RELAZIONE sull'attuazione della nuova strategia industriale aggiornata per l'Europa: allineare le spese alle politiche
19.7.2022 - (2022/2008(INI))
Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
Relatore: Tom Berendsen
PR_INI
- PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
- MOTIVAZIONE
- PARERE DI MINORANZA
- ALLEGATO: ELENCO DELLE ENTITÀ O DELLE PERSONE DA CUI IL RELATORE HA RICEVUTO CONTRIBUTI
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER IL COMMERCIO INTERNAZIONALE
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER IL MERCATO INTERNO E LA PROTEZIONE DEI CONSUMATORI
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER I TRASPORTI E IL TURISMO
- INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
- VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sull'attuazione della nuova strategia industriale aggiornata per l'Europa: allineare le spese alle politiche
Il Parlamento europeo,
– visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare gli articoli 9, 151 e 152, l'articolo 153, paragrafi 1 e 2, nonché l'articolo 173 che riguarda la politica industriale dell'UE e fa riferimento, tra l'altro, alla competitività dell'industria dell'Unione,
– visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 5, paragrafo 3, e il protocollo n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità,
– vista la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 dal titolo "Il Green Deal europeo" (COM(2019)0640),
– vista la comunicazione della Commissione, del 19 febbraio 2020, dal titolo "Plasmare il futuro digitale dell'Europa" (COM(2020)0067),
– vista la comunicazione della Commissione del 10 marzo 2020 dal titolo "Una nuova strategia industriale per l'Europa" (COM(2020)0102),
– vista la comunicazione della Commissione del 10 marzo 2020 dal titolo "Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale" (COM(2020)0103),
– vista la comunicazione della Commissione dell'11 marzo 2020 dal titolo "Un nuovo piano d'azione per l'economia circolare – Per un'Europa più pulita e più competitiva" (COM(2020)0098),
– vista la comunicazione della Commissione dell'8 luglio 2020 dal titolo "Una strategia per l'idrogeno per un'Europa climaticamente neutra" (COM(2020)0301),
– vista la comunicazione della Commissione del 5 maggio 2021 dal titolo "Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell'Europa" (COM(2021)0350),
– vista la comunicazione della Commissione, del 14 luglio 2021, dal titolo ""Pronti per il 55 %": realizzare l'obiettivo climatico dell'UE per il 2030 lungo il cammino verso la neutralità climatica" (COM(2021)0550),
– visto il parere del Comitato economico e sociale europeo del 19 gennaio 2022 dal titolo "Ecosistemi industriali, autonomia strategica e benessere",
– visto il parere del Comitato europeo delle regioni del 2 dicembre 2021 dal titolo "Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell'Europa"[1],
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 5 maggio 2021 dal titolo "Annual Single Market Report 2021" (Relazione annuale sul mercato unico 2021) (SWD(2021)0351),
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 5 maggio 2021 dal titolo "Strategic dependencies and capacities" (Dipendenze e capacità strategiche) (SWD(2021)0352),
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione, del 5 maggio 2021, intitolato "Towards competitive and clean European steel" (Verso un acciaio europeo competitivo e pulito) (SWD(2021)0353),
– vista la relazione del 2019 del gruppo ad alto livello della Commissione sulle industrie ad alta intensità energetica dal titolo "Masterplan for a competitive Transformation of EU Energy-Intensive Industries – Enabling a Climate-neutral, Circular Economy by 2050" (Piano generale per una trasformazione competitiva delle industrie ad alta intensità energetica dell'UE – Garantire un'economia circolare climaticamente neutra entro il 2050),
– vista la relazione dell'Agenzia internazionale per l'energia del 2021 dal titolo "Net Zero by 2050: A Roadmap for the Global Energy Sector" (Azzeramento delle emissioni nette entro il 2050: una tabella di marcia per il settore energetico mondiale)",
– viste le conclusioni del Consiglio del 21 novembre 2018 relative a "Una futura strategia di politica industriale dell'UE",
– viste le conclusioni del Consiglio del 27 maggio 2019 relative a "Una strategia di politica industriale dell'UE: una visione per il 2030",
– viste le conclusioni del Consiglio del 16 novembre 2020, dal titolo "Una ripresa che fa progredire la transizione verso un'industria europea più dinamica, resiliente e competitiva",
– viste le conclusioni del Consiglio del 17 dicembre 2020 dal titolo "Per una ripresa circolare e verde",
– vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo[2],
– vista la sua risoluzione del 17 aprile 2020 sull'azione coordinata dell'UE per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze[3],
– vista la sua risoluzione del 25 novembre 2020 su una nuova strategia industriale per l'Europa[4],
– vista la sua risoluzione del 16 dicembre 2020 su una nuova strategia per le PMI europee[5],
– vista la sua risoluzione del 10 febbraio 2021 sul nuovo piano d'azione per l'economia circolare[6],
– vista la sua risoluzione del 19 maggio 2021 su una strategia europea per l'idrogeno[7],
– vista la sua risoluzione del 19 maggio 2021 su una strategia europea di integrazione dei sistemi energetici[8],
– vista la sua risoluzione del 24 novembre 2021 su una strategia europea per le materie prime critiche[9],
– visto l'accordo adottato in occasione della 21a Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21) tenutasi a Parigi il 12 dicembre 2015 (l'accordo di Parigi),
– vista la comunicazione della Commissione del 30 settembre 2020 dal titolo "Un nuovo SER per la ricerca e l'innovazione" (COM(2020) 0628),
– vista la comunicazione della Commissione del 25 novembre 2020 dal titolo "Strategia farmaceutica per l'Europa" (COM(2020)0761),
– vista la comunicazione della Commissione, del 26 gennaio 2022, dal titolo "Definizione di una dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali" (COM(2022)0027),
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione dell'8 aprile 2019 dal titolo "Infrastrutture tecnologiche" (SWD(2019) 0158),
– vista la sua risoluzione del 13 dicembre 2016 su una politica dell'UE coerente per le industrie culturali e creative[10],
– vista la raccomandazione (UE) 2021/1749 della Commissione, del 28 settembre 2021, sull'efficienza energetica al primo posto: dai principi alla pratica — Orientamenti ed esempi per l'attuazione nel processo decisionale del settore energetico e oltre,
– vista la relazione del gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 4 aprile 2022 dal titolo "Cambiamenti climatici 2022: mitigazione dei cambiamenti climatici",
– visto l'articolo 54 del suo regolamento,
– visti i pareri della commissione per il commercio internazionale, della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, della commissione per i trasporti e il turismo e della commissione per lo sviluppo regionale,
– vista la relazione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (A9-0214/2022),
A. considerando che è fondamentale consentire all'industria di attuare la duplice transizione, creando al contempo posti di lavoro di alta qualità e garantendo la competitività e la sua capacità di sviluppare e produrre servizi, prodotti e processi produttivi puliti;
B. considerando che l'obiettivo della strategia industriale deve essere anche quello di rafforzare il mercato unico e promuovere le innovazioni tecnologiche al fine di fare dell'UE un leader mondiale nelle tecnologie verdi e digitali;
C. considerando che i processi industriali e produttivi rappresentano le strutture portanti del mercato del lavoro dell'UE e dovrebbero favorire la creazione di posti di lavoro di alta qualità;
D. considerando che, in un mondo geopolitico in evoluzione, è essenziale rafforzare l'autonomia strategica e ridurre la dipendenza dell'UE da materiali, prodotti, energia, capacità di produzione e tecnologie critici, mantenendo un'economia che sia la più aperta possibile e chiusa il tanto necessario;
E. considerando che la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina ha dimostrato ancora una volta che l'UE è fortemente dipendente dall'approvvigionamento energetico proveniente da paesi terzi; che l'UE deve riorientare le sue politiche industriale ed energetica allo scopo di diversificare il più rapidamente possibile le sue fonti di energia, aumentare il risparmio energetico e le misure di efficienza energetica nonché dispiegare enormi quantità di energia rinnovabile e adottare in tutti i settori un approccio molto più forte improntato all'economia circolare e basato su catene di approvvigionamento resilienti e sostenibili;
F. considerando che un elevato livello di dipendenza dall'approvvigionamento energetico, ad esempio dalla Russia, e prezzi elevati dell'energia possono essere dannosi per le capacità produttive delle imprese europee; che la disponibilità di materiali e componenti e di capacità produttive in Europa è essenziale per evitare di sostituire la dipendenza di energia dell'UE con la dipendenza accumulata per la fornitura di minerali di terre rare e altri metalli, attrezzature o competenze di produzione essenziali;
G. considerando che l'UE ospita istituti di ricerca, imprese e persone qualificate di primo piano a livello mondiale e ha le potenzialità per essere leader mondiale nell'innovazione industriale;
H. considerando che la Commissione, dopo aver individuato le sue dipendenze strategiche negli ecosistemi industriali più sensibili, ha annunziato l'intenzione di proporre misure sistemiche (economiche e normative) concrete per ridurre tali dipendenze, anche assicurando e promuovendo la produzione e gli investimenti in Europa;
I. considerando che l'UE deve affrontare la resilienza delle catene di approvvigionamento, creando nel contempo un ecosistema di produzione e approvvigionamento attraente, innovativo e di elevato valore, in linea con gli obiettivi dell'UE in materia di ricerca e sviluppo, innovazione, clima e ambiente;
J. considerando che dal 1990 il settore industriale ha registrato un calo delle emissioni di CO2 pari al 35 % e che una parte di tale riduzione è dovuta alla delocalizzazione delle sedi di produzione;
K. considerando che per l'industria europea il potenziale economico di una riduzione del consumo finale di energia entro il 2030 rispetto alla tendenza attuale è stimato al 23,5 %[11];
L. considerando che la Commissione ha riconosciuto che più settori economici come il settore sanitario, il settore agroalimentare, l'industria mineraria e dell'estrazione di materie prime e l'industria della tecnologia digitale sono fondamentali per conseguire l'autonomia strategica dell'UE;
M. considerando che nella nuova strategia industriale aggiornata la Commissione ha riconosciuto che politiche di mercato non sostenibili, comprese quelle relative agli appalti pubblici, potrebbero portare al consolidamento del mercato;
1. accoglie con favore l'aggiornamento della strategia industriale; sottolinea che, affinché il Green Deal sia una vera strategia di crescita sostenibile e rivoluzionaria, in grado di ridurre le dipendenze e mantenere condizioni di parità per l'industria europea durante la duplice transizione, deve essere accompagnato da una politica industriale ambiziosa, per avere un ruolo d'avanguardia competitivo in un'economia sostenibile a zero emissioni nette di gas a effetto serra e creare sinergie tra aziende, piccole e medie imprese e start-up, e che deve essere sostenuto da un'ambiziosa politica di ricerca e sviluppo e da un contesto favorevole alle PMI; sottolinea che tale necessità è aumentata in modo significativo a causa della crisi climatica ed energetica in corso e della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina; sottolinea, a tale proposito, la necessità di misure di soccorso mirate per i clienti vulnerabili nel contesto industriale, in particolare le PMI e le microimprese vulnerabili, anch'esse fortemente colpite dagli effetti della pandemia di COVID-19;
2. invita la Commissione e gli Stati membri a considerare l'impatto della guerra della Russia nei confronti dell'Ucraina sull'industria europea e sulle sue capacità nelle iniziative e obiettivi attuali e futuri e ad adottare un approccio olistico nel creare incentivi a favore dei settori industriali strategici e delle loro filiere, che stanno registrando un forte aumento dei costi dell'energia, dei trasporti e delle materie prime; riconosce che esistono numerose misure che possono contribuire a mitigare tali impatti, riducendo al contempo le emissioni di gas a effetto serra e l'inquinamento atmosferico;
3. sottolinea che un mercato unico europeo funzionante è una risorsa importante per rafforzare la resilienza industriale, l'attrattiva dell'Europa come destinazione di investimento e la competitività dell'UE, nonché per rafforzare la duplice transizione come base per una nuova crescita nei settori industriali;
4. sottolinea che l'UE non può dipendere da paesi terzi per i prodotti, l'energia, le capacità produttive e le tecnologie essenziali per la nostra economia e per la nostra società del futuro; sottolinea che l'UE deve riconquistare una posizione forte nelle catene del valore globali fondamentali e garantire l'approvvigionamento di materie prime critiche in tempi di crisi, anche attraverso un maggiore utilizzo di modelli aziendali circolari; sottolinea i benefici di catene di approvvigionamento più brevi per la resilienza della nostra economia e per la realizzazione delle ambizioni dell'UE in materia di clima;
5. sottolinea l'importanza per l'economia europea della collaborazione internazionale, di partenariati equi e di un commercio globale equo e aperto e osserva che uno dei modi più efficienti per rafforzare la resilienza industriale europea e ridurre le dipendenze consiste nel diversificare le catene di approvvigionamento attraverso misure ambiziose di politica commerciale, compresi accordi commerciali e di investimento strategici;
6. invita la Commissione a presentare quanto prima percorsi di transizione chiari e basati su evidenze scientifiche per l'ecosistema industriale, anche individuando le esigenze di una transizione riuscita in termini di infrastrutture, tecnologie e competenze; invita la Commissione a garantire la coerenza, il coordinamento e le sinergie tra tutte le iniziative, gli obiettivi, i finanziamenti e gli strumenti normativi che sosterranno l'industria durante le transizioni; sottolinea la necessità di allineamento tra i percorsi di transizione, le tabelle di marcia per le tecnologie industriali e le agende strategiche per la ricerca e l'innovazione dei partenariati europei nell'ambito di Orizzonte Europa; chiede un monitoraggio e una rendicontazione annuali sulla competitività, il progresso tecnologico, l'occupabilità e la resilienza dei nostri ecosistemi industriali e sui progressi dei percorsi di transizione dei singoli settori, compresa la loro coerenza con gli obiettivi climatici dell'UE, in modo che gli strumenti possano essere adattati rapidamente ove necessario; sottolinea che tutte le parti interessate della catena del valore, compresa la società civile, la comunità accademica, le organizzazioni dei consumatori, i sindacati e il comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici dovrebbero essere coinvolti in modo trasparente nel processo dei percorsi di transizione garantendo un monitoraggio dei progressi continuo e basato sulla scienza;
7. invita la Commissione a elaborare una strategia incentrata sulla transizione delle industrie a maggiore intensità di energia, che consenta loro di preservare la competitività e, al tempo stesso, sostenga una maggiore autonomia strategica dell'UE, poiché tali industrie rivestono spesso un'importanza strategica;
