PROPOSTA DI RISOLUZIONE
16.2.2005
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Jules Maaten e Silvana Koch-Mehrin,
a nome del gruppo ALDE
sul Foro economico mondiale e sul Foro sociale mondiale (Davos e Porto Alegre)
B6‑0097/2005
Risoluzione del Parlamento europeo sul Foro economico mondiale e sul Foro sociale mondiale (Davos e Porto Alegre)
Il Parlamento europeo,
– viste le riunioni annuali del Foro economico mondiale e del Foro sociale mondiale,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che la povertà, il mutamento climatico, l'istruzione, una globalizzazione equa ed una buona governance mondiale sono questioni la cui responsabilità incombe sull'insieme della società,
B. considerando che la riduzione della povertà attraverso lo sviluppo economico dovrebbe costituire l'obiettivo generale sia dei paesi in via di sviluppo che dei paesi industrializzati,
C. considerando che le recenti, immani catastrofi naturali hanno avuto un effetto devastante sulle fragili economie in via di sviluppo,
D. considerando l'esigenza di promuovere a tutti i livelli la coesistenza pacifica di culture e religioni differenti,
E. considerando che il round di sviluppo di Doha dei negoziati OMC si sta avvicinando ad un punto cruciale e che scambi più liberi e più equi potrebbero promuovere la crescita e la creazione di maggiori e migliori posti di lavoro,
F. considerando che la ratifica del Protocollo di Kyoto rappresenta una priorità assoluta nella lotta contro il riscaldamento del pianeta,
G. considerando che il ruolo dell'istruzione nella riduzione della povertà è stato trascurato nell'ambito di entrambi i Fori,
H. considerando che la ricostruzione dell'Iraq, sconvolto dalla guerra, non è stato oggetto di discussione in entrambi i Fori,
1. plaude all'appello rivolto dai partecipanti alla riunione annuale del Foro economico mondiale affinché siano applicate misure concrete, quali l'adozione di tecnologie in grado di ridurre l'emissione dei gas a effetto serra, la creazione di un fondo per accelerare l'assegnazione di aiuti finanziari ai paesi più poveri e la rimozione delle barriere commerciali che privano i paesi in via di sviluppo dei benefici della crescita economica globale;
2. sottolinea l'importanza della riduzione della povertà, in particolare il ruolo dell'istruzione a tale riguardo nonché ai fini della coesistenza di culture e religioni differenti; fa rilevare, in occasione dell'"Anno internazionale del microcredito" l'effetto propulsore che i microcrediti possono avere sulle economie in via di sviluppo;
3. plaude all'enfasi posta da entrambi i Fori sulla necessità di rendere il commercio mondiale più equo e più libero; sollecita i negoziatori in seno all'OMC a prendere sul serio tale consiglio; segnala inoltre l'effetto benefico che l'abolizione delle barriere commerciali avrebbe sulla ripresa delle regioni colpite dallo tsunami e le conseguenze positive di una liberalizzazione del commercio agricolo per i paesi in via di sviluppo;
4. si compiace per il riconoscimento dell'importanza del round di Doha dell'OMC da parte della Commissione nella sua revisione intermedia di Lisbona e sollecita quest'ultima ad agire di conseguenza;
5. sostiene entrambi i Fori nelle loro richieste di aiuti a favore delle vittime dello tsunami; fa rilevare nondimeno che gli aiuti ad altre regioni del mondo non devono risentirne e, in tale contesto, approva il riconoscimento da parte del Foro economico mondiale dell'Africa quale area di emergenza, in particolare per quanto concerne l'AIDS e la malaria;
6. respinge l'idea di introdurre una tassa globale sui flussi di capitale in quanto inattuabile e controproducente;
7. individua nella cancellazione del debito una misura valida per combattere la povertà nei paesi in marcia verso la democrazia e l'economia sostenibile; respinge nondimeno la cancellazione incondizionata del debito per i paesi che non attribuiscono priorità a tali questioni;
8. esprime compiacimento per l'impegno espresso da vari leader europei a Davos ai fini di un rilancio dell'economia europea e plaude in tale contesto alla relazione di valutazione intermedia sulla strategia di Lisbona della Commissione, sollecitando nel contempo gli Stati membri ad assumersi le loro responsabilità per garantire il successo dell'Agenda di Lisbona rivista;
9. ritiene che buone relazioni transatlantiche costituiscano l'ancora della futura stabilità mondiale e sostiene l'iniziativa intesa a creare una nuova base per il partenariato transatlantico;
10. sottolinea l'importanza di una buona governance nei paesi in via di sviluppo nel processo di transizione dalla povertà alla prosperità e alla democrazia; sottolinea inoltre, in tale contesto, l'esigenza di una lotta contro la corruzione sia nel settore dell'amministrazione pubblica che in quello privato, compiacendosi del fatto che oltre 60 dirigenti di società hanno sottoscritto alla politica di tolleranza zero del Foro economico mondiale al fine di eliminare la corruzione;
11. sollecita la comunità internazionale ad offrire aiuto per la ricostruzione dell'Iraq e l'edificazione della democrazia in tale paese, assicurando in tal modo la prosperità e il benessere della popolazione irachena;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, all'OMC nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite.