RELAZIONE sugli orientamenti generali per l'elaborazione del bilancio 2024, sezione III – Commissione
5.4.2023 - (2022/2184(BUI))
Commissione per i bilanci
Relatore: Janusz Lewandowski
- PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER GLI AFFARI ESTERI
- LETTERA DELLA COMMISSIONE PER IL CONTROLLO DEI BILANCI
- POSIZIONE SOTTO FORMA DI EMENDAMENTI DELLA COMMISSIONE PER L'OCCUPAZIONE E GLI AFFARI SOCIALI
- LETTERA DELLA COMMISSIONE PER L'AMBIENTE, LA SANITÀ PUBBLICA E LA SICUREZZA ALIMENTARE
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'INDUSTRIA, LA RICERCA E L'ENERGIA
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER I TRASPORTI E IL TURISMO
- LETTERA DELLA COMMISSIONE PER LO SVILUPPO REGIONALE
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER LA CULTURA E L'ISTRUZIONE
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER GLI AFFARI COSTITUZIONALI
- PARERE DELLA COMMISSIONE PER I DIRITTI DELLE DONNE E L'UGUAGLIANZA DI GENERE
- INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
- VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sugli orientamenti generali per l'elaborazione del bilancio 2024, sezione III – Commissione
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 314 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto l'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,
– vista la sua risoluzione del 15 dicembre 2022 sul tema "Potenziare il quadro finanziario pluriennale 2021-2027: un bilancio dell'Unione resiliente e adeguato alle nuove sfide"[1],
– visto il regolamento (UE, Euratom) 2022/2496 del Consiglio, del 15 dicembre 2022, recante modifica del regolamento (UE, Euratom) n. 2020/2093 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027[2],
– visti il regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio, del 17 dicembre 2020, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027[3], e le dichiarazioni comuni concordate in tale contesto tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione[4], nonché le relative dichiarazioni unilaterali[5],
– vista la sua posizione del 16 dicembre 2020 sul progetto di regolamento del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027[6],
– visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012[7],
– vista la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 maggio 2022, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione (COM(2022)0223),
– visto l'accordo interistituzionale, del 16 dicembre 2020, tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia verso l'introduzione di nuove risorse proprie[8],
– vista la decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea e che abroga la decisione 2014/335/UE, Euratom[9],
– viste la proposta di decisione del Consiglio, presentata dalla Commissione il 22 dicembre 2021, che modifica la decisione 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea (COM(2021)0570) e la posizione del Parlamento al riguardo del 23 novembre 2022[10],
– visto il regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, che istituisce uno strumento dell'Unione europea per la ripresa, a sostegno della ripresa dell'economia dopo la crisi COVID-19[11],
– visto il regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, relativo a un regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione[12],
– visto il regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 ("normativa europea sul clima")[13],
– visti la proclamazione interistituzionale sul pilastro europeo dei diritti sociali, del 13 dicembre 2017[14], la comunicazione della Commissione, del 4 marzo 2021, sul piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali (COM(2021)0102) e la dichiarazione di Porto sugli affari sociali adottata dai membri del Consiglio europeo nel maggio nel maggio 2021,
– vista la sua risoluzione del 16 febbraio 2023 su una strategia dell'UE per stimolare la competitività industriale, gli scambi e posti di lavoro di qualità[15],
– vista la sua risoluzione del 19 maggio 2022 sulle conseguenze sociali ed economiche per l'UE della guerra russa in Ucraina – rafforzare la capacità di agire dell'UE[16],
– vista la comunicazione della Commissione del 1° febbraio 2023 dal titolo "Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette" (COM(2023)0062),
– vista la comunicazione della Commissione, del 18 ottobre 2022, dal titolo "Programma di lavoro della Commissione per il 2023 – Un'Unione salda e unita" (COM(2022)0548),
– vista la relazione della Banca mondiale, del governo dell'Ucraina e della Commissione, dell'agosto 2022, dal titolo "Ukraine – Rapid Damage and Needs Assessment" (Ucraina: valutazione rapida dei danni e delle necessità),
– vista la comunicazione della Commissione del 18 maggio 2022 dal titolo "Ucraina: assistenza e ricostruzione" (COM(2022)0233),
– viste la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 dal titolo "Il Green Deal europeo" (COM(2019)0640), e la sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sulla risposta al riguardo[17],
– vista la strategia dell'UE per la parità di genere 2020-2025,
– visto l'accordo adottato in occasione della 21ª Conferenza delle parti dell'UNFCCC (COP21), svoltasi il 12 dicembre 2015 a Parigi (accordo di Parigi),
– vista la relazione speciale 10/2021 della Corte dei conti europea dal titolo "Integrazione della dimensione di genere nel bilancio dell'UE: è tempo di tradurre le parole in azione",
– visti gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite,
– visti il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2023[18], la dichiarazione comune del Parlamento, del Consiglio e della Commissione nonché la dichiarazione della Commissione ad essa allegata,
– viste le conclusioni del Consiglio del 14 marzo 2023 sugli orientamenti per il bilancio 2024,
– visto l'articolo 93 del suo regolamento,
– visti i pareri della commissione per gli affari esteri, della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, della commissione per i trasporti e il turismo, della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, della commissione per la cultura e l'istruzione, della commissione per gli affari costituzionali e della commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere,
– vista la posizione sotto forma di emendamenti della commissione per l'occupazione e gli affari sociali,
– viste le lettere della commissione per il controllo dei bilanci, della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e la commissione per lo sviluppo regionale,
– vista la relazione della commissione per i bilanci (A9-0124/2023),
Verso la stabilità in un'epoca di estrema turbolenza
1. sottolinea che la guerra della Russia contro l'Ucraina, a seguito della pandemia di COVID-19, ha avuto ulteriori pesanti conseguenze economiche e sociali per le persone in Europa, facendo lievitare l'inflazione, generando insicurezza energetica, spingendo in alto i prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, e provocando una crisi del costo della vita per milioni di persone; sottolinea che il nuovo contesto geopolitico ed economico ha dato luogo a nuove esigenze strategiche, in particolare per quanto riguarda gli investimenti sociali, la politica energetica, difensiva e industriale; pone in evidenza la necessità di introdurre gradualmente nuove politiche coerentemente con gli obiettivi a lungo termine concordati;
2. è determinato a garantire che il bilancio 2024 risponda alle preoccupazioni dei cittadini, soddisfi le loro esigenze e realizzi le loro priorità contribuendo a ripristinare la stabilità e a promuovere la ripresa e la convergenza, gettando le basi per un'Europa sicura, prospera, equa e sostenibile, e garantendo che nessuno sia lasciato indietro; sottolinea la necessità di ulteriori investimenti nei settori dell'energia, della salute, della sicurezza alimentare, della coesione, della transizione verde e digitale, della ricerca e dell'innovazione e delle PMI, nonché nel sostegno alla creazione di posti di lavoro di qualità, nella lotta alla disoccupazione e alla povertà, e nell'offerta di opportunità per tutti, in particolare i giovani e le persone appartenenti alle categorie svantaggiate, migliorando in tal modo il tenore di vita di tutti gli europei;
3. insiste sul fatto che per una forte ripresa economica nel 2024 occorre utilizzare appieno le potenzialità e la flessibilità del bilancio dell'UE; sottolinea che il bilancio dell'Unione è soprattutto il più grande strumento di investimento con effetto leva, che integra e potenzia i bilanci nazionali con la loro limitata capacità di investimento e risponde pertanto alle esigenze delle persone nell'UE;
4. deplora la graduale diminuzione del bilancio dell'UE in percentuale del reddito nazionale lordo (RNL) dell'UE e l'eccessiva attenzione rivolta a limitare la spesa complessiva a circa l'1 % dell'RNL dell'UE; ritiene che ciò abbia reso difficile per l'Unione realizzare le sue ambizioni concordate e l'abbia privata della capacità di rispondere alle crisi e alle esigenze emergenti, garantendo nel contempo la responsabilità democratica; si rammarica del fatto che la Commissione sia stata indotta a ricorrere a metodi del doppio conteggio e a riutilizzare i fondi esistenti, occultando la situazione attuale del bilancio dell'UE;
5. ricorda che il bilancio dell'UE viene aumentato ogni anno, sulla base di un deflatore del 2 %; pone in evidenza che gli elevati livelli di inflazione sottopongono il bilancio dell'UE a forti pressioni, riducendone il potere di acquisto e limitandone la capacità operativa e amministrativa; esprime preoccupazione circa il fatto che la pressione inflazionistica, in ultima analisi, implica che è possibile finanziare un numero inferiore di progetti e azioni dell'Unione, con un conseguente impatto negativo sui beneficiari e sulla capacità dell'Unione di conseguire i propri obiettivi politici condivisi;
6. sottolinea che la prevista disponibilità di risorse dai margini dei massimali del quadro finanziario pluriennale (QFP) e nel quadro degli strumenti speciali è stata messa in discussione dalla moltitudine di crisi e nuove iniziative poste in atto dall'inizio dell'attuale QFP e che le risorse sono pertanto inadeguate per finanziare importanti priorità emergenti e per affrontare le crisi alle quali l'Unione è chiamata a rispondere; sottolinea, pertanto, che il QFP non è più adatto allo scopo, che vi è senza dubbio la necessità di una revisione del QFP e che un approccio immutato sarà insufficiente per affrontare la serie di sfide poste e potrebbe invece minare la fiducia nell'Unione a lungo termine;
7. rinnova la richiesta di una revisione urgente e ambiziosa dell'attuale QFP al fine di fornire ulteriori risorse, rafforzare la ripresa post-pandemia, affrontare le conseguenze della guerra, garantire sufficiente flessibilità ed erogare i finanziamenti necessari per nuove importanti iniziative strategiche e per rispondere a sfide impreviste; sottolinea che la revisione non deve comportare una riduzione del programma o delle dotazioni preassegnate e che è pertanto necessario aumentare i massimali onde garantire la disponibilità di nuovi fondi per eventuali nuove iniziative, in modo che i programmi fondamentali in corso continuino a produrre risultati; si attende che il QFP riveduto entri in vigore entro il 1º gennaio 2024 e fornisca pertanto il quadro per il bilancio 2024;
Un'economia più forte e una società più resiliente grazie a investimenti orientati al futuro
8. sottolinea che le PMI si confermano la spina dorsale dell'economia europea, svolgendo un ruolo fondamentale per la crescita, la prosperità economica e per la creazione di posti di lavoro; evidenzia la necessità di finanziamenti ambiziosi e più accessibili affinché il programma per il mercato unico rafforzi la competitività e la sostenibilità delle piccole imprese, e per garantire il massimo livello di protezione dei consumatori; insiste sulla necessità di massimizzare le potenzialità del programma InvestEU nel mobilitare investimenti sostenibili e innovativi e nel fornire sostegno al capitale per le PMI colpite dalla pandemia e adesso dalla crisi energetica;
9. pone in evidenza la necessità di rafforzare la forza attrattiva dell'UE quale sede di investimenti e di sfruttare le sinergie tra i programmi dell'UE; invita la Commissione ad assegnare risorse e competenze sufficienti a realizzare l'agenda per la finanza sostenibile, che mira a riorientare i flussi di capitali verso investimenti necessari per ottenere un tenore di vita migliore e la crescita, nonché per gestire i rischi finanziari derivanti dai cambiamenti climatici, dall'esaurimento delle risorse, dal degrado ambientale e da problematiche sociali;
10. ribadisce che la ricerca e l'innovazione restano all'avanguardia dello sviluppo economico e della competitività dell'UE, oltre a essere un fattore determinante per la realizzazione della transizione verde e digitale; sottolinea, al riguardo, che sono necessarie ulteriori risorse per Orizzonte Europa, al fine di finanziarie progetti europei ambiziosi e sostenibili in linea con gli obiettivi dell'Unione; pone in evidenza la continua necessità di investimenti, in particolare tramite Orizzonte Europa, per sostenere ulteriormente le imprese, in particolare le PMI, le start-up e i giovani imprenditori, affinché trasformino i risultati della ricerca e le idee innovative in prodotti e servizi che rafforzano la competitività globale e la sostenibilità delle imprese dell'UE;
11. sostiene fermamente il ruolo fondamentale svolto dalla politica di coesione nel realizzare le priorità strategiche dell'UE e nel rilanciarne l'economia contribuendo alla crescita e allo sviluppo equi e sostenibili, promuovendo la convergenza sociale ed economica tra paesi e regioni, sostenendo la transizione verde e digitale e incentivando l'innovazione e l'occupazione, nonché fornendo sostegno alle persone anziane; sottolinea il valore dei finanziamenti che la politica di coesione sta fornendo per rispondere alle necessità emergenti, in particolare attraverso la serie di iniziative CARE (azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa) e attraverso il piano RePowerEU; rileva, tuttavia, che la politica di coesione non costituisce uno strumento di risposta alle crisi e presenta i propri obiettivi fondamentali nel lungo termine; insiste pertanto sul fatto che non dovrebbero essere effettuati trasferimenti dalla politica di coesione che potrebbero compromettere tali obiettivi; invita la Commissione e gli Stati membri ad accelerare l'attuazione della politica di coesione;
12. evidenzia l'importanza fondamentale della politica agricola comune e della politica comune della pesca in quanto le più longeve politiche dell'UE nel garantire ai suoi cittadini cibo a prezzi accessibili, sicuro e di qualità, e nel promuovere lo sviluppo sostenibile delle zone rurali e delle comunità costiere; sottolinea la necessità di tenere conto dell'impatto negativo della guerra di aggressione russa contro l'Ucraina sulla sicurezza alimentare e sull'accessibilità dei prodotti alimentari a livello mondiale e rileva la necessità di rafforzare la capacità degli agricoltori di resistere alle pressioni inflazionistiche e all'aumento dei prezzi dei fattori di produzione; invoca ulteriori misure a sostegno dei giovani agricoltori e dei nuovi agricoltori nel costituire e sviluppare attività, al fine di garantire la sostenibilità del settore e il ricambio generazionale;
13. sottolinea l'importanza di una più forte Unione della salute nell'Europa post-pandemica e, pertanto, di finanziamenti sufficienti e investimenti per il programma "UE per la salute" e per il polo tematico "Salute" nell'ambito di Orizzonte Europa, al fine di garantire che l'Unione possa rispondere efficacemente alle future crisi sanitarie, contribuire a potenziare i sistemi sanitari e migliorare la salute fisica e mentale delle persone rendendo l'assistenza sanitaria più abbordabile e accessibile; esprime preoccupazione in merito al fatto che circa il 50 % del bilancio a titolo del programma "UE per la salute" sia stato assegnato alle spese operative per l'Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione, sottolinea la necessità di stanziare finanziamenti adeguati per le attività definite nel regolamento che istituisce il programma "UE per la salute", compresa l'Unione per la salute, lo spazio europeo dei dati sanitari e il piano di lotta contro il cancro, in particolare tenuto conto del maggior numero di pazienti post-pandemia;
14. osserva che occorre rivolgere un'attenzione particolare alle zone rurali e remote, alle zone interessate dalla transizione industriale e alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici; sottolinea che è necessario trovare soluzioni sostenibili per arginare efficacemente la fuga di cervelli e, se del caso, per affrontare le sfide demografiche strutturali nelle regioni meno sviluppate dell'UE; pone in evidenza la necessità di risorse finanziarie volte a rivitalizzare le regioni colpite dal declino demografico e/o dalla deindustrializzazione;
15. sottolinea il significato della dimensione sociale nel bilancio dell'UE; rileva l'importanza di attuare pienamente il pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nel bilancio dell'UE per il bilancio del 2024, nonché il ruolo cruciale che, in tal senso, possono svolgere politiche e azioni sociali dell'UE adeguatamente finanziate, in particolare il Fondo sociale europeo Plus; evidenzia il ruolo cruciale del bilancio nel contribuire alle iniziative che rafforzano il dialogo sociale, a seguito della recente proposta della Commissione;
Verso l'indipendenza energetica come fondamento della sicurezza
16. sottolinea che il rafforzamento della sicurezza e dell'indipendenza energetica resta fondamentale per l'UE, in particolare nel contesto della guerra; evidenzia il ruolo di coordinamento dell'UE nel garantire la sicurezza delle forniture energetiche, stabilizzare i prezzi e aiutare le imprese, soprattutto le PMI, a far fronte agli shock dei prezzi; sottolinea che, nel contesto della grande incertezza riguardante gli approvvigionamenti energetici e delle interruzioni delle forniture, è necessaria la solidarietà tra i paesi dell'UE al fine di sostenere i paesi che ancora dipendono dall'energia russa e che sono maggiormente colpiti dai tagli delle forniture;
17. chiede ulteriori investimenti nelle infrastrutture critiche, nello stoccaggio dell'energia, nelle fonti energetiche rinnovabili e nell'efficienza energetica, nonché maggiore ricerca e innovazione nel settore energetico onde ridurre la dipendenza dall'energia proveniente da paesi terzi, in particolare da regimi non democratici, e dai combustibili fossili; evidenzia il ruolo chiave svolto dal bilancio a tale riguardo, in particolare attraverso i capitoli dedicati a RePowerEU nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF);
18. rammenta che gli investimenti nell'efficienza energetica sono una priorità e svolgono un ruolo fondamentale nel ridurre la dipendenza dai combustibili fossili in modo efficace in termini di costi; chiede, pertanto, che siano resi accessibili i finanziamenti necessari a sostegno delle azioni di efficienza energetica per gli edifici e le famiglie in tutta l'Unione, al fine di facilitare le riqualificazioni richieste, in particolare attraverso l'assistenza tecnica;
19. sottolinea la necessità di adeguare le infrastrutture europee alle future esigenze energetiche ai fini della transizione verso un'economia pulita, competitiva, sostenibile e moderna; sottolinea la fondamentale rilevanza delle interconnessioni per la piena integrazione del mercato dell'energia dell'UE, che migliorerà la sicurezza dell'approvvigionamento dell'Europa, sarà più resiliente agli shock dei prezzi e garantirà pertanto un'energia sostenibile e a prezzi accessibili ai cittadini e alle imprese dell'UE, e ridurrà la povertà energetica; chiede pertanto maggiori investimenti nelle infrastrutture energetiche transfrontaliere efficienti; rileva che le infrastrutture moderne e resilienti costituiscono una componente fondamentale della competitività e pone in evidenza la necessità di un approccio trasversale e olistico, tenendo conto della situazione nei diversi Stati membri;
Transizione verde e digitale e sovranità strategica dell'UE
20. sottolinea il ruolo centrale che svolge il bilancio nel realizzare il Green Deal europeo e nel raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica dell'Unione al più tardi entro il 2050, riducendo le emissioni e accrescendo l'uso di energia da fonti rinnovabili, creando un'economia circolare e invertendo il preoccupante percorso di perdita della biodiversità; esprime preoccupazione circa il forte impatto dovuto al cambiamento climatico e alla crisi della biodiversità in Europa e a livello globale, nonché in merito alla crescente e urgente necessità di affrontare tali sfide; sottolinea che le conseguenze dell'emergenza climatica e della crisi della biodiversità devono trovare un miglior riscontro nel bilancio dell'UE a favore di programmi che affrontano gli obiettivi in materia di clima, biodiversità e ambiente, nonché la conservazione della natura, in particolare il programma LIFE, tenendo conto della portata delle sfide;
21. sottolinea la necessità di creare un'economia moderna, efficiente, sostenibile e competitiva che non lasci indietro nessuno; rammenta la necessità di ulteriori finanziamenti per proteggere i cittadini dell'UE dall'aumento dei costi dovuto al cambiamento climatico e alla trasformazione verde, e per fornire investimenti e offrire posti di lavoro nelle regioni in transizione, anche attraverso il Fondo per una transizione giusta; chiede, a tal riguardo, una valutazione dell'attuazione del Fondo, prestando particolare attenzione alla necessità di accrescerne la capacità di assorbimento, alla necessità di garantire un sostegno adeguato alle regioni che rimangono indietro e al fatto che gli Stati membri e le regioni presentano diversi punti di partenza ed esigenze divergenti;
22. sottolinea, in tale contesto, la necessità di ingenti investimenti per rafforzare la sovranità strategica dell'UE, sviluppare un'industria a zero emissioni nette e garantire che l'Unione disponga delle infrastrutture e delle necessarie capacità produttive; apprezza la comunicazione della Commissione del 1º febbraio 2023 dal titolo "Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette"; ritiene che la strategia industriale europea debba essere concepita sia per garantire la leadership europea nelle tecnologie energetiche pulite sia per migliorare la base industriale esistente e sostenerne la trasformazione in futuro, nell'ottica di creare posti di lavoro di qualità e una crescita economica per tutti gli europei, perseguendo nel contempo gli obiettivi del Green Deal;
23. sottolinea che il successo della strategia dipenderà dalla capacità di garantire un accesso più rapido ai finanziamenti; evidenzia il ruolo del bilancio dell'UE e, in particolare, il valore di InvestEU, del meccanismo per collegare l'Europa (MCE), del programma spaziale dell'UE e dell'imminente normativa europea sui semiconduttori, nel fornire accesso ai finanziamenti richiesti; sottolinea che l'Unione deve avvalersi pienamente dell'MCE al fine di modernizzare e collegare la propria infrastruttura per i trasporti e l'energia;
24. prende atto dell'intenzione della Commissione di istituire un Fondo europeo di sovranità che deve essere basato su un'attenta valutazione delle esigenze e un'analisi approfondita delle carenze di finanziamento; sottolinea che le finalità principali del fondo sono evitare la frammentazione del mercato unico causata dai regimi nazionali, fornire una risposta europea comune attraverso il bilancio dell'UE e rafforzare l'autonomia strategica aperta dell'Unione e la transizione verde e digitale in modo globale, riducendo le dipendenze in settori strategici e finanziando tra l'altro gli investimenti nei settori chiave correlati, tra cui la sanità, le materie prime e lo spazio;
25. rammenta che il nuovo fondo deve essere istituito secondo la procedura legislativa ordinaria, deve essere integrato nel QFP e posto sotto il relativo massimale aumentato di conseguenza, garantendo così il pieno controllo da parte del Parlamento democraticamente eletto; ribadisce la propria storica posizione secondo la quale tutte le nuove iniziative politiche, gli obiettivi e i compiti debbano essere finanziati con nuove risorse e insiste pertanto sul fatto che il fondo non possa essere finanziato a spese dei programmi esistenti;
26. sottolinea la necessità di accelerare la transizione digitale dell'economia e della società, al fine di garantire la competitività globale dell'Unione attraverso investimenti nell'infrastruttura digitale e nella connettività, incrementando l'uso delle tecnologie digitali, potenziando l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e il calcolo ad alte prestazioni; richiama l'attenzione sull'importanza a tal riguardo del programma Europa digitale e dell'MCE - Digitale;
27. sottolinea che la sicurezza degli approvvigionamenti di materie prime critiche è fondamentale per la transizione verde e digitale, nonché per il rafforzamento della sovranità strategica dell'UE; pone in evidenza che l'UE deve rafforzare la propria indipendenza nella catena del valore di semiconduttori, anche sostenendo la normativa europea sui semiconduttori con un'architettura di bilancio appropriata;
28. rileva che la transizione verde e digitale, e un riorientamento della politica industriale richiedono investimenti significativi nello sviluppo delle competenze; sottolinea che l'alfabetizzazione digitale e le competenze digitali di base sono fondamentali per tutti i cittadini e che è necessario profondere sforzi volti a colmare il divario della capacità digitale e a garantire che le persone sviluppino le competenze necessarie per adattarsi al mutevole contesto dell'ambiente di lavoro, che comprende l'intelligenza artificiale e la robotica; invita la Commissione e servirsi dell'Anno europeo delle competenze 2023 come piattaforma per creare una politica dell'UE efficace a lungo termine, sostenuta da un finanziamento adeguato e basata su precedenti esperienze pilota positive sull'accesso agli strumenti formativi in zone e comunità che presentano un basso livello di connettività o un accesso scarso alle tecnologie;
Un'Europa resiliente e democratica che investe nelle future generazioni
29. ricorda che la pandemia è stata particolarmente difficile per i giovani, provocando numerosi problemi psicologici e sociologici e traducendosi in minori prospettive, una situazione ulteriormente aggravata dall'insicurezza della guerra alle porte dell'UE; insiste sulla necessità di mobilitare tutti i possibili finanziamenti grazie al programma Erasmus+ e al Corpo europeo di solidarietà per sostenere opportunità di mobilità e promuovere l'eccellenza, l'innovazione e l'imprenditorialità, migliorare le competenze e l'occupabilità delle persone, promuovere l'inclusione sociale, sostenere la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione in tutta Europa e promuovere la partecipazione dei giovani alla vita democratica; pone in evidenza che entrambi i programmi costituiscono strumenti fondamentali per dare seguito alle raccomandazioni risultanti dall'Anno europeo della gioventù;
30. pone in evidenza che l'obiettivo centrale di entrambi i programmi è conseguire una maggiore inclusività, incrementando i tassi di partecipazione tra le persone che presentano minori opportunità; è allarmato a causa dell'impatto che l'inflazione galoppante e l'aumento del costo della vita hanno prodotto sulla capacità delle persone e delle organizzazioni che dispongono di mezzi finanziari limitati di partecipare ai programmi; è impegnato a garantire che Erasmus+ non diventi, de facto, un programma selettivo, aperto unicamente a coloro che possono permettersi di partecipare; rammenta che la Commissione è tenuta a mettere in atto misure di sostegno finanziario per le persone che hanno meno opportunità, in particolare laddove la loro partecipazione sia ostacolata per motivi finanziari; intende pertanto garantire che il bilancio dell'UE attenui l'impatto dell'aumento dei costi di partecipazione, compresa l'inflazione;
31. esprime preoccupazione per il fatto che i tassi di disoccupazione tra i giovani e le donne nell'UE siano superiori ai tassi di disoccupazione totale; sottolinea l'importanza del Fondo sociale europeo Plus e della Garanzia per i giovani nel sostenere l'istruzione, la formazione e l'apprendimento permanente, migliorando in tal modo le competenze e l'occupabilità e aiutando le persone a entrare in un mercato del lavoro inclusivo; evidenzia l'effetto positivo della formazione professionale nel contrastare la disoccupazione;
32. rammenta che la pandemia di COVID-19, a cui hanno fatto seguito l'impennata dei prezzi dell'energia e l'inflazione, ha avuto un impatto significativo sul settore della cultura; insiste pertanto sulla necessità di stanziare finanziamenti sufficienti per il programma Europa creativa;
33. ribadisce l'importanza del bilancio dell'UE nella promozione dei valori europei e dei diritti dei cittadini, nella promozione di un impegno civico attivo, nella costruzione di società resilienti e a sostegno dei principi fondamentali della democrazia, dello Stato di diritto, della solidarietà, dell'inclusività, della giustizia, della non discriminazione e dell'uguaglianza, compresa la lotta contro l'antisemitismo; sottolinea la necessità che il bilancio sostenga la libertà di stampa e dei mezzi di comunicazione, e la lotta alla disinformazione; evidenzia pertanto l'importanza del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) e la necessità di un finanziamento ambizioso per quest'ultimo; osserva che il programma Giustizia include un obiettivo specifico volto a promuovere la formazione giuridica e la cultura dello Stato di diritto;
34. rammenta che le donne sono colpite in modo sproporzionato dall'attuale crisi economica e sociale e che la grande maggioranza di rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina è rappresentata da donne e bambini; accoglie con favore la recente proposta legislativa volta a rafforzare il quadro giuridico della lotta contro la violenza basata sul genere; invoca pertanto un ambizioso finanziamento per la sezione Daphne del programma CERV per prevenire e contrastare la violenza basata sul genere e la violenza contro i bambini, comprese le risorse necessarie per sostenere l'accesso ai servizi sicuri per la salute sessuale e riproduttiva, le organizzazioni per i diritti delle donne, i rifugi e i servizi di sostegno nelle zone di conflitto e di guerra, nonché per le iniziative dell'UE volte ad affrontare la discriminazione, in particolare nei confronti delle donne e delle persone LGBTI+;
35. sottolinea che il sostegno di bilancio per una comunicazione efficace con i cittadini contribuisce ad accrescere la consapevolezza relativa al processo decisionale e alle politiche dell'UE, aumentando la trasparenza del processo decisionale dell'UE e potenziandone la legittimità, in particolare in vista delle elezioni europee del 2024, dell'inizio del nuovo mandato legislativo e delle elezioni del Presidente della Commissione; ricorda, a tale riguardo, l'importanza di mettere a disposizione i contenuti in tutte le lingue ufficiali dell'UE, ove possibile;
Risposta efficace alle sfide globali e geopolitiche
36. condanna ancora una volta, con la massima fermezza, la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina; sottolinea la continua necessità di soccorsi e aiuti umanitari rapidi, anche per mantenere i servizi di base e riparare le infrastrutture critiche; si compiace al riguardo dei 18 miliardi di EUR che l'UE, insieme ai suoi partner strategici, sta fornendo all'Ucraina nell'ambito dell'assistenza macrofinanziaria nel 2023; sottolinea la necessità che l'UE svolga un ruolo centrale nello sforzo di ricostruzione e ripresa a lungo termine; invoca, a tale proposito, un quadro giuridico che consenta di utilizzare i beni russi privati o statali congelati per la ricostruzione;
37. rileva che l'Unione e i suoi cittadini hanno sostenuto l'Ucraina fin dall'inizio della guerra di aggressione russa, mostrando solidarietà nei confronti degli ucraini nella lotta a difesa della loro sovranità, e offrendo rifugio e protezione temporanea a milioni di profughi; plaude all'unità senza precedenti, alla rapidità del processo decisionale e alla portata dell'assistenza a titolo del bilancio che hanno consentito all'Unione e agli Stati membri di mettere in atto sanzioni contro la Russia, di fornire aiuti umanitari e militari, di offrire supporto nei settori della sanità, dell'energia e dell'agricoltura e di agevolare gli scambi, in particolare creando corridoi di solidarietà per aiutare l'Ucraina a esportare prodotti agricoli, promuovendo nel contempo lo sviluppo regionale nella regione del Danubio; sottolinea che sarà necessaria ulteriore assistenza per sostenere i servizi di base e le infrastrutture essenziali nel paese;
38. ribadisce il sostegno incondizionato a favore della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i paesi del partenariato orientale e plaude al fatto che l'Ucraina e la Moldova siano ora paesi candidati; osserva inoltre che entrambi i paesi necessiteranno di ulteriore assistenza tecnica e finanziaria, anche al fine di potenziarne la resilienza e di prevenire e contrastare minacce ibride; invita la Commissione a presentare proposte volte a includere l'Ucraina e la Moldova nell'elenco dei beneficiari dello strumento di assistenza preadesione (IPA III); sottolinea l'importanza strategica della politica di allargamento nei paesi dei Balcani occidentali e la necessità di un finanziamento adeguato attraverso lo strumento IPA III a tale riguardo;
39. prende atto del rapido deterioramento del contesto internazionale dall'inizio del QFP, sia nei paesi del vicinato che nel resto del mondo, a causa delle crisi di natura alimentare, energetica, climatica ed economica; rammenta che l'UE deve continuare a svolgere il proprio ruolo fondamentale per la promozione dello sviluppo sostenibile e democratico e per le riforme politiche ed economiche, proteggendo lo Stato di diritto e i diritti umani, affrontando le sfide sociali e climatiche, garantendo un continuo sostegno ai rifugiati, affrontando la causa principale della migrazione irregolare e mirando a scongiurare la perdita di vite umane; sottolinea che lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) – Europa globale, gli aiuti umanitari e altri strumenti dovrebbero garantire il sostegno alle comunità e alle regioni bisognose in tutto il mondo;
40. sottolinea che l'Unione necessita di risorse sufficienti per affrontare le sfide a lungo termine nel proprio vicinato e nel resto del mondo rispondendo a numerose crisi; ribadisce che le risorse disponibili a titolo della rubrica 6 del QFP non sono sufficienti per conseguire gli obiettivi summenzionati e devono pertanto essere incrementate nel quadro della revisione del QFP; esprime, in particolare, preoccupazione per il continuo sottofinanziamento degli aiuti umanitari, che richiede ripetuti interventi nel corso di ciascun esercizio finanziario; è particolarmente allarmato dal fatto che sia stato necessario mobilitare 185 milioni di EUR dalla riserva di solidarietà e per gli aiuti d'urgenza nel febbraio 2023 per rafforzare gli aiuti umanitari, il che dimostra che il bilancio non prevede risorse sufficienti per rispondere alle esigenze umanitarie sempre più pressanti; invita la Commissione a rispondere alle esigenze reali e a fornire all'autorità di bilancio le informazioni richieste per adottare le decisioni necessarie per il bilancio 2024;
