissione dal titolo "Strategia annuale per la crescita sostenibile 2021" (COM(2020)0575), del 17 settembre 2020, e "Relazione 2021 sul meccanismo di allerta" (COM(2020)0745), del 18 novembre 2020,
– viste la relazione annuale del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche del 29 ottobre 2019, la dichiarazione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche del 24 marzo 2020 sulla COVID-19 e la valutazione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche del 1º luglio 2020 sull'orientamento di bilancio appropriato per la zona euro nel 2021,
– visto l'accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020 sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia verso l'introduzione di nuove risorse proprie[9],
– viste le previsioni economiche europee della Commissione dell'inverno 2021 (documento istituzionale 144)[10],
– viste le raccomandazioni del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020 sul QFP e Next Generation EU, la COVID-19, i cambiamenti climatici, la sicurezza e le relazioni esterne (EUCO 22/20),
– visto l'articolo 54 del suo regolamento,
– visti i pareri della commissione per i bilanci e della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare,
– vista la lettera della commissione per lo sviluppo regionale,
– vista la relazione della commissione per i problemi economici e monetari (A‑90036/2021),
A. considerando che il semestre europeo svolge un ruolo essenziale nel coordinamento delle politiche economiche, di bilancio e del lavoro negli Stati membri, il che serve a garantire finanze pubbliche sane, evitare squilibri macroeconomici eccessivi, sostenere le riforme strutturali e stimolare gli investimenti, e costituisce attualmente il quadro utilizzato per guidare l'Unione e gli Stati membri attraverso le sfide della ripresa sulla base delle priorità di intervento dell'UE; che, sebbene dalla crisi del debito sovrano del 2008 l'Unione sia molto più solida per affrontare le crisi, stanno emergendo nuove sfide per la stabilità macroeconomica;
B. considerando che l'Unione e i suoi Stati membri si sono impegnati a rispettare i valori fondamentali sanciti dai trattati e ad attuare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il pilastro europeo dei diritti sociali e l'accordo di Parigi sul clima;
C. considerando che gli aspetti relativi al possibile futuro del quadro di bilancio dell'UE saranno trattati nel contesto del riesame del quadro legislativo macroeconomico nella relazione d'iniziativa del Parlamento dedicata a tale questione; rilevando che il quadro sarà riesaminato e che dovrebbe essere adattato in funzione dei risultati di tale riesame;
D. considerando che gli aspetti occupazionali e sociali della strategia annuale per la crescita sostenibile sono trattati nella relazione gemella dal titolo "Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: aspetti occupazionali e sociali nella strategia annuale di crescita sostenibile 2021";
E. considerando che livelli elevati di debito pubblico possono rappresentare un pesante fardello per le generazioni future e frenare la ripresa;
F. considerando che la pandemia ha colpito tutti gli Stati membri, generando uno shock simmetrico, ma che l'entità dei suoi effetti, le esposizioni economiche e le condizioni iniziali specifiche, nonché il ritmo e la forza della ripresa varieranno notevolmente;
G. considerando che i periodi di congiuntura favorevole devono essere utilizzati per attuare le riforme strutturali, in particolare le misure volte a ridurre i disavanzi di bilancio, il debito pubblico e i crediti deteriorati, e prepararsi all'eventualità di un'altra crisi economica o recessione;
H. considerando che le donne sono state colpite in maniera sproporzionata dalla crisi e che la risposta proposta ai fini della ripresa affronta le sfide correlate alla crisi della COVID-19 nel settore dell'assistenza e le sfide specifiche cui devono far fronte le donne;
I. considerando che gli Stati membri hanno adottato considerevoli misure di bilancio in risposta alla pandemia (4,2 % del PIL nel 2020 e 2,4 % del PIL nel 2021); che la produzione economica europea tornerà a malapena ai livelli precedenti alla pandemia nel 2022;
J. considerando che i piani per la ripresa e la resilienza adottati dagli Stati membri comprenderanno il loro programma nazionale di riforme e investimenti, concepito in conformità degli obiettivi strategici dell'UE, basati, tra l'altro, sulle transizioni verde e digitale;
I. Crisi della COVID-19, dispositivo per la ripresa e la resilienza, adeguamento temporaneo del semestre europeo
1. prende atto del fatto che il semestre europeo e il dispositivo per la ripresa e la resilienza sono strettamente interconnessi; osserva che la valutazione dei piani per la ripresa e la resilienza (PRR) sarà effettuata sulla base delle priorità individuate nel dispositivo e dell'attuazione delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese; invita la Commissione a controllare i piani in maniera accurata al fine di assicurare che la ripresa generi valore aggiunto europeo, migliori la competitività a lungo termine degli Stati membri e le prospettive di crescita sostenibile e orienti le economie europee ad affrontare le sfide e a cogliere i benefici delle transizioni verde e digitale, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite;
2. accoglie inoltre con favore la risposta rapida e incisiva data inizialmente alla crisi nel settore della politica monetaria e fiscale, sia a livello dell'UE che degli Stati membri, nonché l'adozione del prossimo QFP e di Next Generation EU; invita la Commissione e il Consiglio ad accelerare l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza affinché i fondi siano erogati rapidamente; sottolinea che, per avere successo, le transizioni climatica e digitale devono incentrarsi sulla dimensione sociale e sulla dimensione del mercato unico; insiste affinché i fondi e le risorse siano indirizzati a progetti e beneficiari che spendono le risorse in modo responsabile, efficace e a favore di progetti validi e sostenibili che ottengono il massimo impatto possibile; ricorda il ruolo che il Parlamento europeo svolgerà nel dialogo sulla ripresa e la resilienza istituito dal regolamento relativo al dispositivo per la ripresa e la resilienza; rammenta inoltre che il Parlamento europeo sta anche esaminando il legame tra il semestre europeo e il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
3. sottolinea che il dispositivo per la ripresa e la resilienza è finalizzato a rendere le economie e le società degli Stati membri più resilienti, adoperandosi nel contempo a favore della sostenibilità competitiva, della convergenza e della coesione all'interno dell'UE; evidenzia che la titolarità nazionale e la trasparenza saranno elementi essenziali per la rapida ed efficace attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e dei piani di ripresa; ritiene pertanto essenziale che si svolgano dibatti in seno ai parlamenti nazionali e che la Commissione cooperi con le autorità nazionali e i pertinenti portatori di interessi in maniera proattiva per esaminare le proposte di piani nazionali in una fase iniziale, rendendo possibili soluzioni su misura e riforme specifiche;
4. accoglie con favore la creazione da parte degli Stati membri e delle istituzioni dell'UE della Next Generation EU al fine di affrontare la crisi senza precedenti causata dalla COVID-19 e di contribuire alla ripresa; osserva pertanto che il dispositivo per la ripresa e la resilienza crea un'opportunità unica per realizzare le riforme e gli investimenti di cui l'Unione ha bisogno per essere pronta ad affrontare le sfide attuali;
5. ritiene che gli effetti "simmetrici" della COVID-19 abbiano in realtà ampliato la frattura socioeconomica tra gli Stati membri dell'UE e le loro regioni;
6. osserva inoltre che i termini previsti per il semestre europeo si sovrapporranno a quelli del dispositivo per la ripresa e la resilienza e che, pertanto, è necessario adeguare provvisoriamente il processo del semestre europeo per consentire il corretto avvio del dispositivo per la ripresa e la resilienza; sottolinea che la ripresa dell'UE costituisce un'opportunità unica per fornire orientamenti agli Stati membri riguardo agli ambiti in cui le riforme e gli investimenti sono più necessari per accelerare la transizione verso un'UE più sostenibile, resiliente e inclusiva;
7. sostiene gli orientamenti della Commissione rivolti agli Stati membri, in cui li esorta a includere nei loro piani per la ripresa e la resilienza investimenti e riforme in settori faro che siano in linea con l'obiettivo dell'UE di transizioni digitali e climatiche eque;
8. ritiene che le quattro dimensioni della sostenibilità sociale e ambientale, della produttività, dell'equità e della stabilità macroeconomica individuate nella strategia annuale per la crescita sostenibile 2020 debbano rimanere i principi guida su cui dovranno basarsi i piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri; ricorda che, al fine di garantire la trasparenza, la Commissione trasmetterà contemporaneamente al Consiglio e al Parlamento europeo i piani nazionali per la ripresa e la resilienza elaborati dagli Stati membri;
9. sottolinea che il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza riconosce che le donne sono state particolarmente colpite dalla crisi della COVID-19, dato che rappresentano la maggior parte degli operatori sanitari in tutta l'Unione e coniugano il lavoro di assistenza non retribuito con le loro responsabilità lavorative;
