Proposta di risoluzione - B6-0609/2005Proposta di risoluzione
B6-0609/2005

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

15.11.2005

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Pasqualina Napoletano
a nome del gruppo PSE
sulle recenti dichiarazioni del Presidente iraniano

Procedura : 2005/2642(RSP)
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B6-0609/2005
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B6-0609/2005
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B6‑0609/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sulle recenti dichiarazioni del Presidente iraniano

Il Parlamento europeo,

–  viste le conclusioni del Consiglio "Affari generali" del 7 novembre 2005,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sull'Iran, in particolare quella del 13 ottobre 2005,,

–  vista le sue precedenti risoluzioni sul Medio Oriente, in particolare quelle del 23 ottobre 2003 e del 27 gennaio 2005,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che il 26 ottobre 2005, nel corso di una conferenza pubblica a Teheran, il Presidente della Repubblica islamica dell'Iran ha rilasciato dichiarazioni sullo Stato di Israele e che tali dichiarazioni sono state riprese dall'agenzia di stampa iraniana,

B.  considerando che nel proprio discorso il Presidente iraniano ha ripreso le parole dall'Ayatollah Khomeini, parole che le autorità iraniane non avevano utilizzato da anni,

C.  considerando l'immediata reazione della comunità internazionale, che ha fermamente respinto gli inviti alla violenza e alla distruzione di qualsiasi Stato,

D.  considerando che l'Iran sta conducendo negoziati con l'Unione europea sulla base di una proposta di dialogo globale anche su tematiche delicate, come il programma nucleare, la cooperazione economica e i diritti dell'uomo,

1.  condanna le dichiarazioni del Presidente iraniano sullo Stato di Israele e respinge fermamente qualsiasi invito alla distruzione di uno Stato della comunità internazionale fondato su basi democratiche;

2.  esprime preoccupazione per le possibili conseguenze di simili dichiarazioni in una regione a tutt'oggi contrassegnata da violenze, attentati terroristici e appelli integralisti radicali;

3.  resta fermamente convinto del diritto di Israele a vivere in pace e sicurezza insieme a uno Stato palestinese indipendente e autosufficiente;

4.  rinnova il proprio invito alle autorità iraniane a svolgere un ruolo attivo e positivo nel processo di pace in Medio Oriente e a contribuire alla sicurezza della regione mediorientale in senso lato; ritiene a tale proposito che un accordo sulla questione nucleare debba incoraggiare tutti gli interessati a promuovere la sicurezza e la pace per tutti i popoli;

5.  invita il Consiglio e la Commissione ad agire in conformità delle conclusioni del Consiglio "Affari generali" del 7 novembre 2005 e della risoluzione del Parlamento europeo del 13 ottobre 2005, al fine di trovare una soluzione diplomatica ai problemi sollevati dal programma nucleare iraniano e a ribadire tale posizione nell'ambito di qualsiasi futuro sviluppo del dialogo globale;

6.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all’Alto Rappresentante dell’UE per la PESC, nonché ai governi e ai parlamenti dello Stato di Israele, dell'Autorità palestinese e della Repubblica islamica dell’Iran.