41. esprime cordoglio e solidarietà per le numerose vittime del terremoto, avvenuto nel febbraio 2023, nella Turchia meridionale e nel nord della Siria, e le loro famiglie; plaude alla risposta immediata dell'UE e sottolinea la necessità di ulteriori aiuti immediati nel lungo termine e del sostegno per fornire una risposta alla situazione umanitaria critica, in particolare nelle zone che sono anche colpite dal conflitto siriano;
42. pone in evidenza il ruolo fondamentale svolto dalle organizzazioni e agenzie internazionali nell'attuazione dei programmi dell'UE e nel fornire assistenza umanitaria sul campo; sottolinea la necessità di livelli di finanziamento adeguato per tutte queste organizzazioni e agenzie; chiede finanziamenti dell'UE più ambiziosi a sostegno dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), al fine di fornire servizi di sviluppo e assistenza umanitaria per milioni di profughi palestinesi, contribuendo al contempo alla stabilità della regione;
43. è allarmato a causa dell'impatto prodotto dalle catastrofi naturali che si verificano in Europa e nei paesi vicini ed esprime preoccupazione circa la capacità dell'UE di rispondere in maniera efficace; sottolinea che tali catastrofi sono spesso legate ai cambiamenti climatici e che pertanto si potranno verificare con maggiore frequenza e intensità nel futuro; invita la Commissione a garantire finanziamenti ambiziosi per il meccanismo di protezione civile dell'Unione, in modo da fornire una risposta efficace e proteggere le vite umane;
44. sottolinea che il bilancio del 2024 dovrebbe essere in linea con gli obblighi dell'Unione nel quadro degli accordi di Parigi e Montreal e con gli impegni internazionali sul clima, in particolare il Fondo perdite e danni;
45. ricorda che la guerra, unitamente all'aumento della fame e della povertà a livello globale, costringono milioni di persone ad abbandonare le proprie case e a chiedere protezione nell'UE; sottolinea la necessità che l'UE continui a fornire sostegno agli Stati membri ospitanti, e quindi alle comunità locali e regionali, ai fini dell'accoglienza, l'insediamento e l'integrazione di tali profughi, e per la loro formazione e le esigenze mediche; segnala l'importanza della risposta iniziale fornita attraverso le iniziative CARE e sottolinea il fondamentale ruolo continuo svolto dal Fondo Asilo, migrazione e integrazione a tal riguardo;
46. sottolinea che una gestione e una protezione efficace delle frontiere esterne dell'UE, accanto all'attuazione corretta ed efficiente della politica dell'Unione in materia di asilo, sono le priorità fondamentali della politica migratoria dell'Unione, un prerequisito inderogabile della libera circolazione delle persone e il corretto funzionamento dello spazio Schengen, e sono fondamentali per la sicurezza dell'UE e dei suoi cittadini;
47. sottolinea la necessità di attuare una politica migratoria e in materia di asilo nel rispetto dei diritti umani e di garantire un'effettiva integrazione sociale ed economica, in linea con i valori dell'Unione e gli impegni internazionali; sottolinea la necessità di stanziare risorse finanziarie sufficienti al fine di garantire l'attuazione del patto europeo sulla migrazione; condanna fermamente i tentativi di strumentalizzare i migranti a fini politici; chiede di destinare maggiori finanziamenti al coordinamento con i paesi di transito e i paesi di origine della migrazione irregolare, al fine di controllare e arrestare la tratta e il traffico di esseri umani;
48. è estremamente preoccupato dell'interpretazione data da taluni Stati membri delle conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio 2023, in particolare del paragrafo 23; pone in evidenza che l'autorità di bilancio dell'UE si oppone fermamente all'uso di finanziamenti dell'Unione per la costruzione di recinzioni o muri alle frontiere esterne dell'UE e si attende che la Commissione continui a negare tali finanziamenti ora e in futuro;
49. ritiene indispensabile garantire l'adeguatezza dei finanziamenti, del personale e della sua formazione per tutte le agenzie che operano nel settore della sicurezza, della migrazione e dell'asilo, riconoscendo il notevole aumento delle loro responsabilità, l'importanza della cooperazione tra di esse, nonché il loro ruolo essenziale nel rafforzamento della cooperazione e del coordinamento tra gli Stati membri;
50. chiede finanziamenti adeguati nell'ambito dello strumento per la gestione delle frontiere e la politica dei visti, al fine di soddisfare le necessità impellenti alle frontiere esterne dell'UE, in linea con gli obiettivi di tale strumento; ribadisce i ripetuti appelli e il sostegno a favore dell'adesione urgente della Romania e della Bulgaria allo spazio Schengen;
51. sottolinea la necessità di rafforzare le capacità di sicurezza e di difesa dell'UE per rispondere meglio alle attuali sfide geopolitiche senza precedenti, tra cui la lotta al terrorismo, alla criminalità informatica e alla diffusione della disinformazione online, che rappresenta una minaccia per la democrazia europea; ricorda l'importanza di un approccio globale alla sicurezza che comprenda le capacità militari e civili, le relazioni esterne e la sicurezza interna;
52. accoglie con favore gli obiettivi principali del regolamento proposto sull'istituzione di uno strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa mediante appalti comuni, al fine di migliorare le capacità difensive dell'UE e la resilienza agli shock improvvisi; rammenta inoltre che ciò supererà i finanziamenti disponibili a titolo della rubrica 5; osserva il ruolo centrale svolto dal meccanismo per collegare l'Europa nel sostenere la mobilità militare, che è stato determinante nel fornire sostegno all'Ucraina; ribadisce la necessità di potenziare rapidamente la difesa, la capacità di produzione e l'interoperabilità degli Stati membri, in particolare quelli in prima linea e quindi maggiormente esposti alle minacce attuali, e invita la Commissione a esaminare ulteriori iniziative volte a rafforzare la base tecnologica e industriale della difesa dell'UE;
Un bilancio responsabile: questioni orizzontali
53. ricorda che il Parlamento, il Consiglio e la Commissione si sono impegnati, in virtù dell'accordo interistituzionale (AII) del 16 dicembre 2020, a rispettare una tabella di marcia per l'introduzione di nuove risorse proprie, anche per coprire completamente il rimborso del debito contratto nell'ambito dello strumento dell'Unione europea per la ripresa (EURI); invita la Commissione e il Consiglio a proseguire senza indugio e prima della fine del 2023 con l'introduzione di tutte le nuove risorse proprie contenute nel primo paniere, il che è fondamentale per il rimborso dei debiti e il finanziamento delle priorità strategiche dell'Unione; attende con interesse le ambiziose proposte della Commissione relative a un secondo paniere di nuove risorse proprie previsto non oltre il terzo trimestre del 2023; chiede alla Commissione di essere ancora più ambiziosa e di prendere in considerazione la proposta di nuove risorse proprie innovative e reali;
54. sottolinea che il rimborso degli oneri finanziari dell'EURI è un obbligo per l'UE; rileva che gli oneri finanziari dipendono dalle fluttuazioni del mercato e sono pertanto intrinsecamente imprevedibili, il che crea rischi per le politiche e i programmi concordati dell'UE e per la capacità del bilancio di rispondere alle necessità emergenti; rinnova la richiesta di collocare gli oneri finanziari dell'EURI al di sopra dei massimali del QFP nell'ambito della sua revisione per il bilancio 2024; insiste sulla necessità che la Commissione fornisca all'autorità di bilancio informazioni tempestive e dettagliate sui calcoli alla base degli oneri finanziari dell'EURI;
55. osserva che l'importo dei disimpegni nel settore della ricerca (provvisoriamente oltre 300 milioni di ì EUR nel 2022) supera il livello previsto nell'accordo sul QFP e pertanto non è coperto da tale accordo; insiste sul fatto che tutti gli importi disimpegnati nel settore della ricerca dovrebbero essere resi disponibili a norma dell'articolo 15, paragrafo 3, del regolamento finanziario (regolamento (UE, Euratom) 2018/1046); ribadisce che tutti gli importi disimpegnati dovrebbero rimanere a bilancio e sottolinea la necessità di apportare le modifiche corrispondenti al regolamento finanziario;
56. sottolinea la necessità di continuare a lavorare per il conseguimento degli obiettivi di integrazione del clima e della biodiversità nel bilancio dell'UE, come stabilito nell'accordo interistituzionale; ricorda alla Commissione il suo obbligo a norma dell'AII di procedere periodicamente a un bilancio dei progressi compiuti negli sforzi di integrazione del clima e di esaminare se gli obiettivi sono stati raggiunti o sono sulla buona strada; invita la Commissione a monitorare l'attuazione del principio "non arrecare un danno significativo" e ad adottare le misure correttive necessarie se e quando necessario; evidenzia la necessità di compiere ulteriori sforzi nel bilancio dell'Unione per il 2024 al fine di garantire che gli obiettivi di spesa a favore della biodiversità fissati per il 2026 e 2027 siano conseguiti;
57. invita la Commissione a prestare la dovuta attenzione alle conclusioni della relazione speciale della Corte dei conti europea dal titolo "La spesa per il clima nel bilancio dell'UE per il periodo 2014-2020"; insiste sulla necessità di tracciare accuratamente le spese legate al clima e alla biodiversità; apprezza i progressi compiuti nel bilancio per il 2023 in relazione all'integrazione della biodiversità e invita la Commissione a concludere l'aggiornamento della metodologia di monitoraggio per la spesa a favore della biodiversità per il bilancio dell'UE per il 2024, compresi i dettagli relativi al contributo previsto di ciascun programma all'obiettivo 2024; sottolinea la necessità di garantire la coerenza tra i finanziamenti per il clima e la biodiversità e invita la Commissione a pubblicare le spese pertinenti nel progetto di bilancio;
58. ribadisce che tutti i programmi, le politiche e le attività dell'UE dovrebbero essere attuati in modo tale da promuovere la parità di genere nella realizzazione dei rispettivi obiettivi; accoglie con favore, a tal riguardo, il lavoro della Commissione sul bilancio di genere e su una nuova classificazione intesa a misurare l'impatto di genere della spesa dell'Unione, come stabilito nell'AII; invita la Commissione a estendere tale metodologia a tutti i programmi del QFP al fine di presentare i risultati per il bilancio 2024 accompagnati dalla raccolta sistematica, dalla rendicontazione e dalla valutazione di dati disaggregati per genere, di misurare la spesa pertinente per la promozione della parità di genere, dei diritti e delle pari opportunità per tutti; si attende che tutte le relazioni in materia di parità di genere siano basate sul volume e non sul numero di azioni; sottolinea l'importanza della raccolta di dati ai fini dell'attuazione della direttiva rivista sulla lotta contro la violenza di genere ed evidenzia la necessità di disporre delle risorse necessarie per operare in tal senso;
59. invita la Commissione a sviluppare una metodologia solida per monitorare la spesa sociale nel bilancio dell'Unione sulla base dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali;
60. ricorda il ruolo fondamentale svolto dalle agenzie decentrate, dalle imprese comuni e dalla Procura europea; ritiene che le agenzie debbano disporre di personale sufficiente e di risorse adeguate per poter svolgere i loro compiti; ricorda che i compiti delle agenzie evolvono alla luce delle priorità politiche e sottolinea che le nuove responsabilità devono essere accompagnate da un livello adeguato di nuove risorse;
61. sottolinea il valore dei progetti pilota (PP) e delle azioni preparatorie (AP) per sperimentare nuove iniziative politiche e porre le basi per future azioni dell'Unione; intende pertanto proporre un pacchetto di progetti pilota e azioni preparatorie in linea con le sue priorità politiche e con la valutazione della Commissione; si aspetta che la Commissione valuti in modo imparziale le proposte PP-AP sulla base di una valutazione giuridica e finanziaria e si aspetta di ricevere spiegazioni precise e dettagliate quando un progetto è considerato "coperto" dai programmi e dalle politiche dell'Unione, con esempi concreti di azioni dell'Unione che si ritiene coprano le proposte; invita la Commissione a garantire che i progetti pilota e le azioni preparatorie adottati nel bilancio siano pienamente attuati, in modo tempestivo e in stretta cooperazione con il Parlamento, e che i risultati di tali progetti e azioni e l'istituzione da cui sono avviati siano comunicati in modo adeguato;
62. sottolinea l'importanza di una rapida erogazione dei fondi ai beneficiari, in modo da fornire il necessario stimolo economico; sottolinea, a tale proposito, che l'erogazione e l'utilizzo tempestivi dei fondi di NextGenerationEU attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, nel rispetto della condizionalità dello Stato di diritto, sono elementi essenziali per sostenere la ripresa e investire per il futuro nelle regioni e nei comuni che si trovano ad affrontare un'estrema incertezza geopolitica ed economica;
63. sottolinea che le verifiche e i controlli adeguati sulla spesa dell'UE sono essenziali per contrastare la frode, proteggere gli interessi finanziari dell'Unione e garantire un elevato livello di fiducia da parte dei cittadini nelle istituzioni dell'UE e nei processi decisionali dell'Unione; rammenta che la selezione dei beneficiari finali e l'attuazione rigorosa dei fondi UE conformemente ai principi democratici, di responsabilità e rispetto dei diritti fondamentali e dei valori dell'Unione sono essenziali per il successo degli investimenti europei;
64. apprezza l'impatto positivo del regolamento relativo a un regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'UE; sottolinea il chiaro legame tra il rispetto dello Stato di diritto e l'esecuzione efficiente del bilancio dell'UE e invita la Commissione a garantire una rigorosa applicazione del regolamento; insiste inoltre sull'obbligo di rispettare la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea nell'esecuzione del bilancio dell'UE;
65. sottolinea la necessità che il bilancio 2024 preveda stanziamenti di pagamento sufficienti per i programmi che dovrebbero aver raggiunto una velocità di crociera; insiste sulla necessità di accelerare l'attuazione dei vari programmi per evitare il rischio di un arretrato dei pagamenti nella seconda metà del periodo coperto dal QFP;
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66. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti.
PARERE DELLA COMMISSIONE PER GLI AFFARI ESTERI (9.3.2023)
destinato alla commissione per i bilanci
sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III
Relatrice per parere: Carina Ohlsson
SUGGERIMENTI
La commissione per gli affari esteri invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. chiede un bilancio 2024 ambizioso per quanto riguarda l'azione esterna al fine di dotare l'Unione di mezzi adeguati per conseguire i suoi obiettivi di politica estera; insiste sulla necessità di concentrarsi sulle priorità evidenziate durante i dialoghi ad alto livello nel quadro dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale, e dello strumento di assistenza preadesione (IPA III); ricorda la necessità di applicare una rigorosa condizionalità nell'ambito di tali strumenti, segnatamente rafforzando l'attuazione dei meccanismi di trasparenza e di audit basati sul quadro giuridico dell'IPA III, nonché di garantire che tutte le spese dell'UE siano pienamente in linea con gli obiettivi e gli interessi strategici dell'UE e non in contraddizione con essi;
2. sottolinea che la protezione e la promozione dei diritti umani e della democrazia a livello mondiale continuano a essere di fondamentale importanza per l'azione esterna dell'UE; chiede un bilancio più ambizioso per le componenti dell'IPA III relative ai diritti umani, al fine di affrontare le crescenti sfide per la democrazia e i diritti umani nel mondo; chiede maggiori finanziamenti per le missioni di osservazione elettorale e sottolinea il ruolo fondamentale di tali missioni, che hanno un forte effetto deterrente rispetto alla violenza e alle frodi elettorali e che contribuiscono inoltre a migliorare le future elezioni, a promuovere la pace e lo sviluppo e a sostenere la democrazia; invita la Commissione a garantire che la sua assistenza alla cooperazione rafforzi il sostegno alla società civile, in particolare ai difensori dei diritti umani e alle popolazioni e comunità indigene;
3. sottolinea le numerose sfide e la situazione di instabilità nel vicinato dell'UE; ricorda l'importanza strategica della politica di allargamento nei Balcani occidentali; sottolinea la necessità di aumentare i finanziamenti destinati ai paesi dei Balcani occidentali e ai paesi del vicinato orientale e del vicinato meridionale, anche nel quadro della rubrica 6 del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, al fine di sostenere le riforme politiche ed economiche, le transizioni democratiche e gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal, compresa la transizione energetica, con una particolare attenzione per i partner più impegnati secondo il principio "more for more and less for less" (più progressi, più aiuti e meno progressi, meno aiuti); invita la Commissione a presentare proposte sull'inclusione dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia nell'elenco dei beneficiari dell'IPA III e a garantire un aumento proporzionale dei finanziamenti a titolo di tale strumento; chiede un aumento complessivo del bilancio dell'IPA III per garantire un'assistenza più adeguata da parte dell'UE ai paesi beneficiari in tempi di cambiamenti geopolitici;
4. si rammarica del fatto che, secondo la relazione speciale n. 01/2022 della Corte dei conti europea[19], i 700 milioni di EUR di sostegno finanziario forniti dall'UE tra il 2014 e il 2020 per il miglioramento dello Stato di diritto nei Balcani occidentali abbiano avuto un impatto limitato sulle riforme fondamentali; invita la Commissione a inviare segnali chiari ai paesi candidati nei quali un regresso per quanto riguarda le norme dello Stato di diritto sta compromettendo o ritardando l'adesione all'UE; invita inoltre la Commissione a garantire l'efficienza dei fondi spesi e a riferire al Parlamento; deplora il persistente scarso livello di allineamento della Serbia alla politica estera e di sicurezza comune (PESC), in particolare per quanto riguarda la guerra di aggressione della Federazione russa contro l'Ucraina; invita a tale proposito la Commissione a prendere in considerazione la possibilità di rifiutare i finanziamenti alla Serbia fino a quando tale paese non avrà dimostrato di essere pienamente allineato alla PESC, mantenendo nel contempo il sostegno dell'UE alla società civile;
5. sottolinea che la fuga dei cervelli nei paesi dei Balcani occidentali continua a ostacolare l'integrazione europea; invita la Commissione a intensificare gli sforzi volti a sostenere lo sviluppo del capitale umano utilizzando i fondi dell'IPA III per fornire un'istruzione, una specializzazione, opportunità occupazionali e una protezione sociale migliori nei paesi beneficiari, e per stimolare il ritorno dei cittadini e la trasformazione della società trasmettendo le norme e i valori europei attraverso l'acquisizione di competenze ed esperienze, nonché a rafforzare il sostegno dell'IPA III ai progetti incentrati sulla costruzione istituzionale e sul corretto funzionamento delle istituzioni nei paesi beneficiari, al fine di garantire un'adeguata capacità di assorbimento;
6. sottolinea che l'Unione si trova ad affrontare un contesto globale in rapida evoluzione e un numero crescente di crisi – fra cui l'aggressione militare illegale dell'Ucraina da parte della Russia – che impongono all'Unione di assumere un ruolo di maggiore rilievo negli affari internazionali; evidenzia il suo fermo appoggio all'Ucraina, anche attraverso lo strumento europeo per la pace, il bilancio dell'Unione per l'aiuto di emergenza, l'assistenza umanitaria e il sostegno alla sua resilienza economica, sociale e finanziaria; riconosce che la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina richiederanno uno sforzo finanziario globale considerevole; invita a tale proposito la Commissione a predisporre uno strumento giuridico che consenta la confisca dei beni e dei fondi russi congelati affinché possano essere utilizzati per la ricostruzione dell'Ucraina e per il risarcimento delle vittime ucraine e delle loro famiglie; attende con impazienza di osservare i lavori della piattaforma multiagenzia di coordinamento dei donatori;
7. evidenzia l'importanza di mantenere il sostegno finanziario all'opposizione democratica e alla società civile bielorussa, sia in Bielorussia che in esilio; invita la Commissione ad affrontare le difficoltà incontrate nel sistema bancario dell'Unione dalle ONG bielorusse e russe che sono registrate nell'UE, in quanto molto spesso le banche europee negano loro l'accesso ai servizi e chiudono i loro conti; ribadisce l'importanza di destinare risorse finanziarie alla sicurezza nucleare, soprattutto in considerazione del fatto che la Bielorussia non coopera per quanto riguarda la sua centrale nucleare di Astravyets e che la Russia ha occupato la più grande centrale nucleare d'Europa, quella di Zaporizhzhia in Ucraina, e utilizza la forza militare in prossimità di impianti nucleari;
8. ribadisce l'urgente necessità di rafforzare il contributo finanziario dell'Unione a favore dell'azione globale contro i cambiamenti climatici, anche sostenendo i paesi partner nel loro percorso verso una transizione verde e digitale; sottolinea la necessità di continuare ad adoperarsi per conseguire gli obiettivi di integrazione del clima e della biodiversità stabiliti nell'accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020[20] (AII) e chiede che si compiano maggiori sforzi nel bilancio 2024 per raggiungere gli obiettivi di spesa e, in particolare, per ottenere l'effetto desiderato sia nel bilancio dell'Unione che nelle spese dello strumento dell'Unione europea per la ripresa; invita la Commissione a tenere conto con precisione delle conclusioni della relazione speciale della Corte dei conti europea sulla spesa per il clima nel bilancio dell'UE per il periodo 2014-2020, nonché del controllo di gestione del novembre 2022; ricorda alla Commissione che nel quadro dell'AII ha contratto l'impegno vincolante di fare un bilancio di metà percorso dei progressi compiuti in vista dell'integrazione delle questioni climatiche e di verificare se gli obiettivi siano stati raggiunti o stiano per esserlo; chiede alla Commissione, in caso di mancato conseguimento di tali obiettivi, di presentare proposte adeguate in linea con i requisiti di cui all'articolo 16 dell'AII; ricorda che il principio "non arrecare un danno significativo" è integrato in tutte le attività dell'Unione attraverso l'esecuzione del bilancio, come convenuto nell'AII, e sottolinea pertanto l'urgente necessità di garantire, in tutto il bilancio, il rispetto di tale principio relativamente a tutte e sei le sue dimensioni ambientali, e di adottare se e quando necessario le misure correttive che si impongono, senza indebiti ritardi;
9. ricorda gli obiettivi di spesa relativi alla biodiversità fissati dal QFP, pari al 7,5 % e al 10 % a partire rispettivamente dal 2024 e dal 2026; sottolinea che dovrebbe essere compiuto ogni sforzo per conseguire quanto prima l'obiettivo di una spesa relativa alla biodiversità pari al 10 %; evidenzia che il deficit di finanziamento della biodiversità nel corso del periodo compreso tra il 2021 e il 2030 ammonta a circa 18,69 miliardi di EUR l'anno e che andrebbe colmato quanto prima; prende atto dei progressi compiuti nella preparazione del bilancio dell'UE per il 2023 per quanto riguarda l'integrazione della biodiversità e invita la Commissione a concludere l'aggiornamento della metodologia per il monitoraggio della spesa per la biodiversità relativamente al bilancio dell'UE per il 2024; invita, inoltre, la Commissione a pubblicare una "scheda" che illustri nel dettaglio il contributo previsto di ciascun programma all'obiettivo del 2024 e le modalità di conseguimento dell'obiettivo del 2026, oltre a fornire un piano d'azione per delineare le misure a livello di programma necessarie per garantire che ciascun programma raggiunga il proprio obiettivo crescente;
10. accoglie con favore gli sforzi in vista di una rendicontazione più trasparente e completa nei documenti di bilancio e nel sito web dedicato alla performance, e mette in evidenza la necessità di procedere a valutazioni ex post sufficienti con particolare attenzione all'impatto; si aspetta che la Commissione pubblichi la metodologia per la misurazione dei progressi unitamente alla revisione intermedia, previa consultazione del Parlamento e dei pertinenti portatori di interessi; sottolinea la necessità di garantire la coerenza tra i finanziamenti per il clima e per la biodiversità e invita la Commissione, al momento della presentazione del progetto di bilancio, a pubblicare gli importi e le quote di spesa per ciascun programma che contribuirà a ciascun obiettivo;
11. accoglie con favore il lavoro della Commissione su un nuovo sistema di classificazione inteso a misurare l'impatto di genere della spesa dell'Unione, in linea con le disposizioni dell'AII; invita la Commissione ad assicurare che questo sistema di classificazione fornisca una rappresentazione precisa e completa dell'impatto dei programmi sulla parità di genere, al fine di ottenere il miglior impatto di genere possibile per i programmi che sono attualmente classificati come aventi zero stelle e di trarre insegnamenti per la loro concezione; chiede, inoltre, che questo sistema di classificazione sia esteso a tutti i programmi del QFP affinché i risultati siano visibili nel bilancio 2024; sottolinea a tale riguardo la necessità di una raccolta e di un'analisi sistematiche di dati disaggregati per genere; si aspetta che tutte le relazioni in materia di parità di genere siano basate sul volume e non sul numero di azioni; ricorda la necessità di un controllo regolare dell'impatto del bilancio dell'Unione sulla parità di genere; chiede un aumento del bilancio che consenta di attuare efficacemente l'impegno delle istituzioni dell'Unione a favore del piano d'azione dell'UE sulla parità di genere III;
12. chiede che si presti particolare attenzione alla situazione in Afghanistan e che l'UE sostenga le organizzazioni e gli attori locali e internazionali che difendono i diritti delle donne e delle ragazze mediante l'erogazione di servizi pubblici quali l'assistenza sanitaria e l'istruzione;
13. sottolinea che le risorse pubbliche non sono sufficienti per affrontare le molteplici sfide globali; riconosce che il ruolo rafforzato del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) nell'affrontare nuove sfide come la disinformazione deve essere accompagnato da un aumento del personale; chiede un incremento significativo delle risorse finanziarie e umane per le task force StratCom del SEAE, al fine di contrastare la disinformazione e le ingerenze straniere malevole, anche con lo scopo di migliorare la comunicazione e la sensibilizzazione del pubblico e di intensificare la cooperazione con le autorità a livello degli Stati membri; chiede al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza una tabella di marcia chiara con azioni concrete e un calendario chiaro affinché le task force StratCom possano rispondere meglio alle operazioni di disinformazione; appoggia la richiesta rivolta dal SEAE all'autorità di bilancio di poter disporre di risorse adeguate in termini di organico per garantire che l'Unione possa svolgere il suo ruolo di attore chiave sulla scena mondiale anche sostenendo la democrazia, la parità di genere, l'azione per il clima, lo Stato di diritto, la pace e la sicurezza; pone l'accento sull'importanza di fare leva sul bilancio dell'UE per attrarre investimenti privati come pure di lavorare come "Team Europa" per migliorare l'impatto e la visibilità delle azioni esterne dell'UE, anche nel quadro della strategia "Global Gateway"; sottolinea il ruolo centrale e la rilevanza geopolitica della strategia "Global Gateway" nell'affrontare le sfide mondiali sulla base di valori fondamentali condivisi; insiste sulla necessità di fornire risorse di bilancio adeguate per garantire che tale strategia sia attuata con un impatto ottimale;
14. evidenzia l'importanza di rafforzare la cooperazione in materia di difesa e sicurezza in linea con la bussola strategica; ricorda, in tale contesto, l'impegno preso a Versailles, nel marzo 2022, dai capi di Stato e di governo per rafforzare le capacità di difesa dell'Europa e ricorda l'ambizione della bussola strategica di compiere un salto di qualità nella politica di difesa dell'Unione; ricorda che i cittadini europei considerano la politica di sicurezza e di difesa una delle principali priorità dell'Unione sin dalla sua istituzione, con un sostegno che ha raggiunto l'81 % nel 2022; sottolinea che gli Stati membri devono ancora onorare tali impegni, ambizioni e aspettative; evidenzia che il bilancio dell'UE è il più importante strumento comune per la solidarietà e la coesione e che tale strumento deve essere messo a frutto anche per difendere l'Europa e i suoi cittadini; ricorda le sfide per la sicurezza degli Stati membri e del vicinato orientale dell'UE poste dalle minacce militari russe e dalla guerra russa contro l'Ucraina;
15. chiede il pieno rispetto del ruolo di bilancio del Parlamento; ricorda che tale ruolo comprende la supervisione della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), come sancito dagli articoli 14 e 16 del trattato sull'Unione europea (TUE) che stabiliscono che il Parlamento e il Consiglio esercitano congiuntamente la funzione di bilancio dell'Unione, e dall'articolo 41 TUE, che stabilisce il principio fondamentale per quanto riguarda il finanziamento della PSDC a carico del bilancio dell'Unione; chiede una maggiore trasparenza e un maggiore controllo democratico del finanziamento degli strumenti di finanziamento esterno, da conseguire attraverso un'attività di indirizzo strategica da parte del Parlamento e un dialogo geopolitico rafforzato tra il Parlamento e la Commissione;
16. sottolinea che è importante che gli Stati membri e il Fondo europeo per la difesa forniscano un adeguato sostegno finanziario per costruire una PSDC forte e aumentare la sicurezza e l'autonomia strategica dell'UE;
17. invita la Commissione ad aumentare il sostegno finanziario per incentivare il lavoro dignitoso a livello mondiale, promuovendo nel contempo le norme internazionali del lavoro; invita inoltre la Commissione a elaborare programmi per aiutare le imprese ad attuare i loro obblighi relativi al dovere diligenza in materia di diritti umani e ambiente nei paesi terzi, anche agevolando un coinvolgimento significativo dei portatori di interessi;
18. ribadisce il proprio sostegno a un aumento delle risorse finanziarie destinate agli aiuti umanitari per fornire assistenza a coloro che soffrono la fame e a coloro che sono rimasti senza casa o senza reddito a causa di crisi militari o economiche, o di catastrofi naturali o ambientali; esprime una profonda compassione per le persone colpite dai terribili terremoti in Turchia e in Siria e assicura loro pieno sostegno; chiede, a tale proposito, che una quota significativa degli aiuti umanitari forniti alla Turchia sia destinata ai soccorsi in caso di calamità e alla risposta alla ricostruzione e alle esigenze di lungo termine del paese; ricorda che permane l'urgente necessità di prevedere un pacchetto finanziario per i rifugiati provenienti dalla Siria; chiede che tale pacchetto sia finanziato con risorse sufficienti;
19. plaude al sostegno supplementare fornito nel 2022 all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) e ricorda i finanziamenti aggiuntivi concordati nell'ambito del bilancio annuale dell'UE per il 2023; esorta la Commissione a intensificare, nel 2024, l'assistenza finanziaria dell'UE all'UNRWA, in considerazione della difficile situazione finanziaria dell'Agenzia, al fine di garantire che essa possa continuare a erogare ininterrottamente servizi essenziali a una delle popolazioni più vulnerabili del Medio Oriente, a mantenere i servizi fondamentali che offre a milioni di profughi palestinesi, e a svolgere il suo ruolo cruciale nella promozione dello sviluppo e della stabilità nella regione.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
9.3.2023 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
40 2 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Alexander Alexandrov Yordanov, François Alfonsi, Maria Arena, Petras Auštrevičius, Traian Băsescu, Reinhard Bütikofer, Włodzimierz Cimoszewicz, Michael Gahler, Sunčana Glavak, Raphaël Glucksmann, Sandra Kalniete, Dietmar Köster, Georgios Kyrtsos, Miriam Lexmann, Leopoldo López Gil, Antonio López-Istúriz White, Lukas Mandl, Vangelis Meimarakis, Sven Mikser, Francisco José Millán Mon, Matjaž Nemec, Gheorghe-Vlad Nistor, Tonino Picula, Nacho Sánchez Amor, Mounir Satouri, Jordi Solé, Sergei Stanishev, Dragoş Tudorache, Viola von Cramon-Taubadel |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Attila Ara-Kovács, Anna-Michelle Asimakopoulou, Andrey Kovatchev, Sergey Lagodinsky, Javi López, Gabriel Mato, Tom Vandenkendelaere, Mick Wallace, Javier Zarzalejos |
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Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Clare Daly, Francisco Guerreiro, Eero Heinäluoma, Massimiliano Smeriglio |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
40 |
+ |
PPE |
Alexander Alexandrov Yordanov, Anna-Michelle Asimakopoulou, Traian Băsescu, Michael Gahler, Sunčana Glavak, Sandra Kalniete, Andrey Kovatchev, Miriam Lexmann, Leopoldo López Gil, Antonio López-Istúriz White, Lukas Mandl, Gabriel Mato, Vangelis Meimarakis, Francisco José Millán Mon, Gheorghe-Vlad Nistor, Tom Vandenkendelaere, Javier Zarzalejos |
Renew |
Petras Auštrevičius, Georgios Kyrtsos, Dragoş Tudorache |
S&D |
Attila Ara-Kovács, Maria Arena, Włodzimierz Cimoszewicz, Raphaël Glucksmann, Eero Heinäluoma, Dietmar Köster, Javi López, Sven Mikser, Matjaž Nemec, Tonino Picula, Nacho Sánchez Amor, Massimiliano Smeriglio, Sergei Stanishev |
Verts/ALE |
François Alfonsi, Reinhard Bütikofer, Francisco Guerreiro, Sergey Lagodinsky, Mounir Satouri, Jordi Solé, Viola von Cramon-Taubadel |
2 |
- |
The Left |
Clare Daly, Mick Wallace |
0 |
0 |
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Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
21.2.2023
LETTERA DELLA COMMISSIONE PER IL CONTROLLO DEI BILANCI
Johan Van Overtveldt
Presidente
Commissione per i bilanci
BRUXELLES
Oggetto: Parere sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III (2022/2184(BUI))
Signor Presidente,
nel quadro della procedura in oggetto la commissione per il controllo dei bilanci (CONT) è stata incaricata di sottoporre un parere alla Sua commissione. Il 18 gennaio 2023, con procedura scritta, i coordinatori della commissione per il controllo dei bilanci hanno deciso di esprimere tale parere sotto forma di lettera.