10. ritiene che l'adeguamento temporaneo del ciclo di quest'anno non debba prevalere sullo scopo e sulla funzione originari del semestre europeo e non debba ostacolarne l'ulteriore evoluzione; ricorda che il ciclo del semestre europeo è un quadro consolidato con cui gli Stati membri coordinano le loro politiche economiche, sociali, occupazionali e di bilancio, e che dopo la crisi COVID-19 sarà più che mai necessario un semestre europeo funzionante per coordinare tali politiche in tutta l'Unione europea; osserva tuttavia che il semestre, dal suo inizio, è stato ampliato per includere, tra l'altro, aspetti connessi al settore finanziario e alla fiscalità, nonché gli obiettivi di sviluppo sostenibile, prestando la dovuta attenzione alle persone del nostro pianeta nella nostra politica economica; rileva che, al fine di rafforzare ulteriormente la resilienza sociale ed economica, l'UE deve realizzare i principi del pilastro europeo dei diritti sociali; rammenta che promuovere una crescita sostenibile e più forte in modo sostenibile significa promuovere politiche di bilancio responsabili, riforme strutturali, investimenti efficienti, la trasformazione digitale e le transizioni verde e giusta; invita gli Stati membri e la Commissione a trovare un giusto equilibrio, nei piani di ripresa, tra la promozione di investimenti pubblici e privati sostenibili e favorevoli alla crescita, da un lato, e le riforme strutturali, dall'altro;
11. ritiene che l'esercizio del semestre europeo 2021 offra una grande opportunità per migliorare la titolarità nazionale, dato che gli Stati membri stanno elaborando PRR su misura per rispondere alle loro diverse esigenze; è convinto, a tale riguardo, che si debba garantire e, in ultima analisi, rafforzare la legittimità democratica, ivi compreso il ruolo opportuno del Parlamento europeo nell'attuazione del dispositivo, come sancito dal regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza; invita gli Stati membri a potenziare, ricorrendo ove necessario allo strumento di sostegno tecnico, la necessaria capacità amministrativa e di monitoraggio per fornire solide garanzie sul corretto ed efficiente utilizzo dei fondi e assicurare un elevato livello di capacità di assorbimento; ricorda che i PRR sono soggetti ai requisiti orizzontali di una sana governance economica e al regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione;
II. Prospettive economiche per l'UE
12. prende atto con forte preoccupazione della situazione estremamente difficile in cui si trovano le economie dell'UE e osserva che, secondo le previsioni economiche dell'inverno 2021 pubblicate dalla Commissione, il PIL ha registrato un calo senza precedenti sia nella zona euro che nell'UE nel suo complesso; rileva che nel 2020 il PIL dell'UE ha conosciuto una contrazione del 6,3 % (6,8 % nella zona euro) e che nel 2021 si prevede una ripresa economica del 3,7 % (3,8 % nella zona euro);
13. evidenzia che la recessione economica senza precedenti del 2020 e le misure adottate in risposta alla pandemia sono destinate a portare il rapporto debito/PIL dell'UE a un nuovo picco, pari a circa il 93,9 % (101,7 % nella zona euro) nel 2020, con un ulteriore incremento a circa il 94,6 % (102,3 % nella zona euro) previsto nel 2021; sottolinea che persiste un elevato livello di incertezza e che le prospettive economiche dipendono in larga misura dalla rapidità con cui sarà possibile superare la pandemia; riconosce inoltre che tali livelli di debito possono essere sostenuti solo in presenza di una sufficiente crescita economica; ribadisce l'importanza della sostenibilità a lungo termine del debito sovrano; rileva che molti Stati membri sono entrati nell'attuale crisi con una posizione di bilancio debole, ulteriormente compromessa dalla pandemia;
14. è preoccupato per l'impatto fortemente negativo della pandemia di COVID-19 sull'economia dell'UE, in particolare sulle piccole e medie imprese (PMI), sul mercato unico e sulla sua competitività, e sottolinea l'importanza di attuare il Green Deal europeo, il pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite; ritiene pertanto che il coordinamento delle azioni degli Stati membri sia, tra l'altro, uno strumento essenziale per ridurre il suddetto impatto negativo; è del parere che, qualora l'UE non riesca a fornire una risposta adeguata alla crisi attuale, la zona euro e l'intera Unione rischino di accumulare un crescente ritardo nella realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale, competitività, produttività, equità e stabilità macroeconomica;
15. ribadisce l'importanza di salvaguardare la parità di condizioni nel mercato unico, pur tenendo conto delle caratteristiche fisiche delle regioni insulari, periferiche e scarsamente popolate dell'UE così come della situazione in cui versano le sue regioni meno sviluppate, il che costituisce un presupposto necessario per promuovere, tra l'altro, la trasformazione digitale, la transizione verde e la transizione giusta e l'innovazione nonché per accelerare la ripresa e la competitività;
16. chiede, tra l'altro, una migliore attuazione di finanze pubbliche responsabili, riforme strutturali socialmente equilibrate volte a migliorare le prospettive a lungo termine, nonché investimenti pubblici e privati di elevata qualità ed efficienti onde realizzare le transizioni verde e digitale;
17. nutre preoccupazione per l'impatto delle misure di contenimento pandemico sulla bassa crescita della produttività nell'UE come pure per il marcato calo della crescita della produttività nella zona euro prima della pandemia; è del parere che occorra perseguire una strategia equilibrata volta a promuovere la crescita sostenibile e un contesto favorevole agli investimenti, migliorando nel contempo la sostenibilità di bilancio; sottolinea tuttavia che occorre prestare particolare attenzione alle politiche e agli investimenti orientati al futuro, in particolare negli Stati membri che dispongono di margini di bilancio per effettuare investimenti volti a promuovere una crescita sostenibile e inclusiva;
18. valuta positivamente il Green Deal europeo quale nuova strategia di crescita sostenibile dell'UE, costituita dall'insieme di quattro assi portanti: ambiente, produttività, stabilità ed equità, e resa possibile dalle tecnologie digitali e verdi, da una base industriale innovativa e dall'autonomia strategica;
III. Politiche di bilancio responsabili e sostenibili
19. osserva che, nonostante le nuove sfide esistenti in materia di stabilità macroeconomica, oggi l'Unione economica e monetaria è in grado di affrontare molto meglio le crisi di quanto non lo fosse all'epoca della crisi economica e finanziaria del 2008; è convinto che la promozione di una ripresa economica all'insegna della resilienza e della sostenibilità, in linea con gli obiettivi strategici dell'UE e incentrata sulle transizioni verde, giusta e digitale, sia una delle priorità immediate più importanti; osserva che i mezzi per superare la crisi attuale sono di natura tale da richiedere – per tutto il tempo necessario – una politica di bilancio espansionistica;
20. sottolinea che gli Stati membri dotati di riserve di bilancio hanno potuto mobilitare pacchetti di stimolo di bilancio in maniera più rapida e senza costi di finanziamento associati, il che ha contribuito ad attenuare gli effetti socioeconomici negativi della pandemia; ribadisce che nel tempo sarà importante ricostituire le riserve di bilancio in maniera responsabile dal punto di vista sociale per prepararsi alle crisi future; esorta tuttavia gli Stati membri, la Commissione e il Consiglio a non ripetere gli errori del passato nel rispondere alla crisi economica; condivide l'opinione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche secondo cui una brusca inversione dell'orientamento di bilancio non è auspicabile per la ripresa;
21. osserva che nel 2021 la Commissione intende formulare raccomandazioni sulla situazione di bilancio degli Stati membri, come previsto dal patto di stabilità e crescita; sottolinea che il quadro di governance economica dovrebbe tenere conto anche delle attuali realtà economiche ed essere coerente con le priorità politiche dell'UE, migliorando contemporaneamente il rispetto di norme di bilancio che dovrebbero essere semplificate, chiare e pratiche e saranno riesaminate e adeguate in funzione dei risultati; chiede un approccio più pragmatico e sottolinea la necessità di assicurare che il quadro sia più rigoroso nei periodi di congiuntura economica positiva e più flessibile nei periodi di congiuntura economica negativa;
22. fatto salvo l'esito delle discussioni sulla riforma del patto di stabilità e crescita, sottolinea che le attuali norme fiscali e di bilancio dell'UE forniscono la flessibilità necessaria in tempi di crisi, attraverso l'attivazione della clausola di salvaguardia generale prevista dal patto di stabilità e crescita, e consentono a tutti gli Stati membri di adottare la politica di bilancio necessaria per proteggere le economie dell'UE, dimostrando in tal modo una controciclicità straordinaria;
23. si attende che la clausola di salvaguardia generale resti attiva fintanto che sussisteranno le condizioni che ne hanno giustificato l'attivazione al fine di sostenere gli sforzi degli Stati membri in materia di ripresa dalla crisi pandemica e miranti a rafforzare la loro competitività nonché la loro resilienza economica e sociale; invita la Commissione a pubblicare orientamenti, nella primavera del 2021, in relazione alla strada da seguire e a fornire maggiore chiarezza sui tempi previsti per un'uscita dalla clausola di salvaguardia generale;
