Proposta di risoluzione - B10-0137/2024Proposta di risoluzione
B10-0137/2024

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'interpretazione errata della risoluzione 2758 delle Nazioni Unite da parte della Repubblica popolare cinese e le sue continue provocazioni militari intorno a Taiwan

22.10.2024 - (2024/2891(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 136, paragrafo 2, del regolamento

Yannis Maniatis, Kathleen Van Brempt, Tonino Picula
a nome del gruppo S&D

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B10-0134/2024

Procedura : 2024/2891(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B10-0137/2024
Testi presentati :
B10-0137/2024
Discussioni :
Testi approvati :

B10‑0137/2024

Risoluzione del Parlamento europeo sull'interpretazione errata della risoluzione 2758 delle Nazioni Unite da parte della Repubblica popolare cinese e le sue continue provocazioni militari intorno a Taiwan

(2024/2891(RSP))

Il Parlamento europeo,

 vista la sua raccomandazione del 21 ottobre 2021 al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente le relazioni politiche e la cooperazione tra l'Unione europea e Taiwan[1],

 vista la sua risoluzione del 15 settembre 2022 sulla situazione nello stretto di Taiwan[2],

 vista la sua risoluzione del 13 dicembre 2023 sulle relazioni commerciali e di investimento UE-Taiwan[3],

 vista la sua risoluzione del 7 giugno 2022 sull'UE e le sfide in materia di sicurezza nella regione indo-pacifica[4],

 vista la sua risoluzione del 16 settembre 2021 su una nuova strategia UE-Cina[5],

 vista la risoluzione 2758 (XXVI) dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 25 ottobre 1971,

 visto il vertice UE-Cina del 7 dicembre 2023,

 vista la politica di "un'unica Cina" perseguita dall'UE,

 viste le conclusioni del Consiglio europeo sulla Cina del 30 giugno 2023,

 vista la bussola strategica dell'UE per la sicurezza e la difesa approvata dal Consiglio europeo il 24 marzo 2022,

 vista la dichiarazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 16 settembre 2021, dal titolo "La strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica" (JOIN(2021)0024),

 viste le visite a Taiwan della commissione per gli affari esteri, dal 25 al 27 luglio 2023, e della commissione per il commercio internazionale, dal 19 al 21 dicembre 2022,

 viste le dichiarazioni alla stampa rilasciate dal portavoce dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sulle esercitazioni militari cinesi interno a Taiwan, compresa la dichiarazione più recente del 14 ottobre 2024,

 vista la dichiarazione alla stampa rilasciata il 13 ottobre 2024 dal dipartimento di Stato degli Stati Uniti,

 viste le dichiarazioni rilasciate il 18 aprile 2023 e il 3 agosto 2022 dai ministri degli Esteri del G7 sul mantenimento della pace e della stabilità nello stretto di Taiwan,

 vista la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS),

 vista la dichiarazione alla stampa rilasciata il 1º settembre 2024 dal portavoce dell'alto rappresentante sulle più recenti azioni pericolose della Repubblica popolare cinese (RPC) nel Mar cinese meridionale,

 viste le mozioni approvate dal Senato australiano il 21 agosto 2024 e dalla Camera dei rappresentanti dei Paesi Bassi il 12 settembre 2024,

 visto l'articolo 136, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che l'UE e Taiwan sono partner affini che condividono valori comuni quali la libertà, la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto; che l'UE continua a mantenere la sua posizione politica di principio di "un'unica Cina";

B. considerando che la risoluzione 2758 delle Nazioni Unite, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1971, riconosce la RPC come l'"unico rappresentante legittimo" della Cina; che la risoluzione 2758 delle Nazioni Unite non afferma che la RPC ha sovranità su Taiwan; che la RPC ha utilizzato la risoluzione 2758 delle Nazioni Unite per rappresentare Taiwan nel sistema delle Nazioni Unite sulla base del principio di "un'unica Cina" e delle rivendicazioni secondo cui Taiwan farebbe parte della RPC; che la RPC mira a istituire una base giuridica per compromettere l'obiettivo di Taiwan di partecipare attivamente al sistema delle Nazioni Unite;