La commissione per il controllo dei bilanci ha esaminato la questione nella riunione del 28 febbraio 2023. In tale riunione ha deciso di invitare la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione sugli orientamenti generali per l'elaborazione del bilancio 2024, sezione III – Commissione che approverà i suggerimenti in appresso.
Voglia gradire, signor Presidente, i sensi della mia più profonda stima.
Monika Hohlmeier, Jeroen Lenaers
Presidente della commissione CONT Correlatore per il discarico alla Commissione
SUGGERIMENTI
Impegni ancora da liquidare (RAL) ed esposizione finanziaria
1. constata con preoccupazione che, alla fine del 2021, gli impegni totali ancora da liquidare hanno raggiunto il livello record di 341,6 miliardi di EUR; sottolinea che è probabile che nel 2023 gli impegni ancora da liquidare supereranno i 460 miliardi di EUR, ma che in seguito diminuiranno man mano che lo strumento dell'Unione europea per la ripresa (NextGenerationEU, NGEU) giungerà al termine; sottolinea, in tale contesto, il rischio posto dagli impegni ancora da liquidare per il bilancio dell'Unione, visto che possono generare consistenti disimpegni, il che ridurrebbe l'impatto del bilancio sull'economia reale; chiede alla Commissione di comunicare all'autorità di discarico le misure che intende adottare per evitare tale situazione;
2. deplora che nel 2021 l'esecuzione degli impegni sia stata molto bassa, pari al 68 % dell'importo totale disponibile, e che l'adozione tardiva dei regolamenti settoriali nel 2021 abbia ritardato l'avvio di nuovi programmi; accoglie con favore l'aumento del tasso di assorbimento complessivo per i Fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE) nel 2021 dovuto a pagamenti più elevati rispetto al 2020; sottolinea che alla fine del 2021 restavano da assorbire circa 161 miliardi di EUR prima della chiusura dei programmi dei fondi SIE nel 2025; prende atto con preoccupazione delle notevoli differenze nei tassi di assorbimento da parte degli Stati membri e del fatto che alcuni Stati membri devono ancora assorbire oltre il 40 % degli importi impegnati;
3. prende atto con preoccupazione dell'aumento dell'esposizione totale del bilancio dell'Unione alle passività potenziali da 131,9 miliardi di EUR nel 2020 a 277,9 miliardi di EUR nel 2021; constata che i due motivi principali di tale aumento consistente sono stati l'introduzione dello strumento NGEU e l'aumento del volume dei prestiti concessi a titolo dello strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE); è consapevole che il rischio per il bilancio dell'Unione derivante da passività potenziali è attenuato dall'aumento del massimale delle risorse proprie e dalle controgaranzie degli Stati membri sui prestiti SURE;
4. accoglie con favore gli sforzi compiuti dalla Commissione per raccogliere fondi sui mercati finanziari al fine di fornire risorse finanziarie per il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) rendendolo uno strumento importante in un periodo di grave crisi; esprime tuttavia preoccupazione per l'aumento dei tassi di interesse e per la conseguente incerta capacità di rimborsare i prestiti, nonché per i rischi che ciò comporta per il bilancio dell'Unione e le politiche che essa ha adottato; ricorda che il Parlamento, il Consiglio e la Commissione si sono impegnati, in virtù dell'accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020[21], a rispettare una tabella di marcia per l'introduzione di nuove risorse proprie, anche per coprire il rimborso del debito contratto nell'ambito dello strumento dell'Unione europea per la ripresa (EURI); invita la Commissione e il Consiglio a procedere senza indugio all'introduzione di tutte le nuove risorse proprie previste dal primo paniere; attende con interesse le ambiziose proposte della Commissione relative a un secondo paniere di nuove risorse proprie previsto per il terzo trimestre del 2023; invita la Commissione a fornire calcoli affidabili e dettagliati dei pagamenti dei tassi di interesse per coprire le passività dello strumento EURI;
Digitalizzazione, estrazione di dati e lotta contro le frodi
5. sottolinea la necessità di ampliare gli ambiti di utilizzo del Sistema di individuazione precoce e di esclusione (EDES) al di là della gestione diretta e chiede alla Commissione di utilizzarlo per tutti i fondi dell'Unione, compresi i fondi in regime di gestione concorrente; osserva che l'EDES deve essere utilizzato sistematicamente per garantire che le società e i titolari effettivi che sono stati condannati in relazione a frode, corruzione o altre gravi attività criminali di natura economica non possano beneficiare dei fondi dell'Unione; pone l'accento sulla necessità di armonizzare gli indicatori dello strumento di valutazione del rischio ARACHNE con i motivi di esclusione dell'EDES al fine di garantire che gli operatori economici esclusi siano visibili anche in ARACHNE; chiede la massima interoperabilità tra ARACHNE, EDES e altri software per ridurre la necessità di inserire più volte informazioni nei vari sistemi informatici e mantenere gli oneri amministrativi al livello più basso possibile; ritiene che i sistemi di controllo non debbano essere più numerosi bensì più mirati, anche con l'uso di nuove tecnologie;
6. invita la Commissione ad assicurare la protezione del bilancio dell'Unione mediante un uso generale e sistematico di sistemi digitali e automatizzati di rendicontazione, monitoraggio e audit; ribadisce l'esigenza imperativa di un unico sistema obbligatorio di informazione e monitoraggio integrato e interoperabile fornito dalla Commissione, sulla base, ma non esclusivamente, degli strumenti e delle banche dati esistenti, che consenta la registrazione e l'archiviazione elettroniche dei dati dei beneficiari di finanziamenti dell'Unione, compresi i loro titolari effettivi, e che renda disponibili tali informazioni a fini di estrazione dei dati e valutazione dei rischi;
7. ribadisce la necessità di intensificare gli sforzi nella lotta contro la frode sia a livello dell'Unione che degli Stati membri, in stretta collaborazione con la Procura europea (EPPO) e con l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF); apprezza gli sforzi notevoli dell'EPPO e sottolinea l'importanza del suo ruolo nelle indagini e nei procedimenti relativi alla frode e ad altri reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione; sottolinea che l'EPPO ha indagato su casi il cui danno è stimato a 5,4 miliardi di EUR solamente nel 2021, un costo che rappresenta quindi una frazione degli importi che l'EPPO potrebbe recuperare a vantaggio del bilancio dell'Unione; rammenta l'importanza di fornire all'EPPO e all'OLAF sufficienti risorse finanziarie e umane;
Questioni trasversali
8. esprime preoccupazione per il tasso di errore globale del 3 % per le spese del 2021, vale a dire un punto percentuale al di sopra della soglia di rilevanza; sottolinea che si tratta di un deterioramento rispetto al tesso di errore del 2,7 % per le spese del 2020; esorta la Commissione a intensificare i suoi sforzi per migliorare la protezione del bilancio dell'Unione e per riportare il tasso di errore per le spese future al di sotto della soglia di rilevanza;
9. constata con preoccupazione l'emergere della cosiddetta "nuova galassia bilancio" e l'utilizzo di nuovi strumenti finanziari e innovazioni al di fuori del bilancio dell'UE; sottolinea che questi nuovi strumenti non devono diventare la norma e che il Parlamento dovrebbe sempre essere in grado di esercitare il suo ruolo in materia di bilancio come pure il pieno controllo democratico sul bilancio; ritiene che il Parlamento dovrebbe rafforzare il suo ruolo di monitoraggio e protezione delle finanze pubbliche e degli interessi finanziari dell'UE;
10. ribadisce la sua profonda preoccupazione riguardo alla situazione concernente lo Stato di diritto in diversi Stati membri, che è di per sé profondamente preoccupante e porta a gravi perdite per il bilancio dell'Unione; sottolinea che i fondi dell'Unione non devono essere utilizzati per attività antidemocratiche o per rafforzare l'autoritarismo; accoglie con favore, a tale riguardo, la prima applicazione del meccanismo di condizionalità all'Ungheria con il congelamento del 55 % di tre programmi della politica di coesione; invita la Commissione a osservare più attentamente e a reagire nei casi in cui investitori e imprese in Ungheria sono deliberatamente esclusi dall'accesso ai fondi dell'UE; invita la Commissione ad attivare senza indugio l'applicazione del meccanismo di condizionalità ogniqualvolta vengano individuate violazioni dei principi dello Stato di diritto che compromettono o rischiano seriamente di compromettere in modo sufficientemente diretto la sana gestione finanziaria del bilancio dell'Unione o la tutela degli interessi finanziari dell'Unione;
11. sottolinea la maggiore importanza degli indicatori di performance, compresi la selezione degli indicatori, la definizione di valori-obiettivo e target intermedi nonché il monitoraggio e la rendicontazione alla luce dei nuovi modelli di attuazione per l'RRF e la politica agricola comune riformata; si compiace, a tale proposito, delle attività della Commissione volte a migliorare il monitoraggio e la rendicontazione in relazione alla performance del bilancio dell'Unione tramite indicatori più snelli e qualitativi, come dimostrano gli atti di base adottati in riferimento ai programmi di spesa 2021-2027;
12. è preoccupato per il fatto che l'adozione tardiva di una serie di regolamenti che disciplinano diverse politiche dell'Unione ha comportato un notevole ritardo nell'avvio dell'attuazione per il periodo 2021-2027; invita la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie per accelerare l'attuazione delle politiche sul campo, pur mantenendo un'elevata attenzione nei confronti della qualità e della necessità di intensificare la lotta contro la frode e di tutelare gli interessi finanziari dell'Unione; richiama l'attenzione sul fatto che una parte consistente della dotazione di bilancio per il 2021, in particolare quella nell'ambito della gestione concorrente, ha dovuto essere riprogrammata per gli anni successivi;
13. ricorda la necessità di una metodologia affidabile e realistica per l'integrazione delle questioni climatiche al fine di valutare meglio le spese dell'UE per il clima e di misurare il contributo dell'Unione all'azione per il clima;
14. invita la Commissione a semplificare la legislazione, a evitare la regolamentazione eccessiva e a ridurre gli oneri amministrativi, come previsto dall'accordo interistituzionale "Legiferare meglio" del 13 aprile 2016[22]; invita la Commissione a includere nelle sue attività meccanismi che permettano di individuare gli obblighi amministrativi superflui e i relativi motivi, nonché a formulare raccomandazioni che permettano di alleggerire e di evitare tali pratiche.
POSIZIONE SOTTO FORMA DI EMENDAMENTI DELLA COMMISSIONE PER L'OCCUPAZIONE E GLI AFFARI SOCIALI (2.3.2023)
destinata alla commissione per i bilanci
sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III
Per la commissione per l'occupazione e gli affari sociali: Dragoş Pîslaru (presidente)
EMENDAMENTI
La commissione per l'occupazione e gli affari sociali presenta alla commissione per i bilanci, competente per il merito, i seguenti emendamenti:
Emendamento 1
Proposta di risoluzione
Visto 2 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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– visti il pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Consiglio europeo, dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea nel novembre 2017, il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali del 4 marzo 2021 e la dichiarazione di Porto sugli affari sociali dell'8 maggio 2021 adottata dai membri del Consiglio europeo, |
Emendamento 2
Proposta di risoluzione
Visto 6 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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– vista la sua risoluzione del 19 maggio 2022 sulle conseguenze sociali ed economiche per l'UE della guerra russa in Ucraina – rafforzare la capacità di agire dell'UE1 bis,
_____________ 1 bis Testi approvati, P9_TA(2022)0219. |
Emendamento 3
Proposta di risoluzione
Visto 6 ter (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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– vista la sua risoluzione del 15 dicembre 2022 sul tema "Potenziare il quadro finanziario pluriennale 2021-20271 bis, ______________ 1 bis Testi approvati, P9_TA(2022)0450. |
Emendamento 4
Proposta di risoluzione
Visto 15 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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– visto l'accordo interistituzionale provvisorio sul regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un Fondo sociale per il clima, |
Emendamento 5
Proposta di risoluzione
Visto 15 ter (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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– vista la sua risoluzione del 16 febbraio 2023 su una strategia dell'UE per stimolare la competitività industriale, gli scambi e posti di lavoro di qualità1 bis, ___________________ Testi approvati, P9_TA(2023)0053. |
Emendamento 6
Proposta di risoluzione
Considerando A (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A. considerando che l'aumento dell'inflazione e, in particolare, il rapido aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia in tutta l'UE stanno colpendo le popolazioni più vulnerabili, aumentando ulteriormente le disuguaglianze e aggravando la povertà, compresa la povertà energetica; che secondo le proiezioni i salari non aumenteranno con la stessa rapidità dell'inflazione e che pertanto i lavoratori stanno perdendo potere d'acquisto e potrebbero assistere al peggioramento delle loro condizioni di vita nei prossimi mesi; che inoltre ciò sottoporrà a notevoli pressioni le capacità della politica sociale e gli stabilizzatori automatici, come i regimi nazionali di disoccupazione; che lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) adottato dalla Commissione si è dimostrato efficace durante la pandemia di COVID-19; |
Emendamento 7
Proposta di risoluzione
Considerando A bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A bis. considerando che, a norma dell'articolo 311 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), l'Unione deve dotarsi dei mezzi necessari per conseguire i suoi obiettivi e per portare a compimento le sue politiche; |
Emendamento 8
Proposta di risoluzione
Considerando A ter (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A ter. considerando che, dall'adozione dell'attuale quadro finanziario pluriennale (QFP) nel dicembre 2020, il contesto politico, economico e sociale ha subito una trasformazione radicale, a cominciare dalla portata senza precedenti e dalle conseguenze drammatiche della pandemia di COVID-19, che è lungi dall'essere superata; |
Emendamento 9
Proposta di risoluzione
Considerando A quater (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A quater. considerando che l'invasione non provocata e ingiustificata dell'Ucraina da parte della Russia ha portato a una grave crisi umanitaria e ha innescato uno shock economico e sociale di durata e portata incerte in tutto il mondo; che i capi di Stato o di governo hanno definito la guerra un "cambiamento epocale nella storia europea" e che la Commissione ha dichiarato che "le esigenze impreviste create dalla guerra in Europa sono molto superiori alle risorse disponibili nell'attuale quadro finanziario pluriennale"; |
Emendamento 10
Proposta di risoluzione
Considerando A quinquies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A quinquies. considerando che i cittadini si aspettano giustamente che il bilancio dell'UE risponda efficacemente all'evoluzione delle esigenze e li sostenga nelle crisi; |
Emendamento 11
Proposta di risoluzione
Considerando A sexies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A sexies. considerando che l'effetto combinato delle molteplici crisi e dei bassi massimali del QFP ha dato luogo a una serie di strumenti ad hoc in aggiunta al bilancio dell'UE, nonché a un maggiore ricorso alle entrate con destinazione specifica esterne non soggette alla procedura di bilancio, in particolare nel caso di NextGenerationEU (NGEU); che, in quanto ramo dell'autorità di bilancio, il Parlamento dovrebbe svolgere un ruolo a pieno titolo in questo nuovo contesto di bilancio al fine di garantire la responsabilità democratica e la trasparenza; |
Emendamento 12
Proposta di risoluzione
Considerando A septies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A septies. considerando che l'accordo interistituzionale stabilisce modalità specifiche per la cooperazione e il dialogo tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione in materia di bilancio; che dovrebbero essere adottate ulteriori misure per migliorare la trasparenza e la disponibilità di informazioni su tutte le spese destinate a sostenere l'elaborazione delle politiche dell'UE; |
Emendamento 13
Proposta di risoluzione
Considerando A octies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A octies. considerando che la crisi sta avendo un impatto sui mercati del lavoro e sulle condizioni di vita nell'UE e rischia di incidere negativamente sulla crescita e sull'occupazione; |
Emendamento 14
Proposta di risoluzione
Considerando A nonies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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A nonies. considerando che il piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali ha fissato l'obiettivo per l'UE di ridurre di almeno 15 milioni, tra cui almeno 5 milioni di minori, il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale e ha adottato una serie di proposte al fine di conseguire tale obiettivo entro il 2030; |
Emendamento 15
Proposta di risoluzione
Paragrafo 1
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
1. sottolinea che la guerra della Russia contro l'Ucraina ha avuto pesanti conseguenze economiche e sociali per i cittadini europei, facendo lievitare l'inflazione, generando insicurezza energetica e provocando una crisi del costo della vita per milioni di persone; sottolinea che il nuovo contesto geopolitico ed economico ha dato luogo a nuove iniziative strategiche, in particolare per quanto riguarda la politica energetica, difensiva e industriale; |
1. sottolinea che la pandemia di COVID-19 e la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina hanno avuto pesanti conseguenze economiche e sociali negative, tra l'altro per i mercati del lavoro e le condizioni di vita dell'UE, facendo lievitare l'inflazione, generando insicurezza energetica e provocando un rapido aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia come pure una crisi del costo della vita per milioni di persone, con ripercussioni negative sulla crescita economica e sull'occupazione; sottolinea che il nuovo contesto geopolitico ed economico ha dato luogo a nuove e necessarie iniziative strategiche in settori come quelli della politica energetica, climatica, difensiva e industriale; |
Emendamento 16
Proposta di risoluzione
Paragrafo 2
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
2. è determinato a garantire che il bilancio 2024 risponda alle preoccupazioni dei cittadini e realizzi le loro priorità contribuendo a ripristinare la stabilità e gettando le basi per un'Europa sicura e prospera; sottolinea la necessità di ulteriori investimenti nei settori dell'energia, della salute, della transizione digitale e verde, della ricerca e dell'innovazione e delle PMI, nonché nel sostegno alla creazione di posti di lavoro, nella lotta alla disoccupazione e nell'offerta di opportunità ai giovani, migliorando in tal modo il tenore di vita di tutti gli europei; |
2. è determinato a garantire che il bilancio 2024 risponda alle preoccupazioni dei cittadini e realizzi le loro priorità contribuendo a ripristinare la stabilità e gettando le basi per un'Europa sicura e prospera, in linea con i principi del pilastro europeo dei diritti sociali; sottolinea la necessità di ulteriori investimenti nei settori dell'energia, della salute, delle infrastrutture sociali, della transizione digitale e verde, del capitale umano, della ricerca e dell'innovazione, delle PMI e delle microimprese, al fine di sostenere la convergenza sociale verso l'alto; sottolinea che attraverso investimenti in livelli di occupazione elevati e nella creazione di posti di lavoro di qualità, nel miglioramento delle competenze e nella riqualificazione professionale, nella lotta alla disoccupazione e nell'offerta di opportunità sostenibili e di qualità ai giovani, preservando nel contempo il potere d'acquisto, aumentando il sostegno ai gruppi più vulnerabili, svantaggiati e bisognosi, come i bambini e i giovani, le famiglie LGBTIQ+ o le famiglie monoparentali, le persone con disabilità, gli anziani, i migranti, i rifugiati e i rom, e sostenendo la costruzione di alloggi pubblici, sarà possibile migliorare il tenore di vita nell'UE; |
Emendamento 17
Proposta di risoluzione
Paragrafo 3
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
3. insiste sul fatto che per una forte ripresa economica nel 2024 occorre utilizzare appieno le potenzialità e la flessibilità del bilancio dell'UE; sottolinea che il bilancio dell'Unione è soprattutto il più grande strumento di investimento con effetto leva, che integra i bilanci nazionali con la loro limitata capacità di investimento e risponde pertanto alle esigenze dei cittadini dell'UE; |
3. insiste sul fatto che per una ripresa economica forte, sostenibile, resiliente e inclusiva nel 2024 occorre utilizzare appieno le potenzialità e la flessibilità del bilancio dell'UE, in particolare i finanziamenti e gli strumenti finanziari dell'UE nel settore sociale e dell'occupazione; sottolinea che il bilancio dell'Unione è soprattutto il più grande strumento di investimento con effetto leva, che integra i bilanci nazionali con la loro limitata capacità di investimento, e crede nell'importanza di affrontare i divari sociali nelle condizioni di vita e di lavoro attraverso investimenti sociali nel medio e lungo termine, rispondendo nel contempo alle esigenze immediate delle persone; teme tuttavia che la portata delle crisi attuali e il loro impatto richiederanno una solida risposta di bilancio nel 2024 e oltre; invita pertanto la Commissione a proporre un bilancio ambizioso per il 2024; |
Emendamento 18
Proposta di risoluzione
Paragrafo 3 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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3 bis. ribadisce che il piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali ha fissato l'obiettivo per l'UE di ridurre di almeno 15 milioni, tra cui almeno 5 milioni di minori, il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale e ha adottato una serie di proposte al fine di conseguire tale obiettivo entro il 2030 e sottolinea che, nel contesto attuale, raggiungere tale obiettivo sarà più difficile se non si dedicheranno sforzi e sostegno specifici per alleviare l'attuale pressione sui sistemi di protezione sociale e per attenuare l'impatto sociale della crisi, nonché per fornire sostegno ai rifugiati e garantire condizioni di vita dignitose per tutti, compreso l'accesso a servizi essenziali di qualità quali la sanità, l'istruzione e gli alloggi; |
Emendamento 19
Proposta di risoluzione
Paragrafo 3 ter (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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3 ter. ritiene che la protezione e la promozione del principio del multilinguismo siano fondamentali in quanto promuovono la qualità della partecipazione democratica e della trasparenza; chiede, a tale proposito, di aumentare in misura adeguata il finanziamento dei servizi di interpretazione e traduzione da parte delle istituzioni dell'UE, compresi il Parlamento e la Commissione, e di garantire la massima internalizzazione di questi servizi assicurando la salute e la sicurezza sul lavoro dei lavoratori che li forniscono; |
Emendamento 20
Proposta di risoluzione
Paragrafo 3 quater (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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3 quater. chiede che siano garantite condizioni di lavoro dignitose e una retribuzione equa ai lavoratori dei servizi di custodia dei bambini, di pulizia e di ristorazione delle istituzioni dell'UE, in particolare del Parlamento; sollecita, a tale proposito, l'internalizzazione di tali servizi e dei loro lavoratori; |
Emendamento 21
Proposta di risoluzione
Paragrafo 4
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
4. rinnova la richiesta di una revisione urgente e ambiziosa dell'attuale quadro finanziario pluriennale (QFP) al fine di rafforzare la ripresa post-pandemia, affrontare le conseguenze della guerra, garantire sufficiente flessibilità ed erogare i finanziamenti necessari per nuove importanti iniziative strategiche e per rispondere a sfide impreviste; si attende che il QFP riveduto entri in vigore entro il 1º gennaio 2024; |
4. rinnova la richiesta di una revisione urgente e ambiziosa dell'attuale quadro finanziario pluriennale (QFP) al fine di rafforzare la ripresa post-pandemia, sostenere la crescita sostenibile e gli investimenti, e affrontare efficacemente le implicazioni sociali e del mercato del lavoro della pandemia di COVID-19, nonché affrontare le conseguenze della guerra contro l'Ucraina, come il peggioramento dei livelli di povertà energetica; evidenzia la necessità di garantire una maggiore flessibilità e risorse sufficienti, e di erogare i finanziamenti necessari per nuove importanti iniziative strategiche e per rispondere a sfide impreviste; invita la Commissione a sostenere l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nonché il pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi della dichiarazione di Porto, al fine di promuovere una reale convergenza economica; si attende che il QFP riveduto entri in vigore entro il 1º gennaio 2024; |
Emendamento 22
Proposta di risoluzione
Paragrafo 4 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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4 bis. ritiene che l'individuazione dei rischi sociali e la presa in considerazione degli effetti divergenti sull'occupazione e della disoccupazione di lunga durata in determinati settori dovrebbero essere affrontate in modo adeguato; invita la Commissione a presentare pertanto una metodologia di monitoraggio della spesa per gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) all'interno del bilancio sociale dell'UE sulla base dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali, nonché un quadro di valutazione della situazione sociale e indicatori di benessere per misurare l'impatto complessivo dei diversi fondi, strumenti e meccanismi finanziati nell'ambito del QFP e di NextGenerationEU; |
Emendamento 23
Proposta di risoluzione
Sottotitolo 2
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
Un'economia più forte e una società più resiliente grazie a investimenti orientati al futuro |
Un'economia sociale di mercato più forte e una società più resiliente grazie a investimenti orientati al futuro |
Emendamento 24
Proposta di risoluzione
Paragrafo 5
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
5. sottolinea che le PMI si confermano la spina dorsale dell'economia europea, svolgendo un ruolo fondamentale per la crescita e per la creazione di posti di lavoro; evidenzia la necessità di sufficienti finanziamenti affinché il programma per il mercato unico rafforzi la competitività delle piccole imprese; insiste sulla necessità di massimizzare le potenzialità del programma InvestEU nel mobilitare investimenti sostenibili e innovativi e nel fornire sostegno al capitale per le PMI colpite dalla crisi; |
5. sottolinea che le PMI rappresentano la spina dorsale dell'economia europea e ne riconosce il ruolo fondamentale per la creazione di posti di lavoro di qualità e di prosperità economica; evidenzia la necessità di sufficienti finanziamenti affinché il programma per il mercato unico rafforzi la competitività delle piccole imprese e investa nelle competenze imprenditoriali, attraverso programmi imprenditoriali e rafforzando il legame tra sistema di istruzione e mercato del lavoro; insiste sulla necessità di massimizzare le potenzialità del programma InvestEU nel mobilitare investimenti sostenibili e innovativi e nel fornire sostegno al capitale per le PMI colpite dalla crisi; sottolinea il ruolo cruciale delle imprese dell'economia sociale, che svolgono un'importante funzione sociale e che spesso forniscono un'occupazione a gruppi vulnerabili ed esclusi, e insiste sulla necessità di sostenerle; |
Emendamento 25
Proposta di risoluzione
Paragrafo 5 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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5 bis. chiede che siano intensificate le misure volte a combattere la povertà, a garantire una transizione giusta e a contribuire ad attenuare l'impatto degli elevati livelli di inflazione sui lavoratori più poveri, sulle imprese e sulle famiglie; sottolinea che lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) si è dimostrato efficace nella lotta contro la disoccupazione a seguito della pandemia di COVID-19; invita la Commissione a basarsi sullo strumento SURE per sostenere i regimi nazionali volti a tutelare l'occupazione e a preservare i redditi dei lavoratori che possono essere attivati temporaneamente quando una parte dell'UE subisce uno shock economico; insiste affinché tutte le misure di emergenza nazionali e unionali, in particolare quelle associate alla protezione dell'occupazione e alla compensazione del reddito, siano mantenute e rifinanziate finché le conseguenze socioeconomiche della guerra continueranno ad avere un impatto negativo sul mercato del lavoro e fino alla piena ripresa dell'economia e alla stabilizzazione di detto mercato; |
Emendamento 26
Proposta di risoluzione
Paragrafo 7
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
7. sostiene fermamente il ruolo fondamentale svolto dalla politica di coesione nel realizzare le priorità strategiche dell'UE e nel rilanciarne l'economia contribuendo alla crescita, promuovendo la convergenza tra paesi e regioni, sostenendo la transizione verde e digitale e incentivando l'innovazione e l'occupazione; evidenzia l'importanza fondamentale della politica agricola comune in quanto la più longeva politica dell'UE nel garantire ai suoi cittadini cibo a prezzi accessibili, sicuro e di qualità, in particolare nel contesto della guerra; |
7. sostiene fermamente il ruolo fondamentale svolto dalla politica di coesione nel realizzare le priorità strategiche dell'UE e nel rilanciarne l'economia contribuendo alla crescita, promuovendo la convergenza tra paesi e regioni, sostenendo la transizione verde e digitale e incentivando l'innovazione e l'occupazione; sottolinea la particolare importanza che i fondi strutturali rivestono nel garantire pari opportunità in tutta l'UE e sostenere lo sviluppo e la competitività della periferia dell'UE, comprese le regioni ultraperiferiche; evidenzia l'importanza fondamentale della politica agricola comune in quanto la più longeva politica dell'UE nel garantire ai suoi cittadini cibo a prezzi accessibili, sicuro e di qualità, in particolare nel contesto della guerra; |
Emendamento 27
Proposta di risoluzione
Paragrafo 8 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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8 bis. insiste sul fatto che le norme che disciplinano l'utilizzo dei fondi dell'UE devono garantire e rafforzare il rispetto dei più elevati diritti sociali e principi democratici, essere allineate al pilastro europeo dei diritti sociali, agli OSS e ai diritti fondamentali dei lavoratori; chiede che le disposizioni consentano il finanziamento pubblico solo per i datori di lavoro che rispettano i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro applicabili; chiede una maggiore efficacia delle condizionalità sociali nelle norme in materia di appalti pubblici e concessioni, e che siano sostenute da sanzioni efficaci; |
Emendamento 28
Proposta di risoluzione
Paragrafo 9
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
9. sottolinea che il rafforzamento della sicurezza e dell'indipendenza energetica resta fondamentale per l'UE, in particolare nel contesto della guerra; evidenzia il ruolo di coordinamento dell'UE nel garantire la sicurezza delle forniture energetiche, stabilizzare i prezzi e aiutare le imprese a far fronte agli shock dei prezzi; chiede ulteriori investimenti nelle infrastrutture critiche, nelle fonti energetiche rinnovabili e nell'efficienza energetica, nonché maggiori ricerca e innovazione nel settore energetico onde ridurre la dipendenza dall'energia russa; evidenzia il ruolo chiave svolto dal bilancio a tale riguardo, in particolare attraverso il piano RePowerEU; |
9. sottolinea che il rafforzamento della sicurezza e dell'indipendenza energetica resta fondamentale per l'UE, in particolare nel contesto della guerra di aggressione russa contro l'Ucraina; evidenzia il ruolo dell'UE nel garantire la sicurezza delle forniture energetiche, stabilizzare i prezzi e aiutare le persone, in particolare le famiglie vulnerabili e le imprese a far fronte agli shock dei prezzi; chiede ulteriori investimenti nelle infrastrutture critiche, nella diversificazione energetica, nelle fonti energetiche rinnovabili e nell'efficienza energetica, nonché più ricerca e innovazione nel settore energetico onde ridurre la dipendenza dall'energia russa; evidenzia il ruolo chiave svolto dal bilancio a tale riguardo, in particolare attraverso il piano RePowerEU; |
Emendamento 29
Proposta di risoluzione
Paragrafo 10
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
10. sottolinea la necessità di adeguare le infrastrutture europee alle future esigenze energetiche ai fini della transizione a un'economia pulita e moderna; sottolinea la fondamentale rilevanza delle interconnessioni per la piena integrazione del mercato dell'energia dell'UE, che migliorerà la sicurezza dell'approvvigionamento dell'Europa, sarà più resiliente agli shock dei prezzi e garantirà pertanto un'energia sostenibile e a prezzi accessibili ai cittadini dell'UE; chiede pertanto maggiori investimenti nelle infrastrutture energetiche transfrontaliere; |
10. sottolinea la necessità di adeguare le infrastrutture europee alle future esigenze energetiche ai fini della transizione a un'economia pulita, competitiva e moderna; sottolinea che le interconnessioni sono essenziali per la piena integrazione del mercato dell'energia dell'UE, che migliorerà la sicurezza dell'approvvigionamento dell'Europa, sarà più resiliente agli shock dei prezzi e garantirà pertanto un'energia sostenibile e a prezzi accessibili ai cittadini dell'UE; insiste sul fatto che l'UE ha bisogno di un modello energetico che garantisca l'accesso a fonti di energia decarbonizzate e ponga fine alla povertà energetica; chiede pertanto maggiori investimenti nelle infrastrutture energetiche transfrontaliere; sottolinea la necessità di attuare pienamente il meccanismo per una transizione giusta consentendo alle regioni e alle persone di affrontare gli impatti sociali, occupazionali, economici e ambientali della transizione verde; |
Emendamento 30
Proposta di risoluzione
Paragrafo 11
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
11. sottolinea il ruolo centrale che svolge il bilancio nel realizzare il Green Deal europeo riducendo le emissioni e accrescendo l'uso di energia da fonti rinnovabili, creando un'economia circolare e preservando la biodiversità onde costruire un'economia moderna, efficiente e competitiva che non lasci indietro nessuno; ricorda la necessità di ulteriori finanziamenti per tutelare i cittadini dell'UE dall'aumento dei costi, anche attraverso il Fondo per una transizione giusta; |
11. sottolinea il ruolo centrale che svolge il bilancio nel realizzare il Green Deal europeo riducendo le emissioni e accrescendo l'uso di energia da fonti rinnovabili, creando un'economia circolare e preservando la biodiversità onde costruire un'economia moderna, efficiente e competitiva che non lasci indietro nessuno; sottolinea che le misure climatiche dovrebbero essere accompagnate da adeguate misure per una transizione giusta; ricorda la necessità di ulteriori finanziamenti per tutelare i cittadini dell'UE, le PMI e le microimprese dall'aumento dei costi, anche attraverso il Fondo per una transizione giusta, e per preparare i lavoratori attuali e futuri alla transizione verde, segnatamente attraverso programmi di formazione e di apprendimento permanente orientati al futuro, che devono prestare particolare attenzione ai lavoratori poco qualificati; |
