RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione per l'esercizio 2019

6.4.2021 - (2020/2182(DEC))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Ryszard Czarnecki


Procedura : 2020/2182(DEC)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A9-0110/2021

1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione per l'esercizio 2019

(2020/2182(DEC))

Il Parlamento europeo,

 visti i conti annuali definitivi dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione relativi all'esercizio 2019,

 vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle imprese comuni dell'UE per l'esercizio finanziario 2019, corredata delle risposte delle imprese comuni[1],

 vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[2], presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2019 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

 vista la raccomandazione del Consiglio, del 1° marzo 2021, sul discarico da dare all'impresa comune per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2019 (05795/2021 – C9-0029/2021),

 visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

 visto l'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,

 visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012[3], in particolare l'articolo 70,

 vista la decisione 2007/198/Euratom del Consiglio, del 27 marzo 2007, che istituisce l'Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione e le conferisce dei vantaggi[4], in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

 visti gli articoli 32 e 47 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio[5],

 visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virtù del TFUE e del trattato Euratom, di cui all'articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio[6],

 visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,

 vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0110/2021),

1. concede il discarico al direttore dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune per l'esercizio 2019;

2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

 


 

2. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla chiusura dei conti dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione per l'esercizio 2019

(2020/2182(DEC))

Il Parlamento europeo,

 visti i conti annuali definitivi dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione relativi all'esercizio 2019,

 vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle imprese comuni dell'UE per l'esercizio finanziario 2019, corredata delle risposte delle imprese comuni[7],

 vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni[8], presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2019 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

 vista la raccomandazione del Consiglio, del 1° marzo 2021, sul discarico da dare all'impresa comune per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2019 (05795/2021 – C9-0029/2021),

 visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

 visto l'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,

 visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012[9], in particolare l'articolo 70,

 vista la decisione 2007/198/Euratom del Consiglio, del 27 marzo 2007, che istituisce l'Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione e le conferisce dei vantaggi[10], in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

 visti gli articoli 32 e 47 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio[11],

 visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virtù del TFUE e del trattato Euratom, di cui all'articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio[12],

 visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,

 vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0110/2021),

1. approva la chiusura dei conti dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione relativi all'esercizio 2019;

2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

 


 

3. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione per l'esercizio 2019

(2020/2182(DEC))

Il Parlamento europeo,

 vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione per l'esercizio 2019,

 visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,

 vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0110/2021),

A. considerando che l'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione (in appresso "l'impresa comune") è stata istituita nel marzo 2007 per un periodo di 35 anni mediante la decisione 2007/198/Euratom[13];

B. considerando che i membri dell'impresa comune sono Euratom, rappresentata dalla Commissione, gli Stati membri di Euratom nonché i paesi terzi che hanno concluso con Euratom un accordo di cooperazione nel settore della fusione nucleare controllata;

C. considerando che gli obiettivi dell'impresa comune sono apportare il contributo dell'Unione al progetto internazionale dell'energia da fusione ITER, attuare l'accordo tra Euratom e il Giappone in merito a un approccio più ampio e preparare la costruzione di un reattore a fusione dimostrativo;

D. considerando che l'impresa comune ha iniziato a operare autonomamente nel marzo 2008;

Aspetti generali

1. osserva che la relazione della Corte dei conti (in appresso "la Corte") sui conti annuali dell'impresa comune per l'esercizio 2019 (in appresso "la relazione della Corte") rileva che i conti annuali presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2019, i risultati delle sue operazioni, i flussi di cassa e le variazioni dell'attivo netto per l'esercizio chiuso in tale data, conformemente al regolamento finanziario dell'impresa comune e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione; rileva inoltre che le operazioni alla base dei conti relativi all'esercizio 2019 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari;

2. osserva che la relazione della Corte richiama l'attenzione sul nuovo scenario di riferimento per il progetto ITER, approvato dal Consiglio ITER nel novembre 2016; rileva che, secondo le stime, il raggiungimento dello stadio del primo plasma e l'inizio della fase operativa avverranno nel 2025 e il completamento della fase di costruzione avverrà nel 2035, mentre lo scenario di riferimento del 2010 aveva stimato che la fase di costruzione sarebbe stata raggiunta nel 2020, e che il nuovo scenario di riferimento indica quella che è considerata la prima data di realizzazione tecnicamente possibile; osserva che, secondo la relazione presentata al Consiglio e al Parlamento sui progressi compiuti dall'impresa comune, la fase di avanzamento di ITER verso lo stadio del primo plasma è completa al 67,3 %, mentre la fase di costruzione di ITER è completa al 53,3 %;

