PROPOSTA DI RISOLUZIONE
5 settembre 2000
a norma dell'articolo 37, paragrafo 2, del regolamento
da Francis Wurtz, Joaquim Miranda, Fodé Sylla, Luigi Vinci, Mihail Papayannakis e Armando Cossutta
a nome del gruppo GUE/NGL
sulla XIII Conferenza internazionale sull'AIDS
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B5-0748/2000
B5‑0748/2000
Risoluzione del Parlamento europeo sulla XIII Conferenza internazionale sull'AIDS
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sull'AIDS,
– viste le conclusioni della XIII Conferenza internazionale sull'AIDS svoltasi nel luglio 2000 a Durban (Sudafrica) sul tema: "rompere il silenzio",
A. considerando che su 34,3 milioni di persone contagiate dal virus dell'AIDS nel mondo, 24,5 vivono nell'Africa subsahariana,
B. considerando che la pandemia dell'AIDS, che è divenuta la principale causa di morte nell'Africa subsahariana, determina uno sprofondamento della speranza di vita e minaccia vari settori d'attività,
C. considerando che solo il 5% dei 34 milioni di persone portatrici del virus dell'AIDS nel mondo può attualmente permettersi trattamenti efficaci a causa del loro costo troppo elevato,
D. considerando la grandissima insufficienza dell'aiuto dei paesi industrializzati e delle istituzioni internazionali a fronte dell'ampiezza del fabbisogno,
E. tenendo conto della domanda del direttore di ONUSIDA, sig. Peter Priot, di 3 miliardi di dollari annui, ossia dieci volte più degli importi attualmente investiti, per soddisfare ai bisogni più elementari in materia di prevenzione e di trattamento dell'AIDS,
F. considerando che ogni anno alcuni paesi africani sborsano 15 miliardi di dollari per rimborsare i loro debiti, ossia quattro volte più di quanto destinano alla sanità e all'istruzione,
G. considerando l'assenza o l'insufficienza di cooperazione medica e scientifica tra i paesi che dispongono di strumenti terapeutici e quelli in cui gli ammalati muoiono perché ne sono privi,
H. considerando la responsabilità delle ditte farmaceutiche che detengono un monopolio di produzione e di commercializzazione grazie agli accordi TRIPS (Trade related aspects of intellectuel property rights) sulla proprietà intellettuale,
1. si compiace del fatto che la XIII Conferenza internazionale sull'AIDS si sia svolta nel continente africano che è il più colpito;
2. auspica che le conclusioni della redicesima Conferenza internazionale contribuiranno a "rompere il silenzio" sull'ampiezza della catastrofe e sulla gravità dei ritardi e delle disuguaglianze nei trattamenti medici;
3. deplora che, malgrado gli obiettivi della XIII Conferenza internazionale del 1998 vertenti sul riassorbimento delle disuguaglianze nell'applicazione dei mezzi terapeutici, il divario tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo si è allargato ulteriormente;
4. chiede instantemente alla comunità internazionale e in particolare all'Unione europea di aumentare sostanzialmente le risorse allocate alla lotta contro l'AIDS come propone il direttore di ONUSIDA, di contribuire allo sviluppo della ricerca e di tener maggiormente conto della sanità nei programmi di cooperazione con i paesi in via di sviluppo;
5. si pronuncia a favore della cancellazione del debito dei paesi africani e dell'utilizzo degli stanziamenti che ne risulteranno a favore della sanità e dell'istruzione;
6. auspica un rafforzamento del coordinamento e della cooperazione tra le istituzioni internazionali e i paesi che dispongono dei mezzi terapeutici per contribuire a migliorare la lotta contro l'AIDS nei paesi in via di sviluppo;
7. chiede che i paesi che lo desiderino, in particolare il Brasile e il Sudafrica, possano applicare il principio dell'"eccezione sanitaria" per poter produrre e distribuire medicinali a costo ridotto;
8. invita i governi dei paesi africani a:
- -fare della lotta contro l'AIDS una delle priorità della loro politica sanitaria, in particolare attraverso l'educazione delle donne,
- -favorire la cooperazione dei responsabili associativi, religiosi e culturali nella lotta contro l'AIDS,
- -diminuire le loro spese per l'armamento destinandole alla sanità e all'istruzione;
9. chiede alle industrie farmaceutiche di:
- -ridurre i prezzi dei medicinali, in particolare nei paesi in via di sviluppo,
- -rinunciare al monopolio di produzione e di commercializzazione nel quadro di una rinegoziazione degli accordi TRIPS sulla proprietà intellettuale,
- -partecipare direttamente al finanziamento della lotta contro l'AIDS,
- -contribuire allo sviluppo della ricerca, in particolare per la messa a punto di vaccini;
10. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al direttore di ONUSIDA e ai governi degli Stati membri e della Convenzione di Lomé.