24. fatto salvo l'esito delle future discussioni sulla riforma del patto di stabilità e crescita, sottolinea che, attualmente, tutti gli Stati membri sono tenuti a rispettare il patto di stabilità e crescita; riconosce che la clausola di salvaguardia generale non sospende le procedure del patto di stabilità e crescita né le norme di bilancio dell'UE; ricorda che la clausola di salvaguardia generale consente agli Stati membri di discostarsi temporaneamente dal percorso di avvicinamento all'obiettivo di bilancio a medio termine, a condizione che la sostenibilità di bilancio a medio termine non ne risulti compromessa;
25. invita la Commissione ad agire con decisione al fine di contrastare la frode, l'elusione e l'evasione fiscali, nonché le questioni legate al riciclaggio di denaro che sottraggono risorse potenziali dai bilanci nazionali e ostacolano la capacità dei governi di agire, tra l'altro, per la ripresa dalla pandemia di COVID-19;
26. osserva che, entro la fine di aprile 2021, la Commissione intende effettuare analisi approfondite della situazione degli squilibri in determinati Stati membri; osserva altresì che una serie di squilibri macroeconomici esistenti è aggravata dalla crisi della COVID-19;
27. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura dell'Unione economica e monetaria completando l'Unione bancaria e l'Unione dei mercati dei capitali per proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni in modo da superare gli squilibri sociali ed economici;
IV. Riforme strutturali favorevoli alla crescita, equilibrate e sostenibili
28. è consapevole che la crisi della COVID-19 non sarà risolta solo mediante l'attuale politica monetaria e fiscale; sottolinea pertanto l'importanza di attuare riforme strutturali su misura, a sostegno della crescita, equilibrate e sostenibili e socialmente giuste, per realizzare, tra l'altro, una crescita e un'occupazione sostenibili e socialmente inclusive che possano sostenere efficacemente la ripresa, nonché favorire la trasformazione digitale e la transizione verde, l'occupazione di qualità, la riduzione della povertà e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, e possano stimolare la competitività e il mercato unico, aumentando la convergenza e una crescita più forte e sostenibile all'interno dell'Unione e degli Stati membri; rileva che in particolare le potenzialità di crescita a lungo termine delle economie degli Stati membri possono essere aumentate solo mediante miglioramenti strutturali; rileva, tuttavia, che l'efficacia e la riuscita dell'allineamento delle misure politiche degli Stati membri dipenderanno dal riesame del patto di stabilità e crescita e, in base all'esito dello stesso, dal suo adeguamento, nonché dalla maggiore titolarità da parte degli Stati membri dell'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese;
29. invita la Commissione a iniziare a lavorare alla creazione di un indicatore climatico per valutare le discrepanze tra la struttura dei bilanci degli Stati membri e l'ipotesi dell'allineamento all'accordo di Parigi di ciascun bilancio nazionale; sottolinea la necessità che tale indicatore fornisca agli Stati membri informazioni sulla loro traiettoria nel quadro dell'accordo di Parigi, al fine di garantire che l'Europa sia in grado di diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050; si attende che l'indicatore climatico sia un riferimento per le varie politiche dell'UE e sia pertanto utilizzato anche come guida per il semestre europeo, senza indebolirne lo scopo originario;
30. è del parere che lo sviluppo delle competenze digitali sia una condizione necessaria per garantire che tutti gli europei siano in grado di partecipare alla società e di trarre vantaggi dalla transizione digitale; sottolinea che ciò richiede riforme in materia di istruzione, competenze e apprendimento permanente per orientare un mercato del lavoro in transizione e sviluppare e abilitare tecnologie digitali fondamentali per creare il futuro digitale dell'Europa; rileva inoltre che, per prevenire il divario digitale, è opportuno sostenere la parità di accesso trasversale alle infrastrutture, alle apparecchiature e alle competenze digitali;
31. invita gli Stati membri e la Commissione, nel rispetto della sostenibilità di bilancio e sane norme di bilancio, a creare un quadro normativo che preveda regole in materia di investimenti o altri meccanismi adeguati, prevedibili e propizi agli investimenti pubblici e privati, in linea con gli obiettivi a lungo termine dell'UE, garantendo nel contempo la capacità degli Stati membri di rispondere a crisi future;
32. prende atto che, nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli Stati membri sono incoraggiati dalla Commissione a presentare i rispettivi programmi nazionali di riforma e piani per la ripresa e la resilienza in un unico documento integrato;
33. sottolinea che il dispositivo per la ripresa e la resilienza, che fornisce un sostegno finanziario, può essere un'opportunità unica per aiutare gli Stati membri ad affrontare le loro sfide individuate nel quadro del semestre europeo;
34. ricorda che riforme strutturali socialmente equilibrate e favorevoli alla crescita non sempre richiedono un margine di bilancio, ma semmai sforzi sul piano politico, legislativo e amministrativo;
35. evidenzia che saranno necessari un monitoraggio e una vigilanza continui e che gli Stati membri dovrebbero affrontare gli squilibri emergenti mediante riforme che rafforzino la resilienza economica e sociale e promuovano la trasformazione digitale e la transizione verde e giusta; si compiace del fatto che la Commissione continuerà a monitorare l'attuazione, da parte degli Stati membri, delle riforme proposte nelle raccomandazioni specifiche per paese degli anni precedenti; ritiene che tale processo debba tenere conto delle previsioni economiche e sociali degli Stati membri;
V. Investimenti
36. sottolinea che l'UE sta affrontando la sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze economiche della pandemia, tenendo conto delle strategie unionali al fine di avere un impatto duraturo sulla resilienza degli Stati membri, e ritiene che la ripresa economica dovrebbe essere realizzata mediante il rafforzamento del mercato unico, della ricerca e dell'innovazione, e in linea con il Green Deal europeo, gli OSS delle Nazioni Unite, l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e la competitività, alleviando nel contempo la situazione delle PMI e migliorando il loro accesso al capitale privato; è convinto che ciò richieda sia un maggiore livello di investimenti sostenibili dal punto di vista economico, sociale, ambientale e digitale a lungo termine sia una maggiore convergenza e coesione nell'UE e negli Stati membri;
37. sottolinea la mancanza di investimenti, dal momento che le proiezioni rivelano la necessità di un'espansione degli stessi; evidenzia che gli investimenti pubblici sono limitati, in quanto costituiti da risorse scarse finanziate per lo più dai contribuenti; sottolinea che la portata della carenza di investimenti richiede anche considerevoli investimenti pubblici e privati, che generino un livello adeguato di infrastrutture, nonché un contesto imprenditoriale prevedibile e favorevole che sia propizio a detti investimenti;
38. sottolinea che gli Stati membri dovrebbero concentrarsi su investimenti pubblici e privati mirati e sostenibili in infrastrutture a prova di futuro e in altri settori che rafforzino ulteriormente il mercato unico, la transizione verso una società più pulita, socialmente inclusiva, sostenibile e digitale, e aumentino la competitività e l'autonomia strategica dell'UE; ritiene quindi che occorra dare la priorità a progetti transfrontalieri e multinazionali;
39. sottolinea la necessità di adottare politiche favorevoli agli investimenti, ridurre gli oneri amministrativi e garantire condizioni di parità, in particolare per le PMI, che costituiscono la spina dorsale dell'economia dell'UE e della creazione di posti di lavoro; è dell'avviso che tutto ciò faciliterebbe la ripresa economica e creerebbe condizioni vantaggiose per la crescita di lungo termine;
VI. Un semestre europeo più democratico
40. mette in risalto l'importanza di una discussione circostanziata e dell'opportuno coinvolgimento dei parlamenti nazional e del Parlamento europeo nel processo del semestre europeo; ribadisce l'invito a potenziare il ruolo democratico del Parlamento europeo nel quadro della governance economica, e chiede al Consiglio e alla Commissione di tenere debitamente conto delle risoluzioni approvate dai parlamenti; invita la Commissione a tenere sia il Parlamento europeo che il Consiglio, in quanto colegislatori, ugualmente ben informati riguardo a tutti gli aspetti relativi all'applicazione del quadro di governance economica dell'UE, comprese le fasi preparatorie;
41. chiede un coordinamento impegnato con le parti sociali e altri pertinenti portatori di interessi a livello sia nazionale che europeo, al fine di rafforzare la responsabilità democratica e la trasparenza;
42. sottolinea l'importante ruolo della commissione per i problemi economici e monetari nell'intraprendere azioni volte a migliorare la responsabilità nei confronti del Parlamento, dal momento che l'esperienza maturata sinora nell'applicazione del semestre europeo ha dimostrato che l'attuale assetto di responsabilità potrebbe essere rafforzato per migliorarne la legittimità e l'efficacia;
43. ricorda che il semestre europeo è un esercizio misto costituito dai cosiddetti semestri nazionali ed europei nell'arco dell'anno; rammenta l'importanza dei principi di sussidiarietà e proporzionalità;
°
° °
44. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.