3. rileva con preoccupazione che l'impresa comune ha ricalcolato il proprio contributo alla fase di costruzione del progetto portandolo a 12 000 000 000 EUR, il che rappresenta un aumento rispetto all'importo di 6 600 000 000 EUR approvato dal Consiglio nel 2010 (valori del 2008); osserva che tale cifra non include sopravvenienze, nonostante la Commissione abbia suggerito che sarebbe appropriato prevedere un margine per gli imprevisti fino ad un massimo di 24 mesi in termini di calendario e del 10-20 % in termini di dotazione di bilancio; invita l'impresa comune a riferire all'autorità di discarico in merito a qualsiasi sviluppo al riguardo;

4. rileva che ad aprile 2018 la Commissione, su incarico del Consiglio, ha approvato il nuovo scenario di riferimento di ITER a nome di Euratom e ha riaffermato l'impegno a rendere disponibili le risorse entro i limiti del prossimo quadro finanziario pluriennale; osserva che l'attuale scenario di riferimento, la cui durata si estende fino al 2035, è tuttora valido e sarà oggetto di un aggiornamento nel novembre 2021;

5. constata che i contributi finanziari di alcuni membri dell'organizzazione ITER non sono ancora pervenuti; rileva che i contributi che dovevano essere ricevuti dall'organizzazione ITER nel 2018 ammontavano a 119 363 000 EUR e quelli per il 2019 ammontavano a 166 240 000 EUR; invita l'impresa comune a riferire all'autorità di discarico in merito agli sviluppi a tale riguardo e a presentare un piano d'azione concreto;

6. osserva che il 29 dicembre 2020 il Regno Unito ed Euratom hanno firmato un accordo di cooperazione nucleare in base al quale il Regno Unito partecipa in qualità di membro all'impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione (F4E), in conformità della decisione F4E del Consiglio e dei relativi statuti; prende atto che il Regno Unito aderirà nuovamente a Euratom in qualità di membro associato e continuerà a contribuire all'F4E e a ITER;

7. è consapevole che, oltre alla fase di costruzione, l'impresa comune dovrà contribuire alla fase operativa di ITER dopo il 2035 e alle successive fasi di disattivazione e smantellamento nel quadro dell'accordo su ITER[14]; rileva che i contributi alle fasi di disattivazione e smantellamento sono stati stimati rispettivamente a 95 540 000 EUR e a 180 200 000 EUR (a valori del 2001);

8. osserva con preoccupazione che permane il rischio di ulteriori aumenti dei costi e ritardi nell'attuazione del progetto ITER; rileva che fino a marzo/aprile 2020 l'impresa comune è stata in grado di rispettare le date di consegna dei diversi componenti in linea con il calendario previsto per il raggiungimento dello stadio del primo plasma alla fine del 2025, nonostante alcuni ritardi, ma che la pandemia di COVID-19 ha determinato rischi aggiuntivi che sono attualmente in fase di analisi, alla luce dei quali non è chiaro se il calendario per il raggiungimento dello stadio del primo plasma possa essere mantenuto; invita l'impresa comune a informare l'autorità di discarico in merito ai risultati dell'aggiornamento dello scenario di riferimento che è previsto per il novembre 2021;

Gestione finanziaria e di bilancio

9. osserva che il bilancio definitivo disponibile per l'esercizio 2019 comprendeva stanziamenti di impegno pari a 729 708 445 EUR e stanziamenti di pagamento pari a 761 187 699 EUR; rileva che i tassi di utilizzo degli stanziamenti di impegno e di pagamento sono stati rispettivamente del 99,8 % e del 97,1 % (rispetto al 98,4 % e al 96,1 % del 2018);

10. osserva che, secondo la relazione della Corte, nel 2019 il bilancio per il capitolo 3.4 (Altre spese operative) è aumentato dell'85 % rispetto al 2018, raggiungendo 7 372 404 EUR, e che tale rubrica viene utilizzata per diverse categorie di spesa; rileva che, secondo la relazione della Corte, per garantire il rispetto dei principi di bilancio della trasparenza e della specializzazione si dovrebbe creare un capitolo di bilancio distinto per ciascuna categoria di spesa; invita l'impresa comune a rivedere le sue linee di bilancio e i suoi metodi di rendicontazione di bilancio e a riferire all'autorità di discarico in merito agli sviluppi al riguardo;

11. osserva che, dei 729 708 445 EUR disponibili per gli stanziamenti di impegno, il 100 % è stato eseguito mediante impegni singoli diretti (rispetto al 98,4 % nel 2018), che corrisponde a un aumento dell'1,6 %;

12. rileva che nel 2019 il saldo dell'esecuzione del bilancio ammontava a 824 174 EUR (rispetto a 1 316 734 EUR nel 2018);

13. osserva con grande preoccupazione che, secondo la relazione della Corte, in una procedura d'appalto di importo elevato avviata nel 2019 il calendario e le scadenze inizialmente pubblicate dall'impresa comune non erano realistiche, in quanto non tenevano pienamente conto della complessità del processo stesso (ossia delle visite in loco) o del contratto; rileva che, secondo la risposta dell'impresa comune, il calendario previsto per l'appalto era effettivamente impegnativo, ma conforme ai requisiti normativi, e che l'impresa comune ha intrapreso ogni possibile azione volta a garantire una concorrenza equa e trasparente; osserva inoltre che, secondo la relazione della Corte, per quanto riguarda il processo di valutazione, in un caso l'onere amministrativo di dimostrare l'equivalenza a una specifica certificazione, richiesta dai criteri di selezione, potrebbe aver dissuaso potenziali contraenti in possesso di certificazioni equivalenti dal presentare un'offerta; prende atto della risposta dell'impresa comune, secondo cui: il requisito riguardante la certificazione derivava dal quadro normativo nucleare per l'impianto ITER disciplinato dal diritto francese, l'impresa comune ha attenuato gli effetti sulla concorrenza consentendo l'utilizzo di certificazioni equivalenti ed essa non era in grado di effettuare una valutazione preventiva di certificazioni potenzialmente equivalenti; invita l'impresa comune ad anticipare e ad avviare la sua procedura d'appalto in modo realistico e diligente, al fine di evitare potenziali scoperti o ritardi nonché la perdita di fondi; invita l'impresa comune a migliorare il suo processo di programmazione degli appalti pubblicando calendari realistici fin dall'inizio come pure la sua procedura di valutazione e negoziazione, definendo chiaramente la portata dei negoziati nella documentazione del bando;

14. rileva che l'impresa comune ha attuato l'azione correttiva volta a migliorare il sistema finanziario e di controllo nell'ottica di aumentare la trasparenza e che il nuovo sistema è stato valutato dalla Corte nell'ambito della procedura di audit del 2019, la quale ha confermato che il nuovo strumento informatico fornisce ora le necessarie garanzie per la gestione delle missioni e ha assegnato le spese relative alle missioni ai diversi capitoli del bilancio; rileva inoltre, dalla risposta dell'impresa comune, che essa introdurrà un'apposita linea di bilancio per riportare i costi delle risorse esterne internalizzate, ma non le altre spese operative di natura amministrativa iscritte al capitolo 3.4 (Altre spese operative), dato che l'importo di tali spese è molto basso rispetto all'entità delle spese operative;

Performance

15. rileva che il gruppo di valutatori che ha eseguito la valutazione annuale ha concluso che il livello della cultura della sicurezza nucleare all'interno dell'impresa comune non è soddisfacente; osserva e accoglie con favore il fatto che nel corso del 2019 l'impresa comune abbia pubblicato un nuovo piano d'azione in risposta alla nuova relazione di audit della struttura di audit interno sulla gestione della sicurezza nucleare e che l'attuazione dell'audit sui contratti relativi ai fasci di neutri è ora considerata pienamente ultimata;

16. rileva che, secondo la relazione della Corte, nel 2019 il consiglio di direzione dell'impresa comune ha nominato un gruppo ad hoc incaricato di esaminare il suo sistema di rendicontazione e che il gruppo ha proposto l'introduzione di un nuovo sistema di gestione del grado di realizzazione delle attività (Earned Value Management, EVM), che è stato approvato dal consiglio di direzione ad aprile 2019; osserva tuttavia con preoccupazione che il sistema EVM proposto non tiene conto di tutte le raccomandazioni degli esperti indipendenti e non fornisce informazioni chiare sui progressi tecnici conseguiti a fronte dei costi finora sostenuti, in relazione alla totalità degli obblighi di realizzazione dell'impresa comune per il progetto ITER; rileva che, secondo la relazione della Corte, data l'importanza del nuovo sistema EVM per monitorare la performance, è fondamentale che l'impresa comune ne monitori l'efficacia durante la fase di attuazione e informi il consiglio di direzione nel caso in cui emergano problemi significativi; sottolinea che il sistema EVM è in linea con i requisiti previsti dal consiglio di direzione dell'impresa comune, che è composto da rappresentanti degli Stati membri e che ha incaricato un gruppo di lavoro apposito di progettare il sistema EVM in funzione delle caratteristiche specifiche dell'impresa comune; osserva che, secondo la risposta dell'impresa comune, l'EVM è ormai stabile ed è il risultato di numerose interazioni con il gruppo di esperti ad hoc in materia di pianificazione pluriennale (il "gruppo"); prende atto della raccomandazione del gruppo, secondo cui le misure EVM da manuale non sono raccomandate in considerazione delle caratteristiche peculiari dell'impresa comune e della portata degli sforzi necessari ad attuarle, mentre dette misure dovrebbero essere invece utilizzate per monitorare la performance dell'impresa comune; rileva inoltre che l'impresa comune ritiene che non siano necessarie ulteriori azioni al riguardo, dato che essa si è pienamente conformata alle decisioni del gruppo; si compiace che l'impresa comune abbia adottato un sistema più coerente per la rendicontazione delle performance dei progetti mediante l'adozione di un manuale dei progetti; invita l'impresa comune ad ampliare il sistema EVM con i criteri utilizzati per analizzare le raccomandazioni degli esperti indipendenti e a garantire l'accesso pubblico al manuale dei progetti;

17. rileva che l'impresa comune utilizza indicatori chiave di performance nell'ambito di diversi progetti e settori programmatici, nonché indicatori tecnici e non tecnici, e garantisce il mantenimento dello scenario di riferimento attraverso processi di controllo delle modifiche in collaborazione con l'organizzazione ITER; osserva che sono stati conseguiti miglioramenti misurabili in termini di efficienza attraverso progetti di ottimizzazione del tempo necessario per l'assunzione del personale nonché del tempo necessario per l'aggiudicazione degli appalti, per la firma dei contratti e per il pagamento degli stessi; rileva che l'impresa comune ha completato quattro progetti di miglioramento riguardanti le procedure di stima del completamento del progetto, lo strumento per le deviazioni contrattuali, la gestione dei documenti e la riduzione dei ritardi rispetto al calendario previsto; invita l'impresa comune ad adottare ulteriori misure per calibrare i suoi indicatori chiave di performance al fine di misurare meglio sia i risultati globali sia il conseguimento degli obiettivi specifici per progetto;

18. osserva che gli organi di governance hanno monitorato attentamente i progressi e la performance dei progetti Edifici e Camera a vuoto, mantenendo il progetto Edifici entro il bilancio stabilito e adottando un piano di accelerazione della performance per quanto riguarda il progetto Camera a vuoto; prende inoltre atto della nuova strategia contrattuale per le bobine di campo poloidale, che punta a migliorare la performance del progetto e attenuare i rischi;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interesse e trasparenza

19. osserva che la strategia antifrode aggiornata dell'impresa comune è stata adottata dal consiglio di direzione alla fine del 2019 insieme a un piano d'azione; rileva inoltre che è stato introdotto un nuovo quadro strategico per la gestione dei processi aziendali, con una mappatura integrale dei processi e la compilazione di un portafoglio completo di procedure di lavoro; incoraggia l'impresa comune a rafforzare ulteriormente il suo quadro etico rivedendo e migliorando le misure per la prevenzione delle molestie, delle frodi e dei conflitti di interesse, come pure le misure di protezione degli informatori;

20. osserva che l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e il responsabile etico hanno coordinato ed elaborato la strategia antifrode dell'impresa comune, compreso il suo piano d'azione per il periodo 2020-2023, volto a garantire l'effettiva gestione dei conflitti di interessi, in particolare per quanto riguarda la selezione del personale, la fase di esecuzione dei contratti e i pagamenti, e che tale strategia è stata adottata dal consiglio di direzione alla fine del 2019; rileva che, per quanto riguarda le dichiarazioni di interessi, sono state elaborate nuove misure per il periodo 2020-2023 sulla base di una valutazione globale dei rischi eseguita dal responsabile della gestione dei rischi insieme al responsabile delle questioni etiche;