8. ricorda che la competitività industriale dell'Europa dipende in larga misura dalla sua capacità di innovazione; osserva che in termini di spesa per la ricerca e lo sviluppo (R&S) in percentuale del PIL l'UE è superata da altre potenze economiche; ribadisce l'importanza di un livello ambizioso di investimenti nella R&S per migliorare la posizione competitiva dell'UE nel mondo; deplora che l'obiettivo di investire il 3 % del PIL in R&S non sia ancora stato raggiunto nella grande maggioranza degli Stati membri; invita la Commissione a coordinare gli sforzi degli Stati membri impegnandosi ulteriormente a rafforzare gli obiettivi di investimento in R&S a livello nazionale, in particolare affinché i finanziamenti pubblici e privati nazionali per l'innovazione industriale e la ricerca siano indirizzati verso una ricerca guidata dalla curiosità e a basso livello di preparazione tecnologica, al fine di mantenere e migliorare la base di conoscenze che sostiene l'innovazione industriale europea; sottolinea, a tale proposito, il ruolo che possono svolgere i partenariati scientifici aperti; invita la Commissione a garantire che gli investimenti in R&S siano orientati anche alla partecipazione delle microimprese;
9. sottolinea la necessità che i programmi di lavoro di Orizzonte Europa e i partenariati pubblico-privato tengano conto delle nuove circostanze risultanti dall'invasione russa dell'Ucraina, in particolare i poli tematici 4 e 5 relativi, rispettivamente, a "digitale, industria e spazio" e "clima, energia e mobilità", e concentrino la ricerca e lo sviluppo orientati all'industria sulla sostituzione dei combustibili fossili e sulla riduzione della dipendenza delle industrie dell'UE dalle importazioni di energia;
10. invita la Commissione a contribuire a colmare la carenza di investimenti con i concorrenti globali per le tecnologie abilitanti fondamentali; accoglie con favore, a tale proposito, la proposta della Commissione relativa a una legge europea sui chip e l'istituzione dell'Alleanza europea per i dati industriali, l'edge e il cloud; invita la Commissione ad avviare rapidamente il lavoro ritardato dell'alleanza industriale per i processori e le tecnologie dei semiconduttori; invita la Commissione a estendere rapidamente queste iniziative ad altri strumenti di ricerca, sviluppo e innovazione e alle principali tecnologie abilitanti, come batterie, intelligenza artificiale, cibersicurezza, automazione e robotica, biotecnologia, edge computing, fotonica, nonché computazione e tecnologia quantistiche;
11. accoglie con favore gli sforzi della Commissione in relazione all'ecosistema europeo dei semiconduttori, compreso l'aumento della capacità di produzione locale, linee pilota e siti di produzione unici per la tecnologia avanzata dei chip e la progettazione di chip e sistemi; sottolinea la necessità di garantire che il finanziamento della legge europea sui chip non comporti una riduzione dei finanziamenti per altri programmi UE correlati esistenti; accoglie con favore il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la legge europea sui chip (SWD(2022)0147); invita tuttavia la Commissione a produrre una valutazione d'impatto, compreso l'impatto ambientale, e un'analisi completa del fabbisogno futuro di chip, del vantaggio competitivo dei diversi tipi e del potenziale per la produzione di chip in Europa;
12. sottolinea l'importanza di attuare pienamente l'attuale agenda strategica per la ricerca e l'innovazione dell'impresa comune per le tecnologie digitali fondamentali, poiché si tratta di un'agenda essenziale per l'autonomia strategica dell'Unione per quanto riguarda diverse tecnologie abilitanti fondamentali; ritiene che il reindirizzamento dei finanziamenti dell'impresa comune per le tecnologie digitali fondamentali verso la ricerca specifica sui chip dovrebbe avvenire principalmente nel quadro dell'attuale agenda strategica per la ricerca e l'innovazione;
13. sottolinea la necessità di rafforzare il "Made in EU" e di accelerare l'adozione delle tecnologie dell'industria 4.0, in particolare da parte delle piccole e medie imprese (PMI); invita la Commissione a integrare con forza il partenariato "Made in Europe" nel programma Orizzonte Europa e a farlo promuovendo la cooperazione delle PMI con le università e le organizzazioni di ricerca e tecnologia; sottolinea che "Made in Europe" dovrebbe essere sinonimo non solo di qualità e innovazione, ma anche di prodotti, processi e servizi industriali altamente sostenibili e socialmente equi e promuovere il recupero di opportunità di lavoro e di produzione di qualità in tutta l'Unione, al fine di sostenere lo sviluppo equilibrato e sostenibile di tutte le regioni dell'UE;
14. sottolinea l'importanza del forum industriale istituito dalla strategia industriale, e osserva che una delle sue cinque task force riguarda direttamente il mercato unico e analizza gli aspetti orizzontali del mercato unico e l'eliminazione degli ostacoli, mentre un'altra è specificamente dedicata alla produzione manifatturiera avanzata quale fattore abilitante orizzontale per un'ampia gamma di ecosistemi;
15. sottolinea l'importanza dell'ambizione dell'Unione europea per l'azzeramento dell'inquinamento e di un'economia circolare completamente integrata per creare un'industria efficiente e decarbonizzata; invita la Commissione a condurre analisi sul riciclo e la reintroduzione nel ciclo del prodotto; invita la Commissione a prestare particolare attenzione alle opportunità di finanziamento e di gara per progetti di imprese innovative all'avanguardia nell'economia circolare, nonché alla necessità di stimolare lo sviluppo di mercati guida; ritiene che la prevenzione dei rifiuti e la riduzione del consumo di energia e risorse legati ai rifiuti, nonché il riciclaggio a circuito chiuso in interi settori industriali, siano indispensabili per un'economia circolare; sottolinea inoltre l'importanza di norme, mandati d'acquisto, quote, sostenibilità e riparabilità fin dalla progettazione, agevolando il riciclaggio e il riutilizzo di importanti materie prime (critiche), nonché un maggiore utilizzo e longevità dei prodotti;
16. accoglie con favore l'annuncio della Commissione sulla pubblicazione di orientamenti in materia di appalti pubblici e i suoi sforzi in materia di reciprocità nell'accesso a tali appalti; sottolinea che gli appalti pubblici sono uno strumento essenziale per la sicurezza nazionale ed economica, la politica industriale, la sostenibilità ecologica e sociale e per sostenere la diffusione e la domanda di prodotti e servizi sostenibili; sottolinea che i meccanismi degli appalti pubblici dovrebbero inoltre sostenere la trasformazione dell'industria europea promuovendo la produzione di beni e servizi ecoinnovativi, efficienti sotto il profilo dei costi e sostenibili e aumentando la domanda di materie prime secondarie quale conseguenza della diffusione di processi di produzione circolari; invita, a tale proposito, la Commissione a rivedere, ove necessario, le norme in materia di appalti pubblici e di concorrenza, garantendo al contempo il corretto funzionamento del mercato unico; ricorda l'importanza degli orientamenti elaborati dalla Commissione su come gli Stati membri dovrebbero includere obiettivi di rendimento e criteri di qualità, oltre al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, nei contratti aggiudicati; invita la Commissione a salvaguardare l'accesso per le PMI e a combattere i criteri di appalto che impongono requisiti o qualifiche al di là degli elementi fondamentali del servizio o dei beni acquistati, in modo che le PMI abbiano un'equa possibilità di partecipare al mercato sostanziale degli appalti pubblici; invita alla massima vigilanza in merito all'acquisizione di infrastrutture critiche da parte di attori non europei;
17. ricorda il ruolo svolto dalle pratiche di approvvigionamento sostenibile nel prevenire le carenze di medicinali, garantendo la sicurezza dell'approvvigionamento e assicurando gli investimenti nell'industria manifatturiera; esorta la Commissione a sostenere gli Stati membri elaborando norme dell'UE mirate in materia di appalti di medicinali, conformemente all'attuale direttiva sugli appalti pubblici, volte a garantire la sostenibilità a lungo termine, la concorrenza e la sicurezza dell'approvvigionamento e a stimolare gli investimenti nella produzione;
18. invita la Commissione a valutare gli appalti congiunti avviati durante l'epidemia di COVID-19, a confrontarli con gli accordi preliminari di acquisto e a mettere in pratica le lezioni apprese in tale occasione per migliorare questo strumento, evitando le perturbazioni del mercato interno;
19. sottolinea l'importanza di includere l'istruzione, il miglioramento delle competenze e la riqualificazione nei percorsi di transizione come strumenti importanti nella trasformazione dell'industria dell'UE e negli sforzi volti al conseguimento di una maggiore produttività, tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro delle regioni durante il processo di rilancio economico, per evitare che queste si impoveriscano; invita la Commissione e gli Stati membri a sviluppare una strategia per l'istruzione professionale e i partenariati tra imprese e istruzione in collaborazione con le parti sociali, in particolare all'interno dei distretti industriali regionali, per potenziare le competenze e favorire l'adozione delle innovazioni pronte per il mercato da parte delle PMI, e istituire incentivi affinché le PMI formino e migliorino le competenze del loro personale e dei lavoratori, soprattutto nel campo delle competenze digitali; sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione tra R&S e industria, soprattutto sotto forma di trasferimenti di tecnologia alle PMI; sottolinea che la promozione dell'uguaglianza di genere, dell'integrazione di genere, delle pari opportunità e della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e dell'imprenditorialità femminile dovrebbe essere garantita;
20. sottolinea l'importanza di politiche proattive in materia di istruzione e formazione che promuovano l'assunzione e la conservazione dei talenti nell'Unione europea; invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere i ricercatori e gli insegnanti di prim'ordine nell'UE affinché guidino l'agenda in materia di istruzione, ricerca, sviluppo e formazione della futura forza lavoro e a rafforzare la collaborazione tra istruzione e formazione, ricerca e settore imprenditoriale;
21. sottolinea la necessità che gli Stati membri attuino il patto per le competenze e le altre iniziative dell'Unione volte a creare opportunità di miglioramento del livello di competenze e di riqualificazione dei lavoratori, volte a offrire alle persone le competenze necessarie per la diversificazione professionale e ad affrontare la carenza di manodopera e di competenze e accelerare il miglioramento del livello di competenze e di riqualificazione dei lavoratori e dei disoccupati, in particolare dei lavoratori più vulnerabili in termini di transizione; ricorda la necessità di attuare le iniziative tese a rafforzare lo spazio europeo della ricerca, lo spazio europeo dell'istruzione e gli ecosistemi europei dell'innovazione, in modo da costruire un mercato interno europeo solido per la ricerca e l'innovazione;
22. rileva la particolare vulnerabilità dei lavoratori meno qualificati; sottolinea a tale riguardo l'importanza del Fondo per una transizione giusta, nonostante la sua portata limitata;
23. sottolinea che le PMI e le start-up svolgono un ruolo centrale negli ecosistemi industriali dell'UE, soprattutto nella digitalizzazione dell'UE, e sono una fonte fondamentale di modelli aziendali sostenibili e socialmente responsabili e di innovazione dei prodotti; sottolinea la necessità di migliorare il loro accesso ai finanziamenti nazionali e dell'UE, in particolare nei settori tradizionali in cui la digitalizzazione non è stata ancora sviluppata; deplora il fabbisogno di finanziamento per gli imprenditori dovuto al genere, all'orientamento sessuale o all'origine; sottolinea il ruolo del Consiglio europeo per l'innovazione (CEI) nel promuovere un ecosistema dell'avviamento e degli investimenti europei più favorevole allo sviluppo di innovazioni ad alto contenuto tecnologico, ad alto rischio e ad alto rendimento;
24. è del parere che le iniziative volte a realizzare il decennio digitale contribuiranno alla trasformazione digitale delle imprese, in particolare delle PMI, che sono ancora in ritardo rispetto alle grandi imprese per quanto riguarda le competenze digitali e la digitalizzazione delle loro attività;
25. sottolinea la necessità di affrontare le barriere esistenti nel mercato unico che ostacolano la crescita delle PMI e delle start-up in Europa, nonché la necessità di un migliore quadro giuridico e normativo e di conseguenza l'introduzione di politiche favorevoli alle PMI;
26. sottolinea la necessità di modernizzare e rendere a prova di futuro il quadro normativo al fine di garantire la stabilità e la prevedibilità della regolamentazione, che faciliti l'innovazione, gli investimenti, l'approvazione di prodotti e servizi innovativi e consenta la trasformazione verso un'economia a zero emissioni nette di gas a effetto serra e di garantire la competitività e i posti di lavoro di qualità dell'Europa, tenendo conto degli aspetti economici, ambientali, di genere e sociali; invita la Commissione a includere tabelle di marcia nei percorsi di transizione, con obiettivi quantitativi e qualitativi vincolanti, dopo aver concluso una valutazione d'impatto, e a ridurre gli oneri amministrativi inutili per le imprese europee, in particolare per le PMI; ricorda il principio "one in, one out";
27. sottolinea la necessità di ridurre gli oneri amministrativi inutili per le imprese, in particolare per le PMI e le start-up, mantenendo nel contempo gli standard più elevati per i consumatori, i lavoratori e la protezione della salute e dell'ambiente; sottolinea che l'Europa si trova a un punto di svolta a causa della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina e delle conseguenze della pandemia di COVID-19; invita la Commissione a valutare se le nuove proposte legislative comportino oneri regolamentari o amministrativi indebiti per le imprese;
28. ricorda il ruolo svolto dalla pubblica amministrazione nel garantire un ambiente economico favorevole alle imprese e ridurre gli oneri amministrativi non necessari per le imprese, garantendo nel contempo i più elevati standard di trasparenza e sicurezza dei lavoratori; ritiene che nel settore pubblico e tra il suo personale dovrebbero essere promossi strumenti di amministrazione online, politiche in materia di innovazione digitale e il rafforzamento delle competenze digitali;
29. sottolinea le dimensioni nazionale e regionale della politica industriale e il ruolo delle strategie regionali di specializzazione intelligente, in particolare in termini di occupazione e sviluppo economico e industriale in tutto il territorio degli Stati membri; chiede a tale proposito un'analisi dei risultati delle strategie di specializzazione intelligente quale punto di riferimento per future misure a livello regionale; sottolinea la necessità di una partecipazione trasparente di tutte le parti interessate locali, compresi i rappresentanti della società civile e della comunità, alla preparazione e all'attuazione delle strategie regionali di specializzazione intelligente; invita la Commissione a includere strumenti per aumentare l'uso del "Made in EU" a livello regionale;
30. invita la Commissione a basarsi su ecosistemi regionali che sfruttano la propria specializzazione intelligente, contribuiscono a colmare le disparità regionali e coinvolgono la pubblica amministrazione, gli istituti di istruzione superiore, gli scienziati, la società civile e l'industria per combinare le loro conoscenze e creare insieme contenuti, contesti ed esperienze di apprendimento;
31. insiste sulla necessità di garantire l'equità sociale nella transizione industriale e di elaborare misure adeguate per sostenere la reindustrializzazione delle regioni in transizione attraverso progetti di investimento interregionali strategici e attraverso piani di riqualificazione per le regioni vulnerabili, in particolare le aree rurali e remote;
32. sottolinea la necessità di un riorientamento radicale della nostra politica energetica europea in risposta alla violenta invasione russa dell'Ucraina; chiede una riduzione significativa della dipendenza energetica dell'UE, in particolare da gas, petrolio, carbone e combustibili nucleari russi; invita la Commissione e gli Stati membri ad accelerare le capacità di produzione di energia rinnovabile e transitoria a basse emissioni di carbonio che sia sostenibile, accessibile, sicura e abbondante e ad aumentare le misure di risparmio energetico e di efficienza energetica; invita la Commissione a sostenere in modo più efficace lo sviluppo di fonti energetiche che consentiranno di soddisfare la crescente domanda di energia elettrica e ad aumentare il coordinamento della pianificazione e del finanziamento delle infrastrutture necessarie per l'elettricità, l'energia, le reti intelligenti, l'idrogeno, la CO2 e il riscaldamento/raffreddamento;
33. sottolinea che il corretto funzionamento dell'ecosistema industriale europeo richiede un approvvigionamento energetico stabile; mette in guardia dalle conseguenze deleterie che un contesto di contrazione in materia di energia avrebbe per l'impianto produttivo; evidenzia al riguardo che è necessario un sistema di coordinamento che monitori sistematicamente la disponibilità di gas in tempi di crisi al fine di facilitare strategie europee comuni per affrontare tale crisi;
34. rileva che i processi di riscaldamento e raffreddamento rimangono tra gli usi energetici più significativi dell'energia nel settore industriale; sottolinea che per accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra nell'industria, è necessario sfruttare appieno il potenziale in termini di efficienza energetica del riscaldamento e del raffreddamento industriale; sottolinea la necessità di utilizzare meglio il calore e il freddo di scarto inevitabili nonché i poli industriali e le simbiosi che offrono sinergie significative e potenziali di risparmio energetico in molti settori, compresi quello tessile, chimico, della trasformazione alimentare e dei macchinari;
35. invita la Commissione ad aumentare i propri sforzi per sbloccare il potenziale offerto dalla bioeconomia circolare, che utilizza risorse sostenibili e rinnovabili per promuovere industrie competitive e resilienti a lungo termine; evidenzia, a tal proposito, che l'utilizzo di biomasse di scarto può sostituire efficacemente i combustibili fossili, pur consentendo la riduzione dell'impronta di CO2; esorta pertanto l'UE e le autorità nazionali e locali a incoraggiare tale approccio circolare in tutte le politiche;
36. invita la Commissione e gli Stati membri a ridurre notevolmente il tempo necessario per il rilascio delle autorizzazioni e a creare procedure di autorizzazione accelerate per le infrastrutture che sostengono l'industria nella sua transizione verso un'economia circolare climaticamente neutra, senza che ciò pregiudichi la trasparenza, la legittimità e la legalità delle procedure esistenti; sottolinea, in tale contesto, la necessità di sviluppare una struttura portante per l'idrogeno in Europa, di sviluppare ulteriormente le interconnessioni in tutto il nostro continente e di sostenere l'ampia diffusione di tecnologie di risparmio energetico come l'installazione di impianti di generazione di energia rinnovabile locale ad alta efficienza e la cogenerazione, in particolare per le PMI;
37. ribadisce la necessità di un quadro abilitante per lo sviluppo della mobilità sostenibile e del sostegno all'integrazione settoriale;
38. invita gli Stati membri e la Commissione ad accelerare l'attuazione di tutti i programmi e gli strumenti dell'UE in materia di RSI, infrastrutture e digitale in modo intelligente e selettivo, compresi importanti progetti di comune interesse europeo volti a contrastare i fallimenti del mercato e le alleanze industriali, nonché le infrastrutture tecnologiche per testare, convalidare e potenziare nuove soluzioni tecnologiche, in particolare quelle che sviluppano le tecnologie innovative rivoluzionarie necessarie per le duplici transizioni, in particolare quelle relative alla produzione di energia, ai combustibili e alle tecnologie abilitanti chiave, e per l'attuazione di un'economia circolare efficiente, come l'acciaio pulito, l'aviazione pulita, gli elettrocarburanti, i fertilizzanti puliti, l'e-cracking;
39. sottolinea che una rapida valutazione delle applicazioni di importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI) è fondamentale per la resilienza dell'industria europea; invita la Commissione a definire orientamenti chiari, efficaci, semplici ed esaurienti in merito agli IPCEI; ribadisce l'importanza della riduzione del rischio nei finanziamenti, ad esempio attraverso InvestEU o il Fondo per l'innovazione, che sono essenziali per migliorare le capacità di produzione dell'UE in settori strategici chiave, come l'industria solare, consentendole di ricostruire una solida base per la produzione europea;
40. evidenzia il grande potenziale dei contratti per differenza sul carbonio come strumento vitale per innescare la riduzione delle emissioni e della dipendenza dai combustibili fossili nell'industria; considera la loro importanza in particolare per i settori in cui è difficile abbattere le emissioni, per il potenziamento delle tecnologie e per sostenerne la diffusione all'interno dei settori; sottolinea che tali contratti dovrebbero essere proporzionati, in linea con la legislazione dell'UE, conformi all'OMC e non dovrebbero portare a indebite distorsioni del mercato interno dell'UE;
41. accoglie con favore l'analisi della Commissione sulle dipendenze e le capacità strategiche in linea con l'obiettivo dell'autonomia strategica; invita la Commissione a completare quanto prima le analisi e le tabelle di marcia per le tecnologie industriali e a proporre azioni volte a ridurre la dipendenza dai prodotti critici individuati, compresi gli interventi di riciclaggio ed efficientamento delle risorse, nonché dalle forniture critiche, compresi i fornitori di energia; sottolinea l'importanza di garantire alle attrezzature mediche e sanitarie essenziali un accesso ininterrotto al mercato comune dell'UE, a seguito dell'esperienza acquisita dalle carenze iniziali registrate all'inizio della pandemia di COVID-19; sottolinea la necessità di una strategia basata su un'ulteriore analisi approfondita delle dipendenze reciproche per rafforzare la capacità dell'UE nelle catene del valore critiche e nella produzione, pur mantenendo l'impegno a favore del multilateralismo e del libero scambio;
42. invita la Commissione ad adottare un approccio olistico alla catena del valore nell'analisi delle dipendenze strategiche nei 14 ecosistemi industriali critici che ha individuato nella sua relazione annuale sul mercato unico 2021; raccomanda che tali approfondimenti siano estesi a tutti i settori considerati strategici; chiede alla Commissione di tenere conto dell'impatto delle misure extraterritoriali adottate da paesi non-UE sulle industrie dell'UE, in particolare in termini di controlli sulle esportazioni; sottolinea che per evitare di creare nuove dipendenze e vulnerabilità, la nuova strategia industriale aggiornata dovrebbe essere guidata dalle risorse e dalle capacità tecnologiche europee;
43. sottolinea che il riciclaggio deve svolgere un ruolo fondamentale nell'aumentare l'offerta di materie prime e secondarie, riducendo così la dipendenza dell'UE dalle importazioni dai paesi non-UE; invita la Commissione a sostenere altresì le misure volte a limitare l'aumento della domanda di materie prime primarie, come la promozione dell'economia circolare e il sostegno alla ricerca e all'innovazione per la sostituzione dei materiali, compreso l'approvvigionamento sostenibile, negli accordi commerciali e attraverso partenariati strategici per le materie prime;
44. invita la Commissione ad ampliare l'ambito di applicazione dell'Osservatorio delle tecnologie critiche al fine di includere un monitoraggio, una valutazione e una rendicontazione continui in merito agli indicatori di resilienza per le industrie dell'UE, quali le dipendenze reciproche nelle tecnologie chiave, le capacità di produzione, un meccanismo di allerta precoce per potenziali carenze, le dipendenze strategiche e le sovvenzioni estere in settori strategici;
45. invita la Commissione e gli Stati membri a creare incentivi ad hoc per gli investimenti nella produzione di beni critici, come i farmaci essenziali, al fine di conseguire l'autonomia strategica aperta, oltre alla tecnologia di produzione in vista di qualsiasi tipo di crisi, compresa la guerra, garantendo nel contempo catene di approvvigionamento resilienti a lungo termine,
46. invita la Commissione a provvedere a che le misure proposte nella strategia farmaceutica dell'UE assicurino il ruolo dell'UE di innovatore nella ricerca e sviluppo, nonché garantiscano competitività, forniture affidabili e convenienti, accesso a farmaci moderni e stimolino l'innovazione e gli investimenti in ricerca e sviluppo; osserva che attrarre nell'UE una forte industria farmaceutica basata sulla ricerca sosterrà anche la resilienza dell'UE; sottolinea la necessità di sostenere investimenti dedicati nella ricerca e innovazione, nella produzione di medicinali e principi attivi nell'UE e nel mantenimento di vivaci centri di ricerca e produzione sul suo territorio;
47. esprime profonda preoccupazione per la concorrenza sleale, gli investimenti e le acquisizioni sul mercato unico da parte di imprese di paesi terzi finanziate dallo Stato, in particolare in settori strategici come l'approvvigionamento energetico, necessario per garantire l'indipendenza e la sicurezza energetica dell'Unione; invita la Commissione ad analizzare tale interferenza, a garantire condizioni di parità, in particolare per le PMI, a sviluppare misure adeguate e giuridicamente valide per prevenire le interferenze, assicurando nel complesso che il quadro consolidato della politica di concorrenza dell'UE non sia pregiudicato e venga promossa una concorrenza leale tra le imprese UE e non UE che operano nel mercato unico dell'Unione europea;
48. accoglie con favore le proposte della Commissione volte a stabilire la parità di trattamento tra le imprese europee e quelle di paesi terzi; insiste sulla necessità di preservare la competitività delle imprese europee nell'esportazione nel quadro di tali proposte;
49. invita la Commissione, nell'ottica della prossima revisione, ad ampliare la portata e le definizioni del quadro per gli investimenti esteri diretti per affrontare l'effetto delle sovvenzioni estere sulla sicurezza economica nell'UE e dei trasferimenti di tecnologia da parte di imprese dell'UE in paesi terzi in settori strategici;
50. invita la Commissione a promuovere il trasferimento di tecnologie ambientali verso i paesi in via di sviluppo, al fine di facilitare la transizione verde su scala mondiale;
51. esprime preoccupazione per la crescente dipendenza dai produttori di paesi terzi per le attrezzature di sicurezza in parti vitali e sensibili della nostra società, come la sicurezza alle frontiere, informatica e della difesa; sottolinea la necessità di classificare le tecnologie e le attrezzature di sicurezza come settore strategico; chiede un piano d'azione per promuovere tale industria dell'UE, anche attraverso norme adeguate in materia di appalti pubblici;
52. sottolinea le conclusioni della relazione della Corte dei conti europea sui ritardi nell'attuazione delle reti 5G e sui rischi associati ai fornitori di paesi terzi[12]; invita la Commissione a stimolare un'introduzione coordinata del 5G nell'UE e a ridurre le dipendenze esterne e i rischi di interferenza nelle tecnologie di comunicazione 5G e 6G attraverso un sostegno coordinato volto a consentire agli attori europei di sviluppare capacità di ricerca e sviluppo per i sistemi 6G e realizzare mercati guida per le infrastrutture 5G quale base per le trasformazioni verde e digitale; invita la Commissione a garantire un livello adeguato di competitività nel settore delle tecnologie 5G, garantendo nel contempo la sicurezza delle reti 5G;
53. sottolinea che le industrie e i settori culturali e creativi sono centrali per il movimento del nuovo Bauhaus europeo, che sarà un'iniziativa cruciale; osserva che i settori culturali e creativi sono un motore di innovazione e di sviluppo in Europa; invita la Commissione a elaborare per i settori culturali e creativi un quadro sulla politica industriale che sia completo, coerente e a lungo termine;
54. accoglie con favore la proposta della Commissione relativa a una legge sui dati e lo sviluppo di un'iniziativa comune relativa agli spazi europei dei dati; sottolinea il ruolo che spazi dei dati interoperabili, competitivi e diffusi in tutta Europa svolgeranno per diversi settori industriali, anche per quanto riguarda lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, la mobilità, l'ambiente, la salute e la produzione intelligente; sottolinea la necessità di un approccio differenziato che tenga conto delle caratteristiche di ciascun settore; ritiene che il ruolo guida svolto da imprese di paesi non UE/SEE nelle iniziative per gli spazi dei dati dell'UE possa ridurre l'obiettivo di rafforzare la sovranità tecnologica dell'UE; pone l'accento sull'importanza dell'economia dei dati, e invita la Commissione ad accelerare tutte le iniziative relative ai dati e volte a sostenere l'emergere di un ecosistema di spazi dei dati europei basato sull'affidabilità, la competitività e l'interoperabilità, e promuovere la creazione di infrastrutture europee condivise per facilitare l'utilizzo e lo scambio dei dati tra i settori industriali, rafforzando gli ecosistemi di dati, cloud ed edge e potenziando gli investimenti nelle comunicazioni ad alta velocità; sottolinea, a tale proposito, l'importanza della certezza del diritto, che è fondamentale per la capacità innovativa delle imprese dell'UE;
55. sottolinea la necessità di garantire la resilienza delle reti di comunicazione e la sicurezza degli spazi di dati, incoraggiando così la rapida diffusione delle reti a fibra ottica che potrebbero garantire percorsi multipli e la resilienza agli attacchi fisici e informatici;
56. invita la Commissione a garantire che la transizione digitale utilizzi i metodi e le migliori pratiche più avanzati al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e le complessità di calcolo, nonché aumentare l'efficienza energetica e dei dati dei sistemi durante l'uso produttivo; sottolinea, a tale proposito, la necessità di un metodo che includa una valutazione della sostenibilità ambientale nella transizione digitale, compreso l'uso dell'energia, lungo l'intero ciclo di vita di prodotti e sistemi;
57. invita la Commissione a introdurre misure volte a impedire la proprietà, da parte di paesi terzi, di organismi notificati dell'UE, designati da un paese dell'UE per valutare la conformità di determinati prodotti prima di essere immessi sul mercato;
58. accoglie con favore l'iniziativa della Commissione per una strategia europea di normazione che mira a sostenere la trasformazione digitale e la transizione verde e condivide l'ambizione di adottare un approccio più proattivo verso la definizione di strategie per l'adozione di norme, anche a livello internazionale, con i principali partner commerciali;
59. osserva che al fine di perseguire l'autonomia strategica, l'UE deve sviluppare le sue capacità di difesa; sottolinea l'importanza di fornire orientamenti politici e sviluppare programmi pubblici ambiziosi per sostenere e stimolare gli investimenti nelle industrie spaziali e della difesa; ritiene che sia della massima importanza rendere operativo un mercato europeo dei materiali di difesa affidabile, modesto ed efficiente, che includa un elevato grado di sovranità tecnologica;
60. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.
MOTIVAZIONE
Le industrie europee sono fondamentali per la prosperità delle nostre società di oggi e di domani. Non solo forniscono 35 milioni di posti di lavoro, ma creano e producono anche innovazione, materiali sostenibili, come pure i prodotti necessari per la nostra economia e la nostra società del futuro.
Per far fronte ai cambiamenti climatici occorrono una rapida transizione energetica, un'accelerazione della ricerca e dello sviluppo di nuove tecnologie e nuovi processi, nonché una rapida adozione e attuazione delle soluzioni necessarie. Il relatore ritiene che per conseguire gli ambiziosi obiettivi climatici dell'UE sia necessaria una politica industriale europea competitiva e innovativa.
L'UE deve mantenere la sua promessa e fare del Green Deal una strategia di crescita che promuova sia la transizione verde che quella digitale. Un aspetto centrale sarà la creazione di un quadro di cooperazione tra l'industria e gli Stati membri che consenta lo sviluppo, la diffusione e l'esportazione di innovazioni europee d'avanguardia a livello mondiale. Tale approccio si tradurrà non solo in un'efficace riduzione delle emissioni, ma anche, al tempo stesso, nello sviluppo delle tecnologie, dei beni e dei servizi di cui la nostra società e il resto del mondo hanno bisogno. Si tratta dunque di creare una vera strategia europea per la crescita.
