RELAZIONE sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le esenzioni applicabili alle importazioni e a talune cessioni e prestazioni in relazione a misure dell'Unione di interesse pubblico
11.5.2021 - (COM(2021)0181 – C9-0132/2021 – 2021/0097(CNS)) - *
Commissione per i problemi economici e monetari
Relatrice: Irene Tinagli
(Procedura semplificata – articolo 52, paragrafo 1, del regolamento)
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le esenzioni applicabili alle importazioni e a talune cessioni e prestazioni in relazione a misure dell'Unione di interesse pubblico
(COM(2021)0181 – C9-0132/2021 – 2021/0097(CNS))
(Procedura legislativa speciale – consultazione)
Il Parlamento europeo,
– vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2021)0181),
– visto l'articolo 113 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C9-0132/2021),
– visto l'articolo 82 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per i problemi economici e monetari (A9‑0155/2021),
1. approva la proposta della Commissione;
2. invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;
3. chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente il testo approvato dal Parlamento;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti nazionali.
MOTIVAZIONE
La direttiva IVA, all'articolo 143, paragrafo 1, lettera f bis) e all'articolo 151, paragrafo 1, lettera a bis), prevede un'esenzione con diritto a detrazione dell'IVA per le importazioni di beni da parte di organismi europei e le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate a destinazione di tali organismi ai quali si applica il protocollo sui privilegi e sulle immunità dell'Unione europea. In base all'interpretazione del protocollo sui privilegi e sulle immunità, tale esenzione è strettamente limitata ad acquisti effettuati per uso ufficiale dei suddetti organismi dell'Unione. Essa non si applica all'acquisto di beni e servizi destinati a essere messi gratuitamente a disposizione degli Stati membri o di autorità sanitarie nazionali o ospedali, in quanto ciò non è considerato un uso ufficiale. Tuttavia proprio tali casi possono diventare particolarmente importanti in risposta a una crisi, come la pandemia di COVID-19, e conseguentemente le esenzioni IVA attualmente applicabili sono considerate insufficienti in tale ambito.
L'attuale proposta mira quindi a introdurre un'esenzione IVA di ampia portata per l'acquisto di beni e servizi da parte della Commissione o di un'agenzia o un organismo istituito a norma del diritto dell'Unione nell'adempimento di un mandato ad essi conferito dal diritto dell'Unione nell'interesse pubblico.
Le operazioni rientranti nell'esenzione comprendono quanto segue:
- test e materiali diagnostici e attrezzature di laboratorio;
- dispositivi di protezione individuale (DPI) come guanti, respiratori, maschere, camici, prodotti e attrezzature per la disinfezione;
- tende, letti da campo, abbigliamento e cibo;
- attrezzature di ricerca e soccorso, sacchi di sabbia, giubbotti di salvataggio e battelli pneumatici;
- antimicrobici e antibiotici, antidoti contro le minacce chimiche, trattamenti per lesioni da radiazioni, antitossine, compresse di iodio;
- emoderivati o anticorpi;
- dispositivi di misurazione delle radiazioni;
- sviluppo, produzione e approvvigionamento di prodotti necessari, attività di ricerca e innovazione, costituzione di scorte strategiche di prodotti; licenze farmaceutiche, strutture di quarantena, sperimentazioni cliniche, disinfezione di locali, ecc.
La proposta eliminerà l'IVA quale fattore di costo per i programmi dell'UE. È importante osservare che l'introduzione di tale esenzione IVA non avrà conseguenze negative per il bilancio dell'UE.
Al fine di ridurre gli oneri amministrativi associati all'uso della versione cartacea del certificato di esenzione, la proposta prevede anche l'introduzione di un formulario elettronico.
Alla luce di quanto esposto, la relatrice ritiene che la proposta debba essere approvata quanto prima per permettere alla Commissione di fornire le soluzioni necessarie per affrontare la pandemia di COVID-19 senza oneri indebiti. Date le attuali circostanze eccezionali, la relatrice propone quindi che la proposta sia approvata senza emendamenti secondo la procedura semplificata di cui all'articolo 52, paragrafo 1, del regolamento.
PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Titolo |
Modifica della direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le esenzioni applicabili alle importazioni e a talune cessioni e prestazioni in relazione a misure dell’Unione di interesse pubblico |
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Riferimenti |
COM(2021)0181 – C9-0132/2021 – 2021/0097(CNS) |
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Consultazione del PE |
16.4.2021 |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
ECON 26.4.2021 |
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Commissioni competenti per parere Annuncio in Aula |
IMCO 26.4.2021 |
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Pareri non espressi Decisione |
IMCO 26.4.2021 |
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Relatori Nomina |
Irene Tinagli 22.4.2021 |
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Procedura semplificata - decisione |
10.5.2021 |
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Esame in commissione |
10.5.2021 |
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Approvazione |
10.5.2021 |
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Deposito |
11.5.2021 |