C. considerando che, in occasione della 79a sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, Taiwan ha cercato di migliorare la comprensione della risoluzione 2758 delle Nazioni Unite a livello internazionale; che Taiwan sostiene che tale risoluzione non menziona Taiwan e, pertanto, non riguarda Taiwan; che tale risoluzione non afferma che Taiwan fa parte della Cina, come sostenuto dalla RPC, né conferisce alla Cina il diritto di rappresentare Taiwan presso le Nazioni Unite;

D. considerando che Taiwan sostiene che la risoluzione 2758 delle Nazioni Unite non preclude a Taiwan la possibilità di partecipare in modo significativo al sistema delle Nazioni Unite; che Taiwan ha invitato il segretariato delle Nazioni Unite ad adottare una posizione rigorosamente neutrale e a cessare di citare erroneamente la risoluzione 2758 delle Nazioni Unite; che Taiwan ha altresì invitato il segretariato delle Nazioni Unite a concedere ai cittadini e ai giornalisti taiwanesi il diritto di accedere ai locali delle Nazioni Unite per effettuare visite, partecipare a riunioni e raccogliere notizie;

E. considerando che il parlamento olandese ha approvato con un'ampia maggioranza una mozione relativa alla risoluzione 2758 delle Nazioni Unite, nella quale respinge la distorsione della risoluzione da parte di Pechino ed esorta il governo olandese a mobilitare sostegno a favore di tale posizione all'interno dell'UE; che il Senato australiano ha approvato all'unanimità una mozione d'urgenza relativa alla risoluzione delle Nazioni Unite, nella quale contesta l'interpretazione di Pechino e sostiene lo status internazionale di Taiwan;

F. considerando che negli ultimi anni la RPC ha inviato navi e aerei da guerra nelle acque e nei cieli intorno a Taiwan come dimostrazione di forza e intimidazione; che un numero record di aerei da guerra cinesi ha volato vicino a Taiwan durante le esercitazioni militari del 14 ottobre 2024, attraversando la linea mediana ed entrando nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan; che tali esercitazioni militari, che simulavano un blocco di Taiwan, hanno coinvolto droni cinesi, navi da guerra (ne sono state rilevate 14) e navi della guardia costiera;

G. considerando che tali attività sono state condannate da Taiwan, che le ha definite "provocazioni irragionevoli", e sono solo l'ultimo di una serie di giochi di guerra condotti dalla RPC contro Taiwan; che tali esercitazioni militari sono state organizzate con l'intento di lanciare un "duro avvertimento" alle forze indipendentiste di Taiwan e si sono svolte pochi giorni dopo che il nuovo presidente di Taiwan, Lai Ching-te, ha pronunciato un discorso nel quale si impegnava a proteggere la sovranità di Taiwan dinanzi alle sfide della RPC;

H. considerando che il governo cinese ha risposto che, pur essendo disposto ad adoperarsi nella prospettiva di una riunificazione pacifica con Taiwan nell'ambito dei suoi piani di rinnovamento della nazione cinese, la RPC non si impegnerà mai a rinunciare all'uso della forza contro Taiwan; che tali eventi dimostrano ancora una volta che la Cina è in procinto di mantenere Taiwan sotto pressione e di normalizzare le azioni belliche volte a modificare lo status quo nello stretto di Taiwan;

I. considerando che le dichiarazioni alla stampa dell'alto rappresentante e del dipartimento di Stato degli Stati Uniti ribadiscono che la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan rivestono un'importanza strategica per la sicurezza e la prosperità regionali e globali; che la dichiarazione alla stampa dell'alto rappresentante ricorda la necessità di preservare lo status quo nello stretto di Taiwan, di opporsi a qualsiasi azione unilaterale che modifichi lo status quo con la forza o la coercizione e di invitare tutte le parti a dar prova di moderazione ed evitare qualsiasi azione che possa aggravare ulteriormente le tensioni tra le due sponde dello stretto;