Emendamento 31
Proposta di risoluzione
Paragrafo 11 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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11 bis. accoglie con favore l'accordo interistituzionale tra il Parlamento e il Consiglio su un regolamento che istituisce un Fondo sociale per il clima; sottolinea che il Fondo sociale per il clima può svolgere un ruolo fondamentale nella lotta contro la povertà energetica e dei trasporti e nel sostegno agli investimenti necessari per rendere la transizione verde più accessibile per le famiglie a basso reddito; invita la Commissione e gli Stati membri a basarsi sul Fondo sociale per il clima e a considerare lo sviluppo di regimi verdi di protezione sociale a livello nazionale con il sostegno finanziario dell'UE, al fine di rafforzare la resilienza sociale all'impatto dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale contrastando gli effetti collaterali delle politiche verdi sui posti di lavoro e sulle condizioni di vita, e di garantire che le comunità interessate siano pienamente preparate per il nuovo mercato del lavoro; sottolinea che tali regimi dovrebbero includere la protezione sociale e sanitaria, la protezione contro la disoccupazione integrata da politiche attive del mercato del lavoro per i lavoratori, programmi di lavori pubblici che offrano sostegno in denaro o in natura migliorando nel contempo le competenze e l'occupabilità dei lavoratori, prestazioni di assistenza sociale a sostegno del reddito e della sicurezza alimentare, regimi di garanzia dell'occupazione nonché programmi di formazione o riqualificazione, sviluppo delle competenze e sistemi di finanziamento per aiutare le famiglie a migliorare l'efficienza energetica delle loro abitazioni al fine di affrontare la povertà energetica; |
Emendamento 32
Proposta di risoluzione
Paragrafo 12
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
12. sottolinea, in tale contesto, la necessità di ingenti investimenti per rafforzare la sovranità strategica dell'UE, sviluppare un'industria a zero emissioni nette e garantire che l'Unione disponga delle infrastrutture e delle necessarie capacità produttive; evidenzia il valore di InvestEU, del meccanismo per collegare l'Europa (MCE), del programma spaziale dell'UE e dell'imminente normativa europea sui semiconduttori; |
12. sottolinea, in tale contesto, la necessità di ingenti investimenti per rafforzare la sovranità strategica dell'UE, sviluppare un'industria a zero emissioni nette e garantire che l'Unione disponga delle infrastrutture e delle necessarie capacità produttive, come anche di una forza lavoro qualificata; evidenzia il valore di InvestEU, del meccanismo per collegare l'Europa (MCE), del programma spaziale dell'UE e dell'imminente normativa europea sui semiconduttori; |
Emendamento 33
Proposta di risoluzione
Paragrafo 12 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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12 bis. accoglie con favore l'annuncio da parte della Commissione di un nuovo Fondo europeo di sovranità, inteso a garantire l'autonomia strategica dell'Unione e a ridurre la dipendenza da paesi terzi in settori chiave; ritiene essenziale che la proposta risponda alle esigenze reali, sia basata su una chiara valutazione dei costi e delle carenze di investimenti e preveda nuovi fondi; sottolinea che tale Fondo dovrebbe investire nel capitale umano per costruire la nostra autonomia strategica e garantire una forza lavoro qualificata per le transizioni verde e digitale, prevenire la carenza di manodopera e la fuga di cervelli, assumere un ruolo guida nei settori economici e industriali chiave e promuovere l'innovazione; sottolinea inoltre che il Fondo di sovranità dell'UE deve garantire che tutti gli Stati membri dispongano di un margine di manovra in materia di bilancio per affrontare le sfide sociali, climatiche e ambientali; |
Emendamento 34
Proposta di risoluzione
Paragrafo 13
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
13. sottolinea che la transizione digitale presuppone che l'UE digitalizzi ulteriormente l'economia e la società migliorando l'infrastruttura e la connettività digitali, incrementando l'uso delle tecnologie digitali, potenziando l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e il calcolo ad alte prestazioni e sviluppando le competenze digitali; richiama l'attenzione sull'importanza a tal fine del programma Europa digitale e dell'MCE - Digitale; |
13. sottolinea che la transizione digitale presuppone che l'UE digitalizzi ulteriormente l'economia e la società migliorando l'infrastruttura e la connettività digitali, incrementando l'uso delle tecnologie digitali, potenziando l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e il calcolo ad alte prestazioni e sviluppando le competenze digitali per tutti, dando priorità ai giovani e ai lavoratori poco qualificati; richiama l'attenzione sull'importanza a tal fine del programma Europa digitale e dell'MCE - Digitale; |
Emendamento 35
Proposta di risoluzione
Paragrafo 13 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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13 bis. ribadisce che le donne sono maggiormente colpite dalle attuali crisi e dalla guerra in Ucraina e rischiano più di chiunque altro di subirne le ripercussioni a livello occupazionale e sociale; sottolinea che l'obiettivo principale in materia di occupazione adottato con la dichiarazione di Porto dell'8 maggio 2021 può essere conseguito solo fissando obiettivi ambiziosi a livello nazionale per includere le donne e i rifugiati nel mercato del lavoro creando incentivi, costruendo infrastrutture sociali ed eliminando gli ostacoli e le discriminazioni; chiede l'integrazione di un bilancio di genere al fine di allineare meglio le politiche e le attività che promuovono la partecipazione paritaria delle donne al mercato del lavoro e di predisporre sistemi completi per monitorare e misurare le dotazioni di bilancio volte a promuovere la parità di genere, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, l'accesso all'occupazione e i divari retributivi e pensionistici; |
Emendamento 36
Proposta di risoluzione
Sottotitolo 5
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
Un'Europa sicura per le future generazioni |
Un'Europa sicura e sociale per le future generazioni |
Emendamento 37
Proposta di risoluzione
Paragrafo 14
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
14. ricorda che la pandemia è stata particolarmente difficile per i giovani, provocando numerosi problemi psicologici e sociologici e traducendosi in minori prospettive, una situazione ulteriormente aggravata dall'insicurezza della guerra alle porte dell'UE; insiste sulla necessità di mobilitare tutti i possibili finanziamenti grazie al programma Erasmus+ e al Corpo europeo di solidarietà per promuovere l'eccellenza, l'innovazione e l'imprenditorialità, migliorare le competenze e l'occupabilità delle persone, promuovere l'inclusione sociale, sostenere la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione in tutta Europa e promuovere la partecipazione dei giovani alla vita democratica; |
14. ricorda che la pandemia è stata particolarmente difficile per i giovani, provocando numerosi problemi psicologici e sociologici e traducendosi in minori prospettive, una situazione ulteriormente aggravata dall'insicurezza della guerra alle porte dell'UE; insiste sulla necessità di mobilitare tutti i possibili finanziamenti grazie all'FSE+, a Erasmus+ e al Corpo europeo di solidarietà per promuovere la mobilità, compresa la mobilità professionale e ai fini dell'apprendimento, l'eccellenza, l'innovazione e l'imprenditorialità, migliorare le competenze e l'occupabilità delle persone, promuovere l'inclusione sociale, sostenere la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione in tutta Europa e i loro legami con il mercato del lavoro, e promuovere la partecipazione dei giovani alla vita democratica; sottolinea l'importanza di rafforzare i programmi di istruzione dell'UE, allineando nel contempo la formazione e l'istruzione alle esigenze dell'economia e della società del futuro; ritiene che occorra riformare e aggiornare i sistemi di istruzione e formazione inclusivi per adattare le qualifiche dei lavoratori alle esigenze del mercato del lavoro; sottolinea la necessità di promuovere l'inclusione sociale degli studenti e di garantire l'accesso effettivo e paritario dei giovani in tutta l'UE (anche nelle zone rurali e nelle regioni ultraperiferiche) a sistemi di istruzione, formazione e tirocini retribuiti di alta qualità e a prezzi accessibili, indipendentemente dal contesto sociale; |
Emendamento 38
Proposta di risoluzione
Paragrafo 14 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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14 bis. ricorda che la pandemia ha colpito in particolare gli anziani, che erano maggiormente a rischio di avere sintomi persistenti associati alla COVID-19; prende atto degli effetti dell'isolamento prolungato e dell'esclusione sociale vissuti dagli anziani durante la pandemia di COVID-19; |
Emendamento 39
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
15. esprime preoccupazione per il fatto che i tassi di disoccupazione giovanile nell'UE siano superiori ai tassi di disoccupazione totale; sottolinea l'importanza del Fondo sociale europeo Plus e della Garanzia per i giovani nel sostenere l'apprendimento permanente, migliorando in tal modo le competenze e l'occupabilità e aiutando le persone a entrare in un mercato del lavoro inclusivo; |
15. esprime preoccupazione per il fatto che i tassi di disoccupazione giovanile nell'UE siano superiori ai tassi di disoccupazione totale; invita gli Stati membri e la Commissione a fare della lotta alla disoccupazione giovanile una priorità, in particolare nell'ambito dello sforzo europeo di ripresa, e a sfruttare appieno le iniziative esistenti, come il Fondo sociale europeo Plus e della Garanzia per i giovani nel sostenere l'istruzione, la formazione e l'apprendimento permanente, migliorando in tal modo le competenze e l'occupabilità e aiutando le persone a integrarsi in un mercato del lavoro inclusivo; ricorda l'obbligo per gli Stati membri con una percentuale di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni al di fuori del mondo del lavoro o di ogni ciclo di istruzione o formazione superiore alla media UE di destinare almeno il 12,5 % delle loro risorse a titolo del FSE+ al sostegno di misure mirate e riforme strutturali, come la garanzia per i giovani e incoraggia tutti gli Stati membri, non soltanto quelli più colpiti dalla disoccupazione giovanile, a continuare a investire sufficienti risorse del FSE+ a favore di misure a sostegno dell'occupazione giovanile e a destinare almeno il 12,5 % delle loro risorse a titolo del FSE+ in regime di gestione concorrente ad azioni mirate e a riforme strutturali a sostegno dell'occupazione giovanile di qualità; ribadisce il ruolo centrale svolto dall'istruzione e dalla formazione professionali e dai tirocini nel fornire le conoscenze, le capacità e le competenze necessarie ai giovani che entrano nel mercato del lavoro; sottolinea la necessità di investire nella qualità e nell'attrattività dell'istruzione e della formazione professionali attraverso il FSE+ e la garanzia per i giovani rafforzata; è altresì preoccupato per la precarietà nelle prime fasi della carriera, dovuta a pratiche di lavoro abusive che compromettono la capacità dei giovani di essere economicamente indipendenti; |
Emendamento 40
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 bis. deplora il fatto che nel 2021 il 24,4 % dei minori nell'UE fosse a rischio di povertà o di esclusione sociale ed esprime preoccupazione per il fatto che tale situazione potrebbe peggiorare nei prossimi anni; invita la Commissione europea e gli Stati membri a utilizzare tutte le possibilità di finanziamento esistenti, quali il FSE +, ReactEU, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, per eliminare la povertà infantile e l'esclusione sociale e valuta positivamente, a tale riguardo, la creazione della garanzia europea per l'infanzia al fine di contribuire a garantire che ogni bambino a rischio di povertà o di esclusione sociale in Europa abbia un accesso gratuito ed effettivo all'insieme di diritti più elementari, quali un'assistenza sanitaria di qualità, l'educazione e cura della prima infanzia e l'istruzione, un accesso efficace a un'alimentazione sana e a un alloggio adeguato; sottolinea che la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ha costretto molti bambini ucraini a fuggire dal loro paese e a cercare protezione nell'UE, creando in tal modo bisogni aggiuntivi in alcune località e regioni in termini di servizi e infrastrutture sociali adeguati; esprime preoccupazione per il fatto che alcuni gruppi di minori sono sistematicamente vittime di discriminazione e soffrono di una mancanza di attenzione politica; ricorda con urgenza alla Commissione e agli Stati membri il reiterato invito del Parlamento ad aumentare con urgenza il finanziamento della garanzia europea per l'infanzia con un bilancio specifico di almeno 20 miliardi di EUR; invita a tale proposito tutti gli Stati membri, non solo quelli maggiormente colpiti dalla povertà infantile, ad assegnare almeno il 5 % delle risorse del FSE+ in regime di gestione concorrente al sostegno di attività nell'ambito della garanzia europea per l'infanzia; |
Emendamento 41
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 ter (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 ter. sottolinea l'importanza di politiche e misure a sostegno della transizione del mercato del lavoro, nonché la necessità di rafforzare la competitività delle nostre economie nel contesto delle transizioni verde e digitale; sottolinea che il FSE+ è il principale motore per rafforzare la dimensione sociale dell'Unione e strumento privilegiato dell'UE per investire nelle persone, promuovere livelli di occupazione elevati, contribuire alla modernizzazione della protezione sociale e promuovere una forza lavoro qualificata e resiliente, pronta per la transizione verso un'economia verde e digitale, in linea con i principi del pilastro europeo dei diritti sociali; sottolinea altresì l'importanza del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG), del Fondo per una transizione giusta (JTF), del ReactEU con le sue risorse aggiuntive per il FSE+, dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (IOG) e del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD); |
Emendamento 42
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 quater (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 quater. ricorda che il FSE + dovrebbe contribuire all'attuazione del piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali; osserva che la programmazione del FSE + è stata adottata prima dell'attuale crisi e che questa crisi comporta maggiori investimenti pubblici e sociali, cosicché la programmazione esistente potrebbe non soddisfare le esigenze attuali; esprime preoccupazione per i margini molto limitati disponibili nell'ambito del QFP e insiste sulla necessità di migliorare la spesa per accelerare l'attuazione del piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali e conseguire gli obiettivi della dichiarazione di Porto; sottolinea, alla luce dell'aumento del costo della vita, e in particolare dell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, l'aumento della dotazione minima per le misure di inclusione sociale adottate nel nuovo FSE + nonché il 3 % in aggiunta a tali misure per gli aiuti alimentari e l'assistenza materiale di base alle persone indigenti; incoraggia gli Stati membri a stanziare più degli importi minimi richiesti dal FSE +; riconosce che il Fondo sociale europeo Plus e il dispositivo per la ripresa e la resilienza devono puntare a contribuire all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali mettendo in pratica i suoi principi e integrando in modo trasversale gli obiettivi sociali nella totalità delle leggi, delle politiche e dei piani di attuazione pertinenti collegati a NextGenerationEU; invita, a tale proposito, la Commissione a garantire personale adeguato a sostegno di tale compito; ritiene che l'obiettivo principale del pilastro europeo dei diritti sociali di ridurre le persone a rischio di povertà o di esclusione sociale di almeno 15 milioni entro il 2030 dovrebbe essere meglio specificato nei PNRR; ribadisce la sua richiesta di una strategia globale contro la povertà dotata di obiettivi ambiziosi per ridurre la povertà e porre fine alla povertà estrema in Europa entro il 2030, in linea con i principi del pilastro europeo dei diritti sociali e tenendo conto degli OSS; chiede pertanto che il FSE + rafforzato, integrato da un dispositivo di soccorso sociale, sia in grado di reagire alle emergenze sociali e alle situazioni di crisi; |
Emendamento 43
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 quinquies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 quinquies. sottolinea altresì che il FSE+ deve fornire un maggiore sostegno per il rafforzamento delle capacità delle parti sociali e delle organizzazioni della società civile, anche sotto forma di formazioni, misure volte alla creazione di reti e rafforzamento del dialogo sociale, e per attività intraprese congiuntamente dalle parti sociali; sottolinea che il dialogo sociale è un elemento chiave del modello sociale europeo e che l'UE ha il dovere di promuovere il ruolo delle parti sociali, tenendo conto della diversità dei sistemi nazionali, e di facilitare il dialogo sociale e la contrattazione collettiva in linea con l'articolo 152 TFUE, con gli impegni assunti dalle istituzioni dell'UE e con gli atti legislativi recentemente adottati; ritiene che, considerate le disuguaglianze socioeconomiche esistenti, nei prossimi anni sarà necessario un maggiore sostegno al dialogo sociale e alla contrattazione collettiva, alle parti sociali e a misure di formazione; invita la Commissione e gli Stati membri a garantire maggiori risorse per il bilancio dell'UE in tali settori; chiede una consultazione efficace e significativa delle parti sociali nella programmazione, valutazione e attuazione dei pertinenti fondi dell'UE; |
Emendamento 44
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 sexies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 sexies. sottolinea la situazione demografica nell'UE, caratterizzata dal fenomeno dell'invecchiamento della popolazione, in quanto i tassi di fertilità diminuiscono mentre cresce l'aspettativa di vita; apprezza la strategia europea per l'assistenza e chiede che sia sostenuta nell'ambito del QFP; insiste sulla necessità di investire nelle infrastrutture sociali per affrontare la sfida demografica; ricorda che le attuali incertezze economiche hanno gravi ripercussioni sugli anziani e sottolinea l'assenza di risposte politiche all'impatto dei cambiamenti demografici nell'UE ed evidenzia la necessità di alloggi adeguati a prezzi accessibili, di strutture di assistenza di qualità e di adeguati servizi di assistenza e sostegno; sottolinea che il bilancio dovrebbe riflettere l'importanza di salvaguardare e promuovere la dignità degli anziani e i loro diritti fondamentali nell'UE, ad esempio introducendo il criterio dell'"invecchiamento nella dignità" e finanziamenti sufficienti per sostenere e promuovere la partecipazione alla società, come lo sport e l'accesso alla cultura, per sostenere gli investimenti nell'edilizia abitativa per affrontare efficacemente i crescenti problemi della mancanza di alloggi a prezzi accessibili, delle cattive condizioni abitative, dell'esclusione abitativa e della mancanza di una fissa dimora; |
Emendamento 45
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 septies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 septies. chiede la creazione di un programma che promuova campagne di sensibilizzazione sull'importanza dei sindacati, della sindacalizzazione, della contrattazione collettiva e dei contratti di lavoro per la realizzazione di una società più equa, in particolare attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro, dei salari e delle condizioni di vita; |
Emendamento 46
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 octies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 octies. pone l'accento sulla necessità di stanziare risorse adeguate per finanziare e attuare il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali adottato a Porto e per conseguire gli obiettivi principali di Porto e sottolinea che il dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbe prevedere che almeno il 30 % dei fondi sia destinato agli investimenti sociali per rafforzare i sistemi di protezione sociale e investire nella sicurezza sociale, nell'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione, negli alloggi a prezzi accessibili, nell'occupazione, nella giustizia sociale e nei servizi sociali per i gruppi vulnerabili; |
Emendamento 47
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 nonies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 nonies. sottolinea l'importanza dell'Anno europeo delle competenze 2023 che dovrebbe prevedere attività e politiche concrete per sviluppare ulteriormente le misure a favore dell'occupazione e dell'imprenditorialità ed essere sostenuto da finanziamenti adeguati nell'ambito del QFP; |
Emendamento 48
Proposta di risoluzione
Paragrafo 15 decies (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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15 decies. esprime preoccupazione per il fatto che i salari reali siano attualmente in calo a seguito di una serie di shock eccezionali sui prezzi dell'energia; ritiene che vi sia l'urgente necessità di aumentare i salari per sostenere la domanda interna e la crescita inclusiva e ridurre l'impatto della duplice crisi sui lavoratori e sulle famiglie; ritiene che siano necessari ulteriori sforzi nell'ambito del bilancio dell'UE e del QFP per aiutare le parti sociali a conseguire aumenti salariali attraverso quadri tripartiti di sviluppo delle capacità, accelerando in tal modo l'atteso impatto positivo della proposta di direttiva su salari minimi adeguati e la sua rapida attuazione; |
Emendamento 49
Proposta di risoluzione
Paragrafo 16
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
16. condanna una volta di più con la massima fermezza la guerra della Russia contro l'Ucraina; sottolinea la continua necessità di soccorsi e aiuti umanitari rapidi, anche per riparare le infrastrutture critiche; si compiace al riguardo dei 18 miliardi di EUR che l'UE sta fornendo all'Ucraina nell'ambito dell'assistenza macrofinanziaria nel 2023; sottolinea la necessità che l'UE svolga un ruolo centrale nello sforzo di ricostruzione e ripresa a lungo termine; plaude al fatto che l'Ucraina e la Moldova siano ormai paesi candidati e osserva che entrambi necessiteranno di ulteriore assistenza finanziaria e tecnica; ricorda la necessità che l'UE continui ad attenuare altre crisi e ad affrontare altre sfide in tutto il mondo attraverso l'NDICI e altri strumenti, inclusa la crisi alimentare mondiale; |
16. condanna una volta di più con la massima fermezza l'aggressione militare della Russia non provocata e ingiustificata e l'invasione dell'Ucraina; sottolinea la continua necessità di soccorsi e aiuti sia umanitari che militari rapidi, compresi gli aiuti destinati a riparare le infrastrutture critiche; si compiace al riguardo dei 18 miliardi di EUR che l'UE sta fornendo all'Ucraina nell'ambito dell'assistenza macrofinanziaria nel 2023; sottolinea la necessità che l'UE svolga un ruolo centrale nello sforzo di ricostruzione e ripresa a lungo termine; plaude al fatto che l'Ucraina e la Moldova siano ormai paesi candidati e osserva che entrambi necessiteranno di ulteriore assistenza finanziaria e tecnica; ricorda la necessità che l'UE continui ad attenuare altre crisi e ad affrontare altre sfide in tutto il mondo attraverso l'NDICI e altri strumenti, inclusa la crisi alimentare mondiale; |
Emendamento 50
Proposta di risoluzione
Paragrafo 17
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
17. ricorda che la guerra ha costretto milioni di persone ad abbandonare le proprie case e a chiedere asilo nell'UE; sottolinea la necessità che l'UE continui a fornire sostegno agli Stati membri ospitanti ai fini dell'accoglienza, l'insediamento e l'integrazione di tali profughi; richiama l'attenzione, a tale proposito, sull'importanza del Fondo Asilo, migrazione e integrazione; |
17. ricorda che la guerra di aggressione contro l'Ucraina ha costretto milioni di persone ad abbandonare le proprie case e a chiedere asilo nell'UE; sottolinea la necessità che l'UE continui a fornire sostegno, compresa l'assistenza finanziaria, agli Stati membri ospitanti affinché possano sostenere i costi economici e infrastrutturali legati all'accoglienza, all'insediamento e all'integrazione di tali profughi; apprezza gli sforzi compiuti dagli Stati membri in termini di offerta di infrastrutture, istruzione e occupazione ai profughi; richiama l'attenzione, a tale proposito, sull'importanza del Fondo Asilo, migrazione e integrazione; accoglie con favore l'attivazione della direttiva sulla protezione temporanea1 bis e dell'azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE) per quanto riguarda le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina e cercano rifugio nel territorio dell'UE e chiede di continuare a finanziare la loro attuazione; esprime al contempo preoccupazione per le attuali forme di discriminazione nei confronti di altri rifugiati e migranti, delle donne ucraine e dei loro figli, nonché per le forme di sfruttamento e le disparità di trattamento in termini di retribuzioni e condizioni di lavoro che interessano i rifugiati in troppi paesi europei; apprezza le attuali misure messe in atto dall'UE e dagli Stati membri per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina e per contribuire a integrare i rifugiati e alleviare l'impatto dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, l'aumento dei livelli di debito e l'aumento del costo dei prestiti, compresi i mutui ipotecari per le imprese e le famiglie, ma ritiene che siano necessari ulteriori sforzi per tener conto delle implicazioni socioeconomiche della guerra e prevenire che la guerra provochi disoccupazione e sottoccupazione; chiede, a tale proposito, un pacchetto temporaneo europeo per la resilienza sociale che combini una serie di misure e strumenti per rafforzare i sistemi di previdenza sociale e di protezione sociale nell'UE, tra cui il proseguimento e il rifinanziamento di SURE fino a quando le conseguenze socioeconomiche della guerra continueranno ad avere un impatto negativo sul mercato del lavoro; _____________ 1 bis Direttiva 2001/55/CE del Consiglio, del 20 luglio 2001, sulle norme minime per la concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati e sulla promozione dell'equilibrio degli sforzi tra gli Stati membri che ricevono gli sfollati e subiscono le conseguenze dell'accoglienza degli stessi (GU L 212 del 07.08.2001, pag. 12). |
Emendamento 51
Proposta di risoluzione
Paragrafo 19 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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19 bis. rammenta l'importante ruolo che il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) rivisto può svolgere nel sostenere e riqualificare i lavoratori licenziati a causa degli effetti economici della crisi COVID-19; ritiene che gli Stati membri dovrebbero avvalersi di tale fondo e diffondere ampiamente le informazioni sulle possibilità che offre per sostenere i lavoratori e i loro rappresentanti; |
Emendamento 52
Proposta di risoluzione
Paragrafo 23 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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23 bis. ricorda il lavoro essenziale svolto dalle agenzie nei settori della politica sociale e occupazionale; ritiene che le agenzie debbano disporre di personale e di risorse adeguati, tenendo conto dell'inflazione, affinché possano svolgere i loro compiti; ricorda che i compiti delle agenzie evolvono alla luce delle priorità politiche e sottolinea che le nuove responsabilità devono essere accompagnate da un livello adeguato di nuove risorse; |
Emendamento 53
Proposta di risoluzione
Paragrafo 23 ter (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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23 ter. rammenta che i progetti pilota e le azioni preparatorie sono essenziali per testare nuove iniziative strategiche nei settori dell'occupazione e dell'inclusione sociale, anche attraverso la raccolta di dati; ricorda che la loro valutazione è ancorata nell'accordo interistituzionale e ribadisce l'invito alla Commissione a valutare le proposte di progetti pilota e di azioni preparatorie in modo imparziale, sulla base di un'analisi giuridica e finanziaria in modo da rispecchiare l'interesse delle proposte; esprime il proprio disappunto per l'inadeguata e poco chiara valutazione delle proposte per il bilancio 2023 e chiede alla Commissione di ricevere spiegazioni precise e dettagliate riguardo a tali valutazioni, unitamente a esempi concreti delle misure dell'UE che si ritiene siano destinate a "coprire" le proposte; sottolinea inoltre che l'attuazione di un progetto pilota o di un'azione preparatoria adottati deve rimanere fedele alla proposta adottata; |
Emendamento 54
Proposta di risoluzione
Paragrafo 24 bis (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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24 bis. apprezza i finanziamenti aggiuntivi disponibili a titolo di REACT-EU per il 2023, in particolare le operazioni del FSE + e del FEAD, ed esorta gli Stati membri a sfruttare appieno il potenziale di tali risorse per attenuare l'impatto sociale della crisi prima dell'inizio dell'esercizio di bilancio 2024; invita la Commissione, in stretta cooperazione con le autorità di gestione, a prendere in considerazione la flessibilità nel calendario per la chiusura del QFP 2014-2020, al fine di evitare una possibile perdita di fondi europei, che sono necessari per i territori e le popolazioni; |
Emendamento 55
Proposta di risoluzione
Paragrafo 24 ter (nuovo)
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Proposta di risoluzione |
Emendamento |
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24 ter. chiede che il bilancio dell'UE per il 2024 presti particolare attenzione alle relazioni con le regioni ultraperiferiche e i paesi e territori d'oltremare (PTOM) e alle loro esigenze, dato che sono particolarmente colpiti dalle conseguenze sociali ed economiche delle crisi attuali e sono più vulnerabili all'impatto negativo dei cambiamenti climatici; sottolinea inoltre che deve essere facilitato l'accesso ai finanziamenti per le regioni ultraperiferiche e i PTOM, poiché possiedono risorse amministrative e competenze limitate, dati il loro status particolare e le loro dimensioni; |
LETTERA DELLA COMMISSIONE PER L'AMBIENTE, LA SANITÀ PUBBLICA E LA SICUREZZA ALIMENTARE (01.3.2023)
Johan Van Overtveldt
Presidente
Commissione per i bilanci
BRUXELLES
Oggetto: Parere sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III (2022/2184(BUI))
Signor presidente,
onorevole Van Overtveldt,
il 1° dicembre 2022 i coordinatori della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) hanno deciso che la commissione ENVI formulerà un parere sotto forma di lettera sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III (2022/2184(BUI)). Pertanto, sia in qualità di presidente della commissione ENVI che di relatore permanente per il bilancio, mi pregio di trasmetterLe il contributo della commissione ENVI sotto forma di paragrafi di risoluzione approvato dalla commissione ENVI nella riunione del 1° marzo 2023[23] e chiedo cortesemente che venga preso in considerazione dalla Sua commissione:
− sottolinea che la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ci ha ricordato che la transizione energetica verde è fondamentale per garantire l'indipendenza strategica dell'Unione e il suo accesso a fonti di energia pulita e per affrontare la povertà energetica, garantendo nel contempo una transizione giusta che non escluda nessuno, con l'obiettivo di rendere l'UE climaticamente neutra entro il 2050;
− ricorda che il dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbe contribuire all'integrazione della biodiversità e degli interventi per il clima nelle politiche dell'Unione; ricorda inoltre che i piani nazionali per la ripresa e la resilienza dovrebbero destinare almeno il 37 % della loro spesa totale a investimenti e riforme a sostegno degli obiettivi climatici; esorta la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie per monitorare, controllare e far rispettare efficacemente tali obiettivi; sottolinea che l'attuazione del piano RePowerEU è fondamentale per accelerare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e accelerare la transizione climatica; invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che l'esecuzione del piano REPowerEU tenga conto degli impatti climatici e ambientali e includa misure rigorose per salvaguardare l'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo"; chiede un monitoraggio rigoroso e continuo dell'attuazione durante l'intero ciclo di vita degli investimenti e delle riforme finanziati attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza; sottolinea l'accordo raggiunto dai colegislatori sull'assegnazione del 30 % della spesa degli Stati membri nell'ambito di RePowerEU a misure multinazionali, affrontando le strozzature esistenti nella trasmissione, distribuzione e stoccaggio dell'energia e aumentando i flussi transfrontalieri;
− sottolinea che il bilancio dell'Unione per il 2024 dovrebbe essere in linea con le ambizioni dell'Unione di rendere l'UE climaticamente neutra entro il 2050 e con gli obblighi previsti dall'accordo di Parigi e, in particolare, di rispettare gli impegni finanziari assunti per i finanziamenti internazionali per il clima, in particolare il Fondo per le perdite e i danni; sottolinea l'importanza di tale impegno alla luce degli scarsi risultati della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27) del 2022, in particolare nel contesto dell'obiettivo di proseguire gli sforzi per limitare l'aumento della temperatura a 1,5 gradi, come ricordato a Glasgow nel 2021; sottolinea che il bilancio dell'Unione per il 2024 dovrebbe altresì essere allineato agli obblighi dell'Unione ai sensi del nuovo accordo di Montreal della COP15 firmato nel dicembre 2022;
− sottolinea la necessità di un lavoro continuo verso il conseguimento degli obiettivi di integrazione del clima e della biodiversità[24] stabilito nell'accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020 ("l'accordo interistituzionale" – AII[25]) nel bilancio dell'Unione e nelle spese dello strumento dell'Unione europea per la ripresa e chiede maggiori sforzi nel bilancio 2024 per raggiungere tali livelli di spesa; per quanto riguarda gli obiettivi di integrazione nella politica agricola comune (PAC), insiste sull'importanza dei piani strategici della PAC e, in particolare, invita la Commissione a rivedere i contributi climatici ponderati sulla base di prove scientifiche nonché del controllo di gestione del novembre 2022; sottolinea che occorre compiere ulteriori sforzi nell'ambito del bilancio 2024 dell'Unione per garantire il conseguimento dell'obiettivo di spesa per la biodiversità fissato per gli anni 2026 e 2027; evidenzia che il divario in termini di finanziamenti per la biodiversità per il periodo compreso tra il 2021 e il 2030 ammonta a circa 18,69 miliardi di EUR all'anno[26] e dovrebbe essere colmato quanto prima;
- apprezza gli sforzi per una rendicontazione più trasparente e completa nei documenti di bilancio e nel sito web dedicato alla performance e sottolinea la necessità di effettuare sufficienti valutazioni ex post con particolare attenzione all'impatto; invita la Commissione a tenere attentamente conto delle conclusioni della relazione speciale della Corte dei conti europea sulla spesa per il clima nel bilancio dell'Unione 2014-2020; insiste sulla necessità di monitorare con precisione le spese connesse al clima e alla biodiversità; apprezza i progressi compiuti nella preparazione del bilancio dell'UE per il 2023 per quanto riguarda l'integrazione della biodiversità e invita la Commissione a concludere l'aggiornamento della metodologia di monitoraggio per la spesa a favore della biodiversità per il bilancio dell'UE per il 2024, nonché a pubblicare una "scheda" che illustri in dettaglio il contributo previsto di ciascun programma per l'obiettivo del 2024 e la modalità di raggiungimento dell'obiettivo per il 2026, nonché un piano d'azione per delineare le misure da adottare a livello di programma per ciascun programma, al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo;