MOTIVAZIONE
Poiché il possibile futuro del quadro di bilancio dell'UE è oggetto di una relazione d'iniziativa distinta in merito, mentre gli aspetti occupazionali e sociali della strategia annuale per la crescita sostenibile sono trattati dalla relazione gemella elaborata dalla commissione EMPL, la presente relazione della commissione ECON sul semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: strategia annuale per la crescita sostenibile 2021 non intende affrontare tali questioni. In questa sede il relatore intende concentrarsi su temi che rientrano specificamente tra le competenze della commissione ECON.
Nella sua comunicazione sulla strategia annuale per la crescita sostenibile 2021, la Commissione spiega che il semestre europeo e il dispositivo per la ripresa e la resilienza sono interconnessi e le rispettive scadenze si sovrappongono e che, pertanto, occorre adeguare temporaneamente il calendario del semestre europeo per consentire il corretto avvio del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Il relatore accetta tale modifica, dal momento che con la pandemia di COVID-19 il mondo è caduto in una recessione improvvisa e profonda che richiede una risposta forte, coordinata e innovativa, per la quale il dispositivo per la ripresa e la resilienza è fondamentale. Tuttavia, egli ritiene che l'adeguamento temporaneo del ciclo del semestre di quest'anno non debba prevalere sullo scopo e sulla funzione originari del semestre europeo, ossia quelli di un quadro con cui gli Stati membri coordinano le loro politiche economiche e di bilancio in tutta l'Unione europea.
Poiché la pandemia avrà ripercussioni negative sull'economia dell'UE, in particolare sulle PMI nonché sul mercato unico e la sua competitività, saranno necessari riforme strutturali significative e investimenti pubblici e privati di elevata qualità per superare la crisi. Gli Stati membri possono avvalersi della flessibilità di bilancio disponibile per sostenere le loro economie, dal momento che la clausola di salvaguardia generale è attivata, ma sono sempre tenuti a rispettare il patto di stabilità e di crescita e devono continuare a tenere presente l'obiettivo della sostenibilità finanziaria nel medio termine.
PARERE DELLA COMMISSIONE PER I BILANCI (26.2.2021)
destinato alla commissione per i problemi economici e monetari
sul semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: strategia annuale per la crescita sostenibile 2021
Relatrice per parere (*): Margarida Marques
(*) Procedura con le commissioni associate – articolo 57 del regolamento
SUGGERIMENTI
La commissione per i bilanci invita la commissione per i problemi economici e monetari, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. accoglie con favore le valutazioni globali della strategia annuale per la crescita sostenibile 2021, la maggiore attenzione prestata dalla strategia alle dimensioni sociale e ambientale e la promozione di riforme e di investimenti che sostengono una ripresa solida e rafforzano la resilienza alle future crisi, ponendo nel contempo l'enfasi sulla necessità di coniugare la gestione delle crisi con le aspirazioni di riforme delle transizioni verde e digitale; sottolinea che la crisi della COVID-19, con l'aumento della disoccupazione, un più elevato rischio di povertà, forti perdite di reddito delle famiglie e delle PMI, l'esclusione sociale e le crescenti disparità tra gli Stati membri, sta avendo ripercussioni sul contenuto delle riforme, sulla ripresa e sulla resilienza, e sottolinea che l'accento posto dalla Presidenza portoghese sul miglioramento e il rafforzamento del modello sociale europeo rappresenta un prezioso contributo a tale riguardo per la ripresa e la competitività a lungo termine nell'UE, realizzando gli obiettivi del pilastro europeo dei diritti sociali e rafforzando l'autonomia strategica aperta dell'UE;
2. prende atto del pacchetto europeo per la ripresa senza precedenti (il Quadro finanziario pluriennale (QFP) e lo strumento europeo per la ripresa Next Generation EU (NGEU)) per un valore di 1,8 miliardi di EUR per compensare l'impatto della crisi e sottolinea che affrontare la pandemia è una condizione indispensabile per la ripresa, segnatamente accelerando la distribuzione coordinata dei vaccini e un accesso tempestivo ad essi da parte di tutti gli Stati membri e di tutte le persone; è preoccupato per il fatto che la contrazione del PIL dell'UE secondo le previsioni economiche della Commissione (-6,3 % del PIL dell'UE nel 2020 e +3,7 % nel 2021), assieme al prolungamento del blocco, ridurrà drasticamente il margine di manovra a livello di bilancio a breve e medio termine di molti Stati membri, pregiudicando la loro capacità di affrontare le sfide politiche urgenti;
3. esprime preoccupazione, a tale riguardo, per i possibili effetti a lungo termine sull'integrità del mercato unico causati dal prolungamento della deroga alle norme in materia di aiuti di Stato concessa durante l'attuale crisi agli Stati membri con risorse pubbliche e capacità di bilancio limitate e sottolinea l'importanza di salvaguardare la parità di condizioni e di rafforzare la coesione economica e sociale tra le regioni dell'UE;
4. mette in guardia dai gravi ritardi nell'attuazione dei programmi e nell'esecuzione dei fondi dell'UE del periodo 2014-2020, in particolare di quelli nell'ambito della gestione concorrente; invita pertanto gli Stati membri ad accelerare l'attuazione di tali programmi, al fine di non compromettere l'avvio tempestivo dei nuovi programmi dell'UE previsti nel QFP 2021-2027, nonché di quelli finanziati dallo strumento europeo per la ripresa, tenendo conto in particolare dei tempi molto stretti previsti per la sua attuazione;
5. ritiene che gli accordi sul QFP, sull'NGEU, sulla decisione relativa al sistema delle risorse proprie, sul dispositivo per la ripresa e la resilienza e sul regolamento relativo allo Stato di diritto costituiscano una base fondamentale per le politiche, le riforme e gli investimenti innovativi, sostenibili e socialmente equi, che sono indispensabili per far fronte alle sfide esistenti e a quelle impreviste o imprevedibili; è convinto che la nuova emissione congiunta di obbligazioni a livello di UE, resa necessaria dalla crisi sanitaria, economica e sociale e intesa a garantire una crescita sostenibile, apporti valore mutualizzando l'attuale rating creditizio del bilancio dell'UE basato sul sistema delle risorse proprie e sia fondamentale per attuare le priorità europee e sostenere le riforme e gli investimenti e costituisca uno stimolo economico per una ripresa sostenibile ed equa dell'UE; sottolinea, a tale riguardo, l'importanza di distribuire le risorse generate dall'attività di prestito della Commissione sui mercati dei capitali attraverso i programmi e gli strumenti del bilancio dell'UE;
6. sottolinea che l'NGEU e, in particolare, il dispositivo per la ripresa e la resilienza ridefiniscano il quadro del semestre europeo e che, assieme al meccanismo per una transizione giusta, a REACT-EU, a Orizzonte Europa, a InvestEU, a RescEU, al Fondo agricolo di sviluppo rurale e all'emissione di obbligazioni verdi, costituirà un banco di prova esemplare di come l'orientamento strategico e la capacità finanziaria dell'UE possano essere sincronizzati con le esigenze, le priorità e le capacità di esecuzione a livello nazionale; sottolinea l'importanza delle priorità e dei programmi dell'UE – come quelli per gli investimenti, l'occupazione, l'istruzione e la formazione, le infrastrutture e le competenze digitali, la cultura, l'assistenza sociale e la salute – per il successo della ripresa e per il rafforzamento della crescita sostenibile e della creazione di posti di lavoro, promuovendo al contempo la coesione economica, sociale e territoriale nell'UE, e sottolinea altresì la necessità di garantire la coerenza e la complementarietà con il quadro del semestre europeo e i piani per la ripresa e la resilienza (PRR); sottolinea, a tale riguardo, la necessità di sinergie tra i PRR e gli accordi di partenariato nell'ambito del QFP 2021-2027 e invita gli Stati membri a presentare le rispettive proposte senza indebiti ritardi;
7. sottolinea che il Parlamento europeo dovrebbe essere maggiormente coinvolto nel processo del semestre europeo, comprese le raccomandazioni specifiche per paese, al fine di dare al processo legittimità democratica, come pure la supervisione e il controllo dell'utilizzo delle risorse del dispositivo per la ripresa e la resilienza, che, in ultima analisi, sono garantite dal bilancio dell'UE, ad esempio attraverso il dialogo sulla ripresa e la resilienza; mette in evidenza il ruolo chiave degli attori locali e regionali, delle PMI, delle parti sociali, delle organizzazioni della società civile e di altri soggetti interessati attivamente coinvolti nell'elaborazione dei PRR degli Stati membri, al fine di stimolare la crescita sostenibile, garantendo in tal modo una transizione equa e salvaguardando nel contempo i posti di lavoro nell'UE; invita la Commissione a garantire un'adeguata consultazione pubblica dei soggetti interessati, monitorando attentamente le relazioni degli Stati membri sui progressi compiuti nell'attuazione dei PRR, garantendo una spesa strategica e responsabile che non sostituisca le spese di bilancio correnti a livello nazionale e che sia efficiente ed efficace per l'economia e per i cittadini;