J. considerando che le recenti attività militari congiunte della Cina intorno a Taiwan aumentano ulteriormente le tensioni tra le due sponde dello stretto e rappresentano una grave minaccia per la stabilità e la sicurezza della regione indo-pacifica; che tali esercitazioni minacciano Taiwan e le vie navigabili internazionali e mettono in discussione l'ordine internazionale basato su regole; che la comunicazione congiunta su una strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica affronta le sfide in materia di sicurezza nello stretto di Taiwan e il loro impatto sulla stabilità e la pace nella regione; che questi nuovi sviluppi hanno rafforzato l'urgente necessità di un impegno attivo dell'UE per contribuire a ridurre le tensioni regionali;

K. considerando che l'ex Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha affermato che ciò che è accaduto in Ucraina potrebbe prossimamente avvenire a Taiwan; che la deterrenza esercitata dall'UE e dagli Stati Uniti è di importanza strategica per dissuadere la RPC dall'intraprendere azioni unilaterali contro Taiwan; che l'UE dovrebbe trarre insegnamenti dalla guerra in Ucraina e iniziare a prevedere una serie di scenari possibili per rispondere adeguatamente a un'eventuale invasione di Taiwan da parte della RPC;

L. considerando che le rivendicazioni di sovranità da parte della RPC e la sua assertività nel Mar cinese orientale e meridionale sono in costante aumento, con un conseguente inasprimento delle tensioni con gli Stati del Sud-Est asiatico; che i leader cinesi e del Sud-Est asiatico non sono riusciti a risolvere le controversie a livello diplomatico;

M. considerando che l'UE ha condannato le pericolose azioni effettuate dalle navi della guardia costiera cinese contro le legittime operazioni marittime delle Filippine nel Mar cinese meridionale il 31 agosto 2024; che tale incidente è l'ultimo di una serie di azioni che mettono in pericolo la sicurezza della vita in mare e violano il diritto alla libertà di navigazione e di sorvolo sancito dal diritto internazionale; che la sicurezza marittima e la libertà di navigazione devono essere garantite conformemente al diritto internazionale, in particolare con riguardo all'UNCLOS;

N. considerando che Taiwan si trova in una posizione strategica in termini di scambi commerciali, segnatamente per quanto riguarda le catene di approvvigionamento nel settore dell'alta tecnologia; che lo stretto di Taiwan è la rotta principale per le navi provenienti dalla Cina, dal Giappone, dalla Corea del Sud e da Taiwan verso l'Europa; che Taiwan domina i mercati di produzione dei semiconduttori, giacché circa il 50 % della produzione mondiale di semiconduttori è imputabile ai produttori taiwanesi; che la strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica è favorevole a un aumento della cooperazione con Taiwan in materia di scambi e investimenti;

O. considerando che nel 2023 Taiwan è stato il 13º maggiore partner commerciale dell'UE; che nel 2023 il totale degli scambi di merci con l'UE ha raggiunto i 77,7 miliardi di EUR; che nello stesso anno le importazioni e le esportazioni dell'UE da e verso Taiwan sono state rispettivamente di 47,8 miliardi di EUR e 30,5 miliardi di EUR; che nel 2003 la Commissione ha istituito a Taipei un Ufficio europeo di rappresentanza economica e commerciale;

1. ribadisce l'impegno dell'UE e della comunità internazionale a mantenere l'ordine internazionale basato su regole nonché la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan e nella regione indo-pacifica; sottolinea il suo impegno a favore della politica dell'UE di "un'unica Cina" quale fondamento politico delle relazioni UE-Cina;