- ricorda alla Commissione il suo impegno e il suo obbligo a norma dell'AII di monitorare i progressi compiuti negli sforzi di integrazione del clima a metà percorso e presentare proposte corrispondenti qualora gli obiettivi non siano stati raggiunti; si attende che la Commissione pubblichi la metodologia unitamente alla revisione intermedia, previa consultazione del Parlamento e dei pertinenti portatori di interessi;
- sottolinea la necessità di garantire la coerenza tra i finanziamenti per il clima e la biodiversità e invita la Commissione a pubblicare la spesa al momento della presentazione del progetto di bilancio; sottolinea l'urgente necessità di garantire il rispetto del principio "non arrecare un danno significativo" in tutto il bilancio e di adottare le misure correttive necessarie, se e quando necessario, senza indebito ritardo;
- accoglie con favore il lavoro della Commissione su una nuova classificazione intesa a misurare l'impatto di genere della spesa dell'Unione, come stabilito nell'AII; sottolinea a tale riguardo la necessità di una raccolta e di un'analisi sistematiche di dati disaggregati per genere;
− apprezza gli accordi raggiunti dai colegislatori su una parte significativa dei fascicoli del pacchetto "Pronti per il 55 %"; invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per garantire un'attuazione rapida ed efficace delle nuove norme che dovrebbero accelerare la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 e oltre, al fine di conseguire quanto prima gli obiettivi del Green Deal dell'UE e la neutralità climatica entro il 2050; ribadisce l'importanza e la necessità degli investimenti dell'UE nella ricerca e nell'innovazione nelle tecnologie, nei processi e nelle competenze verdi;
- ricorda la necessità di assegnare risorse umane e finanziarie sufficienti nel bilancio dell'Unione per l'attuazione della strategia sulla biodiversità per il 2030, della strategia "Dal produttore al consumatore", del piano d'azione per l'economia circolare, della strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili, del piano d'azione per l'inquinamento zero, della strategia farmaceutica per l'Europa e del piano europeo di lotta contro il cancro; chiede, a tale proposito, di aumentare il sostegno di bilancio per il programma LIFE, il programma EU4Health, il Fondo per una transizione giusta e tutti gli altri programmi pertinenti; sottolinea la necessità di utilizzare i fondi esistenti in modo più efficiente; invita inoltre la Commissione ad aumentare in modo specifico l'organico della DG Ambiente e della DG Azione per il clima, che deve corrispondere al carico di lavoro derivante dall'agenda del Green Deal dell'UE;
- chiede inoltre un aumento delle risorse sia finanziarie che personali dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), in particolare per garantire la sua capacità di svolgere i suoi compiti connessi al pacchetto "Pronti per il 55 %" e in particolare in relazione all'aumento sostanziale del carico di lavoro connesso al monitoraggio degli obiettivi dell'Unione, tra l'altro, per quanto riguarda la neutralità climatica, l'economia circolare e il ripristino della natura;
- riconosce la necessità di affrontare la questione dell'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari in Europa; sottolinea che la catena di perturbazioni causate dalla pandemia di COVID-19, dalle condizioni meteorologiche estreme e dai cambiamenti climatici, dalla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina e dal suo impatto inflazionistico sui fattori di produzione fossili utilizzati nell'agricoltura hanno portato a prezzi al consumo più elevati, che sono ora in calo;
- sottolinea la necessità di una migliore preparazione attraverso l'attuazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici e di prove di stress di adattamento effettuate a livello dell'Unione su tutti i progetti pertinenti che devono essere finanziati dagli strumenti finanziari dell'UE, affinché l'Unione possa rispondere a emergenze quali le recenti inondazioni, gli incendi, la pandemia e altri eventi imprevisti; sottolinea la costante importanza di garantire un finanziamento adeguato del meccanismo unionale di protezione civile;
− all'indomani della pandemia di COVID-19, i colegislatori sono stati in grado di concordare un nuovo regolamento relativo alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero e al rafforzamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) attraverso il miglioramento e l'estensione dei loro mandati; ricorda, in tal senso, la necessità di aumentare in modo significativo le loro risorse per l'attuazione dei nuovi regolamenti e in risposta alla pandemia mondiale in corso, in particolare per quanto riguarda il personale permanente delle agenzie; sottolinea l'importanza di rafforzare la sostenibilità e la resilienza dei sistemi sanitari, riducendo nel contempo le disparità nell'accesso equo e paritario all'assistenza sanitaria e alle cure mediche; sottolinea che la spesa nel settore sanitario dovrebbe seguire gli approcci "One Health" e "Salute in tutte le politiche"; sottolinea l'assenza e la necessità di definire una visione globale comune sull'approccio "One Health" e sulla preparazione alle pandemie; sottolinea che uno dei modi migliori per affrontare le nuove varianti della COVID-19 è garantire un elevato tasso di vaccinazione e rafforzare i sistemi sanitari pubblici; sottolinea inoltre la necessità di rafforzare le terapie e di promuovere e rafforzare il ricorso a interventi non medici; ricorda che la pandemia di COVID-19 ha evidenziato l'importanza vitale della sanità pubblica e di servizi di assistenza accessibili e a prezzi abbordabili; riconosce l'importanza dei programmi dell'Unione nel fornire investimenti e sostegno per prevenire le crisi sanitarie e rafforzare la resilienza dei sistemi e delle infrastrutture sanitarie;
- sottolinea che attualmente la maggior parte dei finanziamenti dell'EMA proviene da fonti private pagate dai diritti dell'industria (86 % nel 2022[27]); sottolinea la necessità di garantire l'indipendenza e l'integrità dell'Agenzia e quindi di garantire risorse finanziarie sufficienti dell'Agenzia indipendentemente dagli importi dei diritti riscossi;
- ribadisce la propria preoccupazione per il fatto che oltre il 50 % del bilancio di EU4Health sia stato destinato alle spese operative dell'Autorità europea per la risposta alle emergenze sanitarie (DG HERA) della Commissione e sottolinea l'importanza di destinare finanziamenti adeguati alle attività previste dal regolamento EU4Health, compreso un sostegno sufficiente per l'attuazione dello spazio europeo dei dati sanitari;
- sottolinea la necessità di proseguire la lotta dell'UE contro il cancro in linea con il piano di lotta contro il cancro e garantendo finanziamenti adeguati, con una forte attenzione alle azioni che producono risultati tangibili per i cittadini;
- sottolinea l'importanza di un sistema rafforzato di risorse proprie dell'UE, come l'imposta sulle transazioni finanziarie e l'imposta sui servizi digitali, in grado di affrontare le sfide e il contributo agli obiettivi dell'Unione in materia di salute, ambiente e clima, nonché di contribuire al recupero del debito di NextGenerationEU; apprezza le disposizioni correlate recentemente concordate riguardanti, tra l'altro, il sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) e il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) e invita gli Stati membri ad adottare quanto prima il nuovo pacchetto sulle risorse proprie proposto dalla Commissione europea il 14 dicembre 2021; chiede un maggiore collegamento delle risorse proprie dell'UE con le politiche ambientali nel secondo pacchetto di risorse proprie;
- sottolinea che il bilancio dell'Unione è al centro degli sforzi volti a realizzare una transizione giusta verso un'Unione più verde, sostenibile, socialmente inclusiva, più resiliente e competitiva;
Ho inviato una lettera simile all'on. Janusz Lewandowski, relatore generale per il bilancio 2024.
Distinti saluti.
Pascal Canfin
PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'INDUSTRIA, LA RICERCA E L'ENERGIA (9.3.2023)
destinato alla commissione per i bilanci
sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III
Relatore per parere: Christian Ehler
SUGGERIMENTI
La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. ricorda il numero crescente di nuove iniziative ambiziose prese dall'UE, fra cui la normativa europea sui semiconduttori, il nuovo Bauhaus europeo e il programma per una connettività sicura; ricorda i prezzi dell'energia ai massimi storici, così come le continue sfide determinate dalla guerra della Russia contro l'Ucraina e le sue prevedibili ricadute, l'impatto di un'inflazione superiore al previsto sui principali programmi dell'UE, le sfide poste all'industria dalla legge statunitense per la riduzione dell'inflazione e il proliferare di politiche protezionistiche analoghe a livello mondiale; evidenzia che, nonostante il persistere delle difficoltà socioeconomiche, energetiche e ambientali per le persone e le imprese, a partire dal 2024 non sarà disponibile alcuno stanziamento di impegno a titolo del pacchetto NextGenerationEU (NGEU) per rafforzare il bilancio dell'Unione; insiste sul fatto che una revisione completa e tempestiva del quadro finanziario pluriennale (QFP) e la piena attuazione dell'accordo interistituzionale (AII) del 16 dicembre 2020 sulle nuove risorse proprie sono l'unico modo sostenibile di raccogliere tali sfide e di sfruttare le opportunità della transizione energetica e digitale attraverso un bilancio 2024 ambizioso;
2. prende atto dell'annuncio della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen riguardante una legge sull'industria a zero emissioni nette; accoglie con favore tale iniziativa, in quanto offre alla Commissione una nuova occasione di sviluppare un'autentica politica industriale atta a promuovere la competitività industriale europea; ricorda che, se le nuove iniziative richiedono un finanziamento, dovrebbe trattarsi di fondi nuovi;
3. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che le risorse del dispositivo per la ripresa e la resilienza siano utilizzate quanto più possibile nell'ambito del quadro legislativo esistente, per rimediare alle carenze del sostegno europeo alla nostra industria individuate dalla legge statunitense per la riduzione dell'inflazione, come la mancanza di progetti transfrontalieri di infrastrutture energetiche;
4. ritiene essenziale che le proposte di nuovi strumenti di finanziamento, ad esempio l'attesa proposta relativa a un Fondo europeo di sovranità, rispondano a esigenze reali, siano basate su una precisa valutazione dei costi e delle carenze d'investimenti, e prevedano fondi nuovi; insiste sul fatto che ogni fondo nuovo dovrebbe essere adottato mediante la procedura legislativa ordinaria ed essere integrato nel QFP, in modo da garantire il pieno controllo da parte del Parlamento; ritiene che i massimali del QFP e il bilancio annuale dovrebbero essere adeguati per tenere conto di tutti i nuovi fondi, delle iniziative politiche, degli obiettivi o dei compiti finanziati a titolo del bilancio dell'UE; sottolinea che le potenziali nuove spese a sostegno della competitività industriale dovrebbero rafforzare il mercato interno, sostenere la diffusione di ecosistemi e infrastrutture volti a migliorare la connettività e l'approvvigionamento di energia a prezzi accessibili nonché contribuire ad accelerare la duplice transizione;
5. invita la Commissione e il Consiglio a prevedere fondi sufficienti per sostenere i settori più innovativi e competitivi e contribuire a creare nuovi progetti europei ambiziosi e sostenibili in linea con gli obiettivi digitali e climatici dell'Unione, come anche per promuovere la competitività industriale; sottolinea che è importante incoraggiare l'emergere di leader europei nei settori industriali strategici, che stimolino i livelli occupazionali europei e la competitività globale, promuovendo nel contempo l'unità del mercato unico, e migliorino così la competitività e la prosperità in tutta l'Unione;
6. ribadisce che gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione sono fondamentali per sostenere i progetti digitali e tecnologici europei e per promuovere la leadership dell'Europa nelle tecnologie digitali fondamentali e la competitività dell'industria europea in generale, nonché per migliorare la capacità dell'UE di affrontare le sfide sociali urgenti, tra cui l'adattamento ai cambiamenti climatici e la loro mitigazione, il miglioramento della qualità dei posti di lavoro e del tenore di vita e il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile;
7. sottolinea che, fintantoché il Fondo del Consiglio europeo per l'innovazione erogherà finanziamenti, il Parlamento verificherà che essi rispondano alle aspettative dei legislatori, vale a dire garantire una mobilitazione prudente ed efficace di tali fondi per il 2024;
8. chiede ancora una volta di assegnare tutti i disimpegni disponibili a Orizzonte Europa, sfruttando pienamente la possibilità prevista dall'articolo 15, paragrafo 3, del regolamento finanziario; ricorda che ciò potrebbe in parte compensare il calo degli stanziamenti di impegno disponibili dovuto al carattere limitato nel tempo del finanziamento a titolo dello strumento NGEU, sebbene in misura contenuta;
9. mette in evidenza la necessità di impegnarsi nella rivoluzione digitale, che mira a creare nuovi modelli aziendali e nuovi concetti e a trasformare le tecnologie; chiede un sostegno adeguato per un'infrastruttura digitale efficiente nell'ambito del programma Europa digitale;
10. ricorda che il bilancio della normativa europea sui semiconduttori non è stato ancora finanziato e che, per quanto riguarda il bilancio 2023, la Commissione ha già apportato ad alcune parti di Orizzonte Europa e del programma Europa digitale i tagli che ha proposto nell'ambito della normativa summenzionata; precisa che non accetterà ulteriori riduzioni a queste parti dei programmi nel quadro del bilancio dell'Unione per il 2024; chiede che sia trovi quanto prima una soluzione adeguata per finanziare la normativa sui semiconduttori, compreso il ricorso ai disimpegni e ai margini non assegnati entro i massimali del QFP o mobilitati attraverso altri strumenti, al fine di garantire che essa possa essere adeguatamente integrata nella procedura di bilancio 2024;
11. sottolinea che, data la situazione economica attuale, è della massima importanza rafforzare i meccanismi di sostegno e ridurre gli oneri finanziari e amministrativi a carico delle microimprese e delle piccole e medie imprese (PMI); chiede pertanto finanziamenti sufficienti a tal fine nel bilancio 2024, nonché un migliore accesso ai finanziamenti e alla tecnologia per contribuire ad aumentare la produttività delle microimprese e delle PMI e promuovere condizioni di lavoro migliori;
12. sottolinea che il bilancio dell'Unione per il 2024 dovrebbe essere allineato agli obiettivi dell'accordo di Parigi, all'obiettivo della neutralità climatica dell'UE e agli obiettivi del Green Deal, assicurando nel contempo un sostegno adeguato ai cittadini e alle imprese che sono stati maggiormente colpiti dalle crisi multiple e dalle loro conseguenze sociali ed economiche; insiste sulla necessità di aumentare gli investimenti pubblici e privati per raccogliere tale sfida;
13. sottolinea l'importanza di continuare a finanziare gli sforzi che consentono di raggiungere gli obiettivi di spesa per il clima e la biodiversità nell'ambito dell'attuale QFP;
14. ribadisce la richiesta di continuare a lavorare sulle metodologie di monitoraggio della spesa legata al clima e alla biodiversità, applicando sistemi più strutturati, trasparenti e completi; chiede il pieno coinvolgimento del Parlamento europeo nello sviluppo di tali metodologie e attende con interesse la consultazione annuale sugli obiettivi in materia di clima e biodiversità, secondo quanto previsto dall'AII;
15. invita la Commissione ad affrontare efficacemente l'aumento dei prezzi dell'energia e le conseguenze dell'aumento dell'inflazione sull'industria e i tassi di disoccupazione, in particolare in relazione alle PMI; chiede lo sviluppo di un quadro di approvvigionamento energetico che impedisca, in futuro, il verificarsi di siffatte situazioni critiche;
16. sottolinea l'importanza della transizione verso un sistema energetico altamente efficiente sul piano energetico e completamente basato su fonti rinnovabili attraverso una maggiore interconnettività, per ridurre la dipendenza energetica dell'UE e migliorare così la stabilità e l'accessibilità dei prezzi dell'energia; sottolinea altresì la necessità di investire in modo significativo in misure di risparmio energetico e di efficienza energetica, nell'aumento delle capacità nazionali in materia di energia rinnovabile e nella decarbonizzazione dei processi industriali, in linea con la strategia di integrazione settoriale dell'UE;
17. invita, a tale proposito, la Commissione a prevedere finanziamenti e a formulare raccomandazioni concrete agli Stati membri sul modo in cui accelerare la diffusione delle energie rinnovabili per le famiglie, ad esempio i pannelli solari e le pompe di calore, in particolare negli Stati membri che registrano ritardi in questo settore;
18. sottolinea che l'impatto e le conseguenze della COVID-19 hanno evidenziato le attuali carenze dei sistemi sanitari e hanno dimostrato la necessità di investimenti pubblici nella ricerca sanitaria;
19. chiede finanziamenti e personale sostenibili per tutte le agenzie e gli organismi dell'UE attivi nei settori dell'industria, della ricerca e dell'energia, e in particolare per l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia, dal momento che la sua più recente comunità della conoscenza e dell'innovazione inizierà a operare a pieno regime nel 2024.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
9.3.2023 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
50 3 5 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Nicola Beer, Hildegard Bentele, Tom Berendsen, Vasile Blaga, Michael Bloss, Marc Botenga, Cristian-Silviu Buşoi, Jerzy Buzek, Ignazio Corrao, Beatrice Covassi, Ciarán Cuffe, Josianne Cutajar, Nicola Danti, Christian Ehler, Valter Flego, Niels Fuglsang, Lina Gálvez Muñoz, Claudia Gamon, Jens Geier, Nicolás González Casares, Bart Groothuis, Christophe Grudler, Henrike Hahn, Robert Hajšel, Ivo Hristov, Romana Jerković, Seán Kelly, Łukasz Kohut, Miapetra Kumpula-Natri, Marisa Matias, Dan Nica, Angelika Niebler, Ville Niinistö, Johan Nissinen, Mauri Pekkarinen, Tsvetelina Penkova, Morten Petersen, Manuela Ripa, Robert Roos, Maria Spyraki, Riho Terras, Grzegorz Tobiszowski, Patrizia Toia, Marion Walsmann, Pernille Weiss |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Andrus Ansip, Pascal Arimont, Izaskun Bilbao Barandica, Franc Bogovič, Martin Buschmann, Jakop G. Dalunde, Matthias Ecke, Cornelia Ernst, Jens Gieseke, Jutta Paulus, Emma Wiesner |
|||
Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Agnès Evren, Tilly Metz |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
50 |
+ |
ECR |
Grzegorz Tobiszowski |
PPE |
Pascal Arimont, Hildegard Bentele, Tom Berendsen, Vasile Blaga, Franc Bogovič, Cristian-Silviu Buşoi, Jerzy Buzek, Christian Ehler, Agnès Evren, Jens Gieseke, Seán Kelly, Angelika Niebler, Maria Spyraki, Riho Terras, Marion Walsmann, Pernille Weiss |
Renew |
Andrus Ansip, Izaskun Bilbao Barandica, Nicola Danti, Valter Flego, Claudia Gamon, Bart Groothuis, Christophe Grudler, Mauri Pekkarinen, Morten Petersen |
S&D |
Beatrice Covassi, Josianne Cutajar, Matthias Ecke, Niels Fuglsang, Lina Gálvez Muñoz, Jens Geier, Nicolás González Casares, Robert Hajšel, Ivo Hristov, Romana Jerković, Łukasz Kohut, Miapetra Kumpula-Natri, Dan Nica, Tsvetelina Penkova, Patrizia Toia |
Verts/ALE |
Michael Bloss, Ignazio Corrao, Ciarán Cuffe, Jakop G. Dalunde, Henrike Hahn, Tilly Metz, Ville Niinistö, Jutta Paulus, Manuela Ripa |
3 |
- |
ECR |
Johan Nissinen, Robert Roos |
Renew |
Emma Wiesner |
5 |
0 |
NI |
Martin Buschmann |
Renew |
Nicola Beer |
The Left |
Marc Botenga, Cornelia Ernst, Marisa Matias |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
PARERE DELLA COMMISSIONE PER I TRASPORTI E IL TURISMO (2.3.2023)
destinato alla commissione per i bilanci
sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III
Relatore per parere: Ciarán Cuffe
SUGGERIMENTI
La commissione per i trasporti e il turismo invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
A. considerando che il settore dei trasporti dell'UE è essenziale per lo sviluppo economico e sociale e la coesione dell'Unione e per garantire la mobilità, l'accessibilità e l'interconnessione per tutti i cittadini e tutte le regioni, in particolare le regioni ultraperiferiche, che dipendono fortemente dai collegamenti aerei e marittimi;
B. considerando che la mobilità è un diritto di tutti i cittadini dell'UE e che sono necessari sforzi per garantire che non diventi un lusso, al contempo riconoscendo che non esiste una soluzione universale e che le esigenze e le preferenze di tutti devono essere rispettate; considerando che la povertà dei trasporti è una realtà per molte persone, con ripercussioni negative sul loro status socioeconomico, e che sono necessarie politiche efficaci per combatterla;
C. considerando che gli attuali settori dei trasporti, dei viaggi e del turismo rappresentano una parte importante dell'economia dell'UE in termini di contributo al loro PIL, nonché del numero di persone che occupano; considerando che essi generano anche notevoli costi per la società sotto forma di costi esterni[28], come i cambiamenti climatici, l'inquinamento acustico e atmosferico, la congestione del traffico, gli incidenti e i danni agli habitat;
D. considerando che il settore dei trasporti rappresenta un quarto delle emissioni nell'UE e deve contribuire in modo significativo agli sforzi volti a conseguire la neutralità climatica a livello dell'Unione entro il 2050, garantendo il conseguimento degli obiettivi intermedi stabiliti nella legislazione dell'UE;
E. considerando che alcune parti del settore dei trasporti registrano carenze di manodopera e che, in alcuni casi, occorre migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza;
F. considerando che i trasporti sono un settore chiave per una transizione giusta, digitale e verde e che, perché nessuno sia lasciato indietro, è fondamentale garantire che i trasporti abbiano prezzi accessibili per tutti e rispettino il principio della neutralità tecnologica; che i trasporti sostenibili potrebbero anche aumentare la competitività economica nell'UE;
G. considerando che la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente fissa obiettivi chiari per il trasferimento modale, in particolare verso il trasporto ferroviario, per il 2030 e il 2050; che il conseguimento di tali obiettivi è importante affinché il settore dei trasporti contribuisca agli obiettivi di riduzione delle emissioni dell'Unione stabiliti nell'ambito della normativa europea sul clima[29];
H. considerando che il Fondo sociale per il clima ha un ruolo importante da svolgere nel rendere il sistema dei trasporti più sostenibile e accessibile e in particolare nel rendere la mobilità a zero e a basse emissioni più conveniente per gli utenti dei trasporti poveri e vulnerabili;
I. considerando che, in quanto principali punti di collegamento, le città sono componenti della rete transeuropea dei trasporti (RTE-T), colonna portante dello spazio unico europeo dei trasporti, e sono essenziali per il buon funzionamento del mercato unico;
J. considerando che la Commissione ha presentato una proposta di revisione del regolamento (UE) n. 1315/2013[30] al fine di costruire una rete TEN-T sostenibile, efficiente e di alta qualità;
K. considerando che, alla luce delle conseguenze dell'attuale crisi energetica, dell'aumento dell'inflazione, delle continue sfide derivanti dalla guerra della Russia in Ucraina e dalle sue ricadute previste per tutte le famiglie, in particolare quelle a basse reddito, si impone un intervento urgente per ridurre il consumo di carburante fossile e passare a un sistema di trasporto intelligente, sostenibile e resiliente, riconoscendo al contempo la neutralità tecnologica quale principio guida alla base degli sforzi di decarbonizzazione e tenendo conto dell'impatto sociale come l'aumento della disoccupazione, la povertà dei trasporti e le disuguaglianze sociali;
L. considerando che finanziamenti specifici per la mobilità rurale sostenibile sono essenziali in vista degli sforzi di decarbonizzazione e per prevenire la povertà di trasporti, che è aumentata anche nelle aree urbane e periurbane;
M. considerando che i settori dei trasporti e del turismo e le relative imprese sono tra quelli che sono stati più duramente colpiti da crisi successive, come la guerra illegale e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina e la pandemia di COVID-19, che richiedono una risposta coordinata a livello dell'UE, sostenuta da risorse di bilancio adeguate; che in particolare il settore dei trasporti si è dimostrato un'ancora di salvezza per l'Ucraina; che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina evidenzia il fatto che la rete di trasporto dell'UE non può essere considerata in modo isolato;
N. considerando che l'aumento dei costi del carburante sta avendo un impatto diretto sul prezzo dei beni e dei servizi e sulla ripresa dei settori dei trasporti e del turismo dalla pandemia di COVID-19 e da altre sfide recenti;
O. considerando che il turismo è un settore importante dell'economia dell'UE, in particolare in alcune regioni; che la modernizzazione del settore, in particolare attraverso il passaggio a modelli più sostenibili come il turismo di lunga durata o l'ecoturismo, è urgentemente necessaria e migliorerebbe la qualità dei posti di lavoro nel settore[31];
P. considerando che il passaggio alla mobilità sostenibile può anche creare posti di lavoro; che la sfida rimane quella di gestire tale transizione per garantire l'equità e che nessuno sia lasciato indietro;
Q. considerando che l'Europa è una delle aree più urbanizzate al mondo[32] e che vanta un'enorme varietà di città e cittadine che costituiscono importanti poli di attività economica e sociale;
R. considerando che, per quanto riguarda la pianificazione urbana e la qualità della vita urbana, il resto del mondo guarda alle città europee come luoghi interessanti da visitare e in cui vivere, studiare, lavorare e fare affari, e dove la mobilità e i trasporti sono visti come fattori abilitanti fondamentali;
S. considerando che molte città europee sono all'avanguardia a livello mondiale per quanto riguarda l'innovazione nel settore dei trasporti, la pianificazione della mobilità urbana sostenibile e l'attuazione di ambiziosi obiettivi in materia di clima e sicurezza stradale;
T. considerando che per ottenere una mobilità urbana decarbonizzata, pulita, digitalizzata e modernizzata sono necessari sforzi significativi volti a sviluppare e testare nuove soluzioni, nonché investimenti in beni e infrastrutture mobili a zero e a basse emissioni;
U. considerando che la guerra della Russia contro l'Ucraina ha messo in luce la grave carenza di preparazione dell'UE nel settore della mobilità militare;
1. accoglie con favore le proposte legislative della Commissione in materia di trasporti e infrastrutture, in particolare per quanto riguarda le transizioni digitale e verde, l'interconnettività, la coesione, la sicurezza, la protezione e l'efficienza; ribadisce la necessità di finanziamenti sufficienti per garantire il successo di tali politiche, in particolare per quanto riguarda le regioni ultraperiferiche dell'UE, a causa della loro lontananza e della loro dipendenza dai collegamenti aerei e marittimi;
2. invita la Commissione a effettuare con urgenza una valutazione economica e sociale dell'impatto della guerra di aggressione illegale e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina su tutti i modi di trasporto e sul settore del turismo nel mercato dell'UE; invita inoltre la Commissione a fornire rapidamente sostegno, ove necessario, anche attraverso ulteriori misure legislative e/o finanziarie nell'ambito del quadro finanziario pluriennale (QFP), al fine di attenuare gli effetti negativi e, al contempo, garantire condizioni di parità tra i modi di trasporto e al loro interno e facilitare il buon funzionamento dei settori europei dei trasporti e del turismo;
3. invita la Commissione a continuare a studiare modi per sostenere il trasporto di passeggeri o merci da/verso l'Ucraina e i paesi vicini dell'UE e a fornire le misure di soccorso necessarie;
4. sottolinea il fatto che investimenti sufficienti nella ricerca e nello sviluppo, nonché incentivi per tecnologie intelligenti a zero e a basse emissioni e combustibili alternativi sostenibili e relative infrastrutture, rispettando la neutralità tecnologica e la transizione modale, sono fondamentali per garantire che i trasporti contribuiscano alla neutralità climatica entro il 2050, in linea con la normativa europea sul clima e il Green Deal europeo; sottolinea la necessità di rendere tali tecnologie disponibili, efficienti ed economicamente accessibili per tutti e osserva che contribuiranno alla ripresa del settore dalla pandemia di COVID-19 e da altre sfide; sottolinea che, al fine di garantire progressi costanti verso la neutralità climatica, l'efficienza energetica e un'economia circolare, tutti i progetti infrastrutturali di trasporto finanziati dal bilancio dell'UE devono essere coerenti con gli obiettivi climatici e socioeconomici e in linea con la direttiva (UE) 2021/1187[33]; osserva che, al fine di massimizzare i benefici ambientali dei trasporti pubblici, il servizio dovrebbe essere ampiamente disponibile e gratuito; prende atto delle esperienze di alcune città, regioni e Stati membri in cui sono stati offerti servizi gratuiti, scontati o quasi gratuiti;
5. sottolinea che il bilancio dell'Unione per il 2024 dovrebbe essere allineato agli impegni dell'Unione di attuare l'accordo di Parigi e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché agli obiettivi del Green Deal europeo e alla strategia industriale europea, rafforzando nel contempo l'economia dell'UE, sostenendo le imprese, garantendo posti di lavoro e promuovendo l'inclusione sociale e la coesione regionale; sottolinea, in particolare, l'importanza di riflettere l'attuale situazione geopolitica e l'inflazione senza precedenti, nonché le nuove priorità e sfide che ne conseguono in relazione alla guerra illegale e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina in termini di aiuti umanitari, connettività con i membri del partenariato orientale e politica europea di sicurezza e difesa comune; sottolinea che occorre fornire un sostegno adeguato per realizzare una transizione giusta basata sulla solidarietà e sull'equità; raccomanda che i progetti nel settore dei trasporti siano valutati alla luce del loro impatto sui costi esterni pertinenti;
6. ribadisce che la transizione verde dovrebbe essere giusta, inclusiva e non discriminatoria per garantire che i cittadini e le imprese, comprese le PMI e la forza lavoro del settore dei trasporti possano adattarsi a tale transizione e per sostenere le regioni e le comunità più colpite; chiede che nel processo si tenga conto delle specificità nazionali e che si presti particolare attenzione alle regioni ultraperiferiche dell'UE a causa della loro lontananza, nonché a garantire un livello più elevato di coesione tra gli Stati membri;
7. sottolinea che lo sviluppo della mobilità intelligente e multimodale ha anche il potere di rendere la rete di trasporto più sicura e più sostenibile, resiliente ed efficiente; invita la Commissione, a tale riguardo, ad aumentare gli investimenti nell'innovazione, nella digitalizzazione e nel miglioramento delle competenze e nella riqualificazione professionale ad essa relativi;
8. sottolinea che le sfide economiche, sociali e occupazionali causate dalla pandemia e dalla crisi energetica nel settore dei trasporti hanno avuto impatti diversi sugli Stati membri, sulle varie regioni e sui diversi gruppi sociali, colpendo i più vulnerabili in modo sproporzionato; ricorda pertanto che il bilancio dell'Unione per il 2024 svolgerà un ruolo essenziale nel rafforzamento dell'economia e della competitività dell'Unione, garantendo che nessuno sia lasciato indietro, e nella promozione della coesione economica, sociale e territoriale; ritiene che la dimensione sociale debba essere presa in considerazione nel finanziamento dei trasporti e del turismo;
9. riconosce l'importanza della formazione, del miglioramento delle competenze e della riqualificazione dei lavoratori nei settori dei trasporti e del turismo al fine di migliorare la transizione digitale e la sicurezza;
10. sottolinea la necessità di aumentare l'attrattiva del settore dei trasporti e di affrontare le carenze della forza lavoro promuovendo un'occupazione di qualità, con migliori condizioni di sicurezza e di lavoro, il che migliorerebbe anche la partecipazione delle donne;
11. ribadisce il ruolo cruciale del Meccanismo per collegare l'Europa (MCE), compresa la sua dotazione del Fondo di coesione, nel promuovere il completamento tempestivo della rete transeuropea di trasporto (RTE-T), che privilegia modi di trasporto sostenibili, interconnessi, protetti e sicuri la cui colonna portante è rappresentata dal trasporto ferroviario; ritiene che i finanziamenti per i progetti nel settore dei trasporti debbano apportare un valore aggiunto europeo e non debbano in alcun caso compromettere gli elevati standard e principi dell'Unione in materia di protezione dell'ambiente; ritiene che l'attuale dotazione finanziaria non rifletta adeguatamente il fabbisogno e gli obiettivi dell'Unione;
12. sottolinea che il completamento della TEN-T promuoverà la crescita e la coesione e creerà posti di lavoro in tutta l'Unione e che il fabbisogno di investimenti nella RTE-T è stimato a 500 miliardi di EUR per il completamento della rete centrale entro il 2030 e a 1 500 miliardi di EUR per la realizzazione dell'intera rete entro il 2050; riconosce il valore strategico della TEN-T e del MCE per il conseguimento di nuovi obiettivi, in particolare l'estensione della TEN-T al vicinato orientale e una maggiore connettività con i partner strategici dell'UE, per quanto riguarda la strategia dell'UE per una mobilità sostenibile e intelligente e le complementarità tra la TEN-T e le reti transeuropee per l'energia (TEN-E);
13. ritiene importante che vi sia trasparenza nella contabilizzazione delle spese relative agli obiettivi climatici, come l'obiettivo di destinare almeno il 60% della spesa nell'ambito della dotazione per i trasporti del MCE al contributo agli obiettivi climatici;
14. osserva che i fondi dell'UE, compreso eventualmente il MCE, potrebbero sostenere lo sviluppo della rete EuroVelo;
15. si rammarica del fatto che l'attuale QFP non aumenti la dotazione del MCE per i trasporti e, di conseguenza, non lanci un segnale forte a favore degli investimenti infrastrutturali e del completamento della RTE-T; osserva inoltre che il QFP riflette le priorità dell'Unione al momento della sua adozione nel 2020; sottolinea che la situazione geopolitica in Europa è cambiata da allora, che è necessario un ulteriore adeguamento del QFP e che le nuove priorità dell'UE dovrebbero essere accompagnate da fondi supplementari e non andare a scapito di altri programmi e priorità nel settore dei trasporti;
16. prende atto del lieve incremento del contributo del Fondo di coesione all'MCE per i trasporti nel 2023, che purtroppo non è sufficiente a compensare il calo osservato nel 2021 e l'elevata inflazione prevista; raccomanda vivamente di aumentare di conseguenza il livello di tale finanziamento a partire dal 2024, al fine di garantire che l'MCE possa contribuire efficacemente al conseguimento degli obiettivi definiti nella RTE-T;
17. esorta gli Stati membri ad attribuire la massima priorità al completamento della rete centrale RTE-T; sottolinea che il tempestivo completamento della rete centrale TEN-T è essenziale per il completamento della rete estesa e della rete globale.