21. osserva che, in linea con le politiche antifrode adottate, l'impresa comune ha pubblicato i curriculum e le dichiarazioni di interessi dei membri del suo consiglio direttivo; accoglie con favore la pubblicazione delle dichiarazioni di interessi dei membri del consiglio di direzione dell'impresa comune; osserva che alcune dichiarazioni possono essere modificate online ed è possibile cambiare anche il nome; chiede che le dichiarazioni siano aggiornate per correggere questo problema;

Personale e assunzioni

22. osserva che, secondo la relazione della Corte, gli ambiti specifici che sono stati oggetto della valutazione effettuata nel 2019 dal gruppo di esperti esterni comprendevano la gestione delle risorse umane e che detta valutazione ha individuato diversi problemi e rischi a livello di alta dirigenza e della cultura aziendale; rileva che, secondo la relazione della Corte, tale situazione, se non risolta, potrebbe incidere negativamente sulla performance del personale dell'impresa comune; osserva che, secondo la risposta dell'impresa comune, la direzione si sta adoperando attraverso l'introduzione di un programma completo di sviluppo della leadership, che comprende, fra le altre misure suggerite dai valutatori, attività di tutoraggio e un riscontro a 360°; esorta l'impresa comune ad adottare e a rispettare diligentemente la raccomandazione e ad evitare che la performance dell'impresa comune e il benessere dei dipendenti siano compromessi;

23. rileva che, secondo la relazione della Corte, a causa delle restrizioni imposte alla tabella dell'organico in termini di personale statutario, l'impresa comune ricorre in misura crescente a risorse umane interinali o a contratto, anche per posizioni con competenze e responsabilità considerate essenziali per l'impresa comune (ad esempio per l'Unità per la sicurezza nucleare), e che nel 2019 il livello di tali risorse aveva già raggiunto circa il 62 % del personale statutario dell'impresa comune; osserva che, secondo la relazione della Corte, la gestione delle risorse umane dell'impresa comune non dispone di informazioni aggiornate sul numero di tali risorse, dato che la gestione è decentrata a livello di unità o di direzione, e che tale situazione comporta rischi significativi per quanto concerne il mantenimento di competenze essenziali, la definizione poco chiara delle responsabilità, le possibili controversie giudiziarie e la minore efficienza del personale; rileva inoltre che i costi per il personale internalizzato sono imputati al capitolo 3.4 (Altre spese operative), insieme a diverse altre spese operative, il che è contrario al principio di bilancio della specializzazione e della trasparenza; prende atto della risposta dell'impresa comune secondo cui, a partire dal bilancio per il 2021, sarà attuata una ripartizione delle spese iscritte al capitolo 3.4 attraverso la creazione di un'apposita linea di bilancio che riporti il costo delle risorse esterne internalizzate; invita l'impresa comune a rivedere e ad adattare opportunamente le sue politiche in materia di risorse umane, le procedure di assunzione e lo stato di previsione per quanto riguarda il personale e il bilancio; invita l'impresa comune a segnalare tempestivamente alla Commissione e all'Ufficio europeo di selezione del personale le eventuali difficoltà incontrate, al fine di porre rimedio alla situazione e di evitare carenze di personale e ritardi; sottolinea che l'impresa comune deve tener conto dei potenziali rischi per la sicurezza e la reputazione che possono derivare da un'eccessiva esternalizzazione e da un eccessivo ricorso a prestatori esterni;

24. prende atto della risposta dell'impresa comune, secondo cui i massimali di bilancio per il personale statutario previsti nella tabella dell'organico sono di gran lunga inferiori alle esigenze del progetto ITER e le varie azioni previste dal programma di gestione dei rischi avviato ad aprile 2020 affrontano le questioni indicate dalla Corte e offrono garanzie;  osserva inoltre che l'analisi costi-benefici e l'analisi comparativa richieste dal comitato di amministrazione e di gestione per novembre 2020 consentiranno altresì di avviare una discussione sulla dipendenza dell'impresa comune da risorse esterne e sui requisiti statutari; rileva altresì che l'impresa comune ha adottato misure volte a ottimizzare le procedure di selezione del personale, migliorando la conformità e la qualità delle assunzioni e riducendo gli oneri amministrativi e i tempi necessari, e che tali misure sono state consolidate nella versione riveduta delle procedure operative standard per le selezioni interne ed esterne, adottata a gennaio 2020;