I piani per la trasformazione industriale dell'UE presentano diverse sfide. È chiaro che, nel corso della transizione, l'UE e i suoi Stati membri devono impegnarsi ad agevolare, coordinare e difendere l'industria, ove necessario. Per realizzare tale cambiamento occorre mettere in atto soluzioni e strumenti su misura, adattati ai diversi ecosistemi industriali esistenti nell'Unione europea.
All'impegno pubblico a favore di investimenti nelle infrastrutture per l'energia pulita, di un programma strategico per l'innovazione, della riduzione degli oneri amministrativi e dell'uso di fondi pubblici deve corrispondere un impegno a lungo termine da parte delle imprese che ne beneficeranno a investire nelle loro regioni, nelle popolazioni e nel territorio a beneficio delle comunità locali.
Competitiva e pulita
In un mondo in rapida evoluzione occorre rafforzare la competitività industriale dell'Unione europea. L'UE può contare su istituti di ricerca, imprese e persone altamente qualificate di fama mondiale. Le imprese europee hanno un grande potenziale in termini di creazione di posti di lavoro, esportazioni e crescita sostenibile. I punti di forza europei nelle catene del valore globali devono essere preservati e rafforzati in un mondo in cui la realtà geopolitica è in evoluzione.
La cooperazione europea tra le imprese, le università e altri istituti di istruzione, gli enti di ricerca e innovazione e i governi è fondamentale per realizzare le infrastrutture necessarie e sviluppare le tecnologie innovative indispensabili per produrre i beni primari di uso quotidiano, quali l'acciaio pulito, le sostanze chimiche pulite, i fertilizzanti puliti, gli elettrocarburanti, i pannelli solari, le turbine eoliche e i medicinali essenziali. Occorrono percorsi di transizione per ciascun ecosistema che confluiscano in un'agenda comune per lo sviluppo e la diffusione di queste tecnologie pionieristiche.
Un'altra sfida enorme consiste nel garantire che in futuro possiamo soddisfare il fabbisogno energetico delle nostre imprese. È ormai chiaro che le energie rinnovabili prodotte in Europa da sole non sono sufficienti. Dobbiamo pertanto puntare sulla "diplomazia energetica" e cooperare con altri paesi per garantire, ad esempio, l'approvvigionamento di carburanti sintetici.
Resiliente
La crisi COVID-19 ci ha fatto ulteriormente aprire gli occhi sulla dipendenza eccessiva dell'Unione europea da altre parti del mondo per quanto riguarda i prodotti e le risorse fondamentali. Per troppo tempo il nostro approccio alla produzione interna ha dato priorità ai costi a breve termine a scapito della sicurezza, della sostenibilità e della resilienza. Non possiamo permettere che la disponibilità e l'accessibilità dei prodotti e delle tecnologie essenziali per la nostra economia e la nostra società del futuro dipendano fortemente da altre parti del mondo. L'Unione europea deve riconquistare una posizione forte nelle catene del valore globali fondamentali e garantire l'approvvigionamento di materiali critici in tempi di crisi.
Per troppo tempo l'UE ha ignorato il fatto che la Cina, la Russia e altri paesi agiscono seguendo regole diverse. Alcuni paesi non si fanno scrupoli a utilizzare investimenti pubblici strategici unitamente a misure protezionistiche per creare leader industriali. Nell'UE non è possibile fornire finanziamenti pubblici a tutti i settori, motivo per cui è necessario un pacchetto di strumenti difensivo per mantenere condizioni di parità per le imprese europee sul nostro mercato interno, combattere le sovvenzioni estere destabilizzanti, impedire la concorrenza sleale delle imprese straniere sovvenzionate con fondi pubblici e proteggere i settori e le tecnologie fondamentali dell'UE. Il tutto dovrebbe essere accompagnato da interventi strategici coraggiosi volti a rafforzare le capacità dell'UE.
Per le prossime generazioni dell'Unione europea è fondamentale un'industria competitiva, pulita e resiliente.
PARERE DI MINORANZA
La deindustrializzazione ha colpito duramente le regioni dell'Unione europea. Nell'ottica di realizzare la massimizzazione dei profitti e la cosiddetta competitività, le società chiudono o trasferiscono la capacità produttiva a piacimento. Inoltre, l'industria continua a essere uno dei principali motori delle emissioni di gas a effetto serra. Lasciando le decisioni fondamentali al mercato e alle imprese, le politiche industriali dell'UE hanno aggravato le disuguaglianze regionali, le crisi sociali e climatiche. Sfortunatamente, questa relazione non si pone in discontinuità con il tradizionale approccio dell'UE alla strategia industriale, in cui l'agenda politica è definita dalla massimizzazione dei profitti, invece che dalle esigenze sociali e climatiche. La relazione sostiene il massiccio trasferimento di sussidi pubblici a società private, sovvenzionando i dividendi, senza un equo ritorno sull'investimento garantito per la società, né alcuna condizionalità sui finanziamenti pubblici. Il proposto "rafforzamento" dell'industria militare non creerà né pace, né sicurezza. Ma le cose non devono essere per forza così. Per le persone e il pianeta, dobbiamo, e possiamo, cambiare le cose. Mettendo l'interesse pubblico al primo posto, combinando iniziativa pubblica e investimenti pubblici, la strategia industriale può garantire posti di lavoro di qualità in tutta l'Unione e fare dell'industria una risorsa nella lotta contro i cambiamenti climatici. Serve un piano pubblico ambizioso per settori strategici come salute, trasporti, alloggi, digitalizzazione ed energia.
Marc BOTENGA
Marisa MATIAS
Sira REGO
Sandra PEREIRA
Giorgos GEORGIOU
ALLEGATO: ELENCO DELLE ENTITÀ O DELLE PERSONE DA CUI IL RELATORE HA RICEVUTO CONTRIBUTI
L'elenco in appresso è compilato su base puramente volontaria, sotto l'esclusiva responsabilità del relatore. Nel corso dell'elaborazione del progetto di relazione, il relatore ha ricevuto contributi dalle seguenti entità o persone:
Entità e/o persona |
Alstom |
ASD |
ASML |
BASF |
Cecimo |
Damen Shipyards |
E3G |
Consiglio europeo per le relazioni estere (ECFR) |
Federazione europea delle associazioni delle industrie farmaceutiche (EFPIA) |
ERT |
Eurometaux |
FME |
France Industrie |
HydrogenEurope |
Industriall |
Katapult |
NXP |
SeaEurope |
SEMI Europe |
Signify |
SolarPower Europe |
Tata Steel |
TenneT |
TNO |
UNIFE |
VNO-NCW |
PARERE DELLA COMMISSIONE PER IL COMMERCIO INTERNAZIONALE (19.5.2022)
destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
sull'attuazione della nuova strategia industriale aggiornata per l'Europa: allineare le spese alle politiche
Relatrice per parere: Angelika Winzig
SUGGERIMENTI
La commissione per il commercio internazionale invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. ritiene che, affinché l'UE mantenga una posizione di rilievo nell'ambito dell'economia mondiale, riacquisti la sua precedente posizione di forza all'interno di importanti catene di approvvigionamento globali e sia competitiva sui mercati aperti, ogni settore debba ricevere un sostegno sufficiente e mirato al fine di sviluppare una base tecnologica orientata alla sostenibilità e intensificare e agevolare gli sforzi di ricerca e innovazione svolti dai soggetti pubblici e privati;
2 ritiene che la strategia industriale dell'UE debba essere attuata in modo coerente e coordinato e perseguire obiettivi ambiziosi nell'ottica di rafforzare le catene di approvvigionamento dell'Unione; sottolinea che un commercio libero, equo, sostenibile e basato sui valori, che trovi un corretto equilibrio tra la necessità di apertura dei mercati e la sovranità strategica, nel rispetto del diritto internazionale, nonché gli sforzi volti a mettere a punto una solidarietà strategica con i partner che la pensano allo stesso modo su temi quali la normazione internazionale, rafforzeranno la base industriale dell'UE; esorta la Commissione a presentare un'agenda commerciale ambiziosa, in linea con l'accordo di Parigi, il Green Deal europeo e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite;
3. osserva che l'industria e le piccole e medie imprese (PMI) dell'Unione europea costituiscono la colonna portante dell'economia dell'UE e del suo successo; evidenzia il ruolo centrale delle PMI nella realizzazione della transizione verde e digitale; sottolinea la necessità di fornire pieno sostegno all'industria e alle PMI in questa duplice transizione e nello sviluppo di nuove tecnologie garantendo loro un accesso su misura ai finanziamenti come pure fondi sufficienti e un sostegno mirato per la ricerca e lo sviluppo, l'innovazione e l'istruzione in materia di competenze digitali da impartire ai lavoratori, un cambiamento su larga scala che può essere realizzato soltanto offrendo gli incentivi necessari per soluzioni climatiche e digitali innovative;
4. pone l'accento sulla necessità di stabilità e prevedibilità a livello normativo per promuovere e premiare l'innovazione e gli investimenti nelle nuove tecnologie; invita la Commissione e gli Stati membri a intensificare gli sforzi volti a rafforzare le misure di sicurezza informatica a tutti i livelli; sottolinea l'importanza di portare avanti un'ambiziosa agenda digitale dell'UE con l'obiettivo di costruire partenariati internazionali strategici come il Consiglio UE-USA per il commercio e la tecnologia, in modo da garantire che l'UE assuma una posizione guida nel settore del commercio digitale; chiede il proseguimento dei negoziati dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sul commercio elettronico, che dovrebbero prestare particolare attenzione alle PMI e ai consumatori; accoglie con favore l'iniziativa della Commissione concernente una normativa sui semiconduttori, che garantirà l'approvvigionamento di semiconduttori all'UE aiutandola in tal modo ad acquisire autonomia strategica; propone inoltre di elaborare una strategia sui materiali fondamentali per la duplice transizione, incluse tra gli altri le terre rare; sottolinea che tali iniziative devono essere inserite in un quadro più ampio che dovrebbe individuare e monitorare le principali dipendenze delle catene di approvvigionamento, quale caposaldo fondamentale di una strategia industriale dell'Unione integrata e sostenibile, componente essenziale del Green Deal europeo;
5. esprime preoccupazione per il fatto che la legislazione dell'UE sia vigente che proposta preveda troppi ostacoli amministrativi e burocratici per le imprese dell'UE; pone l'accento sulla necessità di ridurre gli oneri amministrativi inutili e la burocrazia a carico delle imprese dell'UE, in particolare delle PMI; si compiace del principio "one in, one out"; invita la Commissione ad attuare pienamente il programma dell'UE "Legiferare meglio" e a includere tabelle di marcia con obiettivi quantitativi e qualitativi per ridurre di almeno il 30 % gli oneri amministrativi per le imprese dell'UE, in particolare le PMI; pone l'accento sulla necessità del monitoraggio e di incentivi normativi e finanziari lungimiranti per agevolare il passaggio ad attività economiche sostenibili; ricorda alla Commissione di applicare il principio "pensare anzitutto in piccolo" e di includere il test PMI nelle sue valutazioni d'impatto e nella sua attività legislativa, in particolare per quanto riguarda il settore della transizione energetica e i settori economici orientati all'esportazione;
6. sottolinea l'importanza di promuovere il modello di collaborazione a "quadrupla elica" tra università, centri di ricerca, imprese e settore pubblico; pone l'accento sulla necessità che la Commissione e gli Stati membri cooperino nella definizione e nell'attuazione della strategia industriale dell'UE al fine di garantire un maggiore allineamento con la politica commerciale dell'Unione attraverso la diversificazione e l'utilizzo delle sinergie, nonché al fine di aumentare la competitività di diversi settori a livello internazionale; invita la Commissione a elaborare relazioni di attuazione da presentare al Parlamento europeo;
7. si compiace dell'intenzione della Commissione di pubblicare orientamenti in materia di appalti pubblici; sottolinea che gli appalti pubblici sono uno strumento indispensabile per la sicurezza nazionale ed economica; sottolinea a questo proposito la necessità di segnalare ai paesi terzi che i mercati degli appalti pubblici dell'UE rimarranno aperti concentrando nel contempo gli sforzi sulla creazione di condizioni di parità e sulla limitazione degli oneri burocratici per le imprese e le amministrazioni aggiudicatrici;
8. sottolinea che le principali iniziative politiche dell'UE, come il Green Deal europeo, il decennio digitale europeo e gli obiettivi di resilienza dell'UE, devono essere attuate, tenendo conto della competitività dell'industria dell'UE, alla luce dei recenti sviluppi a livello internazionale, in particolare dell'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina;
9. ribadisce il proprio sostegno a un programma multilaterale di negoziati commerciali ed esorta i membri dell'OMC a concordare, in occasione della prossima 12a conferenza ministeriale, un piano di lavoro per aggiornare il corpus di norme dell'OMC e ripristinare condizioni di concorrenza eque per le imprese e i lavoratori;
10. sottolinea l'importanza di ulteriori negoziati per garantire accordi di libero scambio ambiziosi, moderni, orientati al futuro e sostenibili con capitoli ambiziosi e applicabili in materia di commercio e sviluppo sostenibile, e per perseguire gli obiettivi di parità di condizioni e di reciprocità nei confronti di altri importanti partner commerciali attraverso il ricorso al pacchetto di strumenti commerciali dell'UE, tra cui lo strumento per gli appalti internazionali e le disposizioni in materia di dovere di diligenza, anticoercizione e sovvenzioni estere; evidenzia l'importanza per l'economia dell'UE della collaborazione internazionale e di un commercio mondiale aperto;
11. sottolinea che gli investimenti interni ed esteri sostenibili, il commercio e l'accesso ai mercati dei paesi terzi sono fondamentali per sostenere la ripresa economica dell'UE a seguito della pandemia di COVID-19 e per garantire la resilienza a lungo termine, con l'obiettivo di rafforzare la sovranità dell'UE attraverso un ambizioso piano di autonomia strategica e ridurre la dipendenza dai paesi terzi, garantire un uso ottimale della produzione interna dell'UE, promuovere un'economia circolare dell'UE e globale, diversificare le sue catene di approvvigionamento attraverso processi di friend-shoring, near-shoring o re-shoring, se del caso, garantendo la sua indipendenza da qualsiasi singolo produttore, in particolare per quanto riguarda i prodotti e i materiali grezzi e intermedi critici, compresi i prodotti alimentari e i prodotti agricoli, e garantire catene di approvvigionamento sostenibili in linea con l'accordo di Parigi;
12. pone l'accento sulla necessità di agevolare gli investimenti diretti esteri che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi climatici dell'UE; sottolinea la necessità di affrontare la diversificazione dei mercati, in particolare con partner che condividono le stesse idee, e di mantenere un'agenda commerciale ambiziosa con i partner mondiali;
13. insiste con forza sul fatto che la lotta al commercio illecito, la prevenzione della concorrenza sleale, l'eliminazione graduale delle sovvenzioni a favore di attività economiche estremamente dannose per l'ambiente e degli investimenti strategici in contrasto la sicurezza nazionale o l'ordine pubblico devono rimanere una priorità fondamentale per salvaguardare l'autonomia industriale e la competitività dell'UE; pone inoltre l'accento sulla necessità di affrontare il vuoto normativo esistente per quanto concerne la partecipazione dell'UE a joint venture con sede all'estero; esorta la Commissione a portare avanti un'agenda sul commercio e gli investimenti volta a combattere politiche e pratiche sleali;
14. invita la Commissione a intensificare gli sforzi per garantire l'approvvigionamento energetico necessario all'industria dell'UE diversificando le fonti e i fornitori di energia e riducendo le dipendenze esterne, in particolare rafforzando i legami con i partner che condividono le stesse idee, e le dipendenze energetiche fossili dell'UE alla luce della guerra in Ucraina, in particolare dal carbone, dal petrolio e dal gas russi;
15. sottolinea in particolare la necessità che l'UE elimini gradualmente sia la sua dipendenza dalle importazioni di petrolio, carbone e gas accelerando la transizione verso le energie rinnovabili e raggiungendo i suoi traguardi climatici intermedi, sia le sovvenzioni a favore dei combustibili fossili al fine di conseguire i suoi obiettivi climatici a lungo termine;
16. invita la Commissione a tal riguardo ad avviare immediatamente negoziati su accordi commerciali e di cooperazione con potenziali partner internazionali per la produzione e il commercio di idrogeno sostenibile, al fine di garantire il futuro approvvigionamento di combustibili rinnovabili di origine non biologica ai settori industriali, del riscaldamento e dei trasporti dell'UE;
17. pone l'accento sulla necessità di potenziare e ampliare l'esistente infrastruttura del gas dell'UE e la connettività tra gli Stati membri, compresi i terminali necessari con una capacità sufficiente per consentire l'importazione e il trasporto di ammoniaca e idrogeno in tutta l'UE, al fine di consentire la crescita dell'economia dell'idrogeno; sottolinea che lo sviluppo di reti e infrastrutture logistiche efficienti e integrate assicura un accesso più agevole ai trasporti, all'energia e ai servizi digitali, accresce la competitività delle imprese e riduce gli ostacoli commerciali promuovendo scambi commerciali aperti e regolamentati con il resto del mondo;
18. sottolinea che ai fini della duplice transizione sarà necessario garantire e aumentare massicciamente l'accesso alle attività estrattive e alla lavorazione di materie prime strategiche e critiche quali il litio, le terre rare e il cobalto, che dovranno essere importate e per le quali si profilerà una crescente competizione geopolitica;
19. propone inoltre l'elaborazione di una legge europea sulle terre rare.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
16.5.2022 |
|
|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
37 0 5 |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
37 |
+ |
ECR |
Geert Bourgeois, Emmanouil Fragkos, Dominik Tarczyński, Jan Zahradil |
ID |
Herve Juvin, Danilo Oscar Lancini |
NI |
Tiziana Beghin, Carles Puigdemont i Casamajó, Ernő Schaller‑Baross |
PPE |
Anna‑Michelle Asimakopoulou, Daniel Caspary, Arnaud Danjean, Christophe Hansen, Danuta Maria Hübner, Gabriel Mato, Massimiliano Salini, Sven Simon, Jörgen Warborn, Angelika Winzig, Juan Ignacio Zoido Álvarez |
RENEW |
Jordi Cañas, Svenja Hahn, Karin Karlsbro, Samira Rafaela, Catharina Rinzema, Marie‑Pierre Vedrenne |
S&D |
Paolo De Castro, Agnes Jongerius, Miapetra Kumpula‑Natri, Bernd Lange, Margarida Marques, Inma Rodríguez‑Piñero, Mihai Tudose, Kathleen Van Brempt |
VERTS/ALE |
Anna Cavazzini, Heidi Hautala, Sara Matthieu |
0 |
- |
|
|
5 |
0 |
ID |
Markus Buchheit, Roman Haider |
S&D |
Raphaël Glucksmann |
THE LEFT |
Emmanuel Maurel, Helmut Scholz |
Significato dei simboli utilizzati
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
PARERE DELLA COMMISSIONE PER IL MERCATO INTERNO E LA PROTEZIONE DEI CONSUMATORI (20.6.2022)
destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
sull'attuazione della nuova strategia industriale aggiornata per l'Europa: allineare le spese alle politiche
Relatrice per parere: Maria da Graça Carvalho
SUGGERIMENTI
La commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
Nuova strategia industriale in un'era post-COVID
1. ricorda che la nuova strategia industriale è stata aggiornata per tenere conto degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19 e per dare slancio alla ripresa del mercato unico, e che tale strategia sarà fondamentale per rafforzare la competitività dell'UE, realizzare le transizioni verde e digitale e garantire che il mercato unico sia meglio attrezzato per superare le crisi future; ricorda che un sistema di governance forte e un sistema di vigilanza del mercato digitalizzato sono essenziali per rilanciare il mercato unico e garantirne il corretto funzionamento e l'approfondimento; invita la Commissione a concentrarsi sulla necessità di garantire che la strategia industriale contribuisca a rimuovere gli ostacoli ingiustificati al mercato unico e ad evitare un'ulteriore frammentazione e approcci nazionali divergenti, tenendo conto allo stesso tempo della necessità di rafforzare la protezione dei consumatori; ricorda l'importanza di eliminare la burocrazia e i costi eccessivi per le PMI e le microimprese che operano nel mercato unico;
2. sottolinea che le politiche chiave dell'Unione devono essere considerate in maniera olistica nel quadro della strategia industriale, che dovrebbe mirare ad allineare i diversi strumenti ed essere pienamente integrata con le iniziative esistenti; sottolinea altresì che la strategia industriale deve essere coerente e deve salvaguardare e favorire la competitività industriale in tutti i settori della politica europea, garantendo nel contempo la protezione dei consumatori e il progresso verso gli obiettivi ambientali; ricorda, in tale contesto, l'importanza di mantenere e sviluppare ulteriormente la leadership europea nei settori strategici, in particolare per i settori che si sono dimostrati essenziali durante la pandemia di COVID-19; sottolinea che la politica industriale europea deve andare a vantaggio di tutti gli Stati membri; sottolinea l'importanza di mantenere un dialogo aperto con tutti i settori industriali e le parti interessate;
3. ricorda le restrizioni non coordinate che hanno gravemente perturbato il corretto funzionamento del mercato interno durante la pandemia e hanno causato gravi perturbazioni delle catene di approvvigionamento in molti ecosistemi industriali, in particolare nei settori alimentare e farmaceutico; sottolinea, a tale proposito, la necessità di prevenire gli squilibri nella filiera alimentare europea e di garantire la sicurezza alimentare, nonché di garantire la resilienza per quanto riguarda la produzione farmaceutica e medica; ricorda inoltre che i controlli e le chiusure delle frontiere hanno comportato difficoltà per i lavoratori transfrontalieri o stagionali e sottolinea l'importanza della libera circolazione; invita la Commissione a valutare ulteriormente le interruzioni nelle catene del valore transfrontaliere causate dalla pandemia, dal momento che, per promuovere l'autonomia strategica aperta dell'UE, la strategia industriale deve assicurare il completamento delle catene del valore in determinati settori;
4. accoglie con favore la pubblicazione da parte della Commissione della strategia dell'UE per prodotti tessili sostenibili e circolari; ricorda che l'industria tessile stenta a riprendersi dal tracollo subito durante la pandemia, essendo interessata anche dalla massiccia rilocalizzazione dei siti di produzione nei paesi terzi; sottolinea la necessità di puntare sulle PMI quali principali attori del settore;
Strategia industriale e situazione in Ucraina
5. sottolinea che la guerra illegale, non provocata e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina aumenta l'urgenza di costruire una base economica più resiliente, sostenibile e solida nell'UE e di completare il mercato unico nei settori industriali e strategici chiave; sottolinea, in tale contesto, l'importanza della diversificazione degli approvvigionamenti e della prevenzione di un'eccessiva dipendenza in settori quali l'energia, le materie prime e i prodotti critici, in quanto ciò può portare a vulnerabilità e ridurre la capacità di azione dell'UE; sottolinea la necessità di un approccio europeo coordinato nei settori della produzione di energia e delle infrastrutture di trasporto (TEN-T), migliorando nel contempo l'efficienza delle risorse e promuovendo l'economia circolare, al fine di rafforzare la strategia industriale;
6. invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare un approccio olistico nella messa a punto di incentivi per sostenere i settori industriali strategici e le loro catene di fornitura, tra cui il settore alimentare, il settore farmaceutico e altri, che si trovano ad affrontare un brusco incremento dei costi dell'energia, dei trasporti e delle materie prime dovuto alla guerra in Ucraina; invita in particolare la Commissione ad attuare una strategia sulle materie prime critiche e le risorse necessarie per le tecnologie abilitanti chiave, la digitalizzazione e la transizione verde; sostiene altresì misure di sgravio mirate per i clienti e le imprese vulnerabili nel contesto industriale, in particolare le PMI vulnerabili e le microimprese, al fine di attenuare le più gravi conseguenze socioeconomiche dell'innalzamento dei prezzi dell'energia;
Promozione di un'autonomia strategica aperta
7. ribadisce la necessità di rafforzare l'autonomia strategica aperta europea affrontando le perturbazioni e le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento e garantendo la loro resilienza e investendo in competenze, qualifiche professionali, cibersicurezza, infrastrutture digitali, economia dei dati e tecnologie chiave quali intelligenza artificiale, 5G e 6G, microprocessori e semiconduttori, batterie, produzione 3D, calcolo ad alte prestazioni e tecnologie quantistiche; sottolinea l'urgenza di sviluppare tecnologie industriali innovative e pionieristiche in tutta l'Unione, in particolare per le industrie critiche ad alta intensità energetica, anche al fine di chiudere i circuiti del carbonio nelle catene del valore delle industrie ad alta intensità di energia riutilizzando e riciclando le risorse; rileva la necessità di utilizzare appieno l'intelligenza artificiale in modo responsabile; sottolinea che anche le aree rurali, remote e ultraperiferiche devono trarre vantaggio da tali investimenti;
8. sottolinea l'importanza di migliorare la disponibilità dei dati, rispettando nel contempo le norme in materia di protezione dei dati, e sostiene un mercato unico dei dati, al fine di sostenere lo sviluppo industriale dell'UE, favorire l'innovazione e rafforzare il mercato unico digitale nel suo insieme; chiede alla Commissione di accelerare i progressi su tutte le iniziative relative ai dati, migliorando la condivisione e lo scambio di dati, sostenendo lo sviluppo di spazi comuni europei di dati e promuovendo la creazione di infrastrutture europee condivise; ritiene che l'UE dovrebbe cooperare in modo efficiente con i partner internazionali per elaborare norme digitali compatibili;
Transizioni verde e digitale
9. ricorda che, per conseguire un'autonomia strategica aperta, è necessario accelerare le transizioni verde e digitale in tutta l'Unione europea; pone l'accento sull'enorme carenza di investimenti nelle industrie tecnologiche dalle quali dipende la trasformazione digitale e verde della nostra società, e ribadisce la necessità di potenziare gli investimenti nelle tecnologie digitali e verdi; invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere pienamente tale approccio orizzontale, così da assicurare che l'Europa resti leader globale nelle tecnologie abilitanti cruciali;
10. ricorda che il Green Deal può essere conseguito solo aumentando la produzione e l'uso di energie rinnovabili, riconoscendo nel contempo l'importanza delle misure di efficienza energetica, che porteranno a una riduzione del consumo di energia primaria, e di garantire un accesso sufficiente a un'energia pulita a prezzi accessibili, sicura e diversificata, al fine di promuovere la transizione verde dell'industria europea e la sua competitività globale; accoglie altresì con favore il lancio dell'iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo nel contesto della strategia industriale, al fine di promuovere e sviluppare la sostenibilità, in particolare per quanto riguarda i settori dell'architettura, dell'edilizia e dell'edilizia abitativa, concentrandosi nel contempo anche sulla pianificazione e sullo sviluppo urbano sostenibili e garantendo l'inclusione di tutti i cittadini europei;
11. sottolinea che la strategia industriale dovrebbe affrontare i principali ostacoli a uno sviluppo più rapido delle energie rinnovabili e aumentare il consumo sostenibile, tra l'altro individuando modi per collegare meglio le PMI e i produttori di energia nel sistema; sottolinea che informazioni ambientali affidabili e verificabili, nonché informazioni sulla durabilità e la riparabilità dei prodotti, sono fondamentali per trasformare i modelli di consumo in una direzione sostenibile;
Consolidamento del mercato interno
12. chiede il rilancio della strategia per il mercato unico al fine di sbloccare ulteriormente il potenziale del mercato unico eliminando la frammentazione degli approcci normativi, adottando una legislazione proporzionata, modernizzando le amministrazioni pubbliche e alleggerendo gli oneri burocratici per le imprese, superando gli ostacoli esistenti agli investimenti al fine di ridurre i costi di conformità normativa, stimolando la concorrenza, favorendo l'innovazione guidata dal mercato e promuovendo l'UE come leader mondiale nella protezione dei consumatori; sottolinea che la competitività industriale dell'UE si basa su un mercato unico pienamente funzionante e resiliente, che vada a beneficio di tutti gli Stati membri e dei loro cittadini, in particolare se incentrata sui diritti dei consumatori e sulle esigenze delle imprese, tra cui PMI, microimprese e start-up;
13. invita la Commissione e gli Stati membri a rafforzare la cooperazione tra di loro e con gli operatori economici e a utilizzare le nuove tecnologie per eliminare gli ostacoli normativi e non normativi ingiustificati e gli oneri amministrativi nel mercato unico, anche nel settore dei servizi; sottolinea i benefici economici che il completamento del mercato unico comporta, osservando in particolare le stime della Commissione, secondo cui con ulteriori miglioramenti del mercato unico per i prodotti del settore manifatturiero si potrebbero generare da 183 a 269 miliardi di EUR ogni anno, mentre una maggiore integrazione dei mercati dei servizi potrebbe consentire benefici pari a 297 miliardi di EUR l'anno e tali aumenti potrebbero, da soli, portare i vantaggi economici, in termini di PIL aggiuntivo, dall'8-9 % a circa il 12 % del PIL[13];
14. invita la Commissione a presentare un ambizioso strumento per le emergenze nel mercato unico che rafforzi la resilienza e garantisca il buon funzionamento del mercato unico in tempi di crisi, sviluppando nel contempo solide misure di preparazione alle crisi senza compromettere gli sforzi volti a eliminare gli ostacoli ingiustificati nel mercato unico; chiede inoltre alla Commissione di migliorare l'efficacia degli strumenti di governance esistenti;
15. ricorda che, oltre agli ecosistemi verticali, è necessario adottare approcci orizzontali, ad esempio per quanto riguarda le tecnologie abilitanti, e che l'ecosistema digitale deve essere integrato in modo orizzontale con tutti gli altri ecosistemi industriali; ricorda che quello del turismo è stato l'ecosistema maggiormente colpito, e che molti altri stanno attraversando una lenta ripresa, come il settore tessile e le industrie culturali e creative, mentre il fatturato dell'ecosistema digitale è aumentato durante la crisi; sottolinea l'importanza del forum industriale istituito dalla strategia industriale, e osserva che una delle cinque task force create riguarda direttamente il mercato unico e analizza gli aspetti orizzontali del mercato unico e l'eliminazione degli ostacoli ingiustificati, mentre un'altra è specificamente dedicata alla produzione manifatturiera avanzata quale fattore abilitante orizzontale per un'ampia gamma di ecosistemi;
16. sottolinea la necessità di includere nella strategia industriale il settore del gioco, una delle industrie con il più elevato potenziale di sviluppo, e ricorda che la maggior parte dei produttori e degli sviluppatori di giochi sono operatori di paesi terzi; chiede percorsi chiari, a livello dell'Unione, per consentire all'industria di accelerare e diventare leader nel settore;
Promuovere la normazione
17. riconosce la strategia europea di normazione e sottolinea che norme armonizzate affiancate dall'innovazione possono migliorare il benessere economico, sociale e ambientale, comprese la salute e la sicurezza di consumatori e lavoratori; ritiene che siano pertanto essenziali norme efficienti per il buon funzionamento del mercato unico, la sicurezza dei prodotti, la competitività globale, le transizioni verde e digitale e la tutela dei consumatori; sottolinea l'importanza della trasparenza e dell'inclusività e di evitare una burocrazia eccessiva nella normazione; ritiene che la strategia di normazione dovrebbe puntare a contribuire a migliorare il riutilizzo delle materie prime e il riciclaggio e a promuovere l'utilizzo delle risorse secondarie;
18. sottolinea che è fondamentale che la strategia di normazione continui ad attrarre i migliori esperti e incoraggi un approccio più coordinato in termini di normazione internazionale e che gli obiettivi strategici siano discussi e concordati con la partecipazione attiva di tutti i portatori di interessi coinvolti;
19. chiede alla Commissione di presentare proposte ambiziose sull'imminente riforma delle dogane, ivi compreso il codice doganale dell'Unione; sottolinea l'importanza di garantire che i controlli alle frontiere in tutta l'Unione rispettino le medesime norme; chiede una riforma che assicuri un commercio aperto, equo e sostenibile e tuteli i consumatori dai prodotti pericolosi e non conformi; chiede alla Commissione di tenere conto, nella sua riforma, della relazione elaborata dal gruppo di saggi ad alto livello sulla riforma dell'unione doganale[14];
Appalti pubblici e competitività delle PMI
20. sottolinea la necessità di rafforzare la competitività delle PMI, delle microimprese e dell'industria affrontando i rischi di approvvigionamento, le dipendenze, le perturbazioni e le vulnerabilità, in particolare nelle economie verdi e digitali; sottolinea che un quadro per gli appalti pubblici efficace, aperto, equo e cooperativo, affiancato da investimenti pubblici, può svolgere un ruolo importante nel sostenere l'occupazione, la crescita sostenibile, la competitività e gli investimenti innovativi e nel favorire il consumo sostenibile e l'utilizzo di prodotti sostenibili; invita la Commissione e gli Stati membri a continuare a lavorare alla corretta attuazione della legislazione dell'Unione in materia di appalti pubblici che tenga presenti considerazioni economiche, sociali e ambientali al fine di creare un mercato unico ben funzionante e armonizzato; ricorda l'importanza degli orientamenti della Commissione in materia di appalti pubblici verdi che contribuiranno agli sforzi dell'UE nel diventare un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse e a stimolare la domanda di beni e servizi più sostenibili favorendo nel contempo l'ecoinnovazione;
21. ricorda l'importanza degli orientamenti elaborati dalla Commissione, che forniscono indicazioni pratiche su come gli Stati membri dovrebbero includere obiettivi di rendimento e criteri di qualità, ad esempio l'offerta economicamente più vantaggiosa, nei contratti aggiudicati mediante appalti pubblici e su come coinvolgere meglio una pluralità di fabbricanti, comprese le PMI e le microimprese; invita la Commissione e gli Stati membri a esaminare attentamente la posizione delle PMI per quanto riguarda la partecipazione agli appalti pubblici; sottolinea l'importanza delle PMI per la competitività e l'innovazione nel mercato interno, pur riconoscendo la loro posizione come produttori nonché fornitori di servizi industriali ad altri fabbricanti; chiede alla Commissione di sostenere le PMI, le microimprese e le startup nel migliorare l'accesso ai finanziamenti, contribuendo nel contempo a ridurre i rilevamenti e le acquisizioni di imprese europee, qualora tali rilevamenti e acquisizioni minaccino l'innovazione europea, e a fornire, se del caso, orientamenti chiari sul rispetto delle norme settoriali dell'UE;
22. ricorda l'importanza di pratiche di appalti pubblici efficaci e sostenibili, specialmente nel contesto degli ecosistemi sanitari; esorta la Commissione a sostenere gli Stati membri nello sviluppo di norme mirate concernenti gli appalti congiunti di beni essenziali, quali i prodotti medicinali, al fine di garantire la sostenibilità a lungo termine, la sicurezza dell'approvvigionamento, la concorrenza leale e gli investimenti nelle capacità manifatturiere;
23. ricorda l'importanza di regole della concorrenza adattate alle nuove dinamiche del mercato dell'UE e a un contesto globale in cambiamento per garantire una concorrenza efficace ed equa nel mercato unico e migliorare le scelte dei consumatori.
Ricerca, innovazione e tecnologie innovative
24. ricorda l'impegno di aumentare gli investimenti in R&S portandoli al 3 % del PIL e di rafforzare lo spazio europeo della ricerca per sviluppare un mercato unico per la ricerca e l'innovazione; si compiace della creazione di alleanze industriali in vari settori e sottolinea che tali alleanze assieme ai partenariati pubblico-privato sono importanti per sviluppare tecnologie innovative; sottolinea che, affinché l'UE resti competitiva, è assolutamente necessario incrementare gli investimenti nella R&S; sottolinea che gli investimenti nella R&S dovrebbero concentrarsi su tutti i settori industriali e non solo su quello manifatturiero e invita la Commissione e gli Stati membri a facilitare una maggiore partecipazione delle PMI e delle microimprese nel mercato della R&S; invita la Commissione a garantire trasparenza, inclusività, coerenza e sinergia in tutte le iniziative, gli strumenti di finanziamento e normativi a sostegno dell'industria, delle PMI e delle microimprese, in particolare per quanto riguarda le transizioni verde e digitale; invita la Commissione a sviluppare uno spazio europeo dell'innovazione che punti a trasformare i risultati scientifici in prodotti commerciali, sostenendo le start-up e le PMI e mantenendo le imprese all'interno del mercato unico dell'Unione;
25. ricorda la necessità di attuare le iniziative tese a rafforzare lo spazio europeo della ricerca, lo spazio europeo dell'istruzione e gli ecosistemi europei dell'innovazione, in modo da costruire un mercato interno europeo solido per la ricerca e l'innovazione;
26. invita la Commissione a stabilire orientamenti chiari, efficaci, semplici e completi sugli strumenti attuali, che dovrebbero far fronte alle priorità strategiche in diversi settori industriali, in particolare gli importanti progetti di interesse comune europeo, le varie alleanze (dati industriali, veicoli di lancio nello spazio, aviazione a emissioni zero, batterie ecc.), i consorzi per l'infrastruttura digitale europea e altri; sottolinea l'importanza di garantire le giuste sinergie tra i diversi strumenti, programmi e fondi, dal dispositivo per la ripresa e la resilienza ai fondi strutturali, e sottolinea la necessità di integrarli meglio nelle iniziative imprenditoriali congiunte e nelle altre iniziative che derivano da Orizzonte Europa, ad esempio l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia e il Consiglio europeo per l'innovazione;
Promuovere le competenze
27. invita la Commissione a sviluppare misure concrete atte a sostenere gli Stati membri nell'affrontare lo squilibrio tra domanda e offerta di competenze in taluni settori, promuovendo nel contempo condizioni di lavoro dignitose; chiede un riequilibrio nel mercato unico della fuga dei talenti, degli esperti tecnologici e del know-how nonché un miglioramento dei finanziamenti per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico; sottolinea inoltre la necessità che gli Stati membri adottino misure incisive attraverso i loro quadri nazionali per la corretta attuazione del patto per le competenze e delle altre iniziative dell'Unione volte a creare opportunità di miglioramento del livello di competenze e di riqualificazione dei lavoratori; ricorda l'importanza di rafforzare l'istruzione e la formazione, in particolare per sviluppare le competenze necessarie a sostenere le transizioni verde e digitale del mercato unico;
28. sottolinea la necessità di un dialogo permanente tra tutte le autorità pertinenti e gli operatori economici onde assicurare che i lavoratori siano meglio preparati alle nuove esigenze dell'industria; ricorda che le transizioni verde e digitale dei settori industriali necessitano il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali dei professionisti qualificati e altamente qualificati;
29. sottolinea che il problema dell'assenza di donne occupate nel settore industriale contribuisce al divario salariale e pensionistico di genere; chiede che, nel contesto della strategia industriale, si prendano misure per affrontare l'attuale divario di genere nelle industrie europee e la mancanza di opportunità per le donne, specialmente nei settori STEM; ricorda inoltre che la digitalizzazione delle industrie tradizionali potrebbe favorire la creazione di posti di lavoro in nuovi settori, ma potrebbe anche compromettere i posti di lavoro esistenti e portare a una precarizzazione delle condizioni di lavoro in taluni casi; ricorda che tali sfide richiedono interventi e investimenti finanziari appropriati nel contesto della strategia industriale.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
16.6.2022 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
36 0 6 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Pablo Arias Echeverría, Alessandra Basso, Brando Benifei, Adam Bielan, Andrea Caroppo, Anna Cavazzini, Dita Charanzová, Deirdre Clune, Alexandra Geese, Sandro Gozi, Maria Grapini, Krzysztof Hetman, Virginie Joron, Eugen Jurzyca, Arba Kokalari, Marcel Kolaja, Andrey Kovatchev, Maria-Manuel Leitão-Marques, Adriana Maldonado López, Beata Mazurek, Leszek Miller, René Repasi, Christel Schaldemose, Andreas Schwab, Tomislav Sokol, Ivan Štefanec, Róża Thun und Hohenstein, Kim Van Sparrentak, Marion Walsmann |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Marco Campomenosi, Maria da Graça Carvalho, Geoffroy Didier, Malte Gallée, Karen Melchior, Tsvetelina Penkova, Antonio Maria Rinaldi, Marc Tarabella, Kosma Złotowski |
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Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Nicola Beer, Rosanna Conte, Vlad Gheorghe, Ondřej Kovařík |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
36 |
+ |
ECR |
Adam Bielan, Beata Mazurek, Kosma Złotowski |
PPE |
Pablo Arias Echeverría, Andrea Caroppo, Maria da Graça Carvalho, Deirdre Clune, Geoffroy Didier, Krzysztof Hetman, Arba Kokalari, Andrey Kovatchev, Andreas Schwab, Tomislav Sokol, Ivan Štefanec, Marion Walsmann |
RENEW |
Nicola Beer, Dita Charanzová, Vlad Gheorghe, Sandro Gozi, Ondřej Kovařík, Karen Melchior, Róża Thun und Hohenstein |
S&D |
Brando Benifei, Maria Grapini, Maria-Manuel Leitão-Marques, Adriana Maldonado López, Leszek Miller, Tsvetelina Penkova, René Repasi, Christel Schaldemose, Marc Tarabella |
VERTS/ALE |
Anna Cavazzini, Malte Gallée, Alexandra Geese, Marcel Kolaja, Kim Van Sparrentak |
0 |
- |
|
|
6 |
0 |
ECR |
Eugen Jurzyca |
ID |
Alessandra Basso, Marco Campomenosi, Rosanna Conte, Virginie Joron, Antonio Maria Rinaldi |
Significato dei simboli utilizzati
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
PARERE DELLA COMMISSIONE PER I TRASPORTI E IL TURISMO (21.6.2022)
destinato alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia
sull'attuazione della nuova strategia industriale aggiornata per l'Europa: allineare le spese alle politiche
Relatore per parere: Carlo Fidanza
SUGGERIMENTI
La commissione per i trasporti e il turismo invita la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
– viste la comunicazione della Commissione del 10 marzo 2020 dal titolo "Una nuova strategia industriale per l'Europa" (COM(2020)0102) e la corrispondente risoluzione del Parlamento del 25 novembre 2020[15],
– vista la comunicazione della Commissione del 10 marzo 2020 dal titolo "Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale" (COM(2020)0103),
– vista la comunicazione della Commissione del 9 dicembre 2020 dal titolo "Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente: mettere i trasporti europei sulla buona strada per il futuro" (COM(2020)0789),
– vista la comunicazione della Commissione del 5 maggio 2021 dal titolo "Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell'Europa" (COM(2021)0350),
– vista la sua risoluzione del 25 marzo 2021 sulla definizione di una strategia dell'UE per il turismo sostenibile[16],
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 5 maggio 2021 dal titolo "Annual Single Market Report 2021" (Relazione annuale sul mercato unico 2021) (SWD(2021)0351),
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 5 maggio 2021 dal titolo "Strategic dependencies and capacities" (Dipendenze e capacità strategiche) (SWD(2021)0352),
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 21 giugno 2021 dal titolo "Scenarios towards co-creation of transition pathway for tourism for a more resilient, innovative and sustainable ecosystem" (Scenari verso la creazione congiunta di percorsi di transizione per il turismo per un ecosistema più resiliente, innovativo e sostenibile) (SWD(2021)0164),
– vista la relazione strategica della Commissione dal titolo "Transition Pathway for Tourism" (Percorso di transizione per il turismo), pubblicata il 4 febbraio 2022,
A. considerando che il settore del turismo e dei trasporti è stato il più colpito dalle restrizioni introdotte in risposta alla pandemia di COVID-19, le quali nel 2021 hanno determinato un calo del 72 % degli arrivi di turisti internazionali rispetto ai livelli precedenti la pandemia[17];
B. considerando che nel 2019 il settore del turismo rappresentava l'11,6 % dei posti di lavoro totali; che, stando ai dati del Consiglio mondiale dei viaggi e del turismo (World Travel & Tourism Council), nel 2020 in Europa sono andati perduti 3,6 milioni di posti di lavoro collegati al turismo[18]; che la pandemia di COVID-19 ha avuto ripercussioni senza precedenti sul settore del turismo, in quanto ha ridotto drasticamente i flussi turistici e, di conseguenza, le entrate delle imprese legate al turismo; che il contributo complessivo del turismo al PIL totale in Europa si è dimezzato, passando dal 9,9 % nel 2019 al 4,9 % nel 2020; che il settore dei trasporti e le infrastrutture di trasporto sono la linfa vitale dell'economia europea; che solide reti infrastrutturali e imprese di trasporto redditizie sono prerequisiti fondamentali per tutti gli aspetti relativi alla competitività di una società;