18. sottolinea che la RTE-T si fonda sulla mobilità urbana per i collegamenti di "primo e ultimo miglio" per i passeggeri e per le merci; è convinto che le città e le regioni debbano svolgere un ruolo ancora più importante nella RTE-T del futuro al fine di migliorare la mobilità e i flussi di trasporto; ritiene che ciò possa essere conseguito assicurando che i nodi urbani si inseriscano meglio nel quadro generale e coinvolgendo maggiormente le autorità locali nella governance della RTE-T;
19. sottolinea l'importanza di finanziamenti sufficienti per la riapertura, la costruzione o l'ammodernamento dei collegamenti ferroviari transfrontalieri, anche a livello regionale, nonché per il miglioramento della fornitura di materiale rotabile, per la piena elettrificazione delle ferrovie nella rete centrale e per la realizzazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) entro il 2030; sottolinea che questo processo è in corso da più di 20 anni e invita gli Stati membri a spiegare i ritardi nella realizzazione dell'ERTMS e a presentare immediatamente piani nazionali al riguardo; ritiene fondamentale eliminare le strozzature e i vincoli di interoperabilità e istituire un sistema per l'emissione di biglietti cumulativi, al fine di liberare il pieno potenziale dei viaggi ferroviari internazionali in Europa e promuovere la coesione;
20. ricorda la comunicazione della Commissione del 12 maggio 2022 sui corridoi di solidarietà UE-Ucraina[34], che delinea varie sfide in materia di infrastrutture di trasporto che l'UE e i suoi vicini devono affrontare; sottolinea l'importanza di affrontare tali sfide per sostenere, tra l'altro, la sicurezza alimentare globale e la ripresa dell'economia ucraina; sottolinea che nella comunicazione la Commissione ha proposto di valutare l'estensione dei corridoi RTE-T ai partner del vicinato orientale;
21. prende atto dell'intenzione della Commissione di utilizzare l'MCE per sostenere progetti di interoperabilità e connettività che colleghino le reti di trasporto dell'UE e dell'Ucraina; chiede l'inserimento nel bilancio dell'MCE di un'apposita dotazione per i corridoi di solidarietà tra l'UE e l'Ucraina; sottolinea la necessità di aumentare l'attuale bilancio dell'MCE per il periodo 2021-2027 e invita la Commissione a creare una dotazione di bilancio aggiuntiva, dedicata al "trasporto esterno", nell'MCE III nell'ambito del prossimo QFP, al fine di aumentare la cooperazione con i paesi non appartenenti all'UE, anche su progetti transfrontalieri;
22. sottolinea la necessità di migliorare la capacità dell'UE di valutare e controllare la proprietà e gli investimenti nel settore delle infrastrutture strategiche, quale aspetto fondamentale per garantire la sicurezza dell'UE e dei suoi cittadini;
23. invita la Commissione a trovare e presentare soluzioni per aumentare in modo significativo la linea di bilancio per la mobilità militare, al fine di rafforzare la sicurezza europea e, di conseguenza, aumentare in modo significativo l'intera dotazione finanziaria per i trasporti, al fine di garantire che tutte le priorità restino sufficientemente finanziate; sottolinea che la spesa in questo settore dovrebbe essere destinata alle infrastrutture di trasporto a duplice uso (civile e di difesa);
24. invita la Commissione a integrare le infrastrutture per la mobilità militare nella RTE-T; sottolinea che occorrono ulteriori sforzi anche per individuare le lacune e le strozzature nelle infrastrutture fisiche di trasporto negli Stati membri e per ridurre il divario fra la RTE-T e le reti militari dell'UE nella revisione della RTE-T, garantendo la disponibilità di fondi nella dotazione dell'MCE per la mobilità militare a sostegno di progetti a duplice uso; ritiene che attualmente gli sforzi dovrebbero concentrarsi per assicurare che le infrastrutture siano utilizzate con la massima efficacia quando sia necessario spostare forze militari; chiede una maggiore capacità infrastrutturale e l'ottimizzazione del suo utilizzo per scopi sia civili che militari; chiede pertanto una dotazione di bilancio adeguata che risponda alle esigenze strategiche, tra cui la fornitura di infrastrutture altamente resilienti, tecnologie di supporto e accesso all'energia, e che consenta alle forze militari di muoversi in tempi molto brevi;
25. si rammarica della riduzione del bilancio per la mobilità militare nell'ambito del programma MCE II per il periodo 2021-2027 da 5,9 miliardi di EUR, come concordato nel 2020, a 1,69 miliardi di EUR; chiede un rapido aumento dello stanziamento per la mobilità militare al fine di migliorare il duplice uso delle infrastrutture di trasporto in tutta l'Unione;
26. deplora i tagli ai finanziamenti per il programma InvestEU rispetto al 2022; si rammarica in particolare dell'impatto sulle PMI europee, le cui capacità di finanziamento al momento sono notevolmente ridotte a causa dell'inflazione elevata senza precedenti e delle conseguenze della pandemia di COVID-19; sottolinea la necessità di aumentare la dotazione a favore del programma InvestEU nell'ambito del bilancio 2024, dato il suo ruolo nella promozione di infrastrutture sostenibili e sicure, che contribuirebbero a superare strutturalmente il difficile contesto socioeconomico che l'UE si trova ad affrontare; chiede un aumento dell'uso dei fondi dell'UE in favore di investimenti pubblici nelle infrastrutture di trasporto sostenibili;
27. sottolinea l'importanza del dispositivo per la ripresa e la resilienza, dei relativi piani nazionali e del loro ruolo nella transizione verde verso la neutralità climatica, la trasformazione digitale, la coesione territoriale, sociale ed economica e la competitività. si rammarica tuttavia per la mancanza di progressi in importanti progetti nel settore dei trasporti e delle infrastrutture; invita la Commissione ad accelerare i suoi lavori per impiegare i fondi inutilizzati per i progetti prioritari nel settore dei trasporti, in particolare quelli riguardanti le infrastrutture ferroviarie e i combustibili alternativi; chiede inoltre che l'attuazione di tali progetti rispecchi il ruolo cruciale che la politica dei trasporti svolge nel rafforzare la coesione territoriale, sociale ed economica all'interno dell'Unione;
28. invita la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie e a mobilitare finanziamenti sufficienti per rafforzare la protezione e sicurezza dei trasporti, in particolare migliorando la manutenzione delle infrastrutture, realizzando aree di parcheggio sicure e protette e integrando meglio la sicurezza stradale negli orientamenti per i piani di mobilità urbana sostenibile;
29. sottolinea l'importanza del Fondo sociale per il clima nell'attenuare l'impatto sociale negativo dell'estensione dello scambio di quote di emissioni ai settori dell'edilizia e del trasporto stradale, in particolare per quanto riguarda la povertà energetica e dei trasporti;
30. invita a stanziare finanziamenti specifici a favore della mobilità attiva a titolo dei fondi regionali dell'Unione e a favore dell'industria della mobilità attiva a titolo degli strumenti di finanziamento dei trasporti e dell'industria dell'UE;
31. ricorda l'importanza di garantire che le alleanze industriali e le imprese comuni istituite nell'ambito del programma di ricerca e innovazione Orizzonte Europa per il periodo 2021-2027 siano prive di conflitti di interesse e siano inclusive e basate sulla trasparenza, al fine di prevenire qualsiasi potenziale dominio da parte di attori privati e salvaguardare l'interesse pubblico;
32. ritiene che le sovvenzioni dovrebbero rimanere il principale strumento di finanziamento per i progetti ferroviari, attraverso il meccanismo per collegare l'Europa o i fondi strutturali e d'investimento europei; ritiene che i finanziamenti dell'UE dovrebbero essere utilizzati come meccanismo per dare impulso all'economia dell'Unione e contribuire alla reindustrializzazione dell'Europa;
33. sottolinea l'importanza di continuare a sostenere finanziariamente gli investimenti nella mobilità urbana sostenibile, all'interno e all'esterno dell'UE, anche a favore di progetti di mobilità urbana intelligente e sostenibile nelle città, attraverso il programma Orizzonte Europa;
34. esorta la Commissione a fornire finanziamenti sufficienti per lo sviluppo di tecnologie di propulsione rinnovabili nel settore marittimo europeo e carburanti sostenibili per l'aviazione;
35. chiede finanziamenti specifici dell'UE per forme sostenibili di turismo e che tali finanziamenti riflettano le esigenze e l'importanza del settore, creino opportunità di lavoro di alta qualità e tengano conto degli impatti economici, sociali e ambientali attuali e futuri dei settori del turismo e dei viaggi; ribadisce l'invito alla Commissione a elaborare una nuova strategia per il settore del turismo e una tabella di marcia per il turismo;
36. invita la Commissione a proporre un meccanismo di gestione delle crisi per garantire che il settore del turismo sia adeguatamente preparato ad affrontare le crisi future; prende atto delle possibilità di finanziamento dell'UE disponibili per l'ecosistema del turismo; chiede un significativo rafforzamento del sostegno alle PMI del settore del turismo nel bilancio 2024 e ribadisce la richiesta di creare un'agenzia europea per il turismo, incaricata di fornire supporto tecnico e amministrativo alle microimprese e alle PMI, per aumentarne la capacità di accedere ai fondi e agli strumenti finanziari dell'UE e di utilizzarli;
37. chiede che il finanziamento delle agenzie e delle imprese comuni europee dei trasporti corrisponda al loro livello di responsabilità;
38. osserva che l'Agenzia dell'UE per le ferrovie (ERA) continua a svolgere i suoi compiti nel settore dell'interoperabilità, della sicurezza e dell'armonizzazione ferroviarie nell'UE; accoglie con favore il costante impegno dell'ERA a favore dell'obiettivo di creare uno spazio ferroviario europeo unico; insiste affinché il bilancio dell'ERA sia fissato a un livello almeno pari a quello delle altre agenzie per i trasporti e che i finanziamenti per l'impresa comune "Ferrovie europee" siano aumentati in modo significativo, in linea con la priorità strategica dell'Unione di passare ai trasporti su rotaia, in continuità con l'impresa comune Shift2Rail;
39. sottolinea l'importanza di garantire all'Agenzia europea per la sicurezza marittima finanziamenti specifici sufficienti per poter adempiere adeguatamente al suo mandato ampliato, anche in termini di monitoraggio, comunicazione e verifica delle emissioni, di attuazione della transizione verso carburanti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel trasporto marittimo e di supervisione della risposta all'inquinamento marino causato dalla navigazione, dal petrolio e dal gas;
40. sottolinea la necessità di garantire risorse sufficienti per consentire all'Agenzia dell'UE per la sicurezza aerea (AESA) di garantire un elevato livello di sicurezza e un trasporto aereo sostenibile a livello mondiale e di conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione, affrontando nel contempo sfide quali le crisi e il processo di certificazione delle tecnologie innovative; plaude agli orientamenti forniti al settore dell'aviazione dall'AESA durante l'intera crisi COVID-19; apprezza che il finanziamento a favore delle imprese comuni SESAR (ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo) e Clean Sky 2 sia stato mantenuto allo stesso livello;
41. sottolinea l'importanza che l'UE destini finanziamenti per portare avanti la ricerca sugli effetti del trasporto aereo non connessi alla CO2, nonché a favore di misure concrete per mitigarli, compresi test sul campo in materia di sicurezza e aspetti ambientali, con l'obiettivo di ridurre il tenore di aromatici e zolfo senza compromettere la sicurezza; accoglie con favore il progetto pilota volto a istituire un organismo europeo per le norme sui carburanti per l'aviazione e la certificazione di sicurezza e sottolinea l'importanza di prolungarlo;
42. prende atto dell'analisi n. 05/2021 della Corte dei conti europea, che ha individuato sfide specifiche per la Commissione in relazione ai grandi progetti di infrastrutture di trasporto; ritiene che l'attuazione dei progetti di trasporto debba essere migliorata utilizzando procedure di sovvenzione semplificate, riducendo gli elevati oneri amministrativi, attuando un approccio al monitoraggio basato sul rischio e allineando le strategie di trasporto dell'UE e nazionali; ribadisce tuttavia che un finanziamento adeguato dei progetti di trasporto è fondamentale per stimolare la ripresa del settore dalla pandemia di COVID-19 e da altre sfide e per accelerare il passaggio a una mobilità sostenibile e intelligente; ritiene che dovrebbe essere migliorata la spesa per i trasporti nell'ambito della gestione concorrente e incoraggiata la combinazione di meccanismi con altri strumenti di investimento e che la Commissione e gli Stati membri dovrebbero garantire un approccio chiaramente definito e complementare per garantire un finanziamento più efficace, solido e adeguato a lungo termine dei progetti dell'UE e il completamento tempestivo della RTE-T; chiede, a questo proposito, che vengano attuate le raccomandazioni contenute nella relazione speciale n. 10/2020 della Corte dei conti europea, che ha evidenziato il margine di miglioramento del sistema di finanziamento dei trasporti dell'Unione; prende atto della conclusione secondo cui i grandi progetti infrastrutturali devono spesso fare i conti con notevoli sforamenti dei costi e previsioni inaccurate sul traffico, sui benefici ambientali e sugli effetti multimodali;
43. ritiene che le analisi socioeconomiche ex ante dei costi-benefici siano essenziali per i progetti di trasporto e che dovrebbero poggiare su una metodologia riconosciuta e su un approccio basato sul ciclo di vita che tenga conto di tutti i pertinenti costi e benefici sociali, economici, climatici e ambientali; ritiene, in tal senso, che i progetti nel settore dei trasporti dovrebbero essere soggetti a verifica climatica, sulla base delle migliori pratiche e degli orientamenti più recenti disponibili, al fine di garantire che le infrastrutture di trasporto siano resilienti agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, e che ciò dovrebbe includere una valutazione della vulnerabilità climatica e dei rischi, misure di adattamento pertinenti e l'integrazione dei costi delle emissioni di gas a effetto serra nell'analisi costi-benefici;
44. invita la Commissione a stabilire una metodologia comune per le analisi socioeconomiche dei costi-benefici dei progetti, al fine di garantire la comparabilità tra i progetti, ridurre al minimo il loro impatto sull'ambiente e determinare il valore aggiunto europeo;
45. sottolinea l'importanza di garantire procedure di gara d'appalto trasparenti e competitive per progetti infrastrutturali di trasporto su larga scala finanziati dall'UE; insiste sulla necessità che le amministrazioni aggiudicatrici e gli offerenti coinvolti in tali progetti su larga scala sottoscrivano patti d'integrità a norma dei quali sono monitorati da terzi per quanto riguarda il rispetto degli impegni relativi alle migliori pratiche e alla trasparenza; sottolinea altresì che le persone o le entità che in passato sono state condannate per frode o corruzione in relazione a progetti finanziati dall'UE non devono essere ammesse alle procedure di gara future;
46. ritiene che i fondi dell'UE per le infrastrutture di trasporto dovrebbero essere investiti anche nel completamento dei mancanti collegamenti ferroviari transfrontalieri su scala ridotta, nonché nella promozione di una mobilità rurale sostenibile, il che andrebbe quotidianamente a beneficio di un maggior numero di cittadini; sottolinea la necessità di sfruttare il successo dei progetti pilota SMARTA in materia di mobilità rurale finanziati dall'Unione e di garantire finanziamenti specifici e strutturati per la mobilità rurale a zero emissioni, oltre alla necessità di promuovere piani di mobilità rurale sostenibile;
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
1.3.2023 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
33 1 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Magdalena Adamowicz, Andris Ameriks, José Ramón Bauzá Díaz, Erik Bergkvist, Karolin Braunsberger-Reinhold, Ciarán Cuffe, Jakop G. Dalunde, Karima Delli, Ismail Ertug, Gheorghe Falcă, Mario Furore, Isabel García Muñoz, Jens Gieseke, Elsi Katainen, Elena Kountoura, Peter Lundgren, Benoît Lutgen, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Caroline Nagtegaal, Jan-Christoph Oetjen, Philippe Olivier, Rovana Plumb, Bergur Løkke Rasmussen, Massimiliano Salini, Barbara Thaler, István Ujhelyi, Achille Variati, Henna Virkkunen, Petar Vitanov, Lucia Vuolo, Roberts Zīle |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Valter Flego, Ljudmila Novak, Andrey Novakov, Andreas Schieder |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
33 |
+ |
ECR |
Roberts Zīle |
NI |
Mario Furore |
PPE |
Magdalena Adamowicz, Karolin Braunsberger-Reinhold, Gheorghe Falcă, Jens Gieseke, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Benoît Lutgen, Ljudmila Novak, Andrey Novakov, Massimiliano Salini, Barbara Thaler, Henna Virkkunen, Lucia Vuolo |
Renew |
José Ramón Bauzá Díaz, Valter Flego, Elsi Katainen, Caroline Nagtegaal, Jan-Christoph Oetjen, Bergur Løkke Rasmussen |
S&D |
Andris Ameriks, Erik Bergkvist, Ismail Ertug, Isabel García Muñoz, Rovana Plumb, Andreas Schieder, István Ujhelyi, Achille Variati, Petar Vitanov |
The Left |
Elena Kountoura |
Verts/ALE |
Ciarán Cuffe, Jakop G. Dalunde, Karima Delli |
1 |
- |
ECR |
Peter Lundgren |
1 |
0 |
ID |
Philippe Olivier |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
LETTERA DELLA COMMISSIONE PER LO SVILUPPO REGIONALE (2.3.2023)
On. Johan Van Overtveldt
Presidente della commissione per i bilanci
WIE 05U012
BRUXELLES
Oggetto: Parere sul progetto di relazione sugli orientamenti generali per l'elaborazione del bilancio 2024, sezione III – Commissione (2022/2184(BUI))
Signor Presidente,
nel quadro della procedura in oggetto, la commissione per lo sviluppo regionale è stata incaricata di sottoporre un parere alla Sua commissione. Il parere della commissione, espresso sotto forma di lettera, è stato approvato dai suoi coordinatori il 27 febbraio 2023.
La commissione per lo sviluppo regionale invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i suggerimenti in appresso:
* * *
A. considerando che l'articolo 174 TFUE recita: "Per promuovere uno sviluppo armonioso dell'insieme dell'Unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale. In particolare l'Unione mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite. Tra le regioni interessate, un'attenzione particolare è rivolta alle zone rurali, alle zone interessate da transizione industriale e alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, quali le regioni [...] insulari, transfrontaliere e di montagna";
1. considera che, in quanto principale strumento di investimento a lungo termine dell'UE, la politica di coesione è basata sulla solidarietà, crea crescita e occupazione sostenibile in tutta l'Unione, e contribuisce alla realizzazione degli obiettivi e delle priorità fondamentali dell'Unione, compresi i suoi obiettivi in materia di clima ed energia, alla lotta contro la perdita di biodiversità, come anche a una crescita economica intelligente, sostenibile e sociale inclusiva, aiutando nel contempo ad attuare il pilastro europeo dei diritti sociali e ad affrontare le sfide demografiche;
2. prende atto dei progressi compiuti nella preparazione del bilancio dell'UE per il 2023 per quanto riguarda l'integrazione della biodiversità e invita la Commissione a concludere l'aggiornamento della metodologia per il monitoraggio della spesa per la biodiversità relativamente al bilancio dell'UE per il 2024; sottolinea la necessità di garantire il rispetto del principio "non arrecare un danno significativo" in tutto il bilancio dell'UE e chiede maggiori sforzi in vista del conseguimento dell'integrazione degli obiettivi in materia di clima e biodiversità nel bilancio 2024; accoglie con favore gli sforzi in vista di una rendicontazione più trasparente e completa di tali obiettivi e sottolinea la necessità di effettuare sufficienti valutazioni ex post del loro impatto;
3. accoglie con favore le misure della politica di coesione che contribuiscono a zone e comunità rurali più forti, resilienti e prospere, come il concetto di "piccoli comuni intelligenti"; chiede maggiori investimenti pubblici nell'istruzione, nelle tecnologie e nelle innovazioni digitali accessibili a tutti, che a loro volta dovrebbero tradursi in un tenore di vita più elevato e sostenere un accesso più agevole e paritario alla cultura, ai servizi sociali pubblici ed essenziali per i cittadini, a un'istruzione di alta qualità, a un uso migliore ed efficiente delle risorse, a un minore impatto sull'ambiente e a nuove opportunità per le PMI rurali;
4. ribadisce che, se da un lato fondi sufficienti aiuteranno a raggiungere tali obiettivi, dall'altro contribuiranno anche a una transizione ambiziosa, equa e inclusiva e a un'Europa climaticamente neutra; sottolinea, a tale proposito, che la politica di coesione non dovrebbe subire trasferimenti suscettibili di compromettere la capacità dei fondi strutturali e di investimento di conseguire i loro obiettivi, in linea con il principio "non nuocere alla coesione";
5. osserva che il Fondo per una transizione giusta (JTF) necessita di risorse finanziarie adeguate e di una prospettiva di lungo termine per garantire la propria efficacia nel sostenere la transizione delle regioni verso la neutralità climatica;
6. ritiene che il conseguimento della coerenza, della complementarità e di sinergie tra la politica di coesione e NextGenerationEU rappresenti una sfida molto importante; ritiene che sia pertanto fondamentale evitare sovrapposizioni e incoerenze nella programmazione dei progetti sul campo; ribadisce la necessità di un coordinamento, a livello del bilancio, di tutti gli strumenti finanziari a sostegno della politica di coesione, vale a dire il FESR, l'FSE+, React-EU, il JTF, la CRII e la CRII+, per garantire che i programmi non si indeboliscano a vicenda; rileva inoltre che le pressioni a favore di un rapido assorbimento, come anche la necessità di dare priorità all'RRF rispetto ai finanziamenti della politica di coesione hanno portato a una minore attenzione e capacità di gestire la programmazione e l'esecuzione dei finanziamenti della politica di coesione per il periodo 2021-2027, contribuendo a ulteriori ritardi che possono portare a una sottoesecuzione, a un sottoutilizzo e a progetti non realizzati;
7. accoglie con favore il lavoro della Commissione riguardante una nuova classificazione intesa a misurare l'impatto di genere della spesa dell'Unione; invita la Commissione a garantire che questa classificazione sia incentrata su una rappresentazione precisa e completa dell'impatto dei programmi sull'uguaglianza di genere; chiede, inoltre, che questa classificazione sia estesa a tutti i programmi del QFP affinché i risultati siano visibili nel bilancio 2024; sottolinea a tale riguardo la necessità di una raccolta e di un'analisi sistematiche di dati disaggregati per genere;
8. ribadisce che le autorità nazionali, regionali, locali e di altro tipo devono collaborare e intavolare un dialogo con le organizzazioni della società civile e tutti i pertinenti portatori di interessi, compresi i centri di innovazione e le università, al fine di realizzare gli obiettivi della politica di coesione; ribadisce inoltre la necessità di rafforzare la capacità amministrativa e la capacità delle autorità locali, regionali e nazionali, che sono elementi chiave per una corretta pianificazione e attuazione di iniziative e progetti sul campo;
9. ricorda che la politica di coesione, utilizzata in linea con i suoi obiettivi, si è dimostrata uno strumento utile per raccogliere le sfide in occasione di varie crisi, come la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina e i suoi effetti sull'approvvigionamento energetico, gli elevati costi della vita, l'inflazione e l'assistenza ai rifugiati e agli sfollati; osserva nel contempo che l'inflazione e l'aumento dei costi dei materiali hanno ostacolato l'attuazione sul campo dei progetti della politica di coesione e invita la Commissione a prendere in considerazione l'adozione di proposte volte a ridurre eventuali ostacoli o ritardi;
10. sottolinea il legame esistente tra rispetto dello Stato di diritto ed esecuzione efficiente del bilancio dell'Unione conformemente ai principi di sana gestione finanziaria – economia, efficienza ed efficacia – quali stabiliti nel regolamento finanziario;
11. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che le risorse dell'Unione siano utilizzate in modo trasparente, equo e responsabile.
Voglia gradire, signor Presidente, i sensi della mia più profonda stima.