2. considera Taiwan un partner economico chiave e un alleato democratico nella regione indo-pacifica; elogia Taiwan quale partner insigne nelle attività di promozione dei diritti umani e dei valori democratici nella regione; ribadisce i suoi appelli all'UE affinché rafforzi il partenariato esistente con Taiwan, al fine di promuovere valori e principi comuni;

3. condanna le continue azioni militari della RPC e tutte le altre forme di provocazione che minacciano Taiwan, lo status quo tra Taiwan e la RPC e, più in generale, la stabilità e la pace nella regione; ribadisce la propria ferma opposizione a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo ricorrendo alla forza o alla coercizione; invita tutte le parti a dar prova di moderazione ed evitare qualsiasi azione che possa inasprire ulteriormente le tensioni tra le due sponde dello stretto, nonché a risolvere le divergenze attraverso un dialogo autentico e mezzi pacifici;

4. condanna inoltre la reazione sproporzionata della RPC il 14 ottobre 2024 a seguito del discorso pronunciato dal presidente taiwanese Lai Ching-te, in cui quest'ultimo si impegnava a proteggere la sovranità di Taiwan; è estremamente preoccupato, in particolare, per la portata delle dimostrazioni di forza militare dell'Esercito popolare di liberazione, che hanno coinvolto 14 navi da guerra e oltre 153 aerei da guerra; esprime profonda preoccupazione per le frequenti violazioni, da parte della RPC, della zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan e invita la RPC a porre immediatamente fine a tali intrusioni; deplora il fatto che la RPC abbia sfruttato il discorso del presidente taiwanese come pretesto per attività militari più aggressive nello stretto di Taiwan;

5. condanna le dichiarazioni in cui le autorità cinesi sottolineano che la RPC non si impegnerà mai a rinunciare all'uso della forza contro Taiwan a causa dell'ingerenza di "forze esterne" e del numero molto esiguo di separatisti di Taiwan, e che le azioni volte a difendere la sovranità nazionale e l'integrità territoriale non cesseranno mai;

6. invita le autorità della RPC a porre immediatamente fine alla retorica aggressiva nonché alle minacce e alle azioni militari dirette contro Taiwan; condanna la diplomazia cinese, basata sulle intimidazioni e su campagne di disinformazione manipolatrici; elogia il coraggio del popolo taiwanese e le reazioni proporzionate e dignitose delle autorità e delle istituzioni taiwanesi di fronte all'intensificarsi delle minacce e delle attività cinesi;

7. esprime profonda preoccupazione per la capacità della Cina di organizzare un'invasione su larga scala a Taiwan; invita l'UE, la comunità internazionale e i partner che condividono gli stessi principi a impegnarsi attivamente con la Cina e a intensificare le pressioni esercitate su di essa al fine di prevenire un'invasione; invita le istituzioni dell'UE e gli Stati membri a elaborare piani di risposta in caso di grave escalation o invasione; ritiene che le recenti azioni e provocazioni militari cinesi mettano in dubbio le intenzioni a lungo termine della Cina di perseguire una soluzione pacifica;

8. esprime profonda preoccupazione per la situazione nel Mar cinese orientale e meridionale; ribadisce l'importanza di rispettare il diritto internazionale, incluse l'UNCLOS e in particolare le sue disposizioni sull'obbligo di risolvere le controversie pacificamente e sul mantenimento della libertà di navigazione e di sorvolo; invita tutti i paesi che non l'abbiano fatto a ratificare rapidamente l'UNCLOS; invita l'UE e i suoi Stati membri a rafforzare le proprie capacità marittime nella regione;

9. ribadisce la sua profonda preoccupazione per l'aumento degli investimenti e delle capacità militari della Cina; esprime profonda preoccupazione per il rinnovato impegno cinese e russo a rafforzare ulteriormente i loro legami militari e condanna la fornitura cinese di componenti e attrezzature all'industria militare di Mosca; accoglie con favore la decisione del Consiglio di imporre sanzioni nei confronti di alcune imprese cinesi per aver sostenuto la guerra della Russia contro l'Ucraina; deplora il partenariato "senza limiti" tra Russia e Cina; prende atto con favore dell'aumento dell'impegno e della presenza militare degli Stati Uniti nella regione indo-pacifica; ribadisce la sua richiesta di un approccio coordinato per approfondire la cooperazione UE-Stati Uniti sulle questioni di sicurezza, anche attraverso il dialogo parlamentare transatlantico;