8. invita la Commissione ad assicurare che i quadri di indicatori e i quadri operativi esistenti siano integrati da indicatori pertinenti che rispecchino meglio l'impatto del bilancio dell'UE, incluse le ripercussioni a livello sociale, di genere, macroeconomico e ambientale;
9. sottolinea l'urgente necessità che i PRR forniscano beni pubblici come la prevenzione delle pandemie e contribuiscano ad attuare i sei pilastri del dispositivo per la ripresa e la resilienza (tra cui la competitività economica e l'imprenditorialità, la coesione sociale e territoriale e le politiche per i giovani), il pilastro europeo dei diritti sociali, gli obiettivi dell'UE relativi al clima e alla biodiversità, l'accordo di Parigi, gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, il Green Deal europeo e la trasformazione digitale e verde, e contribuiscano altresì alla resilienza a lungo termine delle economie e delle finanze pubbliche europee attraverso le riforme e gli investimenti; sottolinea la necessità di migliorare la resilienza delle istituzioni pubbliche, al fine di garantire il costante funzionamento delle amministrazioni e dei servizi pubblici in circostanze eccezionali;
10. sottolinea come la metodologia di tracciamento sociale sviluppata per il dispositivo per la ripresa e la resilienza possa svolgere un ruolo chiave nel migliorare il semestre europeo, al fine di integrare meglio le questioni sociali e ambientali su un piano di parità rispetto al coordinamento di bilancio, ad esempio prestando maggiore attenzione alla pianificazione fiscale aggressiva, alla riduzione della povertà, all'uguaglianza di genere, alla giustizia sociale, alla coesione sociale e alla convergenza verso l'alto;
11. sottolinea che le donne, come i gruppi vulnerabili ed emarginati, sono state colpite in modo sproporzionato dalla pandemia di COVID-19 e dalle sue conseguenze economiche e sociali, rappresentando la maggioranza dei lavoratori nel settore dell'assistenza e in altri settori particolarmente colpiti dalla disoccupazione e dai blocchi, ed essendo nel contempo anche vittime del forte aumento della violenza domestica e di genere; ricorda che il divario occupazionale, il divario retributivo di genere e il divario pensionistico di genere rimangono a livelli estremamente elevati; sottolinea che il processo del semestre europeo e il dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbero contribuire a far fronte a tali disuguaglianze; chiede il rafforzamento dell'uguaglianza di genere attraverso l'integrazione della dimensione di genere in tutte le attività, le politiche e i programmi dell'UE e chiede alla Commissione di accelerare l'introduzione di una metodologia efficace, trasparente, esaustiva, orientata ai risultati e basata sulla performance per tutti i programmi dell'UE;
12. ribadisce l'urgenza di aumentare e diversificare le fonti di entrate del bilancio dell'UE, in linea con la tabella di marcia integrata nell'accordo interistituzionale, e di collegare in modo più efficace le risorse proprie agli obiettivi strategici, in particolare fornendo incentivi ambientali e migliorando l'efficienza della tassazione delle basi imponibili mobili per l'imposta sulle società; ricorda che il finanziamento dell'NGEU e, in particolare, del dispositivo per la ripresa e la resilienza dipende dalla ratifica urgente della decisione relativa al sistema delle risorse proprie da parte degli Stati membri e invita questi ultimi a ratificare tale atto senza ulteriori ritardi; sottolinea che l'evasione fiscale incide negativamente sul bilancio dell'UE e sui bilanci nazionali e che è necessario un approccio globale per combattere la frode fiscale, l'elusione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva, nonché la concorrenza fiscale aggressiva; chiede pertanto un'indagine annuale sulla perdita di gettito fiscale in Europa, che comprenda un elenco delle pratiche fiscali dannose e degli effetti dell'evasione fiscale sulle entrate;
13. invita la Commissione ad applicare il regolamento relativo allo Stato di diritto, inteso a tutelare gli interessi finanziari dell'Unione, integralmente, come adottato dai colegislatori, e senza ambiguità a partire dal 1° gennaio 2021; ricorda il ruolo della Commissione quale custode dei trattati.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
25.2.2021 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
33 6 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Robert Biedroń, Olivier Chastel, Lefteris Christoforou, David Cormand, Paolo De Castro, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazabal Rubial, Alexandra Geese, Vlad Gheorghe, Valentino Grant, Elisabetta Gualmini, Francisco Guerreiro, Valérie Hayer, Eero Heinäluoma, Niclas Herbst, Monika Hohlmeier, Mislav Kolakušić, Moritz Körner, Joachim Kuhs, Zbigniew Kuźmiuk, Ioannis Lagos, Hélène Laporte, Pierre Larrouturou, Janusz Lewandowski, Margarida Marques, Silvia Modig, Siegfried Mureşan, Victor Negrescu, Andrey Novakov, Jan Olbrycht, Dimitrios Papadimoulis, Karlo Ressler, Bogdan Rzońca, Nicolae Ştefănuță, Nils Torvalds, Nils Ušakovs, Johan Van Overtveldt, Rainer Wieland, Angelika Winzig |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Damian Boeselager |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
33 |
+ |
NI |
Mislav Kolakušić |
PPE |
Lefteris Christoforou, José Manuel Fernandes, Niclas Herbst, Monika Hohlmeier, Janusz Lewandowski, Siegfried Mureşan, Andrey Novakov, Jan Olbrycht, Karlo Ressler, Rainer Wieland, Angelika Winzig |
Renew |
Olivier Chastel, Vlad Gheorghe, Valérie Hayer, Moritz Körner, Nicolae Ştefănuță, Nils Torvalds |
S&D |
Robert Biedroń, Paolo De Castro, Eider Gardiazabal Rubial, Elisabetta Gualmini, Eero Heinäluoma, Pierre Larrouturou, Margarida Marques, Victor Negrescu, Nils Ušakovs |
The Left |
Silvia Modig, Dimitrios Papadimoulis |
Verts/ALE |
Damian Boeselager, David Cormand, Alexandra Geese, Francisco Guerreiro |
6 |
- |
ECR |
Zbigniew Kuźmiuk, Bogdan Rzońca, Johan Van Overtveldt |
ID |
Joachim Kuhs, Hélène Laporte |
NI |
Ioannis Lagos |
1 |
0 |
ID |
Valentino Grant |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'AMBIENTE, LA SANITÀ PUBBLICA E LA SICUREZZA ALIMENTARE (25.2.2021)
destinato alla commissione per i problemi economici e monetari
on the European Semester for economic policy coordination: Annual Sustainable Growth Strategy 2021
Relatore per parere: Pascal Canfin
SUGGERIMENTI
La commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare invita la commissione per i problemi economici e monetari, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
A. whereas the loss of biodiversity, climate change, pollution and loss of natural capital is tightly coupled to economic activities and economic growth;
1. Strongly welcomes the fact that the Annual Sustainable Growth Strategy 2021 confirms the refocusing of the European Semester (Semester) process to place sustainability, health and the wellbeing of citizens at the centre of economic and social policies; shares the Commission’s view in the Annual Sustainable Growth Strategy that economic growth is not an end in itself, but that sustainable development should deliver shared prosperity for all while fully respecting the limits of our planet; reiterates the crucial role of innovation, technological progress, education and development of human capital in meeting these priorities; stresses that macroeconomic stability, environmental sustainability, resilience, productivity and social fairness are key components of the overarching objective of ‘competitive sustainability’ pursued under the Semester;
2. Welcomes further the inclusion of the Sustainable Development Goals (SDGs) in the European semester process and the fact that the 2020 cycle included a dedicated chapter reporting on environmental sustainability and on Member States’ progress towards the attainment of the SDGs; is concerned that several of Europe’s environmental footprints exceed planetary boundaries; calls on the Commission to pursue that approach in the 2021 cycle as a complement to the assessment of how recovery and resilience plans should contribute to the green transition;
3. Underlines that the current pandemic highlights the necessity for the European Semester to act as an enabling framework for Member States to strengthen public healthcare systems to ensure high quality, accessible and equitable healthcare for all at all times;
4. Stresses that the alignment of the Semester’s process with the EU’s long-term climate and environmental objectives must be accelerated, as per the Commission’s engagements under the European Green Deal, the Paris Agreement and the forthcoming post-2020 global agreement under the Convention on Biological Diversity (CBD); underlines that the coordination of Member States’ macroeconomic, socioeconomic and fiscal policies is, among others, an essential tool to achieve the European Green Deal; highlights the potential of the Semester process as a tool for making progress towards the achievement of the objectives of the European Green Deal and the Union’s commitments under the Paris Agreement and the SDGs;