C. considerando che le condizioni economiche nel settore dei trasporti si ripercuotono direttamente sulle imprese industriali, giacché i costi del trasporto delle materie prime, dei beni a monte e dei prodotti finiti influiscono sui prezzi dei prodotti, che in ultima istanza gravano sui consumatori; che, viste le recenti impennate dei prezzi del carburante e dell'energia, che si sommano all'inflazione e pregiudicano il potere di acquisto delle famiglie, è necessario elaborare una strategia comune a livello dell'UE, armonizzata con solide misure a livello degli Stati membri, così da attenuare l'incremento dei prezzi e le ripercussioni economiche negative sulla competitività delle imprese europee e sul potere di acquisto delle famiglie europee;
D. considerando che le piccole e medie imprese (PMI) e le microimprese costituiscono la maggioranza delle imprese nel settore dei trasporti e sono particolarmente vulnerabili alle fluttuazioni cicliche, alle variazioni dei prezzi e all'aumento degli oneri normativi; che la strategia industriale per l'Europa deve tenere in debita considerazione le condizioni delle piccole imprese ed essere elaborata conformemente al principio "Pensare anzitutto in piccolo";
E. considerando che la relazione strategica della Commissione dal titolo "Transition Pathway for Tourism" (Percorso di transizione per il turismo) evidenzia la necessità di accelerare ulteriormente la transizione verde e digitale dell'ecosistema del turismo negli Stati membri, e che oltre il 99 % delle imprese del settore del turismo dell'UE è costituito da PMI e microimprese; che sono necessari misure per il reimpiego dei lavoratori che hanno lasciato il settore, regimi di disoccupazione per i lavoratori e condizioni di lavoro eque nel settore;
F. considerando che le abitudini di viaggio sono cambiate come conseguenza dell'emergenza sanitaria, registrando un aumento degli spostamenti verso mete non affollate e locali; che la situazione geopolitica pone nuove sfide;
G. considerando che la relazione strategica della Commissione dal titolo "Transition Pathway for Tourism" (Percorso di transizione per il turismo) sottolinea che le strategie degli Stati membri per il turismo dovrebbero basarsi sui principi dello sviluppo sostenibile, garantendo la sostenibilità economica, ambientale e sociale;
H. considerando che il turismo è un settore importante e diversificato con significativi effetti moltiplicatori su altre industrie, il che lo rende una priorità nell'agenda dell'UE, e che tuttavia deve essere maggiormente integrato nei programmi finanziari e nelle politiche dell'Unione;
I. considerando che le destinazioni nelle regioni periferiche, rurali e insulari, comprese le regioni ultraperiferiche dell'Unione, si trovano ad affrontare sfide specifiche in termini di opzioni di trasporto disponibili e, pertanto, sono anche maggiormente vulnerabili alle conseguenze socioeconomiche negative della transizione verde;
J. considerando che la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) dovrebbe garantire la coesione economica, sociale e territoriale e l'accessibilità in tutta l'UE e le sue regioni, ivi comprese le regioni rurali, remote, montane, scarsamente popolate, periferiche, insulari e ultraperiferiche, stimolando in tal modo la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, riducendo le disuguaglianze, promuovendo la digitalizzazione e l'innovazione nonché rafforzando l'adattabilità e la resilienza, con un impatto diretto sul settore del turismo;
K. considerando che lo sviluppo equilibrato di corridoi di trasporto che garantiscano la connettività nord-sud ed est-ovest in tutta Europa è necessario per stimolare la ripresa e la resilienza del turismo; che il settore della mobilità e dei trasporti presenta un enorme potenziale in termini di investimenti produttivi negli Stati membri, in particolare attraverso la sua reindustrializzazione, coniugando la produzione e la riparazione di attrezzature con la promozione del trasporto pubblico, del trasporto ferroviario, della mobilità sostenibile e intelligente nonché della pianificazione territoriale basata sulla connettività, la coesione e lo sviluppo;
L. considerando che l'adozione da parte della Commissione del pacchetto "Pronti per il 55 %", il quale mira a conseguire la neutralità climatica entro il 2050, non tiene conto delle conseguenze di alcuni atti legislativi specifici sull'ecosistema del turismo e la sua competitività;
M. considerando che la relazione strategica della Commissione dal titolo "Transition Pathway for Tourism" (Percorso di transizione per il turismo) non include orientamenti su una governance chiara o un piano d'azione per affrontare le sfide nel settore del turismo e proporre soluzioni comuni;
1. accoglie con favore il percorso di transizione per il turismo e invita la Commissione a realizzarlo e a darvi seguito presentando una serie di azioni concrete in diversi settori, quali la ricerca e lo sviluppo, nonché le infrastrutture, lo sviluppo tecnologico e le competenze, al fine di promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile in tutte le destinazioni europee sia per i turisti che per le popolazioni locali, garantendo nel contempo coerenza e uniformità tra le politiche e gli obiettivi dell'UE, gli strumenti di finanziamento e gli strumenti normativi a sostegno dei settori nelle loro transizioni sostenibili;
2. invita la Commissione a continuare a collaborare con il Parlamento, in particolare con la sua commissione per i trasporti e il turismo e la sua task force sul turismo, come pure con altre istituzioni dell'UE, quali il Comitato delle regioni e il Comitato economico e sociale europeo, nel processo di monitoraggio e attuazione congiunti del percorso di transizione per il turismo; invita la Commissione, a tal fine, a coinvolgere la task force del Parlamento sul turismo nelle riunioni periodiche del comitato consultivo nel settore del turismo, al fine di rafforzare la strategia europea per il turismo;
3. chiede che la Commissione istituisca e gestisca una piattaforma online per la collaborazione tra i soggetti interessati, al fine di promuovere ulteriormente il processo di co-creazione;
4. sottolinea che la risposta alla pandemia di COVID-19 rappresenta un'opportunità storica per modernizzare il turismo nell'UE e renderlo più sostenibile, anche per quanto riguarda la mobilità, e più accessibile per le persone con disabilità; invita la Commissione a pubblicare un piano d'azione sul "turismo sostenibile" che includa obiettivi a breve, medio e lungo termine e contempli gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, e sottolinea che tali azioni devono essere promosse in coordinamento con il Parlamento e gli Stati membri; ribadisce la sua convinzione che le destinazioni e le infrastrutture turistiche debbano essere fisicamente accessibili a tutti i membri della società, in particolare le persone con disabilità, e sostiene la posizione espressa nel percorso di transizione per il turismo secondo cui i viaggiatori che pianificano e prenotano i loro soggiorni e le loro attività devono avere accesso a infrastrutture turistiche accessibili e a informazioni chiare e fruibili in tutte le destinazioni;
5. ritiene che il turismo sostenibile, oltre a promuovere lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro, debba contribuire alla tutela e al ripristino degli ecosistemi naturali e della biodiversità, prestando particolare attenzione alla necessità di limitare il fenomeno del sovraffollamento turistico, nonché incoraggiare lo sviluppo di modelli alternativi e l'utilizzo delle tecnologie digitali; invita la Commissione ad agevolare l'accesso ai finanziamenti dell'Unione per i soggetti interessati del settore del turismo, in particolare per aiutare le piccole strutture ricettive a migliorare la loro efficienza energetica e ad aumentare il loro risparmio energetico;
6. ritiene che la strategia dovrebbe ulteriormente rafforzare l'integrità del mercato unico per quanto riguarda i settori del turismo e dei trasporti; chiede che la nuova strategia industriale per l'Europa sia allineata con gli obiettivi strategici pertinenti, quali la realizzazione del Green Deal europeo e la digitalizzazione, la garanzia di condizioni di parità per l'industria e le imprese europee, la lotta alla povertà energetica e dei trasporti, il miglioramento della coesione sociale, il rafforzamento della multimodalità e il sostegno all'ecosistema del turismo, ad esempio condividendo le buone pratiche per prendere decisioni informate su come migliorare le politiche di entrambi i settori;
7. invita la Commissione a proporre un meccanismo di gestione delle crisi inteso a garantire che il settore del turismo sia adeguatamente preparato in caso di crisi future, laddove le risposte nazionali si rivelino insufficienti;
8. ribadisce il suo invito a creare un'Agenzia europea per il turismo che sia responsabile, tra l'altro, di:
– offrire all'UE e ai suoi Stati membri una panoramica e dati fattuali destinati ai responsabili politici, che consentano a questi ultimi di definire strategie informate sulla base dei dati raccolti e analizzati relativi al turismo, nonché del possibile impatto sociale, economico e ambientale di tali strategie sul settore;
– operare un meccanismo di gestione delle crisi inteso a garantire che il settore del turismo sia adeguatamente preparato in caso di crisi future, laddove le risposte nazionali si rivelino insufficienti;
– prestare assistenza tecnica e amministrativa alle microimprese e alle PMI onde accrescere la loro capacità di accedere ai finanziamenti e agli strumenti finanziari dell'UE e di utilizzarli;
– sostenere l'ecosistema del turismo, ad esempio mediante la condivisione di buone pratiche per adottare decisioni informate su come migliorare le politiche in materia di turismo;
– promuovere il marchio europeo nei paesi terzi e porre l'accento sulla diversificazione del prodotto turistico europeo;
9. invita la Commissione a sviluppare una politica europea globale del turismo in vista della creazione di un'Unione europea del turismo;
10. invita la Commissione a elaborare una strategia globale dell'UE per il turismo (l'Agenda europea per il turismo 2030-2050), in collaborazione con diverse autorità a tutti i livelli di governance e con gli operatori del settore, corredata di finalità, obiettivi, opportunità di finanziamento e piani di attuazione chiari;
11. considera deplorevole che il quadro finanziario pluriennale dell'Unione e NextGenerationEU non abbiano assegnato finanziamenti specifici al settore del turismo, che è stato particolarmente colpito dalla pandemia di COVID-19, dalla guerra in corso in Ucraina, dall'inflazione elevata e dall'aumento dei prezzi dell'energia e del carburante, sebbene il contribuito al PIL dell'UE di tale settore si sia attestato al 9,9 % nel 2019; ritiene che gli investimenti pubblici dell'UE e degli Stati membri siano fondamentali per sviluppare le infrastrutture e la mobilità a sostegno del settore del turismo;
12. accoglie con favore la guida ai finanziamenti dell'UE per il turismo; chiede tuttavia alla Commissione di sistematizzare e diffondere le opportunità di finanziamento nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza e del quadro finanziario pluriennale dell'UE per il periodo 2021-2027, al fine di fornire maggiori informazioni sullo sviluppo di azioni specifiche; chiede che le parti interessate del settore del turismo negli Stati membri ricevano opportunità finanziarie;
13. incoraggia gli Stati membri ad agevolare l'accesso agli investimenti nell'ecosistema turistico attraverso vari strumenti di finanziamento dell'UE, come il Fondo europeo di sviluppo regionale; sottolinea l'importanza di fornire corsi di formazione settoriali in materia di finanziamenti alle parti interessate dell'ecosistema turistico quale ulteriore modo per aumentare l'accesso ai finanziamenti;
14. sottolinea che gli oneri aggiuntivi nel settore dei trasporti colpiscono le persone, in particolare gli abitanti delle zone scarsamente popolate e ultraperiferiche, e le imprese con i margini finanziari più bassi (in particolare le imprese più piccole); ritiene che le recenti impennate dei prezzi dei carburanti e dell'energia costituiscano una grave minaccia alla competitività dell'Unione e alla situazione finanziaria delle famiglie dell'UE; invita le istituzioni competenti dell'UE e gli Stati membri a sostenere misure e programmi che contrastino l'aumento dei prezzi, ad esempio promuovendo il passaggio a modi di trasporto sostenibili, come il trasporto ferroviario e la mobilità attiva, incentivando i trasporti pubblici e incoraggiando i sistemi di mobilità condivisa e le iniziative correlate;
15. ricorda alla Commissione le possibilità offerte dalla presentazione di progetti pilota e azioni preparatorie nell'ambito del bilancio dell'Unione; invita la Commissione a tenere regolarmente informato il Parlamento europeo e a collaborare con quest'ultimo sulle attività preparatorie e i progressi compiuti nello sviluppo di progetti pilota e azioni preparatorie, nonché a coinvolgere in tale processo i deputati al Parlamento europeo;
16. invita la Commissione a sostenere le PMI e le microimprese (compresi gli artigiani) del settore turistico, promuovendo iniziative innovative sostenibili, snellendo la burocrazia, incoraggiando l'istruzione e la formazione ed erogando finanziamenti per promuovere lo sviluppo delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro, in particolare per quanto riguarda le nuove competenze digitali, al fine di incentivare nuove offerte turistiche in termini di destinazioni ed esperienze e di contribuire ad aumentare il valore dei prodotti regionali e delle tradizioni locali; sottolinea la necessità di ridurre in maniera significativa l'onere amministrativo che grava sulle PMI e di adattare meglio, a tal fine, il quadro normativo dell'Unione;
17. invita la Commissione e gli Stati membri a includere e sostenere ulteriori misure a favore della digitalizzazione; ricorda che la transizione digitale è una delle principali priorità orizzontali dell'UE che contribuirà a rafforzare la competitività delle imprese dell'UE al fine di promuovere l'imprenditorialità, l'innovazione e la ricerca, sviluppare soluzioni creative e innovative e collaborare con le università, gli istituti turistici e i centri di conoscenza per trasferire e produrre conoscenze per il settore, il che rafforzerà ulteriormente la resilienza di tali imprese alle crisi economiche o di altro tipo;
18. chiede che la Commissione includa il settore turistico nella strategia europea per i dati e sostenga la creazione di spazi di dati a beneficio del settore, attraverso l'istituzione di un quadro pubblico per una migliore condivisione e accessibilità dei dati; invita, in tale contesto, la Commissione ad armonizzare le norme sulla raccolta dei dati statistici sul turismo;