10. accoglie con favore la decisione del 2023 di riprendere il dialogo a livello militare tra gli Stati Uniti e la Cina; sostiene il dialogo avviato dagli Stati Uniti con gli alleati regionali e i partner chiave al fine di mettere a punto una visione condivisa per la regione;

11. accoglie con particolare favore la stretta cooperazione e l'allineamento di Taiwan con l'UE e gli Stati Uniti nel rispondere alla guerra della Russia contro l'Ucraina e nell'imporre sanzioni in risposta a tale palese violazione del diritto internazionale;

12. esorta l'UE e i suoi Stati membri a intensificare le relazioni tra l'Unione europea e Taiwan e a perseguire un partenariato globale e rafforzato ispirato alla politica dell'UE di "un'unica Cina";

13. invita la RPC a rivedere la sua interpretazione della risoluzione 2758 delle Nazioni Unite e del diritto internazionale per quanto riguarda lo status di Taiwan e la sua partecipazione in seno alle organizzazioni internazionali; sollecita gli Stati membri e il Servizio europeo per l'azione esterna a rivedere anche la posizione dell'UE sullo status di Taiwan in seno alle organizzazioni internazionali;

14. prende atto dell'interpretazione illecita della risoluzione 2758 delle Nazioni Unite da parte della RPC, intesa a compromettere qualsiasi soluzione pacifica tra le due parti, e riconosce i suoi effetti negativi su Taiwan; è del parere che Taiwan potrebbe partecipare in misura maggiore ai lavori delle organizzazioni internazionali ed esorta la RPC ad adottare un approccio costruttivo al riguardo; invita inoltre il segretariato delle Nazioni Unite a concedere ai cittadini e ai giornalisti taiwanesi il diritto di accedere ai locali delle Nazioni Unite per effettuare visite, partecipare a riunioni e raccogliere notizie;

15. esorta gli Stati membri e le istituzioni dell'UE a sostenere iniziative internazionali volte a promuovere una partecipazione significativa di Taiwan alle riunioni, ai meccanismi e alle attività di organismi internazionali quali l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale, l'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol) e la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici;

16. incoraggia l'UE e i suoi Stati membri ad approfondire la cooperazione con Taiwan in materia di cibersicurezza e minacce informatiche al fine di contrastare le operazioni di ingerenza, affrontare la disinformazione cinese, sia a Taiwan che nell'UE, e combattere la repressione transnazionale;

17. chiede una maggiore cooperazione parlamentare tra il parlamento taiwanese e il Parlamento europeo, nonché con i parlamenti nazionali degli Stati membri;

18. esorta la RPC a non ricorrere alla coercizione economica per modificare lo status quo nello stretto di Taiwan; avverte che tali tattiche possono comportare costi sostanziali per Pechino in termini di relazioni politiche ed economiche con l'UE;

19. reputa Taiwan un'economia tecnologicamente avanzata; ribadisce il suo invito alla Commissione ad avviare con urgenza una valutazione d'impatto, una consultazione pubblica e un esercizio esplorativo su un accordo bilaterale in materia di investimenti con Taiwan; osserva che Taiwan è membro a pieno titolo dell'Organizzazione mondiale del commercio; ricorda il ruolo centrale ed essenziale di Taiwan nella fornitura di semiconduttori e microchip;

20. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per la politica estera e di sicurezza, nonché alle autorità di Taiwan e della Repubblica popolare cinese.

 

Ultimo aggiornamento: 23 ottobre 2024
Note legali - Informativa sulla privacy