25. osserva che nel 2019 l'impresa comune ha istituito e adottato il proprio sistema di gestione della salute e della sicurezza per salvaguardare la salute sul lavoro, derivante dalla direttiva 89/391/CEE del Consiglio[15];

Controllo interno

26. si compiace del fatto che nel 2019 il consiglio di direzione dell'impresa comune abbia adottato un aggiornamento della sua strategia di controllo interno, che mira a fornire al direttore dell'F4E e alle parti interessate esterne una garanzia ragionevole per quanto riguarda lo stato del controllo interno dell'impresa comune, e che la struttura di tale strategia segue le tre "linee di difesa" principali dell'istituto dei revisori interni e combina il sistema di qualità di ITER e il quadro di controllo interno della Commissione; osserva che l'impresa comune dispone di un sistema di gestione dei rischi a livello di impresa e di progetto, che si basa sul suo sistema integrato di gestione e sulle norme di gestione e di controllo interno; rileva che la valutazione globale del sistema integrato di gestione ha concluso che nel complesso il sistema è efficace, pur richiedendo alcuni miglioramenti; osserva che il miglioramento del quadro di controllo interno dipende dalla chiarezza degli indicatori chiave di performance utilizzati per monitorare l'efficacia delle attività di controllo stabilite; prende atto del fatto che la maggior parte delle imprese comuni ha adottato il nuovo quadro di controllo interno della Commissione;

27. rileva che nel corso del 2019 l'impresa comune ha concluso due audit ex post sulle sovvenzioni e che altri due audit sono ancora in corso; osserva che le sovvenzioni rappresentano una quota minima del bilancio operativo e che nel 2019 gli impegni dell'impresa comune in materia di sovvenzioni erano pari solo allo 0,13 % degli stanziamenti di impegno operativi totali; invita l'impresa comune a organizzare audit ex post sull'uso di risorse di bilancio più significative;

28. prende atto della risposta dell'impresa comune, nella quale essa concorda sull'importanza di comunicazioni efficaci e informa di disporre di una politica di comunicazione esterna chiaramente definita, che stabilisce le priorità fondamentali, gli obiettivi e i risultati attesi;

Procedure di appalto e sovvenzioni relative alle attività operative

29. osserva che nel corso del 2019 sono state avviate 43 procedure di appalto relative ad attività operative, sono stati aggiudicati 74 contratti di appalto relativi ad attività operative e ne sono stati firmati 75.


INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

22.3.2021

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

27

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Matteo Adinolfi, Olivier Chastel, Caterina Chinnici, Lefteris Christoforou, Corina Crețu, Ryszard Czarnecki, Martina Dlabajová, José Manuel Fernandes, Raffaele Fitto, Luke Ming Flanagan, Daniel Freund, Isabel García Muñoz, Monika Hohlmeier, Jean-François Jalkh, Pierre Karleskind, Joachim Kuhs, Ryszard Antoni Legutko, Claudiu Manda, Alin Mituța, Younous Omarjee, Tsvetelina Penkova, Markus Pieper, Sabrina Pignedoli, Michèle Rivasi, Petri Sarvamaa, Angelika Winzig, Lara Wolters, Tomáš Zdechovský

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Andrey Novakov, Viola Von Cramon-Taubadel

 


 

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

27

+

ECR

Ryszard Czarnecki, Raffaele Fitto, Ryszard Antoni Legutko

ID

Jean-François Jalkh

PPE

Lefteris Christoforou, José Manuel Fernandes, Monika Hohlmeier, Andrey Novakov, Markus Pieper, Petri Sarvamaa, Angelika Winzig, Tomáš Zdechovský

Renew

Olivier Chastel, Martina Dlabajová, Pierre Karleskind, Alin Mituța

S&D

Caterina Chinnici, Corina Crețu, Isabel García Muñoz, Claudiu Manda, Tsvetelina Penkova, Lara Wolters

The Left

Luke Ming Flanagan, Younous Omarjee

Verts/ALE

Daniel Freund, Michèle Rivasi, Viola Von Cramon-Taubadel

 

3

-

ID

Matteo Adinolfi, Joachim Kuhs

NI

Sabrina Pignedoli

 

0

0

 

 

 

Significato dei simboli utilizzati:

+ : favorevoli

- : contrari

0 : astenuti

 

 

Ultimo aggiornamento: 22 aprile 2021
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