5. Stresses the importance of consistency between Member States’ economic and budgetary policies, European ambitions and public policies; emphasises that the Union’s recovery from the COVID-19 crisis offers a unique opportunity to boost the transition to climate neutrality and increase resilience in strategic sectors; stresses that reforms undertaken within the Semester process should foster the direction of public and private investments towards climate and environmental actions in order to facilitate the green and just transition, and towards actions strengthening the resilience of healthcare and health systems across the Union;
6. Highlights that robust social systems are essential in the fight against the climate crisis, as they are an enabler in shaping a socially just transition to a climate-neutral future;
7. Underlines that sustainable fiscal policy is crucial for a sustainable financing model for the European Green Deal;
8. Stresses that given the high level of government debt and high sustainability challenges for some Member States, it is important to ensure that short-term macroeconomic imbalances are treated appropriately to mitigate the socioeconomic consequences of the crisis, protect workers, preserve jobs and ease job transitions towards the green and digital economy;
9. Calls on the Commission to extend the current Semester approach to deliver on its political commitment to make it a governance tool supporting the achievement of the European Green Deal and the SDGs; underlines therefore the need to further integrate, without weakening the monitoring process of the Semester, the Union’s climate, environmental, including biodiversity and social, objectives in a more comprehensive manner to provide Member States with analysis and indicators beside economic indicators only, thus better reflecting the current challenges faced by Member States in reducing their ecological footprint and making the process a driver of change towards a sustainable wellbeing for all in Europe;
10. Stresses that the European semester should support the Union’s effort to achieve climate neutrality by 2050 at the latest; calls on the Commission, therefore, to assess the discrepancy between the structure of Member States’ budgets and a Paris-aligned scenario for each of their national budgets, thus enabling to provide recommendations on Member States’ climate debt and on the reduction of their climate investment gap associated to the Union’s objective of climate neutrality by 2050 at the latest;
11. Stresses that the pandemic has hit all Member States, while the scale of the impact, specific exposures and the pace and strength of the recovery will vary; believes that the European Semester process should take into account the specificities of Member States’ situations during the pandemic; recognises the significant impact of the pandemic on the socio-economic and public health objectives set out in the Treaties and the European Pillar of Social Rights; calls for the Semester to also focus on social fairness and support for those most severely affected by the health crisis; notes that prioritisation of the green and digital transitions and macroeconomic sustainability should also address social aspects whose progress has been slowed during the pandemic;
12. Calls on the Commission to establish an inventory of all environmentally harmful subsidies, including in the form of tax rebates, that still exist at national level and hamper the achievement of the European Green Deal, and to monitor their phase out, as soon as possible and by 2025 at the latest in the context of the Semester; reiterates its call for the reorientation of taxation systems towards an increased use of environmental taxation;
13. Calls for the Semester to be adapted to take into account the economic and sanitary situation caused by the COVID-19 pandemic, and the One Health Approach, and for the Semester to be aligned with the Recovery and Resilience Facility, the key EU instrument for recovery; notes that the assessment of the recovery and resilience plans will be made on the basis of relevant country-specific challenges and priorities identified in the context of the Semester, notably those relevant for strengthening the resilience of healthcare and health systems, and achieving the Union’s climate and environment objectives, notably the transition towards achieving the Union’s updated 2030 climate targets and complying with the objective of Union climate neutrality by 2050 at the latest in accordance with the proposed European Climate Law;
14. Stresses that the EU’s recovery provides a unique opportunity to build back a stronger EU by providing guidance to Member States on where reforms and investments are most needed in order to accelerate the transition to a more sustainable, resilient and inclusive EU leaving no one behind; calls on the Commission, in this regard, to ensure that recovery and resilience plans effectively contribute to addressing challenges in the relevant country-specific recommendations in the field of the green transition, including circular economy actions; calls on the Commission and Member States to work jointly on the elaboration of strategies to phase out all harmful, direct and indirect, fossil fuel subsidies as early as possible, and by 2025;
15. Recalls that at least 37 % of the expenditure of each national recovery and resilience plan should be allocated to climate action, and that reforms and investments included in the national recovery and resilience plans will respect the ‘do no significant harm’ principle as defined in Article 17 of Regulation (EU) 2020/852; calls for utmost transparency in this assessment; stresses in this regard that the Taxonomy Regulation should serve as a guiding reference; regrets the fact that no specific biodiversity spending target was agreed under the Recovery and Resilience Facility; recalls that 7.5 % of the Union’s budget and Next Generation EU expenditure should be dedicated to biodiversity objectives from 2024, and 10% from 2026 onwards; urges Member States to scale up investment in biodiversity conservation and restoration;
16. Believes that the principles at the heart of a circular economy should be a core element of any European and national industrial policy and of the national recovery and resilience plans proposed by Member States;
17. Stresses the need for strong and ongoing control, including via the Semester, of implementation of the national recovery and resilience plans and territorial Just Transition Plans, covering both their alignment with the Green Deal growth strategy priorities and the transparency and integrity of public spending;
18. Underlines that the UN Environment Programme Emissions Gap Report 2020[11] highlighted that fiscal COVID-19-related spending has so far primarily supported the global status quo of high-carbon production, and that support should instead focus on zero-emissions technologies, ending fossil fuel subsidies through fiscal reform and stepping up nature-based solutions, in particular the protection and restoration of ecosystems;
19. Supports the Commission’s guidance to Member States to include in their recovery plans investments and reforms in flagship areas under the green transition that are in line with the EU’s increased 2030 climate target and the objective of achieving climate neutrality by 2050 at the latest – in particular by increasing investments in renewable energy, renovation, sustainable mobility, the circular economy and biodiversity – given their potential to create jobs, sustainable growth to ensure EU’s long-term competitiveness and increase the resilience of our economies and societies;
20. Calls on Member States to invest in activities that effectively contribute to strengthening the resilience of healthcare and health systems in preparation for future pandemics, and in the restoration of ecosystems and their services to tackle the twin crises of biodiversity loss and global heating through nature-based solutions; underlines that these flagship initiatives will only be successful if they help to mitigate social and environmental inequalities between Member States and within Member States, and offer new opportunities to increase people’s wellbeing;
21. Shares the view of the Annual Sustainable Growth Strategy 2021 that carbon pricing and environmental taxation will be important environmental and fiscal instruments for implementing the green transition; emphasises, however, that it is equally important to take into account the distributional effects of these instruments and to put in place accompanying policies to mitigate their potentially socially unfair effects, and ensure a just transition;
22. Notes that the Sustainable Growth Strategy 2021 addresses the fact that from a single market perspective the extended lockdown boosted online services and e-commerce; emphasises that growing data usage goes along with growing environmental impacts; calls on the Commission to develop a European environmental digital agenda, including legislative initiatives, to minimise the environmental and climate footprint of data usage, production and storage, digital services and ICT hardware;