Younous OMARJEE
PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE (2.3.2023)
destinato alla commissione per i bilanci
sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III
Relatore per parere: Juozas Olekas
SUGGERIMENTI
La commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. sottolinea il ruolo cruciale svolto dalle politiche in materia di agricoltura e sviluppo rurale nel conseguimento degli obiettivi dell'Unione in materia di sicurezza alimentare, crescita sostenibile, inclusione sociale, benessere degli animali e lotta ai cambiamenti climatici, contribuendo al tempo stesso a diversificare la produzione agricola, preservare la biodiversità e sviluppare le economie locali;
2. sottolinea che, alla luce dell'impatto economico dell'aggressione russa in Ucraina, un settore agricolo correttamente funzionante è di vitale importanza per garantire l'approvvigionamento alimentare dell'UE;
3. ricorda che l'attuazione dei piani strategici della politica agricola comune (PAC) è iniziata nel gennaio 2023, istituendo la nuova architettura verde della PAC e rappresentando un passo importante nella transizione verso sistemi alimentari più sostenibili nell'UE; sottolinea la necessità di adattare la PAC ai requisiti reali del mercato agroalimentare dell'UE e raggiungere in tal modo un risultato equilibrato a vantaggio di agricoltori, consumatori e ambiente; sottolinea che il nuovo modello di attuazione della PAC in tutti gli Stati membri richiede adeguati periodi di adeguamento e che occorre garantire che non vi siano disincentivi all'avvio o al proseguimento dell'attività agricola; invita tutti gli Stati membri a garantire che i regimi ecologici siano ambiziosi e ben progettati e raggiungano i loro obiettivi, per incoraggiare l'adozione di pratiche positive per il clima, la biodiversità e l'ambiente;
4. sottolinea la necessità di un lavoro continuo per il conseguimento degli obiettivi di integrazione del clima e della biodiversità[35] stabilito nell'accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020[36], e chiede maggiori sforzi nel bilancio 2024 per raggiungere questi livelli di spesa e di impatto mediante sia il bilancio dell'Unione che le spese attraverso lo strumento dell'UE per la ripresa;
5. sottolinea l'importanza della PAC nel raggiungimento dell'obiettivo a livello di bilancio del 30 % di spesa per il clima nell'attuale quadro finanziario pluriennale (QFP); invita la Commissione a tenere attentamente conto delle conclusioni della relazione speciale della Corte dei conti europea sulla spesa per il clima nel bilancio dell'UE 2014-2020[37], in particolare per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi nella PAC; ribadisce l'importanza dei piani strategici della PAC a tale riguardo e invita la Commissione a rivedere i contributi ponderati per il clima sulla base di prove scientifiche relative all'impatto che il sostegno avrà, al fine di garantire un monitoraggio più preciso della spesa destinata agli obiettivi ambientali e climatici nella nuova PAC;
6. ricorda la responsabilità dell'Unione di verificare i flussi finanziari relativi alla biodiversità per rispettare gli obblighi di comunicazione che le incombono a norma della Convenzione sulla diversità biologica; accoglie con favore, a tale proposito, la crescente ambizione in relazione alla spesa per la biodiversità nell'attuale QFP, che destina il 7,5 % della spesa dell'UE alla biodiversità nel 2024 e punta a raggiungere il 10 % nel 2026 e nel 2027; invita la Commissione a finalizzare l'aggiornamento della metodologia di monitoraggio della spesa per la biodiversità per il bilancio dell'UE 2024 e sottolinea l'importanza di estendere una metodologia di monitoraggio efficace, trasparente, completa e basata su prove scientifiche alla PAC;
7. sottolinea che molti progetti intrapresi nel quadro di LIFE, lo strumento di finanziamento dell'UE per l'ambiente e l'azione per il clima, sono complementari agli obiettivi della PAC perché, tra l'altro, migliorano l'efficienza nell'uso delle risorse e favoriscono lo sviluppo delle zone rurali; sottolinea che l'assegnazione delle risorse ai programmi LIFE a sostegno dell'azione per il clima e la biodiversità deve dar prova di ambizione e che occorre accelerare l'attuazione del meccanismo per una transizione giusta;
8. sottolinea gli effetti negativi della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina sulla sicurezza alimentare globale e sui prezzi finali dei prodotti alimentari per i consumatori, che hanno compromesso l'accessibilità dei prodotti alimentari, in particolare nelle regioni del mondo fortemente dipendenti dalle importazioni di alimenti di base dall'Ucraina; sottolinea inoltre il rapido aumento dell'importanza della sovranità dei prodotti alimentari e dei mangimi, dal momento che la guerra in Ucraina ha colpito l'intera filiera agroalimentare, causando un calo della produzione interna e, di conseguenza, riducendo le esportazioni agricole e contribuendo all'aumento dei prezzi delle materie prime; sottolinea l'importanza del Fondo di aiuti europei agli indigenti nel fornire prodotti alimentari e assistenza materiale di base all'interno dell'UE; ricorda che la Russia ha metodicamente e deliberatamente distrutto le infrastrutture agricole dell'Ucraina, compresi i terreni agricoli, i fabbricati agricoli, i depositi di carburante e le macchine agricole, con l'intenzione di provocare carestie e una crisi alimentare globale;
9. invita la Commissione a sostenere gli agricoltori degli Stati membri confinanti con l'Ucraina, che sono i più colpiti dalle perturbazioni del mercato provocate dalla guerra illegale della Russia;
10. sottolinea gli effetti negativi della rapida inflazione e dell'aumento dei prezzi dei fattori di produzione sugli agricoltori, in particolare le aziende agricole di piccole dimensioni e a conduzione familiare e i giovani agricoltori, già alle prese con difficoltà nell'aggiornamento tecnologico e nel tentativo di evitare un calo della redditività, per non parlare dei problemi finanziari che hanno colpito la diversità di produzione delle piccole e medie aziende agricole; invita a intensificare gli sforzi per ridistribuire il sostegno nell'ambito della PAC al fine di garantire condizioni di vita adeguate alle aziende agricole di piccole dimensioni e a conduzione familiare; sottolinea il fatto che il bilancio della PAC nel QFP 2021-2027 sia già inferiore rispetto al periodo di programmazione precedente e che l'attuale elevata inflazione diminuisca ulteriormente il valore dei finanziamenti a disposizione degli agricoltori attraverso il bilancio PAC; sottolinea che l'argomento dovrebbe essere affrontato nella revisione intermedia del QFP adeguando il deflatore fisso e mantenendo un bilancio pluriennale ambizioso nella rubrica 3; esorta la Commissione, in tale contesto, a garantire un aumento del bilancio nella prima revisione del QFPP, prevista per la fine del 2023, al fine di compensare il calo del potere d'acquisto fornito dalle sovvenzioni;
11. accoglie con favore gli interventi finora compiuti dalla Commissione per mitigare gli effetti della crisi sui mercati alimentari, tra cui il pacchetto da 500 milioni di EUR e il quadro temporaneo di crisi che consente misure di aiuto di Stato per i produttori colpiti dall'aumento dei costi di produzione, nonché una maggiore offerta di pagamenti diretti agli agricoltori in anticipo, deroghe temporanee per i terreni incolti e l'allentamento temporaneo dei requisiti per l'importazione di mangimi; chiede che sia mantenuta un'adeguata flessibilità nell'ambito dei piani strategici nazionali della PAC per tutto il tempo necessario a mantenere la produzione alimentare e a rafforzare la posizione di leader dell'UE come esportatore alimentare mondiale;
12. ricorda che le disparità nei pagamenti diretti esterni, a causa della mancanza di avanzamenti nel cosiddetto processo di convergenza, provoca distorsioni delle condizioni di concorrenza nel mercato comune dell'UE; invita la Commissione e il Consiglio a garantire che gli Stati membri che ricevono i pagamenti diretti più bassi raggiungano la media dell'UE entro il 2027;
13. chiede un sostegno supplementare per gli agricoltori negli Stati membri con i pagamenti diretti più bassi, al fine di rafforzare la loro capacità di resistere alle pressioni inflazionistiche e all'aumento dei prezzi dei fattori di produzione, in particolare in vista della revisione intermedia del QFP e specialmente nelle regioni che sono state maggiormente colpite dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina; sottolinea che il ricorso agli aiuti di Stato da parte di alcuni Stati membri potrebbe ulteriormente compromettere la posizione di questi agricoltori e ostacolare il funzionamento del mercato interno;
14. sottolinea la necessità di ulteriori misure a sostegno del settore agroalimentare, quali finanziamenti aggiuntivi per investimenti in tecnologie e attrezzature moderne, programmi di formazione e miglioramento delle competenze, un migliore accesso al mercato e misure per soddisfare le esigenze reali del mercato;
15. rileva l'importanza di accelerare e finalizzare il processo di convergenza esterna per consentire agli agricoltori degli Stati membri in cui tale processo non è ancora completato, aiutandoli così a far fronte alle sfide attuali;
16. sottolinea la necessità di reperire fondi, al di fuori della PAC, per fornire un sostegno ad hoc ai settori colpiti da vincoli esterni di carattere politico o sanitario.
17. esorta gli Stati membri ad affrontare la necessità di ricambio generazionale nelle zone rurali e nel settore agricolo, la diversificazione più rapida della produzione agricola, un aumento più marcato della competitività e della sostenibilità dell'agricoltura e un numero crescente di agricoltori attivi in futuro; sottolinea, a tale proposito, che gli Stati membri dovrebbero rafforzare le loro misure di sostegno per rendere l'agricoltura una professione più attraente, migliorare l'accesso alla terra e al credito e incoraggiare in tal modo i giovani e i nuovi agricoltori a entrare nel settore; chiede inoltre l'istituzione di programmi di formazione per i giovani agricoltori e di garantire la formazione continua degli agricoltori per tutta la durata della loro carriera; invita il Consiglio e la Commissione a mantenere i livelli di sostegno per i giovani agricoltori nel bilancio generale 2024;
18. sottolinea l'importanza di aumentare i finanziamenti per la ricerca e l'innovazione nel settore agricolo e agroalimentare e di garantire una forte partecipazione degli agricoltori ai progetti pertinenti al fine di soddisfare le esigenze dei settori che affrontano sfide climatiche e ambientali, in particolare attraverso il programma Orizzonte Europa e i partenariati europei per l'innovazione; sottolinea la necessità di incrementare la produzione agricola aumentando gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione al fine di sviluppare nuove tecnologie e metodi di produzione più sostenibili personalizzati rispetto alle realtà dei vari mercati, nonché intensificando la ricerca in biotecnologia, biologia molecolare e qualità nutrizionale;
19. sottolinea l'importanza di garantire che gli agricoltori siano coinvolti nella ricerca e che i suoi risultati raggiungano il livello delle aziende agricole, anche attraverso servizi di consulenza, formazione e assistenza tecnica dell'UE che condividano efficacemente le tecnologie e i risultati della ricerca con gli agricoltori e canali di comunicazione diretti aperti tra ricercatori e agricoltori; sottolinea il ruolo del rafforzamento dei sistemi di conoscenza e innovazione nel settore agricolo, nonché della rete d'informazione sulla sostenibilità agricola, nell'incoraggiare i progetti di innovazione e nel promuovere l'uso di soluzioni innovative;
20. esorta la Commissione e gli Stati membri a formulare orientamenti e organizzare sessioni informative sull'importanza di ottenere ulteriori finanziamenti dell'UE, in particolare finanziamenti congiunti nell'ambito di vari settori politici dell'UE;
21. sottolinea l'importante ruolo delle cooperative agricole e invita gli Stati membri a fornire maggiore sostegno al settore cooperativo e a sviluppare regimi di incentivi per motivare le comunità locali a creare nuove cooperative, contribuendo in tal modo a rafforzare la competitività del settore agroalimentare e lo sviluppo economico e sociale delle zone rurali; sottolinea che tale collaborazione può aiutare i membri delle cooperative ad adattarsi più facilmente ai cambiamenti climatici, ad aumentare la loro efficienza e a diversificare la loro produzione;
22. sottolinea la necessità di combattere la persistenza di pratiche commerciali sleali nelle filiere alimentari, di cui i piccoli agricoltori sono le principali vittime; sottolinea che l'indebolimento della posizione contrattuale degli agricoltori nelle catene di approvvigionamento diminuisce la produttività e la redditività agricole ed aumenta il divario di reddito tra zone rurali e zone urbane, che riduce l'attrattiva della vita e del lavoro nelle aree rurali; sottolinea pertanto che occorre affrontare con urgenza lo squilibrio nella ripartizione dei profitti ottenuti dalla vendita di prodotti agricoli;
23. sottolinea l'importanza dei meccanismi ridistributivi di sostegno al reddito per sostenere le aziende agricole di piccole e medie dimensioni, e per garantire una distribuzione giusta ed equa dei fondi dell'Unione;
24. sottolinea il notevole potenziale del sequestro del carbonio nei suoli agricoli basato sui risultati, in particolare per contrastare i cambiamenti climatici attraverso il sequestro del carbonio e la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi e fornire agli agricoltori fonti di reddito nuove e complementari nell'ambito di un nuovo modello imprenditoriale per l'agricoltura e la silvicoltura; sottolinea la necessità che i sistemi di certificazione pubblici e privati istituiscano nuovi incentivi finanziariamente interessanti per facilitare o accelerare l'adozione dell'agricoltura basata sull'assorbimento del carbonio istituendo pagamenti per i servizi ecosistemici nell'ambito di finanziamenti pubblici e consentendo finanziamenti privati a sostegno dei diversi vantaggi della certificazione di rimozione del carbonio; osserva che questo nuovo modello imprenditoriale sarà in definitiva basato sul mercato che dipendente dai finanziamenti pubblici; sottolinea la necessità di individuare a livello europeo risorse aggiuntive da mettere a disposizione degli agricoltori per pratiche agricole sostenibili come l'agricoltura rigenerativa, una sana gestione dei nutrienti, migliorando la qualità del suolo e la diversificazione delle colture;
25. sottolinea che nel prossimo esercizio finanziario devono essere previste risorse adeguate alla politica di promozione agricola dell'UE, che dovrebbe trattare tutti i prodotti agricoli e alimentari in modo non discriminatorio, tenendo conto della diversità culturale e regionale dell'alimentazione e delle diete europee, nonché le esigenze dei consumatori e il loro diritto a compiere scelte libere e informate;
26. accoglie con favore l'accelerazione della trasformazione digitale nell'agricoltura e nelle zone rurali per rendere i sistemi agricoli dell'UE più precisi, efficienti e sostenibili e rafforzarne l'impatto ambientale; ritiene che ciò contribuirà ad aumentare la produttività agricola e a rafforzare l'attrattiva dell'occupazione nell'agricoltura e nelle comunità rurali per le giovani generazioni offrendo una migliore connettività e un migliore accesso alle informazioni e ai servizi per gli agricoltori e le comunità rurali; rileva la costante importanza del sostegno agli investimenti nella modernizzazione e nell'innovazione nel settore agricolo per contribuire al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia sulla biodiversità e attuare le misure "Dal produttore al consumatore"; sottolinea che le piccole aziende agricole e le regioni più remote sono spesso escluse dai processi di digitalizzazione e sottolinea la necessità di misure per affrontare questo problema e garantire che la trasformazione digitale funzioni anche a loro vantaggio;
27. chiede che l'agenda digitale sia utilizzata per sostenere gli agricoltori alleggerendo il carico in termini di deburocratizzazione;
28. incoraggia gli Stati membri a migliorare la qualità dei dati e degli indicatori comunicati alle istituzioni dell'UE, in particolare alla Commissione, per garantire che gli strumenti attuali e futuri di raccolta dei dati in agricoltura, anche nel quadro del regolamento per quanto riguarda la trasformazione della rete d'informazione contabile agricola in una rete d'informazione sulla sostenibilità agricola[38], siano incentrati sull'analisi degli indicatori economici, ambientali e sociali sulle aziende agricole; sottolinea che dati e indicatori migliori dovrebbero in tal modo contribuire a migliorare il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni agricole, rendere la definizione delle politiche pubbliche più efficace e reattiva alle reali esigenze del settore agricolo, realizzare appieno il potenziale della nuova PAC basata sui risultati e valutarne accuratamente l'impatto; osserva, tuttavia, che la raccolta dei dati nelle aziende agricole non dovrebbe aumentare l'onere amministrativo per gli agricoltori e dovrebbe rispettare la tutela della vita privata;
29. sottolinea il valore che l'economia circolare e i settori agricoli che operano secondo i suoi principi possono apportare al conseguimento degli obiettivi fissati nel Green Deal europeo; incoraggia progetti pilota per migliorare la conoscenza ed aumentare la comprensione dei possibili benefici dei principi dell'economia circolare per i sistemi alimentari europei;
30. ribadisce l'importanza del programma dell'Unione "Frutta, verdura e latte nelle scuole" per aiutare i bambini a seguire un'alimentazione sana, che mette al centro la nutrizione; invita gli Stati membri a servirsi pienamente delle dotazioni di tale programma e ad assegnare la priorità alla produzione sostenibile, locale e di elevata qualità;
31. chiede che i programmi dell'Unione siano incentrati su progetti intesi a salvaguardare i posti di lavoro esistenti nel settore agricolo e promuovere la creazione di posti di lavoro di elevata qualità che sostengano i diritti dei lavoratori e prevedano condizioni retributive e di lavoro stabili e regolamentate, nonché progetti che combattano in modo efficace e risoluto la povertà e l'esclusione sociale nelle zone rurali;
32. invita gli Stati membri a prevedere misure per sostenere gli agricoltori nella gestione e nell'attenuazione dell'aumento dei costi di produzione causato dall'inflazione, conferendo priorità, ogniqualvolta possibile, alla riduzione dell'uso di fattori di produzione e dell'energia con origine nei combustibili fossili e la dipendenza dagli stessi, in modo da contribuire a contenere l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.
33. invita la Commissione a mantenere un livello adeguato di finanziamenti al fine di preservare l'elevato stato sanitario e fitosanitario nell'UE e si oppone a qualsiasi diminuzione dei tassi di cofinanziamento per i programmi sanitari e la lotta contro le malattie emergenti, che potrebbero compromettere la salute animale e vegetale e quindi la salute umana nell'UE.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
28.2.2023 |
|
|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
37 4 5 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Clara Aguilera, Álvaro Amaro, Attila Ara-Kovács, Carmen Avram, Adrian-Dragoş Benea, Daniel Buda, Asger Christensen, Ivan David, Paolo De Castro, Herbert Dorfmann, Luke Ming Flanagan, Paola Ghidoni, Dino Giarrusso, Francisco Guerreiro, Martin Häusling, Martin Hlaváček, Krzysztof Jurgiel, Jarosław Kalinowski, Elsi Katainen, Camilla Laureti, Norbert Lins, Elena Lizzi, Chris MacManus, Colm Markey, Marlene Mortler, Maria Noichl, Juozas Olekas, Daniela Rondinelli, Bronis Ropė, Bert-Jan Ruissen, Petri Sarvamaa, Simone Schmiedtbauer, Veronika Vrecionová, Sarah Wiener |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Asim Ademov, Rosanna Conte, Marie Dauchy, Charles Goerens, Claude Gruffat, Zbigniew Kuźmiuk, Gabriel Mato, Alin Mituța, Christine Schneider, Michaela Šojdrová, Achille Variati |
|||
Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Jan-Christoph Oetjen |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
37 |
+ |
ECR |
Krzysztof Jurgiel, Zbigniew Kuźmiuk, Veronika Vrecionová |
ID |
Marie Dauchy, Ivan David |
NI |
Dino Giarrusso |
PPE |
Asim Ademov, Álvaro Amaro, Daniel Buda, Herbert Dorfmann, Jarosław Kalinowski, Norbert Lins, Colm Markey, Gabriel Mato, Marlene Mortler, Petri Sarvamaa, Simone Schmiedtbauer, Christine Schneider, Michaela Šojdrová |
Renew |
Asger Christensen, Charles Goerens, Martin Hlaváček, Elsi Katainen, Alin Mituța, Jan‑Christoph Oetjen |
S&D |
Clara Aguilera, Attila Ara‑Kovács, Carmen Avram, Adrian‑Dragoş Benea, Paolo De Castro, Camilla Laureti, Maria Noichl, Juozas Olekas, Daniela Rondinelli, Achille Variati |
The Left |
Luke Ming Flanagan, Chris MacManus |
4 |
- |
Verts/ALE |
Claude Gruffat, Francisco Guerreiro, Martin Häusling, Sarah Wiener |
5 |
0 |
ECR |
Bert‑Jan Ruissen |
ID |
Rosanna Conte, Paola Ghidoni, Elena Lizzi |
Verts/ALE |
Bronis Ropė |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
PARERE DELLA COMMISSIONE PER LA CULTURA E L'ISTRUZIONE (6.3.2023)
destinato alla commissione per i bilanci
sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III
Relatore per parere: Morten Løkkegaard
SUGGERIMENTI
La commissione per la cultura e l'istruzione invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. chiede un'ulteriore semplificazione, una maggiore efficienza amministrativa e risorse sufficienti per garantire un processo ottimale nella selezione e nel monitoraggio dei progetti, la creazione di sinergie e la prevenzione degli ostacoli ai pagamenti; insiste sulla necessità di aumentare il bilancio, con nuovi fondi e una maggiore flessibilità di bilancio, per il programma Erasmus+, il programma Europa creativa, il programma Corpo europeo di solidarietà e il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV), nonché per il polo tematico "Cultura, creatività e società inclusiva" all'interno del programma Orizzonte Europa; invita la Commissione a comunicare regolarmente al Parlamento, inclusa la commissione per la cultura e l'istruzione, indicatori e statistiche aggiornati sull'assorbimento dei fondi nell'ambito di tali programmi;
Priorità generali per programma
Europa creativa
2. chiede un aumento significativo per tutte le sezioni del bilancio del programma Europa creativa, l'unico programma dell'Unione europea esplicitamente a sostegno della cultura e dei settori e delle industrie culturali e creativi, incluso il settore dei media, al fine di salvaguardare la libertà artistica e dei media, garantire la continua ripresa dalle ripercussioni della pandemia, attutire l'impatto dei prezzi elevati dell'energia, dell'inflazione e della perdita di potere d'acquisto, e sostenere i settori e le industrie culturali e creativi, in considerazione della loro rilevanza economica e del ruolo che svolgono per il rafforzamento della democrazia, la rappresentanza della diversità culturale, il miglioramento del benessere della società e la lotta alla disinformazione;
Erasmus+
3. ricorda il valore delle opportunità per la mobilità offerte dal programma Erasmus+; evidenzia che il bilancio dell'Unione dovrebbe prevedere un aumento significativo per il programma Erasmus+ 2024, visto l'impatto delle crisi sulla sua attuazione, dotandolo di nuovi fondi affinché i sistemi di istruzione e di formazione possano far fronte alle nuove sfide e affinché i discenti, gli insegnanti, le scuole, le organizzazioni giovanili e le organizzazioni non governative possano beneficiare di risorse adeguate, consentendo in tal modo un tasso di partecipazione molto più elevato con una concentrazione sulla diversità e l'inclusione;
Corpo europeo di solidarietà
4. chiede che il Corpo europeo di solidarietà incentri l'attenzione sulle questioni sollevate durante l'Anno europeo dei giovani, quali la cittadinanza attiva, le transizioni verde e digitale e la salute mentale; ricorda l'importanza del programma Corpo europeo di solidarietà viste le opportunità che esso offre ai giovani e la sua promozione dei valori europei; sottolinea la necessità di un aumento dei finanziamenti per il programma, che registra un numero estremamente elevato di giovani iscritti, in quanto un aumento forfettario del bilancio non sarebbe adeguato per mitigare i tassi di inflazione e limiterebbe la capacità delle organizzazioni partecipanti di rispettare gli standard più elevati e le misure di inclusione previste dal programma;
CERV
5. chiede un aumento del bilancio per il gemellaggio di città e le reti di città nell'ambito del programma CERV al fine di aumentare il numero di progetti che contribuiscono a creare la resilienza democratica, la comprensione reciproca e la consapevolezza dei valori europei;
Priorità specifiche per programma
Europa creativa
6. si rammarica che il bilancio 2023 destinato alla sezione transettoriale del programma Europa creativa abbia registrato solo un leggero aumento; sottolinea la necessità di un consistente aumento del bilancio destinato alla sezione transettoriale al fine di contrastare la disinformazione, sostenendo il giornalismo di qualità, l'indipendenza dei media, la sostenibilità economica e il pluralismo, e nella prospettiva della prevista attuazione della legge europea sulla libertà dei media[39];
7. ribadisce il suo appello per la creazione di un Fondo dell'UE permanente per i mezzi editoriali e di informazione, al fine di sostenere la copertura editoriale indipendente, salvaguardare l'indipendenza dei giornalisti e del giornalismo europei, garantire la libertà della stampa, nonché sostenere i giornalisti e i membri della società civile che subiscono azioni di ritorsione come le azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (SLAPP);
8. sottolinea la necessità di reti con una stabilità a lungo termine e di gare d'appalto sostenute dalla linea di bilancio "Azioni multimedia", al fine di garantire un giornalismo costantemente di alta qualità; invita la Commissione e gli Stati membri a prendere in considerazione l'estensione del sostegno al giornalismo nei paesi dell'allargamento e del vicinato europeo e nei paesi candidati, come proposto dal Parlamento europeo;
9. ribadisce la propria richiesta di un finanziamento garantito per la rete radio Euronet Plus in futuro, che le consenta di pianificare con certezza per vari anni a venire;
10. rileva che una revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale potrebbe contribuire a una ripresa nei settori e nelle industrie culturali e creativi, anche contribuendo alla trasformazione digitale e sostenibile e agli investimenti a lungo termine per rafforzare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici;
11. invita la Commissione a impegnarsi a garantire la trasparenza per quanto riguarda ciò che considera essere investimenti culturali da parte degli Stati membri a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza e a esaminare la possibilità di riorientare le risorse inutilizzate o risparmiate verso la cultura, l'istruzione, i giovani, lo sport e i media, nonché a valutare la possibilità di creare un regime di finanziamento europeo volto a stimolare e convogliare i partenariati pubblico-privato per gli investimenti nella cultura;
12. chiede un'azione costante intesa a mitigare le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, vista la necessità di sostenere gli artisti, gli atleti, i giornalisti, gli operatori culturali e le persone impegnate in professioni simili e di ricostruire i settori e le istituzioni culturali e creativi dell'Ucraina;
13. chiede finanziamenti addizionali per i progetti di videogiochi nell'ambito del programma Europa creativa al fine di contribuire alla crescita del settore e dell'industria dei giochi europei e rappresentare la diversità linguistica, culturale e demografica che arricchisce l'Europa; chiede che si realizzino attività di sensibilizzazione e altre attività sullo sviluppo di competenze nel contesto digitale, in cui gli sport elettronici e i videogiochi occupano una posizione importante, al fine di incoraggiare i giovani, in particolare quelli appartenenti a gruppi sottorappresentati, ad accedere a tali settori;
14. sottolinea che sono attesi da tempo finanziamenti addizionali, visto che il Premio Melina Mercouri[40] è l'unico finanziamento diretto dell'UE concesso alle Capitali europee della cultura e che per anni ha avuto la stessa dotazione contenuta; sottolinea che le Capitali europee della cultura rappresentano un importante valore aggiunto per la società europea;
Erasmus+
15. chiede finanziamenti addizionali per dare stabilità ad azioni quali l'iniziativa delle università europee e le accademie degli insegnanti Erasmus+ e a sostenere le azioni Jean Monnet, come l'iniziativa "Apprendere l'UE a scuola", che concentrano l'attenzione sulle scuole e sugli istituti di istruzione e formazione professionale, inclusi gli istituti che impartiscono un'educazione e una formazione artistica;
16. sottolinea, in particolare, il ruolo del programma Erasmus+ nel fermo sostegno dell'Europa al popolo ucraino durante la guerra di aggressione russa in Ucraina; ricorda la necessità di rafforzare ulteriormente il bilancio del programma Erasmus+, data l'attuale necessità di sostenere gli insegnanti e gli studenti ucraini;
17. sottolinea i benefici dell'esercizio fisico per la salute, inclusi i giovani europei; rileva che, nelle circostanze attuali, lo sport sta subendo pressioni simili ad altri settori; chiede un aumento dei finanziamenti per Erasmus+ destinati ai progetti nel settore dello sport;
18. chiede l'assegnazione di un finanziamento specifico allo spazio europeo dell'istruzione nel 2024, e di un finanziamento a lungo termine in futuro, al fine di garantire la coerenza del suo sviluppo, della sua governance e della sua attuazione, per aiutare gli Stati membri a rispettare gli obblighi nazionali riguardanti le necessità delle comunità e degli istituti di istruzione situati in zone svantaggiate, remote e rurali e garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e di istruzione digitale, incluso lo sviluppo di competenze digitali per le persone anziane; invita la Commissione a tutelare la libertà accademica in Europa applicando il considerando 64 del regolamento (UE) 2021/817[41];
Altri aspetti
19. evidenzia che l'aumento dei costi unitari delle azioni per la mobilità non dovrebbe ridurre il bilancio disponibile per i singoli utenti dei programmi Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà, in quanto ciò scoraggerebbe i partecipanti e comporterebbe il mancato raggiungimento degli obiettivi, come gli obiettivi di inclusione, e delle aspettative; sottolinea la necessità di valutare l'opportunità di rivedere i regimi di mobilità di tutti i programmi, visto il contesto attuale, per rispecchiare le necessità in particolare dei gruppi svantaggiati e vulnerabili;
20. ricorda che il cosiddetto principio "non arrecare un danno significativo" è sancito nei programmi Erasmus+, Europa creativa, Corpo europeo di solidarietà e CERV; sottolinea pertanto l'urgente necessità di garantire che tale principio sia rispettato in tutte le attività dei programmi e di adottare le eventuali misure correttive necessarie senza indebiti ritardi;
21. ricorda l'importanza di integrare la dimensione di genere al fine di ottenere il miglior impatto sull'uguaglianza di genere da programmi quali Erasmus+, Europa creativa, Corpo europeo di solidarietà e CERV; sottolinea, a tale riguardo, la necessità di una raccolta e un'analisi sistematiche di dati disaggregati per genere;
22. esorta la Commissione a sostenere maggiormente il finanziamento del sistema delle scuole europee, al fine di affrontare le sfide alle quali esso è attualmente confrontato, consentendo in tal modo il raggiungimento di standard didattici elevati e un maggiore scambio di migliori prassi con i sistemi di istruzione nazionali;
23. propone che nel 2024 il lascito dell'Anno europeo dei giovani sia collegato a quello dall'Anno europeo delle competenze e che vengano individuati finanziamenti adeguati nell'ambito dei programmi pertinenti per le attività di follow-up negli anni successivi; insiste sul fatto che non si dovrebbe trasferire nessun fondo dai programmi Erasmus+, Europa Creativa e Corpo europeo di solidarietà per finanziare l'Anno europeo delle competenze; rinnova il suo invito alla Commissione affinché proceda a una valutazione dell'Anno europeo dei giovani e presenti quanto prima una relazione al Parlamento al più tardi entro la metà del 2023;
24. chiede che nel bilancio 2024 siano messi a disposizione finanziamenti sufficienti per l'iniziativa del nuovo Bauhaus europeo, in preparazione della creazione di una linea di bilancio specifica a partire dal 2025; sottolinea la necessità di stanziare nuovi fondi senza avere un impatto sul bilancio del programma Europa creativa, in quanto la sola riassegnazione di fondi esistenti non sarà sufficiente per conseguire gli obiettivi di questa iniziativa; ricorda l'importanza dell'iniziativa per garantire il successo del Green Deal europeo, la transizione giusta e il mantenimento dello stile di vita europeo;
