Proposta di risoluzione - B5-0438/2003Proposta di risoluzione
B5-0438/2003

PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONE DESTINATA AL CONSIGLIO

20 ottobre 2003

presentata a norma dell'articolo 49, paragrafo 1, del regolamento
da Bastiaan Belder
a nome del gruppo EDD
sulle relazioni tra l'Unione europea e la Russia

B5‑0438/2003

Raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio sulle relazioni tra l'Unione europea e la Russia

Il Parlamento europeo,

–  visto l'accordo di partenariato e di cooperazione (APC) tra l'Unione europea e la Russia,

–  vista la strategia comune dell'Unione europea nei confronti della Russia, il cui periodo di applicazione è stato prorogato al 24 giugno 2004,

–  visti il documento strategico per paese presentato dalla Commissione e il programma indicativo nazionale TACIS per la Russia,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sull'attuazione della strategia comune, la dimensione settentrionale, Kaliningrad, la Cecenia, l'Ucraina e il Caucaso meridionale,

–  visto l'articolo 49, paragrafo 1, del suo regolamento,

A.  considerando che, date le sue dimensioni, le sue risorse, la sua politica e le sue ambizioni, la Russia svolge un ruolo fondamentale per la sicurezza e la stabilità dell'Europa,

B.  considerando che l'importanza della Russia in quanto vicino diretto dell'Unione europea aumenterà ulteriormente a seguito dell'allargamento dell'Unione,

C.  considerando che gli interessi della Russia e dell'Unione europea presentano un elevato grado di complementarità per quanto riguarda gli scambi bilaterali e la cooperazione economica, ma che esistono importanti interessi comuni anche in molti altri settori, comprese varie problematiche in materia di "sicurezza morbida",

D.  considerando che le basi della politica dell'Unione europea nei confronti della Russia, ossia l'accordo di partenariato e cooperazione, la strategia comune e il programma TACIS, sono state definite anni fa e debbono essere sottoposte a revisione, tenuto conto delle esperienze acquisite attraverso la loro applicazione e dei nuovi sviluppi cui l'Unione è chiamata a rispondere,

E.  considerando che le dichiarazioni congiunte UE-Russia descrivono le relazioni bilaterali come una "partnership strategica basata su valori comuni", ma che esiste una serie di problemi relativamente a tali concetti e che il Parlamento può fornire un valido contributo allo sviluppo di tali relazioni, nella fattispecie discutendo apertamente dei problemi, concorrendo a garantire che la politica dell'Unione nei confronti della Russia unisca un elevato grado di ambizione a una dose sufficiente di realismo,

F.  considerando che l'Unione europea e la Russia hanno dichiarato loro obiettivo a lungo termine la creazione di una zona economica comune, di uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, di uno spazio di cooperazione in materia di sicurezza esterna e di uno spazio di ricerca e istruzione che comprenda anche gli aspetti culturali, ma che poche domande circa l'effettivo significato di tali dichiarazioni hanno finora avuto risposta, così come rimane permane l'incertezza circa la misura il quadro di riferimento per le relazioni UE-Russia e il quadro politico dell'iniziativa "Europa ampliata" dovrebbero essere armonizzati fra loro,

G.  considerando che la mancanza di coordinamento nelle dichiarazioni dei leader di taluni Stati membri hanno complicato i negoziati con la Russia sul transito nella regione di Kaliningrad e che in determinati contesti una maggior solidarietà tra Stati membri accrescerebbe la capacità dell'Unione di difendere importanti valori e interessi,

H.  prendendo atto del fatto che la Russia non ha attraversato la fase di transizione preconizzata quando la comunità internazionale, Unione europea inclusa, ha definito la sua risposta di base rispetto a quanto avvenuto nel paese dieci anni fa, e dichiarandosi convinto del fatto che, se si sta viceversa consolidando una "democrazia controllata", se le riforme economiche procedono a un ritmo relativamente lento - quanto meno nella misura in cui le industrie estrattive continuano a prosperare - e se la ricerca di un'influenza sempre maggiore su taluni vicini è in pratica altrettanto importante della ricerca di soluzioni reciprocamente vantaggiose basate sulla cooperazione, l'Unione europea ne deve tener pienamente conto,

1.  raccomanda al Consiglio di sostituire agli obiettivi principali della politica dell'Unione europea nei confronti della Russia definiti nella Strategia comune, irrealisticamente ampli, i seguenti obiettivi chiave:

  • -garanzia di rapporti di buon vicinato, nella fattispecie attraverso un'adeguata gestione delle frontiere, la cooperazione transfrontaliera e misure efficaci per affrontare problemi di "sicurezza morbida" come i rischi legati al nucleare, l'inquinamento, la criminalità transfrontaliera, ecc.;
  • -sfruttamento del potenziale per un'espansione degli scambi, per l'approfondimento delle relazioni economiche e per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa in altri ambiti;
  • -promozione dei diritti umani e della democrazia;
  • -cooperazione nell'affrontare i "conflitti congelati" nel Caucaso meridionale, nel risolvere la questione della Transdnestria e nel controllare il traffico internazionale di armi;

2.  osserva che la nozione ristretta di assistenza tecnica che è alla base del programma TACIS riflette le aspettative irrealistiche nutrite relativamente al processo di transizione al momento dell'avvio del programma; richiama l'attenzione sul fatto che l'utilità di TACIS quale strumento di supporto dei suddetti obiettivi politici è seriamente limitata anche dalle procedure onerose ed eccessivamente lente ad asso associate; chiede pertanto un nuovo strumento che sostituisca il programma quando esso verrà a scadere nel 2006 e raccomanda alla Commissione di sfruttare tutte le possibilità per utilizzare nel frattempo il programma TACIS in modo più flessibile;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio e, per conoscenza, alla Commissione.