23. Stresses the importance of the Green Deal within the European Semester and the new Growth Strategy; underlines the fact that new technologies and new production and consumption models based on technological and social innovation are crucial in reaching the goals from the Green Deal and achieving climate neutrality of the EU economy by 2050; emphasises that the New Industrial Strategy for Europe is an important tool for creating the framework and environment for enabling such innovations, and an important factor in the EU’s recovery and strengthening the Union’s independence in the production of medicines and medical supplies;
24. Calls on the Commission to include maritime transport as part of the sustainable mobility flagship, since this strategic sector was particularly impacted by the COVID-19 pandemic, and represents a great economic and job opportunities for the greening of the European industry and its autonomy regarding international competition;
25. Urges the Commission to ensure effective climate and biodiversity mainstreaming and proofing across EU spending and programmes on the basis of technical screening criteria developed under Regulation (EU) 2020/852;
26. Welcomes the fact that Member States must make their recovery and resilience plans consistent with their national reform and investment programmes designed in line with EU policy objectives, focusing on green and digital transition;
27. Underlines that zero-emission waterway transport is key to developing a sustainable modal shift from road to waterways, as part of the sustainable mobility strategy, and calls therefore on the Commission and Member States to support investments in research and innovation, and in refuelling and recharging infrastructures in inland ports;
28. Underlines that Member States’ recovery plans are an opportunity for the transition to a social and solidarity-based economy and to an economic democracy; asks the Commission to review the national plans from this angle, and to ensure that SMEs and other smaller stakeholders are not left behind in the implementation of the projects and proposals in the plans;
29. Underlines that the Recovery and Resilience Facility is a crucial economic response to the COVID-19 crisis, while also providing an opportunity to accelerate the green transition and based on the EU’s goal of achieving competitiveness and cohesion through a new growth strategy, that is the European Green Deal;
30. Underlines that a sustainable blue economy, including sustainable fisheries, marine renewable energy, clean maritime transport, and sustainable tourism, have an important role to play in the transition towards a more resilient society; calls, therefore, on the Commission and Member States to take due account of this strategic sector;
31. Recalls that 7.5 % of the Union budget and Next Generation EU expenditure should be dedicated to biodiversity objectives from 2024, and 10% from 2026 onwards; urges Member States to scale up investment in biodiversity conservation and restoration, reform subsidies harmful to biodiversity, and screen (ex ante) and monitor (ex post) recovery support for their biodiversity impacts;
32. Notes that the pandemic has shown the need to strengthen the resilience of supply chains; emphasises that this should also be an opportunity to make supply chains more sustainable; welcomes, therefore, the Commission’s announcement that it would present a legislative proposal for corporate due diligence and the European Parliament’s legislative own-initiative report to halt and reverse EU-driven global deforestation, and calls on the Commission to follow up on this report and to make a proposal for an EU anti-deforestation law based on mandatory due diligence;
33. Recalls that the Recovery and Resilience Facility does not deviate from the pre-pandemic objectives, but seeks to rapidly address the challenges and problems that existed before the COVID-19 pandemic, and to avoid new obstacles caused by the COVID-19 crisis endangering the progress;
34. Emphasises that management, preservation and restoration of marine and terrestrial ecosystems are key investments for achieving carbon neutrality, as they will enhance natural carbon sinks such as mangroves, coral reefs, seagrass beds and salt marshes, forests, soils, agricultural land, and wetlands, thus boosting resilience;
35. Welcomes the emphasis in the Annual Sustainable Growth Strategy 2021 on good governance and the rule of law to create a favourable business environment; emphasises that enforcing good governance and the rule of law are also crucial to enabling the design and proper implementation of environmental policies;
36. Reiterates the interinstitutional agreement to allocate at least 30 % of the EU’s multiannual financial framework and the Next Generation EU Instrument to the achievement of climate goals;
37. Underlines the importance of structured and systematic dialogue with national Parliaments and civil society at the national level with a view to extending ownership.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
25.2.2021 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
62 17 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Nikos Androulakis, Bartosz Arłukowicz, Margrete Auken, Simona Baldassarre, Marek Paweł Balt, Traian Băsescu, Aurélia Beigneux, Monika Beňová, Sergio Berlato, Alexander Bernhuber, Malin Björk, Simona Bonafè, Delara Burkhardt, Pascal Canfin, Sara Cerdas, Mohammed Chahim, Tudor Ciuhodaru, Nathalie Colin-Oesterlé, Esther de Lange, Christian Doleschal, Marco Dreosto, Cyrus Engerer, Eleonora Evi, Agnès Evren, Pietro Fiocchi, Andreas Glück, Catherine Griset, Jytte Guteland, Teuvo Hakkarainen, Anja Hazekamp, Martin Hojsík, Pär Holmgren, Jan Huitema, Yannick Jadot, Adam Jarubas, Petros Kokkalis, Athanasios Konstantinou, Ewa Kopacz, Joanna Kopcińska, Ryszard Antoni Legutko, Peter Liese, Javi López, Fulvio Martusciello, Liudas Mažylis, Joëlle Mélin, Tilly Metz, Silvia Modig, Dolors Montserrat, Alessandra Moretti, Dan-Ştefan Motreanu, Ville Niinistö, Ljudmila Novak, Grace O’Sullivan, Jutta Paulus, Stanislav Polčák, Jessica Polfjärd, Luisa Regimenti, Sándor Rónai, Rob Rooken, Christine Schneider, Günther Sidl, Ivan Vilibor Sinčić, Linea Søgaard-Lidell, Nicolae Ştefănuță, Nils Torvalds, Edina Tóth, Véronique Trillet-Lenoir, Petar Vitanov, Alexandr Vondra, Mick Wallace, Pernille Weiss, Emma Wiesner, Michal Wiezik, Tiemo Wölken, Anna Zalewska |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Catherine Chabaud, Nicolás González Casares, Martin Häusling, Annalisa Tardino |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
62 |
+ |
NI |
Athanasios Konstantinou, Ivan Vilibor Sinčić |
PPE |
Bartosz Arłukowicz, Traian Băsescu, Alexander Bernhuber, Nathalie Colin-Oesterlé, Christian Doleschal, Agnès Evren, Adam Jarubas, Ewa Kopacz, Esther de Lange, Peter Liese, Fulvio Martusciello, Liudas Mažylis, Dolors Montserrat, Dan-Ştefan Motreanu, Ljudmila Novak, Stanislav Polčák, Jessica Polfjärd, Christine Schneider, Edina Tóth, Pernille Weiss, Michal Wiezik |
Renew |
Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Martin Hojsík, Jan Huitema, Nicolae Ştefănuță, Linea Søgaard-Lidell, Nils Torvalds, Véronique Trillet-Lenoir, Emma Wiesner |
S&D |
Nikos Androulakis, Marek Paweł Balt, Monika Beňová, Simona Bonafè, Delara Burkhardt, Sara Cerdas, Mohammed Chahim, Tudor Ciuhodaru, Cyrus Engerer, Nicolás González Casares, Jytte Guteland, Javi López, Alessandra Moretti, Sándor Rónai, Günther Sidl, Petar Vitanov, Tiemo Wölken |
The Left |
Malin Björk, Anja Hazekamp, Petros Kokkalis, Silvia Modig |
Verts/ALE |
Margrete Auken, Eleonora Evi, Martin Häusling, Pär Holmgren, Yannick Jadot, Tilly Metz, Ville Niinistö, Grace O’Sullivan, Jutta Paulus |
17 |
- |
ECR |
Sergio Berlato, Pietro Fiocchi, Joanna Kopcińska, Ryszard Antoni Legutko, Rob Rooken, Alexandr Vondra, Anna Zalewska |
ID |
Simona Baldassarre, Aurélia Beigneux, Marco Dreosto, Catherine Griset, Teuvo Hakkarainen, Joëlle Mélin, Luisa Regimenti, Annalisa Tardino |
Renew |
Andreas Glück |
The Left |
Mick Wallace |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
LETTERA DELLA COMMISSIONE PER LO SVILUPPO REGIONALE
On. Irene Tinagli
Presidente
Commissione per i problemi economici e monetari
BRUXELLES
Oggetto: Opinion on the European Semester for economic policy coordination: Annual Sustainable Growth Strategy 2021, COM (2020)575, 2021/2004(INI)
Signora Presidente,
nel quadro della procedura in oggetto la commissione per lo sviluppo regionale è stata incaricata di sottoporre un parere alla Sua commissione. La commissione per lo sviluppo regionale ha deciso di esprimere tale parere sotto forma di lettera.
The Committee on Regional Development considered the matter at its meeting of 24/02/2021, the opinion was adopted with 41 votes in favour, 0 votes against and 0 abstentions.
At that meeting[12], the Committee on Regional Development decided to call on the Committee on Economic and Monetary Affairs, as the committee responsible, to incorporate the following suggestions into its motion for a resolution.
Voglia gradire, signor Presidente, i sensi della mia più profonda stima.