19. osserva che un accesso adeguato ai dati è essenziale per sviluppare la tecnologia di intelligenza artificiale che diventerà sempre più importante nei settori dei trasporti e del turismo, in linea con il varo di flotte intelligenti e connesse, riconoscendo nel contempo le numerose sfide che devono ancora essere superate per garantire applicazioni di IA sicure e trasparenti; sottolinea che i progressi tecnologici nel settore dei trasporti e della mobilità, in particolare le applicazioni di IA e i veicoli a guida autonoma, presentano grandi potenzialità per semplificare la vita quotidiana delle persone e delle imprese, abbreviare i tempi di percorrenza, ridurre la congestione, prevenire gli incidenti, ridurre le emissioni e abbassare i costi;
20. è favorevole a una maggiore automazione del settore dei trasporti allo scopo di renderlo più efficiente, sostenibile e competitivo;
21. invita la Commissione a sostenere la diffusione di veicoli a zero emissioni, a ridurre le emissioni di gas a effetto serra incoraggiando l'uso di mezzi di trasporto a basse e a zero emissioni e a promuovere l'uso di soluzioni di trasporto alternative sostenibili a disposizione dei cittadini e delle imprese, sostenendo la digitalizzazione e l'automazione e migliorando la connettività e l'accesso nell'ambito della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente;
22. chiede investimenti pubblici nella reindustrializzazione degli Stati membri al fine di sostenerne lo sviluppo e favorirne la sovranità, in particolare incoraggiando la costruzione e riparazione del materiale rotabile e delle imbarcazioni, nonché assicurando che la riconfigurazione energetica del settore dei trasporti contribuisca alla produzione domestica di energia e che la promozione della mobilità sostenibile e intelligente diventi un fattore trainante dell'attività produttiva;
23. ritiene che la promozione del marchio "Europa" nei paesi terzi debba incentrarsi sulla diversificazione dell'offerta dell'UE in termini, tra l'altro, di patrimonio culturale, storico e naturale, gastronomia locale e salute, in collaborazione con le destinazioni e gli operatori turistici; ritiene opportuno promuovere strategicamente destinazioni specifiche al fine di sviluppare il turismo durante tutto l'anno, allo scopo di creare itinerari ad hoc che rafforzino il valore dell'artigianato e i luoghi in cui gli artigiani lavorano, fornendo così una risposta alla standardizzazione dell'offerta turistica e all'attuale spopolamento di molte comunità locali, giacché esse sono la principale attrattiva per i turisti e sono essenziali per il rinnovo generale dell'offerta turistica dei paesi europei; ricorda la necessità di strategie globali per il turismo intelligente destinate alle regioni periferiche, nonché la necessità di favorire nuove opportunità turistiche;
24. ritiene che le potenziali sfide e i crescenti costi della transizione verde nel settore dei trasporti, in particolare il trasporto aereo e marittimo, possano incidere sulla domanda turistica; invita pertanto la Commissione a valutare periodicamente l'impatto socioeconomico di tali sfide, compresa la competitività di tale transizione, tenendo conto di tutte le misure proposte nel settore del turismo negli Stati membri;
25. sottolinea l'esigenza che tutti gli Stati membri dispongano di una rete TEN-T ben sviluppata, intelligente, sicura e sostenibile che faciliti i trasporti sostenibili, la connettività e l'accessibilità territoriale in tutta l'UE, in particolare nelle regioni periferiche, nelle isole e nelle regioni ultraperiferiche, al fine di promuovere e stimolare il turismo europeo e internazionale; invita la Commissione a prestare particolare attenzione ai collegamenti transfrontalieri mancanti e al loro completamento nonché alla connettività; invita gli Stati membri ad utilizzare le risorse dello strumento NextGenerationEU e del meccanismo per collegare l'Europa al fine di accelerare tali investimenti infrastrutturali e conseguire rapidamente una maggiore capacità di investimento nel sistema di trasporto, il che apporterà un vantaggio alla competitività dell'industria e alla posizione finanziaria delle famiglie; ritiene che lo sviluppo della TEN-T e del suo collegamento terrestre alle zone urbane, locali e costiere svolgerà un ruolo fondamentale nel fornire soluzioni di trasporto alternative, sostenibili e flessibili per i viaggi e il turismo, anche su lunghe distanze, laddove il trasporto aereo non rappresenti una soluzione ottimale o necessaria;
26. ribadisce il suo invito alla Commissione, come indicato nella sua risoluzione del 16 dicembre 2020[19], ad adottare una tabella di marcia corredata di obiettivi e indicatori concreti e vincolanti, onde garantire una migliore regolamentazione e la semplificazione dell'onere amministrativo, al fine di rilanciare la ripresa economica e rafforzare la competitività dell'Unione; ricorda alla Commissione la sua promessa di operare in conformità al principio "one in, one out"; osserva che, secondo tale principio, ogni nuovo onere normativo introdotto deve essere compensato mediante l'abrogazione di un onere finanziario equivalente nel medesimo ambito; sollecita la Commissione a rispondere quanto prima con un piano globale per compensare gli oneri normativi imposti al settore dei trasporti, in conformità al principio "one in, one out";
27. invita la Commissione a facilitare quanto prima la pianificazione dei viaggi, anche fornendo procedure semplificate per l'emissione di biglietti multimodali tramite servizi digitali e garantendo quanto prima i diritti connessi, disciplinando meglio, nel contempo, l'attività delle piattaforme di prenotazione online e dei relativi intermediari; chiede che il quadro dell'UE per le locazioni a breve termine sia rafforzato e proporzionale e che siano attuate nuove politiche per migliorare la trasparenza, la concorrenza leale nel settore dell'accoglienza e la protezione dei clienti dalla speculazione;
28. sollecita gli Stati membri e il settore del turismo a prestare particolare attenzione, nella presentazione delle rispettive strategie turistiche, agli specifici punti di forza delle destinazioni turistiche in termini di tutela e ripristino dell'ecosistema e delle risorse naturali e del patrimonio culturale e storico, al potenziale di offrire ai clienti esperienze uniche e autentiche e all'inclusività e all'accessibilità, anche per le persone con disabilità; esorta gli Stati membri a sostenere le PMI e le industrie culturali e creative nel ruolo chiave che svolgono nell'ecosistema del turismo e chiede che siano forniti loro l'assistenza tecnica e i finanziamenti necessari per conseguire gli obiettivi della strategia; chiede inoltre iniziative innovative di ampio respiro e incoraggia l'istruzione nel campo delle competenze digitali;
29. invita la Commissione e gli Stati membri ad affrontare la situazione dei lavoratori lungo l'intera catena del valore del settore turistico, in stretta collaborazione con le parti sociali e le imprese, attraverso un dialogo costruttivo sulle condizioni di lavoro nel settore, caratterizzato dalla stagionalità e dal ricorso a forme di occupazione a tempo parziale; sottolinea le conseguenze negative della mancanza di lavoratori nel settore del turismo in diversi Stati membri ed esorta questi ultimi ad affrontare rapidamente le cause economiche, sociali e culturali;
30. deplora che la retribuzione oraria e il costo del lavoro nel settore del turismo siano significativamente inferiori rispetto all'economia nel suo complesso, con una percentuale relativamente alta di contratti a tempo determinato e di una durata inferiore; esprime preoccupazione per il fatto che le donne nel turismo guadagnino circa il 15 % in meno rispetto ai loro colleghi maschi; chiede alla Commissione di promuovere un'occupazione equa e inclusiva nel settore;
31. ritiene che l'economia blu sia fondamentale per promuovere un settore turistico sostenibile; sottolinea, a tal proposito, che la Commissione dovrebbe garantire un'applicazione equa e non discriminatoria della direttiva 2006/123/CE[20] per quanto riguarda le concessioni del demanio marittimo a fini turistici; osserva che è essenziale salvaguardare gli ecosistemi delle zone rurali e costiere al fine di preservare e migliorare la ricchezza della biodiversità e dell'ecoturismo; invita la Commissione e gli Stati membri a fornire alle regioni remote e alle regioni ultraperiferiche strategie globali per un turismo intelligente al fine di affrontare i problemi legati alle limitazioni dei trasporti e della connettività digitale;
32. sottolinea l'impatto positivo della mobilità condivisa sul turismo, compresa la condivisione di automobili, scooter e biciclette, nel quadro di una strategia di mobilità integrata con i servizi di trasporto pubblico (di linea e non di linea) e privato.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
15.6.2022 |
|
|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
37 0 1 |
||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
José Ramón Bauzá Díaz, Izaskun Bilbao Barandica, Paolo Borchia, Karolin Braunsberger-Reinhold, Ciarán Cuffe, Jakop G. Dalunde, Karima Delli, Gheorghe Falcă, Giuseppe Ferrandino, Carlo Fidanza, Mario Furore, Jens Gieseke, Elsi Katainen, Elena Kountoura, Peter Lundgren, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Marian-Jean Marinescu, Tilly Metz, Caroline Nagtegaal, Jan-Christoph Oetjen, João Pimenta Lopes, Dominique Riquet, Massimiliano Salini, Vera Tax, Barbara Thaler, Petar Vitanov, Lucia Vuolo, Roberts Zīle, Kosma Złotowski |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Tom Berendsen, Maria Grapini, Roman Haider, Pär Holmgren, Ondřej Kovařík, Colm Markey, Dorien Rookmaker, Annalisa Tardino |
|||
Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Alessandra Basso |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
37 |
+ |
ECR |
Carlo Fidanza, Peter Lundgren, Dorien Rookmaker, Roberts Zīle, Kosma Złotowski |
ID |
Alessandra Basso, Paolo Borchia, Roman Haider, Annalisa Tardino |
NI |
Mario Furore |
PPE |
Tom Berendsen, Karolin Braunsberger-Reinhold, Gheorghe Falcă, Jens Gieseke, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Marian-Jean Marinescu, Colm Markey, Massimiliano Salini, Barbara Thaler, Lucia Vuolo |
RENEW |
José Ramón Bauzá Díaz, Izaskun Bilbao Barandica, Elsi Katainen, Ondřej Kovařík, Caroline Nagtegaal, Jan-Christoph Oetjen, Dominique Riquet |
S&D |
Giuseppe Ferrandino, Maria Grapini, Vera Tax, Petar Vitanov |
THE LEFT |
Elena Kountoura |
VERTS/ALE |
Ciarán Cuffe, Jakop G. Dalunde, Karima Delli, Pär Holmgren, Tilly Metz |
0 |
- |
|
|
1 |
0 |
THE LEFT |
João Pimenta Lopes |
Significato dei simboli utilizzati
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Approvazione |
13.7.2022 |
|
|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
70 0 4 |
||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Matteo Adinolfi, Nicola Beer, François-Xavier Bellamy, Hildegard Bentele, Tom Berendsen, Paolo Borchia, Marc Botenga, Markus Buchheit, Cristian-Silviu Buşoi, Jerzy Buzek, Ignazio Corrao, Ciarán Cuffe, Nicola Danti, Pilar del Castillo Vera, Christian Ehler, Niels Fuglsang, Lina Gálvez Muñoz, Claudia Gamon, Jens Geier, Nicolás González Casares, Christophe Grudler, Henrike Hahn, Ivo Hristov, Ivars Ijabs, Romana Jerković, Eva Kaili, Seán Kelly, Łukasz Kohut, Zdzisław Krasnodębski, Andrius Kubilius, Marisa Matias, Iskra Mihaylova, Dan Nica, Angelika Niebler, Niklas Nienaß, Ville Niinistö, Mauri Pekkarinen, Tsvetelina Penkova, Morten Petersen, Markus Pieper, Sira Rego, Robert Roos, Sara Skyttedal, Maria Spyraki, Riho Terras, Grzegorz Tobiszowski, Patrizia Toia, Marie Toussaint, Isabella Tovaglieri, Henna Virkkunen, Pernille Weiss, Carlos Zorrinho |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Andrus Ansip, Pascal Arimont, Tiziana Beghin, Franc Bogovič, Gheorghe Falcă, Andreas Glück, Klemen Grošelj, Elżbieta Kruk, Adriana Maldonado López, Sandra Pereira, Bronis Ropė, Ernő Schaller-Baross, Jordi Solé, Marion Walsmann |
|||
Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Biljana Borzan, Rosanna Conte, Erik Marquardt, Liudas Mažylis, Matjaž Nemec, Antonio Maria Rinaldi, Christel Schaldemose, Alexandr Vondra |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
70 |
+ |
ECR |
Zdzisław Krasnodębski, Elżbieta Kruk, Robert Roos, Grzegorz Tobiszowski, Alexandr Vondra |
ID |
Matteo Adinolfi, Paolo Borchia, Markus Buchheit, Rosanna Conte, Antonio Maria Rinaldi, Isabella Tovaglieri |
NI |
Tiziana Beghin, Ernő Schaller-Baross |
PPE |
Pascal Arimont, François-Xavier Bellamy, Hildegard Bentele, Tom Berendsen, Franc Bogovič, Cristian-Silviu Buşoi, Jerzy Buzek, Pilar del Castillo Vera, Christian Ehler, Gheorghe Falcă, Seán Kelly, Andrius Kubilius, Liudas Mažylis, Angelika Niebler, Markus Pieper, Sara Skyttedal, Maria Spyraki, Riho Terras, Henna Virkkunen, Marion Walsmann, Pernille Weiss |
RENEW |
Andrus Ansip, Nicola Beer, Nicola Danti, Claudia Gamon, Andreas Glück, Klemen Grošelj, Christophe Grudler, Ivars Ijabs, Iskra Mihaylova, Mauri Pekkarinen, Morten Petersen |
S&D |
Biljana Borzan, Niels Fuglsang, Lina Gálvez Muñoz, Jens Geier, Nicolás González Casares, Ivo Hristov, Romana Jerković, Eva Kaili, Łukasz Kohut, Adriana Maldonado López, Matjaž Nemec, Dan Nica, Tsvetelina Penkova, Christel Schaldemose, Patrizia Toia, Carlos Zorrinho |
VERTS/ALE |
Ignazio Corrao, Ciarán Cuffe, Henrike Hahn, Erik Marquardt, Niklas Nienaß, Ville Niinistö, Bronis Ropė, Jordi Solé, Marie Toussaint |
4 |
- |
THE LEFT |
Marc Botenga, Marisa Matias, Sandra Pereira, Sira Rego |
0 |
0 |
|
|
Significato dei simboli utilizzati
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
- [1] GU C 97 del 28.2.2022, pag. 43.
- [2] GU C 270 del 7.7.2021, pag. 2.
- [3] GU C 316 del 6.8.2021, pag. 2.
- [4] GU C 425 del 20.10.2021, pag. 43.
- [5] GU C 445 del 29.10.2021, pag. 2.
- [6] GU C 465 del 17.11.2021, pag. 11.
- [7] GU C 15 del 12.1.2022, pag. 56.
- [8] GU C 15 del 12.1.2022, pag. 45.
- [9] Testi approvati, P9_TA(2021)0468.
- [10] GU C 238 del 6.7.2018, pag. 28.
- [11] Relazione speciale n. 2022/02 della Corte dei conti europea dal titolo: "L'efficienza energetica nelle imprese. In alcuni casi è stato conseguito un risparmio energetico, ma vi sono debolezze nella pianificazione e nella selezione dei progetti" https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/SR22_02/SR_Energy-effic-enterpr_IT.pdf
- [12] Corte dei conti europea, relazione speciale n. 03/2022: Introduzione del 5G nell'UE: ritardi nella diffusione delle reti con problemi di sicurezza ancora irrisolti", Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, Lussemburgo, 2022.
- [13] Comunicazione della Commissione del 2 marzo 2022 dal titolo "Verso un'economia verde, digitale e resiliente: il modello di crescita europeo"(COM(2022)0083).
- [14] "Putting more Union in the European Customs - Ten proposals to make the EU Customs Union fit for a Geopolitical Europe" (Più Unione nelle dogane europee - Dieci proposte per preparare l'Unione doganale dell'UE all'Europa geopolitica). Relazione del gruppo di saggi sulla riforma dell'unione doganale dell'UE, Bruxelles, marzo 2022.
- [15] GU C 425 del 20.10.2021, pag. 43.
- [16] GU C 494 dell'8.12.2021, pag. 106.
- [17] https://www.unwto.org/unwto-world-tourism-barometer-data
- [18] Risoluzione del Parlamento europeo del 16 dicembre 2020 su una nuova strategia per le PMI europee, GU C 445 del 29.10.2021, pag. 2, paragrafo 5.
- [19] Risoluzione del Parlamento europeo del 16 dicembre 2020 su una nuova strategia per le PMI europee, GU C 445 del 29.10.2021, pag. 2, paragrafo 5.
- [20] Direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, GU L 376 del 27.12.2006, pag. 36.