25. sottolinea l'importanza dei progetti pilota e delle azioni preparatorie; sottolinea la necessità di garantire finanziamenti sufficienti per le proposte presentate dalla commissione per la cultura e l'istruzione; prende atto del loro potenziale per sostenere le competenze digitali, tra gli altri vantaggi.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
1.3.2023 |
|
|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
24 2 3 |
||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Asim Ademov, Andrea Bocskor, Ilana Cicurel, Gianantonio Da Re, Laurence Farreng, Tomasz Frankowski, Romeo Franz, Alexis Georgoulis, Catherine Griset, Sylvie Guillaume, Hannes Heide, Irena Joveva, Petra Kammerevert, Niyazi Kizilyürek, Elżbieta Kruk, Niklas Nienaß, Peter Pollák, Diana Riba i Giner, Marcos Ros Sempere, Monica Semedo, Massimiliano Smeriglio, Michaela Šojdrová, Sabine Verheyen, Maria Walsh, Theodoros Zagorakis, Milan Zver |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Ibán García Del Blanco, Chiara Gemma, Domènec Ruiz Devesa |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
24 |
+ |
PPE |
Asim Ademov, Tomasz Frankowski, Peter Pollák, Michaela Šojdrová, Sabine Verheyen, Maria Walsh, Theodoros Zagorakis, Milan Zver |
Renew |
Ilana Cicurel, Laurence Farreng, Irena Joveva, Monica Semedo |
S&D |
Ibán García Del Blanco, Sylvie Guillaume, Hannes Heide, Petra Kammerevert, Marcos Ros Sempere, Domènec Ruiz Devesa, Massimiliano Smeriglio |
The Left |
Alexis Georgoulis, Niyazi Kizilyürek |
Verts/ALE |
Romeo Franz, Niklas Nienaß, Diana Riba i Giner |
2 |
- |
ID |
Gianantonio Da Re, Catherine Griset |
3 |
0 |
ECR |
Chiara Gemma, Elżbieta Kruk |
NI |
Andrea Bocskor |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
PARERE DELLA COMMISSIONE PER GLI AFFARI COSTITUZIONALI (20.3.2023)
destinato alla commissione per i bilanci
sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III
Relatore per parere: Salvatore De Meo
SUGGERIMENTI
La commissione per gli affari costituzionali invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
A. considerando che il 2024 sarà l'anno in cui si terranno le elezioni del Parlamento europeo e che segnerà l'inizio di una nuova legislatura nell'UE;
1. sottolinea che il bilancio dell'UE per il 2024 deve essere sufficiente per finanziare l'esercizio delle competenze conferite all'Unione dai trattati e per conseguire gli obiettivi strategici dell'UE, deve incentrarsi sull'interesse comune europeo e deve consentire all'Unione di fornire i risultati che contano per tutti i cittadini europei;
2. sottolinea che, accanto all'attuazione dei programmi e delle azioni politiche dell'UE, una comunicazione efficace e inclusiva con i cittadini dovrebbe figurare tra le principali priorità al fine di promuovere la consapevolezza dell'importanza del processo decisionale e delle politiche dell'Unione europea nel funzionamento della democrazia europea, in modo da migliorare la trasparenza dell'elaborazione delle politiche dell'UE e accrescere la sua legittimità, specialmente in vista delle elezioni europee del 2024, dell'inizio di una nuova legislatura e dell'elezione del Presidente della Commissione; ricorda, a tale riguardo, l'importanza di mettere a disposizione i contenuti in tutte le lingue ufficiali, ove possibile;
3. chiede che siano assegnate le risorse necessarie per una convenzione, facendo seguito alla richiesta del Parlamento di modificare i trattati in conformità con l'articolo 48 del trattato sull'Unione europea (TUE);
4. ribadisce la sua richiesta, di lunga data, di poteri di codecisione sul bilancio dell'UE;
5. sottolinea che sono urgentemente necessarie maggiori risorse proprie per consentire all'Unione di esercitare efficacemente i suoi poteri e di rimborsare il debito comune; invita il Consiglio ad approvare il primo paniere di nuove risorse in linea con la tabella di marcia di cui all'allegato II dell'accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020;
6. chiede che siano stanziate le risorse necessarie per contrastare la disinformazione e le notizie false e per lottare contro le ingerenze straniere nell'UE, specialmente in vista delle elezioni europee nel 2024; sottolinea la necessità di garantire un adeguato finanziamento per le strutture in seno alle istituzioni dell'UE che sono responsabili della comunicazione con i cittadini e della lotta alla disinformazione, come le rappresentanze della Commissione e gli uffici di collegamento del Parlamento europeo;
7. sottolinea che il nuovo bilancio dovrebbe contribuire al mantenimento di un elevato livello di fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei processi decisionali dell'UE; chiede che siano rese disponibili risorse adeguate per garantire la trasparenza delle attività dei gruppi di interesse, delle lobby e delle organizzazioni non governative, in particolare rafforzando il comitato consultivo sulla condotta dei deputati e il segretariato comune del registro per la trasparenza e dotandoli di risorse umane e finanziarie sufficienti; sottolinea che l'esito dei negoziati interistituzionali sul rafforzamento della trasparenza e dell'integrità in seno alle istituzioni dell'UE dovrebbe essere attentamente monitorato attraverso l'istituzione di un organismo etico indipendente e, qualora si raggiunga un accordo interistituzionale, chiede che siano messe a disposizione risorse sufficienti per l'istituzione e il funzionamento di tale organismo, comprese risorse umane, materiali e finanziarie commisurate al suo mandato e ai suoi compiti;
8. ricorda la necessità di finanziare adeguatamente i programmi, le attività e le iniziative dell'Unione, in particolare l'iniziativa dei cittadini europei e il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori, come pure altri strumenti che facilitano la democrazia partecipativa nell'UE, rafforzano la fiducia dei cittadini e migliorano la loro comprensione delle politiche dell'UE; insiste sull'importanza di finanziamenti sufficienti per garantire un seguito adeguato alle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa; chiede che siano messe a disposizione risorse finanziarie per consentire un maggiore coinvolgimento dei giovani nei processi democratici dell'UE, prevedendo, in particolare, l'introduzione di un valutazione d'impatto dal punto di vista dei giovani per tutte le politiche dell'UE;
9. chiede che siano rese disponibili risorse sufficienti per l'istituzione e il funzionamento di un'autorità elettorale europea, se la proposta di legge elettorale europea entrerà in vigore, in linea con la posizione del Parlamento del 3 maggio 2022 sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo all'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto[42];
10. ricorda che, in base al nuovo regolamento recante disposizioni comuni (regolamento (UE) 2021/1060 del 24 giugno 2021[43]), gli Stati membri e la Commissione europea dovrebbero garantire il pieno rispetto dello Stato di diritto e la tutela dei diritti umani in conformità della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (in appresso "la Carta") nell'attuazione dei fondi dell'UE; chiede che il regolamento (UE, Euratom) 2020/2092[44] relativo a un regime generale di condizionalità sia applicato integralmente e sottolinea la necessità di garantire che gli obblighi derivanti dalla Carta e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) siano considerati una priorità fondamentale per tutti gli attori coinvolti nei progetti e nei programmi sostenuti dai fondi dell'UE;
11. raccomanda che l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali riceva le risorse necessarie per adempiere al suo mandato recentemente riveduto, che comprende, a norma del regolamento (UE) 2022/555[45], la cooperazione di polizia e la cooperazione giudiziaria in materia penale, settori particolarmente sensibili per quanto riguarda i diritti fondamentali;
12. ricorda il lavoro essenziale svolto dall'Autorità per i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee che, in modo indipendente e in stretta collaborazione con il Parlamento, monitora la conformità al quadro giuridico dei partiti europei e delle fondazioni politiche europee, garantisce trasparenza ai cittadini e contribuisce all'integrità delle elezioni al Parlamento europeo; raccomanda che l'Autorità per i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee dovrebbe ricevere le risorse necessarie, in particolare per quanto riguarda l'organico, al fine di continuare a svolgere il suo attuale mandato, anche alla luce dell'evoluzione delle minacce di ingerenze straniere, e in considerazione del notevole ampliamento dei suoi compiti previsto dalla proposta della Commissione relativa a un regolamento recante modifica del regolamento (UE, Euratom) n. 1141/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee (COM(2017)0481); sottolinea, in tale contesto, l'importanza dell'anno elettorale europeo 2024 e il carico di lavoro addizionale che esso crea per l'Autorità.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
28.2.2023 |
|
|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
22 3 0 |
||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Gerolf Annemans, Gabriele Bischoff, Damian Boeselager, Leila Chaibi, Włodzimierz Cimoszewicz, Gwendoline Delbos-Corfield, Salvatore De Meo, Esteban González Pons, Max Orville, Giuliano Pisapia, Antonio Maria Rinaldi, Domènec Ruiz Devesa, Pedro Silva Pereira, Sven Simon, Loránt Vincze, Rainer Wieland |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Pascal Durand, Jaak Madison, Niklas Nienaß, Maite Pagazaurtundúa |
|||
Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Álvaro Amaro, Giuseppe Ferrandino, Vlad Gheorghe, Chris MacManus, Nadine Morano |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE
IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
22 |
+ |
PPE |
Álvaro Amaro, Salvatore De Meo, Esteban González Pons, Nadine Morano, Sven Simon, Loránt Vincze, Rainer Wieland |
Renew |
Giuseppe Ferrandino, Vlad Gheorghe, Max Orville, Maite Pagazaurtundúa |
S&D |
Gabriele Bischoff, Włodzimierz Cimoszewicz, Pascal Durand, Giuliano Pisapia, Domènec Ruiz Devesa, Pedro Silva Pereira |
The Left |
Leila Chaibi, Chris MacManus |
Verts/ALE |
Damian Boeselager, Gwendoline Delbos-Corfield, Niklas Nienaß |
3 |
- |
ID |
Gerolf Annemans, Jaak Madison, Antonio Maria Rinaldi |
0 |
0 |
|
|
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
PARERE DELLA COMMISSIONE PER I DIRITTI DELLE DONNE E L'UGUAGLIANZA DI GENERE (7.3.2023)
sugli orientamenti per il bilancio 2024 – Sezione III
Relatore per parere: Robert Biedroń
SUGGERIMENTI
La commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
A. considerando che l'uguaglianza di genere è un valore fondamentale dell'Unione europea, come sancito dall'articolo 2 del trattato sull'Unione europea; che l'articolo 8 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea afferma che "[n]elle sue azioni l'Unione mira ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità, tra uomini e donne", sostenendo quindi la parità quale principio fondamentale dell'Unione e stabilendo il principio dell'integrazione della dimensione di genere e quello del bilancio di genere;
B. considerando che il Parlamento ha ripetutamente esortato la Commissione a promuovere e attuare il ricorso all'integrazione della dimensione di genere, al bilancio di genere e a valutazioni dell'impatto di genere in tutti i settori di intervento dell'Unione;
C. considerando che l'UE si è impegnata a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile, tra cui l'obiettivo n. 5 sull'uguaglianza di genere; che la riduzione del divario di genere nell'UE potrebbe tradursi in 10 milioni di posti di lavoro supplementari e in un aumento del prodotto interno lordo fino a 3 150 miliardi di EUR entro il 2050[46]; che è importante concentrarsi sul rafforzamento del potenziale delle donne in tutti i settori dell'economia; che le donne sono state colpite in misura sproporzionata dalla pandemia di COVID-19, in particolare le donne che hanno un lavoro precario e che sono impiegate in settori a prevalenza femminile e nell'economia informale, a fronte di un aumento della violenza e delle molestie di genere, cure e responsabilità domestiche non retribuite e iniquamente suddivise e un limitato accesso alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti; che il Parlamento ha chiesto di non assegnare fondi dell'Unione agli Stati membri fintantoché le autorità non rispetteranno le misure necessarie a garantire la conformità allo Stato di diritto[47]; che il mancato rispetto dello Stato di diritto in Polonia ha avuto un impatto negativo sulle donne e sulle persone LGBTIQ+;
1. insiste sul fatto che una prospettiva di uguaglianza di genere dovrebbe essere pienamente integrata e garantita in tutti i settori di intervento e in tutte le fasi del processo di bilancio, in particolare alla luce dei molteplici impatti di genere delle varie crisi in corso a livello climatico, energetico e sociale, in particolare il regresso per quanto riguarda l'uguaglianza di genere e i diritti delle donne, specialmente la salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti, in molti Stati membri e l'impatto della guerra e dei conflitti nel mondo; deplora che, come osservato nella relazione annuale della Corte dei conti europea sulla performance del bilancio dell'UE, l'integrazione della dimensione di genere sia la priorità d'intervento orizzontale attuata meno efficacemente[48] e che attualmente le istituzioni dell'UE non dispongano di un approccio coerente e di una cooperazione strutturata in relazione a tale priorità; sottolinea che sarebbe necessario realizzare le valutazioni d'impatto, gli obiettivi e l'integrazione della dimensione di genere in tutti i settori d'intervento per garantire che la spesa dell'UE diventi uno strumento efficace per promuovere l'uguaglianza di genere; invita la Commissione a far sì che il suo nuovo sistema di classificazione per misurare l'impatto di genere della spesa dell'Unione rappresenti in maniera accurata e completa l'impatto dei programmi sull'uguaglianza di genere; chiede che nelle prossime proposte legislative relative ai programmi di finanziamento dell'UE e nelle relazioni sulla performance del bilancio annuale siano inclusi obblighi di raccolta e comunicazione sistematiche di dati accurati e comparabili;
2. sottolinea che il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) necessita di linee di bilancio, obiettivi e obblighi di rendicontazione separati che affrontino le questioni di genere, anche per quanto riguarda la prevenzione e la lotta alla violenza di genere; rammenta l'obbligo di assegnare almeno il 40 % dei fondi destinati alla sezione Uguaglianza, diritti e parità di genere e alla sezione Daphne ad attività volte a prevenire e combattere tutte le forme di violenza di genere a tutti i livelli e almeno il 15 % ad attività che promuovano il pieno esercizio dei diritti da parte delle donne; ricorda inoltre che è indispensabile incrementare il bilancio del CERV per contrastare meglio le disuguaglianze esacerbate dalle crisi in corso; ribadisce la sua richiesta di aumentare le risorse del programma Daphne al fine di combattere tutte le forme di violenza di genere, comprese le molestie sessuali, la violenza psicologica e quella fisica, lo stalking, la violenza sessuale, lo stupro, il matrimonio forzato e la mutilazione genitale femminile, prestando particolare attenzione alle donne in fuga dalla guerra in Ucraina, che sono esposte a un rischio elevato di violenza e dovrebbero essere protette; chiede stanziamenti di bilancio per affrontare la mutilazione genitale femminile in tutti i programmi di azione esterna dell'UE, anche attraverso lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale;
3. invita la Commissione ad aumentare la dotazione di bilancio destinata alle organizzazioni della società civile che promuovono i diritti delle donne in Europa e nel resto del mondo, in particolare quelle che si occupano di salute sessuale e riproduttiva e dei relativi diritti, compresa la disponibilità di aborti sicuri e legali a livello transfrontaliero, in modo da garantire alle donne l'accesso al diritto fondamentale di avere il controllo del proprio corpo; sottolinea l'importanza di arrivare fino alle organizzazioni di base più piccole per garantire un impatto efficace sui diritti delle donne e sull'uguaglianza di genere e accoglie pertanto con favore i nuovi inviti rivolti alle organizzazioni per la redistribuzione dei fondi; ricorda l'importanza delle risorse assegnate al programma UE per la salute (EU4Health) e invita a prestare particolare attenzione alle donne che vivono in zone rurali, scarsamente popolate e remote, al fine di garantire loro l'accesso all'assistenza sanitaria mobile, ove necessario; sottolinea la necessità di conseguire una copertura sanitaria universale in tutta l'Unione attraverso EU4Health, compreso l'accesso a servizi per la salute sessuale e riproduttiva, e di ridurre le disuguaglianze nel campo della salute;
4. sottolinea l'importanza degli investimenti in servizi pubblici di alta qualità, comprese l'assistenza sanitaria e le infrastrutture sociali, per far fronte alle crisi sociali e sanitarie, consolidare la resilienza sociale e combattere le disuguaglianze; sottolinea l'importanza di creare posti di lavoro di elevata qualità in tali settori, al fine di realizzare una transizione giusta verso una società a minore intensità di carbonio; osserva che gli investimenti nell'uguaglianza di genere sono ampiamente riconosciuti come un importante elemento trainante della crescita economica;
5. ribadisce le proprie preoccupazioni in merito alla correlazione tra gli attacchi allo Stato di diritto e il regresso in materia di uguaglianza di genere e diritti delle donne nell'UE; invita la Commissione a rafforzare lo Stato di diritto nell'Unione, tutelando in tal modo i diritti fondamentali e l'uguaglianza di genere, attraverso il meccanismo di condizionalità per lo Stato di diritto per l'accesso ai fondi dell'UE; invita la Commissione a non erogare fondi alla Polonia fino a quando le autorità del paese non avranno pienamente conseguito i traguardi e gli obiettivi delineati nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza; ribadisce l'importanza dello Stato di diritto per le donne e le persone LGBTIQ+; invita la Commissione a esaminare la missione fondamentale di tutte le organizzazioni beneficiarie dei fondi dell'UE e a sospendere il finanziamento di gruppi che tentano di utilizzare i fondi dell'UE al fine di promuovere la limitazione dei diritti umani, in particolare i diritti delle donne, l'uguaglianza di genere e i diritti delle persone LGBTIQ+;
6. ricorda che le donne sono sovrarappresentate nei settori a bassa retribuzione, tra cui il lavoro precario, i settori a prevalenza femminile e l'economia informale, e che si fanno carico di gran parte delle responsabilità domestiche e di assistenza non retribuite; chiede un maggiore coordinamento tra gli strumenti disponibili e che una percentuale superiore del bilancio dell'UE venga destinata alla promozione dell'uguaglianza di genere, al miglioramento dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata, indipendentemente dall'età e dal genere, e al sostegno dell'accesso delle donne al mercato del lavoro, anche garantendo investimenti in infrastrutture e servizi di assistenza di alta qualità per far fronte alle crisi sociali e sanitarie; accoglie con favore l'introduzione di un sistema di monitoraggio delle spese connesse all'uguaglianza di genere nel Fondo sociale europeo Plus, nel Fondo europeo di sviluppo regionale e nel Fondo di coesione, che permetterà di tenere traccia con maggiore efficacia degli investimenti connessi all'uguaglianza di genere; sottolinea l'importanza della politica di coesione nella promozione dell'uguaglianza di genere e, a tale proposito, si rammarica che non sia stato ritenuto pertinente, nella maggior parte dei casi, fornire una ripartizione per genere per il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione; sottolinea l'importanza di attenuare le crescenti disuguaglianze, in particolare attraverso i piani per la ripresa e la resilienza e la politica di coesione, nonché garantendo una digitalizzazione equa dal punto di vista del genere;
7. ricorda il lavoro cruciale svolto dall'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE), in particolare nel contesto del regresso in materia di diritti delle donne nell'Unione e nel resto del mondo; sottolinea che l'EIGE svolge un ruolo importante condividendo conoscenze e competenze in materia di integrazione della dimensione di genere, come anche analisi e raccomandazioni attente alla dimensione di genere relative alle crisi in ambito climatico, sanitario, migratorio e bellico; evidenzia che l'EIGE si è dimostrata un'organizzazione vitale ed efficace e pone l'accento sull'urgente necessità di aumentare il bilancio dell'EIGE affinché possa assumere più personale, compresi otto agenti contrattuali di cui ha bisogno immediatamente per far fronte al forte aumento delle richieste di assistenza tecnica in materia di integrazione della dimensione di genere; fa presente che, senza finanziamenti sufficienti, l'EIGE non sarà in grado di svolgere pienamente i propri compiti, con conseguenti svantaggi per i processi decisionali degli Stati membri;
8. ribadisce che il bilancio dell'UE dovrebbe essere dotato di strumenti tesi a incoraggiare la partecipazione e l'interesse delle donne nella formazione e nell'economia digitali, come anche nei settori della scienza, delle tecnologie, dell'ingegneria, della matematica e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e nelle carriere in tali settori; sottolinea altresì la necessità di maggiori finanziamenti per migliorare l'istruzione e la formazione professionale, compreso l'apprendimento permanente, per contribuire a colmare il divario digitale di genere e sostenere coloro che aspirano a diventare imprenditrici, ingegnere e tecnici donna nel settore digitale e in quello dell'intelligenza artificiale; chiede che i programmi Orizzonte Europa ed Europa digitale garantiscano l'attuazione dell'integrazione della prospettiva di genere nelle loro azioni, e che le loro relazioni contengano dati disaggregati per genere; chiede che siano stanziate risorse di bilancio per sostenere l'imprenditorialità e l'indipendenza economica delle donne, nonché le piccole e medie imprese guidate da donne.
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
Approvazione |
28.2.2023 |
|
|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
24 3 2 |
||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Simona Baldassarre, Vilija Blinkevičiūtė, Maria da Graça Carvalho, Margarita de la Pisa Carrión, Frances Fitzgerald, Lina Gálvez Muñoz, Arba Kokalari, Alice Kuhnke, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Radka Maxová, Karen Melchior, Johan Nissinen, Maria Noichl, Carina Ohlsson, Samira Rafaela, Evelyn Regner, María Soraya Rodríguez Ramos, Christine Schneider, Michal Šimečka, Sylwia Spurek |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Michiel Hoogeveen, Ewa Kopacz, Elena Kountoura, Katarína Roth Neveďalová, Pernille Weiss |
|||
Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Francisco Guerreiro, France Jamet, Łukasz Kohut, Ana Miranda |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE
24 |
+ |
PPE |
Maria da Graça Carvalho, Frances Fitzgerald, Arba Kokalari, Ewa Kopacz, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Christine Schneider, Pernille Weiss |
Renew |
Karen Melchior, Samira Rafaela, María Soraya Rodríguez Ramos, Michal Šimečka |
S&D |
Vilija Blinkevičiūtė, Lina Gálvez Muñoz, Łukasz Kohut, Radka Maxová, Katarína Roth Neveďalová, Maria Noichl, Carina Ohlsson, Evelyn Regner |
The Left |
Elena Kountoura |
Verts/ALE |
Francisco Guerreiro, Alice Kuhnke, Ana Miranda, Sylwia Spurek |
3 |
- |
ECR |
Michiel Hoogeveen, Johan Nissinen, Margarita de la Pisa Carrión |
2 |
0 |
ID |
Simona Baldassarre, France Jamet |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Approvazione |
28.3.2023 |
|
|
|
Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
29 2 2 |
||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Rasmus Andresen, Pietro Bartolo, Olivier Chastel, Andor Deli, Pascal Durand, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazabal Rubial, Vlad Gheorghe, Valérie Hayer, Niclas Herbst, Adam Jarubas, Fabienne Keller, Joachim Kuhs, Zbigniew Kuźmiuk, Pierre Larrouturou, Janusz Lewandowski, Margarida Marques, Siegfried Mureşan, Victor Negrescu, Andrey Novakov, Dimitrios Papadimoulis, Karlo Ressler, Bogdan Rzońca, Eleni Stavrou, Nils Torvalds, Nils Ušakovs, Angelika Winzig |
|||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Francisco Guerreiro, Monika Vana |
|||
Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Karolin Braunsberger-Reinhold, Daniel Caspary, Daniel Freund, Isabel García Muñoz |
VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
29 |
+ |
PPE |
Karolin Braunsberger-Reinhold, Daniel Caspary, José Manuel Fernandes, Niclas Herbst, Adam Jarubas, Janusz Lewandowski, Siegfried Mureşan, Andrey Novakov, Karlo Ressler, Eleni Stavrou, Angelika Winzig |
Renew |
Olivier Chastel, Vlad Gheorghe, Valérie Hayer, Fabienne Keller, Nils Torvalds |
S&D |
Pietro Bartolo, Pascal Durand, Isabel García Muñoz, Eider Gardiazabal Rubial, Pierre Larrouturou, Margarida Marques, Victor Negrescu, Nils Ušakovs |
The Left |
Dimitrios Papadimoulis |
Verts/ALE |
Rasmus Andresen, Daniel Freund, Francisco Guerreiro, Monika Vana |
2 |
- |
ID |
Joachim Kuhs |
NI |
Andor Deli |
2 |
0 |
ECR |
Zbigniew Kuźmiuk, Bogdan Rzońca |
Significato dei simboli utilizzati:
+ : favorevoli
- : contrari
0 : astenuti
- [1] Testi approvati, P9_TA(2022)0450.
- [2] GU L 325 del 20.12.2022, pag. 11.
- [3] GU L 433I del 22.12.2020, pag. 11.
- [4] GU C 444I del 22.12.2020.
- [5] Testi approvati, P9_TA(2020)0357.
- [6] GU C 445 del 29.10.2021, pag. 240.
- [7] GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1.
- [8] GU L 433I del 22.12.2020, pag. 28.
- [9] GU L 424 del 15.12.2020, pag. 1.
- [10] Testi approvati, P9_TA(2022)0404.
- [11] GU L 433I del 22.12.2020, pag. 23.
- [12] GU L 433I del 22.12.2020, pag. 1.
- [13] GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1.
- [14] GU C 428 del 13.12.2017, pag. 10.
- [15] Testi approvati, P9_TA(2023)0053.
- [16] GU C 479 del 16.12.2022, pag. 75.
- [17] GU C 270 del 7.7.2021, pag. 2.
- [18] GU L 58 del 23.02.2023, pag. 1.
- [19] Corte dei conti europea, relazione speciale n. 01/2022, Sostegno dell'UE allo Stato di diritto nei Balcani occidentali: nonostante gli sforzi, permangono problemi fondamentali, 10 gennaio 2022.
- [20] Accordo interistituzionale, del 16 dicembre 2020, tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia per l'introduzione di nuove risorse proprie. GU L 433I del 22.12.2020, pag. 28.
- [21] Accordo interistituzionale, del 16 dicembre 2020, tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia per l'introduzione di nuove risorse proprie. GU L 433I del 22.12.2020, pag. 28.
- [22] Accordo interistituzionale "Legiferare meglio" tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1.
- [23] Erano presenti al momento della votazione finale: Bas Eickhout (vicepresidente), Anja Hazekamp (vicepresidente), César Luena (vicepresidente), Maria Arena, Bartosz Arłukowicz, Margrete Auken, Simona Baldassarre, Aurélia Beigneux, Hildegard Bentele, Sergio Berlato, Alexander Bernhuber, Michael Bloss, Delara Burkhardt, Traian Băsescu, Sara Cerdas, Mohammed Chahim, Tudor Ciuhodaru, Beatrice Covassi, Maria Angela Danzì, Marie Dauchy, Christian Doleschal, Cyrus Engerer, Agnès Evren, Luke Ming Flanagan, Heléne Fritzon, Malte Gallée, Gianna Gancia, Andreas Glück, Catherine Griset, Martin Hojsík, Jan Huitema, Yannick Jadot, Adam Jarubas, Romana Jerković, Marina Kaljurand, Ewa Kopacz, Alice Kuhnke, Stelios Kympouropoulos, Peter Liese, Sylvia Limmer, Javi López, Marisa Matias, Liudas Mažylis, Marina Mesure, Tilly Metz, Dolors Montserrat, Alessandra Moretti, Dan‑Ştefan Motreanu, Ville Niinistö, Ljudmila Novak, Grace O'Sullivan, Jutta Paulus, Jessica Polfjärd, Stanislav Polčák, Erik Poulsen, Luisa Regimenti, María Soraya Rodríguez Ramos, Katarína Roth Neveďalová, Christine Schneider, Ivan Vilibor Sinčić, Maria Spyraki, Nils Torvalds, Véronique Trillet‑Lenoir, Edina Tóth, Achille Variati, Idoia Villanueva Ruiz, Petar Vitanov, Alexandr Vondra, Mick Wallace, Pernille Weiss, Emma Wiesner, Michal Wiezik, Anna Zalewska, Esther de Lange, Nicolae Ştefănuță
- [24] Il 30 % della spesa dell'Unione per contribuire agli obiettivi climatici e livelli di spesa annuale relativa alla biodiversità di almeno il 7,5 % nel 2024, con un aumento al 10 % nel 2026 e nel 2027.
- [25] AII = Accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020 tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia verso l'introduzione di nuove risorse proprie (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32020Q1222(01)&from=EN)
- [26] https://op.europa.eu/it/publication-detail/-/publication/793eb6ec-dbd6-11ec-a534-01aa75ed71a1 (pag. 14)
- [27] https://www.ema.europa.eu/en/about-us/how-we-work/governance-documents/funding
- [28] Commissione europea, Direzione generale della Mobilità e dei trasporti, Essen, H., Fiorello, D., El Beyrouty, K., et al., Handbook on the external costs of transport: versione 2019 – 1.1, Ufficio delle pubblicazioni, 2020, https://data.europa.eu/doi/10.2832/51388.
- [29] Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») (GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1).
- [30] Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013 (COM(2021)0812), presentata dalla Commissione il 14 dicembre 2021.
- [31] Studio condotto per la commissione per i trasporti e il turismo - "Overtourism: Impact and possible policy responses ", Parlamento europeo, Direzione generale delle Politiche interne dell'Unione, Dipartimento tematico B — Politiche strutturali e di coesione, 15 ottobre 2018: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2018/629184/IPOL_STU(2018)629184_EN.pdf;
- [32] il 70,9 % delle persone in Europa vive in aree urbane: si veda https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-eurostat-news/-/edn-20200207-1.
- [33] Direttiva (UE) 2021/1187, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2021, sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) (GU L 258 del 20.7.2021, pag. 1).
- [34] Comunicazione del 12 maggio 2022 dal titolo "Piano d'azione per l'istituzione di corridoi di solidarietà UE-Ucraina per agevolare le esportazioni agricole dell'Ucraina e gli scambi bilaterali con l'UE" (COM(2022)0217).
- [35] Almeno il 30 % della spesa dell'Unione che contribuisce agli obiettivi in materia di clima e livelli annui di spesa per la biodiversità pari ad almeno il 7,5 % nel 2024, con un aumento al 10 % nel 2026 e nel 2027.
- [36] Accordo interistituzionale, del 16 dicembre 2020, tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia verso l'introduzione di nuove risorse proprie (GU L 433I del 22.12.2020, pag. 28).
- [37] Relazione speciale n. 09/2022 del 30 maggio 2022 dal titolo "La spesa per il clima nel bilancio dell'UE per il periodo 2014-2020- Valori inferiori a quelli comunicati", https://www.eca.europa.eu/en/Pages/DocItem.aspx?did=61103.
- [38] Proposta della Commissione del 22 giugno 2022 di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1217/2009 del Consiglio per quanto riguarda la trasformazione della rete d'informazione contabile agricola in una rete d'informazione sulla sostenibilità agricola (COM(2022)0296).
- [39] Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro comune per i servizi di media nell'ambito del mercato interno (legge europea per la libertà dei media) e modifica la direttiva 2010/13/UE (COM(2022)0457).
- [40] Decisione n. 445/2014/UE del Parlamento e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che istituisce un'azione dell'Unione «Capitali europee della cultura» per gli anni dal 2020 al 2033 e che abroga la decisione n. 1622/2006/CE (GU L 132 del 3.5.2014, pag. 1).
- [41] Regolamento (UE) 2021/817 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2021, che istituisce Erasmus+: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013 (GU L 189 del 28.5.2021, pag. 1).
- [42] GU C 465 del 6.12.2022, pag. 171.
- [43] Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (GU L 231 del 30.6.2021, pag. 159).
- [44] Regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, relativo a un regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione (GU L 433I del 22.12.2020, pag. 1).
- [45] Regolamento (UE) 2022/555 del Consiglio, del 5 aprile 2022, recante modifica del regolamento (CE) n. 168/2007 che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (GU L 108 del 7.4.2007, pag. 1).
- [46] Istituto europeo per l'uguaglianza di genere, "Advancing work–life balance with EU Funds. A model for integrated gender-responsive interventions" (Migliorare l'equilibrio tra vita professionale e vita privata con i fondi dell'UE. Un modello per interventi integrati sensibili alla dimensione di genere), Ufficio delle pubblicazioni dell'UE, Lussemburgo, 2020.
- [47] Risoluzioni del Parlamento europeo del 10 marzo 2022 sullo Stato di diritto e le conseguenze della sentenza della CGUE (GU C 347 del 9.9.2022, pag. 168) e dell'8 luglio 2021 sull'elaborazione di orientamenti per l'applicazione del regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione (GU C 99 dell'1.3.2022, pag. 146).
- [48] Corte dei conti europea, "Relazione sulla performance del bilancio dell'UE – Situazione alla fine del 2021", Ufficio delle pubblicazioni dell'UE, Lussemburgo, 2022.