(f.to) Younous Omarjee
SUGGERIMENTI
The REGI Committee
1. Notes that the COVID 19 pandemic has thrown the world into a sudden and deep recession and that many uncertainties remain. Believes that this pandemic is far more than a health crisis and that its economic and social impact varies from country to country, with an increase in poverty, inequalities and disparities between EU regions. Emphasises that more must be done to fight these inequalities and to encourage a quick and sustained recovery in particular by supporting those regions, which are experiencing slower growth, and high unemployment, particularly where young people are concerned. Notes with concern, in this regard, that the unemployment rate is over 7 % and the youth unemployment rate has risen to 17 % in the EU as a whole and is expected to increase further due to COVID-19[13]. In addition to the youth, the crisis has disproportionately affected women, and disadvantaged groups such as low-income households, people with disabilities and minorities;
2. Underlines the importance of the Recovery and Resilience Facility as one of the main tools for the recovery with EUR 672,5 billion in loans and grants of financial support in the first years of the recovery. The importance of achieving a high degree of resilience of domestic economies is one of the lessons learnt from the last global economic, social and financial crisis and it is crucial to avoid further deepening and exacerbating of pre-existing economic and social differences. Stresses the need to improve preparedness and resilience of the national health and social protection systems as well as to ensure equal access to education, affordable and quality health care, long-term care and childhood care systems. Therefore, it is necessary to ensure that the resources from this fund are used effectively where they are most needed so that the burden and debt for the next generation is as low as possible;
3. Highlights that the Facility should contribute to the promotion of economic, social and territorial cohesion, thereby improving the economic and social resilience and adjustment capacity of Member States, and supporting the green and digital transitions aimed at enhancing economic competitiveness and achieving a climate neutral Europe by 2050. To this end, it hopes that there will be a high level of complementarity between the actions envisaged in the National Recovery Plans and those envisaged by the Cohesion Policy. Regrets that in RRF Regulation the partnership principle is not mandatory and that as a consequence, in most EU countries, cities have not been fully involved in the preparation of National Recovery Plan[14] and that there is also a risk of inconsistency between RRF and ESI Funds’ implementation;
4. Stresses that the involvement of regional and local public authorities, as well as that of economic and social partners, professional associations and the relevant bodies representing civil society, such as NGOs, is crucial for the successful implementation of the Facility in light of a rapid recovery from the current crisis. Calls on the Commission to put forward an assessment tool to ensure that the criteria of Member States’ consultations with local, regional and national civil society organisations is respected;
5. Stresses that the regions must be fully involved in the National Recovery Plans and in their management at national level in order to tackle the current multidimensional challenges at the most appropriate territorial level. Considers that the principles of cohesion should also be reflected in the Plans. Investments should boost key sectors, in particular those hit the most by the crisis, fostering high-quality job creation and preservation and ensuring equal access to the labour market in conformity with the European Pillar of Social rights; special attention should be given to the most vulnerable segments of the population including the elderly; the Facility should also contribute to the achievement of gender equality, as specified in Article 8 of the Treaty taking into account that the gender employment gap (11.4 %) , gender pay gap (14 %) and gender pension gap (30 %) remain unacceptably high[15].Moreover gender equality objectives and the economic independence of women shall be ensured in all dimensions and in all stages of the preparation, monitoring, implementation and evaluation of programmes financed under the Recovery and Resilience Facility in a timely and consistent manner. Insists on the fact that the pandemic highlights the need to strengthen local production in order to avoid future shortages in the economic sectors of agriculture, industry and health; supports short circuits and local production to reduce significantly greenhouse gas emissions and to strengthen local economies weakened by the crisis;
6. Calls on the need to further strengthen the link between quality employment, gender equality, sustainable growth, social and climate goals, with the European Semester, with the ultimate objective of improving quality of life and citizens’ wellbeing;
7. For investments under the Facility, multi-level governance is important in the European Semester process, since the COVID-19 pandemic has affected territories within Member States in different ways. . Recalls that among the many inequalities exposed by the COVID-19 pandemic, the digital divide is a serious one, affecting in particular less developed regions, women, elderly people, low-income households and people living in the outermost regions. Greater investment is needed in digitalisation, digital innovation and digital connectivity, which would enable a fair and equal transition towards a digital economy, especially for the most vulnerable in society;
8. Welcomes the role of the Recovery and Resilience Facility in guiding and building a more sustainable, resilient and fairer Europe for the next generation while aligning with the “do not significant harm” principle, as defined by Article 17 of the Taxonomy Regulation, and through investments and reforms in seven flagship areas focused on environmental sustainability, renewable energy, renovation, sustainable mobility, biodiversity, productivity, fairness, and macroeconomic stability; highlights that to achieve a climate mainstreaming target of 30% for both the multiannual financial framework and Next Generation EU in line with the UN Sustainable Development Goals, each recovery and resilience plan will have to include a minimum of 37% of expenditure related to climate; calls on the Commission and the Member States to ensure consistency, coherence and synergies with the UN 2030 Agenda;
9. Acknowledges that technological trends in the labour market and the transition to a sustainable economy are enormous challenges but also opportunities for regional cohesion; reiterates the crucial role of the European Structural and Investment Funds, as the main investment tool for Cohesion policy in Europe, to help regional recovery processes. Attention should be paid to urban areas as drivers of green and digital transformation, to all regions, suffering from natural or demographic handicaps and most affected by the transition to more sustainable and greener economy and to islands and outermost regions;
10. Stresses that the European Semester, the new Recovery and Resilience Facility and the cohesion policy funds are intrinsically linked and that it is therefore necessary to ensure better coordination, as well as swift and tailored actions with a view to creating jobs, enhancing education, innovation, re-building a robust economy, while reaching the climate targets. Stresses that the conclusions of the European Semester and the reports by Member States have important implications in the regions, and that these implications should be regularly monitored in the context of cohesion policy implementation. Considers that the inclusion of SDGs and the Social Pillar within the scope of the European Semester will require the adjustment of existing indicators and the creation of new ones to monitor the implementation of EU economic, environmental and social policies, as well as coherence between policy goals and budgetary means.
INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Approvazione |
4.3.2021 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
21 8 29 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Gunnar Beck, Marek Belka, Isabel Benjumea Benjumea, Stefan Berger, Gilles Boyer, Francesca Donato, Derk Jan Eppink, Engin Eroglu, Markus Ferber, Jonás Fernández, Raffaele Fitto, Frances Fitzgerald, José Manuel García-Margallo y Marfil, Luis Garicano, Sven Giegold, Valentino Grant, Claude Gruffat, José Gusmão, Enikő Győri, Eero Heinäluoma, Danuta Maria Hübner, Stasys Jakeliūnas, France Jamet, Othmar Karas, Billy Kelleher, Ondřej Kovařík, Georgios Kyrtsos, Aurore Lalucq, Aušra Maldeikienė, Pedro Marques, Costas Mavrides, Jörg Meuthen, Csaba Molnár, Caroline Nagtegaal, Luděk Niedermayer, Lefteris Nikolaou-Alavanos, Dimitrios Papadimoulis, Piernicola Pedicini, Lídia Pereira, Kira Marie Peter-Hansen, Sirpa Pietikäinen, Dragoș Pîslaru, Evelyn Regner, Antonio Maria Rinaldi, Alfred Sant, Martin Schirdewan, Joachim Schuster, Ralf Seekatz, Pedro Silva Pereira, Paul Tang, Cristian Terheş, Irene Tinagli, Ernest Urtasun, Inese Vaidere, Johan Van Overtveldt, Stéphanie Yon-Courtin, Marco Zanni, Roberts Zīle |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
21 |
+ |
PPE |
Isabel Benjumea Benjumea, Stefan Berger, Markus Ferber, Frances Fitzgerald, José Manuel García-Margallo y Marfil, Enikő Győri, Danuta Maria Hübner, Othmar Karas, Georgios Kyrtsos, Aušra Maldeikienė, Luděk Niedermayer, Lídia Pereira, Sirpa Pietikäinen, Ralf Seekatz, Inese Vaidere |
Renew |
Engin Eroglu, Luis Garicano, Billy Kelleher, Dragoș Pîslaru |
S&D |
Marc Angel, Eva Kaili |
8 |
- |
ECR |
Derk Jan Eppink |
ID |
Gerolf Annemans, France Jamet, Jörg Meuthen |
NI |
Lefteris Nikolaou-Alavanos |
The Left |
Manon Aubry, José Gusmão, Chris MacManus |
29 |
0 |
ECR |
Raffaele Fitto, Eugen Jurzyca, Johan Van Overtveldt, Roberts Zīle |
ID |
Francesca Donato, Valentino Grant, Antonio Maria Rinaldi, Marco Zanni |
Renew |
Gilles Boyer, Ondřej Kovařík, Caroline Nagtegaal, Stéphanie Yon-Courtin |
S&D |
Marek Belka, Jonás Fernández, Eero Heinäluoma, Aurore Lalucq, Margarida Marques, Pedro Marques, Evelyn Regner, Joachim Schuster, Pedro Silva Pereira, Paul Tang, Irene Tinagli |
Verts/ALE |
Sven Giegold, Henrike Hahn, Stasys Jakeliūnas, Piernicola Pedicini, Kira Marie Peter-Hansen, Ernest Urtasun |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
- [1] GU L 306 del 23.11.2011, pag. 12.
- [2] GU L 306 del 23.11.2011, pag. 41.
- [3] GU L 306 del 23.11.2011, pag. 8.
- [4] GU L 306 del 23.11.2011, pag. 33.
- [5] GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25.
- [6] GU L 306 del 23.11.2011, pag. 1.
- [7] GU L 140 del 27.5.2013, pag. 11.
- [8] GU L 140 del 27.5.2013, pag. 1.
- [9] Testi approvati, P9_TA(2020)0358.
- [10] https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/ip144_en_1.pdf
- [11] United Nations Environment Programme, Emissions Gap Report 2020, Nairobi, 2020.
- [12] Erano presenti al momento della votazione finale: Raffaele Fitto, Elżbieta Kruk, Andżelika Anna Możdżanowska, Veronika Vrecionová, Mathilde Androuët, Rosanna Conte, Francesca Donato, Alessandro Panza, André Rougé, Chiara Gemma, Pascal Arimont, Isabel Benjumea Benjumea, Tom Berendsen, Franc Bogovič, Tamás Deutsch, Christian Doleschal, Mircea-Gheorghe Hava, Krzysztof Hetman, Manolis Kefalogiannis, Andrey Novakov, Stéphane Bijoux, Vlad-Marius Botoş, Ondřej Knotek, Susana Solís Pérez, Irène Tolleret, Yana Toom, Adrian-Dragoş Benea, Erik Bergkvist, Andrea Cozzolino, Corina Crețu, Constanze Krehl, Cristina Maestre Martín De Almagro, Nora Mebarek, Tsvetelina Penkova, Martina Michels, Younous Omarjee, Rosa D'Amato, Niklas Nienaß, Caroline Roose, Bronis Ropė, Monika Vana
- [13] Unemployment statistics: Eurostat July 2020 f45c24be-3304-e6b7-80c8-04eae7529519 (europa.eu)
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[14] https://cor.europa.eu/en/news/Pages/post-COVID-recovery-plans-.aspx. And also: https://eurocities.eu/latest/involve-cities-in-a-green-and-digital-recovery/
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[15] https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Gender_statistics